Il Tricolore più bello! - Associazione Nazionale Alpini Como
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Numero 4 - Anno XLVI - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46), art. 1, comma 2, DCB Como Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Como Como - Anno XLVI - Ottobre-Dicembre 2020 - Numero 4 più bello! Il Tricolore
Quanto ci mancano i nostri raduni, i nostri incontri, le strette di mano, gli abbracci! Un abbraccio vale più di mille parole (Charles Caleb Colton) Quest’anno, un augurio mirato: salute e pace! Emozioni belle da togliere il respiro verranno, ne siamo certi. E torneremo a riabbracciarci! Buon Natale! Redazione “Baradèll”, Segreteria e Consiglio sezionale
SOMMARIO In questo numero EDITORIALE Un Natale particolare 2 DAL DIRETTORE in copertina Il Tricolore più bello! (Foto Francesco Dazzi Un uomo che si accontenta è un uomo felice 3 da www.shutterstock.com) COVID-19 4 Como - Anno XLVI - Numero 4 Ottobre-Dicembre 2020 Di nuovo in trincea Associazione Nazionale Alpini Sezione di Como Via Zezio, 53 - 22100 Como (CO) IN COPERTINA Tel. 031.304180 www.alpinicomo.it - como@ana.it Il Tricolore più bello! 6 Direttore responsabile Piergiorgio Pedretti SOLENNITÀ pedretti.ppg1947@gmail.com Redazione La festa del 4 Novembre 13 Enrico Bianchi, Enrico Gaffuri, Mario Ghielmetti, Kristian Fiore, IN GRIGIOVERDE Roberto Novati, Carlo Pedraglio, Tiziano Tavecchio C’era una volta la naja 14 Progetto grafico e impaginazione QG Project - Alessandro Villa VIVERE IL TERRITORIO Stampa Bieffe Srl Industria Grafica Via Mariano Guzzini, 38 Rodero tra passato e presente 20 62019 Recanati (MC) IL RACCONTO Registrazione al Tribunale di Como n. 21 del 7/10/1976. Poste Italiane SpA - Sped. in abb. postale - Due Lune sono troppe 26 D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46), art. 1, comma 2, DCB Como PROTAGONISTI Hanno collaborato a questo numero Enrico Allievi, Rudi Bavera, Ercole Perotta, mio zio 31 Antonio Bianchi, Don Roberto Bartesaghi, Enrico Carughi, Maria Castelli, Elio Ceschina, Alessandro Clerici, Cesare Di Dato, Stefan D’hooge, Come io ho amato voi 32 Roberto Ferrari, Sergio Ferrise, Don Diego Fognini, Mosè Frighi, INTERVISTA 34 Gioacchino Gambetta, Igor Lamperti, Nicola Magrin, Giuseppe Mendicino, Settimo Moro, Vittorio Nessi, Sanremo News, Alessio Pagliari, Gli acquerelli di Nicola Magrin Mario Pietrangeli, Sergio Radice, Don Paolo Sanfilippo, Marco Schinzari, Luigi Spinelli, Marco Tesolin, TANTO DI CAPPELLO 38 Lucia Chiara Vitale, Daniele Vivi Notizie alpine intra moenia ed extra moenia DALLA PENNA DEI GRUPPI Fatti col cappello alpino 40 RECENSIONI A tutti coloro che abbiano salvaguardato, aiutato, accresciuto la Patria, è assegnata in cielo una sede ben determinata, dove nella beatitudine Finito di stampare 54 possano godere di una vita eterna Omnibus, qui patriam servaverint, adiuverint, auxerint, certum est in caelo definitum locum, ubi beati aevo sempiterno fruantur Marco Tullio Cicerone, De Re Publica, La versione digitale del Baradèll è pubblicata Somnium Scipionis, 6, 13 sul sito internet www.alpinicomo.it e su www.alpimediagroup.it
EDITORIALE Un Natale particolare Da difendere comunque a tutti i costi Enrico Bianchi Foto Michaela Wenzler da Pixabay V errebbe voglia di parlare del riosità i regali. Se pensiamo però a quello meravigliose, che si usavano anni fa, ma Natale, di quello che noi catto- che hanno patito e sofferto i nostri veci sempre simbolo di questo giorno che at- lici praticanti chiamiamo santo negli anni della guerra e del dopoguerra e tendiamo con gioia ogni anno fin dalla Natale. Verrebbe, e ci viene vo- al fatto che comunque non hanno molla- prima domenica di Avvento. glia, perché rievocare ogni anno con gli to, non dobbiamo certo farlo noi. Mi auguro anche che nelle nostre scuo- stessi sentimenti dei bambini, la stessa Ma noi non lo facciamo, e il primo segnale le primarie si parli ancora del Natale, di gioia e semplicità dei nostri lontani anni è il panettone degli Alpini: quest’anno è Gesù Bambino, del bue e dell’asinello; anzi dell’infanzia una festività così importan- più bello che mai, significativo oltre mai esorto i nonni Alpini (dei quali anch’io te ci fa sempre un enorme piacere, ci fa con la rappresentazione del tracciato di faccio parte) a parlare di questi simboli ai dimenticare, seppur temporaneamente, un cardiogramma che è quello di un cuo- propri nipoti perché tutto ciò fa parte di le difficoltà non ancora finite di questo re alpino, cuore alpino che ha permesso e una tradizione che dobbiamo difendere a brutto anno. permetterà ancora tanta solidarietà, tanta tutti i costi. Brutto anche per quei pochi fortunati che beneficenza e aiuto ai più sfortunati che Purtroppo non il virus ma il qualunquismo non hanno avuto direttamente particolari in questo 2020 hanno particolarmente degli adulti sta privando i nostri giovani avversità. Non possiamo nasconderci che sofferto. Il contenuto poi è di delizia ai più del significato vero del Natale; noi lo dob- lo stramaledetto Covid-19 ci ha privato golosi di noi! Ricorda altresì il centenario biamo difendere con forza e tramandare! delle nostre abituali e rinfrescanti fre- della nostra Sezione, Sezione centenaria Pur nella gioia del Natale però non pos- quentazioni, ci ha privato delle ripetitività sì, ma ancora giovanissima grazie alla pas- siamo dimenticare i tanti posti vuoti che che ci rallegravano ogni volta che le met- sione dei suoi Alpini. quest’anno qualcuno di noi troverà alle tevamo in atto: alzabandiera, inno nazio- Sono sicuro che anche quest’anno i Grup- tavole imbandite per il pranzo natalizio: nale, silenzio, trentatré; ogni volta, fosse pi non dimenticheranno il presepe, con sono i tanti affetti che ci sono stati rubati anche la centomillesima, stesse emozioni! sfoggio di fantasia e inventiva; sono si- dal microrganismo malefico; ricordiamoli Forse ci limiterà numericamente anche curo che nella gran parte delle nostre con affetto e cerchiamo di dare speranza nel piacere di ritrovarci con tanti nostri case non mancherà un albero di Natale, e futuro ai nostri giovani. Auguri a tutti i familiari e parenti per festeggiarlo assie- piccolo, grande, ricco o più modesto, ma- settemila soci, Alpini, Alpine e Amici della me con baci e abbracci e scartare con cu- gari con palle, palline e puntale, fragili e nostra Sezione e ai loro familiari. 2 ottobre-dicembre 2020
