Fonti statistiche - Coris

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Fonti statistiche - Coris
Fonti statistiche
  Istituti o enti che producono dati statistici
  Funzione
   Raccolta di informazioni quantitative, riguardanti fenomeni collettivi,
     in modo sistematico o periodico a fini conoscitivi e amministrativi

  Informazioni quantitative
   risultati di un processo di misurazione in senso lato, che esprimono
     l’intensità o la frequenza di fenomeni direttamente o indirettamente
     osservabili
   se riferite a fenomeni collettivi:
    • richiedono la raccolta di un insieme di osservazioni più semplici,
       riguardanti fenomeni individuali o singoli
    • sono il prodotto dell’indagine statistica

Esempi di fenomeni collettivi
La mortalità infantile, il reddito nazionale, la pratica sportiva, il divario digitale,
la flessibilità del lavoro, l’immigrazione, l’esclusione sociale, la disoccupazione,
l’abbandono scolastico, la qualità della vita.........

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 Perché attingere alle fonti statistiche?

    La produzione di statistiche, da parte di istituti
    preposti a tale funzione, costituisce un immenso
    patrimonio informativo a cui è facile attingere, grazie
    anche alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie
    telematiche
    I dati prodotti dalle “fonti statistiche” possono essere
    utilizzate nelle analisi secondarie

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Fonti statistiche - Coris
Analisi secondaria
  E’ ogni ulteriore analisi relativa ad informazioni che sono
  state ottenute in precedenza “con finalità e problematiche
  anche diverse da quelle originarie per cui sono stati
  collezionati i dati” (D.W.Steward)
  Consente di leggere gli stessi dati da molteplici punti di
  vista eliminando i costi e i tempi della fase di raccolta

 Vantaggi: si riducono i costi e tempi di produzione
 Precauzioni:
    Attenzione alla qualità dei dati
    Attenzione al “significato” dei dati

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Quando utilizziamo una statistica …
   Vi attribuiamo un significato in base al:
     senso attribuito alla statistica dal produttore
    senso suggerito dal contesto d’uso in cui vogliamo
       utilizzarla
   Con la diffusione di produttori e fruitori dei dati e con
   l’impiego massiccio delle statistiche da parte dei
   mezzi di comunicazione di massa aumenta il rischio
   di considerare le informazioni quantitative come
   entità a sé stanti, dotati di autonomia semantica,
   e dunque utilizzabili acriticamente a fondamento di
   argomentazioni e nell’ambito di ulteriori analisi

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Fonti statistiche - Coris
I dati non hanno autonomia semantica
    Persone di 3 anni e più che guardano la televisione
                                1998   1999   2000

        Piemonte
                                93,9   93,0   92,8
        Valle d'Aosta
                                94,2   93,8   91,5
        Lombardia
                                95,8   93,6   94,5
        Trentino-Alto Adige     91,8   91,5   92,7
                  Bolzano       94,0   90,9   91,6
         Trento                 89,7   92,0   93,8
        Veneto                  95,6   95,0   91,7
        Friuli-Venezia Giulia   93,7   94,5   93,6
        Liguria                 95,7   94,4   93,7
        Emilia-Romagna          96,6   94,8   95,7
        Toscana                 95,8   96,0   94,7
        Umbria                  94,4   95,8   95,3
        Marche                  95,9   95,6   96,4
        Lazio                   94,2   93,4   90,7
        Abruzzo                 95,8   94,0   95,7
        Molise                  97,4   96,6   96,1
        Campania                96,0   94,7   91,6
        Puglia                  93,9   95,6   95,9
        Basilicata              93,0   95,5   95,4
        Calabria                95,0   93,8   95,2
        Sicilia                 94,5   95,1   93,1
        Sardegna                93,2   93,8   94,6
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      Fonte:Istat, 2002

  Come viene prodotta una statistica?
         L’indagine statistica

L’indagine statistica è il processo finalizzato alla
produzione dell’informazione statistica
L’obiettivo dell’indagine statistica è l’acquisizione e
interpretazione delle informazioni relative ad una
popolazione intesa come un insieme di unità elementari
(fenomeni individuali) su cui si manifesta il fenomeno
collettivo oggetto di studio
Consta di diverse fasi

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Fasi dell’indagine statistica
Progettazione
 Definizione degli obiettivi
    Qual è l’esigenza informativa che si vuole soddisfare?
 Definizione della popolazione di riferimento o collettivo statistico oggetto
   dell’indagine
    Su cosa si vuole indagare?
    Quale è il riferimento temporale?
 Definizione del disegno di indagine
    Come si vuole indagare? Indagine totale o parziale?
    Con quali tecniche e strumenti di rilevazione?
 Rilevazione dei dati
 Liste della popolazione, individuazione del campione, formazione
   rilevatori, raccolta delle informazioni, registrazione dei dati
Analisi dei dati: elaborazione e interpretazione
 Verifica della congruenza dei dati, aggregazioni territoriali o per
  categorie, calcolo di indici, analisi dei dati, rappresentazione tabellare e/o
  grafica
Validazione e diffusione
 Verifiche di coerenza esterna con altri dati, pubblicazione delle statistiche

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               Fasi dell’analisi secondaria
              Come vengono utilizzati i dati
                di un’indagine statistica
 Progettazione
  Definizione degli obiettivi e della popolazione di riferimento

 Registrazione dei dati
  Individuazione della/e fonti statistiche e dei dati adeguati all’obiettivo
   definito

 Analisi dei dati: elaborazione e/o interpretazione
  Trasformazione dei dati: aggregazioni territoriali o per altre categorie,
   calcolo di indici, calcolo di rapporti statistici ecc..; analisi dei dati;
   rappresentazioni tabellari e/o grafiche….

 Validazione e diffusione
  Verifiche di coerenza esterna con altri dati, pubblicazione dei risultati

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Verificare l’adeguatezza:
              l’importanza dei METADATI

La “costruzione del dato “ è un processo complesso
 Nelle analisi primarie il ricercatore controlla ogni fase della
   costruzione
 Nelle analisi secondarie sono necessari non solo i dati
   (macrodati e/o microdati) ma anche adeguate informazioni
   su di essi (metadati)

Nell’analisi secondaria è indispensabile valutare la qualità dei dati
e la loro adeguatezza rispetto a propri obiettivi conoscitivi
E’ necessario conoscere il processo della loro produzione

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                   Glossario:
             Micro-Macro-Meta Dati
  Microdati : dati elementari che si riferiscono alle singole unità
  di rilevazione
   Esempio: dati relativi a ciascun intervistato

  Macrodati: dati risultanti da calcoli effettuati sui microdati
   Esempio: dati aggregati per sesso degli intervistati

  Metadati: sono informazioni sul processo di produzione dei
  dati, ossia sul dove, quando, come e da chi i dati sono stati
  ottenuti

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Microdati

                                                                                  Metadati
                                       Lettori di libri nell'ultimo anno (% di
Macrodati                                      persone di 6 anni e +)

                                                                                  Istat
                                       Si, da 1 a 3            oltre 3

              ‘Italia Nord-

                                                                                  Indagine Multiscopo Aspetti
                                               18,8%                     29,4%
              Occidentale‘
              ‘Italia Nord-Orientale
                                              20,3%                      28,7%
              ‘
              ‘Italia Centrale ‘               19,5%                     25,5%
                                                                                  della vita quotidiana
              ‘Italia Meridionale ‘            17,3%                      12,1%   Anno 2014
              ‘Italia Insulare ‘               16,5%                     14,6%

                                                                                                 Pagina 238

          Esercizio: microdati o macrodati?

