I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio

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I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                   ANNO I - NUMERO V

I.I.S. “Oliveti-Panetta” - Locri
I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                       ANNO I - NUMERO V

2   I.I.S. “Oliveti-Panetta” - Locri
I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                                                                                                      ANNO I - NUMERO V

         SOMMARIO

Opinio .......................... 3
Magia di scrittura ...... 4
                                        esprimibile tramite le parole è una forma d’

                                       “L
Disegnare sognando ... 6                           a parola è un grande sovrano che        Cicerone: il perfetto oratore deve esprimere
Officina di parole ....... 7                       con un corpo piccolissimo e invisi-     al massimo grado le potenzialità umane, poi-
                                                   bile sa compiere opere meravi-          ché c’è un nesso inscindibile tra moralità ed
Frammenti di mondo .. 10               gliose”. Una suggestiva descrizione quella del      eloquenza, tra pensare bene e parlare bene.
Terre d’incanto ........... 13         filosofo Gorgia. La filosofia, del resto, ha sem-   Il significato di una parola o di un’espressione,
                                                                                           è nell’uso che si fa di essa. Il modo migliore
Voci libere ................... 14                                                         per comprendere il significato di una parola,
Scuola News ................ 18                                                            non è cercarne la definizione, ma il modo in
                                                                                           cui è usata, il ruolo che essa ha nella vita delle
Contando le stelle ...... 19                                                               persone.
Viaggio nel tempo ....... 20                                                               Le parole, usate a sproposito, possono ferire e
                                                                                           rattristare qualcuno, infondere un sentimento
Nugae ........................... 21
                                                                                           di paura o sottomissione, ma, in determinate
REDAZIONE ................... 22                                                           circostanze, possono anche confortare, rassi-
                                                                                           curare, elogiare, strapparci un sorriso.
                                                                                           Attraverso le parole noi costruiamo la nostra
                                       pre avuto un particolare interesse per il lin-
                                       guaggio, considerandolo lo strumento con il
                                       quale l’uomo ha costruito un oggetto imme-
                                       diato di interesse e stupore. Anche interpreta-
                                       re un testo o un’opera d’arte è un’attività
                                       linguistica, cioè, viene eseguita mediante il
                                       linguaggio. Ad esempio: una scultura, una
                                       partitura musicale, sono alcune espressioni
                                       artistiche che si realizzano attraverso varie
                                       forme di linguaggio.
                                       Ma l’arte di comunicare non può prescindere
                                       da un’ampia conoscenza e da una profonda            realtà, diamo voce ai più profondi pensieri del
                                       riflessione etica. Essa è una virtù che si mette    nostro animo, diventiamo gli architetti del
                                       al servizio della comunità, lo sapeva bene          nostro linguaggio. Spesso, senza accorgerce-
                                                                                           ne, creiamo dolci incantesimi, perché è forte
                                                                                           il loro potere magico.
                                                                                           Esse, infatti, sono in grado di sedurre chiun-
                                                                                           que.
                                                                                           S. Agostino D’Ippona riteneva che le parole
Sei un docente, uno studente,                                                              non erano state inventate perché gli uomini si
         un genitore?                                                                      ingannassero tra loro, ma perché ciascuno
 Hai un articolo, una poesia,                                                              trasferisse all’altro la bontà dei propri pensie-
     una foto, un disegno                                                                  ri.
     che vuoi pubblicare?                                                                                    Patrizia Macrì - Docente
           Scrivi a
 icarus.giornalino@tiscali.it

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I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                                                                                                             ANNO I - NUMERO V

                                                                             … E mentre si poneva questi interrogativi, sprofondan-
                    DOMENICO ANGILLETTA                                     do nel mondo del possibile, gli piaceva fantasticare su
                                                                            come sarebbe stata la sua vita se quel fatidico sabato
                                                                            avesse preso quel treno…

                                                                            … Si era innamorato diverse volte ma era sempre fuggito
                                                                            dall’amore, che ricostruiva nel ricordo. Una ragazza con
                                                                            cui condividere la vita, sebbene la sognasse non l’aveva
                                                                            ancora trovata.

                                                                                                      * tratto da “Il profumo dei tigli” - Pellegrini

                       Domenico Angilletta
                        Docente e Saggista
                          Liceo Classico Locri

L
          'autore del libro, il Professore Domenico Angiletta, è il     tro è segnato dal destino. Da subito, nasce una reciproca attrazio-
          narratore di una storia, che si svolge interamente in terza   ne. Lei, calabrese fuori sede, prepara la tesi di Laurea. Calabrese
          persona. Il protagonista che guarda, con gli occhi dell'a-    anche lui, segue gli ideali di libertà, sorti grazie alle nuove visioni
more, tanto la città che lo ha ospitato per gli studi universitari,     del tempo. I due giovani si incontrano per una scusa banale idea-
quanto la protagonista femminile Adele, è coinvolto in una serie        ta dal protagonista e da qui inizia il magico intreccio.
di situazioni assieme a professori ed amici. "Il profumo dei tigli" è   Adele e Lorenzo si amano con genuina passionalità, di un amore
un romanzo ambientato nella Messina degli anni '70, scevra dalla        puro e gentile, nulla che sfoci mai nella volgarità. Il linguaggio è
corruzione e dalla cattiva politica di oggi, che seppur città di pro-   semplice e chiaro. L'autore riesce abilmente a parlare di una real-
vincia non é avulsa dalle influenze culturali del periodo. L'autore     tà, non più reputata così importante.
narra una storia vissuta all'insegna della libertà. Il romanzo verte    Romanzo avvincente che coinvolge il lettore e lo porta ad esami-
principalmente sulla storia d'amore tra Adele Borello e Lorenzo         nare le varie sfaccettature del vero amore.
Angheri che, tormentato dall'angoscia, si chiede come sarebbe                                                              Marica Barillaro
stata la sua vita se quel fatidico sabato avesse preso il treno con                                                    IVA - Liceo Classico Locri
lei. Si tratta quindi di un amore che anche se non vissuto intensa-                                                              Andrea Saolo
mente, rimane indelebile nei cuori dei protagonisti. Il loro incon-                                                    IVD - Liceo Classico Locri

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I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                                                                                                  ANNO I - NUMERO V

                                                                                  
                                                                                     Avere in pugno la vita
                                                                                   è una sensazione effimera
                                                                                  che non diviene mai certezza.

