PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - LUGLIO - AGOSTO2019 ANNO XXIX n. 7
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PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT’ANGELO VOCE della COMUNITÁ MENSILE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE CULTURALE E RELIGIOSO ANNO XXIX n. 7 -8 LUGLIO - AGOSTO2019
INDICE Notte di Stelle e di Poesia (a cura di Rosa di Padova) p. 3 San Gaetano Thiene(a cura di Tonino Falcone) p. 8 Estate montanara (di Ernesto Scarabino) p. 14 4 risate (di Guglielmo Ferosi) p. 18 Direttore responsabile: don Leonardo Petrangelo Comitato di redazione: Ernesto Scarabino Rosa di Padova Guglielmo Ferosi Antonio Falcone Matteo Armillotta Foto: vari siti web; archivio Ernesto Scarabino. Ciclostilato in proprio. Ad uso interno.
La Voce della Comunità NOTTE DI STELLE E DI POESIA a cura di Rosa di Padova Il cielo stellato di agosto e la una trasposizione nel nostro dialetto de meravigliosa facciata di Santa Maria “Il sabato del villaggio” di Giacomo Maggiore hanno fatto da cornice allo Leopardi. In questa opera Giovanni De spettacolo di teatro e musica allestito dal Cristofaro riesce a ricreare immagini Gruppo Teatro Monte – Li Sammecalere poetiche ispirate dai nostri luoghi, dalla per rendere omaggio al poeta e scrittore nostra gente, dalle nostre tradizioni. Così Giovanni De Cristofaro. “ladonzelletta” diventa “la cafuncedda”, Le poesie, i canti, i racconti del nostro “la quatrera” che “pensa ca crematina è autore hanno incantato il numeroso festa e ce hadda mette sust’e ‘nnidde, pubblico che si è lasciato coinvolgere e recchin’ a campanidde”; la trascinare dalla magia dei versi e dei “vecchiaredda” chiacchiera “accuste alli suoni, esibiti con maestria e sentimento cummere” che qui hanno dei nomi dagli attori e dai musicisti. propri di donne realmente vissute a È stata una piacevole occasione per Monte Sant’Angelo: “ Teresuccia, scoprire o approfondire la figura di Custanza Felaseta, Seppuzza Turceniddo, Giovanni De Cristofaro che, come più Carmusina”. A suonare la campana che volte evidenziato, è da ritenersi “voce già rimanda al dì di festa ci pensa letteraria della comunità di Monte “Tutubetto”, il sagrestano del nostro Sant’Angelo accanto a quelle degli altri Santuario, mentre nella piazzetta “’na nostri grandi Giovanni Tancredi e Ciro frotta de quatrere scioca allu curlo e Angelillis”. vurla”. Tutti i testi interpretati e accompagnati “Lu cafone, stracquo e strutto, ‘ntla da opportune introduzioni del prof. cucina ce assetta e mange la menestra cla Franco Nasuti, ideatore e regista famigghia” e quando, ormai tardi, “la dell’evento, hanno permesso a ‘llorgia a Sangeseppe ‘ntinne l’ore…” si personaggi, fatti, atmosfere di un tempo sente da “’nu juso”, un rumore passato di rivivere tra di noi per suscitare “demastredasce”: è Carluccio, il non sentimenti di malinconia o di falegname, che nella sua bottega “cla rimpianto, ma di amore e di speranza per lanterna allisce, spacca, sega, ‘nchiove e la nostra terra garganica. schiove, e vole ca fenisce ‘nta l’alva Particolarmente emozionante è stata la crematina la fatia”. recitazione della lirica “Lu sabet’ e sera”, 3 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità Anche qui i personaggi assumono nomi e canzoni, di risate spensierate che, come sembianze di persone reali, donne e un ricamo col filo d’argento, lasciano uomini che lo scrittore all’epoca intravedere un futuro radioso, incontrava quotidianamente, ma che sicuramente più felice del tempo anche a noi oggi sembra quasi di presente. “scorgere” nelle nostre piazzette, nei “Gioventù bella, gioventù de fede nostri vicoli, nelle casette bianche con le ‘gni riso è ‘na canzone porte ormai sempre chiuse o nelle tante ‘nu rechemo d’arginto, ‘nu felone chiese, eterne testimoni di una comunità de speranza c’avvampa anema e core”. nata grazie alla fede cristiana portata, un Non ci sono moniti volti a non farsi giorno, dall’Angelo Michele. cogliere dall’ansia di raggiungere presto Il testo in vernacolo si conclude con l’età adulta, nella quale i sogni l’immagine di una giovane donna che inevitabilmente si infrangono con la attende impaziente il ritorno dai campi dura e triste realtà. De Cristofaro sceglie del proprio amato e “Felice e cor di lasciare che la speranza in un domani cuntente, l’amore ‘mparaviso la di festa nutra e infiammi sempre l’animo straporta”. dei giovani. Gli ultimi versi sono un inno all’età della giovinezza, colma di promesse, di allegre 4 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità Forse sarebbe opportuno e davvero studio e alla