SCUOLA DELL'INFANZIA "Sorelle AGAZZI" e "C. CASSIANI"
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ISTITUTO COMPRENSIVO “C. STRADI” DI MARANELLO SCUOLA DELL’INFANZIA “Sorelle AGAZZI” e “C. CASSIANI” ANNO SCOLASTICO 2020 – 2021 PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA • Identità • Autonomia • Competenza • Cittadinanza La Scuola dell'Infanzia, in quanto comunità educante, valorizza da un lato la singolarità dell'identità culturale di ciascun bambino e dall'altro, l'appartenenza ad una collettività ampia e composita, con l'intento di formare i futuri cittadini del mondo (Dalle Indicazioni Nazionali 2012) FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia promuove lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Essa raggiunge queste finalità del processo formativo, collocandole all’interno di un progetto di scuola articolato e unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali. Acquisire atteggiamenti di sicurezza, di stima DELL’IDENTITÀ di sé, di fiducia nelle proprie capacità PERSONALE Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità 1
Acquisire la capacità di interpretare e gestire il proprio corpo Partecipare alle attività nei diversi contesti SVILUPPO DELL’AUTONOMIA Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana Rendersi disponibile all’interazione costruttiva con l’adulto, con gli altri bambini, con il diverso da sé e con il nuovo Partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti in modo sempre più responsabile Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso SVILUPPO l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al DELLE COMPETENZE confronto Descrivere la propria esperienza tradurla in tracce personali e rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi Sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati L’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al SVILUPPO DELLA punto di vista dell’altro CITTADINANZA Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono mediante le relazioni, il dialogo, il confronto Scoprire e interiorizzare valori universalmente condivisibili, quali: la libertà, la solidarietà, il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente 2
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Nella Scuola dell’Infanzia il curricolo si articola attraverso i CAMPI DI ESPERIENZA che si suddividono in: • IL SE’ E L’ALTRO (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme); • IL CORPO IN MOVIMENTO (identità, autonomia, salute); • LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE (gestualità, arte, musica, multimedialità); • I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura); • LA CONOSCENZA DEL MONDO (ordine, misura, spazio, tempo, natura). I CAMPI DI ESPERIENZA sono luoghi del fare e dell’agire del bambino, orientati dall’azione degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. Al termine della Scuola dell’Infanzia, per i campi di esperienza, vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi, posti al termine di ogni percorso individualizzato, rappresentano riferimenti per gli insegnanti (suggeriscono orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza) e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo SVILUPPO INTEGRALE DELL’ALUNNO. Il team docente intende sviluppare il progetto didattico attraverso: • Attività in sezione • Attività con esperti • Laboratori • Attività di Intersezione • Uscite didattiche ATTIVITA’ IN SEZIONE Il team intende organizzare le attività intervenendo sul gruppo sezione, tenendo quest’ ultimo come punto di riferimento stabile per il bambino nel corso di tutto l’anno scolastico. E’ indispensabile il lavoro educativo in piccoli gruppi ed è fondamentale che l’insegnante applichi il metodo di insegnamento induttivo, basato su attività concrete, guidato da domande e che sappia valorizzare l’ascolto e l’espressione di tutti, affinché i bambini si sentano protagonisti delle esperienze fatte in sezione e co-costruiscano attraverso i rilanci la progettazione. I bambini saranno poi incoraggiati a lasciar traccia, con il disegno e con le varie tecniche espressive, dell’esperienza fatta nel piccolo gruppo che