Unica: le radici e le ali - Editoriale - Associazione Universitaria Ortica
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ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari aprile 2019 distribuzione gratuita Unica: le radici e le ali Editoriale futuro ci presenterà, è ine- tratto ne sei pieno?”. Anche con questo vitabile che si affaccino E’ proprio in questa nuovo numero, a partire alcune domande. Cosa ri- mancanza che sta il fulcro dalla necessità di creare usciremo a realizzare? An- della giovinezza e della un’occasione di dialogo e dremo incontro ai nostri sfida al futuro. confronto tra studenti su sogni? Riusciremo a mi- Cerchiamo di com- ciò che più ci riguarda, ri- gliorarci rimanendo fedeli prendere quali sono le lanciamo la sfida del gior- a quelli che siamo? Ma in opportunità che anche nale, ponendo al centro fondo, che cos’è che più a livello universitario si il tema del futuro e della aspettiamo e desideriamo? prospettano per risponde- giovinezza sui quali si Non lo sappiamo re ai grandi interrogativi, gioca in questi anni di uni- nemmeno noi, ma conti- come l’università ci può versità l’obiettivo di esse- nuiamo a chiederlo e inter- accompagnare anche con- re sé stessi. roghiamo noi stessi come cretamente nella scoperta Davanti alle diver- fa il poeta Mario Luzi: non solo di chi siamo ma se, ma tuttavia comuni, “Di che mancanza questa nel raggiungimento di chi attese e situazioni che il mancanza/cuore che a un saremo. 1
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari UnicaMusic Argento vivo: fuoco da non spegnere Ho sedici anni Ma è già da più di dieci Che vivo in un carcere Nessun reato commesso là Fuori Fui condannato ben prima di nascere Costretto a rimanere seduto per ore Immobile e muto per ore Io, che ero argento vivo Signore Che ero argento vivo E qui dentro si muore. (..)E mi ripetono sempre che Un’aula come cella Fui condannato ben prima devo darmi da fare Suonerà come un richiamo di nascere Perché alla fine si esce e Paterno il mio nome dentro Costretto a rimanere seduto non saprei dove andare l’appello per ore Ma non capiscono un cazzo, E come una voce materna la Immobile e muto per ore no Campanella suonerà Io, che ero argento vivo Io non mi ci riconosco (...) Signore E non li voglio imitare Ho sedici anni Che ero argento vivo (..) Io che ero argento vivo Ma è già da più di dieci E qui dentro si muore. Dottore Che vivo in un carcere Questa prigione corregge e Io così agitato, così Nessun reato commesso là Prepara una vita sbagliato Fuori Che non esiste più da Con così poca attenzione Almeno vent’anni 2
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari A volte penso di farla finita ne di ragazzi alla ricerca di sto al centro del palco, che è E a volte penso che dovr- un’identità: Argentovivo di sicuramente da annoverare vendicarmi Daniele Silvestri. Con il bra- tra i migliori e più intensi, (..)E il tempo scorre di lato no, il cantautore ha deciso di per significato e parole, di ma non lo guardo nemmeno mettersi nei panni di un ado- questa edizione del Festival. E mi mantengo sedato per lescente di oggi immedesi- Daniele Silvestri e Rancore Non sentire nessuno mandosi alla perfezione nel hanno fatto man bassa con Tengo la musica al massimo suo stato d’animo. triplice “coppa”: si sono ag- E volo Argento vivo, che giudicati il premio della cri- Che con la musica al mas- Daniele Silvestri ha canta- tica Mia Martini, quello in- simo to accompagnato sul palco titolato a Lucio Dalla della Rimango solo dal rapper Rancore, è infatti sala stampa e quello Sergio l’immaginario e drammatico Bardotti per il miglior testo. Il Festival di Sanre- monologo di un sedicenne Argento Vivo è stato scritto mo si caratterizza da sempre degli anni 2000 che si sente con la collaborazione di Ma- come specchio della società tradito dalla società colpe- nuel Agnelli, che ha parteci- italiana, con i suoi