Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...

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Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
                    nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

Linee metodologiche per la valorizzazione
dei comprensori vitivinicoli di qualità
nella disciplina territoriale e urbanistica.
Il caso studio del PUC di Castelvenere.

ANTONIO P. LEONE
PAOLO MAGLIULO
PAOLO BENVENUTI
NATALIA LEONE
GUIDO LEONE
FULVIO FRAGNITO
GIOVANNI CANTILENA

                                                                                                           71
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità                                                       Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.                                                     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

     ABSTRACT                                                   scopi specifici del PUC, hanno consentito di         The valorisation of agricultural areas, parti-           land use map and a number of morphometric
                                                                caratterizzare e cartografare il territorio co-      cularly of high-value vineyard districts, can-           maps (elevation, slope, aspect, insolation, to-
                                                                munale in esame dal punto di vista dell’uso          not disregard the correct analysis of the “na-           pographic wetness index and topographic ero-
     La valorizzazione dei comprensori agricoli                 del suolo, geomorfologico-morfometrico, fi-          tural” components of the landscape (relief,              sion factor), deriving from a digital elevation
     di pregio, in particolare di quelli viti-vinico-           siografico e pedologico. In particolare, sono        soils and underlying geolithology, climate).             model (DEM), were produced. Subsequently,
     li, non può prescindere dalla corretta anali-              state prodotte: una Carta dell’uso del suo-          These latter, interacting and with each other            a map of the Winkler bioclimatic Index was
     si delle componenti “naturali” del paesaggio               lo, le Carte morfometriche delle quote, delle        and with the anthropic management, deter-                generated, taking into account the relation-
     (rilievo, suoli e sottostante geolitologia, cli-           pendenze, delle esposizioni, dell’insolazione,       mine the productive potentials and limita-               ships between elevation and temperature.
     ma) che, interagendo tra di loro e con la ge-              dell’indice topografico di umidità e del fattore     tions of use of these areas and their aesthetic          Considering the morphometric features of the
     stione antropica, determinano le potenzialità              topografico di erosione. Le Carte morfometri-        appearance. Therefore, these components re-              area, a map of the landscape Units was com-
     produttive e le limitazioni d’uso dei predetti             che sono state realizzate a partire da un mo-        present the fundamental elements considered              piled, based on the spatial variability of lan-
     comprensori, oltre ad influenzarne l’aspet-                dello digitale del terreno. Tenuto conto delle       in a territorial planning which is based on              dforms and dominant lithology. The soils of
     to estetico. Tali componenti rappresentano,                relazioni quote-temperature, è stata realizzata      the balance of agronomic validity, landscape             each landscape Unit were investigated to cre-
     pertanto, gli elementi fondamentali da consi-              una Carta dell’indice bioclimatico di Ameri-         quality, sustainable development and enhan-              ate a soil map. A map of land suitability for
     derare nella pianificazione del territorio fon-            ne e Winkler. È stata prodotta una Carta del-        cement of urban and rural areas. Since 1996,             viticulture was created crossing the informa-
     data sull’equilibrio tra validità agronomica e             le Unità di paesaggio, basata sulla variabilità      the National Association of Wine Cities has              tion contained in the soil and slope maps with
     qualità paesaggistica, sviluppo sostenibile e              spaziale delle forme del rilievo e della litologia   been working to identify some methodologi-               the vine requirements. In addition, the rela-
     valorizzazione delle aree urbane e rurali. Per             dominante, tenuto conto degli aspetti morfo-         cal guidelines for the valorisation of high-va-          tionship between soil-landscape Units and the
     offrire alle Amministrazioni locali uno stru-              metrici. Ciascuna Unità di paesaggio è stata         lue vineyard districts, within the land and              grape composition of the Falanghina cultivar
     mento urbanistico multidisciplinare attento a              caratterizzata dal punto di vista pedologico,        urban planning, in order to provide local ad-            has been statistically investigated, to produce
     questi obiettivi, a partire dal 1996 l’Associa-            per produrre una Carta dei suoli. Incrocian-         ministrations with a multidisciplinary urban             a zonation map of the cultivar. Finally, a map
     zione Nazionale delle Città del Vino si è im-              do le informazioni contenute nelle Carte dei         planning tool.                                           of the normalised difference vegetation index
     pegnata nell’individuazione di alcune linee                suoli e delle pendenze con le esigenze della         Castelvenere, the richest vineyards commu-               (NDVI), which is closely related to vine ve-
     guida metodologiche per la valorizzazione                  vite, desunte dalla letteratura specialistica, è     nal territory in the Campania region (about              getative growth (vigour), was produced from
     dei comprensori vitivinicoli di qualità nella              stata generata una Carta delle attitudini del        67% of the communal territory is occupied                satellite images. All the maps produced were
     disciplina territoriale e urbanistica.                     territorio alla viticoltura. Inoltre, sono state     by vineyards), has taken in consideration the            organized into a GIS-based geodatabase and,
     Alle linee guida proposte dalle Città del Vino             studiate statisticamente le relazioni tra Unità      guidelines of the City of Wine for the realiza-          in this format, used as structural elements in
     ha fatto riferimento Castelvenere, il Comune               suolo-paesaggio e caratteristiche compositive        tion of its Urban Planning Plan (UPP).                   support of the UPP.
     più vitato della Campania (circa il 67% del                delle uve della cultivar Falanghina, per pro-        The adoption of the guidelines implies the               The methodology adopted for the purposes of
     territorio comunale è occupato da vigneti)                 durre una Carta della zonazione viticola della       acquisition and/or the availability of correct           the UPP of Castelvenere, rather than a mere
     per la realizzazione del suo Piano Urbanisti-              stessa cultivar. Infine, utilizzando immagini        information regarding the characteristics and            list of rules, could be used as a practical exam-
     co Comunale.                                               telerilevate da satellite, è stata realizzata una    spatial distribution (cartography) of the va-            ple to carry out investigations in support to
     L’adozione delle linee guida implica l’acqui-              Carta dell’indice normalizzato di vegetazio-         rious “natural” components of the landscape.             land and urban planning of vineyard districts
     sizione e/o la disponibilità di corrette infor-            ne, strettamente correlato al vigore vegetati-       In the realization of the UPP, the Municipali-           and, more generally, of agricultural districts.
     mazioni riguardanti le caratteristiche e la                vo dei vigneti. Tutti gli elaborati cartografici     ty of Castelvenere has benefitted from a con-
     distribuzione spaziale (cartografia) delle di-             sono stati organizzati in un GIS-geodatabase         siderable amount of information produced
     verse componenti “naturali” del paesaggio.                 e, in questo formato, utilizzati come elementi       by researches covering the entire territory of
     Nella realizzazione del PUC, il Comune di                  strutturali in supporto alla realizzazione del       Sannio Beneventano. The researches has been
     Castelvenere si è potuto avvantaggiare di una              PUC.                                                 carried out by the Institute for Agricultural
     considerevole mole di informazioni prodotte                La metodologia adottata per il PUC di Castel-        and Forestry Systems in the Mediterranean
     da ricerche riguardanti l’intero territorio del            venere, piuttosto che una mera elencazione           of the National Research Council of Italy, in
     Sannio Beneventano, realizzate dall’Istituto               di regole, potrebbe rappresentare un esempio         collaboration with other national and Inter-
     per i Sistemi Agricoli e Forestali del Medi-               pratico da seguire nella realizzazione di altre      national Research Institutes and Universities.
     terraneo (ISAFoM) del Consiglio Nazionale                  indagini finalizzate alla pianificazione terri-      Such information, reworked and integrated
     delle Ricerche (CNR), in collaborazione con                toriale e urbanistica dei comprensori viticoli       with the additional investigations carried
     Istituzioni di ricerca ed universitarie nazio-             e, più in generale, di quelli agricoli.              out by the UPP, allowed to characterize and
     nali ed internazionali.                                    Parole chiave: paesaggio viticolo, cartogra-         map the municipal territory of Castelvenere
     Tali informazioni, rielaborate ed integrate da             fia delle componenti naturali del paesaggio,         considering land use, geomorphology-mor-
     quelle prodotte da indagini realizzate per gli             piano urbanistico comunale.                          phometry, physiography and soils. At first, a

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Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità                                                                Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.                                                              nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

