Ryoichi Kurokawa al-jabr (algebra)dal 14 set.2018-24 feb. Galleria Civica di Modena Santa Margherita Palazzo - Il Discorso
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Ryoichi Kurokawa al-jabr (algebra)dal 14 set.2018–24 feb. Galleria Civica di Modena Palazzo Santa Margherita FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE è lieta di presentare al- jabr(algebra), prima mostra personale in un’istituzione Italiana dell’artista giapponese Ryoichi Kurokawa, che inaugura venerdì 14 settembre 2018 alle ore 18 alla Galleria Civica di Modena, nella sede di Palazzo Santa Margherita, in occasione del festivalfilosofia 2018 dedicato quest’anno al tema della Verità. A cura di NODE – festival internazionale di musica elettronica e live media che si svolgerà a Modena dal 14 al 17 novembre 2018, l’esposizione raccoglie alcune tra le produzioni recenti più significative di Kurokawa, attraverso un percorso multisensoriale caratterizzato da imponenti opere audiovisive, installazioni, sculture e stampe digitali.
Ryoichi Kurokawa. ad/ab Atom. 2017 Installazione audiovisiva (7 display, audio 4 canali), 8 minuti © L’artista. Courtesy di GNRation. Foto: Hugo Sousa Originario di Osaka ma residente a Berlino, Kurokawa descrive i suoi lavori come sculture “time-based”, ovvero un’arte fondata sullo scorrimento temporale, dove suono e immagine si uniscono in modo indivisibile. Il suo linguaggio audiovisivo alterna complessità e semplicità combinandole in una sintesi affascinante. Sinfonie di suoni che, in combinazione con paesaggi digitali generati al computer, cambiano il modo in cui lo spettatore percepisce il reale. Il concetto di unione delle parti rappresenta il tema chiave della mostra, a cui si richiama il titolo al-jabr, radice araba da cui deriva il termine “algebra” la cui etimologia indica la ricomposizione delle parti di un insieme. Nelle opere in mostra si ripropongono concetti e metodologie quali
la decostruzione e la conseguente ricostruzione di elementi naturali (elementum, lttrans, renature), la riunione di strutture divise (oscillating continuum), la rielaborazione di leggi e dati scientifici (ad/ab Atom, unfold.alt, unfold.mod). Tali metolologie ricordano una versione moderna e tecnologicamente avanzata della tecnica artistica del kintsugi, ideata alla fine del 1400 da ceramisti giapponesi per riparare tazze e vasi, in cui le linee di rottura sono evidenziate con polvere d’oro che rende la fragilità il loro punto di forza. Il kintsugi non è solo un concetto artistico ma ha profonde radici nell’estetica del wabi-sabi, la visione del mondo tipica della cultura giapponese fondata sull’accettazione della transitorietà delle cose che echeggia anche nella poetica di Kurokawa. Ryoichi Kurokawa ad/ab Atom 2017 Installazione audiovisiva (7 display, audio 4 canali), 8 minuti © L’artista. Courtesy di GNRation. Foto: Hugo Sousa
Ne costituisce un esempio la serie elementum (2018): fiori essiccati e pressati che hanno perso la loro bellezza originale sono riassemblati dall’artista e arricchiti da un intervento su vetro creato attraverso un processo di elaborazione digitale dell’immagine che sembra collegare i vari frammenti e dare al fiore nuova vita valorizzandone il processo di decadenza. In maniera analoga le grafiche astratte della serie lttrans(2018), e le sculture appartenenti alla serie renature::bc-class (2015) possono essere percepite come immagini di fiori e insetti, ma, avvicinandosi gradualmente, si rivelano un insieme di filamenti e particelle: si tratta quindi di una rappresentazione digitale del vero in cui viene reso visibile il processo di ricostruzione, esattamente come avviene nel Kintsugi. L’osservazione della natura per Kurokawa è intesa come analisi scientifica e negli anni il suo interesse verso questo tema lo ha portato a coinvolgere sempre più spesso membri di istituti di ricerca nel processo creativo. L’installazione audiovisiva unfold.alt (2016) trae ispirazione dalle ultime scoperte nel campo dell’astrofisica e cerca di tradurre i fenomeni che caratterizzano la formazione e l‘evoluzione delle stelle. Per realizzarla, Kurokawa si è avvalso della collaborazione di Vincent Minier, astrofisico dell’Istituto di ricerca sulle leggi fondamentali dell’Universo che fa parte della Fundamental Research Division del CEA-Irfu, Paris-Saclay di Parigi.
