Ryoichi Kurokawa al-jabr (algebra)dal 14 set.2018-24 feb. Galleria Civica di Modena Santa Margherita Palazzo - Il Discorso

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Ryoichi Kurokawa al-jabr (algebra)dal 14 set.2018-24 feb. Galleria Civica di Modena Santa Margherita Palazzo - Il Discorso
Ryoichi   Kurokawa  al-jabr
(algebra)dal 14 set.2018–24
feb.   Galleria  Civica  di
Modena     Palazzo    Santa
Margherita
FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE è lieta di presentare al-
jabr(algebra), prima mostra personale in un’istituzione
Italiana dell’artista giapponese Ryoichi Kurokawa, che
inaugura venerdì 14 settembre 2018 alle ore 18 alla Galleria
Civica di Modena, nella sede di Palazzo Santa Margherita, in
occasione del festivalfilosofia 2018 dedicato quest’anno al
tema della Verità. A cura di NODE – festival internazionale di
musica elettronica e live media che si svolgerà a Modena dal
14 al 17 novembre 2018, l’esposizione raccoglie alcune tra le
produzioni recenti più significative di Kurokawa, attraverso
un percorso multisensoriale caratterizzato da imponenti opere
audiovisive, installazioni, sculture e stampe digitali.
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Ryoichi Kurokawa. ad/ab Atom. 2017
Installazione audiovisiva (7 display, audio 4 canali), 8
minuti
© L’artista. Courtesy di GNRation. Foto: Hugo Sousa

Originario di Osaka ma residente a Berlino, Kurokawa descrive
i suoi lavori come sculture “time-based”, ovvero un’arte
fondata sullo scorrimento temporale, dove suono e immagine si
uniscono in modo indivisibile. Il suo linguaggio audiovisivo
alterna complessità e semplicità combinandole in una sintesi
affascinante. Sinfonie di suoni che, in combinazione con
paesaggi digitali generati al computer, cambiano il modo in
cui lo spettatore percepisce il reale.

Il concetto di unione delle parti rappresenta il tema chiave
della mostra, a cui si richiama il titolo al-jabr, radice
araba da cui deriva il termine “algebra” la cui etimologia
indica la ricomposizione delle parti di un insieme. Nelle
opere in mostra si ripropongono concetti e metodologie quali
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la decostruzione e la conseguente ricostruzione di elementi
naturali (elementum, lttrans, renature), la riunione di
strutture divise (oscillating continuum), la rielaborazione di
leggi e dati scientifici (ad/ab Atom, unfold.alt, unfold.mod).
Tali metolologie ricordano una versione moderna e
tecnologicamente avanzata della tecnica artistica del
kintsugi, ideata alla fine del 1400 da ceramisti giapponesi
per riparare tazze e vasi, in cui le linee di rottura sono
evidenziate con polvere d’oro che rende la fragilità il loro
punto di forza. Il kintsugi non è solo un concetto artistico
ma ha profonde radici nell’estetica del wabi-sabi, la visione
del mondo tipica della cultura giapponese fondata
sull’accettazione della transitorietà delle cose che echeggia
anche nella poetica di Kurokawa.

Ryoichi Kurokawa ad/ab Atom 2017
Installazione audiovisiva (7 display, audio 4 canali), 8
minuti
© L’artista. Courtesy di GNRation. Foto: Hugo Sousa
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Ne costituisce un esempio la serie elementum (2018): fiori
essiccati e pressati che hanno perso la loro bellezza
originale sono riassemblati dall’artista e arricchiti da un
intervento su vetro creato attraverso un processo di
elaborazione digitale dell’immagine che sembra collegare i
vari frammenti e dare al fiore nuova vita valorizzandone il
processo di decadenza. In maniera analoga le grafiche astratte
della serie lttrans(2018), e le sculture appartenenti alla
serie renature::bc-class (2015) possono essere percepite come
immagini di fiori e insetti, ma, avvicinandosi gradualmente,
si rivelano un insieme di filamenti e particelle: si tratta
quindi di una rappresentazione digitale del vero in cui viene
reso visibile il processo di ricostruzione, esattamente come
avviene nel Kintsugi.

