MONTECCHIO MAGGIORE Venerdì, 25 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
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MONTECCHIO MAGGIORE Venerdì, 25 gennaio 2019 Montecchio Maggiore 25/01/2019 Corriere del Veneto Pagina 7 Benedetta Centin Anziano colpito alla testa, il figlio in fuga 1 25/01/2019 Corriere del Veneto (ed. Vicenza) Pagina 13 Trovato a terra con la testa fracassata: gravissimo È caccia al... 3 24/01/2019 corrieredelveneto.it Montecchio, anziano trovato in casa con la testa fracassata: è in... 5 25/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 14 È una misura giusta Mi cambierà la vita 6 25/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 16 MA.CA. «Fiera, la sicurezza garantita dall' alleanza tra polizia e... 7 25/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 29 I vicini in apprensione per le sorti dell' uomo 9 25/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 29 LUISA NICOLI Testa fracassata, anziano gravissimo: è giallo 10 25/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 30 A.F. Arriva il narcotest per riconoscere i vari tipi di droga 12 25/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 47 VA.CE. "Notte al Museo" con il fantasma 13 25/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 49 M.G. Questa sera sul palco due gruppi nuovi tra punk e hardcore 14 24/01/2019 ilgazzettino.it LUCA POZZA Trovato a terra con la testa fracassata: giallo sulla causa, è in... 15 24/01/2019 ilgiornaledivicenza.it SOCIETÀ EDITRICE ATHESIS S.P.A Trovato a terra ferito alla testa Giallo sulle cause 16 24/01/2019 ilgiornaledivicenza.it LUISA NICOLI Marito e moglie muoiono a distanza di ventiquattro ore 17 Dal Nazionale 25/01/2019 Il Gazzettino (ed. Treviso) Pagina 35 LUCA POZZA Giù dalla benna: muore nel cantiere della Pedemontana 19 25/01/2019 Il Secolo XIX Pagina 9 Vicenza Ferimento misterioso a 89 anni: gravissimo 21 25/01/2019 L'Arena Pagina 27 SERATA DEL CAI SUL TREKKING IN NEPAL 22
25 gennaio 2019 Pagina 7 Corriere del Veneto Montecchio Maggiore Anziano colpito alla testa, il figlio in fuga MONTECCHIO MAGGIORe ( v i c e n z a ) U n anziano trovato con la testa fracassata in casa, riverso sul pavimento in un lago di sangue, e un figlio convivente con cui ci sarebbe stato qualche screzio che si è allontanato dall' appartamento e sembra sparito dalla circolazione, fino a ieri sera irrintracciabile. Non credono affatto all' ipotesi dell' incidente i carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza che stanno indagando a ritmo serrato su quanto accaduto nella tarda mattinata di ieri in un appartamento al secondo piano di via Beschin a Montecchio Maggiore, nel Vicentino, ora sotto sequestro. Troppo gravi e profonde le ferite riportate alla testa dall' anziano, Francesco Pangallo, 89 anni, per essersele procurate cadendo dalla sedia a rotelle con cui è costretto a muoversi da qualche anno a qualche parte. Qualcuno - che rischia l' accusa di lesioni gravi - lo avrebbe colpito, forse più volte, con un bastone, probabilmente con la sedia ritrovata sporca di sangue in casa dagli investigatori. Ma al momento l' 89enne non è in grado di proferire parola, ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell' ospedale San Bortolo di Vicenza, in prognosi riservata. L' unico che era in casa con lui, la mattina, era il figlio Salvatore, 49 anni, che vive appunto con gli anziani genitori. Solo all' arrivo a casa della moglie della vittima, che si era assentata per circa mezzora per andare a fare la spesa, è scattato l' allarme alla centrale del Suem. Da quanto è possibile ricostruire, la pensionata ha trovato il compagno riverso sul pavimento in un lago di sangue, con evidenti lesioni al capo. Il figlio Salvatore - la coppia ha altri due figli - era lì con lui e, a quanto pare, lo stava soccorrendo. Ma sarebbe uscito di casa subito dopo l' arrivo della donna senza farvi più ritorno. Sarebbe stato visto in qualche sala giochi, poi prendere un autobus. Poi più niente. Un comportamento, questo, che ha insinuato ancora più sospetti negli investigatori che fino a tarda sera hanno cercato di rintracciarlo per capire anche la sua versione dei fatti e appurare se possa aver avuto qualche responsabilità. Ad avvisare i militari, nel pomeriggio, erano stati i medici dell' ospedale, dubbiosi sulle ferite dell' anziano, incompatibili con una caduta. Così è scattato un sopralluogo nell' appartamento, messo sotto sigilli dalla procura, la ricerca delle immagini delle telecamere della zona per capire se qualche estraneo fosse entrato in casa pur rubare (escluso visto che non mancherebbe nulla) e si sono sentiti i familiari. Ad accezione appunto del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 1
