COP MAR APR 2019 DEF.qxp_Layout 1 08/04/19 12:41 Pagina 1 - Associazione Nazionale Carabinieri
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MARZO/APRILE 2019 - N°2 - ANNO LXII Poste Italiane S.p.A. – Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. In L 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 Aut. GIPA/C/MI/36/2012 01 COP MAR APR 2019 DEF.qxp_Layout 1 08/04/19 12:41 Pagina 1
04 SOMMARIO.qxp_Layout 1 08/04/19 17:02 Pagina 4 inquestonumero... le Fiamme d’Argento n°2 - marzo/aprile 2019 Questo numero è stato stampato in 187.120 copie, di cui 186.806 inviate alle Sezioni ed ai Soci ANC in Italia e all’estero, ai comandi dell’Arma fino a livello Stazione, ad uffici ed enti pubblici, alle mamme dei giovani assistiti dall’ONAOMAC Rivista della Associazione Nazionale Carabinieri Direzione 22 via Carlo Alberto dalla Chiesa 1/A 00192 Roma tel 063614891 - fax 0636000804 web: www.assocarabinieri.it Indirizzi e-mail Presidenza anc@assocarabinieri.it Presidente presidente@assocarabinieri.it Volontariato volontariato@assocarabinieri.it Amministrazione editoriale storie amministrazione@assocarabinieri.it Centro Elaborazione Dati 6 L’ORGOGLIO DI ESSERE CON ‘VOI’ 64 DANTE, PITTORE NON SOLO DI VERSI ced@assocarabinieri.it di Libero Lo Sardo di Umberto Maria Milizia Direttore Editoriale Libero Lo Sardo scenari internazionali in musica Direttore Responsabile 8 LA FINE DEL MURO CAMBIA IL MONDO 67 LA FELICITÀ TRISTE DI ABBEY ROAD Vincenzo Pezzolet di Angelo Sferrazza di Paola Ingletti direttore@assocarabinieri.it Capo Redattore questa società itinerari enogastronomici Dario Benassi caporedattore@assocarabinieri.it 12 COMMUNITY O COMUNITÀ? 69 IL VESUVIO NEL BICCHIERE tel 06361489320 di Orazio Parisotto di Franco Santini Segreteria di Redazione Maria Rosa Moglioni oggi&domani arte&co Alberto Gianandrea tel 06361489325/343 14 AGRICOLTURA SANA, SALUTE CERTA 70 ANDREA SPADINI: LA LEGGEREZZA fiamme_argento@assocarabinieri.it di Sergio Filipponi DELL’ANTICONFORMISMO Hanno collaborato di Alfio Borghese Libero Lo Sardo, Angelo Sferrazza, la nostra storia Orazio Parisotto, Sergio Filipponi, Enrico Peverieri, Tigellino, 16 1919: LA PACE AVVELENATA salute&benessere Dario Benassi, Nicolò Mirenna, di Enrico Peverieri D.B., Gianluca Giorgio, 72 COS’È LA FIBROMIALGIA? V. Perez, M.Eugenia Frizzo, storia&memoria Tamara Griggi Furio Gallina, Umberto Maria Milizia, Cesare Vitale, Paola Ingletti, 20 INIZIÒ CON LA PRIMA CROCIATA cinema&società Franco Santini, Alfio Borghese, Tamara Griggi, Riccardo Palmieri, di Tigellino 76 HO VISTO COSE CHE VOI UMANI... Vincenzo Ruggieri, Giuseppe Del Ponte, Francesco Vallacqua, Alberto Gianandrea ricostruzioni di Riccardo Palmieri Art Director 22 1959: FIDEL È PRIMO MINISTRO l’esperto risponde Sergio Raffo raffo@raffoartcommunication.it di Dario Benassi 78 IL TRANSITO ALL’IMPIEGO CIVILE Coordinatore Editoriale vita associativa di Vincenzo Ruggieri e Giuseppe Del Ponte Enrico Peverieri 25 98 ANNI FA LA RIVISTA approfondimenti Progetto grafico, grafica ed impaginazione DEI CARABINIERI REALI 80 LE TASSE RaffoArt Communication vicolo d’Orfeo 22 - 00193 Roma frammenti di storia E I FONDI PENSIONE Stampa di Francesco Vallacqua Adaptive Srl presso Inprint SpA 61 QUELLE CARTOLINE DAL FRONTE via Campobello 1C - Pomezia (Roma) di Furio Gallina abbiamo letto tel. 069122799 onaomac 82 LIBRI & AUTORI Registrazione Tribunale di Roma n°3400 del 23/07/53 - Iscrizione al ROC n°1306 Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni 63 CHE VACANZE IN ALTO ADIGE! degli autori; proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni anche di Cesare Vitale se parziali, dei testi, è fatto obbligo citare la fonte Concessionaria per la pubblicità N.B.: foto, articoli e notizie di cui si desidera la pubblicazione devono essere inviate esclusivamente all’indirizzo mail: Publimedia Srl fiamme_argento@assocarabinieri.it In casi particolari o di speciale importanza, a: caporedattore@assocarabinieri.it V.le Papiniano, 8 Il materiale inviato a PUBLIMEDIA, agenzia di sola pubblicità, non sarà pubblicato. 20123 Milano Responsabile: A. Massimiliano Nizzola N.B.: si avvisa che essendo stato ridotto il numero delle copie a disposizione della Redazione, non si sarà più in grado, tel 0258013807 se non in minima parte, di inviarne a collaboratori, autori di libri recensiti, soci che non ricevono e lettori che a vario e-mail publimedia@assocarabinieri.it titolo ne facciano richiesta Il giornale è stato chiuso il 5 aprile 2019 4 / MARZO ›APRILE 2019
06 editoriale MAR APR 2019.qxp_Layout 1 08/04/19 14:11 Pagina 6 editoriale L’orgoglio di essere con‘Voi’ ari Soci, In tanti anni mi sono sempre più convinto che l'ANC deb- C dopo due mandati di Presidente, que- ba essere lo strumento di coesione per quanti ne con- sto terzo, appena conferito, suscita in dividono la filosofia e l'ottica di vita, in serenità ma anche me sentimenti di orgoglio per aver me- con intenti costruttivi, spendendo esperienze ed energie, ritato ancora la vostra fiducia, con la nei limiti del possibile, per dare attuazione agli scopi co- consapevolezza che, al di là del tempo muni anche con spirito critico ma nel rispetto delle regole. che avanza inesorabile, non dovrà mai Per cui sono altresì persuaso che sia molto meglio avere venir meno l'entusiasmo e la voglia di fare che ha sem- il coraggio e la determinazione di rinunciare a qualche pre improntato la mia gestione. Come per i dieci anni presenza, che tollerare atteggiamenti scorretti o perso- precedenti ne vivrò intensamente la responsabilità, gra- naggi che, per malinteso spirito d'iniziativa (individualismo) tificato dal vostro consenso e radicato nell'amore per o altro, accampano ragioni e dialettiche pretestuose e l'ANC e per l'Arma. E sarà l'ultima, ancorché ambita, comportamenti fuorvianti, inconcludenti o addirittura esperienza al vertice, perché bisogna avere il senso della dannosi all'immagine e al prestigio dell'Associazione. realtà e il coraggio di lasciare la Gli obiettivi sono e devono rimanere “ribalta”, con i suoi onori ed oneri, quelli per i quali esistiamo da 131 nelle mani del mio successore. Nel anni: stare insieme in amicizia, so- frattempo mi riprometto di conti- stenerci vicendevolmente nel biso- nuare la via intrapresa nel 2009 gno e, non ultimo, tramandare alle alla ricerca di nuove affermazioni nuove generazioni, col pensiero e per il nostro Sodalizio, con la col- l'azione, il senso degli Alamari e laborazione dello Staff di Presiden- della scelta di servizio nostra e di za e con quella spinta dinamica coloro che ci hanno preceduto, in che sapete darmi e che anche sta- una continuità storica e morale che volta, sono certo, mi darete con la definirei senza tempo. Mi auguro consueta generosa, leale disponi- che presto sia definita la posizione bilità. Abbiamo conseguito successi delle Associazioni d'Arma - in par- brillanti come nei Raduni Nazionali ticolare dei Nuclei di fatto - nel III di Reggio Calabria, Torino, Venezia, Settore per quegli impieghi che tan- Milano e Verona, ove, grazie alla to sono graditi e richiesti