Velala - Santa Pasqua 2022 - Periodico d'informazione della Parrocchia SS. Pietro e Paolo di Ospedaletto Lodigiano - Parrocchia di Ospedaletto ...

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Vela
                                la
                                                                                        N.24 aprile 2022

                  Periodico d’informazione della Parrocchia SS. Pietro e Paolo di Ospedaletto Lodigiano
Pro Manuscripto

                                                                      La chiesa della Luce a Osaka di Tadao Ando

                    Santa Pasqua 2022
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PROGRAMMA DELLE FUNZIONI RELIGIOSE

    Domenica delle Palme                  Sabato Santo
    10 aprile                             16 Aprile
    Ore 8.00 S. Messa                     Ore 9.00 Ufficio delle Letture
    Ore 10.15 Nel cortile dell’oratorio   con Lodi
    benedizione ulivo e processione       Ore 21.00 Solenne Veglia
    verso la chiesa parrocchiale          Pasquale
    Ore 10.30 S. Messa
                                          Domenica di Pasqua
    Giovedì Santo                         17 Aprile
    14 Aprile                             Ore 8.00 Santa Messa
    Ore 10.00 Lodi Cattedrale             Ore 10.30 Santa Messa Solenne
    S. Messa con tutti i Sacerdoti        per la Comunità
    della Diocesi con benedizione
    degli olii                            Lunedì dell’Angelo
                                          18 Aprile
    Ore 21.00 Ospedaletto                 Ore 8.00 - 10.30 Sante Messe
    Messa in Coena Domini
    con la partecipazione
    di tutti i ragazzi e le ragazze
    della Prima Comunione
    con i loro genitori

    Venerdì Santo
    15 Aprile
    Ore 9.00 Ufficio delle Letture
    con Lodi
    Ore 15.00 Via Crucis
    Ore 20.30 Inizio processione
    (parcheggio Via Balbi) verso la
    chiesa parrocchiale
    Ore 21.00 Celebrazione della
    Passione del Signore

2   la Vela - n.24 aprile 2022
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auguri

“Io lo so che tu abiti
il mio buio”
            Il Signore è risorto, cosa       Non può scoraggiarci il fatto
            dobbiamo temere ancora?          di vedere questa novità ancora
            Chi ci separerà dal suo          impastata con le nostre e altrui
           amore? Un amore capace di         lentezze, con le nostre e altrui
         abitare e vincere ogni buio?        cattiverie: lasciamoci conqui-
        “Io lo so che tu abiti il mio        stare dalla gioia di scoprire
        buio” dice un canto liturgico        che il Risorto non si stanca di
        dei nostri giorni.                   trasformarle in pane buono per
        Sì abitare: è il verbo che in-       la vita del mondo, come quando
        dica continuità, presenza,           un piccolo guarda incantato i
        familiarità, fa pensare alle         suoi genitori o i nonni mentre
        cose quotidiane, al tempo che        svolgono con cura un mestiere
        si protrae, all’abitudine che        manuale e gli pare quasi di es-
        talvolta spegne la nostra vita e     sere lui stesso oggetto di quella
        abbassa il nostro sguardo su un      cura. I tempi di Dio non sono
        orizzonte basso, non più capace      i nostri tempi e le sue vie non
        di attendere la novità. “Niente      sono le nostre vie.
        di nuovo sotto il sole”, diceva      Mi ha colpito la storia di una
        un antico saggio.                    ragazza intorno ai 18 anni,
        Chi ama, abita. Il Signore risorto   che da molto tempo si faceva
        abita questo nostro buio, chiede     del male volontariamente al
        di entrare e rimanere con noi,       corpo a causa del disagio che
        sa che per salvare l’uomo, tutto     portava in sé. I genitori, pur
        l’uomo ed ogni uomo, occor-          attenti nell’educazione, non
        re raggiungerlo sui sentieri         sapevano come uscirne, si era
        della sua dispersione, chinare       creato un circolo vizioso di
        il capo con lui e indicargli il      reciproche ferite. Un affian-
        piccolo germoglio di cielo che       camento psicologico aveva
        sta nascendo in quel terreno,        portato a contenere gli eccessi,
        nel quale l’uomo vede solo           ma non pareva esserci un effet-
        un destino di morte. “Ecco,          tivo miglioramento, fino a che
        io faccio una cosa nuova: pro-       un giorno questa ragazza si è
        prio ora germoglia, non ve ne        ritrovata a dover affrontare un
        accorgete?”. Auguro a tutti noi      viaggio a Roma da sola: l’amica
        di accorgerci della novità che il    all’ultimo aveva dato buca, ma
        Signore desidera portare nella       lei aveva trovato il coraggio di
        vita di ognuno e dell’umanità.       partire. Nella visita ai Musei

                                                      n.24 aprile 2022 -   la Vela   3
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auguri

                           Vaticani, così ha raccontato, era       Se qualcuno sentisse, come una
                           rimasta incantata da tutta quella       pietra sepolcrale, il peso di un
                           bellezza e lei se ne è sentita parte.   passato o un presente che sof-
                           Da lì si è aperto un cammino            foca ogni speranza … lo Spirito
                           di inaspettata rinascita. È così        ci fa passare dai “se” al “sì”. “Se
                           che il Signore entra nelle nostre       avessi avuto un altro carattere”,
                           vite come in quella di un’altra         “se mia madre non mi avesse
                           ragazza, di cui ci ha parlato il        trattato così”, “se avessi scelto
                           vangelo della quinta domenica           l’altro lavoro”, “se non ci fosse
                           di Quaresima. Anche lei pareva          questa malattia”, “se non ci
                           giunta al capolinea, per il suo         fosse questa guerra” … possono
    Cappella di            grave errore, ma l’incontro con         diventare “sì”, cioè l’accoglienza
    Notre-Dame du
                           Gesù l’ha fatta sentire parte di        del nostro passato e di quel che
    Haut a Ronchamp
    realizzata             un’altra “storia”, densa della          siamo ora, ma il tutto fecondato
    dall’architetto        bellezza che aveva perso agli           dall’amore di Dio Padre, che non
    Le Corbusier           occhi degli altri e ai propri occhi.    condanna, che rialza, che abita
                                                                   e rimane con noi.
                                                                   Se, come le donne al sepolcro,
                                                                   il nostro volto fosse ancora chi-
                                                                   nato a terra, o il nostro cuore
                                                                   fosse tutto preso dalla ricerca
                                                                   di sicurezze e garanzie per la
                                                                   propria vita e quella dei propri
                                                                   cari, o fosse girato nella nostalgia
                                                                   di tempi passati, le parole del
                                                                   Signore possano ardere in noi per
                                                                   aprirci a vivere l’oggi con “occhi
                                                                   di Pasqua”, con lo sguardo fisso
                                                                   al cielo, dove è la fonte della
                                                                   vera gioia, dove ogni relazione
                                                                   buona è custodita per sempre e
                                                                   ogni uomo è perdonato.
                                                                   Se il nostro sguardo è rivolto al
                                                                   cielo, potremo allora “vedere” il
                                                                   Padre che si china per ascoltare il
                                                                   grido dei poveri e dei sofferenti, il
                                                                   Figlio che scende per liberarli, lo
                                                                   Spirito che li rialza e che muove
                                                                   anche noi ad operare con il Figlio,
                                                                   abitando il buio di ogni uomo
                                                                   perché rinasca in lui la speranza.

                                                                                             don Carlo

4   la Vela - n.24 aprile 2022
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riflessione

The Economy of Francesco
Il Papa chiama i giovani
Breve sintesi dell’evento The Economy of Francesco voluto dal Pontefice
per radunare giovani studiosi e imprenditori affinché possano cambiare
il futuro dell’economia e del mondo.

