MONTECCHIO MAGGIORE Venerdì, 22 febbraio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine

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MONTECCHIO MAGGIORE Venerdì, 22 febbraio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
MONTECCHIO MAGGIORE
   Venerdì, 22 febbraio 2019
MONTECCHIO MAGGIORE Venerdì, 22 febbraio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
MONTECCHIO MAGGIORE
                                                 Venerdì, 22 febbraio 2019

Montecchio Maggiore
 22/02/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 35                                                   G.Z.
 Fumetto sulle foibe «Attacco Anpi pretestuoso»                                                       1
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 Tesoretto dell' acqua, nasce il fronte del no                                                        2
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 I raid dei vandali al parco costano 120 mila euro                                                    4
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 Leone al rondò «Fondi raccolti solamente in municipio»                                               6
 22/02/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 37                                                  A.C.
 Sono attesi 21 carri per il 40° Carnevale                                                            7
 22/02/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 50                                 FRANCESCO MENEGUZZO
 La top 11, i quattro dream team vicentini                                                            8
 21/02/2019 ilgiornaledivicenza.it                                                 GIORGIO ZORDAN
 Fumetto sulle foibe scatena la guerra tra Anpi e Comune                                              10
 21/02/2019 ilgiornaledivicenza.it                                                   KARL ZILLIKEN
 Fusione Ipsia-Itis? «Mai proposta»                                                                   12
 21/02/2019 Vicenza Today
 Accusa di propaganda nazifascista, la replica del sindaco: «Anpi...                                  14
Dal Nazionale
 22/02/2019 L'Arena Pagina 39                                                                P.D.C.
 Il diario di Adolfo Giusti è diventato un docu-film                                                  17
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  MONTECCHIO

  Fumetto sulle foibe «Attacco Anpi pretestuoso»
  «Al sindaco di Montecchio Maggiore, Milena
  Cecchetto, esprimo non solo totale solidarietà,
  ma anche pieno sostegno e incoraggiamento
  dopo l' attacco pretestuoso montato ad arte
  dalla locale sezione dell' Anpi sul libro-fumetto
  dedicato alle foibe». Interviene così il deputato
  vicentino della Lega, Erik Pretto sulla querelle
  tra Anpi e Amministrazione comunale in
  relazione al libro sulla storia dell' istriana
  Norma Cossetto distribuito a scuola dalla
  giunta municipale. Si tratta di un fumetto «a
  memoria di un eccidio che ha visto migliaia di
  nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia
  barbaramente trucidati dai comunisti titini». Il
  libro "Foiba rossa" racconta la storia di Norma
  Cossetto, 23 anni, figlia di un dirigente
  fascista, studentessa italiana istriana all'
  Università di Padova, che un mese dopo l' 8
  settembre 1943 venne gettata ancora viva in
  una foiba di Villa Surani da un gruppo di
  partigiani comunisti dopo essere stata
  ripetutamente torturata e violentata. «Di fronte
  all' ennesimo tentativo di mettere il bavaglio
  alla verità - sottolinea Pretto - è urgente una
  riflessione sull' opportunità che questa
  associazione possa continuare a ricevere
  finanziamenti pubblici». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                                          G.Z.

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  IL CASO. Dopo l' istanza di ripartire gli utili accantonati avanzata dai sindaci di Arzignano e
  Chiampo alla società a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico integrato

  Tesoretto dell' acqua, nasce il fronte del no
  Restello: «Distribuire le riserve mina l' asset economico Richiesta legata al rinnovo della
  gestione del metano» Zaffari: «Proposta assurda». Tasso: «Sono contrario»

