CSV FC - ASSIPROV Domenica, 12 maggio 2019
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CSV FC - ASSIPROV Domenica, 12 maggio 2019 Prime Pagine 12/05/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 12/05/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 12/05/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 csv e scenario locale 12/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6 Le azalee dello Ior nelle piazze per combattere il cancro 4 12/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 36 Trasporto pubblico ad hoc per due aree produttive e Campo Emmaus modello 5 12/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 37 GIANLUCA COMANDINI Il welfare di comunità passa dall' alleanza col 6 12/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 41 Azalee per la mamma 8 12/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 45 «Cesena città verde, una svolta concreta anche per l'... 9 12/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 47 Festa e preghiera per l' arrivo delle reliquie di Lourdes 10 12/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43 «Regaliamo un sorriso ai bambini malati» 11 12/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43 Nelle piazze le azalee della ricerca 13 12/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 50 Mototagliatella, oggi il clou del raduno di bikers 14 12/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 52 Bastione San Martino, al via i lavori 15 12/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 78 Il cuore d' oro di 'Aspettando Fns': festa con incasso devoluto all' Anffas 16 volontariato 12/05/2019 Avvenire Pagina 9 PAOLO LAMBRUSCHI «Basta attacchi, l' Italia va ricucita» 17 12/05/2019 Avvenire Pagina 29 GEROLAMO FAZZINI Quell' economia etica che ci viene preclusa 19 12/05/2019 Avvenire Pagina 32 MIMMO MUOLO Il Csi fa festa con il Papa Lo sport è incontro e lealtà 21 12/05/2019 Avvenire Pagina 37 Terza edizione del bando «Costruiamo il futuro» per premiare... 23 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 4 «Da immigrati a integrati», sfida europea 24 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 40 Essere educatori per rendere vivo il presente e costruire il futuro 25 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 40 Il sostegno dell' accoglienza 26 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 40 In cammino come fratelli 28 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 40 Pomezia. Il sorriso di Arianna porta speranza 29 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 41 Gli anziani di Piglio sono tutti al «Centro» 30 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 46 Un corso per diventare volontario in carcere 31 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 49 mosaico 32 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 50 Un' occasione di misericordia per i detenuti 34 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 51 Una firma per aiutare il consultorio 36 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 52 «Stare più vicini a chi è vittima della tratta» 37 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 56 La guarigione ha tante strade Operatori sanitari all' Unitalsi 38 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 56 San Vincenzo a Triuggio 39 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 57 Laboratorio sull' integrazione 40
12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 60 A Lecco i martiri dell' amicizia 41 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 63 La Coop da 100 anni realizza i principi della mutualità Il... 42 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 68 Lavoratori cristiani, una sede in città 43 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 70 Attenzione a chi è fragile L' invito per i futuri sindaci 45 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 70 Due giorni di eventi in ricordo di Angelica 47 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 78 Il saluto di Di Bari «La cultura vi salverà» 48 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 80 Il 67% degli intervistati si ispira a Greta Thunberg 50 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 81 «Bene le modifiche alla legge» 52 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 81 Disapplicato l' articolo 3 della Costituzione 53 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 81 Europee, CsVnet ai candidati: «Dare priorità al... 55 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 81 La Calabria non è un posto per poveri 57 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 81 Non autosufficienza, fondi in aumento con la riforma 59 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 81 Una maxi-rete delle associazioni 60 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 88 Volontari, insieme «Si può fare» molto 61 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 91 «Tutti uguali, tutti diversi», il valore dello sport per l'... 63 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 93 L' attività di volontariato «Anteas» 64 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 99 La relazione con i più piccoli come opportunità di... 65 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 99 Oratori davanti alla sfida educativa 67 12/05/2019 Avvenire (Diocesane) Pagina 104 All' autodromo le disabilità in pista 69 12/05/2019 Corriere della Sera Pagina 2 Pierpaolo Lio Penne nere, la sfilata dei 100 mila Mattarella: «Orgoglio del... 70 12/05/2019 Corriere della Sera Pagina 5 STEFANIA CHIALE Le Alpine nella trincea delle pari opportunità «Siamo una... 72 12/05/2019 Corriere della Sera Pagina 6 GIOVANNA MARIA FAGNANI E ORA FIGINO «SPIAZZA» DAL BASSO 74 12/05/2019 Corriere della Sera Pagina 7 I nuovi premi dedicati allo sport che fa crescere 76 12/05/2019 Corriere della Sera Pagina 17 Laura Vincenti Una città senza glutine 77 12/05/2019 La Repubblica Pagina 7 CRISTINA NADOTTI La rivolta delle Ong 79 12/05/2019 La Repubblica Pagina 26 CHIARA SARACENO CATTIVI CON I BUONI 81 12/05/2019 La Repubblica Pagina 58 Il Piccolo Principe nelle Langhe 83
12 maggio 2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
12 maggio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
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12 maggio 2019 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Le azalee dello Ior nelle piazze per combattere il cancro FORLÌ Anche oggi, in occasione della "Festa della mamma", l' Istituto Oncologico Romagnolo sarà nelle piazze di Forlì e del comprensorio con i suoi volontari e l e splendide azalee, simbolo più bello della lotta contro il cancro. Acquistando una di queste piante si contribuirà ai progetti di ricerca scientifica portati avanti all' Irst Irccs di Meldola: motivo per cui, anche per questa edizione, medi ci e ricercatori andranno a presidiare gli stand assieme aivolontari, per sensibilizzare le persone riguardo l' importanza di sostenere l' attività che svolgono quotidianamente. Motto dell' evento, come di consueto: "Regala un fiore, Regala la speranza". La sensibilità della popolazione romagnola riguardo le tematiche della lotta contro il cancro è sempre stata alta. L' elenco delle piazze è disponibile sul sito www.ior- romagna.it/mercatini_forli.html. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
