I Guerrieri del sorriso - La Casa di Sofia APS
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
I Guerrieri del sorriso Struttura di terapia ricreativa destinata ad ospitare gratuitamente bambini affetti da malattie genetiche, croniche e oncoematologiche Luglio 2020 ETS FONDAZIONE “VANNI LONGO” - MARUGGIO ETS ASSOCIAZIONE “INVICTUS CAMP” – MARUGGIO 1
Indice PREMESSA. ......................................................................................................................... pag 3 MOTIVAZIONI....................................................................................................................... pag 5 FINALITÀ .............................................................................................................................. pag 7 OBIETTIVI ............................................................................................................................ pag 9 LA TERAPIA RICREATIVA ................................................................................................. pag 10 LOGISTICA .......................................................................................................................... pag 11 IL PROGETTO TECNICO .................................................................................................... pag 12 PLANIMETRIE E SEZIONI ............................................................................................ pag 15 RENDER ........................................................................................................................ pag 19 CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA ........................................................................ pag 29 ATTIVITÀ E LABORATORI. ................................................................................................. pag 30 CO-TERAPIE ................................................................................................................ pag 31 SPORT ........................................................................................................................... pag 32 DURATA DEL PERCORSO ................................................................................................ pag 33 ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO................................................................. pag 34 INNOVAZIONE TECNOLOGICA.......................................................................................... pag 35 2
Premessa L’ETS Fondazione “Vanni Longo” è un’organizzazione senza scopo di lucro che opera nel settore dell’assistenza sociale e socio-sanitaria; da circa un anno spende le proprie energie per realizzare, sul territorio pugliese, una struttura ricettiva in grado di accogliere bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni affetti da tumore, da disabilità, da gravi patologie genetiche o da disturbi dello spettro autistico. Questi bambini sono spesso sottoposti a terapie invasive e di lunga durata che li costringono a trascorrere lunghi periodi in ospedale. [...] almeno il 40% Ogni anno, in Italia, il numero di minori che devono sottoporsi a questo tipo di trattamento dei bambini in terapia sono all’incirca 10.000. Tuttavia, grazie ai progressi della ricerca medica e farmacologica, molti di ottiene risultati migliori loro hanno reali possibilità di guarigione. dal trattamento quando L’ insorgenza di una malattia nella vita di un bambino comporta una serie di cambiamenti tanto a livello psico-fisico quanto a livello relazionale, con limitazioni della propria autonomia e si creano condizioni conseguentemente della propria indipendenza. sociali e ludiche che ne Nell’Invictus Camp, tutte le attività sono studiate e seguite da specialisti che operano favoriscono una ripresa a attraverso l’utilizzo della terapia ricreativa, dando rilevanza alla soggettività ed individualità del piccolo ospite. 360 gradi. I giochi di gruppo ed il divertimento a contatto con la natura possono diventare elementi importanti ed efficaci per i bambini che affrontano la diagnosi di una malattia spesso invalidante (ogni anno, in Italia, si ammalano di cancro circa 1500 bambini e di questi guarisce il 75/80%; almeno il 40% dei bambini in terapia ottiene risultati migliori dal trattamento quando si creano condizioni sociali e ludiche che ne favoriscono una ripresa a 360 gradi - cit. Momcilo Jankovic responsabile Day Hospital di ematologia pediatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza). Occorre lavorare e riflettere su emozioni come la tristezza, la paura, la rabbia, la felicità ed individuare e sperimentare strategie per gestirle al meglio. 3