  La proposta avanzata dal Comune di
  Arzignano e da quello di Chiampo ad "Acque
  del Chiampo" di distribuire ai soci parte delle
  riserve di capitale accantonate dalla società,
  che si occupa del servizio idrico integrato ha
  innescato la reazione di molti sindaci. E ha
  fatto nascere il fronte del no costituito da alcuni
  dei Comuni che non sono affatto d' accordo
  sull' inaspettata proposta (come riportato nell'
  edizione di ieri del Giornale di Vicenza)
  avanzata dai sindaci Giorgio Gentilin e Matteo
  Macilotti.
  «Sono preoccupato e sbalordito. Non ne
  sapevamo nulla.
  Ne siamo venuti a conoscenza - ha dichiarato
  il primo cittadino di Lonigo, Luca Restello,
  riassumendo il pensiero anche di altri colleghi
  - nella riunione informativa tenutasi in "Acque
  del Chiampo".
  Siamo in un momento delicato dove ci sono da
  affrontare problematiche rilevanti: si va dalla
  questione Pfas allo smaltimento dei fanghi
  passando per la questione termovalorizzatore
  e molto alto ancora. Spero sia uno scherzo di
  carnevale. Andare a distribuire riserve di
  capitale vuol dire minare l' asset economico
  della società. Non so come si potrà intervenire senza che ci siano conseguenze. C' è il rischio che la
  società debba indebitarsi, oppure debba diminuire gli investimenti o ancora alzare le tariffe. Bisognerà
  capire quale ricadute ci saranno sui Comuni soci. Avremmo voluto chiedere spiegazioni, ma i
  rappresentanti di Arzignano e Chiampo erano assenti alla riunione. Perché questa richiesta? Tante le
  voci che sono circolate, una in particolare legata al rinnovo della gestione del metano, ma potrebbe
  essere solo un' illazione». Il riferimento è alla "chiacchiera" che riguarderebbe la restituzione, da parte
  dei due Comuni, Arzignano e Chiampo, della cosiddetta "una tantum" al gestore uscente della fornitura
  del gas metano. A breve infatti è prevista una nuova gara per affidare il servizio per le amministrazioni
  che ricadono nell' ambito Vicenza 4 (comprende 19 Comuni nel triangolo tra Recoaro, Gambellara e
  Creazzo). Una tantum che in passato il gestore entrante anticipava ai Comuni che a loro volta
  "giravano" a saldo a quello uscente. Prassi che però oggi non può più essere utilizzata. E per Arzignano
  e Chiampo si parla di cifre milionarie. Voci che, però, i sindaci di Arzignano, Giorgio Gentilin, e di
  Chiampo, Matteo Macilotti, smentiscono categoricamente e stigmatizzano (vedi articolo a fianco) come
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  MONTECCHIO/1. Dopo le incursioni di fine 2018 in arrivo nuove recinzioni e attrezzature
  ecologiche

  I raid dei vandali al parco costano 120 mila euro
  Lavori del Comune per ripristinare i danni alle giostrine e per sostituire quelle usurate
  installando giochi per bambini con difficoltà motoria

  Dopo le incursioni dei vandali e la verifica sui
  giochi divenuti ormai obsoleti nelle aree verdi
  di Montecchio Maggiore, arriva l' intervento del
  Comune. Giostre inclusive, quindi adatte
  anche a bambini con difficoltà motorie, ma
  soprattutto realizzate con materiali che
  necessitano di pochissima manutenzione e
  oltretutto più duraturi.
  Ammonta a 120 mila euro l' investimento che l'
  amministrazione comunale ha dedicato al
  rinnovo ed aggiornamento di alcune aree verdi
  attrezzate della città. Soprattutto dopo i recenti
  raid. A ottobre 2018, ad esempio, in alcuni
  parchi erano stati incisi i fili d' acciaio del
  percorso tibetano e allentati i bulloni della
  teleferica per farli crollare con il peso dei
  bambini. Inoltre erano stati devastati un
  castello e le staccionate.
  Particolare attenzione è dedicata al parco
  giochi di piazza Carli. «Sarà completamente
  rimesso a nuovo - annuncia l' assessore alla
  manutenzione del verde Carlo Colalto - con
  sostituzione delle giostrine e la posa di una
  staccionata in materiale plastico ottenuto da
  riciclo. Ma interverremo anche nei parchi di via
  V o l t a a d Alte e d i v i a l e E u r o p a - v i a
  Madonnetta».
  Alcune attrezzature attrattive delle aree verdi attrezzate, oltre che per l' usura del tempo, devono essere
  sostituite anche per i numerosi atti vandalici di cui sono state vittima.
  Non solo staccionate divelte e giochi danneggiati ed imbrattati, ma anche veri e propri sabotaggi che
  hanno messo a rischio l' incolumità dei ragazzi che li usano. Nei mesi scorsi è stato appurato che era
  stata messa a rischio la tenuta dei cavi in acciaio, risultati incisi, di un percorso tibetano. Addirittura i
  vandali sono arrivati a svitare viti e bulloni della teleferica del parco di via Volta.
  «Tra le nuove attrazioni che andremo ad installare - spiega l' architetto Francesco Albera, incaricato di
  seguire il progetto - ci saranno anche alcune novità. Installeremo ad esempio tre pedane elastiche,
  particolarmente apprezzate dai bambini come ho avuto conferma visitando Gardaland. Previsto anche
  tre nuovi giochi a molla installati su una piattaforma di gomma colata stabilizzata.
  Nel parco di piazza Carli sono previste anche nuove panchine e una recinzione, entrambe in materiale
  plastico riciclato».
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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  MONTECCHIO/2