12 maggio 2019 Pagina 36 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Trasporto pubblico ad hoc per due aree produttive e Campo Emmaus modello CESENA Acqua, trasporto pubblico, rifiuti e urbanistica sono quattro ambiti su cui Enzo Lattuca ha messo i puntini sulle i, indicando linee d' azione molto chiare. Partendo dall' acqua, ha osservato che «si sono due pericoli opposti: da una parte la siccità, dall' altra parte le esondazioni». Sul primo fronte, punta a «estendere i collegamenti al Cer per irrigare i campi» e «creare piccoli bacini di raccolta dell' acqua piovana». E per combattere gli sprechi di acqua potabile negli scarichi, indica la necessità di «costruire la doppia rete idrica nelle nuove urbanizzazioni». Contro gli allagamenti le parole d' ordine sono invece «costante manutenzione dei fiumi e dei torrenti» e «realizzazione di casse d' espansione». Per quel che riguarda i rifiuti, «dopo essere saliti al 67% di raccolta differenziata, non vogliamo fermarci, portando in ogni frazione il porta a porta o il sistema misto». Inoltre, si vuole spingere sul riuso, «attività di cui abbiamo un meraviglioso esempio al Campo Emmaus, dove operano 80 volontari e con la vendita di quanto recuperato si riescono a ricavare circa 200.000 euro annui, che poi alimentano gli aiuti ai bisognosi attraverso la rete Caritas». Il consumo del suolo è un altro argomento caldo, per il quale il candidato sindaco del centrosinistra rivendica la scelta del quartiere Novello, nella zona dell' ex mercato e dintorni, pur con revisioni: «Quello è l' esempio per antonomasia di rigenerazione urbana recuperando aree dismesse e lì potrebbe anche trovare posto la nuova sede del liceo linguistico». Sul trasporto pubblico, Lat tuca pensa infine a «linee ad hoc per gli insediamenti produttivi del comparto Amadori di San Vittore e della zona industriale di Pievesestina, dove ci sono imprese che lavorano su turni con orari precisi e quindi si può organizzare in servizio». Più difficile, invece, pensare a nuove linee bus capillari in tutte le frazioni, perché «non sarebbe sostenibile», anche se «si possono fare in alcuni casi sperimentazioni con cambi di tragitto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
12 maggio 2019 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Il welfare di comunità passa dall' alleanza col volontariato Messaggio chiaro dell' associazione in un incontro affollatissimo che ha lasciato fuori tanti cittadini CESENA "Posti esauriti". Basterebbe questo cartello affisso all' ingresso del Palazzo del Ridotto per raccontare il successo dell' evento elettorale organizzato venerdì sera da Auser, l' associazione di volontariato che si occupa di servizi di assistenza a l l e p e r s o n e e d i promozione culturale. «La prossima volta dovremo incontrarci al palazzo dello sport», ha simpaticamente chiosato Davide Fabbri, durante uno dei suoi interventi, e probabilmente l e d e c i n e d i persone che sono state escluse per i limiti di capienza non l' avrebbero ritenuta un' ipotesi da scartare. Welfare di comunità A dare il benvenuto è stato Carlo Sarpieri, presidente del sodalizio cesenate, ribadendo l' importanza della collaborazione fra le associazioni d e l terzo settore e gli amministratori, per costruire una città che sappia rispondere alle nuove istanze sociali. Nella sua visione, crisi economica, tendenze demografiche che vedono un progressivo i n v e c c h i a m e n t o d e l l a popolazione, e problematiche l e g a t e a l l ' immigrazione richiedono una sinergia fra enti locali e mondo del volontariato, che possa creare un welfare di comunità. Perché «una città che ha più attenzione per i più deboli diventa una città più fruibile e sicura per tutti». Le sfide chiave Quattro domande, cinque minuti per la prima risposta, tre per le successive: questa la formula del dibattito moderato da Franco Spazzoli, snella e senza pause, che ha tenuto viva l' attenzione di una platea interessata. Proposte per lo sviluppo della città, giustizia e coesione sociale, sicurezza, valorizzazione del patrimonio artistico e miglioramento delle potenzialità turistiche di Cesena sono i temi su cui i sette candidati sono stati sollecitati ad esporre le loro ricette durante la serata. I loro interventi sono stati pacati, ma non privi di qualche frecciata polemica, sia nei confronti dei diretti avversari, sia in direzione dell' attuale governo cittadino, a cui i diversi fronti dell' opposizione hanno mosso critiche di varia natura: dal mancato completamento del piano di videosorveglianza, fino ad alcune scelte urbanistiche che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 6
12 maggio 2019 Pagina 41 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale IOR Azalee per la mamma Oggi lo Ior finanziai suoi progetti di ricerca scientifica contro i tumori vendendo azalee per la Festa della Mamma. I volontari saranno a Cesena in piazza del Duomo, Ipermercato Famila di Torre del Moro, Montefiore, Lungosavio, piazzetta Calisese; a Cesenatico in corso Garibaldi, area antistante Farmacia Ioli; a Gambettola alla Mostrascambio; a Longiano in piazza del municipio; a Sant' Angelo di Gatteo al piazzale della chiesa; a San Mauro Pascoli in piazza Battaglini; a Savignano all' ingresso n.2 del Romagna Shopping Valley e in corso Vendemini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
12 maggio 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale LATTUCA (CENTROSINISTRA) «Cesena città verde, una svolta concreta anche per l' economia» ECONOMIA verde intesa a Cesena anche come rigenerazione urbana di parti della città abbandonate. Un riferimento esplicito quello del candidato sindaco di centrosinistra Enzo Lattuca al quartiere Novello, definito «l' esempio per antonomasia della rigenerazione urbana». Con questo riferimento Lattuca ha sottoscritto il manifesto 'La svolta verde' presentato dalla consigliera regionale Pd Lia Montalti e che diventerà itinerante arrivando su tutto il territorio. Nato dalla necessità di intervenire in difesa dell' ambiente, il documento si presenta come un' opportunità fornita alla collettività, dai privati al terzo settore fino alle istituzioni pubbliche. A Cesena, hanno sottolineato Lattuca e Montalti intervenendo al parco Ippodromo, «non si parte da zero». L' intento è quello di rendere la città del Savio aprifila in questa campagna che si schiera dalla parte della 'nostra casa