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SETTEMBRE/OTTOBRE 2017 - N°5 - ANNO LX - Poste Italiane S.p.A. – Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. In L 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 Aut. GIPA/C/MI/36/2012 01 COP SETTEMBRE/OTTOBRE 2017.qxp_Layout 1 17/10/17 17:51 Pagina 1
04 SOMMARIO OK.qxp_Layout 1 18/10/17 10:49 Pagina 4 inquestonumero... le Fiamme d’Argento n°5 - settembre/ottobre 2017 Questo numero è stato stampato in 192.200 copie, di cui 190.953 inviate alle Sezioni ed ai Soci ANC in Italia e all’estero, ai comandi dell’Arma fino a livello Stazione, ad uffici ed enti pubblici, alle mamme dei giovani assistiti dall’ONAOMAC Rivista della Associazione Nazionale Carabinieri Direzione via Carlo Alberto dalla Chiesa 1/A 00192 Roma tel 063614891 - fax 0636000804 web: www.assocarabinieri.it Indirizzi e-mail Presidenza anc@assocarabinieri.it Presidente presidente@assocarabinieri.it Volontariato volontariato@assocarabinieri.it Amministrazione amministrazione@assocarabinieri.it 72 Centro Elaborazione Dati ced@assocarabinieri.it Direttore Libero Lo Sardo Direttore Responsabile Nicolò Mirenna direttore@assocarabinieri.it Condirettore Vincenzo Pezzolet editoriale onaomac Capo Redattore 6 VIGILARE SULLE NOSTRE PENSIONI 59 STUDIATE PER PREPARARVI ALLA VITA Dario Benassi caporedattore@assocarabinieri.it di Libero Lo Sardo di Cesare Vitale tel 06361489320 scenari internazionali belle tradizioni Segreteria di Redazione Maria Rosa Moglioni 8 NUOVA PAGINA PER L’EUROPA 60 IL 50° DELLA STELLETTA Alberto Gianandrea fiamme_argento@assocarabinieri.it DOPO LE ELEZIONI TEDESCHE? di Dario Benassi tel 06361489325/343 di Angelo Sferrazza frammenti di storia Hanno collaborato Libero Lo Sardo, Nicolò Mirenna, pace&guerra 62 UN FRANCOBOLLO PER “GLADIO” Angelo Sferrazza, Orazio Parisotto, 10 UNA PREGHIERA SALVERÀ IL MONDO di Furio Gallina Enrico Peverieri, Carmine Adinolfi, Marcello La Civita, Dario Benassi, di Orazio Parisotto in musica Sergio Filipponi, Cesare Vitale, Furio Gallina, Paola Ingletti, gap italiani 64 TRIONFA L’AMORE CONIUGALE Alfio Borghese, Franco Santini, Riccardo Palmieri, S.F., 14 UNIVERSITÀ MALATA, NAZIONE IN CRISI di Paola Ingletti Vincenzo Ruggieri, Giuseppe Del Ponte, di Enrico Peverieri Alberto Gianandrea arte&co questioni sociali 68 LE PASSIONI VISIVE DI MARINO MARINI Art Director Sergio Raffo 16 LA SICUREZZA È UN PROBLEMA? di Alfio Borghese raffo@raffoartcommunication.it di Carmine Adinolfi itinerari enogastronomici Progetto grafico, grafica ed impaginazione sui nostri colletti 71 ANCHE L’ITALIA HA IL SUO WHISKY RaffoArt Communication 20 L’ORIGINE DEGLI ALAMARI di Franco Santini viale Tito Livio 58/60 - 00136 Roma di Marcello La Civita cinema&società Stampa Adaptive Srl presso Inprint SpA etica professionale 72 TRE GRANDI DEI NOSTRI TEMPI via Campobello 1C - Pomezia (Roma) tel. 069122799 22 CONOSCERE I COLLABORATORI di Riccardo Palmieri Registrazione Tribunale di Roma n°3400 di Dario Benassi del 23/07/53 - Iscrizione al ROC n°1306 prevenzione medica Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni futuro prossimo degli autori; proprietà letteraria, artistica 74 MA CURARSI TROPPO FA MALE? e scientifica riservata. Per le riproduzioni anche 24 SIAMO NELL’INFOCAPITALISMO? di S.F. se parziali, dei testi, è fatto obbligo citare la fonte di Sergio Filipponi Concessionaria per la pubblicità l’esperto risponde Publimedia Srl associazione nazionale carabinieri 76 PROMOSSI A TITOLO ONORIFICO via M. Gonzaga 2 20123 Milano 27 VITA ASSOCIATIVA di Vincenzo Ruggieri e Giuseppe Del Ponte Responsabile: A. Massimiliano Nizzola tel 0258013807 abbiamo letto e-mail publimedia@assocarabinieri.it 80 LIBRI & AUTORI Il giornale è stato chiuso il 16 ottobre 2017 4 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017
06 editoriale SETT OTT 2017 .qxp_Layout 1 18/10/17 12:12 Pagina 6 editoriale UN NUOVO ORGANISMO PER TUTELARE RISORSE ACCUMULATE CON FATICA VIGILARE SULLE NOSTRE PENSIONI L a situazione economica mondiale vive ormai da un decennio una profonda crisi. L’Italia purtroppo è, tra i paesi più industrializzati, quella che risente maggiormente della crisi eco- nomico-finanziaria con conseguenze sull’occupazione e nei settori sociale e previdenziale. In tale contesto, non passa giorno che sui media non ap- paiono notizie che riguardano alcuni aspetti delle pensioni, argomento di grande interesse soprattutto per i soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Quest’estate a seguito di una serie di incontri svoltisi anche presso ASSOARMA, per il tramite del Gen. C.A. Francesco TARRICONE, si è venuti a conoscenza di un organismo chia- mato UNPIT (UNIONE NAZIONALE PENSIONATI PER L’ITALIA), un movimento formato da pensionati o futuri pensionati (di- pendenti di enti privati e pubblici, liberi professionisti, militari delle forze armate). Tale movimento apolitico nasce a Milano e si avvale di varie delegazioni a livello regionale. Il movimento non ha fini di lucro ma ha solo fini di natura politico-sociale. Tra gli scopi che si prefigge vi sono, in par- ticolare, la realizzazione dell’unione dei pensionati, la colla- borazione con le Istituzioni in sede politica, la salvaguardia della qualità della vita, la promozione di campagne infor- mative a difesa delle pensioni, l’organizzazione di convegni e tavole rotonde. Uno degli obiettivi è quello di scoraggiare l’orientamento di taluni apparati politici e non, di guardare alle pensioni accumulate con la fatica di una vita come ad una risorsa pubblica per i tempi meno fortunati del Paese invece di eliminare sprechi e perseguire l’evasione fiscale. L’UNPIT ha di recente organizzato un Forum dove i singoli associati possono accedere per essere aggiornati sulle pro- modo non corretto determinando di fatto reazioni indignate poste e modifiche che stanno per essere introdotte in sede da parte della opinione pubblica e aprendo una pericolosa parlamentare e le iniziative conseguenti. L’ANC già dal mese frattura generazionale fra pensionati e giovani disoccupati. di luglio si è iscritta gratuitamente a tale Forum consentendo In tale sede mi sono sentito in dovere di intervenire sottoli- così a tutti i nostri associati di essere al corrente. neando con forza che la mia adesione a tale organismo è Ad una riunione a cui ho partecipato recentemente è stato basata sull’assoluta apoliticità dello stesso e qualora questo evidenziato che UNPIT e Forum sono entità distinte e separate elemento dovesse venire meno, l’ANC ne uscirebbe imme- pur perseguendo obiettivi simili. L’obiettivo primario del Forum diatamente. Ho ribadito inoltre che essere apolitici non si- è quello di riunire tutto il mondo pensionistico per meglio gnifica non colloquiare con i vari parlamentari a prescindere difendere il potere di acquisto del proprio assegno pensio- dagli schieramenti politici ma significa invece portare il nostro nistico, esercitando un legittimo intervento su