Velala - Santa Pasqua 2022 - Periodico d'informazione della Parrocchia SS. Pietro e Paolo di Ospedaletto Lodigiano - Parrocchia di Ospedaletto ...
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Vela la N.24 aprile 2022 Periodico d’informazione della Parrocchia SS. Pietro e Paolo di Ospedaletto Lodigiano Pro Manuscripto La chiesa della Luce a Osaka di Tadao Ando Santa Pasqua 2022
PROGRAMMA DELLE FUNZIONI RELIGIOSE Domenica delle Palme Sabato Santo 10 aprile 16 Aprile Ore 8.00 S. Messa Ore 9.00 Ufficio delle Letture Ore 10.15 Nel cortile dell’oratorio con Lodi benedizione ulivo e processione Ore 21.00 Solenne Veglia verso la chiesa parrocchiale Pasquale Ore 10.30 S. Messa Domenica di Pasqua Giovedì Santo 17 Aprile 14 Aprile Ore 8.00 Santa Messa Ore 10.00 Lodi Cattedrale Ore 10.30 Santa Messa Solenne S. Messa con tutti i Sacerdoti per la Comunità della Diocesi con benedizione degli olii Lunedì dell’Angelo 18 Aprile Ore 21.00 Ospedaletto Ore 8.00 - 10.30 Sante Messe Messa in Coena Domini con la partecipazione di tutti i ragazzi e le ragazze della Prima Comunione con i loro genitori Venerdì Santo 15 Aprile Ore 9.00 Ufficio delle Letture con Lodi Ore 15.00 Via Crucis Ore 20.30 Inizio processione (parcheggio Via Balbi) verso la chiesa parrocchiale Ore 21.00 Celebrazione della Passione del Signore 2 la Vela - n.24 aprile 2022
auguri “Io lo so che tu abiti il mio buio” Il Signore è risorto, cosa Non può scoraggiarci il fatto dobbiamo temere ancora? di vedere questa novità ancora Chi ci separerà dal suo impastata con le nostre e altrui amore? Un amore capace di lentezze, con le nostre e altrui abitare e vincere ogni buio? cattiverie: lasciamoci conqui- “Io lo so che tu abiti il mio stare dalla gioia di scoprire buio” dice un canto liturgico che il Risorto non si stanca di dei nostri giorni. trasformarle in pane buono per Sì abitare: è il verbo che in- la vita del mondo, come quando dica continuità, presenza, un piccolo guarda incantato i familiarità, fa pensare alle suoi genitori o i nonni mentre cose quotidiane, al tempo che svolgono con cura un mestiere si protrae, all’abitudine che manuale e gli pare quasi di es- talvolta spegne la nostra vita e sere lui stesso oggetto di quella abbassa il nostro sguardo su un cura. I tempi di Dio non sono orizzonte basso, non più capace i nostri tempi e le sue vie non di attendere la novità. “Niente sono le nostre vie. di nuovo sotto il sole”, diceva Mi ha colpito la storia di una un antico saggio. ragazza intorno ai 18 anni, Chi ama, abita. Il Signore risorto che da molto tempo si faceva abita questo nostro buio, chiede del male volontariamente al di entrare e rimanere con noi, corpo a causa del disagio che sa che per salvare l’uomo, tutto portava in sé. I genitori, pur l’uomo ed ogni uomo, occor- attenti nell’educazione, non re raggiungerlo sui sentieri sapevano come uscirne, si era della sua dispersione, chinare creato un circolo vizioso di il capo con lui e indicargli il reciproche ferite. Un affian- piccolo germoglio di cielo che camento psicologico aveva sta nascendo in quel terreno, portato a contenere gli eccessi, nel quale l’uomo vede solo ma non pareva esserci un effet- un destino di morte. “Ecco, tivo miglioramento, fino a che io faccio una cosa nuova: pro- un giorno questa ragazza si è prio ora germoglia, non ve ne ritrovata a dover affrontare un accorgete?”. Auguro a tutti noi viaggio a Roma da sola: l’amica di accorgerci della novità che il all’ultimo aveva dato buca, ma Signore desidera portare nella lei aveva trovato il coraggio di vita di ognuno e dell’umanità. partire. Nella visita ai Musei n.24 aprile 2022 - la Vela 3
auguri Vaticani, così ha raccontato, era Se qualcuno sentisse, come una rimasta incantata da tutta quella pietra sepolcrale, il peso di un bellezza e lei se ne è sentita parte. passato o un presente che sof- Da lì si è aperto un cammino foca ogni speranza … lo Spirito di inaspettata rinascita. È così ci fa passare dai “se” al “sì”. “Se che il Signore entra nelle nostre avessi avuto un altro carattere”, vite come in quella di un’altra “se mia madre non mi avesse ragazza, di cui ci ha parlato il trattato così”, “se avessi scelto vangelo della quinta domenica l’altro lavoro”, “se non ci fosse di Quaresima. Anche lei pareva questa malattia”, “se non ci giunta al capolinea, per il suo fosse questa guerra” … possono Cappella di grave errore, ma l’incontro con diventare “sì”, cioè l’accoglienza Notre-Dame du Gesù l’ha fatta sentire parte di del nostro passato e di quel che Haut a Ronchamp realizzata un’altra “storia”, densa della siamo ora, ma il tutto fecondato dall’architetto bellezza che aveva perso agli dall’amore di Dio Padre, che non Le Corbusier occhi degli altri e ai propri occhi. condanna, che rialza, che abita e rimane con noi. Se, come le donne al sepolcro, il nostro volto fosse ancora chi- nato a terra, o il nostro cuore fosse tutto preso dalla ricerca di sicurezze e garanzie per la propria vita e quella dei propri cari, o fosse girato nella nostalgia di tempi passati, le parole del Signore possano ardere in noi per aprirci a vivere l’oggi con “occhi di Pasqua”, con lo sguardo fisso al cielo, dove è la fonte della vera gioia, dove ogni relazione buona è custodita per sempre e ogni uomo è perdonato. Se il nostro sguardo è rivolto al cielo, potremo allora “vedere” il Padre che si china per ascoltare il grido dei poveri e dei sofferenti, il Figlio che scende per liberarli, lo Spirito che li rialza e che muove anche noi ad operare con il Figlio, abitando il buio di ogni uomo perché rinasca in lui la speranza. don Carlo 4 la Vela - n.24 aprile 2022