DAL DIRETTORE Un uomo che si accontenta è un uomo felice Nella speranza che il nuovo anno sia portatore di bene per tutti S iamo giunti al termine di que- Piergiorgio Pedretti e medicinali, sorveglianza nelle strade, sto anno 2020. Un anno che ha assistenza agli ingressi di chiese, cimiteri, segnato di dolore la nostra cara municipi e aziende sanitarie. Un lavoro Italia e il mondo intero; un dolo- c’è una bella parola molto più calzante della immenso che ci ha aiutato a essere degni re che continua e che, al di là di qualche parola “felice”: questa parola è “contento” da delle glorie dei nostri avi. previsione azzardata, nessuno è in grado cui deriva “accontentarsi”. Quindi: un uomo E ci piace riassumere tutto questo lavoro di sapere quando finirà. Un anno che ha che si accontenta è un uomo felice. in una semplice frase coniata dagli Alpini portato lutto e disperazione in decine di Ma ecco che in questo mare di egoismo e del Gruppo di Como Centro che si tramu- migliaia di famiglie che si sono viste pri- individualismo esasperati, irrompe il Co- ta in un ideale e autentico abbraccio a tut- vate di una persona cara senza nessuna ronavirus che, se da un lato porta dolore ti gli Alpini comaschi e dell’Italia intera: possibilità di donarle conforto e di ac- e morte, dall’altro mette in moto un for- tutti ci chiamano, non ci ferma più nessuno! compagnarla alla sepoltura. midabile mondo di solidarietà; esisteva E allora a partire da quest’anno abbiamo Tutto è avvenuto per colpa di un micidia- già questo mondo, è sempre esistito; ma un motivo in più per continuare questa le essere vivente che, alla faccia delle sue in questo tragico evento ha dimostrato di meravigliosa generosità non solo nel ricor- dimensioni infinitesimali, ha cambiato in possedere capacità, competenze e volontà do dei nostri Caduti, ma anche degli Al- pochi giorni le nostre vite e ha abbattuto smisurate. Si può ben dire che, senza que- pini ai quali il virus non ha dato scampo. le false sicurezze sociali ed economiche sta forza immensa, lo Stato da solo non sa- Siamo giunti al termine di questo anno che si ritenevano più solide del granito rebbe riuscito ad affrontare le incalcolabili 2020 e, come sempre, pregustiamo l’ab- delle Dolomiti. necessità che la pandemia ha scatenato. braccio del santo Natale nelle nostre fami- Ecco perché qualcuno afferma che, pas- Volontari di ogni età e categoria sociale, glie con i nostri cari. Ci dicono che sarà un sato il virus, niente sarà più come prima. donne e uomini, ragazze e ragazzi, medici Natale diverso, forse più sobrio, ma a noi È stata l’economia globalizzata a creare ad e infermieri, sacerdoti, religiose e religiosi, interessa poco. Anzi, un Natale vissuto hoc queste certezze alla ricerca spasmodi- insegnanti, giornalisti, militari e civili, Al- nell’essenzialità ci aiuterà meglio a ricor- ca del profitto, pur nella consapevolezza pini, Alpine e Amici, sono scesi in campo dare le migliaia di famiglie che nel corso che queste scelte avrebbero ingannato ognuno con una missione da svolgere. dell’anno sono state toccate dal lutto e l’uomo promettendogli un falso benessere. Volendo ricordare il lavoro svolto dalle dal dolore. Un Natale che ci ripropone un Ha scritto Tiziano Terzani, un giornalista Penne Nere, è impossibile stilare un elen- messaggio: l’uomo non è nato per vivere controcorrente: oggi l’economia è fatta per co: dall’incredibile realizzazione in otto da solo, ma per partecipare, ognuno con costringere tante persone a lavorare a ritmi giorni dell’ospedale di Bergamo, al recupe- le propria capacità, alla costruzione di un spaventosi per produrre cose per lo più inu- ro e messa in funzione in tempi record di mondo migliore. tili; e altre che lavorano a ritmi altrettanto altre cliniche dismesse; continuando con E con questa speranza nel cuore, da parte spaventosi per poterle comperare; perché è migliaia di altre piccole ma fondamenta- del direttore e dalla redazione del Bara- questo che arricchisce le multinazionali e le li attività: trasporti di materiali sanitari dèll, giunga a voi e ai vostri cari il più fer- potenti società finanziarie. Ma è un sistema con volontari e mezzi dei nostri nuclei vido augurio di un sereno Natale, fiducio- che opprime e non dà felicità alle persone. […] di Protezione Civile, distribuzione di ma- si che il nuovo anno sia portatore di bene Io invece ho scoperto che nella lingua italiana scherine, consegna a domicilio di viveri per il mondo intero. Foto Gerd Altmann da Pixabay ottobre-dicembre 2020 3
COVID-19 Di nuovo in trincea Perché noi non ci arrendiamo Kristian Fiore È inutile negarlo, con l’arrivo dell’e- state pensavamo che il peggio fosse alle spalle, che tutto som- mato questa pandemia fosse passata velocemente come era arrivata e che la nostra vita sarebbe tornata quella di prima, quanto prima. Purtroppo non è andato tutto bene. Ecco il ritorno dei contagi. Le curve epi- demiche che si impennano, ricoveri, sa- turazione delle terapie intensive. Un libro già letto con un finale che non è stato an- cora scritto. Il triste vocabolario dei media torna a ri- empirsi di parole di guerra come morte, trincea, guerra, prigionia. Foto www.ana.it Per la maggior parte di noi che la guerra, quella vera, non l’ha vista si tratta di vi- vere la più grande tragedia collettiva del nostro tempo. Una tragedia sanitaria ma certamente anche economica e sociale. La Protezione Civile alpina del 3° Raggruppamento, con un altro importantissimo E noi Alpini? Certamente la prima fase intervento, ha ripristinato e rimesso in efficienza in pochi giorni un grande edificio della pandemia ci ha visto in prima linea- dell’Ospedale di Noale (VE). con le innumerevoli azioni a favore della comunità, facendo quello che serviva. e allora ecco che nei giorni a noi forse È questa la nostra forza come Alpini, Anche oggi, nella Fase 3 della pandemia irrinunciabili, quelli del ricordo di chi è come Associazione e come cittadini. Nes- l’Associazione non lesina il suo aiuto al andato avanti, quelli del 4 Novembre, ligi suno verrà lasciato indietro. servizio di chi ha bisogno con grande re- e rispettosi dei nuovi protocolli, i nostri Nella prima fase la nostra Sezione ha sponsabilità e senso del dovere. E la no- capigruppo con i loro sindaci e i rappre- perso sei Alpini e, pur piangendoli per stra Sezione, nonostante l’età media dei sentanti delle altre associazioni d’arma l’affetto che ha provato per loro, i nostri nostri iscritti, ha messo in campo ben si sono recati ai monumenti dei propri veci, ha pagato un tributo molto più bas- 461 volontari impegnati nelle attività Comuni a baluardo di quel ricordo che fa so rispetto ad altre. Purtroppo il conteg- più disparate. Associazione, che è comunità. gio è ricominciato facendoci diventare Con senso di responsabilità, pensando Ma non sono solo i gesti pubblici a de- più poveri, non solo numericamente, ma prima al bene comune, abbiamo dovuto finire il nostro impegno. La vicinanza soprattutto inaridendo quella fonte ine- rinunciare alla celebrazione delle nostre ai soci più anziani, a quelli isolati, a chi stimabile di esperienze, racconti e valori manifestazioni, raduni, sante Messe. costretto dalla distanza degli affetti è più che sono i nostri reduci. “Tenere viva la memoria in questo tem- fragile