SCUOLA DELL'INFANZIA "Sorelle AGAZZI" e "C. CASSIANI"

Pagina creata da Emanuele Garofalo
 
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ISTITUTO COMPRENSIVO “C. STRADI”
                                       DI MARANELLO
                    SCUOLA DELL’INFANZIA
                 “Sorelle AGAZZI” e “C. CASSIANI”
                          ANNO SCOLASTICO 2020 – 2021

                 PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA

                                                • Identità
                                              • Autonomia
                                             • Competenza
                                             • Cittadinanza

La Scuola dell'Infanzia, in quanto comunità educante, valorizza da un lato la
singolarità dell'identità culturale di ciascun bambino e dall'altro,
l'appartenenza ad una collettività ampia e composita, con l'intento di formare
i futuri cittadini del mondo
                                                 (Dalle Indicazioni Nazionali 2012)

                           FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia promuove lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della
cittadinanza. Essa raggiunge queste finalità del processo formativo, collocandole all’interno di un progetto di
scuola articolato e unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e l’importanza del
territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali.

                                                        Acquisire atteggiamenti di sicurezza, di stima
DELL’IDENTITÀ                                             di sé, di fiducia nelle proprie capacità
PERSONALE
                                                        Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come
                                                        persona unica e irripetibile
                                                        Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di
                                                        identità

                                                                                                               1
Acquisire la capacità di interpretare e
                          gestire il proprio corpo
                          Partecipare alle attività nei diversi contesti
SVILUPPO DELL’AUTONOMIA
                          Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita
                          quotidiana
                          Rendersi disponibile all’interazione costruttiva con
                          l’adulto, con gli altri bambini, con il diverso da sé e
                          con il nuovo
                          Partecipare alle negoziazioni e alle decisioni
                          motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i
                          propri comportamenti in modo sempre più
                          responsabile

                          Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
SVILUPPO                  l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al
DELLE COMPETENZE          confronto
                          Descrivere la propria esperienza tradurla in tracce
                          personali e rievocando, narrando e rappresentando
                          fatti significativi
                          Sviluppare l’attitudine a fare domande,
                          riflettere, negoziare i significati

                          L’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al
SVILUPPO DELLA            punto di vista dell’altro
CITTADINANZA
                          Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di
                          gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si
                          definiscono mediante le relazioni, il dialogo, il
                          confronto
                          Scoprire e interiorizzare valori universalmente
                          condivisibili, quali: la libertà, la solidarietà, il rispetto
                          di sé, degli altri e dell’ambiente

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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Nella Scuola dell’Infanzia il curricolo si articola attraverso i CAMPI DI ESPERIENZA che si suddividono in:
    • IL SE’ E L’ALTRO (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);
    • IL CORPO IN MOVIMENTO (identità, autonomia, salute);
    • LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE (gestualità, arte, musica, multimedialità);
    • I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura);
    • LA CONOSCENZA DEL MONDO (ordine, misura, spazio, tempo, natura).

I CAMPI DI ESPERIENZA sono luoghi del fare e dell’agire del bambino, orientati dall’azione degli insegnanti e
introducono ai sistemi simbolico-culturali.
Al termine della Scuola dell’Infanzia, per i campi di esperienza, vengono individuati traguardi per lo
sviluppo delle competenze. Tali traguardi, posti al termine di ogni percorso individualizzato, rappresentano
riferimenti per gli insegnanti (suggeriscono orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e
possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza) e aiutano a finalizzare l’azione
educativa allo SVILUPPO INTEGRALE DELL’ALUNNO.
Il team docente intende sviluppare il progetto didattico attraverso:
     • Attività in sezione
     • Attività con esperti
     • Laboratori
     • Attività di Intersezione
     • Uscite didattiche

