Stare bene naturalmente - DELLE FESTE Le piante - Io Natural
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Stare bene naturalmente magazine SPECIALE I consigli per finire bene il 2018 e iniziare al meglio il 2019 Le piante DELLE FESTE SFOG LI LA RIV A ISTA LA TISANA DEGLI ELFI
Editoriale e Sommario Stare bene naturalmente COME FUNZIONA magaz in e SPECIALE I consigli per finire bene il 2018 e iniziare al meglio il 2019 La rivista digitale può essere letta su cellulare, tablet e computer. I link sono tutti Le piante interattivi ma per funzionare hanno bisogno di una connessione internet attiva. DELLE FESTE LA COPERTINA IL SOMMARIO TORNARE SFOGLI LA RIV A ISTA LA TISANA DEGLI ELFI Cliccando sui titoli Basta cliccare sul INDIETRO Il magazine gratuito raggiungerete titolo del servizio Una volta letto per vivere in modo la pagina per raggiungere la l’articolo cliccate consapevolmente corrispondente. pagina e leggerlo. in alto a destra secondo Natura In questo caso Anche in questo e tornerete non occorre caso non serve la al sommario. la connessione connessione. A cura di internet. Marzia Novelli e Riccardo Mazzoni I VIDEO LA PUBBLICITA’ I LINK Hanno collaborato: Quando all’articolo Cliccando In ogni pagina Francesco Beccaguti sono collegati dei video sulla pagina sono indicati dei Corinna Muzi troverete le indicazioni raggiungere, link cliccandoli Marco Nigro per guardarli. Per se siete collegati potrete raggiungere Caterina Nissim farlo basta cliccare a Internet, il sito o vedere il Gianluca Riezzo sull’immagine. subito il sito video collegato. In Gabriella Baroni In questo caso dell’azienda. questo caso serve Carlo Alberto occorre essere la connessione a Pietrangeli collegati alla Rete internet. Miriam Baroni Patrizia Lia Micaela Del Buono Progetto grafico: Morena Ceriotti SOMMARIO (Excalibur) Realizzazione editoriale: 5 Luce & Amore Giovanna Mazzoni (Excalibur) 8 Il Menù delle feste www.ionatural.it 11 I Simboli delle feste 14 Le piante delle feste Scopri le nostre riviste digitali gratuite cliccando 17 Le ricette degli Elfi su questo link: www.magazinepress.it Per la pubblicità: Via Mentana, 11 42123 Reggio Emilia (RE) 0522 383620 info@mediatic.it
L’inizio A dicembre durante le festività natalizie è come se questo pro- cesso di separazione della luce dal- le tenebre dovesse essere ripetuto da noi, ci venisse chiesto di entra- re nel nostro essere più profondo, rappresentato dalla grotta di Gesù Bambino per ritrovare la luce, il no- stro essere più puro, innocente, la luce della quale siamo fatti per ri- collegarci alla perfezione del primo giorno della creazione. C.G. Jung diceva: «Per quanto pos- sa discernere, l’unico scopo dell’e- sistenza umana è accendere una luce nel buio del nostro essere». Qual è lo scopo della luce? Quello di rendere manifesto ciò che è na- scosto e questo avviene soltanto at- traverso la conoscenza di noi stessi. Il Natale con tutte le sue luci ci in- dica la porta, l’ingresso simbolico per accedere ad uno stato supe- riore di consapevolezza. Ci invita al silenzio, all’ascolto. Anche in natura, dicembre è il mese di pre- parazione alla nuova vita. Sotto la superficie della terra c’è il seme che racchiude la vita, la promessa di un nuovo raccolto. Se saremo capaci di entrare nel silenzio della grotta, saremo capaci di ascoltar- ci e ricollegarci a quella luce che dissolverà il buio che ci ha fatti per- dere e distogliere dalla nostra vera natura di esseri divini. Se entriamo per la porta delle tenebre, della confusione, fatta solo del frastuo- no delle feste, della celebrazione fittizia, non potremmo che perderci e assorbire una luce artificiale, in- capace di nutrire la nostra anima. è nel buio profondo della nostra L’Adorazione dei ristabilito. La chiesa diventa così la anima che è racchiuso il tesoro e se Magi di Albrecht rappresentazione dell’utero divino saremo capaci di alzare lo sguardo Dürer della creazione, dove ogni volta e scorgere la stella cometa, questa rinascere a se stessi. Spogliamoci ci condurrà al centro della grotta, allora di tutti quegli elementi che dove troveremo il nostro essere pul- lungo la via ci hanno appesantito sante di luce. La mezzanotte diven- e torniamo alla semplicità di quel ta quindi l’ora rituale, il portale tra il bambino che è venuto al mon- buio