Istituzioni e punto di vista sui tavoli di chi conta. Altro elemento del quale mondo politico. Vorrei evidenziare che sulla base del rapporto ho voluto che il direttivo tenesse in assoluta considerazione del bilancio previdenziale riferito al 2015, elaborato dal è la forma con cui le nostre istanze, le nostre considerazioni, centro ricerche itinerari previdenziali, presentato il 15.2.2017 i nostri suggerimenti verranno portati avanti. Noi dobbiamo alla Camera dei Deputati, si sottolinea che l’incidenza della evidenziarci per un corretto e costruttivo dialogo, privo di spesa pensionistica sul PIL al netto dell’IRPEF in Italia è in qualsivoglia protervia, così come abbiamo sempre fatto nella linea con la spesa media Europea (10,6%) e che i contributi nostra vita professionale e di cittadini onesti. versati sono addirittura superiori di oltre 2 miliardi nel 2015 Un carissimo saluto a tutti sul 2014. La situazione viene, invece, talvolta presentata in Libero Lo Sardo 6 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 LE FIAMME D’ARGENTO
08-09 SFERRAZZA.qxp_Layout 1 17/10/17 13:26 Pagina 8 scenariinternazionali NUOVA PAGINA PER L’EUROPA D IN GERMANIA SI PROFILA UN PERIODO DI EQUILIBRI DIFFICILI CHE POTREBBE CONVINCERE LA C L e elezioni tedesche del 24 set- Petry, che nelle elezioni di alcuni lander l’anno tembre sono state una sorpresa scorso portò il partito ad un’alta percentuale, di e il risultato accolto con stupore lasciare il partito perché su posizioni estreme, non e preoccupazione. avrà nessun seguito. Quale delle due anime del Anche se segnali forti erano partito prevarrà, quella moderata o la oltranzista emersi durante la campagna che non nasconde la sua ispirazione neonazista, elettorale, con Angela Merkel “perseguitata” in anzi ne ha fatto la bandiera della campagna elet- ogni uscita pubblica. La perdita percentuale della torale, lo vedremo presto. Cdu-Csu, la sonora sconfitta dei socialdemocratici Quel che colpisce è che il successo dell’AfD è in di Martin Schulz (nella foto a destra) e l’entrata controtendenza con i risultati delle elezioni olan- nel Bundestag della destra AfD, sono il segnale desi prima e francesi poi con la squillante vittoria più marcato che qualcosa di importante ha scon- di Macron in Francia. Per ora è la nascita del volto la politica tedesca. Franz Strauss, storico leader della Csu bavarese, nuovo governo e con quale maggioranza il focus La prima è la crisi dei grandi partiti, in caduta ver- inventore della ost politik, che diceva nessuno del post elezioni. Facile previsione è pensare che ticale con la Cdu-Csu poco sopra il 32,9%, la alla nostra destra. Così non è stato. Anche se la le trattative saranno difficili e complicate, con i SPD sul filo del 20%, rientrati i Liberali del FdP, maggioranza di tedeschi non ha votato AfD il pro- Verdi e Liberali che alzeranno il prezzo e non in con Verdi in aumento, stazionaria Linke, sinistra blema non è di percentuale, ma quello degli umori settori di poco conto, come quello economico. estrema. La vera sorpresa, in parte prevedibile, si e dei sentimenti della gente. Nella storia passata La Merkel sarà obbligata forse a fare importanti è avuta a destra dove per la prima volta, dalla partiti minoritari sono arrivati al potere agevol- concessioni perché non le sarà permesso gover- Germania di Bonn a quella unita, un partito di mente. Riemergono i fantasmi della repubblica nare come negli ultimi suoi governi. destra sfora lo storico sbarramento del 5%, da di Weimar dove i nazionalsocialisti di Hitler pas- Se la Cancelliera non riuscirà a varare questo tri- sempre il paracadute dell’ammirata stabilità te- sarono dal 2,6% del 1928 al 43,9% del 1933. partito potrebbero tornare in gioco i socialdemo- desca: l’AfD di Alice Weidel diventato terzo partito Ma quel periodo conobbe la micidiale crisi del cratici, ma con molti dubbi. La Spd più che per con il 12,6%. Molti hanno parlato di tabù infranto ’28. Nel parlamento la AfD si farà sentire e non la politica di collaborazione nel passato governo, e non a torto. È stata cancellata quella regola di poco e il gesto clamoroso della ex leader Franke è vittima di quella crisi che ha colpito tutti partiti 8 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 LE FIAMME D’ARGENTO
08-09 SFERRAZZA.qxp_Layout 1 17/10/17 13:26 Pagina 9 A DOPO LE ELEZIONI TEDESCHE? ERE LA CANCELLIERA MERKEL A RAFFORZARE LA POLITICA EUROPEA E L’ALLEANZA CON MACRON socialisti europei che ovunque non sono riusciti Nell’agenda fittissima ci sarà quello della difesa ad intercettare la voglia di cambiamento. comune e la Germania dovrà essere la più inte- L’ultimo e più clamoroso risultato la cancellazione ressata, se vorrà diventare un paese normale, dei socialisti francesi. Se i due tentativi di Angela come disse qualche anno fa l’allora presidente Merkel dovessero fallire, rimane la strada di nuove della Repubblica tedesco Joachim Gauk. elezioni, improbabili: sarebbero un regalo all’AfD. Questo significa che da potenza politica ed eco- La Merkel deve anche guardarsi le spalle dagli nomica, lo deve diventare anche militare. Tema amici bavaresi della Csu che, più insidiosi di verdi che ha aperto un acceso dibattito fra le forze po- e liberali, non le hanno perdonato quel ce la fa- litiche, ma soprattutto nella società civile tedesca remo, non ci sono alterative a proposito dell’on- e, come scrive Matteo Garavoglia nel numero di data di emigranti. Ma la Germania cosa vuol fare Limes dedicato ai rapporti Usa-Germania, un da grande? Risposta non facile. La Germania grande viaggio psicoanalitico, attraverso la propria dalla sconfitta in poi ha vissuto una storia diversa nomico, ma nano politico si sta stemperando, storia, la propria identità. Naturalmente il processo da tutti gli altri paesi dell’Europa occidentali: è perché la Germania è stata costretta ad assumere di responsabilizzazione militare non dovrà uscire stata sempre sotto osservazione soprattutto degli in Europa responsabilità talvolta in modo malde- dai confini della Nato e dell’Europa. Macron ha americani. Non dimentichiamo che l’Europa nasce stro, come nel caso della Grecia. L’elezione di recentemente rilanciato il problema della difesa per cancellare l’antica rivalità franco-tedesca. Trump è stato un amaro risveglio per Berlino. comune europea, giocando di anticipo e mar- Dalla caduta del muro alla riunificazione, non da Il mondo è minacciato dalla ingovernabilità, il glo- cando una primazia francese con la sua force de tutti ben digerita, le cose sono cambiate con i balismo che abbiamo conosciuto è tramontato frappe, ma non basta. Si parla poco di questi pro- confini spostati portando di nuovo la Germania con guasti irreparabili, ne sta nascendo un altro blemi, eppure la politica dovrebbe essere molto ad essere la terra di mezzo, facendo riemergere confuso e forse più pericoloso. Il primo problema più attenta. L’Europa dovrà pensare da sola alla così vecchie paure e stereotipi. è rimettere in piedi l’Europa politicamente ed eco- propria difesa, l’ombrello americano è ancora Per questo, in tutti questi anni, il suo è stato un nomicamente, non con un’Europa germanizzata, aperto, ma non si sa per quanto tempo ancora ruolo di basso profilo in politica estera e soprat- ma con una Germania europeizzata, con un rin- e senza Germania non si va da nessuna parte. tutto militare. L’abusata definizione di gigante eco- novato asse Francia-Germania, allargato all’Italia. Angelo Sferrazza LE FIAMME D’ARGENTO SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 / 9
