Insegnare geografia in ospedale - Aiig
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Simona Mancini rispetto del rigore scientifico, Insegnare geografia dei nuclei disciplinari fondan- ti e dei contenuti stessi. 2. Fare geografia in in ospedale ospedale: potenzia- lità della discipli- na ed esempi di inter- vento 1. Premessa che i suoi interlocutori, sia pu- re ospedalizzati, sono prima di Gli studenti ospedalizzati, il La scuola in ospedale, attua- tutto dei bambini; certamente più delle volte, sono trauma- ta con la C.M. n°. 345/1986, si tratta di bambini che vivono, ticamente sottratti da un pun- è oggi diffusa in tutti gli ordi- anche per lunghi periodi, uno to di vista psicologico e an- ni e gradi di istruzione in mol- stato di malattia della quale in che geografico, al loro spazio ti ospedali dove sono atti- alcuni casi sono consapevoli, di vita quotidiano, e trasferi- ve sezioni scolastiche in cui in altri percepiscono le tensio- ti in un contesto del tutto di- operano docenti provenienti ni dei familiari che, dapprima, verso, l’ospedale, dove resta- da scuole del territorio. Con possono dimostrarsi anche dif- no anche per lungo tempo. In- l’istruzione domiciliare, costi- fidenti verso la scuola, vista co- segnare geografia in ospedale, tuisce un prezioso strumen- me ulteriore problema, ma poi pertanto, può sembrare in un to di inclusione: l’attività di- comprendono che rappresen- primo momento una situazio- dattica rivolta a bambini rico- ta una grande opportunità. In ne paradossale: una delle fina- verati garantisce loro il dirit- questo modo la scuola diven- lità della geografia è conosce- to all’istruzione, all’apprendi- ta per il bambino ospedaliz- re, comprendere e interpreta- mento, parallelamente al dirit- zato anche un canale fonda- re il territorio attraverso l’os- to alla salute, previene la di- mentale per perseguire i pro- servazione. Come si può co- spersione scolastica, promuo- pri obiettivi avanzando nel per- noscere un territorio, restan- ve un percorso formativo con- corso formativo quotidiano. A do confinati a lungo in un al- tinuativo e personalizzato, an- seconda delle situazioni, si at- tro? Lontano dalla possibilità che per reinserire nel modo tuano strategie didattiche dif- di osservare direttamente, di più sereno ed efficace possi- ferenti. Si può procedere con vivere in relazione con il “pro- bile lo studente ospedalizza- una didattica individualizzata o prio” ambiente… Non è facile to nella propria realtà quotidia- a piccoli gruppi, con una didat- ma è possibile e fare geogra- na, concluso l’iter ospedaliero. tica laboratoriale trasversale e fia in ospedale può significare Una contestualizzazione della verticale che prevede la col- anche creare un collegamento docenza così particolare e va- laborazione attiva dei docen- con lo spazio quotidiano e con ria crea stimoli ed opportuni- ti, che promuove il coinvolgi- la normalità perché il condizio- tà di arricchimento professio- mento attivo degli alunni, pro- namento ambientale e logisti- nale e personale al docente a tagonisti del proprio apprendi- co, pur mettendo alla prova, cui è richiesta flessibilità - non mento, stimolante, aggregan- può offrire occasioni per rea- improvvisazione o superficiali- te, con la proposta di attività, gire alle limitazioni: ai ragazzi tà - per offrire risposte indivi- mirate e differenziate, da rea- ospedalizzati la geografia pia- dualizzate alle situazioni estre- lizzare in sottogruppi secondo ce perché genera desiderio di mamente variabili sia riguardo obiettivi graduali. Ciò che ca- normalità e anche di scuola. le specificità delle patologie sia ratterizza la didattica in ospe- riguardo i numeri, le modali- dale è la necessità di concre- 2.1 Geografia tà e le tempistiche dei ricove- tizzarsi in tempi rapidi, diversi come integrazione ri. Sono indispensabili capaci- da quelli della scuola del terri- Molte sono le opportunità of- tà professionali e umane so- torio, in quanto bisogna con- ferte dalla didattica della ge- lide perché quotidianamente siderare tempistiche di visite, ografia nel contesto ospeda- vengono messe alla prova le terapie e la resistenza stes- liero. Una di esse è la realiz- competenze specialistiche, le sa dei bambini al momento: zazione di attività laboratoria- metodologie e le tecniche di si ricorre a una didattica bre- li trasversali o percorsi interdi- insegnamento, soprattutto di ve, una ricerca di metodolo- sciplinari che mettano in gio- fronte a condizionamenti logi- gie che puntino a minimizza- co diverse competenze relati- stici. La prima cosa che deve re i tempi dell’insegnamento vamente a tematiche geografi- 40 essere chiara ad un docente è e dell’apprendimento ma nel che di tipo antropico, partico-