comune' ben sostenuta dall' Europa e dall' Emilia Romagna. «NEI PROSSIMI cinque anni - ha spiegato la consigliera - si stima che dall' economia verde nella sola Emilia Romagna potranno nascere 200mila posti di lavoro. Molti di più rispetto all' economia digitale. Da qui le dieci proposte per realizzare la svolta green». Tra i punti presi in esame, città libera dalla plastica, conversione all' economia verde, consumo di suolo a saldo zero, anche il progetto 'Cambiamo marcia' sulla cui prosecuzione Lattuca ha dato la sua parola. «Uno dei nostri propositi - ha così rammentato - è la realizzazione di una bicipolitana in modo da garantire sicurezza a tutti quei cesenati che si spostano sulle due ruote». In sostanza il desiderio dei dem è una nuova consapevolezza sull' ambiente, con risorse a disposizione per un nuovo modello di sviluppo che tenga conto delle esigenze green. «Se vogliamo una svolta verde anche dal punto di vista industriale - ha esortato Lattuca - sono importanti politiche nazionali che indirizzino il Paese verso questa direzione». Alessandro Notarnicola. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
12 maggio 2019 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale AL MONTE IN PELLEGRINAGGIO PER IL140ANNO DALLA MORTE DI SANTA BERNADETTE, OGGI POMERIGGIO ARRIVERANNO IN CATTEDRALE Festa e preghiera per l' arrivo delle reliquie di Lourdes UN MOMENTO di festa e di fede. Con queste parole il vescovo Douglas Regattieri, ha accolto il reliquiario contenente una costola del corpo di santa Bernadette e arrivato nel pomeriggio di ieri alla basilica di Santa Maria del Monte grazie ai volontari dell' Unitalsi. La reliquia, accompagnata da una copia della statua della Madonna di Lourdes, è stata accolta da un popolo di giovanissimi che accompagnati da genitori, catechisti e parroci, hanno raggiunto il Monte in pellegrinaggio. Una volta in basilica, e conclusa la recita del Rosario, i fedeli hanno rivolto una preghiera alla Santa a cui nel 1858 apparve per la prima volta la Madonna. È STATO il vescovo a ricordare ai piccoli fedeli la storia di Bernadette: «Voi avete mai parlato con la Madonna?», ha chiesto. «È una fortuna. E oggi - ha così aggiunto prima dell' omaggio floreale - siamo ancora più fortunati perché accanto alla nostra Madonna del Popolo c' è anche la statua della Madonna di Lourdes». A SEGUITO della sosta al Monte il reliquario, in peregrinatio nell' anno in cui si celebra il 175esimo anniversario della nascita e il 140esimo della morte della giovane pastorella, ha fatto tappa alla cappella dell' ospedale 'Bufalini'. Per tutta la mattina di oggi le reliquie sosteranno alla Basilica del Monte per poi scendere in Cattedrale, dove alle 15 è previsto un incontro di preghiera e sulla vita della santa, con la testimonianza di Maria Teresa Neato, dei Silenziosi operai della Croce. Alle 18, in Cattedrale, il vescovo presiederà la messa. Alle 21 le reliquie saranno portate al Santuario della Madonna del Rosario di Sala di Cesenatico dove resteranno anche la mattina di domani. Alessandro Notarnicola. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 10
12 maggio 2019 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale «Regaliamo un sorriso ai bambini malati» Vania, clown in ospedale e in carcere. «Mio figlio, 9 mesi, mi ha cambiato la vita» di SOFIA NARDI NON È DIFFICILE scorgere qualche naso rosso tra le corsie dell' ospedale: sono quelli dei clown di corsia forlivesi, volontari dell' associazione Vip (Vivere in Positivo). Ad oggi sono un' ottantina e il loro compito è quello di portare un sorriso nelle situazioni più difficili. Tra le loro fila c' è anche Vania Sanna, 34 anni, nome d' arte Chiuta, neomamma forlivese che senz' altro non sarà mai a corto di trucchi per fare sorridere il suo piccolo Tommaso, nove mesi appena compiuti. Vania, quando è diventata clown di corsia? «Undici anni fa, ai tempi dell' università. Insieme ad un' amica vedemmo un volantino che parlava del corso per diventare clown e decidemmo di partecipare insieme». Come si diventa clown di corsia? «Con un corso che dura un weekend. Si parla della figura del clown negli ospedali o nelle carceri e si imparano le prime tecniche Poi si prosegue con la formazione continua tutti i lunedì». In cosa consiste la vostra attività? «Ogni weekend andiamo in ospedale, in tutti i reparti, non solo in pediatria. Una volta al mese, invece, andiamo in carcere». Qual è il vostro ruolo in carcere? «Ci ritroviamo in occasione degli incontri dei detenuti con le loro famiglie, soprattutto per renderlo meno gravoso per i bambini. I figli dei detenuti a volte non sanno neanche bene che posto sia quello. Altri, invece, hanno capito tutto. In entrambi i casi il momento è delicato. Noi, scherzando e ridendo, cerchiamo di far somigliare quel momento a una grande festa. Spesso ci riusciamo». Agire in situazioni tanto delicate richiede anche la sensibilità di sapersi fare da parte. «Sì. Non sempre sei gradito e devi capire quando dire e quando invece tacere e anche quando è ora di andarsene». Nove mesi fa è arrivato Tommaso. «Prima di diventare mamma amavo i bambini, ma non sapevo che per me fosse così importante averne uno. Poi abbiamo cominciato a provarci e non arrivava, ed è stato lì che ho capito fino a che punto lo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
12 maggio 2019 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed.
12 maggio 2019 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale L' INIZIATIVA IL FIORE È DIVENTATO ORMAI IL SIMBOLO DELLA RICORRENZA Nelle piazze le azalee della ricerca L' AZALEA è ormai diventata il fiore simbolo della festa della mamma grazie all' appuntamento annuale organizzato dello Ior che, un anno dopo l' altro, l' ha trasformato nel 'fiore per la ricerca'. Come da tradizione anche oggi gli oltre 550 volontari dell' Istituto Oncologico Romagnolo saranno in prima linea per distribuire coloratissimi vasi di azalee. Acquistando una piantina si contribuirà ai progetti di ricerca scientifica portati avanti dall' Irst Irccs di Meldola: motivo per cui, anche per questa edizione, medici e ricercatori andranno a presidiare gli stand assieme ai volontari Motto dell' evento è 'Regala un fiore, regala la speranza'. IN OCCASIONE della festa della mamma 2018 in Romagna sono state più di 15mila le azalee distribuite: una cifra importante, che ha portato ad un incasso totale di quasi 235mila euro a sostegno della lotta contro il cancro che viene portata avanti all' interno dei laboratori dell' Irst Irccs. La provincia di Forlì-Cesena si è rivelata particolarmente generosa, contribuendo a questo risultato con più di 4.456 piante acquistate per un ricavo di circa 70mila euro. A Forlì le azalee si possono trovare in piazza Saffi angolo via Allegretti, in piazzale Pieve a San Martino in Strada, in piazzale Kennedy, in piazzale della Vittoria all' ingresso dei giardini pubblici, in viale Roma al bar 'all' Angolo' e all' iper Punta di Ferro. A Castrocaro le azalee saranno in viale Marconi ingresso Terme di Castrocaro, in piazza d' Armi, al Conad di via Cantarelli e quello di via del Lavoro. A Civitella appuntamento in piazza Matteotti, a Galeata in piazza Gramsci e a Santa Sofia di fronte alla parrocchia di Santa Lucia. A Meldola banchetti in piazza Orsini e al Conad Bidente. Le azalee si potranno acquistare anche a Premilcuore in piazza dei Caduti e in via Roma e a Rocca in piazza Garibaldi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