non solo al virus ma soprattutto Ma proprio da loro dobbiamo riparti- po in cui ci è impedito di fare i nostri all’isolamento sociale e psicologico che re, da quegli uomini che subito dopo la incontri celebrativi diventa un’altra gran- questo difficile momento impone. Ed ecco guerra, in un paese distrutto, dall’econo- de sfida”, dice don Bruno Fasani nell’e- le telefonate, il saluto dal balcone, il “mi mia annullata, dalla società dilaniata ha ditoriale dell’ultimo numero de L’Alpino raccomando se hai bisogno chiama”. saputo rimboccarsi le maniche, credere che non era finita, stringersi al petto quel poco che era rimasto e ripartire e creare Soci deceduti a causa del Covid-19 nella prima fase un grande Paese. Noi abbiamo non solo Capiago I. - Senna C. Alpino Canali Edoardo classe 1952 il loro esempio da imitare ma anche lo Alpino Moraschinelli Sergio classe 1947 spirito di corpo degli Alpini che ci ha Lenno Alpino Lamberti Corrado classe 1947 insegnato a reagire tutti insieme, come Lipomo Amico degli Alpini Rezzonico Armando classe 1938 un reparto, aiutando chi rallentava sotto Lomazzo Alpino Losini Anito classe 1940 il peso dello zaino. Non abbiamo finito, Monte Olimpino Alpino Rescaldini Giorgio classe 1933 non è il momento di posare a terra lo zai- no. Noi siamo gli Alpini. 4 ottobre-dicembre 2020
Porte aperte alla Renault Quando la pubblicità calza a pennello E ra questo lo slogan pubblicitario di qualche anno fa ideato dalla casa automobilistica d’Oltralpe; mi piacereb- Purtroppo temo che per ancora parecchio tempo le porte dovremo forzatamente (ma anche prudentemente) tenerle chiuse be poterlo utilizzare presto anche per la e il cartello posto sul cancello della sede di nostra Sede sezionale e quelle di Gruppo; Villa Guardia fa stringere il cuore. mi piacerebbe proprio che i nostri Alpini Teniamo duro però perché la tenacia non potessero tornare presto a frequentare le ci manca, non ci deve mancare; teniamoci loro belle sedi; mi piacerebbe rivederli, in contatto almeno per non dimenticare come qualche mese fa, giocare la solita i nostri volti e la nostra voce; oggi con la partita a carte, bere un “bianchino” in tecnologia possiamo anche videochia- compagnia, scambiare quattro chiacche- marci, metterci in comunicazione con più del prefazio durante la santa Messa, tra re sul tempo e sulla produzione del pro- persone contemporaneamente, in attesa un profluvio di incenso, quando si cele- prio orto, programmare le abituali uscite di poterci abbracciare e stringere la mano brava in latino; in alto i cuori! È veramen- dei raduni domenicali col gagliardetto e il come facevamo non molto tempo fa. te cosa buona e giusta. Viva gli Alpini. Vessillo sezionale. “Sursum corda”, diceva il prete all’inizio Enrico Bianchi Te lo leggo negli occhi L’anima di una persona è nascosta nel suo sguardo (Jim Morrison) A i tempi in cui tutto era normale, o almeno così sembrava, la vita scorre- va ad alta velocità e tutto veniva lasciato era normale degli occhi ti poteva colpire un bel colore, forse unico aspetto che te- nevi a mente. sere più credibili, per fingere felicità, o tri- stezza, preoccupazioni, oppure serenità. Con la mascherina invece è tutt’altra cosa, indietro, come quando si guarda il pae- Non ti applicavi a interpretare i segnali restano solo gli occhi ad accompagnare le saggio dal finestrino del treno. che ti inviavano quegli occhi, messag- parole e gli occhi non mentono. Si è sem- E quando si va veloci è difficile valutare gi che arrivavano da un po’ più giù, dal pre detto che sono lo specchio dell’anima i dettagli, anche quelli delle persone. Gli cuore. Oggi, tempo in cui il Covid-19 ha ed è vero, sono trasparenti e lasciano ve- occhi, per esempio. Ai tempi in cui tutto dettato nuove regole, la vita ha cambiato dere nitidamente fino in profondità. Guar- ritmo e il suo passo è diventato un po’ darsi dritto negli occhi suscita intimità. simile a quello alpino, più regolare, La mascherina, che in passato non avevo più lento e ti permette di soffer- mai avuto occasione di portare, è vera- marti su particolari che prima mente scomoda. Rende tutto difficoltoso; ti sfuggivano. è un impiccio per respirare, per parlare e Gli occhi, per esempio. Gli collabora a far sudare. occhi che sono la più im- Eppure ha avuto un pregio, quello di co- portante chiave di let- stringerci a guardarci bene negli occhi, tura di ciò che ti dice senza distrazioni. chi ti parla, soprattut- Beh, effettivamente, un po’ di distrazio- to oggi che si indossa ne può essere suscitata da chi, come noi, la mascherina. indossa la mascherina della Sezione di A viso scoperto è Como e del Centenario. Foto Engin Akyurt da Pixabay facile trarre in in- È talmente bella da catturare l’attenzione ganno l’ascoltato- di chiunque la veda, ma il passaggio suc- re, perché i linea- cessivo è sempre quello di concentrarsi menti possono sugli occhi e di instaurare un rapporto più essere modella- vero, assolutamente più umano. ti a piacimento Chi ha la mia età ricorderà di sicuro un per essere, o cantante di nome Dino, che negli anni cercar di es- Sessanta del secolo scorso imperversò con una canzone di grande successo. Diceva così “Te lo leggo negli occhi, tu lo leggi nei miei”. Erano i lontani anni Sessanta, ma vedete che le mode prima o poi ritornano? Enrico Gaffuri ottobre-dicembre 2020 5
Il Tricolore più bello! È quello che risiede nel cuore degli Alpini, infinitamente lungo e non visibile Piergiorgio Pedretti ufficiale del presidente della Repubblica, in tutta l’Europa Centrale, Balcanica e nel simbolo supremo della Patria Italia; che Regno Unito. Questo ideale Tricolore che dal Quirinale volge verso la basilica di san percorre l’Italia e il mondo è il collante che A doperiamoci perché in ogni fami- Pietro, icona della nostra millenaria civiltà mantiene intatta l’appartenenza all’Ana, glia, in ogni casa, ci sia un Trico- cristiana; e da quel luogo sacro inizia un l’associazione più bella al mondo. lore a testimoniare i sentimenti lungo viaggio verso le città, i paesi, borghi, Ecco perché le Penne Nere lo amano e lo che ci uniscono fin dai giorni del ovunque ci sia un vessillo o un gagliardetto portano con fierezza in tutte le celebrazio- glorioso Risorgimento. Il Tricolore non è alpino. Prima tappa a Milano per salutare ni soprattutto in quelle che rischiano di una semplice insegna di Stato. È un vessil- il Labaro nazionale. E poi, dalla Val d’Aosta cadere nell’oblio, prima fra tutte il 4 No- lo di libertà conquistata da un popolo che alla Sicilia, dal Piemonte al Friuli, dall’Al- vembre che ci auguriamo possa essere ri- si riconosce unito, che trova la sua identità to Adige all’Abruzzo e alla Puglia, fino a pristinata come festa nazionale; così come nei principi di fratellanza, di uguaglianza e raggiungere i sacrari e i cimiteri di guerra il 7 gennaio Festa del Tricolore che ricorda di giustizia. Nei valori della propria storia e sparsi ovunque, è un lunghissimo Tricolore la sua nascita avvenuta a Reggio Emilia il della propria civiltà. […] È un simbolo vivo che accompagna e abbraccia gli Alpini. 