                     Il 2020 sarà ricordato come
                     l’anno sventurato in cui ha
                     iniziato a diffondersi la
                    pandemia COVID-19 in
                  tutto il mondo. Il 2020, pe-
                rò, è stato anche scenario
                per l’evento “Economy of
                Francesco” che si è tenuto
                ad Assisi dal 19 al 21 no-
                vembre. Papa Francesco ha
                deciso, infatti, di convocare
                i giovani economisti, impren-
                ditori e imprenditrici di tutto il
                mondo per “incontrare chi oggi
                si sta formando e sta iniziando a
                studiare e praticare una econo-       Crocifisso nella chiesetta di San
                mia diversa, quella che fa vivere e   Damiano: «Va’, Francesco, ripara
                non uccide, include e non esclu-      la mia casa che, come vedi, è tutta
                de, umanizza e non disumanizza,       in rovina». Quella casa da riparare
                si prende cura del creato e non       ci riguarda tutti. Riguarda la Chie-
                lo depreda”. Lo scopo dell’inizia-    sa, la società, il cuore di ciascuno
                tiva è quello di “fare un “patto”     di noi. Riguarda sempre di più
                per cambiare l’attuale economia       anche l’ambiente che ha urgente
                e dare un’anima all’economia          bisogno di una economia sana e
                di domani”. La scelta del luogo       di uno sviluppo sostenibile che
                dell’appuntamento, Assisi, non è      ne guarisca le ferite e ne assicuri
                stata casuale. Papa Francesco ha      un futuro degno”. Un legame
                ricordato, infatti, che “Francesco    inscindibile unisce, infatti, eco-
                d’Assisi è l’esempio per eccellen-    nomia ed ecologia che, non a
                za della cura per i deboli e di una   caso, contengono entrambe il
                ecologia integrale. Mi vengono in     termine greco oikos, vale a dire
                mente le parole a lui rivolte dal     casa. Il messaggio del Pontefice

                                                                 n.24 aprile 2022 -   la Vela   5
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riflessione

                          ci ricorda la nostra responsabilità   I lavori dell’Economy of Francesco
                          nei confronti della Casa comune,      2020 si sono conclusi con la ste-
                          che deve essere gestita non da        sura di un manifesto destinato a
                          padroni, ma da custodi.               economisti, imprenditori, decisori
                                                                politici, lavoratrici e lavoratori,
                          The Economy of Francesco ha           cittadine e cittadini del mondo, in
                          visto protagonisti i giovani e        altre parole, indirizzato a ciascuno
                          gli economisti di tutto il mondo      di noi. In dodici punti i giovani han-
                          che hanno riflettuto attorno a 12     no chiesto che le grandi istituzioni
                          “villaggi” rappresentanti altret-     economico – finanziarie rallentino
                          tante sessioni di lavoro sui grandi   la loro corsa, una comunione
                          temi dell’economia di oggi e di       mondiale delle tecnologie, che
                          domani. La scelta del termine         la custodia dei beni comuni sia
                          villaggio è stata pensata proprio     posta al centro delle agende dei
                          perché i villaggi sono spesso         governi, che non si usino le ideo-
                          crocevia di strade e cammini,         logie economiche per offendere e
                          luoghi di incontro fra persone        scartare i poveri, gli ammalati, le
                          e culture diverse, ma anche           minoranze e svantaggiati, il diritto
                          spazi di dialogo e di confronto,      al lavoro dignitoso per tutti, che
                          di domande e prospettive, di          vengano immediatamente aboliti
                          riflessioni e proposte.               i paradisi fiscali, che si dia vita

6   la Vela - n.24 aprile 2022
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riflessione

a nuove istituzioni finanziarie         insistenza, domani lo sia meno.
mondiali, che le imprese e le           Voi adulti che avete in mano le
banche, introducano un comitato         redini dell’economia e delle im-
etico indipendente nella loro           prese, avete fatto molto per noi
governance, che le istituzioni          giovani, ma potete fare di più. Il
prevedano premi a sostegno              nostro tempo è troppo difficile
degli imprenditori innovatori           per non chiedere l’impossibile.
nell’ambito della sostenibilità         Abbiamo fiducia in voi e per
ambientale, sociale, spirituale e       questo vi chiediamo molto. Ma                    Passata la
manageriale, una istruzione di          se chiedessimo di meno, non                    crisi sanitaria
qualità per ogni bambina e bam-         chiederemmo abbastanza”.                        che stiamo
bino del mondo, che le lavoratrici                                                 attraversando, la
abbiano le stesse opportunità           Papa Francesco ha concluso                 peggiore reazione
dei lavoratori. Di triste attualità     l’evento indirizzando questo               sarebbe di cadere
è, infine, l’ultimo punto del ma-       messaggio a tutti i partecipanti:              ancora di più
nifesto che recita: “chiediamo          “Passata la crisi sanitaria che               in un febbrile
infine l’impegno di tutti perché si     stiamo attraversando, la peg-               consumismo e in
avvicini il tempo profetizzato da       giore reazione sarebbe di cade-              nuove forme di
Isaia: “Forgeranno le loro spade        re ancora di più in un febbrile              autoprotezione
in vomeri, le loro lance in falci; un   consumismo e in nuove forme                  egoistica. Non
popolo non alzerà più la spada          di autoprotezione egoistica. Non              dimenticatevi,
contro un altro popolo, non si          dimenticatevi, da una crisi mai              da una crisi mai
eserciteranno più nell’arte della       si esce uguali: usciamo meglio                si esce uguali:
guerra” (Is 2, 4). Noi giovani non      o peggio. Facciamo crescere                usciamo meglio o
tolleriamo più che si sottraggono       ciò che è buono, cogliamo l’op-            peggio. Facciamo
risorse alla scuola, alla sanità,       portunità e mettiamoci tutti al            crescere ciò che è
al nostro presente e futuro per         servizio del bene comune. Voglia            buono, cogliamo
costruire armi e per alimentare         il Cielo che alla fine non ci siano          l’opportunità e
le guerre necessarie a venderle.        più “gli altri”, ma che impariamo          mettiamoci tutti al
Vorremmo raccontare ai nostri           a maturare uno stile di vita in cui        servizio del bene
figli che il mondo in guerra è          sappiamo dire “noi”. Ma un “noi”                  comune.
finito per sempre.”                     grande, non un “noi” piccolino e
                                        poi “gli altri”, no, questo non va.”
I giovani hanno concluso quindi il      Il lavoro di The Economy of
loro appello al mondo consape-          Francesco è proseguito nel
voli che quanto richiesto è molto       2021 e proseguirà nel 2022,
difficile e magari da molti consi-      chiamando ancora a raccolta gio-
derato utopico, ma nella convin-        vani economisti e imprenditori.
zione che “sia profetico e quindi       Papa Francesco ha invitato loro
che si possa chiedere, richiedere       a fare il punto della situazione e
e chiedere ancora, perché ciò che       a rinnovare il loro impegno per
oggi sembra impossibile, grazie         “rimettere la fraternità al centro
al nostro impegno e alla nostra         dell’economia”.

