From green technologies to neuroeconomics - G. Bonfantini

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from green technologies to neuroeconomics
From green technologies to neuroeconomics - G. Bonfantini
PTOF 2019-2022

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From green technologies to neuroeconomics - G. Bonfantini
INDICE

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa - Linee guida                               pag. 4

Identità dell’Istituto - Vision                                                       pag. 5

Risorse strutturali delle tre sedi                                                    pag. 6

Attrezzature e infrastrutture materiali                                               pag.10

Formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro   pag.18

E-Safety Policy                                                                       pag.18

Quadro orario, risorse professionali e impianto organizzativo                         pag.18

L’Animatore Digitale e le attività formative rivolte al personale                     pag.20

Altre attività formative rivolte al personale                                         pag.21

Identità strategica - Mission                                                         pag.22

Valori di riferimento                                                                 pag.23

Progettazione curricolare ed extracurricolare                                         pag.23

Caratteristiche dell’azione formativa, suo potenziamento ed ampliamento               pag.25

Alternanza Scuola - Lavoro e cultura del saper fare                                   pag.31

Ben-essere a scuola                                                                   pag.32

Strumenti di verifica e criteri di valutazione                                        pag.34

Alunni con diverse abilità                                                            pag.38

Istruzione domiciliare                                                                pag.40

Competenze professionali del perito agrario                                           pag.41

Percorsi formativi del perito agrario                                                 pag.43

Competenze professionali dell’operatore agricolo e dell’agrotecnico                   pag.46

Percorso formativo dell’agrotecnico                                                   pag.47

Monitoraggio e valutazione delle attività - RAV e Piano di Miglioramento              pag.48

Informazioni utili                                                                    pag.49

...Il Bonfa è anche…                                                                  pag.50

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IL   PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il P. T. O. F. è il documento ado ato dal Collegio dei Docen e approvato dal Consiglio d’Is tuto, con cui
l’Is tuto di Istruzione Superiore "G. Bonfan ni" di Novara, con sedi associate dell’ITA a Novara e Romagnano
Sesia e con sede associata dell’IPAA a Solcio di Lesa, esplicita la sua proposta forma va, precisa le scelte
culturali, educa ve, dida che, tecniche e organizza ve della scuola, adeguandole alle esigenze del
territorio.
Nel pieno rispe o della libertà d'insegnamento di ciascun docente e dell’eguale dignità di tu e le materie, il
P.T.O.F.:
    ●    indica i pun cardine della programmazione dida co-educa va che cos tuisce lo strumento
         opera vo di ogni Consiglio di classe e di ogni docente;
    ●    presenta i percorsi forma vi nelle loro varie ar colazioni;
    ●    raccoglie le proposte ed il contributo delle componen presen nella scuola e sul territorio;
    ●    definisce il Piano di Miglioramento triennale dei processi per il raggiungimento degli obie vi
         individua a raverso il Rapporto di AutoValutazione (RAV).
Il presente documento può essere modificato e/o integrato nel corso del triennio entro il mese di o obre di
ogni anno per rispondere ai bisogni dell’utenza a cui si indirizza (studen , famiglie, en pubblici e priva ,
mondo produ vo e intera società) e per ado are nuove scelte educa ve - dida che e metodologiche.

                                 LE LINEE GUIDA DEL NOSTRO P.T.O.F.

In linea con il comma 1 della Legge 107/2015, l’Is tuto si impegna ad affermare il ruolo centrale della scuola
nell’ambito del territorio di appartenenza, ad innalzare i livelli di istruzione e le competenze di studentesse e
studen , a rispe are i tempi e gli s li di apprendimento, a contrastare le disuguaglianze socio-culturali e
territoriali, l’abbandono e la dispersione scolas ca, a realizzare una scuola aperta alla sperimentazione e
all’innovazione dida ca, alla partecipazione, a garan re il diri o allo studio, le pari opportunità di successo
forma vo e di istruzione permanente dei ci adini. In par colare, dall’analisi dei seguen documen :
    ●    D.L. 107/2015 art. 1 comma 7, in accordo ai quali è stato richiesto l’organico di potenziamento
    ●    D.L. 107/2015 art. 1 comma 10
    ●    D.L. 107/2015 art. 1 comma 38
    ●    R.A.V. di Is tuto
traggono origine gli obie vi forma vi di seguito elenca :
    ❏ acquisizione delle competenze e conoscenze tecniche al fine di acquisire un’autonomia opera va
      nel se ore di riferimento;
    ❏ potenziamento linguis co con par colare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese;
    ❏ potenziamento delle competenze matema co-logiche e scien fiche;
    ❏ innalzamento dei livelli di istruzione degli studen anche a raverso il potenziamento delle
      metodologie laboratoriali e della dida ca digitale;
    ❏ sviluppo di comportamen responsabili ispira alla conoscenza e al rispe o della legalità, della
      sostenibilità ambientale, dei beni paesaggis ci, del patrimonio e delle a vità culturali.

raggiungibili a raverso le seguen azioni:
     ● coinvolgimento degli alunni e valorizzazione dei percorsi forma vi individualizza ;
     ● individuazione di percorsi funzionali alla valorizzazione del merito;
     ● apertura pomeridiana dell’is tuto e riduzione del numero di alunni per classe;
     ● orientamento.

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IDENTITA’ DELL’ISTITUTO - VISION
Dal 1° se embre 2009, l’Is tuto ha assunto la nuova denominazione di ISTITUTO DI ISTRUZIONE
SUPERIORE “G. BONFANTINI” e raggruppa tre sedi: le sedi associate di Novara e Romagnano Sesia dell’ITA
“G. Bonfan ni” e la sezione associata di Solcio di Lesa dell’IPAA “E. e G. Cavallini”.
L’ITA di Novara è nato nel 1952 ed è stato in tolato a Giuseppe Bonfan ni, docente e poli co novarese.
A ualmente è a Vignale, in Corso Risorgimento n. 405, nell’immediata periferia della ci à di Novara, in una
zona a vocazione esclusivamente agricola, in locali di proprietà dell’Amministrazione Provinciale.
Il par colare contesto ambientale in cui è situato l’Is tuto ha reso possibile la creazione stru urata di spazi
verdi tema ci, unici nella ci à di Novara, con una forte valenza dida ca fruibile dagli allievi dell’Is tuto, ma
anche a disposizione dei singoli ci adini o di chiunque sia interessato alla le ura o allo studio di questo
par colare ecosistema.
A decorrere dall’anno scolas co 2005/2006, l’ITA “G. Bonfan ni” ha aperto una sezione staccata nel comune
di Romagnano Sesia (NO), mentre, dal 1° se embre 2009, all’Is tuto Tecnico Agrario è stato associato
l’Is tuto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “E. e G. Cavallini” di Solcio di Lesa (NO), a sua volta
a vo dal 1959.
Le tre sedi sono ubicate in un contesto territoriale dove il se ore agricoltura, con circa 5000 adde , vede
nella risicoltura, nella vi vinicoltura, nella produzione del gorgonzola, nel floro-vivaismo e nell’allevamento
le sue più piche a vità.
Nel se ore industriale, il tessuto prevalente è di piccole e medie imprese fra le quali spiccano quelle del
se ore chimico e alimentare.
Il terziario risulta inoltre essere un se ore di grande rilevanza nell’a uale stru ura produ va.
La nostra scuola si integra con il territorio per le buone pra che agricole, la cultura dell’alimentazione, le
colture biologiche e i prodo         pici (IGP, DOC, DOP) nell’o ca di uno sviluppo sostenibile, producendo riso,
olio plurivarietale, produzioni zootecniche ed orto-floro- fru cole.
L’agricoltura moderna, con l’adozione di nuove tecniche agronomiche ecocompa bili, ha imposto
l’ampliamento e la diversificazione dei contenu nelle discipline di tecniche di produzioni vegetali.
L’agriturismo, l’agricoltura sociale, lo sviluppo del se ore biologico si integrano per l’avvio di nuove forme di
welfare rurale. La scuola forma gli alunni fornendo queste mutevoli conoscenze e innova ve competenze.
La frequenza dei corsi eroga nelle due sedi di Novara e Romagnano Sesia perme e di conseguire il diploma
di Is tuto Tecnico se ore tecnologico, indirizzo "Agraria, Agroalimentare e Agroindustria", a raverso tre
differen percorsi: Ges one Ambiente e Territorio, Produzioni e Trasformazioni, Vi coltura ed Enologia.
A Novara, il Centro Agro-Zootecnico Pilota, che può contare su una superficie col vabile di circa 40 ha, oltre
ad una stalla, magazzini, abitazioni per il personale, locali per il ricovero e la manutenzione di macchine e
a rezzi, aule e laboratori e rappresenta il più importante laboratorio “a cielo aperto” a disposizione della
scuola, consentendo la verifica pra ca dell’apprendimento e la sperimentazione agro-zootecnica. I terreni
dell’azienda sono col va a riso, a mais, a grano, a loiessa e ad orzo.
E’ stato impiantato anche un fru eto dida co con filari di piante da fru o piche del panorama agricolo
italiano quali meli, peri, peschi, ac nidia, uva e piccoli fru .
L’orto dida co, oltre alle col vazioni a cielo aperto, si avvale anche di un tunnel freddo per la col vazione
invernale degli ortaggi e di un nuovo tunnel per la mol plicazione e propagazione delle piante, a scopo
dida co-inclusivo dei discen .
Adiacente al tunnel si è realizzata la "Serra2020" modulo pilota della start up novarese GH Zero con la
collaborazione della Provincia di Novara e dell'Is tuto Superiore Bonfan ni.
A Romagnano, il campo sperimentale con indirizzo prevalentemente orto-fru colo è cara erizzato da un
vigneto di cul var di Nebbiolo, Bonarda, Vespolina, Erba luce, Merlot, Cabernet, Sauvignon e Barbera. Una
seconda area inoltre è des nata a parcelle sperimentali di cereali autunno-vernini e primaverili-es vi, dove
si ha la possibilità di testare anche an che varietà di grano e di mais.
Nella sede professionale di Solcio di Lesa, a raverso un biennio comune e un triennio cara erizzato
dall’indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale, valorizzazione dei prodo del territorio e ges one delle risorse
forestali e montane”, si formano professionis del se ore agricolo e florovivais co. Una fucina importante,
tenuto conto della realtà del territorio circostante in cui alle numerose aziende florovivais che che
esportano i loro prodo si aggiungono le potenzialità offerte da ville, giardini e parchi priva che richiedono
sempre maggiormente figure professionali per la cura degli spazi verdi.

