Si celebrano i 70 anni di vita della Casa del Pescatore - Il Mascalzone
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Si celebrano i 70 anni di vita della Casa del Pescatore San Benedetto del Tronto – Sabato 29 giugno, alle 10, nella sede di viale Marinai d’Italia, si svolgerà una cerimonia commemorativa in occasione dei 70 anni dall’inaugurazione della Casa del Pescatore. L’iniziativa, curata dall’Associazione Pescatori Sambenedettesi con il patrocinio del Comune, vedrà, dopo i saluti delle autorità, l’intervento di Giuseppe Merlini, archivista storico del Comune che traccerà un percorso storico della vita dell’edificio, dalla Lega dei Pescatori fino a giorni nostri. Fu infatti nel 1949, per l’esattezza il 10 di aprile, dopo appena dieci mesi dalla richiesta di autorizzazione al Comune di San Benedetto del Tronto e dopo soli sette mesi dall’avvio dei lavori, con una spesa totale di circa 20 milioni, che si svolse la cerimonia inaugurale della “Casa del Pescatore”, fortemente voluta da Michele Fiscaletti segretario della locale sezione della Federazione Nazionale Lavoratori della Pesca (meglio nota come “Lega”).
La “Casa del Pescatore” di San Benedetto, opera del geometra Cesare Grifi, fu la prima a sorgere tra quelle che si realizzarono nei maggiori centri costieri della penisola e fu costruita grazie alla somma raccolta dalla classe marinara sambenedettese, senza speciali contributi governativi o altre forme di finanziamento. Con la “Casa del Pescatore” i nostri marinai poterono, così, trovare conforto e riposo durante i brevi periodi di sosta lavorativa in un ampio e luminoso salone per le riunioni, in uno spaccio cooperativo e in una serie di servizi quali bagni, docce, barbieria, sale giochi, bar, biblioteca e sala di lettura, sala ritrovo, impianto telefonico. Il 18 marzo 1995 diversi pescatori in pensione appartenenti ad alcune famiglie rappresentative dell’universo peschereccio fondarono l’Associazione Pescatori Sambenedettesi e tre anni dopo, anche grazie all’interessamento del Circolo dei Sambenedettesi, essa ebbe come sede quell’edificio che, nel frattempo, aveva perso la principale funzione per cui era sorto accogliendo per un periodo l’officina meccanica per la scuola di avviamento professionale – IAL.
Prima selezione di Miss Italia 2019 a Villa Rosa Lo stabilimento balneare Club 28 di Villa Rosa ha ospitato la prima selezione di Miss Italia 2019 nella provincia di Teramo. Una serata ventosa e dalla temperatura gradevole ha fatto da cornice all’evento che ha richiamato un folto pubblico, composto in gran parte da turisti che già affollano la nota località turistica della riviera teramana. La vittoria è andata alla diciottenne di Spoltore Ludovica Cerasi, che ha bissato in pochi giorni la prima affermazione che aveva conquistato nella selezione di Vasto, impreziosita dalla presenza come presidentessa di giuria di Valeria Marini. La bella Ludovica ha conquistato la fascia di Miss Club 28. Al secondo posto, con il titolo di Miss Rocchetta Bellezza, si è piazzata Giovanna Morcone, 20 anni di Roseto, seguita dall’altra ventenne Greta Torzolini, di Alba Adriatica, da Michela Mucciante, 23 anni di S. Giovanni Teatino, dalla ventiduenne di Tolentino Sara Passarini e dall’anconetana venticinquenne Sara Labidi. Ad allietare la serata ha provveduto il cantante piceno Andrea Petrucci che ha cantato due brani, molto graditi dal pubblico che non ha mancato di applaudirli a scena aperta. Andrea, figlio di arquatani, è messaggero di forza e speranza delle popolazioni colpite dal sisma, nel quale anch’egli ha person una sua parente e da settembre del 2017 è testimonial per Ascoli Piceno della campagna nazionale ”Io non rischio” organizzata da Croce Rossa Italiana, Protezione Civile e Guardia Nazionale Ambientale. Nel febbraio 2018 esce il video