Premessa Attraverso il gioco ed il divertimento, il corpo rilascia beta-endorfine che hanno effetto antidolorifico e stimolano le difese immunitarie; grazie al calo del cortisolo si potenziano le difese, si riducono frequenza cardiaca e respiratoria, oltre che la pressione arteriosa. Questi effetti, che contribuiscono al benessere globale del piccolo, si ottengono attraverso la terapia ricreativa, che utilizza diverse attività (artigianato, musica, pet therapy, sport, teatro, co-terapie) per contribuire a soddisfare i bisogni fisici ed emotivi dei piccoli affetti da una malattia o disabilità, e li aiuta a sviluppare competenze per la vita quotidiana. Il gioco, il divertimento e lo sport sono fondamentali La terapia ricreativa è stata studiata come metodo per alleviare le difficoltà dei malati di cancro in trattamento per il dolore; attraverso il divertimento, si migliora l’umore e si spezza il all’interno delle attività della meccanismo di depressione che nasce dalla consapevolezza di essere bambini affetti da tumori o da altre gravi malattie. terapia ricreativa. La malattia costringe ogni bambino ad affrontare la paura, la stanchezza e tutti gli effetti correlati delle terapie ed in più lo vincola notevolmente anche nella socializzazione con i coetanei. Il gioco, il divertimento e lo sport sono fondamentali all’interno delle attività della terapia ricreativa: oltre a essere elementi basilari di una vera vacanza, offrono benefici che tendono a essere di lungo termine, modificando positivamente la capacità dei bambini di confrontarsi con la loro malattia. Sfidare se stessi, senza elementi di competizione, raggiungere un obiettivo all’interno di un gioco coinvolgente, stare con gli altri in maniera divertente, è una medicina efficace e sicura per tutti. Una medicina che alcune volta guarisce dentro, altre volte magari lenisce le ferite solo per qualche ora. Sempre, però, rende più forti e pronti ad affrontare la malattia, anche la più impegnativa, con una maggiore consapevolezza di sé, dei propri mezzi, delle proprie capacità di reazione. Senza dubbio, inoltre, l’aspetto più importante è divertirsi, emozionarsi e farsi coinvolgere. 4
Motivazioni L’idea dell’Invictus Camp nasce sulla scorta di esperienze già consolidate in molte realtà quali i Fondamentale è infatti Serious fun Children’s Network pensati da Paul Newman il quale nel 1988 diede vita all’associazione “Hole in The Wall Camps”, con l’obiettivo di realizzare programmi di terapia ricreativa per bambini garantire anche alle gravemente malati. Il progetto prese vita in Connecticut, per poi espandersi negli USA e negli altri continenti. famiglie di vivere un’esperienza nuova, che Attualmente in Italia esiste la sola realtà di Dynamo Camp, una struttura ricettiva con sede in Toscana, rivolta ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 17 anni. consenta di recuperare La spinta alla realizzazione del progetto Invictus Camp nasce dalla totale assenza di strutture l’equilibrio viziato dalla simili sul nostro territorio e dall’ esigenza rilevata insieme alle associazioni di volontari, di unire in patologia. un unico progetto le numerose e frammentate realtà già presenti che si occupano del sostegno di questi minori e delle loro famiglie, dotando in questo modo l’intera area di una struttura unica che sia in rete con tutte le associazioni locali di settore e le varie ASL , pronta ad accogliere gratuitamente bambini affetti da malattie oncoematologiche e da diverse patologie croniche congenite o acquisite . Invictus Camp, rivolge quindi una particolare attenzione anche alla famiglia del minore colpita dalla patologia. L’impatto della malattia sul nucleo familiare, infatti, produce effetti devastanti, poiché l’intera famiglia, insieme al piccolo paziente, viene investita dall’evento con conseguenti ripercussioni sia all’interno del nucleo stesso sia nelle relazioni con l’esterno. Soprattutto nei casi in cui la malattia del figlio insorga improvvisamente, come ad esempio la malattia onco-ematologica, la famiglia va incontro a profondi cambiamenti e continui sforzi adattivi dal punto di vista psicologico, sociale, relazionale e lavorativo. 5
