Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici
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MARIA VITTORIA CALVI Università di Bergamo Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici Gli studi sulla comprensione, maturati nel campo delle scienze cognitive1, hanno fornito apporti teorici molto fecondi per la glotodidattica, soprattutto nel caso dell'apprendimento di lingue affini. Infatti, fermo restando che un corso generale di lingue straniere (LS) dovrebbe favorire uno sviluppo armonico delle diverse abilità, la comprensione può anche costituire l'obiettivo principale dell'insegnamento: nel quadro di una didattica per scopi specifici2, volta al raggiungimento di competenze parziali, può essere opportuno privilegiare, ad esempio, la comprensione di testi scritti (Montalto Cessi 1996). Da questo punto di vista, l'apprendimento di una lingua vicina alla LM offre consistenti vantaggi, come dimostrano numerose ricerche effettuate nell'ambito delle lingue romanze, anche nei casi di studio simultaneo di più lingue3. La somiglianzà lessicale e morfosintattica permette di attivare, sul 1 Lo spostamento dell'attenzione dei linguisti dal momento della produzione a quello della ricezione avviene in modo decisivo a partire dagli studi di linguistica testuale e analisi del discorso, e si consolida nel campo delle scienze cognitive (psicologia cognitiva, computer science ecc). Per valutare il contributo di questi studi nel campo dell'educazione, soprattutto linguistica, è ancora preziosissimo il testo curato da Corno e Pozzo (1991). Per quanto riguarda la didattica dello spagnolo, rientrano in questo quadro teorico gli studi sulla comprensión lectora (comprensione della lettura): si trovano diversi articoli sul tema sfogliando le varie riviste didattiche come Cable, Frecuencia-L e Carabela (si veda ad es. il Dossier: Lectura nel n. 7 di Cable, 1991). La bibliografia sull'insegnamento di lingue per fini speciali è molto vasta; segnalo, ad esempio, Gotti (1991) e, in ambito spagnolo, il numero monografico della rivista Carabela su La enseñanza del español como lengua extranjera confines específicos (1998), cui rimando per le indicazioni bibliografiche. 3 Tra le iniziative intemazionali più articolate emergono il progetto GALATEA, condotto da Louise Dabène e finalizzato all'elaborazione di una grammatica della comprensione tra lingue romanze (Baqué e Estrada 1999; Dabène e Degache 1996; López Alonso e Sére de Olmos 1994-95, 1996 e 1997; Malheiros-Poulet, Degache e Masperi 1994); e quello coordinato da C. Blanche-Benveniste, "EuRom4", orientato verso l'apprendimento simultaneo di tre diverse lingue romanze da parte di principianti assoluti (Blanche-Benveniste 1995 e Bonvino 1998). Sulla comprensione nella didattica di lingue affini si veda anche C&:. AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici. '*'"••
56 María Vittoria Calvi piano linguistico, operazioni analogiche e inferenziali molto produttive; anche la prossimità culturale richiama facilmente gli schemi di conoscenza del mondo (López Alonso e Sére de Olmos 1994-95: 252-253). Inoltre, il rischio di interferenze è meno elevato che nelle attività di produzione, in cui la percezione di poca distanza induce più facilmente a trasferire le strutture della LI nella L2, sia in difetto di conoscenza della LS e quindi come strategia comunicativa (operante soprattutto nei casi di apprendimento spontaneo), sia a diversi stadi dell'interlingua, con tendenza alla fossilizzazione. Resta però da chiarire fino a che punto le ambigue affinità incidano sulla comprensione, ostacolando il riconoscimento del senso globale del testo. È noto che molti falsi amici4 sono tali solo se presentati isolatamente: la contestualizzazione, anche con una semplice frase, può sciogliere l'ambiguità; se poi si aggiungono l'identificazione del tipo di testo, i dati contestuali e i riferimenti paratestuali, Pinterpretazione corretta dovrebbe essere assicurata. La comprensione, infatti, non è solo un processo linguistico: dipende da diverse strategie cognitive, ed è influenzata da svariati fattori pragmatici. Ma in che termini la falsa somiglianzà può interferire con la rappresentazione semantica e i processi di ricostruzione mentale del testo? López Alonso e Sére de Olmos (1997: 142) ritengono che la comprensione tra lingue vicine vada messa a fuoco in termini di affinità più che di differenza e che quindi il problema dei falsi amici debba essere ridimensionato. Ma se il soggetto tende immediatamente ad assimilare i significanti affini di lingue diverse applicando il significato conosciuto nella LM (o in un'altra LS), è evidente che le ingannevoli somiglianze possono comportare errori interpretativi anche grossolani, e contrari alla coerenza testuale: per rendersene conto, basta pensare al nutrito aneddotario di svarioni traduttivi. Altre ricerche sulla comprensione tra lingue vicine sottolineano infatti come le parole parzialmente trasparenti possano condurre su false piste (Malheiros Poulet, Degache e Masperi 1994: 341). Robert(1996). 