riflessione The Economy of Francesco Il Papa chiama i giovani Breve sintesi dell’evento The Economy of Francesco voluto dal Pontefice per radunare giovani studiosi e imprenditori affinché possano cambiare il futuro dell’economia e del mondo. Il 2020 sarà ricordato come l’anno sventurato in cui ha iniziato a diffondersi la pandemia COVID-19 in tutto il mondo. Il 2020, pe- rò, è stato anche scenario per l’evento “Economy of Francesco” che si è tenuto ad Assisi dal 19 al 21 no- vembre. Papa Francesco ha deciso, infatti, di convocare i giovani economisti, impren- ditori e imprenditrici di tutto il mondo per “incontrare chi oggi si sta formando e sta iniziando a studiare e praticare una econo- Crocifisso nella chiesetta di San mia diversa, quella che fa vivere e Damiano: «Va’, Francesco, ripara non uccide, include e non esclu- la mia casa che, come vedi, è tutta de, umanizza e non disumanizza, in rovina». Quella casa da riparare si prende cura del creato e non ci riguarda tutti. Riguarda la Chie- lo depreda”. Lo scopo dell’inizia- sa, la società, il cuore di ciascuno tiva è quello di “fare un “patto” di noi. Riguarda sempre di più per cambiare l’attuale economia anche l’ambiente che ha urgente e dare un’anima all’economia bisogno di una economia sana e di domani”. La scelta del luogo di uno sviluppo sostenibile che dell’appuntamento, Assisi, non è ne guarisca le ferite e ne assicuri stata casuale. Papa Francesco ha un futuro degno”. Un legame ricordato, infatti, che “Francesco inscindibile unisce, infatti, eco- d’Assisi è l’esempio per eccellen- nomia ed ecologia che, non a za della cura per i deboli e di una caso, contengono entrambe il ecologia integrale. Mi vengono in termine greco oikos, vale a dire mente le parole a lui rivolte dal casa. Il messaggio del Pontefice n.24 aprile 2022 - la Vela 5
riflessione ci ricorda la nostra responsabilità I lavori dell’Economy of Francesco nei confronti della Casa comune, 2020 si sono conclusi con la ste- che deve essere gestita non da sura di un manifesto destinato a padroni, ma da custodi. economisti, imprenditori, decisori politici, lavoratrici e lavoratori, The Economy of Francesco ha cittadine e cittadini del mondo, in visto protagonisti i giovani e altre parole, indirizzato a ciascuno gli economisti di tutto il mondo di noi. In dodici punti i giovani han- che hanno riflettuto attorno a 12 no chiesto che le grandi istituzioni “villaggi” rappresentanti altret- economico – finanziarie rallentino tante sessioni di lavoro sui grandi la loro corsa, una comunione temi dell’economia di oggi e di mondiale delle tecnologie, che domani. La scelta del termine la custodia dei beni comuni sia villaggio è stata pensata proprio posta al centro delle agende dei perché i villaggi sono spesso governi, che non si usino le ideo- crocevia di strade e cammini, logie economiche per offendere e luoghi di incontro fra persone scartare i poveri, gli ammalati, le e culture diverse, ma anche minoranze e svantaggiati, il diritto spazi di dialogo e di confronto, al lavoro dignitoso per tutti, che di domande e prospettive, di vengano immediatamente aboliti riflessioni e proposte. i paradisi fiscali, che si dia vita 6 la Vela - n.24 aprile 2022
riflessione a nuove istituzioni finanziarie insistenza, domani lo sia meno. mondiali, che le imprese e le Voi adulti che avete in mano le banche, introducano un comitato redini dell’economia e delle im- etico indipendente nella loro prese, avete fatto molto per noi governance, che le istituzioni giovani, ma potete fare di più. Il prevedano premi a sostegno nostro tempo è troppo difficile degli imprenditori innovatori per non chiedere l’impossibile. nell’ambito della sostenibilità Abbiamo fiducia in voi e per ambientale, sociale, spirituale e questo vi chiediamo molto. Ma Passata la manageriale, una istruzione di se chiedessimo di meno, non crisi sanitaria qualità per ogni bambina e bam- chiederemmo abbastanza”. che stiamo bino del mondo, che le lavoratrici attraversando, la abbiano le stesse opportunità Papa Francesco ha concluso peggiore reazione dei lavoratori. Di triste attualità l’evento indirizzando questo sarebbe di cadere è, infine, l’ultimo punto del ma- messaggio a tutti i partecipanti: ancora di più nifesto che recita: “chiediamo “Passata la crisi sanitaria che in un febbrile infine l’impegno di tutti perché si stiamo attraversando, la peg- consumismo e in avvicini il tempo profetizzato da giore reazione sarebbe di cade- nuove forme di Isaia: “Forgeranno le loro spade re ancora di più in un febbrile autoprotezione in vomeri, le loro lance in falci; un consumismo e in nuove forme egoistica. Non popolo non alzerà più la spada di autoprotezione egoistica. Non dimenticatevi, contro un altro popolo, non si dimenticatevi, da una crisi mai da una crisi mai eserciteranno più nell’arte della si esce uguali: usciamo meglio si esce uguali: guerra” (Is 2, 4). Noi giovani non o peggio. Facciamo crescere usciamo meglio o tolleriamo più che si sottraggono ciò che è buono, cogliamo l’op- peggio. Facciamo risorse alla scuola, alla sanità, portunità e mettiamoci tutti al crescere ciò che è al nostro presente e futuro per servizio del bene comune. Voglia buono, cogliamo costruire armi e per alimentare il Cielo che alla fine non ci siano l’opportunità e le guerre necessarie a venderle. più “gli altri”, ma che impariamo mettiamoci tutti al Vorremmo raccontare ai nostri a maturare uno stile di vita in cui servizio del bene figli che il mondo in guerra è sappiamo dire “noi”. Ma un “noi” comune. finito per sempre.” grande, non un “noi” piccolino e poi “gli altri”, no, questo non va.” I giovani hanno concluso quindi il Il lavoro di The Economy of loro appello al mondo consape- Francesco è proseguito nel voli che quanto richiesto è molto 2021 e proseguirà nel 2022, difficile e magari da molti consi- chiamando ancora a raccolta gio- derato utopico, ma nella convin- vani economisti e imprenditori. zione che “sia profetico e quindi Papa Francesco ha invitato loro che si possa chiedere, richiedere a fare il punto della situazione e e chiedere ancora, perché ciò che a rinnovare il loro impegno per oggi sembra impossibile, grazie “rimettere la fraternità al centro al nostro impegno e alla nostra dell’economia”. n.24 aprile 2022 - la Vela 7
visite guidate La nostra chiesa tra passato e presente Torniamo a gustare la bellezza È un fatto universalmente Ma quali sono le ragioni di tutta noto che la nostra chiesa questa bellezza? parrocchiale sia una delle più Ciò che è visibile è sicuramente belle della Diocesi di Lodi e un ottimo punto di partenza. non solo! Negli anni ha accolto Ogni volta che varchiamo la numerosissimi fedeli e visitatori soglia dell’ingresso per par- provenienti ormai da tutta la tecipare alla S. Messa, a un regione, rendendola un motivo momento di preghiera, a un di vanto e orgoglio per la nostra incontro particolare, oppure comunità. semplicemente per una preghie- ra personale, non smettiamo mai di stupirci e meravigliarci di fronte a una decorazione senza fine che cattura il nostro occhio e lo conduce istintivamente attra- verso affreschi, stucchi, intagli e pale d’altare senza soluzione di continuità, frutti di una storia che ha origini molto lontane nel tempo. Una storia che in realtà ha radici molto umili e modeste, ma in- trise di un unico e caratteristico slancio verso l’accoglienza e l’ospitalità che animava i pri- mi monaci che hanno abitato e addomesticato il suolo del nostro caro paese, tanto da rendere questi luoghi un punto di riferimento insostituibile per viandanti e pellegrini che transitavano verso Roma e Ge- rusalemme. Proprio inseguendo questa par- ticolare vocazione, si manifestò la necessità di costruire un primo luogo di culto nella seconda 8 la Vela - n.24 aprile 2022