                                                                         n.24 aprile 2022 -   la Vela    7
Velala - Santa Pasqua 2022 - Periodico d'informazione della Parrocchia SS. Pietro e Paolo di Ospedaletto Lodigiano - Parrocchia di Ospedaletto ...
visite guidate

    La nostra chiesa tra passato e presente
    Torniamo a gustare la bellezza
                               È un fatto universalmente        Ma quali sono le ragioni di tutta
                               noto che la nostra chiesa        questa bellezza?
                               parrocchiale sia una delle più   Ciò che è visibile è sicuramente
                              belle della Diocesi di Lodi e     un ottimo punto di partenza.
                            non solo! Negli anni ha accolto     Ogni volta che varchiamo la
                           numerosissimi fedeli e visitatori    soglia dell’ingresso per par-
                           provenienti ormai da tutta la        tecipare alla S. Messa, a un
                           regione, rendendola un motivo        momento di preghiera, a un
                           di vanto e orgoglio per la nostra    incontro particolare, oppure
                           comunità.                            semplicemente per una preghie-
                                                                ra personale, non smettiamo
                                                                mai di stupirci e meravigliarci di
                                                                fronte a una decorazione senza
                                                                fine che cattura il nostro occhio e
                                                                lo conduce istintivamente attra-
                                                                verso affreschi, stucchi, intagli
                                                                e pale d’altare senza soluzione
                                                                di continuità, frutti di una storia
                                                                che ha origini molto lontane nel
                                                                tempo.
                                                                Una storia che in realtà ha radici
                                                                molto umili e modeste, ma in-
                                                                trise di un unico e caratteristico
                                                                slancio verso l’accoglienza e
                                                                l’ospitalità che animava i pri-
                                                                mi monaci che hanno abitato
                                                                e addomesticato il suolo del
                                                                nostro caro paese, tanto da
                                                                rendere questi luoghi un punto
                                                                di riferimento insostituibile
                                                                per viandanti e pellegrini che
                                                                transitavano verso Roma e Ge-
                                                                rusalemme.
                                                                Proprio inseguendo questa par-
                                                                ticolare vocazione, si manifestò
                                                                la necessità di costruire un primo
                                                                luogo di culto nella seconda

8   la Vela - n.24 aprile 2022
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visite guidate

metà del ‘400, di cui restano        lora, per noi oggi e per coloro che
poche tracce in due lacerti di       verranno. Luogo e persone hanno
affresco all’ingresso della nostra   quindi reso grande e stupenda
chiesa, oggi nascosti dal grande     la nostra chiesa: non possiamo
portone ligneo. La strada però       immaginare l’uno
era appena cominciata: dopo          senza le altre.
appena un secolo la chiesa si        È da queste pre-
ingrandì e si abbellì di opere       messe che vo-
d’arte di artisti cremonesi e        gliamo ripartire
milanesi di altissimo livello con    per riproporre nei
lo scopo di offrire ai monaci e ai   prossimi mesi esti-
fedeli un’importante esperienza      vi, con grande gio-
di fede, non completa senza la       ia ed entusiasmo,
musica che, a partire dall’Ot-       le visite guidate
tocento con la costruzione del       pomeridiane (e,
nostro organo, ha assunto un         perché no, anche
ruolo fondamentale.                  serali) e offrire
Non possiamo e dobbiamo              nuove esperien-
perciò fermarci a solo ciò che       ze culturali per
vediamo con gli occhi, serve         tornare a vivere
andare più in profondità: le tele,   la nostra chiesa
le pitture murali, gli strumenti e   e a meravigliarci
gli spazi sono stati creati per la   del suo splendore
preghiera e per essere abitati       con occhi e spirito
dal sacro, per le persone di al-     rinnovati.

                                                                   n.24 aprile 2022 -   la Vela   9
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il futuro della Chiesa

     Giovani e Vescovi,
     insieme si può
     Sabato 6 novembre il Duomo di Milano ha ospitato un evento senza
     precedenti: da tutta la Lombardia 200 giovani, tra i 20 e i 30 anni invitati
     dalle 10 diocesi Lombarde, si sono confrontati in un dialogo aperto con i
     14 vescovi lombardi su cinque grandi temi (vocazione e lavoro, riti, affetti,
     ecologia, intercultura) attorno a tavoli disposti dentro la cattedrale.

                                  È iniziato così «Giovani e       no aiutare i pastori nel difficile
                                  Vescovi», il percorso di dia-    compito di discernimento di al-
                                  logo e ascolto delle Chiese      cune dinamiche culturali, decisive
                                 lombarde, voluto dagli stessi     proprio per la vita dei giovani.
                               pastori della Conferenza Epi-
                              scopale Lombarda e organizza-        La richiesta
                              to da Odielle (Oratori Diocesi       ai giovani coinvolti
                              Lombarde).                           A ogni giovane coinvolto è stato
                              Un percorso aperto, nello stile      chiesto di portare la propria
                              dell’ascolto per aprire un dia-      esperienza e sensibilità: in
     La delegazione
                              logo con i giovani sulle grandi      forza del Battesimo, infatti, tutti
     dei giovani della
     diocesi di Lodi, tra     questioni della vita e della fede.   possiamo dare un contributo im-
     cui il nostro Filippo,   Non solo un percorso, ma anche       portante! Non va dimenticato che
     con il Vescovo           un esercizio di incontro, franco e   ciascuno ha una storia, frequenta
     Maurizio                 sincero, perché i giovani possa-     gruppi e amici, attraversa am-

10   la Vela - n.24 aprile 2022
bienti diversi, dall’università allo
sport, dalla parrocchia al luogo
di lavoro; respira così mentalità
e punti di vista che possono ar-
ricchire il confronto con i Vescovi
e con altri giovani.

In sintesi:
il cuore della proposta
La domanda centrale che ha
guidato l’intera proposta, si può
riassumere in questi termini:
come la Chiesa può impegnarsi            neato da tutti i partecipanti, sia dai
sui temi vitali proposti? Possiamo       Vescovi che dai giovani, è stato la
lavorare insieme e individuare           necessità di non parlare soltanto
passi concreti?                          “tra sé”, ma di aprirsi anche a chi è
                                         distante dalla Chiesa, ma che dentro
Non una meta già definita, né un         di sé vive quella sete di infinito che,
percorso preordinato: nulla che          nella fede, può trovare una risposta.
possa far pensare a una iniziativa
calata dall’alto. Perché mai come        Vescovi e giovani, quindi, si sono
in questa occasione il cammino           seduti allo stesso tavolo, si sono
si disegna camminando. Giovani           guardati negli occhi e hanno dato
e vescovi insieme. Si è dato così        vita un confronto serrato, profon-
vita a un parlarsi tra persone           do, duro in certi casi, ma sempre
vive che portano in sé domande           rispettoso e desideroso di cercare
e attese, speranze e sogni, pro-         un cammino condiviso. L’obiettivo
getti e idee. Tutto per costruire        non era certamente quello di offrire
insieme una Chiesa e una società         risposte preconfezionate, ma anzi
che sappiano dare spazio alle            quello di aprire la porta ai dubbi, alle
questioni che muovono la vita            necessità concrete, alle incertezze
dei giovani, rendendosi capaci           e alle difficoltà che possono frenare
di un ascolto reciproco e di un          l’entusiasmo straripante di chi sogna
cammino sinodale.                        un mondo migliore e vuole rendere
                                         la propria vita un capolavoro unico
Un cammino di sinodalità ordi-           e inimitabile, come del resto chiede
naria che, però, non può limitarsi       anche il Vangelo.
ai ragazzi che vivono all’interno        Noi giovani, siamo sicuramente
della comunità ecclesiale: l’incon-      il futuro della nostra società, ma
tro a livello regionale, infatti, è un   ancora di più siamo il suo presente,
modo per allargare lo sguardo            per questo abbiamo il compito di
oltre i confini della diocesi, ma        essere protagonisti responsabili del
non basta. L’elemento sottoli-           mondo in cui viviamo.

                                                                           n.24 aprile 2022 -   la Vela   11
consiglio pastorale

     Quale parrocchia per il futuro?
     Da qualche mese la nostra parrocchia sta vivendo una situazione di
     precarietà, per la mancata nomina del nuovo parroco. Il primo incontro
     del consiglio pastorale con Don Pierluigi Leva e Don Carlo Groppi,
     che da ottobre sono rispettivamente amministratore parrocchiale e
     collaboratore festivo a Ospedaletto, è stato occasione per condividere
     con loro la preoccupazione per il futuro della nostra comunità, ma anche
     di “fotografare la realtà” della Chiesa e riflettere su come possiamo
     trasformare questo periodo di smarrimento in un’opportunità di crescita.