profondo e la promessa di un do in una grotta, privo di abiti che ritorno alla luce. La luce è calore, rappresentano tutte le nostre sovra- espansione, gioia. Il buio è freddo strutture, i veli che oscurano la luce è restrizione, tristezza. Il buio ci bloc- e ricerchiamo quei doni che gli fu- ca, rende incerti i nostri movimen- rono donati dai re magi. L’oro ad ti, è la paura. Quando si prega, si indicare la saggezza, la coscien- chiudono gli occhi per distaccarci za e conoscenza. L’incenso, che dal frastuono della vita quotidiana rappresenta la spiritualità, l’amore ed entrare in una dimensione fatta e infine la mirra indice di immorta- di luce, di pace, di serenità, dove lità, energia creativa. Sono queste l’unico tempo è quello presente. le chiavi che ci permetteranno di Con il capo chino chiediamo per- entrare nel nostro tempio interiore dono per esserci traditi seguendo il fatto di luce e di amore. buio della materialità invece che la Possa questo Natale portare a tutti luce della spiritualità e chiediamo noi il dono della riconnessione alla che il contatto con il divino venga luce vera www.ionatural.it
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Alimentazione salutare Toni Brancatisano, chef e cake designer, scrittrice di libri, con- duttrice e ospite televisiva di programmi di cucina, è di origini anglo-calabresi ma australiana di nascita, Toni porta nelle sue ricet- te il calore e le coccole dei suoi ricordi d’infanzia, ricordi in cuci- na con la mamma e la nonna inglese. La sua cucina è un mel- ting pot culinario, sintesi delle sue esperienze di vita in cucina nei vari paesi della sua vita, Austra- lia-Inghilterra-Italia, e della curio- sità gastronomica e culinaria che l’ha portata a crescere e ad ac- crescere le sue competenze del settore. Cosa suggeriresti a chi volesse preparare un menù vegetariano “ne carne ne pesce” per le faste natalizie?’ «Sono cresciuta in una famiglia di origini italiane (calabresi) da parte paterna, ed inglesi da par- te materna. Non siamo una fami- glia vegetariana né prettamente “carnivora”. L’azienda di famiglia che si occupa di import/export di vegetali freschi mi ha permesso di apprezzare il gusto e la salubrità del consumare grandi quantità di verdura e frutta di provenien- za mondiale fin da bambina. Questo fatto, unito agli studi in- fermieristici intrapresi all’universi- tà in Australia, mi hanno dato gli strumenti per poter apprezzare e capire l’importanza di avere una grossa parte parte dell’alimenta- Per conoscere Toni con un po’ di flessibilità e riflessio- zione giornaliera composta da Brancatisano e la sua ne, chiunque può creare un suo cucina visitate il suo vegetali». menù vegetariano. Consiglio di blog: partire dalla scelta del singolo in- http://tonibrancatisano. Come sei arrivata “alla cucina? grediente chiave per ogni piatto com La passione per la cucina che mi e da lì procurarvi la ricetta specifi- è stata trasmessa da mia mam- ca che più vi aggrada per prepa- ma e mia nonna, unita alla curio- rarlo. Comunque ricordate che il sità per la cucina intesa in senso nucleo centrale di ogni piatto è più ampio, mi hanno portato a l’ingrediente (o ingredienti) prin- sperimentare anche elementi cipale attorno cui gira tutto il re- nuovi, rivisitazioni e fusione di ele- sto. Una volta scelto, decidete se menti presi da culture differenti. inserirlo in un antipasto, un primo, Ma tendo sempre a creare piatti un secondo o un contorno, e da tipici, magari abbinati ad altri di qui partite per scegliere una ricet- altre culture, ma comunque sem- ta che più vi aggrada. Seguitela pre cercando di tenere le ricette specialmente nei passaggi princi- originali in un mix proporzionato e pali ed il gioco è fatto. Proseguite ben equilibrato». come più preferite per ottenere un menù ampio e semplice in Cosa consiglieresti ai nostri lettori? modo da offrire numerose picco- «Non voglio dare consigli su quali le esperienze di gusto, o un menù ricette eseguire per un menù sen- breve ma più sofisticato che fac- za carne e pesce poiché ognuno cia di ogni piatto un fusione di ha i propri gusti ma posso dire che, molte sensazioni e sapori». www.ionatural.it
