DOMANI e venerdì ultimi appuntamenti per il Festival Natura Dèi Teatri di Parma - Il Discorso
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DOMANI e venerdì ultimi appuntamenti per il Festival Natura Dèi Teatri di Parma La ventitreesima edizione del Festival diretto a Parma da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto si chiude con una creazione ad hoc dell’affermato artista inglese Tim Spooner, uno spettacolo del Teatro del Lemming dedicato al mito di Orfeo per soli venti spettatori alla volta e con le ultime repliche di Iphigenia in Aulide di Lenz Fondazione all’Oratorio di San Quirino, nel centro storico della città. Giovedì 5 e venerdì 6 luglio ultime, intense giornate per la ventitreesima edizione di Natura Dèi Teatri, il Festival diretto a Parma da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Fondazione. Giovedì 5 luglio (in doppia replica alle ore 20 e alle ore 21) Tim Spooner, affermato artista inglese in residenza creativa internazionale a Lenz Teatro, in dialogo con il recente allestimento dei Direttori Artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto al Complesso Monumentale della Pilotta di Parma presenterà lo spettacolo Il Grande Teatro del Mondo | Momentary Plush: «Un animale si muove lentamente, avvicinandosi. Il suo guscio di plastica è ammaccato dappertutto, piccoli segni dei momenti precedenti. Questo lavoro guarda ad un avanzamento verso un particolare momento, che carica il tempo zoppicante che lo circonda».
Tim Spooner agisce nei campi della performance, del collage, della pittura e della scultura. Utilizza materiali e oggetti che rivelano inaspettate proprietà, al fine di aprire prospettive al di là della percezione quotidiana, umana. Fondamentalmente interessato all’imprevedibilità, la sua opera è un esercizio di bilanciamento tra controllo e mancanza di esso, nella manipolazione dei materiali con cui lavora. Dal 2010 si dedica costantemente alla creazione di lavori dal vivo basati sulla rivelazione della vita nella materia.
Venerdì 6 luglio (in doppia replica alle ore 19 e alle ore 21) il Teatro del Lemming, ensemble di punta della ricerca teatrale italiana degli ultimi decenni, proporrà a Lenz Teatro Cantami Orfeo, spettacolo per pianoforte e voci recitanti con Chiara Elisa Rossini e Massimo Munaro che prevede la partecipazione di venti spettatori a replica. «Il racconto di Ovidio si materializza continuamente interpuntato da altri frammenti poetici che rendono l’immaginario più personale e profondo. È come se lo spettatore fosse invitato a compiere, come Orfeo, una discesa nel mondo infero che è anche, inevitabilmente, un viaggio nella memoria. Attraverso il racconto del mito, il tema della morte viene affrontato, denunciato, analizzato in tutto il suo spessore e la sua complessità. Questo grande rimosso della cultura occidentale viene qui affermato in tutta la sua crudele verità, lasciando infine agli spettatori il compito di “non voltarsi, mai”» spiega Massimo Munaro «Gli spettatori saranno invitati ad adagiarsi su un grande materasso/altare bianco: come a suggerire uno sprofondamento nel regno dell’inconscio e della
morte. Nei lavori del Lemming, come sempre, non si tratta semplicemente di assistere ad uno spettacolo, quanto piuttosto di esserne completamente immersi, di viverli e di farne esperienza». Giovedì 5 e venerdì 6 luglio, alle ore 22.30, ultime repliche di Iphigenia in Aulide di Lenz Fondazione all’Oratorio di San Quirino, nel centro storico della città. Infine: per cause di forza maggiore l’incontro di Campo Lenz previsto il 5 luglio sul rapporto tra linguaggio musicale, drammaturgia e ritmica scenica nelle opere di Lenz, sarà accorpato all’appuntamento del prossimo 18 ottobre, La verità dell’immagine, in programma in occasione del debutto di Verdi Macbeth al Festival Verdi. Per informazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141, 335 6096220, info@lenzfondazione.it – www.lenzfondazione.it. Il Festival Natura Dèi Teatri è un progetto di Lenz Fondazione Un Palcoscenico per il Mondo a Lignano Sabbiadoro Tra luglio e agosto quattro appuntamenti all’Arena Alpe Adria Sette cantanti e una pianista, un coro, un’orchestra e un corpo di ballo. Artisti dalle spiccate doti artistiche in un contesto multiculturale, per un grande progetto che ritorna
come di tradizione a Lignano Sabbiadoro, tra luglio ed agosto, all’Arena Alpe Adria. Quattro grandi appuntamenti raccolti nel festival internazionale “Un palcoscenico per il mondo”, ideato e diretto artisticamente da un musicista e direttore di fama come Antonio Moccia. Il quale da diversi anni mette in comunicazione con efficacia e lungimiranza occidente e oriente in nome dell’arte, della musica in particolare, attraverso un interscambio di conoscenze ed esperienze che ripercorrono le antiche vie della seta. Quelle tracciate da Marco Polo, da cui prende nome una formazione corale e sinfonica appositamente costituita per questi eventi, ovvero il Coro e l’Orchestra Marco Polo diretti da Roberto Zarpellon, protagonista degli incontri lignanesi. Con loro sono attesi artisti e ugole d’oro da Spagna, Giappone, Corea, Italia, Taiwan, Slovenia e la partecipazione straordinaria del Taiwan Nantou Folk, un corpo di ballo straordinario specializzato nella danza di tradizione taiwanese. Quattro concerti spettacolo che prenderanno il via sabato 14 luglio, alle 21, all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro, con un importante
