PROCESSI DIGITALI DI CONFORMITÀ NORMATIVA - La rigenerazione urbana della ex-Corradini a Napoli
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ARCHITECTURE AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/10102021 RESEARCH & EXPERIMENTATION PROCESSI DIGITALI DI CONFORMITÀ NORMATIVA La rigenerazione urbana della ex-Corradini a Napoli DIGITAL RULE-BASED COMPLIANCE PROCESSES The urban regeneration of ex-Corradini, Naples (IT) Marina Rigillo, Sergio Russo Ermolli, Giuliano Galluccio ABSTRACT Il contributo indaga le trasformazioni culturali e tecniche che il digitale produce nel pro- getto di architettura, attribuendo al ‘dato’ un valore di asset strategico per la definizio- ne di nuove connessioni tra ambiente fisico, virtualità e digitalizzazione allo scopo di migliorare l’efficacia dei processi decisionali alla base delle previsioni progettuali. L’arti- colo approfondisce il caso della rigenerazione urbana dell’ex area industriale Corradini di Napoli, proponendo un’applicazione sperimentale di protocolli di verifica di confor- mità normativa all’interno di un contesto caratterizzato da elevata incertezza informati- va. L’applicazione di procedure BIM-based nella fase iniziale del processo progettuale diviene occasione di sviluppo di un approccio per scenari, che adopera i sistemi di Code e Model Checking come strumenti ‘euristici’ per supportare le decisioni e mini- mizzare il rischio di errore in progetti complessi. The paper investigates the cultural and technical transformations in architectural de- sign produced by digital technologies, considering ‘data’ as a strategic asset for the definition of new connections between the physical environment, virtuality and digital- ization in order to improve the decision-making processes underpinning design choic- es. The article explores the case of the urban regeneration of the Corradini ex-industri- al area in Naples, offering an experimental application of rule-based compliance proto- cols within a high informative uncertainty context. The application of BIM-based pro- cedures in the early design process stage becomes an opportunity to develop a multi- scenario approach, which employs Code and Model Checking systems as ‘heuristic’ tools to support decisions and enhancing risk management in complex projects. KEYWORDS BIM, conformità normativa, processi decisionali, rigenerazione urbana, complessi ex- industriali BIM, rule-based compliance, decision-making, urban regeneration, ex-industrial build- ings Marina Rigillo, Architect and PhD, is an Associate Professor of Architectural Technol- ogy at the Department of Architecture, ‘Federico II’ University of Naples (Italy). She carries out research activities in the field of environmental and ecological design, with particular attention to the issues of environmental risk, climate adaptation of urban spaces, reuse and recycling processes of C&D waste. Mob. +39 328/84.73.780 | E- mail: marina.rigillo@unina.it Sergio Russo Ermolli, Architect and PhD, is an Associate Professor of Architectural Technology at the Department of Architecture, ‘Federico II’ University of Naples (Italy). He carries out research on the topics of digital culture in architectural design and the relationship between design and digital innovation in the processes of industrial pro- duction and transformation of the building stock. Mob. +39 340/51.81.989 | E-mail: russermo@unina.it Giuliano Galluccio, Architect, is a PhD Candidate at the Department of Architecture of the ‘Federico II’ University of Naples (Italy). He carries out research activities on the topics of digitalization of design, production and management processes of architec- ture and Information Management for decision support in the design phase. Mob. +39 333/50.12.048 | E-mail: giuliano.galluccio@unina.it 120
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 Nell’ambito della digitalizzazione del settore come quello automobilistico, aerospaziale o na- La UNI 11337:2017 – Parte 5 identifica, più delle costruzioni, l’efficacia del processo decisio- vale (Kieran and Timberlake, 2003), è legittimo precisamente, tre attività di coordinamento e ve- nale è sempre più dipendente dalle modalità di ritenere che la transizione verso la digitalizzazio- rifica: 1) Clash Detection, ossia analisi e control- elaborazione, trasmissione e organizzazione del- ne, anche nelle costruzioni, coinciderà con un lo delle interferenze geometriche tra oggetti digi- le informazioni all’interno del progetto. In partico- cambiamento culturale e non solo un semplice tali; 2) Model Checking, intesa come analisi e lare, a seguito dello sviluppo delle ICT e delle aggiornamento delle risorse umane e strumen- controllo della coerenza geometrica e informati- piattaforme BIM-based, il dato ha assunto un va- tali degli operatori tradizionali (Picon, 2010). va degli oggetti digitali; 3) Code Checking, fina- lore di asset strategico nell’organizzazione dei Inoltre, gli scenari della progettazione archi- lizzata a individuare difformità normativa di og- processi progettuali e nell’ottimizzazione dei flus- tettonica sono già oggi sempre più caratterizzati getti e ambienti digitali. Le Clash Detection isola- si informativi tra gli attori coinvolti (Deutsch, 2015). da una crescente complessità, in cui convergo- no, nella comparazione tra due o più modelli di- L’informazione è perciò al centro di un ampio no questioni economiche, sociali, tecniche e gitali BIM, interferenze relative a un’effettiva in- quadro di protocolli e direttive che mirano a pro- ambientali (Attaianese and Rigillo, 2021) e l’ete- tersezione di due o più oggetti digitali (Hard Cla- muovere l’adozione di strumenti e metodolo- rogeneità degli attori coinvolti rende fondamen- sh) o un’inadeguata prossimità tra elementi (Soft gie data-driven per il miglioramento qualitativo e tale il valore delle informazioni (Floridi, 2014), la Clash o Clearance Clash), secondo tolleranze e produttivo dell’intera filiera AEC, sia su scala eu- loro qualità e la loro capacità di essere interpre- modalità stabilite a monte del processo di verifi- ropea che nazionale (Block and Galluccio, 2021). tate e scambiate in formati aperti, da consultare e ca. Inoltre, considerando la possibilità di aggiun- In questo contesto, è possibile osservare che la condividere. Ciò corrisponde alla specializzazio- gere una variabile temporale come parametro digitalizzazione, al di là degli aspetti strumentali, ne degli operatori, che richiede l’adozione di me- informativo degli oggetti digitali, il software pre- definisce una nuova dimensione culturale dell’a- todologie per la definizione di nuove strategie at- posto opera una simulazione di avanzamento zione di prefigurazione progettuale, che risulta traverso l’uso di piattaforme di raccolta e gestio- delle fasi di costruzione intercettando l’eventua- strettamente connessa alla qualità dell’informa- ne di grandi quantità di dati per la condivisione e le conflittualità tra due