divulgazione delle nostre stimolante promuovere nelle scuole la radici e della nostra identità, attraverso conoscenza dei testi di De Cristofaro e di progetti teatrali e artistici che hanno tanti altri autori e letterati del nostro visto spesso il coinvolgimento di tanti Gargano, attraverso la creazione di giovani studenti. laboratori per la ricerca, lo studio e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale che, in tutti i suoi aspetti In omaggio alla nostra Madonna degli (ambientale, monumentale, Angeli, proponiamo questa breve ma demoetnoantropologico…), costituisce toccante poesia di Giovanni De una inestimabile eredità da conoscere e Cristofaro … far conoscere, da riconquistare e arricchire con lo sguardo rivolto al Regina Angelorum futuro e non solo al passato. Quanno T’ammiro ‘mmizz’ all’Angiulicchie Un meritato plauso va al Gruppo Teatro me crenzo ca lu Manto, tutto stelle, Monte - Li Sammecalere, con è l’Arca cchiú secura. Arc’a nicchie l’instancabile Franco Nasuti e i suoi pe cuddo ca c’è sperso ‘ntli stradelle preziosi collaboratori: Matteo Gabriele, Giovanni Lauriola, Francesco Saverio furete de lu munno ‘ngannatore. Curre, Mamma de l’Angiulicchie, curre Prezioso, Vincenzo Trotta, Matteo adonne abbanduneto e sulo more Trufini, per la emozionante serata, ma lu mescredente. A tutte Tu seccurre. soprattutto per la grande passione dedicata da più di quarant’anni allo O Regina de l’Angele ‘nucente appicceme lu fuco cchiú cucente. 5 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità Note biografiche su Giovanni De muntanere” (Chi lo dice? Proverbi, modi Cristofaro di dire e soprannomi montanari, 1943), Nato a Monte Sant’Angelo l’11 ottobre “L’appuntamente” (L’appuntamento, 1886, Giovanni De Cristofaro studia a 1955), “’Mmizzo la streda” (Sulla strada, Napoli, dove consegue la maturità 1957), “La lampa de la fede” (La lampada classica al Liceo-Ginnasio “Genovesi” nei della Fede, 1959), “L’Oro de primi anni del secolo, per poi iscriversi Sammechele” (Il tesoro di San Michele, alla facoltà di lettere dell’Università 1959), “A mezza tappa de la delatà” (Nel partenopea. Ritornato nella città natale mezzo del cammino di nostra vita, per assistere la propria famiglia dopo la Dall’inferno di Dante Alighieri, 1959), morte improvvisa del padre, vince un “Lu sabetè sere” (Sabato del Villaggio, da concorso come impiegato comunale, G. Leopardi, 1959). Con “Racconti del giungendo ad occuparvi il ruolo di Gargano” nel 1965 vince il primo premio segretario dell’E.C.A. (Ente Comunale di al concorso nazionale de “La penna Assistenza) e di vice-ragioniere capo. d’oro” indetto dal Convivio letterario di La sua ricca produzione - edita e inedita Milano. - comprende poesie, racconti, testi De Cristofaro nelle sue opere descrive e teatrali in dialetto di Monte Sant’Angelo racconta il suo paese d’origine, e in italiano. Tra le sue opere: “Anema “esplorato attraverso il cielo della vita e i nova” (Anima nuova, 1927), “A cor’ a suoi rituali: Natale, vendemmia, core” (Cuore a cuore, 1929), “Chi lu pellegrinaggi alla Sacra Grotta dice? Prudebbie, addite e soprannome 6 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità dell’Arcangelo, i personaggi, gli oggetti e storia paesana egli si è mosso con gli eventi ordinari e straordinari”. impegno di artista e precisione di Altro aspetto importante della vita di de scienziato”. Ciro Angelillis invece, in Cristofaro è sicuramente il suo impegno una lettera del 1928, dice: “… sono per la valorizzazione delle tradizioni davvero lieto di constatare che la nostra popolari attraverso il gruppo folcloristico Monte Sant’Angelo ha un artista vero e di Monte Sant’Angelo, “La Pacchianella”, proprio di letteratura vernacola sia in fondata nel 1923 e da lui diretto per prosa che in verso e che tu possiedi tutte molti anni fornendo diversi testi delle le qualità per rappresentare es esprimere canzoni presentate in tanti concorsi l’anima viva e schietta della nostra nazionali e internazionali riscuotendo comunità con tutta la gamma delle sue premi e consensi unanimi. passioni e dei suoi sentimenti…”. Il Prof. Fichera, nella presentazione di De Cristofaro muore ad Aosta il 12 “Racconti del Gargano” parla di De luglio 1969, ma le spoglie riposano dal Cristofaro come “il massimo interprete 2002 nel cimitero della città natale. del folclore. Allo studio della piccola 7 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità Il Santo del Mese a cura di Tonino Falcone “San Gaetano Thiene” Gaetano Thiene è stato un presbitero italiano, fondatore dell'Ordine dei chierici regolari teatini; nel 1671 è