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RISORSE STRUTTURALI DELLE TRE SEDI

Ubicazione dei locali, laboratori, dotazioni della sede associata dell’ITA”G. Bonfantini” di NOVARA, situata
a Vignale, in Corso Risorgimento n° 405, nell’immediata periferia della ci à di Novara.
L’edificio è ar colato su qua ro piani ed è stru urato nel modo seguente:

                                     ●     grande atrio con punto di ristoro, por neria e centralino telefonico

                                     ●     ufficio del Dirigente Scolas co

                                     ●     ufficio del Vicario del Dirigente Scolas co

         Piano terreno
                                     ●     ufficio del Dire ore dei Servizi Generali ed Amministra vi

                                     ●     uffici di segreteria dida ca e amministra va

                                     ●     sala Insegnan

                                     ●     biblioteca e centro documentazione informa zza

                                     ●     museo naturalis co

                                     ●     laboratorio di Agraria

                                     ●     laboratorio di Fisica

                                     ●     laboratorio di Produzioni Animali

                                     ●     aula di potenziamento

                                     ●     aule per la dida ca
         Piano primo                 ●     laboratorio CAD

                                     ●     laboratorio di Informa ca

                                     ●     nuovo laboratorio “TECHand - La Tecnologia a portata di mano” nell’ambito del
                                           proge o PON 10.8.1.B1-FESRPON-PI-2018-55
                                     ●     centro di fotoriproduzione

                                     ●     laboratorio di Chimica

                                     ●     aule per la dida ca

                                     ●     ufficio“Team digitale” e “Team PON”

                                     ●     ufficio tecnico/ufficio Alternanza Scuola – Lavoro.
        Piano secondo
                                     ●     laboratorio di Scienze

                                     ●     ufficio di economia

                                     ●     laboratorio di Colture Cellulari

                                     ●     aule per la dida ca
          Piano terzo
                                     ●     ufficio tecnico

     Strutture le riunioni           ●     aula magna con a rezzature mul mediali

Strutture per lo sport
Per le lezioni curriculari di Scienze Motorie si u lizzano
la palestra, il campo da calcio esterno oppure il campo
da basket esterno.
In tali stru ure vengono svol anche i tornei interni
all’Is tuto e con le altre scuole di Novara e provincia.

Altre strutture esterne
L’azienda dell’Is tuto, Centro Agro-Zootecnico Pilota, con i 40 e ari di terreno agricolo col vato e la stalla

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per l’allevamento dei bovini, cos tuisce una risorsa insos tuibile per l’Is tuto, in quanto rappresenta il più
importante laboratorio a disposizione della scuola per la verifica pra ca dell’apprendimento e la
sperimentazione agro-zootecnica.
Il giardino botanico, avviato nel 1980 e inaugurato il 13 maggio 2007, è una raccolta di piante col vate e di
ambien naturali ricostrui che occupano una superficie di circa 30.000 m2 e che ospitano circa 300 specie
botaniche tra alberi, arbus ed erbacee provenien da diverse par del mondo. Sono rappresentate
collezioni tema che di piante, quali l’arboreto, il querco-carpineto, il querco-olmeto, il bosco igrofilo, la zona
umida e la brughiera. L’arboreto occupa gran parte del Giardino Botanico ed è rappresentato da zone pra ve
che ospitano alberi ed arbus ornamentali provenien da tu o il mondo, raggruppa nella parte centrale
circostante l’Is tuto.

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Ubicazione dei locali, laboratori, dotazioni della sede associata dell’ITA”G.Bonfantini” di ROMAGNANO
SESIA (NO),situata in via Passerella n° 4.
La sede associata è dislocata in due plessi ed è stru urata nel modo seguente:

                                                ISTITUTO IVIGLIA

                                  ●     atrio
        Piano rialzato
                                  ●     aule per la dida ca

                                  ●     aule per la dida ca

                                  ●     punto per colloqui con i genitori

                                  ●     aula insegnan
         Piano primo
                                  ●     centralino telefonico

                                  ●     laboratorio mul funzionale

                                  ●     laboratorio di Informa ca

     ISTITUTO CURIONI             ●     aule per la dida ca

Altre strutture esterne
Il campo sperimentale si estende per un’ampia superficie, ha indirizzo prevalentemente orto-fru colo con
un vigneto sperimentale di cul var autoctone e non di: nebbiolo, bonarda, vespolina, erba luce, merlot,
cabernet sauvignon e barbera, impiantato nel 2013, oltre all'area des nata a fru eto di varietà autoctone di
melo, pesco, pero e albicocche.
L'a vità or cola, oltre ad essere effe uata in pieno campo, si svolge presso le due serre sperimentali
(tunnel freddo), in cui si pra ca il vivaismo delle or cole da des nare alla successiva piantumazione.
Un'altra area è des nata a parcelle sperimentali di cereali autunno-vernini e primaverili-es vi dove si ha la
possibilità di testare anche an che varietà di grano e di mais.
In azienda, gli alunni collaborano allo svolgimento della vendemmia (dal 15 al 30 di se embre); si dedicano
alle operazioni di ammostatura, fermentazione, filtrazione ed imbo gliamento del vino presso il laboratorio
dida co per la produzione del vino, provvedendo inoltre alle a vità ineren la potatura secca e verde del
vigneto.