4 La questione dei falsi amici tra spagnolo e italiano è stata messa a fuoco soprattutto dal punto di vista linguistico, come avviene nei classici repertori, da Meregalli (19SS) al più recente Sané e Schepisi (1992). Ma la prospettiva interlinguistica va integrata con l'analisi dei processi mentali coinvolti, al fine di chiarire i casi di effettiva difficoltà; si vedano ad es. gli studi sul transfer e sulla percezione di prossimità, con le varie implicazioni positive e negative (Gass e Selinker 1992; Kellerman e Sharwood Smith 1986; Odlin 1989). Una presentazione in chiave psicolinguistica della questione dei falsi amici si trova in Dabène (1975: 52-55); per l'italiano e lo spagnolo si veda Calvi (1995: 86-90). Sono anche utili gli studi su italiano e spagnolo in zone di contatto (Meo Zilio 1989; Cancellier 1996) e sull'apprendimento spontaneo (Schmid 1994); sulla commutazione di codice in parlanti di spagnolo e italiano, cfr. Bizzoni e De Fina (1992) eTitone (1995). AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici 57 L'effetto negativo delle false affinità è stato rilevato anche tra lingue più distanti di italiano e spagnolo; ad esempio, Laufer (1997) distingue tre tipi di difficoltà lessicali nella lettura di un testo: termini sconosciuti e opachi (words you don 't know), ingannevole trasparenza (words you think you know) e parole difficili che lo studente cerca inutilmente di decifrare attraverso il contesto (words you can 't guess). Gli errori interpretativi più frequenti si riferiscono proprio al secondo gruppo: mentre i termini distanti costringono lo studente a formulare delle ipotesi o a consultare il vocabolario, quelli affini generano falsa fiducia, ed è proprio la non consapevolezza della difficoltà a ostacolare maggiormente la comprensione5. Nei prossimi paragrafi, esporrò i risultati di una sperimentazione condotta su un gruppo di studenti di spagnolo italofoni, allo scopo di valutare i meccanismi di costruzione del senso in fase di comprensione, con particolare attenzione per la problematica dei falsi amici. 1. La sperimentazione: metodologia e testo utilizzato 1.1.1 soggetti La sperimentazione è stata condotta su un gruppo di 27 studenti del II anno di lingua e letteratura spagnola della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Bergamo; il testo selezionato e le relative domande sono state presentate agli allievi in una delle ultime lezioni del corso 1998/996. Il gruppo aveva seguito, per due anni accademici, sei ore settimanali di lezioni di lingua spagnola. 1.2. Tipologia e presentazione del testo Alcune ricerche hanno evidenziato che la conoscenza della L2, nel caso di lingue vicine, incide poco sulla comprensione (López Alonso e Sére de Olmos 1994-95: 262); lo stesso testo viene decodificato anche da chi non conosce affatto la lingua in questione. Il principiante dispone infatti di un vocabolario potenziale che, se ben sostenuto dalla coerenza testuale, e da tutti gli altri elementi che contribuiscono alla decodificazione del senso, permette la comprensione anche in assenza di conoscenze linguistiche effettive. Ma il "an attempt to guess presupposes awareness on thè pari of learners that they are facing an unknown word. If such awareness is not there, no attempt is made to infer thè missing meaning. This is precisely thè case with deceptively transparent words [...]. Learners think they know them and assign thè wrong meaning to them, distorting thè immediate context in this way. But this may not be thè end of thè distortion process. The misinterpreted words will sometimes serve as clues for guessing words that thè leamer recognizes as unknown, which may lead to larger distortion" (Laufer 1997: 26-27). Ringrazio Mercedes González che gentilmente ha collaborato all'esecuzione della ricerca. AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
