Cult Il mensile culturale RSI Febbraio 2021

Pagina creata da Claudio Proietti
 
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Cult Il mensile culturale RSI Febbraio 2021
Immaginare     In viaggio     Intervista a
gli elefanti   con le donne   Bertrand Chamayou

                    cult                  Il mensile culturale RSI
                                          Febbraio 2021
Cult Il mensile culturale RSI Febbraio 2021
Immaginare
gli elefanti
                                  Sandra Sain
                                  Produttrice Rete Due
                                                                              SGUARDI
                                                                                                  16
                                                                                                  Enrico Bertorelli:
                                                                              4                   una voce capace
                                                                              In viaggio
                                                                                                  di far vibrare le
                                                                              con le donne
                                                                                                  viscere

Raccontarci delle storie è bello. Lo facciamo quotidianamente, senza
essere romanzieri. Quotidianamente ci raccontiamo la nostra vita,
                                                                              ONAIR
                                                                                                  18
                                                                                                  Pandemia, sulle
inseriamo ciò che ci accade in una personalissima cornice interpretativa,     8                   tracce del virus
costruiamo un percorso di senso, a volte inconsapevolmente distorcia-         Diderot torna
mo il reale a vantaggio di una narrazione che ci consoli, ci sostenga,        a scuola
ci confermi.
                                                                                                  DUETTO
Nelle scorse settimane mi è piovuto addosso un libro: mi era stato
consigliato tempo addietro da un collega entusiasta, mi ero incuriosita…      10                  20
e poi era rimasto lì, in un cassetto della memoria. Poi me lo sono            Dopotutto, domani
                                                                                                  Intervista a
ritrovato tra le mani in libreria e, in tempi di confinamento e lockdown,     è un altro giorno
                                                                                                  Bertrand Chamayou
mi sono ritrovata a leggere dei sei mesi trascorsi da Sylvain Tesson,
da solo, in una capanna siberiana, sulla sponda del lago Bajkal.
Una strana simmetria del tutto casuale ma che nel mio personale rac-          12                  RENDEZ-VOUS
conto assume il fascino giocoso del destino.                                  Una Emilie,
Non si tratta di una novità editoriale, Nelle foreste siberiane aveva vinto
nel 2011 il Prix Médicis e il suo autore è una personalità molto amata
                                                                              tutte elettrici
                                                                                                  26
                                                                                                  L’agenda
in Francia, scrittore raffinato e sagace e viaggiatore instancabile e
originale.                                                                    14                  di febbraio
Ecco quindi che, con una vita sociale ridotta ai minimi termini, un           Un rinascimento
pranzo di Natale con auguri alla famiglia via social (così come via social    locale ancora
                                                                                                  NOTA BENE
abbiamo spento le candeline del mio compleanno), una sera mi ritrovo          da scoprire
nel chiuso di una capanna di legno di pochi metri quadrati, stipata
di attrezzi per la caccia e libri, mentre fuori nevica (a Lugano non pro-                         27
                                                                                                  Recensioni
prio come in Siberia ma insomma…).
E mi imbatto in un riferimento a un libro di Romain Gary in cui
un detenuto “disteso sulla branda, chiude gli occhi e pensa ai branchi
di pachidermi selvaggi. Sapere che nella savana vivono delle belve
in libertà basta a dargli sicurezza. Immaginare gli elefanti gli infonde
nuova forza. Finché esisterà la taiga deserta” chiosa Tesson “io starò
bene. La natura vergine è un conforto”.
Ecco, da quella sera, quando il sonno fatica ad arrivare, come fossi
nella taiga, provo a pensare alla savana e agli elefanti, a questi animali
enormi e fragili. È come aprire la porta alla bellezza imponderabile
del nostro mondo. Magari non mi addormento prima ma i miei sogni
prendono altre strade e contemplano un meraviglioso che è rassicurante
speranza. Ve lo consiglio. Immaginare gli elefanti può fare bene.
                                                                                                                       Foto in copertina © pxfuel.com

ACCENTO
Cult Il mensile culturale RSI Febbraio 2021
In viaggio
                                                                     RSI LA 1
                                                                     domenica 7 febbraio alle ore 20.40
                                                                     Serata Evento suffragio femminile
                                                                     rsi.ch/serateevento

con le
                                                                     alle ore 22.00
                                                                     Female pleasure documentario
                                                                     di Barbara Miller

                                                                                                                      Le cinque donne protagoniste del documentario
                                                                                                                      Female Pleasure di Barbara Miller (2018)

donne
Barbara Wezel-Botti
                                                                     Arrivò tardi ma per molte donne fu un
                                                                     giorno storico, a cui RSI LA 1 dedicherà
                                                                     una serata evento il 7 febbraio 2021, a 50
                                                                                                                      e introdussero il diritto di voto comunale e
                                                                                                                      cantonale. Un’esperienza che mise in moto
                                                                                                                      un piacevole effetto domino. Altri seguiro-
                                                                     anni esatti da quel risultato. Dalla Filan-      no e anche il Ticino si allineò nel 1969. L’ar-
                                                                     da di Mendrisio, luogo simbolo del lavoro        rivo in politica delle donne ha significato
                                                                     femminile, si partirà per un viaggio con le      molto, ma non ha risolto tutto. I numeri
                                                                     donne. Grazie a ospiti, testimonianze e im-      di consigliere nazionali, cantonali e ancora,
                                                                     magini, fotograferemo l’oggi per capire a        il numero di consigliere federali o di Stato
                                                                     che punto siamo con la parità.                   non sono ancora equiparabili a quelli degli
                                                                                                                      uomini. La differenza è netta malgrado i
                      La notizia fece il giro del mondo.             Undici rose rosse                                progressi. Pensate che alla Camera dei can-
                                                                           Undici rose rosse posate sugli scranni.    toni, le donne sono solo il 25 per cento, e
                      Anche la Svizzera dopo anni di pressioni       Così vennero accolte le nuove elette in par-     questo a cinquant’anni dal voto. Per non
                                                                     lamento a Berna. Correva l’anno 1971 e alla      parlare dei Comuni e dei Municipi, dove
                      delle associazioni femminili, nel 1971         sessione invernale delle Camere per la pri-      la percentuale di donne sindache resta an-
                      concesse il diritto di voto e l’eleggibilità   ma volta nella storia svizzera, sedevano 11      cora di molto inferiore a quella maschile.
                                                                     parlamentari. Un giorno che portava con sé       Perché si fa ancora così fatica? Che cosa fre-
                      alle donne. Lo fece 53 anni dopo la            il sapore della vittoria ma anche il sudore di   na la parità di rappresentanza in politica, e
                      Germania, 26 dopo l’Italia.                    cent’anni di battaglie.                          come superarla? Durante la serata evento ci
                                                                           La loro entrata in parlamento fu pos-      sarà spazio anche per esempi positivi, come
                                                                     sibile solo grazie a quello che successe 10      quello del Consiglio comunale di Berna. Lì
                                                                     mesi prima: il 7 febbraio 1971 due svizzeri      le donne sono addirittura in maggioranza.
                                                                     su tre (uomini, ça va sans dire) diedero il      Come mai? Una realtà replicabile?
                                                                     loro benestare al diritto di voto femminile
                                                                     e all’eleggibilità delle donne a livello na-     Le filandaie di ieri e di oggi
                                                                     zionale. Nel 1959 fallì il primo tentativo;           Se i consessi politici sono luoghi im-
                                                                     alcuni cantoni, i francofoni in prima linea,     portanti per acquisire diritti, a due riprese
                                                                     non si lasciarono però sfuggire l’occasione      nella storia recente svizzera le associazioni

