Unisa guarda al futuro, tra la ricerca e la task force dei nuovi delegati

Pagina creata da Lorenzo Guerra
 
CONTINUA A LEGGERE
Unisa guarda al futuro, tra
la ricerca e la task force
dei nuovi delegati
di Giovanna Naddeo

«Le università hanno bisogno adottare una visione prospettica,
orientata al futuro. Il nostro Ateneo vanta una comunità di
studiosi di fisica molto riconosciuta e l’accordo di oggi è il
risultato di un lavoro consolidato nel tempo, nonché il punto
di partenza di un’evoluzione scientifica e tecnologica». Così
il rettore Vincenzo Loia, nel corso della firma dell’accordo
di collaborazione tra l’Università e il Centro di ricerca di
Darmstadt, Germania. Nell’ambito della facility europea “Fair”
in materia di fisica nucleare, l’ente tedesco ha individuato
quale sede operativa per le proprie ricerche il laboratorio
per la superconduttività di potenza del Dipartimento di Fisica
“E.R. Caianiello”, laboratorio realizzato grazie al supporto
dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dell’Agenzia
Nazionale per l’Efficienza Energetica e del Centro Regionale
di Competenza nel settore. Tra gli obiettivi dell’accordo
sottoscritto, favorire lo scambio di ricercatori e tecnici tra
le due istituzioni. A confermarlo il professor Paolo
Giubellino, direttore generale di “Fair” : «Questo accordo
vuole dare obiettivi più ampi ad un lavoro che già si sta
facendo qui all’Università di Salerno, un lavoro di test di
magneti superconduttori. Con questo accordo si darà, infatti,
la possibilità a tanti giovani studiosi di formarsi
nell’ambito di questa attività. Sono molte le prospettive di
lavoro che ritengo possiamo realizzare insieme. Gli
acceleratori di particelle sono impiegati nei laboratori di
ricerca, ma sono utilizzati ovunque, nelle industrie, negli
ospedali. Tantissime le applicazioni nella vita quotidiana che
potremmo supportare con questo progetto». E mentre l’Ateneo
guarda al futuro, va prendendo forma la task force di Loia.
Tra riconferme e nuove nomine, è stata pubblicata la squadra
dei delegati del rettore per il prossimo triennio.
Nell’elenco, tra gli altri, Carmine Vecchione per i rapporti
con il Ruggi, Carmine Pinto nell’area Reputation e Valutazione
e Sergio Perongini per i rapporti con gli enti territoriali.
Resta    scoperta     –   per    il    momento     –   l’area
dell’internazionalizzazione, tra i cavalli di battaglia della
governance Loia.

E’ Campiglia il nuovo delegato alla ricerca: «Maggior sinergia
tra i dipartimenti»

Proviene dal Dipartimento di Farmacia il nuovo delegato del
rettore alla ricerca per l’area scientifica. Si tratta di
Pietro Campiglia, in passato delegato al fundraising nonché
attuale direttore del suo Dipartimento.

Professor Campiglia, è stato appena firmato un importante
accordo tra l’Ateno e il centro di ricerca di Darmastadt. I
laboratori Unisa sono apprezzati anche oltralpe.

«Possiamo vantare laboratori di eccellenza in tante discipline
come fisica, chimica, medicina, grazie all’elevata qualità dei
nostri ricercatori. Ora dobbiamo puntare ad attrarre fondi
competitivi, intensificando i collegamenti con network
internazionali e avvicinandoci a competizioni a livello
europeo».

A tal proposito, quale sarà linea d’azione per il prossimo
futuro?