visite guidate metà del ‘400, di cui restano lora, per noi oggi e per coloro che poche tracce in due lacerti di verranno. Luogo e persone hanno affresco all’ingresso della nostra quindi reso grande e stupenda chiesa, oggi nascosti dal grande la nostra chiesa: non possiamo portone ligneo. La strada però immaginare l’uno era appena cominciata: dopo senza le altre. appena un secolo la chiesa si È da queste pre- ingrandì e si abbellì di opere messe che vo- d’arte di artisti cremonesi e gliamo ripartire milanesi di altissimo livello con per riproporre nei lo scopo di offrire ai monaci e ai prossimi mesi esti- fedeli un’importante esperienza vi, con grande gio- di fede, non completa senza la ia ed entusiasmo, musica che, a partire dall’Ot- le visite guidate tocento con la costruzione del pomeridiane (e, nostro organo, ha assunto un perché no, anche ruolo fondamentale. serali) e offrire Non possiamo e dobbiamo nuove esperien- perciò fermarci a solo ciò che ze culturali per vediamo con gli occhi, serve tornare a vivere andare più in profondità: le tele, la nostra chiesa le pitture murali, gli strumenti e e a meravigliarci gli spazi sono stati creati per la del suo splendore preghiera e per essere abitati con occhi e spirito dal sacro, per le persone di al- rinnovati. n.24 aprile 2022 - la Vela 9
il futuro della Chiesa Giovani e Vescovi, insieme si può Sabato 6 novembre il Duomo di Milano ha ospitato un evento senza precedenti: da tutta la Lombardia 200 giovani, tra i 20 e i 30 anni invitati dalle 10 diocesi Lombarde, si sono confrontati in un dialogo aperto con i 14 vescovi lombardi su cinque grandi temi (vocazione e lavoro, riti, affetti, ecologia, intercultura) attorno a tavoli disposti dentro la cattedrale. È iniziato così «Giovani e no aiutare i pastori nel difficile Vescovi», il percorso di dia- compito di discernimento di al- logo e ascolto delle Chiese cune dinamiche culturali, decisive lombarde, voluto dagli stessi proprio per la vita dei giovani. pastori della Conferenza Epi- scopale Lombarda e organizza- La richiesta to da Odielle (Oratori Diocesi ai giovani coinvolti Lombarde). A ogni giovane coinvolto è stato Un percorso aperto, nello stile chiesto di portare la propria dell’ascolto per aprire un dia- esperienza e sensibilità: in La delegazione logo con i giovani sulle grandi forza del Battesimo, infatti, tutti dei giovani della diocesi di Lodi, tra questioni della vita e della fede. possiamo dare un contributo im- cui il nostro Filippo, Non solo un percorso, ma anche portante! Non va dimenticato che con il Vescovo un esercizio di incontro, franco e ciascuno ha una storia, frequenta Maurizio sincero, perché i giovani possa- gruppi e amici, attraversa am- 10 la Vela - n.24 aprile 2022
bienti diversi, dall’università allo sport, dalla parrocchia al luogo di lavoro; respira così mentalità e punti di vista che possono ar- ricchire il confronto con i Vescovi e con altri giovani. In sintesi: il cuore della proposta La domanda centrale che ha guidato l’intera proposta, si può riassumere in questi termini: come la Chiesa può impegnarsi neato da tutti i partecipanti, sia dai sui temi vitali proposti? Possiamo Vescovi che dai giovani, è stato la lavorare insieme e individuare necessità di non parlare soltanto passi concreti? “tra sé”, ma di aprirsi anche a chi è distante dalla Chiesa, ma che dentro Non una meta già definita, né un di sé vive quella sete di infinito che, percorso preordinato: nulla che nella fede, può trovare una risposta. possa far pensare a una iniziativa calata dall’alto. Perché mai come Vescovi e giovani, quindi, si sono in questa occasione il cammino seduti allo stesso tavolo, si sono si disegna camminando. Giovani guardati negli occhi e hanno dato e vescovi insieme. Si è dato così vita un confronto serrato, profon- vita a un parlarsi tra persone do, duro in certi casi, ma sempre vive che portano in sé domande rispettoso e desideroso di cercare e attese, speranze e sogni, pro- un cammino condiviso. L’obiettivo getti e idee. Tutto per costruire non era certamente quello di offrire insieme una Chiesa e una società risposte preconfezionate, ma anzi che sappiano dare spazio alle quello di aprire la porta ai dubbi, alle questioni che muovono la vita necessità concrete, alle incertezze dei giovani, rendendosi capaci e alle difficoltà che possono frenare di un ascolto reciproco e di un l’entusiasmo straripante di chi sogna cammino sinodale. un mondo migliore e vuole rendere la propria vita un capolavoro unico Un cammino di sinodalità ordi- e inimitabile, come del resto chiede naria che, però, non può limitarsi anche il Vangelo. ai ragazzi che vivono all’interno Noi giovani, siamo sicuramente della comunità ecclesiale: l’incon- il futuro della nostra società, ma tro a livello regionale, infatti, è un ancora di più siamo il suo presente, modo per allargare lo sguardo per questo abbiamo il compito di oltre i confini della diocesi, ma essere protagonisti responsabili del non basta. L’elemento sottoli- mondo in cui viviamo. n.24 aprile 2022 - la Vela 11