dai Co- corale, composta e festosa parte- muni italiani. Ugualmente deve cipazione di molte decine di mi- proseguire l'impegno dei Nuclei di gliaia di Soci, abbiamo dato Protezione Civile, la cui qualifica è visibilità e lustro all'Associazione stata ampiamente confermata du- dimostrando unità, forza morale e sociale, concreta vo- rante l’esercitazione tenutasi il 29 marzo a Borgorose lontà di testimoniare, con la nostra identità, gli ideali e (RI), con l'impiego di oltre 250 soci; ricordo tuttavia che, i valori che ci legano e i vincoli indissolubili con l'Arma come avviene per le Stazioni Carabinieri, le Sezioni devono nella quale affondiamo le nostre radici, tramandandone costituire il fulcro del nostro Sodalizio e il punto d'incontro il retaggio storico e spirituale. Per questo non è mancato privilegiato con l'intera cittadinanza. Guardando all'im- il plauso affettuoso delle popolazioni, consapevoli del mediato futuro, ci aspetta il Raduno Nazionale del 2020, nostro voto perenne di fedeltà allo Stato e agli Italiani che dovrebbe avere luogo a Salerno, città splendida in che abbiamo giurato di servire e proteggere a rischio e sé e per i suoi incantevoli dintorni quali Paestum e la per un'intera vita. Abbiamo fatto del nostro meglio per Costiera Amalfitana; a tal fine ho già avviato i contatti realizzare lo spirito e gli scopi statutari, in particolare con quella Amministrazione comunale. E sarà un nuovo, quello dell'assistenza e difatti, volendo sommariamente immancabile successo grazie sempre alla nostra coesione quantificare, sono stati elargiti circa 2.500.000,00 euro e al vostro indispensabile supporto. Colgo l'occasione per sussidi e contributi a sostegno di 990 Soci, tra i per augurare a tutti una Santa Pasqua serena nel calore quali 14 ufficiali, 129 marescialli, 592 brigadieri, ap- degli affetti e della primavera. puntati e carabinieri nonché 255 civili. Libero Lo Sardo 6 / MARZO ›APRILE 2019 LE FIAMME D’ARGENTO
08-09 sferrazza.qxp_Layout 1 08/04/19 14:12 Pagina 8 scenariinternazionali 30 ANNI FA LA CADUTA DEL BERLINER MAUER DECRETÒ L’EPILOGO DELLA DIVISIONE IN DUE DELLA CITTÀ E TRASFORMÒ I RAPPORTI TRA EST E OVEST La fine del muro c I l 9 novembre 1989 cade il Muro di Ber- vace, piena di giovani, moderna, voluttuosa esca mori contraddittorii: quello che gli alleati non lino, Berliner Mauer, quel muro che iniziò per i poveri della zona Est. Tutto questo insoppor- avrebbero resistito con fermezza e l’altro che lo nella notte del 15 agosto del 1961, prima tabile per il prussocomunismo del duro Walter avrebbero fatto! Ma Kennedy andò avanti sulla come filo spinato e poi col passar del Ulbricht. Ma chi ideò il Muro? Nikita Kruscev. sua linea. Lo avevano capito i berlinesi quando il tempo, dei mesi e degli anni, in una in- Ai primi di giugno del 1961 si tenne il tanto atteso 26 giugno del 1963 gli tributarono la più grande superabile barriera di cemento e tecno- vertice fra J.K. Kennedy e Nikita Kruscev. Incontro accoglienza che mai avesse ricevuto nei suoi viaggi logia di 155 chilometri: un mostro bicefalo di lager clamorosamente fallito proprio sul tema di Berlino all’estero. È il giorno del Ich bin ein Berliner. Pochi e gulag. Con teutonica e prussiana precisione te- e sulle inaccettabili pretese sovietiche sulla Ger- mesi dopo il 22 novembre il Presidente della spe- desca, sposatasi con lo stalinismo mai morto mania. Questa volta Kruscev non batté la scarpa ranza verrà assassinato a Dallas. Un salto di anni nella DDR, il muro passò fra varie fasi di miglio- sul tavolo come all’Onu, ma ordinò al fedele e si- ramenti. Nel 1975 aveva una strada interna pe- curamente soddisfatto Walter Ulbricht di costruire rimetrica di 177 chilometri, la strada della morte, il muro, creando così la più pericolosa crisi dal 300 torri di controllo, 20 bunker e numerose trin- dopoguerra alla fine del comunismo. cee anticarro. Il tutto illuminato h 24. Al centro dell’Europa, i carri armati americani e Terribile macchina che impediva qualsiasi fuga, sovietici si affrontano a distanza ravvicinata sulla fughe che all’inizio furono molte e con successo. barriera. Si deve alla tenacia del Presidente Ken- Famosa, immortalata da una foto, quella di Con- nedy se la crisi si avviò su un binario che non fos- rad Schumann, un vopos che nei primissimi giorni se quello della guerra. Kennedy si rifaceva a Win- riuscì a superare con un balzo il filo spinato, ar- ston Churchill che affermava che era meglio “trat- mato e con l’elmetto e con la divisa somigliante tare trattare, che combattere combattere”, come a quella della Wermacht. I morti furono centinaia, ricorda nelle sue memorie Theodore C. Sorensen, migliaia i feriti e non si sa quanti gli arrestati e consigliere speciale del Presidente. Non fu facile condannati. Non si può immaginare il Berliner contenere l’opposizione interna e di altri Paesi Mauer se non lo si è visto e attraversato dal leg- Occidenali, nonostante avesse richiamato gendario e ora museale Checkpoint Charlie. Già 160.000 uomini e destinato alcuni miliardi di prima del muro passare dalla Brandenburger Tor dollari alla Difesa. I fedelissimi della linea Dulles- verso la Unter den Linden era come lasciare un Adenauer non demordevano e il Generale De mondo per un altro, senza colori e luci. Alla fine Gaulle si intrometteva con la consueta abilità e degli anni cinquanta Belino era già una città vi- durezza. In mezzo i tedeschi, che avevano due ti- 8 / MARZO ›APRILE 2019
08-09 sferrazza.qxp_Layout 1 08/04/19 14:12 Pagina 9 o cambia il mondo e arriviamo alla sera del 9 novembre del 1989. Uno stralunato e sconosciuto funzionario, Gunter una delle più cupe dittature europee. Si cancellava quel lager che era la DDR, una prigione a cielo E lo sbriciolarsi del Murone è l’immagine emble- matica. Per la Germania la storia ricomincia a cor- Shabowski, a una conferenza stampa dove si an- aperto. Gli uomini della Stasi scomparsi. Berlino rere e la questione tedesca a ripresentarsi. Due nunciava l’apertura dei passaggi dalla DDR e da Est tornava a vivere. A chi si deve la caduta del Germanie? Molti occidentali anche di casa nostra Berlino Est, alla domanda quando sarebbe av- Muro, simbolo di un Impero? Ad una serie di fat- sembravano esserne convinti. Bisogna aspettare, venuto disse da subito. La notizia si propagò in tori. Fra questi, determinante Michail Gorbaciov capire, un processo rischioso. pochi minuti e migliaia di berlinesi dell’est e del- e le sue due armi di “distruzione di massa”: per- Si parlava di una conferenza internazionale, di un l’ovest si precipitarono verso il muro, alla porta di strojka e glasnost. Quando fu eletto segretario referendum popolare. Ma un’elezione del nuovo Brandeburgo. I vopos non reagirano. Finiva così del Pcus, gli occidentali reagirono in modo con- parlamento della Germania dell’Est vide la vittoria traddittorio non riuscendo a capire bene quale del CDU dell’Est (Christlich Demokratische Union fosse la sua forza. Entrando al Cremlino Gorbaciov Deutschland). Bisogna ricordare che il parlamento trovò una Russia in affanno e difficoltà. Aveva