10-11 PARISOTTO.qxp_Layout 1 16/10/17 10:59 Pagina 10 pace&guerra AMBIENTE, MIGRAZIONI, GUERRE, TERRORISMO: LE GRANDI RELIGIONI CERCANO SOLUZIONI COMUNI UNA PREGHIERA SALVERÀ IL MONDO Le proposte della Comunità di Sant’Egidio e di Religions for Peace N egli ultimi mesi si sono concentrate numerose iniziative internazionali che hanno coinvolto i rappresentanti delle maggiori religioni mondiali: dall’Incontro Strade di Pace di Munster organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, alla Rome Half Marathon Via Pacis marcia interreligiosa per la pace e la solidarietà, al Festival delle Religioni di Firenze. Il dialogo intercul- turale e interreligioso sta vivendo un mo- mento di grande rilancio. Le religioni possono e devono avere un ruolo signi- ficativo nella costruzione della pace, dello sviluppo, della giustizia in un pro- cesso di integrazione armonica tra po- poli e culture diverse. Finora purtroppo non è stato sempre così e la storia del- l’umanità ce lo dimostra ampiamente. Per contribuire allo sviluppo di un nuovo umanesimo le religioni devono, come stanno facendo ora, superare le divisioni, l’esclusivismo e l’intolleranza che hanno contrassegnato una buona parte del loro cammino. Se queste aperture sem- brano essere in atto nell’ambito della maggior parte delle religioni, si deve pur- troppo constatare che, proprio in questi anni, nuove formazioni fondamentaliste, cidente), ebraismo, giasenismo, indui- quindi della violenza. C’è bisogno di una calpestando ogni diritto umano, stanno smo, islamismo, shintoismo, sikhismo, globalizzazione dello spirito, altrimenti il tentando di imporre con la forza le loro tenrikyo, tradizionali africane, zoroastri- mondo finirà”. interpretazioni religiose che sfociano in smo e altre. In prima fila tra i promotori Sui grandi temi aperti della politica in- forme estreme di governo teocratico e di queste iniziative troviamo la Comunità ternazionale come l’ambiente, le migra- di terrorismo. Lo scrittore e filosofo in- di Sant’Egidio. zioni, l’integrazione, lo sfruttamento dei diano Rabindranath Tagore ricorda che: “Mi sembra molto importante il diffon- minori, il traffico di esseri umani, le “Quando una religione ha la pretesa di dersi di esperienze positive di dialogo guerre, il terrorismo... gli esponenti delle imporre la sua dottrina all’umanità in- interreligioso in un mondo che cerca più grandi religioni del pianeta quali stra- tera, si degrada a tirannia e diventa una la contrapposizione che la collabora- tegie e proposte comuni possono met- forma d’imperialismo”. È ormai giunto zione, dove fa più notizia l’incidente e il tere in atto? il tempo di ricercare i termini di un vero conflitto che la cooperazione e la pace” “Sono tutti temi che da tempo le religioni dialogo interreligioso attraverso la risco- ci spiega il Prof. Alberto Quattrucci, Se- – in modi diversi – affrontano e sui quali COSÌ TAGORE ”Quando una religione perta dei valori comuni alle grandi reli- gretario Generale dell’Associazione Uo- lavorano con continuità” sostiene Quat- ha la pretesa di imporre gioni: ricordando la storica Giornata per mini e Religioni della Comunità, “È stata trucci “Le religioni hanno sviluppato un la sua dottrina all’umanità la Pace del 27 ottobre 1986, voluta da costruita, particolarmente negli ultimi dialogo vivo e concreto sui temi dell’am- intera, si degrada Giovanni Paolo II, sembra che lo Spirito 6-8 anni, una vera e propria cultura del biente, sentendo la responsabilità di a tirannia e diventa una forma d’imperialismo”. di Assisi cominci a dare i suoi frutti. Da conflitto, mentre manca una reale cul- lavorare per una comune amministra- Sono le parole del poeta allora si sono susseguiti gli incontri dei tura della pace. In un tempo di divisione zione del pianete terra, sui temi delle e filosofo indiano rappresentanti delle grandi religioni: e di contrapposizione le religioni sono migrazioni e dell’integrazione, basti pen- Rabindranath Tagore, buddhismo (Japan Buddhist federation- le uniche capaci di comunicare una pro- sare all’esperienza concreta dei corridoi tra le voci più Delegazione tendai-Rissho Kosei kai- spettiva positiva di futuro nel vivere in- umanitari promossa ed attuata attra- rappresentative dell’India, e portatore Myochikai), confucianesimo, cristiane- sieme. Siamo nel tempo della globaliz- verso una collaborazione ecumenica tra di un messaggio simo (Chiesa Cattolica Romana - Chiese zazione, ma globalizzazione non significa cristiani; sul tema dello sfruttamento dei di armonia universale Ortodosse - Antiche Chiese dell’Oriente giustizia né uguaglianza. Cresce la glo- minori, con l’esperienza mondiale delle capace di superare - Comunità ecclesiali, Federazioni, Al- balizzazione e crescono ingiustizie e so- Scuole della pace, per bambini ed ado- razze e popoli leanze e Organizzazioni cristiane d’Oc- litudini, da qui il dilagare delle paure e lescenti, alternativa alle maras in Ame- 10 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 LE FIAMME D’ARGENTO
10-11 PARISOTTO.qxp_Layout 1 16/10/17 10:59 Pagina 11 di Orazio Parisotto rica Centrale e in Indonesia (solo per ci- tare due esempi), dove lavorano insieme cristiani e musulmani. Un altro esempio significativo è la collaborazione tra cri- stiani europei e buddisti giapponesi a favore delle nuove generazioni africane”. La Comunità di Sant'Egidio ha da poco firmato un importante accordo di col- laborazione con il Dipartimento degli affari politici dell'Onu: secondo lei le grandi istituzioni internazionali hanno strumenti adeguati ai nuovi scenari di crisi ? “Senza dubbio questa esperienza di collaborazione aiuta in un certo senso l’impegno e il ruolo delle Nazioni Unite, come quello di tante altre Organizzazioni Internazionali dedicate al lavoro per lo sviluppo e per la pace” dice ancora Quattrucci, “Nel nostro mondo, infatti, nell’attuale situazione caotica e diso- rientata in cui viviamo oggi, le grandi Or- ganizzazioni non riescono più a garantire le funzioni per le quali sono state create, in un panorama internazionale tanto cambiato. Molti sono i nuovi strumenti necessari, ma prima di tutto occorre cambiare le modalità degli interventi. Nessuno oggi riesce ad incidere da solo sulla realtà. Occorre costruire e far cre- scere una rete operativa, una larga si- nergia tra realtà statuali, organizzazioni internazionali, movimenti