7 gennaio 1797 duecentoventitré anni fa. e attuale che dovrebbe essere donato – uni- Ma prima di ritornare al Quirinale da Non dobbiamo aver timore a esporlo alle tamente alla Costituzione – dai sindaci che dove è partito, questo tricolore deve com- nostre case come molti hanno fatto du- indossano la fascia tricolore alle coppie di piere altri due viaggi ideali. Il primo per rante la pandemia Covid-19 per sentirsi sposi e a ogni nuovo cittadino italiano. (Carlo salutare i nostri ragazzi impegnati nelle più uniti sotto il simbolo dell’unità nazio- Azeglio Ciampi - 4 novembre 2001). missioni di pace – gli Alpini e gli appar- nale! Dobbiamo sentirci orgogliosi! tenenti ad altre specialità, ovunque essi Ed è bello chiudere questo articolo ricor- Poche altre interpretazioni riescono a siano – portare loro l’incoraggiamento, dando il magnifico gesto che gli Alpini dare un’immagine così autentica del Tri- l’affetto, la vicinanza e il ringraziamento compiono a ogni Adunata nazionale: chiu- colore come questa del compianto pre- per il difficile e pericoloso lavoro quoti- dere l’imponente sfilata con un numero di sidente della Repubblica Ciampi il cui diano. E poi l’ultimo viaggio, più lungo Tricolori pari al numero degli anni trascorsi rispetto e ammirazione verso la Bandiera dei precedenti, da compiersi addirittura dalla fondazione del Corpo degli Alpini che erano proverbiali. attorno al mondo per incontrare le Se- risale al 1872. All’ultima Adunata, quella Ma torniamo al titolo. La copertina mo- zioni estere e gli Alpini della seconda naja; del Centenario associativo del maggio stra la meravigliosa scia tricolore lasciata quegli Alpini che hanno dovuto espatriare 2019 a Milano, la sfilata è stata chiusa dalle Pattuglia Acrobatica – eccellenza tra in cerca di lavoro per sé e per le proprie fa- con centoquarantasette bandiere Tricolo- le eccellenze italiane – così estesa, impo- miglie. Sì perché le Penne Nere, terminate ri fieramente portati da altrettanti Alpini. nente e maestosa da riempire tutto il cielo. le tragedie della guerra, non hanno scelto Conserviamo gelosamente nel cuore il Ma c’è un Tricolore ancora più bello e infi- la protesta per denunciare la mancanza Tricolore affinché questo simbolo che ha nitamente più lungo. È un Tricolore ideale di lavoro; lo hanno cercato tenacemente accompagnato per l’ultimo saluto tan- “marchiato Penne Nere” non visibile agli dappertutto cioè – è proprio il caso di ti Caduti nell’adempimento del proprio occhi perché risiede nel cuore di ogni Al- dirlo – in capo al mondo: Canada, Stati dovere, ricordi a tutti noi l’appartenenza pino. È un Tricolore immaginario che ha Uniti, Australia, Cile, Argentina, Brasile, all’Italia cioè a quella terra stupenda, lumi- origine sul colle del Quirinale, residenza Colombia, Sudafrica, Svezia e Norvegia, nosa e benedetta da Dio. LA BANDIERA È SIMBOLO DI LIBERTÀ Il Tricolore nasce prima dell’Italia I l 7 gennaio 1797 l’Italia come la cono- sciamo oggi è ancora di là da venire. In quel giorno c’è però gran fermento a Reg- nuove occorre un simbolo comune a tutti, una semplice coccarda prima, una bandiera poi. Già esistevano stendardi militari che con i colori rosso, bianco e verde in fasce orizzontali, ma resterà così solo fino al 1798, quando è già bandiera della più vasta gio Emilia, nell’aula del Parlamento della accomunavano i soldati dello Stato oppure Repubblica Cisalpina, con capitale Milano. Repubblica Cispadana, cioè le terre di Bo- bandiere con gli stemmi delle casate re- Solo un anno dopo, assume l’aspetto che logna, Ferrara, Modena e Reggio. È una gnanti… Niente di tutto questo poteva più oggi conosciamo. Da allora, tutti i territori delle Repubbliche dette “giacobine”, nate servire ed è qui che scatta la vera differenza che il Risorgimento unirà in una Italia sola in Italia dall’entusiasmo per la rivoluzio- con il passato: viene adottata una bandie- trovano la bandiera dai tre colori ad aspet- ne francese e per i suoi ideali, portati da ra in cui tutta la popolazione possa ricono- tarli. Tre colori più uno stemma, quello dei Napoleone. Spazzati via duchi, principi e scersi, una bandiera nazionale. È presa in Savoia, inserito nella fascia bianca e pre- simili, si ricomincia dal nuovo e tra le cose prestito da una unità militare; è disegnata sente fino al 1946. In quell’anno l’artico- ottobre-dicembre 2020 7
IN COPERTINA lo 12 della Costituzione adotta e descrive so dell’amore: questa la prima interpreta- l’attuale bandiera. Articolo approvato senza zione, ai tempi di Napoleone. Da subito i discussioni o polemiche. Il Tricolore, cioè mass media di allora, stampe, canti, opere l’unione dei tre colori verde, bianco e rosso, d’arte, alimentarono la diffusione del Tri- in parti uguali, nasce quindi per imitazione colore, ispirando nel tempo significati sim- della bandiera francese, ritenuta per errore bolici sempre diversi, comunque tesi a far dei giornali di allora, le “Gazzette”, con una entrare nelle menti e nel cuore che la ban- fascia verde, mentre in realtà era blu. diera dei tre colori è sempre stata la più bella. La storicità accertata della nascita del Tri- Dopo le guerre del Risorgimento, il rosso colore ha permesso di rigettare teorie più è diventato il colore del sangue versato fantasiose secondo cui i colori risalivano al per la Patria, ma le variazioni sul tema Medio Evo, derivati da stemmi papali, op- sono numerose. pure legati alle segrete sette massoniche. Certo i significati sono variati a seconda Stabilita perciò la sua unicità nel panora- dei tempi, in pace o in guerra e ancora re- ma delle bandiere del tempo, il Tricolore centemente il Tricolore è stato oggetto di inizia il suo viaggio nell’immaginario col- una grande rivalutazione ideale, dovuta lettivo del nuovo popolo italiano. Il colore al presidente Ciampi (1999-2006), con verde simboleggiava in origine la natura interventi mirati durante tutto il suo set- Foto Alessio Pagliari e quindi i diritti naturali di uguaglianza e tennato. In ogni caso, sempre la Bandiera libertà. Forse perché troppo complesso, il è stata vista come simbolo di libertà. Ri- significato si è ridimensionato in quello di cordiamocelo al prossimo alzabandiera! speranza, con il bianco della fede e il ros- Carlo Pedraglio QUEL LEMBO D’ITALIA CHE SI ELEVAVA NEL CIELO È sempre stata la più bella! Q uando mi chiamarono alla visita di leva, nel lontano 1966, sicuramente non avevo tra le mie priorità sentimenti di eroismo e affrontarono numerosi anche la morte per non lasciare la Bandiera in mano nemica: pena il disonore la Bandie- aulici come servizio alla Patria, onore, ra doveva rimanere