Fonti statistiche - Coris
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Fonti statistiche Istituti o enti che producono dati statistici Funzione Raccolta di informazioni quantitative, riguardanti fenomeni collettivi, in modo sistematico o periodico a fini conoscitivi e amministrativi Informazioni quantitative risultati di un processo di misurazione in senso lato, che esprimono l’intensità o la frequenza di fenomeni direttamente o indirettamente osservabili se riferite a fenomeni collettivi: • richiedono la raccolta di un insieme di osservazioni più semplici, riguardanti fenomeni individuali o singoli • sono il prodotto dell’indagine statistica Esempi di fenomeni collettivi La mortalità infantile, il reddito nazionale, la pratica sportiva, il divario digitale, la flessibilità del lavoro, l’immigrazione, l’esclusione sociale, la disoccupazione, l’abbandono scolastico, la qualità della vita......... Pagina 228 Perché attingere alle fonti statistiche? La produzione di statistiche, da parte di istituti preposti a tale funzione, costituisce un immenso patrimonio informativo a cui è facile attingere, grazie anche alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie telematiche I dati prodotti dalle “fonti statistiche” possono essere utilizzate nelle analisi secondarie Pagina 229
Analisi secondaria E’ ogni ulteriore analisi relativa ad informazioni che sono state ottenute in precedenza “con finalità e problematiche anche diverse da quelle originarie per cui sono stati collezionati i dati” (D.W.Steward) Consente di leggere gli stessi dati da molteplici punti di vista eliminando i costi e i tempi della fase di raccolta Vantaggi: si riducono i costi e tempi di produzione Precauzioni: Attenzione alla qualità dei dati Attenzione al “significato” dei dati Pagina 230 Quando utilizziamo una statistica … Vi attribuiamo un significato in base al: senso attribuito alla statistica dal produttore senso suggerito dal contesto d’uso in cui vogliamo utilizzarla Con la diffusione di produttori e fruitori dei dati e con l’impiego massiccio delle statistiche da parte dei mezzi di comunicazione di massa aumenta il rischio di considerare le informazioni quantitative come entità a sé stanti, dotati di autonomia semantica, e dunque utilizzabili acriticamente a fondamento di argomentazioni e nell’ambito di ulteriori analisi Pagina 231
I dati non hanno autonomia semantica Persone di 3 anni e più che guardano la televisione 1998 1999 2000 Piemonte 93,9 93,0 92,8 Valle d'Aosta 94,2 93,8 91,5 Lombardia 95,8 93,6 94,5 Trentino-Alto Adige 91,8 91,5 92,7 Bolzano 94,0 90,9 91,6 Trento 89,7 92,0 93,8 Veneto 95,6 95,0 91,7 Friuli-Venezia Giulia 93,7 94,5 93,6 Liguria 95,7 94,4 93,7 Emilia-Romagna 96,6 94,8 95,7 Toscana 95,8 96,0 94,7 Umbria 94,4 95,8 95,3 Marche 95,9 95,6 96,4 Lazio 94,2 93,4 90,7 Abruzzo 95,8 94,0 95,7 Molise 97,4 96,6 96,1 Campania 96,0 94,7 91,6 Puglia 93,9 95,6 95,9 Basilicata 93,0 95,5 95,4 Calabria 95,0 93,8 95,2 Sicilia 94,5 95,1 93,1 Sardegna 93,2 93,8 94,6 Pagina 232 Fonte:Istat, 2002 Come viene prodotta una statistica? L’indagine statistica L’indagine statistica è il processo finalizzato alla produzione dell’informazione statistica L’obiettivo dell’indagine statistica è l’acquisizione e interpretazione delle informazioni relative ad una popolazione intesa come un insieme di unità elementari (fenomeni individuali) su cui si manifesta il fenomeno collettivo oggetto di studio Consta di diverse fasi Pagina 233
Fasi dell’indagine statistica Progettazione Definizione degli obiettivi Qual è l’esigenza informativa che si vuole soddisfare? Definizione della popolazione di riferimento o collettivo statistico oggetto dell’indagine Su cosa si vuole indagare? Quale è il riferimento temporale? Definizione del disegno di indagine Come si vuole indagare? Indagine totale o parziale? Con quali tecniche e strumenti di rilevazione? Rilevazione dei dati Liste della popolazione, individuazione del campione, formazione rilevatori, raccolta delle informazioni, registrazione dei dati Analisi dei dati: elaborazione e interpretazione Verifica della congruenza dei dati, aggregazioni territoriali o per categorie, calcolo di indici, analisi dei dati, rappresentazione tabellare e/o grafica Validazione e diffusione Verifiche di coerenza esterna con altri dati, pubblicazione delle statistiche Pagina 234 Fasi dell’analisi secondaria Come vengono utilizzati i dati di un’indagine statistica Progettazione Definizione degli obiettivi e della popolazione di riferimento Registrazione dei dati Individuazione della/e fonti statistiche e dei dati adeguati all’obiettivo definito Analisi dei dati: elaborazione e/o interpretazione Trasformazione dei dati: aggregazioni territoriali o per altre categorie, calcolo di indici, calcolo di rapporti statistici ecc..; analisi dei dati; rappresentazioni tabellari e/o grafiche…. Validazione e diffusione Verifiche di coerenza esterna con altri dati, pubblicazione dei risultati Pagina 235
Verificare l’adeguatezza: l’importanza dei METADATI La “costruzione del dato “ è un processo complesso Nelle analisi primarie il ricercatore controlla ogni fase della costruzione Nelle analisi secondarie sono necessari non solo i dati (macrodati e/o microdati) ma anche adeguate informazioni su di essi (metadati) Nell’analisi secondaria è indispensabile valutare la qualità dei dati e la loro adeguatezza rispetto a propri obiettivi conoscitivi E’ necessario conoscere il processo della loro produzione Pagina 236 Glossario: Micro-Macro-Meta Dati Microdati : dati elementari che si riferiscono alle singole unità di rilevazione Esempio: dati relativi a ciascun intervistato Macrodati: dati risultanti da calcoli effettuati sui microdati Esempio: dati aggregati per sesso degli intervistati Metadati: sono informazioni sul processo di produzione dei dati, ossia sul dove, quando, come e da chi i dati sono stati ottenuti Pagina 237
Microdati Metadati Lettori di libri nell'ultimo anno (% di Macrodati persone di 6 anni e +) Istat Si, da 1 a 3 oltre 3 ‘Italia Nord- Indagine Multiscopo Aspetti 18,8% 29,4% Occidentale‘ ‘Italia Nord-Orientale 20,3% 28,7% ‘ ‘Italia Centrale ‘ 19,5% 25,5% della vita quotidiana ‘Italia Meridionale ‘ 17,3% 12,1% Anno 2014 ‘Italia Insulare ‘ 16,5% 14,6% Pagina 238 Esercizio: microdati o macrodati? Quali sono: Le unità di rilevazione? Le unità di analisi? I caratteri? (di che tipo?) I metadati? E’ una distribuzione di frequenza? Pagina 239