ere- della DDR era speculare a quello di Bonn. Erano ditato da Kruscev e Breznev un impero vastissimo. presenti gli stessi partiti dell’Ovest, minuscoli, con- Troppo estesa la sua presenza nella politica mon- trollati, naturalmente. A Helmut Kohl, il Cancelliere diale: Afghanistan, Angola, Etiopia, missioni militari dell’unità si deve riconoscere l’abilità politica e il in numerosi paesi, spese insostenibili. I sovietici coraggio per aver accelerato il processo di unifi- si illusero fino agli anni ottanta che prima o poi i cazione, anche spinto dalla minaccia di una gran- paesi occidentali sarebbero entrati in crisi. Su- de emigrazione dall’Est e da problemi di cambio perbia ideologica. Accadde il contrario. con il marco est con quello ovest. Nella squadra Fu l’Urss, nonostante l’enorme successo spaziale, anche la giovane Angela Merkel. Un’unificazione la potenza nucleare ad essere isolata: la gara con un po’ pasticciata, con molte promesse, che an- l’Occidente era persa. Gorbaciov tenta l’impossi- cora si sentono. I cinque Laender dell’Est, gli Ossi, bile, quello di occidentalizzare la Russia, come continuano ad avere problemi e forse a non aver scrive l’ambasciatore Sergio Romano, uno dei più del tutto metabolizzato i valori della democrazia. attenti e solidi conoscitori dell’Urss. La linea che Lo dimostrano gli ultimi risultati elettorali. I pro- Gorbaciov porta avanti non è facile, perché ob- blemi dell’oggi non cancelleranno mai quello che bligava a cancellare settanta anni di storia della fu Berlino dal 1945 al 1989: il confine fra la de- Russia. Fra alterne vicende il seme lanciato da mocrazia e la dittatura, la libertà e la schiavitù. Gorbaciov darà i suoi frutti. Angelo Sferrazza MARZO › APRILE 2019 / 9
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12-13 PARISOTTO.qxp_Layout 1 08/04/19 16:37 Pagina 12 questasocietà COMMUNITY O Il ruolo di internet all’esame degli esperti del mondo della comunicazione. L’a nali L a comunicazione sociale in tutte e c’è la scuola” prosegue Gamaleri “che devono mativi e culturali, aperto a tutti i giovani anche di le sue espressioni, stampa, radio, allearsi in progetti di crescita culturale, scolastica altri Paesi più lontani, da Occidente ad Oriente”. televisione, social, gioca un ruolo e sociale ripristinando un dialogo tra loro che Non basta un like o la condivisione di un post: il fondamentale per la formazione spesso è mancato. Ma anche il mondo della pro- contesto attuale obbliga tutti noi a investire sulle di coscienze libere e critiche di fessione giornalistica ha le sue responsabilità e relazioni, ad affermare anche nella rete e attraverso fronte alle complesse sfide at- deve farsi garante in vari modi dell’autenticità la rete il carattere interpersonale della nostra uma- tuali, aprendo una riflessione sullo stato odierno delle notizie e del corretto pluralismo delle opi- nità e dei nostri valori fondanti. “Il pesce si accorge e sulla natura delle relazioni in Internet, in parti- nioni. E ci sono le istituzioni che devono sorvegliare del bisogno che ha dell’acqua solo quando Gatto colare tra i giovani, per ripartire dall’idea di co- il confine oltre il quale l’errato uso dei social sfocia Silvestro rovescia l’ampolla di vetro in cui stava munità come rete fra le persone. in forme dirette o indirette di criminalità, attivando nuotando. Questa battuta ci dice che ci sono Alcune delle tendenze prevalenti nel cosiddetto anche e soprattutto un’efficace attività preventiva. valori che potremmo anzi chiamare supervalori, social web ci pongono infatti di fronte a una do- che sono così grandi da poter passare addirittura manda fondamentale: fino a che punto si può per inavvertiti” sostiene Gamaleri “ci pare di poterli parlare di vera comunità di fronte alle logiche che perdere senza danno, almeno per un po’ di tempo. caratterizzano alcune community nei social Prendiamo tre parole-chiave come Libertà, Pace, network? L’allarme per introdurre sempre di più Persona. In una qualsiasi delle nostre giornate l’etica nella comunicazione è stato recentemente potremmo anche pensare di poterne fare a meno. rilanciato da Papa Francesco e dal Presidente E non ci pare di sentirne subito la mancanza, per- Mattarella in rapporto ai frequenti casi di dege- ché non sono come il cibo che, se manca ci pro- nerazione della rete, sollecitando un cambiamento cura immediatamente i morsi della fame. Eppure degli attuali modelli comunicativi. sono i più importanti perché senza di essi per- “Per affrontare le degenerazioni della comunica- diamo la nostra identità e distruggiamo ogni con- zione contemporanea sui social” ci ricorda il Prof. vivenza umana. È un discorso semplice ed evi- Gianpiero Gamaleri, Preside della Facolta di Scien- dente ma difficile da trasmettere in modo rapido ze della Comunicazione presso l'Università Tele- ed efficace soprattutto alle future generazioni per- matica Internazionale Uninettuno di Roma (foto ché questo passaggio del testimone dei super- a destra) “è stata richiamata dal Presidente Mat- valori presuppone un contatto, anzi un impatto tarella la funzione fondamentale che può e deve diretto, fisico con la realtà che dobbiamo cono- avere il giornalismo. La terapia suggerita è quella Per non parlare dei grandi organismi sovranazio- scere. E questo impatto diretto, specie negli ado- della riflessione, partendo dal concetto che è im- nali, come l’Unione Europea, il Consiglio d’Europa, lescenti trova un ulteriore filtro deformante proprio portante conoscere il parere degli altri, le loro va- l’Onu, l’Unesco. Attraverso questa azione coordi- nei social. Come ha dimostrato il Rapporto Censis lutazioni, sopratutto quelle che non si condividono, nata, che non è facile, ma è possibile e doverosa, del dicembre 2018, Internet invece di avvicinare perché questo stimola il confronto delle idee. E si possono rilanciare iniziative già sperimentate giovani e anziani, rischia di allontanarli. È recente allora è necessario non lasciare i nostri ragazzi con successo in Europa: pensiamo per esempio l’esperimento di privare per qualche giorno gli soli davanti a questa sfida. Ci sono i loro genitori a un Progetto Erasmus allargato di scambi for- studenti di una scuola secondaria superiore dei 12 / MARZO ›APRILE 2019 LE FIAMME D’ARGENTO