larmente aggreganti, idonee a to delle principali aree stimolare il confronto tra espe- di immigrazione in Euro- rienze, culture e provenienze pa e nel mondo, presa di diverse (Fig. 1 e 2) nonché la coscienza dell’emergen- socializzazione. Sono partico- za migranti e delle situa- larmente adatte al lavoro di zioni di povertà e disagio, gruppo, attuabili in situazio- ipotizzando soluzioni. Al- ni che consentano la condivi- la fine del percorso l’allie- sione dello stesso spazio tra vo interpreta ed analizza più alunni; benché si tratti di il fenomeno attraverso la percorsi destinati alla scuola lettura critica di materiale secondaria di primo grado, è cartografico ed iconogra- possibile coinvolgere anche fico, illustra, attraverso la alunni della scuola primaria, lettura di tabelle e grafici, proponendo lo stesso tema in le caratteristiche delle di- migrazione - con la localizza- Fig. 1. Lavoro di scala diversa. Un’esperienza namiche migratorie, confron- zione degli insediamenti del- gruppo sul tema di successo, per favorire l’in- ta dati statistici in rapporto al le più significative comunità di delle religioni nel tegrazione e la socializzazio- fenomeno, utilizza un linguag- immigrati in Italia - l’emergen- mondo. Il lavoro ne attraverso la conoscenza di gio geografico appropriato at- za migranti: il concetto di mi- prevedeva una fase temi inerenti la geografia an- traverso l’osservazione dei si- di localizzazione grante, rifugiato, profugo, un dei luoghi di culto tropica, consiste nella realiz- stemi territoriali, legge e ana- focus su tre importanti cam- delle principali zazione di un percorso didat- lizza gli eventi storici e i pro- pi profughi europei, localizza- confessioni tico sul tema delle migrazio- blemi del mondo contempo- zione dei muri divisori e i mu- diffuse nel mondo ni, destinato principalmente, raneo, valuta i possibili effet- ri ideali da abbattere. I ragaz- e a Roma con ma non esclusivamente, agli ti delle decisioni e delle azio- zi possono produrre elabora- l’aiuto di grafici alunni della scuola seconda- ni dell’uomo sui sistemi terri- ti di sintesi in forma di testo e cartografia ria di primo grado, che coinvol- toriali alle diverse scale geo- argomentativo sulle invasioni tematica, GIS. ge diverse discipline: Geogra- grafiche, utilizza correttamen- o migrazioni barbariche, ae- fia, Storia, Lingue, Cittadinan- te le lingue straniere comuni- rogrammi e istogrammi sulle za e Costituzione. Diverse so- tarie per elaborare brevi testi esperienze migratorie relative no le tipologie di materiali uti- sintetici riguardo i flussi migra- alle famiglie, glossari con ter- lizzabili: atlante, tablet con in- tori. Le metodologie attuabili mini relativi alle dinamiche mi- ternet, materiale cartografico sono molteplici: lezione fronta- gratorie, anche in lingua stra- le, interattiva e dialogata, lettu- Fig. 2. Una fase ed iconografico, grafici, tabel- niera, aforismi sul tema, po- parallela del lavoro le, schede sintetiche, articoli ra di grafici, tabelle e carte te- wer point delle tematiche svi- realizzato dalle e documenti. Considerando matiche, brainstorming, lettu- luppate. docenti di Arte l’eterogeneità del gruppo, le ra critica di schede e di mate- (Orsolina Ruggiero) differenti provenienze e in al- riale cartografico ed iconogra- 2.2 Geografia come evasio- e Tecnologia cuni casi anche le diverse cul- fico, analisi e confronto di da- (Flaminia Cerami) ti statistici, produzione scritta, ne: progettare un viaggio prevedeva la ture degli alunni, è importante Questo tipo di proposta è adat- promuovere il valore dell’inte- lavori di gruppo, power