TO BE CONTINUED . - La Coccinella di Ruota - Paese di Ruota
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La Coccinella di Ruota Notiziario rotese - Novembre 2018 - n. 37 Esce l’ultimo giorno di ogni mese TO BE CONTINUED….. 1
Sommario: 1970 03 - Tutti i Santi (Poesia di Giacomo) 04 – La storia del presepe 06 – Calendario «mese del presepe» 07 –Analisi acque 10 – Giornata apertura Catechismo 11 – Halloween a Ruota 12 – 25 Novembre 13 – Neve marzolina 14 – Gli erbi boni Hanno collaborato: 16 – Letteratura per ragazzi Mario Barsocchi 18 – Info dal comune Pamela Guasparotti Paolo Biagioni Simonetta Orsi Le dimensioni del testo sono ottimizzate per Gli articoli sono firmati e ognuno è stampa formato a5 responsabile di quello che scrive. Comunicazioni, foto e documenti E’ assolutamente vietato diffondere i sono ben graditi, inviarli a: contenuti attraverso i social. lacoccinelladiruota@gmail.com Le copie cartacee sono disponibili: Per iscriversi alla mailing list al fine di - Al Bar di Silvia ricevere tutte le edizioni in pdf scrivere a: - Dal parrucchiere Giuseppe lacoccinelladiruota@gmail.com E’ attivo il sito internet di Ruota a cura di Paolo Biagioni www.paesediruota.it 2
Tutti i Santi (Poesia di Giacomo Pagnucci) Vi vo’ spiegá, e credo d’un fá errori, ma s’è sdubbiata a protègge l’Italia quer che rapprezsentan tutti i santi, e allora è ita a protègge l’esquimesi. in che mo’ Cristo li fece protettori per fanni pigliá degli accidenti tanti. C’è San Biagio, che si ‘onsola di èsse un santo, ma de’ più valenti, Badate Sant’Apollonia benedetta se va una lisca a quarchedu[n] in gola che è la santa che protegge e ddenti, quello sì che chiappa l’accidenti! se un disgrassiato un se li ‘ava in fretta à voglia di chiappá dell’accidenti! S. ϯϯϯ proteggeva e macellari quando davan la ciccia a pogo presso, O San Ragneri po’, indu’ lo mettete? ma ora ti fan pagá tanti denari Che come santo un è poi bon da niente: per vènditi du’ brencioli di lesso. se indate a Pisa, voi v’accorgerete che protegge er vitupero della gente. Ci abbian pure San Martin che cli è un santo di poghi comprimenti, O badate a cazso S. Antonio ma se d’aceto ni pigliasse er vin che delle beschie è protettore amato, te lo carian d’imprechi e d’accidenti. potrebbe la gente bestemmiá er demonio e ‘nvece è lu’ che è sempre bestemmiato. Ogni meschieri à un santo protettore però succede certe ‘ose strane: Un vi dio po’ di San Crespin: come abbi fatto, un so, er nostro Signore se un ciabattin chiappa la lessina in d’un dito a un fanne un che protegge le puttane. ti schiocca una presa di cretin e lu’ fa finta un avé capito. Ma dí: «C’è Luigi», lo possian dicendolo senza èsse essagerati, Santa Lucia, che è sempre sulla vista, protegge tutti i ggiovani che san credete che un chiappi un accidente? d’èsse omossessuali o de’ drogati. O sia da un contadin o da ‘n artista basta sia quel che ci ni vòr le lente. Er patrono, S. Giuseppe, un si lamenti de’ falegnami che son brava gente, Il primo novembre èn radunati tutti in festa, ne fan a men di danni l’accidenti si vede al Padre Eterno che un ni preme: perch’è che tira la pialla la ‘orrente. se a un bestemmiatore ni sente un po’ la testa bestemmia ‘uer giorno e li chiappa tutti insieme! Ma San Gristoforo dei più potenti ne chiappa più che degli evangelisti, San Barnaba, protettor dell’uva bianca se perdeno gli artioli, èn accidenti che a quella ci ni vole er tempo bello, perché protegge tutti i giornalisti. ma se cragnola, er contadin si stanca e sniàcchite una presa di budello. Santa Maria, che protegge e ccollesi spera che er vento un tiri di scirocco San Bartromeo, lo sapete? Bello pari e se er granturco un ni vien in quattro mesi proteggerebbe e rrotesi dar mar forcon, allora èn acci[de]nti anco a S. Rocco. l’altr’anno un ni potette fá li spari e un lo voglian sgropponá più a pricission. S. Luca, per proteggere e dottori farebbe al Padre Eterno anco la guerra, S. Valentin, protettor di innamorati, se e ppassienti un ni guariscen, èn dolori anco lu’ ti chiappa gli accidenti: perché li spagli suoi copre la terra. se invece di spozsá, si son lasciati imprecan Valentin sensa ‘omprimenti. S. ***, che protegge e ffarmacisti vende le ‘ure per convalescenti, Sant’Ansan, che proteggea i corbelli, se quelli ci riascan, un c’è