L’osservazione della natura per Kurokawa è intesa come analisi
scientifica e negli anni il suo interesse verso questo tema lo
ha portato a coinvolgere sempre più spesso membri di istituti
di ricerca nel processo creativo. L’installazione audiovisiva
unfold.alt (2016) trae ispirazione dalle ultime scoperte nel
campo dell’astrofisica e cerca di tradurre i fenomeni che
caratterizzano la formazione e l‘evoluzione delle stelle. Per
realizzarla, Kurokawa si è avvalso della collaborazione di
Vincent Minier, astrofisico dell’Istituto di ricerca sulle
leggi fondamentali dell’Universo che fa parte della
Fundamental Research Division del CEA-Irfu, Paris-Saclay di
Parigi.
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Ryoichi Kurokawa oscillating continuum 2013
Scultura audiovisiva (2 display quadrati, audio 2 canali), 924
x 800 x 422 mm, 8 minuti © L’artista. Courtesy Fondation
Boghossian

In ad/ab Atom (2017) cambia l’ottica dello strumento: dal
telescopio si passa al microscopio elettronico a scansione
utilizzato per le ricerche sulle nanotecnologie. Realizzata
durante una residenza presso l’INL, il Laboratorio
internazionale di nanotecnologia iberica di Braga
(Portogallo), l’opera è composta da sette schermi ad alta
definizione posizionati in maniera elicoidale. Attraverso
fenomeni audiovisivi generati dall’elaborazione di materiali
quantistici, Kurokawa crea un viaggio nella scala nanoscopica
in cui è possibile osservare l’estrema deformazione e
astrazione del mondo atomico. Analogamente, la scultura
audiovisiva     oscillating    continuum    (2013)    unisce
l’infinitamente grande dell’universo e l’infinitamente
piccolo, nel tentativo di rappresentare la costante ricerca
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di equilibrio intrinseca in ogni forza e materia presente nel
nostro universo.

Quella di Ryoichi Kurokawa è un’arte che mira dunque a rendere
accessibile al pubblico livelli di osservazione del vero
altrimenti impossibili da decifrare, suggerendo affascinanti
parallelismi con il mondo interiore.

Ryoichi Kurokawa unfold.alt 2016
Installazione audiovisiva a singolo canale (videoproiezione
4K, audio 2 canali), 4 minuti © L’artista. Courtesy University
of Salford Art Collection

NODE – festival internazionale di musica elettronica e live
media è la rassegna che da nove anni si dedica all’incontro
delle arti visive con la musica, le arti performative, il
cinema e le nuove tecnologie. La nuova edizione si svolgerà a
Modena dal 14 al 17 novembre 2018 ospitando artisti
provenienti da tutto il mondo scelti tra i più grandi
esponenti della sensibilità digitale contemporanea. Una
manifestazione di grande importanza all’interno del calendario
eventi della città, capace di attirare in importanti luoghi
culturalicome la Galleria Civica di Modena e il Teatro Storchi
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un pubblico proveniente da tutta Italia per assistere ad
anteprime nazionali e internazionali.

NODE è una produzione Lemniscata in co-produzione con fuse*,
realizzata grazie al contributo della Regione Emilia Romagna e
dell’Assessorato       alla    cultura     del   Comune     di
Modena. www.nodefestival.com

Galleria Civica di Modena fa parte – insieme al Museo della
Figurina e Fondazione Fotografia Modena – di FONDAZIONE MODENA
ARTI VISIVE, istituzione diretta da Diana Baldon e dedicata
alla presentazione e alla promozione dell’arte e delle culture
visive contemporanee.