«Unisa è tra gli Atenei maggiormente in crescita. In
particolar modo, nell’ambito delle classifiche, il parametro
delle citazioni ci colloca ai primi posti in Italia. Per la
prossima governance mi auguro un maggior dialogo tra i
dipartimenti     nella    ricerca,    in   una   prospettiva
multidisciplinare. Puntiamo a creare aree di specializzazione
e progetti che vedano più dipartimenti lavorare
sinergicamente. E’ una sfida importante. Noi siamo pronti».
Comunicazione,   Delega a Petrone. La Radio va ad Amendola

E’ la ricercatrice Alessandra Petrone la nuova delegata del
rettore alla comunicazione di Unisa. Petrone, titolare della
cattedra di “Politica e Storia dell’integrazione europea” e
“Storia delle dottrine politiche”, succede a Vittoria Marino,
professoressa associata di Marketing. Nella squadra
individuata da Loia (ancora incompleta, vista l’assenza
dell’importante tassello dell’internazionalizzazione) spunta
una nuova delega riservata esclusivamente alla radio d’Ateneo
e affidata al professor Alfonso Amendola, in passato già
vicino alla Professoressa Petrone, quali obiettivi per la
comunicazione dell’Ateneo?

«Il nostro Ateneo continuerà a valorizzare la comunicazione
come servizio per la comunità universitaria, garantendo il
dialogo con il territorio. In tal senso si lavorerà in
costante coordinamento con gli altri delegati».

A   tal   proposito,   spunta   una   nuova   delega   riservata
esclusivamente alla radio di Ateno e affidata al professore
Alfonso Amendola. Come mai?

«La radio è da sempre un laboratorio di comunicazione per i
nostri studenti, utile strumento di socializzazione e di
confronto. Il collega Alfonso Amendola saprà ulteriormente
valorizzare questa dimensione».

Unisa insiste sull’internazionalizzazione. Quali saranno le
azioni per essere più competitivi in ambito europeo?

«L’internazionalizzazione è sicuramente un ambito chiave nella
programmazione del rettore Vincenzo Loia. Per questo motivo,
la comunicazione di Ateneo svolgerà il suo importante ruolo
anche in tale ambito».

Area Umanistica – Come nel 2013, la delega al professore Luca
Cerchiai: «Paestum e Ponte dei Diavoli, tra ricerca e
formazione»
Va sempre più delineandosi la task force di Vincenzo Loia, dal
primo novembre scorso alla guida dell’Ateneo salernitano. Il
neorettore ha nominato Luca Cerchiai in qualità di delegato
alla ricerca per l’area umanistica. Non è la prima volta per
Cerchiai, già delegato per la medesima area negli anni
accademici 2013-2016, nonché attuale direttore del
Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale.

Professor Cerchiai, quali gli obiettivi per la ricerca
umanistica nei prossimi anni?

«Continueremo a promuovere una ricerca in continuo dialogo con
le altre branche del sapere. Non esistono le materie
umanistiche, esiste la dimensione umanistica».

Oltre   alla   proficua   collaborazione   tra   Ateneo   e   Parco
Archeologico di Paestum, sono in cantiere altri accordi con
siti culturali del territorio?

«Proseguono le nostre molteplici relazioni con il patrimonio
archeologico locale. Lei ha citato un importante esempio quale
è Paestum: lì stiamo portando avanti diversi progetti grazie
anche all’affetto del direttore Gabriel Zuchtriegel. Dall’anno
prossimo partiremo con la campagna di scavi a cura della
nostra Scuola di Specializzazione. Si tratta di un importante
investimento che coniuga ricerca e formazione. Non
dimentichiamo che la nostra Scuola vanta numerosi concessioni
di scavi anche in Grecia. Tornando alla Campania, proseguono i
nostri impegni nel napoletano e nell’avellinese. Due novità ci
sono: gli scavi nel Chiostro del Paradiso, ad Amalfi, e il
progetto di rilievo e verifica strutturale dell’acquedotto
medievale di via Arce, in sinergia con il Dipartimento di
Ingegneria, il Comune di Salerno e la Sovrintendenza».

A breve avrà inizio UnisaOrienta: su cosa punterete per
incentivare le iscrizioni ai Dipartimenti di area umanistica?