     1. INTRODUZIONE                                               un elemento importante del paesaggio agri-               Proprio per offrire alle amministrazioni locali            anticipando le misure europee per il periodo
                                                                   colo. Infatti, l’interazione della viticoltura           uno strumento urbanistico multidisciplinare                2014-2020 fondate sulla definizione delle aree
     La Campania è terra di antiche tradizioni vi-                 con l’ambiente fisico ha prodotto scenari di             attento a questi obiettivi, a partire dal 1996             rurali come aree funzionalmente interconnes-
     ti-vinicole. Attualmente, la superficie vitata                notevole bellezza, che necessitano di essere             l’Associazione Nazionale delle Città del Vino              se e interdipendenti. Ricordiamo ad esempio
     di questa regione ricopre circa 17.000 ha, dei                valorizzati e tutelati con regole urbanistiche           (ANCV) si è impegnata nell’individuazione                  la firma nel 2013 di un Protocollo d’intesa per
     quali ben 11.000 (64% del totale regionale)                   adeguate a preservare e garantire alle nuove             di alcune linee guida dedicate ad una piani-               lo sviluppo sostenibile dell’economia del vino,
     ricadono nella sola provincia di Benevento                    generazioni le peculiarità del paesaggio e a             ficazione comunale fondata sull’equilibrio tra             dei servizi e della governance territoriale.
     (Tab. 1). I vigneti di questa terra, distribui-               sostenere le numerose esigenze del compar-               validità agronomica e qualità paesaggistica,               Nello stesso anno, il Comune di Castelvenere,
     ti prevalentemente tra la Valle Telesina e le                 to vitivinicolo italiano, sempre più stretto             sviluppo sostenibile del territorio e valoriz-             uno dei tredici comuni firmatari del Proto-
     Colline del Taburno (Fig. 1), oltre ad essere                 tra competitività, rinnovamento, riqualifi-              zazione delle aree urbane e rurali. Uno sforzo             collo, adottando le linee guida delle Città del
     una fonte rilevante di reddito, rappresentano                 cazione e contrasto al consumo del suolo.                che trova un riscontro diretto nella missione              Vino, ha vinto l’edizione speciale del Concor-
                                                                                                                            dell’Associazione, fortemente consapevole, fin             so per il Miglior Piano Regolatore delle Città
                    Tab. 1 – Distribuzione della superficie vitata tra le province della Campania.                          dalle sue origini, del ruolo di equilibrio delle           del Vino con un PUC incentrato sulla difesa,
                          Provincia            Sup. vitata (ha)             % Sup. vitata regionale
                                                                                                                            aree rurali nel rapporto fra comunità insedia-             la tutela, la riqualificazione e il ripensamento
                                                                                                                            ta e ambiente. Istituita a Siena nel 1987 con              del paesaggio vitivinicolo millenario, per tra-
                    Benevento                        11157                             63.9
                                                                                                                            l’obiettivo di promuovere le risorse ambienta-             sformarlo in una opportunità di sviluppo eco-
                    Avellino                         3181                              18.2                                 li, paesaggistiche, artistiche, storiche e turisti-        nomico e culturale e per contribuire a rendere
                    Salerno                          1791                              10.3                                 che dei territori legati al vino per tradizione e          la comunità locale responsabile e consapevole
                                                                                                                            cultura, l’ANCV attualmente rappresenta una                dell’importanza del binomio territorio-vino
                    Caserta                          1091                              6.3
                                                                                                                            rete di oltre 430 tra Comuni, Province, Strade             per la propria crescita.
                    Napoli                            244                              1.4                                  del vino, Parchi e Comunità Montane a voca-                Nella programmazione urbanistica e territo-
                    Informazioni estratte da: “CUAS, Carta dell’Utilizzazione Agricola dei Suoli della                      zione vitivinicola. Le prime linee metodologi-             riale, Castelvenere ha fatto proprio il presup-
                    Campania (Regione Campania, 2009)”.
                                                                                                                            che del “Piano Regolatore (oggi Piano Urba-                posto che la pianificazione di una Città del
                                                                                                                            nistico Comunale, PUC) delle Città del Vino”               Vino debba risolvere complessi problemi di
                                                                                                                            sono state continuamente aggiornate ed ar-                 conoscenza e valutazione delle risorse territo-
                                                                                                                            ricchite: dall’inserimento della zonizzazione              riali per raggiungere l’obiettivo generale della
                                                                                                                            vitivinicola e del paesaggio nel 2007 (con spe-            qualità dei prodotti, dei processi produttivi,
                                                                                                                            cifici contenuti in tema di paesaggio, misure              del territorio e, quindi, della vita di un’inte-
                                                                                                                            d’adattamento al deterioramento climatico,                 ra comunità; il che significa affrontare temi
                                                                                                                            aggiornamento delle tecniche per gestire il                come il rinnovo dei vigneti o l’impianto di
                                                                                                                            vigneto, qualità dell’architettura rurale e dei            nuovi, la tutela dei vigneti considerati “storici”,
                                                                                                                            riflessi che tutto ciò ha sul governo del territo-         l’uso sostenibile del suolo agrario, il controllo
                                                                                                                            rio) alle energie rinnovabili in campagna nel              dell’erosione, la tutela idrogeologica, la salva-
                                                                                                                            2011 (relativamente alle fonti - fotovoltaico,             guardia dell’ambiente e del paesaggio rurale
                                                                                                                            eolico, biomasse - e all’uso del suolo rurale)             ma anche l’adeguamento dell’architettura ru-
                                                                                                                            fino all’introduzione, nel 2017, di elementi               rale alla specificità del paesaggio viticolo.
                                                                                                                            come sostenibilità, accessibilità, cambiamenti             Nell’adozione delle linee guida proposte delle
                                                                                                                            climatici e Urban Food Planning.                           Città del Vino, il Comune di Castelvenere si
                                                                                                                            Con la visione di una programmazione con-                  è potuto avvantaggiare di una considerevole
                                                                                                                            divisa e la consapevolezza che la qualità del              mole di informazioni prodotte da ricerche
                                                                                                                            vino dipende anche dalla specificità ambien-               realizzate dall’Istituto i per Sistemi Agricoli
                                                                                                                            tale del territorio, i Sindaci dei comuni della            e Forestali del Mediterraneo (ISAFoM) del
                                                                                                                            “wine valley” del Sannio (Guardia Sanframon-               Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR),
                                                                                                                            di, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, Ponte,                 in collaborazione con altre prestigiose Isti-
                                                                                                                            Torrecuso, Foglianise, Paupisi, Vitulano, So-              tuzioni di ricerca ed universitarie nazionali
                                                                                                                            lopaca, Castelvenere, Cerreto Sannita, Telese              ed internazionali (tra cui il Dipartimento di
                                                                                                                            Terme e Benevento), molti dei quali associati              Agraria dell’Università di Napoli Federico II,
      Fig. 1 - Superficie vitata (in rosso tratteggiato) dei comprensori della Valle Telesina e delle Colline del Taburno   all’ANCV, sono da tempo sostenitori di politi-             l’Università degli Studi della Campania Luigi
      (provincia di Benevento).                                                                                             che virtuose rispetto al governo del territorio,           Vanvitelli, i Dipartimenti di Scienze e Tecno-

74                                                                                                                                                                                                                                            75
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità                                                             Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.                                                           nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