58 Maria Vittoria Calvi vantaggio è subordinato alla tipologia testuale: il testo narrativo viene compreso più facilmente di quello argomentativo e di quello descrittivo (López Alonso e Sére de Olmos 1998); inoltre, in alcuni settori del lessico le opacità sono, per diverse ragioni evolutive, superiori che in altri: in questo senso, la difficoltà linguistica non è affatto commisurata a quella concettuale7. Il testo selezionato appartiene al settore del turismo, un campo in cui l'intersecarsi di elementi materiali e organizzativi, economici e culturali produce un linguaggio complesso, che attraversa numerose discipline e campi lessicali (storia, storia dell'arte, scienze naturali, trasporti, strutture alberghiere ecc.)8. L'articolo è tratto dall'inserto "Motor y viajes" del quotidiano El Mundo (1/5/1999), e descrive un itinerario nella provincia di Palencia ("La ruta de los pantanos"); si rivolge al turista nazionale, con lo scopo di dare informazioni su mete poco conosciute ma di interesse ambientale: siamo quindi nell'ambito di una divulgazione turistica di tipo descrittivo. Il testo è stato presentato a tutta pagina, e ciò per fornire nella loro integrità tutti gli indicatori paratestuali che potessero contribuire all'integrazione degli elementi informativi nelle preconoscenze possedute (Carrell e Eisterhold 1991: 228-229). Nella fotocopia, nonostante il passaggio dal colore al bianco e nero, erano ben visibili: il nome del quotidiano e della sezione "Viajes", la fotografia del lago artificiale e lo schema dell'itinerario ruristico-naturalistico proposto. Attraverso un questionario scritto, è stato chiesto agli studenti di leggere la prima parte dell'articolo e successivamente: 1) di indicare il grado di difficoltà del testo; 2) di riassumerne l'argomento; 3) di tradurne un frammento9; 4) di segnalare quali termini sarebbe stato utile rintracciare sul vocabolario. 1.3. Aspetti linguistici Dal punto di vista linguistico, il testo appare in buona parte trasparente o facilmente comprensibile da studenti di II livello, ma presenta una certa 7 Da questo punto di vista, lo spagnolo risulta più opaco agli italofoni che non viceversa, dato il maggior peso di elementi non latini nel lessico, come arabismi, baschismi e termini provenienti dalle lingue indigene d'America, che designano soprattutto oggetti concreti. Per contro, gli italiani avranno meno difficoltà a decodificare termini colti, anche arcaici, data la maggiore vicinanza al latino. 8 Tra i linguaggi specialistici, quello del turismo è uno dei meno studiati; ne propongo un primo approccio in // linguaggio spagnolo del turismo (Calvi 2000). La traduzione verso la lingua madre è uno degli strumenti più idonei ad accertare la comprensione "fine" di un testo in LS, cioè di tutti gli elementi che ne costituiscono il tessuto linguistico: non consente infatti strategie di evitamento degli ostacoli. AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici 59 dose di opacità e vari casi di falsi amici. Mi limiterò ad alcune osservazioni sul primo frammento, quello proposto per la traduzione. Le opacità riguardano soprattutto la terminologia relativa alla descrizione del paesaggio: calizas, hayedos, salcedas, robledales, sebbene non del tutto distanti dall'italiano (calcaree, faggeti, saliceti, rovereti), sono termini poco frequenti in entrambe le lingue; la loro decifrazione richiederebbe una certa dimestichezza con il latino, con le regole evolutive dello spagnolo e con il valore semantico di suffissi quali -izo, -edola, -al. Tuttavia questi vocaboli non sono del tutto rilevanti per la comprensione globale del testo: la trasparenza di España natural, montañas, verdes valles, e la presenza di termini noti come ríos, assicurano l'identificazione, sia pur induttiva, della tipologia ambientale; le successive occorrenze di robledales e hayedos in combinazione con l'iperonimo bosque (nel frammento da leggere ma non da tradurre), confermano l'ipotesi, pur non eliminando la difficoltà di comprensione. Un altro termine opaco è eje, la cui collocazione sintagmatica ("Entre unos y otros discurre la carretera L-210, que constituye el eje de nuestra ruta") non aiuta a individúame il senso, suggerito invece dal disegno a fondo pagina. A differenza dei termini opachi, che sono di uso occasionale, i falsi amici svolgono un ruolo chiave nella costruzione del senso; pantano, in particolare, costituisce il nucleo tematico del testo. Con l'omofono italiano "pantano", il termine spagnolo condivide il senso di "terreno cubierto de barro y de agua estancada poco profunda" ma non quello di "depòsito de agua construido aprovechando cierta disposición del terreno, donde se almacena la de