25 gennaio 2019 Pagina 13 Corriere del Veneto (ed. Vicenza) Montecchio Maggiore Trovato a terra con la testa fracassata: gravissimo È caccia al figlio scomparso MONTECCHIO MAGGIORE U n a n z i a n o trovato con la testa fracassata in casa, riverso sul pavimento in un lago di sangue, e un figlio convivente con cui ci sarebbe stato qualche screzio che da allora si è allontanato dall' appartamento, che sembra sparito dalla circolazione, fino a ieri sera irrintracciabile. Non credono affatto all' ipotesi dell' incidente i carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza che stanno indagando a ritmo serrato su quanto accaduto nella tarda mattinata di ieri in un appartamento al secondo piano di via Beschin a Montecchio Maggiore, ora sotto sequestro. Troppo gravi e profonde le ferite riportate in testa dall' anziano, Francesco Pangallo, 89 anni, per essersele procurate cadendo dalla sedia a rotelle con cui è costretto a muoversi da qualche anno a qualche parte. Qualcuno - che rischia l' accusa di lesioni gravi - lo avrebbe colpito, forse più volte, con un bastone, probabilmente con la sedia ritrovata sporca di sangue in casa dagli investigatori. Ma al momento l' 89enne non è in grado di proferire parola, ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell' ospedale San Bortolo di Vicenza, in prognosi riservata, e l' unico che era in casa con lui la mattina era il figlio Salvatore, 49 anni, che vive appunto con gli anziani genitori. Solo all' arrivo a casa della moglie e mamma, che si era assentata per circa mezz' ora per andare a fare la spesa, è scattato l' allarme alla centrale del Suem. Da quanto è possibile ricostruire - i militari sono abbottonati sul caso - la pensionata ha trovato il compagno riverso sul pavimento, in un lago di sangue, con evidenti lesioni al capo. Il figlio Salvatore - la coppia ha altri due figli - era lì con lui e a quanto pare lo stava soccorrendo. Ma sarebbe uscito di casa subito dopo l' arrivo della donna. Senza farvi più ritorno. In seguito sarebbe stato visto in qualche sala giochi, dopodiché avrebbe preso un autobus. Poi più niente: si è dileguato. Un comportamento, questo, che ha insinuato ancora più sospetti negli investigatori che fino a tarda sera hanno cercato di rintracciarlo, per capire anche la sua versione dei fatti, ma soprattutto per appurare se possa aver avuto qualche responsabilità. Ad avvisare i militari, nel pomeriggio, erano stati i medici dell' ospedale, dubbiosi sulle ferite dell' anziano, incompatibili con una caduta accidentale, soprattutto se da una sedia a rotelle. Così è scattato un sopralluogo nell' appartamento, messo sotto sigilli dalla procura di Vicenza, la ricerca delle immagini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
24 gennaio 2019 corrieredelveneto.it Montecchio Maggiore Montecchio, anziano trovato in casa con la testa fracassata: è in fin di vita L' uomo, 89 anni, è stato trovato dalla moglie che era rincasata dalla spesa. Per gli inquirenti le ferite sono troppo profonde per essere compatibili con un incidente domestico Al momento i detective del nucleo investigativo sono abbottonati sulle indagini a vasto raggio che stanno eseguendo per tentare di ricostruire l' accaduto e individuare eventuali responsabilità. Per ora l' appartamento al secondo piano della coppia di pensionati, in via Beschin, rimane sotto sequestro. 24 gennaio 2019 (modifica il 24 gennaio 2019 | 20:36) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
