Nemi, non solo Charmed: i finanziamenti milionari continuano. Seconda parte - L'Osservatore d'Italia
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Nemi, non solo Charmed: i finanziamenti milionari continuano. Seconda parte NEMI (RM) – Il viaggio dentro e intorno al progetto Charmed continua. In realtà c’è un mondo di progetti finanziati dall’Europa che ruota intorno a Nemi. Riprendiamo le fila per capire in quanti progetti è coinvolta la cittadina castellana che conta appena duemila abitanti e che sembra essere diventata l’ombelico del mondo. Intanto è importante dire che questi progetti hanno nomi diversi, ma sempre, grosso modo, gli stessi partners che si ripetono e sempre i soliti soggetti che a Nemi hanno acquistato 12 immobili che si sono cointestati. Perché
cointestarsi degli immobili insieme? Chi sono questi signori? Katja Bierau e Alan Chan sono forse marito e moglie? No! Sono partner in vari progetti di Horizon 2020 che coinvolgono la cittadina di Nemi di sole 2 mila anime? Si! I partecipanti al progetto “CHARMED” sono: Percuros, Progredum, Preventia, Tacit Bio, Bournemouth University, Leiden University Medical Center, NP Immobiliare, Teco Medical Group, Unicam, VDM, Uniwersytet Jagiellonsky W Krakowie, Castelli Romani Green Tour, Augeas e Max Planch Gesellchaft Il Coordinatore responsabile di CHARMED è Alan Chan il quale condivide ben 12 immobili con la signora Katja Bierau, un’ottima biologa dicono alcuni, fondatrice di una compagnia tedesca PILOTALITY (PILO) che nel progetto CHARMED risulta tra i tre partners con sede in Netherlands. Ecco le proprietà: Piazza Roma, 20 – piano T Via Solferino, 32 – piano 1 Via del Municipio, 15 – piano T Vicolo delle Scalette, 10 – piano 1 Via dei Laghi, 2 – piano T-1 Via dei Laghi, 14 – piano T
Corso Vittorio Emanuele, 32 – piano 1 Via Principe Umberto, 5 – piano T-1-2 Via Nemorense, 39 – piano T Int 1 Via Nemorense, 39 – piano 1 Int 6 Terreno censito al Foglio 3 Particella 923 Terreno censito al Foglio 3 Particella 380 Dulcis in fundo… C’è anche un altro appartamento al piano secondo in via del Plebiscito, 21 a Nemi, comprato nel 2015 al costo di 125 mila euro, che però acquista Alan Chan (partner a pieno titolo di CHARMED) insieme a sua moglie (tale Tatiana). Nell’atto di compravendita Katja Bierau interviene con procura in nome e per conto dei coniugi Chan per la compravendita dell’immobile. Proseguiamo… Arriva il progetto “PRISAR 2” con altri due milioni e mezzo di euro Ritroviamo Alan Chan in un altro progetto europeo denominato “PRISAR 2” finanziato per due milioni e mezzo di euro. Alan Chan è fondatore di PERCUROS, una compagnia tedesca che si occupa di immunoterapia e oncologia che oltre ad essere uno dei partecipanti del progetto “CHARMED” è componente del consorzio ACORN. Insieme a Chan ritroviamo TOURISM uno dei maggiori partner di CHARMED. Ricordiamo che la sede di TOURISM si trova in un immobile cointestato tra Alan Chan e Katja Bierau e sempre l’associazioe TOURISM promuove le iniziative di CHARMED. I due signori sono attivissimi nei progetti europei… E
continuano ad avere molta attenzione per il piccolo paesino di Nemi anche quest’anno. Il progetto milionario PRISAR 2 è iniziato in aprile del 2020 con scadenza marzo 2024. Chi sono i partecipanti al progetto “PRISAR 2”? Prima di tutto è importante dire che sono tanti e che anche in questo caso non manca la presenza di Nemi. Ecco i partecipanti:
Che cosa spicca all’occhio? Che ci sono ben tre associazioni con sede a Nemi che partecipano anche a quest’altro progetto europeo “PRISAR 2“: ASSOCIAZIONE TOURISM, ASSOCIAZIONE HAND IN HAND, NEMI TERRITORIO E TURISMO. Ma chi sono questi soggetti? Sono associazioni con sede a Nemi… e quindi troveremo forse altri link con il territorio.
Iniziamo con TOURISM a cui dedichiamo questa seconda parte di una lunga serie Il caso ha voluto che la sede di TOURISM si trovi proprio in un immobile acquistato da Alan Chan e Katja Bierau in piazza Roma al civico 20. A luglio del 2019, giorno 11, Katja Bierau e Alan Chan acquistano da un imprenditore di Nemi (nella compravendita, Katja Bierau rappresenta Chan perché assente) il locale al piano terra, 43 metri quadri calpestabili (superficie catastale 56 metri quadri) accatastato categoria C/2 ovvero magazzino e locale di deposito a 55 mila euro. Interessante sapere che Chan e Bierau hanno richiesto l’applicazione delle tasse di registro ipotecarie e catastali sulla base del valore dell’immobile determinato ai sensi di legge in 14 mila euro. Nell’atto di compravendita si specifica che la cessione è tra PERSONE FISICHE che NON AGISCONO NELL’ESERCIZIO DI ATTIVITA’ COMMERCIALI, ARTISTICHE O PROFESSIONALI ed ha per oggetto PERTINENZE DI IMMOBILI AD USO ABITATIVO, fattispecie quest’ultima che ha permesso di ridurre gli onorari notarili del 30 per cento. I due dichiarano che l’immobile in questione costituisce PERTINENZA di altro appartamento acquistato ovvero di un immobile situato in via Nemorense, 39 piano terra, interno 1.