e comunità, espressioni della società civile che per- metta di far fronte a situazioni tanto complesse”. Non pensa allora che sia ormai necessaria una nuova governance altri facciano a te”. Ma come si può tra- ideologie disperanti e da filosofie per mondiale ? “Non ho un’idea esatta di durre questo principio in azioni comuni così dire nichiliste”. cosa possa significare una nuova gover- concrete al di là degli appelli congiunti Ma gli esponenti delle grandi religioni nance mondiale in un momento come per la pace e il disarmo? del pianeta, superando le differenze e quello che stiamo vivendo, nel quale Lo abbiamo chiesto a Luigi De Salvia, a volte le diffidenze reciproche, possono non disponiamo neanche di una credi- Presidente di Religions for Peace Italia, fare quel salto di qualità sollecitato da bile governance nazionale almeno in una organizzazione internazionale fon- più parti per mettere in atto strategie e Europa, ma forse anche in altri conti- data da appartenenti alle grandi tradi- proposte unitarie veramente efficaci? nenti... La verità è che con la fine, a li- zioni religiose mondiali a Kioto nel 1970: “Non si tratta, a mio avviso, di superare vello mondiale, della politica con la P “Gli incontri tra le grandi religioni che le differenze, ma di costruire e coltivare maiuscola – crollo di valori comuni e hanno un più o meno ampio rilievo me- la fiducia reciproca rispettando le diffe- mancanza di autentici leader – e con il diatico sono importanti per il messaggio renze” precisa De Salvia, “Questo già diffondersi di tante forme di populismo, stimolante che possono trasmettere, ma avviene da tempo ed è un po’ la novità QUATTRUCCI Alberto Quattrucci, si è diffusa una certa fuga dal governare. quello che conta è soprattutto la pre- rispetto al passato, anche se questi pro- Segretario generale Per questo dobbiamo ribadire con forza senza costante nei luoghi dove le diffe- cessi sono parziali e mai definitivi. Le dell’Associazione che è impossibile governare senza spi- renze si incontrano e rischiano di essere religioni non sono di per sé il toccasana Uomini e Religioni ritualità di valori e visione di futuro. La fattore di rischio per ghettizzazioni e dei motivi delle nostre sofferenze, anzi, della Comunità, sostiene che negli ultimi politica ha bisogno della religione”. scontri” afferma De Salvia, “A questo li- se vissute in modo inquieto, possono anni è stata costruita Ma in questa prospettiva le religioni vello, cosiddetto di base, ritengo impor- esasperarle. Ma d’altra parte, se vissute una cultura del conflitto, mondiali dovrebbero identificare i loro tante la collaborazione di persone di di- con fede ed equilibrio, possono inse- mentre manca una reale tratti comuni e magari stabilire un pic- versa appartenenza religiosa e culturale gnarci ad accogliere e benedire i nostri cultura della pace colo elenco di regole fondamentali, che (ovviamente anche non religiosa) per limiti e liberarci dalla pericolosa ten- possa essere accettato da tutte: a par- prevenire settarismo e fanatismo violento tazione di risolvere tutto e per sempre tire dalla cosiddetta regola d’oro. Tutte e trasformare in opportunità di rinascita e trasformarci in persone pazienti che le culture conoscono questo principio e crescita le sfide inquietanti che per- si prendono cura del mondo e dei suoi di reciprocità che in italiano recita: “Non corrono una modernità delusa dalle pro- abianti, senza pretendere di fabbricare fare agli altri ciò che non vuoi che gli messe positivistiche e resa fragile da un altro mondo”. LE FIAMME D’ARGENTO SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 / 11
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14-15 PEVERIERI.qxp_Layout 1 16/10/17 11:03 Pagina 14 gapitaliani UNIVERSITÀ M NAZIONE IN C L’ITALIA SOFFRE DI UN DISLIVELLO DI LAUREATI RISPETTO AGLI ALTRI PAESI EUROPEI E DI T U niversità malata nazione in mica per il Paese: quella sostenuta per formarli, merita responsabilità elevate, e a questa base crisi, si potrebbe dire parafra- dalla quale non si ha il ritorno sperato. Secondo ristretta si accompagna troppo spesso un deficit sando il titolo di una famosa la Confindustria ogni anno l’Italia perde 14 mi- culturale. Pochi e scarsamente competenti, in- inchiesta de L’Espresso (ca- liardi di euro: un punto di Pil. Si tratta di intelli- somma. L’indiziato numero uno di questo stato pitale corrotta, nazione infetta, genze costrette ad espatriare perché in Italia i fi- di cose è il finanziamento pubblico a università 1955). È noto che Il nostro nanziamenti per la ricerca sono esigui sia in e ricerca. I dati Eurostat (l’Ufficio statistico del- massimo sistema di istruzione, ricerca e cultura assoluto sia nel confronto con quelli di altri Paesi, l’Unione Europea) mostrano che investiamo meno non gode di buona salute, anche se in questi ul- e perché chi merita si trova davanti troppe bar- di altri Paesi in ricerca e sviluppo: nel 2015 la timi tempi sembra avere compiuto piccoli ma si- riere. La cronaca delle scorse settimane (lo scan- cifra riporta l’1,33% del Pil, contro una media gnificativi passi avanti nelle graduatorie interna- dalo di Firenze) rivela l’altro drammatico fattore europea del 2,03%. Per gli investimenti in forma- zionali. Siamo poveri di laureati: rispetto all’Europa di freno alla ricerca, almeno nei termini qualitativi zione non va certamente meglio: siamo terzultimi soffriamo di un deciso gap nelle iscrizioni e nel della selezione dei migliori: l’esistenza di consi- in Europa, con il 4% del Pil, quasi un punto in compimento del percorso alla laurea. Oggi nei stenti gruppi di potere interni all’università che meno della media Ue, poco più della metà di Paesi dell’Ocse (l’Organizzazione per la coope- condizionerebbero e piloterebbero l’assegnazione quanto investe la Danimarca. Tra il 2008 e il 2014 razione e lo sviluppo economico che raggruppa degli incarichi, dal dottorato di ricerca alle abili- i finanziamenti sono diminuiti del 14%. Ora sa- 35 Paesi sviluppati), secondo lo studio Education tazioni all’assegnazione degli incarichi di inse- rebbero in arrivo 400 milioni in ricerca annunciati at a glance, il 43% dei giovani adulti tra i 25 e i gnamento. Un vero e proprio viluppo di cordate dalla ministra Fedeli e caldeggiati dalla profes- 35 anni ha una laurea. Da noi solo il 18%. Cioè e di interessi familistici (oltre che economici). soressa Elena Cattaneo, senatrice a vita: una il 25% in meno. È decisamente troppo. Non si tratta di novità, al di là dello scalpore su- scelta illuminata, ha commentato. In più, l’insegnamento della maggior parte dei scitato dal fatto di cronaca: dei potentati, i co- Meno fondi comporta che, rispetto agli altri Paesi nostri atenei non è considerato di alto livello (con siddetti baroni, all’interno di singole facoltà e uni- europei, presentiamo un numero inferiore di ri- aspetti contraddittori, come vedremo), anche se versità se ne parla da decenni. cercatori rapportato alla popolazione: sempre la buona riuscita dei nostri laureati rifugiati all’e- Pochi laureati comportano anche scarsità di secondo l’Ocse, infatti, nel 2015 avevamo 4,73% stero potrebbe dimostrare il contrario. I cervelli classe dirigente, un altro male cronico del Paese: ricercatori ogni mille occupati in Italia, mentre la in fuga determinano anche una perdita econo- c’è una base troppo ristretta da cui enucleare chi media europea era del 7,40%. È una situazione 14 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 LE FIAMME D’ARGENTO