cristi era da tutti mórto rispettato, ni mandan una fila d’accidenti. ora che e ccorbellai un fan più quelli è resto là in un canto abbandonato. Sur calendari[o] fra e ssanti der Signore S. Sirvestro è sens’altro il più malanno, S. Mattia un pole più protègge pure un sia di nimmo protettore e quarchedun di certo s’addolora, si becca l’accidenti ‘i tutto l’anno. da po’ ’n qua che gli è cambiata legge e mmatti un èn più drento, èn tutti fòra. A questo punto io credo vi basta perché l’ò presi guassi tutti ‘uanti, S. ‘Ate[ri]na n’à fatto tanta balia se ce n’è un di più allora guasta all’italiani che nascean di nove mesi, e po’ che faccio, le litanie de’ santi? 3
La storia del presepe La rappresentazione della storia più famosa di introducendo personaggi colti nelle loro attività di sempre, è stata realizzata per la prima volta proprio tutti i giorni. Questa tradizione è ancora molto viva, in Italia da San Francesco, che non a caso è il nostro come dimostrano le popolari bancarelle di santo patrono. personaggi del presepe lungo la via San gregorio Da dove arriva l'antica tradizione del presepe? I Armeno, a Napoli. Sempre agli artisti napoletani si primi a descrivere la natività sono gli evangelisti deve l’aver dotato i personaggi di arti in fil di ferro e l’averli abbigliati di abiti delle più preziose stoffe. Luca e Matteo: nel loro racconto c’è l’immagine di Nel 1800 si ha la diffusione del presepio a livello quello che poi nel Medioevo diventerà il popolare. Sempre in questo secolo, in Puglia si "praesepium", dal latino "recinto chiuso", comincia ad utilizzare la cartapesta policroma per le mangiatoia. statuine. Nelle famiglie nobili di Roma, comincia una Il presepe che tutti conosciamo si deve alla volontà vera e propria gara per la costruzione del presepe di San Francesco d’Assisi di far rivivere, in uno più imponente. Famosi quello della famiglia Forti scenario naturale, la nascita di Gesù Bambino. sulla sommità della Torre degli Anguillara, e quello L’idea era venuta al Santo d’Assisi nel Natale del della famiglia Buttarelli in via De' Genovesi, che 1222, quando a Betlemme ebbe modo di assistere riproduceva il presepe di San Francesco. alle funzioni per la nascita di Gesù. Francesco rimase talmente colpito che, tornato in Italia, chiese I simboli del presepe al Papa Onorio III di poter ripetere le celebrazioni per il Natale successivo. Il Bue e l'Asinello sono i simboli del popolo ebreo e A quei tempi le rappresentazioni sacre non dei pagani. I Magi possono essere considerati come potevano tenersi in chiesa. Il Papa gli permise di la rappresentazione delle tre età dell’uomo: celebrare una messa all’aperto. Fu così che, la notte gioventù, maturità e vecchiaia. Oppure come le tre della Vigilia di Natale del 1223, a Greccio, in razze in cui, secondo il racconto biblico, si divide Umbria, San Francesco allestì il primo presepe l’umanità: la semita, la giapetica, e la camita. Gli vivente della storia. I contadini del paese accorsero angeli sono esempi di creature superiori. nella grotta, i frati con le fiaccole illuminavano il paesaggio notturno e all’interno della grotta fu I pastori rappresentano l’umanità da redimere e l’atteggiamento adorante di Maria e Giuseppe posta una greppia riempita di paglia con accanto il serve a sottolineare la regalità del Nascituro. I doni bue e l’asinello. dei re Magi hanno il duplice riferimento alla natura Il primo presepe con tutti i personaggi risale al umana di Gesù e alla sua regalità: la mirra per il suo 1283, per opera di Arnolfo di Cambio, scultore di essere uomo, l’incenso per la sua divinità, l’oro otto statuine lignee che rappresentavano la natività perché dono riservato ai re. e i Magi. Questo presepio è conservato nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Da quel momento in poi, fino al 1400, gli artisti modellano statue di legno o terracotta. Quest’attività artistica si sviluppò prevalentemente in Toscana, ma il presepio impiegò poco tempo a diffondersi nel regno di Napoli e da lì in tutti gli Stati italiani. Nel ‘600 e nel '700 gli artisti napoletani diedero alla scena della Natività una nuova connotazione, inserendola in scorci familiari e di vita quotidiana, 4
