Scuola Primaria Parificata e Paritaria Scuola Secondaria di 1 grado Paritaria
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Scuola Primaria Parificata e Paritaria Scuola Secondaria di 1° grado Paritaria I Salesiani di Don Bosco (SDB) e le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), in Italia, nella scuola e nella formazione professionale educano secondo il progetto di Don Bosco, riattualizzato con significatività e attenzione sulla base dei processi che connotano la società complessa e multiculturale. In realtà vivono con pienezza di diritti e doveri, come comunità religiose che possiedono una configurazione definita da una specifica missione educativa; sono portatori di una propria proposta, riconosciuta socialmente e giuridicamente, e le realizzano con libertà. Condividono con i loro collaboratori il Sistema Preventivo di Don Bosco e danno vita a comunità educative pastorali, veri soggetti ecclesiali e civili, nelle quali ogni persona, a diverso titolo, diviene corresponsabile di un medesimo progetto e partecipe di uno stesso stile di vita. L’Istituto Maria Ausiliatrice, nell’attuale fase di trasformazione della scuola italiana, si propone nell’ambiente socio culturale di Giaveno caratterizzandosi come scuola cattolica salesiana, ed offrendo il corso completo della Scuola Primaria parificata (Nota Min. 02/08/1999) e paritaria (L.62 - 2000), e della Scuola Secondaria di 1° grado paritaria (L.62 - 2000). Nell’anno scolastico 2014/2015 si è ottenuta la Ricertificazione del sistema di gestione per la Qualità secondo le norme ISO 9001:2008 e nell’anno scolastico 2015/2016 si è attivita la formazione per l’acquisizione dei contenuti della nuova Norma ISO 9001:2015
PREMESSA ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Visto il comma n:14 dell’art.1 della legge 107\2015 recante la “Riforma del sistema nazionale d’istruzione OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la legge n. 107 del 13/07/2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano); 2) il Piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti; EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13/07/2015, n.107, le seguenti Linee d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione Al Collegio dei Docenti, al fine di orientare la pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale (2016-2019) e dei processi educativi e didattici della nostra Istituzione scolastica PIANIFICAZIONE COLLEGIALE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE (POFT) Il POFT deve essere snello, chiaro e facilmente fruibile. Deve contenere le seguenti sezioni/ voci - L’analisi del contesto in cui opera il nostro Istituto - Gli indirizzi generali e caratterizzanti, individuati dagli organi collegiali dell’Istituto; - La carta dei servizi (organigramma, funzionigramma, organizzazione e orari uffici, ecc) - Il fabbisogno dei posti docenti e ATA, ovvero dell’organico: posti comuni, posti sostegno, posti per il potenziamento dell’offerta formativa 1
- Il fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiale - L’indicazione dell’offerta formativa progettuale suddivisa tra curriculare ed extracurriculare o arricchimento (tutti i progetti per gli alunni). - Il Piano di Miglioramento di cui al RAV - La formazione per il personale scolastico ed eventuali azioni di formazio- ne\informazione per le famiglie e per l’utenza più ampia del territorio (ente locale, servizio sanitario, associazioni) - La valutazione: degli allievi (tempi, criteri comuni, voti); Valutazione Nazionale Invalsi autovalutazione d’Istituto (come da RAV) - Previsione di un modello di rendicontazione sociale. COERENZA DEL POFT Il POFT deve essere coerente con: - Gli indirizzi generali individuati dagli organi collegiali dell’Istituto (Inclusione, lingue straniere, competenze informatiche, educazione musicale e interculturalità); - I traguardi di apprendimento di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curriculo 2012 - Le priorità strategiche e i relativi obiettivi di processo, individuati dal RAV che saranno sviluppati nel Piano di Miglioramento (PDM) SCELTE EDUCATIVE, CURRICULARI, EXTRACURRICULARI E ORGANIZZATIVE Il POFT deve finalizzare le scelte educative, curriculari, extracurriculari e organizzative e obiettivi prioritari (RAV) quali: - Raggiungimento del successo formativo per la totalità degli allievi e miglioramento dei livelli nelle prove Invalsi - Migliorare i livelli di rendimento in ambito linguistico e logico-matematico e rientrare nei livelli nazionale rispetto alle prove standardizzate nazionali attraverso: potenziamento competenze linguistiche di Italiano potenziamento competenze scientifiche, logico-matematiche e digitali potenziamento competenze nelle lingue straniere, anche tramite CLIL - Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva attraverso il raggiungimento di competenze quali capacità di orientamento, metodo di lavoro, relazione, progettualità, rispetto regole. - Continuità e orientamento: diminuire l’attuazione di scelte non in linea con il proprio percorso di maturazione personale e didattico; aumentare la consapevolezza della responsabilità e dell’impegno civile; raggiungere maggiore autonomia e organizzazione nel lavoro scolastico; assunzione di impegni di valenza sociale. - Ambiente di apprendimento: creazione di spazi laboratoriali e occasioni di confronto tra docenti e di potenziamento dell’offerta formativa per gli stessi - Inclusione e apprendimento: Migliorare l’operatività con gli specialisti di riferimento delle famiglie oltre che con quelli interni alla scuola; corsi interni con gli specialisti dell’Istituto al fine di porre correttivi sulle modalità di gestione dei bes. - Orientamento strategico e organizzazione della scuola: individuare migliori strategie volte all’innovazione. Potenziamento attività docenti per aree. Miglioramento comunicazione interna\esterna 2
- Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: migliorare mappature competenze trasversali docenti. Migliorare competenze gestionali personale ATA. Interventi formativi volti al potenziamento delle competenze didattiche volte all’innovazione - Integrazione con il territorio e rapporti con il territorio maggiore coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo\formativo. Creazione di reti con il territorio che si occupano di dare supporto alle famiglie in difficoltà. Il POFT deve prevedere anche progetti, iniziative e attività relative a: - Potenziamento competenze musicali, artistiche; - Educazione motoria e stile di vita sano (educazione alimentare) - Sostenibilità ambientale e territorio - Competenze digitali, uso consapevole dei social network e azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale - Contrasto alla dispersione scolastica, lotta al bullismo e cyberbullismo - Sviluppo di sistemi di premialità e valorizzazione del merito per gli studenti; - Prevedere azioni di ricerca e sperimentazione di modalità, metodologie e strategie efficaci finalizzate alla realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni. Attraverso la formazione/ aggiornamento dei docenti, diffusione e condivisione buone pratiche ecc: Implementare forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e prodotti\ risultati degli studenti, anche attraverso la metodologia informatica e gli strumenti multimediali; - Curare la realizzazione di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scopetta e il piacere di apprendere insieme. - Prevedere iniziative mirate all’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di: - metodologie laboratoriali - modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta ecc... - situazioni di apprendimento collaborativo - Embodied Cognite Science - Prevedere iniziative mirate all’attuazione del Profilo educativo dell’allievo di Scuola Salesiana attraverso l’attuazione del coinvolgimento nelle attività espressione della Comunità Salesiana oltre all’attivazione di momenti formativi dei docenti al fine dell’integrazione del processo di apprendimento in una cornice valoriale più ampia, e condivisa, cioè quella dei capisaldi dell’edu- cazione salesiana che devono essere condivisi, accettati e perseguiti Il presente atto d’indirizzo, nato dal confronto con il Collegio Docenti, con i membri del Consiglio d’Istituto e con le reti territoriali della scuola, viene inviato a tutti i docenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa 3
1. INTRODUZIONE Il “Piano dell'Offerta Formativa Triennale” costituisce il documento programmatico capace di dare risposte coerenti sulla base di una lettura condivisa dei bisogni formativi presenti sul territorio, con l'impegno di tutti gli attori della rete locale a costruire un sistema educativo – formativo integrato. Pertanto, attraverso la sottoscrizione dell'intesa per la promozione del “Piano dell'Offerta Formativa Triennale” si avvia un processo educativo - formativo che si basa su un sistema capace di permettere la costruzione di percorsi unitari (basati sulla coerenza di sviluppo e la condivisione di obiettivi) ed integrati (mediante il potenzia- mento dell'offerta e la diversificazione delle scelte) perseguendo una governante complessiva della rete educativo- formativo. L’istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. Le istituzioni scolastiche sono titolari dell'Offerta Formativa che realizzano tenendo conto delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. 1.1 POFT – Piano Offerta Formativa Triennale Il POF (Piano dell’Offerta Formativa) è la carta d’identità, il documento di un’ istituzione scolastica che intende presentare i suoi elementi caratterizzanti E’ lo strumento che rende trasparente, leggibile ciò che fa, come lo fa e perché lo fa, sia dal punto di vista didattico e pedagogico che da quello delle scelte gestionali ed organizzative. Come ogni progetto comporta la formulazione di un programma di base di lavoro che sia una risposta alla rilevazione di un bisogno e, nello stesso tempo, sia controllabile, ma soprattutto flessibile, cioè suscettibile di modifiche. Non si tratta perciò di un testo rigido e prescrittivo, ma è una proposta di un percorso dalle ampie prospettive. Il Poft dell’Istituto Maria Ausiliatrice è in linea e in continuità coerente con le Indicazioni Nazionali per il curriculo 2012 ed intende esprimere i principi e le finalità educative di questa comunità educante. Si tratta di una vera e propria progettualità educativo didattica che presenta, in ambito curriculare ed extracurriculare, la sua struttura organizzativa fatta di soggetti diversi che interagiscono con ruoli, finalità e molteplici obiettivi. Per essere efficace il POFT non può che partire quindi dall’analisi delle esigenze concrete dell’utenza e delle risorse disponibili. Deve pertanto valorizzare le professionalità disponibili all’avvio di quel processo educativo che fornisce l’integrazione e l’inclusione e fornisce alla sua popolazione studentesca gli strumenti più idonei all’attivo inserimento nella società. Da tempo ormai, l’idea di apprendimento ha cambiato connotazione per meglio adattarsi alle nuove esigenze e richieste delle società odierna. Non più e non solo un pacchetto di conoscenze e abilità ma l’acquisizione di competenze legate ai principi di Cittadinanza, nella prospettiva di una formazione permanente capace di facilitare l’inserimento in una società sempre più mutevole, complessa, caratterizzata da multiculturalità e pluralismo. Si ritiene pertanto fondamentale la funzione della nostra proposta educativa di “accompagnamento” dell’alunno verso l’acquisizione di valori e principi quali la consapevolezza di sé, il senso di responsabilità personale, il rispetto per gli altri finalizzato alla convivenza pacifica. In questa prospettiva risulta fondamentale il Profilo dell’Allievo di 4
Scuola Salesiana e lo sviluppo dello stesso attraverso i seguenti assi tematici: EDUCAZIONE INTELLETTUALE EDUCAZIONE DELLA COSCIENZA EDUCAZIONE ALL’AMORE EDUCAZIONE SOCIOPOLITICA 1.2 Il POFT dell’Istituto Maria Ausiliatrice 1. la Costituzione, in particolare gli articoli 2, 3, 4 e 117 2. il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 “ Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”. 3. Art 1 , comma 4 del DPR n89 del 20 marzo 2009 - Regolamento ministeriale del 16 novembre 2012 4. Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola del’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012 Tenendo presente che la finalità generale della scuola è garantire la formazione dell’uomo e del cittadino, i docenti dell’Istituto Maria Ausiliatrice mirano a realizzare una scuola che insegni ad apprendere, realizzando percorsi formativi rispettosi delle inclinazioni e delle personalità degli studenti, che garantisca ad ogni alunno una preparazione di base idonea ad interpretare l’ambiente culturale in cui vive e ad aprirsi al mondo, che guidi ad affrontare i cambiamenti con consapevolezza del proprio ruolo e responsabilità nei confronti del futuro dell’umanità, che pratichi l’uguaglianza nel rispetto delle differenze. L’Istituto promuove la flessibilità organizzativo didattica per ottimizzare risorse umane, strumenti, strutture scolastiche e territoriali ai fini della concretizzazione dell’Offerta Formativa. 