lavorazioni, sintetizzate in zione disponibile. Alla luce di tali considerazioni, il il supporto delle decisioni (Garber, 2014). L’a- entità statiche virtualizzate. Nel Model checking, contributo intende approfondire le ricadute co- dozione del BIM, in tal senso, permette l’integra- invece, i controlli possono riguardare, ad esem- gnitive e tecniche del fenomeno digitale sul pro- zione delle informazioni e dei processi attraver- pio, le dimensioni minime degli elementi princi- getto di architettura e, quindi, interrogarsi sulla so strumenti che fanno riferimento al ciclo di vita pali, le ridondanze nel posizionamento delle en- possibilità che la progressiva diffusione di tecno- di un intero edificio o di un suo componente, la tità digitali, la codifica e perimetrazione delle unità logie e procedure per la gestione delle informa- promozione della comunicazione tra i vari attori ambientali, la nomenclatura e parametrizzazio- zioni nel processo edilizio si configurari come coinvolti nel processo, la gestione di quest’ulti- ne delle entità digitali o il rispetto di regole gerar- strumento ‘euristico’ nella costruzione delle scel- mo in modo integrato e coerente, la riduzione chiche tra quest’ultime. te progettuali, fornendo supporto ai processi de- degli sprechi e, infine, l’aumento dell’efficienza Il lavoro presentato approfondisce le oppor- cisionali per ottimizzare le prestazioni edilizie, mi- complessiva di processi e prodotti (Kalay, 2006). tunità degli strumenti di verifica nelle attività di nimizzare i rischi di errore e individuare soluzioni Nella sintassi dei sistemi BIM-oriented non è coordinamento e verifica BIM, interpretando il Co- innovative. difficile ritrovare un punto di sviluppo delle teorie de Checking, in particolare, come apparato me- Tecnologie e procedure BIM-oriented stan- su una visione sistemica del progetto architetto- todologico euristico per la progettazione (Mar- no evolvendosi da strumenti di gestione del pro- nico, cioè caratterizzata da simultaneità, inte- tins, Rangel and Abrantes, 2016). Attraverso la cesso edilizio a vere e proprie piattaforme di grazione, anticipazione, simulazione (Russo Er- visualizzazione e la gestione informata di even- progettazione integrata (Carpo, 2012), all’inter- molli, 2020); allo stesso modo, tecnologie di rile- tuali incompatibilità normative di oggetti o unità no delle quali la possibilità di scambiare informa- vamento sempre più avanzate veicolano la co- ambientali digitalizzate, è infatti possibile orien- zioni mediante la condivisione di modelli di dati noscenza del reale discretizzandone la conti- tare ex ante scelte progettuali e tecnologiche, determina un’influenza sempre più forte sulle nuità ‘analogica’ in nuvole di punti, che restitui- immediatamente incardinate al rispetto di preci- modalità di implementazione e sui risultati dei scono ‘quanti’ di realtà, ossia dati intesi come se prescrizioni tecniche, sanitarie o legislative, processi di ‘costruzione’ delle scelte di progetto ‘campi di differenze’ (Bateson, 1972). L’interope- che vengono espresse come parametri quanti- (Nowak et alii, 2016). Se, alla loro introduzione, i rabilità degli ambienti di modellazione BIM-ba- tativi all’interno di sistemi di regole prestabiliti dal- vantaggi di questi sistemi erano essenzialmente sed consente virtualizzazioni degli oggetti me- l’utente/progettista (Beach et alii, 2015; Amor riconducibili a una maggiore efficacia dell’attività diante la restituzione delle loro caratteristiche and Dimyadi, 2021). di controllo dei tempi e dei costi di commessa per livelli di sviluppo crescenti rispetto all’avan- (Kensek, 2014), il loro sviluppo aggiunge impor- zare della progettazione (LOIN – Level Of Infor- Il caso studio: area ex-industriale Corradini a tanti elementi di complessità che risultano pro- mation Need; ISO19650), che supera l’approc- Napoli | Il caso studio si concentra sulla messa porzionali ai livelli decisionali e logici del proces- cio fondato su rapporti di scala, in favore di un a punto di metodologie per il supporto alle deci- so progettuale. Infatti, nonostante l’apparente paradigma simulativo altamente affidabile, sia sioni basate sull’integrazione tra tecniche di rile- semplicità con cui i sistemi computazionali svol- per la struttura geometrica che per i contenuti vamento digitali, modellazione informativa e pro- gono compiti complessi, questi ultimi richiedo- informativi (Sheer, 2014). cedure di Code e Model Checking, con l’obietti- no un monitoraggio attento dei singoli passag- vo di elaborare strategie di rigenerazione orien- gi e degli esiti ad essi corrispondenti, dal mo- Ecosistemi virtuali per la verifica del progetto tate alla minimizzazione dei rischi di errore nei mento che la corretta applicazione delle proce- | La virtualizzazione della fisicità del costruire processi progettuali complessi attraverso l’uti- dure di Information Management non garanti- definisce ecosistemi digitalizzati in cui il proces- lizzo di verifiche di conformità multi-parametri- sce necessariamente l’efficacia delle scelte pro- so decisionale avviene in un rapporto interattivo che. Oggetto di sperimentazione è il sito dell’ex gettuali (Bernstein, 2018). tra progettista e tecnologie digitali (Negroponte, fabbrica Corradini di Napoli, nel quartiere di San 1969). Un esempio in tal senso sono le procedu- Giovanni a Teduccio (Fig. 2), dismesso nel 1949 e Digitalizzazione edilizia e dimensioni proget- re di verifica di conformità normativa, che intro- sottoposto a vincolo storico-artistico nel 1990, tuali del digitale | I cambiamenti innescati dal- ducono meccanismi di auto-monitoraggio per sito, di proprietà del Comune di Napoli, che ver- l’introduzione di tecnologie e processi derivati ‘validare’ ex ante, e in maniera iterativa, le diver- sa oggi in uno stato di profondo degrado (Fig. dall’ICT nel settore delle costruzioni (BIM, Realtà se ipotesi progettuali, incorporando la comples- 3), ed è inaccessibile a causa dell’inquinamento Virtuale e Aumentata, Intelligenza Artificiale, Di- sità del reale in un processo dialogico e ricorsivo da amianto. gital Manufacturing, ecc.; Sassoon, 2018) sug- (Morin, 1977). Tali procedure sono rigorosamen- Nello specifico, l’area oggetto di studio com- geriscono nuove prospettive per il mercato e l’at- te delineate all’interno dei protocolli BIM come prende immobili e aree di pertinenza del Com- tività industriale del settore stesso, destinato a attività di coordinamento e verifica, finalizzate a plesso metallurgico della società Corradini, rica- cambiare l’intera struttura della sua filiera, coin- intercettare in maniera puntuale lacune, interfe- denti in quello che il Piano comunale del 2014 volgendo in questa trasformazione tutti gli ope- renze e incompatibilità normative tra due o più (Pianocittà1) identifica come Lotto 1 (Fig. 4). Lo ratori (Susskind and Susskind, 2015). Sulla ba- entità digitali posizionate nell’ambiente virtuale stabilimento, sorto alla fine dell’800, è rimasto in se dell’esperienza di settori più industrializzati, di modellazione (Fig. 1). disuso fino al 1999, anno di acquisizione dell’area 121
