STUDIO DI PREFATTIBILITA'
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STUDIO DI PREFATTIBILITA’ per la realizzazione di un Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione presso l’ex Complesso Terrazze Hotel Giorgione Ariano Irpino Prof.ssa Maria Teresa Cipriano 1
PREMESSA Il lavoro che si presenta, nato dalla volontà politica della Giunta Comunale di Ariano Irpino (delibera n. 199 del 28 agosto), di approntare uno studio di prefattibilità per la realizzazione di un Istituto Alberghiero presso l’ex complesso Terrazze Hotel Giorgione, si articola in due parti, che riassumono, sinteticamente, la storia e il futuro di una scuola. L’istituto ha avuto, pur con la sua giovane età, grande successo in termini di iscrizioni, ma anche in termini di attività e di esperienze maturate, tali da averla lanciata a livello nazionale per la sua intraprendenza legata all’innovazione didattica. Ha saputo accelerare quei processi di formazione del personale docente ed ATA sui temi della digitalizzazione, dell’uso di app dedicate alle discipline e all’amministrazione, e ha realizzato ambienti di apprendimento nuovi, flessibili, centrati sul cooperative learning verso un tipo di insegnamento – apprendimento, in cui il rapporto tra studenti e docenti assume i caratteri della partecipazione, della motivazione, del raggiungimento di quelle competenze trasversali indispensabili per la costruzione di personalità capaci di orientarsi in un mondo che si evolve e cambia con ritmi frenetici. Per questo, lo studio di prefattibilità di un progetto, tanto complesso quanto ambizioso, non può non tener conto di alcuni elementi fondamentali, che fanno di un edificio scolastico il contenitore di bisogni educativi degli studenti, bisogni di formazione del personale docente ed ATA, esigenze del territorio, a cui dare risposte efficaci e coerenti, ed infine progettualità diffusa, che sappia coniugare finanziamenti regionali, nazionali, ed europei. In sintesi, tali elementi sono: § la storia dell’Istituto quale risultato di giustapposizioni nate dall’esigenza di una razionalizzazione dell’offerta formativa a livello provinciale ed il conseguente dimensionamento che ne è scaturito in questi ultimi anni § l’offerta formativa, incardinata in quel riordino dei cicli, che ha ridisegnato l’architettura scolastica, definendo un sistema che vede il primo biennio come area dell’orientamento e dunque simile per tutti gli ordini di scuola (liceo, tecnico, professionale), un secondo biennio, in cui la caratterizzazione dell’indirizzo di studio diventa pregnante, il quinto anno, quale traguardo di un percorso, che ci vede ancora legati alla nostra tradizione italiana, quinquennale, che, di fatto, rispetto agli altri paesi europei, si caratterizza per l’uscita tardiva (un anno in più) dello studente della scuola secondaria di secondo grado. § I principi ispiratori del servizio scolastico § Finalità e risultati attesi dell’istituto § Il trend delle iscrizioni § Il quadro orario Conclusa la parte introduttiva e propedeutica alla parte che più ci riguarda, nella seconda parte si affronterà la questione di una nuova frontiera, di un ambizioso programma in grado di proiettare l’Istituto Alberghiero in un contesto più ampio e più dilatato di quello che tradizionalmente ha rappresentato e rappresenta. 2
PRIMA PARTE LA STORIA L’ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO nasce nell’anno scolastico 1957 – 1958, quale sede coordinata dell’ Istituto G. Giorgi di Avellino, presso un edificio di proprietà del Comune di Ariano, in via del Conservatorio. Sino agli anni Settanta, nell’ambito del settore meccanico erano riconosciuti due profili professionali, tornitor e congegnatore meccanico; successivamente vengono istituiti gli indirizzi elettrici e chimico – biologico, con i corsi sperimentali post – qualifica per tecnico delle industrie elettriche e per tecnico di laboratorio chimico – biologico. Nel 1983 l’Istituto si trasferisce nella sua sede attuale, in Via Villa Caracciolo, nel Rione Martiri. L’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente, sorto nel 1964, quale sede coordinata di Benevento, rilasciava qualifica di esperto coltivatore dopo il biennio. Nel 1970 diventa Istituto autonomo con sede a Cardito, con annesse sedi coordinate di Lioni e Serino. Nell’anno scolastico 1972 – 1973 è istituito il triennio che consente