las co- rrientes naturales que afluyen a él, para emplearlas con regularidad; embalse"10. L'accezione utilizzata nell'articolo è, ovviamente, la seconda, che corrisponde a un intervento di sfruttamento delle risorse idriche molto diffuso nella Spagna centrale; i laghi artificiali sono spesso mete turistiche di grande interesse regionale, ma poco note agli stranieri. Nel testo ricorrono diversi indicatori del senso, sia di tipo iconografico (la fotografia e il disegno a fondo pagina, in cui si utilizza il sinonimo embalse, che risulta tuttavia opaco) sia linguistico ("pantanos artificiales"), che dovrebbero favorire la comprensione. Tra gli altri "falsi amici", ruta non crea problemi di comprensione ma, come vedremo, qualche difficoltà nella scelta dei traducenti; camino può essere identificato erroneamente con il corrispettivo "cammino", che non possiede le stesse accezioni del termine spagnolo, ma non con l'omofono "camino" (sp. chimenea), semanticamente molto distante. Altri casi di opacità o ambiguità, come cercanía, justo por encima de, carretera dovrebbero essere facilmente risolti da studenti di secondo livello. Vi è poi un certo quantitativo di termini geografici poco conosciuti: nomi di Le definizioni sono tratte dal Diccionario de uso del español di M. Moliner (ed. su CD-rom, 1998). AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
60 María Vittoria Calvi fiumi (Carrión e Pisuerga), di città o centri abitati (Guardo, Cervera, Palencia), facilmente "trasportabili" nella traduzione italiana, e aggettivi, come palentina e cántabras, che richiedono invece qualche cambiamento. Per le sue caratteristiche linguistiche, il testo presenta dunque una difficoltà media per gli studenti interpellati; si può prevedere che l'ambiguità del termine pantano, e la non conoscenza degli aspetti referenziali ad esso connessi, creino qualche difficoltà di comprensione, ma che i numerosi indicatori di senso aiutino a superare l'ostacolo. È anche prevedibile che non vengano azzardate ipotesi sui termini opachi relativi al paesaggio, elencati in un inciso, ma che venga cercata una soluzione per eje, data la più significativa collocazione sintagmatica. 2. Analisi dei risultati L'analisi dei questionali mostra che le numerose opacità e i falsi amici presenti nel testo non hanno impedito l'identificazione del genere testuale e dell'argomento, che del resto è stata favorita dagli elementi extra-linguistici; ma che comunque la comprensione è stata ostacolata sia dai fattori linguistici sia da lacunose conoscenze enciclopediche, in misura molto variabile da un lettore all'altro. 2.1. Grado di difficoltà e argomento Circa la percezione soggettiva della difficoltà, la maggior parte degli intervistati (18) indica un grado medio (3 in una scala da 1 a 5); per gli altri si tratta invece di un testo piuttosto facile (livello 2): evidentemente, nonostante i termini nuovi, prevale la fiducia indotta dalle proprie conoscenze della lingua e dalle numerose trasparenze lessicali. La varietà delle risposte alla domanda "Di che cosa parla il testo?" dipende, in buona misura, da fattori individuali; si va da soluzioni molto sintetiche o addirittura riduttive ("Di itinerari turistici", "II testo descrive una zona della Spagna") ad altre molto dettagliate. Dal punto di vista della ricerca, interessano maggiormente gli errori interpretativi, poiché le omissioni sono più difficilmente valutabili, trattandosi di un testo descrittivo. I casi di devianza riguardano soprattutto la collocazione geografica: in risposte quali "Tratta delle bellezze naturali ed architettoniche della zona cantábrica della Spagna" si evincono lacune nelle conoscenze geografiche, più che errori derivanti da difficoltà linguistiche. Le stesse carenze sono rivelate da indicazioni come "la provincia castigliana" o "del paesaggio della Castiglia", che risultano inappropriate in quanto troppo generiche. E da notare che gli stessi soggetti hanno tradotto correttamente i segmenti del testo in cui viene precisata la posizione geografica (versante sud della cordigliera cantábrica, nel nord della provincia castigliana di Palencia): evidentemente, l'attenzione ai AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici 61 processi basso-alto, cioè quelli incentrati sugli aspetti linguistici, ha ostacolato l'accesso agli schemi più generali di livello superiore, impedendo l'inserimento dei nuovi dati nella conoscenza del mondo (Carrell e Eisterhold 1991:222). Non mancano le risposte corrette ed esaurienti (ad es.: "Il testo descrive