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 Fig. 1 | BIM verification and coordination process diagram, as defined in UNI 11337 – Part 5 (credit: F. Zullo, 2020). e degli immobili in essa ricadenti da parte del zioni così da aumentare le possibilità di successo compreso: A) Analisi delle proprietà del sito (orien- Comune di Napoli. Il sito comprende prevalen- dell’intervento di rigenerazione (Losasso, 2015). tamento, ventilazione e posizione rispetto ai prin- temente edifici a unico livello, con strutture in cipali accessi); B) Analisi dimensionali degli spazi muratura portante in blocchi di tufo o listata, con Procedure BIM-based per l’implementazio- (area, altezza, perimetro, volume); C) Analisi di- copertura a doppia falda o shed con manto in ne di verifiche di conformità normativa | Al fi- mensionali delle superfici vetrate e rapporti ae- coppi, sostenute da capriate in legno o ferro, ne di definire e sperimentare una procedura roilluminanti; D) Condizioni di sicurezza (ad esem- quest’ultime di tipo Polonceau. Numerosi crolli, BIM-based per l’implementazione di verifiche di pio numero di porte d’uscita di sicurezza rispet- verificatisi a partire dal 1960, hanno interessato conformità normativa nel progetto di rifunziona- to alle prescrizioni per la funzione ipotizzata); E) in modo rilevante le coperture (per la quasi tota- lizzazione del patrimonio costruito, sono state Condizioni di accessibilità. Inoltre, sono state de- lità oggi non più esistenti) e in modo parziale le identificate quattro fasi di lavoro: 1) Rilievo del si- finite le regole di Clash Detection tra gli oggetti murature. Pertanto gli edifici sono prevalente- to mediante ausilio di drone; 2) Redazione di un digitali affinché fossero individuate: i) Intersezio- mente allo stato di rudere, con una diffusa pre- piano di Gestione Informativa (UNI 11337:2017 ni tra componenti di uguale categoria (quest’ulti- senza di vegetazione infestante e un grave dete- – Parte 5 e 6) e modellazione BIM, sia dal rilievo ma intesa, in linea di massima, come classi di rioramento delle superfici murarie superstiti. del sito sia dal progetto precedentemente re- elementi tecnici secondo la norma UNI 8290- La sperimentazione condotta si caratterizza datto dal Comune; 3) Analisi di conformità BIM, 1:1981); ii) Intersezioni tra componenti di diversa per una condizione di elevata incertezza informa- svolta confrontando i due modelli elaborati nella categoria; iii) Intersezioni tra altri elementi. Infine, tiva dovuta all’impossibilità di accedere all’area e Fase 2, allo scopo di correggere scostamenti e è stata implementata una Space Analysis sul si- di procedere al rilievo e alla verifica statica dei difformità tra il disegno dei luoghi alla base del stema ambientale, al fine di verificare la distanza manufatti; tale difficoltà si somma alla mancata progetto preliminare e verificare la compatibilità tra le unità funzionali e l’area totale per ognuno attuazione del succitato Piano Città, così che la delle funzioni previste dal Piano; 4) Sviluppo de- dei piani degli edifici rispetto alle dimensioni mi- stessa trasformazione del quartiere San Giovan- gli scenari funzionali, attività basata sulle verifi- nime stabilite per ogni unità funzionale. ni non corrisponde agli obiettivi di rifunzionalizza- che di conformità BIM per lo sviluppo di scenari L’attività svolta è stata improntata alla repli- zione individuati nel Piano del 2014. In questo funzionali molteplici. Questi ultimi, tenendo con- cabilità della metodologia e all’adattabilità del quadro, la ricerca2 si orienta in prima battuta alla to dell’attuale incertezza delle informazioni sulla modello alle diverse condizioni del contesto. Cio- costruzione di scenari di rifunzionalizzazione ag- condizione degli edifici, sono stati implementati nonostante la sperimentazione presenta precisi giornati al contesto sociale, normativo e ambien- come proiezioni progettuali basate sull’interpo- limiti d’applicazione: 1) la scelta delle destinazio- tale dell’oggetto di studio, valutando la capacità lazione tra un ‘set’ di funzioni e i possibili spazi ni d’uso, sulla base delle quali sono state svolte di quest’ultimo di soddisfare le esigenze di svi- all’interno dei quali collocarle. le verifiche di conformità, è il risultato di una sinte- luppo del quartiere e i requisiti complessivamen- I sistemi di regole adottati per l’applicazione si tra le indicazioni del Comune di Napoli e le ana- te attesi, prefigurando nuove e più adeguate fun- dei protocolli di Model e Code Checking hanno lisi svolte dal gruppo di ricerca sull’area di studio; 122
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 2) la configurazione dei fabbricati modellati in visione Dati – ACDat; UNI 11337:2017 – Parte da un’analisi GIS dei servizi presenti nell’area ri- ambiente BIM è il risultato di approssimazioni e di 4), gli usi del modello BIM rispetto alle priorità spetto alla densità e alle caratteristiche della po- integrazioni da fonti diverse, a causa dell’impos- strategiche di progetto, le modalità di verifica del polazione, nonché relativamente alle trasforma- sibilità di accedere al sito; 3) le verifiche di confor- modello e le regole di classificazione degli oggetti zioni realizzate nell’area e nella città dal 2014 al mità sono state svolte tenendo in considerazione digitali. La caratterizzazione degli oggetti digitali 2020, soprattutto riconducibili alla realizzazione parametri quantitativi e dimensionali, dedotti dal- segue la norma UNI 11337:2017 – Parte 4 e la del Campus Universitario nell’area ex Cirio di San le normative nazionali, regionali e locali in merito ISO 19650:2018, che introduce i LOIN, livelli di Giovanni. Tale verifica ha permesso di individua- alle destinazioni d’uso stabilite (aree, volumi, al- sviluppo geometrico e informativo progressivi re due principali categorie di criticità: 1) Problemi tezze, superfici trasparenti, larghezza di vani e delle entità virtualizzate. per gli accessi e i parcheggi (errato posiziona- corridoi, altezza e larghezza delle aperture, mu- A partire dalla modellazione BIM delle due mento e numero insufficiente di posti auto, ina- tue distanze tra unità ambientali). Tali limitazioni configurazioni del sito disponibili (relative al Pro- deguatezza degli attuali sistemi di accesso al non inficiano tuttavia l’attendibilità dei risultati qui getto Preliminare del 2014 e ai dati del rilievo del Lotto in termini di quantità e interferenza dei flus- esposti, che sono verificati e affidabili da un pun- 2020), è stato analizzato il programma funziona- si veicolari/pedonali); 2) Problemi funzionali (re- to di vista metodologico. A conclusione delle ope- le previsto dal Comune di Napoli, che prevedeva lativi al tipo di funzione prevista, al posiziona- razioni di bonifica dell’area, sulla