12-13 PARISOTTO.qxp_Layout 1 08/04/19 16:37 Pagina 13 O COMUNITÀ? L’a nalisi del prof. Gianpiero Gamaleri e di Carlo Verna, Presidente Ordine Giornalisti loro smartphone. Su un’intera scuola solo 47 damentali e dei principi deontologici e svolga una lizzato può far male quanto un tempo i coltelli di hanno accettato e solo 8 hanno resistito senza attività di antitrust internazionale. Esistono già ini- carta, come all'epoca scriveva Vittorio Roidi. telefonino per tre giorni”. ziative in materia della stessa Onu: nel 2016 l'As- Un'Authority del web che vigili anche perché i lin- Il Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale semblea Generale delle Nazioni Unite ha appro- guaggi non siano violenti potrebbe essere utile delle Comunicazioni sociali richiama con forza la vato una risoluzione intitolata Promozione, pro- filtro pure per la magistratura ordinaria che avreb- necessità che le community dei social media di- tezione e godimento dei diritti umani online, in be, a prescindere, l'obbligo dell'azione penale nei ventino comunità, cioè reali luoghi di incontro e cui si afferma che gli stessi diritti che le persone casi più gravi. C’è sicuramente, pero', da superare di condivisione di valori e di esperienze. hanno offline, devono loro essere riconosciuti an- l’ostacolo della sovranazionalità della rete. Per- “Il messaggio di Papa Francesco” conferma Ga- che online perché la natura globale ed aperta di sonalmente penso che l’Onu oggi faccia fatica maleri “ci indica chiaramente quali sono gli effetti Internet deve essere forza trainante per uno svi- ad essere quello che il mondo spera possa es- di questa ubriacatura da social. Innanzitutto la luppo sostenibile, sociale, culturale, economico sere, tanto da non riuscire a dare un’adeguata ri- solitudine, ben rappresentata dall’immagine del sposta alla prima attuale priorità planetaria, co- ragazzo assorbito dallo smartphone anche quando stituita dalla fame di molti popoli e dalle conse- è in compagnia di un gruppo di amici, che dimo- guenti migrazioni. Diffido delle autorità sovrana- stra che i social stimolano spesso l’isolamento zionali che poi fanno i conti con le diverse legi- anche all’interno di una comunità, dove i giovani slazioni e rischiano di non incidere perché un sog- si chiudono in un universo artificiale che li porta getto non in grado di comminare concretamente ad estraniarsi dalla realtà trasformandoli in eremiti sanzioni è inutile come la norma che non preveda sociali. E poi la disinformazione, la distorsione e una pena. Diverso può essere affrontare la que- il discredito: la natura stessa della Rete, consen- stione a livello di Unione europea e in ogni singolo tendo a tutti l’accesso, alimenta anche le fake Paese”. news che non solo travisano i fatti e le opinioni Ma è proprio per queste difficoltà che bisogna ma molto spesso diffamano persone, attività, isti- realizzare una radicale riforma delle Nazioni Unite tuzioni. Senza dimenticare il cyberbullismo che da più parti richiesta con energia, che preveda secondo le ultime statistiche riguarda un ragazzo istituzioni internazionali e/o sovranazionali de- su quattro”. mocratiche munite dell’autorità per imporre e far Per questo è urgente ribadire anche per il mondo rispettare a livello globale delle regole nell’interesse della comunicazione nella rete il rispetto delle re- di tutti e che siano finalmente in grado di con- gole deontologiche ed etiche. Sotto questo aspetto e politico della comunità internazionale. trollare e regolamentare i problemi internazionali non è più rinviabile un intervento normativo sul “È chiaro che nel campo della comunicazione le e le grandi emergenze planetarie che i singoli tema più volte discusso in passato ma mai real- tecnologie abbiano mutato gli scenari e che si Paesi non possono più gestire da soli. mente affrontato della Vigilanza sull’informazione ponga fortemente il problema di una disciplina Orazio Parisotto pubblica e privata anche attraverso l’istituzione etica cogente per tutti” afferma Carlo Verna, Pre- Il Professor Orazio Parisotto è Studioso di Scienze Umane di una Authority sotto l’egida dell’Onu, che vigili sidente Nazionale dell’Ordine dei giornalisti (in e dei Diritti Fondamentali. Founder di Unipax, sulla libertà di stampa nel rispetto dei diritti fon- alto) “perché un video virale impropriamente rea- NGO associata al DPI delle Nazioni Unite LE FIAMME D’ARGENTO MARZO › APRILE 2019 / 13
14 FILIPPONI mar apr.qxp_Layout 1 08/04/19 14:14 Pagina 14 oggi&domani COLTIVAZIONI INTENSIVE, CHIMICA, MONOCULTURE MINANO IL BENESSERE FISICO agricoltura sana salute certa N el secolo scorso l’agricoltura e ucciderli e fu una strage; si ottenne invece l’effetto In Europa l’agricoltura intensiva è attuata in al- l’allevamento coesistevano ar- contrario perché locuste, cavallette e centinaia cune parti dell’Inghilterra tra le proteste dei cit- monicamente: l’industrializza- di altri insetti, di cui quei volatili si nutrivano, si tadini a causa dell’inquinamento ambientale che zione, la crescita incontrollata moltiplicarono in misura esponenziale, mangia- essa provoca; gran parte delle fattorie europee della popolazione mondiale e rono gran parte dei raccolti e provocarono care- sono tradizionali, di limitata estensione, con col- la globalizzazione hanno gradualmente rotto tale stie: il governo fu allora costretto a sollecitare la tivazioni diversificate e alternate, con animali equilibrio in modo irreversibile. La dilagante riproduzione dei passeracei nelle campagne non d’allevamento (bovini, equini, ovini, caprini, suini espansione dell’agricoltura intensiva aveva ori- essendo più considerati parassiti. e pollame domestico) che pascolano nei campi ginariamente non solo il nobile scopo di produrre In Occidente, pur non essendo stata mai pro- che concimano con i loro salutari escrementi e enormi quantità di cibo per far fronte al consi- grammata l’eliminazione di passeracei, molte si nutrono di erbe. stente aumento della popolazione mondiale ma specie stanno scomparendo perché i terreni, di- Il fatto più incredibile è che l’agricoltura intensiva, anche il fine di diminuirne il costo per sfamare ventati sterili a causa di anticrittogamici e inset- invece di offrire più cibo all’uomo, serve per ali- i ceti più poveri: questi buoni propositi di base hanno però nel tempo ceduto alla ricerca sfrenata di profitti ed inquinato irreparabilmente ampie L’incremento produttivo utilizzato per nutrire zone del pianeta. La nascita di enormi estensioni di terreno desti- il bestiame e non per sfamare gli uomini nate alla coltivazione intensiva, alimentata da ticidi, non hanno più insetti necessari a sostenerli. mentare gli animali d’allevamento anch’esso in- concimi chimici ed improntata alle monocolture, L’agricoltura intensiva, così dannosa per l’am- tensivo: secondo quanto riportato nella introdu- ha fatto scomparire i fossi che non solo segna- biente, è circoscritta agli Usa, alla Cina e all’India, zione ad uno studio della Fao del 2006 e ad un vano i confini tra le piccole proprietà ma svolge- dove esistono sconfinate pianure e popolazioni altro del 2010, un terzo della produzione mon- vano anche una preziosa azione di drenaggio e in forte crescita: ma in quest’ultimo Paese, come diale di cereali, specificatamente circa il 90% di umidificazione costante dei terreni; sono state segnala Philip Lymbery, direttore generale della della farina di soia ed il 30% di quella di pesce anche eliminate le siepi dove nidificavano tante maggiore organizzazione non governativa inglese vengono destinate all’alimentazione animale specie di uccelli che nel contempo si nutrivano Compassion in World Farming, incluso dalla ri- mentre potrebbero sfamare miliardi di persone; di insetti dannosi alle colture. La loro innocua e vista britannica The Grocer nell’elenco delle per- e giustamente Philip Lymbery si domanda