il conseguimento del diploma professionale in agrotecnico. Nell’anno scolastico 1997 – 1998 viene accorpato all’ Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato. Nasce così l’Istituto d’Istruzione Superiore Giuseppe De Gruttola. Nell’anno scolastico 2008 – 2009 un altro Istituto si unisce al De Gruttola, è l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione. Dall’anno scolastico 2010 – 2011 è stata istituita una sede staccata presso il comune di Vallesaccarda dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione. Andamento storico della popolazione scolastica (2007-‐2008; 2008-‐2009; 2009-‐2010 ; 2010-‐2011; 2011-‐12; 2012-‐13 e 2013-‐14): Come si desume dalla tabella, si può notare come l’Istituto abbia registrato negli ultimi anni un aumento piuttosto significativo dell’Istituto Alberghiero, mentre per le altre due Istituzioni Scolastiche una sostanziale tenuta. Istituti 2007-‐2008 2008-‐2009 2009-‐2010 2010-‐2011 2011-‐2012 2012-‐2013 2013-‐2014 IPIA 267 293 284 293 293 285 267 IPAA 68 63 65 59 59 65 64 IPSSAR 295 291 294 382 400 461 Totali alunni 325 651 640 646 734 750 792 Anno scolastico 2014 -‐ 2015 Istituzioni Scolastiche TOTALE ALUNNI Istituto Professionale Industria ed Artigianato -‐ ITS 271 Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente 76 Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della 369 ristorazione Istituto Alberghiero Sede di Vallesaccarda 114 830 3
v Organico del personale docente n. 59 insegnanti titolari a tempo indeterminato full-‐time n. 3 insegnanti titolari a tempo indeterminato part-‐time n. 15 insegnanti titolari di sostegno a tempo indeterminato full-‐time n. 1 insegnanti neo immessi in ruolo n. 5 insegnanti a tempo determinato con contratto annuale n. 11 insegnanti a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno n. 17 insegnanti di sostegno a tempo determinato con contratto fino al 30 n. 1 Giugno n. 2 insegnanti di religione a tempo indeterminato full-‐time n. 2 insegnanti di religione incaricati annuali insegnati su posto normale con contratto a tempo determinato su spezzone orario v Organico del personale ATA n. 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi con contratto a tempo n. 7 indeterminato n. 10 Assistenti Amministrativi con contratto a tempo indeterminato n. 1 Assistenti Tecnici con contratto a tempo indeterminato n. 3 Assistente Tecnico con contratto annuale n. 14 Assistenti Tecnici con contratto a tempo fino al 30 giugno Collaboratori scolastici con contratto a tempo indeterminato Patrimonio laboratoriale attuale □ Laboratorio di Informatica □ Laboratorio linguistico □ Laboratorio di cucina □ Laboratorio di arte bianca □ Sala □ Front & back-‐office Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della ristorazione – sede Vallesaccarda □ Laboratorio di Informatica □ Laboratorio di cucina I laboratori rappresentano, senza alcun dubbio una grande risorsa, che, purtroppo, negli anni non è stata sufficientemente innovata, per cui si sta predisponendo un piano di interventi, definito sulla scorta delle priorità, per rendere più efficienti ed all’avanguardia nei loro settori di specializzazione. Per questo l’Istituto ha puntato molto sul miglioramento di quanto già in dotazione e sulla creazione di nuovi spazi laboratori ali, anche alla luce della crescita della popolazione scolastica, attraverso la candidatura ai Bandi PON FESR, anche straordinari. 4
L’OFFERTA FORMATIVA Presentazione E’ una scuola complessa, dentro la quale si muovono docenti, studenti e personale ATA con la voglia di essere protagonisti del proprio tempo. Nutre grandi ambizioni e trova linfa vitale nel contatto con i giovani e le famiglie, è disponibile al confronto e al dialogo, cerca di trovare soluzioni a problemi o difficoltà, convinta com’è che la sua funzione rimane centrale nell’evoluzione della società. Ha costruito, negli ultimi anni, una fitta e solida rete di rapporti con piccole e medie imprese, con enti di ricerca, con le Università e con tutti quei soggetti istituzionali, che, a diverso titolo, si occupano di formazione e lavoro. Un’ambizione, tra le altre, è quella della formazione e dell’innovazione che vede insieme scuole di ogni ordine della provincia di Avellino, Benevento e Salerno. E’ una scuola al passo dei tempi: dinamica e volitiva, sensibile alle novità e ai cambiamenti, che crede al benessere di allievi