base di una più per l’area la localizzazione di spazi per attività mento delle funzioni e agli aspetti dimensionali, affidabile conoscenza del sito, il metodo di ricer- culturali, quali esposizioni, sale convegni e con- normativi e distributivi degli spazi). ca sarà oggetto di una seconda sperimentazione certi, residenze universitarie e relativi servizi, ivi Particolarmente esemplificativa della speri- volta a verificare i risultati già ottenuti e a valutare comprese attività di ristorazione. Denominato nel- mentazione svolta è l’analisi degli edifici ricaden- l’entità dell’approssimazione tra sperimentazio- la ricerca ‘Scenario 0’, il progetto del Comune ti nel Gruppo 9, destinati nello ‘Scenario 0’, ad ne teorica e attività sul campo, al fine di procede- (Fig. 7), è stato oggetto di una prima verifica nor- attività di ristorazione. Le principali criticità han- re agli aggiustamenti del metodo definito, mini- mativa rispetto allo scenario funzionale emerso no riguardato la zona cucina: situata lungo una mizzando l’approssimazione. Verifiche di conformità BIM-based per inter- venti di rigenerazione urbana | La restituzione di un attendibile stato di fatto del sito è stata condotta a partire dagli elaborati forniti dal Co- mune di Napoli, comprensivi di un rilievo metrico degli edifici datato 1981, da immagini fotografi- che scattate nel 2005, foto aeree ottenute nel 2019 e dal Progetto Preliminare stesso, integrati dal rilievo fotogrammetrico realizzato nel giugno 2020 e la relativa nuvola di punti (Figg. 5, 6). Pri- ma di procedere alla modellazione è stato ela- borato il piano di Gestione Informativa (pGI), con- diviso all’interno dell’unità di ricerca interdiscipli- nare, allo scopo di organizzare all’interno di un unico documento i ruoli e gli obiettivi della Mo- dellazione Informativa, la struttura della piattafor- ma di condivisione dei dati (Ambiente di Condi- Fig. 2 | San Giovanni a Teduccio (Naples): overview and focus on the ex Corradini site (credit: L. Pierni, 2020). Fig. 3 | Current state of the buildings in the ex Corradini site (credits: M. Ferruzzi, 2019). 123
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 parete confinante con un edificio adiacente, era prevista al piano terra di un livello da realizzarsi e da adibire a ulteriore sala ristorante; in tal modo, però, l’unità non presentava uscite dirette verso l’esterno; non era provvista di aperture, né c’era possibilità di realizzarne di nuove, escludendo di fatto la possibilità di garantire ventilazione e illu- minazione naturale; i canali di sfogo dei fumi avreb- bero disturbato gli edifici circostanti, essendo l’unità racchiusa su tre lati da volumi adiacenti. Infine, l’assenza di accessi su strada avrebbe im- plicato che le operazioni di carico/scarico merci sarebbero avvenute in corrispondenza dell’in- gresso stesso del ristorante, su quello che è con- siderato l’asse principale dell’intero Lotto 1. Il modello è stato sottoposto a verifica me- diante l’ausilio del software Solibri Model Checker (Fig. 8) che, a seguito della definizione dei siste- mi di regole, ha evidenziato ulteriori criticità sfug- gite a un primo controllo ‘manuale’. In particola- re, le regole adoperate fanno riferimento alle nor- me per il superamento delle barriere architetto- niche (D.M. 236/1989), alle norme antincendio (D.M. 11/04/1996; D.P.R. 151/2011; D.M. 08/11/ 2019) e al Regolamento di Igiene e Sanità (D.C.C. 46/2001). Dall’analisi è emersa l’insufficienza del rapporto aeroilluminante della sala ristorante, del- la cucina e della sala bar, sottolineando la neces- sità di operare nuove aperture. Allo stesso modo, alcune funzioni, come quelle di stoccaggio e de- posito di alimenti e altri prodotti, vedevano un so- vradimensionamento rispetto all’effettiva neces- sità, a discapito di altre unità funzionali. Nell’ot- tica di una complessiva riorganizzazione delle fun- zioni all’interno dell’area e nel rispetto delle istanze espresse dal Comune, è stato quindi deciso di ricollocare nell’Edificio 7 l’attività di ristorazione. In questa nuova posizione, il ristorante può affacciar- si su un ‘asse di servizio’, da impiegare come zo- na di carico/scarico merci; è stato inoltre possi- bile dotare l’ambiente cucina sia di un’uscita di- retta verso l’esterno che di adeguate aperture per l’illuminazione e la ventilazione naturale. L’edifi- cio scelto si trova, infine, in una posizione mag- giormente isolata rispetto al precedente, consen- tendo di allontanare l’emissione di fumi della cuci- na dagli edifici adiacenti (Figg. 9-14). La ripeti- zione della procedura per tutte le funzioni pre- viste dal Piano Città ha comportato modifiche e riposizionamenti all’interno dell’intero Lotto 1, con- fluiti nella produzione di tre scenari alternativi, tutti internamente coerenti e confrontabili tra di loro. Approcci simulativi e scenari molteplici co- me strategia decisionale | L’adozione di una metodologia per scenari (coerente peraltro con il dettato del Codice degli Appalti, D.lgs. 50/2016, art. 23) è possibile grazie all’utilizzo di tecnologie di modellazione e simulazione che consentono di mettere in campo procedure solitamente ap- plicate per la verifica ex post del processo e che invece vengono qui proposte in una fase ex an- te, facendone un vero e proprio strumento ‘pro- gettuale’ per guidare le decisioni. Le soluzioni Fig. 4 | Ex Corradini Lot 1 and buildings name classification (credit: L. Pierni, 2020). individuate per la rifunzionalizzazione degli spa- Fig. 5 | BIM site modelling from the survey point cloud using Autodesk RECAP and Autodesk REVIT (credit: L. Pierni, 2020). zi dell’ex complesso industriale Corradini (Figg. 15-17), pur differenti nella loro architettura, risul- Next page tano coerenti ai sistemi di regole adottati e in ge- Fig. 6 | Buildings geometry and information 3D restitution process (credit: M. Tortora, 2020). nerale prevedono: 1) la possibilità di lasciare in- Fig. 7 | Ex Corradini functional program: ‘Scenario 0’ by Municipality of Naples (credit: E. Guarino, 2021). variate alcune delle funzioni previste del proget- Fig. 8 | BIM compliance process diagram using SOLIBRI Model Checker (credit: F. Zullo, 2020). to preliminare, ottimizzandone la collocazione 124
