Comune di Cadoneghe giovedì, 30 maggio 2019

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Comune di Cadoneghe giovedì, 30 maggio 2019
Comune di Cadoneghe
  giovedì, 30 maggio 2019
Comune di Cadoneghe giovedì, 30 maggio 2019
Comune di Cadoneghe
                                                     giovedì, 30 maggio 2019

Dicono di noi

 30/05/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 55
 Al corteo dell' orgoglio annunciati cinquemila                                                                                                   3

 30/05/2019   Il Mattino di Padova Pagina 37
 Schiesaro prepara il patto con Garato Schiavo tratta altrove                                                                                     4

 29/05/2019   L'Eco Vicentino (Comunicati Stampa)
 Da liceale a "don" in otto anni: Grumolo in festa per l' ordinazione di Giovanni Casalin                                                         5

 30/05/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 38
 Ecco i 16 neoelettti                                                                                                                             7

 29/05/2019   Padova News
 Il vescovo Claudio Cipolla ordina tre nuovi preti                                                                                                9

 30/05/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 38
 Le ricette dei rivali: «Sicurezza e lavoro» «Servizi ai cittadini»                                                                               11

 29/05/2019   mattinopadova.it                                                                                            CLAUDIO MALFITANO
 Padova, la Lega oltre il 50% in 81 comuni                                                                                                    13

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Comune di Cadoneghe giovedì, 30 maggio 2019
[ § 2 0 8 9 5 4 1 5 § ]

                          giovedì 30 maggio 2019
                          Pagina 55

                                                                       Il Gazzettino (ed. Padova)
                                                                                          Dicono di noi

                          Al corteo dell' orgoglio annunciati cinquemila

                          LA SFILATA Tutto pronto per il Pride Day di sabato a Padova dove sono
                          attese 5000 presenze al corteo dell' orgoglio LGBTI che sfilerà per la
                          città per rivendicare i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e
                          intersessuali e festeggiare l' anniversario dei 50 anni dai moti di Stonewall
                          nella notte del 27 giugno 1969 che segnarono ufficialmente la nascita
                          della comunità LGBTI odierna. La manifestazione è organizzata in
                          collaborazione con Non Una di Meno, Se Non Ora Quando, CSO Pedro,
                          Anteros, UDU (Unione degli Universitari), ASU, Kosmos, Gruppo Diritti
                          Civili Mariasilvia Spolato - PD di Padova insieme ad Arcigay Tralaltro
                          Padova con il patrocinio del Comune di Padova, Vigonovo, Jesolo, Mira,
                          Adria, Montegrotto Terme, Cadoneghe, Chioggia.
                          «Il Padova Pride 2019 si articolerà con un serpentone colorato che si
                          radunerà dalle ore 15 in Piazza Garibaldi ha affermato ieri il presidente
                          dell' Arcigay Padova Mattia Galdiolo durante la presentazione in Comune
                          - dalle ore 16 la parata con anche i carri allestiti da Flexo, Trash&Chic e
                          Unicorn e lo spettacolo della compagnia locale di danza e percussioni La
                          Murga attraverseranno a piedi Corso Emanuele Filiberto, via Verdi,
                          Corso Milano, Riviera Mussato, via Vescovado, Piazza Duomo, Piazza
                          dei Signori, Piazza Mazzini fino ad arrivare al Parco delle Mura in via Sarpi. Cercheremo di ridurre al massimo i
                          disagi per il traffico e siccome vogliamo rivendicare i diritti di tutti quest' anno abbiamo creato sinergie inedite
                          collegando il movimento femminista con quello studentesco, politico e antagonista dei centri sociali».
                          Sotto le mura si terranno i comizi con le autorità e gli organizzatori tra cui i rappresentanti dei Pride veneti di Verona,
                          Vicenza e Treviso introdotti dalla drag queen Carla Stracci; l' evento sarà accessibile alle persone disabili e ci sarà
                          anche un interprete Lis. «Non è stato invitato il Ministro Fontana ha aggiunto Matteo Centomo del Gruppo Giovani
                          Democratici padovano ma avremo la testimonianza diretta di Andrea e Angelo, una coppia vittima ultimamente di
                          molti atti di aggressione e poi delle famiglie Arcobaleno».
                          Seguirà una festa fino alle 4 con la musica live di Fran e i Pensieri Molesti, giovane band indie pop torinese e del
                          Coro Canone Inverso; seguirà il djset di Ménage a Trash e il Silent Party in cui si potrà ballare, ascoltando la musica
                          individualmente in cuffia, i tre generi selezionati in contemporanea dal collettivo elettronico All You Can Dance del
                          Pedro, Querissima di Alby dj e il dj Resident delle serate Unicorn. «La giornata giunge alla fine di un mese di eventi
                          promossi con tutte le realtà culturali e politiche del territorio che hanno aderito al manifesto del Pride ha sottolineato l'
                          assessore padovana al sociale e alle pari opportunità Marta Nalin vogliamo guardare oltre i propri confini». «Non
                          abbiamo dato solo il patrocinio ma il nostro è un impegno sostanziale ha continuato l' assessore padovano al
                          commercio e marketing territoriale Antonio Bressa la nostra città deve essere al centro delle battaglie civili».
                          Paolo Braghetto.

