Libro Verde Conoscenze oceanografiche 2020 - dalla mappatura dei fondali marini alle previsioni oceanografiche - Europa EU
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Libro Verde Conoscenze oceanografiche 2020 dalla mappatura dei fondali marini alle previsioni oceanografiche Affari marittimi
Europe Direct è un servizio a vostra disposizione per aiutarvi a trovare le risposte ai vostri interrogativi sull’Unione europea. Numero verde unico (*): 00 800 6 7 8 9 10 11 (*) Alcuni gestori di telefonia mobile non consentono l’accesso ai numeri 00 800 o non ne accettano la gratuità. Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet consultando il portale Europa (http://europa.eu). Una scheda catalografica figura alla fine del volume. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2012 ISBN 978-92-79-25353-9 doi:10.2771/42571 © Unione europea, 2012 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. Foto in copertina: Madrepora gialla (Leptopsammia pruvoti) nell’Area marina protetta di Portofino, Italia. – © Marco Faimali. Printed in Belgium Stampato su carta sbiancata senza cloro
Commissione europea Libro Verde Conoscenze oceanografiche 2020 dalla mappatura dei fondali marini alle previsioni oceanografiche COM(2012) 473 final Direzione generale degli Affari marittimi e della pesca
3 Indice 1. Visione 5 2. Il presente Libro verde 6 3. La necessità di conoscenze oceanografiche 8 3.1. Imprese del settore 8 3.2. Autorità pubbliche 9 3.3. Scienza 9 3.4. Società civile 9 4. Disponibilità e interoperatività 10 4.1. Ostacoli 10 4.2. Uso molteplice dei dati marini 10 4.3. Competitività e innovazione 11 5. Progressi compiuti 12 5.1. Iniziative nazionali 12 5.2. Rete europea per l’osservazione e la raccolta di dati sull’ambiente marino (EMODnet) 12 5.3. Servizio marino del programma GMES 14 5.4. Quadro per la raccolta di dati nel settore della pesca 14 5.5. Ricerca 15 5.6. Comunicazione in materia ambientale 16 5.7. Adattamento ai cambiamenti climatici 18 5.8. Iniziative internazionali 18 6. Governance 19 6.1. Equilibrio tra gli sforzi dell’Unione europea e quelli degli Stati membri 19 6.2. Il sostegno dell’Unione europea per l’assemblaggio e l’elaborazione dei dati marini 19 6.3. Coinvolgimento dei paesi vicini 20 6.4. Scegliere le priorità 20 7. Coinvolgimento del settore privato 22 8. Risposte al Libro verde 23
4 L i b ro v erde La boa ODAS Italia 1, osservatorio in mare aperto posizionato nel bacino ligure e gestito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) italiano
C o n osce n z e ocea n ografic h e 2 0 2 0 dalla mappatura dei fo n dali mari n i alle pre v isio n i ocea n ografic h e 5 1 Visione I mari e gli oceani che circondano l’Europa offrono nuove opportunità per realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020 (1). Per sfruttare tali possibi- risoluzione possibile e comprendere aspetti quali topografia, geologia, ecosistemi e habitat. Dovrebbe essere accompagnata dall’accesso a osservazioni lità, è necessario facilitare gli investimenti da parte e informazioni tempestive sullo stato fisico, chimico delle imprese, riducendo i costi e i rischi, stimolan- e biologico attuale e passato della colonna d’acqua do l’innovazione e garantendo la sostenibilità sovrastante, dai dati associati sulle attività umane, dell’espansione dell’economia legata ai mari e agli dai loro effetti sui mari e da previsioni oceanogra- oceani (economia blu). Le risorse sono abbondanti, fiche. Tutto questo deve essere facilmente acces- ma non infinite. Per consentire all’economia blu di sibile, interoperativo e senza limitazioni d’uso. Deve crescere e di essere sostenibile e ai mari europei essere alimentato da un processo sostenibile che di raggiungere un buono stato ecologico (2), è indi- ne migliori progressivamente l’idoneità allo scopo spensabile sapere qual è lo stato attuale dei mari, perseguito e che aiuti gli Stati membri a massi- com’era in passato e come potrebbe cambiare in mizzare le potenzialità dei loro programmi di os- futuro. La Commissione si propone di collaborare servazione, di campionamento e di rilevamento con gli Stati membri per riunire le risorse disponi- nell’ambiente marino. bili e i meccanismi necessari per fornire tali cono- scenze a vantaggio delle imprese del settore, delle Sebbene l’Unione europea possa fornire sostegno autorità pubbliche, dei ricercatori e della società. attraverso il quadro strategico comune per i finan- ziamenti strutturali, che comprende il Fondo euro- A tale scopo, è previsto un progetto faro per pre- peo per gli affari marittimi e la pesca, per conseguire parare una mappa digitale multirisoluzione conti- l’obiettivo è necessario l’impegno degli Stati membri nua dei fondali marini delle acque europee entro e del settore privato. il 2020. La mappa dovrebbe avere la massima © Roberto Bozzano e Sara Pensieri 1. Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, Bruxelles, 3.3.2010, COM(2010) 2020. 2. Entro il 2020, come previsto dalla direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (2008/56/CE).