2 – CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO PER L'INDIVIDUAZIONE DEI PRINCIPALI BISOGNI FORMATIVI 2.1 Contesto e risorse Il contesto è qui inteso come struttura sociale in cui si colloca un intervento educativo. Se in generale il contesto rappresenta un dato strutturale, non direttamente modificabile dall’azione educativa, una suddivisione ulteriore individua da un lato delle condizioni di contesto che possono essere definite ‘malleabili’, in quanto è comunque possibile modificarle, dall’altro delle condizioni date, più difficilmente modificabili, che rappresentano dei vincoli da tenere in considerazione. L’analisi del contesto, pur non essendo oggetto diretto di valutazione, aiuta a collocare le valutazioni espresse alla luce delle specificità locali. Di seguito si presenta la definizione dell'area, quindi la descrizione del contesto fatta dai 5
valutatori, sulla base delle fonti informative consultate (Rapporto di autovalutazione, POF, dati presenti nel Fascicolo Scuola in Chiaro MIUR e nel Questionario scuola). 2.2 Territorio e capitale sociale L’Istituto è collocato a Giaveno (16.747 ab. Dato riferibile al 2015) dove la popolazione complessiva è in leggero ma costante aumento. Ciò è dovuto sia al trasferimento di cittadini provenienti dai grandi centri urbani e prima cintura di Torino sia all’immigrazione di stranieri proveniente in particolare dai Paesi dell’Est Europa e dal Nord Africa. Si tratta di un territorio in prevalenza montano e collinare, con una piccola percentuale di pianura. Giaveno mostra una struttura economica sostanzialmente in linea con le aree montane della Provincia di Torino, con un ruolo rilevante delle imprese di costruzioni e ridotte dimensioni medie delle unità locali. Rispetto alle attività produttive si segnala la prevalenza dell’artigianato (crescita nel settore costruzioni edili e manutenzione), seguito dal settore dei servizi e dalle attività industriali. Il settore industriale e quello agricolo risultano in fase di contrazione, mentre il settore dei servizi è in fase di sviluppo, dato anche l’incremento della popolazione e l’aumento progressivo della domanda. Sul territorio non sono presenti ipermercati ma piccoli/medi esercizi commerciali. Per quanto riguarda l’industria manifatturiera, negli ultimi 25 anni la maggior parte delle imprese ha operato nel settore del metallo e prodotti in metallo, seguito da macchine e apparecchi meccanici. Se il settore agricolo presenta una tendenza regressiva, comune alle altre realtà agricole montane o limitrofe alle zone di espansione urbana viene comunque mantenuta la produzione di cereali e foraggi e l’allevamento di bovini sui numerosi terreni adibiti a pascolo, in prevalenza per la produzione di latte e prodotti caseari. L’elevata percentuale di superficie boschiva caratterizza il territorio montano per la disponibilità abbondante di funghi, rendendolo un’attrazione per gli abitanti delle vicine aree urbanizzate nella stagione estivo- autunnale. L’offerta ricettiva locale è in fase di costante sviluppo: attività turistica, di ristorazione, alberghiera e agrituristica. È presente un flusso significativo di turismo per vacanza o villeggiatura, con pernottamenti in strutture alberghiere o affitto di camere e seconde case. Ospita il mercato giornaliero dei prodotti locali e il mercato settimanale del sabato nonché numerose manifestazioni culturali, commerciali, aggregative a cadenza mensile e annuale. Giaveno dispone di un bel centro storico e di diversi percorsi alla scoperta e conoscenza del suo territorio e del suo tessuto culturale, turistico e paesaggistico. L’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Giaveno ha più di un secolo di vita; opera infatti nel territorio dal 1893. Fin dai primi anni della loro permanenza, le Figlie di Maria Ausiliatrice, inserite nel tessuto vivo della cittadina, hanno saputo adeguare le loro opere alle esigenze del territorio, dando vivo impulso ad attività della tradizione educativa scolastica e professionale salesiana. Attente alle sollecitazioni della Chiesa e alla domanda delle famiglie, hanno riconosciuto dignità culturale ed educativa ad ogni percorso formativo, coinvolgendo nell’opera laici preparati e sensibili al carisma di Don Bosco, che vede i giovani al centro dell’attenzione e del rapporto che si instaura con tutta la Comunità Educante. Risalgono all'anno di fondazione (1893): l’Oratorio Festivo, la Scuola Festiva, la Scuola Elementare Privata. Si hanno poi le seguenti successive modifiche, sino ad arrivare negli anni 2000 con la chiusura dell’attività dei Corsi di Formazione Professionale del CIOFS/FP per permettere la ristrutturazione della Casa e l'accoglienza, in una parte dell'edificio, delle Suore anziane e inoltre la Scuola Elementare riceve il riconoscimento come Scuola Parificata. Nel 2001 la Scuola dell'Infanzia - Scuola Elementare - Scuola Media diventano "Scuola Paritaria" e nel 2005 l’Istituto raggiunge la Certificazione di Qualità ISO 9001:2000. Nell’anno scolastico 2011/2012 si è ottenuta la Ricertificazione del sistema di gestione per la Qualità secondo 6
le norme ISO 9001:2008 e nell’anno scolastico 2012/2013 si è sottoposta come ogni anno a visita di mantenimento. Attualmente l’istituto si sta avviando all’attuazione della nuova norma ISO 9001:2015. Alla norma ISO si affianca il Rapporto di Autovalutazione del Sistema di Valutazione Nazionale Le Suore F.M.A., Collaboratori laici, Docenti, Genitori anche associati nell'AGeSC (Assoc. Genitori di Scuola Cattolica), formano una Comunità Educante che vive in "spirito di famiglia" secondo la pedagogia dei loro Fondatori: Don Bosco e Madre Mazzarello. Inoltre l’Istituto si pone nell’ambiente socioculturale di Giaveno come presenza di animazione all’interno di varie realtà associative ed educative cristiane: Associazione delle Ex-allieve ed Ex-allievi, Associazione dei Cooperatori Salesiani e dei Devoti di Maria Ausiliatrice, AGESC, varie attività di animazione religiosa e del tempo libero, Oratorio Centro Giovanile parrocchiale, Estate Ragazzi, Catechesi, Animazione liturgica e Corale parrocchiale. Giaveno è una realtà nella quale