Esercizio Quali sono: Le unità di rilevazione? Le unità di analisi? I caratteri? Di che tipo? I metadati? Pagina 240 Informarsi sui dati: metadati Esatta individuazione delle Fonti Ricostruzione della natura e del senso delle variabili disponibili: Conoscere le procedure di rilevazione tipo di indagine periodo di rilevazione popolazione di riferimento unità di rilevazione Conoscere le procedure di costruzione del dato significato di ogni “variabile” e delle formule eventualmente applicate per ottenerla Pagina 241
Individuare le fonti: La mappa delle fonti statistiche Fonti ufficiali nazionali (preposte a tale funzione dalla normativa vigente) il SISTAN: Sistema Statistico Nazionale Altre fonti (Istituti di ricerca, aziende, fondazioni che producono dati con continuità e regolarità temporale ) Fonti parallele delle “statistiche culturali” Fonti Europee SSE: Sistema Statistico Europeo BCE (Banca Centrale Europea) Altre fonti internazionali Nazioni Unite (UNESCO, UNWTO…) OECD (Organization for economic cooperation and development) ILO (International Labour Organization) The World Bank FMI … Pagina 242 Principio fondamentale della statistica ufficiale Il primo dei "principi fondamentali della statistica ufficiale", adottato dalle Nazioni Unite nel 1994, stabilisce che: “Le statistiche ufficiali costituiscono un elemento indispensabile nel sistema informativo di una società democratica. Sono poste al servizio delle istituzioni, degli operatori economici e del pubblico ai quali forniscono dati sulla situazione economica, demografica, sociale e ambientale. A questo fine, le statistiche ufficiali che risultano di utilità generale debbono essere elaborate e rese disponibili, in modo imparziale, dalle istituzioni della statistica ufficiale affinché sia soddisfatto il diritto dei cittadini all'informazione pubblica.” Pagina 243
Dati Aperti o Open Data Dati a cui si può accedere liberamente privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione e le cui restrizioni di copyright si limitano eventualmente all’obbligo di citare la fonte Sono connessi al concetto di open government, in base al quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, sia in termini di trasparenza sia in termini di partecipazione diretta al processo decisionale La locuzione "open data" si riferisce a Internet come canale principale di diffusione dei dati stessi http://www.dati.gov.it/ Pagina 244 http://www.dati.gov.it/ Pagina 245
IL Sistema Statistico Nazionale E’ costituito da una rete di soggetti pubblici e privati italiani (oltre 3400 uffici nei quali operano circa 8700 addetti) preposti a fornire le statistiche ufficiali nazionali Oltre all'Istat, 57 istituzioni pubbliche e private del Sistan partecipano al Programma statistico nazionale, contribuendo alla realizzazione di oltre 800 lavori statistici tra indagini, elaborazioni, studi progettuali e sistemi informativi statistici E’ regolato dal decreto legislativo 6/9/1989, dalla legge 125 del 1998 e da una serie di altre norme che riguardano la sua organizzazione ed il funzionamento Ha il compito di fornire informazione statistica ufficiale al Paese e agli organismi internazionali Attua il Piano Statistico Nazionale – PSN Pagina 246 Pagina 247
Pagina 248 Pagina 249 http://www.sistan.it/index.php?id=176
Sistema Statistico nazionale Del SISTAN fanno parte: l’Istituto Nazionale di Statistica – Istat Gli uffici di statistica centrali e periferici delle amministrazioni dello Stato e delle aziende autonome Gli uffici di statistica degli Uffici territoriali di governo Gli uffici di statistica di: regioni e province autonome; province; comuni singoli o associati; aziende sanitarie locali; camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura Alcuni Enti pubblici e soggetti privati (cfr. tabella) Pagina 250 ISTAT - Istituto Nazionale di Statistica Coordina il Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) Predispone il Programma Statistico Nazionale (PSN) Esegue censimenti e altre rilevazioni ed elaborazioni ufficiali previste nel PSN Predispone nomenclature e metodologie ufficiali e vincolanti Pubblica e diffonde dati e ricerche Tiene rapporti con enti statistici esteri ed internazionali Pagina 251
Piano Statistico Nazionale Delinea lo stato dell’arte della statistica ufficiale per area tematica Stabilisce le rilevazioni, le elaborazioni e gli studi progettuali di interesse pubblico che enti ed organismi del Sistan intendono realizzare nel corso di un triennio ed individua i relativi obiettivi (PSN) I lavori inseriti nel PSN sono classificati in cinque differenti tipologie: Statistiche da Indagine (SdI), Statistiche da fonti amministrative organizzate (Sda); Statistiche derivate o rielaborazioni (Sde); Sistema informativo statistico (Sis) e Studio Progettuale (Stu) Viene deliberato dal Comitato di indirizzo e coordinamento dell'informazione statistica (Comstat), su proposta del Presidente dell’Istat e viene poi sottoposto all’approvazione del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica - CIPE Viene aggiornato annualmente e si propone di soddisfare due esigenze fondamentali: l’analisi sulla validità tecnica dei lavori proposti e la verifica circa la rispondenza dei lavori stessi alle norme nazionali e comunitarie e, più’ in generale, ai bisogni conoscitivi della collettività Sul PSN esprime il suo parere: la Commissione per la garanzia dell'informazione statistica e la Conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie locali, sentito il Garante per la protezione dei dati personali La Commissione per la garanzia dell'informazione statistica, organo esterno, autonomo e indipendente, che ha il compito di vigilare sulla complessa attività del Sistan, e in particolare non soltanto l’imparzialità e la completezza dell'informazione statistica, ma anche la qualità delle metodologie che devono essere conformi alle direttive degli organismi internazionali e comunitari Pagina 252 Tipologia di progetti del PSN Rilevazione: consiste nella raccolta di dati direttamente presso imprese, istituzioni e persone fisiche oppure attraverso documenti amministrativi e/o fonti organizzate pubbliche e private (registri, archivi, basi di dati) e nel loro successivo trattamento ES: IST-00671 Multiscopo sulle famiglie: viaggi, vacanze e vita quotidiana RIL Elaborazione: consiste nel trattamento di dati statistici derivanti da precedenti rilevazioni od elaborazioni dello stesso o di altri soggetti, ovvero di dati di cui l'ente dispone in ragione della sua attività istituzionale Es: IST-01418 Soddisfazione delle imprese per servizi resi da uffici pubblici ELA Studio progettuale: attività di analisi e ricerca finalizzata all'impianto, ristrutturazione o miglioramento di uno o più processi di produzione statistica, all'impianto di sistemi informativi Es: IST-00828 Costruzione di un sistema sulla povertà e il disagio sociale STU Pagina 253