14-15 PEVERIERI.qxp_Layout 1 16/10/17 11:03 Pagina 15 À MALATA N CRISI EI E DI TROPPI CERVELLI IN FUGA. SARÀ UNA CLASSE DIRIGENTE SEMPRE PIÙ MODESTA? complessa, un male endemico che presenta an- disponibili. È un risultato confortante, a quanto obiettivi di rilievo. Le sole facoltà scientifiche, ad che aspetti contraddittori. sembra. Però a questo si contrappone la posi- esempio, hanno formato 50mila ricercatori che La Conferenza dei Rettori delle Università italiane, zione delle università italiane rispetto a quelle sono andati all’estero. Con i soldi dell’European insieme con i presidenti degli Enti pubblici di ri- degli altri Paesi. Nella classifica internazionale Research Council (Erc), su oltre 400 premiati, cerca, sulla base di uno studio effettuato, a feb- degli Atenei, secondo la Jiao Tong University di 43 sono italiani, ma di questi lavorano in Italia braio scorso asseriva che “l’analisi del posizio- Shanghai che ha pubblicato il suo Academic soltanto 19 (dati di questo settembre). Il motivo namento internazionale del paese in termini di Ranking of World Universities 2017, noi siamo è lampante: non siamo un Paese attrattivo per performance della ricerca pubblica evidenzia uno presenti esclusivamente nel gruppo 501-200 e la ricerca. Però quando siamo bravi, lo siamo dav- stato di salute buono e, per certi versi ottimo. con sole due università: La Sapienza di Roma e vero. È lo stesso Erc a riconoscerlo, quando af- La quota sul totale della produzione scientifica l’Ateneo di Padova. Il resto segue. Non è certo un ferma che “nonostante le restrizioni la produzione italiana delle pubblicazioni su riviste eccellenti posizionamento lusinghiero. Ma negli anni pre- scientifica italiana è forte e in continuo migliora- (presenti nel top internazionale in base al fattore cedenti eravamo ancora messi peggio. Se guar- mento (…) la performance è generalmente mi- di impatto) è superiore alla media mondiale diamo solo all’Europa, stando al Ranking Reuters gliore rispetto a Germania e Francia”. (Fonte Report ANVUR 2016). sulle 100 università innovative la prima italiana Non dimentichiamo che siamo ottavi al mondo Analogamente, nel periodo 2011-2014, l’impatto è il Politecnico di Milano (42), seguono la Statale per quantità e qualità della produzione scientifica, della produzione italiana, risulta superiore alla (52), La Sapienza di Roma (72), Padova (98). dopo Usa, Cina, Regno Unito, Germania, Giap- media dell’Unione Europea. L’Italia è posizionata Poche e non in cima, purtroppo. pone, Francia e Canada. poco sotto gli Stati Uniti per impatto medio, ma Qualità della ricerca e basso livello dei nostri Ate- Ma non si vive di sole eccellenze, ottenute poi a con valori molto superiori per quota di pubblica- nei sono due fatti che sembrano stridere fra loro. gran fatica. Per far marciare il Paese occorre una zioni su riviste di eccellenza. In sintesi, se si guarda Com’è possibile raggiungere ottimi risultati par- classe dirigente cospicua e ben attrezzata, cioè alla qualità della produzione scientifica italiana, tendo da così in basso? Forse il motivo è che più laureati. Nel 2017 la percentuale degli iscritti essa risulta elevata in rapporto alla spesa pub- quei pochi centri di eccellenza che abbiamo sono è cresciuta di 12.295 matricole, il numero più blica e privata in ricerca”. realmente tali. I nostri cervelli, quelli formati in alto dal 2002. Un dato confortante. Da questi dati sembrerebbe che siamo capaci Italia, hanno successo e sono premiati all’estero. Staremo a vedere. di produrre ottimi risultati nonostante i pochi soldi Da noi è ben difficile che riescano a raggiungere Enrico Peverieri LE FIAMME D’ARGENTO SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 / 15
16-18 ADINOLFI.qxp_Layout 1 17/10/17 18:07 Pagina 16 questionisociali di Carmine Adinolfi REALTÀ E PERCEZIONE DEGLI ITALIANI DI FRONTE AL FENOMENO STRANIERI LA SICUREZZA È UN PROBLEMA? Vanno salvaguardati sempre il rispetto della legalità e della dignità delle persone O ggi il problema principale pinione, certamente condizionata da mana (di essi la metà in possesso di dei cittadini è sentirsi fattori di diversa natura poco pertinenti cittadinanza italiana), mentre 450 mila protetti, vivere in contesti a una serena valutazione della delicata potrebbero essere irregolari (dati ovvia- nei quali la sicurezza sia situazione, è in parte condivisibile se si mente non verificabili). sempre e comunque garantita senza considerano che taluni fenomeni di cri- Da considerarsi che solo nel 2017 gli essere costretti a subire fenomeni e fatti minalità sono effettivamente ricondu- sbarchi hanno già portato circa 100 mi- che turbino la serena convivenza socia- cibili prevalentemente (ma non solo) la immigrati, di cui moltissimi minori, le. Ma a fronte di un indiscutibile e lo- ad organizzazioni appartenenti ad etnie anche non accompagnati. È evidente devole impegno delle Forze di Polizia e particolari: traffici di sostanze stupefa- che si tratta di un fenomeno biblico che della Magistratura, le cronache giorna- centi, prostituzione, violenze ed altro an- interessa diversi Paesi per note ragioni liere, spesso inopportunamente ampli- cora vedono spesso protagonisti soggetti storiche, le cui popolazioni oggi cercano ficate dagli organi di informazione, in- stranieri peraltro non necessariamente di sfuggire alle drammatiche conse- cidono negativamente sull’opinione clandestini. guenze di conflitti senza fine, situazioni REALTÀ DURA pubblica, originando convincimenti che Devastante è, poi, sul piano psicologico, climatiche non più tollerabili, fame, vio- Gli stranieri presenti soltanto in parte sono fondati e rispon- la paura sempre più diffusa di possibili lenze di ogni genere ed altro ancora. in Italia svolgono attività pesanti che nessuno denti alla realtà. atti terroristici. È altresì evidente che l’Italia non può ha più voglia di praticare, Soprattutto in alcune aree geografiche Ci troviamo, dunque, di fronte a un qua- farsi carico da sola di problemi così spesso in situazioni e nelle grandi città, dove maggiore è la dro complicato che va analizzato ade- complessi per i quali la Comunità In- di sfruttamento presenza di stranieri, si tende a gene- guatamente in ogni suo elemento. ternazionale necessariamente deve svol- intollerabile. ralizzare, riconducendo ad essi la re- Approfondendo la complessa realtà del gere il proprio