sono presenti innumerevoli servizi al cittadino: - è sede del distretto sanitario A.S.L.TO3. Il pronto soccorso, la Croce Rossa Italiana e la Croce Verde. A Giaveno ha inoltre sede la stazione dei Carabinieri, il Nucleo Volontariato e Protezione Civile, il distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari, l'Ufficio Postale e l'Ufficio Uniriscossioni. La città di Giaveno gestisce direttamente un asilo nido, una residenza per anziani e una comunità alloggio per persone con difficoltà; - dispone di uno sportello di ascolto per adolescenti e giovani, di impianti sportivi. Esce con una pubblicazione “L'Informatore di Giaveno” oltre ad una piccola guida alle offerte del territorio; - promuove e conduce servizi integrativi per le offerte estive con Estate Ragazzi e Punto Compiti, attività di pre scuola sui plessi del territorio e Playschool, organizzato con l'Istituto Maria Ausiliatrice, per l'esecuzione dei compiti nella fascia oraria 16.00 – 18.00 per i ragazzi del territorio che normalmente non frequentano l'Istituto; - possiede una Consulta Comunale Pace e Solidarietà per la sensibilizzazione sul tema della cooperazione e solidarietà e di una Consulta Giovani, Consulta pari opportunità; - è aperta al pubblico e promuove iniziative per la scuola la Biblioteca Comunale. Sono presenti inoltre innumerevoli circoli ricreativi e associazioni sportive; - innumerevoli le scuole presenti sul territorio: Scuola dell'infanzia "Can. Pio Rolla" Scuola dell'infanzia "Collodi" Scuola dell'infanzia "M. Ventre" Scuola dell'infanzia parificata "Beata Vergine Consolata" Scuola dell'infanzia parificata "G. Pacchiotti" Scuola dell'infanzia e primaria "F. Crolle" Scuola dell'infanzia e primaria "A. Monti" (frazione Ponte Pietra) Scuola primaria "A. Frank" Scuola primaria "Mons. Ugo Saroglia" (frazione Selvaggio) Scuola primaria "S. Pertini" (frazione Sala) Scuola primaria e secondaria “Maria Ausiliatrice” Scuola secondaria di primo grado "F. Gonin" I. T. C. "B. Pascal" Centro di Formazione Professionale “Casa di Carità Arti e Mestieri” Mappa dell’Istituto Link per la visualizzazione in Internet www.mariaausiliatricegiaveno.it 7
2.3 Tipologia degli allievi ,del tessuto socio – economico e del contesto scolastico La scuola, attenta ai mutamenti sociali del proprio territorio e alle esigenze formative delle famiglie, si trova a rispondere a nuove situazioni. Gli alunni provengono dalla Città di Giaveno e da varie zone limitrofe della val di Susa e Val Sangone. L'Istituto presenta alunni con bisogni educativi speciali o in situazioni di svantaggio di tipo relazionale e socio – culturale. Le classi rispettano la caratteristica dell'eterogeneità: attualmente esistono situazioni di alunni con bisogni educativi speciali, più di uno per classe. Vi è una forte attenzione alla realizzazione di un'integrazione effettiva ed efficace. La maggior parte degli alunni proviene da famiglie nelle quali entrambi i genitori lavorano e vi è perciò la necessità di affidare i figli ai nonni o ad altri. Un'altra necessità emersa da parte dell'utenza è quella di avere più tempo per lo svolgimento dei compiti a casa. Per rispondere a tali necessità, la nostra scuola, per l'anno scolastico 2013/'14 ha rivisto l'orario scolastico sia della primaria che della secondaria di primo grado, per cui vi è stata la possibilità di sperimentare, dall’anno scolastico 2013/14, la possibilità di orari di uscita diversificati. Tale soluzione si è rivelata funzionale e, pertanto, si è deciso di adottarla per gli anni successivi e nell’eventualità di mettere in correttivi ed adeguamenti a seconda dell’evolversi della progettazione didattica. 2.4. La Scuola Cattolica Salesiana La tradizione salesiana testimonia l’esercizio di una creatività e di una professionalità progettuale e organizzativa delle azioni didattiche ed educative dell’ottica del miglioramento continuo, che è divenuta una ricchezza anche per la comunità civile e per la Chiesa, in un contesto di pluralismo dei modelli scolastici e formativi. La progettazione dell’offerta delle nostre comunità educative è mediata da modelli educativi e didattici che rispondono ad una visione antropologica ispirata all’umanesimo cristiano della tradizione salesiana: la visione della persona umana quale relazione, sorgente dei valori e del diritto, che sono il fondamento della convivenza civile. Mediante l’incontro vivo e vitale con il patrimonio culturale e professionale in dialogo fecondo con la Rivelazione cristiana, le nostre scuole e i nostri centri di formazione professionale divengono luogo di formazione integrale delle persone e di educazione alla fede. 8
Il nostro Istituto è: Scuola: luogo di formazione integrale della persona attraverso l’assimilazione critica e sistematica dei fondamenti della cultura, intesa non solo come sapere, ma anche come potenziamento dei valori della civiltà e dalla convivenza. Scuola cattolica: si specifica come cattolica perché fa riferimento alla concezione cristiana della realtà e tende alla formazione integrale della personalità degli alunni (che essa tuttavia non intende unicamente come credenti), è aperta, invece al pluralismo culturale e religioso, è disponibile al confronto e alla collaborazione. Scuola cattolica salesiana: è salesiana perché propone ed attua lo stile educativo di San Giovanni Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello. A tal proposito l’Istituto ha predisposto il Profilo dell’allievo di scuola salesiana. Lo scopo è quello di garantire l’acquisizione di valori, conoscenze, abilità e competenze che caratterizzano lo studente come persona formata secondo il metodo educativo ereditato e testimoniato da Don Bosco e Madre Mazzarello. Quello che si offre è un cammino di educazione umana integrale che, attraverso la condivisione responsabile di valori, l ’apprendimento di conoscenze e di abilità in ambiti disciplinari e l’assunzione di comportamenti coerenti e rispettosi delle regole di convivenza in una comunità, facendo in modo di far sì di concretizzare il principio caro a Don Bosco “ Fare dei buoni cristiani e onesti cittadini” 2.5 Finalità delle azioni integrate Scuola- Territorio • Promuovere la cittadinanza attiva, consapevole e responsabile • Favorire la costruzione del senso di legalità • Promuovere legami cooperativi tra scuola e territorio per costruire un tessuto sociale integrato • Progettare azioni che promuovono l’apprendimento permanente • Promuovere la cultura della sicurezza • Supporto dato alle famiglie nelle ore pomeridiane garantendo attività di assistenza ai ragazzi 9