                                                                                    Antonino Neri - Docente
                                                                                      Liceo Artistico Siderno

                
   Il vento muove le foglie,                 che ho dentro.
 il fruscìo mi mette angoscia,        Proprio in questo momento
    guardo il cielo grigio                     la pioggia,
intravedo il mio stato d’animo.         scende più velocemente.
Piove sui vetri della macchina    Spero che essa purifichi il mio cuore
        e da lontano                   e che faccia nascere in me
  si ode un cane abbaiare.             un fugace ma vero sorriso.
Mi immedesimo in questa voce         Così per un attimo dimentico
  come se fossi io ad urlare             tutti i dolori e le ansie
    magari per sfogarmi,                   che porto dentro…
   magari per far sgorgare
       tutta la ruggine                  Antonino Neri - Docente
                                           Liceo Artistico Siderno

                                                                          
                                                        Nella bellezza                              un mondo senza di essa,
                                                         è racchiuso                                    sarebbe il vuoto,
                                               il mondo e la nostra esistenza!                   senza desiderio e ambizione.
                                                      La bellezza è vita!                          La bellezza è in ogni cosa
                                         La bellezza è in ognuno di noi, nei nostri             invisibile e silenziosa, evidente.
                                                             occhi!                             Ispira artisti e persone comuni.
                                               La bellezza si muove tra di noi,           Non le appartengono le estrazioni sociali,
                                                   in quello che facciamo,              non segue un paese, una lingua, una religione.
                                                   in quello che vediamo,                          Semplicemente, esiste!!!
                                                    in quello che viviamo.
                                                                                                                           Michela Valente
                                                 Non riesco ad immaginare                                         II A – Liceo Artistico Locri

                5                                    I.I.S. “Oliveti-Panetta” - Locri
I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                                                                          ANNO I - NUMERO V

                                     LASTRE DI
                                       RAME SMALTATE
                              21 Marzo 2017
                                                   Descrizione di un’opera di
                                                           Oreficeria

                                       N
                                                 el Laboratorio di Oreficeria, all’inizio del mese di
                                                 Marzo, si è svolto un progetto, il cui obiettivo è stato la
                                                 realizzazione di lastre di rame smaltate.
                                       Il progetto necessita di uno schizzo preparatorio che serve per
                                       incidere il disegno sulla lastra di rame.
                                       Le parti dello schizzo, una volta riportate sul rame, vengono
                                       tagliate attraverso l’utilizzo di specifiche cesoie.
                                       Successivamente, i pezzi, vengono infornati uno alla volta a una
                                       temperatura di circa 800-850 C°.
                                       Una volta completata quest’operazione, ogni parte viene
                                       appoggiata sopra un piano di cartone per essere smaltata con
                                       differenti tipi di colore, attraverso l’utilizzo di un setaccio. Si
                                       attende che ogni elemento si sia raffreddato e il colore
                                       asciugato.
                                       Infine, quando tutti i pezzi sono pronti, si procede collegandoli
                                       l’uno all’altro, secondo il disegno originario del progetto. Dopo
                                       aver ricomposto l’immagine, le lastre vengono posizionate e
                                       incollate su un piano di legno, realizzato nel laboratorio di
                                       Architettura. A questo punto il lavoro è ultimato.

                                                                                           Michele Scali
                                                                                        Fernanda Fotia
                                                                                 IVB - Liceo Artistico Locri

     Michele Scali
IVB - Liceo Artistico Locri

 6                               I.I.S. “Oliveti-Panetta” - Locri
I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                                                                                                              ANNO I - NUMERO V

L’
           arte di essere fragili è l’ultimo romanzo di Alessandro          zarsi più forti che mai. Dalle parole dell’autore traspare l’amore e
           D’Avenia. Nelle pagine di questo libro l’autore si pone          la dedizione per il suo lavoro. Egli, da insegnante, si impegna con
           vari obiettivi, tra cui dare una risposta a tutte quelle do-     passione e grande umanità, per trarre il meglio da ognuno suo
mande che ogni uomo si chiede frequentemente. Ad esempio:                   allievo, divenendo così àncora di salvezza per molti giovani e per i
“esiste un metodo per la felicità duratura?”                                lettori, coinvolti nella lettura delle sue esperienze personali. Il libro
D’Avenia spiega che tutto ciò è possibile, grazie all’arte di essere        ha la forma di uno scambio epistolare, anche se, a prima vista,
fragili. Ma chi meglio di Giacomo Leopardi, può insegnarcelo? Ed            potrebbe sembrare un monologo... La poesia ancora una volta è
ecco che D’Avenia riprende in chiave moderna quei temi e quei               uno dei mezzi di comunicazione più potenti e importanti, in quanto
concetti cari al nostro autore ottocentesco, insegnandoci a cogliere        permette di mettere in contatto uomini e pensieri, che, nonostante
forza e fragilità, valori contenuti nelle sue poesie, che, oggi, i giova-   epoche differenti, riescono a far emergere grandi spunti di rifles-
ni non riescono più a trovare, scoraggiati da un mondo che non              sione. Il linguaggio è semplice, alla portata dei ragazzi. Tuttavia
sempre va come dovrebbe. Temi e concetti che mai come adesso                ritengo che il testo sia costruttivo per tutti coloro che stanno attra-
possono sembrare unici nella loro attualità. Infatti, oltre al pessimi-     versando un brutto momento, che hanno smarrito la propria stra-
smo e alla vita difficile, caratterizzata principalmente dalla malattia     da o che non l’hanno mai trovata.
e dal tormento interiore, Giacomo
Leopardi è stato un uomo come noi.                                                                                          Federica Polifroni
Non un pessimista, non un depres-                                                                                          VD - Liceo Classico Locri
so, bensì un uomo che possedeva
grandi ambizioni, che avrebbe volu-
to per sè una vita diversa e che,
attraverso i suoi versi, ha dato gran-
di insegnamenti. La vita è composta
da momenti belli e brutti. Questo
libro insegna, attraverso storie di
ragazzi più deboli, che il segreto per
diventare più forti e superare tutte
le difficoltà che ostacolano il nostro
percorso, è insito in quei momenti
brutti e tristi, in cui si impara a rial-

                     7                                           I.I.S. “Oliveti-Panetta” - Locri
I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                                                                                                     ANNO I - NUMERO V