«Stiamo lavorando a un calendario di incontri durante i quali
saranno gli studenti iscritti a presentare la nostra offerta,
insistendo sulle prospettive lavorative. I pregiudizi del
“bello ma non utile” si sfatano con dati alla mano. Stiamo
parlando di una formazione professionalizzante che va a
costruire un bagaglio culturale spendibile in settori
lavorativi di tutti i tipi. Pensiamo soltanto all’altissima
percentuale di laureati in filosofia occupati nei reparti di
organizzazione del personale nelle aziende o di catalogazione
e archiviazione nelle biblioteche nella fase di trasferimento
dal cartaceo al digitale. È una questione di metodo e il
sapere umanistico fornisce tutti gli strumenti utili per
interpretare il reale».

“Nella Rete della violenza:
il    cyberbullismo      come
fenomeno multiprospettico”,
il convegno all’Università di
Salerno
“Nella Rete della violenza: il cyberbullismo come fenomeno
multiprospettico”: è il titolo del convegno in programma il
prossimo 13 gennaio, alle 11, presso l’Aula “G. De Rosa”
(Edificio D2) dell’Università degli Studi di Salerno. L’evento
è stato organizzato dalla professoressa Diana Salzano, docente
di Sociologia dei media ed Internet studies e di Sociologia
dell’Innovazione e presidente dell’Osservatorio “Violenza
Media Minori” dell’Unisa, in collaborazione con il Centro
Studi “Media Culture Società” e l’“Internet & Communication
Policy Center”, afferenti al Dipartimento di Studi Politici e
Sociali dell’Ateneo salernitano. Al convegno parteciperanno,
in veste di esperti e professionisti, il professor Mario
Morcellini, commissario dell’Authority per le Garanzie nelle
Comunicazioni; la dottoressa Barbara Strappato, dirigente
della Polizia di Stato; il professor Salvatore Pace,
consigliere delegato alla tutela della biodiversità per la
Città Metropolitana e preside del Liceo “A. Pansini” di
Napoli; il dottor Carmine Lamberti, project manager della
Brain Computing di Roma. Interverranno inoltre docenti di
varie discipline: Angela Costabile (Psicologia dello sviluppo
e dell’educazione, Università della Calabria), Virginia
Zambrano (Intercultural Law, Università di Salerno), Marinella
Attinà (Pedagogia generale e Pedagogia dei contesti educativi
e formativi, Università di Salerno), Simona Perfetti
(Pedagogia generale e sociale, Università della Calabria), e
Mauro Santaniello (Politiche digitali, Università di Salerno).
L’incontro mira ad un’analisi multidisciplinare del fenomeno
del cyberbullismo, tracciando analogie e differenze con il
bullismo tradizionale. Principale obiettivo è quello di
focalizzare possibili strategie preventive e risolutive
attraverso l’alleanza tra le varie agenzie socio-educative,
tracciare itinerari di digital education nelle scuole e
percorsi formativi della figura professionale del responsabile
per il cyberbullismo, previsto in ogni Istituto scolastico
dalla legge 71 del 2017.