point. realizzazione ta per lezioni individuali o in grafico-pittorica grazione come scambio, arric- Tra i possibili nuclei tematici piccoli gruppi e crea uno sti- su cartoncino chimento e occasione di cre- da sviluppare vi sono le migra- molo a reagire e a studiare, a dei suddetti scita culturale e civile. In sen- zioni nella storia, con partico- conoscere il mondo circostan- luoghi di culto. so più strettamente disciplina- lare attenzione al delica- re gli obiettivi prefissati sono to rapporto tra migrazio- l’analisi delle interrelazioni tra ni/invasioni barbariche fatti e fenomeni demografici, e i flussi migratori nel sociali ed economici di porta- ‘900, le migrazioni oggi ta nazionale, europea e mon- dal quotidiano alla scala diale, del tema delle migrazio- globale - compresa una ni, anche in senso diacronico, presentazione di sé e di e comprensione in scala glo- eventuali esperienze mi- bale, partendo dalla propria gratorie, i concetti chia- realtà quotidiana, l’individua- ve, la localizzazione di zione dei principali fattori che flussi migratori attuali e hanno determinato nel passa- l’individuazione dei fat- to e nel presente i flussi migra- tori determinanti - l’Italia tori, localizzazione e confron- dall’emigrazione all’im- 41
te, benché temporaneamente si analizza il territorio e se ne cumenti ed è di particolare uti- si abbia la sensazione di es- conoscono gli aspetti geomor- lità nel contesto ospedaliero. serne “esclusi”. Si può inizia- fologici, climatici, antropici ed Anche un video può rappre- re con una domanda provo- economici, pensando soprat- sentare un sussidio utilizzabi- catoria: “Che viaggio ti piace- tutto per relazioni. Se si evi- le come punto di partenza per rebbe fare una volta uscito da denziano semplici curiosità, le- indagare e comprendere un fe- qui? Che luogo vorresti visita- gate alla cultura, all’economia, nomeno, avviare l’esplorazio- re? Andiamoci…” con l’imma- alla popolazione, si sviluppa ne e la conoscenza di un luo- ginazione ma soprattutto con un approfondimento, spesso go. Molto però dipende dalle tutti gli strumenti che consen- su richiesta del ragazzo. Al ter- capacità e dalle competenze tano possibilità di effettuare mine della trattazione, si as- del docente, rispetto alle qua- un’osservazione indiretta. En- segna al ragazzo il compito di li ogni tipo di sussidio tecno- tra qui in gioco il concetto di realizzare un programma di logico, di per sé, non può fa- competenza che pone l’atten- viaggio sulla meta prescelta, re la differenza. L’utilizzo dei zione su compiti che richie- tenendo conto dei propri inte- GIS, anche attraverso appli- dono l’applicazione di strate- ressi, degli aspetti caratteriz- cazioni semplificate per la di- gie cognitive e socio-emoti- zanti la località e di tempisti- dattica scolastica, costituisce ve, l’utilizzo consapevole del- che verosimili, sviluppando un un’occasione di esplorazione le proprie conoscenze in attivi- documento per presentare il alternativa del territorio, che tà significative. I compiti auten- progetto. Si tratta di un lavoro non si può direttamente os- tici sono “problemi complessi complesso, da diluire nel tem- servare, attraverso un’imma- e aperti posti agli studenti co- po, realizzabile perciò con stu- gine aerea o 3D, di effettuare me mezzo per dimostrare la denti che non siano soggetti a un viaggio virtuale e un’anali- padronanza di qualcosa” (Glat- degenze brevi; è richiesta con- si geomorfologica, urbana, cul- thorn 1999), situazioni che ri- tinuità perché il percorso non turale, storica... Gran parte de- chiedono all’alunno di cerca- può essere specificato a prio- gli alunni di scuola secondaria re, ipotizzare e trovare solu- ri, si possono proporre varie conoscono i GIS, sanno acce- zioni, devono essere inseriti soluzioni, valutazioni persona- dere alle applicazioni satellita- nel contesto di vita. I ragazzi li, a volte anche contrastanti, ri dal proprio smartphone ma si sentono stimolati ad attua- gestibili solo con un buon la- spesso non conoscono le po- re diverse strategie, ricorrendo voro mentale (Tab. 1). tenzialità di questi strumenti a risorse differenti e persona- che non devono ridursi