PSN Progetti per area e settore di interesse Territorio e ambiente – 1 Territorio ………………………………… – 2 Ambiente ………………………………… Popolazione e società – 1 Struttura e dinamica della popolazione – 2 Famiglia e comportamenti sociali …… Amministrazioni pubbliche e servizi sociali – 1 Istituzioni pubbliche e private …………… – 2 Sanità …………………………………… – 3 Assistenza e previdenza………………… – 4 Giustizia………………………………… – 5 Istruzione e formazione………………… – 6 Cultura………………………………… Mercato del lavoro Sistema economico – 1 Struttura e competitività delle imprese … – 2 Ricerca scientifica e innovazione tecnologica – 3 Società dell’informazione – 4 Commercio con l’estero e internazionalizzazione produttiva … – 5 Prezzi ………………………….… Settori economici – 1 Agricoltura, foreste e pesca – 2 Industria …………………………….…. – 3 Costruzioni …………………………… – 4 Commercio …………………… – 5 Turismo …………………………… – 6 Trasporti ………………… – 7 Servizi finanziari Conti economici e finanziari Metodologie e strumenti generalizzati Pagina 254 Obbligo di risposta Per alcune rilevazioni è previsto per legge l’obbligo di risposta da parte dei soggetti coinvolti nell’indagine L'obbligo riguarda tutte le amministrazioni, enti e organismi pubblici All'obbligo sono sottoposti anche i soggetti privati limitatamente alle rilevazioni previste nel PSN e inserite in un elenco che l'Istat è tenuto a predisporre annualmente Questa imposizione, finalizzata a minimizzare i casi di non risposta, dovrebbe tradursi, da un punto di vista operativo, in una maggiore completezza dei dati rilevati Tuttavia non vi è alcuna certezza riguardo alla veridicità delle risposte fornite, specie se esse sono imposte per legge L’obbligo di risposta può non essere un efficace strumento di qualità dei dati, se non affiancato ad altre iniziative tendenti a motivare i soggetti coinvolti Pagina 255
Le fonti statistiche ufficiali europee A livello europeo la produzione e la diffusione delle statistiche ufficiali si basa sul Sistema Statistico Europeo (SSE) Il SSE comprende sia i servizi statistici degli Stati membri dell'UE - a cui si aggiungono quelli dell’Islanda, della Norvegia, del Liechtenstein e della Svizzera - sia l’Eurostat, Ufficio statistico della Comunità Europea istituito nel 1953 Il ruolo dei primi è quello di rilevare dati e produrre le statistiche nazionali anche per le finalità della UE La funzione fondamentale di Eurostat -che da un punto di vista organizzativo è una Direzione Generale della Commissione Europea - è quella di coordinamento dell’attività statistica comunitaria L’attività del SSE viene effettuata sulla base del Programma statistico comunitario che stabilisce gli orientamenti, gli obiettivi, le priorità e i piani di lavoro per un periodo non superiore a cinque anni Pagina 256 Eurostat L’Ufficio statistico della Comunità Europea svolge funzione di coordinamento dell’attività statistica comunitaria http://ec.europa.eu/eurostat Promuove l’adozione di un linguaggio statistico condiviso a livello europeo mediante la standardizzazione di nomenclature e classificazioni, dei modelli di rilevazione e dei questionari adottati per i censimenti degli Stati membri Obiettivo: armonizzazione delle statistiche a livello comunitario, necessaria per compiere analisi comparative tra i diversi paesi La produzione Eurostat è organizzata in nove settori e confluisce in database, disponibili on-line: 1. General and regional statistics Database accessibili on line con 2. Economy and finance statistiche economiche, commerciali 3. Population and social condition e finanziarie riguardanti sia i Paesi 4. Industry, trade and service membri che altri Paesi, tra cui Regions, su base regionale 5. Agricolture and fisheries 6. International trade 7. Transport 8. Environment and energy 9. Science, technology and digital society Pagina 257
Pagina 258 Pagina 259
Eurostat: serie storiche Strutturali: 79 indicatori, che coprono sei settori diversi (contesto economico generale, occupazione, innovazione e ricerca, riforme economiche, coesione sociale e l'ambiente) Euro-indicators: forniscono una visione d’insieme sulla situazione economica della Unione Europea e degli Stati membri Sviluppo sostenibile: consentono di monitorare la “Strategia dello sviluppo sostenibile” finalizzata al miglioramento continuo della qualità della vita e del benessere sulla terra. Riguardano dieci temi differenti: lo sviluppo socioeconomico, la produzione e il consumo sostenibile, l’inclusione sociale, i cambiamenti demografici, la salute, i cambiamenti climatici e l’energia, l trasporto sostenibile, le risorse naturali, la partnership globale, la buona governante Occupazione e politiche sociali: indicatori utili per monitorare lo stato di avanzamento di diverse politiche comunitarie riguardanti l'occupazione, l’inclusione e la protezione sociale, l’istruzione e la formazione, la società dell'informazione Pagina 260 Tabella unità/caratteri (Distribuzione unitaria multipla) Pagina 261
Esempio di Cartogramma (Rappresentazione di una distribuzione unitaria semplice) Pagina 262 Approfondimento Rappresentazioni grafiche : il Cartogramma Rappresentazione grafica adatta alla rappresentazione di serie territoriali, ossia mutabili o variabili riferite a luoghi, territori, zone geografiche o amministrative Per ottenerla è necessario disporre di una serie di coordinate territoriali riguardanti aree geografiche (ad es. regioni, circoscrizioni politiche, geografiche, amministrative, etc.) rispetto alle quali viene analizzata l’intensità o la frequenza di uno o più caratteri (ad es. livelli di inquinamento, reddito pro-capite, utenti di un servizio) In presenza di caratteri quantitativi, è necessaria l’aggregazione in classi ordinate secondo un criterio stabilito Ogni area geografica viene colorata o retinata in base alla classe di frequenza o di intensità del carattere, a cui appartiene Pagina 263