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Comune di Cadoneghe giovedì, 30 maggio 2019
[ § 2 0 8 9 5 4 1 6 § ]

                          giovedì 30 maggio 2019
                          Pagina 37

                                                                               Il Mattino di Padova
                                                                                           Dicono di noi

                          cadoneghe verso il ballottaggio

                          Schiesaro prepara il patto con Garato Schiavo tratta altrove

                          È cominciata a tamburo battente la campagna elettorale in vista del
                          ballottaggio, che il 9 giugno deciderà il nuovo sindaco tra Marco
                          Schiesaro e Michele Schiavo. Il più attivo sui social è Schiesaro, che ha
                          iniziato una campagna con l' invito al voto. «Votiamo per cambiare» è l'
                          invito che rivolgo ai cittadini», dichiara, «senza distinzione ideologica tra
                          destra e sinistra: l' ho detto fin dal primo giorno in cui ho scelto di
                          candidarmi come "il sindaco libero". Siamo aperti a quella vasta area
                          composta da forze civiche che, come noi, mettono al centro le persone e
                          i loro bisogni, al di là dei pregiudizi e delle facili etichette, pronti a
                          realizzarne punti del programma in caso di una nostra vittoria. Noi ci
                          siamo: vogliamo scrivere una storia nuova per Cadoneghe e farlo tutti
                          insieme. Manca una decina di giorni, durante i quali sono a disposizione
                          per incontrare le forze politiche, ma soprattutto i cittadini. Abbiamo
                          chiamato a raccolta amici e alleati anche da fuori Comune per attuare una
                          capillare distribuzione di volantini».
                          Anche il competitor Michele Schiavo ha già iniziato gli incontri con i
                          possibili alleati, utili per accorciare il divario che lo separa da Schiesaro:
                          la sua compagine ha ricevuto il 42% delle preferenze, quella di Schiavo il 31. «Considerato che la scadenza per gli
                          apparentamenti è domenica prossima», commenta Schiavo, «ho già contattato i candidati sindaci più vicini ai nostri
                          valori. Sono certo che saranno incontri costruttivi, all' insegna degli ideali di ognuno, con l' intento di provare a
                          costruire insieme l' idea di una Cadoneghe più unita, a misura di tutti i cittadini e rispettosa di ogni sensibilità di
                          programma».
                          Da quanto è dato sapere Schiavo non ha contattato gli ex alleati della civica per Cadoneghe, che aveva candidato
                          Virginia Garato e porta con sé l' 8% dei consensi espressi domenica scorsa. Al momento alla civica non è pervenuta
                          alcuna richiesta di incontrarsi, mentre da Schiesaro sì.
                          --Cristina Salvato.