alla so- li, grazie alla loro dimensione 2.3 Geografia e tecnologia: la lettura di coppie di coordina- di sfida che prevale sull’impe- superare le “barriere” te che, da sole, nulla aggiungo- gno richiesto. L’alunno pensa, La geografia, in linea con le no all’apprendimento. Un uso forse sogna anche, e sceglie Indicazioni Nazionali, richie- consapevole dei GIS implica una meta. Con il docente si af- de l’ausilio della tecnologia molte abilità, come localizzare fronta quindi la trattazione del- per l’insegnamento nel primo ed osservare un’area, coglier- lo studio del luogo, eventual- ciclo di istruzione. Internet, ne le caratteristiche distinti- mente arricchendola con la vi- ad esempio, è uno strumento ve, le sue relazioni con siste- sione di un video o di immagi- prezioso per strutturare cono- mi territoriali più ampi, identi- ni significative, da cui si colgo- scenze e stabilire connessio- ficare possibili flussi, e rileva- no caratteristiche e aspetti che ni, per trovare istantaneamen- re al tempo stesso concetti ge- suscitano curiosità. Si osserva, te carte, immagini, dati o do- ografici, nonché approfondire FASI DI PROGETTAZIONE DEL VIAGGIO IDEALE LAVORO Fase 1 Brainstorming su cosa sia fondamentale per l’organizzazione di un viaggio Fase 2 Scelta del luogo dove si articolerà il viaggio e lezioni di geografia inerenti Fase 3 Reperimento del materiale sulle aree da visitare Strutturazione del programma di viaggio selezionando i criteri per la scelta dei Fase 4 mezzi di trasporto, itinerari, orari, tempistiche delle visite… Fase 5 Profilo sintetico dei luoghi da visitare Fase 6 Calcolo della spesa complessiva Fase 7 Reperimento delle informazioni utili su siti web attendibili Fase 8 Creazione di un repertorio organizzato di indirizzi e immagini 42 Fase 9 Stesura della proposta di viaggio Fase 10 Presentazione e condivisione del progetto Tab. 1. Progettazione di un viaggio: fasi di lavoro.
Laboratorio didattico l’osservazione di altri aspetti, pa che riproduce l’ambiente nità e la finalità della soluzio- ma con alunni con un percor- circostante, sovrappone i suoi ne tecnica adottata dall’uomo. so geografico non allo stadio personaggi alle immagini ripre- Si prosegue poi con la tratta- iniziale: ad esempio, confron- se con il cellulare, spingendo i zione dialogata su altri possi- tare l’area osservata con altri giocatori a muoversi nel mon- bili concetti geografici osserva- luoghi, cogliere le somiglian- do reale che si sovrappone al bili: partendo dalla grafica vir- ze con la regione di apparte- virtuale. Le ambientazioni vir- tuale si può proporre la lettu- nenza, le relazioni e le funzio- tuali sono ispirate a località ra di diverse tipologie di pae- ni distintive, eventuali cambia- del mondo reale, come le re- saggio o riconoscere eventua- menti in atto. L’utilizzo dei GIS gioni di Hokkaido e Kanto in li luoghi reali, studiarne analo- concorre quindi allo sviluppo Giappone, New York e Parigi gie o differenze. Un’altra pos- di tutte le competenze geogra- ma si possono esplorare pae- sibilità è affidare ai ragazzi il fiche, rendendo innovativa la si e città vicini e lontani, cerca- compito di effettuare una ri- didattica senza costi eccessivi, re punti di rifornimento degli cerca tramite web di paesag- solo con un minimo rischio di strumenti necessari alla prose- gi, immagini di luoghi reali che scarsa copertura di rete. cuzione del gioco, disseminati possano corrispondere, ragio- in luoghi famosi, opere di ar- nando sui tratti distintivi che 2.4 Geografia te pubblica, luoghi d’interesse avvicinano l’immagine grafica storico e monumenti. Anche le proposta ad una realtà geogra- come “gioco”…. distanze richieste per supera- fica. L’obiettivo non è indovi- L’insegnamento della geogra- re alcuni step mostrano corri- nare in modo assoluto la cor- fia in chiave ludica ha sempre spondenza con le misure GPS rispondenza ma la verosimi- in sé una finalità educativa ed e gli ambienti reali: non a ca- glianza e rilevare analogie con è utile per acquisire ritmi più so appaiono Pokemon acqua- paesaggi, ambienti e siti affini veloci, conoscere il mondo cir- tici su lungofiumi, lungolaghi, in modo ragionato e