LIGNANO, GRAN FINALE DEGLI
INCONTRI CON L’AUTORE E CON
IL VINO: GIOVEDI’ 6 SET.
Gran finale degli “Incontri con l’Autore e con il vino”, la
rassegna estiva promossa dall’Associazione Lignano nel Terzo
Millennio e curata dallo scrittore Alberto Garlini e dal
tecnologo alimentare Giovanni Munisso. Giovedì 6 settembre
alle 18.30 al Palapineta, Antonio Caprarica presenta Royal
baby. Vite magnifiche e viziate degli eredi al trono (Sperling
& Kupfer).
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Royal Baby

Cosa significa per un bambino essere l’erede al trono?
All’apparenza, godere di privilegi inarrivabili per i comuni
mortali, ma in realtà, ieri come oggi, anche essere sottoposti
a regole e modelli di comportamento che sembrano studiati
apposta per creare dei disadattati in lotta col proprio
destino. Ne sa qualcosa Carlo d’Inghilterra, il più longevo
pretendente alla Corona, al quale il libro dedica un vivace e
accurato ritratto: a tre anni ha già imparato a fare l’inchino
alla bisnonna, la regina Mary, e a quattordici viene spedito
in un collegio gelido e isolato dove subisce, insieme a una
disciplina da caserma, anche le umiliazioni dei bulli con cui
divide la camerata. E se oggi i suoi figli e nipoti godono di
trattamenti molto meno severi, l’attenzione ossessiva dei mass
media rende l’esistenza di tutti loro piuttosto scomoda.
Spostandosi avanti e indietro nel tempo, infilandosi nelle
residenze reali di tutta Europa, Antonio Caprarica registra
con brio e gusto per i particolari gli aspetti più
significativi e curiosi della vita e dell’educazione di
giovani principi e principesse: infanzie dorate o complessate;
disgrazie scolastiche di zucconi coronati; eccessi e debiti di
giovani viziosi; amori borghesi che si scontrano con la ragion
di Stato. Le stanze dei bambini diventano così un insolito
punto di osservazione per scrivere un nuovo, originale
capitolo della storia delle famiglie reali.E per indagare,
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attraverso le vite di famosi eredi – la regina Vittoria, Carlo
e William d’Inghilterra, Vittorio Emanuele III di Savoia,
Felipe di Spagna, Harald di Norvegia e altri ancora – il senso
attuale di una istituzione che affida le sorti delle Nazioni a
una lotteria genetica. Accompagnerà la serata la

                                                   Gori Wines

degustazione del Pinot nero Nemas I di Gori Wines (Nimis, Ud):
il suo colore è rosso scarico con note granate, al naso è
molto elegante con note di piccoli frutti di bosco quali ribes
e lamponi. In bocca rivela tutta la sua eleganza e complessità
con note fruttate sostenute da una fine tannicità che lo rende
austero ma piacevole all’assaggio.

Gusti di Frontiera Gorizia
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dal 27 al 30 settembre
Saranno questi i temi sviluppati durante il Salotto del Gusto
che da giovedì 27 a domenica 30 settembre porterà a Gusti di
Frontiera in Piazza Sant’Antonio a Gorizia un programma denso
di appuntamenti, dibattiti, laboratori, cooking show,
connessioni enogastronomiche inedite e tante opportunità per
il pubblico di interagire con gli ospiti.

Ogni       pomeriggio         si
avvicenderanno un dibattito e un
laboratorio con mostra assaggio
per passare dalla teoria alla
pratica in tempo reale mentre
durante    la    mattina,    nel
contenitore denominato Salotto
del Gusto Off, ci saranno delle
finestre strutturate per raccontare le espressioni culturali e
agroalimentari della regione e condividere tutto questo con il
pubblico. Protagonisti il cibo, il vino e le altre eccellenze
del territorio nelle loro diverse declinazioni: a raccontarli
le Associazioni locali e gli Enti che guideranno i presenti in
un percorso fatto di storia, di contaminazioni e di tipicità.
Ed è proprio nello scenario storico che si inseriscono gli
appuntamenti voluti dal Comune di Gorizia che rientrano nel
progetto Gorizia 18/18 come a esempio quello di venerdì 28
                             settembre, dove “il strucolo in
                             straza”, piatto contaminato
                             dalle     culture    italiane,
                             austriache, ungheresi e slovene,
                             farà da protagonista. Filo
                             conduttore il territorio, le sue
                             radici, i suoi prodotti –
                             valorizzati dai vari chef,
ospiti che si susseguiranno nelle giornate del Salotto. Sotto
la regia del Consorzio Tutela Vini del Collio, il Salotto del
Gusto 2018 ha anche l’onore di vedere grandi interlocutori
pubblici collaborare attivamente al programma: Comune di
Gorizia, Ersa, attraverso i prodotti DOP, AQUA e PAT,
Promoturismo FVG, CCIAA Venezia Giulia, Fondazione Carigo.