di ‘’Polvere e sassi nel cuore ‘’, le cui immagini e la musica lasciano senza parole il pubblico. «La finale regionale delle Marche – ha detto il patron Mimmo Del Moro – si svolgerà questa volta a Loreto nella serata del 23 agosto, mentre quella abruzzese è stata confermata a Roccaraso per il giorno dopo. Abbiamo già una quarantina di serate confermate, con il debutto di Scorcelletti e il graditissimo ritorno di Acquasanta Terme. A San Benedetto, oltre che da noi al Club 23, sfileremo ai Bagni Andrea, ma mi dispiace di non riuscire a organizzare una serata nel centro di San Benedetto o a Porto d’Ascoli. Abbiamo già definito alcune finali regionali di fascia, come Miss Miluna Marche a Servigliano, Miss Rocchetta Bellezza a Caldarola, Miss Sport a Porto Potenza Picena, Miss Cinema a Numana, ma anche a Colonnella dove eleggeremo Miss Eleganza Abruzzo». Per iscriversi alle prossime selezioni del concorso basta recarsi sul sito www.missitalia.it oppure contattare l’agenzia Pai di San Benedetto del Tronto, esclusivista per Marche e Abruzzo ai numeri di telefono 0735/85785 o 0735/781537, oppure inviando una e-mail all’indirizzo agenziapai.miss@libero.it . Agli stessi recapiti possono rivolgersi amministrazioni comunali, Pro Loco, locali pubblici e associazioni di ogni tipo per richiedere di ospitare la carovana della bellezza griffata Miss Italia. Terza giornata Passaggi Festival Cerimonia di inaugurazione ufficiale. Gli ospiti, Rita dalla Chiesa, Francesco Delzio, Gerardo Greco, Polo Del Debbio e il sottosegretario di Stato Guido Guidesi. Destinazione Luna
pillole di allunaggio dalle Teche Rai. Fano, 25 giugno 2019 – Rita dalla Chiesa, Francesco Delzio, Gerardo Greco, Paolo Del Debbio e il sottosegretario di Stato Guido Guidesi sono gli ospiti della terza giornata di Passaggi Festival della Saggistica a Fano (PU) fino al 30 giugno. Cominciamo con il tributo ad uno dei grandi traguardi dell’uomo raggiunti nel ‘900. Nel 50° anniversario del primo allunaggio del 20 luglio 1969, il festival propone, in collaborazione con Rai Teche, e nel ricordo del giornalista Andrea Barbato – cui è intitolato il premio nell’ambito di Passaggi, assegnato quest’anno a Riccardo Iacona – propone una serie di filmati dal titolo “Destinazione Luna”, che saranno trasmessi nel maxischermo della piazza centrale. Si tratta in alcuni casi di preziose immagini inedite, con protagonisti Barbato ed altri giornalisti Rai, come Piero Angela, Ruggero Orlando, Gustavo Selva, Tito Stagno; immagini arrivate a Fano grazie alla disponibilità del direttore di Rai Teche Maria Pia Ammirati e della funzionaria Francesca Maria Cadin. Un interessante e nostalgico tuffo nel passato in forma di pillole, selezionate e montate dal videomaker di Passaggi, Giacomo Temeroli, che saranno proiettate ogni giorno prima o dopo le presentazioni librarie. Dopo gli interventi degli amministratori cittadini e regionali, il primo ospite che aprirà la rassegna Grandi Autori in piazza XX Settembre è la conduttrice Rita dalla Chiesa che presenta l’autobiografia “Mi salvo da sola” (Mondadori), una vita di amore e di forza raccontata a partire dalla morte del padre, il generale dei carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa, assassinato dalla mafia il 3 settembre 1982. A conversare con lei sarà il noto giornalista di Rete 4, Paolo Del Debbio. La giornata libraria, però, si aprirà alle ore 19.00 a Palazzo
De Pili (Casarredo) con l’ultimo appuntamento di “Libri in Cortile”. Francesco Delzio, executive vice president del gruppo Atlantia ha scritto un libro dal titolo “La Ribellione delle Imprese” (Rubbettino) nel quale analizza il radicale cambiamento del rapporto tra la società e gli imprenditori che troppo spesso non si sentono rappresentati dalla politica. A Passaggi ne parlerà con il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guido Guidesi, entrambi intervistati dal giornalista Gerardo Greco. La “Madonna della Rosa” da San Placido di Ussita torna a “casa”: Camerino – Viene restituita alla sua gente dopo un cammino di restauro condotto generosamente e magistralmente dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma. La statua in terracotta, contornata di rose di plastica con