motivato, costante, testare conoscenze lungomari o presso grandi fon- argomentando con competen- geografiche e abilità su map- tane, spunto utile per affron- za i motivi della propria scel- pe e affrontare di fatto concetti tare il tema degli ecosistemi e ta. Procedendo in modo ana- spaziali, economici, culturali, dei diversi biomi del mondo logo, è possibile anche esami- territoriali in modo divertente, reale. Attraverso questa espe- nare alcune immagini e, dopo imparando a pensare per rela- rienza, lo studente può stabi- averle osservate con attenzio- zioni; inoltre favorisce il con- lire un confronto analitico tra ne, porsi alcune domande: se tatto con i ragazzi, che avver- la geolocalizzazione di un si- si tratta di un ambiente natu- tono il docente più vicino al- to del territorio locale tramite rale o artificiale, se sono pre- la loro prospettiva, conquista Pokemon Go e tramite Maps o senti segni delle attività uma- rapidamente l’attenzione dei Google Earth. ne ed eventualmente quali sia- meno volenterosi, favorisce no gli elementi artificiali, la lo- la socializzazione e stimola la 2.4.1 Conoscere e riconosce- ro funzione, la tipologia, l’en- partecipazione. Per trasmette- re il paesaggio a partire dalla tità e l’intenzionalità dell’inter- re contenuti è importante su- grafica virtuale vento umano. La lettura e l’os- scitare interesse e curiosità Alcuni videogiochi presentano servazione del territorio attra- nei ragazzi, ancora di più se paesaggi e ambientazioni mol- verso le immagini può essere temporaneamente costretti a to dettagliate, con forti analo- effettuata anche sotto forma di periodi di lontananza dall’abi- gie con i luoghi reali. È possibi- competizione a piccoli gruppi, tuale contesto quotidiano, è le selezionarne di significativi, sempre per favorire la socializ- fondamentale utilizzare cana- con concetti geografici osser- zazione e sviluppare un clima li condivisi, strumenti che fac- vabili, e farli esaminare ai ra- stimolante: leggere un’immagi- ciano abbandonare eventuali gazzi singolarmente o in grup- ne richiede competenze geo- diffidenze nei confronti del do- po. Ipotizziamo una terna di grafiche essenziali quali la ca- cente. Uno strumento di suc- immagini relative a un paesag- pacità di interpretare il paesag- cesso in questo senso sono i gio naturale montano, costiero gio, comprenderne i concetti videogiochi, particolarmente e un paesaggio artificiale con geografici rilevabili, i tratti eco- affascinanti negli alunni di ses- terrazzamenti, sia pure appe- nomici, culturali, le persisten- so maschile, come il videogio- na accennati. I ragazzi ne defi- ze storiche, le questioni terri- co free-to-play Pokemon Go, di niscono la tipologia, quindi ri- toriali e pensare per relazioni. tendenza tra i giovanissimi, ba- chiamano gli elementi costitu- sato su una realtà aumentata tivi del paesaggio stesso e si in- 2.4.2 Quiz geografici geolocalizzata con GPS. Il gio- terrogano sulla relazione tra la Oltre alle altre possibilità ludi- co, che si svolge in una map- natura del territorio, l’opportu- che presentate, utili per fissa- 43
re conoscenze, testare abilità toponimi più curiosi in un pri- La didattica della geografia, e e acquisire ritmi più fluidi, è mo caso; nel secondo, non è non solo, nella scuola in ospe- utile l’offerta di quiz geografi- richiesta la conoscenza delle dale deve infatti poter dispor- ci on line per stimolare diver- lingue ma, chiedendo di attri- re di un approccio innovativo, se competenze, oltre alla clas- buire la lingua corretta ai to- sul piano tecnico ed inclusivo, sica possibilità dei quiz nozio- ponimi proposti, si possono ri- e più ampiamente educativo. nistici, secondo livelli e moda- conoscere affinità e differenze lità più complesse: selezionan- tra gli idiomi del mondo. Dalla do un tema - dalla lunghezza soluzione ludico-didattica più BIBLIOGRAFIA dei fiumi, ampiezza dei laghi, tradizionale, come i tornei plu- altezza dei monti, la popolazio- riclasse di geografia politica, a CANEVARO A., L’integrazione ne e la superficie degli stati - soluzioni che richiedono mag- scolastica degli alunni con disa- infatti non ci si troverà davan- giore creatività, come i