From green technologies to neuroeconomics - G. Bonfantini
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INDICE Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa - Linee guida pag. 4 Identità dell’Istituto - Vision pag. 5 Risorse strutturali delle tre sedi pag. 6 Attrezzature e infrastrutture materiali pag.10 Formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pag.18 E-Safety Policy pag.18 Quadro orario, risorse professionali e impianto organizzativo pag.18 L’Animatore Digitale e le attività formative rivolte al personale pag.20 Altre attività formative rivolte al personale pag.21 Identità strategica - Mission pag.22 Valori di riferimento pag.23 Progettazione curricolare ed extracurricolare pag.23 Caratteristiche dell’azione formativa, suo potenziamento ed ampliamento pag.25 Alternanza Scuola - Lavoro e cultura del saper fare pag.31 Ben-essere a scuola pag.32 Strumenti di verifica e criteri di valutazione pag.34 Alunni con diverse abilità pag.38 Istruzione domiciliare pag.40 Competenze professionali del perito agrario pag.41 Percorsi formativi del perito agrario pag.43 Competenze professionali dell’operatore agricolo e dell’agrotecnico pag.46 Percorso formativo dell’agrotecnico pag.47 Monitoraggio e valutazione delle attività - RAV e Piano di Miglioramento pag.48 Informazioni utili pag.49 ...Il Bonfa è anche… pag.50 3
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il P. T. O. F. è il documento ado ato dal Collegio dei Docen e approvato dal Consiglio d’Is tuto, con cui l’Is tuto di Istruzione Superiore "G. Bonfan ni" di Novara, con sedi associate dell’ITA a Novara e Romagnano Sesia e con sede associata dell’IPAA a Solcio di Lesa, esplicita la sua proposta forma va, precisa le scelte culturali, educa ve, dida che, tecniche e organizza ve della scuola, adeguandole alle esigenze del territorio. Nel pieno rispe o della libertà d'insegnamento di ciascun docente e dell’eguale dignità di tu e le materie, il P.T.O.F.: ● indica i pun cardine della programmazione dida co-educa va che cos tuisce lo strumento opera vo di ogni Consiglio di classe e di ogni docente; ● presenta i percorsi forma vi nelle loro varie ar colazioni; ● raccoglie le proposte ed il contributo delle componen presen nella scuola e sul territorio; ● definisce il Piano di Miglioramento triennale dei processi per il raggiungimento degli obie vi individua a raverso il Rapporto di AutoValutazione (RAV). Il presente documento può essere modificato e/o integrato nel corso del triennio entro il mese di o obre di ogni anno per rispondere ai bisogni dell’utenza a cui si indirizza (studen , famiglie, en pubblici e priva , mondo produ vo e intera società) e per ado are nuove scelte educa ve - dida che e metodologiche. LE LINEE GUIDA DEL NOSTRO P.T.O.F. In linea con il comma 1 della Legge 107/2015, l’Is tuto si impegna ad affermare il ruolo centrale della scuola nell’ambito del territorio di appartenenza, ad innalzare i livelli di istruzione e le competenze di studentesse e studen , a rispe are i tempi e gli s li di apprendimento, a contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, l’abbandono e la dispersione scolas ca, a realizzare una scuola aperta alla sperimentazione e all’innovazione dida ca, alla partecipazione, a garan re il diri o allo studio, le pari opportunità di successo forma vo e di istruzione permanente dei ci adini. In par colare, dall’analisi dei seguen documen : ● D.L. 107/2015 art. 1 comma 7, in accordo ai quali è stato richiesto l’organico di potenziamento ● D.L. 107/2015 art. 1 comma 10 ● D.L. 107/2015 art. 1 comma 38 ● R.A.V. di Is tuto traggono origine gli obie vi forma vi di seguito elenca : ❏ acquisizione delle competenze e conoscenze tecniche al fine di acquisire un’autonomia opera va nel se ore di riferimento; ❏ potenziamento linguis co con par colare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese; ❏ potenziamento delle competenze matema co-logiche e scien fiche; ❏ innalzamento dei livelli di istruzione degli studen anche a raverso il potenziamento delle metodologie laboratoriali e della dida ca digitale; ❏ sviluppo di comportamen responsabili ispira alla conoscenza e al rispe o della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggis ci, del patrimonio e delle a vità culturali. raggiungibili a raverso le seguen azioni: ● coinvolgimento degli alunni e valorizzazione dei percorsi forma vi individualizza ; ● individuazione di percorsi funzionali alla valorizzazione del merito; ● apertura pomeridiana dell’is tuto e riduzione del numero di alunni per classe; ● orientamento. 4
IDENTITA’ DELL’ISTITUTO - VISION Dal 1° se embre 2009, l’Is tuto ha assunto la nuova denominazione di ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “G. BONFANTINI” e raggruppa tre sedi: le sedi associate di Novara e Romagnano Sesia dell’ITA “G. Bonfan ni” e la sezione associata di Solcio di Lesa dell’IPAA “E. e G. Cavallini”. L’ITA di Novara è nato nel 1952 ed è stato in tolato a Giuseppe Bonfan ni, docente e poli co novarese. A ualmente è a Vignale, in Corso Risorgimento n. 405, nell’immediata periferia della ci à di Novara, in una zona a vocazione esclusivamente agricola, in locali di proprietà dell’Amministrazione Provinciale. Il par colare contesto ambientale in cui è situato l’Is tuto ha reso possibile la creazione stru urata di spazi verdi tema ci, unici nella ci à di Novara, con una forte valenza dida ca fruibile dagli allievi dell’Is tuto, ma anche a disposizione dei singoli ci adini o di chiunque sia interessato alla le ura o allo studio di questo par colare ecosistema. A decorrere dall’anno scolas co 2005/2006, l’ITA “G. Bonfan ni” ha aperto una sezione staccata nel comune di Romagnano Sesia (NO), mentre, dal 1° se embre 2009, all’Is tuto Tecnico Agrario è stato associato l’Is tuto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “E. e G. Cavallini” di Solcio di Lesa (NO), a sua volta a vo dal 1959. Le tre sedi sono ubicate in un contesto territoriale dove il se ore agricoltura, con circa 5000 adde , vede nella risicoltura, nella vi vinicoltura, nella produzione del gorgonzola, nel floro-vivaismo e nell’allevamento le sue più piche a vità. Nel se ore industriale, il tessuto prevalente è di piccole e medie imprese fra le quali spiccano quelle del se ore chimico e alimentare. Il terziario risulta inoltre essere un se ore di grande rilevanza nell’a uale stru ura produ va. La nostra scuola si integra con il territorio per le buone pra che agricole, la cultura dell’alimentazione, le colture biologiche e i prodo pici (IGP, DOC, DOP) nell’o ca di uno sviluppo sostenibile, producendo riso, olio plurivarietale, produzioni zootecniche ed orto-floro- fru cole. L’agricoltura moderna, con l’adozione di nuove tecniche agronomiche ecocompa bili, ha imposto l’ampliamento e la diversificazione dei contenu nelle discipline di tecniche di produzioni vegetali. L’agriturismo, l’agricoltura sociale, lo sviluppo del se ore biologico si integrano per l’avvio di nuove forme di welfare rurale. La scuola forma gli alunni fornendo queste mutevoli conoscenze e innova ve competenze. La frequenza dei corsi eroga nelle due sedi di Novara e Romagnano Sesia perme e di conseguire il diploma di Is tuto Tecnico se