ruolo, considerando pe- Ma bisogna anche considerare che una parte sponsabilità di fatti, anche gravi, nella nostro Paese, comunque simile ad altre raltro che ad essi sono legati delicati largamente minoritaria realtà opera di ignoti. Tutto ciò porte- riscontrabili nell’ambito della Comunità aspetti concernenti la sicurezza. di stranieri è dedita rebbe la percezione degli italiani per il Europea, ci rendiamo conto che in Italia, Il non semplice sistema di accoglienza ad attività criminali fenomeno ad affermare che l’aumento secondo dati approssimativi, ma in ogni che, per il corrente anno, dovrebbe por- di criminalità sarebbe proporzionale alla caso verosimili, registriamo la presenza tare ad oltre tre miliardi di spese di ge- crescente presenza di stranieri, e il dato di oltre sei milioni di stranieri, comunitari stione, sta trovando rilevanti difficoltà troverebbe conferma in un obiettivo au- e non, (pertanto il 10% della popola- nel coordinamento tra Ministero dell’In- mento della popolazione carceraria co- zione) di cui cinque milioni già residenti; terno e Anci, per la non condivisione da stituita dai predetti (circa il 33%). L’o- due milioni e mezzo di religione musul- parte di diversi comuni delle scelte ope- 16 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 LE FIAMME D’ARGENTO
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16-18 ADINOLFI.qxp_Layout 1 17/10/17 18:07 Pagina 18 questionisociali di Carmine Adinolfi rate dalle autorità centrali, non certa- mente facili, a causa dell’entità dei fe- nomeni e della mancanza di un’ade- guata e convergente politica comunitaria. Anche le Ong (Organizzazioni Non Go- vernative) sembrano avere, per alcuni aspetti, complicato l’operato del Gover- no, il cui impegno è stato ed è continuo ed incisivo in ogni direzione. Va sottolineato che il particolare quadro, fin troppo semplificato per motivi di spa- zio, deve portarci a considerare che la quasi totalità degli stranieri presenti in Italia è perfettamente integrata e costi- tuisce una notevole forza lavoro, ormai indispensabile in tutto il Paese, anche perché garantisce lo svolgimento di at- tività che i nostri giovani non sempre gradiscono (citiamo il lavoro nei campi, negli allevamenti, nell’edilizia, in alcune industrie, nella ristorazione e in tanti altri settori). Senza la manodopera straniera l’intera economia rischierebbe di col- lassare. A fronte di ciò, peraltro, emer- gono situazioni d’illegalità legate allo sfruttamento di lavoratori stranieri, di fatto spesso non tutelati (fenomeni di caporalato) e frequentemente tenuti in condizioni logistiche e sanitarie non ac- cettabili. C’è, poi, un’aliquota di stranieri (ripeto, non sempre clandestini) che, con motivazioni varie sceglie di delin- quere o di darsi all’accattonaggio. Oggi, soprattutto nelle grandi città (Roma in testa), interi quartieri sono occupati da numerosi giovani di colore, provenienti e la semplificazione di tutte quelle pro- messi in discussione principi e simboli INTEGRAZIONE dai Paesi del centro Africa, che di fatto cedure necessarie a realizzare un rapido della nostra Fede che storicamente ci Bambini extracomunitari presidiano gran parte delle attività com- inserimento di quanti giungono nel no- appartengono da duemila anni. intraprendono il percorso di integrazione fondato merciali chiedendo un obolo ai passanti stro Paese. Ad essi va peraltro imposto Se qualcuno di noi dovesse vivere in un sulla conoscenza in quanto - secondo comuni asserzioni il rispetto della cultura Occidentale e di Paese musulmano, certamente non del loro nuovo Paese. - non potrebbero trovare un lavoro poi- quei valori irrinunciabili tutelati per quan- oserebbe stigmatizzarne valori e cultura, Il primo passo ché privi dei necessari documenti to ci riguarda nella nostra Costituzione, e nel caso la reazione sarebbe di ben di una vera integrazione (aspetto solitamente non credibile, ma che non possono, né devono essere altra portata rispetto a quella giuridica- Chi riceve ospitalità da un altro Paese che se fosse vero, seppure in parte, do- mortificati da quanti sono portatori di mente prevista in Italia. ha il dovere di rispettarne vrebbe imporre alle Autorità l’esigenza posizioni estreme assolutamente non Sono problemi complessi e delicati che, leggi, usi e costumi. di intervenire subito per rimuovere tem- condivisibili, talvolta espresse con ini- probabilmente, richiederebbero un’at- Soprattutto deve pestivamente il problema) e salvaguar- ziative anche violente e fanatici com- tenzione maggiore in tutte le competenti accettare i principi fondamentali sanciti dare così la dignità di giovani che non portamenti, tipici del terrorismo. sedi istituzionali, soprattutto Comunita- dalla Costituzione. possono né devono mortificarsi sce- L’accettazione dei nostri valori deve co- rie, e non solo. E d’altro canto, gliendo la facile e conveniente via del- stituire una condizione essenziale per Ma essa presuppone conoscenza, com- è la Costituzione stessa l’accattonaggio. l’integrazione di persone che, nella giu- petenza e volontà convergenti, con la fi- che salvaguarda È evidente che i fenomeni di criminalità sta richiesta di considerazione della loro nalità di tutelare i valori della cultura sempre la pari dignità delle persone da un lato e queste “attività” comunque condizione, devono comprendere che, occidentale, seppure nel doveroso ri- non gradite dall’altro determinano nei ricevendo ospitalità in un altro Paese, spetto delle altre culture, per quanto cittadini un senso di minore sicurezza hanno il dovere morale e giuridico di ri- compatibili. che, talvolta, porta a reazioni negative, spettarne le leggi, gli usi e i costumi, ma L’importante è, in tale contesto, salva- in ogni caso non condivisibili allorquan- soprattutto di accettarne quei principi guardare sempre e comunque la pari do generalizzate a danno di tanti stra- fondamentali, per noi sanciti nella Co- dignità delle persone, che nel nostro nieri (la maggioranza) completamente stituzione, che, nel dare la stessa dignità Paese è ben tutelata nel sacro testo integrati, perciò meritevoli di ampio ri- a uomini e donne, ne fissano in modo della citata Costituzione, da considerare spetto. Il vero problema dell’accoglienza paritario i diritti e i doveri. punto di partenza irrinunciabile per qual- appare essere dunque l’accelerazione Come pure è inammissibile che siano siasi forma di integrazione. 18 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 LE FIAMME D’ARGENTO