6 L i b ro v erde 2 Il presente Libro verde La comunicazione della Commissione di settembre 2010 intitolata «Conoscenze oceanografiche 2020» (3) spiegava i motivi per cui era necessario sviluppare le divulgazione. Sancisce principi fondamentali come quello di raccogliere i dati una volta sola e usarli per una molteplicità di scopi e quello secondo cui i dati potenzialità economiche del patrimonio europeo di devono essere interoperativi, accessibili e senza osservazioni marine, ponendo in evidenza che ciò limitazioni d’uso. Tutti questi principi, disposizioni avrebbe contribuito al conseguimento degli obiettivi e norme comuni garantiscono che i programmi degli della strategia Europa 2020 (4) relativi a occupazione, Stati membri, e altre importanti iniziative dell’Unione innovazione, istruzione, inclusione sociale e lotta ai europea, possano contribuire, insieme a EMODnet, cambiamenti climatici, avrebbe consentito di fornire a creare una capacità molto più grande della la base di conoscenze indispensabile per favorire la somma delle sue parti. A questo proposito, vanno crescita di «un’economia blu» sostenibile e creatrice menzionati il servizio marino del programma euro- di posti di lavoro nei settori marini e marittimi, raffor- peo di monitoraggio della terra (GMES) (6), il quadro di zando la competitività e l’efficienza delle imprese del raccolta dei dati nel settore della pesca e le nuove settore, delle autorità pubbliche e dei ricercatori, infrastrutture di ricerca paneuropee individuate avrebbe stimolato l’innovazione e migliorato la cono- dal Forum strategico europeo sulle infrastrutture di scenza del comportamento del mare. La comunica- ricerca (ESFRI). zione illustrava quindi i principi fondamentali di una strategia che avrebbe consentito di investire nei si- Dall’adozione dell’iniziativa «Conoscenze oceano- stemi per l’osservazione marina degli Stati membri grafiche 2020» sono stati compiuti alcuni progres- e dell’Unione europea per realizzarne le potenzialità si. Le azioni preparatorie attuate nell’ambito della in termini di crescita e di creazione di posti di lavoro politica marittima integrata hanno consentito di re- sostenibili. alizzare prototipi di portali tematici per EMODnet per determinati bacini marittimi. Una valutazione Tale strategia era incentrata sul concetto di una rete intermedi (7) basata sulle osservazioni degli utenti ha europea per l’osservazione e la raccolta di dati confermato la fondatezza sostanziale delle scelte sull’ambiente marino (EMODne (5)), costituita da or- tecnologiche e dei processi per la raccolta di varie ganizzazioni marine, che avrebbe fornito un punto serie di dati. Su questa base è iniziata una seconda unico di ingresso per accedere ai dati sull’ambiente fase di EMODnet, finanziata a titolo del regolamen- marino derivanti da osservazioni, prospezioni o cam- to finanziario della politica marittima integrata (8), pionamenti e per reperirli nelle centinaia di banche che consentirà di avere accesso a una mappa digi- dati gestite per conto di enti, autorità pubbliche, isti- tale di tutte le acque europee entro la fine del 2014. tuti di ricerca e università in tutta l’Unione europea. Avrebbe fornito inoltre serie di parametri per mappe Attraverso un unico punto di accesso, la mappa in- digitali derivanti dai dati primari per tutti i bacini dicherà la profondità dell’acqua, la natura dei sedi- marittimi che circondano l’Europa. menti, i luoghi in cui si trovano i minerali, le zone di attività umana e il tipo di habitat. Sarà accompa- L’iniziativa «Conoscenze oceanografiche 2020» gnata da osservazioni di parametri fisici, chimici non è tuttavia limitata a EMODnet. Fornisce un e biologici come temperatura, salinità, acidità, inqui- quadro unificato di riferimento per tutte le atti- namento chimico e vita marina. Sarà strettamente vità di osservazione marina in corso nell’Unione collegata al servizio marino del GMES che continue- europea. Riguarda tutto il ciclo, dall’osservazione rà a fornire progressivamente osservazioni e previ- iniziale all’interpretazione, all’elaborazione e alla sioni più dettagliate dello stato degli oceani. 3. Conoscenze oceanografiche 2020: dati e osservazioni relativi all’ambiente marino per una crescita intelligente e sostenibile, 8.9.2010, COM(2010) 461. 4. Cfr. nota 1. 5. Nel presente Libro verde ci siamo sforzati di limitare l’uso di acronimi. Ci scusiamo per l’uso di questo acronimo che si ripete in tutto il testo. 6. Comunicazione della Commissione sul programma europeo di monitoraggio della terra (GMES), 30.11.2011, COM(2011) 831 definitivo. 7. Allegata al presente Libro verde. 8. Regolamento (UE) n. 1255/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2011, che istituisce un programma di sostegno per l’ulteriore sviluppo di una politica marittima integrata.
C o n osce n z e ocea n ografic h e 2 0 2 0 dalla mappatura dei fo n dali mari n i alle pre v isio n i ocea n ografic h e 7 Tuttavia, vi sono alcune nuove sfide da affrontare: (3) il quadro finanziario per l’Unione europea per il periodo 2014-2020 offre l’opportunità di (1) le principali iniziative dell’Unione europea, in creare una struttura di governance più soste- particolare EMODnet e GMES, sono state nibile in cui la raccolta, l’assemblaggio e la di- attuate finora attraverso progetti di durata vulgazione dei dati sull’ambiente marino non limitata che termineranno entro il 2014; avvengono più nell’ambito di una serie di pro- getti definiti dalla Commissione, ma costitui- (2) la crisi finanziaria prolungata ha concentrato scono un processo integrato continuo con l’attenzione sulla spesa pubblica. Risulta ancor priorità basate sulle esigenze degli utenti più evidente la necessità di garantire che l’im- delle imprese del settore, delle autorità pub- porto di circa 1,5 miliardi di euro speso ogni bliche e della comunità della ricerca; anno dagli Stati membri dell’Unione europea per la rete europea di monitoraggio marino sia (4) la rapida espansione dei parchi eolici offshore efficace sotto il profilo dei costi; trasformerà, stimolerà e aumenterà l’econo- mia marina nel complesso. I vantaggi derivanti (3) non è stato facilitato l’accesso ai dati sulla da un accesso più adeguato ai dati sull’am- pesca; biente marino calcolati sulla base dell’econo- mia del 2010 saranno sottostimati; (4) la tragedia del terremoto e dello tsunami di marzo 2011 in Giappone, seguita dall’inci- (5) il nuovo programma di ricerca Orizzonte dente nucleare a Fukushima, ha sottolinea- 2020 offre l’opportunità di migliorare le tec- to i vantaggi derivanti dalla pubblicazione di nologie per la raccolta e l’elaborazione delle informazioni quasi in tempo reale sullo stato osservazioni marine; dell’ambiente marino; (6) gli Stati membri e i paesi associati hanno (5) le incertezze riguardo alle ripercussioni at- deciso di unire le risorse nell’iniziativa di tuali e future dei cambiamenti climatici sui programmazione congiunta «Mari e oceani mari e le coste dell’Europa ostacolano gli sani e produttivi» che può fornire un quadro sforzi di adattamento delle autorità locali per il coordinamento dei programmi di e regionali; osservazione (10). e anche nuove opportunità: Il presente Libro verde fa il punto su ciò che è stato fatto, aprendo quindi un dibattito sulla (1) uno studio (9) ha dimostrato che le imprese pri- strategia migliore per passare a una nuova fase vate raccolgono una quantità di dati ancora che affronti le sfide definite nel presente docu- maggiore rispetto alle autorità pubbliche, tut- mento e che sfrutti le opportunità per fornire entro tavia finora tali dati non sono stati integrati il 2020 una mappatura digitale dei fondali marini nelle iniziative dell’Unione europea; europei accessibile e sostenibile. Si fornirebbero inoltre informazioni tempestive sullo stato fisico, (2) ciò che sarà fornito mediante EMODnet nel chimico e biologico attuale e passato della colon- 2014 sarà un miglioramento rispetto alla na d’acqua sovrastante e previsioni, oltre a un pro- situazione esistente e offrirà servizi utili agli cesso che aiuti gli Stati membri a massimizzare le organismi pubblici e privati, senza tuttavia potenzialità dei loro programmi di osservazione, di ampliare le capacità delle tecnologie attuali. campionamento e di rilevamento nell’ambiente Il modello digitale del terreno dei fondali ma- marino. rini europei sarà fornito a una risoluzione di circa 250 metri, ossia quattro volte superiore a quella disponibile al pubblico in precedenza a livello paneuropeo. Gli strumenti di rileva- mento hanno una precisione di centimetri, che consentirebbe di creare e di distribuire, almeno in alcune regioni, il prodotto con una risoluzio- ne molto più elevata richiesto dagli utenti; 9. Infrastruttura dei dati marini, relazione finale presentata alla DG Affari marittimi e pesca, novembre 2009. 10. Raccomandazione della Commissione, del 16 settembre 2011, sull’iniziativa di programmazione congiunta nel settore della ricerca «Mari e oceani sani e produttivi» (2011/C 276/01).