2.6 Obiettivi delle azioni integrate Scuola- Territorio • Creare una connessione efficace tra scuola, famiglia e territorio • Operare un confronto continuo tra la progettualità e i valori sociali • Rispondere ai bisogni formativi per il miglioramento delle competenze chiave di cittadinanza previste dalla Comunità Europea • Attuare interventi per promuovere il successo scolastico di tutti gli allievi con particolare attenzione agli allievi in situazione di svantaggio o diversamente abili. • Creare percorsi di orientamento per valorizzare potenzialità e aspirazioni personali • Sostenere una mobilità gradualmente autonoma nei bambini/e e dei ragazzi/e e offrire opportunità per praticare attività sportive • Realizzare azione volte al migliorare le abilità linguistiche (Lingua straniera) e logico-scientifiche • Realizzare azioni volte a migliorare le abitudini alimentari e la sostenibilità ambientale 2.7 Accordi di rete, protocolli d’intesa e collaborazioni Università degli Studi di Torino- Facoltà di scienze dell’educazione primaria (Tirocinio) Ufficio scolastico Regionale Università degli Studi di Salerno Istituti secondari di I e II grado della città e della provincia Accordo di programma con CTS- Norberto Rosa (Susa) Accordo di rete con CTS Arduino (Torino) Neuropsichiatria Asl To 3 Specialisti interni alla scuola e scelti dalle famiglie Servizi Minori – Comune Giaveno Comune di Giaveno Associazione Agesc Associazione Ex Allievi Salesiani Associazioni Salesiani Cooperatori PGS Ma. Gia MD Comunicazioni Artana- Mensa Parrocchie presenti nei territori di appartenenza allievi Associazione Basket Giaveno Associazione ArteinMovimento – Giaveno 10
Associazione AviglianaBaseball - Avigliana MLA – Soggiorno studio all’estero Ditta Martoglio – trasporti CRI – Susa e Piossasco per trasporti CRI – protocollo intesa con Miur – educazione ambientale Istituto Confucio (TO) – Cinese Collaborazioni con specialisti per – Attività teatrali e artistico ricreative Cooperativa sociale L’Arcobaleno Wep – World education program Jam- Scuola di Musica Seiunozero- Scs 2.8 Attività progettuali PROGETTI FINANZIAMENTI EVENTUALE REFERENTE Progetto tirocinio formativo e di orientamento Liceo Scienze Alesso Marzia FIS Umane Vito Scafidi - Sangano Magnetto Chiara (TO) Progetto tirocinio Università Alesso Marzia degli studi di Torino Magnetto Chiara Progetto Terzo Valore - Banca Prossima – Banca Intesa San Banca Prossima Daniela Mesiti Paolo Progetto Miur Legalità e MIUR Daniela Mesiti Cittadinanza Attiva Progetto laboratori occupabilità MIUR Daniela Mesiti Progetto orientamento Coop. Regione Piemonte Daniele Finatti Orso Progetto Piano miglioramento MIUR Daniela Mesiti Progetto altre Arti JAM Famiglie Letizia Sartoris Progetto cucina creativa- Famiglie Katia Montabone Durighello 11
Progetto formazione docenti Terzo Valore- Banca ECS – Dott. Damiani, prof Daniela Mesiti Prossima Paloma Gomez Progetto formazione docenti – FIS Daniela Giai Arcota dott. Martinasso Progetto Certificazione lingue Famiglie Daniela Giai Arcota europee (Inglese Francese) Progetti POF comune di Comune Giaveno Docenti singole classi Giaveno Sportello psicologico- Dott.ssa FIS Daniela Giai Arcota Totaro Progetto Teacher Assistant – WEP\Famiglie Katia Montabone WEP Progetto attività sportive Famiglie Alessia Fanara pomeridiane Progetto Playschool Famiglie Alessia Fanara Katia Montabone MD Progetto Comunicazione FIS Comunicazione Progetto doposcuola secondaria Famiglie Simone Bessone Progetto Autostima Famiglie Daniela Giai Arcota Docente interessato Progetto continuità scolastica annualmente Coordinatore della classe Progetto affettività FIS/ Famiglie interessata Gruppo AGESC / Daniela Progetti formazione genitori AGESC / FIS Mesiti\Katia Montabone Daniela Mesiti \ Daniela Esperto madrelingua FIS Giai Arcota 12
3 – IDENTITÀ DELL'ISTITUTO ORGANIGRAMMA DELL ISTITUTO Maria Ausiliatrice di GIAVENO TO Legale Rappresentante Ente Gestore Consiglio della Direttrice con il Assemblea di Consiglio della Casa Scuola genitori e docenti Segretaria Scuola Economa Aiuto Economa Responsabile Qualità Coordinatrice delle Att. Ed. e didattiche Personale A.T.A. Nucleo valutazione Vice Preside Vice Preside SCUOLA SECONDARIA Primaria Coordinatrice Secondaria SCUOLA PRIMARIA Attività Educative Didattiche DI PRIMO GRADO DOCENTI DOCENTI Collegio docenti Collegio docenti Organo di Organo di valutazione valutazione Assemblea dei genitori e docenti Auditor Funzione Organismo di In blu: Professionalità Comunità Dipendenza gerarchica Legenda: organizzativa coordinamento direttiva educante: docenti e formatori, Collegamenti genitori, studenti 3. 1 Organico n° 1 Direttrice religiosa n° 1 Economa religiosa n° 8 Religiose Figlie di Maria Ausiliatrice con i seguenti compiti: Docente, Tecnico di laboratorio PC, Ausiliario (Portineria, Mensa, Infermeria, Assistenze) n° 1 Segretaria laica per amministrazione n° 1 Segretaria laica per segreteria didattica n° 24 Docenti laici (8 per la scuola primaria, 13 per la scuola secondaria di primo grado e 3 di sostegno) n° 1 Coordinatrice delle attività educative e didattiche (Preside) laica n° 2 Vicepreside primaria e secondaria n° 7 Collaboratori scolastici 13
3. 2 Risorse esterne n° 2 Assistenti educativi “ad personam” per alunni con bisogni educativi speciali (messe a disposizione dal Comune di appartenenza degli alunni) n° 5 Esperti di educazione motoria, attività sportive n° 1 Esperti di educazione musicale n° 1 Esperti di psicologia (per sportello psicologico) n° 1 Esperti di psicomotricità (per sportello) n° 1 Esperti di logopedia (per sportello) 3.3 Risorse finanziarie Finanziamento rette scolastiche Finanziamento convenzione MIUR – scuola primaria Finanziamenti progetti Miur Finanziamenti Regionali o Provinciali per Progetti attinenti a diverse aree Finanziamenti privati e di associazioni 14
3. 4 Gruppi di lavoro, commissioni ! Direttrice dell'Istituto ! Coordinatrice delle attività educative e didattiche GRUPPO ! Economa DIRIGENTE ! Segretaria Amministrativa ! Segretaria Didattica ! Commissione POF ! Commissione Inclusione (BES; GLI) ! Commissione Feste e liturgia COMMISSIONI ! Commissione Progetti ! Commissione Orientamento e Affettività ! Commissione Comunicazione ! Commissione Libri ü Referente Bes ü Coordinatrice sostegno GRUPPO GLI Esistono poi referenti per progetti particolari: questi incarichi risultano nell'elenco aggiornato e deliberato all'inizio di ogni anno scolastico dal Collegio Docenti. 3. 5 Immobili, strutture e attrezzature Ai sensi della lettera b), comma 4, articolo unico, legge n. 62/2000, la scuola “Maria Ausiliatrice” è dotata di locali, arredi e attrezzature didattiche proprie del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti. Immobili, strutture e attrezzature sono descritti nell'INVENTARIO depositato nella Segreteria Amministrativa. 15