    Quali sono:
         Le unità di rilevazione?
         Le unità di analisi?
         I caratteri? (di che tipo?)
         I metadati?
         E’ una distribuzione di frequenza?

                                                                                                 Pagina 239
Fonti statistiche - Coris
Esercizio

                                         Quali sono:
                                            Le unità di rilevazione?
                                            Le unità di analisi?
                                            I caratteri? Di che tipo?
                                            I metadati?

                                                             Pagina 240

    Informarsi sui dati: metadati
Esatta individuazione delle Fonti
Ricostruzione della natura e del senso delle variabili
disponibili:
 Conoscere le procedure di rilevazione
   tipo di indagine
   periodo di rilevazione
   popolazione di riferimento
   unità di rilevazione
 Conoscere le procedure di costruzione del dato
   significato di ogni “variabile” e delle formule
    eventualmente applicate per ottenerla

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Fonti statistiche - Coris
Individuare le fonti:
        La mappa delle fonti statistiche
Fonti ufficiali nazionali (preposte a tale funzione dalla normativa vigente)
 il SISTAN: Sistema Statistico Nazionale
Altre fonti (Istituti di ricerca, aziende, fondazioni che producono dati con
continuità e regolarità temporale )
 Fonti parallele delle “statistiche culturali”

Fonti Europee
 SSE: Sistema Statistico Europeo
 BCE (Banca Centrale Europea)
Altre fonti internazionali
 Nazioni Unite (UNESCO, UNWTO…)
 OECD (Organization for economic cooperation and development)
 ILO (International Labour Organization)
 The World Bank
 FMI
 …

                                                                        Pagina 242

       Principio fondamentale della statistica
                      ufficiale

 Il primo dei "principi fondamentali della statistica ufficiale", adottato
 dalle Nazioni Unite nel 1994, stabilisce che:

             “Le statistiche ufficiali costituiscono un elemento
             indispensabile nel sistema informativo di una società
             democratica. Sono poste al servizio delle istituzioni,
             degli operatori economici e del pubblico ai quali
             forniscono dati sulla situazione economica,
             demografica, sociale e ambientale. A questo fine, le
             statistiche ufficiali che risultano di utilità generale
             debbono essere elaborate e rese disponibili, in modo
             imparziale, dalle istituzioni della statistica ufficiale
             affinché sia soddisfatto il diritto dei cittadini
             all'informazione pubblica.”

                                                                        Pagina 243
Fonti statistiche - Coris
Dati Aperti o Open Data
Dati a cui si può accedere liberamente privi di brevetti o altre
forme di controllo che ne limitino la riproduzione e le cui restrizioni
di copyright si limitano eventualmente all’obbligo di citare la fonte
Sono connessi al concetto di open government, in base al quale la
pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, sia
in termini di trasparenza sia in termini di partecipazione diretta al
processo decisionale
La locuzione "open data" si riferisce a Internet come canale
principale di diffusione dei dati stessi http://www.dati.gov.it/

                                                              Pagina 244

                http://www.dati.gov.it/

                                                              Pagina 245
Fonti statistiche - Coris
IL Sistema Statistico Nazionale
E’ costituito da una rete di soggetti pubblici e privati italiani (oltre
3400 uffici nei quali operano circa 8700 addetti) preposti a
fornire le statistiche ufficiali nazionali
Oltre all'Istat, 57 istituzioni pubbliche e private del Sistan
partecipano al Programma statistico nazionale, contribuendo alla
realizzazione di oltre 800 lavori statistici tra indagini,
elaborazioni, studi progettuali e sistemi informativi statistici
E’ regolato dal decreto legislativo 6/9/1989, dalla legge 125 del
1998 e da una serie di altre norme che riguardano la sua
organizzazione ed il funzionamento
Ha il compito di fornire informazione statistica ufficiale al Paese e
agli organismi internazionali
Attua il Piano Statistico Nazionale – PSN

                                                              Pagina 246

                                                              Pagina 247
Pagina 248

                                        Pagina 249
http://www.sistan.it/index.php?id=176
Sistema Statistico nazionale
Del SISTAN fanno parte:
 l’Istituto Nazionale di Statistica – Istat
 Gli uffici di statistica centrali e periferici delle amministrazioni
  dello Stato e delle aziende autonome
 Gli uffici di statistica degli Uffici territoriali di governo
 Gli uffici di statistica di: regioni e province autonome;
  province; comuni singoli o associati; aziende sanitarie locali;
  camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura
 Alcuni Enti pubblici e soggetti privati (cfr. tabella)

                                                                 Pagina 250

 ISTAT - Istituto Nazionale di Statistica
 Coordina il Sistema Statistico Nazionale (SISTAN)
 Predispone il Programma Statistico Nazionale (PSN)
 Esegue censimenti e altre rilevazioni ed elaborazioni ufficiali
  previste nel PSN
 Predispone nomenclature e metodologie ufficiali e vincolanti
 Pubblica e diffonde dati e ricerche
 Tiene rapporti con enti statistici esteri ed internazionali

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Piano Statistico Nazionale
Delinea lo stato dell’arte della statistica ufficiale per area tematica
Stabilisce le rilevazioni, le elaborazioni e gli studi progettuali di interesse pubblico che enti
ed organismi del Sistan intendono realizzare nel corso di un triennio ed individua i relativi
obiettivi (PSN)
I lavori inseriti nel PSN sono classificati in cinque differenti tipologie: Statistiche da
Indagine (SdI), Statistiche da fonti amministrative organizzate (Sda); Statistiche derivate
o rielaborazioni (Sde); Sistema informativo statistico (Sis) e Studio Progettuale (Stu)
Viene deliberato dal Comitato di indirizzo e coordinamento dell'informazione statistica
(Comstat), su proposta del Presidente dell’Istat e viene poi sottoposto all’approvazione
del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Comitato interministeriale per la
programmazione economica - CIPE
Viene aggiornato annualmente e si propone di soddisfare due esigenze fondamentali:
l’analisi sulla validità tecnica dei lavori proposti e la verifica circa la rispondenza dei lavori
stessi alle norme nazionali e comunitarie e, più’ in generale, ai bisogni conoscitivi della
collettività
Sul PSN esprime il suo parere: la Commissione per la garanzia dell'informazione statistica
e la Conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie locali, sentito il Garante per la
protezione dei dati personali
La Commissione per la garanzia dell'informazione statistica, organo esterno, autonomo e
indipendente, che ha il compito di vigilare sulla complessa attività del Sistan, e in
particolare non soltanto l’imparzialità e la completezza dell'informazione statistica, ma
anche la qualità delle metodologie che devono essere conformi alle direttive degli
organismi internazionali e comunitari
                                                                                   Pagina 252