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 all’interno dell’area; 2) il riconoscimento della vocazione universitaria del sito, in modo da con- figurare una continuità funzionale con il Campus della ‘Federico II’, sviluppandone in particolare le attività ricettive; mentre, e diversamente da quanto previsto nel progetto del Comune, gli al- loggi sono collocati ai livelli superiori, in ottempe- ranza al regolamento sugli standard minimi rela- tivi alla costruzione di alloggi e residenze per stu- denti universitari (D.M. n. 936/2016); 3) il perse- guimento di obiettivi di riduzione dei rischi di sot- toutilizzo degli edifici, favorendo l’insediamento di funzioni diverse da quelle originariamente pre- viste dall’Amministrazione comunale ma mag- giormente in sintonia con le attuali linee di evolu- zione del quartiere, garantendo al tempo stesso una prevalente direzione pubblica delle attività ivi collocate rispetto a quella a ‘guida’ privata. Lo ‘Scenario di sintesi’ (Tab. 1) è il risultato del processo decisionale condiviso che ha coin- volto il Dipartimento di Architettura dell’Univeri- stà di Napoli, il consorzio STRESS e il Comune di Napoli. Nello specifico, i rappresentanti del Co- mune hanno optato per la distribuzione funzio- nale proposta dallo ‘Scenario 3’, con la differen- za che gli Edifici 8a e 8b sono adibiti a teatro e ludoteca (come nello ‘Scenario 2’) e gli ambienti si sviluppano su un unico piano, essendo esclu- sa la possibilità di inserire finestre a un ipotetico secondo livello. Il progetto digitale come ‘totalità potenziale, congetturale, plurima’ | L’opportunità di poter disporre, rispetto a uno specifico problema pro- gettuale, di differenti simulazioni di possibili riso- luzioni grazie all’impiego di tecnologie e meto- dologie digitali pare realizzare l’affermazione di Italo Calvino (1988, p. 85), secondo cui «[…] og- gi non è più pensabile una totalità che non sia potenziale, congetturale, plurima». In particola- re, nell’ambito della riqualificazione del patrimo- nio edilizio, la possibilità di perseguire nuovi usi e trasformazioni compatibili con le condizioni materiali, con il contesto di riferimento e con le normative cogenti, lavorando attraverso la for- mulazione di scenari comparativi, offre un’op- portunità interessante per ripensare i processi decisionali nell’ottica di una maggiore efficacia delle soluzioni. Ciò può infatti consentire di mi- gliorare la qualità delle scelte strategiche e di av- viare un rinnovamento profondo soprattutto nel- la programmazione e gestione degli interventi complessi. In tal senso, il digitale rappresenta un dispo- sitivo tecnico e culturale che può consentire l’in- dividuazione di nuovi approcci metodologici al progetto in grado di mediare tale complessità. La sperimentazione realizzata dimostra che il digita- le non traduce la portata delle tecnologie infor- mazionali in un mero aggiornamento strumenta- le, bensì influenza e direziona i processi cognitivi e decisionali, e in questa logica va studiato e con- trollato (Perriccioli, 2021). Una strada possibile può essere quella di un utilizzo consapevole delle tecnologie al fine di posizionare il progetto come ‘figura’ e la tecnica come ‘sfondo’, ossia imple- mentando l’attività progettuale come costante sperimentazione di strumenti, procedure e pro- tocolli, e riconfigurando, come nel caso esposto, la conformità normativa da fattore limitante a ‘motore’ progettuale. 125
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 Emerge, in conclusione, come la digitalizza- low to assume that the market in the future will digital objects; 3) Code Checking, aimed at iden- zione non rappresenti un rischio di impoverimen- completely change its supply chain, radically mod- tifying regulatory inconsistencies of digital ob- to del contenuto euristico dell’attività progettua- ifying the actors involved (Susskind and Susskind, jects and environments. While comparing two or le, ma piuttosto ne ampli le potenzialità; in que- 2015). Experiences in more industrialized sectors, more BIM models, Clash Detection isolates in- sta prospettiva, le linee di sviluppo della presen- such as automotive, aerospace or shipbuilding terferences related to an effective intersection of te ricerca guardano all’estensione della meto- (Kieran and Timberlake, 2003), point out that the two or more digital objects (Hard Clash) or inad- dologia adottata dalla verifica dimensionale e di- digital transition, even in AEC, will involve a cul- equate proximity between elements (Soft Clash stributiva delle funzioni emerse dal lavoro di Mo- tural change and not just a mere update of human or Clearance Clash), according to tolerances del Checking (Sydora and Strouli, 2020), alla va- and instrumental resources in traditional practices and thresholds established prior to the verifica- lutazione di ipotesi tecniche, in particolare in rife- (Picon, 2010). tion process. Furthermore, considering time as rimento alle attuali normative sulla riduzione del In addition, architectural design scenarios are a parameter of the digital objects, the software consumo di risorse naturali (Criteri Ambientali already increasingly characterized by a growing may simulate the progress of the construction Minimi – D.M. 11/10/2017). complexity, in which economic, social, technical stages, highlighting possible conflicts between and environmental issues converge (Attaianese two works, reduced to virtualized static entities. and Rigillo, 2021). As the variety of actors involved On the other side, model checking may concern increases, so does the value of information (Flo- building elements dimensions, redundancies in In the framework of the digitalization of the con- ridi, 2014), which must be reliable, readable and digital entities, environmental units’ size, classifi- struction industry, the decision-making efficacy interoperable to be consulted and shared. This cation, nomenclature and digital entities param- is increasingly dependent on how project infor- corresponds to the specialization of the actors, eterization or hierarchical rules consistency be- mation is processed, delivered and organized. which requires the adoption of methodologies for tween the latter. Due to the ICT and BIM-based platforms devel- the definition of new strategies with the use of The presented work explores the use of com- opment, in particular, data has gained a strate- platforms for the collection and management of pliance tools as an opportunity in BIM verifica- gic asset value in design processes organization large amounts of data for sharing and support- tion and coordination activities, interpreting Code and in information flows between players opti- ing decisions (Garber, 2014). BIM adoption, in Checking as heuristic methodological design ap- mization (Deutsch, 2015). Therefore, informa- this sense, allows information and processes in- paratus (Martins, Rangel and Abrantes, 2016). By tion is at the very core of a wide regulatory frame- tegration through tools referring to the life cycle visualizing possible regulatory incoherencies and work aimed at promoting data-driven tools and of a whole building or its component, promoting managing digitalized objects and environmen- methodologies adoption within the whole AEC communication between the various actors in- tal units, it is indeed possible to re-orient design supply chain to improve quality and efficiency, volved in a better managed process, reducing choices upstream to meet precise design, techni- on both European and national scale (Block and waste and, finally, increasing processes and prod- cal, health or legislative requirements, expressed Galluccio, 2021). In this