appuntamento dedicato al cinquantennale della morte di San Padre Pio da Pietrelcina. Per l’occasione sarà presente Padre Marciano Morra, l’ultimo dei frati cappuccini allievo di Padre Pio vivente e figlio spirituale, il quale ne darà pubblica testimonianza con un toccante intervento in un momento dedicato. Il concerto avrà un chiaro sapore sacro con grandi pagine spirituali di Vivaldi, Caccini, Bach, Mozart, Franck, Webber, Lopez e Rossini, con i soprano Carmen Claure e Stella Moccia, la pianista Sayaka Kodama e il Coro e l’Orchestra Marco Polo diretta da Zarpellon. Sarà presente e richiestissima anche il contralto Mika Kunii, celebre per essere riconosciuta come
l contralto caro a Papa Benedetto XVI”, in virtù di apprezzati concerti tenuti alla Sala Nervi e in Vaticano alla presenza del Pontefice. Il secondo appuntamento del festival “Un Palcoscenico per il Mondo” è venerdì 27 luglio, sempre alle ore 21 all’Arena Alpe Adria, con “Musica sotto le stelle” e la partecipazione di Mika Kunii, il soprano Myungjae Kho, la cantante jazz Anna Soklich e la pianista Sayaka Kodama. Programma operistico con le più belle arie di Gluck, Puccini, Rossini, Mozart, intercalate da brani della tradizione romanza, con “Cuore ‘ngrato” di Cardillo, spiritual, jazz e world music, con “Amazing Grace”, “Libertango”, “A song for you”. Il mese di agosto celebra invece il cigno di Pesaro Gioachino Rossini al centocinquantesimo della morte, con un concerto martedì 7 agosto alle ore 21 all’Arena Alpe Adria, con il ritorno del Coro e dell’Orchestra Marco Polo diretta da Roberto Zarpellon, la pianista Kodama, Mika Kunii, il mezzosoprano Yu-Hsin Wang, il soprano Myungjae Kho e il baritono Rios Li. Rossini sarà celebrato con grandi arie dalle sue opere più celebri, assieme ai grandi del panteon operistico dell’Otto e Novecento, come Donizetti, Bellini, Mascagni, all’operetta di Lehar, a Delibes e al tango di Piazzolla.
Gran finale ferragostano mercoledì 15 agosto alle ore 21 all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro con un grandioso spettacolo dal titolo “Musica e Danza” che sarà coronato dai fuochi d’artificio. Attesissimo il Taiwan Nantou Folk Dance Group proveniente dall’Isola Formosa nella regione Nantou di Taiwan e diretto da Ching Chi, con meravigliose coreografie in abiti tipici per danze di tipo neoclassico, moderno, folkloristico e tradizionale. Con loro Carmen Claure, Stella Moccia, Mika Kunii e Sayaka Kodama e musiche d’ispirazione colta e popolare per un gemellaggio d’arte tra oriente ed occidente a condivisione di un messaggio di pace, amicizia e fratellanza tra i popoli, punto focale e obiettivo principe del festival internazionale “Un Palcoscenico per il Mondo”, organizzato da “Elevati Anina Mia” in collaborazione con il Comune di Lignano Sabbiadoro. Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito. Ulteriori informazioni sul sito www.elevatianimamia.it IL CALENDARIO
Sabato 14 luglio, ore 21, Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro “Concerto per il cinquantennale della morte di San Pio da Pietrelcina” Con la partecipazione straordinaria di Padre Marciano Morra Artisti: Carmen Claure, Stella Moccia, Mika Kunii, Sayaka Kodama, Orchestra e Coro Marco Polo diretti da Roberto Zarpellon. Musiche di: Vivaldi, Caccini, Bach, Mozart, Franck, Gounod, Piazzolla, Webber, Lopez, Rossini. Venerdì 27 luglio, ore 21, Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro “Musica sotto le stelle” Artisti: Myungjae Kho, Mika Kunii, Anna Soklich, Sayaka Kodama. Musiche di: Gluck, Puccini, Mozart, Gounod, Cardillo, Fain, Piazzola, Webber, jazz e tradizione. Martedì 7 agosto, ore 21, Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro “Concerto per il centocinquantesimo della morte di Gioachino Rossini” Artisti: Myungjae Kho, Yu-Hsin Wang, Mika Kunii, Rios Li, Sayaka Kodama, Orchestra e Coro Marco Polo diretti da Roberto Zarpellon. Musiche di: Rossini, Donizetti, Bellini, Mascagni, Mozart, Lehar, Delibes, Piazzolla, Arlen. Mercoledì 15 agosto, ore 21, Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro “Musica e Danza”
Con la partecipazione straordinaria del Taiwan Nantou Folk Dance Group Artisti: Carmen Claure, Stella Moccia, Mika Kunii, Sayaka Kodama Musiche di: Mozart, Puccini, Gounod, Lehar, Cardillo, Cioffi, D’Annibale, Rossini. “LETTERE A GIULIETTA” con la star del Musical VITTORIO MATTEUCCI: GIOVEDI 5 LUGLIO ore 21 CASTELLO DI SAN GIUSTO (TRIESTELOVESJAZZ) È un’operazione di grande spessore e con un “vissuto” del tutto particolare quella che propone TriesteLovesJazz il prossimo giovedì 5 luglio, alle 21, al Bastione Rotondo del Castello di San Giusto (ingresso libero): “Lettere a Giulietta” è un omaggio al capolavoro shakespeariano a sua volta tratto da un imponente progetto di Elvis Costello, registrato negli anni Novanta con il Brodski Quartet. A Trieste il titolo trova una nuova veste: protagonista è la celeberrima voce del musical – Vittorio Matteucci, interprete tra gli altri di “Notre Dame” di Cocciante e “Tosca” di Dalla – con al fianco il Paul Klee Quartet (Alessandro Fagiuoli e Stefano Antonello, violini; Andrea Amendola, viola; Luca Paccagnella, violoncello). Produttore è il pianista, compositore ed editore Sergio Cossu, che così racconta