nel Reparto! amore per la Bandiera, men che meno Chissà che emozioni devono aver prova- avevo intenzione di fare il servizio mili- to (e ancora provano sicuramente quei tare tra gli Alpini. Se devo essere sincero, pochi sopravvissuti alla tragedia della dopo aver sentito il fatidico responso, seconda guerra mondiale) quando, in abile e arruolato, avevo indicato sul mo- tempo di pace, nelle occasioni consen- dulo: Aviazione. tite, vedevano, e ora vedono, sfilare le Meno male che non accettarono la mia ri- Bandiere di Guerra dei vari Reggimenti! chiesta perché poi quando chiesi di essere Alla recente Adunata nazionale a Milano ammesso al corso Allievi Ufficiali scelsi le quando è sfilata la Bandiera di Guerra del Truppe Alpine. Fortunatamente accettato 5° Reggimento Alpini, Reggimento che ha alla Scuola Militare Alpina di Aosta, dopo “educato” gran parte dei giovani lombardi il primo faticoso mese, le cose cambiaro- finiti nelle Truppe Alpine – tra parentesi no e il primo brivido di emozione provato anche il Tirano era del 5° – beh non dico all’alzabandiera divenne costanza nei miei le lacrime agli occhi, ma poco ci mancava. sentimenti: quel lembo di “stoffa tricolo- A Roma, all’interno del “bianco” Vittoria- re” che saliva sul pennone accompagnato no, enorme monumento che quasi circon- dalla tromba squillante, quei giovani com- da piazza Venezia, nel 1935 è stato crea- pagni schierati con me sull’attenti, immo- to il sacrario delle Bandiere di Guerra dei bili come d’obbligo e obbedienti all’uniso- disciolti reparti militari di tutte la armi no, diventarono allora per me presenza della storia italiana: spettacolo grandioso continua nella giornata, e sono indimen- ed entusiasmante; pensate se le numero- ticabili tutt’oggi. sissime bandiere raccolte potessero par- Certo che allora, nell’ingenuità dei lare, se potessero esprimere le sofferenze vent’anni, pochi di noi giovani soldati e raccontare gli eroismi di cui sono state Foto www.reportdifesa.it sapevano cosa c’era dietro quel simbolo partecipi, quante storie e quante lacrime tricolore che garriva al vento; pochi sape- racconterebbero! Ora riposano serene, vano degli eroismi compiuti dai nostri bi- in compagnia del monumento al Milite snonni, nonni e anche padri che prima di Ignoto che dorme vicino a loro. quel 1968 combatterono, compirono gesti Enrico Bianchi 8 ottobre-dicembre 2020
SIMBOLO DI CIVILTÀ E AMOR Sventola il Tricolore L e volte in cui mi è capitato di entrare nelle scuole per parlare ai bambini e ai ragazzi delle nostre passioni, è sem- valli e delle pianure – ci dicevano – il bianco rappresenta le nevi perenni dei nostri monti e il rosso è il fuoco dei vulcani. Romantica pre arrivato il momento di affrontare il anche questa rappresentazione, che però tema della Bandiera. Credo di aver tro- a me piace completare con altri significati. vato il modo giusto per farne cogliere il Mi piace associare il verde al colore della significato. Soprattutto con i bambini più speranza; la speranza di un futuro capace giovani, ho sempre iniziato a parlare delle di riconciliarci con la natura, con la gen- foto presenti un po’ in tutte le case, quel- te, col mondo intero. Mi piace associarlo le con nonni, mamma, papà e fratelli. Le al colore tipicamente nostro, il verde che foto di famiglia. E ho sempre raccontato accompagna sempre gli Alpini. che in Italia c’è una famiglia ben più gran- Vedo il bianco come simbolo di pulizia, de, quella di tutti gli italiani, che sarebbe intesa in tutti i sensi, primo tra tutti quel- impossibile racchiudere in un solo foto- lo morale. Pulizia da tutto ciò che, pur se gramma. Ecco, il Tricolore è la fotografia superfluo e spesso dannoso, occupa trop- di tutti gli italiani, stretti uno all’altro in pi spazi che dovrebbero essere riservati un grande abbraccio di fraternità. ai beni materiali e morali di valore. Beni Quasi una spiegazione da libro Cuore, ma è come la nostra storia, la cultura, l’arte, le zionale. È commozione, è gioia, è amore ciò in cui credo fermamente. È la fotogra- tradizioni, la laboriosità, il sacrificio e il per quel drappo, che ha sempre accom- fia che ritrae tutti i volti di ieri e di oggi e coraggio di chi ci ha preceduti. pagnato e tinto dei suoi colori i momenti sicuramente di domani, perlomeno di chi Poi arriva il rosso, proprio il colore del più importanti della vita d’Italia. Momen- ci crede. È la foto di chi ha sofferto e lavo- fuoco, quello che dà energia, che alimenta ti istituzionali, momenti di gioia e di do- rato sodo per costruire tutto ciò di cui go- e scalda. Quello che, meglio di ogni altra lore e la Bandiera c’era sempre. diamo oggi; è la foto di tutte le donne e gli cosa, rappresenta l’amore; l’amore per ciò Le nostre fanfare e diverse bande locali uomini che oggi si spendono per conserva- che è racchiuso in quel verde e quel bianco conoscono bene ed eseguono spesso una re tutti quei patrimoni e lo sarà anche delle che lo accompagnano. L’amore per la Pa- marcia fatta di musica e parole Sventola il future generazioni. Quantomeno lo spero. tria, di cui gli Alpini sono grandi custodi. Tricolore, simbolo di civiltà e amor… Ricordo che quand’ero alle elementari ci Ecco cos’è la Bandiera, il Tricolore, e ogni È la nostra Bandiera, che merita di essere raccontavano il significato dei colori del- volta che lo vedo salire sul pennone mi si perché lei stessa ci ama. la Bandiera. Il verde è il colore delle nostre strozza la voce sulle parole dell’Inno na- Enrico Gaffuri È UN’EMOZIONE INTENSA IL RIVEDERLA OGNI VOLTA La Bandiera di Guerra L a Bandiera della Repubblica è il simbolo della Patria. La Bandiera da Combatti- mento affidata a una unità militare è, inol- Divenuto imperatore, Napoleone I intra- prese una riforma che segnò un radicale mutamento nel concetto stesso di bandie- to nell’Imperatore. La bandiera veniva caricata di un significato fortissimo e assurgeva a simbolo dell’onore militare tre, il simbolo dell’onore dell’unità stessa ra, decretando nel 1804, che tutti i reg- da difendere fino alla morte. Quando il nonché delle sue tradizioni, della sua storia, gimenti dell’Armata Francese e degli altri 4° reggimento di linea francese perse la del ricordo dei suoi caduti. Essa va difesa eserciti associati (tra cui quello del Regno propria alla battaglia di Austerlitz dopo sino all’estremo sacrificio. Alla Bandiera Italico) fossero dotati di una bandiera un combattimento violentissimo che co- vanno tributati i massimi onori1. uguale per foggia, dimensioni e ornamen- stò perdite ingenti, i superstiti dovettero Così recita il Codice dell’Ordinamento ti. Le uniche variazioni consentite erano fare i conti con l’ira dell’Imperatore che Militare riallacciandosi all’articolo 12 il nome del reggimento e i fatti d’arme in li strapazzò additandoli alla riprovazio- della Costituzione. Solo in tempi relati- cui si