                                                                                                                                                                          5
SGUARDI                                                                                                                                                               4
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femminili hanno sentito la necessità di ri-        riportare a casa. Certo chi può permetter-         Marie Goegg-
correre alla piazza e agli scioperi. I due più     selo ha degli aiuti. Ma non è per tutti, e non     Pouchoulin (Ginevra,
                                                                                                      24 maggio 1826 –
importanti (1991 e 2019), hanno portato            per tutti i portafogli. Tanto che spesso le        Ginevra, 24 marzo
in campo migliaia di donne. Con una ri-            donne rinunciano al lavoro a tempo pieno           1899) è stata un’atti-
vendicazione simile a distanza di 27 anni:         o rinunciano del tutto al lavoro.                  vista svizzera per
la parità salariale. Perché resta una sfida              La conciliabilità lavoro e famiglia re-      i diritti delle donne.
                                                                                                      Nel 1886 sotto la
aperta quell’inspiegabile differenza di sti-       sta una questione irrisolta per molte don-
                                                                                                      sua guida 139 donne
pendio pur svolgendo le stesse mansioni            ne. Le statistiche dimostrano quanto sia           esercitano per la
degli uomini. È un tema che affronteremo           ancora preponderante nella nostra società          prima volta il diritto
con i rappresentanti di imprese e sindacati.       il modello patriarcale: la madre si occupa         di petizione.
Quali sono i settori più discriminanti per         della cura dei figli e della casa, il padre è al
le donne? E perché esiste ancora questa            lavoro. E se c’è da rinunciare... sappiamo
differenza?                                        come va a finire, almeno nella maggior
      Parlare di donne e di lavoro, dalla Fi-      parte dei casi. Dobbiamo credere che sia
landa di Mendrisio, non è certo un caso.           davvero inconciliabile ambire a posizioni
Prima che diventasse una biblioteca e cen-         di responsabilità e costruire una famiglia?
tro socio-culturale di successo, alla Filanda      No, non vogliamo crederlo: perché esisto-
Torriani-Bolzani lavorarono migliaia di            no esempi positivi, come quello di una dit-
donne e bambine. Era il 1869. E a reggere          ta virtuosa del Mendrisiotto che ha fatto
le sorti della fabbrica, c’erano le filandaie.     della conciliabilità lavoro e famiglia, una
Un lavoro faticoso e pagato poco, che vide         missione.
sfilare sotto il tetto della fabbrica, centinaia
di operaie. Certo oggi, almeno in Svizzera,        La villa delle donne
le condizioni di lavoro e gli stipendi sono             Sapevate che al museo di Villa dei Ce-
migliorati. Resta però ancora da capire            dri di Bellinzona lavorano esclusivamente
come mai, statistiche federali alla mano, a        donne? Ebbene sì, una direttrice e le sue
parità di funzione con gli uomini le donne         dipendenti. Il settore culturale sembra
guadagnano 1500 franchi in meno al mese.           offrire margini maggiori alle professioni-
Quella dell’uguaglianza salariale è anche          ste. Di conciliabilità, di carriera. Un dato
una delle principali preoccupazioni rive-          che ci porta però a ragionare in termini di
late da un sondaggio RSI appositamente             confinamento: è nella cultura che le donne
commissionato per la serata evento. E una          hanno più possibilità? E perché? Non sarà          Si salpa                                               Insieme cercheremo di capire cos’è
delle tante curiosità è questa: le giovani ge-     forse perché questo spazio lavorativo inte-              Sarà un viaggio ricco di spunti e di       successo in questi primi 50 anni dal suffra-
nerazioni sono categoriche su questo pun-          ressa meno agli uomini? A questo proposi-          testimonianze quello che vi proporrà la          gio femminile. Dove sono le donne, e dove
to, ritengono che il viaggio verso la parità       to abbiamo interpellato anche la direttrice        serata evento RSI del 7 febbraio. Ricco di       vogliono arrivare. Naturalmente insieme
sia ancora molto lungo. Come uscire da             dell’Ufficio federale della Cultura, Isabelle      storie, ospiti e temi. Dall’ex consigliera di    agli uomini.
questa impasse?                                    Chassot. C’è poi il vasto campo dell’arte          Stato ed ex consigliera nazionale Laura Sa-
                                                   al femminile, l’arte fatta dalle donne, che        dis, alle giovani generazioni di gran con-
Madri lavoratrici, che fatica…                     spesso assume una connotazione di de-              sigliere. Dalla storia di Gaëlle Thalmann,
anche a fare carriera                              nuncia della condizione femminile. Non             portiere della nazionale svizzera femmini-
     Sarà capitato anche a voi di vedere ar-       mancheremo di parlare anche di questo              le di calcio, alle difficoltà di chi ha dovuto
rivare una mamma trafelata a scuola. Ha            aspetto con un’artista dell’associazione           fare capo alla giustizia per difendere il pro-
appena finito di lavorare, ci sono i figli da      creattivati.ch, Elena Bisignani.                   prio lavoro.                                     Foto © avenir-suisse.ch

                                                                                                                                                                                                  7
SGUARDI                                                                                                                                                                                       6
Cult Il mensile culturale RSI Febbraio 2021
Rete Due / Diderot
ogni mercoledì alle ore 17.40
rsi.ch/diderot

Diderot torna
a scuola
Mattia Pelli
e Enrico Bianda

                       Da quando siamo entrati in questa difficile stagione di incer-
                       tezza, dal mese di marzo in avanti, una delle questioni per noi
                       più delicate da affrontare ci è sempre sembrata quella della
                       scuola. Fin da subito ci siamo interrogati sulla didattica a                    © istockphoto
                       distanza e sul destino della scuola in un momento così com-
                       plicato sia per gli studenti di tutti i livelli che per i docenti.
                       Ogni grado della scuola sta attraversando difficoltà che sono
                       state affrontate con generosità da parte di tutti. E queste
                       difficoltà non possono che riflettersi sulla società tutta.
                       È stato dimostrato: l’apprendimento cognitivo ne risente e
                       le disuguaglianze si accrescono. È per questo che sentiamo
                       particolarmente urgente il tema della scuola e abbiamo deciso
                       di dedicarvi uno spazio fisso settimanale. Lo abbiamo intito-
                       lato Diderot torna a scuola. Ogni mercoledì, dentro il nostro
                       pomeriggio, dove affronteremo di volta in volta i temi più
                       stringenti legati all’insegnamento, con uno sguardo attento
                       al territorio ma aperto agli spunti di riflessione che proven-
                       gono dal resto della Svizzera, dall’Italia e dal mondo.
                       La prima puntata è andata in onda il 13 gennaio. Si è tratta-        E poi andremo avanti, settimana dopo settimana fino
                       to di una puntata monografica, interamente dedicata al tema          a giugno, cercando di costruire insieme a docenti e persona-
                       con ospiti Emanuele Berger, Magda Ramadan nella prima                le specializzato e anche con gli studenti, una comunità di
                       parte, Rosario Talarìco e Fabio Pusterla nella seconda.              riferimento che potrà - speriamo - trovare in Diderot torna
                       Chi fosse interessato può sempre riascoltare i contenuti sul         a scuola, un punto di riferimento e le risposte necessarie alle
                       nostro sito. Tra i temi che sono emersi, uno al quale teniamo        domande che agitano questo mondo così importante che
                       particolarmente. La scuola ticinese è una scuola inclusiva.          è la scuola. Intanto sappiamo una cosa: questa pandemia
                       Ai nostri ospiti abbiamo chiesto come preservare questo              ha riportato l’insegnamento e il ruolo dei docenti al centro
                       carattere e magari riuscire anche a farlo crescere.                  del dibattito. È una buona occasione per tutti.