stato proclamato santo da papa Clemente X ed è detto il Santo della Provvidenza. Nascita: 1 ottobre 1480, Vicenza; Decesso: 7 agosto 1547, Napoli. Nome completo: Cajetan. Etimologia: Gaetano = nativo di Gaeta, dal latino. Venerato da: Chiesa cattolica; Patrono dei Disoccupati Sepoltura: Basilica di San Paolo Maggiore, Napoli. Di origine nobiliare, nacque a Vicenza allo stato ecclesiastico, senza però farsi nel 1480 dal conte Gasparo e da Maria da ordinare sacerdote, perché non si sentiva Porto che erano dei pii genitori. Gli fu degno. dato il nome di Gaetano in onore di un Nel 1505, animato da grande spirito suo zio, famoso canonico e professore religioso, Gaetano si fece promotore all'Università di Padova, nativo di Gaeta. dell'edificazione della chiesa di Santa Perse in giovanissima età il padre, morto Maria Maddalena a Rampazzo nella nel 1492, e la sua educazione venne tenuta di famiglia, tuttora esistente e che curata dalla madre che, fin dai primi è ancora oggi la parrocchia del luogo. istanti di sua vita, lo consacrò alla B. Pur essendo avvocato, Gaetano non Vergine, e fatto più grandicello gli esercitò mai tale professione, preferendo impartì una sana istruzione religiosa. indirizzarsi verso lo stato di religioso. Ad esempio di Gesù adolescente, Entrò infatti subito nello stato clericale Gaetano, mentre cresceva nello spirito, ricevendo la tonsura da Pietro Dandolo, faceva pure gran profitto nello studio. vescovo di Vicenza; il suo desiderio di Studiò diritto all'Università di Padova e divenire sacerdote era, però, contrario a il 17 luglio 1504 a soli 24 anni conseguì quello di sua madre che, avendo già la laurea in utroque iure ("nell'uno e perduto due figli maschi, aveva riposto nell'altro diritto": formula che veniva in lui le speranze di veder proseguire nel utilizzata nelle prime università europee tempo la famiglia. per indicare i dottori laureati in diritto Nel 1507 si stabilì a Roma, dove prese civile e in diritto canonico). Si dedicò dimora assieme al futuro cardinale 8 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità Giovanni Battista Pallavicini, vescovo di scoraggiò per la miseria morale che Cavaillon, presso la chiesa di San vedeva; egli ripeteva: “Roma un tempo Simeone ai Coronari. Gli furono concessi santa, ora è una Babilonia”; invece di poi i benefici ecclesiastici delle chiese di fuggire e ritirarsi in un eremo, da uomo Santa Maria di Malo e Santa Maria di intelligente e concreto, passò all’azione Bressanvido. Presso la Curia Romana riformatrice, cominciando da sé stesso; ricoprì gli incarichi di scrittore delle incoraggiato da una suora agostiniana lettere pontificie e protonotario bresciana Laura Mignani, che godeva di apostolico ed ebbe un ruolo notevole nel fama di santità. riportare la pace tra la Santa Sede e la Repubblica di Venezia, dopo la guerra della Lega di Cambrai (guerra della Lega di Cambrai, 1508 – 1516, fu uno dei maggiori conflitti delle guerre d'Italia del XVI secolo iniziato con l'intento primario di arrestare l'espansione della Repubblica di Venezia nella penisola italiana). Si guadagnò la stima di papa Giulio II (216º papa, Albisola superiore 5 dicembre 1443 - Roma 21 febbraio 1513), di cui divenne subito segretario particolare. Il Papa in un breve si rivolse a Gaetano come a un "figlio diletto" e "nostro famigliare". Ebbe l’incarico di scrittore delle lettere pontificie, ufficio questo che gli diede l’opportunità di conoscere e collaborare con tante persone importanti. A Roma, Gaetano si iscrisse all'Oratorio Siamo nel periodo dello splendore del Divino Amore e partecipò rinascimentale, che vede concentrati a attivamente alle riunioni che si tenevano Roma grandi artisti, intenti a realizzare nella chiesa di Santa Dorotea presso quanto di più bello l’arte era in grado di l'Ospedale di San Giacomo degli offrire, e che ancora oggi il Vaticano e Incurabili. Ottenuta una particolare Roma offrono all’ammirazione del dispensa da papa Leone X, tra il 27 e il 29 mondo; nel contempo però la vita settembre 1516 ricevette gli ordini morale della curia papale, del popolo e minori e il diaconato; Nel settembre del clero, a Roma come altrove, non 1516 a 36 anni, accettò di essere ordinato brillava certo per santità di costumi. sacerdote, ma solo a Natale di Gaetano non si lasciò abbagliare dallo quell’anno, volle celebrare la prima splendore della corte pontificia, né si Messa nella Basilica di S. Maria 9 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità Maggiore. In una lettera scritta a suor riformare il clero e di restaurare e Laura Mignani, Gaetano confidò che applicare