che preziosa attività è stata sostituita da enormi quan- sone più importanti a livello internazionale nel senso abbia produrre in milioni di ettari di terra tità di insetticidi che, irrorati nei terreni e sulle settore dell’industria alimentare, dal 1997 ad cibo destinato agli animali, spendere enormi piante uccidono sì gli insetti ma provocano la oggi si sono suicidati circa 200.000 agricoltori somme di denaro per trasportarlo in allevamenti scomparsa di numerose specie di animali e di che si erano indebitati per aver imprudentemente intensivi situati spesso a migliaia di chilometri passeracei. Per citare un esempio eclatante, nel acquistato semi geneticamente modificati, non di distanza quando, se gli animali fossero allevati 1958 il presidente cinese Mao Tse Tung, rite- adatti alla produzione alimentare nei rispettivi all’aperto nei campi, sarebbero più sani, assor- nendo che i passeri mangiassero i semi durante climi, concimi e antiparassitari che erano stati birebbero meno antibiotici ed avrebbero una ali- la semina e riducessero conseguentemente la loro raccomandati per ottenere raccolti più ab- mentazione più salutare e naturale. quantità dei raccolti, mobilitò la popolazione per bondanti. Sergio Filipponi 14 / MARZO ›APRILE 2019 LE FIAMME D’ARGENTO
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16-18 pepperiero.qxp_Layout 1 08/04/19 14:14 Pagina 16 lanostrastoria P arigi, 18 gennaio 1919; Versail- rivoluzionari Bianchi. La durezza del confronto sta LONDRA E PARIGI les, 28 giugno 1919: si racchiu- nella spietatezza delle condizioni imposte dagli Esisteva una premessa alla Conferenza: il Patto de in queste due date la tratta- alleati dell’ex Triplice intesa – Francia in testa – di Londra (26 aprile 1915), mantenuto segreto tiva che porta alla pace avvele- agli Imperi centrali, soprattutto alla Germania: (poi rivelato dai russi nel ’17), detta le condizioni nata della Grande Guerra del deve essere talmente indebolita da non poter per la discesa in guerra dell’Italia a fianco del- ‘14-‘18. Un’eredità di nove milioni e mezzo di più costituire una minaccia militare ed economica. l’Intesa. L’Italia otterrebbe il Trentino, il Tirolo me- soldati caduti, oltre sei milioni di vittime civili, im- La vera partita si gioca all’interno dello schiera- ridionale con il passo del Brennero, la Venezia mani distruzioni e rancori difficilmente sanabili. mento dei vincitori per le posizioni contrastanti Giulia con Gradisca e Trieste, la penisola istriana E la dissoluzione di quattro imperi: Tedesco, Au- degliAlleati, impegnati a trarre ciascuno il maggior fino al Quarnaro, un terzo della Dalmazia con stro-Ungarico, Ottomano e Russo. Dopo Versailles, vantaggio possibile dalla spartizione dei territori Zara e la neutralizzazione della parte fino a Du- l’Europa da continente di Imperi territoriali si tra- sforma in continente di Stati nazionali (e il potere imperiale diventa supremazia economica). A Parigi e Versailles finisce la grande guerra La Conferenza di pace, che si apre a Parigi e si conclude dopo cinque mesi (e 77 sedute), decide e inizia un nuovo mondo di stati nazionali. il futuro degli sconfitti con la firma del Trattato nella Galleria degli Specchi del Palazzo di Ver- E il potere imperiale diventa supremazia economica sailles. Vede il confronto duro tra i Paesi vincitori e delle risorse degli sconfitti, non solo in Europa, razzo, l’arcipelago delle Curzolari, il Dodecanneso, Alleati nella Triplice Intesa, da una parte (Stati ma in Africa e in Asia, nell’ottica di una politica il possesso del porto di Valona e di conseguenza Uniti, Gran Bretagna, Francia e Italia su tutti) e i imperialistica. Il risultato è spesso la creazione il protettorato dell’Albania. In pratica la supremazia Paesi della Triplice Alleanza, i vinti (principalmente di ibridi formati da popoli con storie e interessi sull’Adriatico. Resta esclusa Fiume. In più com- Germania, Austria, Ungheria, Bulgaria, Impero Ot- diversi. Il Trattato ridisegna gran parte dell’Europa, pensi in Libia, Eritrea e Somalia. Ma alla fine della tomano). Loro non sono ammessi ai colloqui: vaste aree del Medio Oriente, interessa l’Africa e guerra la situazione cambia con l’entrata in cam- possono solo firmare il Trattato, sotto la minaccia l’Estremo Oriente, con il Giappone che ha già in- po di forze e interessi diversi e il Patto di Londra della ripresa delle ostilità in caso di rifiuto. Anche globato i possedimenti tedeschi ed estende i pro- non vede la sua piena attuazione. Guida la Con- l’alleata Russia è assente: Gran Bretagna e Fran- pri privilegi in Cina. Parigi e Versailles non esau- ferenza di pace il Consiglio dei Quattro, cioè i cia stanno tentando di rovesciare il governo dei riscono il percorso di pace: sono necessari altri rappresentanti dei Paesi più importanti della rossi bolscevichi di Lenin appoggiando i contro- patti con singoli Paesi. Guerra: il francese Georges Clemenceau, lo sta- 16 / MARZO ›APRILE 2019 LE FIAMME D’ARGENTO
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16-18 pepperiero.qxp_Layout 1 08/04/19 14:15 Pagina 18 lanostrastoria tunitense Woodrow Wilson, il britannico Lloyd GUAI AI VINTI sua egemonia anche su Arabia e Yemen. La ci- George e l’italiano Vittorio Emanuele Orlando Le conseguenze di Versailles e dei vari trattati liegina è il mandato inglese della Palestina, pro- (sia pure con peso minore). Ognuno di loro per- sono sconvolgenti. La Germania paga conseguen- messa agli Arabi come Paese indipendente e agli segue il proprio obiettivo particolare ed è questa ze pesantissime: disarmo quasi completo (solo ebrei come sede nazionale (National Home) fin logica il veleno dei trattati, con conseguenze che 100 mila soldati); smilitarizzazione della Renania; dal 1917. Viene divisa in Terrasanta, aperta al- favoriranno lo scoppio della Seconda Guerra occupazione francese e belga della Ruhr; resti- l’immigrazione degli ebrei e Transgiordania, im- Mondiale e si trascineranno fino a oggi. tuzione alla Francia dell’Alsazia-Lorena (vecchia pedita all’immigrazione. Gli eventi successivi li ferita della sconfitta del 1871); controllo francese conosciamo. I VINCITORI E IL NUOVO ASSETTO della Saar (bacini carboniferi e industria) per 15 La Francia vuole proteggersi dalla Germania: chiede anni; cessioni alla rinata Polonia di parte dell’Alta L’ITALIA E FIUME la riduzione dell’estensione territoriale dell’Impero Slesia e della Pomerania, e alla Danimarca dello L’Italia diventa un caso. Al Patto di Londra, i cui e dei suoi armamenti, l’occupazione della Renania Schleswing settentrionale; Danzica dichiarata contenuti sono rispettati, Orlando aggiunge Fiume per i suoi bacini minerari e la potenza industriale, città libera con il territorio circostante. Nasce il e rivendicazioni sull’Anatolia: la guerra è stata il controllo di numerose fabbriche e a est la costi- corridoio di Danzica che divide la Prussia orientale troppo devastante. Gli Alleati rifiutano, la delega- tuzione di Stati-cuscinetto. In pratica la supremazia dal resto della Germania, per fornire alla Polonia zione italiana si ritira per 15 giorni. I Tre rimasti in Europa. La Gran Bretagna non vede di buon oc- uno sbocco al mare: sarà uno dei motivi della vanno avanti per conto loro, l’Italia è sola e co- chio un’egemonia francese sul continente, vuole Seconda guerra mondiale; perdita delle colonie. stretta a rientrare senza le contropartite aggiunte. ridurre drasticamente il peso della Germania, sia Inoltre, risarcimenti economici incredibili: 132 La richiesta di Fiume, basata su una forte pre- economico che militare, ma mantenendola in gra- miliardi di marchi oro, in seguito parzialmente di- senza italiana in città – insieme però ad altre na- do di continuare i rapporti commerciali tra i due minuiti e a tempi più lunghi. Per capire meglio: zionalità – in realtà è una mossa per potenziare Stati. L’Italia punta al mantenimento del Patto di la Germania estingue l’ultimo pagamento nel la supremazia nell’Adriatico. Ad opporsi sono il Londra, con l’aggiunta di Fiume. 