12 maggio 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale PREDAPPIO ITINERARIO TURISTICO SULLE COLLINE, METEO PERMETTENDO Mototagliatella, oggi il clou del raduno di bikers IL FAMOSO raduno Mototagliatella raggiungerà il traguardo dei 25 anni oggi a Predappio. Dopo l' apertura ieri a pranzo e il proseguimento a cena, questa mattina alle 9 (meteo permettendo) presso la grande area del Foro Boario, prenderà il via un itinerario turistico attraverso le colline romagnole, durante il quale sarà organizzata una sosta ristoro. All' ora di pranzo, i motociclisti si ritroveranno tutti a Predappio, dove saranno cucinate 5.500 uova di tagliatelle condite con 5,5 quintali di ragù, nonché tanta piadina e sangiovese di qualità. Nel pomeriggio sono in programma spettacoli vari, musica e giochi. Commenta Giorgio Biserni, detto Gatto, patron della manifestazione: «L' iscrizione comprende: un originale gadget ricordo, più aperitivo e antipasto durante il giro del mattino, più pranzo con tagliatelle e sangiovese, più spettacoli pomeridiani» (info: 0543/923577 e 392/1970304 Gatto). Sorta nel lontano 1995 per iniziativa di alcuni biker di Predappio, la Mototagliatella è diventato il più grande avvenimento moto-gastronomico della Romagna. Tutta l' organizzazione, guidata da MotoClub Predappio, è in mano ad oltre cento volontari che destineranno l' intero ricavato della manifestazione in beneficenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 14
12 maggio 2019 Pagina 52 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Bastione San Martino, al via i lavori Terra del Sole, entro maggio partirà il cantiere per la messa in sicurezza del muro PRENDERANNO il via nei prossimi giorni i lavori di messa in sicurezza del muro del bastione San Martino adiacente la via Benericetti a Terra del Sole, da tempo in precarie condizioni estetiche e, soprattutto, statiche. Al punto da costringere il sindaco Marianna Tonellato nell' estate del 2017 a modificare tramite ordinanza la circolazione stradale per restringere la carreggiata e limitare il passaggio al traffico non pesante. «L' intervento avrà un costo di 70.000 euro, spesa integralmente coperta dal finanziamento stanziato dal Ministero dell' Interno per la realizzazione di investimenti volti alla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale per l' anno 2019», spiega il vicesindaco con delega ai lavori pubblici William Sanzani. «IL CANTIERE verrà aperto entro il mese di maggio proprio per evitare di perdere il contributo». La progettazione architettonica è stata affidata all' architetto Alberto Ridolfi mentre l' ingegnere terrasolano Lamberto Donatini ha assunto l' incarico di progettazione e direzione dei lavori delle opere strutturali; l' ingegner Andrea Pieraccini è chiamato invece a occuparsi del collaudo statico. Il bastione san Martino è uno dei quattro baluardi difensivi della cittadella, di proprietà pubblica al pari di quello Santa Maria, recentemente acquistato dal Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole. Gli altri due, Sant' Andrea e Santa Reparata, appartengono invece a privati. AFFACCIATO sul fiume Montone in direzione Forlì, il bastione san Martino è gestito dai volontari del Borgo Romano e delle altre associazioni medicee, che ne curano la manutenzione del verde, e ospita eventi di richiamo quali Eliopoli, recentemente andato in scena e considerato una delle rievocazioni storiche più importanti a livello continentale con gruppi provenienti da tutta Europa, quindi Ad. 1387, legato alla messa in scena di una sanguinosa battaglia del XIV secolo, poi feste in musica e appuntamenti estivi per l' osservazione della volta celeste. Nel 2018 il grande giardino ha ospitato anche Birra del sole, manifestazione dedicata alla fresca bevanda al luppolo, a seguito del trasloco forzato da piazza d' Armi per via dell' entrata in vigore della nuova normativa sulla sicurezza. Francesca Miccoli © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 15
12 maggio 2019 Pagina 78 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Multisport Il cuore d' oro di 'Aspettando Fns': festa con incasso devoluto all' Anffas LO SCORSO primo di maggio si è conclusa la seconda edizione del torneo multi-sport 'Aspettando La ventiquattrore Fns'. Questa versione ridotta nasce con lo scopo di promuovere l' ottava edizione de 'La Ventiquattrore Fns 2019' che si svolgerà l' 8 e il 9 giugno presso gli impianti sportivi di Meldola. In una cornice di festa, sin dalle prime ore del mattino, 128 atleti suddivisi in 26 squadre si sono affrontati in vari sport: tennis, beach volley misto, calcio a 5 maschile e femminile. L' intero incasso è stato donato all' associazione Anffas Onlus sezione di Forlì, in occasione del suo cinquantesimo anniversario. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
12 maggio 2019 Pagina 9 Avvenire volontariato L' INTERVISTA «Basta attacchi, l' Italia va ricucita» Inviato a Lucca «Serve più attenzione al volontariato. Bisogna rispettarlo. I volontari spesso danno più di ciò che hanno, ma a fronte di questi temi all' ordine del giorno - la disabilità, l' accoglienza dei migranti - è lecito aspettarsi dal governo almeno un segnale di attenzione». Pier Giorgio Licheri, 83 anni, dritto come un fuso, è il presidente del Centro nazionale volontariato di Lucca, creato nel 1984 da figure quali Maria Eletta Martini (che presiedeva il Centro), Achille Ardigò, Giuseppe Bicocchi, don Aldo Ellena, monsignor Giovanni Nervo e Luciano Tavazza. Il Cnv è uno dei riferimenti di una galassia difficilmente misurabile. Il volontariato, t r a numeri ufficiali e informali, arriva a comprendere un italiano su 10 e secondo l' Istat oltre 5,5 milioni di persone fanno volontariato in organizzazioni non profit in vari settori. A Lucca è in corso fino ad oggi il festival delle organizzazioni che ogni giorno si rimboccano le maniche per tenere unito gratis il Paese. Ricucire è lo slogan di quest' anno. Lo fanno per aiutare gli altri e dare un contributo alla società. In tempi normali sarebbe superfluo sottolinearlo, ma la campagna senza precedenti scatenata sui social dalla maggioranza di governo contro i corpi intermedi e il mondo della solidarietà suggerisce di ribadire i fondamentali. «Quello che ho sentito è