consiglio pastorale Quale parrocchia per il futuro? Da qualche mese la nostra parrocchia sta vivendo una situazione di precarietà, per la mancata nomina del nuovo parroco. Il primo incontro del consiglio pastorale con Don Pierluigi Leva e Don Carlo Groppi, che da ottobre sono rispettivamente amministratore parrocchiale e collaboratore festivo a Ospedaletto, è stato occasione per condividere con loro la preoccupazione per il futuro della nostra comunità, ma anche di “fotografare la realtà” della Chiesa e riflettere su come possiamo trasformare questo periodo di smarrimento in un’opportunità di crescita. In questi anni stiamo vivendo nella forma “comunitaria”. La un momento di inversione di pastorale non è più il “pastore” marcia nell’organizzazione di fronte alla sua comunità, ma della Chiesa locale. Si è passati l’agire dell’intero popolo di da una moltiplicazione di par- Dio nella varietà dei doni e dei rocchie (fino agli anni ‘70) ad una carismi. presenza articolata sul territorio: pensiamo alla nascita delle Unità Nella situazione di Ospedaletto, Pastorali, alle Comunità pastorali, in particolare, i consiglieri, che alle più Parrocchie con un unico hanno il “polso della situazione” parroco, ecc. e mentre abbiamo della comunità, sono chiamati a chiara la questione, non è nitida trovare la chiave per leggere le la meta. situazioni, le forze per rispondere alle necessità e ad assumere at- Il cambiamento porta istintiva- teggiamenti propositivi, costrut- mente a interrogarsi sulle que- tivi e fiduciosi. Quando arriverà stioni organizzative. Vorremmo il nuovo parroco, avrà bisogno assumere un altro punto di vista di essere “guidato” perché non e chiederci piuttosto: quando conosce la nostra realtà; non ci si si dà l’esperienza di “comunità potrà limitare a consegnare una cristiana”? Quali condizioni lista di problemi e situazioni da sono necessarie perché il Van- risolvere, ma occorrerà mostra- gelo venga annunciato, accolto re anche il buono che abbiamo e generi esperienze buone di vita costruito, essere collaborativi e cristiana? Quali presenze sono proporre degli obbiettivi. essenziali? Tra i parrocchiani, alcuni hanno In questa prospettiva, è fonda- abbandonato, mentre altri hanno mentale la collaborazione tra proseguito il proprio percorso di sacerdoti e laici, impegnati a maturazione, e si sentono parte rendere visibile il Vangelo oggi viva della collettività e corre- 12 la Vela - n.24 aprile 2022
consiglio pastorale sponsabili della sua crescita, desiderano il che chiunque si senta ben accolto. bene della nostra parrocchia e hanno tanta A partire dalla Messa, centro della nostra voglia di fare. fede. Viene vissuta con partecipazione e Per rendere costruttivo il proprio impegno è gioia? I gesti sono veri o sono formali? fondamentale che ognuno metta da parte il L’Eucarestia prosegue nella quotidianità proprio ‘io’, non cedendo alla tentazione di con attenzione per l’altro? scegliere ciò che è bello, buono e giusto per Le parole di Papa Francesco possono aiu- sé stesso o per il gruppo che rappresenta, tarci a trovare le risposte: egli ci insegna ma lasciandosi guidare dallo Spirito Santo; che la via della tenerezza è quella che apre come scritto nelle Lettere alle Sette Chiese le porte e avvicina, non giudicando o richia- nel libro dell’Apocalisse “Chi ha orecchi mando, ma attraverso uno sguardo positivo ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”. e una buona parola: “Sperimentare la tene- Ciascuno è rezza significa chiamato a una sentirsi amati e crescita nella accolti proprio spiritualità del nella nostra po- servizio, abban- vertà e nella donando pre- nostra miseria. sunzione, auto- Vuol dire esse- sufficienza, au- re trasformati toreferenzialità, dall’amore di per fare spazio Dio”. ”Possia- a disponibilità, mo domandarci stima recipro- – prosegue il ca, capacità di Papa - se noi ascolto sincero, stessi abbiamo alternanza. fatto esperien- Il cammino di za di questa formazione e maturazione spirituale dei tenerezza, e se a nostra volta ne siamo laici deve promuovere figure autentiche, diventati testimoni. Testimoni di questo ricche di esperienza umana ed evangelica. amore, di questa misericordia”. La comunità prima di tutto ha bisogno di Indicazioni arriveranno anche dai lavori del appassionati e non impiegati; motivati e Sinodo voluto proprio da Papa Francesco: non costretti; entusiasti e non musoni. La nella Messa di chiusura del Sinodo Dioce- ricaduta di questi aspetti si rende visibile sano il Vescovo Maurizio ha evidenziato nelle esperienze della vita comunitaria: che essere sinodali, significa avanzare in quale volto dare alla liturgia, alla catechesi, armonia costruendo sentieri di solidarietà, alla carità? Come incrociare la vita reale con di cultura e di pace, imparando così ad la Parola per evangelizzare adulti, giovani, annunciare il Vangelo ai poveri, agli anziani, ragazzi? agli ammalati, ai perseguitati e a chi è in Dobbiamo interrogarci su come possia- fuga, a tutti; in ogni scelta per la nostra mo essere una comunità che attrae, che comunità non possiamo perdere di vista che accenda il desiderio di avvicinarsi e far sì è questo a cui ciascuno di noi è chiamato. n.24 aprile 2022 - la Vela 13
condivisione Ascoltare, ascoltarsi, contemplare Durante le vacanze di Natale, con don Carlo e alcuni ragazzi del gruppo adolescenti e giovani, siamo andati prima a Sovere e poi a Bergamo, per trascorrere due giornate in amicizia e condivisione. Il 30 Dicembre siamo andati , ora fraternità che ospita quattro a Sovere, sul lago di Iseo suore e varie iniziative e momenti per incontrare Suor Agnese di incontro per giovani e famiglie. Quadrio, della congregazione Partenza ore 8, alzati i sedili delle suore di Carità, nella casa posteriori (quelli nel baule!), Alcuni giovani con (Cascina Mariet) che è stata quel- così da stare quasi comodi e in don Carlo e Suor la della famiglia di Bartolomeo sicurezza su una macchina. Di- Agnese Quadrio Capitanio, fondatrice dell’ordine rezione Bergamo – Lago d’Iseo. 14 la Vela - n.24 aprile 2022
condivisione Ovviamente, ma è scontato dirlo, scendeva pure correndo (…lei appena usciamo dalla PP (Pianura originaria della Valtellina). Ci Padana), finisce la nebbia e il siamo aiutati nei passaggi un po’ freddo e ci troviamo immersi in meno agevoli e abbiamo avuto la una bellissima giornata. Sosta possibilità di parlare tra noi nei tecnica e per le 10 siamo arrivati tratti più semplici, a gruppetti, nella cascina del 1600 in collina in libertà. dove Suor Agnese ci aspettava Ritornati alla base, abbiamo con un termos di tisana bollente. cucinato e mangiato insieme un Vista la splendida giornata, fatte piatto di pasta e condiviso un as- le presentazioni per chi non saggio di risotto che gentilmente aveva mai avuto occasione di le altre suore ci avevano lasciato. incontrarla, siamo subito partiti Nel tempo della cottura, abbia- lungo un sentiero che in circa 1 mo volentieri ora di salita in un bosco, a tratti dato una mano ripida, ci ha portato al santuario a fare un piccolo di San Giovanni, dove ci siamo lavoretto di ma- trovati di fronte a una splendida nutenzione for- vista sul lago d’Iseo circondato tunatamente dal monte Guglielmo e dal con successo! Trentapassi. Durante il cammi- Eravamo in una no ciascuno ha raccontato una semplice salet- parte a scelta della propria vita. ta piano terra/ Breve tappa sulle rocce intorno seminterrato al piccolo santuario, tra il vociare con una volta a mattoni originali, gioioso di un numeroso gruppo un tavolo, una stufa, 6 sedie. Un di scout impegnato in un campo caldo caffè dalla moka, una fetta invernale, sotto ai raggi tiepidi di pandoro e qualche nocciola. di un sole primaverile del tutto Suor Agnese ci ha proposto, pri- inusuale per questo periodo ma di fare un piccolo “viaggio” dell’anno. Addirittura, ci girava all’interno della casa, una partita intorno una farfalla e c’erano a carte. Ci siamo immersi in una alcune primule fiorite. Discesa avvincente Macchiavelli che ci un po’ difficoltosa per i meno ha tenuto occupati una buona abituati alla montagna, con Suor oretta fra tris, scale e strategie Agnese che (66 anni compiuti) varie per cercare di chiudere per n.24 aprile 2022 - la Vela 15