Un magazzino e locale di deposito pagato 55 mila euro e diventato sede di un’associazione (anche se dichiarato come pertinenza di una abitazione) che è partner di più progetti europei tra cui “CHARMED” e “PRISAR 2” Associazione Tourism in collaborazione con il Comune di Nemi e la Associazione Pro-Loco locale, al “Progetto Charmed” E’ inoltre interessante sapere che ad Aprile del 2018 la Giunta comunale di Nemi ha deliberato di riconoscere all’Associazione Tourism, con sede legale in Colleferro, Via Tiziano 14 e sede operativa a Nemi in collaborazione con il Comune di Nemi e la Associazione Pro-Loco locale, l’adesione al “Progetto CHARMED”.
CLICCARE SULL’IMMAGINE PER LEGGERE LA DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE Che cosa fa TOURISM che è parte integrante del progetto CHARMED? Intanto TOURISM offre servizi balneari ai propri tesserati presso il GIARDINO DEL LAGO in via delle Pantane 2/3 (DUE TERRENI AGRICOLI comprati per un totale di 43 mila euro nel 2017 e nel 2018 da Katja Bierau e da Alan Chan) dove ai tesserati sono offerti servizi e c’è anche “semplicemente
Pippo”, un camioncino con bevande e panini per dissetare e sfamare i bagnanti. VIDEO PROMO ASS. TOURISM PER “IL GIARDINO DEL LAGO” Nelle tante giornate organizzate c’è anche la degustazione di NEMETON, una birra “artigianale locale”, dicono quelli di TOURISM, dove sull’etichetta è impresso il simbolo NEMI, il logo è uguale a quello di CHARMED. La bevanda però è di origine Belga(non ci pare di ricordare che tra le finalità del progetto di ricerca fosse contemplata la partecipazione nella produzione e somministrazione di birra, i terreni adibiti a stabilimenti ecc… ma andiamo avanti).
Un ombrellone 3 euro, un lettino 5 euro e poi c’è anche la possibilità di prenotare il servizio navetta chiamando l’autista direttamente al numero che è sul sito… sulla navetta c’è il simbolo CHARMED! Un altro bene acquistato con i soldi della ricerca scientifica?
E gli aperitivi vanno alla grande sui terreni agricoli! Ci sono anche i listini con i prezzi! Ma il Parco che fa? Le Istituzioni che dicono?
Non vogliamo mettere troppa carne sulla brace perché poi si rischia di bruciare tutto. Ancora dobbiamo analizzare bene i partners dei vari progetti. Ancora seguiranno altre puntate su CHARMED e i suoi derivati con altre importanti novità. Per ora sappiamo che non si parla solo di ricerca scientifica… [Continua]
Processo alle Istituzioni, caso Gregoretti: il GUP di Catania convoca Conte, Lamorgese, Di Maio, Trenta e Toninelli Salvini chiama Conte in Tribunale per difendersi dalle accuse sulla vicenda della nave Gregoretti. Su richiesta degli avvocati del leader della Lega e delle parti civili, infatti, il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha disposto ‘una ulteriore attività istruttoria che prevede di sentire il premier, i ministri Lamorgese e Di Maio e gli ex ministri del governo giallo-verde Trenta e Toninelli. L’audizione di Conte è stata fissata per il 20 novembre a Catania. Quelle di Di Maio e Lamorgese per il 4 dicembre. Salvini commenta: ‘Sono soddisfatto, non ho agito da solo. Ma Conte e i ministri sono innocenti come me’. “Ovviamente a disposizione, ci mancherebbe; quando la magistratura chiama, anche un responsabile politico deve rispondere”. Così ha risposto ai cronisti il Premier Conte sulla convocazione da parte del Gup di Catania in merito alla vicenda della nave Gregoretti. L’udienza preliminare – Su richiesta della difesa e delle parti civili il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha disposto, nell’ambito del procedimento sulla Gregoretti, un’ ulteriore attività istruttoria che prevede, tra l’altro, l’audizione del premier Conte e dei ministri Lamorgese, Di Maio e degli ex
ministri Trenta e Toninelli. “Noi abbiamo chiesto solo di sentire il ministro Lamorgese. Non abbiamo chiesto di sentire gli altri”. Lo ha detto il legale di Matteo Salvini, Giulia Bongiorno, dopo la decisione del gup di Catania che ha disposto, nell’ambito del procedimento sulla Gregoretti, un’ ulteriore attività istruttoria che prevede, tra l’altro, l’audizione del premier Conte e dei ministri Lamorgese, Di Maio e degli ex ministri Trenta e Toninelli. Il Gup ha anche stabilito che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà sentito nella prossima udienza fissata per il 20 novembre nell’aula bunker del carcere di Bicocca. Nella stessa data saranno sentiti anche gli ex ministri Toninelli e Trenta. Il gup di Catania ha disposto l’audizione per il prossimo 4 dicembre dei ministri Di Maio e Lamorgese e dell’ambasciatore Maurizio Messari. Il gup ha anche disposto l’acquisizione di documenti sugli altri sbarchi avvenuti nello stesso periodo. “Era la mia prima volta in tribunale da potenziale colpevole e imputato, sono assolutamente soddisfatto di aver sentito da parte di un giudice che quello che si è fatto non l’ho fatto da solo. Era parte di una procedura”. L’ha detto il leader della Lega Matteo Salvini nella conferenza stampa a Catania, dopo l’udienza preliminare sul caso Gregoretti. “Mi sono rifiutato di dire ‘sono colpevoli anche loro’ (Conte e gli altri ministri, ndr). La mia tesi è che sono innocenti anche loro. Avrei potuto dire il contrario per spirito di vendetta. E invece io spero che vengano qua per mezz’ora e poi si occupino di altro”. L’ha detto il leader della Lega Matteo Salvini rispondendo a una domanda se avesse pensato di chiedere la convocazione di Conte e dei suoi ministri da parte