  Leone al rondò «Fondi raccolti solamente in
  municipio»
  «La raccolta fondi per il leone di San Marco
  nella rotatoria di viale Europa? È già attiva».
  Dopo la proposta del candidato sindaco della
  lista "Siamo Montecchio", Ruggero Zigliotto, di
  istituire una raccolta fra i castellani per
  finanziare la costruzione della statua simbolo
  del Veneto, e non pesare sulle tasche
  pubbliche, interviene l' amministrazione
  comunale castellana: «La raccolta è già in atto
  grazie all' interessamento di alcuni cittadini e
  di alcuni imprenditori, con i quali il Comune è
  in contatto. Pur ringraziando per il sostegno
  manifestato, come Amministrazione diffidiamo
  chiunque ad organizzare raccolte fondi per il
  progetto a nome del Comune di Montecchio
  Maggiore e invita chi fosse interessato a
  contribuire a rivolgersi direttamente alla
  segreteria del sindaco». A questo proposito il
  sindaco Milena Cecchetto fa una precisazione:
  «Non è certamente questo il caso - afferma -,
  ma chi può escludere che qualche
  malintenzionato organizzi una raccolta fondi
  per poi intascarsi i soldi? Ecco perché le
  uniche donazioni accettate saranno quelle
  raccolte direttamente dai nostri uffici
  comunali». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  CORNEDO/1

  Sono attesi 21 carri per il 40° Carnevale
  Domenica si alza il sipario sul carnevale di
  Cornedo con la sfilata di carri e maschere che
  percorrerà le strade del centro con la
  performance del corpo bandistico Mosson
  Drum & Bugle Corps di Cogollo e della Banda
  di Cornedo. Sono 21 i carri iscritti, provenienti
  dalle valli del Chiampo e dell' Agno, ma anche
  da     Montecchio Maggiore, A l t a v i l l a e
  Montemezzo. Da Verona giungerà il gruppo
  del "Rion de la Carega Cor de Verona". Aprirà
  il corteo come succede da 40 anni, la "Corte
  del re della Caraffa", simbolo del Carnevale
  cornedese, con il re Teodorico. Il Comitato
  benefico del carnevale, che organizza l' evento
  con Comune e Pro loco, consegnerà un
  premio fedeltà ai carri.
  Si parte alle 14 dal parcheggio dell' area
  sportiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                               A.C.

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  IL FOCUS. Secondo le previsioni dominio veronese nella categoria superiore, il Camisano la
  spunterà in Promozione, il Bassano in Prima. Ecco i giocatori più decisivi

  La top 11, i quattro dream team vicentini
  I tecnici Camparmò, Cappellini, Tamiozzo e Fabrello analizzano i campionati dall'
  Eccellenza alla Seconda