Agricoltura eco-compatibile,
Unisa   protagonista   delle
telecamere Rai
di Giovanna Naddeo
Trattori cingolati in grado di riconoscere i frutti grazie
all’intelligenza artificiale e vasi a degradazione
programmata: sono solo alcune delle ricerche scientifiche
firmate Unisa protagoniste del racconto che “Linea Verde Rai”
ha dedicato all’Ateneo salernitano nella puntata dello scorso
sabato 4 gennaio. La troupe della rete nazionale, in visita a
Salerno, ha fatto tappa al campus di Fisciano alla scoperta
delle buone pratiche messe in atto a favore della
sostenibilità ambientale e dello sviluppo sostenibile. A
Simona Concilio e Adolfo Senatore, rispettivamente
ricercatrice e professore associato presso il Dipartimento di
Ingegneria Industriale, il compito di illustrare i progetti
sperimentati nei laboratori Unisa dedicati all’agricoltura
eco-compatibile. Da tempo, infatti, l’Ateneo porta avanti una
politica green volta allo sviluppo di soluzioni universitarie
rispettose dell’ambiente, politica premiata dalle più
importanti classifiche internazionali. Lo scorso dicembre sono
stati resi i risultati di “Green Metric”, uno studio elaborato
annualmente dall’Università dell’Indonesia volto alla
misurazione dell’impegno delle istituzioni accademiche, a
livello mondiale. L’Ateneo di Salerno, nell’indice generale
che contempla 800 istituzioni accademiche, si posiziona al
112° posto tra le università mondiali, recuperando oltre 100
posizioni rispetto al 2018 (214° posto). Tra gli indicatori su
cui l’Ateneo ha mostrato una performance particolarmente
positiva, la pianificazione energetica implementata per i due
campus di Fisciano e Baronissi e i programmi di ricerca e
formazione sui temi della sostenibilità. Rispetto all’indice
degli atenei italiani, Unisa si colloca al 9° posto
guadagnando tre posizioni sull’anno precedente e
configurandosi come primo ateneo del centro Sud. Tra gli
obiettivi per il 2020, in un’ottica di crescente riduzione
dell’impatto delle proprie attività sull’ambiente naturale,
interventi a sostegno della produzione di energia elettrica e
termica da fonti rinnovabili, come tetti fotovoltaici, solare
termico, impianti di cogenerazione e solar cooling; interventi
per la riduzione del consumo di materiali, con risparmio di
materie prime; gestione integrata del ciclo dei rifiuti e
interventi a favore della mobilità universitaria sostenibile.
«Grazie all’attività del gruppo di docenti, personale tecnico-
amministrativo e studenti impegnato sulle politiche di
sostenibilità – ha affermato il rettore Vincenzo Loia – stiamo
lavorando per migliorare le nostre performance partendo dal
presupposto che al ruolo istituzionale delle Università si
associa un duplice impegno: essere sostenibili e impegnarsi
per la sostenibilità».

L’Unisa cambia il codice:
«Vertici    non  potranno
candidarsi»
di Andrea Pellegrino

L’Università degli Studi di Salerno pensa alla norma “anti –
Tommasetti”. Il senato accademico modifica il codice etico
dell’Ateneo di Fisciano, su richiesta di alcuni componenti. In
sostanza rettore, pro rettore, presidente di Fondazione e
direttori di area didattica non potranno accettare incarichi
politici o candidature. Dunque l’era Loia, così come presagito
fin dall’insediamento, cambia rotta rispetto al passato,
strappando definitivamente con il suo predecessore e suo
“supporter” nella corsa al rettorato. Le modifiche al codice
etico e ai regolamenti garantiranno, secondo quanto discusso
nella seduta del senato accademico dello scorso 17 dicembre,
“l’adozione di comportamenti e azioni “etiche” che eviteranno
di compromettere o anche gettare ombre sull’autonomia,
sull’imparzialità e sul prestigio della nostra Università”.
Naturalmente, quello di Tommasetti è l’ultimo caso che si è
verificato all’Ateneo salernitano, da sempre e storicamente
trampolino di lancio per politici. La stessa Fondazione è
presieduta da Caterina Miraglia, già assessore regionale della
giunta Caldoro. Una norma, dunque, che arriva anche con
l’approssimarsi degli appuntamenti elettorali in Regione
Campania. Inoltre, sempre nel corso dell’ultima seduta, sono
stati istituti nuovi corsi di studio, così come annunciato
dalla Cisl Università. L’offerta formativa sarà integrata con
il corso di Laurea Magistrale in Data Scienze and Innovation
Management (Dipartimento di Scienze giuridiche e Dipartimento
di Scienze Aziendali – Management & Innovation Systems); corso
di Laurea in Giurista d’impresa e delle nuove tecnologie
(Dipartimento di Scienze giuridiche); corso di Laurea
Magistrale interateneo in Progettazione dei servizi educativi,
formativi, “Media Education” e tecnologie per l’inclusione nei
contesti formali e non formali (Dipartimento di Scienze Umane,
Filosofiche e della Formazione e Università degli Studi di
Napoli “Parthenope”). Ancora il rettore Vincenzo Loia si è
impegnato a proporre per il prossimo anno accademico
l’istituzione del corso di Laurea Magistrale in Psicologia di
comunità per i contesti formativi, per il benessere e lo sport
(Dipartimento   di     Scienze   Umane,   Filosofiche   e   della
Formazione).