La struttura dispone di: • 12 aule ampie e luminose, 1 laboratorio di informatica, 1 aula per audiovisivi, 1 sala professori con annessa biblioteca, 1 saletta per docenti della scuola primaria, 1 saletta per infermeria, 1 palestra, 1 laboratorio musicale, 1 laboratorio di educazione artistica e tecnologia; • cappella, due spaziosi saloni multiuso; • presidenza, segreteria, ufficio economato; • cucina, un salone per la mensa e un salone per riunioni; • tre estesi cortili, due campi sportivi regolamentari: uno per pallavolo, basket e tennis, l'altro per pallamano e calcetto, una pista di pattinaggio; • spazio verde alberato, un parcheggio privato. Tra le attrezzature, oltre agli arredi tradizionali delle aule, segnaliamo: n° 1 apparecchio TV, n° 1 video registratore, n° 1 lettore DVD, n° 15 proiettori digitali, n° 2 server, n° 1 firewall internet, n° 3 iMac per uso amministrativo connessi in internet e in rete interna, aula con 30 iPad connessi in internet e in rete interna, n° 7 PC in rete interna e connessi in internet, n° 12 MacBook nelle aule connessi in internet, n° 2 notebook connessi in internet, n° 12 lavagne interattive, n° 1 stampante a colori, n° 1 scanner, n° 5 stampanti, n° 2 fotocopiatrici, n° 1 duplicatore a stampa, strumenti musicali vari, telefono e fax (vedi inventario attrezzature). 4 – FINALITÀ EDUCATIVE - Educare alla conoscenza di sè - Educare all’autocontrollo COSTRUIRE L'IDENTITÀ - Educare all’autostima - Educare alla Responsabilità delle scelte umane e di fede - Relazionarsi in modo positivo COSTRUIRE - Comunicare in modo efficace LA RELAZIONE - Collaborare in modo costruttivo - Condividere e rispettare le regole - Valorizzare la propria esperienza personale COSTRUIRE - Acquisire conoscenze, Abilità, Competenze IL SAPERE - Conoscere ed utilizzare diversi tipi di linguaggio 16
- Sviluppare il senso critico, creativo, estetico - costruire il senso di appartenenza alla comunità civile ed ecclesiale COSTRUIRE - educare alla cittadinanza responsabile e solidale LA CITTADINANZA - rispettare le differenze tra persone, culture e religioni DEMOCRATICA - valorizzare la differenza come occasione di confronto e opportunità di crescita umana e spirituale Nell'ambito delle finalità educative sopra esplicitate, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado collocano la propria specifica identità culturale e pedagogica, in una prospettiva di continuità e in sintonia con quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali. A tale scopo, da anni, nell'Istituto, si attua un progetto di continuità tra i vari ordini di scuola (scuola dell'infanzia/scuola primaria; scuola primaria/scuola secondaria di primo grado 5 – STRATEGIE EDUCATIVE 17
COSTRUIRE L’IDENTITÀ La nostra scuola si impegna a creare proposte educative per favorire il pieno sviluppo della persona umana, attraverso la valorizzazione delle esperienza e della abilità individuali, la manifestazione di sentimenti ed emozioni, l’acquisizione di responsabilità e senso critico. L'acquisizione di competenze spendibili nel proprio percorso di vita futura. COSTRUIRE IL SAPERE La nostra scuola costruisce percorsi didattici per garantire a ciascun alunno l’acquisizione delle strumentalità di base e dei saperi fondamentali, attraverso la progettazione delle esperienze, la riflessione e la ricostruzione delle stesse con linguaggi e tecnologie diverse. La nostra progettazione didattica si articola su UA (unità di apprendimento). COSTRUIRE LA RELAZIONE La nostra scuola si impegna a favorire un clima relazionale positivo e propositivo, attraverso l’acquisizione delle abilità sociali e percorsi di apprendimento cooperativo come sostegno all’autonomia e all’interdipendenza tra pari. COSTRUIRE LA CITTADINANZA DEMOCRATICA La nostra scuola accompagna gli alunni nel promuovere la pratica consapevole della cittadinanza, valorizzando le differenze culturali e linguistiche come possibilità di reciproco arricchimento e guida a riconoscere e a rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, memore di quanto Don Bosco, il fondatore, mirasse a educare i giovani come “onesti cittadini”. 6 – FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI Ferme restando le finalità e gli obiettivi previsti dalle Indicazioni Nazionali e i traguardi da raggiungere nei vari ambiti disciplinari, la scuola attiva le risorse disponibili per integrare, valorizzare ed armonizzare le diverse provenienze culturali presenti al suo interno. A tal fine, in una prospettiva di continuità educativa e in un'ottica di prevenzione delle forme di disagio, l’Istituto si propone di: ! valorizzare l'alunno in quanto persona, in tutte le sue componenti, corporee, cognitive, affettive e relazionali, oltre che culturali e sociali; 18
! favorire il pluralismo culturale e la libertà di insegnamento; ! promuovere e sviluppare le potenzialità di ogni alunno, nell'ottica del successo formativo; ! creare le condizioni dello “star bene” a scuola, sviluppando un clima di iniziativa e di collaborazione, dove ognuno possa svolgere attività significative e gratificanti, utili alla maturazione di una positiva immagine di sé e di una valida motivazione nei confronti dell'attività scolastica; ! promuovere percorsi educativi personalizzati, che valorizzino la capacità di ottenere risultati con impegni coerenti e quotidiani, all'interno di una relazione educativa significativa e autorevole; ! favorire una cultura della “diversità”, legata all'integrazione di alunni con bisogni educativi speciali (BES); ! garantire continuità nella formazione attraverso la realizzazione di curricoli comuni, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado. ! accrescere la sensibilità verso le tematiche ambientali al fine di acquisire le basi dell’agire per un futuro sostenibile. A tal fine la Scuola si impegna a: ! prevenire e/o eliminare difficoltà che possano tradursi in problemi di apprendimento o di comportamento; ! garantire ad ogni alunno una prestazione didattica qualificata ed ispirata a metodologie e tecniche didattiche aggiornate; ! creare un ampio ventaglio di opportunità formative attraverso iniziative che coinvolgano tutta la comunità educativa: famiglia, Enti Locali, associazioni, altre agenzie educative presenti sul territorio 7 - PROGETTI ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI ! Aiuto alle famiglie: superare le difficoltà dei genitori nel seguire i propri figli nello svolgimento dei compiti. ! Socialità positiva: la capacità di stare insieme, attraverso relazioni PLAYSCHOOL costruttive, di aiuto e fiducia reciproci nei diversi momenti che caratterizzano il servizio. ! Interiorizzazione delle regole: la capacità di convivere civilmente condividendo spazi e tempi; quindi vivere le regole non come limite 19