                 Tipologia di progetti del PSN
Rilevazione: consiste nella raccolta di dati direttamente presso imprese,
istituzioni e persone fisiche oppure attraverso documenti amministrativi e/o
fonti organizzate pubbliche e private (registri, archivi, basi di dati) e nel
loro successivo trattamento
ES: IST-00671 Multiscopo sulle famiglie: viaggi, vacanze e vita quotidiana
RIL
Elaborazione: consiste nel trattamento di dati statistici derivanti da
precedenti rilevazioni od elaborazioni dello stesso o di altri soggetti, ovvero
di dati di cui l'ente dispone in ragione della sua attività istituzionale
Es: IST-01418 Soddisfazione delle imprese per servizi resi da uffici pubblici
ELA
Studio progettuale: attività di analisi e ricerca finalizzata all'impianto,
ristrutturazione o miglioramento di uno o più processi di produzione
statistica, all'impianto di sistemi informativi
Es: IST-00828 Costruzione di un sistema sulla povertà e il disagio sociale
STU

                                                                                   Pagina 253
PSN Progetti per area e settore di interesse
   Territorio e ambiente
     – 1 Territorio …………………………………
     – 2 Ambiente …………………………………
   Popolazione e società
     – 1 Struttura e dinamica della popolazione
     – 2 Famiglia e comportamenti sociali ……
   Amministrazioni pubbliche e servizi sociali
     – 1 Istituzioni pubbliche e private ……………
     – 2 Sanità ……………………………………
     – 3 Assistenza e previdenza…………………
     – 4 Giustizia…………………………………
     – 5 Istruzione e formazione…………………
     – 6 Cultura…………………………………
   Mercato del lavoro
   Sistema economico
     – 1 Struttura e competitività delle imprese …
     – 2 Ricerca scientifica e innovazione tecnologica
     – 3 Società dell’informazione
     – 4 Commercio con l’estero e internazionalizzazione produttiva …
     – 5 Prezzi ………………………….…
   Settori economici
     – 1 Agricoltura, foreste e pesca
     – 2 Industria …………………………….….
     – 3 Costruzioni ……………………………
     – 4 Commercio ……………………
     – 5 Turismo ……………………………
     – 6 Trasporti …………………
     – 7 Servizi finanziari
   Conti economici e finanziari
   Metodologie e strumenti generalizzati

                                                                        Pagina 254

                                    Obbligo di risposta
    Per alcune rilevazioni è previsto per legge l’obbligo di risposta da
    parte dei soggetti coinvolti nell’indagine
    L'obbligo riguarda tutte le amministrazioni, enti e organismi pubblici
    All'obbligo sono sottoposti anche i soggetti privati limitatamente alle
    rilevazioni previste nel PSN e inserite in un elenco che l'Istat è
    tenuto a predisporre annualmente
    Questa imposizione, finalizzata a minimizzare i casi di non risposta,
    dovrebbe tradursi, da un punto di vista operativo, in una maggiore
    completezza dei dati rilevati
    Tuttavia non vi è alcuna certezza riguardo alla veridicità delle
    risposte fornite, specie se esse sono imposte per legge
    L’obbligo di risposta può non essere un efficace strumento di qualità
    dei dati, se non affiancato ad altre iniziative tendenti a motivare i
    soggetti coinvolti

                                                                        Pagina 255
Le fonti statistiche ufficiali europee
  A livello europeo la produzione e la diffusione delle statistiche ufficiali si
  basa sul Sistema Statistico Europeo (SSE)
  Il SSE comprende sia i servizi statistici degli Stati membri dell'UE - a
  cui si aggiungono quelli dell’Islanda, della Norvegia, del Liechtenstein e
  della Svizzera - sia l’Eurostat, Ufficio statistico della Comunità Europea
  istituito nel 1953
  Il ruolo dei primi è quello di rilevare dati e produrre le statistiche
  nazionali anche per le finalità della UE
  La funzione fondamentale di Eurostat -che da un punto di vista
  organizzativo è una Direzione Generale della Commissione Europea - è
  quella di coordinamento dell’attività statistica comunitaria
  L’attività del SSE viene effettuata sulla base del Programma statistico
  comunitario che stabilisce gli orientamenti, gli obiettivi, le priorità e i
  piani di lavoro per un periodo non superiore a cinque anni

                                                                       Pagina 256

                              Eurostat
L’Ufficio statistico della Comunità Europea svolge funzione di coordinamento
dell’attività statistica comunitaria
                        http://ec.europa.eu/eurostat
Promuove l’adozione di un linguaggio statistico condiviso a livello europeo
mediante la standardizzazione di nomenclature e classificazioni, dei modelli
di rilevazione e dei questionari adottati per i censimenti degli Stati membri
Obiettivo: armonizzazione delle statistiche a livello comunitario, necessaria
per compiere analisi comparative tra i diversi paesi
La produzione Eurostat è organizzata in nove settori e confluisce in database,
disponibili on-line:
1. General and regional statistics
                                           Database accessibili on line con
2. Economy and finance                     statistiche economiche, commerciali
3. Population and social condition         e finanziarie riguardanti sia i Paesi
4. Industry, trade and service             membri che altri Paesi, tra cui
                                           Regions, su base regionale
5. Agricolture and fisheries
6. International trade
7. Transport
8. Environment and energy
9. Science, technology and digital society
                                                                       Pagina 257
Pagina 258

Pagina 259
Eurostat: serie storiche
 Strutturali: 79 indicatori, che coprono sei settori diversi (contesto
  economico generale, occupazione, innovazione e ricerca, riforme
  economiche, coesione sociale e l'ambiente)
 Euro-indicators: forniscono una visione d’insieme sulla situazione
  economica della Unione Europea e degli Stati membri
 Sviluppo sostenibile: consentono di monitorare la “Strategia dello
  sviluppo sostenibile” finalizzata al miglioramento continuo della qualità
  della vita e del benessere sulla terra. Riguardano dieci temi differenti: lo
  sviluppo socioeconomico, la produzione e il consumo sostenibile,
  l’inclusione sociale, i cambiamenti demografici, la salute, i cambiamenti
  climatici e l’energia, l trasporto sostenibile, le risorse naturali, la
  partnership globale, la buona governante
 Occupazione e politiche sociali: indicatori utili per monitorare lo stato di
  avanzamento di diverse politiche comunitarie riguardanti l'occupazione,
  l’inclusione e la protezione sociale, l’istruzione e la formazione, la società
  dell'informazione

                                                                          Pagina 260

                                              Tabella unità/caratteri
                                              (Distribuzione unitaria multipla)

                                                                          Pagina 261
Esempio di Cartogramma
                                      (Rappresentazione di una
                                      distribuzione unitaria semplice)