incredibile - dice Licheri - ma dove hanno vissuto finora queste persone che insultano il mondo della solidarietà dicendo che è tutta una mangiatoia? Stento a credere che persone con incarichi di governo pensino davvero quello che dicono». Come spiega questo attacco? Siamo in un momento delicato per il mondo del volontariato e in generale del terzo settore. Ci uniamo agli appelli che in questi giorni stanno risuonando su Avvenire: non si può pensare di prendere decisioni, come è stata quella del raddoppio dell' Ires per il non profit poi fortunatamente sventata, senza coinvolgere il mondo del volontariato. Penso sia una manovra, ci si sta approfittando dell' ignoranza diffusa. Secondo il tono con il quale si parla o si scrive sui social sembra che uno debba dire per forza la verità. In realtà quelli che fanno esperienze di volontariaro sono una risorsa potenziale, una forza di resistenza. Ci sono sensibilità differenti nel terzo settore, ad esempio con la cooperazione sociale, ma in questo momento occorre unità. E vogliamo parlare del sempre trascurato volontariato carcerario? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 17
12 maggio 2019 Pagina 9 Avvenire
12 maggio 2019 Pagina 29 Avvenire volontariato SAGGISTICA Una lucida denuncia del libero mercato Quell' economia etica che ci viene preclusa «Per quanto l' uomo possa essere considerato egoista, nella sua natura ci sono chiaramente alcuni principi che lo fanno interessare alla sorte degli altri, e che gli rendono necessaria l' altrui felicità». Questa frase, sorprendente e poca nota, si trova nell' incipit della Teoria dei sentimenti morali di Adam Smith, indicato come il padre della politica economica moderna, improntata all' obiettivo della massimizzazione del profitto. Una visione che viene solitamente sintetizzata con un' altra frase, assai più famosa: «Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro pranzo, ma dalla cura che essi hanno per il proprio interesse». Cosa sarebbe oggi l' economia se avesse prevalso l' idea dell' altrui felicità, esplicitata nella prima delle due citazioni? Se lo chiede l' autore di Il rovescio della moneta. Per un' etica del denaro, un volumetto (Edb, pagine 96, euro 9) tanto agile e ben scritto quanto documentato e rigoroso. Lo firma Alessandro Mazzullo, avvocato tributarista, che ha fatto parte del Tavolo tecnico governativo per la riforma del Terzo settore ed è autore di di- verse pubblicazioni scientifiche. Cosa sarebbe cambiato se il criterio economico di fondo fosse diventato l' altrui felicità, teorizzata poi da Antonio Genovesi nel XIX secolo e diventata il concetto-cardine di quella 'economia civile' che, finalmente, sta trovando spazio nelle aule accademiche e non solo? Con ogni probabilità (fa capire Mazzullo) non si sarebbe verificato un evento come il crollo della Lehman Brothers che, quando fallì, il 15 settembre 2008, era la quarta banca d' affari americana e aveva in pancia 613 miliardi di debiti bancari. Troppo grande per fallire, si era sempre detto. E invece sappiamo com' è finita. Così come sappiamo che uno dei più perversi effetti del sistema economico globale è la scandalosa distribuzione della ricchezza, per cui accade che «in media, un amministratore delegato delle cinque maggiori aziende del settore dell' abbigliamento guadagna, in poco più di quattro giorni, tanto quanto una lavoratrice del Bangladesh in tutta la sua vita». Nel capitolo 'Dalla ricchezza delle nazioni a quella delle multinazionali' Mazzullo illustra le contraddizioni dell' economia di mercato, segnata da una finanza quasi incontrollabile: il risultato è un' economia che «è al di là dei confini politici, sempre più scollegata dalla polis e dai valori di riferimento». In tale contesto «gli Stati, privi di armi legali, si affrettano a partecipare a una gara al ribasso per chi offre il sistema fiscale più vantaggioso o il sistema amministrativo meno complesso e meno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 19
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12 maggio 2019 Pagina 32 Avvenire volontariato L' ANNIVERSARIO Il Csi fa festa con il Papa Lo sport è incontro e lealtà Roma Lo sport «è una grande scuola, a condizione che lo si viva nel controllo di sé e nel rispetto dell' altro ». Insegna infatti il rispetto delle regole e promuove la cultura dell' incontro. Se dunque viene vissuta in que-st' ottica, la pratica sportiva diventa uno «strumento per promuovere l' accoglienza, la salute, l' occupazione, le pari opportunità, la salvaguardia dell' ambiente, la tutela dell' infanzia e dell' adolescenza, la coesione e l' integrazione sociale ». Così il Papa si è espresso ieri ricevendo in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico circa 400 rappresentanti del Centro Sportivo Italiano (Csi) nel 75° anniversario di fondazione dell' organismo. Con loro il presidente Vittorio Bosio che ha rivolto al Pontefice un indirizzo di saluto a nome di tutti e diversi dirigenti. Francesco nel suo discorso ha espresso apprezzamento per una realtà che, ha ricordato, «conta più di un milione e duecentomila tesserati, e raccoglie numerosissime società e associazioni sportive, oltre agli iscritti e ai gruppi sportivi parrocchiali e oratoriani affiliati, presenti in ogni parte d' Italia ». Ha passato in rassegna i principali valori dello sport e ne ha messo in rilievo la vicinanza con l' ideale della vita cristiana. Il rispetto delle regole. Una prima grande lezione di ogni attività sportiva, ha sottolineato infatti il Pontefice , «è che ci si può divertire solo in un quadro di regole ben precise. Infatti, se in una gara qualcuno si rifiutasse di rispettare la regola del fuorigioco, o partisse prima del 'via', o in uno slalom saltasse qualche bandierina, non ci sarebbe più competizione, ma solo prestazioni individuali e disordinate. Al contrario - ha aggiunto -, quando affrontate una gara, voi imparate che le regole sono essenziali per vivere insieme; che la felicità non la si trova nella sregolatezza, ma nel perseguire con fedeltà i propri obiettivi; e imparate anche che non ci si sente più liberi quando non si hanno limiti, ma quando, coi propri limiti, si dà il massimo». Lo sport migliora le persone. In secondo luogo, ha aggiunto papa Bergoglio, lo sport «migliora le persone, e può favorire una cultura del dialogo e dell' incontro rispettoso. La lotta con gli avversari, nelle competizioni sportive, è sempre definita 'incontro', e mai 'scontro', perché alla fine, sebbene sia meglio vincere, in un certo senso si vince entrambi. Ecco il mondo che sogniamo, e che con determinazione vogliamo costruire, sulla base di un agonismo sano, che veda sempre nell' avversario anche un amico e un fratello». Cultura dell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 21
