VERONA, ITALY | 29 JANUARY / 1 FEBRUARY 2020 - Fieragricola
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Dal 29 gennaio all’1 febbraio a Verona la 114ª manifestazione internazionale di agricoltura UN «GREEN DEAL» PER FIERAGRICOLA 2020, SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE AL CONVEGNO INAUGURALE FOCUS SULL’AGRICOLTURA DI ITALIA E AFRICA Dieci padiglioni occupati, 900 espositori, due aree esterne, 800 capi di bestiame, oltre 130 convegni ed eventi in quattro giorni, per un evento che punta su innovazione, sostenibilità ed economia circolare. Delegazioni estere provenienti da 30 nazioni. Croazia «Paese ospite» e visita ufficiale della ministra dell’Agricoltura, Marija Vučković, che presiederà il Consiglio dei ministri agricoli dell’Ue nel primo semestre 2020. Inaugurazione mercoledì 29 con la ministra italiana delle Politiche agricole Teresa Bellanova e un approfondimento sul sistema agricolo nazionale nel contesto europeo, sul settore primario africano e sulle opportunità di agribusiness fra Italia e Africa. Verona, 29 gennaio-1 febbraio 2020 – La 114ª edizione di Fieragricola, rassegna internazionale di agricoltura in programma a Verona da mercoledì 29 gennaio a sabato 1 febbraio prossimi, si conferma una delle manifestazioni più rilevanti nel panorama europeo e presenta numeri in crescita: 10 padiglioni occupati, 900 espositori (+8,2% sull’edizione 2018), una superficie netta di 67.600 metri quadrati netti (+18,7%), due aree demo esterne di 9.500 metri quadrati allestite per gli «special show», 800 capi di bestiame in esposizione (+14,3%), oltre 130 convegni, approfondimenti e corsi di formazione in calendario nei quattro giorni di manifestazione. Esposizione specializzata trasversale. Viene confermato il format trasversale, che sviluppa in maniera professionale i pilastri di una manifestazione che dal 1898 accompagna la crescita di Veronafiere in ambito agricolo, perseguendo sempre le finalità di innovazione come strumento per favorire la crescita e la competitività del settore primario. Esposizione fieristica e dibattito di idee. Connubio vincente. Grande attenzione a meccanizzazione agricola, zootecnia (con un forte rilancio anche di suinicoltura e avicoltura), vigneto, frutteto e colture specializzate, energie da fonti rinnovabili, attività forestale, agrofarmaci, fertilizzanti e sementi, multifunzionalità dell’impresa agricola, gestione del verde, servizi per l’agricoltura, aree dinamiche per le prove dal vivo di macchine, mezzi agricoli, mezzi telescopici. Il Green Deal a Fieragricola. «Fieragricola 2020 accende i riflettori, in particolare, sulle grandi sfide alle quali l’agricoltura è chiamata a dare risposte, a partire dal Green Deal illustrato dalla Commissione Ue presieduta da Ursula von der Leyen e che coinvolge anche il sistema agricolo in maniera articolata – dichiara il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –. Conseguire la neutralità climatica entro il 2050 richiede sforzi congiunti su scala mondiale e un impegno netto da parte di tutti gli attori della filiera agricola in termini di lotta ai cambiamenti climatici, biodiversità, agroecologia, sostegno alle energie rinnovabili e all’eco o ia circolare, secondo il progetto Ue Far to Fork . L’appuntamento di Verona vuole come sempre offrire spunti di riflessione e soluzioni pratiche per accompagnare il mondo imprenditoriale e le filiere agro-zootecniche verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale». Il convegno inaugurale. In quest’ottica si inserisce il convegno inaugurale, in programma per la mattina di mercoledì 29 gennaio, focalizzato sul «Agribusiness in Africa e le relazioni commerciali con Ue e Italia: opportunità e prospettive». Fra i relatori intervengono la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova; la ministra dell’Agricoltura della Croazia Marija Vučković; il professor Giulio Tremonti, giurista, già ministro dell’Economia e delle Finanze, padre Mauro Gambetti custode del Sacro Convento di Assisi; Denis Pantini, responsabile Area Agricoltura e Industria alimentare di Nomisma, e in collegamento da Bruxelles l’europarlamentare Paolo De Castro, primo vicepresidente
della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale e relatore per il Parlamento europeo della proposta di riforma della Pac post 2020. L’analisi di Nomisma, in particolare, fornisce indicazioni strategiche per inquadrare il sistema agricolo italiano nel contesto europeo e le relative opportunità di interscambio commerciale con il continente africano, esaminando l’evoluzione dell’agricoltura italiana in termini di valore della produzione agricola e zootecniche, flussi di import/export agricolo, produzione industriale italiana di macchine per l’agribusiness. Sotto la lente di Nomisma anche il sistema agricolo in Africa, con l’evoluzione del quadro economico-demografico per macro-aree geografiche, lo sviluppo del sistema agricolo in termini di superfici coltivate e principali produzioni, consistenze zootecniche, intensità di meccanizzazione e trend delle superfici irrigate, analisi dei flussi commerciali internazionali e opportunità per il settore primario italiano con particolare attenzione a prodotti agricoli e alimentari, trattrici, macchine agricole e attrezzature. Nel 2018 l’Italia, secondo le elaborazioni di Ice-Agenzia, ha esportato complessivamente in 49 Paesi dell’Africa Subsahariana 5,46 miliardi di euro rispetto ai 5,08 dell’anno precedente. I dati del 2019 (gennaio-maggio) segnalano un incremento del 6,2% su base tendenziale. «Fieragricola ha voluto dedicare molta attenzione al continente africano – afferma il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – in quanto l’agricoltura è una delle attività più rilevanti per l’equilibrio sociale di quest’area perché, oltre all’indispensabile funzione produttiva, di sostentamento e di sicurezza alimentare per le popolazioni, rappresenta anche una delle soluzioni più efficaci per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici». Clima e ambiente, inoltre, sono al centro di un rinnovato dialogo fra Unione europea e Africa attraverso la Task Force for Rural Africa, che ha creato una partnership operativa tra Ue e Unione africana, ma anche attraverso il progetto futuro «NaturAfrica» per contrastare la perdita di biodiversità tramite la creazione di una rete di aree protette. Veronafiere, grazie alla trasversalità e alla forte specializzazione di Fieragricola, punta a diventare un ponte fra Europa e Africa per sostenere lo sviluppo delle filiere agricole locali, elemento indispensabile anche per favorire gli altri pilastri necessari all’Africa: sicurezza alimentare, istruzione e sanità. L’internazionalizzazione. La Croazia è il «Paese ospite» di Fieragricola 2020 e ha un’area dedicata per promuovere il proprio sistema. È prevista la visita ufficiale del ministro dell’Agricoltura della Croazia, Marija Vučković, che proprio nel periodo gennaio-giugno 2020 è a capo del Consiglio Ue dei ministri agricoli nel semestre di presidenza croato in Europa. «Sarà per la ministra Vučković – è sicuro Mantovani – un’occasione approfondire la conoscenza dell’agricoltura italiana, una delle più avanzate del continente, e le innovazioni per il settore proposte sia dalle aziende nazionali sia dai molti espositori esteri. Riteniamo che il dialogo sul futuro agricolo dell’Europa debba passare anche dalla rassegna internazionale di Verona, che sempre di più affianca alla vocazione del business quella politica, economica e diplomatica». Veronafiere, in collaborazione con Ice-Agenzia (l’Istituto per il Commercio Estero) e Federunacoma, ha organizzando l’incoming di delegazioni e buyer esteri, che vede l’Alpe Adria e l’Area balcanica, insieme all’Africa, al centro delle attività promozionali. Sono stati selezionati ed invitati operatori provenienti da 30 paesi: Algeria, Angola, Austria, Repubblica del Co go, Costa d’Avorio, Croazia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Ghana, Iran, Kazakistan, Kenya, Macedonia, Marocco, Moldavia, Mozambico, Nigeria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Senegal, Serbia, Slovenia, Sud Africa, Tanzania, Tunisia, Uganda e Vietnam. Nel corso della manifestazione sono previsti incontri b2b con focus specifici che mettono in contatto le aziende espositrici con importatori e distributori di macchinari agricoli, macchine per il vigneto e il frutteto e settore zootecnia. Al padiglione 7, poi, riflettori puntati sulle start up italiane grazie al progetto realizzato insieme ad Ice-Agenzia per fornire un palcoscenico internazionale ai prodotti innovativi di giovani aziende del Paese. Meccanica agricola. Fieragricola ospita la meccanica in cinque padiglioni (1, 2, 6, 7, 8), con tutti i top player del settore presenti. Sono raddoppiate le aree dinamiche esterne per gli «Special Show», con uno spazio di fronte al padiglione 4 dedicata a trattrici, mezzi agricoli e attrezzature, e una superficie posizionata di fronte al padiglione 9, dedicata ai mezzi telescopici.