                                                                   Pagina 262

              Approfondimento
  Rappresentazioni grafiche : il Cartogramma
Rappresentazione grafica adatta alla rappresentazione di serie territoriali,
ossia mutabili o variabili riferite a luoghi, territori, zone geografiche o
amministrative
Per ottenerla è necessario disporre di una serie di coordinate territoriali
riguardanti aree geografiche (ad es. regioni, circoscrizioni politiche,
geografiche, amministrative, etc.) rispetto alle quali viene analizzata
l’intensità o la frequenza di uno o più caratteri (ad es. livelli di
inquinamento, reddito pro-capite, utenti di un servizio)
In presenza di caratteri quantitativi, è necessaria l’aggregazione in classi
ordinate secondo un criterio stabilito
Ogni area geografica viene colorata o retinata in base alla classe di
frequenza o di intensità del carattere, a cui appartiene

                                                                   Pagina 263
Cartogramma con caratteri qualitativi
Cosa sono i «Sistemi locali» per
Istat?
 Sono luoghi dove la
   popolazione risiede e lavora, e
   dove quindi esercita la
   maggior parte delle proprie
   relazioni sociali ed
   economiche. Risultano
   dall’aggregazione di due o più
   comuni cha hanno un alto
   livello d’interazione espressi
   dai flussi di pendolarismo
   giornaliero tra luogo di
   residenza e luogo di lavoro
 Sono riconducibili a sette
   raggruppamenti omogenei
   rispetto alla struttura
   demografica, alla dinamica
   della popolazione e alle forme
   dell’insediamento residenziale

Figura tratta da
Istat, Rapporto Annuale 2016
p.110

                                                      Pagina 264

              Cartogramma con caratteri qualitativi

    Figura tratta da
    Istat, Rapporto
    Annuale 2018 p.132

                                                      Pagina 265
Esempio di Diagramma a barre
                                        (Rappresentazione di una
                                        distribuzione unitaria semplice)

                                             Carattere

                   Unità statistiche

                                                                     Pagina 266

               Approfondimento
Rappresentazioni grafiche : Diagramma a barre

Successione di barre ossia rettangoli verticali equidistanti
La base di ogni barra è uguale per tutte le barre ed arbitraria
Le altezze sono proporzionali alle frequenze (assolute o percentuali) o alle
quantità della modalità corrispondente
La successione segue l’ordine delle modalità nel caso di mutabili ordinate
E’ frequente l’uso di questo tipo di rappresentazione per
tabelle unità x caratteri, quando le unità sono di tipo aggregato (es. aree
geografiche)
 In questi casi l’obiettivo è di comparare le diverse unità rispetto a uno o
  più caratteri
 E’ opportuno evitare questo tipo di rappresentazione in presenza di un
  numero elevato di unità poiché risulterebbe difficile la lettura del grafico

                                                                     Pagina 267
Approfondimento
                 Esempio di uso del diagramma a barre
       Rappresentazione di una distribuzione di frequenza relative
      Studenti secondo la Soddisfazione della Scelta Universitaria

Modalità del carattere
Soddisfazione

                                                                     Pagina 268

                         Approfondimento
              Esempio di uso del diagramma a barre
    Rappresentazione di una distribuzione unitaria di macrodati

                                                                     Pagina 269
Approfondimento
Rappresentazioni grafiche : Diagramma a nastri
   Rettangoli orizzontali sovrapposti aventi tutti la stessa altezza e le basi
   proporzionali alle frequenze o quantità della modalità corrispondente
   In genere la successione segue l’ordine delle frequenze o delle quantità
   per facilitarne la lettura
   E’ frequente l’uso di questo tipo di rappresentazione per
   tabelle unità x caratteri, quando le unità sono di tipo aggregato (es.
   aree geografiche)
    Anche in questi casi l’obiettivo è di comparare le diverse unità
      rispetto a uno o più caratteri.
    E’ opportuno evitare questo tipo di rappresentazione in presenza di
      un numero elevato di unità poiché risulterebbe difficile la lettura del
      grafico

                                                                     Pagina 270

                     Approfondimento
Esempio di uso del diagramma a nastro: rappresentazione
             di distribuzioni unitarie semplici

   Fonte: Istat, Bes 2016, p.30
                                                                     Pagina 271

                                                                           Es.
Approfondimento
           Esempio di uso del diagramma a nastro
  rappresentazione di una distribuzione di frequenza relativa
Studenti per Corso di Laurea

Modalità del carattere
Corso di Laurea

                                                                         Pagina 272

 Le indagini dell’Eurobarometro: sondaggi di opinione
                del Parlamento Europeo
 Esempio di indagini sovranazionali, sondaggi di opinione effettuati - dal
 settore “Analisi dell’opinione pubblica” (Commissione Europea)- nei Paesi
 Membri della Cee a partire dal 1973
 Rilevano gli stati d’animo dei cittadini nei confronti delle iniziative della
 Comunità Europea e la soddisfazione nei vari ambiti della vita

  Eurobarometro standard: vengono effettuate interviste face to face a un
   campione di popolazione in ciascuno dei Paesi membri per indagare le
   opinioni, i sentimenti, le preoccupazioni dei cittadini
  Eurobarometro Flash: vengono effettuate interviste telefoniche per
   sondare orientamenti e atteggiamenti su specifici provvedimenti
  Gli studi qualitativi che consistono in indagini sulle motivazioni, i
   sentimenti, le reazioni di gruppi sociali di volta in volta selezionati, su
   determinati argomenti, condotti con metodologie qualitative (focus group,
   interviste in profondità)
  Eurobarometro Speciale : su studi tematici di approfondimento svolti per
   diversi servizi della Commissione europea o altre istituzioni
                                                                         Pagina 273
Fonte: Eurobarometro n. 85, 2016
                                                                        Pagina 274

                  Approfondimento:
               Grafico a Barre Cumulate
   Rappresentazione contemporanea di più distribuzioni semplici di quantità o
   di frequenza dello stesso carattere osservato su collettivi diversi
   Ogni distribuzione è costituita da un rettangolo verticale (barra) la cui base
   è arbitraria, suddiviso in tante parti contraddistinte da colori diversi, quante
   sono le modalità del carattere osservato
   Utilità: rappresentazione della composizione di un aggregato (soprattutto in
   termini di valori relativi o percentuali) e confronto di diversi aggregati
   rispetto ad uno stesso carattere

                                                                        Pagina 275
Fonte: Eurobarometro n. 82, 2014

                                                                         Pagina 276

                      Approfondimento:
                 Rappresentazioni grafiche :
                 Diagramma a nastri cumulato
    Rappresentazione contemporanea di più distribuzioni semplici di
    quantità o di frequenza dello stesso carattere osservato su collettivi
    diversi
    Ogni distribuzione è costituita da un rettangolo posto in orizzontale
    (nastro) la cui altezza è arbitraria, suddiviso in tante parti
    contraddistinte da colori diversi, quante sono le modalità del carattere
    osservato
    Utilità: rappresentazione della composizione di un aggregato
    (soprattutto in termini di valori relativi o percentuali) e confronto di
    diversi aggregati rispetto ad uno stesso carattere

                                                                         Pagina 277
Fonte: Eurobarometro Speciale n. 460, 2017
”Attitudes towards the impact of digitalisation and automation on daily life”

                                                                   Pagina 278

                                                                   Pagina 279
Esercizio
      In riferimento alla figura 5 :
  •     Che tipo di rappresentazione grafica viene utilizzata?
  •     Qual è la popolazione di riferimento?
  •     Quale carattere viene rappresentato?
  •     In quali sottogruppi di popolazione?
  •     Quali informazioni si possono trarre?