era distinto iscritti sul drappo. ne dell’Armata in maniera così brutale da vamente recenti la Bandiera ha assunto La bandiera, sormontata da un’aquila farli piangere per la vergogna. questo altissimo significato; dalla caduta in bronzo2, simbolo che si riallacciava Non vi furono altri episodi del genere dell’impero romano alle guerre napoleo- all’antica Roma, era consegnata perso- e non solo le unità si batterono sempre niche, bandiere e insegne avevano il solo nalmente dall’Imperatore nel corso di fino all’estremo per difendere le proprie scopo di costituire un riferimento per i una solenne cerimonia costruita per bandiere ma, quando tutto era perduto, soldati sul campo di battaglia: il luogo colpire la fantasia. Si delineava con ciò le aquile venivano distrutte e il drappo e dove raggrupparsi e riordinarsi al termi- il senso dell’emblema come simbolo di l’asta bruciati. Le ceneri poi, come fecero ne di un’azione. unione della nazione e del suo eserci- i granatieri italiani della Guardia Reale ottobre-dicembre 2020 9
IN COPERTINA LA SENTINELLA DEI NOSTRI MONUMENTI Onore e gloria dei Caduti C hissà quante volte ci siamo passati vi- cino, distrattamente, senza degnarlo di più di un’occhiata. Chissà quante vol- nale perché ne è parte integrante e que- sto ci dovrebbe portare a quell’unità di un unico popolo sotto la stessa Bandiera. te l’abbiamo visto sventolare, da nord a Goffredo Mameli l’aveva scritto nel 1847: sud, sui palazzi comunali, sui nostri mo- Noi siam da secoli calpesti, derisi, Perché non numenti, persino negli aeroporti, magari siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un po’ dimesso. Sto parlando del Trico- un’unica Bandiera. […] lore, della nostra Bandiera nazionale che Ecco allora che quando lo vediamo esposto quest’anno compie la bellezza di duecen- o proiettato sui nostri monumenti dob- tovenitré anni. Come è noto, i tre colori biamo sentirci orgogliosi di essere italiani, della bandiera italiana simboleggiano i immersi in questi tre magnifici colori che più alti valori su cui è stata edificata l’uni- ci rappresentano. Non lasciamo che venga tà del nostro paese. ricordato solo saltuariamente; teniamo Ma per comprenderne le motivazioni pro- alto questo valore al quale ognuno ha giu- fonde, bisogna tornare un po’ più indie- rato fedeltà quale simbolo della Patria. tro nella nostra storia, la nostra Bandie- Roberto Novati ra, che per la prima volta in Italia non era dopo la fine del Regno Italico nel 1814, più un’insegna dinastica, ma l’emblema di vennero sciolte nella zuppa e mangiate da uno stato-nazione, divenne negli anni il ufficiali e truppa. La tradizione napoleoni- simbolo della rivolta che animava e univa ca lasciò un segno indelebile negli eserciti tutta l’Italia: il Risorgimento. di tutto il mondo, e i suoi concetti basilari Nei momenti di difficoltà, come quello si ritrovano ancora nei regolamenti oggi che stiamo attraversando, il Tricolore in vigore. Da allora le bandiere militari “veste” tutti i monumenti, i palazzi, le diventano quadrate, per essere più facil- vie, i balconi, a simboleggiare in un gesto mente portate e la parte più importante, di solidarietà, che dovrebbe abbracciare non è il drappo, che viene periodicamen- tutti gli italiani, il nostro paese colpito da te sostituito quando diventa logoro, ma il una calamità. Pensate come sarebbe bello puntale, su cui è incisa la storia dell’unità e coinvolgente se il Tricolore fosse sempre e che non viene cambiato. Nelle cerimonie presente sui nostri monumenti come una militari la Bandiera è fatta sfilare davanti sentinella attenta che veglia il suo popo- al reparto in modo che i soldati la vedano lo, soprattutto in quelli che ricordano i Foto Edoardo Taloni da Pixabay e la riconoscano3. I comandanti assumono nostri Caduti e non solo nei momenti di il comando del reggimento passandosela difficoltà; ricordiamoci com’è stato difeso in consegna, per rimarcare il fatto che da e protetto in Galleria a Milano nel 1920. quel momento ne sono custodi. La ban- Per noi Alpini è il simbolo di tutte le ma- diera segue ancora oggi il reparto in mis- nifestazioni, ma non è così per tutti; il sione e anche se non viene più schierata Tricolore è legato al nostro inno nazio- sul campo di battaglia, testimonia che il reggimento “è fuori”. Chi giura fedeltà alla Repubblica lo fa di ATTENTE RIFLESSIONI IN LIBERTÀ fronte a essa nell’ufficio del comandante o schierato in cortile e rinnova il patto di fedeltà tra i soldati, il loro comandan- te e la patria. Quando un ufficiale lascia I giovani e il Tricolore il servizio attivo, è usanza che si rechi a rendere omaggio alla bandiera che ha ser- vito nei vari reparti che hanno scandito la sua vita militare. C i siamo chiesti: che cosa significa il Tricolore per i giovani? Domanda ostica, sarebbe già difficile se ci chiedes- sapere che senza differenze di classe, età e sesso hanno risposto con una cer- ta accondiscendenza: è il simbolo della Ed è un’emozione intensa il rivederla simo cos’è per un cittadino del 2020. Ma nostra nazione. ogni volta. come sempre per i giovani abbiamo un Sarà pleonastico esplicitarlo ma la Ban- Luigi Scollo occhio di riguardo, nella speranza che ci diera è esattamente questo, per noi è per 1 stupiscano o ci migliorino. chiunque altro: il simbolo della nostra na- rt. 96 del Codice dell’ Ordinamento Militare. A 2 Ho posto la domanda a un piccolo cam- zione. La vera differenza sta in cosa prova Metallo con cui si fondevano i cannoni. 3 Famosa la cerimonia che si svolge in Gran pione di giovani. Un bimbo delle ele- ognuno di noi quando la vede sventolare Bretagna ogni anno di fronte alla Regina e mentari, un ragazzo delle medie e un su un pennone. I nostri figli la studiano a detta appunto “Trooping the Colors”. adolescente delle superiori. Vi stupirà scuola sempre con minor approfondimen- 10 ottobre-dicembre 2020