GLI OSPITI

Hanno risposto positivamente al richiamo della manifestazione
goriziana lo Chef Pâtissier Ernst Knam, giudice di Bake Off
Italia e conosciuto come il “Re del cioccolato”, Giuliano
Baldessari, ristorante

                                 Baldessari

AQUA CRUA, una stella Michelin, giudice di TOP CHEF Italia,
Diego Bongiovanni, noto chef piemontese della Prova del Cuoco,
Farmer Street Food – dalla terra alla padella, lanciato in
anteprima nazionale nella versione Street food in Friuli
Venezia Giulia in occasione di Gusti di Frontiera. Madrina
della manifestazione 2018 la chef Cristina Bowerman, una
stella Michelin Romeo Chef@Baker di Roma che avrà anche il
compito di elaborare una sua visione del famoso “strucolo in
strazza” di Gorizia. Accanto agli chef, giornalisti tecnici e
food and
Bongiovanni

wine che avranno il compito di sviluppare, assieme agli ospiti
i temi della manifestazione. Fra i nomi: Marco Buemi,
giornalista Espresso, Rai e consulente della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, Carlo Passera, direttore di Identità
Golose, e Marina Presello, volto noto di SKY nel compito di
conduttrice ufficiale del Salotto del Gusto.

IL PREMIO ETTORE ROMOLI

L’appuntamento con il Premio Gusti di Frontiera è previsto per
venerdì sera e sarà da quest’anno intitolato a Ettore Romoli,
primo cittadino di Gorizia che ha lavorato per anni sostenendo
la manifestazione e portandola ai livelli di oggi. La
motivazione e i nomi dei vincitori saranno svelati il giorno
stesso.

Hanno collaborato al programma numerose istituzioni locali, in
primis Gorizia a Tavola, ONAV Fvg e Accademia Italiana della
Cucina, Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, le scuole di
cucina della Regione Friuli Venezia Giulia. Molte anche le
aziende regionali e nazionali che hanno supportato il Salotto
del gusto attraverso i loro prodotti e servizi contribuendo
così alla pianificazione di un evento di livello. Al pubblico
della piazza verrà data l’opportunità di partecipare ai
laboratori (attraverso un sistema di estrazioni in tempo
reale) e, con un po’ di fortuna, lavorare fianco a fianco ai
propri idoli a partire dalla giornata inaugurale con un
laboratorio sul cioccolato tenuto dal maestro Ernst Knam. Le
scuole di cucina invieranno gli studenti per poter “rubare con
gli occhi” dai grandi chef e, magari, essere a loro fianco per
un supporto operativo. Un salotto del Gusto, questo, dove ogni
protagonista locale è stato valorizzato al massimo dando non
solo spazio espressivo ma anche opportunità di crescita e
confronto con nomi illustri nazionali ed internazionali.

Teatro Nuovo Giovanni da
Udine Teatro Estate fa centro
continua     la     campagna
abbonamenti per la stagione
18/19 che inaugurerà il 23
set.
Ottimi risultati di pubblico per la seconda stagione estiva
del Giovanni da Udine, il cartellone fatto di tanto
divertimento, acrobazie, magia, physical theatre, ballo e
grande musica che ha animato il “Teatrone” fra giugno e agosto
2018 realizzato anche grazie al sostegno di Amga Energia &
Servizi, società del Gruppo Hera Com.