         Fig. 5 Popolazione
                 FSSC- Mingo di persone di 18 anni e più in sovrappeso e obese per sesso e ripartizione
                             2017-2018
         geografica. Anno 2015. (Per 100 persone di 18 anni e più con le stesse caratteristiche)
                                                                                             BES 2016 p. 35

                                           Esercizio

In riferimento alla fig. 5.12:
• Indicare il tipo di
    rappresentazione
    grafica utilizzata
• Che cosa viene
    rappresentato?
• Quali informazioni si
    possono trarre ?

                                                                                            Pagina 281

                                                                        Istat, Rapporto Annuale 2016, p.217
La Banca Centrale Europea
La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, il cui compito
principale è quello di mantenere il potere d'acquisto dell'euro, e quindi la
stabilità dei prezzi nell'area dell'euro che comprende i 17 paesi dell'Unione
Europea che hanno introdotto questa moneta dal 1999
Per adempiere a questo compito, la BCE, a norma dell'articolo 5 del suo
statuto, assolve anche ad una funzione statistica, compilando e diffondendo
dati e relativi indicatori statistici, riconducibili alle seguenti aree tematiche:
 statistiche monetarie e finanziarie;
 statistiche riguardanti le relazioni con i settori esterni all’Euro-area;
 statistiche riguardanti i conti dell' Euro-area;
 statistiche socio-demografiche
Tali statistiche, che costituiscono una base di conoscenza rilevante anche
per il Consiglio Europeo, sono disponibili on-line gratuitamente

                                                                       Pagina 282

                                                                       Pagina 283
Altre fonti internazionali : L’OCSE o OECD
L’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE o OECD)
è un forum in cui 30 paesi affrontano insieme i problemi riguardanti lo sviluppo
economico, sociale e le sfide della globalizzazione (www.oecd.org )
Le attività si basano fondamentalmente sul flusso di informazioni e sulle analisi
fornite dal segretariato dell’OCSE, che ha il compito di raccogliere i dati,
controllare le tendenze, fornire analisi e previsioni sociali ed economiche
La produzione e la diffusione di statistiche riveste dunque un ruolo
fondamentale nel lavoro dell’Organizzazione e dei Paesi aderenti
I database predisposti dall’OCSE sono disponibili on line (http://www.oecd-
ilibrary.org/statistics) e riguardano un’ampia gamma di tematiche (statistiche
generali, sviluppo, ambiente, globalizzazione, società dell’informazione,
statistiche regionali, …)
 Tra le pubblicazioni più note:
 Gli “Outlooks” in cui vengono presentati dati comparabili riguardanti i paesi
     dell’OCSE, su temi diversi: è del 2011 la pubblicazione “Information
     technology Outlook” che individua nelle ICT i driver principali della ricerca,
     dell’innovazione, della crescita e del cambiamento sociale, analizza la crisi
     economica e suggerisce prospettive. Nel 2014 sono stati pubblicati molteplici
     Outlooks su tematiche differenziate, tra cui Employment Outlook, Pensions
     Outllook e World Energy Outlook, International Migrations Outlooks

                                                                      Pagina 284

Esempio : grafico tratto dal database OECD

                                                                      Pagina 285
https://data.oecd.org/innovation-and-technology.htm

                                                                  Pagina 286

       L’origine dei dati: archivi vs indagini
Rilevazione a fini amministrativi: si riferisce ai dati generati
dalla normale attività amministrativa ossia alle informazioni
raccolte e conservate da istituzioni ai fini di controllo o di
intervento nei confronti di singoli soggetti o di entità di altro
tipo. Tali dati vengono utilizzati anche a fini statistici
 Anagrafi della popolazione —> Statistiche demografiche
 Registrazione denunce —> Statistiche sui reati
 Iscritti e licenziati negli ist. scolastici —> Statistiche sull’istruzione
 ……
Rilevazione diretta a fini conoscitivi : si riferisce a dati
appositamente raccolti a fini statistici su settori ed argomenti
specifici
 Censimenti
 Indagini campionarie

                                                                  Pagina 287
Rilevazioni dirette:
                       censuarie/campionarie
 Censuarie (rilevazioni totali)                    Campionarie (rilevazioni parziali)

  Analizzano      l’intera   popolazione           Limitano l’analisi ad una parte della
   statistica interessata allo studio                popolazione statistica, individuata
                                                     mediante la tecnica del
  Individuare una popolazione di
                                                     campionamento
   riferimento significa specificare le
   condizioni di eleggibilità, cioè le
   caratteristiche      che     le    unità         Mirano a generalizzare i risultati
   statistiche devono possedere per far              ottenuti sul campione a tutta la
   parte della popolazione                           popolazione → Inferenza

 Esempi                                            Esempi
     Censimento generale della                       Indagine sulle forze lavoro
      popolazione e delle abitazioni                  Indagine sui consumi della
     Fatturato delle grandi imprese                   famiglie

                                                                               Pagina 288
                               AdC-FSSC- Mingo 2016-2017

 Il Campione
Parte della popolazione statistica di riferimento, estratto mediante determinate
tecniche

1. Tecniche di campionamento probabilistiche (probability sample):
   • Consentono di estrarre le unità di campionamento in modo casuale
   • Ogni unità della popolazione è estratta con una probabilità nota
   I campioni estratti con questi metodi consentono di effettuare “stime dei valori
   della popolazione” entro un determinato intervallo di confidenza mediante i
   metodi dell’inferenza statistica che consentono di calcolare il grado di
   attendibilità dei risultati dell’indagine nei confronti della popolazione da cui è
   stato selezionato il campione.

2. Tecniche di campionamento non probabilistiche (haphazard sample):
   • Effettuano la selezione delle unità di campionamento secondo criteri non
     casuali, ma a scelta ragionata, a casaccio, in base alla disponibilità di tali
     unità.
   I campioni estratti con questi metodi consentono di ottenere indicazioni di
   massima sui valori della popolazione

          AdC-FSSC- Mingo 2016-2017                                            Pagina 289
Campioni probabilistici
  Casuale semplice: tutte le N unità della popolazione hanno la stessa
   probabilità di essere incluse nel campione
   Le n unità del campione vengono estratte mediante sorteggio che può
   essere effettuato:
            con reinserimento: le unità estratte vengono reinserite e dunque
             possono essere estratte nuovamente
            senza reinserimento: le unità estratte non vengono reinserite,
             dunque possono essere estratte solo una volta. In queste lezioni
             considereremo questa modalità.
      • Nella pratica si fa ricorso a tavole di numeri casuali o a opportuni
        software di generazione di numeri pseudo-casuali
      • Si deve disporre della lista completa delle unità della popolazione.
  Sistematico: le unità vengono selezionate da una lista ordinata
   casualmente, una ogni dato intervallo, stabilito con la relazione:
                                          k=N/n
   Si inizia estraendo a sorte un numero compreso tra 1 e k e considerando
   l’unità statistica corrispondente al numero estratto