                                In questi anni stiamo vivendo      nella forma “comunitaria”. La
                                un momento di inversione di        pastorale non è più il “pastore”
                                marcia nell’organizzazione         di fronte alla sua comunità, ma
                               della Chiesa locale. Si è passati   l’agire dell’intero popolo di
                              da una moltiplicazione di par-       Dio nella varietà dei doni e dei
                            rocchie (fino agli anni ‘70) ad una    carismi.
                            presenza articolata sul territorio:
                            pensiamo alla nascita delle Unità      Nella situazione di Ospedaletto,
                            Pastorali, alle Comunità pastorali,    in particolare, i consiglieri, che
                            alle più Parrocchie con un unico       hanno il “polso della situazione”
                            parroco, ecc. e mentre abbiamo         della comunità, sono chiamati a
                            chiara la questione, non è nitida      trovare la chiave per leggere le
                            la meta.                               situazioni, le forze per rispondere
                                                                   alle necessità e ad assumere at-
                            Il cambiamento porta istintiva-        teggiamenti propositivi, costrut-
                            mente a interrogarsi sulle que-        tivi e fiduciosi. Quando arriverà
                            stioni organizzative. Vorremmo         il nuovo parroco, avrà bisogno
                            assumere un altro punto di vista       di essere “guidato” perché non
                            e chiederci piuttosto: quando          conosce la nostra realtà; non ci si
                            si dà l’esperienza di “comunità        potrà limitare a consegnare una
                            cristiana”? Quali condizioni           lista di problemi e situazioni da
                            sono necessarie perché il Van-         risolvere, ma occorrerà mostra-
                            gelo venga annunciato, accolto         re anche il buono che abbiamo
                            e generi esperienze buone di vita      costruito, essere collaborativi e
                            cristiana? Quali presenze sono         proporre degli obbiettivi.
                            essenziali?                            Tra i parrocchiani, alcuni hanno
                            In questa prospettiva, è fonda-        abbandonato, mentre altri hanno
                            mentale la collaborazione tra          proseguito il proprio percorso di
                            sacerdoti e laici, impegnati a         maturazione, e si sentono parte
                            rendere visibile il Vangelo oggi       viva della collettività e corre-

12   la Vela - n.24 aprile 2022
consiglio pastorale

sponsabili della sua crescita, desiderano il      che chiunque si senta ben accolto.
bene della nostra parrocchia e hanno tanta        A partire dalla Messa, centro della nostra
voglia di fare.                                   fede. Viene vissuta con partecipazione e
Per rendere costruttivo il proprio impegno è      gioia? I gesti sono veri o sono formali?
fondamentale che ognuno metta da parte il         L’Eucarestia prosegue nella quotidianità
proprio ‘io’, non cedendo alla tentazione di      con attenzione per l’altro?
scegliere ciò che è bello, buono e giusto per     Le parole di Papa Francesco possono aiu-
sé stesso o per il gruppo che rappresenta,        tarci a trovare le risposte: egli ci insegna
ma lasciandosi guidare dallo Spirito Santo;       che la via della tenerezza è quella che apre
come scritto nelle Lettere alle Sette Chiese      le porte e avvicina, non giudicando o richia-
nel libro dell’Apocalisse “Chi ha orecchi         mando, ma attraverso uno sguardo positivo
ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”.     e una buona parola: “Sperimentare la tene-
Ciascuno è                                                                     rezza significa
chiamato a una                                                                 sentirsi amati e
crescita nella                                                                 accolti proprio
spiritualità del                                                               nella nostra po-
servizio, abban-                                                               vertà e nella
donando pre-                                                                   nostra miseria.
sunzione, auto-                                                                Vuol dire esse-
sufficienza, au-                                                               re trasformati
toreferenzialità,                                                              dall’amore di
per fare spazio                                                                Dio”. ”Possia-
a disponibilità,                                                               mo domandarci
stima recipro-                                                                 – prosegue il
ca, capacità di                                                                Papa - se noi
ascolto sincero,                                                               stessi abbiamo
alternanza.                                                                    fatto esperien-
Il cammino di                                                                  za di questa
formazione e maturazione spirituale dei           tenerezza, e se a nostra volta ne siamo
laici deve promuovere figure autentiche,          diventati testimoni. Testimoni di questo
ricche di esperienza umana ed evangelica.         amore, di questa misericordia”.
La comunità prima di tutto ha bisogno di          Indicazioni arriveranno anche dai lavori del
appassionati e non impiegati; motivati e          Sinodo voluto proprio da Papa Francesco:
non costretti; entusiasti e non musoni. La        nella Messa di chiusura del Sinodo Dioce-
ricaduta di questi aspetti si rende visibile      sano il Vescovo Maurizio ha evidenziato
nelle esperienze della vita comunitaria:          che essere sinodali, significa avanzare in
quale volto dare alla liturgia, alla catechesi,   armonia costruendo sentieri di solidarietà,
alla carità? Come incrociare la vita reale con    di cultura e di pace, imparando così ad
la Parola per evangelizzare adulti, giovani,      annunciare il Vangelo ai poveri, agli anziani,
ragazzi?                                          agli ammalati, ai perseguitati e a chi è in
Dobbiamo interrogarci su come possia-             fuga, a tutti; in ogni scelta per la nostra
mo essere una comunità che attrae, che            comunità non possiamo perdere di vista che
accenda il desiderio di avvicinarsi e far sì      è questo a cui ciascuno di noi è chiamato.

                                                                       n.24 aprile 2022 -   la Vela   13
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     Ascoltare, ascoltarsi,
     contemplare
     Durante le vacanze di Natale, con don Carlo e alcuni ragazzi del gruppo
     adolescenti e giovani, siamo andati prima a Sovere e poi a Bergamo, per
     trascorrere due giornate in amicizia e condivisione.

                                Il 30 Dicembre siamo andati      , ora fraternità che ospita quattro
                                a Sovere, sul lago di Iseo       suore e varie iniziative e momenti
                                per incontrare Suor Agnese       di incontro per giovani e famiglie.
                               Quadrio, della congregazione      Partenza ore 8, alzati i sedili
                             delle suore di Carità, nella casa   posteriori (quelli nel baule!),
     Alcuni giovani con     (Cascina Mariet) che è stata quel-   così da stare quasi comodi e in
     don Carlo e Suor       la della famiglia di Bartolomeo      sicurezza su una macchina. Di-
     Agnese Quadrio         Capitanio, fondatrice dell’ordine    rezione Bergamo – Lago d’Iseo.

14   la Vela - n.24 aprile 2022
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Ovviamente, ma è scontato dirlo,       scendeva pure correndo (…lei
appena usciamo dalla PP (Pianura       originaria della Valtellina). Ci
Padana), finisce la nebbia e il        siamo aiutati nei passaggi un po’
freddo e ci troviamo immersi in        meno agevoli e abbiamo avuto la
una bellissima giornata. Sosta         possibilità di parlare tra noi nei
tecnica e per le 10 siamo arrivati     tratti più semplici, a gruppetti,
nella cascina del 1600 in collina      in libertà.
dove Suor Agnese ci aspettava          Ritornati alla base, abbiamo
con un termos di tisana bollente.      cucinato e mangiato insieme un
Vista la splendida giornata, fatte     piatto di pasta e condiviso un as-
le presentazioni per chi non           saggio di risotto che gentilmente
aveva mai avuto occasione di           le altre suore ci avevano lasciato.
incontrarla, siamo subito partiti      Nel tempo della cottura, abbia-
lungo un sentiero che in circa 1       mo volentieri
ora di salita in un bosco, a tratti    dato una mano
ripida, ci ha portato al santuario     a fare un piccolo
di San Giovanni, dove ci siamo         lavoretto di ma-
trovati di fronte a una splendida      nutenzione for-
vista sul lago d’Iseo circondato       tunatamente
dal monte Guglielmo e dal              con successo!
Trentapassi. Durante il cammi-         Eravamo in una
no ciascuno ha raccontato una          semplice salet-
parte a scelta della propria vita.     ta piano terra/
Breve tappa sulle rocce intorno        seminterrato
al piccolo santuario, tra il vociare   con una volta a mattoni originali,
gioioso di un numeroso gruppo          un tavolo, una stufa, 6 sedie. Un
di scout impegnato in un campo         caldo caffè dalla moka, una fetta
invernale, sotto ai raggi tiepidi      di pandoro e qualche nocciola.
di un sole primaverile del tutto       Suor Agnese ci ha proposto, pri-
inusuale per questo periodo            ma di fare un piccolo “viaggio”
dell’anno. Addirittura, ci girava      all’interno della casa, una partita
intorno una farfalla e c’erano         a carte. Ci siamo immersi in una
alcune primule fiorite. Discesa        avvincente Macchiavelli che ci
un po’ difficoltosa per i meno         ha tenuto occupati una buona
abituati alla montagna, con Suor       oretta fra tris, scale e strategie
Agnese che (66 anni compiuti)          varie per cercare di chiudere per