25 gennaio 2019 Pagina 14 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore KARINA OLIVERA, 47 ANNI È una misura giusta Mi cambierà la vita Nel sostegno economico di cittadinanza Karina Olivera, 47 anni, di Montecchio Maggiore, ci crede eccome. «Sono già stata al Caf per avere informazioni, spero tanto di poterlo ricevere perché ne ho davvero bisogno». Di origini uruguaiane, in Italia dal 1980, Karina è separata da diversi anni e ha una figlia quindicenne. «Se non fosse per i 250 euro mensili di alimenti che mi passa il mio ex marito non saprei davvero come andare avanti», rivela. Con quella cifra e con poche entrate derivanti da lavoretti saltuari, «le pulizie quando capita, alcune volte ripetizioni di spagnolo agli studenti», Karina deve vivere e fortuna che, almeno per la casa, non deve preoccuparsi. «L' abitazione è quella coniugale, di proprietà del padre di mia figlia ed è stata divisa tra di noi». Pensa di poter essere tra i beneficiari del reddito a partire da aprile? «In teoria sì, non prendendo praticamente niente e avendo una ragazzina a carico, anche perché io il lavoro l' ho sempre cercato, nonostante i limiti che mi dà una forma molto forte di emicrania». Un' "emicrania a grappolo" che, lamenta Karina, la mette ko vari giorni al mese ma che non è ancora stata riconosciuta come malattia invalidante, «non dalla regione Veneto per lo meno». «Questa misura potrà aiutare tante persone». È vasta la platea femminile interessata, tra donne rimaste a casa per accudire i figli e altre che faticano a rientrare nel mondo del lavoro dopo la maternità. Non mancano poi i casi di chi, in età già anziana, proprio per non aver avuto un reddito fisso durante la vita, ora ha necessità di un aiuto con la pensione di cittadinanza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
25 gennaio 2019 Pagina 16 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore IL BILANCIO. Il questore Failla ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti nella kermesse «Fiera, la sicurezza garantita dall' alleanza tra polizia e Ieg» Durante la rassegna si sono registrati solo un furto e un inseguimento Il furto di un anello da 2 mila euro e l' inseguimento di un' auto sospetta. E 33 mila vetture controllate. È questo il bilancio dal punto di vista della sicurezza dell' ultima edizione di VicenzaOro January, ospitata in Fiera nei giorni scorsi. Il primo episodio risale a venerdì scorso. In base alle ricostruzioni della questura, nel pomeriggio, D. S., cittadino serbo di 65 anni, e A. Z., connazionale di 38 anni, sono entrati nello stand di un espositore indiano. Al titolare hanno chiesto informazioni su un anello del valore di 2 mila euro, esposto in una delle vetrine. Alla fine si sono allontanati. Nel corso di un successivo controllo, l' operatore si è però reso conto di come il monile fosse sparito. L' espositore ha segnalato il fatto al posto di polizia all' interno della Fiera e gli agenti della squadra mobile hanno fatto scattare le indagini. Alla fine, consultando i filmati delle telecamere, controllando le procedure di accreditamento e ricostruendo i movimenti dei responsabili, i poliziotti sono arrivati ad identificare i due soggetti stranieri, pluripregiudicati per reati contro il patrimonio. I due saranno denunciati per furto pluriaggravato. Al momento, stanno proseguendo le ricerche per rintracciare i due soggetti. Il giorno precedente, i poliziotti sono stati impegnati nell' inseguimento di un' auto sospetta. Individuata la vettura, gli agenti hanno intimato l' alt al conducente, il quale, però, ha pigiato il piede sull' acceleratore. I poliziotti si sono lanciati all' inseguimento, proseguendo fino a Montecchio Maggiore. Alla fine, per evitare rischi per gli altri utenti della strada, gli agenti hanno desistito. Il guidatore sarà denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Sempre durante la fiera, ignoti hanno rotto il finestrino dell' auto di un rappresentante orafo a Costabissara, dovendo constatare, però, che nell' abitacolo non erano custoditi preziosi. Il questore Bruno Failla ha espresso soddisfazione per il bilancio della sicurezza della fiera orafa. «Credo molto nel concetto di sicurezza partecipata, con la polizia e il privato che lavorano in sinergia per lo stesso obiettivo, cioè la sicurezza dell' evento - ha sottolineato il questore -. Laddove c' è questa collaborazione, i risultati arrivano e la fiera è stata una dimostrazione di tutto questo». Il dispiegamento di uomini e mezzi per garantire la sicurezza di VicenzaOro January è stato imponente, con l' utilizzo di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 7