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ONAIR                                                                                                                                                         8
Cult Il mensile culturale RSI Febbraio 2021
Rete Due / Domani è un altro giorno                                                     È bello esserci, insieme a Patricia Barbetti, anche nel 2021, con
ogni venerdì alle ore 11.00 e replica sabato alle ore 16.00                             un Domani è un altro giorno che presenta anche qualche novità.
rsi.ch/domani                                                                           Il 2020 è stato un anno che ha messo a dura prova il nostro
                                                                                        magazine dedicato agli spettacoli, alle prese con le chiusure, le

Dopotutto, domani
                                                                                        mezze aperture, le riaperture e le nuove chiusure dei teatri e dei
                                                                                        cinema in Svizzera e nel resto d’Europa. Insieme a interpreti
                                                                                        della scena e del set, registi, musicisti, attori e tecnici, abbiamo

è un altro giorno…!
                                                                                        aspettato, sperato, ci siamo commosse per la loro tenacia,
                                                                                        abbiamo seguito i loro sforzi creativi e produttivi e gli eventi
                                                                                        - alcuni emozionanti - che hanno saputo mettere in campo per
                                                                                        l’online, la radio, la tivù. Abbiamo dato più spazio agli ospiti
Sabrina Faller
                                                                                        in diretta, facendo di necessità virtù, ovvero sfruttando l’obbli-
                                                                                        gatorietà della linea telefonica per raggiungere personaggi
                                                                                        che difficilmente avremmo potuto avere in studio a Lugano
                                                                                        o a Milano. Un altro anno non facile è quello che si prospetta
                                                                                        ora per il mondo dello spettacolo, ma le produzioni, i proget-
                                                                                        ti per la desideratissima riapertura primaverile continuano
                                                                                        a prendere forma e noi li seguiremo con attenzione e passione.
                                                                                        Il cinema ci riserva una sorpresa: annoveriamo infatti tra i
                                                                                        nostri Cinefili senza guinzaglio Moira Bubola, che si confronterà
                                                                                        con Enrico Magrelli e con Francesca Monti in alternanza
                                                                                        settimanale.
                                                                                        Il mese di gennaio si apre con ospiti come Claudia Lombardi,
                                                                                        che con la sua Fondazione si può definire una vera e propria
                                                                                        mecenate della scena italofona, per proseguire con Giona
                                                                                        Nazzaro, fresco di nomina, direttore artistico del Film Festival
                                                                                        di Locarno, e con Claudio Longhi, nuovo direttore del Piccolo
                                                                                        Teatro di Milano. E c’è un’altra novità: da gennaio Domani
                                                                                        è un altro giorno non è più solo in diretta il venerdì alle 11.00,
                                                                                        ma si replica il sabato pomeriggio alle 16.00 su Rete Due.

           Domani è un altro giorno è condotto da Patricia Barbetti e Sabrina Faller.

                                                                                                                                                                    11
ONAIR                                                                                                                                                          10
Cult Il mensile culturale RSI Febbraio 2021
Rete Due / Domenica in scena                                                                     Il 7 febbraio 1971, gli aventi diritto di voto, all’epoca ancora
domenica 7 febbraio alle ore 17.35                                                               esclusivamente uomini, decisero di introdurre il suffragio
rsi.ch/radiodrammi                                                                               femminile a livello federale, con una maggioranza del 65,7 per
rsi.ch/scenaviva                                                                                 cento. Con la modifica costituzionale, le donne svizzere avevano
                                                                                                 conquistato il diritto di voto e di eleggibilità soltanto a livello

Una Emilie,
                                                                                                 federale. La maggior parte dei Cantoni che non lo avevano
                                                                                                 ancora fatto introdusse tuttavia la parità dei diritti politici con-
                                                                                                 temporaneamente alla Confederazione; il Ticino l’aveva già fatto

tutte elettrici
                                                                                                 il 19 ottobre 1969 il Canton Grigioni lo farà il 5 marzo 1972.
                                                                                                 Realizzati in occasione del suffragio Ti, RSI sta riproponendo
                                                                                                 l’ascolto de L’arduo cammino il lento ma inesorabile avanzamen-
                                                                                                 to delle donne svizzere verso l’emancipazione raccontato a
Francesca Giorzi
                                                                                                 partire dalla SAFFA, (saffa.ch) la prima esposizione svizzera sul
                                                                                                 lavoro femminile organizzata a Berna nel 1928 che accolse
                                                                                                 anche una delegazione dalla Svizzera italiana. E Profili d’archivio
                                                                                                 di donne riunite costruito sui materiali messi a disposizione da
                                                                                                 AARDT di Massagno.
                                                                                                 Per riflettere su quanto storicamente accaduto nel giorno della
                                                                                                 ricorrenza, Domenica in scena propone l’ascolto di uno spetta-
                                                                                                 colo teatrale, adattato per la radio, che stava percorrendo i teatri
                                                                                                 svizzeri dopo Baden, Lucerna e Ginevra avrebbe dovuto
                                                                                                 raggiungere Zurigo, Coira, Neuchâtel e Basilea. Prodotta dalla
                                                                                                 compagnia SupergiùTeatro con 4 attrici poliglotte (Sabine
                                                                                                 Fehr, Jasmin Mattei, Moira Albertalli, Vanda Beffa) capaci di
                                                                                                 recitare in tutte le 4 lingue nazionali Una Emilie Kempin-Spyri,
                                                                                                 tutte Emilie, racconta una storia al contempo singolare e univer-
                                                                                                 sale: quella della prima giurista svizzera che, alla fine dell’800,
                                                                                                 fu costretta ad emigrare negli Stati Uniti per praticare, di
                                                                                                 diritto, la sua professione.
                                                                                                 La storia di Emilie, nipote dell’autrice di Heidi, porta a riflet-
                                                                                                 tere sul ruolo e le conquiste della donna nella società, ma anche
                                                                                                 sulla fatica a legittimare le proprie aspirazioni nella sfera
                                                                                                 privata. Il radiodramma, prodotto con il sostegno della Fonda-
                                                                                                 zione Svizzera per la Radio e la Cultura e registrato da Lemura
                                                                                                 Recording Studio è scritto e diretto da Sara Flaadt. Lo spetta-
                                                                                                 colo è visibile in forma video sul portale rsi.ch/scenaviva in
                                                                                                 lingua tedesca, nel sito potete trovare altri 24 spettacoli propo-
                                                                                                 sti dalle compagnie sul palco digitale di RSI.