                                                                       n.24 aprile 2022 -   la Vela   15
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                             primi (in realtà in un paio non        2° Tappa “camera da letto”. Qui
                             conoscevamo questo gioco, ma           Bartolomea pregava, rifletteva
                             ci siamo subito impratichiti).         e annotava le sue riflessioni,
                             Ormai a nostro agio, ben vestiti,      ma anche i suoi dubbi, le sue
                             abbiamo quindi iniziato un breve       fatiche, quello che pensava non
                             itinerario nella vita di Bartolomea,   andasse bene e i problemi che
                             nei suoi “segreti”, e nella nostra.    incontrava. Sapeva ascoltarsi
                                                                    dall’interno.
                             1° Tappa “ballatoio della ca-
                             scina che dà verso la vallata”.        3° Tappa “la cappella”, che
                             In questa casa della nonna,            al tempo era la stalla, quindi
                             Bartolomea veniva una volta            luogo di lavoro e fatica. Ora
                             alla settimana e in estate un’in-      qui è stato posto il crocifisso
                             tera settimana per mettersi in         di San Damiano (quello di San
                             ascolto. Saper ascoltare quello        Francesco), perché era quello
                             che ci sta attorno per aprire la       che Bartolomea contemplava
                             nostra anima. Si ritagliava dei        da ragazza quando frequentava
                             momenti di silenzio, tra le tan-       la scuola dalle suore clarisse.
     Nella pagina a
                             tissime attività quotidiane, per       Un crocifisso dove Gesù non è
     fianco: Sofia, Giada,
     Ilaria, Eleonora e      farsi riempire dalla bellezza del      morente, ma vivo, risorto, con
     Francesca con don       creato e quindi ritornare ancora       gli occhi aperti. Il suo sangue
     Carlo. Sotto: due       più attenta alle esigenze degli        cola su chi lo segue donandogli
     scorci di Bergamo       altri alle proprie occupazioni.        la vita.

16   la Vela - n.24 aprile 2022
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4° Tappa “la cucina”, luogo di
vita comune per eccellenza, allo-
ra come oggi, fulcro della casa.
Bartolomea non ha avuto una
esperienza familiare semplice,
ma in quel contesto ha maturato
e portato avanti le sue scelte,
vivendole lì per prime. E’ nella
quotidianità, innanzi tutto con
la nostra famiglia, dove ci si può
allenare a fare il bene.

5 °Tappa “il cortile”, ritornare ad
aprirsi verso l’esterno. Quando
siamo usciti era proprio il mo-
mento di passaggio fra la luce del
giorno e il primo buio della sera.
Un istante bellissimo da gustare      senso di essere capace di concentrarsi sull’essenziale.
appieno.                              Uno di quegli incontri, rari, che, quando si è nella
                                      disposizione d’animo di porre la giusta attenzione,
Ascoltare, ascoltarsi, contempla-     parla al nostro cuore.
re e fare il bene per capire quale
dono Dio ci ha dato e quale posto     Domenica 2 gennaio abbiamo invece fatto una
ha voluto nel mondo per noi.          gita a Bergamo, alla scoperta della città e delle
Don Carlo ha quindi celebrato         opere di Lorenzo Lotto, pittore veneziano attivo
la S. Messa e usciti di nuovo         a Bergamo tra il 1513 e il 1526. Dopo la salita in
abbiamo trovato un cielo stellato     autobus che dalla Città Bassa ci ha portato in Città
limpidissimo, dove potevano           Alta, abbiamo gustato un ottimo pranzo a base di
riconoscere le varie costellazioni.   piatti tipici bergamaschi. Nel pomeriggio abbiamo
Le quattro sorelle ci hanno pro-      visitato la città e ammirato le opere contenute al
messo di pregare per noi e per        suo interno, cominciando da Piazza Vecchia su cui
la nostra vita.                       si affaccia il Palazzo della Ragione. Successiva-
Si è conclusa così una bella gior-    mente siamo entrati in Piazza del Duomo, da dove
nata di amicizia, vissuta in modo     si ammirano il Duomo, Santa Maria Maggiore, la
leggero, ma molto intensa, che        Cappella Colleoni e il Battistero disposti simmetri-
ha lasciato in noi una sfumatura      camente. Terminata la visita alla Città Alta siamo
di serenità e pace. Abbiamo           scesi in Città Bassa, dove abbiamo ammirato le
avuto l’opportunità di incontrare     opere di Lorenzo Lotto in varie chiese della città,
una persona, suor Agnese, con         come la Madonna col Bambino in trono, angeli e
una vitalità interiore fortissima,    santi nella Chiesa di S. Bernardino in Pignolo. Siamo
energica (mai ferma), ma allo         tornati a casa grati perché abbiamo potuto ammirare
stesso tempo attentissima a           Bergamo e i suoi tesori, ma soprattutto per aver
tutto, premurosa e semplice, nel      potuto trascorrere insieme quella bella giornata.

                                                                     n.24 aprile 2022 -   la Vela   17
pace

     NO alla follia della guerra
     Vista da qui, da Ospedaletto Lodigiano, dai nostri comodi divani la guerra in
     Ucraina sembra lontana. E anche surreale, incomprensibile e anacronistica.
     Ormai in pochi, in Italia, hanno ancora ricordi veri e vissuti simili e spesso
     tutto quello che vediamo in televisione a noi delle generazioni anni ’60-
     ‘70-’80, appare più simile a scene di un film, che a una triste e straziante
     quotidianità per milioni di persone che vivono in quei territori.

                                  Chi invece proviene da lì pro-   un corretto approfondimento
                                  va dolore e rabbia a vedere      degli accadimenti. Abbiamo
                                  i luoghi cari distrutti dalle    avuto la possibilità di incontrare
                                bombe e se ha parenti e amici      una persona coinvolta in prima
                              che ci vivono sente tutta l’impo-    persona, originaria di Kiev, il
                            tenza verso questa situazione e        papà appartenente alle forze di
                            l’angosciosa attesa di avere loro      sicurezza, alcuni parenti stretti e
                            notizie giorno per giorno.             amici ancora in questa città sotto
                            Il flusso incessante di news, che      assedio, alcuni parenti arrivati
                            grazie ai nuovi media arrivano         da poco e accolti dopo giorni di
                            ogni secondo, spesso ci illude         viaggio. Con lei abbiamo cercato
     La camminata per la
     Pace in Ucraina che    di essere informati, ma al con-        di capire e interpretare meglio
     si è tenuta a Lodi     trario ci fornisce una visione         questa situazione.
     domenica 13 marzo      frammentata e non permette             L’Ucraina è una nazione con una
                                                                   sua storia millenaria (Kiev, la sua
                                                                   capitale, è stata fondata nell’860
                                                                   d.C) che dopo la caduta del mu-
                                                                   ro di Berlino e lo scioglimento
                                                                   dell’URSS stava perseguendo
                                                                   un percorso di crescita sociale
                                                                   ed economica, cercando di la-
                                                                   sciarsi alle spalle definitivamente
                                                                   gli anni del regime comunista
                                                                             (e con esso i ricordi di
                                                                             economia autarchica e di
                                                                             buoni alimentari al posto
                                                                             della busta paga). Dopo
                                                                             una certa instabilità negli
                                                                             anni precedenti (dovuta
                                                                             quasi sempre a una forte
                                                                             ingerenza russa nella