ore tecnologico, indirizzo "Agraria, Agroalimentare e Agroindustria", a raverso tre differen percorsi: Ges one Ambiente e Territorio, Produzioni e Trasformazioni, Vi coltura ed Enologia. A Novara, il Centro Agro-Zootecnico Pilota, che può contare su una superficie col vabile di circa 40 ha, oltre ad una stalla, magazzini, abitazioni per il personale, locali per il ricovero e la manutenzione di macchine e a rezzi, aule e laboratori e rappresenta il più importante laboratorio “a cielo aperto” a disposizione della scuola, consentendo la verifica pra ca dell’apprendimento e la sperimentazione agro-zootecnica. I terreni dell’azienda sono col va a riso, a mais, a grano, a loiessa e ad orzo. E’ stato impiantato anche un fru eto dida co con filari di piante da fru o piche del panorama agricolo italiano quali meli, peri, peschi, ac nidia, uva e piccoli fru . L’orto dida co, oltre alle col vazioni a cielo aperto, si avvale anche di un tunnel freddo per la col vazione invernale degli ortaggi e di un nuovo tunnel per la mol plicazione e propagazione delle piante, a scopo dida co-inclusivo dei discen . Adiacente al tunnel si è realizzata la "Serra2020" modulo pilota della start up novarese GH Zero con la collaborazione della Provincia di Novara e dell'Is tuto Superiore Bonfan ni. A Romagnano, il campo sperimentale con indirizzo prevalentemente orto-fru colo è cara erizzato da un vigneto di cul var di Nebbiolo, Bonarda, Vespolina, Erba luce, Merlot, Cabernet, Sauvignon e Barbera. Una seconda area inoltre è des nata a parcelle sperimentali di cereali autunno-vernini e primaverili-es vi, dove si ha la possibilità di testare anche an che varietà di grano e di mais. Nella sede professionale di Solcio di Lesa, a raverso un biennio comune e un triennio cara erizzato dall’indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale, valorizzazione dei prodo del territorio e ges one delle risorse forestali e montane”, si formano professionis del se ore agricolo e florovivais co. Una fucina importante, tenuto conto della realtà del territorio circostante in cui alle numerose aziende florovivais che che esportano i loro prodo si aggiungono le potenzialità offerte da ville, giardini e parchi priva che richiedono sempre maggiormente figure professionali per la cura degli spazi verdi. 5
RISORSE STRUTTURALI DELLE TRE SEDI Ubicazione dei locali, laboratori, dotazioni della sede associata dell’ITA”G. Bonfantini” di NOVARA, situata a Vignale, in Corso Risorgimento n° 405, nell’immediata periferia della ci à di Novara. L’edificio è ar colato su qua ro piani ed è stru urato nel modo seguente: ● grande atrio con punto di ristoro, por neria e centralino telefonico ● ufficio del Dirigente Scolas co ● ufficio del Vicario del Dirigente Scolas co Piano terreno ● ufficio del Dire ore dei Servizi Generali ed Amministra vi ● uffici di segreteria dida ca e amministra va ● sala Insegnan ● biblioteca e centro documentazione informa zza ● museo naturalis co ● laboratorio di Agraria ● laboratorio di Fisica ● laboratorio di Produzioni Animali ● aula di potenziamento ● aule per la dida ca Piano primo ● laboratorio CAD ● laboratorio di Informa ca ● nuovo laboratorio “TECHand - La Tecnologia a portata di mano” nell’ambito del proge o PON 10.8.1.B1-FESRPON-PI-2018-55 ● centro di fotoriproduzione ● laboratorio di Chimica ● aule per la dida ca ● ufficio“Team digitale” e “Team PON” ● ufficio tecnico/ufficio Alternanza Scuola – Lavoro. Piano secondo ● laboratorio di Scienze ● ufficio di economia ● laboratorio di Colture Cellulari ● aule per la dida ca Piano terzo ● ufficio tecnico Strutture le riunioni ● aula magna con a rezzature mul mediali Strutture per lo sport Per le lezioni curriculari di Scienze Motorie si u lizzano la palestra, il campo da calcio esterno oppure il campo da basket esterno. In tali stru ure vengono svol anche i tornei interni all’Is tuto e con le altre scuole di Novara e provincia. Altre strutture esterne L’azienda dell’Is tuto, Centro Agro-Zootecnico Pilota, con i 40 e ari di terreno agricolo col vato e la stalla 6
per l’allevamento dei bovini, cos tuisce una risorsa insos tuibile per l’Is tuto, in quanto rappresenta il più importante laboratorio a disposizione della scuola per la verifica pra ca dell’apprendimento e la sperimentazione agro-zootecnica. Il giardino botanico, avviato nel 1980 e inaugurato il 13 maggio 2007, è una raccolta di piante col vate e di ambien naturali ricostrui che occupano una superficie di circa 30.000 m2 e che ospitano circa 300 specie botaniche tra alberi, arbus ed erbacee provenien da diverse par del mondo. Sono rappresentate collezioni tema che di piante, quali l’arboreto, il querco-carpineto, il querco-olmeto, il bosco igrofilo, la zona umida e la brughiera. L’arboreto occupa gran parte del Giardino Botanico ed è rappresentato da zone pra ve che ospitano alberi ed arbus ornamentali provenien da tu o il mondo, raggruppa nella parte centrale circostante l’Is tuto. 7
Ubicazione dei locali, laboratori, dotazioni della sede associata dell’ITA”G.Bonfantini” di ROMAGNANO SESIA (NO),situata in via Passerella n° 4. La sede associata è dislocata in due plessi ed è stru urata nel modo seguente: ISTITUTO IVIGLIA ● atrio Piano rialzato ● aule per la dida ca ● aule per la dida ca ● punto per colloqui con i genitori ● aula insegnan Piano primo ● centralino telefonico ● laboratorio mul funzionale ● laboratorio di Informa ca ISTITUTO CURIONI ● aule per la dida ca Altre strutture esterne Il campo sperimentale si estende per un’ampia superficie, ha indirizzo prevalentemente orto-fru colo con un vigneto sperimentale di cul var autoctone e non di: nebbiolo, bonarda, vespolina, erba luce, merlot, cabernet sauvignon e barbera, impiantato nel 2013, oltre all'area des nata a fru eto di varietà autoctone di melo, pesco, pero e albicocche. L'a vità or cola, oltre ad essere effe uata in pieno campo, si svolge presso le due serre sperimentali (tunnel freddo), in cui si pra ca il vivaismo delle or cole da des nare alla successiva piantumazione. Un'altra area è des nata a parcelle sperimentali di cereali autunno-vernini e primaverili-es vi dove si ha la possibilità di testare anche an che varietà di grano e di mais. In azienda, gli alunni collaborano allo svolgimento della vendemmia (dal 15 al 30 di se embre); si dedicano alle operazioni di ammostatura, fermentazione, filtrazione ed imbo gliamento del vino presso il laboratorio dida co per la produzione del vino, provvedendo inoltre alle a vità ineren la potatura secca e verde del vigneto. 8