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20-21 ALAMARI.qxp_Layout 1 16/10/17 11:12 Pagina 20 suinostricolletti DA PRATICO SISTEMA PER ABBOTTONARE LE GIUBBE AD ORNAMENTO DELL’UNIFORME L’ORIGINE DEGLI ALAMARI Fra le svariate e documentate descrizioni storiche, il loro uso risalirebbe al XV secolo N el Ducato di Savoia del 1200 uomini. L’originale dell’Editto Du- XVII secolo, come in tutti cale è tuttora conservato presso l’Ar- gli altri i Stati dell’Italia chivio di Stato di Torino. Al Duca suc- preunitaria e nelle altre cesse nel 1675 il figlio Vittorio Amedeo Nazioni europee, era in uso da parte II. Fu il primo Re di Sardegna, nominato dei Sovrani servirsi in caso di guerra di tale dall’allora Imperatore d’Austria per milizie raccogliticce e anche mercenarie il suo fattivo contributo alla vittoria nella reclutate alla bisogna e congedate al guerra di successione di Spagna del termine dell’evento bellico. 1703, il quale volle riformare ulterior- Salito al trono l’ultimo Duca di Pie- mente le proprie Forze Armate. monte, Carlo Emanuele II, decise di rifor- Istituì, primo al mondo, il Battaglione e mare le proprie Truppe dando loro una una nuova specialità militare i granatieri. diversa connotazione, ossia un Esercito Si trattava di soldati addestrati al lancio di popolo pronto a difendere la propria di un’arma di recente invenzione: la gra- Patria. In precedenza i Reggimenti erano nata. Questa consisteva in una sfera di di proprietà di chi li assoldava e veni- metallo munita di un’impugnatura riem- vano denominati con il nome del fon- pita di granuli anch’essi metallici e pol- i Granatieri sfilano in testa all’Esercito, LA GRANATA datore, da allora in poi divennero pro- vere da sparo. non solo, ma unico caso tra tutte le La granata sulla giberna prietà del Sovrano quindi dello Stato. Una volta acceso lo stoppino con la Forze Armate Italiane, nel loro schiera- della bandoliera dei Carabinieri e sulle Iniziò dall’Arma di Fanteria. Istituì le Ré- scintilla provocata da un acciarino ve- mento quelli più alti stanno in prima fila punte della marsina della giment des Gardes, ossia il Reggimento niva lanciata contro il nemico ed esplo- e man mano a scalare verso i più bassi. loro grande uniforme delle Guardie, gli antesignani degli dendo provocava effetti devastanti, per Ai vari Reggimenti di Fanteria vennero ricorda che i primi odierni Corazzieri, con precedenza sugli questo motivo quei soldati dovevano assegnate inizialmente una Compagnia componenti del nascente Corpo dei Carabinieri altri nello schieramento. Il Reggimento necessariamente essere di alta statura di Granatieri, due a quello delle Guardie. Reali furono scelti dal Re nacque il 18 aprile del 1659, ordinato e posizionati in prima fila, veri e propri In seguito, vista l’efficacia in battaglia, proprio nel Reggimento su dodici Compagnie per un totale di reparti d’assalto dell’epoca. Perciò oggi furono raddoppiati gli organici. Tanto Granatieri Guardie 20 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 LE FIAMME D’ARGENTO
20-21 ALAMARI.qxp_Layout 1 16/10/17 11:12 Pagina 21 di Marcello La Civita che nel Reggimento delle Guardie si agli ispanici; in seguito vennero trasferiti tezza così come si conviene ad un So- venne ad avere un Battaglione di Gra- sul bavero delle giacche, come tuttora vrano (40 once che nel Piemonte del- natieri, per cui d’allora il Reparto as- in uso. Re Vittorio Emanuele I, succe- l’epoca erano una misura di lunghezza sunse la denominazione di Reggimento duto al fratello Carlo Emanuele IV per ed equivalevano all’incirca a m. 1,80). Granatieri-Guardie. abdicazione da parte di costui, a seguito Costoro portarono alcuni particolari Nella guerra di successione d’Austria dell’invasione napoleonica del Pie- uniformologici quali gli alamari, la gra- (1740-1748) un esercito franco-spa- monte, riparò in Sardegna seguito da nata sulla giberna della bandoliera, gnolo invase il Piemonte. Nell’aspra bat- quel che restava del Reggimento Gra- quelle sulla punta della marsina della taglia sul colle dell’Assietta del 19 luglio natieri-Guardie. Come ben sappiamo Grande Uniforme; da non tralasciare 1747, il primo Battaglione delle Guardie nel 1814 il Re tornò in Piemonte, poi quella applicata sulla bandoliera resistette strenuamente. riformò lo Stato riportandolo esatta- da maresciallo che è totalmente iden- Queste, benché decimate e caduto an- mente com’era prima dell’invasione del tica al fregio da basco dei Ganatieri di che il loro Comandante, con un ultimo Bonaparte. Dall’esperienza francese Sardegna. La componente a cavallo fu disperato assalto riuscirono ad entrare capì però l’importanza di dotarsi di un invece prelevata dal Reggimento Savoia persino nel posto-comando nemico e corpo di polizia ad ordinamento militare, Cavalleria, tuttora operativo, dal quale ad uccidere anche il comandante fran- non volendolo chiamare Gendarmeria, provennero sia Giovanni Battista Sca- cese in capo dell’armata. Da allora il I° rispolverò un antico titolo semi nobiliare paccino, assassinato a Les Echelles, Btg. del I° Rgt. Granatieri di Sardegna risalente al XV-XVI secolo, Carabiniere, prima Medaglia d’Oro al Valor Militare assunse l’appellativo Assietta. grosso modo l’equivalente di quello di del Regio Esercito, sia Cipriano Gaben- Le truppe spagnole portavano sulla Cavaliere di fine ottocento - inizio nove- cel che salvò una famiglia nella tor- giubba degli alamari bianchi orizzontali cento. L’organico della prima ora del menta sul Moncenisio. Secondo alcune su fondo rosso per tenerla abbottonata. Corpo dei Reali Carabinieri, per quanto fonti i Reggimenti Granatieri-Guardie, Il Re Carlo Emanuele III, a titolo d’onore, concerne la componente a piedi, il Re con il tempo divenuti tre ed assunto SIMBOLI Granata e alamari decretò che le Guardie dovessero in- l’attinse dal Reparto di sua maggior fi- l’appellativo di Sardegna, comprende- dei Granatieri. dossare sull’uniforme i bianchi alamari ducia: il Reggimento Granatieri-Guardie, vano anche alcuni reparti di carabinieri, Sotto, gli alamari su fondo rosso letteralmente strappati anche perché li volle di una certa al- intesi però come fucilieri. dell’Arma LE FIAMME D’ARGENTO SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 / 21
22 BENASSI.qxp_Layout 1 16/10/17 11:13 Pagina 22 eticaprofessionale di Dario Benassi UN CONCETTO ESSENZIALE, DA SEMPRE INSEGNATO NELLE SCUOLE DELL’ARMA CONOSCERE I COLLABORATORI L’azione di governo è prerogativa di chi ha responsabilità di comando, sino ai minori livelli N el corso della recente ce- nella sua azione capacità organizzative, insistito su quanto sia fondamentale DA RICORDARE rimonia di avvicenda- tecnico-professionali e psicologiche per educare gli educatori. Ne discende l’im- Chi ha responsabilità mento al Comando delle valutare correttamente a chi, su cosa, e portanza della consapevolezza di ciò da di comando ha il dovere di conoscere a fondo Scuole dell’Arma, que- come dare ordini, prevedendo le risposte parte di ciascuno, della necessità di stu- i suoi militari anche st’anno caratterizzata dalla cessazione che potrà, dovrà, saprà dare il collabo- diare e concepire l’educazione e di man- negli aspetti caratteriali. dal servizio del Comandante uscente, ratore a cui si rivolge. tenere contestualmente l’immutabilità Sopra, Carabinieri Generale C.A. Carmine Adinolfi, ho colto Per questo chi è incaricato di respon- dei valori