una regola primitiva di vita durante la celebrazione della Messa, gli apostolica; papa Clemente VII, con il apparve la Madonna che gli depose tra le breve Exponi nobis (24 giugno 1524) braccia il Bambino Gesù; per questo egli permise loro di prendere i voti e è raffigurato nell’arte e nelle immagini condurre vita fraterna in comunità e il devozionali con Gesù Bambino tra le 14 settembre successivo, nella basilica di braccia. San Pietro, Gaetano e i suoi compagni Fece ritorno nella sua nativa Vicenza nel fecero la loro professione nelle mani del 1519; entrò nella compagnia dei Santi vescovo di Caserta Giovan Battista Clemente e Girolamo e ristrutturò Boncianni, delegato papale. l'ospedale della Misericordia; trasferitosi Pur non essendo questo il loro proposito, a Verona, si aggregò alla compagnia del Gaetano e i compagni andarono a Santissimo Corpo di Cristo e, poi a costituire un nuovo ordine religioso, il Venezia, nel 1520 fondò alla Giudecca in primo degli ordini di chierici regolari Venezia l’Ospedale degli Incurabili. sorti durante il periodo della Instancabile nel suo ardore di apostolato Controriforma; essendo Gian Pietro e di aiuto verso gli altri, Carafa vescovo di Chieti (in latino In seguito, ispirato dal Signore a Theate), i membri dell'ordine vennero riformare i costumi sia del popolo che detti teatini. I suoi chierici non devono del clero, si recò nuovamente a Roma e lì possedere niente e non possono neanche iniziò la sua opera. Unitosi ad alcuni suoi chiedere l’elemosina, devono ferventi compagni, compose alcune accontentarsi di ciò che i fedeli regole per presentarle al Papa. spontaneamente offrono e di quanto la Nel 1524 ne ottenne l'approvazione, e Provvidenza manda ai suoi figli; con le Pietro Caraffa, che salì poscia al trono parole di Gesù sempre presenti: “Cercate pontificio col nome di Paolo III, fu il prima il regno di Dio e la sua giustizia e primo superiore della Congregazione tutte queste cose vi saranno date in testè fondata. Le basi della riforma erano aggiunta”. poste: molti sacerdoti entrarono a far Gaetano e i suoi ormai dodici compagni parte dei Chierici Regolari Teatini ed subirono la prigionia durante il sacco di operarono un gran bene in tutta la città. Roma del 1527 nella Torre dell'Orologio Poco tempo dopo, costretto a fuggire da in Vaticano da dove riuscirono Roma a cagione di una guerra, passò a provvidenzialmente a fuggire per Venezia dove fondò un suo convento. Venezia, stabilendosi presso la chiesa di Tornò a Roma nel 1527; assieme a Gian San Nicola dei Tolentini; il 14 settembre Pietro Carafa (futuro papa Paolo IV), 1527 Gaetano venne eletto preposito Bonifacio de' Colli e Paolo Consiglieri, generale dell'ordine. suoi compagni all'Oratorio del Divino Nel 1533, insieme a Giovanni Marinoni, Amore, decise di formare una nuova si recò a Napoli per fondarvi una casa fraternità di sacerdoti con il fine di dell'ordine; il viceré Pedro de Toledo, 10 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità nel 1538, concesse loro la basilica di San L’opera che più l’aveva assillato nella sua Paolo Maggiore. Napoli fu il campo delle vita, era senza dubbio la riforma della sue ultime fatiche apostoliche: questa Chiesa, al contrario del contemporaneo città ha pure la gloria di possedere il suo Martin Lutero, operò la sua riforma dal corpo ed il principale convento da lui basso verso l’alto, formando il clero e fondato. Fondò ospizi per anziani, dedicandosi all’apostolato fra i poveri, i potenziò l’Ospedale degli Incurabili, diseredati e gli ammalati, specie se fondò i Monti di Pietà, da cui nel 1539 abbandonati. sorse il Banco di Napoli, il più grande A quanti gli facevano notare che i Istituto bancario del Mezzogiorno; napoletani non potevano essere così suscitò nel popolo la frequenza assidua generosi negli aiuti, come i ricchi dei sacramenti, stette loro vicino durante veneziani, rispondeva: “E sia, ma il Dio le carestie e le ricorrenti epidemie come di Venezia è anche il Dio di Napoli”. il colera, che flagellarono la città in quel periodo, peraltro agitata da sanguinosi San Gaetano da Thiene è la tumulti. testimonianza di quanto la Chiesa nei Per ironia della sorte, fu proprio il secoli, attraverso i suoi figli, sia stata teatino cofondatore Giampiero Carafa, sempre all’avanguardia e con molto divenuto papa Paolo IV a permettere che anticipo sul potere laico, nel realizzare, nell’Inquisizione, imperante in quei inventare e gestire opere di assistenza in tempi, si usassero metodi tutte le sue forme per il popolo, specie diametralmente opposti allo spirito della dove c’è sofferenza. Ecco