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12 maggio 2019 Pagina 37 Avvenire volontariato OPPORTUNITÀ Terza edizione del bando «Costruiamo il futuro» per premiare le associazioni sportive di Milano La Fondazione Costruiamo il Futuro ha presentato, lo scorso venerdì nella sala Brigida di palazzo Marino, la terza edizione del premio rivolto alle associazioni sportive dilettantistiche dell' area metropolitana di Milano. Alla presentazione hanno partecipato: Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro, Fabio Schiavolin AD di Snaitech, Roberta Guianeri, Assessore allo Sport del Comune di Milano, don Stefano Guidi, Direttore della Fom e Massimo Achini, presidente di Csi Milano. Il riconoscimento è nato per sostenere i progetti delle associazioni sportive milanesi che coinvolgono bambini e ragazzi dando vita a realtà positive in ambito sportivo e sociale in tutti i quartieri, soprattutto in periferia. I vincitori riceveranno un contributo in denaro o nella fornitura di materiale sportivo. Il bando per partecipare è pubblicato sul sito premio.costruiamoilfuturo.it ed è aperto fino al 15 maggio. Possono iscriversi tutte le associazioni sportive dilettantistiche di Milano e provincia. Al termine, i progetti e le iscrizioni pervenute alla segreteria della fondazione verranno giudicati e selezionati dal comitato d' onore presieduto dal professore Lorenzo Ornaghi e composto dai partner del progetto e da personalità del mondo culturale e del terzo settore. Sabato 15 giugno l' Ippodromo Snai di San Siro ospiterà un migliaio di bambini e ragazzi delle società sportive milanesi che parteciperanno all' evento di premiazione dei progetti selezionati. Sino ad oggi la fondazione ha sostenuto 53 progetti di associazioni sportive e sociali donando complessivamente 112.000 euro in provincia Milano. Tali finanziamenti hanno permesso di portare avanti progetti nell' ambito della disabilità e lo sport, di sostenere le quote di ragazzi e bambini con difficoltà economiche familiari, di avviare nuove attività sportive in quartieri difficili, di contribuire alla sistemazione di strutture in stato di abbandono. Invitiamo tutte le associazioni sportive del territorio a non perdere questa opportunità. I relatori intervenuti alla conferenza stampa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 23
12 maggio 2019 Pagina 4 Avvenire (Diocesane) volontariato «Da immigrati a integrati», sfida europea «Da immigrati a integrati» è il tema dell' incontro che si è svolto martedì scorso al cinema Bristol e ha visto alternarsi sul palco vari relatori, tra cui l' arcivescovo di Ferrara- Comacchio Gian Carlo Perego. L' evento è stato moderato dal sottoscritto, che nell' introduzione ha ricordato come l' identità europea sia caratterizzata anche da una specifica nozione di diritto, che pone le radici più profonde nella tradizione cristiana: uno stato di diritto infatti riconosce valore assoluto ad ogni persona, per il solo fatto di essere tale. Ed è a questa sensibilità umana, prima ancora che giuridica, che l' Europa deve tornare, sottolinea Paolo Chesani, Direttore di Cefa Onlus, o r g a n i z z a z i o n e i m p e g n a t a n e l l a cooperazione internazionale. Chesani precisa che «aiutarli a casa loro» è uno slogan privo di contenuto se lo si intende nell' ottica di una veloce risoluzione del problema migratorio: le azioni tese a innescare dinamiche di sviluppo economico e sociale sono per natura di lungo periodo. Sulla necessità di uscire dalla logica del breve termine si concentra anche Elisa Fiorani, presidente di Anolf Emilia Romagna. La Fiorani si concentra poi sui luoghi comuni e sulle pseudo-evidenze che costituiscono il fondamento di alcune diffuse opinioni in fatto di immigrazione: la più pugnace di queste convinzioni riguarda il lavoro. L' esperienza di Anolf dimostra la fallacia di questo assunto: la segmentazione del mercato del lavoro affida agli stranieri occupazioni non in concorrenza, ma complementari, a quelle degli italiani. L' intervento di monsignor Perego prende le mosse da un' intervista di Ivano Dionigi, proiettata in sala. Il latinista spiega come il senso dell' opportunità politica dei romani li portasse a optare per la via dell' integrazione, al fine di evitare conflitti sociali e incamerare l' energia e la cultura dei nuovi «romani». È questo spirito che dobbiamo ritrovare, sottolinea l' arcivescovo, per molti anni alla guida di Migrantes. Monsignor Perego chiarisce, dati alla mano, che il futuro demografico delle nostre città è connesso anche all' immigrazione: se così non fosse, il costante saldo negativo tra nati e morti ci condannerebbe allo spopolamento. Il compito del nostro tempo sarà dunque quello di costruire una società inclusiva, capace però di conservare la propria cultura. Come asserisce Dionigi, siamo chiamati a una «pentecoste laica», cioè a capirci parlando lingue diverse, conservando l' idioma di ognuno. Lorenzo Benassi Roversi A sinistra il gruppo dell' Arca di Quarto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 24
12 maggio 2019 Pagina 40 Avvenire (Diocesane) volontariato Essere educatori per rendere vivo il presente e costruire il futuro Formazione, incontro e dialogo sono stati gli elementi che hanno contraddistinto, domenica scorsa, il secondo convegno diocesano di Pastorale giovanile, che si è svolto presso la parrocchia Sant' Anna, a Nettuno, promosso dal servizio diocesano di Pastorale giovanile e del Centro oratori diocesano. Il tema, "La forza del desiderio", è stato affrontato dal relatore, padre Mariano Iacobellis, gesuita e dottorando di Filosofia alla Pontificia università Gregoriana, che ha aiutato i presenti - giovani animatori ed educatori - ad approfondire il tema del discernimento nel mondo educativo, in particolare per i giovani di oggi. Altri momenti cardine dell' appuntamento sono stati la Messa celebrata dal vescovo Semeraro e i workshop pomeridiani. «È stata un' intensa giornata - dice il direttore del servizio di Pastorale giovanile, don Valerio Messina - di formazione, conoscenza, dialogo e riflessione, su temi quali la scelta, la politica, il marketing, l' affettività e il volontariato. Un' occasione per far sì che, pian piano, i nostri desideri emergano realmente e che la loro forza ci spinga a metterci in gioco e partire, per rendere vivo il presente e costruire il futuro». Manuel De Santis. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 25