difetti, vole di avergli rubato sogni, pato come ospite nel duetto le sue idee, le sue passioni vitalità e futuro. Un brano della quarta serata. e spesso portando in risalto dal testo potentissimo, come Argento Vivo è una tematiche drammatiche ma la performance recitata che sorta di confessione di un ra- ricche di attualità. Tanti i il cantautore ha regalato al gazzo di 16 anni che è cre- motivi affrontati ma in par- pubblico per la quale ha de- sciuto in “carcere” ma non ticolare una canzone ha fatto ciso di sedersi nuovamente per sua colpa. Quel “carce- breccia su una generazio- dietro un banco di scuola po- re” è metafora più ampia: è 3
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari la stessa zona d’ombra in cui to per lui da altri, da chi non niele Silvestri e Rancore è tutti potrebbero essere nella ha capito che lì c’era “argen- come se volesse rendere giu- propria vita, e questo non per tovivo” e non qualcuno da stizia a tutti quelli che nella volontà propria ma perché la aggiustare, sistemare, re-in- vita non hanno le idee chiare, società, e chi ti è vicino, ti dirizzare e a cui dire come e non sembrano avere dubbi su vorrebbe diverso da quello chi essere. Daniele Silvestri è quello che sono, su chi vo- che sei, soprattutto se non ti come se fosse la voce narran- gliono essere, su quello che decodifica come “normale” te che descrive la situazione, è perfetto, quello che è difet- per degli standard imposti. Rancore è il protagonista che toso, su come bisognerebbe La storia di Argentovivo è la parla la rabbia, il dolore, il vivere per avere successo. “E storia di un ragazzo che si è rancore verso chi ancora non c’è un equivoco nella struttu- sentito sempre inadatto e in- saprebbe identificare. Che il ra / E fingono ci sia una cura, gabbiato in una vita che non colpevole sia chi non ha capi- un farmaco ma su misura / sente sua perché è stata pla- to, o quel maledetto desiderio E parlano, parlano, parlano, smata rispetto alle aspettative di normalità, o la paura del di- parlano.” altrui. verso, o l’incapacità di gestire Ma chi lo ha detto che Le voci di Daniele Sil- qualcosa che non rientra nel questo è il modo migliore di vestri e Rancore si alternano proprio spettro delle possibi- vivere, quello legato al con- per narrare la sua vita, che è lità? cetto di normalità degli altri? il risultato di un destino scrit- Argentovivo di Da- E, soprattutto, perché nella 4
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari Andare via o rimanere in Italia? Come evidenzia il rap- porto “Italiani nel Mondo” sono in prevalenza giovani, con un titolo di studio supe- riore, in cerca di lavoro. Per loro la narrazione del futuro in Italia appartiene al genere tragico, quindi vanno in cer- ca di Paesi (prevale l’Europa «ricca» e in seconda battuta l’America) in cui il lavoro, oggetto del desiderio che li fa muovere, appartiene a una narrazione diversa. vita dovrebbe essere impor- quei dieci anni che rac- In questi anni vi è la tante sentirsi “normali”? Noi conta il protagonista della progressiva erosione e cadu- votiamo l’”argentovivo”, e canzone, ci sono le conse- ta delle narrazioni di futuro la voglia di essere noi stessi guenze di una vita che qual- di marca italica, soprattutto e percorrere la nostra strada cuno ha voluto correggere: il per chi ha visto precipitare in direzione “ostinata e con- senso di ingiustizia che sente attività di artigianato, di im- traria” rispetto a ogni tenta- chi vive quella vita che non presa piccola e media, cre- tivo di omologazione e stan- gli appartiene, la voglia di scere la pressione fiscale, la dardizzazione. “Avete preso vendetta, il disagio di non disoccupazione giovanile un bambino che non stava sentirsi in diritto di essere rinvigorita da politiche di as- mai fermo / L’avete messo quello che si è, come se qual- sunzione affamanti e basate da solo davanti a uno scher- cuno avesse deciso dall’alto sul precariato venduto per mo / E adesso vi domandate del suo scranno la maschera flessibilità… se sia normale.” In mezzo, in da imporre a ogni individuo. Sono narrazioni spes- 5