Ryoichi Kurokawa oscillating continuum 2013 Scultura audiovisiva (2 display quadrati, audio 2 canali), 924 x 800 x 422 mm, 8 minuti © L’artista. Courtesy Fondation Boghossian In ad/ab Atom (2017) cambia l’ottica dello strumento: dal telescopio si passa al microscopio elettronico a scansione utilizzato per le ricerche sulle nanotecnologie. Realizzata durante una residenza presso l’INL, il Laboratorio internazionale di nanotecnologia iberica di Braga (Portogallo), l’opera è composta da sette schermi ad alta definizione posizionati in maniera elicoidale. Attraverso fenomeni audiovisivi generati dall’elaborazione di materiali quantistici, Kurokawa crea un viaggio nella scala nanoscopica in cui è possibile osservare l’estrema deformazione e astrazione del mondo atomico. Analogamente, la scultura audiovisiva oscillating continuum (2013) unisce l’infinitamente grande dell’universo e l’infinitamente piccolo, nel tentativo di rappresentare la costante ricerca
di equilibrio intrinseca in ogni forza e materia presente nel nostro universo. Quella di Ryoichi Kurokawa è un’arte che mira dunque a rendere accessibile al pubblico livelli di osservazione del vero altrimenti impossibili da decifrare, suggerendo affascinanti parallelismi con il mondo interiore. Ryoichi Kurokawa unfold.alt 2016 Installazione audiovisiva a singolo canale (videoproiezione 4K, audio 2 canali), 4 minuti © L’artista. Courtesy University of Salford Art Collection NODE – festival internazionale di musica elettronica e live media è la rassegna che da nove anni si dedica all’incontro delle arti visive con la musica, le arti performative, il cinema e le nuove tecnologie. La nuova edizione si svolgerà a Modena dal 14 al 17 novembre 2018 ospitando artisti provenienti da tutto il mondo scelti tra i più grandi esponenti della sensibilità digitale contemporanea. Una manifestazione di grande importanza all’interno del calendario eventi della città, capace di attirare in importanti luoghi culturalicome la Galleria Civica di Modena e il Teatro Storchi
un pubblico proveniente da tutta Italia per assistere ad anteprime nazionali e internazionali. NODE è una produzione Lemniscata in co-produzione con fuse*, realizzata grazie al contributo della Regione Emilia Romagna e dell’Assessorato alla cultura del Comune di Modena. www.nodefestival.com Galleria Civica di Modena fa parte – insieme al Museo della Figurina e Fondazione Fotografia Modena – di FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE, istituzione diretta da Diana Baldon e dedicata alla presentazione e alla promozione dell’arte e delle culture visive contemporanee. LIGNANO, GRAN FINALE DEGLI INCONTRI CON L’AUTORE E CON IL VINO: GIOVEDI’ 6 SET. Gran finale degli “Incontri con l’Autore e con il vino”, la rassegna estiva promossa dall’Associazione Lignano nel Terzo Millennio e curata dallo scrittore Alberto Garlini e dal tecnologo alimentare Giovanni Munisso. Giovedì 6 settembre alle 18.30 al Palapineta, Antonio Caprarica presenta Royal baby. Vite magnifiche e viziate degli eredi al trono (Sperling & Kupfer).