Alimentazione salutare Non è difficile trovare PREPARARE UN MENU DELLE FESTE VEGETARIANO ricette tipiche e tradizionali vegetariane Non è necessario avventurarsi le regole sono le medesime dei ‘di nascita’, per un nell’utilizzo di prodotti e semila- tradizionali menù poiché gli uni- menù “ne carne ne vorati proteici spesso usati in so- ci ingredienti di origine animale pesce”, vista la grande stituzione delle proteine animali della nostra pasticceria, salvo varietà di preparazioni (tufu, tempeh, seitan). poche eccezioni, sono prin- veg che la nostra cucina cipalmente uova, latte e suoi prevede, dovuta anche Si possono sicuramente ottene- derivati, tranquillamente con- alle numerose cucine e re risultati migliori usando sola- templati dallo stile alimentare gastronomie regionali mente ingredienti freschi, senza vegetariano. e locali, tipiche della cultura del Bel Paese. dover alleggerire troppo le ta- sche. A discrezione di ogni chef Nel caso in cui si preferisca un usare o no ingredienti di stagio- menù più easy, dove non esi- ne o surgelati e/o conservati, il stono grosse regole, dove tutto risultato sarà comunque da lec- si può osare (beh non proprio carsi i baffi. tutto…), l’unica cosa è stare attenti ai tempi con cui servire Un’altra scelta da fare è se se- i piatti: portare prima in tavola guire un menu strutturato in ma- le pietanze fredde o tiepide e, niera “classica” con antipasti, nel frattempo che i commensali primi, secondi, contorni e dolci, cominciano a servirsi, dedicarsi oppure preparare più pietan- a quelli caldi in modo da non ze commutabili nell’ordine del creare lunghe attese col piatto servizio, senza quindi dare una vuoto. Avendo a che fare con struttura al menu. un menu senza ordine, tempo- rale o strutturale, l’unica regola Nel primo caso potrebbe esse- è affidarsi al buon senso nella re una buona idea prevedere scelta dei piatti e di come ser- antipasti che si possono pre- virli, per creare un menù equi- parare in anticipo e servire a librato e che non risulti banale temperatura ambiente o appe- ma di carattere, senza trala- na scaldati, in modo da poter- sciare nessuno dei nostri sensi. si dedicare maggior cura alla preparazione di primi e secondi Ricordatevi che cominciamo a espressi. Per i contorni e i dolci mangiare con gli occhi! www.ionatural.it
Decorazioni P er allentare l’ansia del fine anno perchè non cercare di addobbare la casa usando la grandissima quantità di materiali naturali di ‘scarto’? SAPER RICICLARE Potrebbe essere una bella opportunità di passare qualche ora con i nostri cari e i nostri bambini, e l’occasione di riciclare molti dei materiali che di solito finiscono in discarica.Iniziamo con il vedere quali sono i materiali naturali che possiamo usare per creare facili, originali e soprattutto profumate decorazioni per la casa. Innanzitutto tutto ciò che è legno o ‘legnoso’ può essere sagomato o mo- dellato per ottenere una base per ghirlande, cen- trotavola, portafrutta o cioccolatini, o semplici forme concave che possono accogliere altri ogget- ti. Lo stesso vale per rami, viticci o grosse foglie. RAMI E NON SOLO Altri ingredienti possibili per le basi delle nostre decorazioni potrebbero venire da una bella passeggiata in campagna. Materiali come pigne cadute, rami secchi o bacche di siepi selvatiche come il biancospino e le rose canine, senza escludere i classici rami di agrifoglio e conifere varie. FRUTTA & C. Anche gli scarti di frutta e verdura possono essere usati per la decorazione. Pensiamo per esempio a dei frutti un po’ troppo maturi (arance, mele, limo- ni o kiwi) che possono essere tagliati a rondelle o fette e lasciati disidratare in forno bassissimo per alcune ore, oppure vicino al camino. Queste po- tranno essere usate per creare addobbi da appende- re all’albero di Natale o alla ghirlanda. Lo stesso può essere fatto con frutta e verdura decorativa per natura come le rape rosse, le spighe ormai secche dei cardi, i cavolfiori (bianchi, gialli o rossi), tutto essiccato e usato come addobbo, ognuno con il proprio colore attenuato dal processo dell’essiccazione. Tuttavia, frutta e verdura possono anche essere usate fresche. Se volessimo un bel centrotavola potremmo usare un bello e profumato cavolfiore lilla appoggiato in una ciotola bassa con acqua a mo’ di fiore reciso. Per degli addobbi da appendere potremmo pensare a dei piccoli mandarini con inseriti dei chiodi di garofano a creare profumatissimi disegni e motivi personalizzati. MEGLIO IL FAI DA TE Ogni ingrediente può essere la base per un addob- bo o una decorazione natalizia. I risultati saranno sicuramente migliori di qualsiasi prodotto pronto e preconfezionato in commercio. Di sicuro il profu- mo che si sentirà in tutta la casa non avrà eguali. FONDAMENTALE LA FANTASIA Unico ingrediente sempre necessario e alla portata di tutti per ottenere ottimi risultati in pochissimo tempo è la fantasia da lasciar correre a briglia sciolta. www.ionatural.it
