Comune di Cadoneghe venerdì, 14 giugno 2019

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Comune di Cadoneghe venerdì, 14 giugno 2019
Comune di Cadoneghe
  venerdì, 14 giugno 2019
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Comune di Cadoneghe
                                                      venerdì, 14 giugno 2019

Dicono di noi

 13/06/2019   ViaggiNews.com
 Estrazioni SuperEnalotto, Lotto, 10 e Lotto 13 giugno                                                                                                    3

 14/06/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 41
 Il primo atto di Schiesaro: via la bandiera della pace                                                                                                   6

 14/06/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 29
 Il sindaco toglie la bandiera della pace: bufera                                                                                                         7

 14/06/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 41
 Lovato si toglie molti sassolini e accusa Savio, Gastaldon e la Garato                                                                                   8

 14/06/2019   Il Mattino di Padova Pagina 38
 Parentele in consiglio a Limena e Albignasego                                                                                                            9

 14/06/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 41
 Rotatoria dopo il sottopasso, ruspe all' opera                                                                                                        10

 14/06/2019   Il Mattino di Padova Pagina 38
 Tolta bandiera della pace Rissa social «Va riappesa»                                                                                                     11

 14/06/2019   Corriere del Veneto (ed. Padova) Pagina 9                                                                             Davide D' Attino
 Tram, ripartenza a singhiozzo ancora fermo un terzo dei mezzi                                                                                         12

 13/06/2019   mattinopadova.it                                                                                    SILVIA QUARANTA, FELICE PADUANO
 Transito del Santo tra due ali di folla Oggi attesi in 20mila                                                                                         14

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Comune di Cadoneghe venerdì, 14 giugno 2019
[ § 2 1 1 2 0 2 7 4 § ]

                          giovedì 13 giugno 2019

                                                                                 ViaggiNews.com
                                                                                          Dicono di noi

                          Estrazioni SuperEnalotto, Lotto, 10 e Lotto 13 giugno

                          Segui con noi le estrazioni di SuperEnalotto, Lotto e 10 e Lotto di oggi
                          giovedì 13 giugno 2019: pronti a scoprire in tempo reale i numeri di tutte
                          le ruote e la sestina fortunata.Secondo appuntamento settimanale con
                          Lotto, SuperEnalotto e 10 e Lotto . Il Jackpot del gioco più seguito dagli
                          italiani è davvero molto ambito: ha superato infatti i 160 milioni di euro e
                          vale esattamente 168,1 milioni di euro , il montepremi in questo momento
                          più alto in Europa e al mondo. Il Jackpot è anche al secondo posto tra le
                          cifre più alte mai vinte al SuperEnalotto, avendo superato i 163,5 milioni
                          di euro vinti a Vibo Valentia il 27 ottobre 2016. L' ultimo 6 risale
                          praticamente a un anno fa ed è stato estratto il 24 giugno 2018.Il Lotto si
                          è aperto molto bene: il 2 gennaio vinti a Tufino, nel napoletano, 133.500
                          euro per effetto di una quaterna sui numeri 1-14-20-21 della ruota di
                          Napoli. Il 3 gennaio, invece, assegnati 90mila euro a Ruvo di Puglia per
                          effetto di un terno secco giocato sulla ruota di Bari sui numeri 14-17-50. Il
                          5 gennaio, la quaterna 22, 37, 56, 90 giocata sulla ruota di Napoli vale
                          122.500 euro finiti a Salerno. 8 gennaio: a Cadoneghe (PD) terno da
                          250mila euro sulla ruota di Torino. Sabato 12 gennaio la vincita più alta al
                          momento: una cinquina da 306mila euro per effetto di una giocata sui numeri 4-25-39-48-57 sulla ruota di Firenze,
                          indovinata a Caivano, provincia di Napoli. Il 24 gennaio quella che finora è la vincita più alta del 2019: 630mila euro ,
                          grazie alla quaterna 5, 50, 55, 56 realizzata a Cafasse , comune di 3mila abitanti nella provincia di Torino. Il 31
                          gennaio, a Eboli realizzata una vincita pari a 124.500 euro , per effetto di una quaterna sulla ruota Nazionale. La
                          vincita più alta al 10 e Lotto , al momento, è stata realizzata a Pomezia : vinti 200mila euro il 3 gennaio. Nell'
                          estrazione del 15 gennaio, vinti 100mila euro a Potenza Picena , provincia di Macerata. Il 22 gennaio 100mila euro
                          sono invece andati a Genova . Altri 100mila ero sono finiti il 24 gennaio a Moncalieri . Al SuperEnalotto, invece, nell'
                          estrazione di martedì 15 gennaio, due giocatori hanno centrato il 5 portando a casa 90mila euro ciascuno . Le vincite
                          sono state centrate a Monfalcone, in provincia di Gorizia e a Diamante, in provincia di Cosenza. Il Jackpot manca
                          invece dal mese di giugno. Nell' estrazione di sabato 26 gennaio, il gioco ha regalato tre '5" da 72.932,44 euro .
                          Straordinaria la vincita del 29 gennaio: realizzato un 5 Stella da 638.266,00 euro a Marigliano, provincia di Napoli. Il
                          mese di gennaio si è chiuso poi con due 5 da 87.751,69 euro ciascuno, realizzati a Canepina (VT), con schedina 2
                          Pannelli e a Salerno, con schedina Quick Pick.L' estrazione del 3 febbraio 2019 al SuperEnalotto ha regalato tre '5"
                          da 73.948,14 euro . Le vincite sono state realizzate a: Taggia, provincia di Imperia, e due in Sicilia, a Catania e
                          Ribera, provincia di Agrigento. Il 7 febbraio, realizzati tre '5" da 62.215,77 euro . Le vincite sono state realizzate a
                          Chiavari, in provincia di Genova, a Bari e a Ciampino, alle porte di Roma. Al 10 e Lotto realizzato a Milazzo , nel
                          messinese, un 9 da 100mila euro. Il 12 febbraio, realizzato un 'nove" Doppio Oro, con modalità di vincita Frequente e
                          con una puntata da 3 euro, del valore di 100mila euro ad Agnosine , in provincia di Brescia. L' estrazione del 14
                          febbraio è stata davvero molto fortunata sia per il SuperEnalotto che per il 10 e Lotto: nel gioco Sisal ambitissimo,
                          realizzato un '5+1" da 581.792,09 euro , tale vincita è stata realizzata a Pescara ; ancora più incredibile quanto