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari so corrispondenti al vero generici calderoni di massa quali sono gli stranieri a ve- quelle che spingono le nuo- che servono solo a demoti- nire. Perché non erigerle a ve generazioni a varcare i vare e a ingrossare le file dei sistema? Noi ci muoviamo confini. La formazione di un disoccupati, di chi lavora in sulla base di narrazioni che giovane viene prolungata a nero, o chi un lavoro non lo integrano e nutrono ciò che dismisura, perché il lavoro cerca neanche. ancora non ha consistenza. non c’è (crisi demografica e La mancanza di per- Un bambino nella sua indiscriminata e decennale meabilità tra scuola, forma- stanza al buio teme che sotto produzione di precari da sa- zione, università, lavoro, il letto ci siano le sue peggio- nare fanno il resto). non genera narrazioni di fu- ri paure, per questo chiama Il tasso di disoccupa- turo che possano nutrire i so- i genitori. Il più delle volte zione giovanile determina fi- gni e impegnare i progetti di basta accendere una lampa- siologicamente paure e nar- un ragazzo riottoso all’adat- dina, guardare la realtà e co- razioni di futuro centrifughe, tamento e voglioso di esplo- minciare a inventare il futuro salvo poi risvegliarsi in una rare il mondo con la novità che manca insieme a interlo- città straniera e scoprire che che vuole introdurvi. Ma ci cutori validi, e scappare non non è tutto così facile. Man- sono moltissimi che resta- serve. Ma a volte, accesa la ca in questo momento un si- no in Italia e costruiscono i luce si scopre che non sono stema di orientamento serio loro progetti con pazienza e solo paure, ma ostacoli che che strutturi percorsi di for- impegno, perché sanno che non tutti sono disposti ad af- mazione e di studio adeguati la formazione che possono frontare per amor di patria. E ai singoli e alle richieste la- ricevere qui è ancora eccel- andare via è la scelta miglio- vorative, così da non finire in lente in molte realtà nelle re. 6
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari Erasmus Una delle opportunità più importante che l’univer- sità di Cagliari offre ai suoi studenti è il programma Era- smus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students. È un programma di mobilità studentesca dell’U- tecipare alla selezione Sardegna. nione europea, creato nel dovranno essere compilate Possono partecipa- 1987 che permette ai ragazzi online a partire martedì 12 re alla selezione gli iscritti di tutta Europa l’esperienza febbraio 2019 e fino alle ore ai corsi di laurea triennale e unica di scoprire una nuova 14 di lunedì 11 marzo 2019 magistrale, secondo le mo- realtà accademica vivendo e collegandosi al sito dell’Uni- dalità riportate nel Bando integrandosi in un altro Pae- versità. e nella Guida alla compila- se europeo. Ciascun corso di stu- zione della domanda in cui Sono 1659 i soggior- dio organizzerà un incontro è possibile anche consultare ni di studio in Europa di di presentazione delle attivi- la ripartizione dei soggiorni cui possono beneficiare gli tà Erasmus+ le cui date sono e verificare i requisiti neces- studenti iscritti ad UNICA riportate all’interno delle sari per ciascun corso di stu- grazie alla pubblicazione del schede di ciascun corso di dio. nuovo bando relativo al pro- studio. Tante opportunità di Si potrà soggiorna- gramma “Erasmus+ studio ” mobilità all’estero per gli re all’estero tra il 1°giugno valido per l’anno Accademi- studenti di UNICA. 2019 ed il 30 Settembre 2020 co 2019/2020. Occasione unica per la per sostenere esami, per la A disposizione degli propria formazione universi- preparazione della tesi e per studenti più meritevoli ci taria e personale, l’Erasmus la mobilità combinata di stu- sono 750 borse di mobilità diventa una tappa fondamen- dio e tirocinio per un periodo grazie a risorse messe a di- tale anche se facoltativa per di tempo compreso tra i 3 ed sposizione dalla Unione Eu- ogni studente. i 12 mesi. ropea, dal Ministero dell’U- Le domande per par- niversità e dalla Regione 7