8 L i b ro v erde 3 La necessità di conoscenze oceanografiche 3.1. Imprese del settore I mari e gli oceani possono fornire lo stimolo neces- a eseguire prospezioni separate dei fondali marini, a misurare maree e correnti, a valutare la vita ma- rina che potrebbe essere disturbata dalle loro atti- sario per rimettere in moto l’economia, posti di la- vità e a monitorare i rischi derivanti da tsunami, voro interessanti e remunerativi in grado di tempeste o forme di vita marina ostili. soddisfare le aspettative dei giovani, l’energia pulita di cui abbiamo bisogno se vogliamo evitare una ca- Per esempio, gli acquacoltori devono essere infor- tastrofe climatica, proteine per una sana alimenta- mati in caso di proliferazione di alghe tossiche o di zione, farmaci o enzimi derivanti da organismi che invasione di meduse. Le imprese minerarie devono vivono nelle condizioni più estreme di temperatura, conoscere la topografia e la geologia dei fondali luce e pressione in cui può svilupparsi la vita. Inoltre, marini. Le compagnie di assicurazione e gli investi- la crescente esigenza di materie prime a livello tori in porti e turismo devono poter disporre di dati mondiale aumenta l’attrattiva economica dell’estra- su eventi estremi verificatisi in passato per valutare zione mineraria in alto mare. la probabilità di danni futuri e per creare infrastrut- ture costiere a prova di clima. Le imprese del setto- Queste nuove opportunità di crescita blu e di posti re delle biotecnologie alla ricerca di nuovi farmaci di lavoro in ambito marittimo sono trainate da due o enzimi per la catalizzazione dei processi industriali fattori. In primo luogo, la carenza di terre e acque devono sapere dove possono trovare le strane forme dolci disponibili incoraggia l’umanità a riconsidera- di vita che possono vivere senza luce o resistere re il 71 % del pianeta coperto da acque salate. In a temperature estreme. secondo luogo, i rapidi avanzamenti delle tecnolo- gie per l’osservazione, la gestione remota e la co- Le conoscenze oceanografiche sono necessarie per struzione nell’ambiente sottomarino, sviluppate l’autorizzazione, la progettazione, la costruzione e il principalmente nel settore petrolifero, garantiscono funzionamento degli impianti offshore. Uno dei attualmente la sicurezza delle operazioni in acque maggiori licenziatari di impianti eolici offshore ha più profonde in una serie più ampia di condizioni sostenuto (11) che i dati marini devono essere un oceanografiche e meteorologiche. bene pubblico, che le imprese potrebbero essere più competitive e il costo per produrre energia offshore In alcuni settori la crescita è già in corso. Per potrebbe essere ridotto se le politiche pubbliche esempio, l’energia eolica è la forma di produzione in materia di proprietà dei dati fossero più chiare, di elettricità che cresce più rapidamente in termi- vi fossero meno interventi da parte di organismi ni di capacità installata. Il 10 % degli impianti eo- pubblici riguardo ai prezzi per il recupero dei costi lici è già offshore e tale percentuale è in aumento. e norme comuni tra i vari ordinamenti giuridici e le L’Associazione europea per l’energia eolica calcola discipline. che entro il 2020 il 30 % delle nuove costruzioni sarà offshore e il 60 % entro il 2030. Il successo Inoltre, poiché «anche un’intera società, una nazione alimenta il successo. Gli investimenti nelle reti e anche tutte le società di una stessa epoca prese elettriche per le piattaforme eoliche offshore, per complessivamente, non sono proprietarie della terra. esempio, favoriranno di conseguenza la crescita in Sono soltanto i suoi possessori, i suoi usufruttuari altri settori. e hanno il dovere di tramandarla migliorata, come boni patres familias, alle generazioni successive» (12), Tuttavia, lavorare nell’ambito di questa nuova fron- la nuova economia marina deve essere sostenibile. tiera sarà più oneroso e rischioso che operare sulla Gli operatori del settore offshore hanno bisogno di terraferma se per ogni impianto offshore devono conoscenze oceanografiche per valutare e limitare essere forniti servizi ausiliari come le reti di cablag- l’impatto ambientale di qualsiasi attività proposta. gio o di approvvigionamento o se tutti sono costretti 11. Dodicesima riunione del Gruppo di esperti della rete per l’osservazione e la raccolta di dati sull’ambiente marino, 10 marzo 2011, https://webgate.ec.europa.eu/maritimeforum/node/1709 12. Karl Marx, Il capitale, libro III, sezione VI «Trasformazione del plusprofitto in rendita fondiaria».