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accaduto al 10 e Lotto, dove a Marcianise , in provincia di Caserta, è stata realizzata la vincita più alta di sempre al
concorso, ovvero 5 milioni di euro , centrando 10 numeri più il Doppio Oro. Il 16 febbraio invece viene realizzata una
vincita da 50.596 euro vinti per effetto di una quaterna (quattro terni e sei ambi) con LottoPiù sulla ruota di Venezia: la
vincita a Bellaria Igea Marina. Invece, il 18 febbraio, vinti 62.500 euro a Parma grazie a un terno sulla ruota di Firenze.
Il 21 febbraio, il SuperEnalotto premia Brescia, Napoli e Bovisio-Masciago (MB) con tre 5 da 62.086,34 euro . Nel
weekend del 23 febbraio, ricchi i premi a SuperEnalotto e Lotto: il gioco Sisal regala tre 5 da 77.448,24 euro ciascuno
; invece al gioco tradizionale realizzata a Cordignano, nel trevigiano, una quaterna da 65mila euro . Il 28 febbraio, il
mese si chiude alla grande: a Genzano di Roma, un fortunato giocatore ha centrato un '5" da 191.749,82 .La ruota di
Milano porta fortuna alla prima estrazione del mese di marzo, giorno 2, grazie all' uscita del numero 90 : realizzate
vincite per oltre 2,5 milioni di euro. Al 10 e Lotto, sempre il 2 marzo, grazie ad un '7" con Doppio Oro, un fortunato
giocatore di Arco (Trento) si è portato a casa 100mila euro . Nell' estrazione del 7 marzo, invece, al SuperEnalotto
realizzati quattro '5" da 50.078,97 euro . Nella stessa estrazione, al 10 e Lotto vinti 100mila euro a Treviolo (BG) con
un '9' Oro su un' estrazione frequente, a fronte di una spesa di soli 3 euro. Il 9 marzo, al Lotto tradizionale, arriva una
strepitosa vincita a Mapello , provincia di Bergamo: 600mila euro grazie a una giocata da 1 euro sui numeri 8-10-16-
18-24 su Tutte, numeri puntualmente usciti sulla ruota di Napoli. Il 12 marzo, una vincita straordinaria al 10 e Lotto: a
Ceglie Messapica , in provincia di Brindisi, è stata centrata una vincita da oltre 2,7 milioni di euro , la seconda vincita
più alta dell' anno, la quarta più alta della storia del gioco. Il 14 marzo, invece, giornata senza nemmeno 5 al
SuperEnalotto, ma centrati due '4 Stella" da 71.961 euro . Sempre il 14 marzo bella giornata per il 10 e Lotto,
realizzati 8 premi da 100mila euro dal Nord al Sud dell' Italia: Altamura (BA), Arcola (SP), Battipaglia (SA), Bologna,
Milano (tre) e Vallecrosia (IM). Invece, il 19 marzo al SuperEnalotto sono stati centrati due 5 da 100mila euro , uno a
Livorno e l' altro tramite l' App Sisal. Il 21 marzo, 100mila euro finiscono a Messina , con il 10 e Lotto. Il 30 marzo, la
stessa cifra è stata vinta a Pollutri nel Chietino. Sempre nell' ultima estrazione del mese, al Lotto, vinti a Bressanone