                      Emilie Kempin-Spyri (1853–1901). © Wikipedia - Universitätsarchiv Zürich

                                                                                                                                                                     13
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Cult Il mensile culturale RSI Febbraio 2021
Rete Due / Voci dipinte
domenica 14 febbraio alle ore 10.35
rsi.ch/vocidipinte

Un rinascimento
locale ancora
da scoprire
Monica Bonetti

                      La casa editrice, specializzata in volumi di pregio, Silvana
                      Editoriale ha recentemente dato alle stampe nella sua collana
                      biblioteca d’arte l’ultimo lavoro della storica dell’arte ticinese              Bernardino Luini, Crocifissione, particolare con la Vergine svenuta sorretta dalle pie donne, 1529,
                      Lara Calderari. Il libro si intitola Il Rinascimento a Lugano -                 Lugano, chiesa di Santa Maria degli Angeli, tramezzo. © Foto Ginevra Agliardi

                      Arte e architettura e colmando una lacuna storiografica che va
                      dalla seconda metà del Quattrocento a metà Cinquecento,
                      ricostruisce le vicende, i protagonisti e le dinamiche del rinno-
                      vamento delle arti in chiave rinascimentale nei territori della
                      Svizzera italiana.
                      Se da una parte lo studio della Calderari contribuisce a chia-       A rendere specialmente meritorio il lavoro di Lara Calderari
                      rire un capitolo di storia artistica ancora poco considerato nella   è anche la peculiare storia della regione di Lugano e della
                      sua completezza e complessità esso ha soprattutto il merito          sua valle, segnata da numerose distruzioni e da gravi lacune
                      di coniugare l’inquadramento storico artistico della regione         documentarie, una difficoltà che ha reso particolarmente
                      con la documentazione attenta e accurata delle imprese artisti-      complesso lo studio. All’ampio e scrupoloso inquadramento
                      che che vi si svolgono. E in questo approccio si sente in tutta      storico artistico seguono i capitoli monografici dedicati alle
                      la sua ricchezza l’esperienza di Lara Calderari che per l’Ufficio    imprese. Ne citiamo due che spiccano per dimensioni e valore:
                      dei beni culturali del Cantone Ticino si occupa da ricercatrice      la cattedrale di San Lorenzo con la sua facciata e Santa Maria
                      di restauro.                                                         degli Angeli, certo con la celebre decorazione del tramezzo
                      Lo scenario storico in cui si svolgono gli avvenimenti è assai       di Bernardino Luini, ma non solo. Perché la ricostruzione della
                      travagliato. Nel giro di poco meno di 15 anni le terre in questio-   scena artistica luganese è anche occasione per riconsiderare
                      ne passano dal dominio sforzesco a quello francese (1499) e          il ruolo e il catalogo di alcuni pittori attivi nel borgo e nei
                      poi a quello svizzero (1513), determinando una svolta politica       dintorni nei primi decenni del Cinquecento.
                      epocale non priva di incertezze. Sul piano religioso invece,         Lara Calderari presenterà lo studio appena pubblicato e le
                      una certa stabilità è garantita dal protrarsi fino al tardo Otto-    importanti conclusioni che ne derivano nella puntata di Voci
                      cento dell’appartenenza alla diocesi di Como.                        Dipinte di domenica 14 febbraio.

                                                                                                                                                                                                             15
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Cult Il mensile culturale RSI Febbraio 2021
Rete Due / Domenica in scena
domenica 14, 21 e 28 febbraio alle ore 17.35
rsi.ch/radiodrammi

Enrico Bertorelli:
una voce capace di far
vibrare le viscere
Francesca Giorzi

                       Si tratta certo di tecnica, professionalità, esperienza; anche la       60 al 2016, Enrico ha frequentato assiduamente lo studio 4
                       professione dell’attore si fonda su una certa base teorica, ma          della RSI trovando anche l’amore in Pucci Giussani, fra le prime
                       poi… se non si ha la sensibilità di modulare, se non si ha la testa     donne ad intraprendere la carriera di tecnico audio, divenuta
                       per porgere e capire, se non si ha il carattere per cogliere e inter-   poi compagna di vita. Nel 1980 entra a far parte della compa-
                       pretare… bhé non c’è tecnica che tenga. E di carattere Enrico           gnia del Teatro la Maschera appena fondata, assidua l’atti-
                       Bertorelli ne aveva da vendere. Sempre pronto a sviscerare il           vità nel decennio successivo: è Lopachin ne Il giardino dei ciliegi
                       senso profondo di quanto andava ad interpretare, e se qualche           (1985); è Jerry in Tradimenti di Pinter (1987) ed è Baylor in
                       conto non gli tornava era pronto a chiederne ragione. Uno               Menzogne della mente di Sam Shepard proposto nel 1991 al
                       spirito critico sempre attivo e prezioso.                               Teatro Kursaal di Lugano. La popolarità arriva naturalmente
                       Torinese d’origine con fratelli e nipoti a condividere la profes-       attraverso la televisione con Cristina D’Avena negli anni 90
                       sione, debutta al Teatro Gobetti nel 1963 e già pochi anni dopo         alla quale Enrico faceva da papà in Arriva Cristina, mentre
                       inizia la sua 50ennale carriera alla RSI. È del 1966 la prima           le nuove generazioni conoscono la sua voce perché è quella
                       testimonianza ne La cameriera nuova di Maria Azzi Grimaldi,             di Cell nella celebre serie animata Dragonball.
                       il giovane Bertorelli era diretto da Bernardo Malacrida.                Un incidente nel 2008 gli ha impedito di proseguire l’attività
                       Con 990 documenti presenti in archivio, scorrere le collabora-          di doppiatore, ma la sua forza e la sua determinazione gli
                       zioni ci permette di percorrere la storia della prosa alla RSI,         hanno permesso di ritornare all’attività radiofonica e lasciarci
                       ai quali va aggiunta la 70ina di documenti televisivi risalenti         ulteriori, intense, interpretazioni fino al 2016 anno nel quale
                       agli anni nei quali si faceva ancora teatro in televisione.             partecipò al Nietzsche di Colli. La sua intensa attività radiofoni-
                       È del 1968 Amodeo o come sbarazzarsene di Ionesco rappresenta-          ca verrà evocata nel mese di febbraio con la messa in onda di;
                       to al Teatro Apollo di Lugano con la produzione e la regia              L’uomo nudo e l’uomo in frac di Dario Fo con la regia nel 1981
                       televisiva di Vittorio Barino, e la regia teatrale di Carlo Castelli,   di Fabio Barblan; Il mistero di Thor Bridge nel quale diretto dallo
                       dove Bertorelli era il secondo Amedeo al fianco di Alberto              stesso regista interpreta nel 1996 Sherlock Holmes; e Caschi
                       Canetta. Intensa attività radiofonica, dicevamo, 990 documen-           il mondo di Flavio Stroppini per il quale al fianco di Ketty Fusco
                       ti, certo alcuni sono singole puntate non produzioni, ma                ha interpretato il carteggio tra Giuseppe Verdi e Giuseppina
                       nell’arco di tempo che va dai primi ingaggi di metà degli anni          Negroni Morosini.