così i Monti di Congregazione teatina, essenzialmente Pietà per giusti prestiti ed elargizioni, mite, permissiva, rispettosa delle altre l’istituzione degli ospedali, orfanotrofi, idee. ospizi, lebbrosari, ecc. a cui ieri come E quando le autorità civili vollero oggi i governanti più avveduti e non instaurare nel Viceregno di Napoli, il ostili, hanno dato il loro consenso o il tribunale dell’Inquisizione, il popolo prosieguo, anche se a distanza a volte di napoletano (unico a farlo nella storia molto tempo. triste dell’Inquisizione in Europa) si A Napoli Gaetano curò la formazione dei ribellò; la repressione spagnola fu sacerdoti impegnati nel locale ospedale violenta e ben 250 napoletani vennero degl'Incurabili; fu corettore della uccisi, per difendere un principio di compagnia dei Bianchi (scopo della libertà. Compagnia era di – “procurare la salute Gaetano in quel triste momento, fece di dell’anima di quelli che sono a morte tutto per evitare il massacro e quando si condannati, et visitare i miserabili accorse che la sua voce non era ascoltata, imprigionati e gli spedali de li ammalati, offrì a Dio la sua vita in cambio della e quelli spetialmente di mali incurabili pace; e due mesi dopo la pace ritornò infermi”); nella città partenopea. diresse il monastero delle domenicane della Sapienza (fondato da Maria Carafa, 11 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità sorella di Gian Pietro); guidò Maria Nella piazza, come in altre zone di Lorenza Longo nella fondazione delle Napoli, vi è una grande statua che lo monache Cappuccine; contrastò la raffigura; da secoli è stato nominato diffusione delle dottrine eterodosse compatrono di Napoli. Il suo è uno dei introdotte in città da Bernardino nomi più usati da imporre ai figli dei Ochino, Pier Martire Vermigli e Juan de napoletani e di tutta la provincia. Valdés. Tra il 1540 e il 1543 fu preposito della La sua memoria liturgica è fissata al 7 comunità teatina di Venezia, poi tornò a agosto e nel 1673 la sua festa venne Napoli. Già vicino a ricevere il premio, ai estesa alla Chiesa universale. L'esempio medici che lo consigliavano di lasciar le di questo Santo ci ricorda l'insegnamento penitenze, almeno nell'ultima ora, egli di Gesù Cristo: «Beati i poveri di spirito, rispondeva: « Il mio Signore e Salvatore è perchè di essi è il regno dei cieli ». morto sulla croce: lasciatemi almeno morire sulla cenere », e dalla cenere passò alla gloria dei Beati il 7 agosto 1547. Egli venne beatificato il 23 novembre 1624 da papa Urbano VIII e proclamato santo, con decreto del 12 novembre 1670, da papa Clemente X il 12 aprile 1671. Nella stessa cerimonia vennero proclamati santi anche Rosa da Lima, Luigi Bertrando, Francesco Borgia e Filippo Benizi. Il popolo napoletano non ha mai dimenticato questo vicentino di Thiene, venuto a donarsi a loro fino a morirne per la stanchezza e gli strapazzi, in un’assistenza senza risparmio e continua. La piazza antistante la Basilica di S. Paolo Maggiore è a lui intitolata, ma la stessa basilica, per secoli sede dell’Ordine, è ormai da tutti chiamata di S. Gaetano; il suo corpo insieme a quello del beato Marinoni, del beato Paolo Burali e altri venerabili teatini è deposto nella cripta monumentale, che ha un accesso diretto sulla piazza, ed è meta di continua devozione del popolo dello storico e popoloso rione. 12 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità PREGHIERA. Preghiera a San Gaetano, protettore dei disoccupati, da recitare oggi, per trovare O glorioso S. Gaetano, che hai amato il un lavoro Signore con cuore puro ed ammirabile distacco dal mondo, intercedi presso Dio, Il Santo Voi siete della Provvidenza, così affinchè noi pure, imitando le tue virtù, comunemente acclamato, e ben a possiamo raggiungere la gloria. ragione, se in vita vostra avete voluto offrire singolarissimo esempio di assoluto MARTIROLOGIO ROMANO. abbandono alla stessa Divina Provvidenza e voleste questo spirito San Gaetano da Thiene, sacerdote, che a trasfuso ne’ vostri figli riuniti a Napoli si dedicò a pie opere di carità, in glorificare il comune Padre Celeste che particolare adoperandosi per i malati l’esca fornisce in tempo opportuno. incurabili, promosse associazioni per la Arrossisco in verità della diffidenza mia, formazione religiosa dei laici e istituì i delle mie trepidazioni, dei miei timori, Chierici regolari per il rinnovamento con che feci ingiuria talvolta al Divin della Chiesa, rimettendo ai suoi discepoli Creatore e Provvidissimo Conservatore; il dovere di osservare l’antico stile di vita imploratemene quindi Voi stesso, o degli Apostoli. Gaetano gloriso, il perdono ed È invocato come il "Santo della impetratemi il favore di non essere Provvidenza". In occasione del IV giammai sollecito del dimane, come centenario della sua nascita papa Pio XII insegna anche a me il vostro Divin sintetizzò la sua spiritualità definendolo Maestro, e la grazia di adorare in umile «...acceso apostolo del divino Amore e silenzio le tracce delle superne campione insigne dell'umana carità». Provvidenze, sebbene al corto mio vedere siano inconcepibili. 