del tribunale di Catania, nella conferenza stampa a Catania, dopo l’udienza preliminare sul caso Gregoretti. E ha ribadito: “In questo momento da italiano vorrei che il premier e i ministri si occupassero h24 della situazione economica del Paese e non dovessero andare in tribunale a raccontare quello che tutti sanno”. La Procura di Catania ha nuovamente richiesto, come aveva fatto nella prima fase del procedimento, l’archiviazione di Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona per la gestione dello sbarco di 131 migranti dalla nave Gregoretti. In aula, per l’accusa, è presente il sostituto procuratore Andreas Bonomo. L’udienza davanti al gup Nunzio Sarpietro sta proseguendo con l’intervento dell’avvocato Giulia Bongiorno per la difesa. Come riferiscono fonti della Lega, la difesa di Matteo Salvini ha chiesto il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste sul caso Gregoretti e un’eventuale audizione dell’attuale ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. La richiesta di audizione del ministro è stata avanzata per sollecitare un approfondimento probatorio da parte del giudice per accertare se le procedure di sbarco indicate nel capo di imputazione sono le stesse seguite tuttora dal governo Conte. “Grazie davvero a Giorgia Meloni e ad Antonio Tajani che questa mattina a Catania, prima dell’udienza in tribunale, mi hanno portato la loro solidarietà e il sostegno delle comunità politiche che rappresentano”. L’ha scritto il leader della Lega Matteo Salvini in un tweet mostrando anche la foto dei tre insieme, stamattina per un caffè sul lungomare di Catania. È cominciata a Catania la manifestazione anti Salvini organizzata dal coordinamento mai con Salvini Sicilia. In piazza Trento ci sono circa 500 persone non lontano da piazza Verga, dove c’è il tribunale in cui si sta svolgendo l’udienza preliminare per il caso Gregoretti. Ad aprire il
corteo è un furgone con uno striscione con la scritta abbiamo già la sentenza: Salvini m….! A fianco alcuni ragazzi spingono due carrelli del supermercato pieni di rotoli di carta igienica con la faccia del leader della lega. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta mai con Salvini, la giùstizia non la fa un tribunale. Caffè a 3 fra i big del centrodestra prima dell’udienza preliminare prevista nel tribunale di Catania nei confronti di Matteo Salvini per il caso dei migranti della nave Gregoretti. Il leghista, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si sono incontrati per una breve colazione in un hotel sul lungomare della città siciliana. Il caffè insieme tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani a Catania, prima dell’udienza sul caso Gregoretti, è segno dell’unità del centrodestra? “Sono contenta che qualcuno lo dica – ha risposto ai cronisti la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a margine di un flash mob a Catania – perché io leggo solo di presunte divaricazioni, competizioni, uno contro l’altro. Capisco che compatti facciamo paura, ma nelle questioni fondamentali abbiamo sempre dimostrato di esserci”. Precedentemente un incontro fra i tre era stato previsto in piazza Duomo, poi rinviato per motivi di sicurezza. Obiettivo, esprimere il sostegno degli alleati del centrodestra al segretario della Lega. La Lega si stringe attorno al suo “capitano” a poche ore dall’udienza preliminare sul caso Gregoretti, ma la cosiddetta Pontida catanese non riesce. Il piazzale del porto, dove è stato allestito il palco con la gigantografia ‘Processate
anche me!’, non si riempie. Ufficialmente è l’emergenza Covid a imporre numeri ristretti per evitare le folle tipiche del partito. Di fatto ad ascoltare il loro leader, intervistato sul palco da Maria Giovanna Maglie, ci sono parlamentari, amministratori, attivisti. Sventolano bandiere azzurre con la scritta ‘Processate anche me!’ e il tricolore. Di certo domani Salvini si gioca tanto: l’ex ministro dell’Interno rischia fino a un massimo di 15 anni per sequestro di persona nei confronti dei 131 migranti che rimasero quatto giorni sulla nave militare italiana Gregoretti, prima di poter sbarcare il 31 luglio 2019. Ma rispetto all’ipotesi di chiedere il giudizio abbreviato, nega categoricamente e anzi, a margine del palco, sentenzia: “Non ci sarà proprio un processo”. Durante l’intervista ripete ostinatamente il mantra della tranquillità: “Stanotte dormirò sereno, c’è qui la mia compagna. Il rosario ce l’ho in tasca, ma lo tengo per me”. Ammette che “questo 3 ottobre me lo ricorderò comunque vada”, ma insiste: “Sarei preoccupato se avessi la coscienza sporca, ma ho fatto solo il mio dovere”. Ma la posta in gioco è alta e infatti rimane ancora avvolta nel mistero la linea che Salvini terrà domani nell’udienza di Catania, città peraltro che si presenterà blindata. “Non parlerò’ davanti al Gup. Io sono tranquillo e penso di avere fatto il mio dovere, ho totale fiducia nella giustizia italiana”, afferma poco prima di salire sul palco. Parole che necessitano però di una precisazione serale attraverso il suo staff: “solo domani Matteo Salvini deciderà se e quando parlare davanti al giudice e maturerà le proprie decisioni riguardo l’udienza preliminare”, puntualizzano fonti della Lega. Nello stesso giorno in cui Lampedusa ricorderà le 368 persone affondate nel Mediterraneo nel più tragico naufragio del 2013, a Catania il giudice per le indagini preliminari dovrà decidere se prosciogliere o rinviare a giudizio l’ex vicepremier per un’accusa che la procura catanese ha chiesto di archiviare ma che il tribunale dei ministri ha sostenuto. Fino al sigillo
finale messo dal Senato il 12 febbraio scorso, chiedendo che il ‘capitano’ della Lega andasse a processo. Gli viene contestata la gestione degli sbarchi dalla Gregoretti a una ventina di giorni dai “pieni poteri” chiesti agli italiani come uno tsunami, la sera del 9 agosto. Salvini sottolinea anche che la sua vicenda potrebbe essere un brutto precedente: “Non so se è la prima volta che in Europa che un ex ministro è processo non per reati economici, ma per un’azione di governo”. Invoca quindi “una riflessione su qual è il confine tra l’azione di governo e quella della magistratura. Domani potrebbe andare a processo il ministro della Scuola, dei Trasporti o del Lavoro”, osserva. Di certo non dimentica il ‘tradimento’ degli ex alleati 5 Stelle che un anno prima, per il caso simile dei migranti a bordo della nave Diciotti, lo ‘salvarono’ in Senato negando l’autorizzazione a procedere. “Gli altri cambiano idea nel nome della poltrona? Peggio per loro”, taglia