di i fiori I fiori commestibili per avere la primavera nel piatto! Un ingrediente da riscoprire per piatti innovativi I fiori e le foglie eduli di Hortives sono coltivati in maniera naturale e il confezionamento è effettuato in modo manuale (fiore a fiore) I fiori prodotti Nasturzio, Tagete Geranio, Fucsia, Monarda Foglie di Cardamomo Calendula, Borragine Salvia ananas, Salvia pesca Ostrica vegetale Viola cornuta e del Pensiero Salvia nera, Begonia Erba fungo porcino Zinnia, Surfinia Cattleya Spinacio fragola Cooking show & degustazioni su richiesta Un progetto Hortives · Milano · www.ifioridihortives.it · 333 4820244 · 02.6071964
Xxxxxxxxxxx Piante delle feste
Piante delle feste S apevate che l’ Eu- phorbia pulcherrima non vive bene sotto i 14 gradi e muore se ci si avvicina agli 0? Si ma che cos’è ques- to sconosciuto? Non è altro che la pianta simbolo del nostro moderno Natale che in effetti di “nostro” non ha nulla: la Stella di Natale. Originaria dell’America Centrale e soprattutto del Mes- sico, vive in ambienti miti e soleggiati, l’op- posto del clima che si trova in Europa nel mese di dicembre. Di esempi di questo tipo ce ne sono vari come l’anthuruim, tropicale dall’ampio fiore rosso, o gli amarillis dalle va- rie sfumature di colore. Nessuna di queste es- senze è tipica della nos- tra tradizione, ma piuttosto sono il “frutto” delle vecchie feste religiose, cristiane e precristiane, trasformate in un mero prodotto commerciale. Ma vediamo come in Europa e in Italia, si è evoluta l’usanza di utilizzare piante loca- li durante il Natale e di come queste sono entrate a far parte della tradizione natali- zia. Partiamo dalle essenze che per prime ci portano alla mente le feste di fine anno. Tra i simboli vegetali di queste festività troviamo l’abete usato per l’albero di Natale, il pungito- po, l’agrifoglio, il vischio e l’edera. L’ALBERO DI NATALE Da popolare simbolo pagano di rinascita e rin- novamento, durante il Medioevo da qualche par- te in Europa, si è diffusa l’usanza di portare un grosso albero di abete in piazza. Questo veniva addobbato con varie cose e intorno vi ballavano uomini scapoli e donne nubili sperando in qual- che colpo di fulmine. L’origine del fatto non è chiara ma pare derivasse dal culto degli alberi delle popolazioni nordeuropee, soprattutto del- la quercia, cambiato poi, per qualche motivo, con quello per l’abete. Si parla anche di piazze addobbate con piante e rami di alberi da frutto che simboleggiavano la fertilità e l’abbondanza invocata per la primavera successiva. Insomma l’origine non è chiara ma ormai a livello mon- diale il simbolo del Natale è l’abete addobbato. Dalle pareti pendevano ghirlande IL PUNGITOPO d’Agrifoglio e di è una delle piante con più simbolismo intrinseco pungitopo, e tutto tra quelle che rientrano nella tradizione natali- intorno erano disposti zia. Questo simbolismo nasce da un’antica us- non meno di dodici anza contadina di collocare l’arbusto alla base giganteschi alberi dei tronchi degli alberi da frutto per evitare che di Natale gli animali terrestri, come i topi, salissero sugli (Harry Potter 1) www.ionatural.it