Ubicazione dei locali, laboratori, dotazioni della sede associata dell’IPAA ”E. e G. Cavallini” di SOLCIO DI LESA (NO), situata in via Sempione n° 150. L’edificio è ar colato su tre piani di cui uno fuori terra ed è stru urato nel modo seguente: ● atrio ● laboratorio di Chimica e Biologia Piano terreno ● palestra e campo di basket e pallavolo indoor ● biblioteca ● aule per la dida ca Piano intermedio ● aule per la dida ca ● grande atrio con punto di ristoro ● uffici di segreteria ● ufficio del Referente di sede Piano primo ● sala Insegnan ● aula di Informa ca ● aule per la dida ca Spazi esterni ● campo di calce o La Sede associata di Lesa è inserita dalle sue origini in un complesso monumentale che fu un'an ca residenza con parco. Già storicamente la sede di Lesa è stata un punto di riferimento nel proprio territorio per la formazione di professionalità come gli “operatori agro-ambientali”, dota di par colare vocazione alla cura ed alla corre a manutenzione dei giardini e delle aree verdi, anche in contes complessi come la costa occidentale del lago Maggiore. Per ripris nare il Parco Monumentale, è stato presentato un proge o, rispondendo all’avviso PON FSE “Patrimonio culturale, ar s co e paesaggis co” che è stato approvato; la creazione del Parco culturale perme erà di avere un luogo permanente per l’organizzazione di even teatrali, musicali e di le eratura, accessibile e fruibile anche da parte dei disabili. 9
ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Le discipline sperimentali hanno nel laboratorio il momento di effe vo avvicinamento ai fenomeni reali, alle loro cara eris che e complessità. Si tra a quindi di: ➔ indagare e scoprire la realtà che ci circonda, ➔ mettere a prova la manualità, l’operatività, ➔ porsi delle domande, ➔ verificare ipotesi e leggi, ➔ costruire modelli o validarli, verificandone i limiti di applicabilità. Gli studen prima di accedere ai laboratori, sono sta istrui riguardo alle norme di sicurezza e ai comportamen da ado are in laboratorio in quanto, in questo ambiente, sono considera “lavoratori” a tu gli effe . ITA, sede associata di Novara ★ L’AZIENDA L’azienda agraria, con i suoi circa 33 e ari di terra col vata, ha l’obie vo di porsi come strumento per l’aggiornamento tecnologico e colturale, senza la preoccupazione di dover far reddito. L’azienda viene ges ta secondo i criteri di agricoltura integrata ed una parte dei terreni è in conversione all’agricoltura biologica. Nei terreni in conversione vengono col va ortaggi messi a disposizione della scuola. La coltura principale dell’azienda è il riso, anche per ovvie ragioni geografiche. Diverse sono le prove che vengono effe uate sulla coltura del riso, come: il confronto varietale, il monitoraggio delle diverse tecniche di semina (in acqua o in asciu a), l’u lizzo della pacciamatura, il controllo delle infestan con diverse pologie di principio a vo o tecniche agronomiche. Una parte del riso col vato in azienda viene dato in omaggio durante l’open day e distribuito al personale della scuola e agli alunni. La seconda coltura aziendale, in ordine di superficie inves ta, è il mais. Anche per questa coltura non mancano le sperimentazioni, infa esistono diverse collaborazioni con le principali di e semen ere con le quali vengono a va annualmente diversi proge . Anche in questo caso una piccola porzione di terra viene des nata a mais da consumo alimentare che viene lavorato per ricavare farina di mais per polenta che viene distribuito presso l’is tuto. Nella parte in conversione dove insistono anche due tunnel, vengono svolte a vità di mol plicazione vegetale per la produzione di pian ne che vengono in parte date in omaggio per le a vità di orientamento svolte dalla scuola ed in parte u lizzate per fare l’orto scolas co. La ges one dell’orto è svolta in collaborazione con i ragazzi diversamente abili. L’azienda ha Inoltre intrapreso altre a vità sperimentali che si applicano trasversalmente a tu e le colture messe a dimora, come ad esempio l’u lizzo di droni o il monitoraggio dell’andamento vegetale delle colture a raverso i satelli . Queste a vità vengono condivise con tu o il gruppo docen , ma anche con gli alunni i quali sono parte a va nelle decisioni aziendali. Tu o questo è possibile grazie all’a vità dei docen che si dedicano all’azienda aggiornandosi periodicamente. ★ IL LABORATORIO DI CHIMICA L'Is tuto è dotato di un laboratorio di Chimica cos tuito da due grandi locali provvis di banconi e di tu e le a rezzature necessarie allo svolgimento delle esercitazioni. Nel corso di studio gli alunni frequentano con regolarità questo laboratorio so o la supervisione dei docen : lavorando per lo più in piccoli gruppi, effe uano nei primi anni esperienze di cara ere forma vo e pre amente dida co che affiancano ed 10
integrano la tra azione teorica della chimica e, a par re dal terzo anno, affrontano analisi di po professionale sui principali prodo delle industrie agro-alimentari locali. Vengono svolte a vità miran : ➔ all'acquisizione di tecniche basilari per il corre o u lizzo di materiali, reagen , a rezzature e strumen . ➔ all'apprendimento di metodologie di base con l'uso sistema co di strumen di misura, di raccolta ed elaborazione dei da ➔ al potenziamento di abilità cogni ve e manuali mirate alla risoluzione di problemi di chimica. ➔ all'esecuzione di corre e procedure anali che riferibili alle analisi di rou ne dei prodo delle industrie agro-alimentari locali (vino, la e, formaggi). Oltre agli strumen necessari per le a vità succitate, il laboratorio dispone inoltre di strumen più sofis ca quali uno spe rofotometro ad assorbimento atomico, uno spe rofotometro UV–VIS, un dis llatore automa co e un gascromatografo. L’a rezzatura sopra riportata verrà des nata, a par re dall’anno scolas co 2018/19, alle analisi del terreno conto terzi, che me erà a disposizione degli agricoltori della zona l’exper se dei docen dell’Is tuto. Per perme ere alle aziende agrarie di u lizzare i risulta di tali analisi nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, è intenzione dell’Is tuto estendere al laboratorio la cer ficazione ISO 9001:2015 di cui è già in possesso per l’erogazione del servizio scolas co e o enerne l’accreditamento in accordo alla norma ISO/IEC 17025:1999. Non si esclude che il laboratorio conto terzi possa essere impiegato anche per l’effe uazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro degli studen , richies dalla norma va vigente. ★ IL GIARDINO BOTANICO E IL FRUTTETO SPERIMENTALE Nell’a.s. 1993/94 fu bandito dal Ministero dell’Ambiente, per inizia va di Airone Junior, un concorso nazionale (“Proge a un’Italia migliore”), al quale il nostro Is tuto partecipò, proponendo il proge o di realizzazione dell’a uale Giardino Botanico, ideato dal prof. Nicolò D’Amico in collaborazione con gli studen , classificandosi tra i primi. Il premio in denaro, purtroppo, non pervenne ma, il 30 gennaio 1998, il Laboratorio Territoriale di Educazione Ambiente di Novara, credendo nel proge o come punto di riferimento nel campo della conoscenza naturalis ca e della cultura ambientale, lo sostenne presso la Regione Piemonte e il Comune di Novara, o enendo un finanziamento complessivo di circa 25.000 €. Il 30 o obre 1998, durante una conferenza stampa, l’ex Presidente della Provincia Do . Paolo Ca aneo si unì agli altri En finanziatori con un contributo di 15.000 €, a parziale abba mento dei cos di realizzazione dell’opera. Il Giardino Botanico è stato creato per essere una stru ura permanente e viva di informazione ed educazione ambientale ed è insieme raccolta di piante col vate (Arboreto) e di ambien naturali ricostrui pici del nostro territorio (bosco planiziale, zona umida e brughiera), estendendosi su di una superficie di 3 e ari e ospitando più di 300 esemplari (specie, varietà, cul var e forme) tra essenze arboree arbus ve ed erbacee, provenien da diverse par del mondo. Il visitatore è condo o lungo il percorso botanico da un’apposita cartellonis ca e sen eris ca, mentre apposi pieghevoli illustrano i vari ambien . Oltre a quello botanico, vi è un percorso spirituale che si conclude in un piccolo Giardino Spirituale. Nel 2007 il Parco Botanico diventa polmone verde della ci à di Novara anche a disposizione dei ci adini come Parco pubblico. Nel 1999, annesso al Giardino Botanico, nasce il Fru eto Sperimentale, ideato dal prof. Domenico Mussari, composto da 19 filari di diverse specie fru fere (Pero, Melo, Pesco, Ac nidia e Vite), un tunnel freddo e oggi anche una serra per la col vazione di or ve. L’obie vo del Laboratorio/Proge o “Parco Botanico e Fru eto Sperimentale” è quello di formare gli studen in campo tecnico scien fico. Lo scopo verrà raggiunto a raverso le esercitazioni Tecnico/Teorico/Pra che svolte in loco. 11