                                                                                                                                                                          17
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RSI LA 1 / Pandemia                                                                                            Il 25 febbraio 2020 la Svizzera registrava il primo caso ufficiale
domenica 21 febbraio alle ore 20.40                                                                            di Covid-19 con un paziente risultato positivo in Ticino.
rsi.ch/la1                                                                                                     A un anno da quella giornata che preannunciava un cambia-
                                                                                                               mento epocale nelle nostre vite e mentre l’arrivo dei primi

Pandemia, sulle
                                                                                                               vaccini apre nuove prospettive nella lotta al coronavirus,
                                                                                                               gli autori del documentario propongono una rilettura originale
                                                                                                               di questa difficile e drammatica annata.

tracce del virus
                                                                                                               In un’operazione concertata con tutte le unità aziendali della
                                                                                                               SSR, questo documentario di novanta minuti vuole ripercorre-
                                                                                                               re gli ultimi dodici mesi senza limitarsi a una fredda cronolo-
                                                                                                               gia di fatti e polemiche.
Mario Casella
                                                                                                               Molte sono le domande ancora aperte sull’inizio e sulla diffu-
                                                                                                               sione del virus. Con un viaggio a ritroso nel tempo e che tocca
                                                                                                               alcuni luoghi centrali per la propagazione della pandemia,
                                                                                                               gli autori hanno cercato le risposte ad alcuni interrogativi cen-
                                                                                                               trali.
                                                                                                               Attraverso quali canali il virus è arrivato in Svizzera? In che
                                                                                           Un documentario     modo hanno reagito le istituzioni di fronte a una pandemia
                                                                                           di Philippe Blanc   che già da tempo era stata preannunciata come uno dei perico-
                                                                                           e Mario Casella
                                                                                                               li più probabili per il futuro del nostro paese? Quali costi
                                                                                                               umani e sociali ha generato la Covid?
                                                                                                               Il documentario svela alcuni risvolti ancora poco noti di que-
                                                                                                               sta emergenza sanitaria. Il nuovo virus circolava in Europa già
                                                                                                               circa quattro mesi prima dell’arrivo in Svizzera: dettagli e
                                                                                                               retroscena dei primi focolai in Italia e Germania. I primi segna-
                                                                                                               li d’allarme arrivano a Berna con la comunicazione da parte
                                                                                                               delle autorità di sorveglianza europee di un bus carico di
                                                                                                               turisti cinesi di Wuhan in viaggio da Roma a Parigi attraverso
                                                                                                               il Ticino e le Alpi svizzere. Questi e altri episodi inediti o poco
                                                                                                               noti, accompagnano una rivisitazione carica di emozioni
                                                                                                               dell’anno pandemico.
                                                                                                               Pazienti, operatori sanitari, ricercatori, politici, operatori
                                                                                                               economici e altri attori coinvolti in ogni angolo della Svizzera
                                                                                                               nella lunga maratona per sconfiggere il virus, raccontano le
                                                                                                               loro esperienze lasciando intravvedere una luce di speranza in
                                                                                                               fondo a questo lungo tunnel nel quale ci siamo infilati a fine
          Il primo dei due ospedali costruiti in Cina in tempi record. © asia-review.com                       febbraio 2020.

                                                                                                                                                                                   19
ONAIR                                                                                                                                                                         18
Intervista a cura                             L’intervista è andata in onda
                                                                                 di Paolo Borgonovo                            il 15 ottobre 2020 in Reteduecinque
                                                                                                                               rsi.ch/retedue/speciali

                                                                                 Bertrand Chamayou
                                                                                 Insonne modernità

Bertrand Chamayou è uno dei più apprezzati pianisti della sua genera-
zione e un convinto ambasciatore della musica contemporanea: ha collabo-         Bertrand Chamayou è una figura atipi-         stimoli. La nostra conversazione pren-
rato con molti compositori, tra cui Boulez, Dutilleux, Kurtág, Adès e Jarrell.   ca di virtuoso della tastiera. Ama quasi      de le mosse dal suo recente progetto,
Nato a Tolosa nel 1981, ha mosso i primi passi nel conservatorio della sua
                                                                                 dissimulare la propria prodigiosa tec-        risalente all’ottobre scorso: il CD Good
città, poi perfezionandosi a Parigi con Jean-François Heisser e a Londra
con Maria Curcio, tra i suoi mentori ama citare soprattutto Murray Perahia.      nica, rinunciando a effetti roboanti e        Night, uscito per Erato.
Tra il 1998 e il 2001 si mette in luce in diversi concorsi, tra cui il Krainev   superficiali, seducendo però il pubbli-
e il Marguerite-Long-Jacques-Thibaud, che danno un forte impulso alla            co tramite un virtuosismo elegante e
sua carriera concertistica e discografica. Nel 2019 la sua registrazione dei     sempre al servizio della musica: pone         Good Night: Non si tratta di
concerti per pianoforte e orchestra n. 2 e n. 5 di Saint-Saëns vince il
premio Gramophone Recording of the Year.
                                                                                 molta cura nell’evidenziare gli aspetti       una semplice raccolta di celebri ninne
                                                                                 strutturali del repertorio che affronta,      nanne, bensì di un progetto molto
                                                                                 con la lucidità del compositore o del         raffinato.
                                                                                 direttore d’orchestra. Lo incontriamo
                                                                                 poco prima di ritrovarlo sul palco del             Da parecchio tempo nutrivo il desi-
                                                                                 LAC di Lugano alle prese con il Concerto      derio di realizzare una raccolta di ninne-
                                                                                 in sol per pianoforte e orchestra di Mauri-   nanne, o “berceuses”, perché le “berceu-
                                                                                 ce Ravel - accompagnato dall’Orche-           ses” pianistiche sono davvero dei tesori,
                                                                                 stra Sinfonica della Svizzera italiana        a partire ovviamente dalla produzione di
                                                                                 diretta da Fabien Gabel. Al microfo-          Chopin, ma in effetti molti compositori si
                                                                                 no si racconta con cordiale sincerità,        sono espressi in questo genere con risul-
                                                                                 comunicando una passione profonda             tati magnifici. Naturalmente con questo
                                                                                 per la musica che si rinnova di giorno        discorso stiamo andando ben oltre l’am-
                                                                                 in giorno, alla ricerca di sempre nuovi       bito di una semplice melodia per bambi-