2010. L’economista inglese J.M. Keynes sostiene Regno dei serbi, dei croati e degli sloveni e lo che i francesi volevano far tornare i tedeschi alle stesso Wilson, che appoggia la loro autodeter- LA NOVITÀ È WOODROW WILSON condizioni del 1870, prima del loro grande sor- minazione e non è favorevole al rafforzamento di Il presidente americano è fermo sulla linea dei suoi passo economico della Francia. Anche Lloyd Geor- una potenza regionale come l’Italia. Il rifiuto ac- Quattordici punti (pronunciati l’8 gennaio 1918): ge è critico, teme una volontà di rivincita (che poi cende i nazionalisti. Gabriele D’Annunzio, il Vate, su tutti l’autodeterminazione dei popoli, la nascita faciliterà la vittoria di Hitler). La neonata demo- proclama che è una vittoria mutilata. Il presidente di una Società delle Nazioni per assicurare pace cratica Repubblica di Weimar (1919) è messa Usa lancia agli italiani un appello, scavalcando e cooperazione tra gli Stati, il rifiuto di patti segreti. in ginocchio, con fortissime tensioni interne. L’Im- il Governo, per convincerli a ridurre le pretese ter- Negli stessi Quattordici punti delinea le linee ge- pero austriaco è dissolto, disarmato, ridotto a un ritoriali. Temendo la ritirata del Governo, D’Annun- nerali per i singoli Paesi. La Grande Guerra ha ri- ottavo della sua estensione. Con i suoi territori zio parte l’11 settembre per occupare la città: con lui duemila uomini per lo più ex arditi. Prende Pace imposta e vittoria mutilata sono Fiume senza resistenza. Per 15 mesi è il Duce della cosiddetta Reggenza del Carnaro, con pro- le percezioni diffuse in Germania e Italia pria Costituzione e moneta. È sostenuto da tutti i nazionalisti. Mussolini lo prende ad esempio. Il velato gli Usa come la maggiore potenza e il piano nascono Cecoslovacchia, Polonia e parte della Governo si muove solo dopo il Trattato di Rapallo di Wilson, con il suo nuovo ordine mondiale, rafforza Iugoslavia. La Galizia va alla Polonia, la Bucovina (1920) con la Iugoslavia che rende Fiume una la loro egemonia. Ironia della sorte, il Senato Usa alla Romania, Trentino e Tirolo meridionale all’I- città libera: spara qualche cannonata, D’Annunzio – ora repubblicano – decide di non ratificare la pa- talia. La perdita di Trieste la priva del suo porto. si arrende, la vicenda si chiude. ce, temendo gli svolgimenti della questione euro- L’Ungheria cede territori a vantaggio di Cecoslo- pea. Non entrano neppure nella stessa Società vacchia, Romania e Iugoslavia, oltre a 12 milioni FRUTTI VELENOSI delle Nazioni, costituita il 28 aprile 1919, preferendo di abitanti. La Bulgaria perde la Tracia (alla Grecia), Lo storico Eric Hobsbawm (in Il secolo breve) af- tornare a una politica isolazionista, svuotando così la Dobrugia (alla Romania), la Macedonia (alla ferma che facendo propri i Quattordici punti di ogni risultato. Il principio di autodeterminazione Iugoslavia). L’Impero ottomano è spolpato. Resta Woodrow Wilson, i Trattati di Versailles aprirono nazionale è immediatamente abbracciato dai popoli la Turchia con 8 milioni di abitanti. La Grecia pren- la strada – con la riorganizzazione, su base etnica, inglobati negli Imperi e dai movimenti nazionalisti de Smirne, Tracia e Adrianopoli; Francia e Inghil- della carta dell’Europa – alle successive pulizie di quelli colonizzati (India, Egitto, Vietnam) che ne terra si accaparrarono il resto, accrescendo il loro etniche e all’Olocausto.In Germania rimane bru- restano però esclusi: è applicato solo alle nuove potere “imperiale”. ciante la clausola della “Germania come unica realtà europee nascenti. I possedimenti coloniali responsabile della guerra” e l’art.231: “La Ger- non si toccano. Lenin osserva che a un certo punto PADRONI DEL MONDO mania riconosce che essa e i suoi alleati sono la guerra mondiale fu una lotta per la redistribuzione Francia e Gran Bretagna dominano in Medio responsabili per aver causato tutti i danni subiti imperiale. L’idealismo e la giustezza del principio Oriente. I francesi prendono Siria e Libano (come dai Governi Alleati (...) a causa della guerra im- di autodeterminazione nascondono un’altra faccia: mandati). Gli inglesi controllano gli Stretti gli in- posta dall’aggressione della Germania e dei suoi la spinta al nazionalismo – specie nei Balcani che glesi, l’Egitto (per il controllo del Canale di Suez), alleati.” L’accusa pesa, il trattato diventa una pace già del 1912-‘13 avevano lottato contro gli ottomani la Mesopotamia (incorporata con Mosul nel nuo- imposta. Fomenta il nazionalismo e il senso di – elemento che macchierà gli anni successivi e vo regno dell’Iraq, assegnato al re musulmano rivalsa. Se ne appropria Hitler. Lo scontento ali- sarà importante per la nuova guerra mondiale. Dagli sunnita Faysal al posto della Siria, come ricom- menta la fiamma della Seconda Guerra Mondiale. Imperi Centrali ora nascono dieci nuovi Stati: Fin- pensa dell’apporto dato alla rivolta araba contro In Italia il senso della vittoria mutilata e Fiume landia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ceco- gli Ottomani: ricordate il film Lawrence d’Arabia?). alimentano il nazionalismo e contribuiscono in slovacchia, Austria tedesca, Ungheria, Iugoslavia e L’Iraq, in precedenza non era neppure un’unità parte alle fortune di Mussolini. Venti anni dopo Turchia. In seguito (1922) anche l’Ucraina, come amministrativa, mescola curdi, musulmani sciti la guerra ricomincia a squassare il mondo. Repubblica sovietica. e sunniti. La Gran Bretagna, bulimica, pone la Enrico Peverieri 18 / MARZO ›APRILE 2019 LE FIAMME D’ARGENTO