25 gennaio 2019 Pagina 29 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore I vicini in apprensione per le sorti dell' uomo Nessuno se la sente di parlare. Nessuno vuole commentare quanto avvenuto ieri mattina in via Beschin, nell' abitazione al civico 33/A a Montecchio d o v e l ' 8 9 e n n e Francesco Pangallo abita con la moglie. I vicini di casa preferiscono non rilasciare dichiarazioni perché lo sconcerto è tanto e tutti sono in apprensione per le sorti del pensionato. Sperano con tutte le loro forze che il quadro clinico possa migliorare, nonostante la gravità della ferita riportata alla testa in una situazione ancora tutta da chiarire. Saranno i carabinieri di Montecchio, Valdagno e Vicenza a fare luce sulle cause del trauma riportato dall' anziano che è stato soccorso in casa sua, ieri poco dopo le 11, dai sanitari del Suem 118 che, dopo averlo stabilizzato sul posto, l' hanno trasportato al San Bortolo di Vicenza. I medici hanno immediatamente compreso la criticità della situazione e hanno quindi deciso di ricoverarlo nel reparto di rianimazione dove è rimasto sotto costante osservazione per tenere monitorato il suo stato. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
25 gennaio 2019 Pagina 29 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO. Ieri alle 11.15 l' intervento del Suem in via Beschin dopo l' allarme della moglie. Il pensionato di 89 anni ora è in rianimazione, indaga il nucleo investigativo Testa fracassata, anziano gravissimo: è giallo Francesco Pangallo trovato in casa La ferita non sarebbe compatibile con una caduta fortuita. Ieri sera i carabinieri cercavano uno dei figli Riverso a terra, con una grave ferita alla testa. È stato trovato così dalla moglie, nella sua abitazione di Montecchio Maggiore, i e r i mattina, un uomo di 89 anni. Una situazione che non ha convinto del tutto i carabinieri che ora stanno compiendo accertamenti per comprendere la dinamica. Francesco Pangallo, residente con la moglie in via Beschin 33/A, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell' ospedale San Bortolo di Vicenza in gravissime condizioni. L' ALLARME. Sul posto, dopo l' allarme lanciato dai familiari, sono giunti ieri mattina, poco dopo le 11, i soccorritori del Suem 118 che, viste le condizioni dell' uomo, lo hanno condotto subito all' ospedale berico. Sull' accaduto stanno indagando i carabinieri della compagnia di Valdagno con i colleghi del reparto operativo di Vicenza per cercare di fare chiarezza sui fatti. Il colpo che l' uomo ha subito alla testa sembra, infatti, non del tutto compatibile con una caduta accidentale. Anche se ogni ipotesi è ancora prematura. L' episodio è accaduto verso le 11.15 ed è stata la moglie del pensionato a chiamare i militari, che sono intervenuti nella casa della coppia, un appartamento di un condominio in zona ospedale. All' arrivo dei militari l' 89enne è stato trovato sul pavimento e presentava un grave colpo alla testa. Su come l' anziano si sia provocato la ferita però sono sorti fin da subito alcuni dubbi. Probabilmente dovuti al fatto che i primi elementi raccolti sul posto nel ricostruire la dinamica non hanno confermato che il colpo al capo fosse con assoluta certezza riconducibile a una caduta. L' INDAGINE. I carabinieri stanno quindi ricostruendo gli eventi della mattinata di ieri, raccogliendo le testimonianze dei familiari, la coppia ha due figli, e cercando di ricomporre quando potrebbe essere accaduto all' interno dell' abitazione di via Beschin. Ed è per fare ulteriore chiarezza sui fatti che i militari dell' Arma hanno avviato ricerche per rintracciare un figlio dell' anziano, che potrebbe essere stato presente al momento dell' incidente avvenuto comunque, e questo sembra confermato, all' interno dell' abitazione. Al vaglio dei carabinieri ci sono varie ipotesi sulla dinamica che ha portato al grave ferimento dell' uomo: dalla caduta accidentale magari a causa di un malore o all' improvvisa perdita di equilibrio, fino al coinvolgimento di terzi nell' episodio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 10
25 gennaio 2019 Pagina 29 Il Giornale Di Vicenza