ATTIVITA’ IN SEZIONE

Il team intende organizzare le attività intervenendo sul gruppo sezione, tenendo quest’ ultimo come punto
di riferimento stabile per il bambino nel corso di tutto l’anno scolastico. E’ indispensabile il lavoro educativo
in piccoli gruppi ed è fondamentale che l’insegnante applichi il metodo di insegnamento induttivo, basato su
attività concrete, guidato da domande e che sappia valorizzare l’ascolto e l’espressione di tutti, affinché i
bambini si sentano protagonisti delle esperienze fatte in sezione e co-costruiscano attraverso i rilanci la
progettazione. I bambini saranno poi incoraggiati a lasciar traccia, con il disegno e con le varie tecniche
espressive, dell’esperienza fatta nel piccolo gruppo che offre numerose opportunità:
     • permette di potenziare la capacità di attenzione e di ascolto;
     • favorisce il perfezionamento delle abilità di linguaggio e/o l’apprendimento di alcune abilità non
         ancora acquisite;
     • potenzia le abilità espressive e di concentrazione;
     • stimola l’acquisizione del senso del trascorrere del tempo.
Gli insegnanti mettanno in campo i seguenti strumenti professionali:

 La regia educativa: l’insegnante della scuola d’infanzia, come regista, ha il compito di allestire spazi reali –
angoli di interesse, laboratori – e spazi fantastici – sfondi integratori, nuclei progettuali, - nei quali i bambini
trovano la trama della motivazione al fare, delle loro conversazioni, della rielaborazione dei propri ricordi e
dello sviluppo delle proprie competenze;

 La molteplicità dei linguaggi: nella scuola dell’infanzia il linguaggio verbale è sempre affiancato da altri
linguaggi, la comunicazione gestuale, iconica, i linguaggi del colore e delle immagini, il linguaggio musicale,
la danza, il teatro… possono essere strumenti potenti di comunicazione, espressione, esplorazione delle
diversità e fonte di rassicurazione per chi non conosce la lingua italiana.

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 Le routines e le regole – nella scuola dell’infanzia le regole di comportamento vengono ogni anno
     ricostruite insieme ai bambini, attraverso l’uso di contrassegni, dell’imitazione, della costante ripetizione
     dei gesti (non tanto del contenuto verbale).

 Filastrocche e narrazioni: l’acquisizione degli aspetti ritmici e fonologici della lingua, così come quelli
     strutturali e semantici, sono sostenuti dalla musicalità e dalla ripetitività degli eventi. L’uso delle fiabe
     inoltre favorisce lo sviluppo di storie di vita caratterizzate dal viaggio, dall’incontro, dal superamento
     delle difficoltà, che sono temi importanti per tutti i bambini, ma in particolare per quei bambini in cui
     questi temi evocano esperienze intense e a volte traumatiche.

 Il gioco nella scuola materna è un’attività principale e deve essere vista come condizione e opportunità
     per stimolare i processi di crescita, in ogni campo di sviluppo. Il gioco, soprattutto il gioco libero in cui il
     bambino esprime il proprio modo di giocare, è inoltre per l’insegnante, un metodo valido per
     l’osservazione e la conoscenza del bambino, delle sue abilità, dei propri problemi socio-affettivi e
     relazionali. Nella giornata scolastica occorre tenere presente il bisogno fondamentale dei bambini di
     giocare e quindi di inserire tempi e spazi per quest’attività nelle sue molteplici forme:
                                               Attività costruttiva;
                                                Gioco simbolico;
                                                 Travestimenti;
                                      Gioco guidato (inserimento di regole);
                                                    Gioco libero.