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Comune di Cadoneghe giovedì, 30 maggio 2019
[ § 2 0 8 9 5 4 1 8 § ]

                          mercoledì 29 maggio 2019

                                                          L'Eco Vicentino (Comunicati Stampa)
                                                                                          Dicono di noi

                          Da liceale a "don" in otto anni: Grumolo in festa per l' ordinazione di Giovanni
                          Casalin
                          Domenica 2 giugno, inCattedralea Padova, alle16.30, ilvescovo Claudio Cipollaordinerà tre nuovi presbiteri. Uno di
                          questi è il seminarista vicentino

                          Ascolta l' audio ...caricamento in corso...Domenica 2 giugno , in
                          Cattedrale a Padova, alle 16.30 , il vescovo Claudio Cipolla ordinerà tre
                          nuovi presbiteri. Uno di questi è il seminarista vicentino don Giovanni
                          Casalin della parrocchia di Grumolo Pedemonte : insieme ai due
                          "colleghi" don Marco Piva di Bojon (Venezia) e don Pierclaudio Rozzarin,
                          di Padova, in questi giorni sta vivendo un momento di ritiro spirituale nell'
                          Abbazia di Praglia.27 anni, originario della parrocchia di Santa Maria
                          Maddalena di Grumolo Pedemonte, Don Giovanni Casalin è il più
                          giovane di quattro fratelli. Dopo aver ottenuto la maturità scientifica al
                          liceo Corradini di Thiene e frequentato il Gruppo Davide - il percorso
                          vocazionale per adolescenti del seminario minore - nel 2011 è entrato
                          nella comunità vocazionale di Casa Sant' Andrea e nel 2012 in Seminario
                          Maggiore. Durante la formazione in seminario ha prestato servizio nelle
                          parrocchie di Sant' Agostino di Albignasego e San Bonaventura di
                          Cadoneghe (entrambe nel padovano) e Zanè (Santi Pietro e Paolo) e
                          durante il terzo anno presso il reparto di oncoematologia pediatrica dell'
                          ospedale di Padova. Quest' anno ha svolto il proprio ministero di diacono
                          nell' unità pastorale di Zugliano e come educatore presso il Seminario Minore di Rubano.«Come consiglio pastorale e
                          come preti - ha commentato sul settimanale diocesano La Difesa del Popolo don Daniele Vignotto , parroco di
                          Grumolo Pedemonte - vorremmo che l' ordinazione presbiterale di don Giovanni fosse un evento di Grazia per
                          riscoprire cosa significa la vocazione per ogni cristiano». Per questo una veglia di preghiera per don Giovanni si è
                          tenuta la sera di venerdì scorso proprio a Grumolo.Dei tre sacerdoti che saranno consacrati, don Giovanni è il più
                          giovane. Nel momento centrale del rito di ordinazione dopo l' invocazione dei santi, il vescovo Claudio imporrà le
                          mani su ciascun eletto, in silenzio, e poi pronuncerà la preghiera di ordinazione. Quindi i nuovi presbiteri saranno
                          rivestiti con la stola e la casula sacerdotali. Il vescovo, poi, ungerà con il sacro crisma le loro mani, e consegnerà il
                          pane e il vino, offerti per il sacrificio eucaristico. Infine i nuovi presbiteri scambieranno l' abbraccio di pace con il
                          vescovo, segno visibile della pace di Cristo risorto.1 di 3La prima messa di don Giovanni Casalin è prevista per
                          domenica 9 giugno alle 17 a Grumolo Pedemonte. «Quando ho sentito che volevo diventare sacerdote? Durante un
                          campo scuola itinerante verso Assisi, in quinta Liceo. Mi chiedevo: cosa pensi che il Signore desideri per te e tua
                          vita? Mi son fatto accompagnare dal parroco, don Giovanni Marchiorello, fino alla scelta di fare un anno
                          propedeutico» ha raccontato a Il Giornale di Vicenza . «È la mia comunità che mi ha generato alla fede, questa
                          vocazione è nata qui - ha affermato invece, emozionato, al settimanale diocesano padovano -. Sono tornato in una
                          comunità allargata: anche Zugliano e Centrale stanno partecipando tanto a questa ordinazione: sono incredulo e
                          onorato».«L' ordinazione dei nuovi presbiteri - commenta il rettore del Seminario Maggiore, don Giampaolo Dianin ,