                                                                          Pagina 290

 Tavola dei numeri casuali
 E’ composta da una serie di cifre generate ed elencate casualmente

                                                         Per usare la tavola:
                                                         - si assegna ad ogni unità
                                                           della popolazione un
                                                           codice numerico.
                                                         - Si stabilisce un criterio di
                                                           lettura dei numeri
                                                         - Si legge la tavola a
                                                           partire da una qualsiasi
                                                           cella scelta a caso
                                                         - si selezionano le unità il
                                                           cui codice coincide con il
                                                           numero casuale

                                                                          Pagina 291
Campione sistematico: esempio
 Campione sistematico di 350 unità estratto tra tutti i
  visitatori di un museo dal 1 gennaio al 31 marzo.
    Supponiamo di sapere in base all’andamento delle
      presenze osservate in periodi precedenti che i visitatori
      saranno circa 1750.
    Vogliamo una campione composto da 350 unità
       L’intervallo di campionamento sarà:

                k=N/n    →      k=1750/350=5
     Si estrarrà un numero compreso tra 1 e 5: l’estratto
      sarà il primo elemento del campione. Si procederà poi
      selezionando un utente ogni cinque.

                                                              Pagina 292

Campioni probabilistici
 Stratificato: vengono estratti tanti campioni casuali semplici,
  ciascuno nell’ambito di una sottopopolazione o strato ritenuto
  omogeneo secondo un criterio dato. I campioni così ottenuti
  vengono poi uniti in un campione globale
 A grappoli: vengono estratti casualmente gruppi di unità (famiglie,
  classi, unità territoriali)
 A stadi: dopo aver estratto casualmente unità dette di primo ordine,
  non si rilevano tutte le unità elementari in esse contenute, ma solo
  un loro campione (di secondo ordine)

                                                              Pagina 293
Campioni non probabilistici
 A scelta ragionata: le unità vengono scelte in base alle loro
  caratteristiche sulla base delle conoscenze e del giudizio del
  ricercatore
   • Opinion leaders
   • Unità tipiche: elementi che rappresentano l’estremizzazione di
     alcune situazioni (massaia, donna in carriera, operaio modello..)
 A valanga: si seleziona un soggetto e si individuano gli altri grazie
  alle indicazioni del primo. E’ utile nel caso di indagini su gruppi chiusi
  negli studi di comunità, nelle analisi di rete.
 Di comodo (ad adesione volontaria): le unità vengono scelte dagli
  intervistatori e generalmente esse si offrono volontariamente
 Per quote: Si suddivide la popolazione in strati sulla base di un
  criterio e si decide quante unità rilevare per ciascuno strato. La
  selezione dell’unità non è però casuale, ma affidata all’intervistatore

                                                                 Pagina 294

Rappresentatività del campione
 La rappresentatività di un campione è la sua conformità, ad
  alcune caratteristiche della popolazione.
 Un campione scelto casualmente è uno dei campioni possibili
  estraibili dall’universo dei campioni, pertanto il suo grado di
  rappresentatività, è solo probabile
 La casualità rende infatti più probabile che il campione
  riproduca in media le caratteristiche della popolazione, a meno
  di errori, che intervengono nell’intero processo di indagine,
  imputabili a
   Analisi di una sola parte della popolazione (errore
     campionario)
   altri tipi di errore (errore non campionario)
 Tuttavia se la casualità di un campione è un requisito
  indispensabile di rappresentatività statistica non è però un
  requisito sufficiente

                                                                 Pagina 295
FSC2016-2017
Alcune indagini campionarie per la produzione
       di statistiche ufficiali nazionali

      Stili di vita ed       • Le indagini multiscopo sulle famiglie
   opinioni degli italiani

   I numeri del mercato      • L’indagine sulle forze di lavoro
        del lavoro

     Come e quanto
   spendono le famiglie      • L’indagine sui consumi delle famiglie
        italiane

    Disuguaglianza ed        • L’indagine sul reddito e le condizioni di vita
        esclusione

   Le ICT e le imprese       • L’indagine sull’uso delle tecnologie dell’informazione e
                               della comunicazione nelle imprese

                                                                                     Pagina 296

                                                                  La Repubblica
                                                                                     Pagina 297
I numeri dell’occupazione:
             l’indagine sulle forze di lavoro
 Produce stime ufficiali sul mercato del lavoro in Italia
 E’ stata condotta con cadenza trimestrale a partire dal 1959 , fino al Gennaio
 2003 (RTFL - Rilevazione Trimestrale delle Forze Lavoro)
 Attualmente, in linea con quanto stabilito dal Consiglio dell’UE, si è passati ad
 una rilevazione continua (RCFL) distribuita su tutte le settimane dell’anno
 Applica le indicazioni di armonizzazione Eurostat
 La popolazione di riferimento è costituito dai componenti (>15 anni) delle
 famiglie di fatto, residenti in Italia, anche se temporaneamente emigrati
 all'estero, che risultano iscritti alle anagrafi comunali
 E’ una rilevazione campionaria
  Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie.
   [strat]
 L'intervista alla famiglia viene effettuata mediante questionario elettronico,
 utilizzando la somministrazione CATI e CAPI
 Le informazioni vengono raccolte intervistando ogni trimestre un campione di
 quasi 77 mila famiglie, pari a 175 mila individui residenti in Italia

                                                                      Pagina 298

          Indagine sulle forze lavoro
    Strategia di campionamento a due stadi
Primo stadio (Comuni):
 I comuni sono divisi in autorappresentativi (AR) e non
   autorappresentativi (NAR)
 Gli AR sono tutti i capoluogo di provincia o i comuni con
   popolazione superiore a una soglia prefissata per ciascuna
   provincia; essi sono presenti nel campione in modo permanente
 I NAR sono i comuni la cui popolazione è al di sotto delle soglie
   prefissate; essi vengono stratificati per dimensione demografica ed
   estratti casualmente in numero di uno per ogni strato; rimangono
   nel campione per periodi variabili
Secondo stadio (Famiglie)
 Le famiglie vengono estratte dai registri anagrafici in modo casuale
   semplice, rispettando la numerosità prevista per ciascun comune
   ad ogni rilevazione e rimane nel campione per 15 mesi
 Ogni famiglia estratta partecipa all’indagine per due trimestri
   consecutivi, non viene intervistata nei due trimestri successivi e
   partecipa poi all’indagine per altri due trimestri
                                                                      Pagina 299
Glossario
    CATI, CAPI e altre tecniche

   CATI : Computer Assisted Telephon Interview
   CAPI: Computer Assisted Personal Interview
   CAWI: Computer Assisted Web interview
   PAPI: Paper and Pencil interview
   Postale
   Mista