25 gennaio 2019 Pagina 30 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO. L' annuncio del comandante Arriva il narcotest per riconoscere i vari tipi di droga È in dotazione alla polizia locale Borgo: «Analisi in pochi minuti» Un' analisi immediata per riconoscere le droghe. È quanto si potrà compiere, d' ora in poi, grazie al nuovo strumento in dotazione della polizia locale "Dei Castelli" di Montecchio e Brendola in occasione di rinvenimento o sequestro di sostanze. «Il narcotest - spiega il comandante, Massimo Borgo - è molto importante dal punto di vista operativo, perché in pochissimo tempo ci consente di avere un quadro sicuro e completo sulle sostanze». Un kit con la fornitura base è già in dotazione alle pattuglie mentre il dispositivo completo, che comprende una vasta gamma di tester, è a disposizione al comando nel caso in cui ci fosse la necessità di effettuare analisi più approfondite. Il funzionamento del narcotest garantisce risultati in pochissimi minuti: basta prelevare con l' apposito stick una piccola quantità della sostanza e inserirla in un flaconcino per scoprire se la reazione dà esito positivo e avere riscontro del tipo di droga. «Il risultato ottenuto con il narcotest ci permette di procedere in tempi brevi al sequestro - conclude Borgo - contribuendo al miglioramento delle indagini a contrasto dell' uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA. A.F. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 12
25 gennaio 2019 Pagina 47 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO MAGGIORE "Notte al Museo" con il fantasma Tutto pronto al Museo Zannato di Montecchio Maggiore per l' appuntamento riservato ai bambini dai 7 agli 11 anni. Per loro infatti, sabato 26 gennaio, torna una "Notte al Museo". Tra le stanze del Museo di Scienze Naturali della città castellana si svolgerà una singolare caccia al tesoro, rigorosamente al buio, alla scoperta dei reperti e dei tesori del Museo. A raccontare la storia, e fornire indizi, sarà niente meno che il fantasma del Museo. E, una volta terminata la caccia, ci sarà spazio per il meritato riposo. L' avventura si concluderà domenica 27 alle 8.30 (info e prenotazioni: museo.didattica@comune.montecchio- maggiore.vi.it). VA.CE. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
25 gennaio 2019 Pagina 49 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore LIVE. Al circolo Mesa di Alte di Montecchio Questa sera sul palco due gruppi nuovi tra punk e hardcore I Chocoloco e e i Senza Ritegno pronti a sfoderare la loro energia MONTECCHIO IORE Punk-funk e hardcore nel doppio intenso live con i Chocoloco e i Senza Ritegno che si terrà stasera, alle 21.30, al circolo Mesa, ad Alte di Montecchio Maggiore. Si esibiranno le due band vicentine, entrambe di recente formazione e pronte a far conoscere e a far assaggiare la loro coinvolgente musica inedita. Quanto ai Chocoloco, sebbene, come detto, sia una band nuova, i componenti suonano da diverso tempo accumulando più esperienze in altri gruppi. Ne fanno parte Piero Rossato, voce e chitarra, Diana Taher al basso e Francesco "Gatosmarzo" Pertegato alla batteria. Tutt' altro che sdolcinati, spazieranno da calorici ritmi funk a energici assoli rock' n'roll, per un pubblico che è pronto a smaltirli durante la serata. I Senza Ritegno, sono formati dal cantante Andrea "Jack La Menta" Francis, Mattia "Jonny Bong" Meneguzzo e Susanna "Rock Jenis" Marchetti, e offriranno invece brani visceralmente hardcore e punk. © RIPRODUZIONE RISERVATA. M.G. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 14
24 gennaio 2019 ilgazzettino.it Montecchio Maggiore Trovato a terra con la testa fracassata: giallo sulla causa, è in fin di vita di Luca Pozza MONTECCHIO MAGGIORE - Sono gravissime le condizioni di un uomo di 89 anni , ricoverato all' ospedale di Vicenza, con una profonda ferita alla testa. L' allarme è scattato nella tarda mattinata di oggi, poco dopo le 12, dopo la richiesta di aiuto lanciata dai familiari di Francesco Pangallo , residente a Montecchio Maggiore, in via Beschin 33, in un appartamento al secondo piano di una palazzina su quattro livelli. A trovarlo, a terra in un lago di sangue, è stata la moglie, rientrata a casa dopo aver fatto la spesa. Immediato