13 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità Attualità di Ernesto Sacarabino “L’estate montanara” Non è facile per me, uno dei cittadini Forse questo accade dappertutto, ma “molto diversamente giovani” intanto l’armonica e fervida Monte avventurarmi in questo argomento. Il Sant’Angelo di un tempo, pur rischio è di scivolare nella retorica, nei nell’inevitabile umana dialettica dei paragoni tra ieri ed oggi e nell’abuso di diversi punti di vista, non esiste più. In quella frase che fa soffrire chi la scrive e anni non troppo lontani quassù, oltre fa sorridere di commiserazione chi la l’aria pura, si respirava l’intento legge: “A quei tempi” o – peggio – “Ai concorde almeno in uno scopo: fare in miei tempi”. modo (e non con le sole chiacchiere) che Il presente contiene la nostra singolare cittadina progredisse contemporaneamente molte generazioni in ogni senso e venisse sempre meglio viventi, tutte formate in modo diverso e apprezzata. E nacquero realizzazioni con gusti diversi, divenute tali perché le spesso divergenti, in lotta tra di loro, ma mode della nostra società, in rapida corsa tutte tendenti, sia pure da diversi punti non si sa verso che cosa, cambiano di di vista, alla crescita del comune anno in anno. E ciascuno ritiene che prestigio già alto grazie al Santuario di S. l’agire e le preferenze di quelli della sua Michele. Per questo obbiettivo un vero e età siano i migliori possibili. Così, nel proprio benessere fisico ti derivava dal giro di pochi anni, assistiamo a lavorare senza risparmio e lo facevano in capovolgimenti drastici e radicali anche tantissimi. Restando nel settore del della vita cittadina. Per esempio, la cosiddetto “dopolavoro” ed escludendo – cosiddetta “movida”, cioè la vita per esempio – la riapertura dell’Ospedale notturna dei giovanissimi e persino degli faticosamente riconquistato e poi adolescenti sarebbe stata impensabile per miseramente abbandonato nelle mani le generazioni nate in un tempo dei Manfredoniani, cito solo al volo i abbastanza vicino. “mitici” Raduni Folkloristici, tre bande Tuttavia, discutendone talvolta, in una musicali tra cui i simpaticissimi conclusione sembra che ci troviamo tutti “cafuncìdde”, tre o quattro gruppi folk, d’accordo, almeno dai “quaranta” in su: le feste degli studenti e degli universitari l’egoismo ad oltranza, l’arrivismo e con i carri allegorici e gli spettacoli l’estrema cura nel perseguire i propri autoprodotti, gli “Zecchini d’oro” singoli interessi, certamente presenti dell’Immacolata Concezione, gli anche nel passato, ma oggi divenuti spettacoli di un certo livello realizzati decalogo di vita, hanno danneggiato dall’AVIS e dal Centro ricreativo “S. molto il senso della comunità cittadina. Michele Arcangelo”, le squadre di calcio giunte fino al grado della “promozione” 14 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità (terzo gradino delle squadre di calcio), L’estate sembra rompere solo complessi musicali, mostre, conferenze apparentemente il cerchio della attuale che vedevano come protagonisti non solitudine. Sono proprio quelli che tanto “Soloni” espressamente invitati (e ritornano a farti notare con rammarico strapagati), ma diversi club a carattere che “Monte non è più la stessa”. Lo culturale-ricreativo animati da bravi e scoprono bruscamente, lo avvertono “a capaci professionisti, universitari e liceali pelle”, mentre tu che ne assisti al locali tipo la Pro Monte e l’ENAL: vere e lentissimo declino giorno per giorno proprie colonne motrici di un fervore ormai ci sei tanto abituato che non te ne creativo cittadino praticamente accorgi più. inarrestabile. E le realizzazioni Spesso vedendo le attività commerciali “tiravano” poiché si notava benissimo che chiudono o recandoti per acquistare che la gente ci teneva a partecipare più delle “cose” che prima c’erano ed ora che a guardare ed applaudire, il più delle non trovi più, provi sconforto ed volte senza alcun compenso. Tutto a amarezza pensando che ti toccherà gloria e vantaggio del “paese”, cioè della “scendere a Manfredonia” pure per una comunità intera, amici ed