Motivazioni La Fondazione “Vanni Longo” Onlus e l’Associazione Invictus Camp, con la realizzazione dell’Invictus Camp, ha deciso di dare importanza a questi molteplici aspetti che investono la famiglia, poiché anche madri, padri, fratelli e sorelle possano godere dello stesso periodo di svago rimanendo in un luogo molto prossimo al figlio escludendo (ove possibile) il contatto diretto, allo scopo di ottenere un ritorno alla “normalità” del bambino grazie al supporto dello staff. Fondamentale è infatti garantire anche alle famiglie di vivere un’esperienza nuova, che consenta di recuperare l’equilibrio viziato dalla patologia, dai lunghi periodi di ospedalizzazione, dalle terapie e soprattutto dall’attesa e dalla speranza che qualcosa possa cambiare. 6
Finalità Nel corso della malattia possono presentarsi frequenti interruzioni nel processo di Attuare interventi capaci acquisizione dell’autonomia da parte del piccolo paziente, sia a causa delle frequenti riacutizzazioni, sia a causa delle ripetute ospedalizzazioni che si susseguono in un periodo delicatissimo della vita: di favorire un’equilibrata quello della crescita. La presenza di una patologia cronica nei bambini, inoltre, costituisce per le madri e i padri un’emozione di intensità tale da interferire con la costruzione di legami evoluzione socio-relazionale emotivi: il timore di non riuscire a prendersi cura adeguatamente dei loro piccoli può e psico-affettiva del piccolo condurre questi genitori ad instaurare una relazione iper-protettiva nei loro confronti o, al contrario, a mantenere una certa distanza come difesa dall’ansia. Nel bambino il peso ospite, portandolo alla piena psicologico della gestione della malattia viene attenuato dalla presenza rassicurante delle figure adulte di riferimento che mediano i suoi vissuti. Successivamente, il bambino acquista una più consapevolezza di sé definita consapevolezza del suo stato, diviene in grado di cogliere adeguatamente le spiegazioni fornitegli in merito alle cure e al decorso della malattia, e rapporta più serenamente gli effetti fisici della patologia che lo coinvolge alla sua immagine corporea. La raggiunta consapevolezza favorisce dunque l’abbassamento del livello di ansia e consente di valutare la malattia come indipendente dalle sue azioni e responsabilità. Nel momento in cui il piccolo comincia a mettere a punto i primi tentativi di adattamento alla malattia è fondamentale la presenza dell’adulto che deve essere in grado di accogliere e capire le sue paure ed aiutarlo a superarle; non sempre però questo è possibile poiché spesso è proprio l’adulto ad aver bisogno di sostegno e comprensione. La diagnosi di una patologia cronica, per i genitori può rappresentare una vera e propria catastrofe emotiva, un trauma a tutti gli effetti: infatti, se da un lato possono perdere progressivamente la rappresentazione di “normalità” del proprio figlio che si erano costruiti fino a quel momento, dall’altro vedono il profilarsi di un futuro poco roseo ed incerto. Appare indispensabile, dunque, predisporre un supporto tempestivo anche a favore dei genitori, che devono avere tutti gli strumenti necessari per la comprensione e l’accettazione della malattia. Il bambino rischia di essere “contagiato” dal vissuto depressivo dei propri genitori e su di lui possono essere proiettati i sensi di colpa e di inadeguatezza dei familiari. 7
Recupero dell’autonomia e della serenità familiare In definitiva, tanto maggiore sarà la capacità di implementare una comunicazione efficace, tanto più si porranno solide basi per la condivisione dei problemi e per la collaborazione, ingredienti essenziali al mantenimento dell’equilibrio. Da quanto detto, comprendiamo la necessità di osservare e supportare la famiglia, perché è proprio in essa che si possono individuare le strategie di aiuto attraverso cui i piccoli riusciranno ad affrontare meglio il carico della malattia. L’Invictus ed il suo staff, conoscendo bene queste dinamiche hanno deciso di creare un percorso familiare adatto a supportare l’intera famiglia in questo processo di