Royal Baby Cosa significa per un bambino essere l’erede al trono? All’apparenza, godere di privilegi inarrivabili per i comuni mortali, ma in realtà, ieri come oggi, anche essere sottoposti a regole e modelli di comportamento che sembrano studiati apposta per creare dei disadattati in lotta col proprio destino. Ne sa qualcosa Carlo d’Inghilterra, il più longevo pretendente alla Corona, al quale il libro dedica un vivace e accurato ritratto: a tre anni ha già imparato a fare l’inchino alla bisnonna, la regina Mary, e a quattordici viene spedito in un collegio gelido e isolato dove subisce, insieme a una disciplina da caserma, anche le umiliazioni dei bulli con cui divide la camerata. E se oggi i suoi figli e nipoti godono di trattamenti molto meno severi, l’attenzione ossessiva dei mass media rende l’esistenza di tutti loro piuttosto scomoda. Spostandosi avanti e indietro nel tempo, infilandosi nelle residenze reali di tutta Europa, Antonio Caprarica registra con brio e gusto per i particolari gli aspetti più significativi e curiosi della vita e dell’educazione di giovani principi e principesse: infanzie dorate o complessate; disgrazie scolastiche di zucconi coronati; eccessi e debiti di giovani viziosi; amori borghesi che si scontrano con la ragion di Stato. Le stanze dei bambini diventano così un insolito punto di osservazione per scrivere un nuovo, originale capitolo della storia delle famiglie reali.E per indagare,
attraverso le vite di famosi eredi – la regina Vittoria, Carlo e William d’Inghilterra, Vittorio Emanuele III di Savoia, Felipe di Spagna, Harald di Norvegia e altri ancora – il senso attuale di una istituzione che affida le sorti delle Nazioni a una lotteria genetica. Accompagnerà la serata la Gori Wines degustazione del Pinot nero Nemas I di Gori Wines (Nimis, Ud): il suo colore è rosso scarico con note granate, al naso è molto elegante con note di piccoli frutti di bosco quali ribes e lamponi. In bocca rivela tutta la sua eleganza e complessità con note fruttate sostenute da una fine tannicità che lo rende austero ma piacevole all’assaggio. Gusti di Frontiera Gorizia
dal 27 al 30 settembre Saranno questi i temi sviluppati durante il Salotto del Gusto che da giovedì 27 a domenica 30 settembre porterà a Gusti di Frontiera in Piazza Sant’Antonio a Gorizia un programma denso di appuntamenti, dibattiti, laboratori, cooking show, connessioni enogastronomiche inedite e tante opportunità per il pubblico di interagire con gli ospiti. Ogni pomeriggio si avvicenderanno un dibattito e un laboratorio con mostra assaggio per passare dalla teoria alla pratica in tempo reale mentre durante la mattina, nel contenitore denominato Salotto del Gusto Off, ci saranno delle finestre strutturate per raccontare le espressioni culturali e agroalimentari della regione e condividere tutto questo con il pubblico. Protagonisti il cibo, il vino e le altre eccellenze del territorio nelle loro diverse declinazioni: a raccontarli le Associazioni locali e gli Enti che guideranno i presenti in un percorso fatto di storia, di contaminazioni e di tipicità. Ed è proprio nello scenario storico che si inseriscono gli appuntamenti voluti dal Comune di Gorizia che rientrano nel progetto Gorizia 18/18 come a esempio quello di venerdì 28 settembre, dove “il strucolo in straza”, piatto contaminato dalle culture italiane, austriache, ungheresi e slovene, farà da protagonista. Filo conduttore il territorio, le sue radici, i suoi prodotti – valorizzati dai vari chef, ospiti che si susseguiranno nelle giornate del Salotto. Sotto la regia del Consorzio Tutela Vini del Collio, il Salotto del
Gusto 2018 ha anche l’onore di vedere grandi interlocutori pubblici collaborare attivamente al programma: Comune di Gorizia, Ersa, attraverso i prodotti DOP, AQUA e PAT, Promoturismo FVG, CCIAA Venezia Giulia, Fondazione Carigo. GLI OSPITI Hanno risposto positivamente al richiamo della manifestazione goriziana lo Chef Pâtissier Ernst Knam, giudice di Bake Off Italia e conosciuto come il “Re del cioccolato”, Giuliano Baldessari, ristorante Baldessari AQUA CRUA, una stella Michelin, giudice di TOP CHEF Italia, Diego Bongiovanni, noto chef piemontese della Prova del Cuoco, Farmer Street Food – dalla terra alla padella, lanciato in anteprima nazionale nella versione Street food in Friuli Venezia Giulia in occasione di Gusti di Frontiera. Madrina della manifestazione 2018 la chef Cristina Bowerman, una stella Michelin Romeo Chef@Baker di Roma che avrà anche il compito di elaborare una sua visione del famoso “strucolo in strazza” di Gorizia. Accanto agli chef, giornalisti tecnici e food and