C o n osce n z e ocea n ografic h e 2 0 2 0 dalla mappatura dei fo n dali mari n i alle pre v isio n i ocea n ografic h e 9 3.2. Autorità pubbliche Con tali osservazioni, gli scienziati possono inizia- re a ridurre le incertezze riguardo all’andamento Le autorità costiere devono conoscere i tassi di passato e presente di processi quali la circolazio- erosione, il trasporto di sedimenti e la topografia ne oceanica, lo scioglimento dei ghiacci, l’innalza- per determinare se la strategia migliore per la ge- mento del livello dei mari, l’assorbimento di stione dei litorali sia la protezione, l’adeguamento carbonio, le variazioni degli ecosistemi o l’acidifi- o il ritiro. Le autorità competenti in materia di cazione degli oceani, che hanno tutti considerevoli pesca hanno bisogno di dati sugli sforzi di pesca ripercussioni sul benessere delle persone e sugli e sulla composizione delle catture precedenti per ecosistemi naturali. Un controllo più adeguato dei fissare i contingenti per l’anno successivo. Le au- mari e degli oceani non è sufficiente per ridurre torità sanitarie devono valutare se un mare è sicu- le incertezze, pur essendo sicuramente necessario. ro per la balneazione e i prodotti ittici sono sicuri The Economist (17) ha ammonito che i governi non per il consumo alimentare. Le autorità della prote- spendono abbastanza per le osservazioni satellitari. zione civile devono poter calcolare se una marea nera raggiungerà le zone litoranee. Le guardie co- Ridurre le incertezze riguardo al passato e al pre- stiere devono sapere per quanto tempo le vittime sente può contribuire a migliorare le previsioni cli- di un incidente possono sopravvivere nell’acqua. Le matiche in Europa di cui si tiene conto nel processo autorità ambientali devono valutare lo stato eco- di esame e di valutazione del Comitato intergover- logico dei mari e degli oceani e garantire che resti- nativo per i cambiamenti climatici (IPCC). Un’ampia no sicuri e puliti (13). Il conseguimento degli obiettivi partecipazione internazionale e un attento esame dell’UE riguardo alla gestione integrata delle zone tra pari garantiscono che le valutazioni del costiere (14) e alla pianificazione dello spazio marit- Comitato siano il principale veicolo di informazione timo (15) richiede la conoscenza delle attività umane dei funzionari governativi incaricati di introdurre e degli habitat sensibili. La sorveglianza marittima misure di adeguamento. mediante radar o sonar può essere migliorata se si conoscono le condizioni, la temperature e la salinità della superficie marina. 3.4. Società civile In una democrazia i cittadini devono essere infor- 3.3. Scienza mati per poter chiedere ai rappresentanti eletti di rendere conto del loro operato in ambiti che influi- Le conoscenze scientifiche sono alla base dell’inno- scono sul vicinato, sui mezzi di sussistenza, sulla vazione industriale e della protezione ambientale. salute o sul pianeta terra che desiderano lasciare in eredità ai figli. L’esperienza ha dimostrato che La scienza marina dipende dalle osservazioni. Non è sbagliato supporre che sia meglio lasciare alle au- possiamo effettuare esperimenti controllati con due torità competenti appropriate il compito di occupar- pianeti terra. Soltanto guardando al passato pos- si interamente degli aspetti tecnici di tali questioni. siamo comprendere cosa potrebbe accadere in fu- Un editoriale di Nature (18) ha utilizzato l’esempio turo. Le carenze di dati registrati non possono dell’incidente di Fukushima per sostenere che un essere colmate successivamente. Secondo un edi- miglioramento dell’accesso del pubblico ai dati con- toriale sull’argomento pubblicato nel periodico tribuirebbe al miglioramento della valutazione dei scientifico «Nature», la registrazione precisa e at- rischi, in quanto darebbe libera espressione alla tendibile di ciò che accade può rivelarsi più prezio- creatività di ricercatori accademici, giornalisti, ap- sa di ogni strategia specifica messa a punto per passionati di informatica e creatori di mappe. cercare di comprenderlo (16). 13. Direttiva 2008/56/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino). 14. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2002, relativa all’attuazione della gestione integrata delle zone costiere in Europa, GU L 148 del 6.6.2002, pag. 24. 15. Pianificazione dello spazio marittimo nell’UE – risultati ed evoluzione futura, COM/2010/0771 definitivo. 16. Editoriale Nature 450, 761 (6 dicembre 2007). 17. Editoriale Economist «Something to watch over us», 12 maggio 2012. 18. «A little knowledge», Nature 472, 135 (14 aprile 2011).
10 Libro verde 4 Disponibilità e interoperatività 4.1. Ostacoli Nella sua comunicazione del 2010 intitolata «Co noscenze oceanografiche 2020» (19), la Commis sione europea ha sottolineato che alcuni ostacoli impedivano di realizzare i benefici potenziali attesi dagli investimenti nei dati marini. I dati erano dete- nuti da centinaia di istituzioni diverse nell’Unione europea, come uffici idrografici, servizi di prospe- zione geologica, autorità locali, enti ambientali, isti- tuti di ricerca, università. Trovare chi deteneva i dati era un’ardua sfida, ottenerli poteva richiedere set- timane di trattative e riunirli per fornire un quadro completo poteva essere un processo lungo e com- plesso. In generale, molti dati non erano accessibili né interoperativi. 4.2. Uso molteplice dei dati marini Le stesse osservazioni marine su parametri fisici, chimici e biologici possono soddisfare le esigenze di una varietà di utilizzatori finali. Per esempio, i dati sulla temperatura e la salinità degli oceani sono utilizzati per valutare le ripercussioni dei cam- biamenti climatici sugli oceani, scegliere i siti per l’acquacoltura e determinare i limiti dei sonar per rilevare i sottomarini. I dati sui substrati del fondo marino sono necessari per programmare l’estrazio- ne di aggregati o di idrocarburi, garantire la sicu- rezza delle fondamenta delle piattaforme per le turbine eoliche o valutare le ripercussioni delle at- tività di pesca. Gli stessi dati sugli habitat marini possono essere utilizzati per valutare l’impatto di un nuovo impianto o per comunicare informazioni sullo stato dell’ambiente. Questo uso multiplo dei dati marini soggiacenti nelle varie discipline e settori rende una politica di accesso aperto la scelta più adeguata. Per garanti- re l’efficacia e l’efficienza di tale politica, i dati de- Campionamento a bordo nave del sedimento vono essere disponibili al pubblico e interoperativi. del fondale marino eseguito dall’Istituto La Commissione attua una politica secondo cui © GTK di Ricerca Geomare nel Golfo di Finlandia i dati marini devono essere pertinenti, accessibili, gratuiti e senza limitazioni d’uso. 19. Cfr. nota 3.