Cartogramma con caratteri qualitativi Cosa sono i «Sistemi locali» per Istat? Sono luoghi dove la popolazione risiede e lavora, e dove quindi esercita la maggior parte delle proprie relazioni sociali ed economiche. Risultano dall’aggregazione di due o più comuni cha hanno un alto livello d’interazione espressi dai flussi di pendolarismo giornaliero tra luogo di residenza e luogo di lavoro Sono riconducibili a sette raggruppamenti omogenei rispetto alla struttura demografica, alla dinamica della popolazione e alle forme dell’insediamento residenziale Figura tratta da Istat, Rapporto Annuale 2016 p.110 Pagina 264 Cartogramma con caratteri qualitativi Figura tratta da Istat, Rapporto Annuale 2018 p.132 Pagina 265
Esempio di Diagramma a barre (Rappresentazione di una distribuzione unitaria semplice) Carattere Unità statistiche Pagina 266 Approfondimento Rappresentazioni grafiche : Diagramma a barre Successione di barre ossia rettangoli verticali equidistanti La base di ogni barra è uguale per tutte le barre ed arbitraria Le altezze sono proporzionali alle frequenze (assolute o percentuali) o alle quantità della modalità corrispondente La successione segue l’ordine delle modalità nel caso di mutabili ordinate E’ frequente l’uso di questo tipo di rappresentazione per tabelle unità x caratteri, quando le unità sono di tipo aggregato (es. aree geografiche) In questi casi l’obiettivo è di comparare le diverse unità rispetto a uno o più caratteri E’ opportuno evitare questo tipo di rappresentazione in presenza di un numero elevato di unità poiché risulterebbe difficile la lettura del grafico Pagina 267
Approfondimento Esempio di uso del diagramma a barre Rappresentazione di una distribuzione di frequenza relative Studenti secondo la Soddisfazione della Scelta Universitaria Modalità del carattere Soddisfazione Pagina 268 Approfondimento Esempio di uso del diagramma a barre Rappresentazione di una distribuzione unitaria di macrodati Pagina 269
Approfondimento Rappresentazioni grafiche : Diagramma a nastri Rettangoli orizzontali sovrapposti aventi tutti la stessa altezza e le basi proporzionali alle frequenze o quantità della modalità corrispondente In genere la successione segue l’ordine delle frequenze o delle quantità per facilitarne la lettura E’ frequente l’uso di questo tipo di rappresentazione per tabelle unità x caratteri, quando le unità sono di tipo aggregato (es. aree geografiche) Anche in questi casi l’obiettivo è di comparare le diverse unità rispetto a uno o più caratteri. E’ opportuno evitare questo tipo di rappresentazione in presenza di un numero elevato di unità poiché risulterebbe difficile la lettura del grafico Pagina 270 Approfondimento Esempio di uso del diagramma a nastro: rappresentazione di distribuzioni unitarie semplici Fonte: Istat, Bes 2016, p.30 Pagina 271 Es.
Approfondimento Esempio di uso del diagramma a nastro rappresentazione di una distribuzione di frequenza relativa Studenti per Corso di Laurea Modalità del carattere Corso di Laurea Pagina 272 Le indagini dell’Eurobarometro: sondaggi di opinione del Parlamento Europeo Esempio di indagini sovranazionali, sondaggi di opinione effettuati - dal settore “Analisi dell’opinione pubblica” (Commissione Europea)- nei Paesi Membri della Cee a partire dal 1973 Rilevano gli stati d’animo dei cittadini nei confronti delle iniziative della Comunità Europea e la soddisfazione nei vari ambiti della vita Eurobarometro standard: vengono effettuate interviste face to face a un campione di popolazione in ciascuno dei Paesi membri per indagare le opinioni, i sentimenti, le preoccupazioni dei cittadini Eurobarometro Flash: vengono effettuate interviste telefoniche per sondare orientamenti e atteggiamenti su specifici provvedimenti Gli studi qualitativi che consistono in indagini sulle motivazioni, i sentimenti, le reazioni di gruppi sociali di volta in volta selezionati, su determinati argomenti, condotti con metodologie qualitative (focus group, interviste in profondità) Eurobarometro Speciale : su studi tematici di approfondimento svolti per diversi servizi della Commissione europea o altre istituzioni Pagina 273
Fonte: Eurobarometro n. 85, 2016 Pagina 274 Approfondimento: Grafico a Barre Cumulate Rappresentazione contemporanea di più distribuzioni semplici di quantità o di frequenza dello stesso carattere osservato su collettivi diversi Ogni distribuzione è costituita da un rettangolo verticale (barra) la cui base è arbitraria, suddiviso in tante parti contraddistinte da colori diversi, quante sono le modalità del carattere osservato Utilità: rappresentazione della composizione di un aggregato (soprattutto in termini di valori relativi o percentuali) e confronto di diversi aggregati rispetto ad uno stesso carattere Pagina 275
Fonte: Eurobarometro n. 82, 2014 Pagina 276 Approfondimento: Rappresentazioni grafiche : Diagramma a nastri cumulato Rappresentazione contemporanea di più distribuzioni semplici di quantità o di frequenza dello stesso carattere osservato su collettivi diversi Ogni distribuzione è costituita da un rettangolo posto in orizzontale (nastro) la cui altezza è arbitraria, suddiviso in tante parti contraddistinte da colori diversi, quante sono le modalità del carattere osservato Utilità: rappresentazione della composizione di un aggregato (soprattutto in termini di valori relativi o percentuali) e confronto di diversi aggregati rispetto ad uno stesso carattere Pagina 277
Fonte: Eurobarometro Speciale n. 460, 2017 ”Attitudes towards the impact of digitalisation and automation on daily life” Pagina 278 Pagina 279