62.375 euro per effetto di una quaterna (quattro terni e sei ambi) su Tutte le Ruote. Diffuso intanto il dato del primo
trimestre 2019: giocati al SuperEnalotto 388,4 milioni di euro , che hanno finora portato a due vincite oltre il mezzo
milione di euro, vale a dire il 5+1 di Pescara e un 5 Stella da 638mila euro realizzato in provincia di Napoli a fine
gennaio.Partito molto bene il mese di aprile, con la prima estrazione di giorno 2 che premia tutti e tre i concorsi: al
SuperEnalotto centrati quattro '5" da 51mila euro . Per quel che concerne il Lotto, vinti a Napoli 240mila euro con una
quaterna secca e appena 2 euro giocati. I numeri estratti 43-65-72-81 sulla Ruota di Napoli. Molto bene anche il 10 e
Lotto: a Palermo, realizzata una vincita da 100mila euro con un nove e una puntata da 3 euro. Nell' estrazione del 4
aprile, al SuperEnalotto centrati cinque '5" da 40mila euro mentre il Lotto premia la provincia di Reggio Emilia con
oltre 60mila euro . Sempre nel gioco del Lotto, il 9 aprile a Roma centrata una quaterna secca da 240mila euro
realizzata con una giocata di soli 2 euro sui numeri 4-15-34-38 della ruota di Firenze. L' 11 aprile è fortunatissimo per
il 10 e Lotto: a Reggio Emilia sono stati vinti 2,5 milioni di euro con un 9 Doppio Oro. A Trissino , nel vicentino, il 16
aprile, il 10 e Lotto ha regalato 100mila euro. Per il SuperEnalotto, realizzati il 18 aprile quattro 5 da oltre 50mila euro.
Il 23 aprile, vinti al 10 e Lotto 100mila euro a Prato . Quindi il 27 aprile al SuperEnalotto realizzati 5 cinque da
55.495,64 euro , mentre al 10 e Lotto vinti altri 100mila euro, in provincia di Varese. Si chiude bene il Lotto ad aprile,
con 90mila euro vinti a Gradisca d' Isonzo , in provincia di Gorizia. Al SuperEnalotto ecco arrivare tre 5 da 58.949,15
euro ciascuno.Nell' estrazione del 4 maggio, il Lotto premia Grado , in provincia di Gorizia, con quaterna 3-25-56-89,
sia sulla ruota di Bari sia su Tutte, che in tutto vale 154mila euro. Doppio colpo da 100mila euro al 10 e Lotto a
Roma. Il 7 maggio, il Lotto tradizionale premia Villafranca di Verona dove è stata centrata una quaterna da 105mila
euro sulla ruota di Palermo. Doppio colpo da 250mila euro al 10 e Lotto a Malo , in provincia di Vicenza. Il 9 maggio
una quaterna da 62.250 euro è stata centrata a Reggio Emilia . L' 11 maggio, il Lotto tradizionale premia Napoli con
124.750 euro per effetto di una quaterna, per quanto riguarda il SuperEnalotto, vinti cinque 5 da 50.912,43 ciascuno. Il
21 maggio invece, vinti 100mila euro al 10 e Lotto a Novara, realizzati inoltre due 5 da 70mila euro al SuperEnalotto a
Milazzo , nel messinese, e a Sondalo provincia di Sondrio. Nell' estrazione di giovedì 23 maggio, al Lotto tradizionale