corone ed ex voto, segno di grande devozione per gli abitanti del minuscolo e bellissimo borgo, era stata ritrovata, all’indomani del terremoto dai carabinieri per la tutela del patrimonio artistico disintegrata in centinaia di frammenti azzurri: più di 350 reperti sono stati classificati e conservati, insieme a migliaia di altre opere danneggiate. L’immagine della Madonnina distrutta in mille pezzi gira sui social e su diverse locandine suscitando una commozione tale da far decidere una precedenza prioritaria per il suo restauro. L’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, proprietaria del bene, acconsente immediatamente all’esecuzione del lavoro. Comincia così il paziente lavoro da parte dell’Istituto; vengono poi recuperati altri pezzi mancanti e la statua adesso è in piedi, elegante e splendida con tutti suoi ex voto recuperati e restaurati. E sono in molti a gridare al miracolo o, comunque, ad un fatto eccezionale, frutto della caparbietà di tante persone e di esperti che non si sono voluti arrendere alla furia devastatrice del terremoto che ha duramente provato queste zone dall’agosto all’ottobre del 2016. Giovedì 27 giugno p.v. alle ore 16.30 nella Chiesa del Seminario di Camerino viene raccontato il lavoro di recupero dei tanti frammenti a cura dei Funzionari del MiBAC, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche e del Nucleo CC Tutela Patrimonio Culturale. Viene illustrato, inoltre, il laborioso restauro compiuto dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma.
Ussita, UniMc coordina il recupero dell’archivio comunale E’ partito il progetto “Archivi del sisma”, che coinvolge Ateneo, Soprintendenza, Vigili del Fuoco, Carabinieri, aziende e professionisti dei beni culturali. Il prof. Valacchi: “Un momento di ricerca scientifica tradotta in impegno civico”. Ussita – E’ partito da Ussita il recupero degli archivi del cratere marchigiano, in particolare quelli dei centri lungo la dorsale appenninica colpiti a morte dal sisma. Si tratta del progetto “Archivi del sisma”, coordinato dal prof. Federico Valacchi dell’Università di Macerata, che ha preso il via in questi giorni. Nel piccolo comune montano, uno dei più colpiti dai terremoti del 2016, si è lavorato al recupero dei fondi conservati nell’archivio comunale, in corso di trasferimento alla Biblioteca storico-francescana e picena “San Giacomo della Marca” di Falconara Marittima per le azioni di riordino, condizionamento e inventariazione.
Gli archivi saranno strumento concreto di ricostruzione di identità locali che il terremoto ha letteralmente polverizzato nella loro espressione fisica. Ogni intervento sarà documentato passo dopo passo, a partire dalle delicate operazioni di trasferimento filmate da una troupe di Sky. Le attività di recupero saranno articolate in una serie di azioni di archivistica attiva applicata, sia nelle premesse progettuali che nella realizzazione dei diversi interventi, tesi soprattutto a dare un senso alla valorizzazione e alle teorie scientifiche più avanzate attraverso l’impiego delle tecnologie informatiche e di diversi canali di comunicazione. I soggetti coinvolti sono molteplici: Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche, Università di Macerata, comparti locali dei Vigili del Fuoco, Nucleo Tutela patrimonio culturaledell’Arma dei Carabinieri delle Marche e dell’Abruzzo con sede ad Ancona, aziende del settore dei beni culturali, fra cui la Gallo Pomi Servizi srl, e, naturalmente, archivisti. Dopo le delicate fasi di recupero e messa in sicurezza del patrimonio documentario, il gruppo di lavoro coinvolgerà altri portatori di interesse e altre competenze interdisciplinari. “Questo intervento – spiega il prof. Valacchi – può essere un progetto pilota di archivistica civile e un momento di ricerca scientifica tradotta in impegno civico e, al contempo, un passo verso il riconoscimento delle professionalità operanti nei beni culturali. Archivistica, dunque, al servizio di identità concrete, molto concrete”.