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Comune di Cadoneghe giovedì, 30 maggio 2019
sul settimanale diocesano in uscita questa settimana - è sempre un momento intenso e commovente. Con l'
ordinazione si aprirà una veloce luna di miele che li vedrà al centro di tante attenzioni, applausi e feste. Poi comincerà
la vita reale, un lavoro pastorale in contesti nuovi dove tutto sembra un grande cantiere aperto e dove la fede e la
pratica religiosa non sono più scontati. Saranno custodi dei tesori preziosi della Chiesa, ma saranno anche chiamati
a 'uscire" per annunciare il Vangelo».La sera prima dell' ordinazione, sabato 1 giugno , alle ore 21 , nella chiesa del
Seminario a Padova si terrà una veglia di preghiera per accompagnare i tre prossimi preti, che domenica 9 giugno
potranno presiedere la loro prima eucaristia nelle parrocchie d' origine. Nelle settimane successive don Giovanni
celebrerà le messe anche nelle altre comunità dove ha prestato servizio pastorale.

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Comune di Cadoneghe giovedì, 30 maggio 2019
[ § 2 0 8 9 5 4 1 9 § ]

                          giovedì 30 maggio 2019
                          Pagina 38

                                                                        Il Gazzettino (ed. Padova)
                                                                                           Dicono di noi

                          Ecco i 16 neoelettti
                          `Questa la composizione della nuova assemblea consiliare in caso di vittoria di uno o dell' altro candidato al
                          ballottaggio

                          CADONEGHE Verso il ballottaggio: ecco come potrebbe essere il nuovo
                          consiglio comunale anche se gli apparentamenti dell' ultimo momento
                          potrebbero riservare delle sorprese. Serviranno altri dieci giorni per
                          conoscere il nome del nuovo primo cittadino tra Marco Schiesaro, che
                          domenica con il suo raggruppamento ha ottenuto il 42,22% dei consensi,
                          e Michele Schiavo, sindaco uscente, che con la coalizione di centro
                          sinistra ha raggiunto il 31,21%. Intanto, in attesa del ballottaggio del 9
                          giugno, è già possibile immaginare come potrà essere composto il nuovo
                          consiglio comunale in base ai voti di preferenza espressi dai cittadini.
                          Pochi in realtà rispetto ai voti dati alle singole liste. In tutto gli scranni da
                          assegnare sono sedici, dieci andranno alla maggioranza con eventuale
                          premio in caso di vittoria al ballottaggio, e sei alle opposizioni. Sulla base
                          dei numeri delle preferenze e dei voti espressi dagli 8.995 elettori su
                          12,476 aventi diritto (pari al 72,10%) si possono azzardare le prime
                          ipotesi sulla futura composizione del consiglio comunale, senza
                          considerare per il momento eventuali apparentamenti con le liste escluse
                          dal ballottaggio che potrebbero cambiare scenari, numeri e nomi.
                          Per chiudere alleanze o intese in vista del secondo turno c' è tempo fino
                          a domenica 2 giugno.
                          I DUE SCENARI Secondo i calcoli, confermati anche dal candidato Schiesaro, la sua sarebbe una vittoria bulgara e
                          in maggioranza siederebbero 6 consiglieri della Lega e 4 della lista Marco Schiesaro sindaco. I nomi dovrebbero
                          essere quelli di Dina Ruffato, Nicolò Comis, Pierluigi Bellon, Michele Visentin, Anna Lucia Talpo, Nicola Pasqualotto,
                          Devis Vigolo, Sara Ranzato, Giacomo Alessi e Laura Sposato. Per la minoranza entrerebbero 3 consiglieri del PD
                          (Michele Schiavo, Enrico Nania, Lucia Vettore), uno per la lista Cadoneghe Unisce (Paola Venturato), 5 Stelle (Nicola
                          Longo), e Lista Civica per Cadoneghe (Virginia Garato). Al contrario, in caso di conferma del sindaco uscente
                          Michele Schiavo, secondo una nostra ricostruzione visto il mancato supporto da parte degli uffici comunali,
                          potrebbero entrare in consiglio in maggioranza Enrico Nania, Lucia Vettore, Fabio Giacomini, Giacomo Pizzinato,
                          Cristina Beccaro, Cinzia Valentini, Paola Venturato, Simone Ambrosio, Emilio Schirru, Luca Pinzerato.
                          In minoranza siederebbero Marco Schiesaro, Dina Ruffato, Devis Vigolo, Sara Ranzato, Virginia Garato e Nicola
                          Longo. Tutto questo ovviamente senza tener conto di apparentamenti dell' ultimo minuto. Comunque vada l' esito del
                          secondo turno, esclusi dal consiglio sono i candidati sindaci Giuseppe La Rosa (Cadoneghe per tutti) e Roberto
                          Mairo (Coalizione Civica). E proprio quest' ultimo ha annunciato che Coalizione Civica convoca per domani sera alle
                          21 al teatro Ramin un' assemblea pubblica aperta a tutti per presentare le proposte ricevute dalle altre forze politiche
                          e i possibili scenari, mettendo al voto la decisione finale. «Il metodo partecipativo non va solo professato, va anche
                          rispettato - dice Mairo - le votazioni hanno dimostrato che abbiamo impattato realmente sul territorio, siamo arrivati ai