offre numerose opportunità: • permette di potenziare la capacità di attenzione e di ascolto; • favorisce il perfezionamento delle abilità di linguaggio e/o l’apprendimento di alcune abilità non ancora acquisite; • potenzia le abilità espressive e di concentrazione; • stimola l’acquisizione del senso del trascorrere del tempo. Gli insegnanti mettanno in campo i seguenti strumenti professionali: La regia educativa: l’insegnante della scuola d’infanzia, come regista, ha il compito di allestire spazi reali – angoli di interesse, laboratori – e spazi fantastici – sfondi integratori, nuclei progettuali, - nei quali i bambini trovano la trama della motivazione al fare, delle loro conversazioni, della rielaborazione dei propri ricordi e dello sviluppo delle proprie competenze; La molteplicità dei linguaggi: nella scuola dell’infanzia il linguaggio verbale è sempre affiancato da altri linguaggi, la comunicazione gestuale, iconica, i linguaggi del colore e delle immagini, il linguaggio musicale, la danza, il teatro… possono essere strumenti potenti di comunicazione, espressione, esplorazione delle diversità e fonte di rassicurazione per chi non conosce la lingua italiana. 3
Le routines e le regole – nella scuola dell’infanzia le regole di comportamento vengono ogni anno ricostruite insieme ai bambini, attraverso l’uso di contrassegni, dell’imitazione, della costante ripetizione dei gesti (non tanto del contenuto verbale). Filastrocche e narrazioni: l’acquisizione degli aspetti ritmici e fonologici della lingua, così come quelli strutturali e semantici, sono sostenuti dalla musicalità e dalla ripetitività degli eventi. L’uso delle fiabe inoltre favorisce lo sviluppo di storie di vita caratterizzate dal viaggio, dall’incontro, dal superamento delle difficoltà, che sono temi importanti per tutti i bambini, ma in particolare per quei bambini in cui questi temi evocano esperienze intense e a volte traumatiche. Il gioco nella scuola materna è un’attività principale e deve essere vista come condizione e opportunità per stimolare i processi di crescita, in ogni campo di sviluppo. Il gioco, soprattutto il gioco libero in cui il bambino esprime il proprio modo di giocare, è inoltre per l’insegnante, un metodo valido per l’osservazione e la conoscenza del bambino, delle sue abilità, dei propri problemi socio-affettivi e relazionali. Nella giornata scolastica occorre tenere presente il bisogno fondamentale dei bambini di giocare e quindi di inserire tempi e spazi per quest’attività nelle sue molteplici forme: Attività costruttiva; Gioco simbolico; Travestimenti; Gioco guidato (inserimento di regole); Gioco libero. Affinché la Scuola dell’Infanzia possa svolgere bene il suo ruolo educativo è fondamentale che, all’ingresso della scuola, la famiglia offra quanti più elementi di conoscenza possibile sul bambino e sulle sue aspettative. La progettazione, aperta e flessibile per soddisfare i bisogni e “le curiosità” dei bambini, utilizzerà la seguente metodologia: ➢ Valorizzazione del gioco: in quanto costituisce in questa età una risorsa insostituibile di apprendimento e di relazioni; ➢ L’esplorazione e la ricerca: come stimolo per sviluppare nel bambino adeguate strategie di pensiero; ➢ La vita di relazione: per rendere possibile un’interazione che porti alla soluzione dei problemi; ➢ La mediazione didattica: per sostenere e guidare con strategie adatte lo sviluppo e l’apprendimento del bambino; ➢ L’osservazione occasionale e sistematica per valutare i bisogni del bambino e adeguare, via via, le proposte educative in base alla qualità delle sue risposte; ➢ La verifica: inizialmente raccoglierà informazioni che provengono dall’osservazione e dai colloqui con i genitori; ciò consentirà la costruzione della storia personale del bambino. Durante l’anno l’indagine si approfondirà attraverso gli strumenti tipici con cui il bambino esprime le abilità che fa proprie. L’ultima tappa è costituita dalla valutazione sommativa per osservare e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino; ➢ La valutazione avverrà attraverso l’osservazione: • iniziale • in itinere • finale Le osservazioni iniziali e finali riguarderanno il gruppo rispetto a: interesse e partecipazione all’attività proposta; interiorizzazione delle regole; abilità maturate; capacità di riprodurre liberamente con varie tecniche che vengono proposte durante l’anno scolastico. 4