Piante delle feste alberi e compromettessero il raccolto.Per questo la pianta è diventata il simbolo di protezione, buon augurio e abbondanza. L’AGRIFOGLIO Ricopre un ruolo fondamentale nel simbolismo natalizio, un mix di credenze e leggende pagane intrecciate alla religione cristiana. I significati sono gli stessi del pungitopo ma le origini sono molte, diverse e radicate in ogni cultura europea precristi- ana. Anche i romani usavano attaccare un ramo di agrifoglio alla porta come simbolo di buon augurio IL VISCHIO Pianta epifita, emiparassita di piante ad alto fusto fore- stali, era usata specialmente dalle popolazioni nor- diche come amuleto, portafortuna per il nuovo anno soprattutto per scongiurare il fatto di rimanere senza un partner (da qui l’usanza del bacio sotto al vischio). La sua simbologia è molto più abbondante e antica di quanto si pensi. Per esempio, tra i celti ritroviamo l’us- anza di sancire patti di pace tra gruppi nemici tramite un bacio alla base di un albero sopra cui cresceva un arbusto di vischio. L’EDERA Da simbolo pagano dell’aldilà, dell’amicizia e del buon passaggio da un anno all’altro, a simbolo cristia- no di carità, prosperità e fedeltà, soprattutto dovuto al suo portamento di avvolgere in un grande abbraccio i grandi alberi, quasi a offrirgli una “pericolosa” protezi- one. Quelle presentate sono solo alcune delle piante simbolo delle festività natalizie ormai usate al livello globale. Anche al livello regionale e subregionale si possono trovare però usanze legate alle piante delle singole aree. Esiste, infatti, un’ampia letteratura sul sim- bolismo arcaico delle piante in Europa. www.ionatural.it
Xxxxxxxxxxx RIcette elfiche
Tea tree TISANA DEGLI ELFI Il beneficio delle erbe e dei frutti del bosco. Ri- cetta molto antica e gustosa, a base di: • fiori di calcatreppola e perilla • aronia bacche • lampone frutti • petali di rosa rossa • verbena odorosa Versa tutti gli ingredienti in un pentolino e cuoci a fuoco medio per 4-5 minuti. PORRIDGE DEGLI ELFI Ingredienti per una porzione abbondante •60 grammi di avena o di fiocchi di riso o riso soffiato •300-350 ml di acqua e latte vegetale •3 cucchiai di uvetta passa •1 cucchiaio di olio di cocco (facoltativo) • 1 cucchiaino di can- nella (o vaniglia o aro- ma che preferisci) • un pizzico di sale Versa tutti gli ingre- dienti in un pentolino e cuoci a fuoco medio per 4-5 minuti. Utilizza una parte di acqua e una di latte vegetale. Una volta cotto il cere- ale versa in una ciotola e arricchisci con la mi- scela di frutta che pre- ferisci. www.ionatural.it
Pubbliredazionale VASETTI D’AUTORE Orto d’auto- Tra le sue specialità artigianali, re nasce più di figurano l’apprezzata Passata di 20 anni fa dalla pomodoro di Ururi, oltre a sughi passione di An- e confetture ad alta percentua- gelica e Anto- le di frutta. nella , con l’obiettivo di valoriz- zare le migliori coltivazioni del Tra i punti di forza dell’azienda Molise. Da allora la passione per c’è il prodotto fresco italiano la terra, la genuinità, e il rispet- selezionato, utilizzato esclusiva- to della tradizione sono rimasti mente per la trasformazione. immutati, ma è nata la voglia di Le materie prime locali italiane sperimentare per interpretare i sono il segreto tangibile della gusti del consumatore di oggi. qualità dei prodotti . Oggi Orto d’autore, nei circa I preparati di frutta 100% sono un 200 ettari ubicati a ridosso del importante prodotto dell’azien- mare di Termoli, produce pomo- da realizzati in modo artigiana- dori, ortaggi e frutta. le e naturale a partire da frutta intera. Orto d’Autore è certificata IFS e produce prodotti biologici e Questa produzione avviene a convenzionali, 100% vegetali e bassa temperatura per mante- anche certificata VEGAN OK. nere inalterati gli aromi natura- li della frutta e pastorizzata, sempre a bassa tempera- tura, per un tempo lungo per non alterare colore e sapore del prodotto, unico nel suo genere. La lavorazione avviene in un ampio laboratorio di trasformazione (1500 mq) dotato anche di linee di lavorazione per i prodotti biologici. preparati in modo artigianale La produzione annua am- utilizzando solo frutta intera che monta a circa 2 milioni di è raccolta dal campo e conse- vasetti. Nello stabilimento gnata in cassette di legno. si effettuano lavorazioni Non vengono aggiunti zuccheri solo vegetali, senza alcu- e il prodotto è preparato sempre na contaminazione da solo da frutta intera, raccolta al glutine o lattosio. giusto grado di maturazione e quindi con tutti i suoi zucchero e Tra i prodotti di punta, i aromi naturalmente sviluppati . preparati di frutta 100% Orto d’Autore realizza inoltre i proposti in 15 gusti, sono suoi prodotti utilizzando princi- gli unici sul mercato con palmente energia eolica nel ri- 100 g di frutta per 100 g spetto della natura e della qua- di prodotto. Questi sono lità. www.ortodautore.net
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