                                                                   Pagina 300

              Indagine sulle forze di lavoro
                  contenuti informativi

    Ha lo scopo di determinare e quantificare tre gruppi esaustivi e
    mutuamente esclusivi:
     1- gli occupati
     2- gli individui in cerca di occupazione
                                                    Non occupati
     3- gli inattivi
    Gli occupati vengono suddivisi per settore di attività economica,
    professione, titolo di studio, genere età
    Per gli individui in cerca di prima occupazione vengono rilevate le
    azioni di ricerca di lavoro compiute, oltre che le variabili strutturali
    Sulla base di questi dati è poi possibile calcolare una serie di tassi,
    indici riassuntivi della situazione occupazionale

                                                                   Pagina 301
I concetti di “Occupato”
“…le persone di 15 anni e più che alla domanda sulla condizione
professionale rispondono: di possedere un’occupazione, anche se
nella settimana di riferimento non hanno svolto attività lavorativa
(occupati dichiarati); - di essere in una condizione diversa da occupato,
ma di aver effettuato almeno 1ora di lavoro nella settimana di riferimento
(altre persone con attività lavorativa).” ISTAT: Note forze di Lavoro – Media 2002.
(RTFL)

 “Nella condizione di occupato si classificano le persone (con almeno 15 anni)
 che nella settimana di riferimento, quella che in generale precede la settimana
 in cui viene condotta l’intervista, hanno svolto almeno un’ora di lavoro in
 una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario. Nella condizione
 di occupato vengono inoltre classificati coloro che, sempre nella settimana di
 riferimento, hanno svolto almeno un’ora di lavoro anche non retribuito nella
 ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente.”
  ISTAT: La nuova rilevazione sulle forze di lavoro. Contenuti, metodologie Organizzazione; Giugno 2004
 (RCFL)

                                                                                                Pagina 302

     “Occupati” : costruzione dell’aggregato
                 Indagine RCFL

                                                                                                Pagina 303
Il concetto di “non occupato”
       Indagine RCFL

                                Pagina 304

Il concetto di “non occupato”
       Indagine RCFL

                                Pagina 305
Indagine sulle forze di lavoro
  Glossario: Alcuni concetti e tassi della
  situazione occupazionale
    Forze lavoro: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di
    occupazione
    Tasso di attività: si ottiene dal rapporto tra le persone appartenenti alle
    forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più per 100 (FL /Pop)*100
    Tasso di occupazione: si ottiene dal rapporto tra gli occupati e la
    popolazione di 15 - anni e più per 100 (Occ / Pop )*100
    Tasso di disoccupazione: si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di
    occupazione e le forze di lavoro (In cerca occ / FL )*100
    Tasso di disoccupazione giovanile: si ottiene dal rapporto tra le persone
    in cerca di occupazione Di età compresa tra 15-24 anni e le forze di lavoro
    di età compresa tra 15-24 anni (In cerca occ 15-24 /FL 15-24)*100
    Tasso di disoccupazione di lunga durata: si ottiene dal rapporto tra le
    persone in cerca di occupazione da 12 mesi e le forze di lavoro
    (In cerca occ da 12 mesi /FL)*100

 Fonte: Istat, Forze lavoro

                                                                             Pagina 306

        Qual è il tasso di occupazione in Italia?
              E quello di disoccupazione?
Nel II trimestre 2017 :
 Gli occupati sono 22 milioni 985 mila
   persone, in crescita sia su base annua
   (+0,7%, +153 mila)
 Il tasso di occupazione è del 57,8% in
  crescita su base annua (+0,4 pp)
 Il tasso di disoccupazione è pari al
  11,2% (-0,6 pp rispetto a 12 mesi fa)
 Il numero dei disoccupati è pari 2
  milioni e 910 mila, diminuisce rispetto al
  mese precedente (-96 mila persone)
 Il tasso di inattività (da 15 a 64 anni) è
  del 34,7% (-0,1 pp su base annua)
                                               Variazione congiunturale: variazione
                                               rispetto al mese (trimestre) precedente
Fonte: ISTAT, Note sulle tendenze
dell’occupazione, settembre 2017
                                               Variazione tendenziale: variazione
                                               rispetto allo stesso mese (trimestre)
                                               dell’anno precedente

                                                                             Pagina 307
Situazione occupazionale in Italia nei primi mesi del 2018

                   Fonte: ISTAT, Occupati e disoccupati (dati provvisori, aprile 2018)
Ad aprile 2018:
 la stima degli occupati continua a mostrare una tendenza alla crescita (variazione congiunturale del +0,3 p.p.
  rispetto a marzo, pari a +64 mila unità)
 Il tasso di occupazione si attesta al 58,4% (variazione congiunturale +0,1 p.p. rispetto al mese precedente)
 La stima delle persone in cerca di occupazione ad aprile registra un aumento dello 0,6% (+17 mila unità)
 La crescita della disoccupazione si concentra tra gli uomini
 Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,2%, stabile rispetto al mese precedente
 La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni continua a diminuire sensibilmente (-0,6%, -74 mila unità)
 Il calo riguarda donne e uomini
 Il tasso di inattività scende al 34,0% (variazione congiunturale -0,2 p.p. rispetto a marzo)

                                                                                               Pagina 308

 Partecipazione al mercato del lavoro della popolazione
                        residente
                    II trimestre 2018
   (migliaia di unità e % sulla popolazione residente)

                                                                                               Pagina 309
Nuovi indicatori del mercato del lavoro
Forze di lavoro potenziali: inattivi che non cercano attivamente il
lavoro ma sono disponibili a lavorare
Forze di lavoro allargate:
           Occupati + disoccupati + forze di lavoro potenziali
Tasso di mancata partecipazione al lavoro:
(Disoccupati + forze di lavoro potenziali) / forze di lavoro allargate

       Occupati
                            Forze
       Disoccupati         lavoro

                                          Forze lavoro
        Inatttivi         Forze             allargate
        disponibili       lavoro
        a lavorare        potenziali
        Altri
        Inatttivi
                                                              Pagina 310

    Tasso di disoccupazione e di mancata
         partecipazione: confronto

Fonte: Istat, RCFL 2016

                                                              Pagina 311
Esercizio
 Interpretare e commentare il grafico seguente

 Fonte: BES 2016 p. 52
                                                              Pagina 312

Incidenza dei disoccupati vs tasso di disoccupazione:
differenze
   Nel 2016 l’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla
   popolazione in questa fascia di età è pari al 9,8 %. (Istat 2016)

   Nel 2016 il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 37,1%
   (Istat 2016)

   Perché i due dati sono così diversi?
    Incidenza dei giovani disoccupati sulla popolazione giovanile
     Disoccupati 15-24 anni / Popolazione 15-24 anni *100
    Tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni
     Disoccupati 15-24 anni / Forza lavoro 15-24 anni *100

                                                              Pagina 313
Esempio di errata interpretazione delle statistiche
  A luglio 2012 il tasso di disoccupazione giovanile è del 35,3%. Una
  testata titola:

                                           E’ una informazione errata? Perché?