Conoscenze oceanografiche 2020 dalla mappatura dei fondali marini alle previsioni oceanografiche 11 4.3. Competitività e innovazione Un sistema di osservazione marina ottimizzato, accessibile e interoperativo che aiuti gli scienziati È ovvio che la frammentazione e l’inaccessibilità a ridurre le incertezze contribuirebbe in misura con- dei dati marini abbiano un costo. La valutazione siderevole all’adattamento ai cambiamenti climati- d’impatto (20) che accompagna la comunicazione ha ci. L’acidificazione degli oceani o le variazioni della calcolato che gli utilizzatori attuali risparmierebbe- salinità degli oceani e dell’ossigeno in essi disciolto ro 300 milioni di euro all’anno se i dati fossero in- hanno un effetto sugli ecosistemi marini e sulla ca- tegrati e gestiti in maniera adeguata. Tali calcoli pacità di sfruttarli. Informazioni tempestive posso- non tengono conto dell’inevitabile crescita futura no dare alle imprese del settore, come quelle attive dell’economia marina e del conseguente aumento nell’allevamento di molluschi, tempo sufficiente per della domanda di dati. Il primo obiettivo specifico adattarsi. Inoltre, sebbene sia certo che il pianeta si dell’iniziativa «Conoscenze oceanografiche 2020» sta riscaldando, non è chiaro cosa accadrà riguardo è ridurre i costi per le imprese del settore, le auto- alle condizioni climatiche locali in Europa nei pros- rità pubbliche e i ricercatori. simi decenni (22). È tuttavia noto che le variazioni della circolazione degli oceani determinano la rigi- Senza una maggiore accessibilità ai dati marini, dità o la mitezza delle stagioni in Europa. Con una i servizi a valore aggiunto come la valutazione maggiore certezza, possono essere migliorate le degli stock ittici o della vulnerabilità delle infra- previsioni della domanda di energia o della produ- strutture costiere alle inondazioni possono essere zione agricola. Gli investimenti nell’adattamento forniti soltanto dalle organizzazioni che detengo- possono essere effettuati in piena sicurezza. Il terzo no i dati, creando condizioni di inefficienza e di obiettivo specifico dell’iniziativa «Conoscenze oce- anticoncorrenzialità. La disponibilità di tali risorse anografiche 2020» è ridurre le incertezze nella consente ai nuovi operatori di entrare nel merca- comprensione del comportamento del mare. to. L’interoperatività consente alle piccole impre- se e al mondo accademico di sviluppare nuovi Gli obiettivi specifici menzionati sono stati approvati prodotti e servizi basati sui dati provenienti da dal Consiglio nel dicembre 2011 (23). fonti diverse e di vario tipo. Il valore di tale aspet- to per l’economia dell’Unione europea è difficile da stabilire, tuttavia da una valutazione d’impat- 1. Esistono motivi per cui dovrebbero essere to è emerso che potrebbe essere pari a circa previste eccezioni, diverse da quelle relative 200 milioni di euro all’anno. Il secondo obiettivo alla privacy, alla politica della Commissione specifico dell’iniziativa «Conoscenze oceanografi- di rendere i dati marini disponibili gratuita che 2020» è stimolare l’innovazione. mente e interoperativi? Tale stima non tiene conto di una razionalizzazione degli attuali sistemi di osservazione marina che ridur- rebbe le incertezze esistenti nella comprensione del comportamento dei mari. Il relativo valore economi- co è ancor più difficile da stabilire, tuttavia potrebbe essere ancor più elevato. In effetti, le incertezze sono uno dei principali nemici di chi ha il compito di pro- gettare le strutture offshore che possono resistere all’imprevedibilità del mare, di gestire gli stock ittici o di creare zone marine protette. È stato calcolato (21) che una riduzione del 25 % delle incertezze riguardo al futuro aumento del livello dei mari consentirebbe alle autorità pubbliche competenti per la gestione delle coste di risparmiare circa 100 milioni di euro all’anno. 20. Valutazione d’impatto della rete europea per l’osservazione e la raccolta di dati sull’ambiente marino, 8.9.2010, SEC(2010) 998. 21. Cfr. nota 20. 22. «The real holes in climate science», Nature vol. 463, 21 gennaio 2010. 23. 3 139a riunione del Consiglio «Ambiente» svoltasi a Bruxelles il 19 dicembre 2011.
12 Libro verde 5 Progressi compiuti 5.1. Iniziative nazionali I dati sull’ambiente marino sono una risorsa prezio- 5.2. Rete europea per l’osservazione e la raccolta di dati sull’am- biente marino (EMODnet) sa. Le tendenze a lungo termine possono essere di- stinte dai cambiamenti stagionali e dalle variazioni Il concetto di una rete europea per l’osservazione naturali su scala decennale soltanto se le osserva- e la raccolta di dati sull’ambiente marino (EMODnet) zioni del passato, comprese quelle raccolte prima che avrebbe reso disponibili dati marini fram- dell’avvento dei dispositivi di archiviazione digitali, mentati e nascosti è stato proposto per la prima possono essere confrontate con quelle del presen- volta nel Libro verde per la politica marittima del te. Se tali dati vengono persi non possono essere 2006 (26). EMODnet è una rete di organizzazioni ba- più recuperati. Le osservazioni non possono esse- sata sulla politica marittima integrata dell’Unione re ripetute. europea. Le organizzazioni collaborano per osser- vare il mare, rendere i dati marini raccolti disponibili Inoltre, i dati devono essere disponibili all’uso im- gratuitamente e interoperativi, creare strati di dati mediatamente per prepararsi a far fronte a minac- ininterrotti sui bacini marittimi e distribuire i dati ce come le chiazze di petrolio. e i prodotti di dati attraverso Internet. Ne consegue che alcuni Stati membri stanno isti- Nel 2009 è stata intrapresa una prima serie di azio- tuendo procedure nazionali per un’adeguata am- ni preparatorie per istituire prototipi di piattaforme ministrazione dei dati che garantisca non solo di dati. Sei gruppi di assemblaggio tematico dei un’archiviazione sicura, ma anche una catalo- dati per l’idrografia, la geologia, la fisica, la chimi- gazione mediante norme e tecnologie che con- ca, la biologia e gli habitat fisici hanno riunito una sentano di reperire rapidamente i dati attraverso rete di 53 organizzazioni. Si trattava in larga misura procedure automatizzate. I sistemi nazionali sono di organismi pubblici, ossia uffici idrografici, servizi le fondamenta delle procedure distribuite istituite di prospezione geologica, istituti oceanografici, che a livello di Unione europea utilizzando norme ba- gestivano già essi stessi dati marini, con l’assistenza sate su INSPIRE (24). Tra gli esempi possono essere di imprese private con esperienza in materia di ela- menzionati MEDIN nel Regno Unito, il geoportale borazione e di divulgazione di dati. francese Ifremer-Sextant, il sistema tedesco di co- ordinamento dei dati di ricerca MaNIDA e l’iniziativa Tali gruppi hanno realizzato su Internet canali di ac- MDI-DE per le agenzie. Possono dare un contributo cesso ad archivi di dati gestiti dagli Stati membri anche iniziative regionali come il sistema costiero e da organizzazioni internazionali, basandosi sulle di osservazione e di previsione delle Isole Baleari iniziative in corso negli Stati membri, come quel- in Spagna (25). le indicate nella sezione 5.1 e rafforzandole. Dai sei portali creati, attualmente gli utilizzatori pub- blici o privati di dati marini possono non solo ac- 2. Come possono gli Stati membri garantire che cedere alle osservazioni standardizzate, oltre che i dati di cui sono in possesso siano archiviati a indicatori della qualità dei dati, ma anche a pro- in maniera sicura, disponibili e interoperativi? dotti di dati come le mappe degli habitat fisici e dei sedimenti per interi bacini marittimi. L’accesso a tali prodotti di dati o il loro uso non sono sottopo- sti ad alcuna restrizione. L’iniziativa è basata sulla direttiva INSPIRE (27), la direttiva sull’informazione 24. Direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2007, che istituisce un’infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea (INSPIRE). 25. Questo elenco delle iniziative nazionali non è esaustivo. 26. Libro verde «Verso la futura politica marittima dell’Unione: oceani e mari nella visione europea», 7.6.2006, COM(2006) 275. 27. Cfr. nota 24.