Primi risultati del progetto “GenerAzione” della Provincia Torna a nuovo splendore l’antico percorso de Lu Vurghe di Acquasanta Terme Acquasanta Terme – Il progetto “GenerAzione” messo in campo dalla Provincia per la fruizione sostenibile di beni artistici e ambientali del territorio, con protagonisti giovani residenti nei Comuni colpiti dal sisma, sta dando i suoi primi importanti frutti. Giovedì 27, alle 18, verrà inaugurato l’antico percorso de Lu Vurghe in località Paggese di Acquasanta Terme. La storia di questo comprensorio è da sempre legata all’acqua e alle sue capacità curative. Si narra che consoli e legionari romani ritrovassero in questi luoghi salute e vigore. Dopo il saluto del presidente della Provincia Sergio Fabiani e del sindaco di Acquasanta Sante Stangoni, si svolgerà la passeggiata lungo il sentiero che si snoda dal centro Asa speleo club alle sorgenti di acqua sulfurea. Quindi un momento di musica e convivialità concluderà la serata. In particolare, il progetto del Cea Acquasanta prevede il recupero dei “sentieri dell’Acquasanta”,” in funzione di una maggiore accessibilità, la creazione di pacchetti turistici a basso impatto ambientale per la valorizzazione di aree
nell’alta valle del Tronto e l’attivazione e gestione di un servizio informativo e di prenotazione per visite libere o guidate rivolte ad un target giovanile. “Il progetto “GenerAzione, a cavallo tra l’ambito ambientale e quello della fruibilità di spazi e beni pubblici locali – spiega il presidente Fabiani – è rivolto a intraprendere un percorso virtuoso di “attivazione” dei giovani creando nuove opportunità di lavoro con figure professionali operanti nel turismo sostenibile e nel campo delle attività didattico ricreative. Punta di diamante di queste azioni – prosegue Fabiani – sono i Centri di Educazione Ambientale del territorio riconosciuti dalla Regione Marche ed i Comuni che li ospitano: Ascoli Piceno, Acquasanta Terme, Montemonaco, Offida. La Provincia è fortemente impegnata nel settore dell’educazione ambientale e della conoscenza delle aree protette, anche al fine di potenziare l’interesse verso la tutela della natura e la qualità ambientale”.
Con il FotoCineClub la poesia sambenedettese diventa immagine SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dal 28 giugno al Torrione c’è una nuova iniziativa culturale del Fotocineclub Sambenedettese che si annuncia assai suggestiva. Si intitola “La poesia sambenedettese diventa immagine” e prevede una mostra fotografica collettiva nella quale gli autori degli scatti si cimenteranno con l’abbinamento fra le loro opere ed i versi di un poeta sambenedettese, che sia in vernacolo o in italiano. L’interpretazione potrà essere della poesia in toto oppure di parti di essa. Ogni autore potrà esporre un massimo di tre foto, con annesso il brano al quale si è ispirato. L’inaugurazione è prevista alle ore 18 di sabato 29 giugno, presso la Torre dei Gualtieri al Paese Alto. La mostra rimarrà aperta fino all’11 luglio alle ore 21:15. Gli autori coinvolti nell’iniziativa sono Alessandra Brancaccio; Marina Brancaccio; Prometeo Camiscioli; Felice Ciotti; Alfredo Di Giuseppe; Serafina Esposto; Maurizio Gabrielli; Pierpaolo Giorgini; Nazzareno Lupi; Grazia Migliarelli; Quinto Oddi; Claudia Paolini; Alduino Pelosi; Mario Pignotti.