                                                                                                                                                                          21
DUETTO                                                                                                                                                               20
ni: la “berceuse” è molto più di questo. Per     ho sempre voluto mettere al primo posto         rio di trattare il genere della “berceuse” a    spettiva con il presente. Sono da sempre
quanto mi riguarda, io, in quanto soffe-         la musica, prima del virtuosismo.               un alto livello qualitativo.                    persuaso di questo: se la musica classica
rente di insonnia, sono sempre stato affa-             Forse sì, è una piccola provocazione                                                      non fa parte del mondo dei giovani, ciò
scinato dal mondo della notte e da quel          da parte mia quella di registrare un al-                                                        dipende anche dal fatto che non c’è suffi-
momento intermedio che si trova tra la           bum interamente “lento”, completamen-           Lei ama molto la musica contempo-               ciente offerta di musica contemporanea;
veglia e il sonno, e ho voluto analizzarlo       te meditativo. Non è una scelta dovuta al       ranea e la promuove in vari modi.               il pubblico è stato abituato molto a tutto
dal punto di vista emozionale. È un mo-          periodo di quarantena, mi creda, ci avevo       Cos’è per lei la modernità?                     ciò che è antico e troppo poco a ciò che è
mento in cui si è soli, dinanzi all’oscurità,    già pensato prima del lockdown. Al con-         E… piccola curiosità, non ha ancora             moderno, con il risultato che i giovani si
nel silenzio, alla ricerca di una sensazione     tempo, oltre a questo aspetto che, come         pensato di comporre musica?                     sentono fuori posto in una sala da concer-
di conforto e di tenerezza, ma in cui si può     lei dice, si può considerare provocatorio,                                                      to, quasi intimoriti.
avvertire anche una certa ansia, perfino         ce n’è anche un altro che forse è perfetta-           Non solo ci ho pensato, ma ci ho                Ovviamente la modernità di oggi è
una vera e propria angoscia.                     mente in linea con le esigenze del mercato:     pensato a tal punto che, da adolescente,        diversa da quella del 1960 o del 1970: la
      In verità, nella mia ricerca di “ber-      alludo al fatto che Good Night si presenta      la cosa che più facevo era comporre musi-       nostra è una modernità meticcia, multi-
ceuses”, ho scoperto che i compositori in        come un “concept - album”, cosa oggi più        ca, anche prima di dedicarmi seriamente         culturale, che accoglie tendenze diverse;
esse dipingono tutte queste differenti e         diffusa che un tempo (per esempio sulle         al pianoforte. In un secondo tempo sono         alcuni musicisti sono molto sperimentali,
contrastanti sensazioni: grazie a ciò, una       piattaforme in streaming) anche rispetto        stato preso dalla carriera di pianista che si   altri sono molto legati alla tonalità tradi-
raccolta di “berceuses” come quella da me        ai progetti monografici.                        è presto trasformata in carriera di solista e   zionale, in un turbinio di elementi diversi,
selezionata non rischia affatto l’uniformi-            Avevo il desiderio di elaborare qual-     a quel punto ho dovuto mettere da parte         e si trova del buono un po’ dappertutto.
tà; al contrario, in essa si riesce ad avere     cosa di moderno, con l’idea di realizzare       la composizione.                                Da ragazzo sono stato molto influenzato
una grande varietà di atmosfere e di stili.      una specie di “playlist” che potesse pas-             Nelle mie intenzioni si trattava di       da Boulez e Stockhausen, che amo anco-
Concludendo, direi che Good Night è il mio       sare sulle piattaforme di streaming, ma         una scelta provvisoria, ma che è diventa-       ra infinitamente, ma ci sono tante cose
personale omaggio alla mia insonnia.             non nel solito senso di tanti prodotti pu-      ta pressoché definitiva, e dico “pressoché”     interessanti venute dagli Stati Uniti, e c’è
                                                 ramente commerciali che si trovano nel          perché in teoria potrei rimettermi a com-       l’estrema qualità tanto quanto l’estrema
                                                 gran calderone della musica classica… e         porre. Devo tuttavia confessare che non         mediocrità.
Il mercato concertistico ha come                 così mi sono riproposto di ricorrere ad al-     ho più ritrovato quella naturalezza che               In occasione di ogni prima assoluta
parole d’ordine velocità, esteriorità,           cuni brani conosciuti, ma senza trascura-       avevo da ragazzo, mi sento un po’ bloc-         comincia un’avventura di cui non sap-
virtuosismo… il suo programma                    re anche delle scoperte o riscoperte.           cato ora e non so come uscirne… Non ho          piamo in anticipo l’esito, ma è sempre
basato sulle ninne-nanne è una pro-                    Desideravo un progetto che, come lei      perso ogni speranza, magari ci ritornerò,       una bella avventura, e in ogni caso nella
vocazione? Forse una riflessione                 ha gentilmente detto, intendesse essere         ma, in ogni caso, questo amore per la com-      nostra epoca non dobbiamo dimenticare
sul ruolo del concertista moderno?               molto raffinato, non un prodotto banale         posizione mi ha lasciato il gusto della mo-     che il ventesimo secolo è finito, e che ab-
                                                 da streaming con i soliti pezzi facili; un      dernità, della musica contemporanea, che        biamo alle spalle già due decenni del se-
      È un’ottima domanda. Devo ammet-           album di facile ascolto, ma al contempo         ho amato fin dalla prima giovinezza. Amo        colo nuovo, con molte cose meravigliose e
tere che non ci avevo pensato proprio in         ricco di rarità, di scoperte e di musiche       tutto il resto ovviamente, ma la musica         con stili talmente differenti che cambiano
questi termini precisi, ma in ogni caso si       contemporanee, e che raccontasse una            contemporanea in particolare è centrale         completamente la nostra stessa percezio-
tratta di una reale antitesi in cui mi sono      storia in maniera molto elegante e sottile,     nella mia vita e trovo che dovrebbe esserlo     ne della musica e dei generi musicali. A
sempre trovato fino ad oggi. Mi sono dedi-       rispettando il genere scelto.                   sempre di più nelle programmazioni con-         volte si tratta di musiche che si avvicinano
cato a progetti monografici molto seri, ma             Mi sono immaginato come un re-            certistiche.                                    al mondo del pop, a volte, al contrario, di
allo stesso tempo ho dato grande spazio al       gista cinematografico alle prese con un               Troppo spesso la musica contempo-         esperimenti molto ricercati, e tutto que-
virtuosismo, ho eseguito molto spesso le         film di genere, magari un buon polizie-         ranea viene accantonata: magari si orga-        sto si mescola. E ci sono scene emergen-
musiche di Liszt, Saint-Saëns, Ravel - com-      sco, tanto per fare un esempio, un regista      nizzano delle prime assolute ogni tanto,        ti anche in paesi non occidentali, paesi
positori magnifici, ovviamente, ma perlo-        che rispetta e sfrutta le caratteristiche del   ma io credo che ogni arte dovrebbe porre        asiatici, Medio Oriente, America latina,
più legati a un repertorio brillante che in      genere per raccontare una bella storia nel      la modernità e gli artisti viventi al centro    Australia… insomma, tante tendenze e un
effetti non è mai stato in sé la mia priorità:   modo migliore. Insomma, avevo il deside-        dell’interesse, e guardare il passato in pro-   mosaico di stili che mi interessa difendere.