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari Unica informa... Il Dottorato di ricerca ap- partiene al 3° ciclo della Formazione Superiore e ha l’obiettivo di preparare alla metodologia per la ri- cerca scientifica avanzata, prevedendo tra l’altro sta- ge all’estero e la frequen- za di laboratori di ricerca. L’ammissione richie- de il possesso di un titolo di 2° livello (Laurea Magi- strale ex D.M. n. 270/2004, di Laurea Specialistica ex D.M. n. 509/1999, di di- gliari quando sussistono tutte di tesi deve essere effettua- ploma di Laurea consegui- le quattro condizioni stabilite ta da due referee afferenti to secondo l’ordinamen- dalla Confederation of Europe- a due istituzioni universi- to didattico previgente) o an Union Rectors’ Conferences tarie di due Paesi europei di titolo straniero idoneo. e accolte dall’European Uni- diversi dal Paese nel qua- La durata del corso versities Association (EUA): le è iscritto il dottorando; di dottorato è di tre anni. Ogni anno l’Università de- 1) Periodo di lavoro e di ri- 3) Nella Commissione per gli Studi di Cagliari pub- cerca della durata di almeno l’esame finale deve es- blica un bando di concorso tre mesi in un Paese europeo sere presente almeno un per l’ammissione ai cor- diverso dal Paese nel quale è componente proveniente si di dottorato di ricerca. iscritto il candidato, attestato da un’istituzione universi- Lo sapevi che...? da una dichiarazione formale taria di un Paese europeo La certificazione di Doctor del supervisore su carta inte- diverso dal Paese nel qua- Europaeus (DE), aggiun- stata dell’università europea o le è iscritto il dottorando, tiva al titolo di dottore di del centro di ricerca europeo; non coincidente con i re- ricerca, è rilasciata dall’U- feree e con il supervisore; niversità degli Studi di Ca- 2) La valutazione del lavoro 8
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari 4) La discussione deve esse- ricerca. Il modulo di richiesta periodo minimo di tre mesi. re sostenuta, almeno in par- è scaricabile in questa pagina Il conferimento del- te, in una lingua diversa da o nella sezione Modulistica. la certificazione aggiuntiva quella ufficiale del Paese nel Una volta terminato il di Doctor Europaeus vie- quale è iscritto il candidato. periodo all’estero dovrà per- ne proposto, contestual- venire all’Ufficio l’attesta- mente al titolo di dottore Come fare per ottene- to di frequenza in originale di ricerca, dalla Commis- re la certificazione di DE? o in formato elettronico (in sione per l’esame finale. quest’ultimo caso corredato Acquisito il verbale Ai fini del rilascio della mail di trasmissione). dell’esame finale, gli uffici della certificazione di Doc- L’attestato, su car- competenti rilasciano un cer- tor Europaeus, il dottorando ta intestata dell’Istituzione tificato attestante il consegui- deve presentare, entro il pri- ospitante, dovrà riportare le mento del Doctor Europaeus. mo semestre del terzo anno, date di inizio e temine del pe- apposita domanda al Settore riodo. In alternativa, saranno dottorati e mastere copia del- accettati anche attestati di ca- la stessa al Collegio dei do- denza mensile, dal computo centi del corso di dottorato di dei quali risulti raggiunto un 9