corto. Differenze soprattutto con il resto del centrodestra che ha espresso apertamente il sostegno a Salvini. In effetti la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani vengono a Catania ma non in piazza. Entrambi saranno vicini a Matteo ma nessun intervento dal palco al porto, dove dalle 10 è prevista una maratona oratoria prima e dopo l’udienza clou. “E’ un nostro solido alleato – ribadisce Meloni da Agrigento – Ma ci siamo anche e soprattutto per difendere un principio sacrosanto: un ministro che fa quello che la maggioranza degli italiani gli ha chiesto di fare, non può essere processato per questo”. Il leghista non fa alcun accenno agli alleati e denuncia invece la contromanifestazione organizzata domani, a poca distanza dal tribunale, da centri sociali e a cui ha aderito il Pd. Quindi rivolgendosi ai giornalisti ricorda: “Domani la Lega non ha organizzato nessuna manifestazione davanti al tribunale, mai mi sarei permesso di andare a occupare il libero e legittimo lavoro della magistratura e mi spiace che lì ci sia un partito che di democratico ha solo il nome e va in piazza augurando galere”.
Roma, 15mila studenti di 640 classi per Restart Europe Si è svolta oggi a Roma Restart Europe, una corsa a cronometro individuale di 1 km con partenze scaglionate ogni 30 secondi, organizzata dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) nell’ambito della Settimana europea dello sport.
Restart Europe ha voluto lanciare un messaggio positivo di ripartenza malgrado l’emergenza COVID-19, invitando tutti a rimanere fisicamente attivi e ad abbracciare stili di vita sani.
Ad aggiudicarsi la prima posizione è statol’atleta Chris Della Fiorentina (Esercito Sport e Giovani) con il tempo di 2’39‘’4, seguito da Paolo Incelli (Atletica Tiburtina) con 2’42’’ e da Lorenzo Dentale (IC Guicciardini) che ha tagliato il traguardo in terza posizione completando la gara in 3’03’’. È stata invece Agnese Lo Bosco (Acsi Italia Atletica) con il tempo 3’01’’ a pari merito con Anna Maria Norante (Esercito Sport e Giovani) a conquistare la prima posizione nella gara femminile, seguite da Giulia Riccardi che ha completato la gara in 3’30’’9. La corsa a cronometro non è stata l’unico appuntamento di sabato 3 ottobre. Sempre al Pincio sono state organizzate per i partecipanti una serie di lezioni di fitness (tonificazione, funzionale, difesa personale femminile, aerobica, Zumba e discipline olistiche). Restart Europe si inserisce nell’ambito della Settimana europea dello sport, l’iniziativa lanciata nel 2015 dalla Commissione europea con l’hashtag #BeActive, che anche quest’anno ha coinvolto l’Italia insieme a 42 Paesi UE ed extra UE. Nel nostro Paese, Rappresentanza e FIDAL hanno organizzato 5 webinar tematici, rivolti ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di tutta Italia, ispirati alle lettere della parola “SPORT”: Salute, Perseveranza, Obiettivi, Resilienza, Tenacia. Inoltre, il 30 settembre un sesto webinar ha consentito ai bambini delle scuole primarie di sperimentare una sessione di training online, diretta dal tecnico federale FIDAL Giorgio Ripamonti. In totale hanno partecipato oltre 15mila studenti di 640
classi. I webinar hanno visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni europee, delle federazioni sportive e di grandi campioni olimpici, tecnici ed esperti del mondo dello sport come Andrew Howe, Fabrizio Donato, Davide Re, Margherita Granbassi, Andrea Lucchetta e Mauro Berruto, che hannoportato le loro testimonianze con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sull’importanza e sui benefici dell’attività fisica e dello sport per il benessere psicofisico e per la crescita personale. Bracciano, lungolago. E’
svolta per le attività ricettive: una variante urbanistica per nuove aree BRACCIANO (RM) – L’Amministrazione di Bracciano guidata dal Sindaco Armando Tondinelli ha intrapreso l’iter di riqualificazione urbanistica sul lungolago individuando nuove aree destinate alle strutture ricettive al fine di valorizzare e qualificare l’offerta turistica. Una vera e propria rivoluzione per il lungolago che negli anni è diventato meta di abusivismo incontrollato che un reale progetto di valorizzazione del territorio e tutela del’ambiente. Il primo atto d’indirizzo politico è stato già fatto Si tratta di una delibera propedeutica all’approvazione di una variante urbanistica per l’individuazione di nuove aree da destinare a strutture ricettive. È stato dato mandato al capo area Lavori Pubblici Urbanistica Edilizia Ambiente e Territorio di espletare tutti gli atti necessari per poter approvare in tempi brevi questa variante, compresa la nomina di un tecnico qualificato dedicato al completamento dell’iter amministrativo. Si tratta di una delibera di estrema importanza perché diretta alla promozione dello sviluppo delle attività turistiche e
ricettive valorizzando e rendendo maggiormente fruibili le aree del territorio comunale lungo le coste del lago: “Quest’azione – ha detto il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – è tesa a tutelare e garantire i principi del recupero, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio, anche al fine di recuperare le aree compromesse ma dotate di vocazione turistica. Solo attraverso una riqualificazione urbanistica si potrà riordinare un ambiente dove attualmente ci sono poche e confuse regole che frenano un turismo di qualità. Finora, le amministrazioni che ci hanno preceduto hanno soltanto chiacchierato e affossato il lungolago, noi abbiamo virato per invertire questo modus agendi della vecchia politica e anche in questo caso puntiamo a Bracciano e ad una riqualificazione concreta del turismo. Grazie a questa variante riusciremo a dare una risposta ai residenti, visitatori e turisti e ai gestori delle strutture ricettive che da troppi anni attendono che un’amministrazione comunale li accompagni in maniera ordinata e tesa alla tutela e giusto sviluppo del territorio verso quel salto qualitativo turistico necessario per una città come Bracciano”.