  A meno di un terzo dalla fine dei campionati si
  iniziano ad abbozzare i primi calcoli e a tirare
  le prime, seppur parziali, somme. Ancora 24 i
  punti disponibili alle squadre per gioire per
  una promozione o per una salvezza ma si sa
  che alla fine ci sarà anche chi dovrà versare,
  più o meno copiose, lacrime per una
  retrocessione o per aver mancato anche di un
  soffio l' obbiettivo prefissato.
  Chi salirà sul trono in Eccellenza? È solo una
  delle domande che ci siamo posti, o meglio, le
  abbiamo poste a quattro tecnici vicentini che
  oltre ad aver dato una loro previsione sui
  campionati fino alla Seconda hanno pure
  schierato i loro top 11.
  ECCELLENZA... VERONESE. A meno di
  improbabili stravolgimenti dell' ultimo minuto
  secondo Beppe Camparmò (ex Vigontina,
  Chiampo e Longare) la vittoria nel girone A
  sarà una questione tra Caldiero -leggermente
  favorita- e Vigasio.
  Contrariamente alle aspettative di inizio
  campionato, non si inserirà nella corsa il
  Montecchio che ha pagato dazio anche per i
  numerosi infortuni occorsi alla rosa.
  «Dalla compagine castellana mi sarei
  aspettato di più per il potenziale della rosa; i biancorossi dispongono infatti di un elemento di valore
  come Casarotto che potrebbe togliersi soddisfazioni anche nell' ottica del Pallone d' oro e che pure nella
  top 11 è il giocatore in grado di fare la differenza. Anche se ultimamente ha accusato della flessione il
  Valbrenta, che a mio parere è una delle squadre che esteticamente gioca il miglior calcio, sta
  disputando un buon torneo grazie anche alla bravura di un portiere come De Carli, una sicurezza tra i
  pali».
  «Nella difesa della squadra ideale trovano spazio due tasselli del pacchetto arretrato della terza
  squadra vicentina ossia la Calidonese; mi riferisco a Casolin e soprattutto al capitano e bandiera
  giallogranata Casale; la squadra di Clementi può farcela a salvarsi perché è di buon temperamento e
  ha un gruppo molto coeso».
  CAMISANO: QUASI FESTA Anche se è vero che nel calcio può accadere di tutto e che la scaramanzia
  non è mai troppa, è la squadra allenata da Molinari la candidata principale alla vittoria finale dipinta dall'
  ex allenatore del Trissino Massimo Cappellini.
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                                                 Montecchio Maggiore