                                                                                                                       3. LO STUDIO REALIZZATO ED I                                 I risultati ottenuti hanno confermato che
                                                                                                                       RISULTATI OTTENUTI                                           la classe di uso del suolo prevalente nel
                                                                                                                                                                                    territorio comunale di Castelvenere è il vi-
                                                                                                                       Come precedentemente accennato, le in-                       gneto (1018 ha, 66.45% dell’intero territo-
                                                                                                                       dagini realizzate sono state basate sulla                    rio comunale), coltivato “in purezza” (960
                                                                                                                       raccolta e sulla rielaborazione di informa-                  ha, 62.64%) o consociato a oliveto (58 ha,
                                                                                                                       zioni disponibili, derivanti soprattutto dai                 3.81%) (Fig. 4). Una discreta estensione del-
                                                                                                                       risultati di specifiche attività di ricerca, in-             la superficie comunale, invece, è coltivata a
                                                                                                                       tegrate con informazioni acquisite ex-novo                   oliveto (190 ha, 12.41%) (Fig. 3); seguono,
                                                                                                                       che hanno portato alla realizzazione di una                  per estensione, gli ambienti urbanizzati e le
                                                                                                                       serie di Carte tematiche, di base e derivate,                superfici artificiali (129 ha, 8.42%). I boschi,
                                                                                                                       riguardanti, specificamente, l’uso del suolo,                costituiti prevalentemente da querceti, oc-
                                                                                                                       alcuni importanti elementi morfometrici                      cupano solo 128 ha, (7.86% della superficie
                                                                                                                       (altimetria, esposizione, pendenze, indice                   comunale). Circa 30 ha (1.95% della superfi-
                                                                                                                       topografico di umidità), il bioclima (indi-                  cie comunale) sono occupati da aree a rico-
                                                                                                                       ce di Amerine e Winkler), i suoli e la loro                  lonizzazione naturale. Un’analoga superficie
                                                                                                                       attitudine alla viticoltura (land suitability),              (29.00 ha, 1,87%) è occupata da aree incolte.
                                                                                                                       l’indice normalizzato di vegetazione (Nor-                   La rilevanza delle aree viticole, nelle quali è
                                                                                                                       malised Difference Vegetation Index, NDVI).                  immerso il territorio urbanizzato di Castel-
                                                                                                                       L’analisi delle relazioni tra ambiente fisico                venere, giustifica ampiamente la scelta fatta
                                                                                                                       (suoli in particolare) e composizione delle                  dall’Amministrazione comunale di utilizza-
     Fig. 2 – Inquadramento geografico del Comune di Castelvenere nel contesto mediterraneo, nazionale, regionale e    uve ha portato alla produzione di una prima                  re il presente studio come “elemento strut-
     provinciale.                                                                                                      Carta della zonazione viticola del Comune                    turale” nella realizzazione del Piano Urbani-
                                                                                                                       di Castelvenere.                                             stico Comunale.
     logie e di Diritto Economia Management e                        todologia adottata, piuttosto che una mera        Tutte le Carte realizzate sono state restitu-
     Metodi Quantitativi dell’Università degli Stu-                  elencazione di regole, possa rappresentare un     ite in formato digitale (vettoriale o raster),
     di del Sannio e l’Unité Expérimentale Vigne et                  esempio pratico da considerare nella realizza-    georeferite rispetto al sistema di coordinate
     Vin de l’Institut National de la Recherche Agro-                zione di altre indagini finalizzate alla piani-   piane UTM WGS84 zona 33 e organizzate in
     nomique di Angers, Francia).                                    ficazione territoriale e urbanistica delle aree   un geodatabase.
     Le informazioni disponibili, integrate con                      agricole.                                                                                                      state utilizzate per una prima identificazione e delimitazio-
                                                                                                                                                                                    ne (cartografia) delle principali tipologie d’uso del suolo. Il
     indagini specifiche, hanno consentito di ana-                                                                     3.1. Carta dell’uso del suolo                                risultato della fotointerpretazione è stato la produzione di
     lizzare e cartografare i principali elementi                    2. LOCALIZZAZIONE DELL’AREA DI                    La Carta dell’uso del suolo è l’unico docu-                  una Carta preliminare dell’uso del suolo.
     dell’ambiente fisico e le loro relazioni con l’uso              STUDIO                                            mento tematico richiesto all’agronomo in                     La fotointerpretazione è stata preceduta da una serie di ri-
     antropico. Tale analisi è stata utilizzata come                                                                                                                                lievi di campo, in gran parte realizzati in concomitanza con
                                                                                                                       supporto alla realizzazione di un PUC. Nel                   il lavoro di fotointerpretazione, per la verifica dei limiti e
     “elemento strutturale” per la realizzazione del                 Castelvenere (41°14’ lat. nord, 14°32’ long.      nostro caso, invece, essa ha rappresentato                   dei contenuti delle diverse unità d’uso del suolo.
     Piano Urbanistico Comunale di Castelvene-                       est) è uno dei più importanti comuni viticoli     soltanto il documento di partenza di un’in-                  Nel corso di una seconda fase d’indagine, i limiti e i con-
     re (PUC)1. Di essa si riporta una sintesi nel                                                                                                                                  tenuti della Carta preliminare sono stati riverificati e, dove
                                                                     della provincia di Benevento e, certamen-         dagine molto più complessa.                                  necessario, modificati attraverso un attento e accurato la-
     presente Capitolo, con l’auspicio che la me-                    te, quello con la più elevata concentrazione      La Carta dell’uso del suolo del territorio                   voro di fotointerpretazione, combinato con ulteriori rilievi
                                                                     di vigneti per unità di superficie comunale       comunale di Castelvenere (Fig. 3) è stata                    diretti di campo.
                                                                                                                                                                                    Come accennato in precedenza, la Carta dell’uso del suolo,
                                                                     dell’intera regione Campania e, forse, d’Ita-     realizzata mediante fotointerpretazione a                    anche se richiesta in scala 1:5.000, è stata fotointerpretata
     1) È doveroso ricordare che il lavoro prodotto nasce del-       lia. Esteso circa 1530 ha, è localizzato nella    video, in ambiente GIS, di ortofoto a colori                 e digitalizzata ad una scala di maggiore dettaglio (1:1.000
     la decisa volontà e dal desiderio di innovazione dell’allora
                                                                     porzione occidentale della predetta Provin-       a grande scala, acquisite nel mese di giugno                 o maggiore).
     Sindaco di Castelvenere, dr. Alessandro Di Santo. È altret-                                                                                                                    Per la delimitazione in ambiente GIS delle diverse tipologie
     tanto doveroso sottolineare che il lavoro illustrato nel pre-   cia (Fig. 2). L’idrografia è dominata dall’asta   2011. Inoltre, sono state utilizzate, come dati              d’uso del suolo si è proceduto nel modo seguente: a) di-
     sente Capitolo non sarebbe stato realizzato senza la condi-     del torrente Seneta, ad andamento nord-est        ancillari, le ortofoto del 2004 a grande scala               gitalizzazione delle linee (archi) corrispondenti ai confini
     visione dei progettisti del PUC, arch. Vincenzo Carbone,
                                                                     sud-ovest, passante ai piedi dell’abitato del     prodotte dalla Regione Campania e una se-                    delle unità cartografiche; b) produzione di uno shape-file
     Ing. Antonio Napoli, Ing. Marco Della Porta, Ing. Gaetano                                                                                                                      di punti identificativi delle singole unità cartografiche; c)
     De Nigris; del dr. Michele Pacelli che ha curato gli aspetti    paese. Un breve tratto del fiume Calore lam-      rie di immagini storiche Google Earth2.                      controllo e correzione di eventuali errori di digitalizzazio-
     agronomici del Piano, della dott.ssa Cinzia Verrillo, che ne    bisce la parte meridionale del territorio co-                                                                  ne e attribuzione dei punti ai temi (unità cartografiche); d)
     ha curato gli aspetti geologici e dell’Arch. Vincenzo Plenzi-                                                                                                                  trasformazione dello shape-file di linee e punti in uno sha-
     ck, responsabile unico del procedimento.
                                                                     munale.                                           2) Le ortofoto a colori e le immagini Google Earth sono      pe-file di poligoni.

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Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità                                                                       Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.                                                                     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