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a Caltanissetta vinti in tutto 115mila euro con la quaterna 9-29-74-90 su Genova, ma meglio di lui ha fatto un giocatore
di Montesarchio , provincia di Benevento, che ha vinto 117mila euro . Sabato 25 maggio, a Erice , nel trapanese, a
fronte di una puntata di 3 euro, è stato centrato un 'dieci' Oro con un' estrazione frequente del valore di 2,5 milioni di
euro .La coppia di numeri più frequenti è 6-83, insieme a 18-47 estratti 25 volte, quella di numeri consecutivi più
frequenti è invece 62-63, insieme a 80-81 estratti 18 volte. Le terzine più comuni, estratte tutte 5 volte, sono 1 31 58;
1 45 48; 1 67 75; 8 16 64; 8 83 88.

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[ § 2 1 1 2 0 2 7 5 § ]

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                                                                                          Dicono di noi

                          Il primo atto di Schiesaro: via la bandiera della pace
                          `Il vessillo è sparito con l' insediamento del nuovo sindaco già martedì scorso `Critiche sui social. Il primo cittadino:
                          «Purtroppo divenuta simbolo di partito»

                          CADONEGHE Sparita la bandiera arcobaleno della pace dal balcone del
                          municipio. Il vessillo ha sventolato fino a martedì scorso quando si è
                          insediato ufficialmente il neo sindaco di Cadoneghe Marco Schiesaro. L'
                          eliminazione della bandiera sta facendo discutere, tanto che nelle ultime
                          ore non si contano più le critiche e i malumori contro tale decisione. Il
                          disappunto è rimbalzato anche sui social. «Qualcuno dice che si respira
                          già aria nuova a Cadoneghe - dice S.B.
                          , una residente - sarà ma a me sembra si sia partiti con il piede sbagliato:
                          è stata tolta la bandiera della pace, al grido via la bandiera dei gay. Mi
                          spiace, ma la bandiera della pace si distingue da quella del movimento
                          gay per la disposizione dei colori; inoltre è un simbolo di pace
                          universalmente usato da tutti i movimenti pacifisti, fa riferimento al
                          racconto della Bibbia in cui compare l' arcobaleno simbolo della pace.
                          Per quale motivo la nuova amministrazione ha deciso di toglierla?».
                          Le fa eco M.A., un cittadino, che invita il neosindaco a esporla di nuovo.
                          «Togliere la bandiera della pace è un atto settario e divisivo. Quella
                          bandiera ha unito milioni di persone contro ogni pericolo di guerra».
                          Il sindaco Marco Schiesaro respinge le critiche e in particolare la frase
                          contro i gay. «Quella frase orrenda da chi e quando sarebbe stata pronunciata? Sono state dette ogni genere di bugie
                          in campagna elettorale, e i risultati si sono visti. Ho profondo rispetto per la bandiera della pace, che rappresenta gli
                          ideali di moltissime persone in buona fede. Sarebbe però sciocco ignorare una verità elementare e sotto gli occhi di
                          tutti: per l' uso che ne è stato fatto negli anni, quella bandiera è diventata espressione di una parte politica.
                          Nascondersi dietro la presunta universalità di un simbolo che anche i bambini sanno essere connotato politicamente
                          non serve a molto. E il fatto in sé non ha nulla di male: tutte le bandiere, anche quelle politiche, meritano rispetto. Il
                          municipio però è la casa di tutti, non una sede di partito come purtroppo sembrano pensare le persone che mi hanno
                          preceduto qui. Perciò le sole bandiere che vanno esposte, come peraltro previsto dalla legge, sono quelle di tutti i
                          cittadini: in primis la italiana, e poi quella di San Marco, che ci rappresenta come veneti. Come non metto al balcone
                          la bandiera del mio partito, tanto meno ci metto quelle di altri. Questo non significa che io non creda nella pace, né
                          che il comune di Cadoneghe intenda dichiarare guerra a qualcuno: mi sento di rassicurare chi avanza queste critiche
                          pretestuose».
                          Lorena Levorato.