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari UniStemday 2019: ricerca, cellule staminali e innovazione in Cittadella universitaria Venerdì 15 marzo, Quartu, Cagliari, Carbonia, conoscenza e innovazione dalle 9 alle 13, l’aula magna Assemini e Villacidro. Come a partire dalla ricerca sul- “Alberto Boscolo della Cit- per ogni edizione è prevista le cellule staminali” spie- tadella universitaria, ospita la visita a sorpresa di alcuni ga Micaela Morelli, pro l’UniStem day 2019 intitola- grandi campioni dello sport rettore Ricerca scientifica to “The moon doesn’t exist”. contemporaneo. A UniStem e coordinatrice della gior- L’appuntamento scientifico sono intervenuti, tra gli al- nata con Iole Tomassini. internazionale dedicato agli tri, la mezzala e il terzino L’UniStem day si svi- studenti delle scuole supe- del Cagliari Nicolò Barella luppa tra lezioni, discussio- riori della Sardegna, verte e Senna Miangue, i cesti- ni, filmati, visite ai laboratori su conoscenza, innovazio- sti della Dinamo Academy. ed eventi ricreativi. “I ragaz- ne e ricerca con in primo Organizzato dal Cen- zi possono incontrare con- piano le cellule staminali. tro UniStem a partire dal tenuti e metodi della scien- Alla giornata prendono par- 2009, l’evento “è un’oc- za e scoprire che la ricerca te le delegazioni di dodici casione per apprendere, scientifica è divertente e fa- tra licei e istituti superiori di scoprire e confrontarsi su vorisce relazioni personali e sociali costruite su coraggio, prove e integrità” aggiunge la professoressa Tomassini. L’undicesima edizione sarà ancora una volta caratteriz- zata dall’unicità dell’essere “insieme”, con il coinvol- gimento di 99 atenei e cen- tri di ricerca in Australia, Austria, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Portogal- lo, Regno Unito, Singapore, Spagna, Svezia e Ungheria. 10
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari La giornata - coordina- di Sassari). Mentre Alessio risce tra le attività di divul- ta dalle professoresse Morel- Squassina (Università di Ca- gazione scientifica sulle cel- li e Tomassini - si apre alle 9 gliari) interviene su “Geni lule staminali promosse dal con un filmato di benvenuto e ambiente: chi è respon- Centro UniStem e festeggia e i saluti del rettore dell’Uni- sabile delle mie azioni?”. quest’anno la sua undicesi- versità di Cagliari, Maria Del La seduta viene chiusa dal- ma edizione. L’evento nasce Zompo. A seguire, il collega- le studiose Alessandra Pani con la collaborazione della mento audio tra le Università e Maria Elena Marongiu. Fondazione Tim. Nata nel coinvolte. Quindi spazio alle UniStem è il Centro 2008, la Fondazione “espri- relazioni con gli specialisti di ricerca sulle cellule stami- me i principi etici, il forte dell’ateneo del capoluogo nali dell’Università di Mila- impegno di responsabilità Valeria Sogos (“Le cellule no. Fondato nel 2006 dalla verso la comunità e lo spi- staminali: biologia e applica- senatrice a vita e scienziata rito di innovazione di Tim”. zioni”), Carlo Carcassi (“Le Elena Cattaneo e dagli scien- Attenti, curiosi e mo- cellule staminali in medici- ziati Giulio Cossu, Fulvio tivati: il viaggio nel mondo na: a che punto è la ricerca Gandolfi, Yvan Torrente e scientifico promosso dall’U- biomedica?) e Alessia Zurru Giuseppe Testa. Il Centro ha niversità di Cagliari coglie (Concorso Reporter di Uni- l’obiettivo di integrare, co- da sempre i favori delle Stem day 2019). Su “L’anti- ordinare e promuovere l’ac- nuove generazioni, speria- scienza, la pseudo scienza e cesso alle informazioni rela- mo sia così anche per l’e- la falsa scienza: un’ipoteca tive allo studio delle cellule dizione di quest’anno che sull’innovazione e il futuro staminali e del loro poten- prevede la partecipazione di dell’Italia” relazione di Eu- ziale potenziale applicativo. circa quattrocento studenti. genia Tognotti (Università UniStem Day si inse- 11