context, digitalization is ucts overall efficiency (Kalay, 2006). as quantitative parameters within rule systems drawing, beyond instrumentalities, new cultural BIM-oriented systems’ syntax can also be established by the user/designer (Beach et alii, dimension in design decision-making closely re- considered as the development of systems the- 2015; Amor and Dimyadi, 2021). lated to the quality of information. Thus, the pa- ory in architectural design, characterized by con- per aims at investigating the cognitive and tech- currency, integration, anticipation, simulation (Rus- The case-study: Corradini ex-industrial area nical implication of the digital phenomenon on so Ermolli, 2020). Similarly, advanced survey tech- in Naples (IT) | The case study focuses on the architectural design. In particular, we question nologies convey knowledge of reality by discretiz- development of decision-making methodologies the possibility that the increasing diffusion of In- ing its ‘analogue’ continuity into point clouds, based on the integration of digital survey tech- formation Management technologies and meth- which return ‘quanta’ of reality, i.e. data consid- nologies, Information Modelling and Code and ods in the building process might be configured ered as ‘fields of differences’ (Bateson, 1972). The Model Checking protocols, in order to establish ur- as a ‘heuristic’ tool in design decisioning, thus interoperability of BIM-based modelling environ- ban regeneration strategies guided by multi-para- supporting, in the wake of the enhanced ability to ments allows objects virtualizations by rendering metric compliance checks to minimize failure risk collect, measure and exchange data, decision- their features for levels of development tied to the in the design processes. The case study is the ex- making processes to optimize building perfor- design progress (LOIN – Level Of Information industrial area Corradini in Naples (IT), located in mance, improve risk management and identify Need; ISO19650). This approach overcomes the district of San Giovanni a Teduccio (Fig. 2), innovative solutions. scale relationships, in favour of a highly reliable disused since 1949 and named a cultural land- BIM-oriented technologies and methodolo- simulative paradigm both in terms of geometry mark in 1990. The site, currently owned by the gies are evolving from building process manage- and information content (Sheer, 2014). Municipality of Naples, is today abandoned (Fig. ment tools to full-fledged integrated design plat- 3) and inaccessible due to asbestos pollution. forms (Carpo, 2012). Within these platforms, the Virtual ecosystems for design verification | The The site includes areas pertaining to the Cor- possibility of exchanging information as data mod- virtualization of the act of building’s concreteness radini Company’s Metallurgical Complex, falling els is producing a clear influence on the design defines digitalized ecosystems in which deci- within what the 2014 Municipal Plan (Pianocit- decision-making methods and results (Nowak et sion-making occurs in an interactive relationship tà1) identifies as Lot 1 (Fig. 4). The factory, built in alii, 2016). If these systems, at their introduction, between designer and digital technologies (Ne- the late 1800s, remained in disuse until 1999, essentially improved time and cost management groponte, 1969). Rule-based compliance analy- when the Municipality of Naples acquired the (Kensek, 2014), their development unfolds sig- ses, for example, introduce self-verification mech- area and the buildings within it. The site includes nificant levels of complexity, proportional to the anisms to ex ante and iteratively ‘validate’ de- mainly one-story buildings, with masonry struc- design process decision and logic levels. Despite sign choices, embodying the complexity of real- tures in blocks of tuff or striped, with double pitch how simply computational systems perform com- ity in a dialogic and recursive process (Morin, roofing or shed with roof tiles, supported by wood- plex tasks, they require careful monitoring of any 1977). These procedures are rigorously outlined en or iron trusses, the latter type Polonceau. Nu- single step and their outcomes, since the correct within BIM protocols as coordination and verifi- merous collapses have occurred since 1960, application of Information Management proce- cation activities, aimed at detecting gaps, inter- mainly affecting the roofs (almost all of which no dures does not necessarily guarantee the effec- ferences, and regulatory incompatibilities be- longer exist today) and partially affecting the walls. tiveness of design choices (Bernstein, 2018). tween two or more digital entities placed in the The buildings are mainly in a state of ruin, with a virtual modelling environment (Fig. 1). widespread presence of infesting vegetation and Digitalization in construction and digitaliza- UNI 11337:2017 – Part 5 identifies, more pre- an important deterioration of the surviving wall tion’s design aspects | The transformations trig- cisely, three coordination and verification activi- surfaces. gered by the introduction of ICT-derived tech- ties: 1) Clash Detection, i.e. analysis and control The high level of information uncertainty due nologies and processes in construction (BIM, of geometric interferences between digital ob- to the impossibility of accessing the area and Virtual and Augmented Reality, Artificial Intelli- jects; 2) Model Checking, i.e. analysis and con- surveying and statically verifying the buildings is gence, Digital Manufacturing; Sassoon, 2018) al- trol of geometric and informative coherence of compounded by the failure to implement the 126
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 Figg. 9-14 | Building 9 (Restaurant) BIM compliance process (credits: F. Zullo, 2020). 127
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 Figg. 15-17 | New functional scenarios (credits: E. Guarino and L. Pierni, 2021). above-mentioned City Plan, so that the same terpolation of a ‘set’ of functions and their possi- tions and urban-scale analyses carried out by transformation of the San Giovanni neighbour- ble collocation. the research group on the study area; 2) The hood does not correspond to the goals of re- The adopted ruleset for the application of configuration of the buildings modelled in the functionalization identified in the 2014. In this Model and Code Checking protocols included: BIM environment is the result of approximations framework, the experimentation 2 is oriented A) Analysis of the site properties, such as orien- and integrations from different sources, due to to the definition of re-functionalization scenar- tation, ventilation and accessibility; B) Dimen- the impossibility to access the site; 3) Compli- ios updated to the social, regulatory and envi- sional analysis of the spaces (area, height, perime- ance analyses have been carried out taking into ronmental context of the