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Comune di Cadoneghe venerdì, 14 giugno 2019
[ § 2 1 1 2 0 2 7 6 § ]

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                                                                                          Dicono di noi

                          Cadoneghe

                          Il sindaco toglie la bandiera della pace: bufera
                          Levorato a pagina XIII

                          Tolta la bandiera arcobaleno della pace dal balcone del municipio. E
                          scoppia la bufera. Replica il primo cittadino: «Rappresenta gli ideali di
                          moltissime persone in buona fede. Sarebbe però sciocco ignorare una
                          verità elementare e sotto gli occhi di tutti: per l' uso che ne è stato fatto
                          negli anni, quella bandiera è diventata espressione di una parte politica».

                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :..   Pagina 7
Comune di Cadoneghe venerdì, 14 giugno 2019
[ § 2 1 1 2 0 2 7 7 § ]

                          venerdì 14 giugno 2019
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                                                                                          Dicono di noi

                          Lovato si toglie molti sassolini e accusa Savio, Gastaldon e la Garato

                          CADONEGHE «La vittoria della Lega a Cadoneghe è stata preceduta e
                          consapevolmente preparata da un costante fuoco amico che ha tentato in
                          tutti i modi di screditare l' amministrazione Schiavo». Il segretario
                          reggente del Pd di Cadoneghe Emanuele Lovato critica duramente le
                          dichiarazioni dell' ex sindaco Mirco Gastaldon e ex vice di Michele
                          Schiavo, e dell' ex segretario del Pd Alberto Savio che nei giorni scorsi
                          hanno imputato la sconfitta del Pd al sindaco uscente stesso e al gruppo
                          dirigente che lo ha sostenuto, cioè la maggioranza del Partito
                          democratico.
                          «Dichiarazioni sconcertanti di importanti ex dirigenti del Pd che ci
                          stupiscono e ci indignano per le palesi distorsioni della realtà dei fatti -
                          dice il segretario reggente Lovato -. Secondo quanto sostenuto da Savio
                          e Gastaldon, il gruppo dirigente non avrebbe tenuto l' orecchio a terra e
                          non avrebbe compreso la grande voglia di cambiamento della
                          cittadinanza. Queste persone, fino a ieri organiche al Partito democratico
                          (ad alcuni di loro era stato offerto un posto in lista Pd) cercano una
                          giustificazione perché sanno che la vittoria della Lega a Cadoneghe è
                          stata preceduta e consapevolmente preparata da un costante fuoco
                          amico che ha tentato in tutti i modi di screditare l' amministrazione Schiavo e che ha addirittura dato luogo a più liste
                          avversarie con la colpevole distrazione di Alberto Savio, allora segretario del partito».
                          Secondo Lovato queste divisioni non sarebbero bastate a perdere il Comune (lo scarto é stato di soli 383 voti) se
                          «non avessimo assistito, una volta al ballottaggio, all' inqualificabile scelta di Virginia Garato, forte dei suoi quasi 700
                          voti, di fare accordi con la Lega anziché col Partito democratico - aggiunge Lovato -.
                          La Lista civica di La Cava e Garato ha fatto tutta la campagna elettorale presentandosi agli elettori come una forza di
                          centrosinistra, usando anche il cognome Garato, emblema dell' antifascismo a Cadoneghe, per accreditarsi in tal
                          senso. Fortunatamente molti elettori di Lista Civica si sono indignati di fronte alla scelta di stringere accordi con la
                          Lega; purtroppo molti altri hanno seguito le indicazioni e hanno votato Schiesaro, andando a incrementare il divario
                          da colmare che, al primo turno, era gia di circa 1000 voti. Come si vede, comportamenti stridenti anche sul piano
                          etico. Perciò ora la Lega amministra Cadoneghe. Le liste che hanno proposto la conferma di Michele Schiavo, il
                          Partito democratico tra queste, hanno cercato di evitarlo. E con noi anche migliaia di cittadini».
                          L.Lev.