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Ubicazione dei locali, laboratori, dotazioni della sede associata dell’IPAA ”E. e G. Cavallini” di SOLCIO DI
LESA (NO), situata in via Sempione n° 150.
L’edificio è ar colato su tre piani di cui uno fuori terra ed è stru urato nel modo seguente:

                                   ●    atrio

                                   ●    laboratorio di Chimica e Biologia

        Piano terreno              ●    palestra e campo di basket e pallavolo indoor

                                   ●    biblioteca

                                   ●    aule per la dida ca

      Piano intermedio             ●    aule per la dida ca

                                   ●    grande atrio con punto di ristoro

                                   ●    uffici di segreteria

                                   ●    ufficio del Referente di sede
         Piano primo               ●    sala Insegnan

                                   ●    aula di Informa ca

                                   ●    aule per la dida ca

         Spazi esterni             ●    campo di calce o

La Sede associata di Lesa è inserita dalle sue origini in un complesso monumentale che fu un'an ca
residenza con parco.
Già storicamente la sede di Lesa è stata un punto di riferimento nel proprio territorio per la formazione di
professionalità come gli “operatori agro-ambientali”, dota di par colare vocazione alla cura ed alla corre a
manutenzione dei giardini e delle aree verdi, anche in contes complessi come la costa occidentale del lago
Maggiore.
Per ripris nare il Parco Monumentale, è stato presentato un proge o, rispondendo all’avviso PON FSE
“Patrimonio culturale, ar s co e paesaggis co” che è stato approvato; la creazione del Parco culturale
perme erà di avere un luogo permanente per l’organizzazione di even teatrali, musicali e di le eratura,
accessibile e fruibile anche da parte dei disabili.

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ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Le discipline sperimentali hanno nel laboratorio il momento di effe vo avvicinamento ai fenomeni reali,
alle loro cara eris che e complessità.
Si tra a quindi di:
    ➔ indagare e scoprire la realtà che ci circonda,
    ➔ mettere a prova la manualità, l’operatività,
    ➔ porsi delle domande,
    ➔ verificare ipotesi e leggi,
    ➔ costruire modelli o validarli, verificandone i limiti di applicabilità.
Gli studen prima di accedere ai laboratori, sono sta istrui riguardo alle norme di sicurezza e ai
comportamen da ado are in laboratorio in quanto, in questo ambiente, sono considera “lavoratori” a
tu gli effe .

ITA, sede associata di Novara
★ L’AZIENDA
L’azienda agraria, con i suoi circa 33 e ari di terra col vata, ha l’obie vo di porsi come strumento per
l’aggiornamento tecnologico e colturale, senza la preoccupazione di dover far reddito.
L’azienda viene ges ta secondo i criteri di agricoltura integrata ed una parte dei terreni è in conversione
all’agricoltura biologica. Nei terreni in conversione vengono col va ortaggi messi a disposizione della
scuola.
La coltura principale dell’azienda è il riso, anche per ovvie ragioni
geografiche. Diverse sono le prove che vengono effe uate sulla
coltura del riso, come: il confronto varietale, il monitoraggio delle
diverse tecniche di semina (in acqua o in asciu a), l’u lizzo della
pacciamatura, il controllo delle infestan con diverse pologie di
principio a vo o tecniche agronomiche.
Una parte del riso col vato in azienda viene dato in omaggio
durante l’open day e distribuito al personale della scuola e agli
alunni.
La seconda coltura aziendale, in ordine di superficie inves ta, è il mais. Anche per questa coltura non
mancano le sperimentazioni, infa esistono diverse collaborazioni con le principali di e semen ere con le
quali vengono a va annualmente diversi proge . Anche in questo caso una piccola porzione di terra
                                          viene des nata a mais da consumo alimentare che viene lavorato
                                          per ricavare farina di mais per polenta che viene distribuito presso
                                          l’is tuto.
                                          Nella parte in conversione dove insistono anche due tunnel,
                                          vengono svolte a vità di mol plicazione vegetale per la
                                          produzione di pian ne che vengono in parte date in omaggio per le
                                          a vità di orientamento svolte dalla scuola ed in parte u lizzate per
                                          fare l’orto scolas co. La ges one dell’orto è svolta in collaborazione
                                          con i ragazzi diversamente abili.
L’azienda ha Inoltre intrapreso altre a vità sperimentali che si applicano trasversalmente a tu e le colture
messe a dimora, come ad esempio l’u lizzo di droni o il monitoraggio dell’andamento vegetale delle colture
a raverso i satelli .
Queste a vità vengono condivise con tu o il gruppo docen , ma anche con gli alunni i quali sono parte
a va nelle decisioni aziendali. Tu o questo è possibile grazie all’a vità dei docen che si dedicano
all’azienda aggiornandosi periodicamente.
★ IL LABORATORIO DI CHIMICA
L'Is tuto è dotato di un laboratorio di Chimica cos tuito da due grandi locali provvis di banconi e di tu e le
a rezzature necessarie allo svolgimento delle esercitazioni. Nel corso di studio gli alunni frequentano con
regolarità questo laboratorio so o la supervisione dei docen : lavorando per lo più in piccoli gruppi,
effe uano nei primi anni esperienze di cara ere forma vo e pre amente dida co che affiancano ed

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integrano la tra azione teorica della chimica e, a par re dal terzo anno, affrontano analisi di po
professionale sui principali prodo delle industrie agro-alimentari locali.
Vengono svolte a vità miran :
    ➔ all'acquisizione di tecniche basilari per il corre o u lizzo di materiali, reagen , a rezzature e
         strumen .
    ➔ all'apprendimento di metodologie di base con l'uso
         sistema co di strumen di misura, di raccolta ed
         elaborazione dei da
    ➔ al potenziamento di abilità cogni ve e manuali mirate alla
         risoluzione di problemi di chimica.
    ➔ all'esecuzione di corre e procedure anali che riferibili alle
         analisi di rou ne dei prodo delle industrie agro-alimentari
         locali (vino, la e, formaggi).
Oltre agli strumen necessari per le a vità succitate, il laboratorio
dispone inoltre di strumen più sofis ca quali uno spe rofotometro ad assorbimento atomico, uno
spe rofotometro UV–VIS, un dis llatore automa co e un gascromatografo.
L’a rezzatura sopra riportata verrà des nata, a par re dall’anno scolas co 2018/19, alle analisi del terreno
conto terzi, che me erà a disposizione degli agricoltori della zona l’exper se dei docen dell’Is tuto. Per
perme ere alle aziende agrarie di u lizzare i risulta di tali analisi nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, è
intenzione dell’Is tuto estendere al laboratorio la cer ficazione ISO 9001:2015 di cui è già in possesso per
l’erogazione del servizio scolas co e o enerne l’accreditamento in accordo alla norma ISO/IEC 17025:1999.
Non si esclude che il laboratorio conto terzi possa essere impiegato anche per l’effe uazione dei percorsi di
alternanza scuola-lavoro degli studen , richies dalla norma va vigente.
★ IL GIARDINO BOTANICO E IL FRUTTETO SPERIMENTALE
Nell’a.s. 1993/94 fu bandito dal Ministero dell’Ambiente, per inizia va di Airone Junior, un concorso
nazionale (“Proge a un’Italia migliore”), al quale il nostro Is tuto partecipò, proponendo il proge o di
realizzazione dell’a uale Giardino Botanico, ideato dal prof. Nicolò D’Amico in
collaborazione con gli studen , classificandosi tra i primi.
Il premio in denaro, purtroppo, non pervenne ma, il 30 gennaio 1998, il
Laboratorio Territoriale di Educazione Ambiente di Novara, credendo nel
proge o come punto di riferimento nel campo della conoscenza naturalis ca e
della cultura ambientale, lo sostenne presso la Regione Piemonte e il Comune
di Novara, o enendo un finanziamento complessivo di circa 25.000 €.
Il 30 o obre 1998, durante una conferenza stampa, l’ex Presidente della Provincia Do . Paolo Ca aneo si
unì agli altri En finanziatori con un contributo di 15.000 €, a parziale abba mento dei cos di realizzazione
dell’opera.
Il Giardino Botanico è stato creato per essere una stru ura permanente e viva di informazione ed
educazione ambientale ed è insieme raccolta di piante col vate (Arboreto) e di ambien naturali ricostrui
  pici del nostro territorio (bosco planiziale, zona umida e brughiera), estendendosi su di una superficie di 3
e ari e ospitando più di 300 esemplari (specie, varietà, cul var e forme) tra essenze arboree arbus ve ed
erbacee, provenien da diverse par del mondo. Il visitatore è condo o lungo il percorso botanico da
un’apposita cartellonis ca e sen eris ca, mentre apposi pieghevoli illustrano i vari ambien . Oltre a
quello botanico, vi è un percorso spirituale che si conclude in un piccolo Giardino Spirituale.
Nel 2007 il Parco Botanico diventa polmone verde della ci à di Novara anche a disposizione dei ci adini
come Parco pubblico.
                               Nel 1999, annesso al Giardino Botanico, nasce il Fru eto Sperimentale, ideato
                               dal prof. Domenico Mussari, composto da 19 filari di diverse specie fru fere
                               (Pero, Melo, Pesco, Ac nidia e Vite), un tunnel freddo e oggi anche una serra
                               per la col vazione di or ve.
                               L’obie vo del Laboratorio/Proge o “Parco
                               Botanico e Fru eto Sperimentale” è quello di
                               formare gli studen in campo tecnico scien fico.
Lo scopo verrà raggiunto a raverso le esercitazioni Tecnico/Teorico/Pra che
svolte in loco.