Affinché la Scuola dell’Infanzia possa svolgere bene il suo ruolo educativo è fondamentale che, all’ingresso
della scuola, la famiglia offra quanti più elementi di conoscenza possibile sul bambino e sulle sue aspettative.
La progettazione, aperta e flessibile per soddisfare i bisogni e “le curiosità” dei bambini, utilizzerà la seguente
metodologia:
 ➢     Valorizzazione del gioco: in quanto costituisce in questa età una risorsa insostituibile di
  apprendimento e di relazioni;
 ➢      L’esplorazione e la ricerca: come stimolo per sviluppare nel bambino adeguate strategie di pensiero;
 ➢      La vita di relazione: per rendere possibile un’interazione che porti alla soluzione dei problemi;
 ➢     La mediazione didattica: per sostenere e guidare con strategie adatte lo sviluppo e l’apprendimento
  del bambino;
 ➢    L’osservazione occasionale e sistematica per valutare i bisogni del bambino e adeguare, via via, le
  proposte educative in base alla qualità delle sue risposte;
 ➢      La verifica: inizialmente raccoglierà informazioni che provengono dall’osservazione e dai colloqui con
  i genitori; ciò consentirà la costruzione della storia personale del bambino. Durante l’anno l’indagine si
  approfondirà attraverso gli strumenti tipici con cui il bambino esprime le abilità che fa proprie. L’ultima
  tappa è costituita dalla valutazione sommativa per osservare e comprendere i livelli raggiunti da ciascun
  bambino;
 ➢      La valutazione avverrà attraverso l’osservazione:
    • iniziale
    • in itinere
    • finale
Le osservazioni iniziali e finali riguarderanno il gruppo rispetto a:
 interesse e partecipazione all’attività proposta; interiorizzazione delle regole; abilità maturate;
capacità di riprodurre liberamente con varie tecniche che vengono proposte durante l’anno scolastico.

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ORGANIZZAZIONE

La scuola dell’infanzia “Agazzi” è composta da La scuola dell’infanzia “Cassiani” è composta
5 sezioni in cui operano:                      da 4 sezioni in cui operano:
    • 12 insegnanti di sezione                     • 13 insegnanti di sezione
    • 1 insegnante specialista di religione        • 1 insegnante specialista di religione
       cattolica                                      cattolica
    • 2 insegnanti dell’organico Covid-19          • 2 insegnati dell’organico Covid-19
       (di cui 1 P.T.)                                (di cui 1 P.T.)
    • 3 collaboratrici scolastiche                 • 2 collaboratrici scolastiche
        (+2 organico Covid-19)                        (+2 organico Covid-19)

         Insegnanti esperti esterni per alcuni progetti di arricchimento dell'offerta formativa
                 (musica, inglese, laboratori)

Complessivamente, nell'Istituto comprensivo, le sezioni sono 9, tre per ogni fascia di età,
distribuite nei due plessi.

                                         INCARICHI DOCENTI

                          AGAZZI                                  CASSIANI

    Coordinatrice         G. De Finis                             C. Bellei
    Addetta alla          G. De Finis                             C. Bellei
     sicurezza

                                             TEMPI E SPAZI
L’organizzazione dello spazio e del tempo e la loro strutturazione forniscono, sia dal punto di vista
funzionale che didattico, risposte convenientemente proporzionate e specifiche alle esigenze del singolo
bambino e del gruppo. Il ritmo della giornata educativa è definito tenendo presenti le finalità della scuola
dell’Infanzia e alcuni criteri orientativi quali:

   ➢ soddisfare i bisogni primari del bambino;

   ➢ fornire al bambino dei punti di riferimento sicuri e costanti;

   ➢ salvaguardare il suo benessere psicofisico;

   ➢ proporre un armonico alternarsi di attività che richiedano una diversa
   ➢ intensità di impegno: attività libere e strutturate, esperienze socializzanti ed
    individuali.
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GLI SPAZI DELLA SCUOLA
         Nell’A.S. 2020/2021 non è stato possibile strutturare spazi comuni come il salone,
      soprattutto per attività di intersezione; per il tracciamento di eventuali contagi, è stato
      necessario costituire per ogni sezione una “bolla”. Angoli e materiali sono stati allestiti,
       seppur in modo essenziale (per permettere la disinfezione) nelle sezioni e negli spazi
       esterni, che sono stati valorizzati, contestualizzati e utilizzati secondo un consapevole
                                 progetto di “Educazione all’aperto”.