condivisione primi (in realtà in un paio non 2° Tappa “camera da letto”. Qui conoscevamo questo gioco, ma Bartolomea pregava, rifletteva ci siamo subito impratichiti). e annotava le sue riflessioni, Ormai a nostro agio, ben vestiti, ma anche i suoi dubbi, le sue abbiamo quindi iniziato un breve fatiche, quello che pensava non itinerario nella vita di Bartolomea, andasse bene e i problemi che nei suoi “segreti”, e nella nostra. incontrava. Sapeva ascoltarsi dall’interno. 1° Tappa “ballatoio della ca- scina che dà verso la vallata”. 3° Tappa “la cappella”, che In questa casa della nonna, al tempo era la stalla, quindi Bartolomea veniva una volta luogo di lavoro e fatica. Ora alla settimana e in estate un’in- qui è stato posto il crocifisso tera settimana per mettersi in di San Damiano (quello di San ascolto. Saper ascoltare quello Francesco), perché era quello che ci sta attorno per aprire la che Bartolomea contemplava nostra anima. Si ritagliava dei da ragazza quando frequentava momenti di silenzio, tra le tan- la scuola dalle suore clarisse. Nella pagina a tissime attività quotidiane, per Un crocifisso dove Gesù non è fianco: Sofia, Giada, Ilaria, Eleonora e farsi riempire dalla bellezza del morente, ma vivo, risorto, con Francesca con don creato e quindi ritornare ancora gli occhi aperti. Il suo sangue Carlo. Sotto: due più attenta alle esigenze degli cola su chi lo segue donandogli scorci di Bergamo altri alle proprie occupazioni. la vita. 16 la Vela - n.24 aprile 2022
condivisione 4° Tappa “la cucina”, luogo di vita comune per eccellenza, allo- ra come oggi, fulcro della casa. Bartolomea non ha avuto una esperienza familiare semplice, ma in quel contesto ha maturato e portato avanti le sue scelte, vivendole lì per prime. E’ nella quotidianità, innanzi tutto con la nostra famiglia, dove ci si può allenare a fare il bene. 5 °Tappa “il cortile”, ritornare ad aprirsi verso l’esterno. Quando siamo usciti era proprio il mo- mento di passaggio fra la luce del giorno e il primo buio della sera. Un istante bellissimo da gustare senso di essere capace di concentrarsi sull’essenziale. appieno. Uno di quegli incontri, rari, che, quando si è nella disposizione d’animo di porre la giusta attenzione, Ascoltare, ascoltarsi, contempla- parla al nostro cuore. re e fare il bene per capire quale dono Dio ci ha dato e quale posto Domenica 2 gennaio abbiamo invece fatto una ha voluto nel mondo per noi. gita a Bergamo, alla scoperta della città e delle Don Carlo ha quindi celebrato opere di Lorenzo Lotto, pittore veneziano attivo la S. Messa e usciti di nuovo a Bergamo tra il 1513 e il 1526. Dopo la salita in abbiamo trovato un cielo stellato autobus che dalla Città Bassa ci ha portato in Città limpidissimo, dove potevano Alta, abbiamo gustato un ottimo pranzo a base di riconoscere le varie costellazioni. piatti tipici bergamaschi. Nel pomeriggio abbiamo Le quattro sorelle ci hanno pro- visitato la città e ammirato le opere contenute al messo di pregare per noi e per suo interno, cominciando da Piazza Vecchia su cui la nostra vita. si affaccia il Palazzo della Ragione. Successiva- Si è conclusa così una bella gior- mente siamo entrati in Piazza del Duomo, da dove nata di amicizia, vissuta in modo si ammirano il Duomo, Santa Maria Maggiore, la leggero, ma molto intensa, che Cappella Colleoni e il Battistero disposti simmetri- ha lasciato in noi una sfumatura camente. Terminata la visita alla Città Alta siamo di serenità e pace. Abbiamo scesi in Città Bassa, dove abbiamo ammirato le avuto l’opportunità di incontrare opere di Lorenzo Lotto in varie chiese della città, una persona, suor Agnese, con come la Madonna col Bambino in trono, angeli e una vitalità interiore fortissima, santi nella Chiesa di S. Bernardino in Pignolo. Siamo energica (mai ferma), ma allo tornati a casa grati perché abbiamo potuto ammirare stesso tempo attentissima a Bergamo e i suoi tesori, ma soprattutto per aver tutto, premurosa e semplice, nel potuto trascorrere insieme quella bella giornata. n.24 aprile 2022 - la Vela 17
pace NO alla follia della guerra Vista da qui, da Ospedaletto Lodigiano, dai nostri comodi divani la guerra in Ucraina sembra lontana. E anche surreale, incomprensibile e anacronistica. Ormai in pochi, in Italia, hanno ancora ricordi veri e vissuti simili e spesso tutto quello che vediamo in televisione a noi delle generazioni anni ’60- ‘70-’80, appare più simile a scene di un film, che a una triste e straziante quotidianità per milioni di persone che vivono in quei territori. Chi invece proviene da lì pro- un corretto approfondimento va dolore e rabbia a vedere degli accadimenti. Abbiamo i luoghi cari distrutti dalle avuto la possibilità di incontrare bombe e se ha parenti e amici una persona coinvolta in prima che ci vivono sente tutta l’impo- persona, originaria di Kiev, il tenza verso questa situazione e papà appartenente alle forze di l’angosciosa attesa di avere loro sicurezza, alcuni parenti stretti e notizie giorno per giorno. amici ancora in questa città sotto Il flusso incessante di news, che assedio, alcuni parenti arrivati grazie ai nuovi media arrivano da poco e accolti dopo giorni di ogni secondo, spesso ci illude viaggio. Con lei abbiamo cercato La camminata per la Pace in Ucraina che di essere informati, ma al con- di capire e interpretare meglio si è tenuta a Lodi trario ci fornisce una visione questa situazione. domenica 13 marzo frammentata e non permette L’Ucraina è una nazione con una sua storia millenaria (Kiev, la sua capitale, è stata fondata nell’860 d.C) che dopo la caduta del mu- ro di Berlino e lo scioglimento dell’URSS stava perseguendo un percorso di crescita sociale ed economica, cercando di la- sciarsi alle spalle definitivamente gli anni del regime comunista (e con esso i ricordi di economia autarchica e di buoni alimentari al posto della busta paga). Dopo una certa instabilità negli anni precedenti (dovuta quasi sempre a una forte ingerenza russa nella 18 la Vela - n.24 aprile 2022