Al via Civitanova Danza CIVITANOVA DANZA: SABATO 29 GIUGNO AL VIA IL XXVI FESTIVAL CON CIVITANOVA DANZA IN FAMIGLIA LABORATORIO, APERICENA E AL TEATRO ANNIBAL CARO HOPERA BABY DI E.SPERIMENTI DANCE COMPANY Sabato 29 giugno si apre il sipario sul XXVI festival internazionale Civitanova Danza dedicato al maestro Enrico Cecchetti e promosso dal Comune di Civitanova Marche con l’Azienda Teatri di Civitanova, l’AMAT, la Regione Marche e il MiBAC. L’edizione 2019 conferma la struttura del festival con un ricco programma – curato da Gilberto Santini, direttore AMAT – che si articola in due sezioni, Festival nel festival e La notte della stella alle quali si aggiungono appuntamenti di grande prestigio e il Campus di alta formazione Civitanova Danza per Domani. Un cartellone ricco e articolato che si snoda tra debutti, stelle della danza mondiale, maratone danzate dal tramonto a notte fonda, momenti di approfondimento e formazione a conferma dello slogan Civitanova danza tutto che accompagna da qualche anno la manifestazione, a testimonianza da un lato all’aspirazione a riunire in sé i rappresentanti del mondo e delle diverse culture, dall’altro alla tensione ad una onnicomprensività dello sguardo per i diversi stili e linguaggi con cui la danza si esprime. L’inaugurazione del festival sabato 29 giugno al Teatro Annibal Caro è con Civitanova Danza in famiglia, vera e propria festa per tutta la famiglia con E.Sperimenti Dance Company, occasione per grandi e piccini per divertirsi e
partecipare all’inizio di questo viaggio nelle diverse espressioni della danza. Dalle ore 16.30 bambini e adulti sono i protagonisti di Famiglie all’hopera. Gioco quasi serio di inclusione familiare, format laboratoriale intensivo per gruppi familiari con bambini da 5 anni che vogliano concedersi il piacere di vivere un’esperienza nel segno della bellezza e della leggerezza, in particolare confrontandosi con La Gazza Ladra di Gioachino Rossini. Il laboratorio è gratuito e riservato ai possessori di biglietto dello spettacoloHopera baby fino a esaurimento posti (prenotazioni al 3460956050). Segue – dopo l’apericena – alle ore 20 Hopera baby, uno spettacolo di E.Sperimenti Dance Company divertente ed energico di danza hip-hop su arie liriche classiche. La musica colta, quella delle arie d’opera o delle sinfonie, delle melodie simbolo del nostro grande repertorio che tutto il mondo ammira, è la vera protagonista di Hopera baby dove brilla la musica nella candida scena, melodie bellissime invitano lo spettatore a immergersi nel colorato mondo della fantasia per vivere con gioia la nuova esperienza in un gioco di suggestioni e atmosfere ironiche. Verdi, Leoncavallo, Rossini, Händel, Mozart e altri autori, risplendono nel tocco raffinato degli interpreti forti di un linguaggio teatrale, nuovo, contaminato, ma comunque di prezioso contenuto drammaturgico. Eleganza e humor sottile caratterizzano l’ensemble, maschile in prevalenza, di performer ‘sui generi’ diversi tra loro per linee, gestualità, fisicità e virtuosismo, capaci di coniugare la più classica delle tradizioni con gli stili di danza più all’avanguardia. Hopera baby, apprezzato fin dal suo debutto a Pechino e Shanghai, per la levità coreografica e l’arguzia con cui Federica Galimberti con de Virgiliis e Di Luzio ne hanno costruito l’architettura, è un cambio di prospettiva nell’approccio al patrimonio musicale colto da godere nella sua viva ‘freschezza’ e attualità, che avvicina così mondi diversi e lontani e contagia tutto il pubblico nel sorriso e nella leggerezza.
Informazioni e biglietti (8 euro): AMAT 071 2072439, Teatro Rossini 0733 812936 (nei giorni precedenti lo spettacolo dalle ore 18.30 alle ore 20.30), Teatro Annibal Caro 0733 892101 (nel giorno di spettacolo dalle ore 16), www.civitanovadanza.com. Grottammare “Città marchigiana della cultura” Il titolo è conferito annualmente dall’associazione Le Cento Città di Ancona L’associazione Le Cento Città ha conferito a Grottammare il titolo di “Città marchigiana della cultura” per l’anno 2019 “per la rilevante attività svolta negli anni a favore di durevoli iniziative di carattere culturale”. La consegna della targa è avvenuta domenica scorsa, nel Teatro dell’arancio. “Grottammare è una città che ha una visione e questo è fondamentale per produrre cultura – afferma la presidente de Le Cento Città, Mara Silvestrini – I criteri di assegnazione del titolo sono diversi e a mio parere la città ce li aveva tutti. Sicuramente, Grottammare ha dalla sua la durevolezza