“Lettere a Giulietta“: Ogni anno arrivano migliaia di lettere all’indirizzo di “Giulietta – Verona”. Missive di ogni tipo: sfoghi di amanti delusi, ossessioni, riflessioni, offerte commerciali, confessioni, lettere di addio (al mondo o ad un amore) e molto altro. Questa notizia, apparsa in un giornale inglese, incuriosì molto Elvis Costello e gli diede lo spunto per creare, insieme al quartetto d’archi Brodsky Quartet, la “song sequence” intitolata “Juliet’s Letters”. L’opera, pubblicata nel 1993, si compone di venti quadri epistolari in forma canzone; venti lettere immaginarie inviate (alcune forse per sbaglio) da venti misteriosi scriventi all’indirizzo immaginario più romantico al mondo. Il tono complessivo di queste lettere è ironico e grottesco, pervaso da un sottile humour nero molto “British”, alternato a improvvise vampate di grande lirismo e intensità. Le varie tonalità emotive di queste lettere sono rese assai bene in lingua italiana dalla traduzione di Vittorio Matteucci che, rispettando il significato originale, ha impreziosito e avvicinato alla nostra tradizione, melodrammatica e insieme leggera, le atmosfere (surreali, folli, sulfuree, rabbiose, disperate, grottesche, passionali) delle “Juliet’s Letters”. (Sergio Cossu) Ancora oggi i temi e la sincerità del messaggio a Giulietta risultano intensi e attuali, e lo stesso vale per l’opera di Costello che coniuga con appassionata raffinatezza la vocalità pop a quella lirica e la tradizionale scrittura classica per quartetto d’archi alla “forma canzone”. Il timbro e la presenza scenica di Vittorio Matteucci, autentica stella del musical italiano, sanno perfettamente adattare il linguaggio poetico e melodico dell’originale inglese allo stile del nostro Paese; il Paul Klee 4tet – specializzato nella musica del Novecento – sa rendere mirabilmente le continue, sottili, a volte imprevedibili sfumature della partitura.
Vittorio Matteucci è cantante e attore o, come si definisce lui, un “cantattore”. Dope le prime esperienze teatrali e musicali, Matteucci deve la sua prima popolarità alla televisione, dove è stato per varie stagioni la voce dell’orchestra del Maurizio Costanzo Show, passando poi ad altre trasmissioni sia RAI che Mediaset (Buona Domenica, La sai l’ultima, Ballando con le stelle). Matteucci ha però raggiunto il massimo del successo a partire dal 2000, interpretando tutti i principali musical italiani, a cominciare dal “Notre Dame” di Riccardo Cocciante (dove interpreta Frollo), passando poi alla “Tosca” di Lucio Dalla (Scarpia), “Dracula” della P.F.M. (Dracula), “La Divina Commedi”a di mons. Marco Frisina (Dante), I “Promessi Sposi” di Michele Guardì (l’Innominato) e il recente “Romeo e Giulietta” (il Conte Capuleti). Dal 2016 è iniziata la ripresa del Notre Dame con il cast originale. Sergio Cossu è pianista, compositore, produttore, editore e discografico; è stato tra gli anni ’70 e ’80 uno dei pionieri in Italia nelle radio libere e nell’uso dell’elettronica nella musica pop. Ha esordito come autore nel 1983 per Enzo Jannacci; dal 1984 al 1999 ha fatto parte dei Matia Bazar, coi quali ha registrato 7 album e partecipato a quattro Festival di Sanremo. Tra le sue composizioni “Ti sento”, “Souvenir” (Premio della Critica Sanremo 1985), “Noi”, “Stringimi”, “Piccoli Giganti”, “Dedicato a te”, “La prima stella della sera” e i due maggiori successi in lingua spagnola di Miguel Bosè: “Sevilla” e “Amante Bandido”. Nel 2003 ha fondato l’etichetta Blue Serge con la quale ha prodotto finora 66 CD.
È stato docente di “popular music” al Conservatorio G. Tartini di Trieste e ha tenuto corsi, seminari e incontri sullo stesso argomento (storia e struttura della forma-canzone) al Conservatorio F. Venezze di Rovigo, al DAMS di Padova, alla Scuola di Musica 55 di Trieste e alla Scuola G. Gershwin di Padova. www.triestelovesjazz.com Andrea Forliano La Fondazione Carla Fendi premia i fisici Higgs, Englert e Gianotti a Spoleto61 La Fondazione Carla Fendi premia tre illustri fisici a Spoleto 61 Festival dei 2 Mondi Domenica 15 luglio ore 12.00, Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi La Fondazione Carla Fendi, nata per dare contributo e sostegno alla cultura oggi, dopo la scomparsa della fondatrice e per sua volontà, sotto la guida di Maria Teresa Venturini Fendi, ha iniziato un nuovo percorso focalizzandosi sulla scienza e sulla filantropia. «Nella società attuale, con una forza centrifuga che riduce in pochi istanti ogni stabilità, l’obiettivo è quello di lavorare sul lungo periodo, sostenendo progetti e collaborazioni internazionali che verranno selezionati con l’avallo di esperti dei due campi» dichiara la Presidente.