                                                       11
In par colare le a vità mirano al riconoscimento e alla classificazione delle varie specie presen nel
Giardino Botanico. Inoltre, il laboratorio si prefigge di formare dei tecnici in grado di ges re il verde
ornamentale e la chioma degli alberi da fru o.
Gli studen sono supporta nelle a vità sia dai docen che dal personale scolas co dell’Azienda agraria.
Nel corso degli anni, Sono sta presenta alle autorità locali (Regione Piemonte, Comune, ex Provincia) dei
proge , in alcuni casi finanzia , per la cura ed implementazione del parco.
★ IL GIARDINO SPIRITUALE
“La bellezza salverà il mondo”afferma il principe Miškim dell'"Idiota" di Dostoevskij: fu per questo che dal
2008 si intese trasformare un’area precedentemente col vata ad orto in un giardino, per evocare con colori,
piante e fiori il tema della bellezza come espressione fondamentale dell’animo umano per un progresso
spirituale.
Un’esperienza educa va che ha avuto nel maggio 2013 la sua
conclusione e inaugurazione; un lavoro con nua vo e puntuale
che ha visto i ragazzi impegna nella proge azione affidando a
loro un impegno importante: conoscenza delle essenze floreali
arbus ve, arredi in legno e sasso e crea vità personale.
Dice Don Belloni, che ha seguito i lavori: “Ho cercato di passare
quello che era nella mia testa, su un proge o da loro reda o, che
è diventato, poi, conoscenza delle piante, abbinamento dei
colori, fino a che l'esperienza delle mani, il cammino interiore
realizzato nel sacrificio, fosse visibile agli occhi. E’ l'esperienza dell'ar sta: pensare, meditare, lavorare,
realizzare e contemplare”.
I ragazzi che hanno partecipato al proge o si sono dedica con passione ad un paziente lavoro, a par re
dalla sistemazione del bersot in legno, dei mure a secco, delle bordure in sasso, delle beole, delle
ma onelle per creare i viale e il pozzo, fino alla formazione delle aiuole con l'accostamento dei colori dei
fiori e delle sfumature delle foglie dei cespugli.
Nel giardino c'è un sedile della memoria. Un pezzo del vecchio noce abba uto dall'uragano. Da lì si può
meditare all'ombra del melograno piantato in memoria di Ambrogio, che aveva partecipato a vamente alla
sua piantumazione.
Ancora Don Belloni ci ricorda, citando Camus, ne “L'Uomo in rivolta”: “La bellezza non fa la rivoluzione, ma
verrà il tempo in cui le rivoluzioni avranno bisogno della bellezza”.
★ SERRA 2020
Il modulo pilota della start up novarese GH Zero consente di
col vare indipendentemente dalle condizioni clima che, nel
rispe o dell’ambiente, con basso u lizzo di acqua, innova ve
lampade led alimentate dal fotovoltaico e quasi autosufficienza
energe ca.
                                            La Serra 2020,
                                            inaugurata il 22 marzo 2019, è un impianto ad alta
                                            innovazione des nato al se ore agricolo e florovivais co,
                                            in grado di col vare incrementando la produ vità e
                                            indipendentemente dalle condizioni clima che esterne, in
                                            una logica di sostenibilità ambientale, rido o consumo
                                            idrico e quasi autosufficienza energe ca.

★ IL LABORATORIO DI SCIENZE NATURALI E BIOTECNOLOGIE AGRARIE
Il Laboratorio di Scienze naturali e Biotecnologie agrarie è uno dei più frequenta
dell’Is tuto, vi possono infa accedere tu gli studen dalla classe 1^ alla classe
5^ per lo svolgimento di a vità ineren a varie discipline (GEOGRAFIA E SCIENZE
DELLA TERRA, BIOLOGIA, SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE, PRODUZIONI
VEGETALI E ANIMALI, BIOTECNOLOGIE AGRARIE).
Il Laboratorio è dotato di microscopi o ci e stereomicroscopi in numero
sufficiente per effe uare esperienze individuali, vetreria e a rezzature per la

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preparazione di vetrini e campioni entomologici, plas ci dida ci, una collezione di scatole entomologiche,
una collezione di campioni di minerali e rocce.
È presente una strumentazione mul mediale (pc con collegamento a Internet, videoproie ore) che
perme e di u lizzare i suppor mul mediali che affiancano i libri di testo e le risorse disponibili in rete.
Il Laboratorio ospita anche una raccolta di tes di approfondimento delle discipline tra ate, in par colare
tes di entomologia, fitopatologia, zoologia, ecologia.
                              Gli studen del biennio possono accedere al laboratorio durante lo svolgimento
                              delle lezioni di Geografia, Scienze della Terra, Biologia, Scienze e Tecnologie
                              Applicate. Possono così avere la possibilità di osservare campioni, effe uare
                              semplici esperimen ed avvicinarsi all’u lizzo del microscopio.
                              Gli studen del triennio possono accedere al laboratorio durante lo svolgimento
                              delle lezioni di Produzioni Animali, Produzioni Vegetali, ma sopra u o di
                              Biotecnologie Agrarie. Possono così approfondire quanto appreso dal punto di
                              vista teorico u lizzando la strumentazione esistente, ma spesso si tra a di
                              lezioni durante le quali gli studen stessi propongono spun ; accade per
                              esempio che abbiano trovato un campione (inse , piante) e vogliano
                              classificarlo oppure vogliano capire come ges re problema che fitopatologiche
                              reali. È in questo modo possibile raccordare l’a vità dida ca a quanto gli
studen dovranno affrontare dopo il diploma, sia che si tra di proseguire gli studi in un percorso
universitario o di Istruzione tecnica superiore sia che si tra di inserirsi nel mondo del lavoro.
Le a vità svolte in Laboratorio vengono integrate con la partecipazione ad even scien fici come
conferenze e seminari propos da Università ed En quali l’Osservatorio Fitopatologico della Regione
Piemonte o dalle Associazioni di categoria. Si tra a di occasioni che perme ono agli studen di mantenersi
aggiorna su tema che a uali ed in con nua evoluzione che non sono di norma tra ate dai libri di testo
u lizza per le lezioni curricolari.
★ IL LABORATORIO DI PRODUZIONI ANIMALI
Il laboratorio di Zootecnia coniuga tradizione ed innovazione:
accanto alla biblioteca specialis ca di circa 200 volumi ed ai modelli
anatomici in gesso risalen agli anni 50, di indubbio valore ar s co e
dida co, dispone delle più moderne tecnologie di presentazione e
condivisione quali microscopio con telecamera connesso in rete per
gli studi di istologia e programmi di modellizzazione 3D per gli studi
di anatomia. Non mancano gli appara scheletrici dei principali
animali d'interesse zootecnico e l'ampia raccolta iconografica per lo
studio delle razze allevate.
                                             Completa il laboratorio il Centro Zootecnico Pilota dove vengono
                                             alleva bovini di razza Piemontese e dove gli studen possono
                                             seguire tu e le operazioni connesse all’allevamento come gli
                                             interven di mascalcia, la valutazione zoognos ca dei vitelli, la
                                             fecondazione, il parto delle bovine, il razionamento e la tenuta
                                             del registro di stalla e dei documen connessi.
                                             Ogni anno vengono inoltre proposte le seguen uscite
                                             dida che:
                                             Classi terze: Fiera internazionale del bovino da la e di Cremona;
Classi quarte e quinte: Fieragricola di Verona e Eima di Bologna;
Classi quarte: Centro gene co ANABORAPI di Carrù;
Tu e le classi: Gara di valutazione delle razze Bruna e Pezzata Rossa Italiana ad Armeno;
Nell'arco del triennio, partecipazione alla Fiera del 1^ maggio ad Oleggio (No) e visita ad aziende
zootecniche del territorio.
Tu o ciò al fine di coinvolgere gli studen sfru ando diversi canali comunica vi ed esperienziali affinché il
sapere diven saper fare e saper essere.
★ IL LABORATORIO DI FISICA
Il laboratorio di Fisica, dotato di videoproie ore, schermo per proiezione, Pc e collegamento ad Internet,
a rezzature per lo svolgimento di svariate esperienze dida che, è dedicato agli allievi del Biennio;