adattamento garantendo un periodo di vacanza in un luogo sereno dove ritrovare il proprio equilibrio. L’Invictus Camp si prefigge, inoltre, di diventare nucleo di aggregazione per tutte le realtà associative del territorio che già si occupano di problematiche legate al mondo dei piccoli, creare percorsi specifici nei reparti ospedalieri, realizzare un network che metta in connessione tutti coloro che ne hanno bisogno al fine di migliorare la circolazione delle informazioni, mettere a disposizione delle famiglie una casa comune in cui confrontarsi, informarsi, condividere ed esorcizzare le paure. La mission dell’Invictus Camp è quella di attuare interventi capaci di favorire un’equilibrata evoluzione socio-relazionale e psico-affettiva del piccolo ospite, portandolo alla piena consapevolezza di sé, aiutandolo nel distacco dalla famiglia per ottenere la giusta autonomia. Per aiutare significativamente i nostri bambini speciali, fondamentale importanza verrà data alle loro reazioni, alle loro personalità ed a quel quadro estremamente complesso di influenze, forze, tendenze e spinte cui quotidianamente questi sono sottoposti; su di esse si lavora per giungere al superamento o alla correzione degli stati di difficoltà o di disagio, dando vita a forme di sollecitazioni creative, infinitamente varie. Il nostro compito, attraverso il lavoro della nostra equipe, può essere assolto solo se viene assicurata la possibilità di sviluppare, affinare, rappresentare tutte le proprie abilità e le capacità potenziali. 8
Obiettivi: Realizzazione e consapevolezza del sé e delle proprie capacità Uno degli obiettivi dell’Invictus Camp è quello di aiutare il bambino a trovare in se stesso le risorse Rispondere ai tanti bisogni per affrontare le situazioni difficili in maniera più integrata, vincere ogni disagio, ogni difficoltà, agire del piccolo “Invictus”, con maggiore abilità organizzativa, indipendenza e responsabilità assumendo come principio non quello di controllare la vita degli altri, bensì di modificare il concetto che la persona ha di sé, di aiutandolo a ritrovare il aiutarla nel raggiungimento del proprio equilibrio e della propria armonia persi a causa della malattia e dei lunghi periodi di ospedalizzazione. proprio equilibrio. Invictus Camp si ripropone di rispondere ai tanti bisogni del piccolo “Invictus”, aiutandolo a ritrovare il proprio equilibrio, conducendolo e coadiuvandolo nella realizzazione delle esperienze conoscitive, coordinate in un insieme coerente e consapevole di sé. Ci proponiamo di mantenere vive nel bambino: la facoltà di ricezione di sensazioni; le capacità di diffondere piacere, di stimolare immagini, idee e ragionamenti, che possono permettergli di contemplare il mondo che lo circonda e di realizzare l”age quod agis”, ovvero quel prestare attenzione a ciò che sta facendo per conseguire il dominio sui pensieri, irrobustire la volontà, mantenersi padrone di se stesso e superare tutto ciò che lo infastidisce o lo spaventa. Sappiamo bene che ogni individuo segue un particolare processo evolutivo e accedendo a una propria individualità maturativa, si propone con disposizioni motivazionali, caratteristiche cognitive e fisiche, sentimenti, atteggiamenti e meccanismi inconsci diversi. Per poterlo dunque aiutare bisogna “conoscerlo” senza trascurare l’incidenza negativa dei suoi possibili disagi emotivi ed esistenziali, delle sue carenze nei presupposti di abilità; per essergli davvero d’aiuto bisogna saper "leggere" tutte le sue sfaccettature. La missione dell’Invictus Camp è proprio quella di dare al piccolo la possibilità di confrontarsi con altri vissuti analoghi, trascorrendo momenti di spensieratezza sotto la supervisione di personale preparato e qualificato, che offre supporto e sostegno attraverso la terapia ricreativa che ha come obiettivo principale quello di aiutare il piccolo guerriero ad attraversare e superare le varie fasi della patologia. 9