Nel corso dei cinque spettacoli proposti sono stati infatti
venduti oltre 3300 biglietti superando così del 32 per cento i
risultati del cartellone estivo precedente, che aveva
registrato oltre 2500 presenze a parità di appuntamenti.

“Lo scorso anno Teatro Estate ha rappresentato una vera novità
per il pubblico, abituato a trovare chiuse le porte del
Giovanni da Udine nei mesi più caldi – spiega il presidente
della Fondazione Paolo Vidali –. Se già nel 2017 i riscontri
sono stati più che positivi, quest’anno possiamo dirci ancora
più soddisfatti: i risultati confermano infatti il Teatro
Nuovo quale punto di riferimento imprescindibile nel panorama
culturale cittadino anche durante la stagione estiva”.

Sul podio degli spettacoli più gettonati della rassegna estiva
si colloca lo show del giovanissimo mago Luca
Bono,L’Illusionista(957 presenze).Gettonatissimi anche i super
acrobatici Black Blues Brothers (730 spettatori)e Night
Garden, lo spettacolo di danza e physical theatre della
compagnia eVolution Dance Theater (677 spettatori).

Grande successo anche pergli speciali laboratori dedicati sia
ai più piccoli che agli adulti, Storie in Barcaccia a cura di
Margherita Mattotti ed Eloisa Gozzi, e per gli aperitivi con
dj set allestiti nel dehor del teatro in collaborazione con la
caffetteria e goloseria Dolcemente Amici.

Al Teatro Giovanni da Udine intanto fervono i preparativi per
la 22ma stagione di prosa, musica e danza che aprirà
ufficialmente i battenti domenica 23 settembre alle 20.45 con
l’atteso concerto della Philharmonia Orchestra diretta da Esa-
Pekka Salonen, realtà fra le più illustri e applaudite
d’Europa.

Avviata anche la campagana abbonamenti con la prima fase delle
conferme (fino a giovedì 6 settembre), durante la quale gli
abbonati alla scorsa stagione potranno replicare tipo e
formula di sottoscrizione eventualmente cambiando posto,
settore e turno. Per le variazioni di abbonamento e formula ci
sarà invece a disposizione la data di sabato 8 settembre. Da
martedì 11 settembre infine, spazio ai nuovi abbonati che
potranno scegliere la formula a posto fisso o a posto libero.

L’abbonamento potrà essere sottoscritto nella biglietteria del
teatro ma anche, per alcune specifiche tipologie, sul sito
www.teatroudine.it (dall’11 settembre).

Sono inoltre aperte le prevendite per le Lezioni di Storia –
Guerre Civili,ciclo di 7conferenze in programma sempre la
domenica mattina realizzate in collaborazione con Editori
Laterza.

Orari Biglietteria durante la campagna abbonamenti (dal 27
agosto al 19 settembre 2018):
da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle
19.00

giorni di chiusura: festivi e 7 e 10 settembre (date riservate
ai rappresentanti di Associazioni e Circoli convenzionati, su
appuntamento).

Per informazioni, modalità di sottoscrizione abbonamenti e
prevendite: tel. 0432 248418 (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle
17.00 alle 19.00); biglietteria@teatroudine.it;

Musica contemporanea a Forlì
per Crisalide Festival
Gli inauditi universi sonori di Enrico Malatesta e di Carlo
Siega arricchiranno la venticinquesima edizione della
manifestazione curata da Masque teatro. Lo storico Festival
Crisalide, diretto a Forlì da Masque teatro, torna e, per la
venticinquesima edizione in programma dall’1 al 16 settembre,
si dà come titolo-tema L’esperienza selvaggia. In calendario
anche due dense giornate in cui artisti e studiosi da tutta
Italia presenteranno in successione una quantità di brevi atti
performativi e di pensiero. È in questo fecondo contesto che
si collocano i concerti di due talentuosi esponenti della
musica contemporanea nazionale e internazionale.