e personale, all’interno di una comunità educante, aperta al dialogo e la confronto. Nelle sue diverse sedi, di Via Villa Caracciolo, di Rione Cardito e di Vallesaccarda, si attuano i percorsi formativi del riordino del secondo ciclo. Riordino della scuola secondaria di II grado (DPR n. 87 del 15 marzo 2010) Tutti i percorsi formativi previsti durano cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del diploma d’istruzione professionale. Il biennio iniziale è dedicato all'acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e di apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi, che potranno essere scelti dallo studente al terzo anno. IL SETTORE DEI SERVIZI • Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale • Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera IL SETTORE DELL’INDUSTRIA E DELL’ARTIGIANATO • Produzioni industriali • Manutenzione tecnica IL SETTORE TECNOLOGICO • Chimica, Materiali e Biotecnologie Per tutti gli indirizzi l’orario settimanale passa da 36 a 32 ore, pari a 1.056 ore annuali (per 33 settimane), che risultano suddivise in insegnamenti generali per tutti gli indirizzi e insegnamenti obbligatori, che variano da indirizzo a indirizzo. Il percorso si articola in: • biennio iniziale • secondo biennio con la possibilità di conseguire la qualifica professionale • quinto anno Con Direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 65 del 28 luglio 2010, inviata alla Corte dei conti per la registrazione, sono state definite le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento, come previsto all’articolo 8, comma 6 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87. Le linee guida sono state predisposte a cura del Gruppo tecnico di lavoro istituito con decreto dipartimentale n. 12 del 2009, nel costante dialogo con le istituzioni scolastiche interessate, anche a distanza, e nel confronto con le associazioni disciplinari e professionali e le parti sociali. Le linee guida individuano gli orientamenti per sostenere gli istituti professionali – nell’esercizio della loro autonomia organizzativa, didattica, di ricerca e sviluppo – nell’applicazione delle innovazioni ordinamentali introdotte dal regolamento di cui al D.P.R. n. 87/2010. 5
La conferenza unificata Stato Regioni, nella seduta del 16 dicembre 2010, sancisce l’intesa sul conseguimento delle qualifiche regionali triennali. L’ Intesa riguarda l’adozione delle linee – guida per realizzare organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale, a norma dell’articolo 13, comma 1 quinquies della legge 2 aprile 2007, n. 40. (Istruzione Università e Ricerca -‐ Lavoro e politiche sociali) -‐ Intesa ai sensi dell’articolo 13, comma 1 quinquies, della legge 2 aprile 2007, n. 40 -‐ Repertorio Atti n. 129/CU del 16 dicembre 2010. La Giunta Regionale della Campania con delibera n. 5 del 14 gennaio 2011, pubblicata sul BURC n. 5 del 24 gennaio 2011, ha stabilito quanto segue: - prendere atto dell’Accordo MIUR, MLPS, Regioni e Province Autonome del 29 aprile 2010, che è parte integrante del presente atto (Allegati 1, 2, 3), mediante il quale entra a regime il sistema di Istruzione e Formazione Professionale regionale e che, pertanto, rende necessario che venga legiferata, a livello regionale, l’intera materia dell’Istruzione e Formazione Professionale di competenza delle Regioni, ai sensi dell’art. 27, comma 2, del precitato D.lgs. 226/05 - attuare, per quanto previsto dal Capo V, ’art. 27, comma 7. del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e dall’art. 8, comma 5, DPR del 15.03.2010, n. 87, nonché per quanto sancito nell’Accordo MIUR, MLPS, Regioni e Province Autonome del 29 aprile 2010, un regime di surroga, -‐ senza oneri per la Regione Campania -‐ nel corso dell’anno scolastico 2010/2011, per la necessità di avere a disposizione un periodo di tempo più ampio per organizzare concretamente l’offerta coordinata dei percorsi di istruzione professionale e di IeFP, di competenza esclusiva regionale e, nel contempo, continuare ad assicurare, attraverso gli istituti professionali di Stato, l'offerta formativa nel settore, con lo svolgimento dei relativi corsi e il rilascio delle qualifiche, mantenendo l'attuale sistema di istruzione statale” Pertanto, il corso di studi d’istruzione e formazione professionale è caratterizzato nel dare ampi spazi alle attività didattiche laboratoriali e si rivolge a quegli allievi che prediligono l’apprendimento delle conoscenze teoriche attraverso le attività pratiche. Inoltre tale indirizzo dà la possibilità, una volta conseguita la qualifica regionale, di poter accedere, attraverso un anno integrativo, al percorso di studi statale al fine del conseguimento del diploma statale. 6