ORGANIZZAZIONE La scuola dell’infanzia “Agazzi” è composta da La scuola dell’infanzia “Cassiani” è composta 5 sezioni in cui operano: da 4 sezioni in cui operano: • 12 insegnanti di sezione • 13 insegnanti di sezione • 1 insegnante specialista di religione • 1 insegnante specialista di religione cattolica cattolica • 2 insegnanti dell’organico Covid-19 • 2 insegnati dell’organico Covid-19 (di cui 1 P.T.) (di cui 1 P.T.) • 3 collaboratrici scolastiche • 2 collaboratrici scolastiche (+2 organico Covid-19) (+2 organico Covid-19) Insegnanti esperti esterni per alcuni progetti di arricchimento dell'offerta formativa (musica, inglese, laboratori) Complessivamente, nell'Istituto comprensivo, le sezioni sono 9, tre per ogni fascia di età, distribuite nei due plessi. INCARICHI DOCENTI AGAZZI CASSIANI Coordinatrice G. De Finis C. Bellei Addetta alla G. De Finis C. Bellei sicurezza TEMPI E SPAZI L’organizzazione dello spazio e del tempo e la loro strutturazione forniscono, sia dal punto di vista funzionale che didattico, risposte convenientemente proporzionate e specifiche alle esigenze del singolo bambino e del gruppo. Il ritmo della giornata educativa è definito tenendo presenti le finalità della scuola dell’Infanzia e alcuni criteri orientativi quali: ➢ soddisfare i bisogni primari del bambino; ➢ fornire al bambino dei punti di riferimento sicuri e costanti; ➢ salvaguardare il suo benessere psicofisico; ➢ proporre un armonico alternarsi di attività che richiedano una diversa ➢ intensità di impegno: attività libere e strutturate, esperienze socializzanti ed individuali. 5
GLI SPAZI DELLA SCUOLA Nell’A.S. 2020/2021 non è stato possibile strutturare spazi comuni come il salone, soprattutto per attività di intersezione; per il tracciamento di eventuali contagi, è stato necessario costituire per ogni sezione una “bolla”. Angoli e materiali sono stati allestiti, seppur in modo essenziale (per permettere la disinfezione) nelle sezioni e negli spazi esterni, che sono stati valorizzati, contestualizzati e utilizzati secondo un consapevole progetto di “Educazione all’aperto”. Angoli Motivazioni Arredamento e materiali Travestimenti A valenza affettiva ed espressiva, Cesta con vestiti e specchio libera. Attività grafica Per il disegno libero e per le attività a Tavoli e panchine, fogli di diverso tipo piccoli gruppi guidati. e dimensione, matite colorate e pennarelli. Costruzioni e pista Per esperienze di tipo ludico, Costruzioni, pista, automobiline. progettuale e manipolativo. Strutturazione del giardino Lo spazio esterno a disposizione della scuola è formato da un giardino arredato con maxi-strutture e con panche in legno. Seguendo le indicazioni ministeriali, è stata avviata nel mese di settembre una formazione a cui hanno preso parte tutti i docenti della Scuola dell’Infanzia; il tema era “Fare scuola nel chilometro zero educativo”, tenuto dal Dott. Emilio Bertoncini. La finalità del progetto formativo è quella di introdurre nella scuola pratiche di educazione all’aperto capaci di sollecitare sia gli apprendimenti autonomi dei bambini, sia quelli guidati dall’intervento adulto. In particolare, tra gli obiettivi ne sono stati posti alcuni coerenti con il “Piano Scuola 2020/2021…” del Ministero dell’Istruzione. Strutturazione delle aule Ogni aula ha un bagno interno e un antibagno. Gli spazi-aula sono strutturati come segue: SEZIONE 3 ANNI Angoli Motivazioni Arredamento e materiali Tappeto Per esperienze di tipo socio-affettivo ed Tappeti, cuscini, strumenti per espressivo-linguistico (routine didattica) appello, calendario ecc. Costruzioni Per esperienze di tipo manipolativo, Costruzioni di vario tipo, pista, progettuale, di assemblaggio e ludiche automobiline. Manipolazione Per esperienze di tipo espressivo, Materiali vari di manipolazione. plastico, progettuale e creativo. Lettura Per stimolare la curiosità verso il codice Salottino, libreria, libri vari. scritto, il confronto tra i pari, la formulazione di ipotesi. Angolo morbido Per rispondere a bisogni affettivi, emotivi, Tappeto morbido e pupazzi ludici. Angolo grafico Per attività grafiche e manipolative di Tavoli, sedie, pennarelli, carta e altri medio-grande gruppo. materiali di facile consumo. 6