18   la Vela - n.24 aprile 2022
pace

politica interna), l’attuale gover-
no era stato eletto a larghissima
maggioranza (oltre il 70%) e si
stava sempre più concretizzando
la possibilità per questa grande
nazione di rappresentare per
tutte le regioni più a est dell’Eu-
ropa e per la Russia stessa, un
modello virtuoso, un modello di
democrazia, un popolo slavo che
si rimetteva in pista e che smen-
tiva il ritornello propagandistico
della necessità della presenza
di un uomo forte contrapposto
all’occidente presentato come         Non è facile capire e neppure accettare come si
debole e corrotto. L’attacco          trasforma la vita in una situazione del genere; tutti
all’Ucraina è stato preparato dalla   i servizi che noi diamo per scontato sono interrotti,
Russia per anni, politicamente        la scuola, le attività sociali, gli spostamenti, i negozi;
(convincendo il popolo russo di       solo l’essenziale rimane attivo; al suono delle sirene
essere sotto assedio da parte         bisogna scendere nei rifugi bunker con la speranza
del resto del mondo e bloccando       di poter poi tornare alla propria casa e di non dover
ogni forma di protesta e ogni         passare in mezzi ai corpi dilaniati da qualche scheggia.
fonte libera di informazione)         Non si può neppure scappare.
ed economicamente (essendo             E’ necessario cambiare radicalmente paradigma per
un passaggio geograficamente          accettare che nel 2022 qualcuno, non per volontà
strategico per i commerci di gas,     propria, non per inseguire i propri sogni, ma per
materie prime, ecc.). Una nazione     una guerra “disumana e insensata”, debba lasciare
libera e sviluppata rappresentava     la propria casa, il proprio lavoro, tutti i suoi affetti e
un pericolo troppo grande. Non        andarsene. Felice di trovare anche un solo un ma-
più accettabile.                      terasso per terra dove dormire in sicurezza. Senza
La risposta all’invasione di fine     sapere cosa troverà al ritorno e neppure se ci sarà un
febbraio però non è stata quella      ritorno. I profughi (la precedenza viene data a donne
prevista: nessuna esitazione          giovani e bambini, agli uomini tra i 18 e i 60 anni è
da parte del popolo ucraino,          richiesto di rimanere) spesso sotto il fuoco nemico
nessuna intenzione di tornare         devono percorrere migliaia di chilometri e molti giorni
nuovamente e improvvisamente          di viaggio per lasciare il paese.
indietro di 30 anni. Un popolo che    La coesione, la solidarietà e l’accoglienza, in primis
si sente libero e autonomo e che      dei paesi confinanti (che stanno compiendo sforzi al di
tale vuole rimanere. In questa si-    sopra delle loro possibilità per gestire una situazione
tuazione sono stati fondamentali      drammatica), si sta dimostrando all’altezza dei valori
i primi 10 giorni dove la reciproca   comuni che contraddistingue il nostro continente. E
solidarietà e unione ha permesso      in tanti stanno danno il proprio contributo.
di resistere e di riorganizzarsi.     La speranza è che questa follia si fermi.

                                                                       n.24 aprile 2022 -   la Vela   19
confronto

     Xiv Sinodo Diocesano
     Un percorso
     che non si conclude
     Con la celebrazione dell’Eucaristia in Cattedrale in occasione dell’Annunciazione,
     lo scorso venerdì 25 marzo è giunto al termine il susseguirsi delle diverse
     sessioni - dieci in totale - che hanno scandito i lavori del XIV Sinodo
     della Chiesa di Lodi, “Terra, Persone, Cose: il Vangelo per tutti”.

                                Possiamo senza dubbio af-        perseguito quando cerchiamo
                                fermare che il cammino non       di vivere il nostro essere Chiesa
                                si ferma qui. Se da un lato si   nell’esercizio della corresponsa-
                               può considerare questo mo-        bilità. Già nel tempo della fase
                             mento come un punto di arrivo,      preparatoria, ovviamente con-
                            dall’altro bisogna riconoscere       dizionato in modo significativo
                            che la sinodalità è un aspetto       dall’esperienza della pandemia
                            che non ci lasceremo alle spalle     che ha stravolto le nostre vite,
                            come se si fosse trattato soltanto   abbiamo potuto sperimentare
                            di un bell’esercizio stilistico; è   che la sinodalità è qualcosa che
                            piuttosto una metodologia che        necessita di essere imparato, o
                            è in grado di dare spessore a        meglio, sperimentato e vissuto.
                            quel “sacrificio della concordia”    Non se ne può parlare in teoria.
                            (per citare la preghiera per il      E allo stesso modo le riflessioni
                            Sinodo) che sempre deve essere       portate avanti nel corso delle
                                                                                   varie sessioni di
                                                                                   lavoro a partire
                                                                                   dall’instrumen-
                                                                                   tum laboris non
                                                                                   sono state solo
                                                                                   una speculazio-
                                                                                   ne teorica.
                                                                                   A questo punto
                                                                                   è comprensibile
                                                                                   che qualcuno
                                                                                   possa chiedersi
                                                                                   a cosa porta,
                                                                                   concretamen-

20   la Vela - n.24 aprile 2022
confronto

te, questo sinodo diocesano.
I temi affrontati riguardano, di
fatto, tutti gli ambiti del vive-
re ecclesiale: dalla catechesi
alla liturgia, dalla carità alla
gestione di beni materiali, dagli
itinerari di accompagnamento
al matrimonio alla ridefinizione
dell’assetto territoriale della
diocesi, dall’evangelizzazione
alla distribuzione del clero, dalla
strutturazione della curia alle
attenzioni educative, dalla mis-        con compiti molto spe-         digitali. Per tutti questi
sionarietà alla valorizzazione del      cifici, al fine di dedicare    aspetti, il lavoro delle
patrimonio artistico e culturale,       il giusto approfondi-          commissioni e delle varie
dall’utilizzo dei social all’atten-     mento ai singoli aspetti,      équipe costituirà una sor-
zione per l’espetto vocazionale,        valorizzando al meglio         ta di “dilatazione” del Si-
dalla formazione alle riflessioni       competenze, sensibilità        nodo, che accompagnerà
sull’importanza della vita consa-       e carismi: solo per citare     il cammino sinodale che
crata. Tutto ciò, scritto così, può     alcuni temi che le varie       Papa Francesco ha voluto
apparire disorientante; il rischio è    commissioni saranno            indicare alla Chiesa italia-
quello di sentirsi smarriti di fronte   chiamate ad affrontare,        na e universale.
alla vastità delle questioni e alla     ricordiamo qui l’impegno       La sinodalità non dovrà
loro profondità. Ma la verità è che     per la riorganizzazione        quindi solo essere evo-
questo sinodo diocesano ha vo-          territoriale della diocesi,    cata come se fosse uno
luto mettere davvero al centro le       la necessità di definire       slogan di tendenza, ma
persone e tutto quanto riguarda         percorsi di formazione         deve diventare uno stile
la vita dell’essere umano, incar-       per i laici (RP e RPG, ad      e un’esperienza perma-
nata in questo nostro contesto,         esempio), il ripensamen-       nentemente presente
territoriale e storico: per questo      to dell’iniziazione cristia-   nella vita ecclesiale. Da
nel testo finale del libro sinodale     na e del post-cresima, la      qui non si torna indietro,
(che verrà consegnato il 4 giugno       possibilità di dare l’avvio    e non può essere una di-
nella veglia di Pentecoste) non         a forme di vita comune tra     namica per i soli “addetti
mancheranno riferimenti espliciti       sacerdoti, promuovere il       ai lavori”; tutti siamo chia-
ad aspetti anche sociali, bioetici      diaconato permanente,          mati ad essere pietre vive
ed ecologici.                           la creazione di un fondo       di questa chiesa sinodale,
Ma proprio perché i temi sono           per supportare le par-         in cammino nelle nostre
molti e vasti, su alcuni di essi è      rocchie nella gestione         comunità e nelle nostre
stato possibile solo avviare quel       di alcuni beni, l’impegno      vite, con il coraggio di
percorso che dovrà poi farsi            per implementare la co-        saper avvicinare anche
carico di giungere a determina-         municazione e favorire a       coloro che talvolta trop-
zioni più concrete; nasceranno          tal fine un uso adeguato       po frettolosamente defi-
per questo diverse commissioni          dei mezzi e linguaggi          niamo come i “lontani”.