pace politica interna), l’attuale gover- no era stato eletto a larghissima maggioranza (oltre il 70%) e si stava sempre più concretizzando la possibilità per questa grande nazione di rappresentare per tutte le regioni più a est dell’Eu- ropa e per la Russia stessa, un modello virtuoso, un modello di democrazia, un popolo slavo che si rimetteva in pista e che smen- tiva il ritornello propagandistico della necessità della presenza di un uomo forte contrapposto all’occidente presentato come Non è facile capire e neppure accettare come si debole e corrotto. L’attacco trasforma la vita in una situazione del genere; tutti all’Ucraina è stato preparato dalla i servizi che noi diamo per scontato sono interrotti, Russia per anni, politicamente la scuola, le attività sociali, gli spostamenti, i negozi; (convincendo il popolo russo di solo l’essenziale rimane attivo; al suono delle sirene essere sotto assedio da parte bisogna scendere nei rifugi bunker con la speranza del resto del mondo e bloccando di poter poi tornare alla propria casa e di non dover ogni forma di protesta e ogni passare in mezzi ai corpi dilaniati da qualche scheggia. fonte libera di informazione) Non si può neppure scappare. ed economicamente (essendo E’ necessario cambiare radicalmente paradigma per un passaggio geograficamente accettare che nel 2022 qualcuno, non per volontà strategico per i commerci di gas, propria, non per inseguire i propri sogni, ma per materie prime, ecc.). Una nazione una guerra “disumana e insensata”, debba lasciare libera e sviluppata rappresentava la propria casa, il proprio lavoro, tutti i suoi affetti e un pericolo troppo grande. Non andarsene. Felice di trovare anche un solo un ma- più accettabile. terasso per terra dove dormire in sicurezza. Senza La risposta all’invasione di fine sapere cosa troverà al ritorno e neppure se ci sarà un febbraio però non è stata quella ritorno. I profughi (la precedenza viene data a donne prevista: nessuna esitazione giovani e bambini, agli uomini tra i 18 e i 60 anni è da parte del popolo ucraino, richiesto di rimanere) spesso sotto il fuoco nemico nessuna intenzione di tornare devono percorrere migliaia di chilometri e molti giorni nuovamente e improvvisamente di viaggio per lasciare il paese. indietro di 30 anni. Un popolo che La coesione, la solidarietà e l’accoglienza, in primis si sente libero e autonomo e che dei paesi confinanti (che stanno compiendo sforzi al di tale vuole rimanere. In questa si- sopra delle loro possibilità per gestire una situazione tuazione sono stati fondamentali drammatica), si sta dimostrando all’altezza dei valori i primi 10 giorni dove la reciproca comuni che contraddistingue il nostro continente. E solidarietà e unione ha permesso in tanti stanno danno il proprio contributo. di resistere e di riorganizzarsi. La speranza è che questa follia si fermi. n.24 aprile 2022 - la Vela 19
confronto Xiv Sinodo Diocesano Un percorso che non si conclude Con la celebrazione dell’Eucaristia in Cattedrale in occasione dell’Annunciazione, lo scorso venerdì 25 marzo è giunto al termine il susseguirsi delle diverse sessioni - dieci in totale - che hanno scandito i lavori del XIV Sinodo della Chiesa di Lodi, “Terra, Persone, Cose: il Vangelo per tutti”. Possiamo senza dubbio af- perseguito quando cerchiamo fermare che il cammino non di vivere il nostro essere Chiesa si ferma qui. Se da un lato si nell’esercizio della corresponsa- può considerare questo mo- bilità. Già nel tempo della fase mento come un punto di arrivo, preparatoria, ovviamente con- dall’altro bisogna riconoscere dizionato in modo significativo che la sinodalità è un aspetto dall’esperienza della pandemia che non ci lasceremo alle spalle che ha stravolto le nostre vite, come se si fosse trattato soltanto abbiamo potuto sperimentare di un bell’esercizio stilistico; è che la sinodalità è qualcosa che piuttosto una metodologia che necessita di essere imparato, o è in grado di dare spessore a meglio, sperimentato e vissuto. quel “sacrificio della concordia” Non se ne può parlare in teoria. (per citare la preghiera per il E allo stesso modo le riflessioni Sinodo) che sempre deve essere portate avanti nel corso delle varie sessioni di lavoro a partire dall’instrumen- tum laboris non sono state solo una speculazio- ne teorica. A questo punto è comprensibile che qualcuno possa chiedersi a cosa porta, concretamen- 20 la Vela - n.24 aprile 2022
confronto te, questo sinodo diocesano. I temi affrontati riguardano, di fatto, tutti gli ambiti del vive- re ecclesiale: dalla catechesi alla liturgia, dalla carità alla gestione di beni materiali, dagli itinerari di accompagnamento al matrimonio alla ridefinizione dell’assetto territoriale della diocesi, dall’evangelizzazione alla distribuzione del clero, dalla strutturazione della curia alle attenzioni educative, dalla mis- con compiti molto spe- digitali. Per tutti questi sionarietà alla valorizzazione del cifici, al fine di dedicare aspetti, il lavoro delle patrimonio artistico e culturale, il giusto approfondi- commissioni e delle varie dall’utilizzo dei social all’atten- mento ai singoli aspetti, équipe costituirà una sor- zione per l’espetto vocazionale, valorizzando al meglio ta di “dilatazione” del Si- dalla formazione alle riflessioni competenze, sensibilità nodo, che accompagnerà sull’importanza della vita consa- e carismi: solo per citare il cammino sinodale che crata. Tutto ciò, scritto così, può alcuni temi che le varie Papa Francesco ha voluto apparire disorientante; il rischio è commissioni saranno indicare alla Chiesa italia- quello di sentirsi smarriti di fronte chiamate ad affrontare, na e universale. alla vastità delle questioni e alla ricordiamo qui l’impegno La sinodalità non dovrà loro profondità. Ma la verità è che per la riorganizzazione quindi solo essere evo- questo sinodo diocesano ha vo- territoriale della diocesi, cata come se fosse uno luto mettere davvero al centro le la necessità di