12 maggio 2019 Pagina 40 Avvenire (Diocesane) volontariato Il sostegno dell' accoglienza DI GIOVANNI S ALSANO Ripartire accogliendo, accogliere sostenendo la fragilità, sostenere donando speranza. Ha preso il via a fine aprile il secondo anno di attività del progetto "Per essere ancora papà", attuato dalla Caritas della diocesi di Albano (grazie ai fondi dell' 8x1000 alla Chiesa cattolica) nella casa di accoglienza per papà separati "Monsignor Dante Bernini" di Tor San Lorenzo. Nella struttura, inaugurata dal vescovo Marcello Semeraro a gennaio dello scorso anno, hanno trovato ospitalità da poche settimane nove uomini: sette sono italiani, uno è originario della Polonia, l' altro della Romania. Di questi, uno solo ha un contratto lavorativo regolare, mentre gli altri o non hanno lavoro o si dedicano a lavoretti saltuari. Per tutti è iniziato un percorso di accompagnamento e sostegno sia nell' affrontare la loro quotidianità, che nel rapporto con i propri figli, che nella ricerca di una nuova possibilità: con l' aiuto da parte degli operatori della struttura nel cercare un lavoro e una nuova casa. «Nel primo anno - spiega Luciana Mandolini, responsabile della casa "Monsignor Dante Bernini" - sono stati ospitati nove papà e un uomo solo, nove di questi erano italiani e uno tunisino. Due non hanno terminato neppure la semestralità perché hanno trovato lavoro e hanno lasciato la struttura per comodità cercando una sistemazione più vicina al luogo di lavoro». Al momento dell' uscita, a marzo scorso, l' Aps onlus (Associazione per la promozione della solidarietà), che gestisce la casa per conto della Caritas diocesana, si è adoperata per trovare a tutti una collocazione di semi autonomia: «Due papà con contratto di lavoro - aggiunge Luciana Mandolini - sono stati aiutati a trovare mini appartamenti dove potersi ricreare un luogo familiare. Di questi due, uno in modo particolare ha avuto un epilogo felice: durante tutta la permanenza in struttura, nonostante alti e bassi, ha potuto avere in struttura, ogni 15 giorni, i suoi due bambini di cui si è sempre occupato con amore e responsabilità. Alla conclusione del progetto, avendo un contratto di lavoro, aiutato dall' Aps, ha potuto affittare un piccolo appartamento e oggi, nei momenti liberi può prendersi cura dei suoi bambini come faceva quando era in famiglia e si mostra grato per quanto ha ricevuto in tutto il percorso». Nello specifico, il progetto finanziato con i fondi 8x1000 alla Chiesa cattolica prevede non solo l' accoglienza nella struttura di padri separati o uomini soli, ma anche, e soprattutto, il loro accompagnamento quotidiano nella ricerca di nuove occasioni lavorative, ma non solo. Con il sostegno di uno psicoterapeuta, sono infatti aiutati ad affrontare e cercare di superare le situazioni dure e spesso complicate, che possono aver portato all' allontanamento dalla propria famiglia. La casa, realizzata in una struttura appartenente alla Provincia italiana centro nord - Mozambico delle Suore di Gesù buon Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 26
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12 maggio 2019 Pagina 40 Avvenire (Diocesane) volontariato S In cammino come fratelli Si è svolto lunedì scorso, per il terzo anno consecutivo, il "Cammino della fraternità": il tradizionale appuntamento che vede unite le scuole, le associazioni e le istituzioni di Castel Gandolfo e Albano Laziale nel nome della solidarietà e della fratellanza. Il corteo è partito da piazzale Giovanni XXIII per percorrere insieme il Cammino che unisce le due città: lungo la passeggiata è stato inaugurato il lavoro fatto dalle associazioni Gnosis e Arianna onlus, consistente in mosaici realizzati dai ragazzi delle scuole primarie per il progetto "Abilitare". All' arrivo ad Albano, la mattinata è proseguita a Villa Doria con giochi, sport a cura delle società sportive Libertas e Atletica Cecchina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 28
12 maggio 2019 Pagina 40 Avvenire (Diocesane) volontariato Pomezia. Il sorriso di Arianna porta speranza Cinque chilometri di passeggiata col sorriso, per non dimenticare tre giovani vittime del terremoto del 2016 e portare speranza e solidarietà. Questa mattina, nella giornata dedicata alla festa della mamma, a partire dalle 11, si svolgerà la terza edizione di "Corriamo per loro", la marcia podistica non competitiva in ricordo di Arianna Masciarelli, quindicenne pometina travolta dal terremoto che tre anni fa ha colpito il territorio ai confini tra Lazio, Marche e Abruzzo, e di altre due giovanissime vite spezzate il 24 agosto 2016: i cugini Elisa Cafini e Gabriele Pratesi, di 14 e appena 8 anni, anch' essi di Pomezia, che si trovavano in vacanza a casa dei nonni a Pescara del Tronto. L' evento è organizzato dall' associazione onlus "Il Sorriso di Arianna" e il percorso, di circa cinque chilometri, passerà sotto le case dei tre ragazzi: la partenza e l' arrivo avranno luogo in piazza San Benedetto da Norcia e l' evento continuerà ricordando tutti i bambini e ragazzi vittime dello stesso terremoto a Pescara del Tronto (Ap) con uno spettacolo di artisti di strada. In questa terza edizione, si uniranno alla camminata Fabio Sakara, detentore del record del mondo 24h bike erg, Simone Giorgi, campione mondiale 2015 di kajak K4, e una rappresentanza della nazionale italiana junior di Dragon Boat (titolo mondiale 2017 e titolo europeo 2018): l' obiettivo è donare tutto il ricavato all' acquisto di una protesi bionica per il piccolo Giulio, un bambino di 4 anni di Pomezia, affetto da agenesia del braccio. Arianna Masciarelli era studentessa del liceo artistico di Pomezia ed è stata la prima vittima accertata del sisma che ha devastato il centro Italia. Al momento della scossa, la giovane dormiva in casa dei nonni: la sua storia fece il giro del mondo. (Gio.Sal. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 29
12 maggio 2019 Pagina 41 Avvenire (Diocesane) volontariato Gli anziani di Piglio sono tutti al «Centro» Ci sono anche il vescovo di Anagni-Alatri Lorenzo Loppa e il parroco del paese don Gianni Macali, tra i soci onorari del Centro anziani di Piglio, una realtà sempre più importante sul territorio e tra le più grandi di tutta la provincia di Frosinone (i soci sono infatti attualmente ben 368, di cui 181 donne e 187 uomini). Il Centro anziani pigliese ha quasi trent' anni di vita: correva, infatti, il dicembre del 1988 quando l' idea venne sviluppata nel corso di un incontro tra l' allora sindaco Nazzareno Ricci con gli assessori Nazzareno Gabrieli, Nazzareno Spirito, Paolo Proietti, Leonardo Federici, alla presenza di una delegazione di anziani e pensionati. La struttura di fatto si concretizzò nel 1991, dopo l' approvazione dello Statuto da parte del Consiglio comunale, presieduto dal sindaco Nazzareno Ricci, in data 7 settembre. Sei sono i presidenti che si sono succeduti dal 1991 ad oggi: Pasquale Noro (1991-1994), Samuele Tosti (1994-2001), Renato Tufi (2001- 2007), Andrea Ambrosetti (2007-2013), Riccardo Tufi (2013-2016) e Fabio Falamesca (2016-2019). Il Centro nel 2003 si è gemellato con quello di Pescara e nel 2009 con Balsorano. Il Centro anziani di Piglio ha sviluppato e realizzato il programma "Nonni vigili" per dare assistenza ai bambini all' entrata e all' uscita della scuola. Nei locali del Centro, inoltre, sono state svolte diverse attività ricreative: coro