Sempre più le nuove frontiere della meccanica agricola, settore che vale in Italia circa 7,9 miliardi di euro, si stanno spostando verso le tecnologie digitali, l’agricoltura di precisione, la raccolta e l’elaborazione di big data. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza, ridurre i consumi, incrementare la produttività e, di conseguenza, le performance reddituali delle imprese agricole. L’agricoltura specializzata: vigneto e frutteto. Fieragricola prosegue la propria vocazione alla trasversalità e alla specializzazione delle filiere. Nei padiglioni 4 e 5 ci sono le aree per il vigneto e il frutteto, colture ad alto valore aggiunto e simbolo dell’agricoltura mediterranea. Macchine, mezzi, attrezzature specifiche in chiave di agricoltura di precisione e di sostenibilità per migliorare la competitività delle imprese agricole specializzate, oltre a corsi su potatura, solfiti, gestione della chioma di vigneto e frutteto, dendrochirurgia (l’elenco completo dei convegni è sul sito www.fieragricola.it ed è in costante aggiornamento). Gli eventi zootecnici. Uno spazio significativo a Fieragricola lo occupa la zootecnia, consolidato pilastro della manifestazione con tre padiglioni (9, 10, 11). Fra gli eventi di respiro internazionale sono in calendario il 19° Dairy Open Holstein Show per la razza Frisona, la 52ª Mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna, il Confronto europeo della razza Bruna (con animali provenienti da Italia, Svizzera, Francia e Austria), il premio speciale «Coppa delle Nazioni» e il concorso Bruna Originaria. Una nuova area, fortemente potenziata, è dedicata alla Rassegna nazionale di avicoltura, con aree espositive e per il dibattito e la consegna del premio «Avicoltore dell’a o». Complessivamente vengono rafforzati tutti i settori: bovini da latte e da carne, suini, equidi, avicoli, cunicoli, ovini e caprini, persino chiocciole. Il «Milk Day». Visto il successo della precedente edizione, viene replicato a Fieragricola 2020 l’evento «Milk Day», che affronta il tema della for azio e degli allevatori per sviluppare l’attività del caseificio aziendale, a partire dalla qualità del latte. Il «Nutrition Forum». All’interno del Nutrition Forum (padiglione 9), dedicato alla mangimistica, si inserisce invece il «Premio Assalzoo», che è rivolto agli studenti universitari e viene assegnato al miglior elaborato per Laurea Magistrale e per Dottorato di ricerca, a conferma dell’attenzione del mondo produttivo alla ricerca scientifica in un settore strategico come la nutrizione animale. Economia circolare ed energie rinnovabili. L’eco o ia circolare è uno dei temi cardine di Fieragricola, alla luce delle enormi potenzialità che le filiere agricole possono sviluppare: dalla valorizzazione dei reflui zootecnici alle energie rinnovabili, fino al riutilizzo, alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione degli scarti. E proprio l’area delle energie da fonti rinnovabili agricole, collocata nel padiglione 11, per Fieragricola 2020 registra una crescita del 13% rispetto all’edizio e precede te, trai ata dalle prospettive del Green Deal, ambizioso progetto che sarà declinato nel corso del 2020 dall’Unione europea, con il contributo degli Stati Membri e l’obiettivo di definire una politica verde il più possibile allineata a livello mondiale. Dall’Italia, segnali positivi sono arrivati dalla Legge di Bilancio 2020, che disciplina gli impianti di produzione di energia elettrica da biogas, prevedendo il diritto di continuare ad usufruire di un i ce tivo sull’e ergia elettrica anche agli impianti alimentati a biogas entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007 che non abbiano avuto modo di riconvertire la produzione di biometano, e valorizzando il digestato equiparandolo alla sostanza fertilizzante, soluzione che contribuisce a contrastare il fenomeno di impoverimento dei suoli. Questo potrebbe rilanciare ulteriormente gli investimenti del settore, con particolare attenzione alla valorizzazione degli effluenti zootecnici. Servizio Stampa Veronafiere Fieragricola Tel. +39 045 829 8242/8285/8350/8210 114th International Agricultural Technologies Show E-mail: pressoffice@veronafiere.it E-mail: visitors@fieragricola.com Twitter: @pressVRfiere Web: www.fieragricola.it Facebook: Fieragricola Twitter: @Fieragricola Join Fieragricola Network on LinkedIn
I NUMERI DI SINTESI DI FIERAGRICOLA 2020 (aumenti % calcolati sull’edizione 2018, dati certificati FKM) 122 anni dalla nascita di Fieragricola (1898) 114 edizioni 900 espositori (+8,2%) di cui 105 esteri (+41,9%) da 20 nazioni 67.600 metri quadrati netti (+18,7%) 9.500 metri quadrati dedicati agli «Special Show» (+26%) 800 capi di bestiame in esposizione (+14,3%) Oltre 130 convegni ed eventi organizzati (+8,3%) Delegazioni e buyer internazionali provenienti da 30 Paesi del mondo: Algeria, Angola, Austria, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Croazia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Ghana, Iran, Kazakistan, Kenya, Macedonia, Marocco, Mozambico, Nigeria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Moldavia, Russia, Senegal, Serbia, Slovenia, Sud Africa, Tanzania, Tunisia, Uganda e Vietnam 5 padiglioni dedicati alla meccanica 2 padiglioni dedicati alle colture specializzate di vigneto e frutteto 3 padiglioni dedicati alla zootecnia 132.000 visitatori nel 2018, dei quali 19.117 esteri
Dal 9 ge aio all’ fe raio a Vero afiere la 4ª a ifestazio e i ter azio ale di agricoltura OBIETTIVI GREEN DEAL EUROPEO, STUDIO FIERAGRICOLA-NOMISMA: ITALIA AGRICOLA PROMOSSA SU SICUREZZA ALIMENTARE, BIO, RIDUZIONE SPRECHI E CHIMICA ANCORA CRITICITÀ SU GESTIONE ACQUA E EROSIONE SUOLO Verona, 29 gennaio-1 febbraio 2020 - Da coimputato ad alleato verde. Alla vigilia del Green Deal eu opeo l’agricoltura italiana sfata molti luoghi comuni e si scopre in forte empatia con la rivoluzione sostenibile a emissioni ze o voluta da B uxelles. L’Italia è il Paese o i i i più sa i e si u i del Vecchio continente, il più attento agli sprechi e alle emissioni di gas serra; uno Stivale che negli ultimi 10 anni ha diminuito l’utilizzo della hi i a ei propri campi con punte del 50% in favore di u ’ag i oltu a più iologi a, la p i a i Eu opa pe seminativi e colture permanenti. Per contro, il primario italiano paga alcune lacune strutturali del Paese – come la carenza e la gestione di acqua in alcune zone del territorio, olt e all’e osio e del suolo – e dovrà far valere la propria fungibilità per contribuire alla transizione sostenibile. Lo rivela il report presentato dall’Osse vato io Fie ag i ola- Nomisma in occasione della rassegna di riferimento per il settore, in programma a Veronafiere dal 29 gennaio al 1° febbraio prossimi. Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Se il valore sociale delle nostre campagne in termini di approvvigionamento alimentare è storicamente assodato, lo stesso non si può dire per le potenzialità in chiave sostenibile. Il trust verde della nuova agricoltura rappresenta uno degli assi portanti in grado di contribuire in modo decisivo alla transizione verso le emissioni zero della rivoluzione economica che ci apprestiamo ad affrontare. Un passaggio epocale, nel quale Fieragricola sarà ancora una volta monitor e interprete». FROM FARM TO FORK – IL CIBO VA A BRACCETTO CON L’AMBIENTE È il nome della strategia che interessa il settore agroalimentare e che fa parte della comunicazione, li e ziata lo s o so di e e, G ee Deal Eu opeo . L’Ue pu li he à gli asset strategici entro la prossima primavera, ma già dalla comunicazione si capisce dove il Green Deal vuole andare a parare (e in parte a fi a zia e , i di a do tutta u a se ie di o iettivi ai uali l’ag i oltu a eu opea dov à te de e ella logi a di ost ui e u ’e o o ia i olare basata su un sistema alimentare sano, equo e ispettoso dell’a biente. SICUREZZA PRODOTTI, SPRECO, CHIMICA E BIO - ITALIA PARTE IN POLE Lo studio ealizzato dall’Osse vato io Fie ag i ola-No is a ha esso i lu e o e l’ag i oltu a italiana, in attesa del pia o ope ativo sull’e o o ia ve de più i po ta te della sto ia, sia già in vantaggio su uno dei paradigmi cardine: la salubrità e la sicurezza dei suoi alimenti, che presentano le pe e tuali più alte di p odotti he se o do i o t olli dell’auto ità per la sicurezza alimentare (Efsa) risultano essere assolutamente privi di residui, meglio di quanto possano vantare Francia, Spagna e Germania. Buone notizie anche sul fronte degli sprechi, con i rifiuti alimentari pro-capite (126 kg annui) del 16% inferio i alla edia eu opea e i fo te alo ell’ulti o de e io. Dalla tavola alla terra, secondo il report di Fieragricola-Nomisma, le virtù si sommano: lo Stivale detiene il record Ue di superficie e incidenza bio per seminativi e colture permanenti con 1,5 milioni di ettari, davanti a Francia, Spagna e Germania, mentre calano anche le emissioni di gas serra (-12,3% negli ultimi ve t’a i se o do Eu ostat , he i ido o pe il % sul totale delle e issio i o t o il % della media europea. Ma la sensibilità green degli agricoltori e dei prodotti italiani è ancora più evidente alla prova di agrofarmaci e fertilizzanti. I fatti, se o do l’Istituto supe io e pe la p otezio e e la i e a a ie tale Isp a , ell’ulti o de e io se e è fatto se p e e o uso e spesso i consumi si sono dimezzati: è il caso degli insetticidi (da 1,2 kg di principi attivi ad ettaro a 0,6 kg), dei fungicidi (-
30%), degli erbicidi (-20%), ma anche di azoto (-25%), anidride fosforica (-36%), ossido di potassio (- 50%). BIODIVERSITÀ E FORESTE DA PROTEGGERE. EMERGENZA ACQUA ED EROSIONE SUOLO E proprio dalla tutela del territorio e delle sue risorse arrivano gli elementi su cui sarà fondamentale operare un salto di qualità. Se – pe l’i dagi e Fie ag i ola No is a – sul fronte della tutela della iodive sità e delle a ee os hive l’Italia è sta il e te nella top 5 dei Paesi Ue, è invece più problematica la gestione del fattore acqua, con il Belpaese fanalino di coda nel rapporto p elievi/ iso se id i he, dove l’ag i oltu a i ide pe la età del proprio utilizzo complessivo. Un problema strutturale da mitigare attraverso sistemi intelligenti di gestione – o e l’i igazio e di precisione – al pari dei consumi di energia da fonti rinnovabili che nel primario rappresenta solo il 2% dei consumi totali. Gravosi infine, e sempre più nemici della preservazione del territorio e dell’a ie te, i fenomeni di consumo del suolo, cresciuti del 50% solo negli ultimi 30 anni, così come l’e osio e da a ua he vede il ost o Paese i i a alla lassifi a europea per i danni inferti al territorio da tali eventi metereologici. In media in Italia si verifica u ’e osio e di quasi 9 tonnellate di suolo pe etta o all’a o, o t o i 4 della “pag a e i della F a ia. SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE MA NON ECONOMICA «È evidente – ha detto il responsabile agroalimentare di Nomisma e curatore dello studio, Denis Pantini - come dallo studio emergano gli enormi sforzi fatti negli anni dagli agricoltori italiani per rendere la propria attività più rispettosa dell’a ie te e co e il loro operato sia fo da e tale per la tutela dei nostri territori, soprattutto a fronte delle calamità prodotte dai cambiamenti climatici. Una sostenibilità ambientale che però non può essere scollegata da quella economica, senza la quale l’attività agricola stessa o può esistere. E da uesto lato, purtroppo, egli ultimi cinque anni i redditi delle imprese agricole italiane non si sono mossi, a fronte invece di quelli degli agricoltori spagnoli e francesi». “ul pia o e o o i o o plessivo, l’Italia è i testa el pa o a a p oduttivo eu opeo o e valo e aggiunto (32,2 miliardi di euro, media ultimo biennio), al secondo posto dietro la Francia (76,3 miliardi di euro) per valore della produzione (56,7 miliardi di euro, media biennio), mentre è più i diet o 4ª ell’expo t, a , ilia di di eu o. C iti a i ve e la situazione relativa al reddito delle imprese, seg alato ell’ulti o ui ue io i alo el Belpaese dell’ % a f o te di u a edia Ue a +6%, con Spagna e Francia a +11%. Dieci padiglioni, 900 espositori italiani ed esteri, 130 mila operatori attesi e un calendario di 130 eventi tra convegni, workshop e prove dinamiche. Questi i numeri della 114ª edizione di Fieragricola (29 gennaio-1 febbraio 2020), storica rassegna internazionale di Veronafiere, che a 122 anni dalla nascita si conferma termometro del settore primario e punta sul connubio tra specializzazione e nuove tecnologie. Tra i temi cardine, innovazione, sostenibilità ed economia circolare; dall’ag i oltu a 4.0 alla meccanica e attrezzature agricole di ultima generazione fino ai sistemi più avanzati per viticoltura, frutticoltura, colture specializzate e zootecnia per affrontare le sfide del Green Deal europeo. Attese, al convegno inaugurale dedi ato all’ag i usi ess di Ue e Italia i Af i a, la i ist a alle Politiche agricole, Teresa Bellanova, e la i ist a dell’Ag i oltu a della Croazia, Marija Vučković.