                                                                                                                                                                                             23
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Con l’OSI, lei ha in programma                  ristica, tanto da far pensare a Massenet,         possiamo sapere se i tentativi di ricostru-    Prima di salutarci, ci parli dei suoi
il Concerto in sol maggiore                     che Ravel adorava e che considerava come          zione organologica e di prassi esecutiva       prossimi progetti.
per pianoforte e orchestra di                   un grande modello. Il primo e il terzo mo-        siano attendibili in tutto, e sappiamo che
Maurice Ravel, indubbiamente                    vimento sono più leggeri, apertamente             le ricerche, per quanto serie, non possono           Ah, ne ho davvero molti, e spero in-
un capolavoro immenso ma                        virtuosistici, e forse, per entrambi, i mo-       produrre risultati incontrovertibili fin nel   nanzitutto che, malgrado la pandemia, si
di certo non una rarità.                        delli più o meno mediati sono la scrittu-         dettaglio, ma in ogni caso sono sicuro di      possa prima o poi ricominciare a suonare
Facciamo un piccolo gioco:                      ra brillante di Saint-Saëns e i concerti di       questo: il fatto stesso di suonare su stru-    in pubblico e riprendere le rotte interna-
supponiamo che io non ne abbia                  Mozart.                                           menti storici musiche già molto esegui-        zionali: penso ai vari progetti che avevo,
mai sentito parlare.                                  Per riassumere: il cuore pulsante del       te sul pianoforte moderno (per esempio         per esempio negli Stati Uniti, dove vado
Cosa mi devo aspettare?                         Concerto in sol per pianoforte e orchestra è un   le sonate di Beethoven, gli Improvvisi di      spesso, che sono stati cancellati, e penso
                                                gran movimento lento incorniciato da              Schubert, le sonate di Haydn e Mozart)         alla situazione e che è molto triste ovun-
      Cosa si deve aspettare… dovrò in par-     due movimenti molto leggeri, un concer-           apporta di per sé uno stimolo nuovo ai         que. Ma dal punto di vista musicale mi
te rivelare il contenuto di questo concer-      to che, infine, contrariamente al Concerto        nostri riflessi e ci costringe a rinnovare i   stanno a cuore due priorità. Innanzitutto,
to, un po’ come la trama di un film. Nel        per la mano sinistra, che è della stessa epoca    nostri usuali parametri di ascolto.            le prime esecuzioni assolute: io continuo
complesso richiamerei l’attenzione su due       ma così cupo, è estremamente luminoso,                  Questo conferma, cosa per me             a commissionare regolarmente nuova
aspetti interessanti (a parte il fatto che si   un concerto “solare”.                             estremamente affascinante, che l’inter-        musica ai vari compositori con cui sono
tratta di un capolavoro universalmente ri-                                                        pretazione va considerata un “work in          in contatto, prevedendo almeno due o tre
conosciuto come tale).                                                                            progress”, non un qualcosa di fissato per      progetti all’anno. L’altra priorità riguarda
      Il primo aspetto: Ravel era basco, l’ha   Abbiamo parlato di modernità,                     sempre. Per parte mia, per esempio quan-       Ravel e mi riporta alla costa basca. Abito
sempre rivendicato e ci sono opere che lo       torniamo ora al passato.                          do mi accosto al concerto di Ravel con una     tra Parigi e la costa basca francese, a sud
attestano musicalmente. Il concerto in          Lei ha sperimentato anche le tastiere             nuova orchestra e con un nuovo direttore,      di Biarritz: la città si chiama Saint-Jean-
sol deriva da una rapsodia per pianoforte       storiche, gli strumenti antichi.                  nondimeno ritengo che la combinazione          de-Luz, dove Ravel ha composto circa
e orchestra basata su temi e ritmi baschi,      Come le è nato quest’interesse                    inedita possa o debba apportare qualcosa       la metà delle sue opere. Intendo creare a
brano mai ultimato da Ravel, che però ne        per la prassi esecutiva storicamente              di nuovo, e non è detto che io debba per       Saint-Jean-de-Luz un grande festival de-
ha riutilizzato temi e ritmi nel concerto.      informata?                                        forza suonare sempre al solito tempo di        dicato a Ravel e anche un’accademia di
In esso si sentono dei forestierismi, dei                                                         metronomo, se cambiano l’orchestra e il        musica, e forse anche un auditorium, in
tratti che possono sembrare ispanici, spa-            Per me questo ha a che vedere con il        direttore con cui mi rapporto.                 un secondo tempo. Già dal 2021 prenderà
gnoleggianti; in realtà si tratta di temi ba-   mio amore per le novità. È vero che oggi                In ultima analisi, gli strumenti an-     il via questo grande festival, che sarà in-
schi, ed è forse tra le sue opere quella che    il recupero degli strumenti originali e del-      tichi hanno suscitato il mio interesse         centrato sulla figura di Ravel ma nel quale
più dipende dalle sue radici basche. Ci         la prassi esecutiva antica non si può più         apportando all’interpretazione consueta        non mancheranno, ancora una volta, delle
sono anche altre influenze nel concerto in      dire così nuovo, visto che era già vivo negli     un tocco inedito di maggior flessibilità e     prime esecuzioni assolute di musica con-
sol, ovviamente quelle del jazz: ricordia-      anni Cinquanta, ma di fatto è diventato           di dolcezza. Inoltre, rispetto al pianofor-    temporanea.
mo la precedente tournée di Ravel negli         popolare soprattutto negli anni Ottanta e         te moderno da concerto, che, per quanto
Stati Uniti.                                    Novanta, e io ero adolescente proprio ne-         riguarda la struttura, è praticamente im-
      Il secondo aspetto: è un’opera ve-        gli anni Novanta.                                 mutato da decenni, gli strumenti storici,
ramente neoclassica. Ravel inizialmente               La vera importanza del fenomeno             per altro assai diversi tra loro se france-
voleva intitolarla “Divertissement”, ma         risiede ovviamente nel fenomeno stesso,           si, tedeschi, inglesi… si presentano come
non ebbe l’autorizzazione dal suo editore       che è un processo storico estremamente            esperimenti in evoluzione dinamica. Stru-
- anche Ravel era legato al business - che      interessante, e nel fatto che gli strumen-        menti antichi prodotti a pochi decenni di
preferì la dicitura di “Concerto”, ritenen-     ti antichi sono in sé magnifici. Ma, cosa         distanza tra loro o di diverse provenienze
dola di maggior efficacia commerciale. Il       stupefacente, il recupero di un suono             geografiche offrono un’enorme varietà
movimento lento è quasi neoromantico,           originale antico apporta all’orecchio un          sonora all’interprete e all’ascoltatore: un
di una bellezza cantabile pressoché ope-        elemento di novità, di freschezza. Non            altro motivo del mio interesse.                Fotografia © Warner Classics / Marco Borggreve

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2.            Ma 2                              Gio 11
2021          ore 14.30
              Studio 2 RSI, Lugano-Besso
                                                ore 20.30
                                                Sala Teatro LAC, Lugano

              Live Reteduecinque                OSI al LAC - Concerti RSI
              Stahlwerk                         Orchestra della Svizzera
              Dominic Stahl pianoforte,         italiana
              elettronica                       Direttore Markus Poschner         Proprietà                        Zappa e                               La straordinaria
              Francesco Rezzonico
              basso elettrico, elettronica
                                                Solista Francesco Piemontesi
                                                pianoforte
                                                                                  Lionel Shriver
                                                                                  Editore 66thand2nd
                                                                                                                   Mainolfi                              storia dello sci
              Tobias Schmid batteria            Johannes Brahms                                                    celebrano                             Documentario
                                                                                                                                                         di Pierre-Antoine Hiroz

              In diretta su Rete Due
                                                Concerto per pianoforte e
                                                orchestra n. 1 in re minore
                                                                                  Mariarosa Mancuso
                                                                                                                   Brahms
                                                                                                                                                         Silvana Bezzola
              e videostreaming                  Robert Schumann                   A un convegno di scrittori
                                                                                                                   Giovanni Conti
              rsi.ch/livestreaming              Sinfonia n. 2 in do maggiore      Lionel Shriver fu accusata di
                                                                                                                                                         Dalle origini ad oggi, il docu-
              dalle 14.30 alle 15.30                                              “appropriazione culturale”:
                                                                                                                   Un esplosivo debutto con              mentario racconta, attraverso
                                                In diretta su Rete Due            aveva raccontato, da bianca,
                                                                                                                   l’etichetta DECCA. È quello           un viaggio affascinante, come
                                                e videostreaming                  una donna nera. Andò via
                                                                                                                   del duo Mattia Zappa e Massi-         è evoluto e si è modificato,