La terapia ricreativa “Il gioco contro la malattia” [...] portando il bambino/ La terapia ricreativa consiste in una serie di attività creative e divertenti basate sul gioco, il quale ragazzo al raggiungimento risulta essere un ottimo strumento per porsi in maniera diversa di fronte alla malattia. Sono diversi infatti gli studi scientifici che individuano nella terapia ricreativa un valido alleato dei trattamenti della consapevolezza di farmacologici; attraverso il gioco è possibile controllare gli stati di stress nel bambino, poiché sé, alla scoperta delle riduce le attività dei neurotrasmettitori come le catecolamine (adrenalina e noradrenalina) e diminuisce la pressione e la frequenza cardiaca. possibilità e qualità Con questo non si vuole ovviamente dire che il gioco sia in grado di guarire il piccolo paziente nascoste. dalla patologia, ma si vuole affermare la sua importanza nell’aiutare l’organismo migliorandone le condizioni. La terapia ricreativa lascia ampio spazio al bambino/ragazzo nella scelta del ritmo da seguire nello svolgimento delle attività, lasciando libertà di scelta nel decidere se essere protagonista o spettatore nelle varie attività quali teatro,canto,sport ,ecc… Ogni attività è costituita da una serie di obiettivi e finalità che vanno raggiunti grazie all’impegno individuale o all’aiuto del gruppo, grazie all’incoraggiamento ed al lavoro di squadra, portando il bambino/ragazzo al raggiungimento della consapevolezza di sé, alla scoperta delle possibilità e qualità nascoste ed alla maturazione riguardo ciò che pensava di non saper fare e che invece scopre esserne capace, riscoprendo così l’autostima e la fiducia in se stessi. Nell’Invictus Camp la terapia ricreativa si svolge in spazi aperti o al coperto comprendendo tra le tante anche attività sportive che devono essere assolutamente volte al divertimento e non alla competizione, offrendo la possibilità di confrontarsi e di vivere momenti di spensieratezza. 10 10
Logistica: “Il potere della natura per vincere le paure” La Fondazione “Vanni Longo” Onlus costruirà l’Invictus Camp su un terreno di 8 ettari (dei quali 3 sono occupati da pineta interna) di cui ha già disponibilità; Il terreno è ubicato nel territorio di Maruggio (Comune Bandiera Blu, Bandiera Lilla e annoverato tra i borghi più Belli d’Italia) e dista solo poche centinaia di metri dal mare di Campomarino; sarà un’oasi ideale per ospitare bambini dai 6 ai 17 anni e le loro famiglie. di pineta di terreno dal dal centro da Taranto agricolo Mar Jonio abitato La scelta della location è nata dalla necessità di creare un ambiente sano e lontano da contaminazioni ambientali, che garantisca la possibilità di svolgere attività ricreative in luoghi aperti e chiusi. La posizione strategica consente una rapida connessione con strutture ricettive già esistenti e disponibili a dare supporto, con l’aereoporto, il porto, arterie stradali a rapida percorrenza e le varie strutture ospedaliere di Brindisi, Bari, Lecce e Taranto. Per la realizzazione del progetto Invictus Camp si avvarrà delle seguente struttura logistica. Ogni attività prevista dal progetto sarà cogestita dall’Associazione “Invictus Camp” ETS. 11 11
Progetto tecnico Alloggi in pineta per ospitare fino a 64 Campi sportivi bambini a settimana Aule per attività laboratoriali A AE Auditorium esterno Sala refettorio e area pic nic PT Pet therapy Parco avventura PA Orto didattico Mare e spiaggia Piscina attrezzata 12
Vista dell’area d’intervento 13
PT Frutteto P 1 4P Frutteto Bosco 2 4P Bosco 3 O PA 4P C 4 6P Uffici 5 6 7 O 6P 8 9 6P 8P 8P 8P Bosco Bosco R Fotovoltaico R AE Ingresso Parcheggio Vista del progetto 14
Planimetria D2 D2 dei dormitori 110 110 219 219 128 128 194 194 80 61 61 ARM. ARM. 60 60 1.086 1.086 COM. COM. 60 60 LETTO LETTO 80 80 823 823 823 743 MANOVRA MANOVRA SPAZIO SPAZIO 120 120 Caratteristiche: I moduli abitativi saranno così composti: • 6 Moduli da 75 mq destinati a ospitare 4 bambini con 2 educatori, servizi igienici dedicati, privi di barriere architettoniche negli spazi, arredi e sanitari. • 3 Moduli da 95 mq destinati a ospitare 6 bambini con D2 D2 PLANIMETRIA PLANIMETRIA modulo 8 posti modulo 6 posti 2 educatori, servizi igienici dedicati, privi di barriere architettoniche negli spazi, arredi e sanitari. D3 110 219 128 194 61 LETTO 80 553 553 ARM. COM MANIVRA SPAZIO 120 D3 PLANIMETRIA modulo 4 posti 15
Planimetria A2. del corpo centrale 180 180 143 143 180 180 1.014 125 125 826 1.350 125 125 213 213 21 7,5 134 Caratteristiche: 289 372 155 ING. DIRETTO AI SERVIZI 2 Aule per le attviità Indoor da 65 mq in grado di ospitare 800 REFETTORIO circa 30 persone 3.044 382 650 614 1 refettorio da 60 mq con servizio di refettorio 736 150 A = 65,15 mq 800 150 468 3.854 IN GRESSO 318 150 ING. DISABILI 84 A1. A1. 902 882 894 798 A = 65,15 mq A2. 16