                                                     13
a raverso l’a vità sperimentale, lo studente ha la possibilità di
capire come le cose funzionano e acquisire tecniche
sperimentali (usare strumen e metodi).
Pertanto occorre che il laboratorio aiu a capire le basi della
conoscenza in Fisica, in par colare il ruolo della
sperimentazione dire a e il saper dis nguere fra ciò che si
conosce perché lo si è osservato e misurato dire amente e ciò
che si deduce dalla conoscenza della legge o da un’ipotesi
teorica oppure semplicemente dal fa o che “è ragionevole”. Il
laboratorio ha anche come obie vo l’addestramento all’uso
degli strumen e degli appara di misura e alle procedure di
misura e analisi dei da , nel de aglio di arrivare a:
 ➔ capire lo strumento di misura e le sue cara eris che (risoluzione, portata, “errore di zero”, scale, ecc.);
 ➔ imparare a usare corre amente gli strumen per ridurre gli errori sistema ci e gli “sbagli” (es. pia ello
     della bilancia non agganciato propriamente, errori di parallasse nella le ura, corre a taratura dell’asse
     dei tempi in un oscillografo, ecc.);
 ➔ imparare a registrare corre amente i da (cifre significa ve, incertezza, unità di misura);
 ➔ imparare a valutare e separare errori casuali ed errori sistema ci e a individuare gli sbagli (es.
     propagazione degli errori, dispersione dei da in misure ripetute, confronto fra misure della stessa
     grandezza fa e con metodi diversi, ecc.);
 ➔ imparare a raccogliere i da in tabelle e a rappresentarli in grafici che aiu no a interpretare i risulta
     (es. decidere gli intervalli per le classi di una distribuzione, le scale per gli assi di un grafico,
     l’organizzazione delle colonne di una tabella, ecc.);
 ➔ imparare a tenere un registro di laboratorio, in cui tu e le misure fa e
     (anche quelle sbagliate!) vengono annotate in buon ordine, con
     indicazione della data, delle condizioni sperimentali e con tu i
     commen che possono essere u li;
 ➔ imparare a lavorare in gruppo, non solo perché in mol casi non è
     possibile eseguire misure o predisporre l’apparato sperimentale da
     soli, ma per l’opportunità di scambiare idee, discutere, confrontarsi
     (apprendimento coopera vo) e per capire e abituarsi alle dinamiche
     di gruppo (équipe di lavoro).
Ogni anno, gli alunni delle classi seconde fanno un’uscita dida ca al
Reparto Meteo e Capannina Meteorologica dell’aeroporto di Cameri (No),
dove possono visionare il funzionamento del pluviometro, del misuratore
di irraggiamento, del misuratore della durata di soleggiamento,
dell’anemometro e del nubitelemetro.

★ IL MUSEO NATURALISTICO
Il museo naturalis co, nato nel 1995, si prefigge di raccogliere, conservare ed esporre elemen della natura
locale, interagendo con gli ambien naturali ricostrui nel Giardino Botanico.
                                       E’ una vera e propria ricostruzione scenografica di ambien , più o
                                       meno trasforma dall’uomo, pici del nostro territorio, quali il bosco
                                       planiziale, la zona umida, l’ambiente rurale, l’ambiente urbano e
                                       l’ambiente montano, in cui sono colloca gli animali correda da
                                       idonea cartellonis ca dida ca.
                                       Il museo non vuole essere un semplice contenitore di reper
                                       naturali, ma una stru ura dinamica in con nua evoluzione, in cui
                                       poter svolgere esperienze forma ve, di educazione ambientale, di
                                       ricerca e di animazione naturalis ca, favorendo la comprensione e la
diffusione di una cultura di conoscenza e di rispe o degli ecosistemi presen nel nostro territorio, in linea
con uno sviluppo sostenibile.

                                                     14
★     IL Piano Nazionale di Sviluppo Digitale E I LABORATORI DI INFORMATICA, CAD (Computer-Aided
      Dra ing e Computer-Aided Design) e lab mul mediale TECHand - La Tecnologia a portata di mano
Il laboratorio di Informa ca è stato recentemente rialles to con l’installazione e la configurazione di 18 PC
con doppio sistema opera vo Linux Mint - Windows 10 e con la creazione di un ambiente ada o ai lavori di
gruppi e al debate. Sono sta installa so ware dida ci come Lego Designer, Open Sankorè, Balabolka,
Irfanview, Scratch. In par colare, Pro Landscape è ideale per creare aree verdi di ogni genere, come giardini,
terrazze, parchi, piscine, decorazioni floreali, paesaggi e molte altre ancora. Il so ware consente di
realizzare simulazioni fotografiche realis che e planimetrie professionali, aggiungendo dis nte base e
schede botaniche de agliate. Le efficaci presentazioni o enute con PRO Landscape sono un valido
strumento per la definizione di ogni aspe o di un proge o verde.
A tu gli studen , inoltre, verrà fornita una versione gratuita del so ware ProgeCAD: il so ware si dis ngue
subito per le sue do di compa bilità sia nel formato disegni, sia
nell'interfaccia d'uso simile ad AutoCAD®. Un utente di AutoCAD®
potrà aprire e modificare i propri files di disegno in formato dwg
senza bisogno di alcuna conversione e di ulteriore istruzione e
formazione sul prodo o.
Il laboratorio è a disposizione di chiunque voglia sperimentare nuove
e vecchie metodologie dida che, dal lavoro per gruppi, al
webquest, alla dida ca per proge o. Prenotazione con apposito
modulo online sul sito d’is tuto.
L’aula CAD, a ualmente u lizzata di preferenza per Genio Rurale, conta 25 postazioni - alunno dotate di PC
con sistema opera vo Windows 10 e con i so ware Office, Open Office, Libre Office, ProgeCAD, Landscape.
In ognuna delle aule della sede di Novara è presente un televisore da 55 pollici collegato ad Internet con
uscita HDMI E USB a disposizione del docente che potrà sperimentare le più moderne metodologie
dida che.
La connessione free perme erà alla scuola di realizzare il Bring your own device (BYOD), “Porta il tuo
disposi vo”, in modo che gli studen potranno u lizzare anche il loro cellulare, vedendolo finalmente non
solo come ogge o ludico ma anche come strumento dida co.
A ualmente, ad ogni alunno e ad ogni docente della scuola è assegnata una e-mail
nome.cognome@bonfan ni.it che gli perme erà di u lizzare tu i servizi Google: Gmail, Drive, Document,
Fogli di Lavoro, Presentazioni, Youtube.
Ogni docente può inoltre a vare, tramite la casella di posta @bonfan ni.it e u lizzando la pia aforma
Classroom, la propria classe virtuale.
Per ogni classe è presente una mailing list sia degli studen sia dei docen al fine di facilitare la
comunicazione digitale.
Gli alunni, tramite la loro posta, possono accedere alla loro area riservata sul sito www.bonfan ni.it per
visionare i programmi di ogni materia e le ore di alternanza scuola lavoro svolte fino a quel momento.
Analogamente, i docen possono accedere alla propria area riservata, per compilare online la modulis ca
dida ca necessaria (programmazioni, programmi svol , richiesta di approvazione di un proge o….).
A ualmente la sede di Novara risulta essere cablata all’100% tramite cavo e al 90% Wi-fi. La rete Wi-fi è
libera.