              Gio 4                             rsi.ch/livestreaming              sventolando un sombrero
                                                                                                                   miliano Mainolfi nel nome di          nel corso dei secoli, il mondo
                                                                                  (non era piaciuto neanche
                                                                                                                   Johannes Brahms, una coppia           dello sci, le cui performance
                                                                                  un suo personaggio messica-
                                                                                                                   artistica forte di un affiatamento    rispecchiano l’evoluzione della

                                                Gio 25
              ore 20.30                                                           no) e dicendo “mettersi nei
              Auditorio S. Molo RSI, Lugano                                                                        che è maturato in 25 anni di          tecnologia.
                                                                                  panni altrui è il lavoro del
                                                                                                                   sodalizio e partito dalle atmo-       Ne parlano direttamente anche
                                                                                  bravo scrittore”. In Proprietà
              OSI in Auditorio - Concerti RSI   ore 20.30                                                          sfere uniche della Julliard           alcuni campioni svizzeri del
                                                                                  si mette nei panni di tutti
              Orchestra della Svizzera          Sala Teatro LAC, Lugano                                            School di New York per poi            circo bianco del passato e del
                                                                                  noi. Sono dodici racconti,
              italiana                                                                                             trasferirsi in una attività concer-   presente; per la Svizzera di
                                                                                  costruiti attorno alle cose
              Nicolas Altstaedt                 OSI al LAC - Concerti RSI                                          tistica che li ha portati in ogni     lingua italiana il ricordo di Doris
                                                                                  che possediamo. A comincia-
              Play&Conduct                      Orchestra della Svizzera                                           angolo del mondo per esibirsi         De Agostini e il periodo glo-
                                                                                  re dalle case (ma vale anche
              violoncello                       italiana                                                           in sale prestigiosissime, dalla       rioso di Michela Figini.
                                                                                  l’affitto). E poi ci sono gli
              Franz Joseph Haydn                Direttore Charles Dutoit                                           Carnegie Hall di New York alla        Una vera e propria saga fatta
                                                                                  uomini, le donne, i giardini,
              Concerto per violoncello e        Solisti Alena Baeva violino                                        Philarmonie di Berlino. Gli           di grandi e piccoli avvenimenti,
                                                                                  i regali ingombranti. Fino
              orchestra n. 1 in do maggiore     Michela Antenucci soprano                                          stessi anni sono passati dalla        che racconta la società e la
                                                                                  ai figli che non se ne voglio-
              Sándor Veress                     David Ferri Durà tenore                                            loro prima incisione dedicata         sua trasformazione. Da Marie
                                                                                  no andare dalla casa dei
              Quattro danze transilvane         Enrico di Geronimo basso                                           a Brahms e giungono ora               Marvingt all’inizio del vente-
                                                                                  genitori, dove hanno portato
              per orchestra d’archi             Domenico Cimarosa                                                  con il loro ultimo cd intitolato      simo secolo a Candide Thovex,
                                                                                  anche la fidanzata. Cacciati
              Wilhelm Killmayer                 Il matrimonio segreto ouverture                                    WeAreBrahms: uno scrigno              sciatore freestyler e freeride
                                                                                  con un ultimatum, alzano
              La joie de vivre                  Wolfgang Amadeus Mozart                                            dal quale brilla la proposta          contemporaneo, con Jean-
                                                                                  una tenda in giardino e si
              per orchestra da camera           Concerto per violino e                                             dell’Opera 99 e 38 del compo-         Claude Killy e molti altri, la sto-
                                                                                  dichiarano profughi.
              Prima esecuzione svizzera         orchestra n. 5 in la maggiore                                      sitore originario di Amburgo          ria dello sci è costellata da forti
                                                                                  Una scrittrice bravissima:
              Franz Joseph Haydn                KV 219                                                             ovvero la Sonata per violoncel-       personalità che hanno antici-
                                                                                  non conosce banalità e trova
              Sinfonia n. 60 in do maggiore     Igor Stravinskij                                                   lo e pianoforte n. 2 in fa mag-       pato i tempi e sono riusciti a far
                                                                                  sempre il dettaglio giusto
              Il distratto                      Pulcinella balletto                                                giore e la Sonata n. 1 in mi          crollare pregiudizi ancorati
                                                                                  per colpirci.
                                                                                                                   minore.                               alla propria epoca.
              In diretta su Rete Due            In diretta su Rete Due                                                                                   Giovedì 18 febbraio 2021
              e videostreaming                  e videostreaming                                                                                         in seconda serata su RSI LA 1.
              rsi.ch/livestreaming              rsi.ch/livestreaming

                                                                                                                                                                                           27
RENDEZ-VOUS                                                                       NOTA BENE                                                                                           26
Frequenze di Rete Due Fm             Bellinzonese 93.5         Biasca e Riviera 90.0 97.9 93.5         Blenio 90.0
Bregaglia 97.9 99.6 96.1     Calanca 90.2          Leventina 90.0 93.6 96.0         Locarnese 97.8 93.5 92.9         Luganese 91.5 94.0 91.0
        Malcantone 97.6 91.5       Mendrisiotto 98.8        Mesolcina 90.9 91.8 92.6          Maggia-Onsernone 97.8 93.9 91.6
Rivera-Taverne 97.3 92.8      Val Poschiavo 94.5 100.9         Verzasca 92.3 92.7          Galleria Mappo-Morettina 93.5
INTERNET          retedue.rsi.ch SATELLITE          Satellite Hotbird 3 Posizione 13° Est Frequenza 12.398 GHz DAB                                   K12

                                                                                                                                    11 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
                                                                                                                                    copertina Xxxxxxxxxxxxxxxx
                                                                                                                                    Immagini:

                                                                                                                                                                                                                ADCD Communication
                                                                                                                                    Produttrice Rete Due
                                 n.1

                                                                                                                                                                                                                                                                        Inclusione Andicap

                                                                                                                                                                                                                                                                                             tutti i diritti riservati
                                                                                                                                                                                                                                     Prestampa Taiana
                                                                                                                                                                                                                Progetto grafico
                                                                                                                                                                                             Art Director RSI
                                                                                                                                                                        Redazione Cult

                                                                                                                                                                                             Gianni Bardelli
                                                                                                                                                                        Fosca Vezzoli

                                                                                                                                                                                                                                                        Fontana Print
                                                                                                                                    Sandra Sain

                                                                                                                                                                                                                                                                        Spedizione
                        21

                                                                                                                                                                                                                                                        Stampa
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                                                                                                                                                                                                                Design

                                                                                                                                                                                                                                                                        Ticino

                                                                                                                                                                                                                                                                                             © RSI
                                                                                                            T +41 (0)58 135 56 60

                                                                                                                                                                        clubretedue@rsi.ch
                                                                                                            casella postale
                                                                                                            Club Rete Due

                                                                                                                                                                                             rsi.ch/rete-due
                                                                                                            6903 Lugano

                                                                                                                                    69-235-4

                                                                                                                                                                                             Internet
                                                                                                                                                                        E-mail
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