            Angoli                            Motivazioni                          Arredamento e materiali
    Travestimenti                A valenza affettiva ed espressiva,          Cesta con vestiti e specchio
                                 libera.
    Attività grafica             Per il disegno libero e per le attività a   Tavoli e panchine, fogli di diverso tipo
                                 piccoli gruppi guidati.                     e dimensione, matite colorate e
                                                                             pennarelli.
    Costruzioni e pista          Per esperienze di tipo ludico,              Costruzioni, pista, automobiline.
                                 progettuale e manipolativo.

                                           Strutturazione del giardino
Lo spazio esterno a disposizione della scuola è formato da un giardino arredato con maxi-strutture e con panche in
legno. Seguendo le indicazioni ministeriali, è stata avviata nel mese di settembre una formazione a cui hanno preso
parte tutti i docenti della Scuola dell’Infanzia; il tema era “Fare scuola nel chilometro zero educativo”, tenuto dal
Dott. Emilio Bertoncini. La finalità del progetto formativo è quella di introdurre nella scuola pratiche di educazione
all’aperto capaci di sollecitare sia gli apprendimenti autonomi dei bambini, sia quelli guidati dall’intervento adulto.
In particolare, tra gli obiettivi ne sono stati posti alcuni coerenti con il “Piano Scuola 2020/2021…” del Ministero
dell’Istruzione.

                                             Strutturazione delle aule
Ogni aula ha un bagno interno e un antibagno. Gli spazi-aula sono strutturati come segue:

                                                SEZIONE 3 ANNI
      Angoli                               Motivazioni                         Arredamento e materiali
Tappeto                   Per esperienze di tipo socio-affettivo ed      Tappeti, cuscini, strumenti per
                          espressivo-linguistico (routine didattica)     appello, calendario ecc.
Costruzioni               Per esperienze di tipo manipolativo,           Costruzioni di vario tipo, pista,
                          progettuale, di assemblaggio e ludiche         automobiline.
Manipolazione             Per esperienze di tipo espressivo,             Materiali vari di manipolazione.
                          plastico, progettuale e creativo.
Lettura                   Per stimolare la curiosità verso il codice     Salottino, libreria, libri vari.
                          scritto, il confronto tra i pari, la
                          formulazione di ipotesi.
Angolo morbido            Per rispondere a bisogni affettivi, emotivi,   Tappeto morbido e pupazzi
                          ludici.
Angolo grafico            Per attività grafiche e manipolative di        Tavoli, sedie, pennarelli, carta e altri
                          medio-grande gruppo.                           materiali di facile consumo.

                                                                                                                        6
SEZIONE 4 ANNI

Angoli                  Motivazioni                                 Arredamento e materiali
Tappeto                 Come per la sezione 3 anni           Come per la sezione 3 anni
Lettura                 Come per la sezione 3 anni           Come per la sezione 3 anni
Costruzioni             Come per la sezione 3 anni           Come per la sezione 3 anni
La casa delle bambole   Per rispondere a bisogni affettivi,  Arredamento per le bambole,
                        emotivi e ludici                     bambole, accessori vari.
Giochi strutturati      Per lo sviluppo del senso logico e   Giochi strutturati e semi-strutturati
                        primo avvio a concetti matematici    tipo domino, lotti, memory, puzzle,
                                                             incastri vari, blocchi logici, numeri in
                                                             colore ecc relativi all’età.
Angolo grafico          Per attività grafiche e manipolative Tavoli, sedie, pennarelli, carta e altri
                        di medio-grande gruppo.              materiali di facile consumo.

                                SEZIONE 5 ANNI

          Angoli                    Motivazioni                      Arredamento e materiali
Tappeto                 Come per la sezione 3 anni            Come per la sezione 3 anni
Lettura                 Come per la sezione 3 anni            Come per la sezione 3 anni
Costruzioni             Come per la sezione 3 anni            Come per la sezione 3 anni
Giochi strutturati      Come per la sezione 4 anni            Come per la sezione 4 anni
Scrittura               Per stimolare l’approccio verso il    Matite, colori, penne, gomme,
                        codice scritto.                       squadre, colle e ogni altro materiale
                                                              che si usa a scuola; timbri, lettere da
                                                              ricalco, lettere magnetiche, lavagna
                                                              magnetica, ecc.
                                                              Libri con scritte particolari, banca delle
                                                              parole, altre scritte. Astucci dei
                                                              bambini, quadernoni.
Angolo ascolto          Per l’ascolto di fiabe e musiche in   Cassette audio, registratore, tappeti,
                        momenti liberi e per il               cuscini.
                        rilassamento.