De Luca torna a Unisa e
annuncia piena collaborazione
con Loia
di Andrea Pellegrino

Taglio netto con il passato, collaborazione con il nuovo
rettore dell’Unisa. De Luca rimette piede a pieno titolo al
campus di Fisciano, dopo anni di freddezza con l’allora
rettore Aurelio Tommasetti. L’occasione è il progetto di
digitalizzazione delle opere di Viviani, curato proprio dagli
studenti del campus e finanziato dalla Regione Campania. Il
governatore è seduto accanto a Vincenzo Loia, il successore
alla guida dell’Ateneo di Aurelio Tommasetti, oggi indicato
direttamente da Matteo Salvini per la composizione delle liste
regionali in Campania. Un duetto, quello tra rettore e
presidente della Regione, che non si vedeva da tempo, perfino
nei giorni delle Universiadi in Campania. Vincenzo De Luca
tende la mano e annuncia la piena collaborazione e sintonia
con Loia. «Sono felice di incontrare il nuovo rettore – dice
dal palco del teatro d’Ateneo – ci eravamo visti rapidamente
durante il periodo delle Universiadi. Credo che avvieremo un
rapporto di forte collaborazione tra l’istituzione regionale e
l’Università di Salerno per creare sviluppo, ricerca e
prospettive di lavoro per i giovani». Si dice che Loia e De
Luca si siano incontrati pochi minuti prima dell’avvio del
convegno di ieri mattina. Sul tavolo la vicenda Ruggi,
attualmente commissariato e che tra breve potrebbe riavere il
direttore generale. Una nomina bloccata proprio in attesa
dell’arrivo del nuovo rettore all’Unisa.

Iovino, M5s: “In Campania si
rischia il paradosso”
di Giovanna Naddeo

Buone notizie per gli studenti universitari di tutta la
penisola. La commissione Bilancio al Senato, nella giornata di
ieri, ha approvato lo stanziamento di 31 milioni, contro i 16
attuali, da destinare al fondo per le borse di studio per
l’università. “Una notizia straordinaria, se non fosse che in
Campania, con un sistema di gestione fallace affidato ad
Adisurc, si rischia il paradosso” è quanto dichiara il
deputato pentastellato e segretario alla presidenza della
Camera, Luigi Iovino. “Tenuto conto che ad oggi c’e una sola
dipendente appena incaricato di smaltire ben 21.937 pratiche
di studenti campani aventi diritto a beneficiare di borse di
studio, non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere se questo
numero dovesse raddoppiare”. E aggiunge: “Garantire il diritto
allo studio equivale a garantire il diritto alla democrazia e
allalibertà di ciascuno di no. In Campania da troppi anni
assistiamo a ritardi sistematici nell’erogazione di borse di
studio, con studenti in attesa addirittura dal 2012. Ragazzi
che non possono permettersi di accollarsi spese fin troppo
onerose, costretti per questo a fare salti mortali, se non
alla rinuncia alla carriera universitaria che rappresenta una
delle peggiori sconfitte per il nostro Paese. Non possiamo piu
consentirlo”. E poi: “Una battaglia che ha fatto sua da anni
anche il consigliere regionale Luigi Cirillo accanto al quale
mi batterò perché nella Campania di De Luca, dopo aver negato
ai nostri cittadini il diritto alla salute, al lavoro, alla
vivibilita e a un’aria pulita, non si continui a ledere anche
il sacrosanto diritto allo studio dei nostri giovani”.