                                                                                                                          3.2. Clima e bioclima                                                 temperatura (T) e di evapotraspirazione po-
                                                                                                                          3.2.1. Clima                                                          tenziale (ETP) relativi al periodo 2000 - 2012.
                                                                                                                          Il clima esercita una considerevole influenza                         Per quanto riguarda l’irraggiamento solare, è
                                                                                                                          sulle attività fisiologiche della vite e, quindi,                     stata prodotta una Carta della distribuzione
                                                                                                                          sulla composizione delle uve e dei vini che ne                        spaziale di tale parametro, di cui si parlerà in
                                                                                                                          derivano3; inoltre, esso è uno dei fattori prin-                      seguito. L’ETP è stata calcolata a partire dai
                                                                                                                          cipali di pedogenesi (formazione del suolo).                          dati di temperatura, utilizzando la formula
                                                                                                                          Il territorio di Castelvenere è stato caratteriz-                     di Hargreaves-Samani [Hargreaves e Sorani,
                                                                                                                          zato, dal punto di vista climatico, utilizzando                       1985]. I dati di precipitazione e di tempera-
                                                                                                                          i dati medi mensili di precipitazione (P), di                         tura sono quelli registrati da una stazione del
                                                                                                                                                                                                servizio agrometeorologico della Regione
                                                                                                                                                                                                Campania ricadente nel territorio comunale
                                                                                                                          3) Le principali variabili climatiche influenti sulle perfor-         di Castelvenere.
                                                                                                                          maces della vite sono la temperatura dell’aria (T), le precipi-       Gli andamenti delle precipitazioni e delle
                                                                                                                          tazioni (P), l’irraggiamento solare (Ir) e l’evapotraspirazione
                                                                                                                          potenziale (ETP).
                                                                                                                                                                                                temperature sono stati utilizzati anche per
                                                                                                                          La temperatura dell’aria è una variabile critica dello sviluppo       la costruzione di un climogramma di Ba-
                                                                                                                          della vite e della maturazione dei grappoli. La fotosintesi del-      gnouls-Gaussen4, comunemente impiegato
                                                                                                                          la vite è massimizzata intorno a 25°C [Alleweldt et al., 1982].
                                                                                                                          Le concentrazioni di potassio e di prolina nell’uva aumenta-
                                                                                                                                                                                                per valutare la durata dei periodi di “aridità
                                                                                                                          no linearmente con le temperature, mentre la concentrazio-            climatica” [Landi, 1999].
                                                                                                                          ne di acido malico diminuisce. La relazione tra temperatura           La Figura 5 riporta l’andamento mensile dei
                                                                                                                          e concentrazione di zuccheri è curvilinea, con un massimo
                                                                                                                          a temperature comprese tra 25° e 30°C. Il range ottimale per
                                                                                                                                                                                                valori di P, ETP e 2T e consente di definire la
                                                                                                                          l’accumulo di antociani è 17-26°C [Pirie, 1977]. Basse tem-           durata dei periodi di deficit idrico climatico e di
                                                                             Fig. 3 – Carta dell’uso del suolo.
                                                                                                                          perature, soprattutto notturne, favoriscono la colorazione            aridità, secondo i criteri riportati nella nota “4”.
                                                                                                                          delle uve a bacca rossa [Kliewer e Torres, 1972] e l’espressio-
                                                                                                                          ne aromatica dei vini [Ewart, 1985].
                                                                                                                          Le temperature sono fortemente influenzate dalla morfome-
                                                                                                                          tria (quota, esposizione). In regioni montagnose, esse dimi-
                                                                                                                          nuiscono di circa 0.65°C per ogni 100 m di quota [Guyot,
                                                                                                                          1997]. Tuttavia, possono verificarsi inversioni termiche,
                                                                                                                          particolarmente per le temperature minime, poiché l’aria
                                                                                                                          fredda può scorrere verso il basso ed accumularsi nelle aree
                                                                                                                          sottoposte [Dumas et al., 1997; Guyot, 1997]. Pertanto, viti
                                                                                                                          impiantate nelle valli possono essere più soggette a danni da
                                                                                                                          gelate primaverili rispetto a quelle localizzate sui versanti. Le
                                                                                                                          masse umide hanno un effetto mitigante sulla temperatura,
                                                                                                                          favorendo la diminuzione di quelle massime e l’aumento di
                                                                                                                          quelle minime [Bois et al., 2008]. La brezza marina favori-
                                                                                                                          sce la riduzione del deficit di saturazione e della temperatura
                                                                                                                          dell’aria, determinando un allungamento del periodo otti-
                                                                                                                          male di fotosintesi [Carey e Bannadot, 2004].
                                                                                                                          La pioggia causa un aumento del rischio di malattie, parti-
                                                                                                                          colarmente della peronospora e dell’oidio. Anche se qualche
                                                                                                                          pioggia è benefica per lo sviluppo del grappolo, la produzio-         Fig. 5 - Andamento delle precipitazioni (P), delle
                                                                                                                          ne di vini di alta qualità, espressione del terroir, richiede al-
                                                                                                                                                                                                temperature (T) e dell’evapotraspirazione poten-
                                                                                                                          meno un moderato periodo di stress idrico in una fase della
                                                                                                                          stagione di crescita.                                                 ziale (ETP). Medie del periodo 2000-2012. Sono
                                                                                                                          Il comportamento della vite (crescita, sviluppo, produzione,          indicati i periodi di deficit e di surplus idrico, sulla
                                                                                                                          composizione dei grappoli) è strettamente dipendente dalla            base dell’andamento delle P e dell’ETP e il periodo
                                                                                                                          radiazione solare disponibile; infatti, tutte le fasi del ciclo an-   di aridità, sulla base dell’andamento delle P e delle T
                                                                                                                          nuale dei fenomeni fisiologici, biochimici e metabolici che           (climogramma di Bagnouls-Gaussen).
                                                                                                                          in essa si verificano sono governate da processi fotosintetici
                                                                             Fig. 4 – Carta dell’uso del suolo: super-    indissolubilmente connessi alla radiazione solare [Tomasi et
                                                                             ficie vitata (vigneti e vigneti consociati   al., 2013].                                                           4) Il climogramma viene costruito riportando su un asse
                                                                             a oliveti) e ambiente urbanizzato.           Poco è stato pubblicato circa gli effetti dell’evapotraspira-         delle ordinate i valori delle P e su un secondo asse delle
                                                                                                                          zione di riferimento (ETo o ETP) sullo sviluppo della vite.           ordinate il doppio delle T (2T). Un mese si considera “ari-
                                                                                                                          Comunque, l’ETo è un importante variabile climatica, dato             do” quando il valore della precipitazione media mensile è
                                                                                                                          il suo ruolo nel bilancio idrico (la traspirazione della vite au-     uguale o inferiore al doppio del valore della temperatura
                                                                                                                          menta con l’ETo) [van Leeuwen, 2010].                                 media mensile (P ≤ 2T).

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Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità                                                               Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.                                                             nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