Esercizio In riferimento alla figura 5 : • Che tipo di rappresentazione grafica viene utilizzata? • Qual è la popolazione di riferimento? • Quale carattere viene rappresentato? • In quali sottogruppi di popolazione? • Quali informazioni si possono trarre? Fig. 5 Popolazione FSSC- Mingo di persone di 18 anni e più in sovrappeso e obese per sesso e ripartizione 2017-2018 geografica. Anno 2015. (Per 100 persone di 18 anni e più con le stesse caratteristiche) BES 2016 p. 35 Esercizio In riferimento alla fig. 5.12: • Indicare il tipo di rappresentazione grafica utilizzata • Che cosa viene rappresentato? • Quali informazioni si possono trarre ? Pagina 281 Istat, Rapporto Annuale 2016, p.217
La Banca Centrale Europea La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, il cui compito principale è quello di mantenere il potere d'acquisto dell'euro, e quindi la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro che comprende i 17 paesi dell'Unione Europea che hanno introdotto questa moneta dal 1999 Per adempiere a questo compito, la BCE, a norma dell'articolo 5 del suo statuto, assolve anche ad una funzione statistica, compilando e diffondendo dati e relativi indicatori statistici, riconducibili alle seguenti aree tematiche: statistiche monetarie e finanziarie; statistiche riguardanti le relazioni con i settori esterni all’Euro-area; statistiche riguardanti i conti dell' Euro-area; statistiche socio-demografiche Tali statistiche, che costituiscono una base di conoscenza rilevante anche per il Consiglio Europeo, sono disponibili on-line gratuitamente Pagina 282 Pagina 283
Altre fonti internazionali : L’OCSE o OECD L’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE o OECD) è un forum in cui 30 paesi affrontano insieme i problemi riguardanti lo sviluppo economico, sociale e le sfide della globalizzazione (www.oecd.org ) Le attività si basano fondamentalmente sul flusso di informazioni e sulle analisi fornite dal segretariato dell’OCSE, che ha il compito di raccogliere i dati, controllare le tendenze, fornire analisi e previsioni sociali ed economiche La produzione e la diffusione di statistiche riveste dunque un ruolo fondamentale nel lavoro dell’Organizzazione e dei Paesi aderenti I database predisposti dall’OCSE sono disponibili on line (http://www.oecd- ilibrary.org/statistics) e riguardano un’ampia gamma di tematiche (statistiche generali, sviluppo, ambiente, globalizzazione, società dell’informazione, statistiche regionali, …) Tra le pubblicazioni più note: Gli “Outlooks” in cui vengono presentati dati comparabili riguardanti i paesi dell’OCSE, su temi diversi: è del 2011 la pubblicazione “Information technology Outlook” che individua nelle ICT i driver principali della ricerca, dell’innovazione, della crescita e del cambiamento sociale, analizza la crisi economica e suggerisce prospettive. Nel 2014 sono stati pubblicati molteplici Outlooks su tematiche differenziate, tra cui Employment Outlook, Pensions Outllook e World Energy Outlook, International Migrations Outlooks Pagina 284 Esempio : grafico tratto dal database OECD Pagina 285
https://data.oecd.org/innovation-and-technology.htm Pagina 286 L’origine dei dati: archivi vs indagini Rilevazione a fini amministrativi: si riferisce ai dati generati dalla normale attività amministrativa ossia alle informazioni raccolte e conservate da istituzioni ai fini di controllo o di intervento nei confronti di singoli soggetti o di entità di altro tipo. Tali dati vengono utilizzati anche a fini statistici Anagrafi della popolazione —> Statistiche demografiche Registrazione denunce —> Statistiche sui reati Iscritti e licenziati negli ist. scolastici —> Statistiche sull’istruzione …… Rilevazione diretta a fini conoscitivi : si riferisce a dati appositamente raccolti a fini statistici su settori ed argomenti specifici Censimenti Indagini campionarie Pagina 287
Rilevazioni dirette: censuarie/campionarie Censuarie (rilevazioni totali) Campionarie (rilevazioni parziali) Analizzano l’intera popolazione Limitano l’analisi ad una parte della statistica interessata allo studio popolazione statistica, individuata mediante la tecnica del Individuare una popolazione di campionamento riferimento significa specificare le condizioni di eleggibilità, cioè le caratteristiche che le unità Mirano a generalizzare i risultati statistiche devono possedere per far ottenuti sul campione a tutta la parte della popolazione popolazione → Inferenza Esempi Esempi Censimento generale della Indagine sulle forze lavoro popolazione e delle abitazioni Indagine sui consumi della Fatturato delle grandi imprese famiglie Pagina 288 AdC-FSSC- Mingo 2016-2017 Il Campione Parte della popolazione statistica di riferimento, estratto mediante determinate tecniche 1. Tecniche di campionamento probabilistiche (probability sample): • Consentono di estrarre le unità di campionamento in modo casuale • Ogni unità della popolazione è estratta con una probabilità nota I campioni estratti con questi metodi consentono di effettuare “stime dei valori della popolazione” entro un determinato intervallo di confidenza mediante i metodi dell’inferenza statistica che consentono di calcolare il grado di attendibilità dei risultati dell’indagine nei confronti della popolazione da cui è stato selezionato il campione. 2. Tecniche di campionamento non probabilistiche (haphazard sample): • Effettuano la selezione delle unità di campionamento secondo criteri non casuali, ma a scelta ragionata, a casaccio, in base alla disponibilità di tali unità. I campioni estratti con questi metodi consentono di ottenere indicazioni di massima sui valori della popolazione AdC-FSSC- Mingo 2016-2017 Pagina 289
Campioni probabilistici Casuale semplice: tutte le N unità della popolazione hanno la stessa probabilità di essere incluse nel campione Le n unità del campione vengono estratte mediante sorteggio che può essere effettuato: con reinserimento: le unità estratte vengono reinserite e dunque possono essere estratte nuovamente senza reinserimento: le unità estratte non vengono reinserite, dunque possono essere estratte solo una volta. In queste lezioni considereremo questa modalità. • Nella pratica si fa ricorso a tavole di numeri casuali o a opportuni software di generazione di numeri pseudo-casuali • Si deve disporre della lista completa delle unità della popolazione. Sistematico: le unità vengono selezionate da una lista ordinata casualmente, una ogni dato intervallo, stabilito con la relazione: k=N/n Si inizia estraendo a sorte un numero compreso tra 1 e k e considerando l’unità statistica corrispondente al numero estratto Pagina 290 Tavola dei numeri casuali E’ composta da una serie di cifre generate ed elencate casualmente Per usare la tavola: - si assegna ad ogni unità della popolazione un codice numerico. - Si stabilisce un criterio di lettura dei numeri - Si legge la tavola a partire da una qualsiasi cella scelta a caso - si selezionano le unità il cui codice coincide con il numero casuale Pagina 291