musicale, teatro amatoriale, corsi di ballo, di ginnastica dolce, di yoga della risata, corso estetico, corso di giardinaggio e floricoltura, convegni medici con la Federanziani e con il Centro Madonna delle Rose, convegni sui problemi della memoria e conferenze su "Volontariato e solidarietà" e "La solitudine degli anziani" con la partecipazione di tutti i Centri anziani della provincia di Frosinone. L' obiettivo della nuova gestione (presidente Fabio Falamesca, vice presidente Sergio Cardinali, segretario Enzo Camusi, cassiere Anna Conti, consiglieri Vincenza Aglitti, Franco Atturo, Pierina Borgia, Anna Celletti, Alvaro Noro, Fernando Saccucci e Fernanda Sarli) racchiude un novero di alcuni impegni: socializzazione attraverso le attività ludiche; cura della salute fisica e mentale con corsi specifici; informazione medica, con conferenze sull' alimentazione programmate con altre associazioni di settore; prevenzione medica; conservazione della memoria, con raccolta di testimonianze ed immagini del passato. Giorgio Alessandro Pacetti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 30
12 maggio 2019 Pagina 46 Avvenire (Diocesane) volontariato Un corso per diventare volontario in carcere Una proposta all' apparenza difficile ma che in realtà è di pieno significato ecclesiale. Arriva dalla Caritas diocesana di Latina che ha o r g a n i z z a t o u n c o r s o p e r i l volontariato penitenziario, basato su quattro incontri formativi a partire da domani 13 maggio. Sarà possibile iscriversi al corso anche domani stesso. La sede è presso la curia diocesana di Latina (ingresso da via Sezze, 16), e vedrà coinvolto lo stesso personale della Casa circondariale di Latina, dalla direttrice Nadia Fontana agli educatori della struttura, prezioso sarà anche l' apporto del cappellano don Nicola Cupaiolo oltre che degli operatori Caritas già esperti di questo servizio. Tra i principali temi trattati vi sarà la conoscenza del sistema penitenziario, le principali problematiche all' interno del carcere, ma anche come la struttura detenitiva si relaziona con il territorio e infine cosa vuol dire essere volontari in carcere. Il corso è rivolto a soggetti già impegnati in attività di volontariato o interessati a farlo e ha lo scopo di formare volontari capaci di operare all' interno e all' esterno del carcere, in collaborazione con educatori e operatori penitenziari, al fine di partecipare in maniera attiva al reinserimento socio- lavorativo di soggetti in stato di detenzione. Nello specifico gli obiettivi del corso sono quelli di comprendere il funzionamento di un istituto penitenziario, di favorire l' acquisizione dei principali strumenti per gestire in maniera efficace la relazione con i detenuti, infine di acquisire informazioni in merito alle azioni e alle attività messe in atto per favorire il reinserimento socio-educativo e lavorativo dei detenuti. La Caritas pontina già presta servizio presso il carcere di Latina, dove dal 3 marzo 2014 è in funzione il "Centro di ascolto e aiuto". È il luogo offerto a tutte le persone detenute per incontrare volontari della Caritas diocesana proprio per non sentirsi abbandonati e messi ai margini non solo della società, ma soprattutto dalle comunità parrocchiali. La funzione prevalente dei volontari Caritas all' interno del carcere è l' ascolto, cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è ascoltato vengono coinvolti, con ruoli diversi, in un progetto che, ricercando le soluzioni più adeguate, punta a un processo di liberazione della persona dal bisogno. Per ogni altra informazione e contatti visitare il sito www.caritaslatina. it da dove è possibile scaricare la scheda d' iscrizione. Fiorina Tatti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 31
12 maggio 2019 Pagina 49 Avvenire (Diocesane) volontariato mosaico D In cammino nella Valle Santa iffuso, dal Consorzio che raggruppa le Pro loco della Valle Santa reatina ( www.prolocovallesanta.it), d' intesa con la Fondazione Amici del cammino di Francesco, il Cai, la diocesi e altri enti, il programma "Valle Santa in cammino", che propone percorsi "tra spiritualità, natura, arte, tradizioni e cultura". Prima camminata, fra Poggio Bustone e Morro, era in programma domenica scorsa, rinviata per il maltempo. Altre in calendario: 9 giugno (al Faggio di San Francesco sopra Rivodutri), 30 giugno (da Cantalice a Colli sul Velino), 21 luglio (escursione tra Cantalice e il Terminillo presso il cippo che ricorda il disastro dell' aereo Sabena); nei giorni attorno al 2 agosto si propone il Perdono francescano fra Rieti, i santuari e altri luoghi della valle; ultimi appuntamenti l' 8 settembre con il cammino di san Felice e il 29 dicembre con il cammino dei presepi. N Una targa per suor Margherita el lontano 1943, a Poggio Vittiano, fu posta una croce di ferro a ricordo della missione svolta dai padri Vincenziani. A portarla fu una giovane novizia nativa del paese: Flora Pascalizi, poi suora nel vicino monastero di Borgo San Pietro sulle orme di santa Filippa Mareri, col nome di suor Margherita. Di quel monastero, già passato alla vita attiva, sarebbe in seguito divenuta abbadessa e poi prima superiora generale dell' istituto delle francescane sviluppatosi grazie al suo impegno. In memoria di suor Margherita, a un anno dalla scomparsa, Poggio Vittiano ha voluto onorarla con una targa, incastonata nel cippo su cui è stata collocata quella stessa croce. A benedirla, assieme alla pioggia scesa dal cielo, il vescovo Pompili, affiancato dall' attuale madre generale delle francescane di Santa Filippa Mareri, suor Elisabetta D' Angeli. «Madre Margherita ha avuto uno sguardo che ha sempre riguadagnato l' orizzonte. Non era semplicemente una monaca chiusa nel monastero ma sempre coltivato i rapporti con tutto ciò che la circondava», ha detto monsignor Pompili. U Infermieri come sant' Agostina na Messa solenne con il personale sanitario nella cappella dell' ospedale San Camillo de Lellis ha onorato santa Agostina Pietrantoni, nella data - 29 aprile - che segna il giorno in cui, nel 2003, venne dichiarata dalla Congregazione per il Culto divino "patrona degli infermieri d' Italia". A partecipare alla celebrazione, organizzata dalla Pastorale sanitaria della diocesi assieme all' ordine professionale e presieduta dal vescovo Pompili, molti infermieri in servizio, in pensione e studenti, oltre a cappellani e suore del nosocomio e rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di volontariato. Tre, ha ricordato il vescovo, le parole chiave che hanno caratterizzato la vita della santa, nativa della terra sabina (era di Pozzaglia): la concretezza, il coinvolgimento e la mitezza. Caratteristiche da raccomandare a chi oggi si prende cura dei malati, come ricorda la lettera che la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 32
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