Simeone (FI): “Chiusura notturna dei pat scelta ingiustificata. Presenterò interrogazione a Zingaretti: bisogna aumentare il personale, non sguarnire i servizi sui territori” “Trovo ingiustificata e priva di buon senso l’ordinanza dell’Asl di Latina che dispone la chiusura dei punti di assistenza territoriale (ex PPI) nelle ore notturne. Per questa ragione presenterò già nei prossimi giorni un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato. La scelta del manager Casati va nella direzione opposta rispetto a quella necessaria. L’obiettivo
dovrebbe essere quello di aumentare l’offerta sanitaria territoriale, a cominciare dal potenziamento del personale nelle nostre strutture. La fase emergenziale che stiamo vivendo dovrebbe indurre i vertici dell’azienda sanitaria a chiedere un incremento di medici ed infermieri nelle strutture ospedaliere e territoriali, invece con questa disposizione di fatto la prima conseguenza sarà quella di sguarnire i servizi. La chiusura dei Pat nelle ore notturne peraltro ha provocato un’inevitabile dura reazione da parte dei sindaci di Cori, Sezze, Sabaudia, Gaeta e Minturno che hanno chiesto al direttore generale dell’Asl di rivedere la propria posizione. Concordo con i sindaci di queste realtà soprattutto sulla necessità di impiegare le risorse sull’aumento di personale e posti letto per migliorare l’offerta sanitaria. Salvaguardare servizi e prestazioni indispensabili a garantire il rispetto del diritto alla cura per i nostri cittadini è un obiettivo che deve vederci tutti sullo stesso fronte. Su questo punto non ci possono essere divisioni o differenze di colore politico”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare
Usa, ricoverato Donald Trump: positivo al Covid-19 Donald Trump in ospedale respira senza bisogno dell’ossigeno e viene curato con il remdesivir, un farmaco anti-virale che è stato usato con successo contro il virus Ebola: lo rende noto il medico personale del presidente americano, Sean Conley in un breve ‘memorandum’ per la stampa. “Sta andando bene, credo. Grazie a voi tutti, CON AFFETTO!!!”: è il tweet del presidente Usa Donald Trump dall’ospedale Watter Reed, dov’è ricoverato. Twitter ha annunciato che rimuoverà i tweet che “desiderano o augurano la morte, gravi lesioni fisiche o malattie letali a chicchessia“, dopo l’ondata di cinquettii ‘funebri’ contro il presidente Usa Donald Trump, ora che è ricoverato in ospedale
per il Covid-19. Gli autori dei post che violano la policy della piattaforma social non saranno tuttavia sospesi. Il presidente ha lasciato la Casa Bianca in elicottero, camminando da solo, senza alcuna assistenza, e indossando la mascherina. Ha salutato i reporter ma senza rispondere ad alcuna domanda prima di salire sull’elicottero . La First Lady Melania rimane in quarantena, ha tosse e mal di testa. Cancellata la tappa elettorale in Florida, gli altri eventi rinviati o virtuali. “Il presidente continuerà a lavorare dall’ospedale'”, ha assicurato la portavoce Kaleygh McEnany. Il presidente “resta affaticato ma di buon umore” ed è sottoposto ad una terapia sperimentale di anticorpi sintetici ritenuta incoraggiante”, ha reso noto il suo medico personale Sean Conley, mentre alcuni media hanno riferito che ha la febbre. La first lady invece ha “tosse leggera e mal di testa”. Era stato lo stesso Trump giovedì in tarda serata ad informare via Twitter il mondo del suo contagio, un paio d’ore dopo aver annunciato di essersi sottoposto al test insieme a Melania e di essere in quarantena in attesa dei risultati del tampone. Un controllo deciso dopo il contagio contratto molto probabilmente da Hope Hicks, la fedelissima consigliera che segue come un’ombra il presidente, in questi ultimi giorni ovunque, anche a bordo dell’Air Force One. A un mese dal voto per le presidenziali si tratta di una notizia shock che scuote l’America e fa immediatamente tremare i mercati, gettando un’ombra sulla parte finale della campagna elettorale, ora seriamente a rischio. La campagna del candidato dem alla Casa Bianca Joe Biden sta rimuovendo temporaneamente gli spot negativi sul presidente Donald Trump dopo la diagnosi della positività al Covid-19. La
campagna del tycoon, però, non farà altrettanto. “Joe Biden – ha spiegato il portavoce della campagna di Trump, Tim Murtaugh – ha usato venerdì il suo comizio in Michigan per attaccare ripetutamente il presidente sulla previdenza, sull’economia, sull’occupazione ed ora vuole il merito di essere magnanimo?”. Il presidente, 74 anni, “è in grado di continuare a portare avanti i suoi compiti senza alcuna interruzione”, ha subito fatto sapere il suo medico personale. “E’ al lavoro e resterà al lavoro”, ha assicurato il capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows. I suoi sintomi sono leggeri – il messaggio fatto filtrare fin dall’inizio dall’entourage del presidente – e lasciano sperare in una rapida ripresa. Ma nel frattempo il vicepresidente Pence, a sua volta immediatamente testato e risultato negativo, è stato messo in preallerta, nel caso in cui la situazione dovesse improvvisamente precipitare. Confermato per ora il suo primo ed unico duello tv con la candidata vicepresidente Kamala Harris, mercoledi’ prossimo in Utah. Inevitabilmente saltati per il momento tutti gli appuntamenti elettorali delle prossime ore, quando il presidente era atteso ad un evento al Trump Hotel di Washington e poi nello Stato chiave della Florida. Di fatto una sospensione della campagna per la rielezione che a questo punto non si sa quando e se mai potrà riprendere normalmente, a partire dalla partecipazione ai prossimi dibattiti presidenziali del 15 ottobre a Miami e del 22 ottobre a Nashville. Con il leader dei senatori repubblicani, Mitch McConnell, che ha avanzato l’ipotesi di dibatti presidenziali da remoto. Intanto alla Casa Bianca quella tra giovedì e venerdì è stata una notte di angoscia e di paura, nel timore di scoprire un vero e proprio focolaio al suo interno. Ma con il passare delle ore la preoccupazione si è attenuata, con i test risultati negativi per tutti quelli che in questi ultimi giorni sono stati vicini a Hope Hicks e alla coppia