                                        Artemisia Gentileschi

                                                                      ella stessa si definiva, le stesse che si riaffacciano nelle sue

A
         rtemisia Gentileschi, grande personalità artistica fem-      opere. Una tra le tante è ''Giuditta che decapita Oloferne'',
         minile, nel panorama della Storia dell'Arte italiana, è      opera spesso analizzata anche dal punto di vista psicologico,
         stata riscoperta come artista agli inizi del '900. La sua    come una profonda ambizione dell'artista di rimettersi in gioco
figura d'artista, per oltre tre secoli, era stata messa in ombra      e andare avanti dopo la violenza subita. Artemisia era in grado
dalla vicenda che segnò, in modo profondo, sia la sua memoria         attraverso i suoi
futura, sia la sua vita privata di donna: lo stupro subito da Ago-    dipinti di incantare il pubblico del suo tempo, descrivendo con
stino Tassi collega e amico del padre e della giovane.                dettagli e finezze, fragilità umane e sentimenti universali. Gra-
Artemisia, figlia di Orazio Gentileschi, pittore di scuola caravag-   zie alla sua arte, rimase sempre una donna indipendente, so-
gesca, nasce a Roma l’8 luglio 1593. Sin da piccola coltiva l'a-      prattutto sul piano economico, divenendo così uno dei simboli
more per la pittura, proprio come il padre, che la incoraggia in      più forti del movimento femminista e contro la violenza sulle
questa sua passione. Crescendo, inizia ad ispirarsi ai quadri di      donne.
Caravaggio e decide di diventare pittrice. Fino ad allora nessu-
na donna aveva mai pensato di potersi dedicare alla pittura,
occupazione prettamente maschile.                                                                                 Nicoletta Mazzone
Il padre, intuendo le capacità artistiche della figlia, la mandò                                                      Micaela Precup
presso la bottega d'arte di Agostino Tassi, ma l'incontro con il                                            VA - Liceo Artistico Siderno
maestro segnerà una svolta drammatica nella vita della giova-
ne pittrice che a 18 anni viene stuprata dall'amico del padre.
Orazio Gentileschi decise di denunciare l'amico per violenza
sessuale sulla figlia e vinse la causa. La sofferenza e la forza
caratterizzano la vita di questa straordinaria ''pittora” come

                8                                          I.I.S. “Oliveti-Panetta” - Locri
I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                                                                                                            ANNO I - NUMERO V

D
            ei sei romanzi di Jane Austen,
            scrittrice che Virginia Woolf ha
            definito "l'artista più perfetta tra le
donne", "Orgoglio e
Pregiudizio" è il suo
primo libro ed il suo
capolavoro. La scritti-
ce compose l'opera,                                                        conosciuti e forse, apprezzati di J. Austen. Il romanzo parla di come
all'età di ventun'an-                                                      due sorelle senza fortuna sposano uomini facoltosi e di alto ceto
ni. Un'amica di fami-                                                      sociale, nonostante l'impedimento di una madre ossessionata dal
glia l'aveva definita                                                      matrimonio delle figlie, e la discesa di una terza sorella nel "demi-
"la più graziosa,                                                          monde" della fuga d'amore e delle camere d'affitto a Londra. La
sciocca, leziosa far-                                                      seconda sorella, Elisabeth, anche detta Lizzy è una ragazza disposta
falla in cerca di mari-                                                    a correre per i campi per soccorrere una sorella malata, incurante
to che sia dato incon-                                                     della propria sottoveste insudiciata da "quattro dita di fango" e
trare". Frivola e ironi-                                                   dello scherno delle sue future cognate. Lizzy è una donna comple-
ca, non si distingueva                                                     tamente diversa da tutte le altre giovani del suo tempo. E' brillan-
dal mondo campa-                                                           te, perspicace, forte e molto cocciuta, infatti, cambia idea difficil-
gnolo e borghese cui                                                       mente. E' una donna che ha il coraggio di ribellarsi per raggiungere
apparteneva, fatto di                                                      la propria felicità. E' un'attenta osservatrice: "si diverte alle stram-
thè, balli, flirt dell'al-                                                 berie di tutti", forma rapida-
ta società, minuti e                                                       mente un'opinione sulle
ridicoli incidenti della                                                   persone quasi sempre azzec-
vita quotidiana, ma, su questi tenui motivi, sapeva giocare, con una       cata. Errata è, però, l’idea
grazia e profondità uniche. Ed è così che, narrando in "Orgoglio e         fattasi su Mr Darcy, uomo
Pregiudizio", la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteg-     ricco ed orgoglioso. Il disin-
giatori, riesce ad evocare, con tocchi sobri e precisi, l'intero, incan-   teresse del giovane la irrita,
tevole, penetrante quadro della provincia inglese della fine del           come l'essere stata giudicata
Settecento. Il contesto storico del romanzo coincide con quello            "appena passabile" tanto da
dell'autrice, la quale prende spunto dalla sua vita di provincia per       confessare alla più grande
comporre un'opera in cui descrive la media e l'alta società borghe-        delle Bennet, verso la quale
se, creando situazioni comiche. La scrittrice racconta come molte          prova un affetto sincero: "Potrei facilmente perdonare il suo orgo-
donne erano costrette ad una vita anonima ed i loro unici momenti          glio se non avesse ferito il mio". Lizzy riesce, però, ad ammettere i
di svago erano i balli e i ricevimenti, dove cercavano, inoltre, di        suoi errori e, quando comprende la generosità del signor Darcy,
trovare marito, anche se ben poche erano felici della vita coniuga-        ritorna ragionevole e capace di reggere gli insulti e le invettive di
le. Si trattava infatti, di matrimoni d'interesse. I temi che J. Austen    Lady Catherine de Bourgh e di affermare il proprio diritto a sposare
tratta, nel romanzo, sono quelli che caratterizzano la società dell'e-     Darcy, nipote della Lady. La donna entra, infine, grazie al matrimo-
poca: il ruolo femminile, il matrimonio ed il rapporto fra i sessi. Il     nio, in una delle più grandi famiglie aristocratiche latifondiste d'In-
matrimonio era visto come un'attività obbligatoria nella vita di un        ghilterra. La trama è molto lineare e coinvolge il lettore a continua-
individuo, a prescindere se quest'ultimo amasse il coniuge o meno.         re la lettura. Trovo che leggere il romanzo sia stata un'esperienza
Il tutto viene criticato da Jane Austen, attraverso le unioni di vari      stravolgente. E' un testo pieno di fascino, infatti è capace di invo-
personaggi, quali i signori Bennet, Charlotte e Collins. Inoltre, la       gliare anche i lettori che di norma, come me, sono interessati a
scrittrice schernisce la società dell'epoca con un umorismo che            tutt'altro genere di lettura.
Isobel Armstrong definisce "vitale e sicuro", unito a "piacevoli ele-
menti fiabeschi", che hanno fatto del romanzo, uno dei testi più                                                           Longo Maria Chiara
                                                                                                                          IID - Liceo Classico Locri

                     9                                          I.I.S. “Oliveti-Panetta” - Locri
I.I.S. "Oliveti-Panetta" - Locri - Emeroteca Piancastagnaio
10 Aprile 2017
                                                   ANNO I - NUMERO V

21 Marzo
  2017

                                                   Peppino Impastato

           10   I.I.S. “Oliveti-Panetta” - Locri
10 Aprile 2017
                                                                                                                             ANNO I - NUMERO V