In par colare le a vità mirano al riconoscimento e alla classificazione delle varie specie presen nel Giardino Botanico. Inoltre, il laboratorio si prefigge di formare dei tecnici in grado di ges re il verde ornamentale e la chioma degli alberi da fru o. Gli studen sono supporta nelle a vità sia dai docen che dal personale scolas co dell’Azienda agraria. Nel corso degli anni, Sono sta presenta alle autorità locali (Regione Piemonte, Comune, ex Provincia) dei proge , in alcuni casi finanzia , per la cura ed implementazione del parco. ★ IL GIARDINO SPIRITUALE “La bellezza salverà il mondo”afferma il principe Miškim dell'"Idiota" di Dostoevskij: fu per questo che dal 2008 si intese trasformare un’area precedentemente col vata ad orto in un giardino, per evocare con colori, piante e fiori il tema della bellezza come espressione fondamentale dell’animo umano per un progresso spirituale. Un’esperienza educa va che ha avuto nel maggio 2013 la sua conclusione e inaugurazione; un lavoro con nua vo e puntuale che ha visto i ragazzi impegna nella proge azione affidando a loro un impegno importante: conoscenza delle essenze floreali arbus ve, arredi in legno e sasso e crea vità personale. Dice Don Belloni, che ha seguito i lavori: “Ho cercato di passare quello che era nella mia testa, su un proge o da loro reda o, che è diventato, poi, conoscenza delle piante, abbinamento dei colori, fino a che l'esperienza delle mani, il cammino interiore realizzato nel sacrificio, fosse visibile agli occhi. E’ l'esperienza dell'ar sta: pensare, meditare, lavorare, realizzare e contemplare”. I ragazzi che hanno partecipato al proge o si sono dedica con passione ad un paziente lavoro, a par re dalla sistemazione del bersot in legno, dei mure a secco, delle bordure in sasso, delle beole, delle ma onelle per creare i viale e il pozzo, fino alla formazione delle aiuole con l'accostamento dei colori dei fiori e delle sfumature delle foglie dei cespugli. Nel giardino c'è un sedile della memoria. Un pezzo del vecchio noce abba uto dall'uragano. Da lì si può meditare all'ombra del melograno piantato in memoria di Ambrogio, che aveva partecipato a vamente alla sua piantumazione. Ancora Don Belloni ci ricorda, citando Camus, ne “L'Uomo in rivolta”: “La bellezza non fa la rivoluzione, ma verrà il tempo in cui le rivoluzioni avranno bisogno della bellezza”. ★ SERRA 2020 Il modulo pilota della start up novarese GH Zero consente di col vare indipendentemente dalle condizioni clima che, nel rispe o dell’ambiente, con basso u lizzo di acqua, innova ve lampade led alimentate dal fotovoltaico e quasi autosufficienza energe ca. La Serra 2020, inaugurata il 22 marzo 2019, è un impianto ad alta innovazione des nato al se ore agricolo e florovivais co, in grado di col vare incrementando la produ vità e indipendentemente dalle condizioni clima che esterne, in una logica di sostenibilità ambientale, rido o consumo idrico e quasi autosufficienza energe ca. ★ IL LABORATORIO DI SCIENZE NATURALI E BIOTECNOLOGIE AGRARIE Il Laboratorio di Scienze naturali e Biotecnologie agrarie è uno dei più frequenta dell’Is tuto, vi possono infa accedere tu gli studen dalla classe 1^ alla classe 5^ per lo svolgimento di a vità ineren a varie discipline (GEOGRAFIA E SCIENZE DELLA TERRA, BIOLOGIA, SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE, PRODUZIONI VEGETALI E ANIMALI, BIOTECNOLOGIE AGRARIE). Il Laboratorio è dotato di microscopi o ci e stereomicroscopi in numero sufficiente per effe uare esperienze individuali, vetreria e a rezzature per la 12
preparazione di vetrini e campioni entomologici, plas ci dida ci, una collezione di scatole entomologiche, una collezione di campioni di minerali e rocce. È presente una strumentazione mul mediale (pc con collegamento a Internet, videoproie ore) che perme e di u lizzare i suppor mul mediali che affiancano i libri di testo e le risorse disponibili in rete. Il Laboratorio ospita anche una raccolta di tes di approfondimento delle discipline tra ate, in par colare tes di entomologia, fitopatologia, zoologia, ecologia. Gli studen del biennio possono accedere al laboratorio durante lo svolgimento delle lezioni di Geografia, Scienze della Terra, Biologia, Scienze e Tecnologie Applicate. Possono così avere la possibilità di osservare campioni, effe uare semplici esperimen ed avvicinarsi all’u lizzo del microscopio. Gli studen del triennio possono accedere al laboratorio durante lo svolgimento delle lezioni di Produzioni Animali, Produzioni Vegetali, ma sopra u o di Biotecnologie Agrarie. Possono così approfondire quanto appreso dal punto di vista teorico u lizzando la strumentazione esistente, ma spesso si tra a di lezioni durante le quali gli studen stessi propongono spun ; accade per esempio che abbiano trovato un campione (inse , piante) e vogliano classificarlo oppure vogliano capire come ges re problema che fitopatologiche reali. È in questo modo possibile raccordare l’a vità dida ca a quanto gli studen dovranno affrontare dopo il diploma, sia che si tra di proseguire gli studi in un percorso universitario o di Istruzione tecnica superiore sia che si tra di inserirsi nel mondo del lavoro. Le a vità svolte in Laboratorio vengono integrate con la partecipazione ad even scien fici come conferenze e seminari propos da Università ed En quali l’Osservatorio Fitopatologico della Regione Piemonte o dalle Associazioni di categoria. Si tra a di occasioni che perme ono agli studen di mantenersi aggiorna su tema che a uali ed in con nua evoluzione che non sono di norma tra ate dai libri di testo u lizza per le lezioni curricolari. ★ IL LABORATORIO DI PRODUZIONI ANIMALI Il laboratorio di Zootecnia coniuga tradizione ed innovazione: accanto alla biblioteca specialis ca di circa 200 volumi ed ai modelli anatomici in gesso risalen agli anni 50, di indubbio valore ar s co e dida co, dispone delle più moderne tecnologie di presentazione e condivisione quali microscopio con telecamera connesso in rete per gli studi di istologia e programmi di modellizzazione 3D per gli studi di anatomia. Non mancano gli appara scheletrici dei principali animali d'interesse zootecnico e l'ampia raccolta iconografica per lo studio delle razze allevate. Completa il laboratorio il Centro Zootecnico Pilota dove vengono alleva bovini di razza Piemontese e dove gli studen possono