SEZIONE 4 ANNI Angoli Motivazioni Arredamento e materiali Tappeto Come per la sezione 3 anni Come per la sezione 3 anni Lettura Come per la sezione 3 anni Come per la sezione 3 anni Costruzioni Come per la sezione 3 anni Come per la sezione 3 anni La casa delle bambole Per rispondere a bisogni affettivi, Arredamento per le bambole, emotivi e ludici bambole, accessori vari. Giochi strutturati Per lo sviluppo del senso logico e Giochi strutturati e semi-strutturati primo avvio a concetti matematici tipo domino, lotti, memory, puzzle, incastri vari, blocchi logici, numeri in colore ecc relativi all’età. Angolo grafico Per attività grafiche e manipolative Tavoli, sedie, pennarelli, carta e altri di medio-grande gruppo. materiali di facile consumo. SEZIONE 5 ANNI Angoli Motivazioni Arredamento e materiali Tappeto Come per la sezione 3 anni Come per la sezione 3 anni Lettura Come per la sezione 3 anni Come per la sezione 3 anni Costruzioni Come per la sezione 3 anni Come per la sezione 3 anni Giochi strutturati Come per la sezione 4 anni Come per la sezione 4 anni Scrittura Per stimolare l’approccio verso il Matite, colori, penne, gomme, codice scritto. squadre, colle e ogni altro materiale che si usa a scuola; timbri, lettere da ricalco, lettere magnetiche, lavagna magnetica, ecc. Libri con scritte particolari, banca delle parole, altre scritte. Astucci dei bambini, quadernoni. Angolo ascolto Per l’ascolto di fiabe e musiche in Cassette audio, registratore, tappeti, momenti liberi e per il cuscini. rilassamento. 7
Giornata tipo alla Scuola dell’Infanzia La giornata segue il ritmo che si ripete, quotidianamente scandito da quelle azioni che, oltre a soddisfare i bisogni primari dei bambini, consentono di instaurare relazioni significative tra adulto-bambini e bambino- bambino E' dalla ripetitività che nascono il ricordo, l'impressione della memoria, la previsione di quello che sta per accadere e, quindi, la sicurezza -L'ACCOGLIENZA: è il momento dell'ingresso quotidiano del bambino e del genitore alla scuola. -La CURA e L'IGIENE: sono momenti importanti e si ripetono più volte nell'arco della giornata; seguendo le indicazioni ministeriali, i bambini vengono sollecitati a lavare spesso le mani, soprattutto dopo essersi soffiati il naso, aver starnutito, dopo aver manipolato oggetti di uso comune. -Le PROPOSTE EDUCATIVE: sono momenti durante i quali il bambino, attraverso il gioco individuale o di gruppo, sperimenta e sviluppa abilità motorie, percettive, sociali, linguistiche e di pensiero. Nella Scuola dell’Infanzia è importante che si attivino forme di confronto per evidenziare diversi punti di vista e per co- costruire il percorso di conoscenza. Le attività sono pretesti affinché ogni bambino, ogni bambina si ponga delle domande; non è necessario che ogni domanda trovi una risposta ma è importante che ogni domanda generi un processo di ricerca. L’allenamento a questo esercizio abituerà i bambin* nella costruzione del pensiero computazionale. -Il RIORDINO: momento durante il quale i bambini sono responsabili degli oggetti e degli spazi utilizzati e, oltre ad essere una regola del vivere civile, un esercizio di democrazia per la condivisione del lavoro, è anche un’importante operazione di classificazione. -Il PRANZO: è un momento che rappresenta una delle esperienze più significative del passaggio dall’intimità familiare ad una situazione sociale nuova e più allargata; è un’occasione di autonomia poiché si mette in condizione il bambino di decidere sui propri bisogni, gusti, ma che susciti anche curiosità rispetto a cibi non abituali. Durante il pasto si creano occasioni conviviali, di confronto esplorazioni e sperimentazioni sensoriali sostenute spesso da un clima giocoso che crea un’atmosfera serena in cui ognuno è incentivato a fare da sè. -Il SONNO e IL RILASSAMENTO: sono bisogni fondamentali e rappresentano momenti particolari