Verso la 114ª rassegna internazionale di agricoltura di Verona (29 gennaio-1 febbraio 2020) AGRICOLTURA UE, IL MINISTRO DELLA CROAZIA MARIJA VUČKOVIĆ: «ACCORDO PAC IN QUESTO SEMESTRE. MANTENERE ALMENO BUDGET ATTUALE» Nell’intervista focus su New Green Deal, giovani e ricambio generazionale, rinazionalizzazione e allargamento dell’Ue nell’Europa Sud-Orientale. Croazia paese ospite dell’edizione 2020 di Fieragricola, in occasione della Presidenza di turno dell’Unione europea Verona, 29 gennaio-1 febbraio 2020 – La Croazia, che fino a giugno avrà la presidenza del Consiglio Ue, sarà il Paese ospite di Fieragricola 2020, manifestazione internazionale dedicata in maniera trasversale all’agricoltura. Il ministro dell’Agricoltura della Croazia, Marija Vučković, ha annunciato gli obiettivi e i temi che verranno affrontati nel semestre. Ministro Vučković, qual è il bilancio agricolo per l’anno 2019 in Croazia? «Nel 2019 sono previsti indicatori relativamente buoni della produzione agricola, in particolare cereali, mentre quella zootecnica dovrebbe dare risultati migliori nei comparti di carne suina e agnello. È probabile che la produzione di carne bovina sia pari o inferiore al livello dell'anno scorso e che quella di pollame sia stabile». Quali sono gli ultimi numeri dell’agricoltura croata? «La Repubblica di Croazia è tradizionalmente autosufficiente nella produzione di cereali e in quella di semi oleosi. Nel 2019 gli iscritti al registro degli agricoltori erano 170.561: il 96,7% rappresenta aziende agricole familiari, pari a 164.935. Oltre a queste, 2.234 attività commerciali, 2.828 aziende, 360 cooperative e 204 entità nella categoria “altre forme organizzative” sono state impegnate nell’attività agricola. Rispetto al 2018 il numero di agricoltori iscritti al registro è aumentato dell’1,7 per cento. I terreni agricoli utilizzati nel 2019 sono 1,14 milioni di ettari, con un incremento di 12.631 ettari rispetto al 2018, l’1,1% in più». Si discute del futuro della Politica agricola comune 2021-2027. Cosa spera la Croazia mentre presiede il Consiglio dell’Ue nei primi sei mesi del 2020? «La presidenza croata intende garantire il maggior numero possibile di progressi nelle discussioni sul pacchetto di riforme proposto per la futura Pac, al fine di raggiungere un accordo politico a livello degli Stati membri. Le ex presidenze hanno svolto un lavoro straordinario nel chiarire una serie di disposizioni, sebbene vi siano ancora questioni che devono essere ulteriormente discusse, ad esempio i dettagli relativi al nuovo modello di consegna o all’architettura verde. Più importante, tuttavia, sarà l’esito dei negoziati sul quadro finanziario pluriennale (QFP), che deve essere concordato prima che il pacchetto di riforma della Pac possa essere concluso. Pertanto, qualsiasi ritardo nei negoziati sul QFP inciderà sul nostro piano per quanto riguarda la futura Pac». Ritiene che gli Stati membri dovrebbero contribuire maggiormente al bilancio europeo dopo la Brexit e con i disegni dell’Ue di sostenere altre politiche oltre all’agricoltura? «Riteniamo che il bilancio della Pac dovrebbe rimanere almeno al livello attuale. Sostenendo il settore agricolo, infatti, sosteniamo anche obiettivi importanti per altre politiche dell’Unione europea. In futuro, inoltre, si prevede che questo settore contribuirà ancora di più all’ambiente e alle azioni per il clima, sia attraverso misure specifiche mirate che attraverso finanziamenti. Il Green Deal europeo riconosce che una transizione verso un’economia neutrale in termini di emissioni è molto costosa. Pertanto, per raggiungere tali obiettivi deve essere disponibile un bilancio adeguato». Il greening, così come concepito nell’attuale Pac, non ha prodotto i risultati desiderati. Ma i cittadini chiedono una politica agricola più verde e più sostenibile. Cosa suggerisce? «Dobbiamo guidare il dibattito tenendo conto della situazione reale e non parteciparvi sotto l’influenza delle emozioni. I nostri agricoltori devono attuare un numero crescente di norme a tutela dell’ambiente e conformarsi a regole più rigorose con ogni riforma della Pac. La maggior parte del
finanziamento dell’azione per il clima nell’Ue proviene infatti proprio dal bilancio della Pac. Secondo la proposta della Commissione europea, nel periodo 2021-2027, il 46% della spesa climatica totale dell’Ue proverrà dalla Pac. Allo stesso tempo, l’agricoltura contribuisce all’emissione di gas serra per circa il 10%. Chiaramente, l’onere dello sviluppo di un’Unione europea più sostenibile deve essere sostenuto anche da altri settori, che producono il 90% delle emissioni, non solo dall’agricoltura». Qual è la posizione della Croazia in merito alla rinazionalizzazione delle politiche di mutua agricoltura? In quale misura un processo di declinazione su scala nazionale si rivelerebbe utile per le aziende agricole di ciascuno Stato membro? «La Croazia accoglie con favore il maggiore grado di flessibilità previsto per la futura Pac. Ciò è necessario a causa delle diverse condizioni negli Stati membri dell’Ue e consentirà alle autorità nazionali di adattare meglio le misure della Pac alle esigenze dei loro settori agricoli. Allo stesso tempo, dovranno comunque contribuire al raggiungimento degli obiettivi comuni dell’Ue, che è un modo adeguato per garantire che la Pac rimanga una vera politica comune dell’Unione europea». La cosiddetta «Area Balcanica» sta mostrando interesse per l’Unione europea. Pensa che alcuni di questi Stati potrebbero iniziare il processo di adesione all’Ue? «Il processo di adesione è stato uno dei punti più importanti sollevati durante la sessione di ottobre del Consiglio europeo. Tuttavia, i leader purtroppo non sono stati in grado di trovare una soluzione. Come Stato membro più giovane, siamo consapevoli della massima importanza di questo processo di adesione ai paesi candidati dell’Europa Sud-Orientale. Gli sforzi dell’Albania e della Macedonia settentrionale devono essere riconosciuti, pertanto la presidenza croata darà la priorità a queste questioni decisive. Speriamo che ci siano discussioni costruttive e progressi positivi, tenendo conto di tutte le sfide