Conoscenze oceanografiche 2020 dalla mappatura dei fondali marini alle previsioni oceanografiche 13 ambientale (28) e la direttiva sul riutilizzo di infor- Grazie ai gruppi tematici, gli esperti adeguati de- mazioni del settore pubblico (29), che ne sono state finiscono una struttura comune per tutti i dati rafforzate. Il sistema comune per la condivisione nell’ambito di ciascun tema. Per esempio, per le os- delle informazioni (CISE) (30) consentirà di importa- servazioni sulle specie biologiche sono necessarie re dati di EMODnet e quindi di fornire informazio- almeno descrizioni comuni per il tempo, il luogo e il ni alle autorità marittime in materia di ambiente, metodo di campionamento, il nome delle specie pesca, trasporti, controllo delle frontiere, dogane, e la precisione della misura. Dalla valutazione inter- applicazione della normativa in generale e difesa. media di EMODnet (35) è emerso che i campi proposti per i gruppi tematici sono logici, ponendo tuttavia in L’iniziativa è stata guidata e controllata da un grup- evidenza che è necessario prendere in considerazio- po di esperti indipendente e una valutazione inter- ne la possibilità di fondere i gruppi relativi all’idro- media (31) ne ha confermato la validità. Pertanto, grafia e alla geologia. Quasi tutte le nazioni hanno è stato deciso di estenderla nell’ambito del regola- enti idrografici separati e servizi di prospezione ge- mento del 2011 alla politica marittima integrata (32) ologica con missioni distinte, tuttavia attualmen- in modo da includere tutti i bacini marittimi euro- te esistono alcune sovrapposizioni. Entrambi i tipi pei. Sarà istituito un gruppo tematico sulle attività di organismi si occupano di protezione ambienta- umane a integrazione degli altri sei. Lo scopo è for- le e alcuni degli strumenti e metodi utilizzati sono nire entro il 2014 una mappatura a media risoluzio- identici. Entrambi acquisiscono informazioni sui fon- ne (33) dei mari europei per i sette temi menzionati. dali marini effettuando rilevamenti con ecoscanda- glio multifascio. Il regolamento sostiene inoltre per la prima volta l’idea di istituire prototipi di «posti di controllo dei bacini marittimi». Si tratta di meccanismi per indi- 3. I sette gruppi tematici della rete europea viduare se le infrastrutture di osservazione attuali per l’osservazione e la raccolta di dati sono le più efficaci possibile e se soddisfano le esi- sull’ambiente marino sono i più adeguati? genze degli utilizzatori pubblici o privati. I primi due Alcuni di essi devono essere abbinati (per riguarderanno il Mare del Nord e il Mediterraneo. esempio, geologia e idrografia) o suddivisi? La proposta della Commissione di un nuovo Fondo 4. Quale dovrebbe essere il giusto equilibrio europeo per gli affari marittimi e la pesca (34) in EMODnet tra fornire accesso a dati grezzi nell’ambito del quadro finanziario per il periodo e creare mappe digitali stratificate ottenute 2014-2020 ha lo scopo di fornire sostegno finan- dai dati grezzi dei vari bacini marittimi? ziario per il passaggio di EMODnet alla piena ca- pacità operativa. Con un bilancio garantito, la rete potrà essere trasformata da una serie di progetti di durata limitata specificati dalla Commissione in un processo continuo sostenibile, con priorità defi- nite dalle esigenze delle imprese del settore, delle autorità pubbliche e della comunità di ricerca. Le opzioni per una struttura di governance per tale processo sono illustrate nella sezione 6 del pre- sente documento. 28. Direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale. 29. Direttiva 2003/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 novembre 2003, relativa al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico. 30. Comunicazione relativa a un progetto di tabella di marcia per la creazione di un sistema comune per la condivisione delle informazioni ai fini della sorveglianza del settore marittimo dell’UE, 20.10.2010, COM/2010/0584. 31. Cfr. nota 7. 32. Regolamento (UE) n. 1255/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2011, che istituisce un programma di sostegno per l’ulteriore sviluppo di una politica marittima integrata. 33. Per esempio, un ottavo di minuto di longitudine e latitudine per un modello di terreno digitale e 1:250 000 per i sedimenti dei fondali marini. 34. Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, 2.12.2011, COM(2011) 804 definitivo. 35. Cfr. nota 7.
14 Libro verde 5.3. Servizio marino Un investimento in questo ambito sarà utile per de- del programma GMES terminare le variazioni delle caratteristiche oceano- grafiche per la direttiva quadro sulla strategia per Il programma europeo di monitoraggio della terra l’ambiente marino e per fornire una base preziosa (GMES) (36) è il fiore all’occhiello della politica spa- per il nuovo servizio per il clima proposto. ziale dell’Unione europea (37). L’obiettivo principale del suo servizio marino è fornire prodotti e servizi di Sono in fase di definizione norme per consentire al cui i prestatori di servizi a valore aggiunto possano servizio marino del GMES e all’EMODnet di accede- avvalersi per offrire servizi agli utilizzatori pubblici re agli stessi dati in situ. e privati. L’idea è garantire che i prodotti sviluppati siano il risultato delle tecnologie, delle osservazio- ni satellitari, della potenza di calcolo e della capa- 5. Deve essere istituita una piattaforma cità di previsione più avanzate disponibili in Europa. comune per fornire i prodotti del GMES e dell’EMODnet? Nell’ambito del programma GMES, 60 organizzazio- ni hanno progressivamente predisposto e attuato un 6. I servizi e i prodotti marini del GMES devono servizio marino, il cui compito è elaborare e analiz- essere adattati all’uso da parte di coloro zare i dati derivanti da misurazioni in loco e spaziali che studiano i cambiamenti climatici e la per fornire due classi di informazioni: (1) osservazio- protezione ambientale e di coloro che hanno ni oceanografiche e (2) controllo e previsione. bisogno di un servizio operativo quasi in tempo reale? Vengono utilizzati modelli oceanografici per forni- re gli stati degli oceani passati, presenti e futuri in formato tridimensionale (38) a livello di bacini ma- rittimi europei e mondiali per vari parametri quali 5.4. Quadro per la raccolta di dati temperatura, correnti, salinità, ghiacci, livello, vento nel settore della pesca e biogeochimica di mari e oceani. Finora il servi- zio marino è stato finanziato a titolo del bilancio Dal 2001 (39) l’Unione europea finanzia la raccolta della ricerca dell’Unione europea. Dal 2014 il GMES e la divulgazione di dati sulla pesca nell’UE da parte entrerà nella fase di piena operatività e dovrebbe delle autorità nazionali. I dati derivanti da prospe- essere finanziato mediante un bilancio operativo. zioni, campionamenti e catture, sforzo di pesca e rigetti dichiarati consentono di valutare le riper- Oltre al servizio marino che finora è stato incentra- cussioni sugli stock ittici. Inoltre, parametri quali to sull’osservazione e sulla fornitura di informazioni capacità delle flotte, occupazione e redditività previsionali quasi in tempo reale sugli oceani, si pro- consentono di analizzare la salute socioeconomi- pone l’istituzione di un servizio del GMES per il clima. ca delle comunità della pesca. Lo scopo principale I modelli di simulazione del servizio marino attua- è sostenere la gestione della politica comune della le devono essere calibrati e convalidati rispetto alle pesca, sebbene una revisione del 2008 (40) abbia osservazioni del passato, in modo tale che il servi- esteso i dati all’acquacoltura e al settore della tra- zio marino abbia la capacità di archiviare e elabora- sformazione e abbia ampliato l’accesso a fini scien- re le serie temporali di osservazioni oceanografiche. tifici o di sensibilizzazione del pubblico. 36. Cfr. nota 6. 37. Comunicazione «Verso una strategia spaziale dell’Unione europea al servizio dei cittadini», 4.4.2011, COM(2011) 152. 38. Effettivamente l’equivalente oceanografico di una previsione meteorologica. 39. Regolamento (CE) n. 1543/2000 del Consiglio, del 29 giugno 2000, che istituisce un quadro comunitario per la raccolta e la gestione dei dati essenziali all’attuazione della politica comune della pesca. 40. Regolamento (CE) n. 199/2008 del Consiglio, del 25 febbraio 2008, che istituisce un quadro comunitario per la raccolta, la gestione e l’uso di dati nel settore della pesca e un sostegno alla consulenza scientifica relativa alla politica comune della pesca.