Bongiovanni wine che avranno il compito di sviluppare, assieme agli ospiti i temi della manifestazione. Fra i nomi: Marco Buemi, giornalista Espresso, Rai e consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Carlo Passera, direttore di Identità Golose, e Marina Presello, volto noto di SKY nel compito di conduttrice ufficiale del Salotto del Gusto. IL PREMIO ETTORE ROMOLI L’appuntamento con il Premio Gusti di Frontiera è previsto per venerdì sera e sarà da quest’anno intitolato a Ettore Romoli, primo cittadino di Gorizia che ha lavorato per anni sostenendo la manifestazione e portandola ai livelli di oggi. La motivazione e i nomi dei vincitori saranno svelati il giorno stesso. Hanno collaborato al programma numerose istituzioni locali, in primis Gorizia a Tavola, ONAV Fvg e Accademia Italiana della Cucina, Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, le scuole di cucina della Regione Friuli Venezia Giulia. Molte anche le aziende regionali e nazionali che hanno supportato il Salotto del gusto attraverso i loro prodotti e servizi contribuendo così alla pianificazione di un evento di livello. Al pubblico della piazza verrà data l’opportunità di partecipare ai laboratori (attraverso un sistema di estrazioni in tempo reale) e, con un po’ di fortuna, lavorare fianco a fianco ai propri idoli a partire dalla giornata inaugurale con un
laboratorio sul cioccolato tenuto dal maestro Ernst Knam. Le scuole di cucina invieranno gli studenti per poter “rubare con gli occhi” dai grandi chef e, magari, essere a loro fianco per un supporto operativo. Un salotto del Gusto, questo, dove ogni protagonista locale è stato valorizzato al massimo dando non solo spazio espressivo ma anche opportunità di crescita e confronto con nomi illustri nazionali ed internazionali. Teatro Nuovo Giovanni da Udine Teatro Estate fa centro continua la campagna abbonamenti per la stagione 18/19 che inaugurerà il 23 set. Ottimi risultati di pubblico per la seconda stagione estiva del Giovanni da Udine, il cartellone fatto di tanto divertimento, acrobazie, magia, physical theatre, ballo e grande musica che ha animato il “Teatrone” fra giugno e agosto 2018 realizzato anche grazie al sostegno di Amga Energia & Servizi, società del Gruppo Hera Com. Nel corso dei cinque spettacoli proposti sono stati infatti venduti oltre 3300 biglietti superando così del 32 per cento i risultati del cartellone estivo precedente, che aveva registrato oltre 2500 presenze a parità di appuntamenti. “Lo scorso anno Teatro Estate ha rappresentato una vera novità
per il pubblico, abituato a trovare chiuse le porte del Giovanni da Udine nei mesi più caldi – spiega il presidente della Fondazione Paolo Vidali –. Se già nel 2017 i riscontri sono stati più che positivi, quest’anno possiamo dirci ancora più soddisfatti: i risultati confermano infatti il Teatro Nuovo quale punto di riferimento imprescindibile nel panorama culturale cittadino anche durante la stagione estiva”. Sul podio degli spettacoli più gettonati della rassegna estiva si colloca lo show del giovanissimo mago Luca Bono,L’Illusionista(957 presenze).Gettonatissimi anche i super acrobatici Black Blues Brothers (730 spettatori)e Night Garden, lo spettacolo di danza e physical theatre della compagnia eVolution Dance Theater (677 spettatori). Grande successo anche pergli speciali laboratori dedicati sia ai più piccoli che agli adulti, Storie in Barcaccia a cura di Margherita Mattotti ed Eloisa Gozzi, e per gli aperitivi con dj set allestiti nel dehor del teatro in collaborazione con la caffetteria e goloseria Dolcemente Amici. Al Teatro Giovanni da Udine intanto fervono i preparativi per la 22ma stagione di prosa, musica e danza che aprirà ufficialmente i battenti domenica 23 settembre alle 20.45 con l’atteso concerto della Philharmonia Orchestra diretta da Esa- Pekka Salonen, realtà fra le più illustri e applaudite d’Europa. Avviata anche la campagana abbonamenti con la prima fase delle conferme (fino a giovedì 6 settembre), durante la quale gli abbonati alla scorsa stagione potranno replicare tipo e formula di sottoscrizione eventualmente cambiando posto, settore e turno. Per le variazioni di abbonamento e formula ci sarà invece a disposizione la data di sabato 8 settembre. Da martedì 11 settembre infine, spazio ai nuovi abbonati che potranno scegliere la formula a posto fisso o a posto libero. L’abbonamento potrà essere sottoscritto nella biglietteria del