avversari (il sciocchezza. buon Mimino Palena ne sa qualcosa!). Ammiro ed apprezzo l’ottimismo di Oggigiorno, invece, si ha l’impressione coloro che si affannano a pubblicare le che per le strade della città dell’Angelo foto più belle dei nostri angoli soffi un vento gelido di egoismo e di caratteristici e ne decantano la bellezza e disinteresse. Saluti, qualche discorso su l’esclusività, ma oggigiorno i ritmi e le argomenti banali o di nessun conto. La esigenze dell’attuale esistenza non solita ipocrita domanda retorica: “Tutto consentono di appagare il residente ed il bene?.....” e poi ognuno tira dritto con le visitatore con la sola vista. Un sue gioie o i suoi problemi. Siamo particolare ricordo va ai cosiddetti diventati tante cellule viventi ciascuna “emigrati” che rientravano come per per conto proprio, ristrette a famiglie o, adempire ad un debito di fedeltà e di al massimo, ai clan familiari. Così amore. Tutti. Proprio tutti. Per la gioia d’estate pensi a quando i vicinati degli anziani genitori ancora in vita. Poi cantavano e ballavano in allegria per le questi hanno avuto dei figli, educati e strade ed i vicoli attorno ai falò durante vissuti in altri contesti, i quali, appena le sere di agosto, fuori dalle basse casette resisi conto della situazione, hanno dove l’essenza della vita si concentrava cominciato a chiedersi ed a chiedere: nella cordialità e nella frugalità. E, più “Ma che ci andiamo a fare laggiù?”. avanti nel tempo, a quando si Specie se nel frattempo avevano stretto moltiplicavano spontaneamente le relazioni amorose nei luoghi di attività citate. Circoli e comitati nei quali residenza. Poi i genitori sono morti ed i si intessevano e si intrecciavano anche i loro nipoti hanno ancor meno rapporti umani più belli e sinceri. considerato benevolmente i ritorni estivi nella città degli antenati, convincendo i 15 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità genitori stessi che era inutile ormai vedono addosso un vestito nuovo affrontare magari lunghi viaggi per una acquistato altrove o se un falegname ti questione solamente “sentimentale”. E “spara” un prezzo da cui non vuole meno male che c’è ancora una buona transigere nemmeno di un euro e poi porzione di loro che “non molla” e ci fa vede che l’opera l’hai affidata ad un altro ricordare per poche settimane cosa era che ti ha fatto risparmiare parecchio e Monte Sant’Angelo nel passato. Ma con lo stesso risultato. E questo in ogni consideriamo un “forestiero” che è campo. Nello spettacolo, nelle venuto attirato dalla propaganda e dalle animazioni, nelle prestazioni di qualsiasi dicerie. Effettivamente al primo impatto tipo d’opera e persino nei funerali non potrà che restare ammirato. L’aria sembra che sia d’obbligo, a prescindere fresca del Belvedere.... I panorami.... La dal costo e dalla qualità, preferire relativa vicinanza al mare….. Bellezze e l’amico, l’amico dell’amico o, comunque, rarità che, però, non possono soddisfare il “Montanaro”. C’è chi non è pienamente un’ intera vacanza di chi ha d’accordo?.... Padronissimi di dire che atteso impaziente di godersela in tutta la sbaglio. Noi siamo geniali, produttivi, sua pienezza. “chépa tosta” nell’andare avanti, lodevoli Il cartellone degli eventi estivi – lo dico per la determinazione (anche se troppo senza nessun’aria di saccenteria o di spesso mossa dalla voglia di fare dispetto critica nei riguardi di chi lo ha realizzato o concorrenza ad altri concittadini), – è piuttosto simile a quelli degli anni aggiungiamo pure che tutto quanto passati: in particolare sembra una realizziamo è di qualità, ma – direbbe passerella di gala per i vari complessi don Giovanni De Cristofaro – anche un musicali, associazioni e quanto altro fagiano “saprìtosaprìto”, se mangiato locali che, ovviamente, danno ciò che ogni santo giorno, finirà per “stufarti”. possono. E’ vero che gli artisti di Tempo addietro la giornalista locale richiamo, quelli che farebbero accorrere Valentina mi intervistò telefonicamente i villeggianti dei dintorni ed anche i più chiedendomi se fossi soddisfatto di come lontani, costano, ma se è altrettanto vera vanno le cose, ovviamente nel campo la voce che circola su quanto si sborserà culturale che mi compete. Risposi che per l’intera programmazione, secondo chi viene eletto ha tutto il diritto di me si è ricaduti nel solito errore che da operare come gli pare e chi vuol bene alcuni anni si commette: la spesa non alla città non deve tirarsi indietro se avrà che poco ritorno sulle attività viene chiamato a collaborare anche se, produttive locali. magari, non è molto convinto o