La nuova rete e la manutenzione hanno permesso di svolgere nello stesso:
● prove on line competenze di inglese;
● prove on line competenze per accesso viaggi studio;
● prove corso base sicurezza;
● ques onario Invalsi.

Lo scopo della E-Safety Policy è di stabilire i principi fondamentali pici di tu i membri della comunità
scolas ca per quanto riguarda l’u lizzo di tecnologie; salvaguardare e proteggere gli alunni e il personale
dell’is tuto; assistere il personale della scuola a lavorare in modo sicuro e responsabile con altre tecnologie
di comunicazione di Internet e monitorare i propri standard e le prassi; impostare chiare aspe a ve di
comportamento e/o codici di condo a rilevan per un uso responsabile di Internet a scopo dida co,
personale o ricrea vo; affrontare gli abusi online come il cyberbullismo, che sono riferimen incrocia con
le altre poli che della scuola; garan re che tu i membri della comunità scolas ca siano consapevoli del

                                                      15
fa o che il comportamento illecito o pericoloso è inacce abile e che saranno intraprese le opportune azioni
disciplinari e giudiziarie. Il documento integrale reda o dal referente al Cyberbullismo è presente sul sito
www.bonfan ni.it.

Il Laboratorio Polifunzionale chiamato ‘TECHand - Tecnologia a portata di mano’ (in fase di realizzazione)
conterrà tu gli strumen hardware, so ware e stru urali per poter seguire le metodologie dida che di
apprendimento collabora vo, flipped classroom e apprendimento ada vo.
Sarà parte integrante dell'ecosistema Scuola (aule con Kit LIM; uten nelle aree comuni; dirigenza ed
amministrazione; sala riunione/corsi; laboratori).
Lo spazio verrà disposto con moduli personalizzabili per renderlo più dinamico e flessibile, gestendolo in
separa macro-ambien , uno più laboratoriale ad isole e l'altro più dida co con area di confronto centrale.
Il laboratorio diviene uno spazio dinamico, in movimento e aperto.
Tali strumen hardware e so ware serviranno per un approccio laboratoriale alle materie STEM (Scienza,
Tecnologia, Ingegneria, Matema ca), Lingue e TTRG (rappresentazione grafica), il tu o in un'o ca di
movimento ed integrazione. Si vuole poter fare a vità dida ca senza condizionamen spaziali, anche
all'aperto con i laboratori scien fici porta li.
★ LA BIBLIOTECA
Il contributo dell'area umanis ca mira a fare della nostra scuola un luogo di cultura permanente, creando
momen d'incontro, di dialogo e di riflessione, tra le eratura e arte in tu e le sue espressioni, alla
riscoperta della dimensione umana.
Numerose sono le inizia ve a vate:
➢ partecipazione al proge o #ioleggoperchè, orientato alla promozione della le ura e al potenziamento
    della nostra biblioteca;
➢ incontro con scri ori contemporanei, nell'ambito dell'adesione al fes val della le eratura
    Scri ori&giovani;
➢ adesione al Cinefes val del Cortometraggio, in qualità di
    componen della giuria;
➢ incontro con il teatro come spe atori e nella prospe va di
    realizzare" un'officina di giovani a ori, sceneggiatori, scenografi,
    anche dopo la riuscita esperienza dello spe acolo "Non solo
    polvere";
➢ realizzazione del Blog le erario "Inseguendo la no e", presente
    sul nostro sito www.bonfan ni.it ovvero divagazioni le erarie, in
    cui le parole degli scri ori diventano occasione di riflessione
    condivisa;
➢ partecipazione al concorso Kaizen di scri ura crea va;
➢ percorsi fotografici a tema, tra immagini e parole;
➢ adesione agli incontri " Idee in Comune": la poli ca e i giovani;
➢ cultura della legalità con simulazione di un processo, riguardante un caso di bullismo;
➢ cultura delle pari opportunità con dramma zzazione di storie di violenza sulle donne;
➢ collaborazione con l'Is tuto Ravizza : percorsi tema ci "Il cioccolato"
L’archivio della biblioteca sarà caricato online all’indirizzo www.bonfan ni.it/biblioteca3 per favorire la
consultazione e il pres to dei libri.
L’aggiornamento dell’archivio stesso sarà realizzato dagli studen .

ITA, sede associata di Romagnano Sesia
★    IL LABORATORIO MULTIFUNZIONALE
SETTORE CHIMICA - L'ambiente è a rezzato con un armadio per gli
acidi e le basi, un armadio per i rea vi non pericolosi, un armadio
dedicato alla vetreria, una cappa chimica, un dis llatore per la
produzione dell'acqua dis llata, un estra ore di oli essenziali, due
bagni termosta ci, un dis llatore di Giber ni con bilancia idrosta ca,
due bilance tecniche, un pHmetro, vortex, una piastra riscaldante, una
stufa, un frigorifero e una lavastoviglie.

                                                    16
SETTORE SCIENZE - Sono presen plas ci rela vi alla morfologia del fiore, alla mitosi, alcuni microscopi e
inse ari.
SETTORE FISICA - E’ in dotazione la strumentazione di base per semplici prove.
★    IL LABORATORIO MULTIMEDIALE
Il laboratorio dispone complessivamente di 21 postazioni, una postazione docente più 20 postazioni per gli
alunni.
Ogni postazione è composta da unità centrale, monitor LCD, mouse e tas era. Sistema opera vo è
Windows 10.
Su ogni computer sono installa i seguen so ware applica vi:
➢ Microso Office 2007 comprensivo di:
      ➔ Word;
      ➔ Excel;
      ➔ PowerPoint;
      ➔ Access.
➢ Progecad per il disegno assis to al computer.
Ogni postazione dispone di collegamento a Internet via cavo.
Sono presen due stampan laser a colori, un sistema Home Theatre e un video proie ore fisso, per la
proiezione su maxischermo, collega al PC della postazione docente.
Il laboratorio viene usato saltuariamente dai docen di tu e le discipline per ricerche sul Web, proiezioni di
diaposi ve con PowerPoint, proiezione di filma e documentari, stesura di relazioni con Word ed
elaborazione da con Excel. Si fa ampio uso di servizi Internet offer da Google quali Drive e Classroom.
In modo sistema co viene invece usato per l’a vità di laboratorio di Informa ca e per il CAD.

IPAA, sede associata di Solcio di Lesa
★    IL LABORATORIO MULTIMEDIALE
A ualmente la connessione ad Internet ha una velocità di banda
simmetrica di 10MB e la rete wifi è stata estesa al 90% per
dell'is tuto perme endo una dida ca innova va all'interno delle
singole aule.
Il laboratorio conta 20 postazioni con sistema opera vo Windows
10, Office e le più comuni versioni della suite per ufficio di Microso .
Sui PC è installato anche il so ware Landscape che perme e di
proge are dei giardini partendo anche solo da una fotografia.