interne che deve affrontare l’Unione europea». Spopolamento rurale e rinnovo generazionale in agricoltura: qual è la situazione in Croazia e come possiamo incoraggiare i giovani imprenditori a rimanere nel business? «Questi sono grandi problemi in Croazia, che stiamo cercando di affrontare con una serie di misure, sia nazionali che comunitarie. Ci sono incentivi per i giovani agricoltori all’interno della Pac, ma non sufficienti. Dobbiamo garantire che l’agricoltura sia riconosciuta come un’attività redditizia e che le aree rurali offrano un tenore di vita che attiri i giovani. Questo è un compito che va oltre la politica agricola: devono essere trovate soluzioni di lunga durata a livello fiscale ed economico». Gli agricoltori sono attualmente sotto attacco da parte di cittadini che richiedono una maggiore responsabilità aziendale, soprattutto nella produzione di alimenti di qualità, con tracciabilità garantita e il minor impatto ambientale possibile. «Il nostro ruolo di responsabili delle politiche nei settori agricolo e alimentare è quello di garantire alimenti sicuri per i consumatori, motivo per cui un enorme organo legislativo in materia di sicurezza alimentare è stato sviluppato a livello di Unione europea. La tracciabilità dei prodotti alimentari è parte integrante di questa legislazione. I possibili miglioramenti di questa politica alimentare saranno oggetto della nuova strategia “Farm to Fork”, che la Commissione europea pubblicherà durante la presidenza croata». Quale messaggio per l’Europa agricola potrebbe essere lanciato da Verona? «L’agricoltura sta affrontando molte sfide e, inoltre, ci sono aspettative dal settore agricolo da parte della società, alle quali dobbiamo rispondere. La riforma della Politica agricola comune, attualmente discussa in Europa, dovrebbe fornire soluzioni a tutte queste sfide. Ma vorremmo che l’agricoltura non fosse solo percepita come un problema. L’Europa è riconosciuta in tutto il mondo per i suoi numerosi prodotti alimentari di alta qualità e le sue famose tradizioni culinarie. Su questa buona base possiamo sviluppare ulteriormente l’agricoltura come settore di successo e prospero».
Verso la 114ª rassegna internazionale di agricoltura di Verona (29 gennaio-1 febbraio 2020) A FIERAGRICOLA CINQUE PADIGLIONI PER LA MECCANICA PRECISION FARMING, IOT E SPECIAL SHOW PER UN’AGRICOLTURA CONSAPEVOLE Verona, 29 gennaio-1 febbraio 2020 – La meccanica agricola è uno dei grandi pilastri di Fieragricola, rassegna agricola internazionale in programma a Veronafiere dal 29 gennaio all’1 febbraio, con cinque padiglioni (1, 2, 6, 7, 8) dedicati a espositori nazionali ed esteri e il raddoppio delle aree dinamiche. Per il settore la sfida è quella della sostenibilità. «Fieragricola ha nel proprio Dna la promozione delle nuove tecnologie – afferma il direttore commerciale di Veronafiere, Flavio Innocenzi – che sono uno strumento di innovazione necessario per ridurre le emissioni e contribuire alla salvaguardia ambientale del pianeta e, allo stesso tempo, rappresentano un aiuto per migliorare le performance produttive. Non dobbiamo infatti dimenticare che la popolazione mondiale è in crescita, proiettata verso i 9 miliardi di persone nel 2050, mentre la superficie agricola utilizzabile dovrebbe rimanere pressoché stabile intorno a 1,5 miliardi di ettari. Ciò significa che, per rispondere a un maggiore fabbisogno di cibo, sarà fondamentale incentivare il progresso, che passa inevitabilmente anche dall’agricoltura di precisione e da mezzi agricoli più moderni». Un aiuto al rinnovo del parco macchine potrebbe arrivare dalla Legge di Bilancio 2020. L’accesso alle agevolazioni fiscali previste dal Piano nazionale Impresa 4.0 potrebbe infatti facilitare lo svecchiamento di un parco mezzi che in Italia è piuttosto datato, con un’età media di 25 anni e un tasso di immatricolazioni che nel 2019, secondo le elaborazioni di Federunacoma ha registrato un incremento dello 0,7%, sfiorando le 18.600 unità. Il comparto delle macchine agricole in Italia vale circa 7,9 miliardi di euro, cifra che sale fino a 11,4 miliardi di euro con la componentistica, con un export che supera i 5,2 miliardi e che denota l’alto gradimento della meccanica agricola «Made in Italy», grazie alla versatilità e alla elevata capacità di adeguarsi alle esigenze dei clienti finali. Cinque padiglioni per la meccanica. A Fieragricola sono cinque i padiglioni dedicati alla meccanica agricola (1, 2, 6, 7, 8), ai quali si aggiungono i padiglioni 4 e 5 co fer ati per l’agricoltura specializzata del Vigneto e Frutteto, colture ad alto valore aggiunto che sono il simbolo della biodiversità e della ricchezza dell’agricoltura dell’Italia e dell’Europa mediterranea. Tutti i top player del mercato sono presenti alla manifestazione di Verona, con un’offerta che muove nella direzione della sostenibilità. La «Rivoluzione verde», in linea con il Green Deal annunciato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per la meccanica significa agricoltura di precisione, minima lavorazione, semina su sodo, attenzione ai suoli e gestione dei big data, soluzioni che non soltanto contribuiscono alla difesa dell’ambiente, ma allo stesso tempo aiutano le imprese agricole a migliorare la competitività e la marginalità economica. Recenti studi condotti dall’Università di Milano e Genova in collaborazione con Conserve Italia sulle colture orticole (pomodoro e mais dolce) hanno quantificato i benefici delle tecnologie di precision farming tra i 70 e i 160 euro all’ettaro. Per non parlare della riduzione dei consumi di carburante fra il 22% e il 55% in caso di minima lavorazione o strip till, in base alle rilevazioni di Confai Academy in collaborazione con l’Università di Perugia, Bayer, Scam e altri partner. Tutte le più importanti case costruttrici presenti. Prendono parte a Fieragricola 2020, fra gli altri: New Holland Agriculture, Case IH, John Deere, Argo Tractors (Landini, McCormick, Valpadana), Agco Group (Fendt, Valtra, Massey Ferguson), Same-Deutz Fahr, Kubota, Claas, Jcb, Bcs, Antonio Carraro, Krone, Merlo, Manitou, Breviglieri, Caffini, Maschio Gaspardo, Berti, Lovol Arbos e molti altri.