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cittadini con la progettualità e un modo diverso di far politica che ha attirato nuove persone deluse, tornate ad
interessarsi della vita politica. Vogliamo continuare a coinvolgere, per questo lancio un appello e invito all' assemblea
tutti i cittadini che intendono partecipare ad una scelta politica importante. Sarà con questo approccio che
continueremo a vivere lo scenario politico di Cadoneghe, ballottaggio compreso. Rompere gli schemi significa anche
saper guardare ai progetti e agli obiettivi che si ritengono utili per il territorio, compresa l' introduzione del metodo
partecipativo nello stile amministrativo».
Lorena Levorato.

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                          mercoledì 29 maggio 2019

                                                                                     Padova News
                                                                                          Dicono di noi

                          Il vescovo Claudio Cipolla ordina tre nuovi preti

                          Domenica 2 giugno , in basilica Cattedrale a Padova, alle ore 16.30 , il
                          vescovo Claudio Cipolla ordinerà tre nuovi presbiteri. Sono i seminaristi
                          don Giovanni Casalin della parrocchia di Grumolo Pedemonte (Vi); don
                          Marco Piva , della parrocchia di Bojon (Ve) e don Pierclaudio Rozzarin ,
                          della parrocchia di Cristo Re in Padova, che in questi giorni stanno
                          vivendo un momento di ritiro spirituale. Don Giovanni Casalin, nato nel
                          1992, è originario della parrocchia di Santa Maria Maddalena di Grumolo
                          Pedemonte (Vi) ed è il più giovane di quattro fratelli. Dopo aver ottenuto
                          la maturità scientifica al liceo Corradini di Thiene e frequentato il Gruppo
                          Davide - il percorso vocazionale per adolescenti del seminario minore -
                          nel 2011 entra nella comunità vocazionale di Casa Sant' Andrea e nel
                          2012 in Seminario Maggiore. Durante la formazione in seminario ha
                          prestato servizio nelle parrocchie di Sant' Agostino di Albignasego, San
                          Bonaventura di Cadoneghe e Zanè (Santi Pietro e Paolo) e durante il
                          terzo anno presso il reparto di oncoematologia pediatrica dell' ospedale
                          di Padova. Quest' anno don Giovanni ha svolto il proprio ministero
                          diaconale nell' unità pastorale di Zugliano e come educatore presso il
                          Seminario Minore di Rubano. Don Marco Piva, classe 1984, è originario della parrocchia di San Nicola di Bojon (Ve).
                          Primo di due fratelli, ha frequentato il liceo Einstein a Piove di Sacco, diplomandosi con la maturità scientifica. Dopo
                          aver frequentato l' Università di Padova ed essersi laureato in economia e direzione aziendale nel 2008, è stato
                          alunno del seminario patriarcale di Venezia fino al 2015. Nel 2017 viene accolto nel Seminario Maggiore di Padova,
                          prestando servizio nella parrocchia di Legnaro e insegnando presso la scuola primaria paritaria Galvan di
                          Pontelongo. Don Pierclaudio Rozzarin, classe 1986, viene dalla parrocchia di Cristo Re in Padova. Primo di due figli,
                          ha frequentato l' istituto tecnico commerciale Gramsci di Padova, diplomandosi nel 2005 come ragioniere
                          programmatore. Nel settembre del 2003 entra in Seminario Minore. Dopo un periodo di discernimento nel 2015
                          riprende il Seminario Maggiore. Durante gli anni del seminario don Pierclaudio ha prestato servizio nelle comunità
                          parrocchiali di Arino di Dolo e di Tencarola, nella pastorale vocazionale e nell' ospedale Madre Teresa di Schiavonia.
                          Quest' anno don Pierclaudio ha svolto il proprio ministero diaconale presso il Seminario Minore, nel gruppo
                          vocazionale diocesano e nella comunità parrocchiale di Cristo Re. Nel momento centrale del rito di ordinazione dopo
                          l' invocazione dei santi, il vescovo Claudio imporrà le mani su ciascun eletto, in silenzio, e poi pronuncerà la preghiera
                          di ordinazione. Quindi i nuovi presbiteri saranno rivestiti con la stola e la casula sacerdotali. Il vescovo, poi, ungerà
                          con il sacro crisma le loro mani, e consegnerà il pane e il vino, offerti per il sacrificio eucaristico. Infine i nuovi
                          presbiteri scambieranno l' abbraccio di pace con il vescovo, segno visibile della pace di Cristo risorto. «L'
                          ordinazione dei nuovi presbiteri - commenta il rettore del Seminario Maggiore, don Giampaolo Dianin , sul
                          settimanale diocesano La Difesa del popolo in uscita questa settimana - è sempre un momento intenso e
                          commovente per tutti coloro che assistono alla misteriosa opera dello Spirito, che una liturgia intensa e solenne ci fa
                          intravedere attraverso parole, gesti, canti e simboli . [] Con l' ordinazione si aprirà una veloce luna di miele che li vedrà