O
           gni anno, molti studenti si dedica-    preparazione e le nostre continue prove di        anche se, emozione ed agitazione non ci
           no alle iniziative FAI, durante le     orazione davanti allo specchio. L’ansia e         hanno abbandonato. Le sensazioni sono
           Giornate di Primavera, accompa-        l’emozione crescevano di pari passo, non          state completamente diverse rispetto al
gnando scolaresche e turisti alla riscoperta      vedevamo l’ora di metterci alla prova!            giorno precedente. Infatti sarebbero venuti
di tesori, da “riportare alla luce”.              Finalmente è arrivato il fatidico giorno.         i nostri genitori, parenti e amici: la nostra
Quest’anno è toccato a noi!                       I nostri cellulari non smettevano di squilla-     sfida più grande. Anche l’ultima giornata è
Le Professoresse M. Docile e G. Zappia, che       re, ci incoraggiavamo l’un l’altro. Arrivati al   trascorsa in un attimo all’insegna dell’alle-
da sempre curano queste iniziative, ci han-       Castello e formate le coppie, abbiamo ini-        gria e dello spirito di squadra. Questa espe-
no proposto di fare da “Ciceroni” al Castello     ziato. Per i primi 10 minuti, ci sembrava di      rienza ha arricchito notevolmente il nostro
di San Fili, nel comune di Stignano. In un        vivere in un incubo: bambini, professori,         bagaglio culturale, facendoci capire la bel-
primo momento abbiamo incontrato la               esperti, domande di cui forse non avrem-          lezza del nostro territorio che, molto spes-
Delegazione FAI e degli esperti ci hanno          mo saputo la risposta, dubbi e verbi sbaglia-     so, viene sminuito e oltraggiato ed inoltre,
illustrato la storia e l’architettura del sito    ti si erano materializzati di fronte a noi, ci    l’importanza dell’impegno di molti volontari
prescelto. È stato il nostro primo approccio      sembravano un ostacolo insormontabile.            che, spinti unicamente della loro passione,
con il mondo del FAI.                             Che facciamo? Scappiamo? Forse non sia-           fanno risorgere dei beni troppo spesso
Eravamo emozionati e vogliosi di impegnar-        mo all’altezza?                                   sottovalutati. Abbiamo colto pienamente il
ci a pieno in questa nuova avventura. Il 4        Ma, proprio quando tutti questi pensieri          significato della frase sulle nostre spille,
Marzo siamo andati a visitare il sito di San      negativi assalivano le nostre menti, abbia-       trasformando l’indifferenza in voglia di mi-
Fili, territorio dalle notevoli valenze paesag-   mo incrociato gli sguardi rassicuranti delle      gliorare ciò che ci circonda! Ci auguriamo
gistiche. L’architettura unica del Castello ci    Professoresse, la loro fiducia in noi ci ha       che queste iniziative proseguano e si inten-
ha stupiti: la pianta triangolare, a punta di     spronato ad iniziare. E allora un gruppo:         sifichino, in modo tale da far conoscere ad
freccia rivolta verso la costa, il salone otto-   due, tre, quattro, si faceva a gara con le        altri ragazzi il mondo del FAI con la speran-
                                                  altre coppie, classi, ma soprattutto scuole.      za che, molti altri, come noi, diventino:
                                                  Non neghiamo che, quando dimenticavamo            CICERONI PER PASSIONE!
                                                  qualcosa, davamo libero sfogo alla nostra                                             Ciceroni FAI
                                                  immaginazione, immedesimandoci in com-                                    IID - Liceo Classico Locri
                                                  ponenti della Famiglia Lamberti, proprietari
                                                  del Castello. Il tempo volava e, nonostante
                                                  la stanchezza, volevamo che quest’espe-
                                                  rienza potesse non finire mai. A fine giorna-
                                                  ta eravamo felici e gratificati. L’unico
                                                  aspetto negativo è stato che, purtroppo, la
                                                  nostra scuola e i nostri compagni non sono
gonale, il piano inferiore esagonale e il pon-    riusciti ad arrivare in tempo. La loro man-
te levatoio conferiscono al fortino un            canza, però, è stata colmata dalla presenza
aspetto unico per le strutture seicentesche       di numerose persone che si sono dimostra-
militari in Calabria. I giorni passavano veloci   te interessate a quello che noi esponeva-
tra incontri pomeridiani mirati alla nostra       mo. La domenica, eravamo più preparati,

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10 Aprile 2017
                                                                                                                            ANNO I - NUMERO V

                            A confronto

N
         el corso della Storia, sul pianeta         ultimo fardello della Guerra Fredda ed          differente modalità di realizzazione. Infatti,
         Terra, gli uomini hanno costruito          espressione della volontà di tutte le           il muro americano è stato annunciato
         innumerevoli muri. Così come nel           Nazioni di portare avanti una politica di       nell’ambito della Campagna Elettorale di
passato, anche oggi le barriere separano,           Democrazia, dialogo ed integrazione. Oggi,      Trump, mentre la costruzione del Muro di
dividono, pongono confini, a volte giusti e a       però, si parla nuovamente di un muro, il        Berlino è stata improvvisa e imposta ai
volte sbagliati. Nei secoli, sono stati             “muro di Trump”, che dovrebbe separare          cittadini tedeschi. Infine, va ricordato che il
combattuti molti sbarramenti mentali,               gli Stati Uniti dal Messico. La prima           muro di cui si discute oggi negli USA, non
                                                    difficoltà che la mente di ognuno deve          avrebbe carattere invalicabile come quello
                                                    affrontare è quella di associare l’immagine     di Berlino. Fermo restando tutto ciò, è
                                                    di un muro a una Nazione che dai tempi          l’idea del “muro” che crea perplessità e
                                                    della Rivoluzione Americana, incarna l’idea     sgomento, sia in una parte della
                                                    di libertà sotto tutti i punti di vista. Il     popolazione       americana       che    nella
                                                    Presidente americano, Donald Trump,             popolazione mondiale. Tale progetto,
                                                    ritiene, invece, necessaria e opportuna         infatti, appare in un certo senso
                                                    l’edificazione di una barriera che separerà     paradossale e contraddittorio rispetto
                                                    due Stati, già politicamente divisi, in modo    all’idea dell’America come terra di
                                                    più radicale. A tal proposito, si hanno varie   possibilità e opportunità, radicata in
                                                    opinioni e c’è chi si schiera a favore e chi    ognuno di noi. Qualcuno potrebbe
                                                    contro. Se volessimo effettuare un              obiettare che gli elettori di Trump,
                                                    confronto fra il progetto del “muro di          probabilmente, vedono in tale intervento,
economici, linguistici, culturali, religiosi. Fra   Trump” e il Muro di Berlino, alcune             la soluzione ai problemi di circolazione
i tanti muri eretti dagli uomini uno in             considerazioni sarebbero necessarie. Prima      troppo libera e priva di controllo di svariate
particolare racchiude molti significati: il         di tutto il diverso contesto di riferimento;    forme di criminalità, attraverso il confine
Muro di Berlino. Esso venne eretto nel              ieri costruito per separare la popolazione      con il Messico. Chi siamo noi per puntare il
1961 per separare la Germania dell’Est da           di uno stesso Stato e di una stessa città,      dito? Ma se tali problematiche sono
quella dell’Ovest, dividendo famiglie, idee,        oggi per dividere popolazioni di due Paesi      indiscutibilmente reali, ciò che risulta
sogni, progetti, allo scopo di impedire allo        differenti. Si deve aggiungere, inoltre, la     anacronistico,       proprio      alla    luce
Stato     tedesco,      ancora                                                                                    dell’esperienza del Muro di
potenzialmente pericoloso                                                                                         Berlino, è la convinzione che
per      l’Umanità        dopo                                                                                    una barriera materiale possa
l’esperienza del Nazismo, di                                                                                      risolvere i problemi. Essa
crescere unito e solido. Una                                                                                      appare, invece, come la
famigerata linea di confine,                                                                                      risposta più scontata e
questa, sorvegliata a vista,                                                                                      semplicistica, creatrice di
con ogni mezzo. Il suo                                                                                            “muri mentali” e alimento di
abbattimento, avvenuto il 9                                                                                       svariate forme di intolleranza.
Novembre del 1989, ha
rappresentato un evento di                                                                                                        Fernanda Fotia
portata mondiale, in quanto                                                                                              IVB - Liceo Artistico Locri