                                                                          n.24 aprile 2022 -   la Vela   21
educare

     Quale Vita per i nostri figli?

     È un “noi” che sta dietro alla domanda che                    ci vuole un villaggio”.
     ci siamo posti nei due incontri per i genitori                Abituati a una gestione diretta e
     dei bambini e ragazzi della catechesi, perché                 individuale del nostro agire (se
     educare, cioè accompagnare i nostri figli nella               devo plasmare un vaso di creta ci
     vita, non è faccenda individuale.                             metto mano e lo faccio), fatichia-
                                                                   mo a entrare in questo ordine
                                                                   di idee. Agire come “noi” non
                                  Forse la considerazione          significa semplicemente indicare
                                  attenta di questo “noi” è il     un unico schema di regole con cui
                                 primo passo, sul quale facil-     affrontare le questioni, in modo
                                mente slittiamo. Inutile cercare   che ciò che dice l’uno è uguale a
                             il supereroe che sistema le situa-    ciò che dice l’altro. Il fatto che i
                            zioni, creare strutture a cui appal-   ragazzi sentano punti di vista e
                            tare una crescita “automatica” o       stili diversi nell’affrontare l’esi-
                            far prevalere la ricetta vincente di   stenza è un guadagno, a patto
                            uno sugli altri: ciò che educa, ciò    che coloro che li esprimono
                            che passa Vita sono le relazioni, il   cerchino anzitutto la comunione
                            proverbio direbbe “per educare         tra loro, che non è un accordo

22   la Vela - n.24 aprile 2022
educare

al “minimo sindacale”. È invece la         eccessivi … azioni in-dirette, ma
comunione che dà il primato alla           indispensabili.
persona rispetto alle idee, alle           La fatica di attendere il frutto, di pa-
relazioni rispetto alle produzioni,        zientare nelle “stagioni rigide”, di
che stima la preziosità dell’altro,        tenere alcuni accorgimenti costanti
che si mette in discussione nella          e ordinari, dosando con interventi
ricerca instancabile della verità,         straordinari (non si concima tutti i
senza abbandonarsi a facili qua-           giorni così come non si pota in ogni
lunquismi.                                 stagione) può portarci ad abbando-
In questa atmosfera i bambini e            nare il lavoro accontentandoci che
ragazzi stessi avvertiranno la chia-       crescano erbe spontanee, oppure
mata a riconoscere il volto dell’altro     può esporci alla tentazione di af-
e a cercare il vero, il bello e il bene.   frettare i tempi, di trovare soluzioni
La Vita che vorremmo trasmettere           immediate, di cadere nel lamento
passa anzitutto attraverso il “clima”      e in una delusione sotterranea, che
e, come per il clima ambientale,           avvelena il clima.
spesso richiede essenzialmente di          Mi pare che la problematizza-
custodire quanto è già donato, di          zione eccessiva della questione
ascoltare e osservare quanto c’è           giovanile sia talvolta sintomo di
per coltivarlo, di non pensare solo        una mancata cura di noi adulti a
per sé e per il proprio fazzoletto         proposito di quale Vita viviamo e
di terra.                                  quindi desideriamo trasmettere. È
Il teologo Romano Guardini espri-          come se spostassimo fuori da noi
me bene questa intuizione: “L’Edu-         stessi, sulle nuove generazioni, ciò
catore deve aver ben chiaro al             che dovremmo affrontare noi in
riguardo che a incidere maggior-           prima persona. E non si tratta del
mente non è ciò che dice, bensì            solito ritornello “dovremmo essere
ciò che egli stesso è e fa. Questo         più coerenti”, se per coerenza
crea l’atmosfera; e il ragazzo, che        intendiamo la riproduzione di un
non riflette e riflette poco, è so-        modello ideale di comportamento
prattutto ricettivo dell’atmosfera.        corretto: di solito dura un mesetto
Si può dire che il primo fattore è         … ma è anche meglio che non
ciò che l’Educatore è; il secondo è        duri troppo. Si tratta piuttosto di
ciò che l’Educatore fa; il terzo è ciò     rimettersi in cammino, anzitutto
che egli dice”.                            ascoltando se nel cuore (centro
Coltiviamo una pianta, non tiran-          dell’uomo intero, non semplice se-
dola su dal terreno perché si alzi,        de delle emozioni) abbiamo ancora
ma collocandola nel posto giusto,          il ricordo della meta. E se non c’è,
annaffiando e concimando il ter-           occorre cercarla (ne va della vita
reno, osservando come reagisce             dei nostri figli), per non diventare
e adattando il nostro intervento           vagabondi ma pellegrini: “la vita
a seconda delle sue reazioni,              non è un problema da risolvere,
proteggendola da gelate e caldi            ma un mistero da vivere”.

                                                                           n.24 aprile 2022 -   la Vela   23
oratorio e dintorni

             tografico
     Album fo
           a ne e  delle cele
                              brazioni e de
                                    cchiale
                                           gli avvenime
                                                       nti

     Istant
                  a co mu nità parro
               tr
     della nos

        S. Natale 2021 - Elevazione musicale

24   la Vela - n.24 aprile 2022
oratorio e dintorni

domenica16 gennaio 2022 - Camminata
   al Fontanone con gli adolescenti

domenica 23 gennaio 2022 - Benedizione
             degli animali

                              n.24 aprile 2022 -   la Vela   25
oratorio e dintorni

         domenica 30 gennaio 2022 - S. Giovanni Bosco

26   la Vela - n.24 aprile 2022
oratorio e dintorni

domenica 27 febbraio 2022 - CARNEVALE

                             n.24 aprile 2022 -   la Vela   27
oratorio e dintorni

       domenica 13 marzo 2022 - Camminata per la Pace

      sabato 26 marzo 2022 - “Per te mi spendo”
                                        É tornata dopo l’emergenza Covid
                                         l’iniziativa della Caritas Lodigiana.
                                            Raccolta di generi alimentari nei
                                       supermercati a supporto del Centro
                                           di raccolta Solidale. Anche alcuni
                                      adolescenti e giovani di Ospedaletto
                                     con i loro educatori hanno aderito alla
                                     proposta. «È stata una bella esperienza
                                            di volontariato, abbiamo raccolto
                                        molto cibo che serve alle persone in
                                       difficoltà. Per me è molto importante
                                           perché le esperienze come queste
                                        ti fanno capire cosa vuol dire aiutare
                                               nel proprio piccolo. Anche solo
                                       2 ore e ripetere qualche frase aiutano
                                       delle persone in gravi situazioni. Se si
                                               potesse lo rifarei tutti i giorni».
                                               Ha detto Giacomo soddisfatto,
                                                       alla fine della giornata.

28   la Vela - n.24 aprile 2022
tempo di grest

“Batticuore. Gioia piena
alla tua presenza”
Esploriamo l’affascinante mondo delle emozioni che, se costantemente
in dialogo con la nostra mente, ci permette di accedere pienamente alla
verità di noi stessi e a relazioni autentiche con il mondo e con gli altri.
L’ascolto coraggioso di ciò che abita in noi può dare avvio a meravigliosi
cammini di vocazione, autentici nella misura in cui siamo davvero noi a
sceglierli e non le nostre paure.