la richiesta di intervento al Suem 118, i cui sanitari gli hanno prestato le prime cure per poi trasportarlo con un' ambulanza al San Bortolo, dove è stato subito dirottato nel reparto di terapia intensiva. Solo nel pomeriggio, dopo che i medici hanno iniziato ad avere dei dubbi, ritenendo poco compatibil i le ferite con una caduta dalla carrozzella (dove l' uomo è costretto a vivere da qualche tempo), sono stati avvisati i carabinieri, che hanno subito avviato le indagini. Sul fatto gli uomini dell' Arma mantengono il più stretto riserbo. Oltre a quella della caduta dalla carrozzella (che rimane una possibilità), tra le ipotesi quella di una rapina finita male, con l' uomo che potrebbe essere stato colpito al capo con un bastone o un pesante oggetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA. LUCA POZZA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 15
24 gennaio 2019 ilgiornaledivicenza.it Montecchio Maggiore Trovato a terra ferito alla testa Giallo sulle cause MONTECCHIO MAGGIORE. U n a n z i a n o , Francesco Pangallo, è ricoverato in gravissime condizioni, all' ospedale di Vicenza, a causa di una profonda ferita alla testa. Sulla dinamica di quanto accaduto stanno indagando i carabinieri. L' allarme è scattato ieri mattina poco dopo le 11, dopo la richiesta di aiuto lanciata dai familiari del pensionato di 89 anni, residente a Montecchio Maggiore in via Beschin. L' uomo, trovato riverso a terra, è stato ricoverato in rianimazione con prognosi riservata. I militari dell' Arma stanno cercando di fare luce sull' accaduto, dopo aver valutato la gravità della ferita e le possibili cause di quanto accaduto. Dai primi accertamenti le ferite non sarebbero compatibili con una ferita accidentale. SOCIETÀ EDITRICE ATHESIS S.P.A Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
24 gennaio 2019 ilgiornaledivicenza.it Montecchio Maggiore Marito e moglie muoiono a distanza di ventiquattro ore Oltre 60 anni di vita insieme. Trascorsi tra il Belgio e Altavilla. Da dove la storia della famiglia Galvanin è partita. Un amore grande. Diventato ancora più forte quando i problemi di salute, con il trascorrere del tempo, hanno cominciato a bussare alla porta della loro casa in via Paganini. Adriano Galvanin, 83 anni, e la moglie Diana Crisetig, 77 anni, originaria di Grimacco, in provincia di Udine, artista per passione, di sculture in particolare, hanno perso la vita a poche ore di distanza. «E' come se si fossero chiamati, se uno fosse andato a cercare l' altro» racconta con commozione la figlia Katia Galvanin. Mamma Diana, colpita dall' Alzheimer, dallo scorso anno era ricoverata all' Ipab "La Pieve" di Montecchio Maggiore. «Dove ha trovato una seconda famiglia, persone splendide» precisa la figlia. Papà Adriano invece, già colpito dalla malattia della moglie emersa sei anni fa, qualche giorno fa era stato ricoverato all' ospedale di Arzignano. «Diceva di non sentirsi bene - continua Katia - senza sapere che nelle stesse ore mamma si era aggravata. Poi è peggiorato anche lui. E in ospedale faceva spesso il nome di mamma». Diana Crisetig ha chiuso gli occhi per sempre alle 3.40 di domenica mattina. E Adriano Galvanin l' ha seguita nella notte. Lasciando nel dolore i figli Katia, 50 anni, Antonio, 57 anni, e tutti i familiari. La notizia della scomparsa della coppia, così vicina anche nella morte, ha colpito la comunità di Altavilla. Dove per tutti Adriano Galvanin era "il belga". «Mamma e papà si sono conosciuti a Bruxelles - racconta Katia - dove i nonni Antonio Galvanin e Maria Pausa Ines, emigranti partiti da Altavilla, avevano aperto un ristorante. Intitolato proprio a Ines. Attività per cui nonna ha ricevuto onori e riconoscimenti. A farli incontrare una comune conoscenza. Si sono sposati nel 1961 e mamma Diana, che era iscritta alle Belle Arti, ha iniziato a lavorare al ristorante di famiglia, era davvero una brava cuoca. Io e mio fratello Antonio siamo nati e vissuti a Bruxelles fino al 1992. Ma ogni estate tornavamo ad Altavilla, dove c' era comunque casa di nonna. Una tappa lì e una a Grimacco, in Friuli, il paese di mamma. E' così che per tutti papà Adriano è diventato il belga». Nomignolo che gli è rimasto anche dopo il 1992, quando la famiglia si è nuovamente trasferita ad Altavilla. «Siamo tornati in Italia perché mamma e papà volevano vivere tranquillamente, erano stanchi del ristorante, era stressante. Volevano cambiare stile di vita. A Bruxelles abitavamo in centro, lontani dal verde, e loro sognavano una bella casetta con il giardino. Quella in cui hanno vissuto da allora qui. Era il loro paradiso. Ci stavano bene. Papà Adriano era il classico uomo di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 17