     L’analisi dei dati climatici indica che il territo-        lizzato è quello proposto da Amerine e Win-           seguito) e dalle relazioni tra l’altimetria e il                3.3. Morfometria 6
     rio di Castelvenere è caratterizzato da precipi-           kler [1944], definito dalla sommatoria delle          predetto indice, definite da studi specifici per                Utilizzando un modello digitale del terreno
     tazioni e temperature medie annue rispettiva-              temperature medie giornaliere detratte di             l’intero territorio della Campania [Bonfante                    (Digital Terrain Model, DTM)7, con riso-
     mente di 768 mm e 14.8°C. L’andamento delle                10°C (zero di vegetazione), ovvero delle tem-         et al., 2011]. Sulla base dei valori dell’Indice di             luzione (dimensione del pixel) di 5 x 5 m,
     P e delle T (e con esse dell’ETP) è quello tipico          perature medie attive nel periodo 1 aprile – 31       Amerine e Winkler è possibile attribuire il                     sono state prodotte le Carte delle principa-
     dell’ambiente mediterraneo: le precipitazioni              ottobre. Questo indice, espresso in gradi gior-       territorio viticolo di Castelvenere alla Regio-                 li variabili morfometriche8 potenzialmente
     eccedono le temperature e l’ETP nel periodo                no (gg), si basa sul presupposto che qualsiasi        ne Climatica I5. Come regola generale, i più                    influenti sull’evoluzione e sulle proprietà
     autunno-invernale (dagli inizi di ottobre alla             vitigno esprime al meglio le sue potenzialità         pregiati vini da tavola provengono da uve di                    dei suoli, sul microclima, sulla fisiologia
     fine di marzo); il contrario si verifica nel pe-           quali-quantitative quando è inserito in un con-       alta qualità prodotte nelle Regioni climati-                    della vite e, in definitiva, sulla produzione
     riodo primaverile-estivo, con condizioni di                testo nel quale le disponibilità termiche sono        che I e II, mentre i migliori vini da dessert                   e sulle caratteristiche compositive dell’uva.
     elevato deficit idrico climatico, soprattutto nei          simili ai suoi fabbisogni. Infatti, nelle situazio-   o a più alto grado alcolico sono prodotti da                    In particolare, sono state generate le Carte
     mesi di luglio e agosto. Il periodo di aridità             ni caratterizzate da una maggiore disponibilità       uve allevate nelle Regioni IV e V. La Regione                   delle pendenze e delle esposizioni. Per gli
     climatica, in accordo con il climogramma di                termica, i processi di maturazione si svolgono        III è di transizione.                                           scopi del presente Capitolo, in aggiunta alle
     Bagnouls-Gaussen, è compreso tra giugno e                  rapidamente e, di conseguenza, occorre pre-           Uno studio realizzato da Scaglione e Pa-                        predette Carte, sono state prodotte anche le
     settembre.                                                 stare particolare attenzione all’individuazione       squarella [2002], ha consentito di definire                     Carte di altre importanti variabili morfome-
                                                                del momento ottimale di raccolta. Viceversa,          le esigenze termiche delle principali culti-                    triche, quali l’indice topografico di umidità
     3.2.2. Bioclima                                            nelle situazioni dove è minore la disponibili-        var di uva da vino della Campania, tra cui                      (Topographyc Wetness Index, TWI), il fattore
     L’influenza del clima sulla coltura della vite è           tà termica, la vite incontra chiare difficoltà di     quelle coltivate nel territorio del Comune                      di erosione LS e l’insolazione, ritenute mol-
     efficacemente sintetizzata e rappresentata da              raggiungimento della completa e soddisfacen-          di Castelvenere (Tab. 2). Il confronto dei                      to utili alla gestione dei vigneti come, fra
     “indici bioclimatici”, in base ai quali è possibile        te maturazione delle uve.                             risultati del predetto lavoro con la Carta                      l’altro, ampiamente discusso [Leone et al.,
     differenziare e delimitare varie zone viticole,            Per gli scopi del PUC di Castelvenere è stata         dell’Indice di Winkler (Fig. 6) evidenzia, per                  2017] in un recente Volume sui “Paesaggi
     impiegando informazioni riguardanti la tem-                prodotta una Carta dell’Indice di Amerine             il territorio in esame, una disponibilità ter-                  rurali” [Del Prete e Leone, 2017], pubblicato
     peratura, l’illuminazione e le precipitazioni.             e Winkler (Fig. 6), a partire da un modello           mica decisamente superiore a quella richiesta                   dalla Regione Campania.
     L’indice bioclimatico più frequentemente uti-              digitale del terreno (DTM) (di cui si dirà in         dalle cultivar considerate. Tale disponibilità,                 La pendenza è una variabile morfometrica
                                                                                                                      in accordo con quanto detto in precedenza,                      primaria che misura il grado di cambiamen-
                                                                                                                      se da un lato consente una completa matura-                     to dell’altitudine nella direzione più ripida
                                                                                                                      zione delle uve, dall’altro impone particolare                  del versante ed è generalmente espressa in
                                                                                                                      attenzione nella scelta del periodo di raccolta.                percento o in gradi. La sua importanza in vi-
                                                                                                                                                                                      ticoltura è legata alla sua influenza sull’umi-
                                                                                                                       Tab. 2 – Esigenze termiche testate per alcune
                                                                                                                       cultivar, in differenti località della Campania e
                                                                                                                                                                                      dità del suolo, che, come già detto, è un fat-
                                                                                                                       risposta in tenore zuccherino                                  tore rilevante dell’“effetto terroir”. Quando la
                                                                                                                                            Zuccheri          Esigenze
                                                                                                                           Vitigno
                                                                                                                                             (°Brix)       termiche (°GG)
                                                                                                                                                                                      6) La geomorfometria, o semplicemente morfometria, è la
                                                                                                                       Aglianico                18               1804
                                                                                                                                                                                      scienza che si occupa dell’analisi quantitativa della super-
                                                                                                                       Agostinella              20               1798                 ficie della Terra [Pike, 1995, 2001; Rasemann et al., 2004].
                                                                                                                                                                                      Essa rappresenta un moderno criterio analitico-cartogra-
                                                                                                                       Falanghina               20               1736                 fico, utile per rappresentare la topografia della terra nuda
                                                                                                                                                                                      attraverso la manipolazione al computer delle quote [To-
                                                                                                                       Fiano                    18               1625
                                                                                                                                                                                      bler, 1976, 2000].
                                                                                                                       Malvasia di C.           21               1880                 7) Un DTM, detto anche modello di elevazione del terreno
                                                                                                                       Piedirosso               20               1700                 (Digital Elevation Model, DEM) – input primario per l’a-
                                                                                                                                                                                      nalisi quantitativa della superficie della Terra (geomorfo-
                                                                                                                       Trebbiano T.             18               1650                 metria) [Wilson e Gallant, 2000] – è la rappresentazione
                                                                                                                                                                                      della distribuzione delle quote di un territorio in formato
                                                                                                                       da Scaglione e Pasquarella, 2002, mod.                         digitale. Esso raffigura la superficie della Terra così come
                                                                                                                                                                                      appare, senza vegetazione, edifici e altri manufatti.
                                                                           Fig. 6 - Carta dell’Indice bioclimatico
                                                                                                                                                                                      8) I descrittori quantitativi della superficie della Terra, ol-
                                                                           di Amerine e Winkler, (in gradi giorno,
                                                                                                                                                                                      tre che come “variabili morfometriche” [Shary et al., 2002],
                                                                           gg).                                       5) Regioni climatiche proposte da Amerine e Winkler: Re-        sono stati definiti come “attributi topografici” [Wilson e
                                                                                                                      gione I (< 2500 gg), Regione II (2500 – 3000 gg), Regione       Gallant, 2000], “attributi del terreno” [Bishop e Minasny,
                                                                                                                      III (300 – 3500 gg), Regione IV (3500 – 4000 gg), Regione       2006], “parametri della forma del rilievo” [Speight, 1968],
                                                                                                                      V (> 4000 gg).                                                  “attributi geomorfometrici” [Schmidt e Dikau, 1999].

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Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità                                                                                     Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.                                                                                   nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