ma certamente di maggior buon senso. Io mi accontento di tornare alla doman- da di partenza: cosa è la Bandiera per i gio- vani? La mia personale risposta è: cosa ne possono sapere se nessuno non glielo spiega. Un vessillo da sventolare quando vince la Nazionale. Troppo poco. Ecco l’importanza che riveste la nostra Associazione quando organizziamo le commemorazioni il 4 novembre, il 2 giugno e il 7 gennaio; quando andiamo a scuola a regalare il Tricolore o la Co- Foto www.sanremonews.it stituzione. Quando organizziamo campi scuola. Non lo facciamo per passare una giornata con i ragazzi. Lo facciamo per collaborare con le insegnanti e forzare i programmi offrendo dei contenuti che molti danno per scontati ma che sembra to. Mi sembra impossibile ma ho appreso recuperare qualche parte di programma. non essere così. E anche noi come fami- che il programma di storia delle scuole Questo non è assolutamente un attacco glie possiamo fare qualcosa se vogliamo primarie va dalla preistoria all’impero alla scuola; io non sono in grado di giu- crescere dei cittadini migliori. Non soffer- romano e la nuova materia “educazione dicare le insegnanti che sono imbrigliate miamoci alla filastrocca del perché i colori civica” è raggruppata con geografia. Alla nei programmi ministeriali, ma spero che sono verde, bianco e rosso. scuola secondaria si condensa tutto e la qualcuno qualche domanda se la ponga. Perché alla fine di tutto i ragazzi hanno storia contemporanea attraversa le nazio- Allora torno a quando ero io giovane, ancora ragione. Il Tricolore è il simbolo ni europee ma non approfondisce quella a anzi giovanissimo e la mia maestra Car- della nostra nazione. Ci rappresenta come cui siamo affezionati, la nostra Italia. Con melita alle elementari ci insegnava Il can- popolo e come società. Ci ricorda chi sia- le superiori – liceo – non andiamo me- to degli italiani, La leggenda del Piave e La mo e quanto sia costato essere quello che glio; educazione civica è un’ora jolly, se c’è canzone del Grappa, probabilmente con siamo: italiani. tempo si fa; se il tempo manca si usa per programmi ministeriali meno eruditi Kristian Fiore CURIOSITÀ SULLA BANDIERA Un simpatico excursus sui tre colori I colori della Bandiera hanno anche un significato religioso legato alle tre vir- tù teologali: fede, speranza e carità. L’ac- guarda il Tricolore è quello che lo lega al corbezzolo, tanto da considerarlo pianta patriottica. Il corbezzolo è una pianta ti- definizione cromatica è la seguente: verde Pantone tessile 17-6153 TCX, bianco Pan- tone tessile 11-0601 TCX, rosso Pantone costamento tra virtù e colori è di facile pica della macchia mediterranea, molto tessile 18-1662 TCX. intuizione: il bianco è la fede, il verde la presente in Italia. Una delle sue caratte- • L'asta su cui si alza la bandiera si chia- speranza e il rosso la carità. I colori della ristiche è quella di avere contemporanea- ma pennone; il lato che sventola prende nostra Bandiera hanno anche un signifi- mente sulla pianta fiore e frutto. Per ma- il nome di battente; l’altro lato inferitura. cato nella poesia; Carducci infatti parago- turare infatti il frutto impiega un anno. La bandiera italiana va piegata lungo le nò il Tricolore a le nevi delle alpi, l’aprile Ai patrioti del Risorgimento non sfuggì linee verticali che separano i diversi colo- delle valli, le fiamme dei vulcani. Inoltre le un particolare cromatico: foglie verdi, ri: il rosso sul bianco e successivamente il viene attribuito anche un significato alle- frutti rossi e fiori bianchi tutti insieme verde sul rosso. Dopo la prima piegatura gorico legato ai valori universali di giusti- contemporaneamente sulla pianta. Ecco restano visibili solo la parte bianca su un zia, uguaglianza e fratellanza. allora che il corbezzolo è considerato una lato e quella verde dall'altro. La bandiera • Facendo un salto nella gastronomia, pianta nazionale d’Italia. deve poi essere ripiegata fino a che sia vi- tutti conosciamo gli ingredienti della • Un’ulteriore curiosità è quella legata sibile solo il colore verde. pizza margherita: pomodoro, mozzarella ai toni dei tre colori che devono essere • Il Tricolore più lungo (vedi foto di aper- e basilico. Il pizzaiolo Raffaele Esposito ben definiti. Per questo viene utilizzata la tura di questo servizio, ndr) è un drap- nel 1889 riprodusse i colori della Bandie- catalogazione “Pantone”, termine molto po lungo 1.797 metri, come l’anno in cui ra italiana in onore della sovrana regina noto a chi lavora – ad esempio - nel tessile fu concepito a Reggio Emilia (7 gennaio Margherita. Ma sembra che questi ingre- comasco. Pantone è il nome di un’azien- 1797). È in acetato, è largo 4,80 metri, ha dienti fossero già stati utilizzati per una da statunitense che si occupa principal- una superficie di 8.626 metri quadrati, pizza già una cinquantina di anni prima mente di tecnologie per la grafica e della pesa 5 quintali e per sorreggerlo durante della proposta di Esposito. Lasciamo ai catalogazione dei colori ed è diventata il il percorso è necessario un numero mini- posteri l'ardua sentenza. riferimento della norma internazionale. mo di 1.000 volontari. • Un altro aspetto interessante che ri- Per quanto concerne il Tricolore, l’esatta R.N. ottobre-dicembre 2020 11
IN COPERTINA UN’ECCELLENZA ITALIANA DAL 1961 Il Tricolore disegnato nel cielo a sandwich, l’apollo 313, l’arizona, l’ago e la cruna, il cuore, la scintilla tricolore e la scampanata, quest’ultima affidata total- mente a lui; una figura che porta l’aereo in posizione verticale e così mantenuto fino a velocità zero; un attimo dopo co- mincia a scendere di coda fino a quando con una brusca rotazione verso il basso si rimette in normale assetto di volo. È una manovra che toglie letteralmen- te il fiato agli spettatori che tirano un sospiro di sollievo quando l'aereo ha completato l'eccezionale figura. Ma dal punto di vista di tecnica ae- ronautica questa è una manovra che mette in evidenza la grande sicurezza del velivolo anche in condizioni estre- mamente critiche. Quest’anno durante il periodo di isola- mento sono stati numerosi i messaggi pervenuti al comando della Pattuglia Foto Stefan D'hooge Acrobatica Nazionale a Rivolto; erano italiani che chiedevano di veder volare le Frecce Tricolori per un messaggio di speranza per l’Italia e un segnale di uni- tà, solidarietà e ripartenza. È da queste parole accalorate che è nata A lzi la mano chi non ha mai assistito dal vivo o in televisione o attraverso altri media a una esibizione delle Frecce Una cosa che ha dell’incredibile se si pen- sa che gli aerei della pattuglia viaggiano in formazione a seicento chilometri orari la decisione di far volare la Pattuglia Acrobatica sopra le principali città a co- minciare da Codogno. Tricolori, la Pattuglia Acrobatica Nazio- alla distanza di un metro l’uno dall’altro; Ha detto il comandante delle Frecce nale di stanza a Rivolto (Udine) inserita distanza mantenuta a vista da ogni sin- maggiore Gaetano Farina – Pony 0 nel- nel 313° Gruppo Addestramento Acroba- golo pilota con pochi riferimenti e mol- la pattuglia –: È stato per noi motivo di tico dell’Aeronautica Militare. Uno degli ta tecnica, dimostrando così le incredi- forte orgoglio essere considerati, sin dall’i- spettacoli più emozionanti al mondo bili qualità aerodinamiche, acrobatiche nizio dell’emergenza, un simbolo cui strin- che lascia con il fiato sospeso, gli occhi e di impiego del velivolo – l’Aermacchi gersi intorno e nel quale trovare l’energia puntati al cielo e, non di rado, fa scorrere MB.339 – interamente realizzato in Ita- per superare le difficoltà. Sorvolare tutti i qualche lacrima di commozione. Le scie lia e progettato dall’ingegnere varesino capoluoghi di regione, la città di Codogno, bianche che diventano i colori della no- Ermanno Bazzocchi. prima zona rossa