24 gennaio 2019 ilgiornaledivicenza.it
25 gennaio 2019 Pagina 35 Il Gazzettino (ed. Treviso) Dal Nazionale Giù dalla benna: muore nel cantiere della Pedemontana LA TRAGEDIA CASTELFRANCO Nuova tragedia, la seconda nel giro di pochi anni, sui cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta che collegherà Spresiano con Montecchio Maggiore. A perdere la vita ieri mattina a Mason Vicentino un operaio specializzato, Gianfranco Caracciolo, 37 anni, nativo e residente a Montalto Uffago (Cosenza), ma da qualche tempo domiciliato a Castelfranco, dipendente di una ditta edile che opera, come subappaltatrice della Sis, nei vari lotti dell' arteria in costruzione. L' INFORTUNIO Ancora tutta da definire la dinamica dell' infortunio mortale, che è avvenuto poco dopo le 8. L' uomo, domiciliato da un anno e mezzo a Castelfranco Veneto, dove vive in una casa in affitto, si trovava all' interno della benna di una ruspa, impegnato nella manutenzione di un macchinario, con un trapano in mano. C' è da capire se Caracciolo sia scivolato, possa essere stato colpito da un malore improvviso o se sia stato stato colpito da una scarica elettrica (sembrerebbe questa l' ipotesi più probabile), sta di fatto che è caduto da un' altezza di 5-6 metri, rovinando pesantemente a terra. Immediato l' allarme lanciato da suoi compagni di lavoro che hanno subito richiesto l' intervento di un' ambulanza del Suem 118 dell' ospedale di Bassano del Grappa, i cui sanitari hanno provato a rianimarlo sul posto ma ogni tentativo è stato vano. LO SPISAL Sul luogo della tragedia, oltre ad alcune pattuglie dei carabinieri, che stanno svolgendo le indagini, anche i tecnici dello Spisal che a loro volta stanno indagando per capire i motivi dell' infortunio mortale. Solo l' autopsia sul corpo dell' operaio, già ordinata dalla Procura di Vicenza, che ha aperto un fascicolo, potrà fare luce sulla vicenda. Dopo la morte dell' operaio tutti i cantieri della Pedemontana Veneta sono stati bloccati nel pomeriggio di ieri in segno di lutto, mentre questa mattina, a partire dalle 8, è previsto un sit-in, promosso dalle organizzazioni sindacali, proprio nel luogo della tragedia, che è stato posto sotto sequestro. Quello avvenuto ieri è il secondo infortunio mortale sulla Pedemontana Veneta, dopo quello verificatosi nell' aprile 2016 quando un altro operaio originario del Sud, Sebastiano La Ganga, 54 anni, residente nel Messinese, morì all' interno di una galleria a Malo, a causa di un crollo improvviso. © RIPRODUZIONE RISERVATA. LUCA POZZA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 19
25 gennaio 2019 Pagina 35 Il Gazzettino (ed.
25 gennaio 2019 Pagina 9 Il Secolo XIX Dal Nazionale Vicenza Ferimento misterioso a 89 anni: gravissimo Un uomo di 89 anni è stato ricoverato all' ospedale di Vicenza in condizioni gravissime: con una profonda ferita alla testa. L' allarme nella tarda mattinata di ieri a Montecchio Maggiore dove abita l' anziano, costretto da qualche anno su una sedia a rotelle. Lo ha trovato la moglie, rientrata a casa dopo aver fatto la spesa. Dopo il ricovero, i primi dubbi: le ferite sono poco compatibili con una caduta dalla carrozzella, come ipotizzato. Tra le ipotesi del ferimento misterioso, anche una rapina finita male. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 21
25 gennaio 2019 Pagina 27 L'Arena Dal Nazionale SAN BONIFACIO SERATA DEL CAI SUL TREKKING IN NEPAL Oggi alle 21 serata culturale della sezione Cai Biasin nella sede di via Gorizia: Giovanni Beato, presidente della sezione Cai di Montecchio Maggiore, presenterà «Trekking in Nepal dedicato a un amico... salita al Mera Peak, 6.476 metri». Ingresso libero. G.B. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 22
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