presidenziale: non solo il vicepresidente Pence e la moglie, ma anche Ivanka Trump e il marito Jared Kushner, e i ministri della Giustizia William Barr e del Tesoro Steve Mnuchin. Negativo anche Barron, il figlio quattordicenne di Donald e Melania che vive con loro nella East Wing della residenza presidenziale. Positivo solo un reportet e un membro dello staff che appartiene alla parte più bassa dell’area media. Ma ad essere controllato è stato anche Joe Biden, che martedì sera ha condiviso lo stesso palco col presidente nel primo duello tv in Ohio: il candidato democratico, 77 anni, è risultato negativo, così come sua moglie Jill e la sua running mate Kamala Harris. Biden, che dopo gli insulti di martedì sera ha inviato gli auguri di pronta guarigione a Trump, può quindi proseguire tranquillamente la sua campagna elettorale, che lo vede impegnato in Stati chiave e in bilico come il Michigan. “Con il virus non bisogna fare i duri ma portare la mascherina e seguire tutte le altre raccomandazioni delle autorità sanitarie”, ha detto aprendo un comizio a Gran Rapids. La positività di Trump, ha aggiunto, è un “monito corroborante a tutti noi che dobbiamo prendere il virus seriamente”. Si cerca ora di ricostruire come siano andate le cose. Secondo quanto riportano alcuni media, citando fonti vicine alla campagna elettorale di Trump, la Casa Bianca sapeva della positività di Hicks già da mercoledì sera, tanto che quel giorno di ritorno da un comizio in Minnesota la consigliera avrebbe viaggiato in una cabina separata dell’Air Force One, uscendo poi dalla parte posteriore dell’aereo una volta arrivati alla base di Andrews. Nonostante ciò Trump non si è messo subito in quarantena, ma è volato il giorno dopo in New Jersey per partecipare a un evento per la raccolta fondi. E’ lì che avrebbe accusato i primi sintomi, con raffreddore e qualche colpo di tosse. La decisione di sottoporsi al test, quindi, solo dopo il rientro in tarda serata alla Casa Bianca. Certo, non era questa la ‘October surprise’ in cui sperava il presidente americano per imprimere una svolta alla sua
campagna durante il rush finale verso il 3 novembre. Saranno i prossimi giorni a dire se The Donald riuscirà ancora una volta a riemergere da una situazione da incubo. “Lockdown Italia – visto dalla stampa estera”: la prima sintesi visiva del blocco per pandemia ROMA – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sono intervenuti ad una
anticipazione della mostra fotografica “Lockdown Italia –visto dalla stampa estera”, in visione parziale, come ”un omaggio dalla stampa estera al popolo italiano che ha affrontato la crisi da Covid-19 con grande coraggio e senso di solidarietà” come ha dichiarato la presidente dell’Associazione della Stampa estera in Italia, la statunitense Patricia Thomas. La presidente ha espresso apprezzamento e lodi per gli italiani che, quasi tutti, hanno saputo rispettare regole e prescrizioni, che hanno subito danni, lutti e contagio con dignità ed abnegazione, costituendo quasi un esempio per tanti altri paesi. Proseguendo, la Thomas ha ringraziato la sindaca Raggi per aver promosso la disponibilità dei Musei Capitolini ad
ospitare la mostra, costituita da 80 foto di 30 fotografi di 11 Paesi, a partire dall’8 ottobre fino al 1° novembre,, ringraziando Conte per il suo intervento anche come autore della prefazione al catalogo della mostra stessa. A sua volta, il Presidente Conte ha espresso parole di ringraziamento e plauso “anche per aver offerto la disponibilità di questa testimonianza con un lavoro accurato ed anche rischioso perché mi rendo conto che alcune di queste fotografie testimoniano la presenza sui luoghi dove c’era un elevato rischio di contagio. Si tratta di una preziosa testimonianza per noi italiani, ed anche per il mondo, di quel che abbiamo vissuto perché è una mostra che, come è stato ricordato, ha anche la peculiarità di essere la prima nel mondo su questa pandemia e quindi occasione per ripercorrere con il colore ed il chiaro nitore delle immagini quel che è stato e quel che abbiamo fatto per avere sempre maggiore consapevolezza di quello che abbiamo realizzato pur se ancora abbiamo molto da fare; siamo ancora nel vivo di una pandemia e non si deve abbassare la guardia”. Conte ha sottolineato che le sfide non sono affatto finite ed è “ veramente dal dopoguerra ad oggi la sfida più grande che ci riguarda, che ci tocca e ci coinvolge in tutti gli aspetti della vita sociale, economica e culturale però io credo che questa pandemia, nonostante il dolore e le drammatiche conseguenze, ci impone adesso di perseguire una ripresa sociale ed economica e di migliorare quelle che sono state le condizioni di vita perché questa è l’occasione per interrogarsi, reinventarsi, e per cercare di farlo nel modo migliore”. Ha infine ringraziato per questa occasione “illuminando con queste ‘luci’ un periodo buio e drammatico della vita italiana “. La sindaca Raggi, firmando il libro degli ospiti, ha commentato essersi trattato di un “anno inimmaginabile, emozioni, dolori, predite, drammi ma…una umanità che resiste e
rinasce”. E ha ringraziato i corrispondenti dei media esteri “per esser stati in prima linea ed aver fermato gli istanti che rimarranno indelebili nella nostra memoria e monito per il futuro”.