Conoscenze oceanografiche 2020 dalla mappatura dei fondali marini alle previsioni oceanografiche 15 L’articolo 37 della proposta di riforma della politica 7. I dati assemblati nell’ambito del quadro per comune della pesca (41) compie un ulteriore passo la raccolta dei dati per uno scopo particolare, avanti, obbligando gli Stati membri a raccogliere come la valutazione degli stock ittici, devono dati biologici, tecnici, ambientali e socioeconomici essere disponibili per essere riutilizzati senza e a cooperare a livello regionale. Queste disposizioni il requisito di ottenere l’autorizzazione del regolamento di base sostituiranno il regolamen- dal fornitore originario dei dati? to del 2008. Una descrizione dettagliata al riguardo sarà contenuta in un nuovo programma plurienna- 8. Deve essere istituito un portale Internet le dell’Unione europea per il periodo 2014-2020. simile a quelli di EMODnet per fornire accesso ai dati detenuti dagli Stati membri e ai dati La proposta della Commissione di un nuovo Fondo assemblati per stock particolari, segmenti europeo per gli affari marittimi e la pesca (42) di flotta particolari o zone di pesca partico nell’ambito del quadro finanziario per il periodo lari? In caso affermativo, in quale modo deve 2014-2020 suggerisce il passaggio dalla gestio- essere collegato a EMODnet? ne centralizzata a quella condivisa del quadro per la raccolta di dati, in modo che gli Stati membri 9. I dati di controllo, come quelli derivanti assumano dalla Commissione il compito di gestire dai sistemi di controllo delle navi che i finanziamenti e di attuare i controlli. localizzano i pescherecci, devono essere resi più disponibili? In caso affermativo, In generale, la consulenza in materia di pesca ri- come possono essere risolti i problemi chiede la disponibilità di dati provenienti da tutti di riservatezza? i paesi che pescano una specie particolare o in una zona particolare. Una volta assemblati per uno scopo specifico, i dati aggregati possono essere pubblicati in una relazione. Tuttavia, attualmente 5.5. Ricerca i dati grezzi forniti dagli Stati membri non possono essere distribuiti per altri scopi senza il consenso di Gli Stati membri dell’Unione europea spendono chi li ha forniti. In pratica, si tratta di una procedura circa 1,85 miliardi di euro all’anno per la ricerca talmente onerosa che non viene mai applicata. Ne marina, di cui circa la metà è destinata alle infra- consegue una mancanza di controlli indipendenti, strutture per facilitare l’osservazione. Sono inclusi con gravi limitazioni della fiducia nei risultati e un in questo ambito navi, osservatori sottomarini, boe ostacolo all’innovazione. galleggianti, dispositivi derivanti, veicoli sottomari- ni autonomi o comandati a distanza, tutti dotati di La Commissione ritiene che i problemi di riserva- una serie di sensori e di capacità di analisi. Il Forum tezza personale e commerciale siano facilmente strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca risolvibili. È del tutto fattibile distribuire informa- (ESFRI) ha attualmente individuato sei infrastrut- zioni sulla pesca che soddisfino tutti i requisiti per ture paneuropee che avranno un ruolo essenzia- comprendere l’ecosistema senza rivelare l’attività le per la comunità della ricerca marina europea. La dei singoli pescherecci. Il nuovo programma plu- comunicazione della Commissione del 2010 relati- riennale per il periodo 2014-2020 è stato defini- va a un’Unione dell’innovazione propone che il 60 % to di conseguenza. delle infrastrutture individuate dall’ESFRI sia avvia- to o costruito entro il 2015. Attualmente, EMODnet non consente di accedere ai dati raccolti nell’ambito del quadro per la rac- colta dei dati. 41. Proposta di regolamento relativo alla politica comune della pesca [che abroga il regolamento (CE) n. 199/2008] COM(2011) 425. 42. Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, 2.12.2011, COM(2011) 804 definitivo.