     pendenza aumenta anche la velocità dell’ac-                        Il TWI, combinando le metriche della pen-
     qua aumenta; di conseguenza, le precipi-                           denza con la Catchment Area (CA), può ul-
     tazioni ricevute per unità di superficie e la                      teriormente migliorare la descrizione dei
     loro infiltrazione diminuiscono, il deflusso                       prerequisiti morfometrici per la distribu-
     superficiale cresce e, dunque, il contenuto di                     zione spaziale dell’umidità del suolo [Moore
     umidità del suolo decresce [Zakharov, 1913;                        et al., 1993]. Ciò in quanto esso prende in
     1940]. Per contro, aumentano le perdite di                         considerazione sia la geometria locale del-
     suolo per erosione.                                                la pendenza, sia la posizione relativa di un
     L’esposizione è l’orientamento delle linee di                      dato punto nel paesaggio. Quando la CA e la
     maggiore pendenza del versante ed è gene-                          pendenza aumentano, anche il TWI e l’umi-
     ralmente espressa in gradi, rispetto al nord,                      dità del suolo aumentano [Florinsky, 2012].
     in senso orario. Essa agisce sul bilancio idri-                    La correlazione del contenuto di umidità
     co del suolo in quanto, in associazione con la                     con il TWI è più elevata, in valore assoluto,
     pendenza, influenza l’insolazione [Kondra-                         rispetto a quella del contenuto di umidità
     tyev et al., 1978], di cui parleremo in seguito,                   con la CA e con la pendenza [Thompson e
     e l’evapotraspirazione [Romanova, 1977].                           Moore, 1996]. Il TWI è stato vantaggiosa-
     L’indice topografico di umidità (Topographic                       mente utilizzato nella zonazione viticola a
     Wetness Index, TWI), chiamato anche “To-                           scala di tenuta [Priori et al., 2012].
     pographic Index” o “Compound Topographic                           Il fattore topografico LS della USLE (Univer-
     Index” [Quinn e Beven, 1993, Quinn et al.,                         sal Soil Loss Equation, Equazione universale
     1995] è un parametro che descrive la ten-                          della perdita del suolo) [Wischmeier e Smi-
                                                                                                                                                                                                                        Fig. 7 – Carta delle quote.
     denza di una cella (pixel) ad accumulare                           th, 1978] fornisce una stima del rischio di
     acqua9.                                                            perdita di suolo per erosione idrica superfi-
                                                                        ciale dipendente dalla lunghezza (L) e dalla
                                                                        pendenza (S) del versante. L’entità dell’ero-
     9) Il TWI è definito da ln(SCA/tanb) dove ln = logaritmo           sione generalmente aumenta all’aumentare                            Il Fattore LS è adimensionale ed ha valori                      debole (21%) a moderata (35% della super-
     naturale, SCA = Specific Catchment Area e b=angolo di
                                                                        della pendenza e della lunghezza dei ver-                           uguali o maggiori di zero.                                      ficie territoriale) a rilevante (17%). Seguono
     pendenza locale.
     La Catchment Area (CA) (chiamata anche bacino di dre-              santi. Ciò in conseguenza di un più rilevan-                        L’insolazione, considerata una “variabile                       le superfici pianeggianti e sub-pianeggian-
     naggio, flow accumulation o upslope area) di qualsiasi punto       te movimento verso il basso delle particelle                        morfometrica solare”, è una misura dell’il-                     ti (14%) e quelle a forte pendenza (10%).
     nel paesaggio è quell’area che fornisce acqua al punto stesso
                                                                        di suolo sollevate dall’effetto battente della                      luminazione della superficie topografica                        Scarsamente rappresentate, se non del tutto
     attraverso un flusso laterale superficiale o sotterraneo. Essa
     è usualmente delimitata lateralmente dagli spartiacque de-         pioggia, di una più elevata velocità di scor-                       da parte del flusso solare [Florinsky, 2012].                   trascurabili, sono le superfici con pendenza
     terminati dalla superficie topografica e, nella parte più bas-     rimento superficiale e di un maggiore volu-                         Strettamente correlata alla pendenza e alla                     molto forte (2.3%), scoscesa (0.4%) o ripida
     sa (a valle), dal tratto di curva di livello (W) passante per il
                                                                        me di deflusso [Giordano e Zanchi, 1995].                           esposizione del versante esercita, come già                     (0.03%).
     predetto punto e congiungente gli spartiacque. Il rapporto
     Ca/W definisce la Specific Catchment Area (SCA) [Gallant
                                                                                                                                            detto, una forte influenza sulla fisiologia del-                Le superfici in pendenza sono prevalente-
     e Hutchinson, 2011]. Con riferimento ad un grid (quale un                                                                              la vite.                                                        mente esposte (Fig. 9) a sud-est e ad ovest
     DTM), la Catchment Area è definita come l’area al disopra                                                                              La suddivisione del modello digitale del ter-                   (64%). Le superfici esposte a nord-ovest e
     di una certa cella (o pixel) che contribuisce al flusso idrico     una soltanto delle otto possibili direzioni, separate tra loro
     attraverso la cella stessa. La Catchment Area si misura in         di 45°. Ciò ha motivato lo sviluppo di altri metodi, tra cui
                                                                                                                                            reno in fasce altimetriche (Fig. 7) mostra                      ad est occupano il rimanente 36% del ter-
     m2: maggiore è il suo valore, maggiore è la grandezza del          il “multiple flow directions”, il “random direction”, e lo “stre-   che la maggior parte del territorio di Castel-                  ritorio.
     flusso attraverso la cella alla quale essa si riferisce. In una    am tube” [Costa-Cabral e Burges, 1994; Tarboton, 1997].             venere (81%) è confinato nella fascia altime-                   La Carta dell’insolazione del territorio co-
     mappa della Catchment Area, i valori più alti corrispon-           Per gli scopi del presente lavoro è stato utilizzato un me-
     dono a una più alta intensità dei flussi idrici; per contro,       todo stream tube (canale di flusso) denominato DEMON
                                                                                                                                            trica compresa tra 100 e 175 m s.l.m., con                      munale di Castelvenere (Fig. 10) mostra va-
     i valori più bassi corrispondono ad una più bassa intensità        (Digital Elevation Model Network) [Costa-Cabral e Bur-              prevalenza delle quote comprese tra 125 e                       lori elevati, se comparati con quelli di una
     del flusso idrico.                                                 ges, 1994]. Questo metodo costruisce le linee di flusso da          150 m s.l.m.                                                    superficie piana nella stessa area, ad ecce-
     La stima della Catchment Area è dipendente da quella della         ciascun angolo delle celle; dette linee continuano verso la
     direzione del flusso (flow direction), per il cui calcolo sono     parte bassa del pendio, seguendo l’esposizione in ogni pun-
                                                                                                                                            La Carta delle pendenze (Fig. 8) evidenzia                      zione delle limitate superfici vitate esposte
     possibili differenti metodi. Quello più frequentemente uti-        to, fino a quando non viene raggiunta una depressione o il          la prevalenza dei versanti con acclività10 da                   a nord, di quelle ricadenti nelle vallecole a
     lizzato consiste nell’assegnare il flusso da ciascuna cella del    bordo del DEM. Le linee definite dall’algoritmo DEMON                                                                               fondo piatto del torrente Seneta e di quelle
     grid (DTM) ad una delle otto celle vicine, nelle direzioni         non devono rispettare i bordi delle celle e pertanto esse for-
     cardinale o diagonale, secondo la maggiore pendenza.               niscono una rappresentazione molto migliore del percorso            10) Classi di pendenza in uso per la valutazione delle terre:
                                                                                                                                                                                                            delle incisioni delle superfici sommitali dei
     Questo metodo, largamente utilizzato e designato come              del flusso superficiale rispetto al trasferimento da cella a        da pianeggiante a sub-pianeggiante (pendenza < 2%), de-         terrazzi alluvionali di I e II ordine del fiume
     D8 (per le otto direzioni del flusso), è stato introdotto da       cella che caratterizza altri metodi. Esso fornisce un’accurata      bole (3-5%), moderata (6-13%), rilevante (14-20%), forte        Calore, di cui si parlerà in seguito.
     O’Callagahan e Mark [1984]. L’approccio D8 ha tuttavia al-         rappresentazione della dispersione del flusso in aree diver-        (21-35%), molto forte (36-60%), scoscesa (61-90%), ripida
     cuni svantaggi derivanti dalla discretizzazione del flusso in      genti ed evita dispersioni in aree convergenti.                     (>90%) [da Costantini, 2007].
                                                                                                                                                                                                            Anche la Carta dell’indice topografico di

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Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità                                                         Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.                                                       nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

                                                                                                                                                                                          Fig. 10 – Carta dell’insolazione.
                                                                          Fig. 8 – Carta delle pendenze.

                                                                                                                       umidità (Fig. 11) evidenzia le strette relazio-          re (C9), nelle paleoscarpate di erosione flu-
                                                                                                                       ni tra alcune Unità di paesaggio (Fig. 13), di           viale (A8), sui versanti delle vallecole incise
                                                                                                                       cui si parlerà dettagliatamente in seguito, e            in Ignimbrite Campana del torrente Seneta
                                                                                                                       la tendenza dei suoli ad approfondirsi e ad              (C16), oltre che sui versanti dei rilievi colli-
                                                                                                                       accumulare acqua. In particolare, le aree a              nari a bassa energia (C30 e C32).
                                                                                                                       maggiore propensione all’accumulo di ac-
                                                                                                                       qua corrispondono, sostanzialmente, alle                 3.4. Paesaggi e suoli
                                                                                                                       superfici debolmente acclivi dei glacis (Uni-            È largamente riconosciuto che il suolo è un
                                                                                                                       tà C25 della Carta delle Unità di paesaggio,             fattore ambientale di notevole influenza sul-
                                                                                                                       Fig. 13), ai terrazzi in Ignimbrite Campana              le caratteristiche delle uve e dei vini che ne
                                                                                                                       (C15), ai fondi delle vallecole in Ignimbri-             derivano [van Leeuwen e Seguin, 2006]. In-
                                                                                                                       te Campana del torrente Seneta (C16), alle               sieme al clima, esso è il principale elemento
                                                                                                                       parti basse delle superfici sommitali dei ter-           del terroir [Morlat e Bodin, 2006]11. Pertan-
                                                                                                                       razzi alluvionali di II e III ordine del fiume
                                                                                                                       Calore (C7), alle superfici pianeggianti de-
                                                                                                                       posizionali di origine fluviale (C2, C3 e C4).           11) Il suolo esplica un’azione rilevante sulla morfologia del
                                                                                                                                                                                sistema radicale [Morlat e Jacquet, 1993] e sulle sue diffe-
                                                                                                                       La propensione all’erosione, dipendente dal-             renti funzioni, con conseguenze importanti sulla fisiologia
                                                                                                                       la lunghezza (L) e dalla pendenza (S) dei                e sulla produttività della vite [Morlat, 1989; Lanyon et al.,
                                                                                                                       versanti (Fig. 12), è particolarmente rilevan-           2004]. Morlat [2010] considera il sistema radicale il fulcro
                                                                                                                                                                                dell’“effetto terroir”.
                                                                                                                       te su quelli dei lembi relitti di glacis (Unità          Le radici assorbono e conducono gran parte dell’acqua e
                                                                                                                       C28 della Carta delle Unità di paesaggio,                dei nutritivi richiesti dalle parti aeree della pianta. Di con-
                                                                          Fig. 9 – Carta delle esposizioni (espresse   Fig. 13), nelle incisioni delle superfici som-           seguenza, le loro dimensioni e le loro condizioni di salute
                                                                          in gradi nord).                                                                                       governano il vigore e le performances della chioma [Smart,
                                                                                                                       mitali fortemente rimodellate dei terrazzi               1995; Southey, 1992].
                                                                                                                       alluvionali di I e II ordine del fiume Calo-             Il vigore vegetativo ha un impatto rilevante sulla qualità