  Fumetto sulle foibe scatena la guerra tra Anpi e
  Comune
  Polemica tra l' associazione partigiani di
  Montecchio Maggiore e l' amministrazione
  comunale. A scatenare la diatriba è stata, in
  queste ultime ore come strascico al "Giorno
  del ricordo", l' annunciata donazione da parte
  del Comune agli alunni di terza media del libro
  a fumetti "Foiba rossa. Norma Cossetto, storia
  di un' italiana". Dono che l' assessore
  regionale all' istruzione Elena Donazzan ha già
  dichiarato di voler distribuire in tutte le scuole
  del Veneto. IL LIBRO-FUMETTO. Il "Giorno del
  ricordo", che ricorre il 10 febbraio di ogni anno,
  fu istituito dal Parlamento con legge del 2004
  per ricordare i massacri delle foibe. Tra il 1943
  e il 1947 in Istria migliaia di vittime italiane - tra
  le 5 mila e le 12 mila, secondo le stime -
  furono massacrate dai partigiani slavi di Tito e
  gettate nelle locali cavità carsiche, dette
  "foibe". A Norma Cossetto, studentessa
  23enne istriana catturata, seviziata e infoibata
  ancora viva, medaglia d' oro nel 2005, è
  dedicato il libro-fumetto di Emanuele Merlino
  con disegni di Beniamino Delvecchio. L' ANPI.
  L' associazione partigiani di Montecchio, i n
  merito alla scelta del Comune, esprime
  «sconcerto e indignazione». Il direttivo
  castellano sostiene che quella in questione è
  «una pubblicazione che, lungi dal restituire
  una visione obiettiva dei fatti che portarono alla morte di Norma Cossetto, distorce la realtà storica e
  offre una visione apertamente schierata su posizioni neofasciste. L' opera è un coacervo di distorsioni,
  di manipolazioni e di palesi falsità, unite a un lessico retorico, tronfio e nazionalista che ricorda quello
  del Ventennio mussoliniano; le immagini, inoltre, appaiono talora di inaudita violenza». L' Anpi contesta
  fortemente il contenuto del libro. «La Grande Guerra è ridotta a due scarne pagine di esaltazione
  nazionalistica. Il regime che pose fine alle libertà fondamentali, che torturava e massacrava i dissidenti,
  che aggredì l' Etiopia e promulgò le leggi razziali viene ricordato per le bonifiche delle paludi pontine.
  Infine un grande silenzio sull' aggressione italiana alla Jugoslavia nel 1941, sui campi di
  concentramento italiani, sulle stragi perpetrate dagli italiani durante l' occupazione». Per l' Anpi,
  insomma, si tratta di un volume dal «valore storico nullo. Sta ai docenti la scelta degli strumenti didattici
  più adeguati». IL COMUNE. Secca la replica del Comune. «Coloro che oggi protestano per questo
  fumetto - risponde il sindaco Milena Cecchetto - sono gli stessi che con una raccolta firme si opposero
  all' intitolazione di via Martiri delle foibe quando Montecchio era guidata da una giunta di centrosinistra.
  Dispiace constatare che l' Anpi si ostini a voler creare attorno alle iniziative per il "Giorno del ricordo", un
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21 febbraio 2019
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  Fusione Ipsia-Itis? «Mai proposta»
  «No alla fusione tra Ipsia Garbin e Itis De
  Pretto». Carlo Cunegato di Tessiamo Schio
  chiede al sindaco lumi su questa ipotesi,
  ventilata nei mesi scorsi, ma Valter Orsi è
  categorico: «Mai stata una possibilità, pare ci
  sia un problema di comprensione». I dirigenti
  scolastici dei due istituti sono disposti a
  sedersi intorno ad un tavolo per la
  programmazione ma ad una condizione:
  «Preservare le specificità ed il patrimonio
  costruito negli anni». LA POLITICA. A scagliare
  il sasso è il consigliere della lista civica
  Cunegato, che ha firmato un' interrogazione
  per il prossimo Consiglio comunale: «Il
  sindaco Orsi aveva proposto ai dirigenti la
  volontà di lavorare per una fusione dell' istituto
  tecnico "De Pretto" con la sede scledense
  della istituto professionale "Garbin" - la dura
  presa di posizione di Cunegato -. Il Consiglio
  d' istituto dell' Itis e lo stesso preside si sono
  dichiarati contrari e noi siamo d' accordo con
  loro. Accorpare due istituti così grandi significa
  per una sola dirigenza ed una sola segreteria
  gestire qualcosa di molto complesso. Sembra
  che la logica dietro a questa proposta sia
  quella della razionalizzazione: tagli
  inaccettabili all' istruzione. I due istituti, tra l'
  altro, non sono nemmeno contigui, con
  difficoltà facilmente comprensibili. È necessario mantenere almeno un Professionale forte nell' Alto
  Vicentino, altrimenti il rischio è quello di percorrere la strada di Valdagno o Montecchio Maggiore, con
  un forte indebolimento dell' Ips». Orsi non accetta di ricevere la paternità di una proposta «mai fatta.
  Stiamo combattendo la denatalità alle scuole dell' infanzia. Un' ondata che tra otto anni si abbatterà
  sulle superiori. Durante uno degli incontri periodici con le scuole, ho proposto un tavolo di lavoro con
  Valdagno, Thiene e le categorie economiche per programmare. In quel frangente, ho parlato di un "polo
  tecnico-professionale", volendo valorizzare le specificità delle scuole, a cui va aggiunto anche l' Itet
  Pasini, perché si potenzino gli indirizzi d' eccellenza senza creare concorrenza interna. Questa frase è
  forse stata male interpretata o, come nel caso di Cunegato, strumentalizzata. Questo uso politico della
  questione mi lascia una profonda amarezza. La questione è stata ampiamente affrontata sia durante
  una riunione al "De Pretto" a cui ho partecipato per chiarire la questione, sia durante una serata al
  "Meeting box". Che la fusione non sia una strada percorribile è fin troppo chiaro». LA SCUOLA. La
  dirigente del "Garbin", Marina Maino, spiega: «A metà ottobre il sindaco ci aveva espresso l' idea di fare
  un polo tecnologico a Schio e di pensare ad una riorganizzazione. Il tavolo dei dirigenti è stato compatto
  nel dire che non ci sono preclusioni ma si tratta di essere coinvolti e ragionare. Rifiutiamo la mera logica
  economico-finanziaria ma dobbiamo guardare alla qualità dei risultati e del servizio che diamo. Noi, per
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  Accusa di propaganda nazifascista, la replica del
  sindaco: «Anpi ancora in guerra civile»
  Milena Cecchetto riasonde alle dichiarazioni del circolo di Montecchio: «Il fumetto è
  stata presentato anche alla Camera. La nostra è stata quindi la semplice e naturale
  decisione di appoggiarne il progetto di diffusione»