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                                                                                                                            ANNO I - NUMERO V

                                                 San Giovanni Theristis

U        no dei monumenti più belli della Calabria è il complesso
         monumentale di San Giovanni Theristis, situato nel mio
         paese, Bivongi.
Il Monastero risale agli inizi dell’ XI secolo, sotto il dominio bizanti-
                                                                            ribassata.
                                                                            Lo Stile Bizantino è invece evidente all'esterno, nei muri perimetra-
                                                                            li costruiti con strati di pietra concia e con cotto alternati, contor-
                                                                            nati da lesene di mattoni posti di piatto e di coltello che in alto si
no, durante il quale si conservarono cultura e lingua greca e veniva        chiudono ad arco, nelle leséne all'esterno dell'abside che, interse-
celebrato il rito bizantino piuttosto che quello latino. Molti furono i     candosi, formano archi ogivali e insieme a tutto tondo arieggianti
monasteri sorti in Aspromonte, tra cui questo nella Vallata dello           motivi dell'architettura araba.
Stilaro dove, nel IX secolo, visse e operò San Giovanni Theristis.          Tracce di affreschi denotano come i muri della basilica siano stati
Dopo la sua morte, la fama si diffuse notevolmente presso le popo-          dipinti già dalla sua edificazione. Il più notevole di questi raffigura
lazioni della zona, tanto che le stesse lo acclamarono santo e i suoi       San Giovanni Theristis.
luoghi divennero meta di pellegrinaggio.
                                                                            Le absidiole esterne e quella principale, gli spioventi delle stesse e
Nel 1990, i lavori di ristrutturazione dell'edificio e dell'area circo-     dei bracci del transetto, la cupola con il tamburo contornato da
stante, lo resero nuovamente luogo di preghiera per i monaci orto-          sedici sottili colonnine a mezzo tondo in cotto, offrono nell'insieme
dossi.                                                                      la visione di una struttura protesa verso l'alto.
Nel 1994 cominciarono a viverci stabilmente i primi monaci athoni-          L'interno oggi si presenta nuovamente ricco di icone, pitture, affre-
ti, provenienti dal Monte Athos e nel Dicembre dello stesso anno il         schi e ammirevoli arredi sacri come l'iconostasi o lo splendido lam-
Consiglio Regionale della Calabria dichiarò sacra l'area compresa           padario in oro nella navata, con una grande base di dodici lati, su
fra i fiumi Stilaro e Assi, per facilitare ulteriormente l'insediamento     ognuno dei quali è raffigurato un apostolo.
dei monaci.
                                                                                                                                   Ilaria Coniglio
Il complesso presenta testimonianze artistiche bizantine e norman-                                                       IIIB - Liceo Classico Locri
ne. Gli elementi normanni si notano all'interno, nei quattro pilastri
angolari chiusi da quattro archi che sorreggono la cupola. Quello
della navata e del presbiterio sono a sesto acuto. La cupola poggia
su una base cubica contornata da due file di denti di sega e diven-
ta, all'altezza delle quattro finestrelle, ottagonale, a causa di
quattro nicchiette che smussano gli angoli del cubo. Sul prisma
ottagonale s'innesta il cilindro della cupola, coperto da una calotta

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Hamlet: to be like him or not to be like him?
                                                                       Volume 1, Numero 1

                                                                       Data

H
           ow to get rid from the chains of evil? The word                    reflect, we are not afraid of the consequences of our actions, or we
           “cattivo” (bad) comes from the latin “captivus”, that              don’t act according to the hearth or our conscience; we don’t even
           means “prisoner of evil”. A question raises from this:             have respect of our life. So Shakespeare teaches us that the only
how is it possible for a man, to escape from this prison? Shake-              cure against violence is culture, as a source of “pietas” and respect
speare gives us a possible solution with the story of Hamlet. Ham-            for ourselves and for the others. It could drive our heart away from
let is a man full of doubts. As a Machiavellian prince he should              the chains of evil. Therefore a “good school” could be really im-
revenge the murder of his father, but he can not do this because              portant to get a better society. In fact “educate” in latin means “ex
his soul was too gentle, refined by a long study of classics; he was          -duco”, that is to lead some one away from the darkness of igno-
too respectful of himself, of his life and of the others. He also             rance and evil, this is the only way to be free and good.
thinks of committing suicide because of his despair but he is afraid
of being punished by God. Maybe that is our problem, we don’t                                                                        IVA - Liceo Classico Locri

                                La mia passione … in un canestro!!
                                      non sempre la stessa, il rumore                       so tempo bellissimo, che inizi a
                                      del pallone che rimbalza!                             leggere e vorresti non finisse mai.
                                      Il basket è uno sport molto diver-                    Si parla moltissimo di “dei” del