Main partner del Festival, la Fondazione Carla Fendi a Spoleto organizza e promuove una serie di eventi che testimoniano il nuovo interesse per la scienza. Peter Higgs – Francois Englert Quest’anno il Premio Carla Fendi, giunto alla sua settima edizione, sarà consegnato da Maria Teresa Venturini Fendi a tre importanti personalità del mondo scientifico: Peter Higgs, François Englert Premi Nobel per la Fisica 2013 per la teorizzazione del bosone di Higgs e Fabiola Gianotti, attuale Direttore del CERN. Domenica 15 luglio alle 12 le tre celebri personalità saliranno sul palco del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi per ricevere il Premio che consiste in un contributo economico di 90.000 euro complessivi da devolvere a scopi didattici. Nella motivazione del premio viene sottolineato il grande contributo dato da Higgs e Englert “per la scoperta di un meccanismo che genera massa per le particelle elementari” e, per la direttrice del CERN, il suo importante ruolo e il “suo contributo alla fisica sperimentale
delle particelle”. Peter Higgs, fisico britannico, è celebre per aver teorizzato, negli anni ’60, l’origine della massa delle particelle e, in particolare, la scoperta di una nuova particella subatomica, denominata in suo onore, bosone di Higgs. Per il suo notevole contributo alla fisica teorica, Peter Higgs è stato decorato numerose volte con premi e riconoscimenti. François Englert, fisico e teorico belga, ha lavorato nello stesso periodo di Higgs alla scoperta dei meccanismi che danno origine alla massa delle particelle elementari, diventando il primo belga a vincere il Nobel. Nato nel 1932, insegna ancora oggi all’Universitè Libre de Bruxelles. Englert ha dato anche grandi contributi nell’ambito della fisica statistica, della teoria quantistica dei campi, della cosmologia, della teoria delle stringhe e nello studio della supergravità. Fabiola Gianotti è una fisica italiana. Dopo aver conseguito un dottorato di ricerca in Fisica Sperimentale delle Particelle presso l’Università di Milano, dal 1994 è ricercatrice del Dipartimento di Fisica Sperimentale del CERN e da agosto 2013 è Professore Ordinario all’Università di Edimburgo. Da sempre ispirata dalle grandi figure del passato di Marie Curie e Albert Einstein, dal 1 gennaio 2016 ricopre la carica di Direttore Generale del CERN a Ginevra. PICCOLO OPERA FESTIVAL FVG: ALL’AVVIO DOMANI, GIOVEDI’ 5 LUGLIO,L’11^ EDIZIONE DEL
FESTIVAL DIRETTO DA GABRIELE RIBIS Musica classica e concerti, grande Lirica, divertissement in musica e l’Opera in versione “da salotto”, con importanti collaborazioni artistiche internazionali, disseminati nelle più incantevoli dimore storiche del Friuli Venezia Giulia: tutto questo per l’undicesima edizione del “Piccolo Opera Festival FVG”, la ricca e inedita kermesse firmata dalla direzione artistica del baritono Gabriele Ribis che anche quest’anno unisce sapientemente suggestive location, raffinate proposte artistiche, visite guidate e degustazioni a tema. “Capriccio” è il titolo di questa undicesima edizione del festival che apre ufficialmente domani, giovedì 5 luglio a Villa Manin Guerresco di Clauiano (UD) alle 21.00 con due operine di grande impatto: La cantata del caffè di J.S.Bach e La Dirindina di Domenico Scarlatti. Si tratta di una produzione d’opera in versione “da salotto” realizzata in collaborazione con Opera Studio School di Bologna che prevede due intermezzi barocchi: una sorta di carosello con scenette divertenti e spesso di spiccata quotidianità. Mariana Valdés
Un inedito abbinamento quello de La cantata del caffè (titolo originale: Kaffeekantate) di Johann Sebastian Bach e La Dirindina di Domenico Scarlatti dato dal tema del capriccio delle due protagoniste femminili. Liesgen, interpretata dal soprano messicano Mariana Valdés nel primo caso, incapricciata del caffè e Dirindina nel secondo, che si “incapriccia” per la carriera da cantante, con la voce del mezzosoprano giapponese Mae Hayashi. La regia è firmata da Bruno Praticò e la direzione musicale da Eddi De Nadai. Alle 19.00 è prevista una visita guidata alla Villa. Si replica il 13 luglio a Palazzo Altan di San Vito al Tagliamento. Attesa per venerdì 6 luglio a Villa Pace di Tapogliano (in provincia di Mae Hayashi. Udine) il concerto “Salotto Rossini”, un evento per ricordare i 150 anni della morte del “Cigno di Pesaro” avvenuta a Passy (Parigi, Francia) il 13 novembre 1868. Ospite d’onore il baritono Bruno Praticò, premio Rossini d’Oro per le sue straordinarie interpretazioni dei personaggi buffi rossiniani: ulteriore, grande protagonista lo chef stellato Emanuele Scarello che nell’occasione preparerà un menu speciale per i 150 anni della morte di Rossini. A Villa Pace sarà, infatti, ricreata quell’atmosfera conviviale in cui Musica e Gastronomia si sposavano in piena armonia di note e sapori. Protagonisti i cantanti dell’Opera Studio School di Bologna, direttore Eddi De Nadai.