Poste Italiane: aperto a Roma il primo sportello sperimentale per persone con disabilità uditiva E’ operativo da oggi, presso l’ufficio postale Roma 70 in via Collatina 73/77, il primo sportello sperimentale dedicato alle persone con disabilità uditiva operativo sul territorio della Capitale. La sperimentazione del progetto prevede l’utilizzo di personale in grado di esprimersi nella lingua italiana dei segni sia per tutte le attività di sportello, come il pagamento dei bollettini e l’invio di corrispondenza e pacchi, sia per quelle della sala di consulenza. Lo sportellista a disposizione della clientela con disabilità uditiva presso l’ufficio di via Collatina è Luigi Musacchio: 28 anni, laureato in Scienze Motorie allo IUSM, assunto a 25 anni in Poste Italiane come operatore di sportello. Luigi Musacchio è molto attivo e protagonista anche nella sua vita privata: attualmente è un atleta della Nazionale italiana Federazione Sport Sordi di beach volley e ha partecipato a eventi sportivi importanti come le Deaflympics (Olimpiadi dei Sordi). Prima di entrare in Poste Italiane è stato per cinque anni anche allenatore di squadre giovanili di pallavolo. “Sono sordo dalla nascita ma avendo seguito l’approccio “oralista” – precisa Luigi – ho imparato a parlare e riesco a comprendere le persone attraverso la loro espressione verbale e dalla lettura delle labbra. Per questo motivo, in questi tre anni di servizio a sportello non ho mai avuto nessuna
difficoltà a relazionarmi e a svolgere normalmente il mio lavoro. L’unica piccola richiesta, che in questo particolare periodo di emergenza Covid è quello di segnalare ai clienti che non mi conoscono, è di abbassare la mascherina per consentirmi di leggere il labiale. Le protezioni in plexiglass che l’Azienda ha installato in tutti gli uffici, consentono di praticare tale soluzione in sicurezza, limitandola al solo tempo necessario per comprendere le richieste del cliente. Possiedo comunque anche una buona conoscenza della Lingua dei Segni che mi è molto utile per comunicare con la clientela che utilizza questo tipo di comunicazione visivo-gestuale.” Oltre a questo primo sperimentale sportello dedicato agli audiolesi, Poste Italiane ha dimostrato con una molteplicità di iniziative di essere sensibile ai temi e alle persone con disabilità, come la progettazione e la realizzazione degli uffici postali di nuova generazione dove non solo si è operato per eliminare le barriere architettoniche ma si è fatto ricorso a tecnologie e sistemi capaci di offrire pari opportunità di accesso anche alle diverse abilità. “Sono veramente soddisfatto di essere stato scelto per questa iniziativa – ha aggiunto Luigi – e ho dato già notizia a molti miei amici e soprattutto a chi è nella condizione di aver bisogno di un interlocutore che comprenda e parli la Lingua dei Segni. Nella mia esperienza triennale in questo ufficio, ho servito molti clienti con problemi di udito i quali mi hanno raccontato in diverse occasioni le loro difficoltà: hanno bisogno di qualcuno che dia loro le informazioni con i giusti mezzi per poterle comprendere pienamente. La comunità degli audiolesi è veramente vasta e sicuramente questo tipo di risposte sono dei segnali importanti che vengono accolti sempre in modo positivo.”
Gestione Salone del Libro di Torino: Piero Fassino rinviato a giudizio L’ex sindaco di Torino Piero Fassino è tra i rinviati a giudizio nel procedimento sulla vecchia gestione del Salone del Libro. Il processo si aprirà il 17 maggio 2021. L’udienza preliminare, che riguardava in tutto 29 imputati, è terminata ieri.