«Mese del Presepe» In arrivo il Calendario Manifestazioni 2018 - 2019 Ingresso Libero Per tutte le manifestazioni (ad eccezione del Presepe Vivente del 26/12) Stay tuned sul nostro sito web o sulla pagina facebook 5
La bellissima Chiesa di Ruota dopo sistemazione del tetto, imbiancatura e ritocco affreschi Tramonto a Ruota 8
Giornata di apertura Catechismo anno 2018/2019 Parrocchie Colle di Compito , Pieve di Compito e Ruota Nella Bellissima chiesa di Colle di Compito si è tenuta Domenica 21 Ottobre la messa di inizio del catechismo, La messa è stata celebrata da Don Luigi Bertolucci Durante il Padre Nostro Don Luigi ha invitato tutti i bambini ad unirsi a lui per recitare la preghiera che Gesù ci ha insegnato. Un bellssimo momento in cui tutti i ragazzi hanno unito la loro fede 10
Halloween a Ruota La sera del 31 Ottobre i bambini si sono dati appuntamento per fare dolcetto e scherzetto per le via di Ruota. I paesani sono stati divertiti dalla gioia portata dai bambini 11
25 Novembre un giorno che dovrebbe durare un anno La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981.[1] Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930- 1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.[1] Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Tratto da Wikipedia La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani Paolo Biagioni 12
Neve Marzolina Augurandoci che arrivi presto la neve ricordiamo la bella nevicata dello scorsa anno Finalmente è arrivata! La tanto attesa ed annunciata neve, nella notte del 28 febbraio, ha iniziato a cadere. E come per magia, al mattino, ci siamo svegliati in un paesaggio fiabesco. Un manto bianco ed immacolato ha ricoperto i contorni di ogni cosa; il nostro caro paese appariva ancora più bello ed incantato. Sembrava di essere avvolti in un sortilegio , catapultati in un mondo parallelo senza tempo. Qui, dove i bambini giocano liberi per strada, siamo tutti ritornati fanciulli, e rimandati gli impegni lavorativi, abbiamo sentito il richiamo del gioco e dell'avventura. Per le strade innevate i bambini schiamazzavano armati di slittini, le gote arrossate dal freddo e dal movimento, i giovani facevano a pallate, coinvolgendo chiunque passasse in gelide e giocose battaglie di neve. Ovunque si respirava aria di festa e di gratitudine per questa tardiva e insperata sorpresa bianca. Avevamo bisogno di questo stupendo spettacolo, ci era mancato quel silenzio misterioso che solo la neve sa creare ed ancora una volta ci siamo sentiti previlegiati e fortunati a vivere in questo avamposto di frontiera tra le nuvole e i monti. Ridiamo sempre un po' di noi stessi, quando con orgoglio abbondiamo sui centimetri di neve caduta, ma lo facciamo perchè qui, è tutto veramente diverso e lo capiamo proprio in queste occasioni, quando la natura esplode in tutto il suo splendore. Neve speciale, che non ha provocato disagi, ma come dice il proverbio, era neve marzolina ed ha durato dalla sera alla mattina. Così il giorno dopo, lentamente, se ne è andata, lasciando in ognuno di noi immagini da cartolina, il cuore colmo di emozioni ed una rinnovata certezza : è qui che voglio vivere Simonetta Orsi 13
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Pagine tratte dal volume «Gli erbi boni della cucina tradizionale garfagnina» Per gentile concessione dell’autore Ivo Poli 15
LETTERATURA PER RAGAZZI Storie allegre di Carlo Collodi (allegato) Conosciamo Carlo Collodi Ma la sua vera strada la trova quando, già avanti con gli Carlo Collodi (il cui vero nome è Carlo Lorenzini), nasce anni, si dedica alla letteratura per l'infanzia. Come a Firenze il 24 novembre 1826. La madre, Angelina funzionario al servizio dello stato unitario appena Orzali, benché diplomata come maestra elementare, fa formato, inizia con la traduzione dei racconti delle fate la cameriera per l'illustre casato toscano dei Garzoni di Perrault, per poi lavorare a vari libri pedagogici per la Venturi - la cui tenuta a Collodi rimarrà uno dei ricordi scuola. Per questa attività adotta il nome di Collodi che più cari del piccolo Carlo - e in seguito presso la ricca non è altro che il nome del paese originario della famiglia Ginori di Firenze. Il padre Domenico Lorenzini, madre (all'epoca in provincia di Lucca, mentre dal 1927 di più umili origini, debole di carattere e fragile di si trova in provincia di Pistoia). salute, lavora come