il paesaggio della provincia di Palencia e in particolare di cinque laghi artificiali"), che tuttavia, in alcuni casi, sono seguite da una traduzione con molti errori od omissioni. D'altra parte, è stato osservato che i principianti assoluti si concentrano maggiormente sui processi di alto livello e sulla coerenza della propria traduzione", essendo consapevoli di non poter fare affidamento sulle conoscenze linguistiche. Ma questo non avviene in tutti i lettori; sembra che alcuni siano meno attenti di altri alla coerenza testuale, e abbiano maggiori difficoltà nel passare ai processi di alto livello: cambiano inoltre, da un soggetto all'altro, le preconoscenze, lo stile cognitivo, la capacità di gestire le ipotesi, ecc. (Malheiros-Poulet, Degache e Masperi 1994: 344-346). 2.2. La traduzione Per quanto riguarda la traduzione, com'era prevedibile, i termini opachi sono stati quasi completamente ignorati; calizas è stato tradotto in due casi con "alte" e in uno con "caligginose", e salcedas solo una volta con l'incongruente "siccità"12. Nel caso di eje, si registrano quattro tentativi, di cui due accettabili ("asse", "punto focale") e due incongruenti ("itinerario" e "tragitto", coerenti con l'argomento generale, ma non nella combinazione con "percorso"). L'interpretazione di pantanos ha creato difficoltà. Solo dieci studenti hanno utilizzato nella traduzione il termine italiano "laghi" (6) o "laghetti" (4); in un caso non è stato tradotto il vocabolo isolato ma è stato utilizzato il sintagma "laghi artificiali". Le altre soluzioni si dividono fra: "paludi" (6), 11 López Alonso e Sére de Olmos (1997: 148) osservano che i soggetti delle loro sperimentazioni tendono sempre a creare una coerenza testuale che permetta di muoversi nella direzione alto-basso, dando signifícate ai termini opachi. Ad esempio, in un testo che parla di un incendio, il segmento "bougie mal éteinte" che risultava incomprensibile agli ispanofoni, è stato comunque interpretato come causa dell'incendio, anche a costo di trovare soluzioni fantasiose ben lontane dalla realtà linguistica del testo. Questa strategia era, ovviamente, imposta dalla tipologia del testo, cioè una notizia di cronaca, in cui la relazione causa-effetto risulta decisiva. Le indagini condotte da Malheiros-Poulet, Degache e Masperi (1994) portano a risultati analoghi: di fronte a un termine opaco, si attivano diversi processi di alto livello, in rapporto con gli schemi formali o le conoscenze extralinguistiche del soggetto; anche quando i risultati sono devianti dal punto di vista linguistico, viene mantenuta la coerenza referenziale (ad es., manicomio tradotto in francese con médicament, errato ma compatibile con il campo semantico interessato. Il tentativo di traduzione è giocato sulla somiglianzà formale, ma il risultato è incompatibile con il contesto, dato che si parla di zone umide. AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
62 Maria Vittoria Calvi "stagni" (5), "pantani" (3; in alternanza con "acquitrini" e "paludi"); in un caso viene evitata del tutto la traduzione, e in un altro appare la scelta un po' bizzarra di "sentieri". In definitiva, alcune volte il termine ambiguo è stato trasferito automaticamente nella lingua d'arrivo; altri studenti hanno evitato l'equivalente formale "pantano" ma si sono orientati su termini che ne condividono il significato: cioè, il significante spagnolo è stato proiettato sul significante italiano e, a partire da questo, sono state cercate parole di significato affine, senza riuscire a compiere lo spostamento semantico verso "lago (bacino) artificiale", che avrebbe evitato l'incoerenza referenziale di "pantani artificiali", "paludi artificiali", "stagni artificiali". Anche nel caso di camino ha giocato l'interferenza del significante spagnolo, non certo assimilato al distante "camino", ma al più vicino "cammino" (9), che tuttavia risulta inadatto al contesto ("Desde Guardo a Cervera, un camino junto a los ríos Camón y Pisuerga"); da notare che in alcuni casi l'incongnienza è accentuata dall'errata interpretazione di junto a: "un cammino insieme ai fiumi" (3). Più indovinata la scelta di "percorso" (8), che avrebbe dovuto essere suggerita dalla tipologia testuale; altri hanno selezionato "sentiero" (6), che potrebbe tradurre camino, ma in questo caso risulta incoerente, dato che si parla esplicitamente di una carretera. L'italiano "percorso" è stato utilizzato correttamente da meno di un terzo degli intervistati anche in corrispondenza di ruta; pure possibile la scelta