alla propria libertà ma come possibilità di movimento, espressione, gioco e pari opportunità. ! Supporto scolastico: tale attività avviene in termini di responsabilità personale, autonomia, acquisizione delle diverse competenze e cooperazione, vivendo tale impegno post scolastico normalmente nella quotidianità e con impegno costante affiancati da un personale qualificato e di provata esperienza. ! Integrazione: accoglienza delle diversità individuali derivanti dalla provenienza, promuovendo lo sviluppo della personalità e facendo in modo che non diventino disuguaglianze. ! Sviluppare le dimensioni educative, culturali e sociali dell’attività sportiva all’interno di un articolato progetto di uomo e di società, ispirato alla visione cristiana, al Sistema Preventivo di don Bosco e agli apporti della tradizione salesiana. ! Promuove e conduce servizi integrativi durante i periodi festivi (nelle vacanze natalizie, pasquali ed estive). ! Consulenza. CONSULENZA ! Supporto alle genitorialità. LOGOPEDISTE ! Supporto didattico alle docenti. BES ! Ascolto allievi in difficoltà. ! Progettazione di un ascolto psicologico verso il disagio giovanile, SPORTELLO insuccesso scolastico, comportamenti e relazioni sociali, non ASCOLTO soddisfacenti. ! Favorire la coesione del gruppo classe e la socializzazione dei bambini. ! Favorire l'utilizzo di linguaggi espressivi e di canali di comunicazione alternativi. PSICOMOTRICITÀ ! Facilitare nei bambini la capacità di esprimere i propri vissuti ed emozioni attraverso il corpo e la voce, creando il contesto magico all’interno del quale siano in grado di “narrare” loro stessi ed incontrarsi nell’accoglienza reciproca e nell’ascolto empatico uno dell’altro. 20
PROGETTO ! Informazione e formazione specifici in materia di Costituzione. CITTADINANZA E ! Partecipazione ad attività territoriali che vadano nella direzione di COSTITUZIONE sviluppare la coscienza della cittadinanza responsabile e attiva. PROGETTI ! Potenziamento dell'Offerta Formativa. LABORATORI ! Partecipazione alle attività del territorio. PROPOSTI DAL ! Contenimento costi attività potenziamento didattica. COMUNE DI ! Partecipazione a manifestazioni territoriali (Giocolimpiadi, Maggio GIAVENO Natura). ! Attenzione ai Bisogni Educati Speciali. ! Risposta ai BES con una didattica che tenga conto dei bisogni del PROGETTO singolo. SPECIALISTI BES ! Formazione docenti. ! Supporto materiale didattico specialistico. ! Il progetto monitorerà i percorsi dei mezzi pubblici e/o privati di trasporto per suggerire eventuali modifiche sulle linee più utilizzate dai ragazzi per i vari spostamenti. Tale osservazione migliorerà il PROGETTO trasporto per i ragazzi per raggiungere la scuola da ogni comune TRASPORTI limitrofo. ! L'Istituto collabora con la Ditta Martoglio e la C.R.I. per coordinare la risposta alla necessità del trasporto delle famiglie. ! Pone l’obiettivo di far conoscere l’offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado, nelle sue varie specificità. ! Propone percorsi di orientamento all’interno dell’Istituto con l’obiettivo di far coincidere l’offerta didattica con le aspirazioni degli alunni al fine PROGETTO di un miglior successo scolastico e formativo. AFFETTIVITÀ E ! Le aree fondamentali su cui l’orientamento si imposta sono ORIENTAMENTO essenzialmente tre: ! La conoscenza di sé, come riconoscimento dell’autostima per individuare e valutare realisticamente abilità, competenze e attitudini ! Lo sviluppo di abilità decisionali, come acquisizione di un corretto 21
metodo di scelta impostato come soluzione problematica ! La conoscenza degli itinerari formativi per formulare scelte consapevoli, ragionate, autonome e personali ! Educazione alimentare. ! Igiene personale. ! Socializzazione positiva. ! Rispetto del cibo e dei luoghi. ! Uso consapevole di una struttura collettiva. PROGETTO MENSA ! Dovere sociale nei confronti dei bambini con patologie croniche che DIETE SPECIALI richiedono un trattamento dietetico. ! Integrazione delle diete speciali nell'ambito della classe. ! Promuovere nella famiglia una maggiore fiducia nei confronti della mensa. ! Distribuzione frutta come spuntino nella scuola secondaria di primo grado. ! Offrire attraverso il linguaggio musicale uno strumento socializzante. ! Sviluppare attitudini musicali, apprendendo gli elementi fondamentali SCUOLA DI MUSICA per l'interpretazione ritmica e melodica. ! Valorizzare la creatività e la partecipazione. CERTIFICAZIONE ! Possibilità di conseguire la certificazione delle lingue Europee. DELLE ! Spendibilità della certificazione nel proprio curriculum scolastico e di LINGUE STRANIERE vita. ! Sviluppare le dimensioni educative, culturali e sociali dell’attività sportiva all’interno di un articolato progetto di uomo e di società ispirato alla visione cristiana, al Sistema Preventivo di don Bosco e SPORT agli apporti della tradizione salesiana. CON LA PGS MAGIA ! Partecipare alle attività di gioco e di sport rispettando le regole. ! Collaborare con gli altri per un fine comune. ! Partecipare all'attività sportiva limitando l'eccesso di competizione. ! Accettare limiti e superiorità dei compagni. 22
! Sviluppare sensibilità alle situazioni di disuguaglianza. ! Attività: basket (affiliato con A. DIL Giaveno Basket), calcetto, ginnastica artistica, ginnastica ritmica (affiliato con ASD Aurogymnica), mammagym, sci e snowboard, tennis. ! Progetto “Diderot” PROGETTI PER ! Teatro Regio. La scuola all’Opera SINGOLE CLASSI ! Incontro con Silvana de Mari, medico scrittrice ! Parco regionale “La Mandria”. Percorsi di approfondimento tematico ! Acquisizione di una capacità adeguata di pronuncia e corretta fonetica ! Acquisizione delle strutture grammaticali di base e della capacità PROGETTO di sostenere dialoghi semplici FRANCESE ! Il corso di metodologia francese è pensato per coloro che non hanno mai fatto francese precedentemente e permette l’accesso ai corsi per le certificazioni delle lingue straniere gli anni successivi ! Vedi programmazione singoli Consigli di Classe PROGETTI SINGOLE ! Collegio docenti CLASSI ! Equipe di classe ! Consiglio d’Istituto 23