Fabbisogni
La sede associata di Romagnano Sesia necessita di una sede unica, promessa peraltro dallo stesso Comune
di Romagnano Sesia.
Inoltre, sono necessarie a rezzature più performan per l’azienda agraria e alcuni laboratori necessitano di
rinnovamento perché obsole , altri invece di potenziamento con nuo, per me ere a disposizione degli
studen tecnologie aggiornate ed adeguate, per potenziare le competenze professionalizzan e migliorare
l’integrazione e l’inclusione sociale. Inoltre A tale scopo è stata presentata ed è stata approvata una
proposta proge uale, in risposta all’avviso PON FESR Prot. 37944 del 12/12/2017, per la realizzazione a
Novara di un laboratorio polifunzionale (Genio Rurale, Matema ca, Lingue e TTRG) che avvicini gli studen
ad una dida ca innova va, tecnologica e mul mediale, ponendo al centro lo studente ed integrando il
docente all’interno del ciclo dida co, con 24 postazioni lavoro per gli alunni (inclusa postazione studente
con disabilità). Il laboratorio, così proge ato e concepito, assicura una totale sinergia ed inclusione per
allievi con bisogni educa vi speciali.
Gli strumen hardware e so ware scel serviranno a fare a vità dida ca senza condizionamen spaziali,
anche all'aperto.

                                                     17
FORMAZIONE in materia di tutela della SALUTE e della SICUREZZA nei luoghi di lavoro

Il D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 e successive modifiche ed integrazioni, recependo le dire ve in materia di
sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, fissano una serie di obblighi per i dirigen degli is tu scolas ci,
per il personale e gli studen .
L’Is tuto “G. BONFANTINI” è impegnato a garan re un ambiente confortevole, ma, prima ancora, a garan re
la sicurezza degli studen e del personale della scuola. Il “Documento di valutazione dei rischi” previsto
dalla norma va vigente è stato predisposto per le tre sedi dell’Is tuto e viene aggiornato sulla base delle
modifiche del contesto. Scopo di questo documento è verificare e assicurare che i luoghi dove si svolgono le
a vità dida che siano salubri e sicuri sia per i sogge che in essi operano sia per gli occasionali uten e/o
frequentatori degli stessi. Il documento sulla valutazione dei rischi è completato dal “Piano di evacuazione”,
che definisce i comportamen da ado are in caso di situazioni di emergenza; il Piano è stato reso noto a
tu gli uten della scuola e sono in calendario prove di evacuazione a cui segue la stesura di un report in
cui si evidenziano eventuali cri cità da superare.
L’Is tuto ha un Servizio di Prevenzione e Protezione all’interno del quale operano figure che hanno acquisito
le competenze richieste dalla norma va.
Il Dirigente Scolas co ha inoltre nominato una squadra di Primo Soccorso e una Squadra An ncendio,
cos tuita da personale A.T.A. debitamente formato in grado di intervenire qualora se ne presen la
necessità.
Poiché, in accordo alla norma va vigente, gli studen sono equipara a lavoratori quando operano in
palestra e nei laboratori dida ci, l’Is tuto si avvale di un docente interno con competenze nell’ambito della
formazione in materia di Sicurezza sul lavoro e di una collaborazione con il Servizio Prevenzione e Sicurezza
degli Ambien di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) dell’ASL 13 per l’erogazione della formazione generale e specifica agli
studen del primo biennio, non ancora coinvol nelle a vità di Alternanza Scuola Lavoro.
L’avvenuta formazione sarà poi certificata, se possibile, contestualmente al rilascio del titolo di studio e
sarà quindi spendibile in ambito lavorativo.

E-SAFETY POLICY

Lo scopo della E-Safety Policy è di stabilire i principi fondamentali pici di tu i membri della comunità
scolas ca per quanto riguarda l’u lizzo di tecnologie; salvaguardare e proteggere gli alunni e il personale
dell’is tuto; assistere il personale della scuola a lavorare in modo sicuro e responsabile con altre tecnologie
di comunicazione di Internet e monitorare i propri standard e le prassi; impostare chiare aspe a ve di
comportamento e/o codici di condo a rilevan per un uso responsabile di Internet a scopo dida co,
personale o ricrea vo; affrontare gli abusi online come il cyberbullismo, che sono riferimen incrocia con
le altre poli che della scuola; garan re che tu i membri della comunità scolas ca siano consapevoli del
fa o che il comportamento illecito o pericoloso è inacce abile e che saranno intraprese le opportune azioni
disciplinari e giudiziarie. Il documento integrale reda o dal referente al Cyberbullismo è presente sul sito
www.bonfan ni.it.

QUADRO ORARIO, RISORSE PROFESSIONALI E IMPIANTO ORGANIZZATIVO

La sede associata di Novara è aperta:
LUN/MAR/MER/GIO dalle h. 7:00 alle h. 17:30 e VEN dalle h. 7:00 alle h. 15:30;
la sede associata di Romagnano Sesia è aperta:
LUN/MAR/GIO dalle h. 7:48 alle h. 15:00, MER dalle h. 7:48 alle h. 16:00 e VEN dalle 7:48 alle h. 17:00;
la sede associata di Solcio di Lesa è aperta:
LUN dalle h. 8:00 alle h. 17:30, MAR/GIO/VEN dalle h. 8:00 alle h. 15:12 e MER dalle h. 8:00 alle h. 17:00 a
se mane alterne.

Il numero dei docen di posto comune viene definito annualmente sulla base degli alunni iscri ; il numero
dei docen di sostegno sulla base delle cer ficazioni pervenute.
Inoltre, la legge 107/15 ha introdo o la dotazione organica aggiun va finalizzata alla piena a uazione

                                                      18
dell’autonomia scolas ca. L’organico aggiun vo è stato assegnato per la programmazione di interven mira
al miglioramento dell’offerta forma va e l’Is tuto, sulla base delle aree di competenza dei docen assegna ,
ri ene di poter impiegare tali risorse professionali per il raggiungimento dei seguen obie vi:
➢ valorizzazione e potenziamento delle competenze linguis che e scien fiche
➢ collaborazione a proge di ci adinanza a va e sviluppo di comportamen responsabili;
➢ collaborazione alle a vità di alternanza scuola-lavoro;
➢ sviluppo dell’inclusione e del sostegno allo studio.
I docen inseri nell’organico di potenziamento affiancheranno o collaboreranno con i docen delle materie
affini a livello dida co o proge uale per rendere più specifico e personalizzato l’apprendimento.
Oltre al Dirigente Scolas co, nell’anno scolas co 2018/19, all’I.I.S. “G.Bonfan ni” sono in servizio 145
docen , di cui 11 di potenziamento così ripar :

            sede associata                  n° docenti                     classe di concorso

 ITA di Novara                                   7          A046, A050, A051 (n. 1 docente con 5h), A048,
                                                            AB24 (n.2 docen con 6h ciascuno)

 ITA di Romagnano                                3          A046, A050 ( n.1 docente con 1h), A051( n.1
                                                            docente con 2h), AB24 ( n.1 docente con 6h)

 IPAA di Solcio di Lesa                          2          A046

L’organico del personale Amministra vo, Tecnico e Ausiliario (A.T.A.), anch’esso variabile a seconda del
numero di iscri , nell’anno scolas co 2017/18 è così suddiviso:
● 1 Dire ore dei Servizi Generali ed Amministra vi
● 7 assisten amministra vi (per le aree “Amministrazione”, “Alunni”, “Risorse e Finanziaria”, ”Affari
  Generali e Front Office”)
● 3 assisten tecnici ad orario intero e part me (azienda agraria e laboratorio analisi del terreno e colture
  cellulari)
● 5 collaboratori scolas ci tecnici (azienda agraria)
● 16 collaboratori scolas ci
Il personale Amministra vo, Tecnico e Ausiliario della scuola ha competenze specifiche, se ore per se ore,
quali: predisposizione e redazione degli a amministra vi e contabili, tenuta archivio e protocollo, verifica e
consumo merci, registrazione entrate e uscite di magazzino, inventari, ecc.; conduzione e manutenzione di
macchinari e a rezzature di laboratorio, preparazione di esercitazioni pra che, riordino dei materiali…;
apertura e chiusura dei locali scolas ci e loro pulizia, sorveglianza sull’accesso e sul movimento negli edifici
di pubblico e studen .