di "itinerario" (1). Solo in un caso agisce direttamente l'interferenza dello spagnolo sull'italiano "rotta", evidentemente fuori luogo; nei restanti due terzi delle risposte, si registra una grande varietà di termini inadatti al contesto ("via", "tragitto") o errati ("piantina", "cartina", "zona"). Sulle scelte scorrette, ha inciso l'opacità del termine eje con cui si combina la seconda occorrenza di ruta; ma anche in questo caso, è da notare la difficoltà di operare scelte traduttive compatibili con il genere testuale. Nella traduzione si registra poi un vasto campionario di errori, anche laddove la conoscenza della lingua avrebbe dovuto prevenirli. Un'analisi dettagliata esula dalle mie intenzioni; vale però la pena di commentare un'omissione non prevedibile: una minoranza non insignificante di studenti (4) ha evitato la traduzione di nieves, termine noto e ben trasparente, che oltre a tutto si ripete nel testo togliendo ogni ambiguità ("nieve en invierno"). Forse, la neve viene sentita come incompatibile con il paesaggio spagnolo; uno schema di conoscenza rende quindi sospetto un termine di per sé trasparente. D'altra parte, soprattutto negli studenti intermedi di spagnolo, con madre lingua affine alla L2, agiscono meccanismi di evitamento del transfer: avendo riscontrato l'incidenza di ingannevoli somiglianze, alcuni discenti preferiscono utilizzare, nei casi dubbi, termini più distanti (Hédiard 1989: 227). AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici 63 Ha riservato sorprese anche la traduzione del sintagma "Justo por encima de ellos". La maggior parte degli intervistati (19) traduce correttamente justo con "proprio", ma non mancano omissioni (4) e scelte errate, come "appena" o il calco "giusto"; stupisce soprattutto l'elevata incidenza di "in cima" (8), in cui l'interferenza dello spagnolo prevale sulla coerenza referenziale. Un interessante esempio di evitamento del transfer è invece dato dall'uso di "foci", sempre in corrispondenza di por encima, indotto dal riferimento ai fiumi, ma incongruente nel paesaggio montano. Tra le altre trasposizioni di forme spagnole, "unito" per junto (5), "fontane" per Fuente (1); da notare anche il prestito generalizzato di palentina, inesistente in italiano ma facilmente trasferibile. Non tutti utilizzerebbero a fondo la ricerca sul vocabolario: a parte i 4 casi in cui mancano le indicazioni (presumibilmente per dimenticanza e non per rinuncia deliberata), alcuni si accontenterebbero di cercare quattro parole (5), tre (2) o due (1). Ma la maggior fiducia nelle proprie capacità di comprensione non corrisponde a una competenza reale: anche chi non sfrutterebbe del tutto l'opzione offerta, omette un elevato numero di vocaboli13. Com'era presumibile, le scelte ricadono prevalentemente sui termini opachi: si disputano il primo posto hayedos (20) e eje (20), seguiti da salcedas (16), robledales (15) e calizas (9). Vengono anche indicati: pantanos (6), vertiente (5), ruta (4), hallarse (4), nieves (2), por encima (1), oltre ad alcuni termini che appaiono nella successiva porzione di testo (che era da leggere e non da tradurre). È abbastanza significativo il fatto che tre delle sei occorrenze di pantanos siano state segnalate da soggetti che, nella traduzione, avevano utilizzato correttamente "laghi": segno che permane l'incertezza su un termine che si avverte di non aver compreso a fondo. 2.3. Conclusioni L'analisi dei questionali rivela che il testo è stato compreso nella sua globalità ma non in modo soddisfacente; gli elementi descrittivi del paesaggio sono stati omessi o non correttamente identificati, soprattutto a causa delle evidenti opacità, ma anche in alcuni casi di difficoltà adeguate al livello di conoscenza della lingua (ad es., por encima), di falsi amici (pantanos) e addirittura di termini noti e trasparenti (nieves). Si ha l'impressione che, durante l'esecuzione del compito richiesto, abbiano dominato i percorsi basso-alto, cioè quelli incentrati sulle forme linguistiche, come si evince da alcune scelte incoerenti sia con la tipologia 13 Naturalmente, per rendere significativi questi dati, sarebbe opportuno indagare sulle motivazioni della scelta; in un caso, ad esempio, l'intervistato aveva dimenticato di tradurre il primo frammento del testo, in cui compaiono i termini più oscuri. AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