 Periodo: da lunedì 13 giugno a venerdì 1 luglio
 Orario: 9.00 - 17.00
 Prevista mensa a mezzogiorno

Entro il 24 aprile chi intende aiutare come animatore lo farà sapere in Oratorio
(lasciando il proprio nominativo e recapito telefonico) o a don Carlo (tel. 3382129391)
per concordare un incontro di persona.
Si terrà quindi un corso di preparazione che gli animatori dovranno seguire per
accompagnare adeguatamente i bambini e ragazzi. Anche agli adulti, in varie forme,
chiediamo un aiuto perchè risulti un’esperienza educativa.
Ulteriori informazioni tecniche e costi verranno comunicati a breve.

                                                                 n.24 aprile 2022 -   la Vela   29
anniversari

     10 ottobre 2021 - Anniversari     di matrimonio

         20 anni                                   40 anni
         Bassi Ivano e Battistini Annalisa         Cipolla Roberto e Tedeschi Mariateresa
         Pani Alessandro e Somma Mariarosaria
                                                   45 anni
         25 anni                                   Biffi Pietro e Monticelli Giulia
         Cattabriga Andrea e Cartari Elena
         Malusardi Franco e Liù Jing               50 anni
         Sterza Alberto e Giannelli Benedetta      Betti Gianpiero e Bergonti Angela
         Valenti Andrea e Zinzalini Silvia         Bricchi Giacomo e Boiocchi Ornella

30   la Vela - n.24 aprile 2022
Sacramenti 2021

11 aprile 2021 - Prima Confessione
Carnazza Jacopo, Bonardi Pietro, Rossetti Andrea, Pasini Aurora, Zinzalini Matteo, Tea Mattia, Paciolla Ryann,
Pasquale Cristiano, Fabio Merli, Riccardo Prandini, Masimiliano Kuka, Lucinda Simeoni, Alessia Giordano
Catechisti: Silvia e Marco

11 aprile 2021 - Prima Confessione
Badinotti Filippo, Condidorio Alessio, Forlano Nicholas, Gatti Maya, Monticelli Dennis, Simeoni Claudio,
Raimondi Elena - Catechisti: Giusi e Tommaso

                                                                                   n.24 aprile 2022 -   la Vela   31
oratorio e dintorni
     Sacramenti  2021

      2 maggio 2021 - Prima Comunione
      Nicole Pipolo, Alessia Saleh, Alice Giacobbe, Davide Valenti, Michele Puglisi, Tommaso Anelli, ,Paolo Bonzio,
      Alessia Giordano, Irene Forlano, Martina Cerati, Anna Massimini, Simone Brasia, Pietro Giannelli, Gabriele
      Chiapin, Mattia Monticelli - Catechiste: Simona, Monica e Anna

      9 maggio 2021 - Prima Comunione
      Carnazza Jacopo, Bonardi Pietro, Rossetti Andrea, Pasini Aurora, Zinzalini Matteo, Tea Mattia,
      Pasquale Cristiano, Fabio Merli, Riccardo Prandini, Masimiliano Kuka, Lucinda Simeoni
      Catechisti: Silvia e Marco

32   la Vela - n.24 aprile 2022
Sacramenti 2021

16 maggio 2021 - Santa Cresima - Amministrata dal Vescovo, Monsignor Maurizio Malvestiti
Leonardo Cornalba, Chiara Puglisi, Isabella Emily Vera Cisneros, Giacomo Zinzalini, Gabriele Merli,
Martina Gatti, Matteo Artuso, Tommaso Prandini, Alessandro Albertini, Samuele Ferrara, Nicolò Giannelli,
Paolo Esposito - Catechiste: Benedetta, Chiara e Lara

23 Maggio 2021 - Professione di Fede dei 14-18enni
18enni: Sara Gioia, Simone Spagliardi, Fortunato Zangone - 14enni: Eleonora Forcella, Arianna Segalini,
Andrea Massimini - Catechisti: Roberto, Mina, Giovanna, Ilaria e Lorenzo

                                                                                  n.24 aprile 2022 -   la Vela   33
Sacramenti 2021

      Prima Comunione
      di Ryann Paciolla

                                  Santa Cresima
                                  in Cattedrale a Lodi
                                  di Alice Fornaroli e Tommaso Rossi
                                  Amministrata dal Vescovo,
                                  Monsignor Maurizio Malvestiti

34   la Vela - n.24 aprile 2022
Sacramenti 2021

Sono tornati alla casa del Padre
Bassi Gianfranca        + 3 gennaio 2021
Esposto Francesco      + 13 gennaio 2021
Abbiati Angela         + 19 gennaio 2021
Uggeri Mario            + 6 febbraio 2021
Vaccari Esterina       + 20 febbraio 2021
Cigognini Giuseppina       + 9 marzo 2021
Bressanelli Teresina     + 27 marzo 2021
Berlucchi Gaetana       + 13 giugno 2021
Baggi Giuseppina        + 25 giugno 2021
Leccardi Pierina        + 29 giugno 2021
Fanzini Carlo             + 7 agosto 2021
Lazzeri Giampiero       + 26 agosto 2021
Sari Maria Gaetana   + 28 settembre 2021
Gotti Antonia        + 29 settembre 2021

                                                                 Battesimi
                                                                 Paravisi Mia Bianca                     20 giugno 2021
                                                                 Paciolla Noah                        19 settembre 2021
                                                                 Rullo Manuel                          26 dicembre 2021

 Vela
   la           “La Vela” - n. 24 aprile 2022. Parrocchia SS. Pietro e Paolo OSPEDALETTO LODIGIANO.
                Direttore responsabile: Mario Borra - Direttore editoriale: Don Carlo Groppi
                Hanno collaborato: Chiara Brizzolari, Giusi Campagnoli, Filippo Cipolla, Giovanna Danelli, Enrico Galli, Sofia Galli,
                Francesco Maria Lazzarini, Simone Majocchi, Monica Piacentini, Antonietta Scaramuccia, Cinzia Tomasi, Simona Tomasi,
                Roberto Venturini, Giacomo Zinzalini, Silvia Zinzalini
                Fotografie: Adriana Bruschi, Ilaria Galli, Simona Tomasi
                Progetto grafico e impaginazione: Giografica - Stampa: Sollicitudo (Lodi)

                                                                                                 n.24 aprile 2022 -      la Vela        35
prossimi appuntamenti

      TEMPO PER LE CONFESSIONI                     domenica 8 maggio 2022
                                                   PRIMA COMUNIONE
      Lunedì 11 aprile a Orio Litta                Ore 10.30 in chiesa parrocchiale
      21.00 Confessioni adulti
      Martedì 12 aprile a Ospedaletto              domenica 15 maggio 2022
      15.00 Confessioni anziani e adulti           S. CRESIMA
                                                   Ore 10.30 in chiesa parrocchiale
      17.30 Confessioni bambini,
            ragazzi ed adolescenti
                                                   domenica 22 maggio 2022
      21.00 Confessioni giovani e adulti
                                                   BATTESIMO
      Mercoledì 13 aprile a Livraga                Ore 10.30 S.Messa e battesimo di Simone
      21.00 Confessioni adulti
                                                   domenica 29 maggio 2022 -
                                                   Pentecoste
                                                   PROFESSIONE DI FEDE
                                                   14enni e 18enni
     domenica 24 aprile 2022                       in chiesa parrocchiale
     domenica della Divina Misericordia            e CHIUSURA ANNO CATECHISTICO
     PRIMA CONFESSIONE
     Ore 15.00 in chiesa parrocchiale              domenica 19 giugno 2022
                                                   SOLENNITÀ
     maggio 2022                                   DEL CORPUS DOMINI
     S. ROSARIO - Il mese dedicato a Maria
     ci troverà impegnati nella preghiera con la   giugno 2022
     recita del S. Rosario alle ore 20.45          TEMPO DI GREST

                                                                   La parrocchia
                                                                  dei Santi Pietro
                                                                  e Paolo apostoli
                                                                          e
                                                                     l’oratorio
                                                                   San Giovanni
                                                                       Bosco
                                                                  augurano a tutti
                                                                    una serena
                                                                   S.Pasqua
36   la Vela - n.24 aprile 2022
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