Nemi, non solo Charmed: i finanziamenti milionari continuano. Seconda parte - L'Osservatore d'Italia

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Nemi, non solo Charmed: i finanziamenti milionari continuano. Seconda parte - L'Osservatore d'Italia
Nemi, non solo Charmed: i
finanziamenti     milionari
continuano. Seconda parte
NEMI (RM) – Il viaggio dentro e intorno al progetto Charmed
continua. In realtà c’è un mondo di progetti finanziati
dall’Europa che ruota intorno a Nemi.

Riprendiamo le fila per capire in quanti progetti è coinvolta
la cittadina castellana che conta appena duemila abitanti e
che sembra essere diventata l’ombelico del mondo.

Intanto è importante dire che questi progetti hanno nomi
diversi, ma sempre, grosso modo, gli stessi partners che si
ripetono e sempre i soliti soggetti che a Nemi hanno
acquistato 12 immobili che si sono cointestati. Perché
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cointestarsi degli immobili insieme?

Chi sono questi signori? Katja Bierau e Alan Chan sono forse
marito e moglie? No! Sono partner in vari progetti di Horizon
2020 che coinvolgono la cittadina di Nemi di sole 2 mila
anime? Si!

I partecipanti            al    progetto       “CHARMED”
sono:

Percuros, Progredum, Preventia, Tacit Bio, Bournemouth
University, Leiden University Medical Center, NP Immobiliare,
Teco Medical Group, Unicam, VDM, Uniwersytet Jagiellonsky W
Krakowie, Castelli Romani Green Tour, Augeas e Max Planch
Gesellchaft

Il Coordinatore responsabile di CHARMED è Alan Chan il quale
condivide ben 12 immobili con la signora Katja Bierau,
un’ottima biologa dicono alcuni, fondatrice di una compagnia
tedesca PILOTALITY (PILO) che nel progetto CHARMED risulta tra
i tre partners con sede in Netherlands.

Ecco le proprietà:

Piazza Roma, 20 – piano T
Via Solferino, 32 – piano 1
Via del Municipio, 15 – piano T
Vicolo delle Scalette, 10 – piano 1
Via dei Laghi, 2 – piano T-1
Via dei Laghi, 14 – piano T
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Corso Vittorio Emanuele, 32 – piano 1
Via Principe Umberto, 5 – piano T-1-2
Via Nemorense, 39 – piano T Int 1
Via Nemorense, 39 – piano 1 Int 6
Terreno censito al Foglio 3 Particella 923
Terreno censito al Foglio 3 Particella 380

Dulcis in fundo…

C’è anche un altro appartamento al piano secondo in via del
Plebiscito, 21 a Nemi, comprato nel 2015 al costo di 125 mila
euro, che però acquista Alan Chan (partner a pieno titolo di
CHARMED) insieme a sua moglie (tale Tatiana). Nell’atto di
compravendita Katja Bierau interviene con procura in nome e
per conto dei coniugi Chan per la compravendita dell’immobile.

Proseguiamo… Arriva il progetto “PRISAR
2” con altri due milioni e mezzo di euro

Ritroviamo Alan Chan in un altro progetto europeo denominato
“PRISAR 2” finanziato per due milioni e mezzo di euro. Alan
Chan è fondatore di PERCUROS, una compagnia tedesca che si
occupa di immunoterapia e oncologia che oltre ad essere uno
dei partecipanti del progetto “CHARMED” è componente del
consorzio ACORN. Insieme a Chan ritroviamo TOURISM uno dei
maggiori partner di CHARMED. Ricordiamo che la sede di TOURISM
si trova in un immobile cointestato tra Alan Chan e Katja
Bierau e sempre l’associazioe TOURISM promuove le iniziative
di CHARMED.

I due signori sono attivissimi nei progetti europei… E
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continuano ad avere molta attenzione per il piccolo paesino di
Nemi anche quest’anno. Il progetto milionario PRISAR 2 è
iniziato in aprile del 2020 con scadenza marzo 2024.

Chi sono i          partecipanti          al    progetto
“PRISAR 2”?

Prima di tutto è importante dire che sono tanti e che anche in
questo caso non manca la presenza di Nemi. Ecco i
partecipanti:
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Che cosa spicca all’occhio? Che ci sono ben tre associazioni
con sede a Nemi che partecipano anche a quest’altro progetto
europeo “PRISAR 2“: ASSOCIAZIONE TOURISM, ASSOCIAZIONE HAND IN
HAND, NEMI TERRITORIO E TURISMO. Ma chi sono questi soggetti?
Sono associazioni con sede a Nemi… e quindi troveremo forse
altri link con il territorio.
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Iniziamo con TOURISM a cui dedichiamo
questa seconda parte di una lunga serie

Il caso ha voluto che la sede di TOURISM si trovi proprio in
un immobile acquistato da Alan Chan e Katja Bierau in piazza
Roma al civico 20.

A luglio del 2019, giorno 11, Katja Bierau e Alan Chan
acquistano da un imprenditore di Nemi (nella compravendita,
Katja Bierau rappresenta Chan perché assente) il locale al
piano terra, 43 metri quadri calpestabili (superficie
catastale 56 metri quadri) accatastato categoria C/2 ovvero
magazzino e locale di deposito a 55 mila euro.

Interessante sapere che Chan e Bierau hanno richiesto
l’applicazione delle tasse di registro ipotecarie e catastali
sulla base del valore dell’immobile determinato ai sensi di
legge in 14 mila euro.