Quadro orario Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Insegnamenti generali del secondo biennio e nel quinto anno DISCIPLINE 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno AREA COMUNE Italiano 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Inglese 3 3 3 3 3 Diritto Economia 2 2 Scienze integrate 2 2 Educazione fisica 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 20 20 15 15 15 AREA DI INDIRIZZO Fisica 2 Chimica 2 Scienza degli alimenti 2 2 Seconda lingua straniera 2 2 Laboratorio cucina 2 2 Laboratorio sala bar 2 2 Laboratorio accoglienza turistica 2 2 32 32 Insegnamenti di indirizzo del secondo biennio e nel quinto anno ARTICOLAZIONE Servizi per L'ENOGASTRONOMIA 3 anno 4 anno 5 anno Seconda lingua straniera 3 3 3 (Francese) Scienza e cultura 4 (2) 3 (2) 3 (2) dell'alimentazione Diritto e tecnica amministrativa 4 5 5 Laboratorio dei servizi 6 4 4 enogastronomici -‐ settore cucina Laboratorio dei servizi enogastronomici -‐ settore sala e 2 2 vendita 32 32 32 7
Insegnamenti di indirizzo del secondo biennio e nel quinto anno ARTICOLAZIONE Servizi di SALA E VENDITA 3 anno 4 anno 5 anno Seconda lingua straniera 3 3 3 (Francese) Scienza e cultura 4 (2) 3 (2) 3 (2) dell'alimentazione Diritto e tecnica amministrativa 4 5 5 Laboratorio dei servizi 2 2 enogastronomici -‐ settore cucina Laboratorio dei servizi enogastronomici -‐ settore sala e 6 4 4 vendita 32 32 32 Insegnamenti di indirizzo del secondo biennio e nel quinto anno ARTICOLAZIONE Servizi di ACCOGLIENZA TURISTICA 3 anno 4 anno 5 anno Seconda lingua straniera 3 3 3 (Francese) Scienza e cultura 4 (2) 2 (2) 2 (2) dell'alimentazione Diritto e tecnica amministrativa 4 6 6 Tecniche di comunicazione 2 2 Laboratorio dei servizi -‐ settore 6 4 4 accoglienza turistica 32 32 32 8
I PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO 1. Pari opportunità (art.18 CCNL del 1991, L. 125/91, art. 1; Carta dei servizi: DPCM del 1995; Costituzione artt.3, 33, 34) Si realizzano attraverso il superamento di qualsiasi forma di discriminazione con: • garanzia promiscuità delle classi • predisposizione all’integrazione di ogni forma di diversità • predisposizione alla conoscenza degli elementi della diversità • garanzia della libertà di espressione • superamento di ogni stereotipo culturale • individuazione percorsi formativi al fine del raggiungimento del successo formativo degli alunni 2. Civile convivenza (L. 53/2003) Si realizza attraverso l’interiorizzazione dei valori universali condividisi con: • controllo degli impulsi • non accettazione acritica dell’influenza degli altri • responsabilità delle proprie azioni e delle conseguenze • impegno per il conseguimento di risultati positivi • rispetto dei diritti altrui • azioni coerenti con i valori condivisi del gruppo sociale • superamento di ogni forma di pregiudizio • azioni per migliorare la qualità della vita • superamento di atteggiamenti egoistici 3. Imparzialità e regolarità del servizio (Carta dei servizi, CCNL 1990, L.146/90) Si realizza attraverso organizzazione di una serie di servizi atti ad assicurare: • istruzione scolastica • igiene, sicurezza, sanità • vigilanza sui minori • servizi amministrativi 4. Integrazione e superamento disagio/svantaggio (DPR 756/97 art.1) Si realizza attraverso un ambiente educativo di apprendimento capace di: • creazione di un clima relazionale partecipativo • motivazione degli alunni verso l’apprendimento • accrescimento dell’autostima • stimolo della creatività • sviluppo della possibilità di espressione • ampliamento dei campi di socializzazione • riduzione delle situazioni di disagio 5. partecipazione e territorio (DPR 275/99; T.U. 297/94; L. 59/97) Si realizza attraverso sistema formativo integrato capace di: • offerta di modelli educativi coerenti • miglioramento della qualità degli interventi formativi • ampliamento dei campi di socializzazione • incremento degli organi di formazione ed informazione • ampliamento dell’apprendimento di una pluralità di linguaggi • incremento dei servizi di supporto organizzativo 9