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Comune di Cadoneghe venerdì, 14 giugno 2019
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                                                                                         Dicono di noi

                          le famiglie in politica

                          Parentele in consiglio a Limena e Albignasego

                          LIMENA. Non è certo infrequente che nei Consigli comunali siedano dei
                          parenti.
                          Il sindaco di Saccolongo, Steve Garbin, ha nominato suo vice il cugino
                          Alberto, ma nel corso di queste elezioni a Cadoneghe tra i consiglieri
                          comunali di maggioranza sono stati eletti marito e moglie: Sara Ranzato
                          e Nicola Pasqualotto. Parenti pure all' interno del Consiglio di Limena: le
                          consigliere di "Tutti per Limena" Giuseppina Alibardi e Irene Barichello
                          sono madre e figlia, mentre l' assessore Jody Barichello è
                          rispettivamente loro nipote e cugino. D' altronde a Limena le parentele in
                          Consiglio non sono una novità: la stessa Irene Barichello era consigliera
                          di maggioranza quando il vicesindaco era suo padre Gigi.
                          In quella Giunta, inoltre, sedevano come assessori anche i due cugini
                          Piera e Dimitri Rossetto. La giunta precedente aveva sindaco Gilberto
                          Vettorazzi e consigliera la moglie Carla Rossetto. Ad Albignasego due
                          membri della minoranza, Paolo e Cecilia Alfier, sono padre e figlia.
                          --CRI.S.

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                                                                                           Dicono di noi

                          Rotatoria dopo il sottopasso, ruspe all' opera

                          VIGODARZERE Rotatoria a Terraglione all' incrocio con via Carso.
                          Sono partiti lunedì i lavori per la realizzazione del rondò in uno dei punti
                          neri e più pericolosi della viabilità locale. Si tratta di un intervento che
                          darà una risposta concreta a cittadini e residenti della frazione di
                          Vigodarzere che da anni chiedevano la messa in sicurezza dell' incrocio
                          all' uscita del sottopasso, teatro di numerosi incidenti anche gravi. Il costo
                          dell' opera è di 165.000 euro, di cui 129.235,15 per lavori compresivi di
                          3.000 per oneri della sicurezza.
                          «I lavori sono iniziati lunedì scorso e dureranno circa tre mesi - ha detto l'
                          assessore alla viabilità, il vicesindaco Roberto Zanovello -. L' intervento è
                          stato finanziato al 50% dalla Provincia di Padova e per la parte rimanente
                          è a carico del Comune di Vigodarzere. Questo appalto rientra nel piano
                          di intervento per la moderazione del traffico, che investe la frazione di
                          Terraglione con la ristrutturazione dell' esistente rotatoria di via Olimpiadi;
                          per la costruzione di quella all' incrocio con via Carso i lavori sono iniziati
                          proprio in questi giorni, mentre un terzo intervento, concordato con un
                          accordo di programma con Cadoneghe, prevede la realizzazione della
                          nuova rotatoria di innesto sull' ex statale 307 in uscita da Terraglione e
                          relativa pista ciclopedonale».
                          Per l' assessore ai lavori pubblici Omar Giacometti «si tratta di un altro intervento importante per la frazione di
                          Vigodarzere che aveva chiesto in più occasioni una maggiore sicurezza di questo punto, a causa della velocità dei
                          veicoli provenienti dal sottopasso».
                          L.Lev.

                                                           Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :..   Pagina 10
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                                                                                          Dicono di noi

                          cadoneghe

                          Tolta bandiera della pace Rissa social «Va riappesa»

                          CADONEGHE. Sarà anche il vessillo della pace, ma a Cadoneghe ha
                          scatenato una guerra: la bandiera iridata affissa da anni al terrazzino del
                          municipio è stata rimossa all' insediamento del nuovo primo cittadino,
                          Marco Schiesaro. E giù allora coi commenti, richieste di motivazione
                          scritta del perché sia stata tolta, inviti a riappenderla per il messaggio di
                          pace che porta.
                          Il post in un gruppo Facebook locale ha raggiunto ieri pomeriggio i 190
                          commenti.
                          Schiesaro non ha commentato sui social, ma tiene a precisare che «Ho
                          profondo rispetto per la bandiera della pace, ma sarebbe sciocco
                          ignorare che negli anni è diventata espressione di una parte politica. Il
                          municipio però è la casa di tutti, non una sede di partito. Come non metto
                          al balcone la bandiera del mio partito, neppure ci metto quelle di altri».
                          --CRI. S.