Campione sistematico: esempio Campione sistematico di 350 unità estratto tra tutti i visitatori di un museo dal 1 gennaio al 31 marzo. Supponiamo di sapere in base all’andamento delle presenze osservate in periodi precedenti che i visitatori saranno circa 1750. Vogliamo una campione composto da 350 unità L’intervallo di campionamento sarà: k=N/n → k=1750/350=5 Si estrarrà un numero compreso tra 1 e 5: l’estratto sarà il primo elemento del campione. Si procederà poi selezionando un utente ogni cinque. Pagina 292 Campioni probabilistici Stratificato: vengono estratti tanti campioni casuali semplici, ciascuno nell’ambito di una sottopopolazione o strato ritenuto omogeneo secondo un criterio dato. I campioni così ottenuti vengono poi uniti in un campione globale A grappoli: vengono estratti casualmente gruppi di unità (famiglie, classi, unità territoriali) A stadi: dopo aver estratto casualmente unità dette di primo ordine, non si rilevano tutte le unità elementari in esse contenute, ma solo un loro campione (di secondo ordine) Pagina 293
Campioni non probabilistici A scelta ragionata: le unità vengono scelte in base alle loro caratteristiche sulla base delle conoscenze e del giudizio del ricercatore • Opinion leaders • Unità tipiche: elementi che rappresentano l’estremizzazione di alcune situazioni (massaia, donna in carriera, operaio modello..) A valanga: si seleziona un soggetto e si individuano gli altri grazie alle indicazioni del primo. E’ utile nel caso di indagini su gruppi chiusi negli studi di comunità, nelle analisi di rete. Di comodo (ad adesione volontaria): le unità vengono scelte dagli intervistatori e generalmente esse si offrono volontariamente Per quote: Si suddivide la popolazione in strati sulla base di un criterio e si decide quante unità rilevare per ciascuno strato. La selezione dell’unità non è però casuale, ma affidata all’intervistatore Pagina 294 Rappresentatività del campione La rappresentatività di un campione è la sua conformità, ad alcune caratteristiche della popolazione. Un campione scelto casualmente è uno dei campioni possibili estraibili dall’universo dei campioni, pertanto il suo grado di rappresentatività, è solo probabile La casualità rende infatti più probabile che il campione riproduca in media le caratteristiche della popolazione, a meno di errori, che intervengono nell’intero processo di indagine, imputabili a Analisi di una sola parte della popolazione (errore campionario) altri tipi di errore (errore non campionario) Tuttavia se la casualità di un campione è un requisito indispensabile di rappresentatività statistica non è però un requisito sufficiente Pagina 295 FSC2016-2017
Alcune indagini campionarie per la produzione di statistiche ufficiali nazionali Stili di vita ed • Le indagini multiscopo sulle famiglie opinioni degli italiani I numeri del mercato • L’indagine sulle forze di lavoro del lavoro Come e quanto spendono le famiglie • L’indagine sui consumi delle famiglie italiane Disuguaglianza ed • L’indagine sul reddito e le condizioni di vita esclusione Le ICT e le imprese • L’indagine sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese Pagina 296 La Repubblica Pagina 297
I numeri dell’occupazione: l’indagine sulle forze di lavoro Produce stime ufficiali sul mercato del lavoro in Italia E’ stata condotta con cadenza trimestrale a partire dal 1959 , fino al Gennaio 2003 (RTFL - Rilevazione Trimestrale delle Forze Lavoro) Attualmente, in linea con quanto stabilito dal Consiglio dell’UE, si è passati ad una rilevazione continua (RCFL) distribuita su tutte le settimane dell’anno Applica le indicazioni di armonizzazione Eurostat La popolazione di riferimento è costituito dai componenti (>15 anni) delle famiglie di fatto, residenti in Italia, anche se temporaneamente emigrati all'estero, che risultano iscritti alle anagrafi comunali E’ una rilevazione campionaria Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie. [strat] L'intervista alla famiglia viene effettuata mediante questionario elettronico, utilizzando la somministrazione CATI e CAPI Le informazioni vengono raccolte intervistando ogni trimestre un campione di quasi 77 mila famiglie, pari a 175 mila individui residenti in Italia Pagina 298 Indagine sulle forze lavoro Strategia di campionamento a due stadi Primo stadio (Comuni): I comuni sono divisi in autorappresentativi (AR) e non autorappresentativi (NAR) Gli AR sono tutti i capoluogo di provincia o i comuni con popolazione superiore a una soglia prefissata per ciascuna provincia; essi sono presenti nel campione in modo permanente I NAR sono i comuni la cui popolazione è al di sotto delle soglie prefissate; essi vengono stratificati per dimensione demografica ed estratti casualmente in numero di uno per ogni strato; rimangono nel campione per periodi variabili Secondo stadio (Famiglie) Le famiglie vengono estratte dai registri anagrafici in modo casuale semplice, rispettando la numerosità prevista per ciascun comune ad ogni rilevazione e rimane nel campione per 15 mesi Ogni famiglia estratta partecipa all’indagine per due trimestri consecutivi, non viene intervistata nei due trimestri successivi e partecipa poi all’indagine per altri due trimestri Pagina 299
Glossario CATI, CAPI e altre tecniche CATI : Computer Assisted Telephon Interview CAPI: Computer Assisted Personal Interview CAWI: Computer Assisted Web interview PAPI: Paper and Pencil interview Postale Mista Pagina 300 Indagine sulle forze di lavoro contenuti informativi Ha lo scopo di determinare e quantificare tre gruppi esaustivi e mutuamente esclusivi: 1- gli occupati 2- gli individui in cerca di occupazione Non occupati 3- gli inattivi Gli occupati vengono suddivisi per settore di attività economica, professione, titolo di studio, genere età Per gli individui in cerca di prima occupazione vengono rilevate le azioni di ricerca di lavoro compiute, oltre che le variabili strutturali Sulla base di questi dati è poi possibile calcolare una serie di tassi, indici riassuntivi della situazione occupazionale Pagina 301