Lo ripeto con la sincerità che spesso mi coinvolto. Io e qualche altro “Cireneo” lo ha causato anche inimicizie. A Monte abbiamo sempre fatto quando ce lo Sant’Angelo ti fai nemico personale il hanno richiesto, a prescindere da venditore (per esempio) di abiti se, dopo amicizie, simpatie e colori politici e, una serata di prove, te ne vai senza dunque, queste considerazioni non sono portar via niente e, magari, l’indomani ti assolutamente una critica agli 16 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità organizzatori o agli artisti o agli parcheggiate, non si accorgono che non animatori nostrani, ma solo frutto di un c’è un solo angolo caratteristico al quale punto di vista che, se c’è ancora un po’ di scattare una fotografia?... Che si aspetta a sincerità in quello che si dice, molti cacciare via da tanta bellezza questi condividono. intrusi?..... Si è tanto parlato delle Due parole contrarie senza “se” e senza telecamere le quali potrebbero svolgere “ma” vorrei spendere, però, sul il loro lavoro sanzionatorio nel perfetto problema del traffico. Qui non c’è anonimato, ma perché non si mettono in comprensione che tenga. Non capisco funzione? Dicono di certi influenti come mai non si trovino altre soluzioni commercianti che ostacolano e che, anzi, almeno limitative, tipo il senso unico vorrebbero auto e camion transitare e dalla chiesa di S. Giuseppe in giù e sostare ad ogni ora e momento persino l’eliminazione dei parcheggi nel loro retrobottega. Questo è proprio indiscriminati spesso su entrambi i lati, o l’atteggiamento del “ciascuno pensa agli – peggio ancora - si continuino a interessi propri” ed “alla faccia del bene commettere tante infrazioni. Proprio comune” di cui parlavo. Ho visto tanti qualche giorno fa un tipo, in barba ai turisti imprecare letteralmente per il divieti ed ai miei cenni di diniego, si è continuo scansarsi sullo stretto corso immesso comunque da San Giuseppe principale a causa del passaggio verso il cantiere di ricostruzione della ininterrotto delle auto e dei furgoni di strada. Le bestemmie quando ha scoperto ogni dimensione. I prezzi di parcheggio, che non c’era nessun varco in cui ristorante, albergo e quanto altro per una infilarsi “contro senso” e doveva tornare vacanza decente sono quelli che sono. Se indietro!.... E’ l’emblema dell’indisciplina c’è questo problema che pare insolubile incredibile dei locali automobilisti che si (insieme ad altri che non è il caso di sentono impuniti e se ne infischiano tirare in ballo) e non mi si offre almeno altamente di divieti e segnali. Ammiro e qualcosa di forte richiamo nel campo lodo i giovani del “Dove andiamo sul dell’intrattenimento, cosa ci ricavo a far Gargano” che cercano di abbellire il vacanza nella città dei due siti rione Junno. Ma, con tutte quelle auto lì Unesco?.......Il panzerotto di Peppino?..... 17 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
La Voce della Comunità 4 RISATEdi Guglielmo Ferosi Una strana banda Un signore dice al suo amico: Pierino entra in un negozio ortofrutticolo e chiede: -"Vorrei un chilo di mele." Il - Lo sai che ogni mezz’ora un cammello negoziante risponde: "Come le vuole rosse o attraversa il deserto? gialle?" e Pierino: "Non ha importanza tanto E l’amico: - Cosa? dopo le sbuccio!” Il signore ribatte: - Ogni mezz’ora un ******* cammello attraversa il deserto. Una mamma incinta e suo figlio sono al E l’amico: - E allora? ristorante. A un tratto si avvicina una signora e chiede alla mamma: E il signore: - Due… - Aspetta il secondo? ******* E lei: - No! Aspetto il dessert! Una principessa scappa da un cattivo da cui era stata rapita. ******* Dopo aver corso per parecchio tempo trova - Ehi, poi sei riuscito a curarti da quella una casetta nel bosco, bussa e le apre un brutta tosse? bambino di 5 anni. La principessa gli chiede: - No, ma ho preso così tante medicine che - Caro bambino, c’è la mamma? ogni volta che starnutisco guarisco E lui:- No, è uscita quando è entrato papà. qualcuno! E lei: - Quindi c’è il papà? ******* - No, è uscito quando è entrata la nonna. Due amici: E ancora la principessa, esausta: - Allora c’è - "Ho sentito che hai fondato una banda la nonna? musicale." - No, se n’è andata quando sono entrato io. - "Si, è un quartetto." La principessa, arrabbiatissima: - "Ma quanti siete?" - Ma allora chi cavolo ci abita qui?! - "Siamo in tre." Il bimbo: - Veramente la casa è laggiù, - "E chi?" dietro gli alberi. Questo è il gabinetto! - "Io e mio fratello." ******* - "Hai un fratello?!" - "No, perché 18 | Luglio e Agosto 2 0 1 9
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