64 Maria Vittoria Calvi del testo, sia con le regole dell'italiano14. Per contro, l'attenzione alle forme non è sorretta da un'adeguata consapevolezza delle difficoltà: gli studenti sfoglierebbero il vocabolario soprattutto nel caso di evidenti opacità, ma molto meno per controllare il significato dei termini ambigui. I falsi amici, in particolare, sono responsabili di distorsioni interpretative: talvolta, il termine spagnolo è stato trasferito automaticamente senza che fosse percepita l'incoerenza del risultato; altre volte, l'interferenza ha agito sul piano semantico, orientando la scelta verso parole italiane formalmente diverse ma di signifícate analogo (pantanos tradotto con "paludi", "acquitrini", "stagni"). Si osservano infine esempi di "evitamento", cioè allontanamento deliberato dalla forma affine, sentita come "sospetta", anche a causa di lacunose conoscenze del mondo (la neve come elemento incompatibile del paesaggio spagnolo). Senza dubbio, la tipologia testuale (testo descrittivo con termini opachi) e la non prevedibilità dell'argomento (immagine del paesaggio spagnolo non rispondente agli schemi più consolidati) hanno ostacolato il compito; ma anche la percezione di poca distanza tra le due lingue risulta controproducente, quanto meno in questa fase dell'apprendimento: se il principiante trae grande beneficio dalla facilità di comprensione, lo studente di livello intermedio, che ancora non possiede il threshold vocabulary, cioè la quantità di vocabolario in grado di garantire l'accesso alle strategie di alto livello (Laufer 1997: 23-25), cade spesso nel tranello delle ingannevoli trasparenze, che ostacolano la comprensione non meno delle opacità, favorendo una pratica traduttiva che si limita alla trasposizione meccanica di significati15. 3. Considerazioni finali per la didattica Negli ultimi anni, l'adozione di metodologie didattiche di tipo comunicativo ha rivalutato il ruolo della lettura di testi autentici nell'apprendimento di lingue straniere; solitamente, si punta sulla 14 Per verificare se, in assenza totale di nozioni linguistiche, possano avere maggior peso le strategie di alto livello e l'attenzione alla coerenza testuale, ho somministrato il questionario a una studentessa del tutto priva di conoscenze della lingua spagnola, ma comunque esperta di lingue straniere (laureanda in inglese con tedesco II lingua). Il risultato corrisponde alle aspettative: a parte l'omissione di alcuni termini opachi che invece erano stati correttamente tradotti dagli ispanisti (ad es., cercanía), la completezza e l'accuratezza della traduzione rientrano nella media del test. Come indice di difficoltà è stato indicato 2, segno che la percezione di prossimità era forte nonostante la mancanza di conoscenze linguistiche; l'argomento del testo è stato precisato correttamente, e le parole da ricercare sul vocabolario sono le stesse segnalate dagli altri intervistati: hayedos, salcedas, robledales, vertiente, eje. Naturalmente, sarebbe utile estendere l'indagine ad altri gruppi di principianti assoluti. 15 Su questo aspetto, si veda, nel presente volume, il contributo di Elena Landone. AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici 65 comprensione globale, chiedendo allo studente di individuare gli elementi chiave del contenuto informativo: si cerca quindi di stimolare le strategie spontanee di interpretazione, basate sul riconoscimento delle trasparenze, ma anche sull'identificazione del tipo di testo e sulla conoscenza del mondo, attivando i procedimenti di alto livello. Da questo punto di vista, le lingue affini offrono innegabili vantaggi, che conviene potenziare adeguatamente, soprattutto se il corso si propone di sviluppare competenze solo ricettive. Ma non si deve credere che l'effetto facilitante della prossimità interlinguistica sia tale da garantire l'accesso immediato all'elaborazione di alto livello: le false analogie possono inibire l'interpretazione non meno delle opacità; lasciare campo libero alle inferenze, può quindi diventare frustrante e improduttivo. Per evitare questi rischi, conviene minimizzare le difficoltà di lettura e massimizzare la comprensione (Carrell e Eisterhold 1991: 233), fornendo preventivamente le informazioni culturali e linguistiche più importanti, con adeguate attività di pre-lettura: i falsi amici, a tutti i livelli, vanno considerati alla stregua delle opacità e immediatamente chiariti. È altresì utile sviluppare nel discente l'attenzione per le ingannevoli trasparenze: sembra infatti che esista una precisa correlazione tra l'abilità di lettura e la consapevolezza delle parole ambigue, e quindi il controllo delle interferenze (Laufer 1997: 26). Se gli obiettivi