Proseguono intanto le prove al Teatro Nazionale Croato di Fiume della grande produzione internazionale di quest’anno: debutta il 10 e 12 luglio nella splendida cornice del Castello di Spessa nel Collio goriziano la co-produzione con tra il teatro croato e la Fondazione Punto Arte di Amsterdam, “Le nozze di Figaro”. Protagonista nel ruolo di Figaro il basso pordenonese Abramo Rosalen che approda al festival dopo le recenti esibizioni al Teatro alla Scala di Milano. Una Contessa da non perdere sarà poi Diana Mian: nativa della provincia di Gorizia questa splendida soprano, che si è perfezionata nel repertorio cameristico con il Trio di Trieste, vanta un nutrito carnet di riconoscimenti internazionali. Da Amsterdam arrivano la regista Eva Buchmann e il direttore Jan Willem De Vriend (direttore principale della Het Residentie Orkest de L’Aia e Orquestra Simfonica de Barcelone i Nacional Catalunya). Nell’intervallo lungo dell’opera (50 minuti) sarà possibile partecipare a una cena a tema dell’opera stessa (menu di ispirazione spagnola). Prima dello spettacolo visita alle cantine del Castello con degustazione enologica. Per info e prenotazioni 366.4218001 e biglietteria@piccolofestival.org programma completo: www.piccolofestival.org Mario Luzzato Fegiz – Malta l’Isola della musica e della cultura Alla scoperta del
Folk Maltese Si chiama Ghana, ma nella pronuncia si ignorano la G e l’H, alla Araba. E’ un genere musicale di Malta, che incrocia Sicilia ed Arabia, ed usa un accompagnamento di chitarra e fisarmonica. A volte dall’effetto abbastanza ipnotico, altre volte più ritmico. Come accade in molti genere di musica popolare nel mondo, il Ghana si presta all’improvvisazione, ed è una specie di commedia dell’arte in cui i vari protagonisti dialogano sulla vita, sull’amore e molto altro. In molte occasioni si crea un vero e proprio dialogo cantato, quasi una sfida, tra maschi e femmine. Il folk nell’isola comprende anche il “Calypso Maltese” che rappresenta efficacemente la vocazione festaiola dell’Isola di Malta, e che unisce varie particolarità paesaggistiche, archeologiche ed etniche di questa nazione-isola posta in posizione geografica strategica. Malta, che abbiamo visitato per la prima volta, offre una vasta gamma di emozioni visive, sonore, tattili e sensoriali. E mentre nei villaggi, sopratutto in occasione di feste e matrimoni, si può ascoltare il Ghana ed anche altre musiche legate alla storia di Malta, come Elettronica e Rap, che dominano nei grandi centri urbanizzati. Ad aree fortemente industrializzate o popolate da attività del terziario – come istituizioni finanziarie, fabbriche ad alta tecnologia, dai polimeri, ai circuiti stampati che vengono prodotti ed assemblati con un lavoro di alta specializzazione – si alternano incantevoli scogliere e baie, che sono il paradiso del velista. Ed è incredibile trovare in quest’isola dalla superficie relativamente piccola, un campionario di paesaggi mozzafiato
alternato a situazioni di grande modernità industriale, grattacieli, locali trendy, discoteche e sopratutto tante chiese tenute con amore, con una fede tutta isolana, dove lo spirituale ed il pagano convivono in pace da sempre. Ghannejja – Maestri di Improvvisazione I performere del Ghana, si chiamano “Ghannejja”, e sono gli orgogliosi poeti custodi viventi della lingua e della cultura maltese, maestri di improvvisazione che attingono sopratutto nella melodia, al mondo Arabo. L’altra faccia musicale di Malta è moderna, strettamente connessa all’occidente (Europa e Stati Uniti). Uno dei motivi più suonati in questa primavera/estate dalle stazioni radio Maltesi è “Flames” di David Guetta e “No Tears Left to Cry” di Ariana Grande. Non solo Musica Folk, ma anche Internazionale La vocazione colta ed internazionale della musica maltese è confermata dal successo del tenore maltese Joseph Calleja – il Pavarotti di Malta – che si esibirà a Granaries, Floriana (un’area attrezzata per megaconcerti che ha anche ospitato Elton John, il Papa e gli MTV Award) il 21 Luglio di quest’anno. Con lui ospite il nostro Eros Ramazzotti. Malta da qualche anno, dopo un cambio dei vertici politici del paese, vive uno sviluppo economico e culturale senza precedenti. E il visitatore lo avverte in una sorta di gioia palpabile nella cortesia degli abitanti e nello sviluppo di un turismo sostenibile che punta su Hotel di piccole dimensioni ricavate dal restauro e dal recupero intelligente di edifici pre- esistenti. Mario Luzzato Fegiz
FESTIVAL DI MAJANO – Presentata la 58° edizione della rassegna fra grande musica, cultura, gastronomia e sport Con l’arrivo dell’estate torna puntualmente anche il Festival di Majano, storica rassegna fra le più attese della bella stagione a Nordest, che da oltre mezzo secolo colora e anima i fine settimana del comprensorio collinare a cavallo fra luglio e agosto, proponendo un calendario con decine di eventi che spaziano dalla grande musica live, all’arte e alla cultura, alla gastronomia, allo sport. La rassegna, giunta quest’anno alla sua 58° edizione, fra le più longeve in regione, attrae ogni anno nella cittadina in provincia di Udine decine di migliaia di visitatori, molti dei quali provenienti da fuori regione e dalle vicine Slovenia, Austria e Croazia. Il calendario del festival si snoderà quest’anno dal 21 luglio al 15 agosto; il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito www.promajano.it. MUSICA E EVENTI LIVE ConcertoFiore all’occhiello del calendario del Festival di Majano è il