in cui l’insegnante formula proposte ed organizza situazioni adatte allo scopo (3 – 4 anni). I momenti di accompagnamento al sonno sono caratterizzati da brevi narrazioni, canzoncine, musica rilassante e dalla vicinanza fisica a quei bambini che hanno bisogni particolari. -ATTIVITÀ POMERIDIANE: momenti organizzati per i bambini di 5 anni utili al recupero di alcuni contenuti legati al potenziamento delle competenze e dell’acquisizione della lingua parlata. Si svolgono a partire dal mese di marzo e rientrano nelle attività del progetto ponte in continuità con la scuola primaria; prevedono laboratori con esperto e momenti sviluppati con le insegnanti curricolari. -La MERENDA: i bambini si ritrovano dopo il riposo, mangiano, conversano tra loro e con l'adulto. -L'USCITA: è il momento del ricongiungimento con i genitori ed è carico di forte emozione. 8
Giornata tipo: Orario Organizzazione 8:00 / 9:00* Entrata dei bambini, attività di gioco libero negli angoli delle Sezioni o in giardino 9:00 / 9:30 Riordino del materiale, appello, calendario, conversazioni 9:30 / 11:15 Attività curricolari di piccolo o grande gruppo con interventi individualizzati, anche all’aperto 11:15 / 11:30 Gioco libero in salone o in giardino 11:30 / 11:40 Preparazione al pranzo 11:40 / 12:15 Pranzo 12:15 / 13:00 Attività ludica (prevalentemente all’aperto) 13:00 / 15:15 Riposo 15:15 / 15:45 Merenda 16:00 / 16:30 Uscita dei bambini 16:30 / 18:30 Uscita dei bambini che usufruiscono del prolungamento d’orario gestito dal Comune con educatori (Cooperativa appalto) *Causa Covid-19 nell’A.S. 2020/2021 l’orario di funzionamento della scuola è stato modificato, grazie a un accordo tra gli Istituti Comprensivi e il Comune di Maranello, portandolo a quello riportato. Progetti La scuola dell’infanzia è oggi più che mai aperta all’innovazione e partecipa all’arricchimento del piano dell’offerta formativa, elaborando dei progetti in cui i bambini diventano protagonisti, esploratori, costruttori del proprio sapere e consapevoli del loro impegno sociale. I progetti elencati di seguito, alcuni sono svolti dalle insegnanti di sezione, altri da esperti esterni. (Vedi PTOF) Progetti di intersezione Alla Scuola dell’Infanzia i bambini e le bambine hanno l’opportunità di approfondire e condividere con i compagni della loro sezione e delle altre sezioni, le conoscenze, attraverso percorsi educativi che offrono spunti ludici, manipolativi, di ricerca e di sperimentazione, soddisfacendo il bisogno educativo di ciascuno. Il confronto di intersezione in questo A.S. 2020/2021, è stato sospeso per la necessità di mantenere i gruppi sezioni stabili e di evitare interazioni tra loro. Non appena l’emergenza sanitaria sarà superata ripartiremo nell’elaborazione di questo importante progetto che contraddistingue le scuole del nostro istituto. 9
Progetto pedagogico Premessa Dell’istituto comprensivo “Carlo Stradi” fanno parte la scuola dell’infanzia “C. Cassiani” e la scuola dell’infanzia “S.lle Agazzi”. Sono presenti quattro sezioni nella scuola dell’infanzia Cassiani e cinque alle Agazzi. Ogni anno si accolgono tre sezioni di tre anni omogenee per età per un massimo di 25 bambini/e a sezione. Le iscrizioni si effettuano tramite l’ufficio unico del comune di Maranello che assegna gli alunni alle scuole del territorio sulla base di uno stradario scolastico. La scelta dei genitori e l’istituto, in base a una graduatoria, determina l’assegnazione ad uno dei due plessi dell’Istituto. Le scuole accolgono i bambini/e dalle 8.00 alle 16.00 per un totale di 40 ore settimanali. Sono presenti due docenti per sezione con compresenza per progetti, laboratori, uscite didattiche, attività alternative. Nel PTOF del sito sono presenti i progetti dell’offerta formativa, arricchiti da progetti finanziati dall’amministrazione comunale. Finalità Le scuole dell’infanzia accolgono i bambini e le loro famiglie. Sia la nostra Costituzione, che le normative europee, sottolineano come “Ogni bambino abbia diritto alla cura e ad un’educazione di qualità”. Le scuole dell’infanzia “C.Cassiani” e “S.lle Agazzi, coerentemente con il Curricolo Nazionale della scuola dell’infanzia, hanno