I concetti di “Occupato” “…le persone di 15 anni e più che alla domanda sulla condizione professionale rispondono: di possedere un’occupazione, anche se nella settimana di riferimento non hanno svolto attività lavorativa (occupati dichiarati); - di essere in una condizione diversa da occupato, ma di aver effettuato almeno 1ora di lavoro nella settimana di riferimento (altre persone con attività lavorativa).” ISTAT: Note forze di Lavoro – Media 2002. (RTFL) “Nella condizione di occupato si classificano le persone (con almeno 15 anni) che nella settimana di riferimento, quella che in generale precede la settimana in cui viene condotta l’intervista, hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario. Nella condizione di occupato vengono inoltre classificati coloro che, sempre nella settimana di riferimento, hanno svolto almeno un’ora di lavoro anche non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente.” ISTAT: La nuova rilevazione sulle forze di lavoro. Contenuti, metodologie Organizzazione; Giugno 2004 (RCFL) Pagina 302 “Occupati” : costruzione dell’aggregato Indagine RCFL Pagina 303
Il concetto di “non occupato” Indagine RCFL Pagina 304 Il concetto di “non occupato” Indagine RCFL Pagina 305
Indagine sulle forze di lavoro Glossario: Alcuni concetti e tassi della situazione occupazionale Forze lavoro: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione Tasso di attività: si ottiene dal rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più per 100 (FL /Pop)*100 Tasso di occupazione: si ottiene dal rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 - anni e più per 100 (Occ / Pop )*100 Tasso di disoccupazione: si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro (In cerca occ / FL )*100 Tasso di disoccupazione giovanile: si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione Di età compresa tra 15-24 anni e le forze di lavoro di età compresa tra 15-24 anni (In cerca occ 15-24 /FL 15-24)*100 Tasso di disoccupazione di lunga durata: si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione da 12 mesi e le forze di lavoro (In cerca occ da 12 mesi /FL)*100 Fonte: Istat, Forze lavoro Pagina 306 Qual è il tasso di occupazione in Italia? E quello di disoccupazione? Nel II trimestre 2017 : Gli occupati sono 22 milioni 985 mila persone, in crescita sia su base annua (+0,7%, +153 mila) Il tasso di occupazione è del 57,8% in crescita su base annua (+0,4 pp) Il tasso di disoccupazione è pari al 11,2% (-0,6 pp rispetto a 12 mesi fa) Il numero dei disoccupati è pari 2 milioni e 910 mila, diminuisce rispetto al mese precedente (-96 mila persone) Il tasso di inattività (da 15 a 64 anni) è del 34,7% (-0,1 pp su base annua) Variazione congiunturale: variazione rispetto al mese (trimestre) precedente Fonte: ISTAT, Note sulle tendenze dell’occupazione, settembre 2017 Variazione tendenziale: variazione rispetto allo stesso mese (trimestre) dell’anno precedente Pagina 307
Situazione occupazionale in Italia nei primi mesi del 2018 Fonte: ISTAT, Occupati e disoccupati (dati provvisori, aprile 2018) Ad aprile 2018: la stima degli occupati continua a mostrare una tendenza alla crescita (variazione congiunturale del +0,3 p.p. rispetto a marzo, pari a +64 mila unità) Il tasso di occupazione si attesta al 58,4% (variazione congiunturale +0,1 p.p. rispetto al mese precedente) La stima delle persone in cerca di occupazione ad aprile registra un aumento dello 0,6% (+17 mila unità) La crescita della disoccupazione si concentra tra gli uomini Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,2%, stabile rispetto al mese precedente La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni continua a diminuire sensibilmente (-0,6%, -74 mila unità) Il calo riguarda donne e uomini Il tasso di inattività scende al 34,0% (variazione congiunturale -0,2 p.p. rispetto a marzo) Pagina 308 Partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente II trimestre 2018 (migliaia di unità e % sulla popolazione residente) Pagina 309
Nuovi indicatori del mercato del lavoro Forze di lavoro potenziali: inattivi che non cercano attivamente il lavoro ma sono disponibili a lavorare Forze di lavoro allargate: Occupati + disoccupati + forze di lavoro potenziali Tasso di mancata partecipazione al lavoro: (Disoccupati + forze di lavoro potenziali) / forze di lavoro allargate Occupati Forze Disoccupati lavoro Forze lavoro Inatttivi Forze allargate disponibili lavoro a lavorare potenziali Altri Inatttivi Pagina 310 Tasso di disoccupazione e di mancata partecipazione: confronto Fonte: Istat, RCFL 2016 Pagina 311
Esercizio Interpretare e commentare il grafico seguente Fonte: BES 2016 p. 52 Pagina 312 Incidenza dei disoccupati vs tasso di disoccupazione: differenze Nel 2016 l’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari al 9,8 %. (Istat 2016) Nel 2016 il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 37,1% (Istat 2016) Perché i due dati sono così diversi? Incidenza dei giovani disoccupati sulla popolazione giovanile Disoccupati 15-24 anni / Popolazione 15-24 anni *100 Tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni Disoccupati 15-24 anni / Forza lavoro 15-24 anni *100 Pagina 313
Esempio di errata interpretazione delle statistiche A luglio 2012 il tasso di disoccupazione giovanile è del 35,3%. Una testata titola: E’ una informazione errata? Perché? Pagina 314 Esercizio Interpretare e commentare i dati della seguente tabella Fonte: Istat, RCFL Gennaio 2015 Pagina 315