                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :..   Pagina 11
[ § 2 1 1 2 0 2 8 1 § ]

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                                                                  Corriere del Veneto (ed. Padova)
                                                                                            Dicono di noi

                          Tram, ripartenza a singhiozzo ancora fermo un terzo dei mezzi
                          Stop imposto dall' Ustif sui convogli più vetusti. Ma tra gli utenti il consenso non cala

                                                                                                                                                    Davide D' Attino

                          PADOVA È vero. L' altro ieri sera, dopo lo stop forzato di quasi due
                          giorni in seguito al deragliamento di lunedì scorso a due passi dal
                          capolinea della Guizza (lievemente ferito l' autista), il tram è tornato in
                          strada. Ma l' ha fatto a singhiozzo. Un po' perché, sia mercoledì che ieri,
                          alcune corse sono state limitate dalla rievocazione storica del Santo in
                          via Aspetti e dalla processione dello stesso Santo per le vie del centro. E
                          un po' perché i tecnici dell' Ustif, l' Ufficio speciale trasporti a impianti fissi
                          che dipende direttamente dal ministero dei Trasporti, ha non solo
                          imposto il limite dei 40 chilometri all' ora alle vetture in circolazione, ma
                          ha pure stabilito che, fino a nuovo ordine, potranno essere adoperati
                          soltanto 10 dei 15 veicoli con cui solitamente viene svolto il servizio.
                          Tanto che, fino almeno a lunedì prossimo, ci sarà una continua alternanza
                          di tram e autobus sostitutivi.
                          Per la cronaca, i 5 convogli tenuti fermi in deposito, insieme con gli altri 3
                          che già vengono utilizzati soltanto per improvvise necessità, sono
                          evidentemente quelli più in là con gli anni. Cioè quelli che sono in pista da
                          marzo del 2007, ovvero da quando è entrata in funzione la linea
                          Pontevigodarzere-Guizza, e che quindi hanno bisogno di una revisione
                          più accurata.
                          Nel frattempo, va segnalato che, a differenza di quanto accadeva prima, negli ultimi due bilanci di Bus Italia Veneto
                          (2017 e 2018) non figurano più le criticità relative al servizio tram. Nel rendiconto 2016, ad esempio, si sottolineava
                          che, nel corso dell' anno, si erano verificati ben «96 guasti bloccanti», praticamente uno ogni quattro giorni,
                          intendendo «come bloccanti i guasti che comportano ritardi superiori ai 20 minuti, accantonamento del mezzo in linea,
                          evacuazione dei passeggeri o traino del veicolo». Criticità, appunto, stranamente scomparse nei due bilanci
                          successivi.
                          Ieri mattina, intanto, viaggiando a bordo del tram per circa un' ora e mezza, abbiamo potuto verificare che, malgrado
                          la frequenza di certi incidenti, la stragrande maggioranza dei padovani gradisce il mezzo su rotaia ed è favorevole
                          alla realizzazione delle due nuove tratte Stazione-Voltabarozzo e Chiesanuova-Ponte di Brenta. Posizioni, peraltro,
                          già emerse da due sondaggi simili svolti rispettivamente da Ixè per Legambiente a ottobre 2017 e da Winpoll per il
                          Comune a settembre 2018. «Prendo il tram tutti i giorni per andare al lavoro - sorride Giulia, residente alla Guizza e
                          commessa in un negozio del centro - È comodo, pulito, puntuale e con tanta aria condizionata d' estate». Stessi
                          concetti espressi da Antonia, che abita in via Tre Garofani e adopera il «serpente blu» per raggiungere piazza delle
                          Erbe e fare lì la spesa di frutta e verdura: «Senza il tram - dice - non saprei proprio come venire in centro. L' autobus
                          è scomodo e dopo è sempre in ritardo. E poi non ho la macchina e nemmeno nessuno che mi accompagna». Paolo,
                          invece, sta andando al Santo con i suoi due bimbi piccoli: «Abitiamo a Cadoneghe, parcheggiamo l' auto al capolinea

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di Pontevigodarzere e poi montiamo su. E in un quarto d' ora - spiega - siamo nel cuore della città». «Noi invece
siamo di Casalserugo - si inserisce Claudia, tenendo per mano le sue piccole gemelle - e abbiamo lasciato la
macchina al capolinea della Guizza. Per noi, senza il tram, venire a Padova sarebbe un' impresa». Per la verità, c' è
anche qualche voce contraria. Come quella di Dino, titolare di un bar a Voltabarozzo, avverso alla costruzione della
seconda linea: «Diciamo che sono venuto a testare il mezzo - racconta - e a capire, di persona, se è davvero vecchio
e pericoloso come dice qualcuno. Finora, è andato tutto bene. Pure se fa un sacco di rumore e i posti a sedere sono
pochi».