case study, evaluat- ter, volume); C) Dimensional analysis of the win- account quantitative and dimensional parame- ing its consistency with the development needs dow surfaces and air-lighting ratios; D) Safety ters, deducted from national, regional and local of the neighbourhood and the overall expect- conditions (for example, number of emergency regulations according to the established uses: ed requirements, adapting to new functions in exit doors according to the regulatory prescrip- i.e. areas, volumes, heights, transparent surfaces order to increase the chances of success of the tions for the hypothesized function); E) Accessi- area, rooms and corridors width, openings height regeneration intervention (Losasso, 2015). bility conditions. Furthermore, Clash Detection and width, mutual distances between environ- rules have been defined for digital objects in or- mental units. BIM-based code compliance implementa- der to detect: i) Intersections between same cat- However, these limitations do not affect the tion protocols | In order to define and test a BIM- egory components (intended as technical ele- reliability of the results presented here, which are based protocol for the implementation of code ments classes according to UNI 8290-1:1981); verified and reliable from a methodological point compliance checks in existing building re-func- ii) Intersections between different category com- of view. After the site decontamination, accord- tionalization, four work stages were identified: 1) ponents; iii) Intersections between other ele- ing to a more reliable site survey, the research Site drone survey; 2) BIM Execution Plan draft- ments. Finally, a Space Analysis was implement- methodology will be experimented again to veri- ing (UNI 11337: 2017 – Part 5 and 6) and BIM ed on the environmental system, in order to ver- fy the previous outcomes and to assess the ap- modelling, both from the site survey and from the ify the distance between functional units and the proximation between the desk and the on-field Preliminary Plan previously drafted by the Munic- total area per floor according to the minimum di- research stages, in order to improve the method ipality; 3) BIM compliance analyses, carried out mensions established for each functional unit. by reducing tolerances. by comparing the two models drafted in Phase The work carried out was geared towards 2, in order to fix errors in the Plan drawings and the replicability of the methodology and the adapt- BIM-based compliance analyses in urban re- check the compatibility between new functions ability of the model to different contextual condi- generation | The site’s conditions were obtained and building features; 4) Functional scenarios de- tions. Nonetheless, the experimentation was sub- by integrating drawings from the Municipality of velopment, based on the BIM compliance checks, ject to precise limitations. i.e.: 1) The choice of Naples, including a metric survey dated 1981, taking into account the current lack of informa- the functional destinations, at the core of the com- photos taken in 2005, aerial photos obtained in tion about the condition of the buildings, imple- pliance analyses, was the result of a compro- 2019 and the Preliminary Plan itself, with the pho- mented as design simulations based on the in- mise between the Municipality of Naples indica- togrammetric survey taken in June 2020 and its 129
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 functions foreseen by the City Plan has led to Building N° Scenario 0 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 modifications and repositioning within the entire Lot 1, resulting in the production of 2 Public Activities Public Activities Public Activities Public Activities three internally coherent and comparable de- sign scenarios (Figg. 9-14). 3 Public Activities Public Activities Public Activities Public Activities Simulative approaches and multiple scenar- 6 Multimedia Hall Restaurant Multimedia Hall Multimedia Hall ios as a decision-making strategy | The adop- tion of a multi-scenario approach (consistently 7a/7b University residence Residence facilities Residence facilities Restaurant with the Italian Building Code, D.lgs. 50/2016, art. 23) was possible using modelling and simu- lation technologies and protocols, usually ap- 8a/8b Conference hall Playroom/Guesthouse Playroom/Theatre Hotel plied downstream the process, in the early de- sign stage, making it a proper ‘design’ tool to 9a/9b Offices/Restaurant Offices Offices Offices guide decisions. The solutions identified for the re-functionalization of the spaces of the former 9c/9d Restaurant Residence facilities Restaurant University residence/Residence facilities Corradini industrial complex (Figg. 15-17), al- though different in their architecture, are consis- 10a/10b Exhibit Gym/Swimming pool Gym/Swimming pool Gym/Swimming pool tent with the rulesets adopted and in general provide for: 1) the possibility of leaving some of 11 Hotel University residence University residence University residence the functions envisaged in the preliminary pro- ject unchanged, optimising their location within the area; 2) the identification of the site as an uni- Tab. 1 | ‘Summary Scenario’ functions for each building as outlined with the Municipality of Naples (credit: G. Galluccio, 2021). versity accommodation area, so as to configure a functional continuity with the recently com- pleted University Campus of San Giovanni a Te- point cloud (Figg. 5, 6). Before modelling, a BIM ed along a wall bordering an adjacent building, it duccio; nonetheless, differently from what was Execution Plan (BEP) was developed and shared was planned on the ground floor, below an addi- envisaged in the Municipality’s Plan, the accom- among the interdisciplinary research team, in or- tional restaurant room on an upper level to be modations are placed on the upper levels, in der to organize, within a single document, the build. In this way, however, the unit did not have compliance with the regulation on minimum stan- roles and goals of the Information Modelling ac- direct exits to the outside; openings were scarce, dards for university students rooms (D. M. n. 936/ tivity, the Common Data Environment structure nor was there any possibility of creating new ones, 2016); 3) the reduction of building under-utiliza- (CDE; UNI 11337:2017 – Part 4), the BIM model preventing ventilation and natural lighting; chim- tion risks, by new intended uses not envisaged uses according to the project strategic priorities, neys would have spoiled the surrounding build- by the Municipality and yet consistent with the the BIM verification rulesets and the digital ob- ings, since the unit was enclosed on three sides actual urban evolution of the neighbourhood, jects classification. The characterization of digital by adjacent volumes; finally, the absence of road while ensuring a prevalent public direction of the objects follows