Gli «special show». Fieragricola raddoppia le aree dinamiche nel quartiere fieristico, per ampliare i momenti legati alla presentazione delle macchine e dei mezzi agricoli in movimento, secondo una modalità sempre più apprezzata dai visitatori, quello dell’evento «live». Salgono a 9.500 metri quadrati le aree dedicate agli «special show», con un incremento del 26% delle aree rispetto all’edizione 2018 di Fieragricola. Nell’area di a ica gestita in collaborazione con l’I for atore Agrario (di fronte al padiglione 4), sono previsti tre appuntamenti quotidiani per tutti i giorni di manifestazione: dalle 10.30 alle 11.30; dalle 12 alle 13; dalle 14 alle 15, con approfondimenti legati a vigneto e frutteto, agricoltura di precisione e conservativa. È stata definita anche un’area esterna di fronte al padiglione 9, gestita in collaborazione con Edagricole New Business Media Gruppo Tecniche Nuove, per uno show dinamico con sollevatori telescopici (macchine particolarmente versatili nel loro utilizzo, come dimostra il boom di immatricolazioni nel 2019: +23,5%) dalle 11 alle 12 e dalle 15 alle 16 di ogni giorno di manifestazione. Filiera agromeccanica unita. Tutti i segmenti della meccanica agricola, dai costruttori alle imprese agromeccaniche professionali fino ai rivenditori sono presenti a Fieragricola. Il filo conduttore è, inevitabilmente, l’innovazione, nel cui contesto si inserisce anche il premio «Contoterzista dell’a o», organizzato da Edagricole – New Business Media in collaborazione con la Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani (Cai) e in programma giovedì 30 gennaio alle ore 12 nel padiglione 7 (Area Forum Nutrizione e Difesa Sostenibile). I convegni. Fra i convegni in calendario (per il programma completo consultare il sito www.fieragricola.it), FederUnacoma, Cai e Unacma affrontano insieme il tema della «Mother Regulation, 2 anni dopo», il provvedimento cioè che è diventato il principale riferimento legislativo per l’o ologazione delle macchine agricole in Europa. Venerdì 31 gennaio (Sala Puccini, ore 14) vengono riassunti i passaggi chiave e viene la nuova circolare del ministero dei Trasporti sul tema della movimentazione su strada delle attrezzature portate, semi-portate e trainate. Uncai, invece, discute i temi di attualità legati al contoterzismo attraverso talk show al proprio stand nel padiglione 2. Giovedì 30 gennaio alle ore 14 (padiglione 7, Area Forum Nutrizione e Difesa Sostenibile) l’Informatore Agrario approfondisce gli aspetti della «Redditività dell’agricoltura di precisione», nuova frontiera che coniuga la meccanizzazione agricola all’analisi dei big data e all’Internet of Things (IoT). L’agricoltura specializzata. Fieragricola prosegue la propria vocazione alla trasversalità e alla specializzazione delle filiere. Nei padiglioni 4 e 5 sono previste le aree per il vigneto e il frutteto, colture ad alto valore aggiunto e simbolo dell’agricoltura mediterranea. Macchine, mezzi, attrezzature specifiche in chiave di agricoltura di precisione e di sostenibilità per migliorare la competitività delle imprese agricole specializzate, oltre a corsi su potatura, solfiti, gestione della chioma di vigneto e frutteto, dendrochirurgia (l’elenco completo dei convegni è sul sito www.fieragricola.it ed è in costante aggiornamento).
Verso la 114ª rassegna internazionale di agricoltura di Verona (29 gennaio-1 febbraio 2020) LA ZOOTECNIA CRESCE ANCORA: TRE PADIGLIONI A FIERAGRICOLA GARE INTERNAZIONALI PER HOLSTEIN E BRUNA, «MILK DAY» E RASSEGNA AVICOLA Verona, 29 gennaio-1 febbraio 2020 – La 114ª edizione di Fieragricola, rassegna agricola internazionale in programma a Veronafiere dal 29 gennaio all’1 febbraio consolida sempre di più la propria leadership anche nel settore della zootecnia. Lo dicono i numeri: 800 animali in esposizione (+14,3% rispetto alla precedente edizione nel 2018), un’area di 4.000 metri quadrati netti per i concorsi zootecnici (+17,6% sul 2018), con due mostre bovine internazionali dedicate alla razza Frisona e alla razza Bruna e ben due ring zootecnici per affiancare alle gare le presentazioni degli animali dell’Associazione Italiana Allevatori, realtà che tutela e promuove la biodiversità delle razze. E, ancora, Fieragricola ospita la Rassegna nazionale di avicoltura, tre Aree Forum specifiche per bovini, suini e avicoli. Sono tre i padiglioni che ospiteranno le novità della zootecnia e delle agroenergie, settore che sempre più nelle imprese agro-zootecniche all’avanguardia rappresenta una declinazione inevitabile della multifunzionalità e una formula per praticare soluzioni di economia circolare e incrementare la redditività aziendale. «La zootecnia, con un valore alla produzione che supera i 16,2 miliardi di euro (fonte: Ismea, anno 2018), rappresenta uno dei punti di forza dell’agricoltura italiana e costituisce il motore di molte produzioni Dop e Igp che hanno reso il Made in Italy agroalimentare apprezzato e ricercato in tutto il mondo – osserva Flavio Innocenzi, direttore commerciale di Veronafiere –. Fieragricola ha voluto rafforzare tale segmento espositivo, alla luce delle sfide che riguardano la sostenibilità economica, ambientale e sociale e che trovano nell’offerta espositiva della manifestazione un orientamento e una spinta all’innovazione». La Rassegna nazionale di avicoltura. Assecondando le richieste del mondo degli operatori, Fieragricola ospita nel padiglione 11 la Rassegna nazionale di avicoltura con nuove aziende iscritte, focus tematici e di approfondimento. Mercoledì 29 gennaio (padiglione 11 Area Poultry Forum, ore 11.30) viene consegnato il premio «Avicoltore dell’anno», ambito riconoscimento organizzato da Unaitalia (Unione nazionale delle filiere agroalimentari carni e uova), l’associazione di categoria che rappresenta oltre il 90% dell’intera filiera avicunicola nazionale e una parte di quella suinicola. Tutti i settori rafforzati. Complessivamente sono rafforzati tutti i settori: bovini da latte e da carne, suini, equidi, avicoli, cunicoli, ovini e caprini, fino alla elicicoltura, con l’obiettivo di favorire il dialogo di filiera, grazie all’alleanza con le organizzazioni di rappresentanza. I concorsi nel ring di Fieragricola. Sono quattro, in particolare, gli eventi organizzati nel ring di Fieragricola, collocato nel padiglione 10 del quartiere fieristico: il 19° Dairy Open Holstein Show, dedicato alla Frisona (con bovine provenienti da Italia e Repubblica Ceca), la 52ª Mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna, il Confronto europeo della razza Bruna (con animali provenienti da Italia, Svizzera, Francia e Austria) e il concorso Bruna Originaria. Mercoledì 29 gennaio spazio ai giovani, con le gare organizzate fra gli Istituti Tecnici Agrari (ore 10- 13), i concorsi dei Giovani Allevatori Frisona Italiana e del Bruna Junior Club (ore 14-18). Giovedì 30 gennaio sfila nel ring la biodiversità della zootecnia italiana e, dalle ore 14, focus sulla razza Bruna. Venerdì 31 gennaio dalle 9 alle 19 riflettori accesi sul 19° Dairy Open Holstein Show, con oltre 180 animali iscritti. Sabato 1 febbraio dalle 9 alle 16.30 gli eventi dedicati alla razza Bruna: Confronto europeo, concorso Bruna Originaria, Mostra nazionale e «National Cup», con 320 capi bovini iscritti.