                                                                                                           7
Giornata tipo alla Scuola dell’Infanzia
  La giornata segue il ritmo che si ripete, quotidianamente scandito da quelle azioni che, oltre a soddisfare i
  bisogni primari dei bambini, consentono di instaurare relazioni significative tra adulto-bambini e bambino-
  bambino
  E' dalla ripetitività che nascono il ricordo, l'impressione della memoria, la previsione di quello che sta per
  accadere e, quindi, la sicurezza

-L'ACCOGLIENZA: è il momento dell'ingresso quotidiano del bambino e del genitore alla scuola.

-La CURA e L'IGIENE: sono momenti importanti e si ripetono più volte nell'arco della giornata; seguendo le
indicazioni ministeriali, i bambini vengono sollecitati a lavare spesso le mani, soprattutto dopo essersi soffiati il
naso, aver starnutito, dopo aver manipolato oggetti di uso comune.

-Le PROPOSTE EDUCATIVE: sono momenti durante i quali il bambino, attraverso il gioco individuale o di
gruppo, sperimenta e sviluppa abilità motorie, percettive, sociali, linguistiche e di pensiero. Nella Scuola
dell’Infanzia è importante che si attivino forme di confronto per evidenziare diversi punti di vista e per co-
costruire il percorso di conoscenza. Le attività sono pretesti affinché ogni bambino, ogni bambina si ponga
delle domande; non è necessario che ogni domanda trovi una risposta ma è importante che ogni
domanda generi un processo di ricerca. L’allenamento a questo esercizio abituerà i bambin* nella
costruzione del pensiero computazionale.

-Il RIORDINO: momento durante il quale i bambini sono responsabili degli oggetti e degli spazi utilizzati e,
oltre ad essere una regola del vivere civile, un esercizio di democrazia per la condivisione del lavoro, è anche
un’importante operazione di classificazione.

-Il PRANZO: è un momento che rappresenta una delle esperienze più significative del passaggio dall’intimità
familiare ad una situazione sociale nuova e più allargata; è un’occasione di autonomia poiché si mette in
condizione il bambino di decidere sui propri bisogni, gusti, ma che susciti anche curiosità rispetto a cibi non
abituali. Durante il pasto si creano occasioni conviviali, di confronto esplorazioni e sperimentazioni sensoriali
sostenute spesso da un clima giocoso che crea un’atmosfera serena in cui ognuno è incentivato a fare da sè.
-Il SONNO e IL RILASSAMENTO: sono bisogni fondamentali e rappresentano momenti particolari in cui
l’insegnante formula proposte ed organizza situazioni adatte allo scopo (3 – 4 anni). I momenti di
accompagnamento al sonno sono caratterizzati da brevi narrazioni, canzoncine, musica rilassante e dalla
vicinanza fisica a quei bambini che hanno bisogni particolari.
-ATTIVITÀ POMERIDIANE: momenti organizzati per i bambini di 5 anni utili al recupero di alcuni contenuti
legati al potenziamento delle competenze e dell’acquisizione della lingua parlata. Si svolgono a partire dal
mese di marzo e rientrano nelle attività del progetto ponte in continuità con la scuola primaria; prevedono
laboratori con esperto e momenti sviluppati con le insegnanti curricolari.
-La MERENDA: i bambini si ritrovano dopo il riposo, mangiano, conversano tra loro e con l'adulto.
-L'USCITA: è il momento del ricongiungimento con i genitori ed è carico di forte emozione.