la finalità di “promuovere, assieme alla famiglia, lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e di avviare i bambini alla cittadinanza”. Bambini soggetti attivi e competenti Le nostre scuole credono nei bambini, quali soggetti attivi e competenti, capaci di intessere relazioni con tutta la comunità scolastica (coetanei, insegnanti e altri adulti di riferimento, come i collaboratori scolastici). Credono altresì, nella creatività dei bambini: come direbbe Bruno Munari, ”è importante saper custodire e coltivare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la passione di comunicare e condividere”. Nella scuola il bambino cresce competente e co-progetta la conoscenza: lavorare coi bambini è quindi una vera e propria missione e significa aiutarli a sviluppare il loro senso creativo e la curiosità verso il mondo. La relazione educativa All’interno delle nostre scuole la dimensione relazionale è fondamentale. La scuola è, infatti, uno spazio dove il bambino ha bisogno di trovare sicurezza emotiva, affetti e benessere. La relazione educativa, di cui l’insegnante è partner e responsabile, mira a rendere il bambino protagonista, a favorire la cooperazione e a sostenere i processi di apprendimento. La personalizzazione dell’apprendimento all’interno di un percorso di costruzione comunitario “L’interazione sociale è l’origine e il motore dell’apprendimento” (Vygotskji) Ogni bambino ha un percorso personalizzato, che tiene conto della sua unicità, dei suoi bisogni e dei suoi tempi. Nelle esperienze scolastiche quotidiane e nel confronto con i compagni, infatti, i bambini incontrano conoscenze, che si modificano e arricchiscono continuamente nelle interazioni con gli altri. I bambini sono co- costruttori nel processo di apprendimento: il loro protagonismo, le loro rielaborazioni e le loro domande sono generatori di nuovi apprendimenti. Il gioco Il gioco rappresenta il linguaggio dei bambini ed è alla base dell’apprendimento, perché favorisce la crescita dal punto di vista sociale, cognitivo e affettivo. Attraverso il gioco il bambino esprime e costruisce il proprio punto di vista sul mondo e fa esperienza del suo “esistere” (Anna Bondioli). 10
Comunità educante La scuola persegue la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica e la creazione di un legame di fiducia, dove riconoscersi corresponsabili e co-partecipi nella crescita dei bambini, per poter dare continuità e coerenza alle esperienze educative del bambino Inclusione Particolare attenzione è dedicata anche all’accoglienza dei bambini in situazione di disabilità e/o disagio; secondo l’idea del pedagogista Sergio Neri “non esistono persone non educabili”. Le scuole rappresentano, per questi bambini, un contesto relazionale privilegiato di inclusione. Viene perseguita l’inclusione e la partecipazione dei bambini alla vita della sezione, nel rispetto dei tempi del bambino stesso. La progettazione e l’organizzazione dei servizi Progettazione, osservazione e documentazione Progettazione/osservazione/documentazione rappresentano tre momenti ricorsivi del lavoro con i bambini. La progettazione costituisce la trama dell’intenzionalità educativa. L’ascolto e l’osservazione delle sollecitazioni, degli interessi, delle competenze e degli snodi problematici sono momenti fondamentali per l’insegnante, per poterli integrare nel percorso educativo. Il percorso educativo viene “fotografato” e reso visibile, attraverso diverse forme di documentazione, come i pannelli fotografici all’esterno delle sezioni e altro materiale di tipo fotografico e non, consegnato direttamente alle famiglie. Criteri e modalità organizzative dei contesti Relazioni, spazi e tempi Gli spazi fisici sono spazi accessibili, accoglienti, che cercano di rispondere al bisogno di sicurezza/intimità, ma al tempo stesso di esplorazione/socialità. Lo spazio delle sezioni viene allestito, in modo da essere riconoscibile per i bambini e da favorire la loro autonomia. Lo spazio è, altresì, uno spazio flessibile e modificabile. All’interno della giornata educativa si cerca un’integrazione tra momenti di cura, relazione e apprendimento e le “routines scolastiche” rappresentano