Sabato 8 settembre alle ore 23.15 il percussionista Enrico
Malatesta proporrà il concerto Rudimenti. Pratica del tamburo,
«dispositivo di ricerca dedicato alle superfici e alla
produzione di suono intesa come forma di movimento». In questa
performance Malatesta indaga «le relazioni corpo-suono-spazio,
la vitalità e la morfologia dei materiali e il poliritmo,
inteso come configurazione ecologica di eventi multipli».
Enrico Malatesta è un percussionista e ricercatore
indipendente attivo in ambiti sperimentali posti tra musica,
performance e intervento site-specific; la sua pratica esplora
la relazione suono-spazio-movimento e la vitalità dei
materiali con particolare attenzione alle superfici, alle
modalità di ascolto e alla definizione di informazioni
multiple attraverso un approccio ecologico e sostenibile allo
strumento percussivo.

Sabato 15 settembre, sempre alle ore 23.15, il chitarrista
elettrico Carlo Siegapresenterà il concerto Meta–estensioni:
«La composizione di Marco Momi che eseguirò allontana lo
strumento dai classici riferimenti rock , con un uso
dell’elettronica fissa che rompe il suono originale della
chitarra verso una dimensione più astratta. In Hotbird
dell’americano Mike Frengel, l’elettronica si comporta come
estensione del suono originale, intersecandosi in tempo reale
con lo strumento in modo unico, divenendo meta-
strumento». Carlo Siega, conclusi gli studi presso il
Conservatorio di Venezia a pieni voti e lode, ha frequentato
il corso di chitarra elettrica presso la Scuola Civica di
Musica a Milano, perfezionandosi successivamente in Belgio
presso l’ICTUS Academy. Premiato in diversi concorsi e con
borse di studio, è risultato vincitore del prestigioso
Kranichsteiner Musikpreis per l’interpretazione ai Ferienkurse
für die Neue Musik di Darmstadt nel 2018.
Entrambi i concerti avranno luogo al teatro Félix Guattari (Ex
Filanda Maiani) in Via Orto del Fuoco 3 a Forlì.

Crisalide si realizza con il contributo e il sostegno di
Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei
Risparmi di Forlì, Romagna Acque – Società delle Fonti.

Info: Masque teatro – 393 9707741, www.crisalidefestival.eu

Siena con gli occhi di un
bambino nelle foto di Marco
Zamperini dal 8 al 22 set.

  Siena con gli occhi di un bambino

    mostra fotografica di Marco
Zamperini, a cura di Stefano Andrei

        8 settembre – 22 settembre

   SIENA, via Cecco Angiolieri 13 –
           Info 338 8642824

  apertura tutti i giorni dalle ore
18 alle ore 22 ingresso libero

Siena

Siena con gli occhi di un bambino”: è un punto di vista
inedito e originale quello che caratterizza gli scatti della
mostra fotografica di Marco Zamperini, che dal prossimo 8
settembre al 22 settembre sarà allestita a Siena nello spazio
espositivo di via Cecco Angiolieri, 13 (ingresso libero –
vernissage sabato 8 settembre ore 18).

Zamperini, fotografo senese, regala alla sua città un viaggio
emotivo ed emozionale che prende il via da una domanda: vi è
mai capitato di tornare in un luogo frequentato da bambini e
di rimanere sorpresi perché lo ricordavi diverso e molto più
grande di come lo vedete adesso? E così, armato di grandangolo
Marco Zamperini torna nei luoghi della sua infanzia alla
ricerca di quel punto di vista che li rendeva enormi e magici
al suo sguardo di bambino.
Siena                         Siena

Ne ricava immagini che mostrano una Siena insolita, intima e
bellissima, fatta di prospettive verticali che si infrangono
in strade perfette, tracciate nel cielo. Un mondo pieno di
poesia, dove i confini si fondono con l’infinito e che è
proprio di chi guarda tutto col naso all’insù con stupore e
meraviglia. Ed è la “meraviglia” il fil rouge che lega gli
scatti di Zamperini: “Siena con gli occhi di un bambino” è un
lavoro che nasce dalla volontà di ritornare piccoli,
spogliarsi di visioni preconcette e recuperare la capacità di
guardare, sognando.
Siena                         Siena