seguire tu e le operazioni connesse all’allevamento come gli interven di mascalcia, la valutazione zoognos ca dei vitelli, la fecondazione, il parto delle bovine, il razionamento e la tenuta del registro di stalla e dei documen connessi. Ogni anno vengono inoltre proposte le seguen uscite dida che: Classi terze: Fiera internazionale del bovino da la e di Cremona; Classi quarte e quinte: Fieragricola di Verona e Eima di Bologna; Classi quarte: Centro gene co ANABORAPI di Carrù; Tu e le classi: Gara di valutazione delle razze Bruna e Pezzata Rossa Italiana ad Armeno; Nell'arco del triennio, partecipazione alla Fiera del 1^ maggio ad Oleggio (No) e visita ad aziende zootecniche del territorio. Tu o ciò al fine di coinvolgere gli studen sfru ando diversi canali comunica vi ed esperienziali affinché il sapere diven saper fare e saper essere. ★ IL LABORATORIO DI FISICA Il laboratorio di Fisica, dotato di videoproie ore, schermo per proiezione, Pc e collegamento ad Internet, a rezzature per lo svolgimento di svariate esperienze dida che, è dedicato agli allievi del Biennio; 13
a raverso l’a vità sperimentale, lo studente ha la possibilità di capire come le cose funzionano e acquisire tecniche sperimentali (usare strumen e metodi). Pertanto occorre che il laboratorio aiu a capire le basi della conoscenza in Fisica, in par colare il ruolo della sperimentazione dire a e il saper dis nguere fra ciò che si conosce perché lo si è osservato e misurato dire amente e ciò che si deduce dalla conoscenza della legge o da un’ipotesi teorica oppure semplicemente dal fa o che “è ragionevole”. Il laboratorio ha anche come obie vo l’addestramento all’uso degli strumen e degli appara di misura e alle procedure di misura e analisi dei da , nel de aglio di arrivare a: ➔ capire lo strumento di misura e le sue cara eris che (risoluzione, portata, “errore di zero”, scale, ecc.); ➔ imparare a usare corre amente gli strumen per ridurre gli errori sistema ci e gli “sbagli” (es. pia ello della bilancia non agganciato propriamente, errori di parallasse nella le ura, corre a taratura dell’asse dei tempi in un oscillografo, ecc.); ➔ imparare a registrare corre amente i da (cifre significa ve, incertezza, unità di misura); ➔ imparare a valutare e separare errori casuali ed errori sistema ci e a individuare gli sbagli (es. propagazione degli errori, dispersione dei da in misure ripetute, confronto fra misure della stessa grandezza fa e con metodi diversi, ecc.); ➔ imparare a raccogliere i da in tabelle e a rappresentarli in grafici che aiu no a interpretare i risulta (es. decidere gli intervalli per le classi di una distribuzione, le scale per gli assi di un grafico, l’organizzazione delle colonne di una tabella, ecc.); ➔ imparare a tenere un registro di laboratorio, in cui tu e le misure fa e (anche quelle sbagliate!) vengono annotate in buon ordine, con indicazione della data, delle condizioni sperimentali e con tu i commen che possono essere u li; ➔ imparare a lavorare in gruppo, non solo perché in mol casi non è possibile eseguire misure o predisporre l’apparato sperimentale da soli, ma per l’opportunità di scambiare idee, discutere, confrontarsi (apprendimento coopera vo) e per capire e abituarsi alle dinamiche di gruppo (équipe di lavoro). Ogni anno, gli alunni delle classi seconde fanno un’uscita dida ca al Reparto Meteo e Capannina Meteorologica dell’aeroporto di Cameri (No), dove possono visionare il funzionamento del pluviometro, del misuratore di irraggiamento, del misuratore della durata di soleggiamento, dell’anemometro e del nubitelemetro. ★ IL MUSEO NATURALISTICO Il museo naturalis co, nato nel 1995, si prefigge di raccogliere, conservare ed esporre elemen della natura locale, interagendo con gli ambien naturali ricostrui nel Giardino Botanico. E’ una vera e propria ricostruzione scenografica di ambien , più o meno trasforma dall’uomo, pici del nostro territorio, quali il bosco planiziale, la zona umida, l’ambiente rurale, l’ambiente urbano e l’ambiente montano, in cui sono colloca gli animali correda da idonea cartellonis ca dida ca. Il museo non vuole essere un semplice contenitore di reper naturali, ma una stru ura dinamica in con nua evoluzione, in cui poter svolgere esperienze forma ve, di educazione ambientale, di ricerca e di animazione naturalis ca, favorendo la comprensione e la diffusione di una cultura di conoscenza e di rispe o degli ecosistemi presen nel nostro territorio, in linea con uno sviluppo sostenibile. 14
★ IL Piano Nazionale di Sviluppo Digitale E I LABORATORI DI INFORMATICA, CAD (Computer-Aided Dra ing e Computer-Aided Design) e lab mul mediale TECHand - La Tecnologia a portata di mano Il laboratorio di Informa ca è stato recentemente rialles to con l’installazione e la configurazione di 18 PC con doppio sistema opera vo Linux Mint - Windows 10 e con la creazione di un ambiente ada o ai lavori di gruppi e al debate. Sono sta installa so ware dida ci come Lego Designer, Open Sankorè, Balabolka, Irfanview, Scratch. In par colare, Pro Landscape è ideale per creare aree verdi di ogni genere, come giardini, terrazze, parchi, piscine, decorazioni floreali, paesaggi e molte altre ancora. Il so ware consente di realizzare simulazioni fotografiche realis che e planimetrie professionali, aggiungendo dis nte base e schede botaniche de agliate. Le efficaci presentazioni o enute con PRO Landscape sono un valido strumento per la definizione di ogni aspe o di un proge o verde. A tu gli studen , inoltre, verrà fornita una versione gratuita del so ware ProgeCAD: il so ware si dis ngue subito per le sue do di compa bilità sia nel formato disegni, sia nell'interfaccia d'uso simile ad AutoCAD®. Un utente di AutoCAD® potrà aprire e modificare i propri files di disegno in formato dwg senza bisogno di alcuna conversione e di ulteriore istruzione e formazione sul prodo o. Il laboratorio è a disposizione di chiunque voglia sperimentare nuove e vecchie metodologie dida che, dal lavoro per gruppi, al webquest, alla dida ca per proge o. Prenotazione con apposito modulo online sul sito d’is tuto. L’aula CAD, a ualmente u lizzata di preferenza per Genio Rurale, conta 25 postazioni - alunno dotate di PC con sistema opera vo Windows 10 e con i so ware Office, Open Office, Libre Office, ProgeCAD, Landscape. In ognuna delle aule della sede di Novara è presente un televisore da 55 pollici collegato ad Internet con uscita HDMI E USB a disposizione del docente che potrà sperimentare le più moderne metodologie dida che. La connessione free perme erà alla scuola di realizzare il Bring your own device (BYOD), “Porta il tuo disposi vo”, in modo che gli studen potranno u lizzare anche il loro cellulare, vedendolo finalmente non solo come ogge o ludico ma anche come strumento dida co. A ualmente, ad ogni alunno e ad ogni docente della scuola è assegnata una e-mail nome.cognome@bonfan ni.it che gli perme erà di u lizzare tu i servizi Google: Gmail, Drive, Document, Fogli di Lavoro, Presentazioni, Youtube. Ogni docente può inoltre a vare, tramite la casella di posta @bonfan ni.it e u lizzando la pia aforma Classroom, la propria classe virtuale. Per ogni classe è presente una mailing list sia degli studen sia dei docen al fine