Il «Milk Day». Fieragricola 2020 nel padiglione 9 ripeterà per i visitatori l’esperienza del «Milk Day», con particolare riguardo al tema della formazione degli allevatori finalizzata a sviluppare l’attività del caseificio aziendale, a partire dalla qualità del latte. Focus mangimistica. Sempre nel padiglione 9 Fieragricola realizzerà il Nutrition Forum, dedicato alla mangimistica, grazie alla partnership con l’associazione di riferimento, Assalzoo. «Abbiamo puntato a sviluppare l’area, rafforzando un settore strategico in chiave tanto di benessere animale quanto sul piano ambientale – indica Luciano Rizzi, Area Manager Agriexpo & Technology –. La zootecnia è chiamata a incrementare le produzioni per rispondere a un crescente bisogno di proteine nobili di origine animale, riducendo allo stesso tempo le emissioni di gas serra, un obiettivo raggiungibile anche attraverso nuove soluzioni alimentari per gli animali allevati». Il premio «Allevatore dell’anno». Venerdì 31 gennaio (ore 14, Area Forum padiglione 9) sarà consegnato il premio, indetto dalla rivista Informatore Zootecnico-Edagricole, «Allevatore dell’anno» nelle categorie bovine da latte, bovini da carne e suini.
La 114ª rassegna internazionale di agricoltura in programma fino a sabato 1 febbraio A FIERAGRICOLA LA ZOOTECNIA CRESCE CON LA RASSEGNA AVICOLA NAZIONALE ASSALZOO: VERONA SIA POLO FIERISTICO DI RIFERIMENTO PER IL SUD EUROPA Verona, 29 gennaio 2020 – Alla 114ª edizione di Fieragricola, in programma fino a sabato 1 febbraio, debutta la Rassegna avicola nazionale, presente al padiglione 11 del quartiere. Le partnership. «La partnership con Unaitalia, con Assalzoo, con Coldiretti-Aia e con alcuni dei principali protagonisti a livello nazionale e internazionale – afferma il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – ha permesso a Fieragricola di rafforzare l’offerta fieristica zootecnica e dare risposte concrete all’esigenza degli operatori di poter contare su un polo fieristico all’avanguardia e fra i più dinamici a livello europeo. La presenza dell’intera filiera e di un dialogo avviato con ac uirenti, dealers, avicoltori, anager co erciali e decision aker dall’Italia e dall’estero è la giusta premessa per poter guardare all’edizione del 2022 con otti is o». Settore in crescita e strutturato in modo da garantire l’autosufficienza alimentare, l’avicoltura nel 2018 ha garantito un valore alla produzione di 7,9 miliardi di euro e, dalla mangimistica agli incubatoi, dall’alleva ento alla trasfor azione fino alla vendita genera un giro d’affari co plessivo di 21,7 miliardi di euro. Verona polo zootecnico per il Sud Europa e il Mediterraneo. «Come gruppo e come Assalzoo, abbiamo chiesto a Fieragricola che si faccia attore per realizzare un polo fieristico di riferimento per tutto il Sud Europa, così come Rennes o Hannover per il Nord Europa. Verona dovrebbe essere il punto cardine per tutto il bacino del Mediterraneo ed è importante aver portato una forte rappresentanza dell’avicoltura a Verona, perché abbiamo bisogno di coordinarci e guidare le scelte future alla luce della crescita della filiera e della gestione dell’avicoltura in coa itazione con le altre tipologie di allevamento sul territorio, in un’area forte ente caratterizzata da insediamenti agro- zootecnici», dice Marcello Veronesi, presidente di Assalzoo, l’associazione nazionale dei produttori di mangimi aderente a Confindustria. I comparti merceologici presenti rispondono alle esigenze del sistema avicolo nella sua completezza. A Fieragricola si possono infatti trovare tecnologie ed edilizia per l’alleva ento avicolo; impianti, attrezzature e soluzioni per la salute e benessere negli allevamenti intensivi; impianti, attrezzature e soluzioni per allevamenti (broiler, ovaiole, tacchini); tecnologie per lavorazione delle uova, marchiatura, packaging; genetica avicola. Uno sguardo al mondo. A livello di internazionalizzazione la Rassegna avicola nazionale ha avviato un dialogo operativo con delegazioni provenienti da numerosi Paesi, in particolare dall’Africa e dall’Est Europa: Marocco, Egitto, Algeria, Libano, Israele nel Nord Africa, Etiopia, Eritrea, Kenya, Uganda, Nigeria, Monzambico nell’Africa Sub Sahariana; Austria, Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro nei Paesi Balcanici, oltre a Federazione Russa e Kazakistan. «A Veronafiere portiamo un comparto che fa della filiera integrata il suo punto di forza – dice il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini – generando valore non solo per l’agroalimentare italiano ma per l’intera econo ia del Paese». Il premio Avicoltore dell’anno. Mercoledì 29 gennaio (all’interno del padiglione 11 Area Poultry Forum, ore 12) viene consegnato il premio «Avicoltore dell’anno», ambito riconoscimento organizzato da Unaitalia (Unione nazionale delle filiere agroalimentari carni e uova), l’associazione di categoria che rappresenta oltre il 90% dell’intera filiera avicunicola nazionale e una parte di quella suinicola. Presenti, fra gli altri, Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia e il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini ed è attesa la presenza del ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova.
Ricco il programma di eventi e convegni (l’elenco completo sul sito www.fieragricola.it), con una marcata attenzione alla sostenibilità, al benessere animale, alla tracciabilità e alla biosicurezza. Giovedì 30 gennaio alle ore 15 si riuniscono gli operatori della Commissione unica nazionale dei conigli vivi da carne. Un’ulteriore conferma che il sistema avicolo italiano scommette su Fieragricola e Veronafiere.