I PRINCIPI ISPIRATORI DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO DE GRUTTOLA • Bisogni educativi e formativi nell’ambito della società complessa e in relazione al riordino dei cicli e, in particolare, dell’istruzione professionale • Bisogni educativi e formativi nell’ambito del contesto ambientale in cui opera l’Istituzione Scolastica e in relazione a: ü le opportunità espresse dal territorio ü l’opinione prevalente sull’istruzione professionale • Bisogni educativi e formativi degli alunni, in relazione allo sviluppo armonico della persona e del suo farsi cittadino del mondo La questione dell’istruzione, anche in Italia, come in Europa, è finita sotto i riflettori dei decisori politici e della pubblica opinione quando forte è diventato il bisogno di una crescita complessiva del paese, di un aggiornamento dei saperi, trasmessi dalla scuola, di un rapporto credibile con il mondo produttivo e il territorio, di un incremento della scolarizzazione come spontanea tendenza a prolungare gli studi. La scuola, certo, non può più proporsi come luogo di semplice trasmissione di conoscenze, ma deve offrire significati, andare oltre la realtà empirica, scavare dentro il passato per cogliere le idee-‐chiave della cultura occidentale e di quella ecumenica, acquisire una visione multiforme del mondo che la circonda, in cui stanno insieme culture, religioni, tradizioni diverse. Ci appare evidente che si debba costruire un sistema dinamico di saperi formativi, non rigidamente concepito, ma continuamente rivisitato e modificato, mantenendo sempre aggiornate le coordinate del mondo che cambia. Nella scuola è cresciuta ormai la consapevolezza di doversi cimentare non solo su quei saperi formali propri delle discipline, ma anche sui saperi non formali, che si apprendono sul luogo di lavoro o nel quadro di attività di organizzazioni o gruppi della società civile, e sui saperi informali, quelli propri del vivere quotidiano. BISOGNI EDUCATIVI IN UNA SOCIETÀ COMPLESSA La scuola è chiamata a saper anticipare le domande e i bisogni, deve creare ambienti idonei all’apprendimento, che abbandonino la sequenza tradizionale lezione/studio individuale /interrogazione, per dar vita a comunità di discenti e docenti impegnati collettivamente nell’analisi e nell’approfondimento di oggetti di studio. Si deve quindi sviluppare una nuova modalità di organizzazione e stesura di programmi che preveda l’indicazione dei traguardi irrinunciabili e una serie succinta di tematiche portanti, nell’ottica di un forte alleggerimento dei contenuti disciplinari, a vantaggio degli apprendimenti utili allo sviluppo e al consolidamento di abilità trasversali. Valorizzando tutte le esperienze culturali che si sono stratificate nel tempo, che continuano a vivere in qualche modo nel nostro dna, si potrebbe tentare di recuperare questa visione unitaria del sapere, frantumando quelle rigidità disciplinari che hanno condotto, estremizzandolo, ad un concetto di specializzazione sempre più raffinata e sempre più settoriale. In una società complessa, differenziata e soprattutto tecnologicamente avanzata, in cui domina la forza potente e pervasiva della comunicazione mass-‐mediatica, non ci sembra più adeguata una scuola del primato informativo ed addestrativi: i ragazzi non possono essere formati per discipline, trasformando le discipline in saperi, che andrebbero poi ridotti ad un’unità del sapere, operazione questa quanto mai ardua, se consegnata tout court nelle mani o, meglio, nella mente di un adolescente; linguaggi, codici, tecniche si polverizzano in ogni disciplina: l’aula diventa il coacervo di sensibilità, saperi e conoscenze diverse che non giungono mai a sintesi. A questa scuola andrebbe sostituita una scuola che privilegi il primato critico -‐ valutativo, lavorando su quelle Weltanschauung a cui fanno riferimento alunni, docenti, famiglie nella propria esistenza, individuando conoscenze secondo la logica dell’utilità e della significatività educative, come si è già affermato, utilizzando quei nuovi canali di comunicazione proposti dal mondo globalizzato e diffusi a ritmo esponenziale, recuperando un deficit di dialogo che allontana la scuola dall’immaginario collettivo e da quell’universo simbolico nuovo ed accattivante che spinge talvolta i giovani all’omologazione. 10
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