programma dei concerti e grandi eventi. Come in passato, ad alternarsi sul palco dell’Area Concerti saranno alcuni nomi fra i più rilevanti della scena italiana e internazionale. Si comincia domenica 22 luglio con il grande concerto dei Gogol Bordello, la gypsy punk band più amata al mondo, capitanata dall’eccentrico Eugene Hütz. I loro show sono travolgenti, energici, irriverenti, Eugene e la sua ciurma sanno coinvolgere il pubblico divertendosi e divertendo chi vi assiste come pochi altri sanno fare. La band ha pubblicato sette album in studio, tra cui i successi “Super Taranta!”, “Gipsy Punks: Underdog World Strike” e il più recente “Seekers and Finders”, dello scorso agosto. Grande rock italiano protagonista invece venerdì 26 luglio con il live dei Negrita, che tornano a Majano per l’unica data in Friuli Venezia Giulia del loro
nuovo“DesertYachClubTour”,tournéecheseguela pubblicazione dell’omonimo album e che si preannuncia di infiammare le arene e i festival estivi dopo il successo delle date primaverili nei palazzetti. Evento cult per diverse generazioni sarà poi quello di domenica 11 agosto, con la proposizione del musical dei record Grease. L’originale versione italiana della Compagnia della Rancia torna protagonista nell’anno in cui si celebra il 40° anniversario del film di Randal Kleiser, con John Travolta e da Olivia Newton-John. Un successo che in Italia dura da oltre 20 anni, con più 1.700 repliche per oltre 1.750.000 spettatori. I biglietti per i live di Gogol Bordello, Negrita e del Musical Grease, organizzati in collaborazione con Zenit srl, sono in vendita sul circuito Ticketone (info su www.azalea.it). Ma Festival di Majano significa anche tanta musica da fruire gratuitamente durante tutte le serate del calendario. A questo proposito il 3 agosto saranno i Ros, band rivelazione del punk rock italiano, giunti in finale all’ultima edizione di X Factor, a scatenare il pubblico dell’Area Concerti con l’unica data regionale del “Rumore Tour”. Il 29 luglio serata dedicata agli appassionati degli anni ’80 con “80 Special”, evento in collaborazione con Radio Company e Radio 80, che vedrà sul palco tre icone di quel periodo: Adriano Pappalardo, Sandy Marton e Alberto Camerini. Riconfermatissimo anche l’appuntamento con lo storico concorso canoro “Un Gallo per l’Estate”, giunto alla
21° edizione, che vedrà gli aspiranti cantanti sfidarsi sul grande palco del festival domenica 12 agosto alle 21.30. Spazio anche alle migliori cover band della scena nazionale e internazionale, con le esibizioni dei tributi a Elton John (The Elton John Show con Charlie Morgan, batterista ufficiale dell’artista inglese, il 21 luglio), ai Rammstein (con gli Ubermensch il 28 luglio), ai Pink Floyd (con i Pink Sonic il 4 agosto), a Michael Jackson (con Jackson One il 10 agosto) e a Mina e Celentano (con CelentaMina il 14 agosto). ARTE E CULTURA Celiberti_lowImmancabile al Festival di Majano l’appuntamento con l’arte e la cultura che quest’anno regalerà al suo pubblico un evento del tutto eccezionale e inedito: a dare lustro alla 58ª edizione della kermesse estiva sarà la mostra “Giorgio Celiberti. Il mio bestiario”. Per la prima volta in assoluto saranno esposti – in una narrazione suggestiva ed affascinante – le opere del celebre artista udinese raffiguranti gli animali, da sempre presenza significativa e consistente della sua produzione. Gufi, cavalli, gatti e farfalle, elefanti e tartarughe. Tele e numerose sculture daranno corpo (dai bronzi alle terrecotte) a questo mondo straordinariamente evocativo. La mostra sarà ospitata nella pinacoteca Ciro di Pers; ad impreziosire l’esposizione un innovativo allestimento curato dall’architetto Pietro Bravin, stretto collaboratore del Maestro Celiberti. L’inaugurazione sarà
domenica 22 luglio alle ore 11.00. Classe 1929, Giorgio Celiberti inizia la sua attività di pittore da giovanissimo. Ha esposto in tutto il mondo: Strasburgo, Bruxelles, Salisburgo, Milano, Ferrara, Londra, Torino, Düsseldorf, Roma, Madrid, Parigi, Genova, Venezia, Bologna, Trieste, Livorno e Chicago. Per tutte le serate del calendario sarà inoltre visitabile, nel Palazzo delle Associazioni di Via Zorutti, la mostra “L’Energia della Materia”, dell’artista sandanielese Alessandra Aita. Il corpo e la luce, è questa la tematica fondamentale che la scultrice ci presenta nella sua produzione artistica. Le sue sculture di legno, nate dall’assemblaggio di materiali di recupero ritrovati lungo i fiumi, sono figlie del tempo. Serata dedicata alla consegna del Premio Pro Majano è invece quella del 13 agosto (ore 20.30 in Piazza Italia). Il Premio Pro Majano, che ogni anno viene conferito a un simbolo dell’eccellenza friulana nel mondo, verrà assegnato quest’anno a un autentico riferimento della nostra terra: Bruno Pizzul, che seguirà così nell’ordine Dante Spinotti (2012), Giorgio Di Centa (2013), le Frecce Tricolori (2014), Chiara Cainero (2015) e la Cineteca del Friuli (2016). Alla serata, che vedrà la conduzione della giornalista di Sky Marina Presello, parteciperanno personaggi di spicco dello sport italiano. Prevista per l’inizio del Festival anche l’uscita del nuovo numero unico per il 2018 della rivista Majano Nuova, che approfondirà tutte le iniziative culturali in corso di programmazione, le attività con le città gemellate con Majano, darà spazio alle eccellenze del comprensorio majanese e alle tante realtà associative del territorio. SPORT, TEMPO LIBERO E EVENTI PER BAMBINI