una “base sicura” per i bambini e ne regolano i ritmi della giornata. All’interno della giornata si cerca di perseguire un’integrazione anche tra tempi individuali e i tempi della vita del gruppo. Proposte educative Le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia” rappresentano il riferimento a partire dal quale viene stilata una progettazione educativa annuale. Tutte le proposte educative rappresentano anche occasione di “educazione civica”; infatti, nel gruppo i bambini imparano ad autoregolarsi, a mediare e ad essere attenti anche agli altri. I bambini imparano ad attendere il proprio turno. I cento linguaggi “Sosteniamo che tutti i linguaggi dei bambini nascano con loro. La curiosità e la conoscenza rifiutano, sin degli inizi, le cose semplici ed isolate: amano trovare misure e relazioni di situazioni complesse. È qui che si aspettano l’aiuto e la verità degli adulti” (Malaguzzi, 1987) Il bambino, come essere umano, possiede diversi linguaggi, differenti forme di pensiero, di espressione, di ragionamento, di relazione l’altro, ed è capace di un pensiero che intreccia e non separa le dimensioni dell’esperienza. All’interno delle nostre scuole, cerchiamo di offrire molteplici proposte espressive attraverso molteplici materiali. Il disegno, la pittura, la manipolazione diventano espressione di vissuti emotivi, di storie e possibilità di invenzioni. Crediamo che solo mediante il “fare esperienza”, i bambini possano veramente conoscere. Cerchiamo di valorizzare tutti i linguaggi espressivi: corporeo, grafico-pittorico, musicale, teatrale, attribuendo loro pari dignità. 11
Ambiente naturale Altrettanta attenzione viene posta all’ambiente naturale, con il suo enorme potenziale di apprendimento. Nella scuola trova posto il “Manifesto dei diritti naturali di bambini e bambine”, in cui Gianfranco Zavalloni ci indica la strada verso “un’educazione libera a contatto con la natura, lenta e non violenta”. L’ambiente naturale, interessante per i bambini, permette di fare esperienze sensoriali dirette (toccare, annusare, osservare...) e permette di sperimentare la pazienza, l’attesa, lo stupore. Permette, inoltre, di fare ipotesi, di sperimentare le ipotesi, e di discuterle con i compagni. Coding L’apprendimento della lingua e degli altri codici espressivi, grafici e corporei non avvengono in modo lineare, ma attraverso errori e sperimentazioni. “Fare coding significa mettere i bambini in condizione di eseguire o inventare una serie di istruzioni in sequenza per raggiungere un obiettivo; in altre parole, è costruire, risolvere, ragionare… è sviluppare il pensiero computazionale”. Alessandra Serra, docente esperta del Servizio Marconi – USR Emilia Romagna. Importante non è trovare risposte, ma generare domande. Continuità 0/6 Per garantire l’organicità del percorso di apprendimento, sia interno all’Istituto che territoriale, le due scuole partecipano a momenti di confronto sul tema della continuità 0-6 e progettano momenti di incontro e continuità sia con le educatrici del nido, che con le insegnanti di scuola primaria. Partecipazione delle famiglie Le famiglie non sono solo utenti dei due servizi, ma sono corresponsabili del percorso. La partecipazione delle famiglie avviene in fase di accoglienza, durante le assemblee, i colloqui, le feste e i laboratori. Ogni famiglia ha una propria storia e una propria unicità, compito della scuola è valorizzare le differenze e cercare di costituire una “comunità educante” Il gruppo di lavoro educativo La collegialità e il confronto pedagogico tra le insegnanti rappresentano un aspetto fondamentale del lavoro educativo. La formazione in servizio e l’aggiornamento obbligatori sono uno strumento per rafforzare la dimensione collegiale. Negli ultimi anni, con il supporto del coordinamento pedagogico, si è cercato di favorire un senso di appartenenza territoriale, mediante l’adesione al percorso formativo proposto dall’Unione del Distretto Ceramico. Anche la partecipazione a tavoli di lavoro territoriali sul tema della continuità costituisce un momento di confronto importante per il gruppo di lavoro. 12
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