84                                                                                                                                                                                                                                                85
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità                                                                     Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.                                                                   nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

                                                                                                                                                                                              to, la conoscenza dei suoli e della loro distri-
                                                                                                                                                                                              buzione sul territorio (cartografia)12 riveste
                                                                                                                         dell’uva. La qualità ottimale viene raramente raggiunta se le        una notevole importanza in viticoltura e,
                                                                                                                         viti sono eccessivamente vigorose. In tali condizioni, durante       più in generale, nella gestione agricola e non
                                                                                                                         la fase di maturazione, la pianta sottrae zuccheri ai grappoli       agricola del territorio, considerate le mol-
                                                                                                                         per utilizzarli nell’attività vegetativa. Per contro, in condizio-
                                                                                                                         ni di moderato sviluppo della chioma, è favorito il regolare         teplici funzioni che questa risorsa esplica13
                                                                                                                         deposito di zuccheri e di altri componenti organici nelle bac-
                                                                                                                         che che, pertanto, perdono totalmente i caratteri dello stato
                                                                                                                         erbaceo [Fregoni, 1999]. Tuttavia, viti con un ridotto svilup-       come delle rocce, sull’effetto terroir’. Morlat [2010] sostiene
                                                                                                                         po dell’apparato radicale ed una ridotta vigoria non neces-          che certe idee, secondo le quali il gusto del vino proverrebbe
                                                                                                                         sariamente producono frutti di alta qualità [Van Huysteen            dai macroelementi e dagli oligoelementi assorbiti dalle radi-
                                                                                                                         e Weber, 1980].                                                      ci, dovrebbero essere messe in discussione.
                                                                                                                         Lo sviluppo dell’apparato radicale della vite è influenzato          Le proprietà chimiche, fisiche e mineralogiche influenzano
                                                                                                                         soprattutto dalle proprietà fisiche del suolo. Morlat e Jaquet       il colore dei suoli [Leone ed Escadafal, 2001] che, a sua volta,
                                                                                                                         [1993] hanno studiato le relazioni statistiche tra queste pro-       può condizionare le performances della vite e la qualità del-
                                                                                                                         prietà e il numero di radici per m2, calcolato sul piano verti-      la produzione [Fregoni, 1999]. In generale, suoli chiari, più
                                                                                                                         cale di diversi profili di suolo. I risultati delle analisi hanno    riflettenti, determinerebbero una minore lunghezza dei ger-
                                                                                                                         mostrato che la capacità di ritenzione idrica del suolo ha il        mogli ed un maggiore periodo di accrescimento [Fregoni,
                                                                                                                         peso più importante sullo sviluppo delle radici, con un effet-       1999]. Inoltre, suoli più chiari indurrebbero una maggiore
                                                                                                                         to positivo sulla loro densità. Precedentemente, anche Van           quantità di fenoli nelle bucce di uva rossa [Stoll et al., 2008].
                                                                                                                         Rooyen et al. [1980] avevano dimostrato che il regime idri-
                                                                                                                                                                                              12) Per descrivere la variabilità dei suoli, sono di norma uti-
                                                                                                                         co elevato favorisce la crescita delle radici. Taylor e Gardner
                                                                                                                                                                                              lizzati due modelli [Webster, 2004]: il modello “continuo” e il
                                                                                                                         [1963] hanno rilevato che l’allungamento radicale è ostaco-
                                                                                                                                                                                              modello “discreto” (o “convenzionale”).
                                                                                                                         lato dal forte disseccamento del suolo che, peraltro, rafforza
                                                                            Fig. 11 – Carta dell’indice topografico di                                                                        Il modello “continuo”, più frequentemente utilizzato per lo
                                                                                                                         la resistenza meccanica alla penetrazione. Secondo Van Zyl
                                                                            umidità.                                                                                                          studio della variabilità dei suoli a grande scala, di aree di
                                                                                                                         [1988], il numero di radici per unità di superficie aumenta
                                                                                                                                                                                              estensione relativamente limitata (es. superficie aziendale),
                                                                                                                         con un tenore idrico uguale al 50% della riserva utilizzabile
                                                                                                                                                                                              considera il suolo come una suite di variabili continue (le
                                                                                                                         (stress idrico moderato). Questo valore diminuisce nei casi
                                                                                                                                                                                              proprietà del suolo) e cerca di descriverne la continuità in
                                                                                                                         in cui l’umidità del suolo rappresenta solo il 25% della ri-
                                                                                                                                                                                              termini di dipendenza spaziale. Tale modello è sostanzial-
                                                                                                                         serva (stress idrico molto elevato). Secondo Morlat e Jaquet
                                                                                                                                                                                              mente basato sull’interpolazione delle proprietà dei suoli mi-
                                                                                                                         [1993] l’intensità dell’idromorfismo, responsabile di ipossia
                                                                                                                                                                                              surate su campioni raccolti in corrispondenza di punti geo-
                                                                                                                         del mezzo radicale, ha un’influenza negativa sul numero di
                                                                                                                                                                                              graficamente identificati. L’interpolazione dei dati puntuali è
                                                                                                                         radici. Altre proprietà fisiche influenti sullo sviluppo radi-
                                                                                                                                                                                              generalmente realizzata utilizzando metodi geostatistici.
                                                                                                                         cale sono la resistenza meccanica alla penetrazione, di cui
                                                                                                                                                                                              Il modello “discreto”, più frequentemente utilizzato per lo
                                                                                                                         si è già accennato, e la massa volumica apparente. Entram-
                                                                                                                                                                                              studio della variabilità dei suoli a media scala (ambiti co-
                                                                                                                         be hanno un’azione nefasta sulla densità radicale della vite
                                                                                                                                                                                              munali e comprensoriali) e piccola scala (ambiti provinciali
                                                                                                                         [Taylor e Gardner, 1963; Taylor et al., 1966; Van Huyssteen,
                                                                                                                                                                                              e regionali), è basato sulla delimitazione del territorio d’in-
                                                                                                                         1988].
                                                                                                                                                                                              teresse in aree geografiche omogenee (Unità di paesaggio)
                                                                                                                         Un ruolo importante sullo sviluppo radicale è esercitato dal-
                                                                                                                                                                                              dal punto di vista dei fattori che presiedono alla formazione
                                                                                                                         la struttura del substrato geologico di origine dei suoli (pa-
                                                                                                                                                                                              del suolo. All’interno di ciascuna Unità di pedo-paesaggio i
                                                                                                                         rent material): se questo materiale non è una roccia dura, le
                                                                                                                                                                                              suoli sono campionati in maniera soggettiva in punti ritenuti
                                                                                                                         radici possono estendere il loro sviluppo in profondità, oltre
                                                                                                                                                                                              rappresentativi.
                                                                                                                         gli orizzonti alterati dai processi pedogenetici. Ciò può au-
                                                                                                                                                                                              Questo modello assume che i cambiamenti avvengano in
                                                                                                                         mentare la quantità di acqua disponibile per la vite [van Le-
                                                                                                                                                                                              maniera netta (“abrupta”), al limite tra due tipologie di suolo
                                                                                                                         euwen, 2010]. Dunque, la natura del substrato pedogenetico
                                                                                                                                                                                              e che all’interno delle singole delimitazioni la variabilità sia
                                                                                                                         può migliorare l’espressione del terroir nei suoli superficiali.
                                                                                                                                                                                              limitata, di modo che l’Unità di paesaggio rappresenti un’a-
                                                                                                                         Anche la differenziazione tessiturale tra gli orizzonti può in-
                                                                                                                                                                                              rea omogenea in termini di suolo, costituita da individui (o
                                                                                                                         fluenzare negativamente lo sviluppo radicale. Ad esempio, i
                                                                                                                                                                                              pedon) simili [Soil Survey Staff, 1999, 2010].
                                                                                                                         suoli con orizzonti superiori impoveriti di argilla ed orizzon-
                                                                                                                         ti profondi arricchiti di questa frazione tessiturale esercitano     13) Il suolo è una risorsa cruciale per la vita sulla Terra.
                                                                                                                         un effetto negativo sul numero di radici [Morlat, 2010].             Oltre a supportare la crescita delle piante superiori, soprat-
                                                                                                                         I fattori chimici giocano un ruolo secondario sullo svilup-          tutto come mezzo per lo sviluppo delle radici e fornendo gli
                                                                                                                         po delle radici, salvo nei casi di suoli molto acidi [Morlat,        elementi nutritivi essenziali per la vita delle piante stesse,
                                                                                                                         2010], praticamente inesistenti nelle nostre realtà viticole.        controlla il destino dell’acqua nel sistema idrologico: perdi-
                                                                                                                         Generalmente, nella gestione del vigneto non viene attribui-         ta, uso, contaminazione e purificazione dell’acqua sono tutti
                                                                                                                         ta grande importanza allo stato nutrizionale dei suoli. Certa-       processi controllati dal suolo; funziona come sistema natu-
                                                                            Fig. 12 – Carta del rischio topografico di   mente, l’eccessiva carenza di macroelementi (azoto, potassio,        rale di riciclo, assimilando, al suo interno, rifiuti e corpi mor-
                                                                            erosione (fattore LS; lunghezza x pen-       magnesio) o di oligoelementi (ferro, manganese, zinco, ecc.),        ti di piante e animali, rendendo disponibili i loro elementi
                                                                            denza del versante).                         comporta disordini fisiologici che perturbano la fotosintesi,        di base per la vita delle future generazioni; fornisce l’habi-
                                                                                                                         la fecondazione e la crescita delle bacche. Tuttavia, al difuori     tat per miriadi di organismi viventi, dai piccoli mammiferi
                                                                                                                         di tali situazioni, piuttosto rare nei vigneti attuali, general-     e rettili, ai minuscoli insetti, alle microscopiche cellule di
                                                                                                                         mente sottoposti a concimazione, alcun ruolo significativo           inimmaginabile numero e diversità; gioca un ruolo impor-
                                                                                                                         sembra debba essere accordato ai fattori chimici del suolo,          tante come mezzo ingegneristico. Il suolo non è soltanto un