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Giornata tipo:

          Orario                                             Organizzazione
8:00 / 9:00*                   Entrata dei bambini, attività di gioco libero negli angoli delle
                               Sezioni o in giardino
9:00 / 9:30                    Riordino del materiale, appello, calendario, conversazioni

9:30 / 11:15                   Attività curricolari di piccolo o grande gruppo con interventi individualizzati,
                               anche all’aperto
11:15 / 11:30                  Gioco libero in salone o in giardino
11:30 / 11:40                  Preparazione al pranzo
11:40 / 12:15                  Pranzo
12:15 / 13:00                  Attività ludica (prevalentemente all’aperto)
13:00 / 15:15                  Riposo
15:15 / 15:45                  Merenda
16:00 / 16:30                  Uscita dei bambini
16:30 / 18:30                  Uscita dei bambini che usufruiscono del prolungamento d’orario
                               gestito dal Comune con educatori (Cooperativa appalto)
*Causa Covid-19 nell’A.S. 2020/2021 l’orario di funzionamento della scuola è stato modificato,
grazie a un accordo tra gli Istituti Comprensivi e il Comune di Maranello, portandolo a quello
riportato.

                                                      Progetti
  La scuola dell’infanzia è oggi più che mai aperta all’innovazione e partecipa all’arricchimento del piano
 dell’offerta formativa, elaborando dei progetti in cui i bambini diventano protagonisti, esploratori,
 costruttori del proprio sapere e consapevoli del loro impegno sociale.
 I progetti elencati di seguito, alcuni sono svolti dalle insegnanti di sezione, altri da esperti esterni.
 (Vedi PTOF)

                                       Progetti di intersezione
 Alla Scuola dell’Infanzia i bambini e le bambine hanno l’opportunità di approfondire e condividere con i
 compagni della loro sezione e delle altre sezioni, le conoscenze, attraverso percorsi educativi che offrono
 spunti ludici, manipolativi, di ricerca e di sperimentazione, soddisfacendo il bisogno educativo di ciascuno.
 Il confronto di intersezione in questo A.S. 2020/2021, è stato sospeso per la necessità di mantenere i
 gruppi sezioni stabili e di evitare interazioni tra loro. Non appena l’emergenza sanitaria sarà superata
 ripartiremo nell’elaborazione di questo importante progetto che contraddistingue le scuole del nostro
 istituto.

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Progetto pedagogico

Premessa
        Dell’istituto comprensivo “Carlo Stradi” fanno parte la scuola dell’infanzia “C. Cassiani” e la scuola
dell’infanzia “S.lle Agazzi”. Sono presenti quattro sezioni nella scuola dell’infanzia Cassiani e cinque alle Agazzi.
Ogni anno si accolgono tre sezioni di tre anni omogenee per età per un massimo di 25 bambini/e a sezione. Le
iscrizioni si effettuano tramite l’ufficio unico del comune di Maranello che assegna gli alunni alle scuole del
territorio sulla base di uno stradario scolastico. La scelta dei genitori e l’istituto, in base a una graduatoria,
determina l’assegnazione ad uno dei due plessi dell’Istituto. Le scuole accolgono i bambini/e dalle 8.00 alle 16.00
per un totale di 40 ore settimanali. Sono presenti due docenti per sezione con compresenza per progetti,
laboratori, uscite didattiche, attività alternative. Nel PTOF del sito sono presenti i progetti dell’offerta formativa,
arricchiti da progetti finanziati dall’amministrazione comunale.

Finalità
        Le scuole dell’infanzia accolgono i bambini e le loro famiglie. Sia la nostra Costituzione, che le normative
europee, sottolineano come “Ogni bambino abbia diritto alla cura e ad un’educazione di qualità”. Le scuole
dell’infanzia “C.Cassiani” e “S.lle Agazzi, coerentemente con il Curricolo Nazionale della scuola dell’infanzia,
hanno la finalità di “promuovere, assieme alla famiglia, lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e di avviare i bambini alla cittadinanza”.