Università   premiata    per
sostenibilità ambientale
di Giovanna Naddeo

Unisa sempre più virtuosa nell’ambito della sostenibilità
ambientale. Lo studio Green Metric 2019 curato dall’Università
dell’Indonesia colloca l’Ateneo salernitano al 112° posto su
800 realtà accademiche in tutto il globo. Un incredibile balzo
in avanti per l’Università salernitana, che conquista oltre
cento posizioni rispetto alla classifica 2018, dove risultava
214esima. Tra gli indicatori su cui l’Ateneo ha mostrato una
performance particolarmente positiva, la pianificazione
energetica implementata per i due campus e i programmi di
ricerca e formazione sui temi della sostenibilità (corsi,
pubblicazioni scientifiche, eventi tematici). «L’impegno che
il nostro Ateneo profonde in termini di miglioramento e di
riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività,
contribuisce a delineare il profilo di quello che intende
essere sempre più un Campus Sostenibile». E’ quanto dichiara
il neorettore, Vincenzo Loia. E aggiunge: «La strategia che
abbiamo messo in atto punta in particolare ad aumentare le già
buone prestazioni energetiche, incrementando la produzione da
fonti rinnovabili». Inoltre, «occorre gestire in modo sempre
più efficiente le risorse idriche e il ciclo dei rifiuti,
nonché sensibilizzare la nostra comunità sulla fondamentale
importanza del rispetto ambientale». Sarà chiuso nei prossimi
gioni il bando di apliamento del parco fotovoltaico, tra i
punti all’occhiello del Campus di        Fisciano. «Grazie
all’attività del gruppo di docenti,      personale tecnico-
amministrativo e studenti impegnato sulle olitiche di
sostenibilità» – tiene a precisare Vincenzo Loia, «stiamo
lavorando per migliorare le nostre performance partendo dal
presupposto che al ruolo istituzionale delle Università si
associa un duplice impegno: essere sostenibili e impegnarsi
per la sostenibilità». Per quanto riguarda il panorama
nazionale, l’Ateneo salernitano guadagna ben tre posizioni
rispetto al precedente anno solare, classificandosi al 9°
posto nella classifica nazionale, seguita da Bologna, Torino,
Venezia Milano-Bicocca, dal Politecnico di Torino, L’Aquila
Luiss University di Roma e Università degli Studi di Genova.
Conquistato il primo posto, invece, nella classifica degli
atenei meridionali. Green Economy e sostenibilità saranno al
centro di un dibattito in programma martedì 10 dicembre, alle
ore 9, presso l’aula delle Lauree “Nicola Cilento” del campus
di Fisciano. Tra i relatori, Giovanni Bartolomeo, responsabile
Affari istituzionali territoriali di Enel Italia per la
Campania e Basilicata, e Roberto Morassut, sottosegretario al
Ministero dell’Ambiente e del Mare.

La Lega napoletana conquista
Salerno: Esposito nominato
coordinatore   provinciale,
Tommasetti responsabile del
programma elettorale
di Erika Noschese

La Lega Salerno sembra essere pronta a ripartire da zero dopo
la frattura interna creatasi alle scorse elezioni europee.
Nella giornata di ieri, infatti, due importanti novità che
sembrano però aver suscitato l’ira dei leghisti salernitani.
Terminata, definitivamente, l’era Falcone. Il coordinamento
provinciale ha una nuova figura di riferimento: si tratta del
napoletano Nicholas Esposito, residente a Portici, nominato
coordinatore provinciale da Nicola Molteni, recentemente alla
guida del coordinamento regionale. «Oggi (ieri per chi legge
ndr) ho avuto l’onore e l’onere di essere stato nominato
segretario provinciale di Salerno. Ringrazio il Coordinatore
regionale l’onorevole Nicola Molteni per la fiducia concessami
– ha detto Esposito attraverso i suoi canali social – C’è una
comunità da aggregare e valorizzare che da tempo con impegno,
passione e competenza porta avanti le istanze della Lega». Il
partito di Matteo Salvini sembra ora intenzionato a procedere
a passo svelto verso le elezioni regionali, in programma nel
2020. L’ex rettore dell’Università degli Studi di Salerno,
Aurelio Tommasetti, è stato infatti nominato responsabile del
programma elettorale. «Ringrazio il coordinatore regionale
Nicola Molteni che, d’intesa con Matteo Salvini, mi ha
indicato come Responsabile del programma elettorale della Lega
per le prossime Elezioni Regionali in Campania. Un grande
onore ma anche una grande responsabilità per la quale mi
impegnerò con determinazione nei prossimi mesi», ha detto l’ex
numero uno dell’Unisa. Due scelte che, come già anticipato,
hanno suscitato l’ira degli esponenti salernitani che
speravano di vedere riconosciuto il loro impegno territoriale
provinciale di Salerno. Nulla da fare, almeno per il momento.
Molteni sembra infatti aver preferito ancora una volta
esponenti napoletani: tanto Tommasetti quanto Esposito, di
fatti, hanno origini partenopee.