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari Verrà un giorno... ”Verrà un giorno, e non è molto lontano, in cui potremo concludere affari, studiare, conoscere il mondo e le sue culture, assistere a importanti spettacoli, stringere amicizie, visitare i negozi del quartiere e mostrare fotografie a parenti lontani, tutto senza muoverci dalla scrivania o dalla poltrona.” Un’acuta osserva- la cultura classica il mito del smo, il movimento. Ulisse è zione di ciò che scrive Bill viaggio affonda le proprie il viaggiatore per eccellen- Gates, farebbe subito pen- radici. Piero Boitani, filolo- za: attraverso le avventure, sare a tutto ciò che perde- go e critico letterario, nel suo i pericoli, le tentazioni, gli remo se dovessimo seguire libro “L’ombra di Ulisse”, ha incontri e le esperienze fatti alla lettera il suo consiglio. definito il mito del viaggio viaggiando nel mondo allora In un mondo in cui il “uno dei nuclei più profon- conosciuto, scopre i propri comodo prevale sulla sorpre- di attorno ai quali la cultura limiti, ma anche le proprie sa, in cui la fatica e il sacri- occidentale ha narrato il sen- qualità e i suoi veri desideri. ficio devono essere sempre so della vita”. Ulisse è un viaggiatore che piu allontanati, c’è chi ancora Nel viaggio sono rac- porta con sé la memoria e il crede che per vivere, e non chiuse la ricerca della verità desiderio delle proprie radici, sopravvivere, occorre scom- e di sé: il viaggio è scoper- il suo lungo viaggio è un ri- mettere e rischiare. Soprattut- ta, disvelamento, esperienza. torno. E’ un agognato ritorno to riguardo ad un tema così Il viaggio è paradigma della alla terra natìa, Itaca, e così caro, ai giovani soprattutto, conoscenza di sé attraver- il luogo di partenza coincide che è quello del viaggio. Nel- so il peregrinare, il nomadi- con il luogo di arrivo.Al suo 12
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari ritorno Ulisse, così come tut- redità di Ulisse? Forse sono foto dei loro volti sorridenti ti i viaggiatori di ogni tempo, proprio i nomadi digitali, i con lo zaino in spalla o con però non è più lo stesso, il nuovi nomadi che girano il i piedi affondati nella sabbia viaggio lo ha cambiato, arric- mondo sostenendosi econo- di Paesi lontani, viene voglia chito, plasmato. Gli ha dato la micamente grazie a Internet, di alzarsi dalla sedia e prepa- percezione dell’essere picco- ad aver fatto proprio il signi- rare una valigia. Vien voglia lo in un mondo vasto e mul- ficato epico del viaggio: non di vivere mille vite, proprio tiforme: con il viaggio Ulisse sognano l’espatrio, ma un come Ulisse. Il cuore si riem- conquista un “io” migliore. viaggio a tempo indetermina- pie di speranza e di inspie- E così il mito ci spie- to, scelgono mete e luoghi in gabile entusiasmo: sembra ga che nel distacco dalle pro- base a desideri, inclinazioni e di sentire il vento sul viso prie radici attraverso il viag- aspirazioni personali, e non dopo aver spiegato le vele gio sono espressi l’impulso e disdegnano di tornare a casa… sul mare aperto… e l’eco dei il desiderio di una rinascita. sì, anche di tornare in Italia. racconti dei nomadi digita- Oggi esistono viaggia- Leggendo le loro espe- li non è un ‘canto di sirene’. tori che hanno raccolto, sep- rienze e i loro racconti di vita pure inconsapevolmente, l’e- e di viaggio, guardando le 13
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari Colleghi con cui non studiare: L’Homo Oeconomicus Sfogliando un norma- re al bar con il nostro eroe e, ci passerebbe mai gli appun- le manuale di microecono- durante la serata, gli offrissi- ti e se glieli chiedessimo ci mia ai primi anni sarà capi- mo tutto il tempo da bere: lui farebbero sentire dei fan- tato anche a voi di trovarvi di inizierebbe a guardarci con nulloni. Gli esami vengono fronte a questo strano uomo sospetto, convinto che prima preparati con sessioni inter- che non si fida mai, pensa o poi gli toccherà offrire an- minabili di studio chiusi in solo a sé, non aiuta mai nes- che lui, oppure penserà sem- casa e indecisi se il senso suno se non per un suo tor- plicemente che siamo matti a di questa fatica sia quello di naconto ed ha a cuore solo sperperare in modo così poco compiacersi