e simbolo dell’emergenza stra Bandiera racchiudono il significato Le Frecce Tricolori, in una ipotetica sanitaria, e la città di Loreto per i cento di appartenenza all’Italia, e sono uno dei classifica, sono considerate la pattuglia anni dalla proclamazione della Madonna di motivi di vanto e orgoglio. acrobatica migliore al mondo e solo i Loreto, quale protettrice degli aeronauti, è Ancora più emozionante se alle scie nove aerei inglesi “Red Arrows” reggono stata un’emozione che rimarrà incancella- tricolori e al sovrastare del rumore dei il confronto. Se le evoluzioni della pattu- bile nei nostri cuori. motori, si alza potente dagli altoparlanti glia sono un emozionante spettacolo che La storia italiana, fatta di valori, di tradi- di terra la voce di Luciano Pavarotti che inorgoglisce noi italiani, per gli esperti di zioni, di sacrifici e di attività al servizio intona il finale di Nessun dorma – dalla settore rappresentano una prova di un della comunità, si trova perfettamente Turandot di Giacomo Puccini – per l'in- addestramento preciso e di grande tec- espressa dal magnifico spettacolo delle tera durata del passaggio in un sincro- nica di volo. Frecce Tricolori. nismo perfetto, regolato attimo dopo Oggi è composta da dieci aerei denomi- Auguri quindi a tutta l’Aeronautica mi- attimo dal comandante che da terra nati Pony 1, Pony 2 fino a Pony 10 – il litare e a tutti i piloti della pattuglia che segue il volo. solista – che possiamo ritenere il più mantengono intatto lo spirito di servi- I comandi sono dati con voce pacata, cal- “scapestrato” del gruppo perché il suo zio e il senso di appartenenza, lascian- ma e tranquilla: motore… ora… andiamo compito è quello di dare valore aggiun- doci ogni volta tutti con il fiato sospeso su… colorati… via… fumi bianchi… ora… to ad acrobazie dai nomi particolari: la nell’ammirare gli splendidi tricolori dise- pronti… apertura… usciamo dritti così… bomba, il cuore, il doppio tonneau, il car- gnati nei cieli d’Italia. rilascio colorati… ora… dioide, il ventaglio, il gabbione, il passaggio Piergiorgio Pedretti 12 ottobre-dicembre 2020
SOLENNITÀ La festa del 4 Novembre Giorno dell’Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate P urtroppo anche l’importante ricor- Finché esisterà un solo Alpino questo de- renza del 4 Novembre quest’anno siderio non verrà mai meno. Le fotografie, si è tenuta in forma strettamen- dai Gruppi Alpini di Gaggino Faloppio e te ridotta a causa dei noti motivi Casasco – San Fedele Intelvi intendono sanitari. Ma ciò non ha tolto nulla alla rappresentare tutte quelle che ci avete in- sostanza della celebrazione. Anche se viato e che sono state pubblicate sul sito pochi Alpini – insieme ai loro Sindaci e internet sezionale www.alpinicomo.it. Parroci – hanno potuto recarsi davanti ai monumenti, il pensiero e il ricordo verso Sventola il Tricolore tutti i Caduti e Dispersi delle guerre non 4 novembre 1918. Sventola il Tricolore a è stato minimamente scalfito. Anzi, la let- Villa Giusti in Padova per la firma dell’ar- tura delle parole del presidente sezionale mistizio che sancisce per l’Italia la fine della Grande Guerra. 1919. Sventola il Tricolore su tutta l’Italia sacrifici per sostentarsi e sostentare i bambini per l’istituzione della giornata dell’Unità Na- e gli anziani. Per altro non possiamo dimenti- zionale e delle Forze Armate. care il valore e l’importanza delle nostre Forze 1976. La giornata festiva per tutto il terri- Armate che noi Alpini stimiamo e con cui sia- torio nazionale viene declassata, con la scusa mo tutt’ora in collegamento stretto. Per questo dell’austerity, a essere ricordata la domenica anche quest’anno, pur con le limitazioni impo- più vicina. Per tutti noi Alpini è rimasta una ste dalla situazione contingente raduniamoci ricorrenza storica irrinunciabile; tralasciando davanti ai nostri monumenti per fare, come l’enfasi, frutto dei tempi e della retorica di al- siamo usi, memoria degli eventi del passato, lora, del Bollettino della Vittoria (anche se la nel bene e nel male, ricordare e onorare i nostri sua lettura entusiasma ancora) non possiamo caduti ed esorcizzare le guerre che purtroppo dimenticare lo strascico di lutti e devastazioni continuano a mietere vittime in tantissime Enrico Bianchi fatta da ogni capogruppo lasciate in tutti i territori del nord; non pos- parti del mondo. Ringraziamo i nostri soldati e che riportiamo integralmente, ha contri- siamo dimenticare il sacrificio di centinaia che rischiano sovente la vita fuori dalla Patria buito a mantenere alto il significato della di migliaia di giovani italiani (milioni in Eu- per cercare di mitigare gli eventi tragici che celebrazione, nella speranza mai sopita ropa), morti, dispersi, feriti, invalidi; non pos- tuttora insanguinano tanti territori. che questo importante giorno della storia siamo dimenticare il sacrificio di tutte le don- Viva l’Italia e viva le nostre Forze Armate. italiana ritorni a essere festa nazionale. ne private di figli e mariti e costrette a enormi Enrico Bianchi, presidente sezionale Insieme supereremo questi giorni difficili C on le parole del titolo, pronunciate il 4 novembre 2020 davanti al Vittoria- no, il presidente della Repubblica Sergio re alla normalità. Di seguito Mattarella ha ringraziato i militari che hanno saputo corrispondere all’emergenza sanitaria sen- Mattarella ha voluto ricordare che come za risparmio di energie, – ha detto – con l’Italia si trovò per necessità pienamente il proprio personale altamente specializ- unita dopo la disfatta di Caporetto anche zato, medici, infermieri, mezzi e strutture oggi in tempo di pandemia è indispen- mediche, nonché con la intensificazione dei sabile riscoprire lo stesso spirito di allora contributi alla convivenza civile nell’ambi- condividendo dolori, speranze, sacrifici. to dell’Operazione Strade Sicure. […] Sono Foto www.quirinale.it Perché è solo sentendoci partecipi allo stati capaci di coniugare il valore e il corag- stesso modo della grave situazione, eser- gio con altruismo, generosità ed empatia citando ognuno la propria parte di ge- nei riguardi del tessuto sociale di qualsiasi nerosità, l’essere insieme consapevoli di cultura e fede. Questa è una peculiarità che tanto dolore e accettando i sacrifici che ci caratterizza i nostri militari ed è patrimo- vengono chiesti per il bene di tutti, che si nio della nostra storia. za e il prestigio delle nostre Forze Armate. potrà uscirne. Il contributo fornito sul territorio e nei di- Insieme supereremo questi giorni difficili Non sappiamo quando, ma più forte versi contesti di crisi nel mondo è umana- come insieme abbiamo costruito la Repub- sarà la solidarietà prima potremo torna- mente riconosciuto e valorizza l’autorevolez- blica, libera e prospera. ottobre-dicembre 2020 13
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