I
                                      tente che regala emozioni che                         basket, perché quando si va a
     l basket, per me, è lo sport     possono essere di gioia quando si                     creare un tiro complicatissimo,
     per eccellenza, è proprio uno    vince e di dolore quando si può                       che è indispensabile che entri nel
     stile di vita!                   perdere. Esse sono emozioni forti                     canestro, non c’è solo talento e
La mattina, mi alzo, vado a scuola,   che poche cose nella vita ti fanno                    bravura, ma sembra agiscano
trascorro le ore di lezione tra i     provare. Questo sport insegna                         tantissimi altri fattori. Quando il
banchi, nell’attesa che giunga il     moltissime cose e principalmente                      pallone entra nel canestro, provi
momento di allenarmi. Mi piace        il rispetto per gli avversari, i com-                 emozioni fortissime, soprattutto
sentire il rumore delle scarpe sul    pagni. Infatti è lo sport di squadra                  se si tratta di partite che contano.
parquet, il rumore della retina       per eccellenza. Attraverso esso si                    Il basket è fatto di attimi, momen-
quando entra il pallone, il solito    conoscono tantissime persone,                         ti, sensazioni indescrivibili che solo
“ciof”, ma soprattutto il rumore      con le quali ci si relaziona. Per                     chi le vive può veramente capire!
del pallone quando si palleggia.      questo sport è anche una forma di
Esso può essere fastidioso, non       vita. Chi non gioca non riesce a                                   Salvatore Bonavita
certo per le persone come me che      comprenderlo, infatti è come un                                   VD - Liceo Classico Locri
amano questo sport. E’ musica e       libro molto difficile, ma nello stes-

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10 Aprile 2017
                                                                                                                               ANNO I - NUMERO V

                                                                             nostro mondo ideale nella realtà. In fondo, i sogni partono dalle
                                                                             idee e queste dall'immaginazione. Non a caso i desideri sono con-
                                                                             cezioni che sta a noi realizzare, mentre li modelliamo.
                                                                             La fantasia permette di immedesimarsi negli altri, avvertire sensa-
                                                                             zioni e calarsi in una vita che solo in tal modo potrà essere compre-
                                                                             sa. La società odierna è solita giudicare senza conoscere minima-
                                                                             mente la storia che si cela dietro ognuno, la quale può essere dolo-
                                                                             rosa e difficile e, quindi, può giustificare un particolare comporta-
                                                                             mento. Puntare il dito è semplice, alla portata di tutti, mentre capi-
                                                                             re le persone e comprendere il loro dolore è un atto di estrema

C
          os'è la fantasia? Ve lo siete mai chiesti? Magari, guardando       sensibilità che appartiene alla sfera della fantasia.
          i vostri fratelli giocare insieme e sfrecciare per casa come       La domanda sorge spontanea: come si può curare la piantina della
          se si trovassero in chissà quale mondo immaginario o, ma-          fantasia presente in ognuno di noi? Innanzitutto, bisogna assicurar-
gari, ascoltando la nonna raccontarvi di quando, a diciotto anni,            si di innaffiarla giornalmente, ogni qual volta ascoltiamo una noti-
andò a trovare il nonno a Zurigo, dove lavorava in una fabbrica, e           zia alla televisione o leggiamo un articolo sul giornale. In questo
trascorsero un'estate per le strade della cittadina, assaporando             modo, si arriverà alla costruzione di un'idea personale su ogni te-
l'aria fresca di montagna. In quel momento la vostra mente ha                matica e alla maturazione di un pensiero critico. La società spesso
ricreato l'atmosfera, i prati verdi, i sorrisi dei due giovani e la legge-   blocca il flusso di idee libere e l'immaginazione, che vengono sosti-
rezza di una gioventù sbiadita dal tempo. La mia ricerca sul diziona-        tuiti da pensieri preconfezionati, ideali per dettare regole cui nes-
rio di una definizione esaustiva del termine è stata vana. Cercherò,         suno si opporrà perché non abituato ad avere un'opinione e a pen-
dunque, di presentare la mia opinione sulla fantasia, con la pro-            sare con la propria testa. In una società multietnica e multicultura-
messa di essere il più fedele possibile al significato letterale del         le come la nostra, la fantasia è la chiave dei rapporti umani. Resta-
termine.                                                                     re chiusi nella propria immagine di mondo impedisce all'anima di
La fantasia è la materia dei sogni, il motore della mente e l'anima          aprirsi agli altri e accettare il pensiero di chi vede le cose diversa-
di ogni nostra scelta. Essa guida il pensiero verso orizzonti nuovi e        mente. Confrontarsi e ricredersi sono il carburante di una mente
non teme la tempesta. La fantasia è il segreto dei geni, poiché per-         che si rinnova, di una mente elastica e, quindi, aperta alla diversità
mette loro di uscire dagli schemi e vedere ciò che gli altri non vedo-       sotto ogni aspetto.
no. La fantasia, secondo me, appartiene ai bambini; loro sono le ali         Perciò, oltre a nutrirla, è importante che la fantasia venga esposta
del mondo e la fantasia è la voglia di solcare cieli nuovi.                  al sole degli errori. Perché? Sbagliare comporta provare e impara-
Metafore e abbellimenti linguistici a parte, la fantasia assume atto         re. Il fallimento spinge la mente, grazie alla fantasia, ad alimentare
pratico nella nostra vita ed è parte indiretta del nostro pensiero           la ricerca, la curiosità che innesca la voglia di conoscere. La fantasia
connesso alle azioni che compiamo. La sua importanza si affievoli-           è cultura, la cultura è libertà. Impariamo a usarla e teniamocela
sce quando la maturità incombe e subentrano nuove responsabili-              stretta.
tà. Eppure sono del parere che l'immaginazione sia la chiave del                                                                   Maria Giulia Alia
successo per tanti motivi.                                                                                                    ID - Liceo Classico Locri
Innanzitutto, essa rappresenta un legame indissolubile con il passa-
to: l'infanzia vissuta e i ricordi che riaffiorano ogni qual volta si
rispolvera una fotografia o si rivivono quegli anni attraverso il per-
corso da genitore. La fantasia è anche la capacità di viaggiare nel
tempo e nello spazio, trasferendosi in luoghi dove poter costruire
la propria realtà. In questo senso, essa è estremamente potente e
può teletrasportarci con la mente in un mondo diverso o mutare il

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                                                                                                                       ANNO I - NUMERO V