di facilitare la comunicazione digitale. Gli alunni, tramite la loro posta, possono accedere alla loro area riservata sul sito www.bonfan ni.it per visionare i programmi di ogni materia e le ore di alternanza scuola lavoro svolte fino a quel momento. Analogamente, i docen possono accedere alla propria area riservata, per compilare online la modulis ca dida ca necessaria (programmazioni, programmi svol , richiesta di approvazione di un proge o….). A ualmente la sede di Novara risulta essere cablata all’100% tramite cavo e al 90% Wi-fi. La rete Wi-fi è libera. La nuova rete e la manutenzione hanno permesso di svolgere nello stesso: ● prove on line competenze di inglese; ● prove on line competenze per accesso viaggi studio; ● prove corso base sicurezza; ● ques onario Invalsi. Lo scopo della E-Safety Policy è di stabilire i principi fondamentali pici di tu i membri della comunità scolas ca per quanto riguarda l’u lizzo di tecnologie; salvaguardare e proteggere gli alunni e il personale dell’is tuto; assistere il personale della scuola a lavorare in modo sicuro e responsabile con altre tecnologie di comunicazione di Internet e monitorare i propri standard e le prassi; impostare chiare aspe a ve di comportamento e/o codici di condo a rilevan per un uso responsabile di Internet a scopo dida co, personale o ricrea vo; affrontare gli abusi online come il cyberbullismo, che sono riferimen incrocia con le altre poli che della scuola; garan re che tu i membri della comunità scolas ca siano consapevoli del 15
fa o che il comportamento illecito o pericoloso è inacce abile e che saranno intraprese le opportune azioni disciplinari e giudiziarie. Il documento integrale reda o dal referente al Cyberbullismo è presente sul sito www.bonfan ni.it. Il Laboratorio Polifunzionale chiamato ‘TECHand - Tecnologia a portata di mano’ (in fase di realizzazione) conterrà tu gli strumen hardware, so ware e stru urali per poter seguire le metodologie dida che di apprendimento collabora vo, flipped classroom e apprendimento ada vo. Sarà parte integrante dell'ecosistema Scuola (aule con Kit LIM; uten nelle aree comuni; dirigenza ed amministrazione; sala riunione/corsi; laboratori). Lo spazio verrà disposto con moduli personalizzabili per renderlo più dinamico e flessibile, gestendolo in separa macro-ambien , uno più laboratoriale ad isole e l'altro più dida co con area di confronto centrale. Il laboratorio diviene uno spazio dinamico, in movimento e aperto. Tali strumen hardware e so ware serviranno per un approccio laboratoriale alle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matema ca), Lingue e TTRG (rappresentazione grafica), il tu o in un'o ca di movimento ed integrazione. Si vuole poter fare a vità dida ca senza condizionamen spaziali, anche all'aperto con i laboratori scien fici porta li. ★ LA BIBLIOTECA Il contributo dell'area umanis ca mira a fare della nostra scuola un luogo di cultura permanente, creando momen d'incontro, di dialogo e di riflessione, tra le eratura e arte in tu e le sue espressioni, alla riscoperta della dimensione umana. Numerose sono le inizia ve a vate: ➢ partecipazione al proge o #ioleggoperchè, orientato alla promozione della le ura e al potenziamento della nostra biblioteca; ➢ incontro con scri ori contemporanei, nell'ambito dell'adesione al fes val della le eratura Scri ori&giovani; ➢ adesione al Cinefes val del Cortometraggio, in qualità di componen della giuria; ➢ incontro con il teatro come spe atori e nella prospe va di realizzare" un'officina di giovani a ori, sceneggiatori, scenografi, anche dopo la riuscita esperienza dello spe acolo "Non solo polvere"; ➢ realizzazione del Blog le erario "Inseguendo la no e", presente sul nostro sito www.bonfan ni.it ovvero divagazioni le erarie, in cui le parole degli scri ori diventano occasione di riflessione condivisa; ➢ partecipazione al concorso Kaizen di scri ura crea va; ➢ percorsi fotografici a tema, tra immagini e parole; ➢ adesione agli incontri " Idee in Comune": la poli ca e i giovani; ➢ cultura della legalità con simulazione di un processo, riguardante un caso di bullismo; ➢ cultura delle pari opportunità con dramma zzazione di storie di violenza sulle donne; ➢ collaborazione con l'Is tuto Ravizza : percorsi tema ci "Il cioccolato" L’archivio della biblioteca sarà caricato online all’indirizzo www.bonfan ni.it/biblioteca3 per favorire la consultazione e il pres to dei libri. L’aggiornamento dell’archivio stesso sarà realizzato dagli studen . ITA, sede associata di Romagnano Sesia ★ IL LABORATORIO MULTIFUNZIONALE SETTORE CHIMICA - L'ambiente è a rezzato con un armadio per gli acidi e le basi, un armadio per i rea vi non pericolosi, un armadio dedicato alla vetreria, una cappa chimica, un dis llatore per la produzione dell'acqua dis llata, un estra ore di oli essenziali, due bagni termosta ci, un dis llatore di Giber ni con bilancia idrosta ca, due bilance tecniche, un pHmetro, vortex, una piastra riscaldante, una stufa, un frigorifero e una lavastoviglie. 16
SETTORE SCIENZE - Sono presen plas ci rela vi alla morfologia del fiore, alla mitosi, alcuni microscopi e inse ari. SETTORE FISICA - E’ in dotazione la strumentazione di base per semplici prove. ★ IL LABORATORIO MULTIMEDIALE Il laboratorio dispone complessivamente di 21 postazioni, una postazione docente più 20 postazioni per gli alunni. Ogni postazione è composta da unità centrale, monitor LCD, mouse e tas era. Sistema opera vo è Windows 10. Su ogni computer sono installa i seguen so ware applica vi: ➢ Microso Office 2007 comprensivo di: ➔ Word; ➔ Excel; ➔ PowerPoint; ➔ Access. ➢ Progecad per il disegno assis to al computer. Ogni postazione dispone di collegamento a Internet via cavo. Sono presen due stampan laser a colori, un sistema Home Theatre e un video proie ore fisso, per la proiezione su maxischermo, collega al PC della postazione docente. Il laboratorio viene usato saltuariamente dai docen di tu e le discipline per ricerche sul Web, proiezioni di diaposi ve con PowerPoint, proiezione di filma e documentari, stesura di relazioni con Word ed elaborazione da con Excel. Si fa ampio uso di servizi Internet offer da Google quali Drive e Classroom. In modo sistema co viene invece usato per l’a vità di laboratorio di Informa ca e per il CAD. IPAA, sede associata di Solcio di Lesa ★ IL LABORATORIO MULTIMEDIALE A ualmente la connessione ad Internet ha una velocità di banda simmetrica di 10MB e la rete wifi è stata estesa al 90% per dell'is tuto perme endo una dida ca innova va all'interno delle singole aule. Il laboratorio conta 20 postazioni con sistema opera vo Windows 10, Office e le più comuni versioni della suite per ufficio di Microso . Sui PC è installato anche il so ware Landscape che perme e di proge are dei giardini partendo anche solo da una fotografia. Fabbisogni La sede associata di Romagnano Sesia necessita di una sede unica, promessa peraltro dallo stesso Comune di Romagnano Sesia. Inoltre, sono necessarie a rezzature più performan per l’azienda agraria e alcuni laboratori necessitano di rinnovamento perché obsole , altri invece di potenziamento con nuo, per me ere a disposizione degli studen tecnologie aggiornate ed adeguate, per potenziare le competenze professionalizzan e migliorare l’integrazione e l’inclusione sociale. Inoltre A tale scopo è stata presentata ed è stata approvata una proposta proge uale, in risposta all’avviso PON FESR Prot. 37944 del 12/12/2017, per la realizzazione a Novara di un laboratorio polifunzionale (Genio Rurale, Matema ca, Lingue e TTRG) che avvicini gli studen ad una dida ca innova va, tecnologica e mul mediale, ponendo al centro lo studente ed integrando il docente all’interno del ciclo dida co, con 24 postazioni lavoro per gli alunni (inclusa postazione studente con disabilità). Il laboratorio, così proge ato e concepito, assicura una totale sinergia ed inclusione per allievi con bisogni educa vi speciali. Gli strumen hardware e so ware scel serviranno a fare a vità dida ca senza condizionamen spaziali, anche all'aperto. 17