16 Libro verde Il contributo dell’Unione europea alle azioni connes- 10. Quale dovrebbe essere l’obiettivo su se alla ricerca marina e marittima del settimo pro- cui concentrare il sostegno dell’Unione gramma quadro era pari a 350 milioni di euro (43) europea a favore delle nuove tecnologie all’anno, di cui 25-30 milioni di euro all’anno sono per l’osservazione marina? Come si può destinati alle infrastrutture di ricerca marina e alla estendere il monitoraggio degli oceani ricerca sulle tecnologie per l’osservazione mari- e renderlo più efficace sotto il profilo na (sensori e sistemi per l’osservazione marina). Il dei costi? Come può l’Unione europea programma quadro ha anche sostenuto il proget- rafforzare la propria posizione scientifica to SeaDataNet, che ha consentito di armonizzare e industriale in questo settore? le norme in materia di dati marini e di garantire l’interoperatività tra le banche dati relative all’am- 11. Deve essere previsto l’obbligo di includere biente marino. La tecnologia SeaDataNet è fonda- nei progetti di ricerca una disposizione mentale per la piattaforma EMODnet. Altri progetti che garantisca l’archiviazione delle dell’Unione europea si propongono di migliorare la osservazioni raccolte durante un progetto conoscenza dei mari. di ricerca e l’accesso a tali osservazioni? La proposta della Commissione di un programma di ricerca e di innovazione per il periodo 2014-2020 nell’ambito dell’iniziativa «Orizzonte 2020» preve- 5.6. Comunicazione in materia de una dotazione finanziaria maggiore e procedu- ambientale re più semplici rispetto al programma precedente. Il programma di ricerca può contribuire agli obietti- Gli Stati membri raccolgono un’ampia serie di dati vi dell’iniziativa «Conoscenze oceanografiche 2020» per attuare le direttive dell’Unione europea come sostenendo (1) lo sviluppo e l’integrazione delle in- la direttiva quadro sull’acqua, la direttiva relativa frastrutture di ricerca marina a livello di Unione alle acque di balneazione, la direttiva sugli habitat europea, (2) lo sviluppo di tecnologie per l’osser- e, più di recente, la direttiva quadro sulla strategia vazione marina efficaci sotto il profilo dei costi per l’ambiente marino. Inoltre, gli Stati membri co- e orientate agli utilizzatori, (3) progetti di ricerca municano indicatori ambientali ai fini delle conven- che forniscano dati sull’ambiente marino e le sue zioni marittime regionali come OSPAR, HELCOM, interazioni con le attività umane, anche per la diret- la Convenzione di Barcellona e la Convenzione di tiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino. Bucarest. Nell’ambito degli obblighi imposti dalla di- rettiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino, Per incoraggiare il rafforzamento della proprietà gli Stati membri hanno l’obbligo giuridico di comuni- intellettuale, le idee sviluppate nei programmi di care i dati alla base delle valutazioni iniziali e derivan- ricerca dell’Unione europea diventano di proprie- ti dai programmi di monitoraggio alla Commissione tà dei ricercatori. Ne consegue che nuovi sensori e all’Agenzia europea per l’ambiente. Le disposizio- o piattaforme per l’osservazione marina non solo ni in materia di comunicazione della direttiva quadro consentiranno di ottenere un controllo più efficace sulla strategia per l’ambiente marino sono la base e efficiente dei mari e degli oceani, ma forniranno della componente marina del sistema di informazione anche la base per possibili esportazioni in un set- sulle acque per l’Europa, WISE-Marine. L’articolo 19 tore ad alta tecnologia con un mercato mondiale. della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino stabilisce l’obbligo per gli Stati membri di for- Tuttavia, le osservazioni marine non possono essere nire accesso ai dati derivanti dalle valutazioni e dai brevettate e saranno più vantaggiose per l’economia programmi di monitoraggio. Per consentire tale ac- se sono rese disponibili gratuitamente. Attualmente, cesso si utilizzerà EMODnet. molte di tali osservazioni non sono divulgate dopo la conclusione di un progetto di ricerca. Ciò è dovu- L’Agenzia europea per l’ambiente è stata pienamen- to in parte al fatto che i ricercatori desiderano pub- te coinvolta nella creazione di EMODnet. I prototipi blicare i loro risultati prima di divulgarli, ma anche dei portali già realizzati nella prima fase del proget- al fatto che non esistono incentivi o obblighi che li to e quelli più avanzati in corso di preparazione nella inducano a farlo. seconda fase sono stati concepiti specificamente per fornire parametri che possano essere utilizzati per ot- tenere gli indicatori che saranno necessari per valu- tare lo stato dell’ambiente nell’ambito della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino. 43. Su un totale di 5,4 miliardi di euro in media.
Conoscenze oceanografiche 2020 dalla mappatura dei fondali marini alle previsioni oceanografiche 17 © Geological Survey of Ireland & Marine Institute Batimetria di Aran Sound, Galway Bay (Irlanda) – Programma di rilevamento INFOMAR I protocolli di comunicazione utilizzati per vari mec- 12. Il processo «push» in base al quale vengono canismi di comunicazione non sono necessariamente presentate relazioni sull’ambiente marino identici, tuttavia nel contesto della direttiva sulla stra- deve essere progressivamente sostituito tegia per l’ambiente marino si prevede una maggiore da un processo «pull» in base al quale i dati convergenza. Inoltre, mentre alcuni dei dati utilizzati sono resi disponibili attraverso Internet per ottenere gli indicatori comunicati all’autorità com- e raccolti dalle autorità competenti utilizzando petente o alla Commissione sono disponibili al pub- le tecnologie sviluppate mediante EMODnet? blico, molti non lo sono.
18 Libro verde 5.7. Adattamento 5.8. Iniziative internazionali ai cambiamenti climatici Per favorire la creazione e la divulgazione della Per fornire un quadro globale del mondo marino base di conoscenza sull’adattamento, nel marzo e del modo in cui sta cambiando sono necessa- 2012 la Commissione ha avviato la piattaforma ri osservazioni e dati di organizzazioni all’interno europea sull’adattamento ai cambiamenti clima- e all’esterno dell’Europa. Un accesso più strutturato tici, CLIMATE-ADAPT (44), che è un sito Internet ac- e aperto alle osservazioni e ai dati europei sull’am- cessibile al pubblico il cui obiettivo è coadiuvare biente marino, come descritto nel presente Libro i responsabili politici a livello unionale, naziona- verde, consentirà all’Europa di dare un contributo le, regionale e locale nell’elaborazione di misure pratico alle iniziative intraprese a livello internazio- e politiche di adattamento ai cambiamenti climatici. nale per fornire una copertura globale, come il si- CLIMATE-ADAPT contiene una sezione sulla politi- stema globale di osservazione degli oceani (GOOS), ca marittima e sulla politica della pesca dell’Unio- il sistema di sistemi per l’osservazione globale della ne europea, indicatori dei cambiamenti climatici terra (GEOSS) e il processo delle Nazioni Unite per e una banca dati degli studi di casi di adattamento, la comunicazione e la valutazione globali dello in particolare quelli provenienti da OURCOAST (45). stato dell’ambiente marino. La Commissione sta definendo una proposta re- lativa a una strategia di adattamento dell’Unione europea, da adottare nel 2013. 14. Sono necessarie altre misure, oltre alle iniziative esistenti come EMODnet Una strategia più strutturata per le osservazioni ma- e GMES, per consentire all’Europa di sostenere rine può consentire di ottenere indicatori più precisi le iniziative internazionali sui dati relativi delle variazioni locali dei parametri climatici come agli oceani come GOOS e GEOSS? l’innalzamento del livello dei mari e l’acidificazio- ne degli oceani per la piattaforma CLIMATE-ADAPT e contribuirebbe quindi al processo di adattamento. 13. Quali informazioni sul comportamento dei mari e delle coste può aiutare in maniera più adeguata le imprese e le autorità pubbliche ad adattarsi ai cambiamenti climatici? 44. http://climate-adapt.eea.europa.eu 45. http://ec.europa.eu/ourcoast/
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