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20 TIGELLINO.qxp_Layout 1 08/04/19 14:15 Pagina 20 storia&memoria Iniziò con la Prima Crociata C aro e paziente lettore, la mia teo- cerchiamone piuttosto le concause, come dire, che fu definita un pellegrinaggio armato, non è ria sugli esseri viventi, come forse laiche. Ti riassumo la vicenda. Nell’XI secolo l’Asia che nel concreto cadesse dal pero, perché co- sai, è che mutano, si adattano Minore e il Vicino Oriente fino al Mare Egeo, erano nosceva perfettamente le agitazioni socio-politiche ma non possono sottrarsi alle nelle mani dei Turchi Selgiuchidi, musulmani sun- di cui sopra ed anzi se ne servì, diciamo, come leggi dell’esistenza. Anche l’uma- niti (approfondisci) che avevano definitivamente motivazione di ritorno a supporto di quella pre- nità impara, si evolve, pensa, ma sostanzialmente cacciato i bizantini, cristiano-ortodossi, da quegli minente religiosa, già attivamente corroborata nella sua identità come specie resta sempre ugua- ultimi resti del loro impero, il quale tuttavia esisteva dalla promessa della remissione dei peccati (in- le: l’uomo, onnivoro e predatore, soggiacerà pe- ancora nei suoi territori europei sino al Bosforo, dulgenza plenaria). Quindi ecco lo sbarco in Ter- rennemente all’istinto primordiale del predominio. ma costantemente sotto la minaccia di una pos- rasanta con l’aiuto delle Repubbliche marinare Purtuttavia noi, persone razionali e morali, dob- sibile offensiva islamica. Ad Occidente c’erano il italiane e le mazzate: cavalli, frecce, lance, sci- biamo credere di poter cambiare in meglio, anche Sacro Romano Impero Germanico e i vari regni mitarre, qualche bel saccheggio, incendi, fino alla nel nostro piccolo, in nome di un ideale etico di cristiano-cattolici. Qui le acque erano agitate da presa di Gerusalemme (con annesso massacro) uguaglianza e solidarietà sociale universale che due forti tensioni: l’inizio della cosiddetta lotta il 15 luglio 1099 e la conquista cristiana, tra l’altro, dia senso alla nostra rettitudine. Il pistolotto per per le investiture dei vescovi (come vertici religiosi di Siria e Palestina. dire che cerco di ammannirti con disincanto an- niversari (in questo caso col 9 finale d’anno) nei Novecentoventi anni fa si chiuse con la presa quali vedo spunti didascalici sottesi, al di là degli eventi storici in sé. di Gerusalemme il “pellegrinaggio armato”. Qui ti dico di un avvenimento di oltre nove secoli fa: la conclusione della 1a Crociata. Se hai qualche Tra fede, aspirazioni sociali e i turchi troppo potenti annetto ti ricorderai che a scuola ce la presenta- ma anche quali feudatari di terre, castelli e ab- Morale della favola: Il Basileus Alessio ci guadagnò vano in toni enfatici come la grande vittoria della bazie) tra la Chiesa e l’Impero; l’ansia di una pic- qualche territorio in Anatolia, non certo Antiochia Cristianità, dell’Occidente, e giù coi mitici Goffredo cola, spiantata nobiltà guerriera, i cavalieri, aspi- come gli era stato promesso; furono costituiti cin- di Buglione, Roberto di Normandia, Tancredi d’Al- rante alla scalata sociale, unitamente ai diseredati que Stati crociati (di futuro effimero) tra i quali il tavilla e gli altri. Oggi l’argomento è spinoso, c’è in cerca di riscatto e fortuna. Ma anche i Selgiu- Regno di Gerusalemme, così sottratta alla sovra- stata tutta una (politicamente corretta) revisione chidi avevano le loro gatte da pelare, tra contrasti nità diretta della Chiesa come aspirava Urbano dei fatti, tant’è che Papa Giovanni Paolo II il 12 religiosi interni e rivalità dinastiche e di potere. II; non tutti i poveracci e gli ambiziosi, al di là del marzo 1999 (toh, un altro bell’anniversario a pen- Fatto sta che il Pontefice Urbano II, sollecitato da bottino immediato, fecero fortuna e scalarono il nello!), nel chiedere pubblicamente scusa per i Alessio I Comneno imperatore di Bisanzio, tre- successo; si arricchirono sicuramente le Repub- passati errori della Chiesa, ha menzionato appunto mebondo per la minaccia turca ma speranzoso bliche marinare con l’apertura anche privilegiata le Crociate. Ma stai tranquillo, adesso non ci ri- di riprendersi gli antichi domini d’Asia, nel 1095 dei traffici col Vicino Oriente. Il Santo Sepolcro guardano né le motivazioni religiose della libera- chiamò a raccolta i cristiani per la riconquista divenne comunque oggetto di dispute tra cristiani zione di Gerusalemme e dei luoghi santi, né la della Palestina; due anni dopo principi e volontari cattolici e ortodossi e s’iniziò a scavare quel solco tutela delle comunità cristiane stanziate in quei cattolici si radunarono a Costantinopoli per la con l’Islam, non per la conquista, ma per l’aspetto territori, che pure permearono profondamente le grande, santa avventura. Attenzione: il Papa, che confessionale di essa, che nel tempo si dimostrerà coscienze dell’epoca stimolando l’impresa e coin- ovviamente credeva fermamente negli altissimi una vera iattura. Che te ne pare? volgendo pure anziani, donne e finanche bambini; valori spirituali e morali della spedizione, al punto Tigellino 20 / MARZO ›APRILE 2019 LE FIAMME D’ARGENTO
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22-23 BENASSI.qxp_Layout 1 08/04/19 14:15 Pagina 22 ricostruzioni COME SI È SVOLTA UNA STORIA CHE HA FATTO PARLARE DI SÉ TUTTO IL MONDO 1959: Fidel è primo ministro D alla rivoluzione in poi la storia L’autorità e il potere effettivi, comunque, rimane- sarebbe in seguito rivelata un fattore decisivo di Cuba è stata un confronto vano inequivocabilmente in mano a Fidel, pro- nella promozione dei suoi ambiziosi programmi di biblica memoria tra Da- clamato Primo ministro il 16 febbraio 1959. Sulla di alfabetizzazione e di assistenza sanitaria di vide e Golia, contrapposizioni cresta dell'onda del favore popolare, dopo essersi base. Nel giugno del 1960 le raffinerie di pro- tipiche della Guerra Fredda autoproclamato lider maximo, egli iniziò ad am- prietà della Texaco, della Standard Oil e della con tutta la retorica legata ai ministrare la giustizia rivoluzionaria con pugno di Shell a Cuba si piegarono alle pressioni degli conflitti ideologici e un embargo statunitense on- ferro, tanto che di lì a poche settimane centinaia Stati Uniti e rifiutarono di lavorare il petrolio ac- nipresente: da un lato undici presidenti americani, di mercenari e sostenitori di Batista furono im- quistato dai sovietici. Cogliendo al volo l'oppor- dall'altro due leader cubani - entrambi di nome prigionati e uccisi entro le mura del forte La Ca- tunità di assicurarsi una vittoria diplomatica sui Castro. Per i primi trent'anni dopo la rivoluzione, batia. Tra gli oltre mille provvedimenti legislativi suoi rivali americani, Castro provvide a naziona- Cuba si alleò con l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti usarono varie tattiche ricattatrici (tutte fallite) per mettere in ginocchio Castro, compresi un'in- Cuba, gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica, vasione dell'isola, più di 600 tentativi di assas- sinio del lider e uno degli embargo economici la Cina, e soprattutto lui: il líder máximo più lunghi di tutta la storia moderna. approvati nel primo anno di governo rivoluzionario lizzare le compagnie petrolifere. Al presidente Ei- trovarono spazio la riduzione del costo degli affitti senhower non rimase altra scelta che tagliare di IL CONSOLIDAMENTO DEL POTERE e dell'elettricità, l'abolizione delle discriminazioni 700mila tonnellate le importazioni di zucchero E LE NAZIONALIZZAZIONI razziali e la molto apprezzata prima riforma agra- cubano. Questa mossa finì per fare il gioco del- Dopo la