8. ASSOCIAZIONISMO ! “Conquista” del BUONO SCUOLA (contributo regionale per le famiglie per il diritto alla libera scelta educativa). ! Incontri a tema per i genitori e i ragazzi. ASSOCIAZIONISMO ! Raccolta fondi per sostenere “chi ha meno di noi”. AGESC ! Possibilità di acquistare direttamente a scuola i libri di testo con la possibilità di averli foderati. ! Preparazione e vendita Uova di Pasqua per raccolta fondi da destinare a progetti dell’Istituto. Ogni Exallieva /o è impegnato a crescere come persona, secondo il trinomio del Sistema Preventivo di Don Bosco: RAGIONE - RELIGIONE - AMOREVOLEZZA, che si può tradurre nei valori umani di: DIGNITA', EX ALLIEVI FEDE e SOLIDARIETÀ’. Contribuisce responsabilmente all'afferma- zione dei valori su cui si fonda la dignità della persona umana, operando nei più differenti ambiti di azione: famiglia, lavoro, studio, mondo politico e sociale, scuola, tempo libero, comunicazione sociale. I salesiani cooperatori ! collaborano attivamente alla missione salesiana in nome della Chiesa, sotto l’autorità del Rettor Maggiore quale successore di don Bosco; COOPERATORI ! aiutano in modo concreto le realtà salesiane e parrocchiali: segreteria, catechesi, banco di beneficenza, progetti di aiuto economico a favore di alcuni alunni con il “Progetto suor Eugenia Versino”. 24
9. ECS - ENGLISH CURRICULUM SCHOOL – EMBODIED COGNITIVE SCIENCE ( estratto dal progetto scientifico del prof. Filippo Gomez Paloma) A partire dall’a.s 2016/2017 l’Istituto ha scelto di attuare l’indirizzo Internazionale nella forma dell’ English Curriculum School. Per servirsi di un framework teorico consono a questo progetto educativo, la scuola Maria Ausiliatrice ha stabilito di adottare il modello ECS (English/Embodied Curriculum/Cognitive School/Science) promosso, consolidato e brevettato dall’Associazione G. Cipolletti di Montoro (AV), con la quale siglerà un accordo di collaborazione. 9.1 Giustificazioni scientifiche Le ultime ricerche hanno sempre più dimostrato che il cervello delle persone che conoscono due o più lingue è diverso da quello delle persone che ne conoscono solo una e queste differenze manifestano, con evidenze scientifiche, le migliori condizioni delle persone multilingue (Kluger J., Times Magazine 2013). Gli studi dimostrano, infatti, che le persone multilingue sono più pronte a ragionare, ad effettuare più compiti contemporaneamente (multitasking), a cogliere e far conciliare idee contrastanti. È sempre più plausibile credere che un cervello bilingue è più flessibile e più intraprendente. Gregg Roberts, uno specialista di Full Immersion della lingua presso l’Ufficio della Pubblica Istruzione nello Stato dello Utah, asserisce che "il mono-linguismo è l'analfabetismo del 21 ° secolo" (Kluger J., Times Magazine 2013). A tal proposito, molte sono le ricerche condotte a livello neurobiologico che evidenziano, grazie al fenomeno della plasticità neurale (Kandel, 2007), quanto sia necessario intervenire per l’apprendimento della seconda lingua in età precoce, superando l’idea di affiancare all’insegnamento classico semplicemente un percorso integrato per l’apprendimento della lingua inglese. Questo progetto di classe sperimentale della Scuola Maria Ausiliatrice, vuole orientarsi partendo dalla convinzione che l'acquisizione di una seconda lingua per i bambini è possibile attraverso una proposta didattica alternativa che integra il corpo nel processo di acquisizione del linguaggio naturale grazie ad un nuovo metodo didattico divertente ed eccitante che stimola i bambini a considerare la seconda lingua più cordiale e meno ostile. 25
Partendo da questa asserzione preliminare, si è dimostrato che un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia sarà in grado di ricordare meglio vocaboli e frasi, in quanto la didattica verrà condotta direttamente in relazione a movimenti di routine: sorridendo, voltandosi, cambiando posizione, raggiungendo un oggetto, sedendosi vicino, correndo e così via. Alla base di questa metodologia sono presenti tante scuole di pensiero (Rivoltella P.C., Rossi P.G., 2012) che alimentano sempre più la tesi legata al principio dell’Embodied Cognitive Science (Gallese V., 2006). Il Dr. Asher chiama questo approccio "conversazione attraverso il linguaggio del corpo", in quanto l’insegnante ottiene un feedback immediato e riesce a capire quando i bambini danno un'adeguata risposta fisica e verbale (Kovács J., 2010). Dobbiamo considerare che i bambini sono felici quando possono giocare, muoversi e cantare, ancor meglio se queste attività sono combinate. C'è un detto: un bambino non fa quello che ha imparato, ma piuttosto il contrario, cioè impara ciò che ha già fatto (Kovács J., 2010). Ecco perché nell’acquisizione precoce delle lingue le attività connesse con i movimenti, danza e giochi di gruppo sono molto importanti. C’è bisogno di tempo, infatti, per sviluppare le capacità ricettive (comprensione basata sull'ascolto) prima che appaia l’uso produttivo della lingua (Kovács J., 2010). 9.2 Giustificazioni pedagogiche La nuova classe sperimentale di lingua Inglese assume il principio pedagogico della formatività e si fonda su principi e valori fondamentali quali quelli dell’inclusione, della solidarietà e dello sviluppo globale della persona (ICF, 2001). Inoltre, essa risulta supportata culturalmente da tre direttive psicopedagogiche a carattere scientifico. 1. Life Skills 2. NEURODIDATTICA/ENATTIVISMO 3. EMBODIED COGNITIVE SCIENCE 9.2.1 Life Skills Nell’ambito dello sviluppo delle scienze educative e didattiche si rileva sempre di più l’esigenza di sostituire il tradizionale modello di insegnamento, di tipo trasmissivo, con metodologie educative innovative, che abbiano come obiettivo principale il successo formativo sia del singolo sia del gruppo. In questa nuova ottica viene riconsiderato il ruolo del docente. Egli non è più colui che deve impartire agli allievi solo i “saperi”, finalizzati all’apprendimento passivo, ma deve 26
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