giochi bilità, Trento, Erickson, 2008 ti cifre sterili ma una serie di basati sul mimo per indicare GIORDA C., Il mio spazio nel mon- informazioni da riorganizzare toponimi che, oltre a creare in do. Geografia per la scuola dell’in- fanzia e primaria, Roma, Caroc- in modo corretto e soprattut- tempi rapidissimi un clima di ci, 2014 to ragionato. Altre competen- entusiasmo e coinvolgimento, GLATTORN A., Performance Stan- ze riguardano la proposta di sviluppano anche la creatività dards and Authentic Learning, immagini con tre diverse pos- dello studente, fino all’appor- Larchmont, Eye on Education, sibilità di localizzazione corret- to degli strumenti tecnologici, 1999 ta, anche panoramiche o satel- l’approccio ludico alla didat- KANIZSA S., LUCIANO E., La scuo- litari; oltre alla conoscenza di- tica della geografia è sempre la in ospedale, Roma, Carocci, retta, si possono osservare e sostenuto da una forte finali- 2009 riconoscere concetti geografi- tà educativa, rivolta alla cono- PESARESI C., PALAGIANO C., La ci che possono guidare il ra- scenza del mondo circostante; salute nel mondo. Geografia me- gazzo al corretto abbinamen- di certo, testare le proprie abi- dica e qualità della vita, Roma, Ca- rocci, 2011 to. Un’altra possibilità richie- lità su mappe interattive, co- de di riconoscere la fisionomia me Map game o Map o’ puz- di uno stato fra tre possibili- zle, aiuta ad introdurre concet- SITOGRAFIA tà - è possibile anche con le ti spaziali importanti in modo in gioco la memoria fotografi- partecipazione attiva ed entu- ca e la capacità di osservazio- siasta degli studenti, che ac- ne. Altre due possibilità, meno quista e rappresenta un valore utilizzabili ma molto diverten- aggiunto in una realtà non faci- Roma, I.C. Virgilio ti, richiedono di indovinare, e le ma estremamente stimolan- Sez. Ospedale ”Bambin Gesù”; di conseguenza apprendere, i te come la scuola in ospedale. Sezione Lazio Il viaggio come modo di essere. Geografia, letteratura, viaggi Torino, marzo-maggio 2018 L Il tavolo dei relatori a sezione AIIG Pie- di diverse discipline e dei va- pi di metodologie e applica- le migrazioni e il modo di in- del primo incontro. monte ha organizzato ri ordini di scuola, anche gra- zioni didattiche. In particola- segnarle, attraverso la lettura Da sinistra un corso di aggiorna- zie all’aiuto organizzativo del re: Ferruccio Nano, Fernan- di Furore di John Steinbeck; Ferruccio Nano, mento per insegnanti dal ti- CESEDI. da De Giorgi e Paolo Calvi- Dino Gavinelli ha presenta- Cristiano Giorda (presidente AIIG tolo “Il viaggio come modo Il corso si è proposto di foca- no negli incontri da loro cura- to un vasto ventaglio di per- Piemonte, che di essere. Geografia, lettera- lizzare l’insegnamento della ti hanno approfondito il rap- corsi didattici geoletterari; il introduce l'iniziativa), tura, viaggi”. Gli otto incon- geografia attraverso percorsi porto letteratura ed educa- corso si è concluso con un po- Fernanda De Giorgi, tri sono stati molto partecipa- di Geoletteratura, utilizzan- zione geografica attraverso meriggio di Attività labora- Paolo Calvino. ti, con presenza di insegnanti do cioè le fonti letterarie per analisi teoriche, testi poetici toriale: molti docenti hanno indagare il senso del luogo, (le Anime dei luoghi) o lette- proposto e socializzato pro- il radicamento territoriale, la rari (Il Danubio racconta) e prie esperienze e/o proposte dimensione culturale dei ter- il “Divagalibro” (proposta di didattiche di Geoletteratura. ritori, la rappresentazione e viaggio con e attraverso i li- Visto il buon successo e le la percezione del paesaggio, bri); Alessandro Perissinotto numerose richieste si preve- la ricerca di chiavi di inter- (con propri romanzi) e Marco de di proporre il corso di ag- pretazione del mondo con- Chiauzza (attraverso scritti di giornamento anche per l’A.S. temporaneo, nonché stimoli Nietzsche) hanno presentato 2018/2019. su come “viaggiare attraver- Torino; Cristina Marchioro 44 so i libri”. Tutti gli interventi e Cristiano Giorda hanno af- Ferruccio Nano sono stati corredati da esem- frontato un tema di attualità:
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