nel tempo delle attività culturali, da ogni pretesto nasce un’iniziativa che si struttura nel tempo, il livello qualitativo delle singole iniziative, la quantità e poi la pluralità sia degli ambiti sia dei soggetti coinvolti”. Le Cento Città è un’associazione più che ventennale che ha sede ad Ancona ed è formata da studiosi, scienziati, ricercatori, imprenditori e donne /uomini che hanno dato lustro alle Marche. Si occupa di valorizzare il territorio marchigiano attraverso attività di visibilità e conoscenza del patrimonio artistico e ambientale regionale. A tal scopo, promuove e coordina studi ed azioni finalizzati a rafforzare l’identità culturale della regione Marche e a favorirne lo sviluppo economico e sociale, attraverso la conoscenza e la valorizzazione delle realtà esistenti, il recupero e la tutela del passato, la collaborazione tra soggetti pubblici e privati, la partecipazione al dialogo culturale sul piano interregionale ed europeo, nonché con le comunità marchigiane all’estero. Nell’annuario del titolo, città grandi come Pesaro e Fano, ma non solo: “Andiamo anche a premiare chi lavora per avere un’identità culturale. La scelta della commissione, che è avvenuta all’unanimità, è stata anche quella di premiare una realtà più piccola ma, secondo me, di esempio di come si possa costruire anche nel piccolo e anche con le difficoltà legate alla mancanza di fondi. Vedo in Grottammare una città creativa: un aspetto che ho colto è la rifunzionalizzare delle evidenze archeologiche e cioè non solo fare un’area archeologica, ma organizzarvi eventi e non lasciarle invisibili e sottratte alla gente. Mi riferisco al Bagno della Regina o alla Fonte del Latte”. “Questo premio è il riconoscimento di un percorso che non si è compiuto negli ultimi anni ma che affonda le radici nella fine degli anni ’90 – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – . Fu allora che la città si dotò di alcuni pilastri urbanistici e di alcune costanti nella sensibilità e nella programmazione
politica che hanno consentito a Grottammare, oggi, di avere un ruolo di primo piano nella regione per la presenza di strutture culturali, offerta di eventi, sensibilità nella valorizzazione storica e nella tutela del paesaggio, infine, per la centralità della cultura nella formazione dei cittadini”. 26.06.2019 dall’UniUrb Sigillo di Ateneo al poeta irlandese Paul Muldoon – Il 26 giugno la cerimonia a Palazzo Passionei – Mercoledì 26 giugno, il Rettore Vilberto Stocchi conferirà al poeta nordirlandese Paul Muldoon il Sigillo d’Ateneo dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. La cerimonia si svolgerà nella Sala della Tartaruga di Palazzo Passionei in via Valerio 9, a partire dalle ore 11,30. Dopo la consegna del Sigillo, Muldoon, introdotto dal professor Salvatore
Ritrovato, converserà con Luca Guerneri, traduttore e ricercatore all’University College London. Arricchirà l’incontro il reading di poesie a cura del Centro Teatrale Universitario Cesare Questa. «Voce di assoluto rilievo del panorama letterario a livello internazional e – illustra la motivazione del riconosciment o – Paul Muldoon è definito dal Time Literary Supplement “il più significativo poeta di lingua inglese nato dopo la seconda guerra mondiale”». Consacrato già dalla prima silloge, New Weather (1973), come presenza inedita nella letteratura anglofona, Muldoon unisce la sensibilità cattolica nordirlandese (è cresciuto in una famiglia di confessione cattolica e ha aderito al Belfast Group con, tra gli altri,
Seamus Heaney, di cui diventa allievo) alla più alta tradizione artistica inglese, in particolare alle frange di una poesia metafisica. Dopo l’esperienza come produttore alla BBC e il successivo trasferimento negli Stati Uniti in qualità di professore di Humanities a Princeton, nel 2003 ottiene il prestigioso Premio Pulitzer per la Poesia e nel 2017 il Queen’s Gold Medal for Poetry. Un’attività multiforme ha condotto Muldoon, anche musicista, a scrivere testi per canzoni, libri per l’infanzia e a raccogliere nel volume The End of the Poem (2006) gli elaborati di conferenze tenute a Oxford come Professor of Poetry. In serata, Paul Muldoon si esibirà con il gruppo blues The Black Cat Trio nel cortile del Collegio Raffaello, piazza della Repubblica 13, a partire dalle 21,30. La giornata è organizzata in collaborazione con il CTU Cesare Questa e Urbino e le Città del Libro Festival.
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