definire slogan di tendenza, ma persone e tutto quanto riguarda percorsi di formazione deve diventare uno stile la vita dell’essere umano, incar- per i laici (RP e RPG, ad e un’esperienza perma- nata in questo nostro contesto, esempio), il ripensamen- nentemente presente territoriale e storico: per questo to dell’iniziazione cristia- nella vita ecclesiale. Da nel testo finale del libro sinodale na e del post-cresima, la qui non si torna indietro, (che verrà consegnato il 4 giugno possibilità di dare l’avvio e non può essere una di- nella veglia di Pentecoste) non a forme di vita comune tra namica per i soli “addetti mancheranno riferimenti espliciti sacerdoti, promuovere il ai lavori”; tutti siamo chia- ad aspetti anche sociali, bioetici diaconato permanente, mati ad essere pietre vive ed ecologici. la creazione di un fondo di questa chiesa sinodale, Ma proprio perché i temi sono per supportare le par- in cammino nelle nostre molti e vasti, su alcuni di essi è rocchie nella gestione comunità e nelle nostre stato possibile solo avviare quel di alcuni beni, l’impegno vite, con il coraggio di percorso che dovrà poi farsi per implementare la co- saper avvicinare anche carico di giungere a determina- municazione e favorire a coloro che talvolta trop- zioni più concrete; nasceranno tal fine un uso adeguato po frettolosamente defi- per questo diverse commissioni dei mezzi e linguaggi niamo come i “lontani”. n.24 aprile 2022 - la Vela 21
educare Quale Vita per i nostri figli? È un “noi” che sta dietro alla domanda che ci vuole un villaggio”. ci siamo posti nei due incontri per i genitori Abituati a una gestione diretta e dei bambini e ragazzi della catechesi, perché individuale del nostro agire (se educare, cioè accompagnare i nostri figli nella devo plasmare un vaso di creta ci vita, non è faccenda individuale. metto mano e lo faccio), fatichia- mo a entrare in questo ordine di idee. Agire come “noi” non Forse la considerazione significa semplicemente indicare attenta di questo “noi” è il un unico schema di regole con cui primo passo, sul quale facil- affrontare le questioni, in modo mente slittiamo. Inutile cercare che ciò che dice l’uno è uguale a il supereroe che sistema le situa- ciò che dice l’altro. Il fatto che i zioni, creare strutture a cui appal- ragazzi sentano punti di vista e tare una crescita “automatica” o stili diversi nell’affrontare l’esi- far prevalere la ricetta vincente di stenza è un guadagno, a patto uno sugli altri: ciò che educa, ciò che coloro che li esprimono che passa Vita sono le relazioni, il cerchino anzitutto la comunione proverbio direbbe “per educare tra loro, che non è un accordo 22 la Vela - n.24 aprile 2022
educare al “minimo sindacale”. È invece la eccessivi … azioni in-dirette, ma comunione che dà il primato alla indispensabili. persona rispetto alle idee, alle La fatica di attendere il frutto, di pa- relazioni rispetto alle produzioni, zientare nelle “stagioni rigide”, di che stima la preziosità dell’altro, tenere alcuni accorgimenti costanti che si mette in discussione nella e ordinari, dosando con interventi ricerca instancabile della verità, straordinari (non si concima tutti i senza abbandonarsi a facili qua- giorni così come non si pota in ogni lunquismi. stagione) può portarci ad abbando- In questa atmosfera i bambini e nare il lavoro accontentandoci che ragazzi stessi avvertiranno la chia- crescano erbe spontanee, oppure mata a riconoscere il volto dell’altro può esporci alla tentazione di af- e a cercare il vero, il bello e il bene. frettare i tempi, di trovare soluzioni La Vita che vorremmo trasmettere immediate, di cadere nel lamento passa anzitutto attraverso il “clima” e in una delusione sotterranea, che e, come per il clima ambientale, avvelena il clima. spesso richiede essenzialmente di Mi pare che la problematizza- custodire quanto è già donato, di zione eccessiva della questione ascoltare e osservare quanto c’è giovanile sia talvolta sintomo di per coltivarlo, di non pensare solo una mancata cura di noi adulti a per sé e per il proprio fazzoletto proposito di quale Vita viviamo e di terra. quindi desideriamo trasmettere. È Il teologo Romano Guardini espri- come se spostassimo fuori da noi me bene questa intuizione: “L’Edu- stessi, sulle nuove generazioni, ciò catore deve aver ben chiaro al che dovremmo affrontare noi in riguardo che a incidere maggior- prima persona. E non si tratta del mente non è ciò che dice, bensì solito ritornello “dovremmo essere ciò che egli stesso è e fa. Questo più coerenti”, se per coerenza crea l’atmosfera; e il ragazzo, che intendiamo la riproduzione di un non riflette e riflette poco, è so- modello ideale di comportamento prattutto ricettivo dell’atmosfera. corretto: di solito dura un mesetto Si può dire che il primo fattore è … ma è anche meglio che non ciò che l’Educatore è; il secondo è duri troppo. Si tratta piuttosto di ciò che l’Educatore fa; il terzo è ciò rimettersi in cammino, anzitutto che egli dice”. ascoltando se nel cuore (centro Coltiviamo una pianta, non tiran- dell’uomo intero, non semplice se- dola su dal terreno perché si alzi, de delle emozioni) abbiamo ancora ma collocandola nel posto giusto, il ricordo della meta. E se non c’è, annaffiando e concimando il ter- occorre cercarla (ne va della vita reno, osservando come reagisce dei nostri figli), per non diventare e adattando il nostro intervento vagabondi ma pellegrini: “la vita a seconda delle sue reazioni, non è un problema da risolvere, proteggendola da gelate e caldi ma un mistero da vivere”. n.24 aprile 2022 - la Vela 23
oratorio e dintorni tografico Album fo a ne e delle cele brazioni e de cchiale gli avvenime nti Istant a co mu nità parro tr della nos S. Natale 2021 - Elevazione musicale 24 la Vela - n.24 aprile 2022
oratorio e dintorni domenica16 gennaio 2022 - Camminata al Fontanone con gli adolescenti domenica 23 gennaio 2022 - Benedizione degli animali n.24 aprile 2022 - la Vela 25
oratorio e dintorni domenica 30 gennaio 2022 - S. Giovanni Bosco 26 la Vela - n.24 aprile 2022
oratorio e dintorni domenica 27 febbraio 2022 - CARNEVALE n.24 aprile 2022 - la Vela 27