Freestyle1Saranno decine gli eventi dedicati allo sport, al tempo libero e ai più piccini, nel programma del Festival di Majano. Sensazionale appuntamento sarà quello con il Free Style Motocross e i migliori racer europei, tra cui l’italiano Andrea Cavina, che volteggeranno sulle loro moto esibendosi in acrobazie mozzafiato domenica 4 agosto (ore 17.30 e 20.30 nell’Area Concerti). Ancora spazio ai motori con il raduno di auto storiche e moderne ”Ruote per Passione” (domenica 22 luglio), il raduno fuoristrada “Udine 4×4” in collaborazione con Fai Sport (29 luglio) e il Raduno 2CV alla 1° edizione (5 agosto). Sabato 28 luglio spazio al torneo di basket 3 contro 3, mentre il giorno seguente, domenica 29 luglio, si terrà la tradizionale passeggiata a scopo benefico “Camminando con il Gallo”. Si rinnova poi, domenica 12 agosto, la gara della Ciclistica Buiese categoria Giovanissimi, start fissato alle 16.00. Per tutto il periodo del festival non mancheranno attività dedicate ai più piccoli con il “Bimbo Day”, il trucca bimbi, giochi di pittura, letture e cantastorie, magia e illusionismo. Dimostrazioni di danza, l’evento “Luna in Piazza” con il circolo Astrofili di Talmassons (5 agosto ore 21.00), l’esposizione dell’ASD Volo Libero, gli appuntamenti di “Arte in Giardino” a cura dell’Amministrazione Comunale e molto molto altro ancora, completano un programma ricchissimo di offerte per i tanti visitatori della festa majanese. ENOGASTRONOMIA
FricoFestival di Majano è da sempre sinonimo di eccellente gastronomia, con un’ampissima offerta per pranzi e cene con la possibilità di assaggiare i migliori piatti della tradizione friulana e alcune gustose proposte internazionali. Per tutte le giornate del Festival, dal 21 luglio fino al grande spettacolo pirotecnico, che chiuderà il programma il 15 agosto, saranno attivi fornitissimi chioschi enogastronomici dove gustare le specialità della manifestazione, tra cui il filetto del festival, il frico e polenta proposti da “Cucina di Carnia”, la costata alla brace nel suggestivo giardino estivo, i dolci e molto altro ancora. Grande conferma sarà il Biergarten con specialità austriache e bavaresi, dove assaggiare la Wienerschnitzel con patate cucinata dagli “Amis di San Martin” e il fenomenale galletto alla brace, il tutto annaffiato da dell’ottima birra a caduta. I migliori vini del territorio aspettano invece il pubblico nell’elegante spazio enoteca. Una cucina attenta a tutti, quella del festival, che proporrà anche pietanze adatte a ogni tipo di intolleranza con le proposte di Integraldo. Sempre a cura di Integraldo saranno
le tre degustazioni dedicate alla cucina sana, sensibile e speciale. I temi degli incontri saranno gli estratti di frutta e verdura, il gelato e i profumi dell’estate, e l’evento “Oltre la pasta c’è di più” (info e prenotazioni al 349 0587353). L’estate con decine di appuntamenti aspetta tutti a Majano. Il Festival di Majano è organizzato dalla Pro Majano, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, il Comune di Majano, l’Associazione regionale tra le Pro Loco, la Comunità Collinare del Friuli, il Consorzio tra le Pro Loco della Comunità Collinare. Tutte le info su www.promajano.it . I Musicanti di Brema del Teatro dell’Orsa ospite del Lugano LongLake Family Festival Bernardino Bonzani interpreta la celebre fiaba dei Fratelli Grimm accompagnato dalla musica dal vivo di Fabio Bonvicini. Lo spettacolo sarà presentato in Svizzera, nell’ambito della frequentatissima manifestazione internazionale.
«Una fiaba con orecchie, baffi, piume e coda»: Bernardino Bonzani del Teatro dell’Orsa sintetizza I Musicanti di Brema, spettacolo per bambini dai 3 anni d’età e famiglie di cui è protagonista che sarà in scena venerdì 6 luglio alle ore 20.30 al Palazzo dei Congressi di Lugano, in Svizzera, ospite del Lugano LongLake Family Festival. Lo spettacolo si avvale delle canzoni e delle musiche ispirate alla tradizione popolare e composte ed eseguite dal vivo da Fabio Bonvicini. Da sempre il Teatro dell’Orsa unisce la narrazione alla musica dal vivo con artisti, ricercatori della musica popolare, della tradizione e classica. La regia è di Monica Morini, mentre le realizzazioni scenografiche sono di Franco Tanzi.
I Musicanti di Brema si propone come «un viaggio sonoro e divertente verso Brema dove un vecchio somaro, una cane bolso, un gatto orbo e un gallo da brodo, cercano insieme riscatto nella musica».