I
     o non credo che questa sia l’era delle    social, i quali sicuramente non aiutano, in      così si interrompe una gravidanza. L’inca-
     passioni tristi, in quanto l’atteggia-    quanto, nel mondo del web, conformista e         pacità di sopportare le sofferenze, mostra
     mento pessimistico che si trova in        ricco di bullismo, si tende a seguire il trend   quanto una parte delle nuove generazioni
molti giovani non è dovuto tanto ad una        del momento appiattendo il pensiero indi-        sia debole e priva di coraggio. Da questo
reale tristezza quanto ad una moda. Ci         viduale. Oltre a chi lo fa per tendenza, c’è     punto di vista gli adulti hanno ragione, ma
accorgiamo di ciò proprio pensando all’ha-     veramente un numero di giovani scontenti         alla base di questa debolezza non c’è una
shtag #maiunagioia, che è diventato il sim-    della propria vita che hanno perso le spe-       società triste, ma una viziata. Non credo
bolo di questo pessimismo e viene utilizza-    ranze per il futuro. A causa di questa tri-      che la mia generazione veda tutto nero,
to per piccole delusioni quotidiane da per-    stezza generale, molti perdono la fiducia        ma, che, rispetto alle generazioni prece-
sone generalmente felici. Questo ci fa capi-   anche in se stessi e questo sta facendo,         denti, sia cambiata la concezione del nero.
re come, forse, alla base di un atteggia-      purtroppo, aumentare il numero di suicidi        Definirei perciò quest’epoca “era delle
mento pessimistico possa esserci un errore     e aborti . C’è tanto sconforto che, per alcu-    finte passioni tristi”, poiché l’infelicità è
di valutazione nelle priorità, che per molti   ne persone, non vale la pena vivere la vita,     causata da una grande superficialità.
sono l’ultimo modello di cellulare e di com-   nonostante le difficoltà, preferendo la mor-
puter o i vestiti all’ultima moda. Non si      te alla sofferenza e non riuscendo a supera-                             Emanuele Milazzo
considera invece felicità la salute o una      re gli ostacoli dell’esistenza. Inoltre, nel                          ID - Liceo Classico Locri
famiglia solida, valori dati per scontati.     caso degli aborti, alcuni non si sentono
Bisogna dunque fare una distinzione fra chi    pronti per affrontare la responsabilità di
è realmente triste o pessimista e chi segue    dare e mantenere una nuova vita, addi-
una moda solo perché spopola su tutti i        rittura, pensano che non ne valga la pena,

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                                                   da e toccante. Con il susseguirsi dei suoi più    tudine che proviamo nei suoi confronti e,

‘’M
                 ai ricevuto tanti abbracci in     grandi successi, tra cui Odio le favole, Lette-   d’altronde, lui è stato all’altezza delle no-
                 vita mia!”                        ra a mio padre e A parte te, è riuscito a         stre aspettative mostrandosi gentile e di-
                 Sono state queste le parole       trasmetterci l’insegnamento nascosto in           sponibile. Ha infatti firmato le copie di tutti,
del cantante albanese naturalizzato italia-        ognuna di esse, come l’affrontare gli osta-       dal primo all’ultimo, rimanendo più del
no, Ermal Meta, terzo classificato al Festival     coli della vita e uscirne più forti.              dovuto.
di Sanremo 2017 con Vietato Morire, al             Oltre al significato delle sue canzoni, ciò       Sicuramente ha apprezzato il calore della
termine del suo in-store tenutosi al Centro        che più ci ha colpito di Ermal Meta è stato il    Calabria!!
Commerciale Metropolis di Rende, il 9 mar-         modo in cui ha dimostrato la sua passione         L’evento è stato ben organizzato, facendo
zo.                                                per la musica e come è riuscito con la sua        divertire sia l’artista sia il pubblico, tanto
Quando l’artista ha annunciato una data in         esperienza personale, a infondere coraggio        che Ermal stesso si è congratulato con lo
Calabria, siamo state felici di poter incon-       e forza agli altri, così come ricorda una sua     staff al termine dello spettacolo.
trare il cantautore italiano che, dal suo          canzone: ‘’Ogni male è un bene quando             La sua musica è forte, le sue parole sono
primo debutto nella Categoria Giovani di           serve […] e quando sulla schiena hai cicatri-     intense e lo porteranno lontano…
Sanremo 2016, ci ha colpito così tanto.            ci è lì che ci attacchi le ali’’.
Dopo aver aspettato per più di tre ore con         Non siamo riuscite a realizzare di essere             Benedetta Ritorto - Mariacristina Chirico
emozione ed ansia, finalmente alle 17.30           così vicine ad una persona come lui, fino a                             IID - Liceo Classico Locri
abbiamo visto Ermal salire sul palco. A quel       quando non è giunto il momento di salire
punto, un coro di voci lo ha accolto con           sul palco per farci firmare il suo CD. Parlan-
affetto e ha iniziato il mini-live con un sorri-   do con lui, infatti, abbiamo compreso quan-
so sincero e commosso.                             to sia sensibile ed umile.
Non avremmo mai pensato che dal vivo la            E’ stato difficile trovare le parole che, in
sua voce potesse essere ancora più profon-         pochi secondi, esprimessero tutta la grati-

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           Agon Eschileo
      28 Marzo - 1 Aprile 2017 - Gela
           Liceo Classico Locri

                                                    Coppa Teano
                                           3 Marzo 2017 - Liceo Artistico Locri

                                                                                          Incontro con Don Ciotti
                                                                                    13 Marzo 2017 - Centro Polifunzionale Siderno
                                                                                               Liceo Artistico Siderno

      Certamen Acerranum
      16 -18 Marzo 2017 - Acerra
          Liceo Classico Locri

                                              Certamen Sallustianum
                                                  3 Aprile 2017 - L’Aquila
                                                    Liceo Classico Locri

                                                                                  Premiazione “Benvenuto fratello”
Campionati Studenteschi Provinciali
             Atletica Leggera                                                     Concorso di pittura a scopo umanitario
       Corsa Campestre Femminile                                                          Cittanova - Liceo Artistico Locri
    09 Marzo 2017 - Liceo Classico Locri

                                                                                  Certamen Nazionale Lingua Greca
                                                                                       31 Marzo 2017 - Reggio Calabria
                                                                                              Liceo Classico Locri