STAFF DI PRESIDENZA
● Dirigente Scolastico:
   A vità svolta: ges one unitaria dell’Is tuzione, legale rappresentante dell’is tuto, responsabile della
   ges one delle risorse finanziarie, strumentali e dei risulta del servizio, tolare delle relazioni sindacali,
   promozione degli interven per assicurare sia la qualità dei processi forma vi che la collaborazione delle
   risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio. Gli spe ano autonomi poteri di
   direzione, di coordinamento e valorizzazione delle risorse umane.
È affiancato nello svolgimento delle sue mansioni da:
● Collaboratore Vicario:
   A vità svolta: collaborazione all’azione dirigenziale primaria per le relazioni is tuzionali esterne; effe e
   deriva   amministra vi; trasversalità e circolarità tra saperi e competenze; cooperazione
   dida co-educa va.

                                                      19
● Secondo Collaboratore:
    A vità svolta: compi        connessi allo sviluppo dell’autonomia scolas ca, al potenziamento
    dell’apprendimento e all’avvio dell’Is tuto Tecnico Superiore.
● N°3 referenti delle sedi associate:
    A vità svolta: funzioni di vigilanza e supporto tecnico per la sede di Novara, di Romagnano Sesia (NO) e
    di Solcio di Lesa (NO).
● N°3 Funzioni Strumentali:

                            Attività svolte                                   Funzioni Strumentali
     ➢ referente Piano dell’Offerta Forma va (P.O.F. e P.T.O.F.)      stesura del Piano dell’Offerta Forma va
     ➢ documentazione dell’operato dida co
     ➢ sos ene e incoraggia le a vità culturali e di
       autoaggiornamento                                             sostegno al lavoro dei docen
     ➢ accoglienza docen
     ➢ formazione permanente
     ➢ coordinamento alla filiera dida ca: orientamento,
       accoglienza, profili in uscita
                                                                     interven e servizi per gli studen
     ➢ ambi di apprendimento: flessibilità, modularità
     ➢ interpretazione dei bisogni e della domanda dida ca

Oltre alle figure sopra elencate, il Dirigente Scolas co ha individuato, tramite delega, altre figure di sistema
appartenen allo Staff, a cui sono affida i seguen incarichi:
●   referente per i proge PON;
●   referente per la dematerializzazione dei documen ;
●   Animatore Digitale;
●   referente del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione.
Completano l’organigramma:
● Consiglio di Is tuto (8 docen , 2 ATA, 4 genitori, 4 studen ) con Giunta esecu va (1 docente, 1 ATA, 1
  genitore, 1 studente)
● Comitato di Valutazione (3 docen , 1 genitore, 1 membro esterno, 1 studente);
● Organo di Garanzia (2 docen , 3 genitori - 1 per sede associata -, 3 studen - 1 per sede associata -);
● referente per gli acquis ;
● referente Qualità/Accreditamento;
● Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;
● referen di Dipar mento;
● referente per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento;
● gruppo H;
● referente bullismo e cyberbullismo (L. 71 del 29/05/2017)
● referen per l’Alternanza Scuola - Lavoro;
● Rappresentanza Sindacale Unitaria.

L’ANIMATORE DIGITALE E LE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

Esiste una dimensione legata alle esigenze che il territorio e i processi lavora vi in a o chiedono alla scuola.
L’industria 4.0 spinge per fare in modo che si educhino i lavoratori di domani all’uso consapevole e
responsabile dei mezzi informa ci, ma sopra u o allo sviluppo del pensiero computazionale, in modo da
perme ere a loro di “vedere” i cambiamen possibili rela vi all’uso della tecnologia nei vari ambi
lavora vi e sociali.
Tale compito è ovviamente urgente e imminente. Mentre mol pos di lavoro verranno elimina con
l’adozione di robot e con l’uso massivo delle soluzioni proposte dalla tecnica anche in agricoltura, altri
nascono in funzione dei cambiamen porta dalle nuove tecnologie.

                                                      20
Per non tagliare fuori i giovani studen dal futuro mercato del lavoro, è necessaria una con nua formazione
da parte dei docen che si può o enere anche sfru ando le possibilità forma ve che il web ci propone.
D’altra parte, come dice l’etologo Roberto Marchesini, la tecnologia ci rende più fragili poiché aumenta
l’indice di vulnerabilità dell’essere umano.1 Questo ci impone di incen vare lo spirito cri co dei nostri
studen e di vigilare a entamente sull’educazione all’uso dei mezzi informa ci.
L’animatore digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. N°
17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche
legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano
nazionale scuola digitale” .
Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a:
Formazione interna: s molare la formazione interna alla scuola negli ambi del PNSD, a raverso
l’organizzazione di laboratori forma vi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo
l’animazione e la partecipazione di tu a la comunità scolas ca alle a vità forma ve, come ad esempio
quelle organizzate a raverso gli snodi forma vi.
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e s molare il protagonismo degli
studen nell’organizzazione di workshop e altre a vità, anche stru urate, sui temi del PNSD, anche
a raverso momen forma vi aper alle famiglie e ad altri a ori del territorio, per la realizzazione di una
cultura digitale condivisa.
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambien della scuola (es. Uso di par colari strumen per la dida ca di cui la
scuola si è dotata; la pra ca di una metodologia comune; informazione su innovazioni esisten in altre
scuole; un laboratorio di coding per tu gli studen ), coeren con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa,
anche in sinergia con a vità di assistenza tecnica condo a da altre figure.
La promozione di questa cultura dell’innovazione in ambito dida co si sostanzia anche a raverso a vità di
aggiornamento con nuo.

A vità in riferimento al programma triennale di a uazione del PNSD:
● sportello permanente di assistenza nelle tre sedi
● segnalazione di even / opportunità forma ve in ambito digitale.
● formazione base per tu i docen per l’uso degli strumen tecnologici già presen a scuola
● laboratori forma vi nelle sedi di Romagnano Sesia e Novara sui seguen temi: I moduli di Google:
  sondaggi, organizzare da raccol , come realizzare quiz e verifiche - Google Sites - Google Calendar -
  U lizzo di Drive nella dida ca - Classroom
● formazione base sulla redazione degli spazi web esisten sul sito is tuzionale per i componen della
  commissione web: personale di segreteria, docen adde alla pubblicazione su sito internet.
● even aper al territorio, con par colare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD
  (ci adinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)
● partecipazione ai proge PON

Creazione di soluzioni innova ve:
● revisione, integrazione, regolamentazione, della rete wi-fi di Is tuto nei tre plessi.
● creazione di un repository d’is tuto per discipline d’insegnamento e aree tema che per la condivisione
   del materiale prodo o, tramite Google Sites.
● recupero dell’ambiente Biblioteca a cura del team digitale e delle referen PON.
● ideazione di percorsi di ASL per gli studen BES con l’acquisto di uno scanner per la digitalizzazione dei
   libri an chi.
● formazione ai docen a raverso il modello della bo ega rinascimentale.
● creazione, u lizzo e invio di open badge per la realizzazione del futuro e-curriculum del docente.
● Percorsi di robo ca crea va.

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

La formazione e l’aggiornamento in servizio rappresentano un diri o-dovere fondamentale di tu o il
personale scolas co ed in par colar modo del personale docente.

1
    R. Marchesini: Alterità. L’identità come relazione (Mucchi 2016)

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