fuga del Presidente Fulgencio Batista ria. Questo epocale provvedimento, che introdu- l'Unione Sovietica, in un clima di piena Guerra del 1° gennaio 1959, il 5 gennaio seguente la ceva la nazionalizzazione di tutti gli appezzamenti Fredda. Già ben disposta in occasione di una vi- presidenza di Cuba fu assunta da Manuel Urrutia, agricoli superiori ai 400 ettari (senza alcun rim- sita di Che Guevara nel 1959, l'Unione Sovietica un giudice che nel 1953, nei processi seguiti al- borso compensativo), provocò le ire dei grandi si fece subito avanti e promise di acquistare lo l'episodio della caserma Moncada a Santiago proprietari terrieri, la maggior parte dei quali era zucchero cubano ai medesimi prezzi di favore. de Cuba, aveva difeso i prigionieri appartenenti di nazionalità americana. Iniziava così la guerra colpo su colpo che avrebbe all'M-26-7, movimento capeggiato da Castro che Sotto l'egida del nuovo Instituto Nacional de caratterizzato le relazioni cubano-sovietico-ame- nel ’56 tentò il disastroso sbarco con lo yacht Reforma Agraria (INRA), il governo intraprese poi ricane nei trent'anni successivi. La crisi diploma- Granma, riparando in pochi sulla Sierra Maestra. la lenta formazione di quel sistema rurale che si tica si aggravò nuovamente nel mese di agosto, 22 / MARZO ›APRILE 2019 LE FIAMME D’ARGENTO
22-23 BENASSI.qxp_Layout 1 08/04/19 14:15 Pagina 23 quando Cuba nazionalizzò le aziende elettrica e telefonica, nonché 36 zuccherifici, tra cui proprietà statunitensi per un valore di 800 milioni di dollari. Sentendosi oltraggiato, il governo americano fece approvare all'Organizzazione degli Stati Americani (OAS) una risoluzione di condanna di qualsiasi intervento extracontinentale (leggi: sovietico) nel- l'emisfero occidentale, al che Cuba rispose allac- ciando relazioni diplomatiche con la Cina comu- nista e instaurando legami ancor più stretti con il nuovo alleato sovietico, tramite un frettoloso ac- cordo sugli armamenti. Nell'ottobre del 1960 erano state nazionalizzate 382 delle più importanti aziende cubane, la mag- gior parte delle banche dell'isola e l'intero mercato immobiliare, e tanto Castro quanto gli Stati Uniti si preparavano a una resa dei conti militare che a questo punto sembrava inevitabile. La situazione peggiorò ulteriormente quando gli Stati Uniti im- posero sull'isola un embargo commerciale par- ziale, mentre Che Guevara (in quel momento mi- nistro dell'industria) provvedeva a nazionalizzare tutte le restanti aziende di proprietà statunitense. Nel breve spazio di tre anni Fidel si era trasformato da idolo dei progressisti americani nel nemico pubblico numero uno degli Stati Uniti. Lo scenario era pronto per successivi sviluppi. GUERRA FREDDA Le ostilità dichiarate iniziarono nel 1961, quando Castro ordinò una riduzione del personale in ser- vizio presso le sedi diplomatiche statunitensi al- l'Avana. Furibondi, gli americani ruppero le rela- zioni diplomatiche con Cuba, proibirono a propri cittadini l'ingresso nell’isola e abolirono anche le residue quote di importazione dello zucchero. nistrazione Kennedy decise di rispondere con in un periodo speciale in tempo di pace, il Pe- Allo stesso tempo il governo, in collaborazione un'azione rapida e incisiva. Il 22 ottobre del 1962, riodo Especial, un nuovo corso economico, in con la CIA, avviò una campagna sotterranea con- il presidente Kennedy ordinò alla Marina militare pratica un regime di austerità che fece precipitare tro il regime castrista. Al centro del complotto vi statunitense di bloccare le navi sovietiche dirette il livello di vita della popolazione, che aumentò fu la famigerata invasione della Bahíà de Cochi- a Cuba e di perquisirle per controllare che non ancora il già diffuso razionamento e la scarsità nos (Baia dei Porci), nella provincia di Matanzas, trasportassero missili. L'ordine provocò la cosid- di molti generi di consumo. Improvvisamente i una trama militare mal congegnata che si avvalse detta crisi dei missili cubani, che portò il mondo cubani, che solo un anno prima godevano di una di 1400 esuli cubani, addestrati al combatti- più vicino che mai alla minaccia di uno scontro situazione di relativo benessere, si trovarono a mento nella giungla del Guatemala. Il 14 aprile nucleare. Tuttavia, sei giorni più tardi, ma solo dover lottare per sopravvivere: nei tre terribili anni 1961 gli esuli salparono con una scorta della dopo aver ottenuto segretamente da Kennedy la seguenti persero in media un terzo del loro peso Marina statunitense da Puerto Cabeza, in Nica- garanzia che Cuba non sarebbe stata invasa, Kru- corporeo e dovettero praticamente cancellare la ragua, diretti verso le coste meridionali di Cuba. sciov ordinò di smantellare le basi missilistiche. carne dalla loro dieta. A livello sociale il periodo Li attendeva un destino inglorioso. Sbarcati a especial inaugurò una cultura della conservazione Playa Girón e Playa Larga tre giorni dopo, questi IL PERIODO ESPECIAL e dell'innovazione del tutto imprevista e aspetti incursori spalleggiati dagli Stati Uniti subirono LA CRISI DOPO LA CADUTA DEL MURO di questo tirare la cinghia collettivo ancora per- una solenne batosta. Scossi e imbarazzati da Quando nel 1991, contestualmente alla caduta mangono nella vita quotidiana a Cuba. La ripresa quella che si era rivelata una grave e politica- del Muro, l'Unione Sovietica cessò di esistere, fu comunque lenta e si ebbe un reale migliora- mente costosa sconfitta militare, nel giugno del l'economia cubana - che sin dagli anni '60 rice- mento della situazione solo quando Castro strinse 1961 gli statunitensi decretarono l'embargo totale veva ingenti sussidi dai sovietici - precipitò in ca- legami più stretti con il Venezuela (e il suo pe- a Cuba. Nel frattempo, attirato inesorabilmente duta libera. Praticamente dall'oggi al domani trolio) nei primi anni 2000. nell'orbita sovietica, Castro iniziava a instaurare metà delle attività industriali del paese chiuse i Eppure, per ironia della sorte, proprio allora per rapporti sempre più stretti con Krusciov, fino alla battenti, i trasporti si fermarono e l'economia re- la prima volta nella loro storia i cubani conqui- mossa decisiva con cui, nell'aprile 1962, appro- gistrò una perdita del 60%. Svanirono infatti dal starono la libertà da ingerenze neo coloniali fittando della debolezza americana dopo il fiasco bilancio statale 5 miliardi di dollari in commercio esterne. E oggi, ci si pone l’interrogativo se il della Baia dei Porci, acconsentì a far installare e crediti. Determinato a difendere ad ogni costo vicino americano tenderà a proseguire sulla sull'isola dei missili a medio raggio di fabbrica- le basi economiche e sociali poste dalla rivolu- strada recentemente iniziata da Obama, Papa zione sovietica. Determinata a non perdere di zione, Fidel Castro caparbiamente si preparò al Francesco e… dalle grandi navi da crociera. nuovo la faccia a livello internazionale, l'ammi- disastro e annunciò che Cuba stava per entrare Dario Benassi LE FIAMME D’ARGENTO MARZO › APRILE 2019 / 23
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