Terremoto in Albania, docente
Unisa: «Rafforzare relazioni
tra lo Stato e Ue»
di Giovanna Naddeo

Sospensione delle attività accademiche e chiusura degli uffici
giudiziari ancora per qualche giorno, mentre le scosse di
assestamento continuano a far tremare la terra. Riprende,
dunque, lentamente la quotidianità albanese dopo il violento
fenomeno sismico dello scorso 26 novembre. Ancora migliaia gli
sfollati in attesa di una sistemazione temporanea o di
seppellire coloro che non ce l’hanno fatta, eppure da più
parti si levano ringraziamenti ai soccorritori europei per
quell’abbraccio solidale nelle ore più buie della storia
albanese. «Sono rientrata in Italia da Tirana lo scorso 16
novembre, esattamente dieci giorni prima del terremoto» –
racconta Teresa Russo, ricercatrice presso il Dipartimento di
Scienze Giuridiche Unisa, titolare delle cattedre di
“Organizzazione internazionale” e “Diritto dell’Unione Europea
e delle migrazioni”, da anni promotrice del dialogo tra
l’Ateneo salernitano e l’Università albanese di Vlore.
«Colleghi e amici albanesi, fortunatamente, stanno bene. Il
popolo albanese» continua Russo «ripone grande speranza
nell’ingresso nell’Unione Europea. Il rifiuto da parte di
alcuni Stati rappresenterebbe un “errore storico”, come ha
affermato anche il nostro Presidente del Consiglio, Giuseppe
Conte. Dopo quasi vent’anni dall’Agenda di Tessalonica, non
stati fatti passi avanti significativi». Rimandi su rimandi,
da ultimo il Consiglio europeo dello scorso 18 ottobre 2019 ha
deciso di tornare sulla questione dell’allargamento prima del
vertice UeBalcani occidentali, in programma a Zagabria a
maggio 2020. «C’è instabilità all’interno del Paese, diviso
ormai in tre fasce generazionali sempre più distanti tra loro»
– specifica Russo. «Da un lato, la fascia conservatrice dei
propri usi e costumi; dall’altro, i professionisti che si sono
formati nei nostri Atenei e che parlano fluentemente
l’italiano; dall’altro ancora i giovanissimi, l’ultima
generazione, proiettata già verso l’Europa e gli Stati Uniti e
che predilige l’utilizzo dell’inglese». Tre generazioni
lontane per età, lingua, costume. «Non mancano coloro che
tornano a casa per rispetto delle proprie radici, seppur con
grandi difficoltà nell’inserimento nel tessuto socioeconomico
del Paese». Eppure, l’adesione dell’Albania all’Ue gioverebbe
ad entrambi i contraenti. «L’abbraccio solidale di questi
giorni eccezionali deve fungere da mediatico per rafforzare le
relazioni tra Ue e Albania». In cantiere, il lancio del
programma del modulo Jean Monnet “EU-Western balkans
cooperation on justice and home affairs” nell’ambito del
programma Erasmus+ per il triennio 2019-2022. Ai partecipanti
la possibilità di prender parte (gratuitamente) a un corso
triennale di specializzazione sulla cooperazione in materia di
giustizia e affari interni con i Balcani occidentali in vista
della loro prossima adesione all’Unione. L’offerta formativa
del Modulo, rivolta agli studenti universitari (italiani e
stranieri), ai laureati, ai dottori e dottorandi di ricerca ed
a tutti gli stakeholders che operano nell’ambito della
cooperazione giudiziaria e di polizia, costituirà, inoltre,
un’opportunità unica di formazione e orientamento sul futuro
dell’Unione europea per gli studenti e professori albanesi che
già beneficiano della mobilità Erasmus nell’ambito
dell’International Credit Mobility (Icm) presso l’Ateneo
Salernitano. Le attività formative saranno, altresì,
affiancate da attività di ricerca e iniziative socio-culturali
organizzate con il coinvolgimento attivo anche degli
stakeholders   albanesi   e   degli   altri   paesi   dei   Balcani
occidentali.