FORMAZIONE in materia di tutela della SALUTE e della SICUREZZA nei luoghi di lavoro Il D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 e successive modifiche ed integrazioni, recependo le dire ve in materia di sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, fissano una serie di obblighi per i dirigen degli is tu scolas ci, per il personale e gli studen . L’Is tuto “G. BONFANTINI” è impegnato a garan re un ambiente confortevole, ma, prima ancora, a garan re la sicurezza degli studen e del personale della scuola. Il “Documento di valutazione dei rischi” previsto dalla norma va vigente è stato predisposto per le tre sedi dell’Is tuto e viene aggiornato sulla base delle modifiche del contesto. Scopo di questo documento è verificare e assicurare che i luoghi dove si svolgono le a vità dida che siano salubri e sicuri sia per i sogge che in essi operano sia per gli occasionali uten e/o frequentatori degli stessi. Il documento sulla valutazione dei rischi è completato dal “Piano di evacuazione”, che definisce i comportamen da ado are in caso di situazioni di emergenza; il Piano è stato reso noto a tu gli uten della scuola e sono in calendario prove di evacuazione a cui segue la stesura di un report in cui si evidenziano eventuali cri cità da superare. L’Is tuto ha un Servizio di Prevenzione e Protezione all’interno del quale operano figure che hanno acquisito le competenze richieste dalla norma va. Il Dirigente Scolas co ha inoltre nominato una squadra di Primo Soccorso e una Squadra An ncendio, cos tuita da personale A.T.A. debitamente formato in grado di intervenire qualora se ne presen la necessità. Poiché, in accordo alla norma va vigente, gli studen sono equipara a lavoratori quando operano in palestra e nei laboratori dida ci, l’Is tuto si avvale di un docente interno con competenze nell’ambito della formazione in materia di Sicurezza sul lavoro e di una collaborazione con il Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambien di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) dell’ASL 13 per l’erogazione della formazione generale e specifica agli studen del primo biennio, non ancora coinvol nelle a vità di Alternanza Scuola Lavoro. L’avvenuta formazione sarà poi certificata, se possibile, contestualmente al rilascio del titolo di studio e sarà quindi spendibile in ambito lavorativo. E-SAFETY POLICY Lo scopo della E-Safety Policy è di stabilire i principi fondamentali pici di tu i membri della comunità scolas ca per quanto riguarda l’u lizzo di tecnologie; salvaguardare e proteggere gli alunni e il personale dell’is tuto; assistere il personale della scuola a lavorare in modo sicuro e responsabile con altre tecnologie di comunicazione di Internet e monitorare i propri standard e le prassi; impostare chiare aspe a ve di comportamento e/o codici di condo a rilevan per un uso responsabile di Internet a scopo dida co, personale o ricrea vo; affrontare gli abusi online come il cyberbullismo, che sono riferimen incrocia con le altre poli che della scuola; garan re che tu i membri della comunità scolas ca siano consapevoli del fa o che il comportamento illecito o pericoloso è inacce abile e che saranno intraprese le opportune azioni disciplinari e giudiziarie. Il documento integrale reda o dal referente al Cyberbullismo è presente sul sito www.bonfan ni.it. QUADRO ORARIO, RISORSE PROFESSIONALI E IMPIANTO ORGANIZZATIVO La sede associata di Novara è aperta: LUN/MAR/MER/GIO dalle h. 7:00 alle h. 17:30 e VEN dalle h. 7:00 alle h. 15:30; la sede associata di Romagnano Sesia è aperta: LUN/MAR/GIO dalle h. 7:48 alle h. 15:00, MER dalle h. 7:48 alle h. 16:00 e VEN dalle 7:48 alle h. 17:00; la sede associata di Solcio di Lesa è aperta: LUN dalle h. 8:00 alle h. 17:30, MAR/GIO/VEN dalle h. 8:00 alle h. 15:12 e MER dalle h. 8:00 alle h. 17:00 a se mane alterne. Il numero dei docen di posto comune viene definito annualmente sulla base degli alunni iscri ; il numero dei docen di sostegno sulla base delle cer ficazioni pervenute. Inoltre, la legge 107/15 ha introdo o la dotazione organica aggiun va finalizzata alla piena a uazione 18
dell’autonomia scolas ca. L’organico aggiun vo è stato assegnato per la programmazione di interven mira al miglioramento dell’offerta forma va e l’Is tuto, sulla base delle aree di competenza dei docen assegna , ri ene di poter impiegare tali risorse professionali per il raggiungimento dei seguen obie vi: ➢ valorizzazione e potenziamento delle competenze linguis che e scien fiche ➢ collaborazione a proge di ci adinanza a va e sviluppo di comportamen responsabili; ➢ collaborazione alle a vità di alternanza scuola-lavoro; ➢ sviluppo dell’inclusione e del sostegno allo studio. I docen inseri nell’organico di potenziamento affiancheranno o collaboreranno con i docen delle materie affini a livello dida co o proge uale per rendere più specifico e personalizzato l’apprendimento. Oltre al Dirigente Scolas co, nell’anno scolas co 2018/19, all’I.I.S. “G.Bonfan ni” sono in servizio 145 docen , di cui 11 di potenziamento così ripar : sede associata n° docenti classe di concorso ITA di Novara 7 A046, A050, A051 (n. 1 docente con 5h), A048, AB24 (n.2 docen con 6h ciascuno) ITA di Romagnano 3 A046, A050 ( n.1 docente con 1h), A051( n.1 docente con 2h), AB24 ( n.1 docente con 6h) IPAA di Solcio di Lesa 2 A046 L’organico del personale Amministra vo, Tecnico e Ausiliario (A.T.A.), anch’esso variabile a seconda del numero di iscri , nell’anno scolas co 2017/18 è così suddiviso: ● 1 Dire ore dei Servizi Generali ed Amministra vi ● 7 assisten amministra vi (per le aree “Amministrazione”, “Alunni”, “Risorse e Finanziaria”, ”Affari Generali e Front Office”) ● 3 assisten tecnici ad orario intero e part me (azienda agraria e laboratorio analisi del terreno e colture cellulari) ● 5 collaboratori scolas ci tecnici (azienda agraria) ● 16 collaboratori scolas ci Il personale Amministra vo, Tecnico e Ausiliario della scuola ha competenze specifiche, se ore per se ore, quali: predisposizione e redazione degli a amministra vi e contabili, tenuta archivio e protocollo, verifica e consumo merci, registrazione entrate e uscite di magazzino, inventari, ecc.; conduzione e manutenzione di macchinari e a rezzature di laboratorio, preparazione di esercitazioni pra che, riordino dei materiali…; apertura e chiusura dei locali scolas ci e loro pulizia, sorveglianza sull’accesso e sul movimento negli edifici di pubblico e studen . STAFF DI PRESIDENZA ● Dirigente Scolastico: A vità svolta: ges one unitaria dell’Is tuzione, legale rappresentante dell’is tuto, responsabile della ges one delle risorse finanziarie, strumentali e dei risulta del servizio, tolare delle relazioni sindacali, promozione degli interven per assicurare sia la qualità dei processi forma vi che la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio. Gli spe ano autonomi poteri di direzione, di coordinamento e valorizzazione delle risorse umane. È affiancato nello svolgimento delle sue mansioni da: ● Collaboratore Vicario: A vità svolta: collaborazione all’azione dirigenziale primaria per le relazioni is tuzionali esterne; effe e deriva amministra vi; trasversalità e circolarità tra saperi e competenze; cooperazione dida co-educa va. 19