Un cammino che dalla fotografia arriva dritto all’anima,
invitando lo spettatore a osservare da una prospettiva
differente, a portare lo sguardo dal basso verso l’alto in
maniera mai scontata e mai banale, ma interiore, intima,
profonda. La mostra, curata da Stefano Andrei e realizzata in
collaborazione con Liberamente Osteria, sarà aperta ogni
giorno dalle ore 18 alle ore 22 ad ingresso libero e sarà
arricchita da una video istallazione con immagini dedicate a
Siena di Marco Zamperini.

Durante l’orario di apertura l’autore sarà disponibile a
omaggiare di una “foto ritratto” i visitatori interessati.

PORDENONE : COMUNICATO STAMPA
Biblioteca:           Mostra
fotografica “Il soffio degli
antenati” .
Antropologia e fotografia si incontrano nella mostra
fotografica “Il soffio degli antenati” allestita nella sala
esposizioni della Biblioteca civica di piazza XX Settembre che
verrà inaugurata giovedì 6 settembre alle 18.00. Rimarrà
aperta fino al 20 ottobre e sarà visitabile dal martedì al
sabato ore 9.00– 19.00 con ingresso libero. Il progetto,
realizzato da Marco Aime con la produzione della Fondazione
Palazzo Ducale di Genova, propone una lettura visiva
dell’Africa e delle sue molteplici anime in un racconto
suggestivo e poetico, accostando gli aspetti umani alle
rappresentazioni fotografiche Una mostra di parole e di
immagini, in cui tradizionali proverbi africani accompagnano
gli scatti realizzati dall’autore in Mali, Benin, Ghana,
Malawi, Tanzania, Congo e Algeria.“E’ un viaggio nella
tradizione africana” – commenta l’autore Marco Aime – “Una
serie di fotografie che tenta di restituirne la vitale
bellezza specchiandola nell’antica e icastica saggezza
dei proverbi. Alla carica sapienziale della cultura orale si
affiancano così delle concrete microstorie, spesso riassunte
in un volto scolpito dalle fatiche della vita o in un luminoso
sorriso. Un percorso fatto non solo di molteplici incontri,
fra l’autore con le persone ritratte, ma anche di due sguardi
in un gioco di rimandi intrecciati. Settantasette immagini –
prosegue Aime – che evocano alcuni aspetti fondamentali del
mondo africano: la vecchiaia, la solidarietà, la famiglia,
l’amicizia. Il soffio degli antenati – dal titolo ispirato ai
versi di Birago Diop, poeta senegalese che aderì al movimento
della Negritudine – intende catturare e reinterpretare il
misterioso sapere che proviene dal passato e forse rappresenta
l’ultimo soffio di una storia che finisce, ma la cui forza
evocativa sopravviverà ancora, se sapremo ascoltarla”

La mostra patrocinata dal Comune di Pordenone – assessorato
alla cultura – è organizzata nell’ambito di Dedica Incontra
dall’Associazione culturale Thesis, in collaborazione con la
Biblioteca civica, gode del contributo della Regione FVG e di
Turismo FVG ed è sostenuta della BCC Pordenonese.

Biblioteca: L’attore nell’antica Roma,

Dell’attore nell’antica Roma, del ciclo di incontri “L’attore
tra arte, tecnica e mestiere”, ne parlerà Carlo Pontesilli,
mercoledì 5 settembre alle 18 nella sala conferenza della
Biblioteca civica di Piazza XX Settembre. Verrà affrontato
appunto il ruolo dell’attore nell’antica Roma, che non è più
l’interprete di gesta eroiche e mitologiche come nell’antica
Greca, ma è impiegato tra feste trionfali, mimi e giostre.
Superato nel gradimento popolare dai gladiatori che
combattevano nelle arene, l’attore è interprete di una
teatralità effimera, relegato a spettacoli infimi e volgari,
reclutato fra gli schiavi e i liberti, che socialmente
equivalevano agli infames.
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