Sold    out   per   Giuliano
Sangiorgi: «Il sud, il motore
del mondo»
di Giovanna Naddeo

«Noi, la voce di un Sud culla di grandi idee, linfa vitale per
la cultura e l’arte, terra di sogni e di sacrifici. È il
sacrificio a rendere unica questa terra. Nessuno ti potrà
togliere quanto costruito. Il Sud è il motore del mondo». Sono
parole di incoraggiamento quelle di Giuliano Sangiorgi alla
platea di studenti e fans che riempiono il Teatro (sold out)
del Campus di Fisciano. Il frontman dei Negramaro è intervento
nella serata di ieri a Unisa nella cornice di “DLiveMedia”, la
rassegna diretta da Roberto Vargiu e nata con l’obiettivo di
stimolare il dialogo tra giovani ed esponenti del mondo
dell’arte e dello spettacolo. Due grandi appuntamenti nella
stessa giornata per “DLiveMedia”: nel primo pomeriggio, il
dialogo con il celebre giornalista sportivo, Federico Buffa,
affezionato amico della rassegna, a proposito di sport e
alimentazione; poi l’incontro con Sangiorgi, il quale è
preliminarmente ricevuto da Vincenzo Loia nel suo nuovo
ufficio. «Vivevamo una Lecce universitaria che, senza
l’ausilio dei social (allora non c’erano), era perfettamente
al passo coi tempi. Quello che succedeva a Londra non era per
nulla distante da quello che succedeva nella nostra città.
Eravamo desiderosi di sapere cosa succedeva nel mondo e
rispondevamo con la nostra musica. Non abbiamo mai vissuto il
divario di cui tanto si parla» confida un Sangiorgi con il
sorriso sulle labbra e senza filtri, che non trascura di
commentare i suoi ultimi lavori. «Frozen 2? Bellissima
esperienza!» esclama, a proposito del cartoon firmato Walt
Disney al quale il cantante ha prestato la voce alla colonna
sonora. «Cantare per “Frozen 2” significa diventare l’eroe di
mia figlia Stella. Penserà che sono la voce di tutti i suoi
cartoni preferiti. Glielo farò credere. Premerò Stop sul
finale di ogni cartoon che vedrà e le canterò la mia personale
sigla». E poi: «Immagine e musica, un binomio inscindibile»
dichiara Sangiorgi, in merito al docufilm “L’anima vista da
qui” per i 20 anni di carriera della band. «Quando scrivo, è
inevitabile che veda davanti a me anche scorrere la pellicola
della storia. Lo ritengo un momento fondamentale». Platea in
delirio quando Sangiorgi impugna la chitarra per un breve
omaggio musicale. Chi canta a squarciagola e chi immortala il
momento con lo smartphone, magari pensando all’amico fan
rimasto fuori dal Teatro per sopraggiunta incapienza. «Ma non
finisce qui» chiosa Vargiu. « Continueremoa a regalare eventi
importanti all’università e al territorio con la
partecipazione dei più rappresentativi artisti della cultura
italiana. Ci sono ancora tante soprese in programma».
Restiamo, dunque, connessi.
Puoi anche leggere