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Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del ...
Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità                                                   Linee metodologiche per la valorizzazione dei comprensori vitivinicoli di qualità
     nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.                                                 nella disciplina territoriale e urbanistica. Il caso studio del PUC di Castelvenere.

     [Brady e Weil, 2002].                                               risultati di analisi di campioni superficiali e
     Per gli scopi del PUC di Castelvenere il ter-                       sub-superficiali dei suoli, realizzate per uno
     ritorio è stato innanzitutto suddiviso in Uni-                      studio riguardante le relazioni tra vitigno e
     tà di paesaggio (Fig. 13) omogenee dal punto                        ambiente [Leone et al., 2010; Amenta et al.,
     di vista dei principali fattori agenti sulle ca-                    2012]. In tal modo, è stata prodotta una Car-
     ratteristiche e sulle proprietà dei suoli, ovve-                    ta dei suoli del territorio comunale di Castel-
     ro il substrato geologico e la fisiografia14. Le                    venere, in scala 1:50.000 (Fig. 14). Ciascuna
     Unità di paesaggio sono state suddivise per                         Unità di paesaggio raggruppa associazioni e
     gruppi di appartenenza ad entità territoriali                       consociazioni di suoli17. Le tipologie di suolo
     più ampie, corrispondenti a Sottosistemi di                         delle differenti associazioni e consociazio-
     paesaggio15. Le caratteristiche (meso-)clima-                       ni sono state classificate in accordo con il
     tiche, alla scala di rilevamento considerata,                       sistema internazionale della Soil Taxonomy
     sono influenzate dalla fisiografia e, pertanto,                     USDA [1999, 2010]. Sia la Carta delle Unità
     risultano indirettamente considerate.                               di paesaggio, sia la Carta dei suoli sono state
     La suddivisione del territorio in esame in                          identificate con gli stessi codici numerici uti-
     Unità di paesaggio è stata fondamentalmen-                          lizzati nella Carta dei Suoli della Valle Telesi-
     te derivata dalla Carta dei suoli della Valle                       na [Regione Campania, 2009], preceduti dal-
     Telesina, prodotta dalla Regione Campania                           la lettera “A” o dalla lettera “C”, a seconda che                                                            Fig. 13 – Limiti delle Unità di paesaggio
     [2009] e modificata nei limiti di alcune Unità                      l’Unità cartografica corrispondesse, rispetti-                                                               del territorio comunale di Castelvenere
     sulla base delle informazioni contenute nelle                       vamente, ad associazioni o a consociazioni                                                                   su un modello digitale del terreno. La
                                                                                                                                                                                      descrizione delle Unità è riportata nella
     Carte geomorfologica e geologica realizzate                         di suoli. L’intersezione, in ambiente GIS, del-                                                              Tabella 3.
     per gli scopi specifici del PUC di Castelve-                        la Carta della superficie vitata (estratta dalla
     nere.                                                               Carta dell’uso del suolo, Fig. 4) con la Carta
     Ciascuna Unità di paesaggio è stata carat-                          delle Unità suolo-paesaggio (Fig. 14) ha con-
     terizzata dal punto di vista pedologico, te-                        sentito di produrre una Carta delle Unità di
     nuto conto delle informazioni contenute                             suolo-paesaggio viticolo (Fig. 15). Le diffe-
     nella predetta Carta dei suoli16 integrate dai                      renti Unità, raggruppate per Sottosistemi,
                                                                         sono di seguito descritte, considerando sol-
                                                                         tando le Unità caratterizzate dalla presenza
     importante materiale da costruzione ma fornisce virtual-            di una superficie vitata minima superiore al
     mente le fondazioni per ogni strada, casa, ferrovia.
                                                                         3% della superficie vitata dell’intero territo-
     14) La fisiografia (sinonimo di morfologia) è un parame-            rio comunale (Tab. 4).
     tro del territorio che esprime le forme e gli aspetti fisici del-
     lo stesso [Gisotti, 2011].
     15) I Sottosistemi di paesaggio sono delimitati ad una sca-
     la di minore dettaglio, rispetto a quella delle Unità di pae-
     saggio, considerando variazioni fisiografiche di significato
     pedologico.
     16) La Carta dei suoli della Valle Telesina, disponibile
     in formato cartaceo, è stata acquisita in formato digitale,
     come shape-file, operando nel modo seguente: a) scansio-            17) L’associazione di suoli è un tipo di Unità cartografica
     ne e produzione di un file-immagine formato TIF; b) ge-             pedologica all’interno della quale almeno la metà dei pedon
     oreferenziazione in ambiente ENVI del file-immagine; c)             di ogni delineazione appartiene alla medesima Unità tasso-
     digitalizzazione in ambiente ArcView delle linee (archi)            nomica. L’associazione di suoli è un tipo di Unità cartogra-
     corrispondenti ai confini delle unità cartografiche; d) pro-        fica pedologica dove due o più Unità tassonomiche di suolo
     duzione di uno shape-file di punti identificativi delle singole     sono associate geograficamente secondo una distribuzione
     unità cartografiche; e) controllo e correzione di eventuali         spaziale nota, costante e caratteristica. Queste componen-
     errori di digitalizzazione f) attribuzione dei punti ai temi        ti sono cartografate come singola Unità a causa della scala
     (unità cartografiche); g) trasformazione degli shape-file di        della carta ma potrebbero essere evidenziate singolarmente
     linee e di punti in uno shape-file di poligoni.                     con un rilevamento a scala maggiore.
     La Carta geomorfologica e quella geologica, già disponibili         Il pedon, dal greco suolo, rappresenta l’unità minima di ri-
     in formato TIF non georeferenziato, sono state georeferite          ferimento della pedologia, come minimo volume che può
     in ambiente ENVI (Environment for Visualizing Image) vers.          essere definito “suolo”. È un’entità tridimensionale, tale da
                                                                                                                                                                                      Fig. 14 – Carta dei suoli.
     4.4.                                                                consentire l’osservazione di tutti gli orizzonti presenti.

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