cuoco per gli stessi marchesi Ginori. Dopo "Giannettino" (1875) e "Minuzzolo" (1877) scrive Primogenito di una numerosa e sventurata famiglia (dei il suo capolavoro "Le avventure di Pinocchio", dieci figli, sei ne muoiono in tenera età), Carlo apparse per la prima volta sul "Giornale dei bambini" frequenta le elementari a Collodi, affidato ad una zia. nel 1881 con il titolo "La storia di un burattino" Malgrado il carattere vivace, inquieto e propenso facendole terminare con il quindicesimo capitolo. Dopo all'insubordinazione, viene avviato agli studi pochi mesi Collodi riprese la narrazione del libro con il ecclesiastici presso il Seminario di Val d'Elsa e poi dai nuovo titolo per portarlo a termine nel 1883 anno in Padri Scolopi di Firenze. cui viene raccolto in volume dall'editore Felice Paggi di Quando il fratello Paolo Lorenzini diventa dirigente Firenze. nella Manifattura Ginori, la famiglia acquista Originariamente le avventure di Pinocchio si finalmente un po' di serenità e di agiatezza, e Carlo può concludevano nell'episodio dell'impiccagione, con la iniziare la carriera di impiegato e di giornalista. morte del burattino. Le proteste dei piccoli lettori del Abbracciando le idee mazziniane, partecipa alle rivolte "Giornale dei bambini" indussero però l'autore a risorgimentali del 1848-49. Negli anni Cinquanta, nel proseguire il racconto, che si concluse definitivamente, suo ruolo appunto di giornalista, descrive la realtà con la trasformazione del burattino in bambino. toscana cogliendone i lati spiritosi e bizzarri, fatta di Qualche anno dopo la sua apparizione in volume, "Le intrighi e storielle da caffè per mezzo di fulminanti avventure di Pinocchio" divennero un testo invenzioni linguistiche. Tutto materiale che confluirà vendutissimo, un classico che indubbiamente nel suo capolavoro, l'intramontabile Pinocchio. oltrepassa i confini della mera letteratura per l'infanzia. Stimolato dalle esperienze come giornalista, comincia a L'opera è stata pubblicata in 187 edizioni e tradotta in scrivere intensamente, esercitando la sua capacità di 260 lingue o dialetti. dar vita, per mezzo della sua poetica, alle novità della Prima di aver goduto del meritato successo, Carlo vita contemporanea. Ne sono testimonianze i suoi Collodi muore, improvvisamente, il 26 ottobre 1890 a primi romanzi "Un romanzo in vapore" e "Da Firenze a Firenze. Le sue carte, donate dalla famiglia, sono Livorno", pubblicati intorno al 1856 e in cui l'autore fu conservate nella Biblioteca Nazionale Centrale di tra i primi a evidenziare la novità tecnologica apportata Firenze. della ferrovia. Scritti di Carlo Collodi: Di ingegno versatile, creativo, spiritoso, Lorenzini fondò • Un romanzo a vapore. Da Firenze a Livorno... in seguito il periodico "Il Lampione" che si prefiggeva di • Giannettino "far lume a chi brancolava nelle tenebre"; dopo la • Minuzzolo (temporanea) restaurazione granducale "Il Lampione" • I racconti delle fate dovette chiudere (riaprirà undici anni dopo) e Lorenzini • Le avventure di Pinocchio si dedicò al giornale "Scaramuccia" (soprattutto di • Occhi e nasi, ricordi dal vero critica teatrale) collaborando ad altri periodici fra cui il • Storie allegre (ALLEGATO IN PDF) "Fanfulla". 16
Servizi del Comune di Capannori a disposizione dei residenti Whatsappiamo Sicurezza COME FUNZIONA: Con il nuovo progetto 'Whatsappiamo sicurezza' i cittadini possono iscriversi al gruppo whatsapp del proprio paese di residenza per segnalare ai vigili urbani e agli altri componenti del gruppo situazioni sospette e tutte le informazioni utili per prevenire furti e reati di altro tipo. A visionare i gruppi whatsapp saranno direttamente gli agenti della polizia municipale che potranno decidere quali accorgimenti prendere in base alle segnalazioni ricevute e se inviare sul posto una pattuglia. Basterà inviare un whatsapp per segnalare in tempo reale alla polizia municipale di Capannori e ai cittadini della propria frazione movimenti e persone sospetti e situazioni di potenziale pericolo al fine di garantire più sicurezza sul territorio. Per creare un filo diretto tra cittadini e Comune, in risposta alla richiesta di maggiore sicurezza proveniente dalla comunità, l'amministrazione Menesini ha pensato di utilizzare uno dei più diffusi social, creando