dell'insegnamento non si limitano alla comprensione di testi scritti, occorre anche sviluppare strategie di lettura più elaborate, selettive o intensive, finalizzate alla comprensione o all'apprendimento di nuove strutture: su questo terreno, l'effetto facilitante delle somiglianze interlinguistiche si riduce drasticamente. È consigliabile un'ottica che potremmo definire "ipertestuale", che permetta di ricuperare le informazioni enciclopediche implicite, ma anche le connessioni con i fatti linguistici, mediante meccanismi associativi (costruzione di paradigmi, identificazione di famiglie lessicali e di morfemi derivativi ecc.) volti a sviluppare la riflessione metalinguistica. Anche la traduzione, un tempo bandita dalla pratica didattica perché ritenuta "responsabile" delle interferenze, può essere utilizzata proficuamente a questo scopo, sempre che venga intesa come processo dinamico di ricostruzione del senso (Hurtado Albir 1988; Calvi, in stampa). Bibliografìa Baqué, Lorraine e Estrada, Marta (1999), "L'intercompréhension orale entre langues romanes", in Sierra Martínez, Fermín e Hernández González, Carmen, a cura di, Las lenguas en la Europa Comunitaria III, "Diálogos Hispánicos" (Amsterdam), 23, pp. 269-282. AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
66 María Vittoria Calvi Bizzoni, Franca e De Fina, Anna (1992), "La commutazione di codice fra insegnanti di italiano in Messico", in Moretti, Bruno, Petrilli, Dario e Bianconi, Sandro, a cura di, Linee di tendenza dell'italiano contemporaneo, Roma, Bulzoni, pp. 381-406. Blanche-Benveniste, Claire (1995), "Un enseignement simultané des langues romanes", in Desideri, Paola, a cura di, L'universo delle lingue. Confrontare lingue e grammatiche nella scuola, Firenze, La Nuova Italia, pp. 77-88. Bonvino, Elisabetta (1998), "L'apprendimento multilingue: l'intercomprensione fra le lingue romanze nel progetto EuRom4", in Serra Borneto, Carlo, a cura di, C'era una volta il metodo, Roma, Carocci. Calvi, M. Vittoria ( 1995), Didattica di lingue affini. Spagnolo e italiano, Milano, Guerini. Calvi, M. Vittoria (2000), // linguaggio spagnolo del turismo, Viareggio, Baroni. Calvi, M. Vittoria [in stampa], "La traduzione nell'insegnamento linguistico", in Interpretar. Traducir textos de la(s) cultura(s) hispànica(s), Atti del Convegno di Forlì, 21-23 ottobre 1999. Cancellier, Antonella ( 1996), Lenguas en contacio. Italiano y español en el Rio de la Plata, Padova, Unipress. Carrell, Patricia L. e Eisterhold, Joan C. (1991), 'Teoria degli schemi e didattica della lettura in L2", in Corno, Dario e Pozzo, Gabriella, a cura di ( 1991 ), pp. 217-241. Corno, Dario e Pozzo, Gabriella, a cura di (1991), Mente, linguaggio, apprendimento, Firenze, La Nuova Italia. Dabène, Louise (1975), L'enseignement de l'espagnol aux francophones (pour une didactique des langues 'voisines '), in "Langages" (Paris), 39, pp. 51-64. Dabène, Louise e Degache, Christian, a cura di (1996), Comprendre les langues voisines, "Études de Linguistique Appliquée" (Paris), 104. Dossier: Lectura, in "Cable" (Madrid), 7, 1991, pp. 8-44. Gass, Susan M. e Selinker, Larry, eds. (1992), Language Transfer in Language Learning, Amsterdam/Philadelphia, John Benjamin Publishing Company. Gotti, Maurizio (1991), / linguaggi specialistici, Firenze, La Nuova Italia. Hédiard, Marie (1989), Langues voisines, langues fáciles?, in "Studi italiani di linguistica teorica ed applicata" (Padova), XVIII, 1-2, pp. 225-231. Hurtado Albir, Amparo (1988), La traducción en la enseñanza comunicativa, in "Cable" (Madrid), 1, pp. 42-45. Kellerman, Eric e Sharwood Smith, Michael, a cura di, (1986), Crosslinguistic Influence in Second Language Acquisition, New York, Pergamon Press. La enseñanza del español como lengua extranjera confines específicos, "Carabela" (Madrid), 43,1998. Laufer, Batia (1997), "The lexical plight in second language reading", in Coady, J. e Huckin, T., a cura di, Second Language Vocabulary Acquisition. A Rationale for Pedagogy, Cambridge University Press. López Alonso, Covadonga e Seré de Olmos, Ariette (1994-95), La actividad de comprensión textual: un ejemplo en las lenguas románicas, in "Revista de Filología Románica" (Madrid), 11-12, pp. 251-265. López Alonso, Covadonga e Seré de Olmos, Ariette (1996), Typologie des textes et stratégies de la compréhension en LE, in Dabène, Louise e Degache, Christian, a cura di, (1996), pp. 441-450. AISPI. Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici.
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