per un 30 oppu- la sua utilità. No, non stiamo profittevole i nostri soldi. In re per realizzarsi professio- parlando del nuovo collega ogni caso sarà ben contento nalmente. Non stiamo mica che ci sta tanto sulle scato- di non passare per la cas- parlando di medicina, anche le, ma dell’homo oecono- sa: ebbene sì, il nostro ami- se a pensar male a volte ci micus, cioè di quello che, co è anche uno scroccone. si azzecca. In questo artico- secondo alcuni economisti, Immaginiamoci un lo vogliamo semplicemen- dovrebbe essere il compor- luogo dove siamo circonda- te parlare di quei geniacci tamento normale, addirit- ti da persone così, e imma- di economisti che deside- tura “razionale” di ognuno. giniamo che sia una facoltà. rano un mondo così fatto. Immaginiamo di esse- Sarebbe terribile! Nessuno 14
ASSOCIAZIONE ORTICA Iniziativa realizzata con il contributo dell’Università degli Studi di Cagliari Cosa ci insegnano? Angolo poesia: T. S. Eliot La sociologia ci insegna che al conformismo, all’omolo- la nostra identità si defini- gazione, al punto che pen- Ritti presso la sponda che tutti conosciamo sce attraverso un processo sare a un eventuale distacco Per un momento di progressiva interazione può addirittura far sentire esitiamo dubbiosi sociale all’interno degli am- a disagio. Pensiamo a quel- Poi con un canto sulle bienti in cui viviamo e ci lo che viviamo ogni giorno, labbra salpiamo Lasciamo le acque del porto/ nè invita a chiamare i luoghi davvero la società odierna carte nè luci per indicarci “contesti sociali” e le persone funziona solo secondo que- gli scogli del fondo, “altri significativi”. sto schema? Ma noi ci avventuriamo ugualmente con coraggio. Si pensi al risultato dell’espe- Vi lascio con questa provo- rimento di Solomon Asch cazione: L’unica alternativa Per quanto il sentiero sia lento che ha dimostrato come ba- all’omologazione sarebbe la e tortuoso, e per quanto sti la presenza di una sola solitudine oppure l’incontro sia irto di mille timori, All’occhio pieno di speranze del- persona per portarne tante con l’altro può fare la diffe- la giovinezza appare ancora un altre a dare una risposta pa- renza nell’indifferenza, es- sentiero dove crescono lesemente sbagliata a una sere l’alternativa originale al La Rosa e il biancospino. Speriamo che sia davvero così: domanda semplicissima. cieco conformismo? potessimo saperlo! Vivere in un determinato Potessimo guardare contesto sociale e a contat- negli anni futuri. to con determinate persone Esperimento di Solomon Negli anni che verranno, che inevitabilmente ci spinge ad Asch (1956) noi ci si possa trovare come essere chi siamo e a pensare Si chiede a dei soggetti di quelli che fino alla morte si tro- come pensiamo, ma perché? osservare una serie di figure vano ad agire per il bene e non chiedono altro compenso Nel corso della vita siamo come questa e di indicare fra Che di sapere di aver sostenuto “socializzati” a comportar- le tre righe della figura 2 qua- la causa della Vittoria e per il ci secondo aspettative ben le di queste sia della stessa cui sostegno la bandiera svento- definite, ma dettate da chi? lunghezza della riga nella fi- la alta. Da molti anni a volte, ormai Semplicemente da chi ci sta gura 1. Alcuni soggetti, d’ac- già vecchi per capelli grigi qua- attorno, da quelli che i so- cordo con lo scienziato, dan- lunque sia il destino che avrem- ciologi chiamano “gruppi di no di proposito una risposta mo incontrato noi proveremo il desiderio di vedere ancora- e riferimento”. La conclusione palesemente sbagliata. Da li non importa cosa saremmo più ovvia che ci sarebbe così si valuta quanti si conforma- stati cosa avremmo fatto/ e in suggerita è che per tutta la no a quella risposta. quali terre lontane potremmo nostra vita siamo socializzati essere stati- quel luogo che col tempo non fu dimenticato. 15
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