tanti gruppi whatsapp almeno quante sono le frazioni del territorio, e probabilmente più gruppi per ciascuna di quelle più numerose. COME ISCRIVERSI: Sarà possibile iscriversi al servizio 'Whatsappiamo sicurezza' inviando semplicemente una email all'indirizzo sicurezza@comune.capannori.lu.it, indicando il proprio nominativo, indirizzo e numero di cellulare. I gruppi di whatsapp saranno attivati non appena perverranno le iscrizioni. Si invitano i cittadini a non inviare segnalazioni relative ai lavori pubblici o ad altri ambiti che esulano dal tema della sicurezza. http://www.comune.capannori.lu.it/utilizza-i-servizi/servizi/polizia-municipale-e-protezione- civile/polizia-municipale/whatsappiamo-sicurezza/ Acchiapparifiuti Scrivi un messaggio e invialo al 348 60 01 346 usando WhatsApp per segnalare gli abbandoni di rifiuti, sacchi o materiale ingombrante che riscontri su suolo pubblico o bordo strada sul territorio comunale di Capannori. Ascit attiverà le verifiche per la successiva pulizia mentre la polizia municipale effettuerà gli opportuni controlli per risalire all'autore dell'abbandono (sono previste sanzioni fino a 500 euro). Nella segnalazione si prega di inserire quanti più elementi possibili per meglio identificare il luogo,ad esempio foto, posizione Whatsapp, indirizzo o altri riferimenti. http://www.comune.capannori.lu.it/utilizza-i-servizi/servizi/politiche- ambientali/rifiuti/acchiapparifiuti/ 17
Servizi del Comune di Capannori a disposizione dei residenti Cantoniere di Paese Scelte concrete per la cura del territorio: dal 2014 il Comune ha istituito il cantoniere di paese, ossia squadre di operai che si prendono cura delle piccole manutenzioni, con importanti interventi come la pulizia delle zanelle, lo sfalcio dell’erba, il miglioramento della viabilità e dell’arredo urbano. Lo spirito con cui nasce Il cantoniere di paese è quello di una semplificazione del rapporto cittadino/istituzione nella consapevolezza che un Comune territorialmente esteso e articolato come quello di Capannori necessiti di una presenza stabile di operatori nelle frazioni. Cosa fa il cantoniere di paese I principali interventi del cantoniere di paese riguardano: • pulizia zanelle • rimozione frasche • messa in sicurezza banchine • decoro urbano • piccole manutenzioni • Ripristino segnaletica stradale verticale • attività di supporto alla protezione civile • attività di controllo sul territorio Il servizio Cantoniere di paese funge da sportello per tutte le segnalazioni di lavori pubblici da eseguire sul territorio quali: • ripristino pubblica illuminazione • pulizia dei cigli e dei fossi • potatura alberi • manutenzione verde • rifacimento manto stradale • sostituzione lampade votive • installazione segnaletica stradale • installazione guard-rail I cittadini possono richiedere l’intervento del Cantoniere di paese: • recandosi all’Urp - Sportello al Cittadino dal lunedì al sabato dalle 8.45 alle 12.30 • telefonando al numero 335 13 97 378 dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12.30 • scrivendo una mail all’indirizzo di posta elettronica: • cantonieredipaese@comune.capannori.lu.it http:www.comune.capannori.lu.it/grandi-temi/cantoniere-di-paese/ 18
Lucca si apre alla magia di Lucca Comics & Games. Le piazze, le strade, i palazzi storici cosi come le nostre bellissime Mura tornano ad animarsi con migliaia di persone di provenienza, passioni e culture diverse. La citta si ammanta di un’atmosfera unica e speciale, emozionante e coinvolgente. Il Festival e diventato negli anni sempre piu il punto di riferimento internazionale per gli appassionati, dimostrandosi al contempo un valido motore di economia e cultura per il territorio. In questi cinque giorni la nostra citta diventa un luogo fantastico, sognante e quasi ideale, dove le bellezze storico artistiche del nostro centro storico si fondono con l’immaginario dei mondi possibili, dando vita ad una sorta di “Terra di Mezzo”, dove la convivenza fra diverse passioni, diverse esperienze, diverse culture si concretizza. Ed e anche questa la magia che conquista il cuore dei tanti visitatori che ogni anno tornano, per condividere ed essere protagonisti dell’Esperienza Lucca. Alessandro Tambellini - Sindaco di Lucca 19
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