attagliandone gli aspetti ma- in servizio di pattuglia effettuano un Posto nel suo intervento, nella parte rivolta ai sabilità di comando - specialmente nella nageriali del servizio che, imprescindi- di controllo stradale giovani ufficiali, un aspetto che, se pur linea territoriale, dall’Ufficiale al Mare- bilmente dalla figura militare del coman- non nuovo, merita di essere ricordato a sciallo comandante di Stazione sino al dante, l’attuale momento sociale noi stessi e a chi ci legge e dal quale Capo Pattuglia - dovrà conoscere com- richiede: non manager in stile aziendale qui traggo spunto: il Governo del perso- piutamente i suoi militari anche negli dunque, in quanto in primis deve essere nale, componente essenziale dell’azione aspetti caratteriali, per trarne non solo orientato agli ideali dell’Istituzione, ai di comando, privilegio e nello stesso la giusta risposta professionale, ma an- valori umani e nazionali ed alla Patria, tempo motivo di preoccupazione a qua- che il modo migliore per ottenerla, te- ma “anche” manager, nel senso che al- lunque grado della gerarchia militare, nendo conto che a volte non premiano l’occorrenza, sotto il profilo gestionale, segnatamente dell’Arma. né la severità né l’affabilità. deve saper essere tale. Infine, quando Il concetto comprende infatti una serie Premia sempre la giustizia, che va cer- poi i comandanti - e nella vita di Cara- di connotazioni che non riguardano sol- cata nell’equilibrio, nella determinazione biniere prima o poi tutti, pur se per brevi tanto gli aspetti professionali e, diciamo e nell’autorevolezza, attagliando di volta periodi, ne assumono le funzioni - sce- così, gestionali, ma ineriscono a tutto in volta, su una linea di azione univoca glieranno liberamente di transitare nei tondo alla complessità umana e sociale e coerente, gli atteggiamenti da tenere ranghi dell’ANC, la arricchiranno del pro- del personale, che deve essere indiriz- in relazione alle circostanze e alle per- prio bagaglio che l’addestramento rice- zato, sostenuto e giudicato in base a sone. Tutto questo rispettando, come ha vuto, la variegata esperienza di servizio, più parametri. A tale proposito è impor- evidenziato l’alto Ufficiale nel suo inter- l’azione morale e psicologica legata al tante rilevare che il comandante ad ogni vento, la linea di comando. E appunto governo del personale ci avrà dato nei livello deve essere in grado di esprimere su questa base il Generale Adinolfi ha lunghi anni di carriera. 22 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 LE FIAMME D’ARGENTO
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24-25 FILIPPONI.qxp_Layout 1 16/10/17 11:15 Pagina 24 futuroprossimo L’ECONOMIA DELL’INFORMAZIONE VIA DI USCITA DAL CROLLO DEL NEOLIBERISMO SIAMO NELL’INFOCAPITALISMO? Per alcuni studiosi solo il capitalismo cognitivo supererà la crisi dei mercati D al 2006 l’Occidente è sprofon- Dopo il capitalismo mercantile del ‘600 - ‘700 primo saggio che Lenin pubblicò nel 1902 du- dato in una crisi economica senza e quello industriale dell’800-‘900, i cui fattori rante la nebulosa fase prerivoluzionaria dal titolo precedenti dalla quale dopo 10 fondamentali consistevano rispettivamente nel Che fare?. anni non è ancora uscito. La sta- comprare e vendere, nel produrre e consumare, È innegabile che il rapporto tra lavoro fisico ed gnazione, osserva il giornalista economico in- i neoliberisti pensavano di entrare in un nuovo informazioni è cambiato; l’informatica tende a glese Paul Mason, è causata dal tracollo del cinquantennio caratterizzato da mercati globali ridurre il costo di dati e prodotti fisici e conse- neoliberismo che ha alimentato la contraddizione garanti di equilibrio economico, da consumi fi- guentemente fa scendere verso lo zero il costo tra la possibilità di avere da una parte beni e nanziarizzati e da lavoro e capitale immateriali; marginale di produzione, ma l’offerta infinita ed prodotti socialmente gratuiti e abbondanti e ma non è stato così. il calo dei prezzi, che in tempi di prosperità sono dall’altra un sistema di monopoli, di banche e Le tecnologie informatiche stanno demolendo bilanciati dalla domanda infinita, hanno perso di governi che si sforzano di conservare il con- gradualmente il capitalismo, corrodono i mec- il loro equilibrio di mercato perché oggi molti trollo sul potere e sull’informazione: è una lotta canismi di mercato, i classici rapporti tra lavoro, beni sono sovrabbondanti e la domanda è crol- tra la rete informatica e la gerarchia che non ha profitto, salario e i diritti di proprietà (copyright). lata a causa della crisi. permesso di entrare nel nuovo positivo ciclo cin- Il copyright, che è caratteristico di un’economia Questo passaggio epocale è stato studiato e quantennale previsto dalla teoria universalmente di mercato con proprietà intellettuale che sot- previsto da diversi economisti. condivisa dell’economista russo Kondrat’ev toutilizza l’informazione, è destinato a scomparire Peter Ferdinand Drucker (1909-2005), austriaco (1892-1938). perché l’informazione viene inesorabilmente co- naturalizzato statunitense, docente, scrittore, pa- Per sbloccare la crisi, secondo la visione di Ma- piata o condivisa alimentando la schiera di pirati dre della scienza del management, dopo aver son, ci sono due possibilità: o si affermerà una informatici, la concorrenza imperfetta e man- affermato che i vecchi fattori di produzione, terra, nuova forma di capitalismo cognitivo, chiamato dando gradualmente in soffitta i monopoli, i bre- lavoro e capitale sono diventati secondari rispetto infocapitalismo, fondato sulla collaborazione in vetti, i sindacati ed i cartelli per fissare i prezzi, all’informazione, esaltava il valore della cono- rete tra aziende e mercati e sull’accettazione di tutti elementi caratteristici del mercato tradizio- scenza che trasforma la struttura della società quanto è compatibile del vecchio capitalismo, nale. Ci dovremmo chiedere, quindi, verso quale capitalistica e crea nuove dinamiche politiche, oppure la rete si imporrà con forza logorando in nuova era economico-sociale ci condurranno economiche e sociali. Piuttosto che ad una al- breve tempo prezzi, proprietà e salari che sono l’informatica e la tecnologia di rete. leanza tra neoliberismo ed informazione, Drucker alla base del funzionamento e della legittima- Saranno in grado di superare il capitalismo e credeva in un infocapitalismo che aiutasse la zione del sistema di mercato tradizionale. Si creare un nuovo sistema di produzione? e in transizione verso una nuova socialità economica tratta allora di vedere se questo passaggio epo- che modo? e si potrà dare un valore alla emer- espressa dalla collaborazione tra manager ed cale sarà più o meno traumatico. gente proprietà intellettuale? Viene in mente il intellettuali per guidare un progresso di alto pro- 24 / SETTEMBRE › OTTOBRE 2017 LE FIAMME D’ARGENTO
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