teatro ma anche, per alcune specifiche tipologie, sul sito www.teatroudine.it (dall’11 settembre). Sono inoltre aperte le prevendite per le Lezioni di Storia – Guerre Civili,ciclo di 7conferenze in programma sempre la domenica mattina realizzate in collaborazione con Editori Laterza. Orari Biglietteria durante la campagna abbonamenti (dal 27 agosto al 19 settembre 2018): da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 giorni di chiusura: festivi e 7 e 10 settembre (date riservate ai rappresentanti di Associazioni e Circoli convenzionati, su appuntamento). Per informazioni, modalità di sottoscrizione abbonamenti e prevendite: tel. 0432 248418 (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00); biglietteria@teatroudine.it; Musica contemporanea a Forlì per Crisalide Festival Gli inauditi universi sonori di Enrico Malatesta e di Carlo Siega arricchiranno la venticinquesima edizione della manifestazione curata da Masque teatro. Lo storico Festival Crisalide, diretto a Forlì da Masque teatro, torna e, per la venticinquesima edizione in programma dall’1 al 16 settembre, si dà come titolo-tema L’esperienza selvaggia. In calendario anche due dense giornate in cui artisti e studiosi da tutta Italia presenteranno in successione una quantità di brevi atti
performativi e di pensiero. È in questo fecondo contesto che si collocano i concerti di due talentuosi esponenti della musica contemporanea nazionale e internazionale. Sabato 8 settembre alle ore 23.15 il percussionista Enrico Malatesta proporrà il concerto Rudimenti. Pratica del tamburo, «dispositivo di ricerca dedicato alle superfici e alla produzione di suono intesa come forma di movimento». In questa performance Malatesta indaga «le relazioni corpo-suono-spazio, la vitalità e la morfologia dei materiali e il poliritmo, inteso come configurazione ecologica di eventi multipli». Enrico Malatesta è un percussionista e ricercatore indipendente attivo in ambiti sperimentali posti tra musica, performance e intervento site-specific; la sua pratica esplora la relazione suono-spazio-movimento e la vitalità dei materiali con particolare attenzione alle superfici, alle modalità di ascolto e alla definizione di informazioni multiple attraverso un approccio ecologico e sostenibile allo strumento percussivo. Sabato 15 settembre, sempre alle ore 23.15, il chitarrista elettrico Carlo Siegapresenterà il concerto Meta–estensioni: «La composizione di Marco Momi che eseguirò allontana lo strumento dai classici riferimenti rock , con un uso dell’elettronica fissa che rompe il suono originale della chitarra verso una dimensione più astratta. In Hotbird dell’americano Mike Frengel, l’elettronica si comporta come estensione del suono originale, intersecandosi in tempo reale con lo strumento in modo unico, divenendo meta- strumento». Carlo Siega, conclusi gli studi presso il Conservatorio di Venezia a pieni voti e lode, ha frequentato il corso di chitarra elettrica presso la Scuola Civica di Musica a Milano, perfezionandosi successivamente in Belgio presso l’ICTUS Academy. Premiato in diversi concorsi e con borse di studio, è risultato vincitore del prestigioso Kranichsteiner Musikpreis per l’interpretazione ai Ferienkurse für die Neue Musik di Darmstadt nel 2018.
Entrambi i concerti avranno luogo al teatro Félix Guattari (Ex Filanda Maiani) in Via Orto del Fuoco 3 a Forlì. Crisalide si realizza con il contributo e il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Romagna Acque – Società delle Fonti. Info: Masque teatro – 393 9707741, www.crisalidefestival.eu Siena con gli occhi di un bambino nelle foto di Marco Zamperini dal 8 al 22 set. Siena con gli occhi di un bambino mostra fotografica di Marco Zamperini, a cura di Stefano Andrei 8 settembre – 22 settembre SIENA, via Cecco Angiolieri 13 – Info 338 8642824 apertura tutti i giorni dalle ore
18 alle ore 22 ingresso libero Siena Siena con gli occhi di un bambino”: è un punto di vista inedito e originale quello che caratterizza gli scatti della mostra fotografica di Marco Zamperini, che dal prossimo 8 settembre al 22 settembre sarà allestita a Siena nello spazio espositivo di via Cecco Angiolieri, 13 (ingresso libero – vernissage sabato 8 settembre ore 18). Zamperini, fotografo senese, regala alla sua città un viaggio emotivo ed emozionale che prende il via da una domanda: vi è mai capitato di tornare in un luogo frequentato da bambini e di rimanere sorpresi perché lo ricordavi diverso e molto più grande di come lo vedete adesso? E così, armato di grandangolo Marco Zamperini torna nei luoghi della sua infanzia alla ricerca di quel punto di vista che li rendeva enormi e magici al suo sguardo di bambino.