                                                                        Pagina 314

                     Esercizio
   Interpretare e commentare i dati della seguente
                      tabella

 Fonte: Istat, RCFL Gennaio 2015

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                Cosa e quanto acquistano le famiglie
                       L’indagine sui consumi
Rileva la struttura e il livello di spesa per consumi (alimentari, non alimentari e servizi) delle
famiglie di fatto in tutte le regioni
E’ una rilevazione campionaria continua, condotta ogni mese dell’anno
Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie
Dal 2014 è confluita nella indagine sulle spese delle famiglie che rileva sia i comportamenti di
spesa che i movimenti turistici delle famiglie residenti in Italia
La rilevazione viene svolta, in accordo con Eurostat, sulla base di una classificazione
armonizzata delle voci di spesa rilevate al fine di consentire il confronto tra paesi

Utilizza tre tipi di strumenti di rilevazione:
 il libretto degli acquisti, auto-compilato dalla persona del nucleo familiare che si
  occupa maggiormente delle spese della famiglia, che rileva gli acquisti per una
  settimana
 il taccuino degli auto-consumi dove l’intervistato annota i consumi di beni non
  acquistati presso mercati o negozi, ma prodotto autonomamente
 il riepilogo delle spese, compilato insieme all’intervistatore che si riferisce alle spese
  effettuate di beni e servizi negli ultimi tre mesi .Vengono inoltre rilevati i luoghi in cui si
  effettuano abitualmente gli acquisti e le modalità di pagamento usate. Si rilevano anche
  informazioni sul reddito familiare e sul risparmio, nonché sulla percezione di disagio
  sociale ed economico

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Glossario
I consumi delle Famiglie

  Consumi delle famiglie: beni e servizi acquistati o
  autoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri
  bisogni. Vi rientrano i beni che provengono dal proprio orto o
  azienda agricola, i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro ai
  dipendenti a titolo di salario, i fitti figurativi

  Fitto figurativo: alle famiglie che vivono in abitazione di
  proprietà, usufrutto o in uso gratuito o che sono proprietarie di
  un’abitazione secondaria viene chiesto di indicare il valore del
  canone mensile che potrebbero ottenere affittando l’abitazione

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            Indagine sui consumi delle famiglie :
                    i principali aggregati
  Derivano da questa indagine:
   la spesa media mensile, ossia la spesa totale effettuata dalle
    famiglie sul numero delle famiglie
   la spesa media effettiva, ossia la spesa totale delle famiglie per
    l’acquisto di un bene/servizio sul numero di famiglie che hanno
    effettuato quell’acquisto
   la quantità in termini assoluti o percentuali di famiglie che hanno
    sostenuto la spesa

  Fornisce un’analisi dettagliata dei consumi e degli standard di vita
  delle famiglie e dei suoi componenti e costituisce la fonte principale
  per individuare:
   i prodotti del paniere sul quale vengono calcolati gli indici dei
    prezzi al consumo
   le stime della povertà relativa e assoluta

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L’indice dei prezzi al consumo
Misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi,
chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie
in uno specifico anno
L’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo:
 per l’intera collettività nazionale (NIC), misura l’inflazione a livello
   dell’intera popolazione italiana, rappresenta il parametro di
   riferimento per la realizzazione delle politiche economiche (il tasso
   d’inflazione programmata)
 per le famiglie di operai e impiegati (FOI), è usato per adeguare
   periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni
   dovuti al coniuge separato
 un indice armonizzato europeo (IPCA),calcolato sull’intera
   popolazione italiana, ma su un paniere più ridotto, viene assunto
   come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei
   paesi membri dell’Unione Europea, ai fini dell’accesso e della
   permanenza nell’Unione monetaria

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Paniere 2017
Nel paniere utilizzato nel 2017 per il
calcolo degli indici NIC (per l’intera
collettività nazionale) e FOI (per le famiglie
di operai e impiegati) figurano 1.481
prodotti elementari (1.476 nel 2016),
raggruppati in 920 prodotti, a loro volta
raccolti in 405 aggregati
Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato
a livello europeo) viene invece impiegato
un paniere di 1.498 prodotti elementari
(1.484 nel 2016), raggruppati in 923
prodotti e 409 aggregati

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                      Povertà relativa in Italia
Incidenza della povertà in Italia
  Per le famiglie: è una percentuale che si ottiene dal rapporto tra il numero di
  famiglie con spesa media mensile per consumi pari o al di sotto della soglia di
  povertà e il totale delle famiglie residenti
  Per le persone: è una percentuale che si ottiene come rapporto tra il numero di
  persone che vivono in famiglie povere e il totale delle persone residenti
Povertà relativa
  Soglia di povertà relativa (International Standard of Poverty Line - ISPL): per
  una famiglia di due componenti è pari alla spesa media per persona nel Paese,
  ovvero alla spesa per consumi pro capite e si ottiene dividendo la spesa totale
  per consumi delle famiglie per il numero totale dei componenti).
   Nel 2015 questa spesa è risultata pari a 1.050,95 euro mensili
   Nel 2017 questa spesa è risultata pari di 1.085,22 euro mensili (+2,2%
    rispetto al valore della soglia nel 2016).
   Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o
    inferiore a tale valore soglia sono classificate come povere
   Per famiglie di ampiezza diversa il valore della linea si ottiene applicando
    un’opportuna scala di equivalenza che tiene conto delle
    economie/diseconomie di scala realizzabili all’aumentare del numero di
    componenti
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Povertà assoluta in Italia
  La stima dell’incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di una
  soglia di povertà che corrisponde alla spesa mensile minima necessaria per
  acquisire un determinato paniere di beni e servizi
   Paniere: rappresenta l’insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano e
     per una determinata famiglia, sono considerati essenziali a conseguire uno
     standard di vita minimamente accettabile
  La soglia di povertà assoluta rappresenta il valore monetario, a prezzi correnti,
  del paniere di beni e servizi considerati essenziali per ciascuna famiglia, definita
  in base all'età dei componenti, alla ripartizione geografica e alla tipologia del
  comune di residenza.
https://www.istat.it/it/dati-analisi-e-prodotti/contenuti-interattivi/soglia-di-poverta

   Definito mediante l’identificazione :
     delle aree di consumo relative ai bisogni primari
     delle voci di spesa da includere in tali aree
      delle voci di spesa in termini monetari
                                Attenzione
    Le stime della povertà assoluta non includono la povertà estrema!!!

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             Povertà relativa o assoluta
      Quanti erano i poveri in Italia nel 2016?

Nel 2016 la povertà relativa                 Nel 2016 si stima ci siano 1
riguarda il 10,6% delle famiglie             milione e 619mila famiglie
residenti (10,4% nel 2015),                  residenti  in   condizione   di
per un totale di 2 milioni                   povertà assoluta (6,3% delle
734mila, e 8 milioni 465mila                 famiglie residenti), nelle quali
individui, il 14,0% dei residenti            vivono 4 milioni e 742mila
(13,7% l’anno precedente).                   individui   (il   7,3%     degli
                                             individui)

                                                 Fonte: Istat, La povertà in Italia nel 2016,
                                                    Statistiche report 2017

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