oratorio e dintorni domenica 13 marzo 2022 - Camminata per la Pace sabato 26 marzo 2022 - “Per te mi spendo” É tornata dopo l’emergenza Covid l’iniziativa della Caritas Lodigiana. Raccolta di generi alimentari nei supermercati a supporto del Centro di raccolta Solidale. Anche alcuni adolescenti e giovani di Ospedaletto con i loro educatori hanno aderito alla proposta. «È stata una bella esperienza di volontariato, abbiamo raccolto molto cibo che serve alle persone in difficoltà. Per me è molto importante perché le esperienze come queste ti fanno capire cosa vuol dire aiutare nel proprio piccolo. Anche solo 2 ore e ripetere qualche frase aiutano delle persone in gravi situazioni. Se si potesse lo rifarei tutti i giorni». Ha detto Giacomo soddisfatto, alla fine della giornata. 28 la Vela - n.24 aprile 2022
tempo di grest “Batticuore. Gioia piena alla tua presenza” Esploriamo l’affascinante mondo delle emozioni che, se costantemente in dialogo con la nostra mente, ci permette di accedere pienamente alla verità di noi stessi e a relazioni autentiche con il mondo e con gli altri. L’ascolto coraggioso di ciò che abita in noi può dare avvio a meravigliosi cammini di vocazione, autentici nella misura in cui siamo davvero noi a sceglierli e non le nostre paure. Periodo: da lunedì 13 giugno a venerdì 1 luglio Orario: 9.00 - 17.00 Prevista mensa a mezzogiorno Entro il 24 aprile chi intende aiutare come animatore lo farà sapere in Oratorio (lasciando il proprio nominativo e recapito telefonico) o a don Carlo (tel. 3382129391) per concordare un incontro di persona. Si terrà quindi un corso di preparazione che gli animatori dovranno seguire per accompagnare adeguatamente i bambini e ragazzi. Anche agli adulti, in varie forme, chiediamo un aiuto perchè risulti un’esperienza educativa. Ulteriori informazioni tecniche e costi verranno comunicati a breve. n.24 aprile 2022 - la Vela 29
anniversari 10 ottobre 2021 - Anniversari di matrimonio 20 anni 40 anni Bassi Ivano e Battistini Annalisa Cipolla Roberto e Tedeschi Mariateresa Pani Alessandro e Somma Mariarosaria 45 anni 25 anni Biffi Pietro e Monticelli Giulia Cattabriga Andrea e Cartari Elena Malusardi Franco e Liù Jing 50 anni Sterza Alberto e Giannelli Benedetta Betti Gianpiero e Bergonti Angela Valenti Andrea e Zinzalini Silvia Bricchi Giacomo e Boiocchi Ornella 30 la Vela - n.24 aprile 2022
Sacramenti 2021 11 aprile 2021 - Prima Confessione Carnazza Jacopo, Bonardi Pietro, Rossetti Andrea, Pasini Aurora, Zinzalini Matteo, Tea Mattia, Paciolla Ryann, Pasquale Cristiano, Fabio Merli, Riccardo Prandini, Masimiliano Kuka, Lucinda Simeoni, Alessia Giordano Catechisti: Silvia e Marco 11 aprile 2021 - Prima Confessione Badinotti Filippo, Condidorio Alessio, Forlano Nicholas, Gatti Maya, Monticelli Dennis, Simeoni Claudio, Raimondi Elena - Catechisti: Giusi e Tommaso n.24 aprile 2022 - la Vela 31
oratorio e dintorni Sacramenti 2021 2 maggio 2021 - Prima Comunione Nicole Pipolo, Alessia Saleh, Alice Giacobbe, Davide Valenti, Michele Puglisi, Tommaso Anelli, ,Paolo Bonzio, Alessia Giordano, Irene Forlano, Martina Cerati, Anna Massimini, Simone Brasia, Pietro Giannelli, Gabriele Chiapin, Mattia Monticelli - Catechiste: Simona, Monica e Anna 9 maggio 2021 - Prima Comunione Carnazza Jacopo, Bonardi Pietro, Rossetti Andrea, Pasini Aurora, Zinzalini Matteo, Tea Mattia, Pasquale Cristiano, Fabio Merli, Riccardo Prandini, Masimiliano Kuka, Lucinda Simeoni Catechisti: Silvia e Marco 32 la Vela - n.24 aprile 2022
Sacramenti 2021 16 maggio 2021 - Santa Cresima - Amministrata dal Vescovo, Monsignor Maurizio Malvestiti Leonardo Cornalba, Chiara Puglisi, Isabella Emily Vera Cisneros, Giacomo Zinzalini, Gabriele Merli, Martina Gatti, Matteo Artuso, Tommaso Prandini, Alessandro Albertini, Samuele Ferrara, Nicolò Giannelli, Paolo Esposito - Catechiste: Benedetta, Chiara e Lara 23 Maggio 2021 - Professione di Fede dei 14-18enni 18enni: Sara Gioia, Simone Spagliardi, Fortunato Zangone - 14enni: Eleonora Forcella, Arianna Segalini, Andrea Massimini - Catechisti: Roberto, Mina, Giovanna, Ilaria e Lorenzo n.24 aprile 2022 - la Vela 33
Sacramenti 2021 Prima Comunione di Ryann Paciolla Santa Cresima in Cattedrale a Lodi di Alice Fornaroli e Tommaso Rossi Amministrata dal Vescovo, Monsignor Maurizio Malvestiti 34 la Vela - n.24 aprile 2022
Sacramenti 2021 Sono tornati alla casa del Padre Bassi Gianfranca + 3 gennaio 2021 Esposto Francesco + 13 gennaio 2021 Abbiati Angela + 19 gennaio 2021 Uggeri Mario + 6 febbraio 2021 Vaccari Esterina + 20 febbraio 2021 Cigognini Giuseppina + 9 marzo 2021 Bressanelli Teresina + 27 marzo 2021 Berlucchi Gaetana + 13 giugno 2021 Baggi Giuseppina + 25 giugno 2021 Leccardi Pierina + 29 giugno 2021 Fanzini Carlo + 7 agosto 2021 Lazzeri Giampiero + 26 agosto 2021 Sari Maria Gaetana + 28 settembre 2021 Gotti Antonia + 29 settembre 2021 Battesimi Paravisi Mia Bianca 20 giugno 2021 Paciolla Noah 19 settembre 2021 Rullo Manuel 26 dicembre 2021 Vela la “La Vela” - n. 24 aprile 2022. Parrocchia SS. Pietro e Paolo OSPEDALETTO LODIGIANO. Direttore responsabile: Mario Borra - Direttore editoriale: Don Carlo Groppi Hanno collaborato: Chiara Brizzolari, Giusi Campagnoli, Filippo Cipolla, Giovanna Danelli, Enrico Galli, Sofia Galli, Francesco Maria Lazzarini, Simone Majocchi, Monica Piacentini, Antonietta Scaramuccia, Cinzia Tomasi, Simona Tomasi, Roberto Venturini, Giacomo Zinzalini, Silvia Zinzalini Fotografie: Adriana Bruschi, Ilaria Galli, Simona Tomasi Progetto grafico e impaginazione: Giografica - Stampa: Sollicitudo (Lodi) n.24 aprile 2022 - la Vela 35
prossimi appuntamenti TEMPO PER LE CONFESSIONI domenica 8 maggio 2022 PRIMA COMUNIONE Lunedì 11 aprile a Orio Litta Ore 10.30 in chiesa parrocchiale 21.00 Confessioni adulti Martedì 12 aprile a Ospedaletto domenica 15 maggio 2022 15.00 Confessioni anziani e adulti S. CRESIMA Ore 10.30 in chiesa parrocchiale 17.30 Confessioni bambini, ragazzi ed adolescenti domenica 22 maggio 2022 21.00 Confessioni giovani e adulti BATTESIMO Mercoledì 13 aprile a Livraga Ore 10.30 S.Messa e battesimo di Simone 21.00 Confessioni adulti domenica 29 maggio 2022 - Pentecoste PROFESSIONE DI FEDE 14enni e 18enni domenica 24 aprile 2022 in chiesa parrocchiale domenica della Divina Misericordia e CHIUSURA ANNO CATECHISTICO PRIMA CONFESSIONE Ore 15.00 in chiesa parrocchiale domenica 19 giugno 2022 SOLENNITÀ maggio 2022 DEL CORPUS DOMINI S. ROSARIO - Il mese dedicato a Maria ci troverà impegnati nella preghiera con la giugno 2022 recita del S. Rosario alle ore 20.45 TEMPO DI GREST La parrocchia dei Santi Pietro e Paolo apostoli e l’oratorio San Giovanni Bosco augurano a tutti una serena S.Pasqua 36 la Vela - n.24 aprile 2022
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