SEZIONE B1 SEZIONE B2 0 1 2 3 4 5 Sezione dei dormitori 17
SEZIONE A2 0 1 2 3 4 5 SEZIONE A1 0 1 2 3 4 5 Sezione del corpo centrale 18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
Calcolo sommario della spesa 850.000 170.000 170.000 60.000 70.000 euro euro euro euro euro Opere edili Impianti Impianti sportivi Piscina Verde attrezzato Importo totale lavori € 1.400.000 29
Attività e laboratori: “Il vero vincitore non è chi arriva primo ma chi riesce a divertirsi di più” GIOCOLERIA SPETTACOLO BURATTINI ATTIVITÀ CIRCENSI ANIMAZIONE BOLLE DI SAPONE CON FIABE CINEFORUM PER MAGIA E ILLUSIONISMO LABORATORI ARTISTICI: LABORATORIO LABORATORIO RAGAZZI laboratorio di pittura e di DI GIARDINAGGIO DI FOTOGRAFIA A TEMA recupero materiali. 30
Co-terapie PET- THERAPY CLOWN - THERAPY MUSICOTERAPIA TEATRO-TERAPIA 31
Sport VELA TIRO CON L’ARCO CALCIO BAREFOOTING GINNASTICA DOLCE (CAMMINATE A PIEDI SCALZI) TAIJ CHI e QI GONG PASSEGGIATE A ATTIVITÀ MARINE PARCO AVVENTURA CAVALLO 32
Durata del percorso Il progetto verrà presentato nel mese di gennaio di ogni anno, a realtà ospedaliere, cooperative sociali ed associazioni del settore, mentre le attività rivolte ai bambini si svolgeranno a pieno ritmo nei mesi di giugno,luglio,agosto e settembre. Ogni ospite potrà rimanere GRATUITAMENTE all’interno del Camp per una settimana. Il camp sarà comunque aperto tutto l’anno con personale ridotto per svolgere attività nei weekend, feste con i bambini/ ragazzi o incontri con le famiglie e i professionisti (psicologo,assistente sociale,educatore). Il Camp sarà organizzato per accogliere a pieno regime circa 540 bambini (60 bambini a settimana per 10/12 settimane extrascolastiche) 33
Organizzazione del gruppo di lavoro Lo staff è composto da professionisti e volontari. TIPO DI RISORSE UMANE: • Direttore di struttura • Responsabile del Fundraising • Segretario Amministrativo • Responsabile sicurezza struttura • Coordinatore Psicologo • Infermieri • Assistenti sociali • Educatori • Responsabile pet-terapy con operatori specializzati • Responsabile clown-terapy con personale qualificato • Istruttori delle varie attività sportive A tutte queste figure professionali si uniranno per coadiuvare le varie attività i volontari di struttura (in collaborazione con le varie università e le tante associazioni di volontariato aderenti all’iniziativa). 34
Innovazione Tecnologica Prevediamo inoltre che il Camp diventi punto di incontro e sviluppo di nuove idee volte a migliorare la vita delle persone con disabilità. Siamo consapevoli che oramai le tecnologie informatiche e digitali possono rendere la nostra società veramente inclusiva, una società in cui ognuno può esprimersi al massimo delle sue potenzialità Per i bambini che presentano alcune disabilità, infatti, le tecnologie digitali sono un valido supporto per il superamento dei deficit comunicativi e relazionali oltre che per il potenziamento della socializzazione e della comunicazione. Proprio come la terapia ricreativa, anche la tecnologia produce cambiamenti culturali e sociali che migliorano la vita delle persone più fragili. Il gioco per tutti è il motore che ci spinge a sperimentare ed è l’obiettivo di questa avventura, per questo non possiamo prescindere dall’innovazione e dalla ricerca soprattutto quando parliamo di disabilità gravi e complesse. A volte si può giocare anche con un solo dito che si muove sulla tastiera di un pc o comunicare usando solo lo sguardo. Per questo il Camp lo immaginiamo anche come un luogo in cui i bambini e le famiglie possano toccare con mano, accompagnati da personale specializzato, le nuove tecnologie. Allo stesso tempo la famiglia può essere da stimolo per lo studio e la realizzazione di nuove start up, nuovi progetti. Desideriamo che i nostri spazi diventino anche luoghi in cui creare sinergie tra Università, aziende pugliesi e nazionali fornitrici di servizi innovativi, centri di ricerca, associazioni, persone con disabilità e loro familiari, i caregiver. Desideriamo creare opportunità. 35
GRAZIE DELL’ATTENZIONE ETS FONDAZIONE “VANNI LONGO” - MARUGGIO ETS ASSOCIAZIONE “INVICTUS CAMP” – MARUGGIO
Puoi anche leggere