Pagina 316 Cosa e quanto acquistano le famiglie L’indagine sui consumi Rileva la struttura e il livello di spesa per consumi (alimentari, non alimentari e servizi) delle famiglie di fatto in tutte le regioni E’ una rilevazione campionaria continua, condotta ogni mese dell’anno Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie Dal 2014 è confluita nella indagine sulle spese delle famiglie che rileva sia i comportamenti di spesa che i movimenti turistici delle famiglie residenti in Italia La rilevazione viene svolta, in accordo con Eurostat, sulla base di una classificazione armonizzata delle voci di spesa rilevate al fine di consentire il confronto tra paesi Utilizza tre tipi di strumenti di rilevazione: il libretto degli acquisti, auto-compilato dalla persona del nucleo familiare che si occupa maggiormente delle spese della famiglia, che rileva gli acquisti per una settimana il taccuino degli auto-consumi dove l’intervistato annota i consumi di beni non acquistati presso mercati o negozi, ma prodotto autonomamente il riepilogo delle spese, compilato insieme all’intervistatore che si riferisce alle spese effettuate di beni e servizi negli ultimi tre mesi .Vengono inoltre rilevati i luoghi in cui si effettuano abitualmente gli acquisti e le modalità di pagamento usate. Si rilevano anche informazioni sul reddito familiare e sul risparmio, nonché sulla percezione di disagio sociale ed economico Pagina 317
Glossario I consumi delle Famiglie Consumi delle famiglie: beni e servizi acquistati o autoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni. Vi rientrano i beni che provengono dal proprio orto o azienda agricola, i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti a titolo di salario, i fitti figurativi Fitto figurativo: alle famiglie che vivono in abitazione di proprietà, usufrutto o in uso gratuito o che sono proprietarie di un’abitazione secondaria viene chiesto di indicare il valore del canone mensile che potrebbero ottenere affittando l’abitazione Pagina 318 Indagine sui consumi delle famiglie : i principali aggregati Derivano da questa indagine: la spesa media mensile, ossia la spesa totale effettuata dalle famiglie sul numero delle famiglie la spesa media effettiva, ossia la spesa totale delle famiglie per l’acquisto di un bene/servizio sul numero di famiglie che hanno effettuato quell’acquisto la quantità in termini assoluti o percentuali di famiglie che hanno sostenuto la spesa Fornisce un’analisi dettagliata dei consumi e degli standard di vita delle famiglie e dei suoi componenti e costituisce la fonte principale per individuare: i prodotti del paniere sul quale vengono calcolati gli indici dei prezzi al consumo le stime della povertà relativa e assoluta Pagina 319
L’indice dei prezzi al consumo Misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno L’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l’intera collettività nazionale (NIC), misura l’inflazione a livello dell’intera popolazione italiana, rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche (il tasso d’inflazione programmata) per le famiglie di operai e impiegati (FOI), è usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato un indice armonizzato europeo (IPCA),calcolato sull’intera popolazione italiana, ma su un paniere più ridotto, viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell’Unione Europea, ai fini dell’accesso e della permanenza nell’Unione monetaria Pagina 320 Paniere 2017 Nel paniere utilizzato nel 2017 per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.481 prodotti elementari (1.476 nel 2016), raggruppati in 920 prodotti, a loro volta raccolti in 405 aggregati Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) viene invece impiegato un paniere di 1.498 prodotti elementari (1.484 nel 2016), raggruppati in 923 prodotti e 409 aggregati Pagina 321
Pagina 322 Povertà relativa in Italia Incidenza della povertà in Italia Per le famiglie: è una percentuale che si ottiene dal rapporto tra il numero di famiglie con spesa media mensile per consumi pari o al di sotto della soglia di povertà e il totale delle famiglie residenti Per le persone: è una percentuale che si ottiene come rapporto tra il numero di persone che vivono in famiglie povere e il totale delle persone residenti Povertà relativa Soglia di povertà relativa (International Standard of Poverty Line - ISPL): per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media per persona nel Paese, ovvero alla spesa per consumi pro capite e si ottiene dividendo la spesa totale per consumi delle famiglie per il numero totale dei componenti). Nel 2015 questa spesa è risultata pari a 1.050,95 euro mensili Nel 2017 questa spesa è risultata pari di 1.085,22 euro mensili (+2,2% rispetto al valore della soglia nel 2016). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore soglia sono classificate come povere Per famiglie di ampiezza diversa il valore della linea si ottiene applicando un’opportuna scala di equivalenza che tiene conto delle economie/diseconomie di scala realizzabili all’aumentare del numero di componenti Pagina 323
Povertà assoluta in Italia La stima dell’incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di una soglia di povertà che corrisponde alla spesa mensile minima necessaria per acquisire un determinato paniere di beni e servizi Paniere: rappresenta l’insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, sono considerati essenziali a conseguire uno standard di vita minimamente accettabile La soglia di povertà assoluta rappresenta il valore monetario, a prezzi correnti, del paniere di beni e servizi considerati essenziali per ciascuna famiglia, definita in base all'età dei componenti, alla ripartizione geografica e alla tipologia del comune di residenza. https://www.istat.it/it/dati-analisi-e-prodotti/contenuti-interattivi/soglia-di-poverta Definito mediante l’identificazione : delle aree di consumo relative ai bisogni primari delle voci di spesa da includere in tali aree delle voci di spesa in termini monetari Attenzione Le stime della povertà assoluta non includono la povertà estrema!!! Pagina 324 Povertà relativa o assoluta Quanti erano i poveri in Italia nel 2016? Nel 2016 la povertà relativa Nel 2016 si stima ci siano 1 riguarda il 10,6% delle famiglie milione e 619mila famiglie residenti (10,4% nel 2015), residenti in condizione di per un totale di 2 milioni povertà assoluta (6,3% delle 734mila, e 8 milioni 465mila famiglie residenti), nelle quali individui, il 14,0% dei residenti vivono 4 milioni e 742mila (13,7% l’anno precedente). individui (il 7,3% degli individui) Fonte: Istat, La povertà in Italia nel 2016, Statistiche report 2017 Pagina 325
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