Bambini soggetti attivi e competenti
        Le nostre scuole credono nei bambini, quali soggetti attivi e competenti, capaci di intessere relazioni con
tutta la comunità scolastica (coetanei, insegnanti e altri adulti di riferimento, come i collaboratori scolastici).
Credono altresì, nella creatività dei bambini: come direbbe Bruno Munari, ”è importante saper custodire e
coltivare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la passione di comunicare e condividere”. Nella scuola il
bambino cresce competente e co-progetta la conoscenza: lavorare coi bambini è quindi una vera e propria
missione e significa aiutarli a sviluppare il loro senso creativo e la curiosità verso il mondo.

La relazione educativa
        All’interno delle nostre scuole la dimensione relazionale è fondamentale. La scuola è, infatti, uno spazio
dove il bambino ha bisogno di trovare sicurezza emotiva, affetti e benessere. La relazione educativa, di cui
l’insegnante è partner e responsabile, mira a rendere il bambino protagonista, a favorire la cooperazione e a
sostenere i processi di apprendimento.

La personalizzazione dell’apprendimento all’interno di un percorso di costruzione comunitario
                               “L’interazione sociale è l’origine e il motore dell’apprendimento” (Vygotskji)
       Ogni bambino ha un percorso personalizzato, che tiene conto della sua unicità, dei suoi bisogni e dei suoi
tempi. Nelle esperienze scolastiche quotidiane e nel confronto con i compagni, infatti, i bambini incontrano
conoscenze, che si modificano e arricchiscono continuamente nelle interazioni con gli altri. I bambini sono co-
costruttori nel processo di apprendimento: il loro protagonismo, le loro rielaborazioni e le loro domande sono
generatori di nuovi apprendimenti.

Il gioco
        Il gioco rappresenta il linguaggio dei bambini ed è alla base dell’apprendimento, perché favorisce la
crescita dal punto di vista sociale, cognitivo e affettivo. Attraverso il gioco il bambino esprime e costruisce il
proprio punto di vista sul mondo e fa esperienza del suo “esistere” (Anna Bondioli).

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Comunità educante
        La scuola persegue la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica e la creazione di un legame di
fiducia, dove riconoscersi corresponsabili e co-partecipi nella crescita dei bambini, per poter dare continuità e
coerenza alle esperienze educative del bambino

Inclusione
        Particolare attenzione è dedicata anche all’accoglienza dei bambini in situazione di disabilità e/o disagio;
secondo l’idea del pedagogista Sergio Neri “non esistono persone non educabili”. Le scuole rappresentano, per
questi bambini, un contesto relazionale privilegiato di inclusione. Viene perseguita l’inclusione e la
partecipazione dei bambini alla vita della sezione, nel rispetto dei tempi del bambino stesso.

La progettazione e l’organizzazione dei servizi
Progettazione, osservazione e documentazione
         Progettazione/osservazione/documentazione rappresentano tre momenti ricorsivi del lavoro con i
bambini. La progettazione costituisce la trama dell’intenzionalità educativa. L’ascolto e l’osservazione delle
sollecitazioni, degli interessi, delle competenze e degli snodi problematici sono momenti fondamentali per
l’insegnante, per poterli integrare nel percorso educativo. Il percorso educativo viene “fotografato” e reso
visibile, attraverso diverse forme di documentazione, come i pannelli fotografici all’esterno delle sezioni e altro
materiale di tipo fotografico e non, consegnato direttamente alle famiglie.

Criteri e modalità organizzative dei contesti

Relazioni, spazi e tempi
        Gli spazi fisici sono spazi accessibili, accoglienti, che cercano di rispondere al bisogno di
sicurezza/intimità, ma al tempo stesso di esplorazione/socialità. Lo spazio delle sezioni viene allestito, in modo
da essere riconoscibile per i bambini e da favorire la loro autonomia. Lo spazio è, altresì, uno spazio flessibile e
modificabile. All’interno della giornata educativa si cerca un’integrazione tra momenti di cura, relazione e
apprendimento e le “routines scolastiche” rappresentano una “base sicura” per i bambini e ne regolano i ritmi
della giornata. All’interno della giornata si cerca di perseguire un’integrazione anche tra tempi individuali e i
tempi della vita del gruppo.