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al centro di tante attenzioni, applausi e feste. Poi comincerà la vita reale, un lavoro pastorale in contesti nuovi dove
tutto sembra un grande cantiere aperto e dove la fede e la pratica religiosa non sono più scontati. Saranno custodi
dei tesori preziosi della Chiesa, ma saranno anche chiamati a "uscire" per annunciare il Vangelo. Saranno preti in una
Chiesa che è popolo di Dio, ricca di ministerialità e sinodale, per servire la comunione e la corresponsabilità di tutti».
La sera prima dell' ordinazione, sabato 1 giugno , alle ore 21 , nella chiesa del Seminario si terrà una veglia di
preghiera per accompagnare i tre prossimi preti, che domenica 9 giugno potranno presiedere la loro prima eucaristia
nelle parrocchie d' origine: don Marco Piva a Bojon, alle 9.30; don Pierclaudio Rozzarin a Cristo Re, alle 10.30; don
Giovanni Casalin a Grumolo Pedemonte, alle 17. E nelle settimane successive celebreranno le messe anche nelle
comunità dove hanno prestato servizio pastorale. Giovanni Casalin Marco Piva Pierclaudio Rozzarin fonte: ufficio
stampa della diocesi di Padova (Diocesi di Padova)

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                          giovedì 30 maggio 2019
                          Pagina 38

                                                                        Il Gazzettino (ed. Padova)
                                                                                           Dicono di noi

                          Le ricette dei rivali: «Sicurezza e lavoro» «Servizi ai cittadini»