Aggiu nge Monica Morini: «Nel buio della notte, nel cuore del bosco, tra ragli, guaiti e chicchirichì, forse i quattro amici troveranno un luogo per ricominciare. Un festoso organetto suona uno spartito di libertà. Si canta insieme per vincere la fame, la paura, l’abbandono e inventare una nuova strada. Finché c’è ancora qualcosa da raccontare, c’è sempre una possibilità e questo è il migliore allenamento alla vita. La musica e i canti popolari sostengono accompagnano il cammino verso Brema. Questa storia di riscatto parla ugualmente a grandi e bambini, traccia sentieri solidali e ci incoraggia». Info sul Festival: https://longlake.ch/family/. foto Nicolò Degl’Incert Tocci
Digiunando davanti al mare il 7 e 8 luglio spettacolo e cena a bordo della tonnara con Teatri in Blu Il secondo appuntamento di “Teatri in Blu”, seconda edizione della rassegna teatrale in mare ideata e diretta da Vincenzo Albano ed organizzata dall’associazione culturale Erre Teatro, in sinergia con il Comune di Cetara, vede in scena il 7 e 8 luglio a bordo della tonnara Maria Antonietta, che per l’occasione si trasforma in palcoscenico, la compagnia teatrale leccese Principio Attivo Teatro, in “Digiunando davanti al mare” – Per un racconto su Danilo Dolci, progetto di Giuseppe Semeraro, drammaturgia Francesco Niccolini, con Giuseppe Semeraro; regia Francesco Saccomanno. Scrive Semeraro: “La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare insieme a tanti progetti culturali. Quello che più mi interessa in questa figura sono le sue qualità umane, il suo grande potere comunicativo e soprattutto la fiducia che sapeva spargere attorno a sé. Qualità che gli permisero di creare un grande movimento popolare che sfociò nel grande “Sciopero alla rovescia”; manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per protesta andavano a lavorare rendendosi utili
in lavori per la collettività. Danilo Dolci voleva, con i disoccupati Siciliani, ricordare all’Italia intera che per la Costituzione Italiana il lavoro è un diritto ma anche un dovere se questo lavoro ha un’utilità pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne segui un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra”. TONNARA MARIA ANTONIETTA Porto di CETARA (SA) 7/8 luglio 2018 | imbarco ore 21.00 euro 30.00 | Prenotazione obbligatoria a info@erreteatro.it – 329 4022021. Posti limitati. NB: il biglietto è onnicomprensivo di cena degustazione finale, a bordo della motonave e ticket parcheggio per il giorno di spettacolo (parcheggio gratuito, ma non riservato; con la prenotazione sarà rilasciato via mail un ticket stampabile autonomamente, valido dalle ore 20 del giorno di spettacolo, alle ore 01.00. 1° “Concerto del Gusto” della stagione estiva 2018 Nel cuore del Collio Goriziano, tra le splendide geometrie del Castello di Spessa, si è aperto ufficialmente il 1° “Concerto del gusto” della stagione estiva 2018. A deliziare i moltissimi avventori, per nulla intimoriti dalle minacciose nuvole
nerastre, il top di gamma dell’enogastronomia della Regione con Il Friuli Venezia Giulia Via Dei Sapori, compagine dei migliori artisti del gourmet territoriale. La presentazione e la cura dei piatti, la ricerca dell’abbinamento con il giusto vino e l’esaltazione dei profumi e degli aromi sono l’indiscusso successo di questa straordinaria manifestazione che è ormai un appuntamento imperdibile. La forza della coesione di tutte queste realtà è il vero segreto dell’impeccabile sinfonia del gusto; tutta la Regione ha i suoi rappresentanti, con le loro peculiarità. Dalle aspre terre del carso alle dolci colline del collio, dagli orgogliosi monti carnici ai rustici campi pordenonesi, dalla brezza marina triestina ai morbidi colli cividalesi, ogni striscia di terra trova i suoi illustri esponenti, instancabili lavoratori, amanti del loro distretto e ambasciatori di cultura e tipicità. I piatti toccano tutto il panorama culinario: carne, pesce, selvaggina, svariate tipologie di insaccati, funghi, verdure, frutti e dolci, il tutto assemblato nei modi più fantasiosi per esaltarne il massimo al palato. E poi i vini rossi, i bianchi, le bollicine, i passiti, i distillati e il caffè. Un’orchestra degna dei migliori “teatri” del mondo. Impossibile e limitante descrivere tutte le leccornie e tutti i vini serviti, l’unico vero modo per scoprire il vasto mondo enogastronomico è partecipare con tutti e cinque i sensi ai prossimi imperdibili appuntamenti. La serata si è conclusa tra i bucolici giardini del Castello con i suggestivi fulmini che hanno illuminato il paesaggio notturno, rendendo ancor più onirico il Concerto del Gusto.
I Ristoranti: Ai Fiori di Trieste, Al Gallo di Pordenone, Al Grop di Tavagnacco, Al Lido di Muggia, Al Paradiso di Paradiso, Al Ponte di Gradisca d’Isonzo, All’Androna di Grado, Campiello di S. Giovanni al Natisone, Carnia di Venzone, Costantini di Tarcento, Da Nandodi Mortegliano, Da Toni di Gradiscutta, Ilija Tarvisio, Là di Moret di Udine, La Primula di S. Quirino, La Subida di Cormòns, La Taverna di Colloredo di M.Albano, La Torre di Spilimbergo, Lokanda Devetak di San Michele del Carso, Mondschein di Sappada,Sale e Pepe di Stregna, Vitello d’Oro di Udine. I vignaioli e i distillatori eccellenti: Bastianich, Castello di Spessa, Dario Coos, Di Lenardo, Edi Keber, Ermacora, Eugenio Collavini, Forchir, Gradis’ciutta, Jermann, La Viarte, Livio Felluga, Livon, Marco Felluga, Petrussa, Ronco delle Betulle, Sirch, Venica&Venica, Villa Parens, Vistorta, Zidarich, Nonino Distillatori in Friuli dal 1897. Gli artigiani del gusto: l’Aceto di Sirk; le confetture e i salumi dell’azienda agricola Devetak Sara; i salumi d’oca e i prodotti di Jolanda de Colò di Palmanova; il prosciutto al cartoccio di Dentesano; il prosciutto crudo di San Daniele di DOK Dall’Ava; le golosità a base di trota di FriulTrota di San Daniele; i formaggi e i prodotti della Latteria di Cividale; i tartufi di Muzzana Amatori Tartufi; i pani del Forno di Rizzo di Tarcento; i dolci della Pasticceria Simeoni di Udine; la Gelateria Scian di Cordenons; la Gubana Maria Vittoria di Dall’Ava Bakery; le
farine e il baccalà del Mulino Zoratto di Codroipo; il caffè di Oro Caffè di Udine. Le realtà ad essi collegate: le affettatrici artigianali Mirco Snaidero di Mels; Lis Lavanderia per tovaglie di qualità; Globus noleggio attrezzature per catering; GP Eventi di Gerry Paredes; Agenzia viaggi turismo enogastronomico Cividin di Trieste. Carlo Liotti
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