Proposte educative
        Le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia” rappresentano il riferimento a partire
dal quale viene stilata una progettazione educativa annuale. Tutte le proposte educative rappresentano anche
occasione di “educazione civica”; infatti, nel gruppo i bambini imparano ad autoregolarsi, a mediare e ad essere
attenti anche agli altri. I bambini imparano ad attendere il proprio turno.

I cento linguaggi
        “Sosteniamo che tutti i linguaggi dei bambini nascano con loro. La curiosità e la conoscenza rifiutano, sin
degli inizi, le cose semplici ed isolate: amano trovare misure e relazioni di situazioni complesse. È qui che si
aspettano l’aiuto e la verità degli adulti” (Malaguzzi, 1987)
Il bambino, come essere umano, possiede diversi linguaggi, differenti forme di pensiero, di espressione, di
ragionamento, di relazione l’altro, ed è capace di un pensiero che intreccia e non separa le dimensioni
dell’esperienza. All’interno delle nostre scuole, cerchiamo di offrire molteplici proposte espressive attraverso
molteplici materiali. Il disegno, la pittura, la manipolazione diventano espressione di vissuti emotivi, di storie e
possibilità di invenzioni. Crediamo che solo mediante il “fare esperienza”, i bambini possano veramente
conoscere. Cerchiamo di valorizzare tutti i linguaggi espressivi: corporeo, grafico-pittorico, musicale,
teatrale, attribuendo loro pari dignità.

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Ambiente naturale
Altrettanta attenzione viene posta all’ambiente naturale, con il suo enorme potenziale di apprendimento. Nella
scuola trova posto il “Manifesto dei diritti naturali di bambini e bambine”, in cui Gianfranco Zavalloni ci indica la
strada verso “un’educazione libera a contatto con la natura, lenta e non violenta”. L’ambiente naturale,
interessante per i bambini, permette di fare esperienze sensoriali dirette (toccare, annusare, osservare...) e
permette di sperimentare la pazienza, l’attesa, lo stupore. Permette, inoltre, di fare ipotesi, di sperimentare le
ipotesi, e di discuterle con i compagni.

Coding
L’apprendimento della lingua e degli altri codici espressivi, grafici e corporei non avvengono in modo lineare,
ma attraverso errori e sperimentazioni. “Fare coding significa mettere i bambini in condizione di eseguire o
inventare una serie di istruzioni in sequenza per raggiungere un obiettivo; in altre parole, è costruire, risolvere,
ragionare… è sviluppare il pensiero computazionale”. Alessandra Serra, docente esperta del Servizio Marconi –
USR Emilia Romagna. Importante non è trovare risposte, ma generare domande.

Continuità 0/6
Per garantire l’organicità del percorso di apprendimento, sia interno all’Istituto che territoriale, le due scuole
partecipano a momenti di confronto sul tema della continuità 0-6 e progettano momenti di incontro e continuità
sia con le educatrici del nido, che con le insegnanti di scuola primaria.

Partecipazione delle famiglie
Le famiglie non sono solo utenti dei due servizi, ma sono corresponsabili del percorso. La partecipazione delle
famiglie avviene in fase di accoglienza, durante le assemblee, i colloqui, le feste e i laboratori. Ogni famiglia ha
una propria storia e una propria unicità, compito della scuola è valorizzare le differenze e cercare di costituire
una “comunità educante”

Il gruppo di lavoro educativo
La collegialità e il confronto pedagogico tra le insegnanti rappresentano un aspetto fondamentale del lavoro
educativo. La formazione in servizio e l’aggiornamento obbligatori sono uno strumento per rafforzare la
dimensione collegiale. Negli ultimi anni, con il supporto del coordinamento pedagogico, si è cercato di favorire
un senso di appartenenza territoriale, mediante l’adesione al percorso formativo proposto dall’Unione del
Distretto Ceramico. Anche la partecipazione a tavoli di lavoro territoriali sul tema della continuità costituisce un
momento di confronto importante per il gruppo di lavoro.

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