UNI 11337:2017 – Part 4 and access would have meant that the loading/un- activities in the area. ISO 19650:2018, which identify Levels of Infor- loading of goods would have taken place at the The ‘Summary scenario’ (Tab. 1) is the result mation Needed (LOIN), i.e. progressive geomet- very entrance to the restaurant, i.e. on what is of the decision-making process involving the De- ric and informational development levels. considered the main axis of the entire Lot. partment of Architecture of Naples, the STRESS Starting from the BIM modelling of the two The model was checked by means of the consortium and the Municipality of Naples. Specifi- configurations of the site, (related to the Prelimi- Solibri Model Checker software (Fig. 8) which, cally, the ‘Summary scenario’ resumes the func- nary Plan of 2014 and to the survey data of 2020), following the ruleset definition, revealed further tional distribution proposed by ‘Scenario 3’, with the functional program foreseen by the Munici- criticalities first ignored in the ‘manual’ analysis. the difference that Buildings 8a and 8b are used pality of Naples was analysed. This included In particular, the ruleset includes Italian legisla- as a theatre and playroom (as in ‘Scenario 2’). spaces for cultural activities, i.e. exhibitions, con- tion about accessibility (Ministerial Decree 236/ No additional floors are foreseen, as it is not pos- ferences and concerts, university residences and 1989), fire prevention (Ministerial Decree 11/04/ sible to insert windows on a hypothetical sec- facilities, such as restaurants. The Municipality 1996, Presidential Decree 151/2011, Ministerial ond level. Plan, defined as ‘Scenario 0’ in the research (Fig. Decree 08/11/2019), health and hygiene (D.C.C. 7), was submitted to a first compliance check 46/2001). The analysis revealed, therefore, the Digital design as a ‘potential, speculative, mul- according to the functional scenario emerged inadequacy of the air/light ratio of the restaurant tiple totality’ | The opportunity to dispose, with from a GIS analysis of the services in the district room, the kitchen and the bar room, underlining respect to a specific design problem, of different according to population density and character- the need for new openings. Similarly, for some simulations of possible resolutions through the istics, but also according to the transformations functions, such as storage, the organization of use of digital technologies and methodologies occurred in the area and the city between 2014 spaces has provided excessive room compared seems to realize Italo Calvino’s affirmation that and 2020, especially referring to the realization to the actual need, against other functional units. «[...] today it is no longer possible to think of a to- of the University Campus in the ex-Cirio site of With a view to an overall reorganisation of the tality that is not potential, speculative, multiple» San Giovanni a Teduccio. The compliance check functions within the area and in compliance with (Calvino, 1988, p. 85). In redevelopment the build- highlighted two main categories of criticalities: the requests expressed by the Municipality, it ing stock, in particular, the possibility of pursuing 1) Accessibility and parking (inadequate collo- was therefore decided to relocate the catering new intended uses and transformations consis- cation and insufficient number of parking areas, activity to Building 7. In this new position, the tent with the material conditions, the context of inadequate accessibility to the Lot in terms of restaurant would overlook a ‘service axis’, to be reference and the binding regulations through quantity and vehicular/pedestrian flows interfer- used as a loading/unloading area for goods; it the formulation of comparative scenarios offers ence); 2) Destination of use (related to the type might have also be possible to provide the kitchen an interesting opportunity to rethink the deci- of functions envisaged, their collocation and di- with both a direct exit to the outside and ade- sion-making processes with a view to more ef- mensional, regulatory and distribution aspects quate openings for lighting and natural ventila- fective solutions. This may improve the quality of of the spaces). tion. Finally, the chosen building is in a more iso- strategic decisions and start a deep renovation Group 9 building analysis (allocated to cater- lated position than the previous one, allowing the in complex intervention programming and man- ing activities in ‘Scenario 0’) is particularly illustra- emission of kitchen fumes to be diverted away agement. tive of the experimentation carried out. The main from adjacent buildings. In this sense, digital technology represents critical points concerned the kitchen area: locat- The repetition of the procedure for all the a technical and cultural tool that can enable the 130
Rigillo M., Russo Ermolli S., Galluccio G. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 120-131 identification of new design methodological ap- nologies in order to position design as a ‘figure’ tential. In this perspective, the further develop- proaches to mediate this complexity. The exper- and the technique as a ‘background’, i.e. imple- ment of this research looks to the extension of the imentation highlights that digital technology does menting the design activity as a constant experi- adopted methodology for the re-functionaliza- not translate the scope of information technolo- mentation of tools, methods and protocols, re- tion and distribution (Sydora and Strouli, 2020), gies into a mere instrumental update, but rather configuring, as in the case above, the regulation to the evaluation of technical hypotheses, in par- influences and directs decision-making process- from limit to design ‘engine’. ticular with reference to the current regulations es and, therefore, must be duly studied and con- It emerges, in conclusion, how digitalization on the reduction of natural resources consump- trolled (Perriccioli, 2021). A possible path can be does not risk weakening the heuristic content of tion (Minimum Environmental Criteria – Italian taken in the direction of a conscious use of tech- the design activity, but rather increases its po- D.M. 11/10/2017). Acknowledgements Bateson, E. (1972), Steps to an Ecology of Mind, Pal- Morin, E. (1977), La Methòde – La Nature de la Na- adin, St. Albans. ture, tome 1, Edition du Seuil, Paris. The paper is the result of a common reflection of the Beach, T. H., Rezgui, Y., Li, H. and Kasim, T. (2015), Negroponte, N. (1969), “Towards a new Humanism Authors and of the work of an interdisciplinary Research “A rule-based semantic approach for automated regulato- through machines”, in Journal of Architectural Educa- Group. In any case, the paragraphs ‘The case study: ry compliance in the construction sector”, in Expert Sys- tion, vol. 23, issue 2, pp. 9-12. 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