Verso la 114ª rassegna internazionale di agricoltura di Verona (29 gennaio-1 febbraio 2020) A FIERAGRICOLA NELLO SPAZIO ICE-AGENZIA LE START UP DEL SETTORE A VERONA LE TECNOLOGIE DIGITALI PER AGRICOLTURA, MECCANICA, ZOOTECNIA Verona, 29 gennaio – 1 febbraio 2020 – La digital farming è già fra noi. E magari viene addirittura dallo spazio. Fieragricola, rassegna internazionale di riferimento per il settore, in programma da mercoledì 29 gennaio a sabato 1 febbraio, ospita u ’a ea nel padiglione 7 (stand C8) dedicata alle start up, realizzata grazie al contributo di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. In occasione di Fieragricola, infatti, ICE-Agenzia ha previsto di ospitare gratuitamente delle start up italiane innovative per presentarsi alla platea di visitatori ed espositori internazionali e per incontrare potenziali controparti nazionali ed estere presenti all’esposizione. «Fieragricola si conferma un hub ad alto tasso di innovazione per la crescita dell’agricoltura in ottica soste i ile e per sviluppare relazio i all’i ter o delle filiere del settore pri ario, o u o hio alla società civile – dichiara il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani -. Grazie alla partnership con ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’i ter azio alizzazio e delle i prese, gli agricoltori, gli allevatori e i visitatori professionali di Fieragricola possono venire a contatto con soluzioni altamente tecnologiche, in grado di accompagnare la crescita e favorire la competitività delle imprese in ottica sostenibile». Se o do il epo t dell’Osse vato io S a t Ag ifood, il e ato italia o dell’Ag i oltu a . rappresenta il 5% di quello mondiale e il 18% di quello europeo e vale circa 400 milioni di euro (anno 2018). Il e ato o diale dell’Ag i oltu a . vale olt e 7 ilia di di dolla i, il % dei uali – se p e se o do il appo to dell’Osse vato io S a t Ag ifood – generati in Europa. A livello globale Sono 500 le start up, per 2,9 miliardi di dollari di finanziamenti raccolti solo negli ultimi 2 anni, attive soprattutto in ambito e-commerce (65%) e agricoltura 4.0 (24 per cento), con una dinamica di crescita particolarmente marcata. Di seguito, in sintesi, le «magnifiche quattro», le realtà imprenditoriali presenti a Fieragricola di Verona, he pu ta o a iglio a e la vita dell’uo o att ave so l’ag i oltu a. BioPic per lo «Smart Urban Farming». Fondata da Renato Reggiani, he e è l’amministratore unico, BioPic porta a Fieragricola i modelli per gli orti gourmet utilizzati nei pub, nelle cucine dei ristoranti, ma anche nelle case. BioPic promuove il «giardinaggio domestico», utilizzando lampade avveniristiche e tecnologie sperimentate sulla base spaziale della Nasa, con led a basso consumo che sostituiscono la luce del sole. BioPic è stata protagonista del «Progetto Mars Farm», nel quale è stata utilizzata per coltivare broccoli, prezzemolo, lattughe e pomodori una terra del tutto simile per composizione a quella del Pianeta Rosso. «A Fieragricola – afferma Reggiani – cerchiamo delle aziende agricole di medie grandi dimensioni che desiderino investire nella nostra start up per diversificare il mercato e investire anche nell’agricoltura urbana, che noi proponiamo». Agricolus. Start up innovativa nata a Perugia nel febbraio 2017, presenta a Fieragricola una piattaforma agritech per la smart farming. Si tratta di una piattaforma cloud, così che l’ute te o deve scaricare software, ma semplicemente registrarsi con la mail per accedere a un servizio creato per semplificare e valorizzare lavoro in campo di agricoltori e aziende agricole. La piattaforma permette di consultare modelli previsionali di sviluppo della pianta in base alla fenologia, pianificare in anticipo necessità di irrigazione, fabbisogno nutrizionale e stato di salute della pianta. Grazie a un sistema di remote sensing per il telerilevamento da satellite o da drone si possono conoscere gli indici di vigoria, situazioni di stress idrico e zone di clorosi.
Agricolus permette inoltre di mappare i campi tramite tecnologia Gis, grazie alla quale si possono agganciare tutte le funzionalità della piattaforma. La start up organizza anche corsi di smart farming per agronomi, periti, tecnici; il livello base è gratuito. Mechanika Parts. Start up digitale che funge da collettore di tutta la componentistica meccanica agricola e industriale (trattori, trattrici, macchine movimento terra, truck). «Sulla nostra piattaforma si possono trovare tutti i cataloghi di produttori e rivenditori per un market share che noi seguiamo integralmente, dai consigli tecnici in fase di scelta, passando all’o di e del prodotto, alla logistica di spedizione e alla consegna», spiega Roberto Apicella, fondatore insieme al fratello Emanuel. Il va taggio è he l’utilizzato e della piattaforma può acquistare con un clic, senza allontanarsi dal luogo di lavoro e, dunque, ottimizzando i tempi. Allo stesso tempo, può individuare il prezzo migliore e individuare il pezzo necessario senza errori. Tutta la filiera della meccanica agricola si serve di Mechanika Parts, dagli agricoltori agli imprenditori agromeccanici, che rappresentano il 40% degli utenti, ma anche rivenditori (20%) e officine meccaniche (40 per cento). «A Fieragricola puntiamo a stringere accordi con le officine meccaniche e, fra il e l’i izio del , ad a plia e il ost o e ato – conclude Roberto Apicella -. Operiamo in Italia, ma puntiamo ad estenderci in Francia, Germania e Regno Unito». Cynomis. Il nome della start up è il nome scientifico del «cane della prateria», un genere di a ife i appa te e ti all’o di e dei odito i, che emette un fischio caratteristico in presenza di una minaccia per tutto il clan. Ed è esattamente quello che fa il kit per il monitoraggio di oltre 20 parametri personalizzabili nelle stalle, dalla te pe atu a all’u idità, dalla o e t azio e di a id ide a o i a al eta o, dall’a o ia a al u o e o alla lu i osità. Cynomys fornisce un servizio integrato per il monitoraggio ambientale mediante reti di sensori IoT che inviano allerte quando i valori rilevati superano, appunto, una soglia predefinita. I dati «vengono raccolti su una piattaforma cloud sicura e sono consultabili dal cliente in tempo reale da qualsiasi dispositivo». L’allevato e o l’allevato e vie e alle tato sul p o a che sullo smartphone nel caso che i parametri o ie t i o ei valo i sta iliti. L’appli azio e è adatta a ualsiasi stalla e pe og i tipo di allevamento e permette di migliorare i requisiti ambientali e di benessere animale. Secondo l’Epa, l’Age zia pe la protezione dell’A ie te degli Stati U iti, u a s a t fa idu e e le e issio i di gas serra del 9 per cento. Servizio Stampa Veronafiere Fieragricola Tel. +39 045 829 8242/8285/8350/8210 114th International Agricultural Technologies Show E-mail: pressoffice@veronafiere.it E-mail: visitors@fieragricola.com Twitter: @pressVRfiere Web: www.fieragricola.it Facebook: Fieragricola Twitter: @Fieragricola Join Fieragricola Network on LinkedIn
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