                          CADONEGHE Dove pensa di pescare i voti che le servono per vincere
                          al ballottaggio? Schiavo: «Mi auguro di trovare un accordo con i
                          candidati sindaci che hanno portato idee e iniziative in sintonia con le
                          nostre. Mi auguro anche che i loro elettori mi vogliano dare fiducia,
                          perché ho ascoltato attentamente i programmi e le idee dei loro candidati
                          e sono pronto ad aprire, fin d' ora, un tavolo in cui confrontarci per il bene
                          comune. La mia priorità è il benessere di tutti, non solo di chi mi ha
                          votato. A loro vanno la mia gratitudine e l' affetto come ho sempre fatto
                          in questi cinque anni». Schiesaro: «Nessun apparentamento ma dialogo e
                          confronto. A questo proposito lanciamo un appello a quelle forze civiche
                          che hanno espresso in questa campagna elettorale il desiderio di
                          qualcosa di nuovo per il nostro Comune: incontriamoci, parliamoci,
                          confrontiamoci anche sui punti su cui non la pensiamo allo stesso modo.
                          Non diciamo questo perché abbiamo bisogno di voti: nella nostra
                          coalizione ci sono il primo partito e la prima lista civica di Cadoneghe,
                          abbiamo preso 1000 voti in più di Schiavo e non ci servono aiutini per
                          vincere il 9 giugno. Ma vincere non ci basta: non è di una partita di tennis
                          che stiamo parlando, ma del futuro del paese. Un futuro che non riguarda
                          gli elettori di Marco Schiesaro, ma tutte le persone che abitano qui, comprese quelle che al primo turno non ci hanno
                          votato e quelle che non ci voteranno al secondo.
                          Per questo è giusto ascoltare le idee di tutti e fare nostre quelle migliori, senza alcun pregiudizio o steccato
                          ideologico».
                          Su quali temi intende puntare per convincerli a darle il loro voto? Schiavo: «Più che dare spazio alle parole vorrei
                          presentare i fatti: la pista ciclabile i cui lavori sono in fase di avviamento, la bonifica della zona industriale, chiudere in
                          modo positivo per la cittadinanza le questioni ex Grosoli ed ex scuola Bragni, mantenere alto lo standard dei servizi al
                          cittadino, dal più piccolo al più anziano senza lasciare indietro nessuno. Ovviamente la sicurezza, la viabilità ma
                          anche e soprattutto l' attenzione alle fasce più deboli, le attività commerciali e artigiane, fondamentali per il tessuto
                          cittadino. Perché Cadoneghe continui a crescere in nome della trasparenza, della legalità, dell' attenzione alle persone
                          che sono più importanti di qualsiasi gioco politico o interesse economico. Dobbiamo ricordarci sempre che siamo
                          noi al servizio del cittadino, mai il contrario». Schiesaro: «I temi su cui punteremo sono gli stessi su cui i cittadini ci
                          hanno premiato al primo turno: sicurezza, lavoro e sociale.
                          Ma anche ambiente, messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idraulico, mobilità sostenibile e viabilità non
                          invasiva nei quartieri. Proprio sul sociale, che occupa il capitolo più ampio del nostro programma elettorale, crediamo
                          di avere proposte particolarmente interessanti per gli elettori e per tutti i residenti, anche per coloro che al primo turno
                          hanno scelto altri candidati. La nostra intenzione è aprire al mondo civico, far partecipare e coinvolgere i cittadini che
                          hanno scelto altri candidati. Ci impegniamo a realizzare, con i tempi che saranno necessari, un punto del programma
                          degli altri candidati sindaci che loro stessi ci indicheranno. Questa è la Cadoneghe di Marco Schiesaro».

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L.Lev.

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[ § 2 0 8 9 5 4 2 2 § ]

                          mercoledì 29 maggio 2019

                                                                                 mattinopadova.it
                                                                                          Dicono di noi

                          Padova, la Lega oltre il 50% in 81 comuni
                          L' onda leghista travolge tutto. Non c' è comune in provincia di Padova dove il Carroccio non trionfi, totalizzando una
                          media del 48,25% che si traduce in 235.184 voti sulle schede. Un' onda vera e propria che si traduce nel 64,78%
                          che i 761 votanti di Piacenza d' Adige, piccolo paese della Bassa, hanno tributato al partito di Matteo Salvini,
                          diventando così il comune più 'verde" del Padovano. All' estremo opposto c' è il capoluogo, che è il luogo in cui la
                          Lega ha fatto il suo peggior risultato. Ma paradossalmente quel 33,23% è una grande vittoria, perché segna la
                          caduta anche dell' ultimo 'fortino rosso" del Veneto, dove il Carroccio non era mai stato il primo partito. Basta un dato
                          per fotografare la vittoria leghista nel Padovano: in 81 comuni su 103 i salviniani sono sopra il 50%, cioè raccolgono
                          un voto su due tra la popolazione. Il balzo in avantiUn balzo evidente, a scapito degli alleati di governo dell' M5S.
                          Appena un anno fa, alle politiche del 4 marzo 2018, la Lega era sì il primo partito nella pro