Sono 17, con Piero Fassino, le persone rinviate a giudizio dal Gup Ersilia Palmieri al termine dell’udienza preliminare del procedimento sulla vecchia gestione del salone del libro di Torino. La decisione del giudice riguarda, fra gli altri anche l’ex assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi e l’ex patron della kermesse Rolando Picchioni. Rispetto all’impostazione della procura ci sono stati dei proscioglimenti su alcuni capi d’accusa. Venezia, pericolo acqua alta: si alzano le barriere del Mose Il Mose si è alzato stamane per la prima volta per proteggere Venezia dall’acqua alta, prevista con un picco di 125-130 centimetri Le operazioni sono iniziate al primo mattino, con la laguna chiusa al traffico marittimo, Le barriere sono emerse regolarmente dall’acqua, e ora stanno ‘sbarrando’ alle tre bocche di porto il flusso tra il mare e la laguna. Su Venezia le condizioni meteo marine sono in peggioramento, e soffia un vento di scirocco tra 30-40 km/h.
Regione Lazio, l’ex M5s Marco Cacciatore aderisce a Europa Verde: “il movimento non esiste più” «Sono fuoriuscito dal M5S perché portavo avanti un programma che nei contenuti somigliava alle istanze ecologiste da sempre portate sostenute dai Verdi ma hanno prevalso i bastoni tra le ruote che mi sono stati messi, specie nel rapporto con Roma Capitale». A parlare è Marco Cacciatore, Presidente della Commissioni regionale Rifiuti, Urbanistica e Politiche abitative. Si scrolla di dosso l’identità grillina, ormai consunta, ed entra in Europa Verde. Il passaggio ufficiale giovedì mattina, 1 ottobre, nella conferenza stampa indetta di fronte all’Hotel Nazionale in
Piazza Montecitorio. «La riuscita di molte delle mie iniziative», ha dichiarato Cacciatore, «è dovuta anche al lavoro svolto dai Verdi in passato. Continuerò a portare in Regione Lazio il colore verde, i temi della giustizia ambientale e della giustizia sociale benché la mia collocazione non cambi». Lo strappo lo scorso giugno, «il MoVimento non esiste più», aveva tuonato anche ai microfoni de L’Osservatore d’Italia, «la deriva è iniziata con l’elezione di Virginia Raggi. Rispetto al programma con cui si è presentata agli elettori, questi anni in Campidoglio sono stati un fallimento. Non solo non sono riusciti a portare a termine gli obiettivi, ma in molti casi – su tutti i rifiuti – non ci hanno neanche provato e non hanno mai dato ascolto né alla base né, ancor più grave, ai loro stessi Municipi». Una bordata micidiale. «La raccolta differenziata, secondo il programma, doveva essere al 70% entro il 2021, al momento siamo al 47% per i più ottimisti. Il quasi-fallimento di AMA, che avrebbe aperto, anzi continua a poter aprire le porte ad Acea, con ingenti partecipazioni private». Poi la storia della discarica di Monte Carnevale, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Sono passati a “mai più discariche a Malagrotta” alla scelta di quel sito, sul quale dopo aver depositato un esposto a tutela della cittadinanza, che sollevava perplessità per atti tanto comunali quanti regionali, manifestando preoccupazione sul fatto che casualmente il sito fosse divenuto di proprietà di uno dei più grandi monopolisti privati nel settore delle discariche, il sottoscritto è stato sospeso dal M5S». E, infine, l’emendamento sull’ATO a sé stante di Roma, anch’esso fortemente osteggiato dal M5S – e non se ne capiscono le ragioni -, ripreso dall’assessore Valeriani e approvato insieme al “Piano Rifiuti” dal Consiglio regionale agli inizi
di agosto. L’adesione ai Verdi rappresenta un passaggio naturale, l’incontro tra esperienze diverse ma con lo stesso comune denominatore, «che può e deve proiettarsi dal livello locale e regionale a quello nazionale ed europeo», ha proseguito Cacciatore nella conferenza stampa, «serviva in Consiglio un soggetto ecologista, che rappresenta la continuazione della mia traiettoria». Dal palco invita la base ambientalista del MoVimento «a guardare all’alternativa che Europa Verde saprà costruire nel panorama politico nazionale», e chiarisce che non sosterrà automaticamente la maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale: «sono sempre stato disponibile al dialogo e continuerò ad esserlo su temi e obiettivi per il territorio. Non sarò disponibile a votare atti che cedono troppo spazio a logiche di profitto». «Do il benvenuto a Marco Cacciatore», sono state le parole di Angelo Bonelli, Coordinatore dell’esecutivo nazionale dei Verdi, «la sua adesione testimonia una volta di più come, nel M5S, la stella dell’ambiente sia ormai spenta. La sua è un’entrata dal valore altamente simbolico dal punto di vista politico: attraverso la sua scelta, facciamo appello alle elettrici e agli elettori del M5S affinché possano trovare in Europa Verde una casa comune». «In questi anni, Cacciatore è stato punto di riferimento per tante battagli ambientaliste», ha aggiunto Filippo Zaratti, Coordinatore nazionale di Europa Verde, «dall’ampliamento del Parco dell’Appia Antica che i Verdi avevano promosso, alla questione della discarica di Monte Carnevale, su cui è stato inflessibile. Oggi si apre una fase importante nella costruzione di una forza ecologista aperta, radicata nel territorio e punto di riferimento per uomini e donne che vogliono prendersi cura dell’ambiente nella nostra regione. L’adesione di Marco Cacciatore rafforzerà queste istanze anche in un rapporto dialettico con la Giunta
Regionale». Per il portavoce dei Verdi nel Lazio Nando Bonessio, «le azioni già svolte da Marco Cacciatore in Consiglio Regionale del Lazio sono ottimi biglietti da visita, ma, con l’arrivo dei fondi europei per la ripresa, ci saranno tanti progetti da sostenere per puntare sulla conversione ecologica dei modelli economici e produttivi: in questo, l’attuale maggioranza regionale, non potrà fare a meno dell’esperienza di Marco».
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