Siena Siena Ne ricava immagini che mostrano una Siena insolita, intima e bellissima, fatta di prospettive verticali che si infrangono in strade perfette, tracciate nel cielo. Un mondo pieno di poesia, dove i confini si fondono con l’infinito e che è proprio di chi guarda tutto col naso all’insù con stupore e meraviglia. Ed è la “meraviglia” il fil rouge che lega gli scatti di Zamperini: “Siena con gli occhi di un bambino” è un lavoro che nasce dalla volontà di ritornare piccoli, spogliarsi di visioni preconcette e recuperare la capacità di guardare, sognando.
Siena Siena Un cammino che dalla fotografia arriva dritto all’anima, invitando lo spettatore a osservare da una prospettiva differente, a portare lo sguardo dal basso verso l’alto in maniera mai scontata e mai banale, ma interiore, intima, profonda. La mostra, curata da Stefano Andrei e realizzata in collaborazione con Liberamente Osteria, sarà aperta ogni giorno dalle ore 18 alle ore 22 ad ingresso libero e sarà arricchita da una video istallazione con immagini dedicate a Siena di Marco Zamperini. Durante l’orario di apertura l’autore sarà disponibile a omaggiare di una “foto ritratto” i visitatori interessati. PORDENONE : COMUNICATO STAMPA
Biblioteca: Mostra fotografica “Il soffio degli antenati” . Antropologia e fotografia si incontrano nella mostra fotografica “Il soffio degli antenati” allestita nella sala esposizioni della Biblioteca civica di piazza XX Settembre che verrà inaugurata giovedì 6 settembre alle 18.00. Rimarrà aperta fino al 20 ottobre e sarà visitabile dal martedì al sabato ore 9.00– 19.00 con ingresso libero. Il progetto, realizzato da Marco Aime con la produzione della Fondazione Palazzo Ducale di Genova, propone una lettura visiva dell’Africa e delle sue molteplici anime in un racconto suggestivo e poetico, accostando gli aspetti umani alle rappresentazioni fotografiche Una mostra di parole e di immagini, in cui tradizionali proverbi africani accompagnano gli scatti realizzati dall’autore in Mali, Benin, Ghana, Malawi, Tanzania, Congo e Algeria.“E’ un viaggio nella tradizione africana” – commenta l’autore Marco Aime – “Una serie di fotografie che tenta di restituirne la vitale bellezza specchiandola nell’antica e icastica saggezza dei proverbi. Alla carica sapienziale della cultura orale si affiancano così delle concrete microstorie, spesso riassunte in un volto scolpito dalle fatiche della vita o in un luminoso sorriso. Un percorso fatto non solo di molteplici incontri, fra l’autore con le persone ritratte, ma anche di due sguardi in un gioco di rimandi intrecciati. Settantasette immagini – prosegue Aime – che evocano alcuni aspetti fondamentali del mondo africano: la vecchiaia, la solidarietà, la famiglia, l’amicizia. Il soffio degli antenati – dal titolo ispirato ai versi di Birago Diop, poeta senegalese che aderì al movimento della Negritudine – intende catturare e reinterpretare il misterioso sapere che proviene dal passato e forse rappresenta l’ultimo soffio di una storia che finisce, ma la cui forza
evocativa sopravviverà ancora, se sapremo ascoltarla” La mostra patrocinata dal Comune di Pordenone – assessorato alla cultura – è organizzata nell’ambito di Dedica Incontra dall’Associazione culturale Thesis, in collaborazione con la Biblioteca civica, gode del contributo della Regione FVG e di Turismo FVG ed è sostenuta della BCC Pordenonese. Biblioteca: L’attore nell’antica Roma, Dell’attore nell’antica Roma, del ciclo di incontri “L’attore tra arte, tecnica e mestiere”, ne parlerà Carlo Pontesilli, mercoledì 5 settembre alle 18 nella sala conferenza della Biblioteca civica di Piazza XX Settembre. Verrà affrontato appunto il ruolo dell’attore nell’antica Roma, che non è più l’interprete di gesta eroiche e mitologiche come nell’antica Greca, ma è impiegato tra feste trionfali, mimi e giostre. Superato nel gradimento popolare dai gladiatori che combattevano nelle arene, l’attore è interprete di una teatralità effimera, relegato a spettacoli infimi e volgari, reclutato fra gli schiavi e i liberti, che socialmente equivalevano agli infames.
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