                                                                                                                                                  CLAUDIO MALFITANO

                          L' onda leghista travolge tutto. Non c' è comune in provincia di Padova
                          dove il Carroccio non trionfi, totalizzando una media del 48,25% che si
                          traduce in 235.184 voti sulle schede. Un' onda vera e propria che si
                          traduce nel 64,78% che i 761 votanti di Piacenza d' Adige, piccolo paese
                          della Bassa, hanno tributato al partito di Matteo Salvini, diventando così il
                          comune più 'verde" del Padovano. All' estremo opposto c' è il capoluogo,
                          che è il luogo in cui la Lega ha fatto il suo peggior risultato. Ma
                          paradossalmente quel 33,23% è una grande vittoria, perché segna la
                          caduta anche dell' ultimo 'fortino rosso" del Veneto, dove il Carroccio non
                          era mai stato il primo partito. Basta un dato per fotografare la vittoria
                          leghista nel Padovano: in 81 comuni su 103 i salviniani sono sopra il
                          50%, cioè raccolgono un voto su due tra la popolazione. Il balzo in avanti
                          Un balzo evidente, a scapito degli alleati di governo dell' M5S. Appena un
                          anno fa, alle politiche del 4 marzo 2018, la Lega era sì il primo partito
                          nella provincia euganea ma con il 31,27% con 174 mila voti raccolti.
                          Domenica s i sono contati ben 60 croci in più sul simbolo con Alberto da
                          Giussano, pari a 17 punti percentuali in più. Dopo Piacenza d' Adige ci
                          sono Merlara (63,6%), Urbana (63,17%), Villa del Conte (62,68%), Gazzo (62,63%) e Masi (62,22%). In 15 comuni il
                          Carroccio è sopra il 60%. A parte il capoluogo, i comuni in cui va peggio sono Battaglia (38,54%), Selvazzano
                          (41,61%) e Noventa Padovana (41,74%). Crollo cinque stelle È chiaro il travaso di preferenze. Esattamente come
                          accaduto a livello nazionale: il Movimento fondato da Beppe Grillo un anno fa era al 24% nella provincia euganea e
                          oggi si ritrova al 9,19%. In termini di voti assoluti vuol dire passare da 128 mila a 45 mila voti. I grillini hanno raccolto
                          la percentuale migliore a Polverara con il 12,41%, poi c' è Maserà (12,07%), Battaglia Terme (11,76), Pozzonovo
                          (11,6%) e Vigodarzere (11,56%). Ma in 74 comuni su 103 sono sotto il 10% con i peggiori risultati a Merlara (5,64%),
                          Castelbaldo (5,85%), San Martino di Lupari (6,21%), Masi (6,23%). Il recupero del Pd Fatta eccezione per il
                          capoluogo, dove la prestazione è stata buona, non può festeggiare neppure il Pd nonostante il sorpasso sull' M5S. I
                          dem fanno segnare un leggero recupero ma restano deboli in larga parte della provincia. Con il 20,08% e quasi 98
                          mila voti migliorano rispetto al 2018 quando erano al 16,7% con 90 mila voti. Tolta Padova, il miglior comune è

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Battaglia con il 28,31% e poi Cadoneghe con il 24,33%. Ma in 87 comuni su 104 il Pd è sotto il 20%, e in cinque
(Agna, Piacenza d' Adige, Villa del Conte, Urbana e Granze) addirittura sotto il 10%. L' altro sorpasso C' è un altro
sorpasso che si è realizzato anche in provincia: Fratelli d' Italia con il 6,68% (32.583 voti) supera Forza Italia ferma al
6,42% (31.271). Alle politiche dello scorso anno i berlusconiani erano all' 11,6% (62 mila voti) e FdI al 4,1% (22 mila
voti). -

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