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                          giovedì 13 giugno 2019

                                                                                 mattinopadova.it
                                                                                          Dicono di noi

                          Transito del Santo tra due ali di folla Oggi attesi in 20mila

                                                                                                                          SILVIA QUARANTA, FELICE PADUANO

                          La festa di Antonio celebrata con le messe del vescovoquella del ministro
                          dei frati minori e poi con la processione Felice Paduano Silvia Quaranta
                          13 Giugno 2019 Spiritualità e devozione per la cerimonia che segna l'
                          apertura cittadina della festa di Sant' Antonio. Il tutto tra due ali di folla
                          che hanno accompagnato la rievocazione storica del Transito del Santo.
                          Il carro, trainato dai buoi Maggie e Molly, si è mosso alle 20.30 con
                          grande partecipazione di fedeli sul tradizionale percorso da Piazza
                          Azzurri sino al santuario di Sant' Antonino. LA RIEVOCAZIONE Un tratto
                          di strada, con tanti balconi addobbati dai drappi rossi con la scritta
                          Padova, città del Santo. Al corteo erano presenti anche il vescovo
                          Cipolla, il delegato pontificio Fabio Dal Cin ed il rettore della basilica,
                          padre Svanera. Nelle prime file anche Sergio Giordani, Arturo Lorenzoni,
                          Gianni Berno, Simone Pillitteri ed i sindaci e assessori di Cadoneghe,
                          Vigodarzere, San Giorgio delle Pertiche e Camposampiero. I carabinieri,
                          guidati da Antonello Sini e Giovanni Soldano, hanno portato anche due
                          cavalli di razza murgese. Ad accompagnare la processione ben tre
                          bande. Quelle di Sant' Andrea, Cittadella e Galzignano. In prima fila i
                          figuranti del Palio Arcella, guidati da Andrea Bergamo. A seguire tanti bambini con i gigli in mano, i mantelli azzurri del
                          Salone e numerose associazioni, tra cui la Croce Verde e la Croce Rossa. LE TAPPE Il transito ha effettuato cinque
                          tappe. La raffigurazione ideale dei compagni del convento che adagiano il Santo morente sul carro, l' incontro con i
                          borghigiani di Capodiponte, il saluto alla gente dei bambini con i gigli in mano, l' incontro davanti al capitello con Frate
                          Vinotto ed, infine, la scena davanti a quello che era il monastero delle povere dame, dove 'nel vespero del 13 giugno
                          1231" Il taumaturgo esalò l' ultimo respiro nel convento che allora si chiamava la cella. oggi il clou Circa settantamila
                          fedeli da tutto il mondo: potrebbe sfiorare questa cifra il conteggio finale dei pellegrini arrivati a Padova per rendere
                          omaggio a Sant' Antonio. Circa 40mila pellegrini sono già passati dall' arca del Santo, ma molti altri si sono avvicinati
                          alla celebrazioni senza passare dalla cappella delle reliquie. Altri ventimila sono attesi per oggi. Vengono da tutto il
                          mondo, perché il culto di Sant' Antonio non conosce confini geografici né religiosi: tanto che, tra i suoi seguaci, molti
                          appartengono anche a religioni diverse dal cristianesimo. E forse anche per questo, quest' anno, il rettore del Santo
                          Oliviero Svanera ha scelto di dedicare il giugno antoniano alla riflessione sull' altro, sul diverso. IL MESSAGGIO «Chi
                          è l' altro per Antonio di Padova?» chiede padre Svanera nel suo messaggio per la celebrazione di oggi. «L' altro»
                          risponde «è il musulmano. Dopo i frati minori, Antonio incontra i musulmani del Marocco verso cui si reca seguendo
                          le orme dei primi martiri francescani. L' altro è anche il pellegrino, il migrante e lo straniero. S. Antonio stesso è
                          pellegrino e 'foresto"». Il programma di oggi prevede 11 messe e in particolare alle 11 e alle 12.15 si svolgerà la santa
                          messa pontificale presieduta dal vescovo Claudio Cipolla. Nel pomeriggio, al termine della funzione delle 17, la
                          Solenne Processione . - Felice Paduano Silvia Quaranta.

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