● Secondo Collaboratore: A vità svolta: compi connessi allo sviluppo dell’autonomia scolas ca, al potenziamento dell’apprendimento e all’avvio dell’Is tuto Tecnico Superiore. ● N°3 referenti delle sedi associate: A vità svolta: funzioni di vigilanza e supporto tecnico per la sede di Novara, di Romagnano Sesia (NO) e di Solcio di Lesa (NO). ● N°3 Funzioni Strumentali: Attività svolte Funzioni Strumentali ➢ referente Piano dell’Offerta Forma va (P.O.F. e P.T.O.F.) stesura del Piano dell’Offerta Forma va ➢ documentazione dell’operato dida co ➢ sos ene e incoraggia le a vità culturali e di autoaggiornamento sostegno al lavoro dei docen ➢ accoglienza docen ➢ formazione permanente ➢ coordinamento alla filiera dida ca: orientamento, accoglienza, profili in uscita interven e servizi per gli studen ➢ ambi di apprendimento: flessibilità, modularità ➢ interpretazione dei bisogni e della domanda dida ca Oltre alle figure sopra elencate, il Dirigente Scolas co ha individuato, tramite delega, altre figure di sistema appartenen allo Staff, a cui sono affida i seguen incarichi: ● referente per i proge PON; ● referente per la dematerializzazione dei documen ; ● Animatore Digitale; ● referente del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione. Completano l’organigramma: ● Consiglio di Is tuto (8 docen , 2 ATA, 4 genitori, 4 studen ) con Giunta esecu va (1 docente, 1 ATA, 1 genitore, 1 studente) ● Comitato di Valutazione (3 docen , 1 genitore, 1 membro esterno, 1 studente); ● Organo di Garanzia (2 docen , 3 genitori - 1 per sede associata -, 3 studen - 1 per sede associata -); ● referente per gli acquis ; ● referente Qualità/Accreditamento; ● Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; ● referen di Dipar mento; ● referente per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento; ● gruppo H; ● referente bullismo e cyberbullismo (L. 71 del 29/05/2017) ● referen per l’Alternanza Scuola - Lavoro; ● Rappresentanza Sindacale Unitaria. L’ANIMATORE DIGITALE E LE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE Esiste una dimensione legata alle esigenze che il territorio e i processi lavora vi in a o chiedono alla scuola. L’industria 4.0 spinge per fare in modo che si educhino i lavoratori di domani all’uso consapevole e responsabile dei mezzi informa ci, ma sopra u o allo sviluppo del pensiero computazionale, in modo da perme ere a loro di “vedere” i cambiamen possibili rela vi all’uso della tecnologia nei vari ambi lavora vi e sociali. Tale compito è ovviamente urgente e imminente. Mentre mol pos di lavoro verranno elimina con l’adozione di robot e con l’uso massivo delle soluzioni proposte dalla tecnica anche in agricoltura, altri nascono in funzione dei cambiamen porta dalle nuove tecnologie. 20
Per non tagliare fuori i giovani studen dal futuro mercato del lavoro, è necessaria una con nua formazione da parte dei docen che si può o enere anche sfru ando le possibilità forma ve che il web ci propone. D’altra parte, come dice l’etologo Roberto Marchesini, la tecnologia ci rende più fragili poiché aumenta l’indice di vulnerabilità dell’essere umano.1 Questo ci impone di incen vare lo spirito cri co dei nostri studen e di vigilare a entamente sull’educazione all’uso dei mezzi informa ci. L’animatore digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale” . Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a: Formazione interna: s molare la formazione interna alla scuola negli ambi del PNSD, a raverso l’organizzazione di laboratori forma vi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tu a la comunità scolas ca alle a vità forma ve, come ad esempio quelle organizzate a raverso gli snodi forma vi. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e s molare il protagonismo degli studen nell’organizzazione di workshop e altre a vità, anche stru urate, sui temi del PNSD, anche a raverso momen forma vi aper alle famiglie e ad altri a ori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambien della scuola (es. Uso di par colari strumen per la dida ca di cui la scuola si è dotata; la pra ca di una metodologia comune; informazione su innovazioni esisten in altre scuole; un laboratorio di coding per tu gli studen ), coeren con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con a vità di assistenza tecnica condo a da altre figure. La promozione di questa cultura dell’innovazione in ambito dida co si sostanzia anche a raverso a vità di aggiornamento con nuo. A vità in riferimento al programma triennale di a uazione del PNSD: ● sportello permanente di assistenza nelle tre sedi ● segnalazione di even / opportunità forma ve in ambito digitale. ● formazione base per tu i docen per l’uso degli strumen tecnologici già presen a scuola ● laboratori forma vi nelle sedi di Romagnano Sesia e Novara sui seguen temi: I moduli di Google: sondaggi, organizzare da raccol , come realizzare quiz e verifiche - Google Sites - Google Calendar - U lizzo di Drive nella dida ca - Classroom ● formazione base sulla redazione degli spazi web esisten sul sito is tuzionale per i componen della commissione web: personale di segreteria, docen adde alla pubblicazione su sito internet. ● even aper al territorio, con par colare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (ci adinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo) ● partecipazione ai proge PON Creazione di soluzioni innova ve: ● revisione, integrazione, regolamentazione, della rete wi-fi di Is tuto nei tre plessi. ● creazione di un repository d’is tuto per discipline d’insegnamento e aree tema che per la condivisione del materiale prodo o, tramite Google Sites. ● recupero dell’ambiente Biblioteca a cura del team digitale e delle referen PON. ● ideazione di percorsi di ASL per gli studen BES con l’acquisto di uno scanner per la digitalizzazione dei libri an chi. ● formazione ai docen a raverso il modello della bo ega rinascimentale. ● creazione, u lizzo e invio di open badge per la realizzazione del futuro e-curriculum del docente. ● Percorsi di robo ca crea va. ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE La formazione e l’aggiornamento in servizio rappresentano un diri o-dovere fondamentale di tu o il personale scolas co ed in par colar modo del personale docente. 1 R. Marchesini: Alterità. L’identità come relazione (Mucchi 2016) 21
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