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L
         a Squadra delle Olimpiadi della Matematica della nostra
         Scuola ha inaugurato un 2017 costellato di vittorie. Grazie
         alla classificazione della Squadra Femminile alle Nazionali di
Cesenatico e di quella della Squadra Mista, il podio conquistato alle
Individuali, e la possibilità, ancora una volta, per Lorenzo Fiamingo,
Menzione d’Onore alle Finali Nazionali 2016, di gareggiare alle Na-
zionali, la squadra ha letteralmente sbaragliato la concorrenza con-
                                                                            Il successo è imparare a essere complici, a portare dalla propria par
quistandosi ogni tipo di riconoscimento.
                                                                            te la fortuna, a cavarsela da soli, senza contare sul suggerimento o
Qual è l’arma segreta di così tante vittorie? Ritengo non esista un
                                                                            sugli indizi lanciati dai professori durante gli allenamenti. E’ imparare
solo “fattore-propulsore”. Il successo, inteso come efficacia, riuscita,
                                                                            a far parte di una squadra e a dare il proprio contributo, a collabora-
è frutto di sacrifici, passione, passione rovente, duro lavoro, sconfit-
                                                                            re e a mettere da parte la propria voglia di primeggiare sugli altri, è
te, cocenti sconfitte, “cantonate”, momenti di sconforto e incertez-
                                                                            anche riconoscere le proprie debolezze e al contempo cercare di
za. Non si vince da soli: è imprescindibile disporre di qualcuno che
                                                                            mettere a disposizione della squadra il meglio di sé.
creda in te e sia pronto a sacrificare parte del proprio tempo per
                                                                            La vittoria è solo l’ultimo stadio del percorso, perché è ciò per cui la
consentirti di sfruttare al meglio le tue potenzialità. Siamo stati for-
                                                                            “società della prestazione” si ricorda di te. Il nostro personale suc-
tunati, immensamente fortunati, per aver incontrato insegnanti
                                                                            cesso è frutto di un lungo cammino che culmina nella vittoria. Dun-
capaci di far fiorire la nostra individualità e di accompagnarci, te-
                                                                            que l’arma segreta del trionfo è… il successo!
nendoci per mano, lungo la via del successo, insegnandoci ad accet-
                                                                            La parte più affascinante di questa riflessione, è capire che il succes-
tare le sconfitte e mettendo alla prova il nostro spirito di sacrificio.
                                                                            so non sia relegato solo al genio o a chi ha doti eccezionali, ma a
Il sociologo polacco Zygmunt Bauman, scomparso di recente, defini-
                                                                            chiunque lasci che l’ardore, il desiderio di riuscire, sottenda ogni sua
va la società in cui attualmente viviamo “società della prestazione”,
                                                                            azione!
perché altamente competitiva, individualista e soprattutto, opportu-
                                                                                                                                  Elisabetta Gioffrè
nista. Ciò significa che riconosciamo il valore di una persona a noi
                                                                                                                              VB -Liceo Classico Locri
estranea solo quando questo viene “oggettivamente” attestato.
Vince? È un genio. Perde? Non vale nulla.
Abbiamo avuto modo di capire a fondo che il rimedio a quest’ansia
di prestazione e a questo desiderio di riconoscimento stia soltanto
nel circondarsi di persone fidate, capaci cioè di valorizzare i nostri
buoni propositi: dedizione, curiosità, passione, impegno e aiutarci a
concretizzarli, trasformandoli in successi. Il successo non è solo la
vittoria delle Individuali o delle Gare a Squadre, Regionali, Nazionali,
o Provinciali. Il successo è crescere, esultare tutti insieme per una
vittoria e piangere, ancora, tutti insieme, per una sconfitta. E’ riusci-
re a risolvere un quesito che a prima vista sembrava incomprensibi-
le.

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Il

I
      l Comune di Bianco, paese della provincia di Reggio Calabria,
      deve il suo nome ai calanchi, colline calcaree che circondano il
      centro abitato e che dal mare apparivano ai marinai del pas-
sato come una macchia bianca sulla costa. Esso si colloca in quella
fascia di territorio della Calabria nota come Area Grecanica e oggi
occupata dai comuni di Bova, Roccaforte del Greco, Roghudi, Galli-
cianò, Pentedattilo, San Lorenzo, Amendolea, Stati e Condofuri.
Questa zona della regione ricopre particolare importanza in quan-           nel VII secolo a.C., quando i Greci sbarcarono presso il promonto-
to conserva una traccia ancora viva di quella che fu la Magna Gre-          rio Zefirio, oggi chiamato Capo Bruzzano.
cia. Infatti, a Bova, a Roccaforte del Greco, a Roghudi e a Gallicia-       La pianta trovò lungo questo tratto di terra caratteristiche climati-
nò, si parla ancora il greco antico. La presenza di questa traccia          che simili a quelle del Paese d'origine.
linguistica è stata valorizzata dallo studioso tedesco Gerald Rohlfs.       Il grappolo del vitigno è lungo, spargolo e può arrivare ad una lun-
Oltre alla lingua, le tracce della presenza greca nell’Italia Meridio-      ghezza massima di 60 cm. Gli acini sono piccoli e rotondeggianti,
nale sono molteplici. La memoria dei nostri antenati trova espres-          vinaccioli molto sviluppati con poca polpa e la buccia sottilissima. Il
sione in tutto il nostro patrimonio artistico, archeologico, culturale.     Greco di Bianco ha un colore tra l'oro antico e l'ambra e un profu-
Anche l’eno-gastronomia mediterranea, deve molto ai Greci. Tra i            mo unico, amaro e aromatico.
prodotti tipici di Bianco spicca, infatti, il pregiato vino “Greco di       Il sistema di allevamento più utilizzato è il cordone speronato oriz-
Bianco” che rappresenta, secondo il parere degli esperti, una vera          zontale bilaterale. I tralci arrivano fino a sette metri di lunghezza.
e propria gemma enologica.                                                  Altro sistema di allevamento, ormai praticato solo su vecchi vigne-
La denominazione “Greco di Bianco”, indica il vitigno tipico della          ti, è l'alberello.
fascia costiera ionico-reggina, nonché l'omonimo vino DOC, la cui           Nel 1966 il “Greco di Bianco” raggiunse un livello molto basso di
produzione è consentita nella provincia di Reggio Calabria e in             produzione; per questo motivo, fu fondata a Bianco una Coopera-
particolare nel territorio di Bianco, da cui prende il nome, e nel          tiva Agricola per valorizzare la produzione della squisita bevanda.
comune limitrofo di Casignana. Il Greco di Bianco è ritenuto il vino        Nel 1980 il pregiato vino ottenne il riconoscimento del marchio
più antico d'Italia insieme al Moscato di Siracusa. La vite da cui si       DOC.
ricava il Greco di Bianco, ha origini molto antiche. Secondo la tradi-                         Jessica Zappia - Maria Cumace - Andrea Rupolo
zione, il primo tralcio è arrivato in Calabria, nel territorio di Bianco,                                                  IA - Liceo Artistico Locri

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                                                                     REDAZIONE

                                        I.I.S. “Oliveti - Panetta”

                  Liceo Classico “Ivo Oliveti”   Liceo Artistico “Panetta”      Liceo Artistico “Pitagora”
                             Locri                          Locri                        Siderno

                           Proff.ri: Vera Congiusta - Francesco Del Grande - Eulalia Dimasi
                                  Manuela Docile - Stella Larosa - Maria Mazzaferro
                                               Grafico: Serafina Calarco

                                                                             Mazzone Nicoletta               VA
                                                                             Errante Filippo                 VB
Sgarlato Angela               IVA                                            Precup Micaela                  VA
Barillaro Marika              IVA                                            Coniglio Ilaria                 IIIB
Classe                        IVA
Ciceroni FAI                  IID
Saolo Andrea                  IVD
Polifroni Federica            VD
Errigo Giuseppe               VD
Alia Maria Giulia             ID
Milazzo Emanuele              ID
Longo Maria Chiara            IID
Ritorto Benedetta             IID                                            Fotia Fernanda                  IVB
Chirico Maria Cristina        IID                                            Scali Michele                   IVB
Bonavita Salvatore            VD                                             Valente Michela                 IIA
Gioffrè Elisabetta            VB                                             Cumace Maria                    IA
                                                                             Rupolo Andrea                   IA
                                                                             Zappia Jessica                  IA

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