  Il sindaco d i Montecchio Maggiore Milena
  Cacchetto rispedisce al mittente le pesanti
  accuse di "propaganda nazifascista"
  scaglietele contro dalla sezione locale dell'
  Anpi , in occasione della distribuzione del
  volume "Foiba rossa". Coloro che oggi
  protestano per questo fumetto sono gli stessi
  che con una raccolta firme si opposero all'
  intitolazione di via Martiri delle Foibe quando
  Montecchio Maggiore e r a g u i d a t a d a u n a
  giunta di centrosinistra. Dispiace quindi
  constatare che l' Anpi si ostini a voler creare
  attorno alle iniziative relative alla Giornata del
  Ricordo, un clima da guerra civile condito da
  inesattezze, falsità e calunnie. Sulla
  fantomatica associazione tra la casa editrice
  ed il fascismo non mi dilungo neppure, mi
  limito a ricordare sommessamente che il
  libretto in questione oltre ad essere stato
  presentato persino alla Camera dei Deputati,
  rientra in una collaborazione nazionale con la
  Federesuli e quest' anno la stessa Regione
  Veneto, in forza di un Protocollo d' intesa
  sottoscritto assieme all' USR, ha ritenuto
  opportuno distribuirlo in tutte le classi terze
  medie della regione. La nostra è stata quindi la
  semplice e naturale decisione di appoggiare
  un progetto di diffusione del fumetto portato
  avanti dall' assessorato regionale all' istruzione guidato da Elena Donazzan, il quale si è materialmente
  occupato di distribuire il volume in tutte le classi di terza media delle scuole che ne hanno fatto richiesta.
  Spiega il sindaco tramite una nota, che prosegue Al di là delle mistificazioni e le offese dunque, di cui
  risponderà evidentemente l' Anpi, registriamo ancora una volta la volontà di distogliere l' attenzione dai
  crimini perpetrati dai partigiani comunisti titini con il tentativo di voler giustificare, contestualizzare,
  limitare quello che invece è stato un vero e proprio olocausto che i nostri connazionali hanno dovuto
  subire colpevoli solo di essere italiani. Lo stesso presidente Mattarella ha recentemente affermato che,
  parole testuali, 'non si trattò - come qualche storico negazionista o riduzionista ha voluto insinuare - di
  una ritorsione contro i torti del fascismo. Perché tra le vittime italiane di un odio, comunque intollerabile,
  che era insieme ideologico, etnico e sociale, vi furono molte persone che nulla avevano a che fare con i
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22 febbraio 2019
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  Il diario di Adolfo Giusti è diventato un docu-film
  Sulle tracce di nonno Adolfo: debutta oggi
  «Per memoria», il docu-film che racconta il
  viaggio-pellegrinaggio con il quale Lorenzo
  Schiavo, nipote dell' ex internato Adolfo Giusti,
  ha ripercorso le tappe del cammino di
  deportazione del nonno originario di Bonaldo
  di Zimella. La prima del film realizzato da
  Matteo Taietti, studente in Scienze della
  comunicazione a Verona, sarà al cinema «San
  Pietro» di Montecchio Maggiore (Vicenza),
  stasera alle 20.30, ma si sta già organizzando
  una seconda proiezione a Zimella per il mese
  di marzo. Nei 90 minuti del film c' è il racconto
  dell' esperienza con cui i due ragazzi (Lorenzo
  ha 17 anni, Matteo ne ha 22) la scorsa estate
  hanno trascorso 16 giorni in viaggio
  percorrendo i 2.500 chilometri indicati dal
  diario «Per memoria. Germania 1944» che
  Adolfo Giusti, scomparso nel 1988, in qualche
  modo abbozzò annotando i ricordi una volta
  tornato dalla prigionia. Del diario, saltato fuori
  quasi per caso quattro anni fa, non parlò mai
  ma confessò alla sorella Alma il desiderio di
  poter ripercorrere un giorno le tappe del suo
  doloroso cammino.
  Quel diario, messo al sicuro da Caterina
  Mancassola nella borsa che usò il giorno del 1952 in cui sposò Adolfo, arrivato nelle mani di suo nipote
  Lorenzo prima è diventato la base di un lavoro scolastico in occasione del Giorno della Memoria e poi
  ha fatto da fondamenta ad una serie di ricerche storiche che hanno permesso al ragazzo di richiedere
  per il nonno il conferimento della Medaglia d' onore agli ex deportati e poi mettere insieme conoscenze
  indispensabili per il suo viaggio.
  Proprio dalle ricerche svolte all' Archivio di Stato di Verona è nata la collaborazione che ha spinto l'
  Archivio stesso a patrocinare il docu-film assieme all' Associazione nazionale ex internati di Padova. Nel
  frattempo, Lorenzo, che abita a Montecchio, ha conosciuto Taietti, appassionato tra l' altro di cinema
  documentario, e con l' associazione culturale «Storie da diffondere» è nato il progetto condensato nel
  film.

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