Nell’atto di compravendita si specifica che la cessione è tra
PERSONE FISICHE che NON AGISCONO NELL’ESERCIZIO DI ATTIVITA’
COMMERCIALI, ARTISTICHE O PROFESSIONALI ed ha per oggetto
PERTINENZE DI IMMOBILI AD USO ABITATIVO, fattispecie
quest’ultima che ha permesso di ridurre gli onorari notarili
del 30 per cento.

I due dichiarano che l’immobile in questione costituisce
PERTINENZA di altro appartamento acquistato ovvero di un
immobile situato in via Nemorense, 39 piano terra, interno 1.
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Un magazzino e locale di deposito pagato 55 mila euro e
diventato sede di un’associazione (anche se dichiarato come
pertinenza di una abitazione) che è partner di più progetti
europei tra cui “CHARMED” e “PRISAR 2”

Associazione Tourism in collaborazione
con il Comune di Nemi e la Associazione
Pro-Loco locale, al “Progetto Charmed”

E’ inoltre interessante sapere che ad Aprile del 2018 la
Giunta comunale di Nemi ha deliberato di riconoscere
all’Associazione Tourism, con sede legale in Colleferro, Via
Tiziano 14 e sede operativa a Nemi in collaborazione con il
Comune di Nemi e la Associazione Pro-Loco locale, l’adesione
al “Progetto CHARMED”.
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COMUNALE

Che cosa fa TOURISM che è parte
integrante del progetto CHARMED?

Intanto TOURISM offre servizi balneari ai propri tesserati
presso il GIARDINO DEL LAGO in via delle Pantane 2/3 (DUE
TERRENI AGRICOLI comprati per un totale di 43 mila euro nel
2017 e nel 2018 da Katja Bierau e da Alan Chan) dove ai
tesserati sono offerti servizi e c’è anche “semplicemente
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Pippo”, un camioncino con bevande e panini per dissetare e
sfamare i bagnanti.

VIDEO PROMO ASS. TOURISM PER “IL GIARDINO DEL LAGO”

Nelle tante giornate organizzate c’è anche la degustazione di
NEMETON, una birra “artigianale locale”, dicono quelli di
TOURISM, dove sull’etichetta è impresso il simbolo NEMI, il
logo è uguale a quello di CHARMED. La bevanda però è di
origine Belga(non ci pare di ricordare che tra le finalità del
progetto di ricerca fosse contemplata la partecipazione nella
produzione e somministrazione di birra, i terreni adibiti a
stabilimenti ecc… ma andiamo avanti).
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Un ombrellone 3 euro, un lettino 5 euro e poi c’è anche la
possibilità di prenotare il servizio navetta chiamando
l’autista direttamente al numero che è sul sito… sulla navetta
c’è il simbolo CHARMED! Un altro bene acquistato con i soldi
della ricerca scientifica?
E gli aperitivi vanno alla grande sui
terreni agricoli! Ci sono anche i listini
con i prezzi! Ma il Parco che fa? Le
Istituzioni che dicono?
Non vogliamo mettere troppa carne sulla brace perché poi si
rischia di bruciare tutto. Ancora dobbiamo analizzare bene i
partners dei vari progetti. Ancora seguiranno altre puntate su
CHARMED e i suoi derivati con altre importanti novità. Per ora
sappiamo che non si parla solo di ricerca scientifica…
[Continua]
Processo alle Istituzioni,
caso Gregoretti: il GUP di
Catania    convoca    Conte,
Lamorgese, Di Maio, Trenta e
Toninelli
Salvini chiama Conte in Tribunale per difendersi dalle accuse
sulla vicenda della nave Gregoretti. Su richiesta degli
avvocati del leader della Lega e delle parti civili, infatti,
il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha disposto ‘una ulteriore
attività istruttoria che prevede di sentire il premier, i
ministri Lamorgese e Di Maio e gli ex ministri del governo
giallo-verde Trenta e Toninelli.

L’audizione di Conte è stata fissata per il 20 novembre a
Catania. Quelle di Di Maio e Lamorgese per il 4 dicembre.
Salvini commenta: ‘Sono soddisfatto, non ho agito da solo. Ma
Conte e i ministri sono innocenti come me’.

“Ovviamente a disposizione, ci mancherebbe; quando la
magistratura chiama, anche un responsabile politico deve
rispondere”. Così ha risposto ai cronisti il Premier Conte
sulla convocazione da parte del Gup di Catania in merito alla
vicenda della nave Gregoretti.

L’udienza preliminare – Su richiesta della difesa e delle
parti civili il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha disposto,
nell’ambito del procedimento sulla Gregoretti, un’ ulteriore
attività istruttoria che prevede, tra l’altro, l’audizione del
premier Conte e dei ministri Lamorgese, Di Maio e degli ex
ministri Trenta e Toninelli.

“Noi abbiamo chiesto solo di sentire il ministro
Lamorgese. Non abbiamo chiesto di sentire gli altri”. Lo ha
detto il legale di Matteo Salvini, Giulia Bongiorno, dopo la
decisione del gup di Catania che ha disposto, nell’ambito del
procedimento sulla Gregoretti, un’ ulteriore attività
istruttoria che prevede, tra l’altro, l’audizione del premier
Conte e dei ministri Lamorgese, Di Maio e degli ex ministri
Trenta e Toninelli.

Il Gup ha anche stabilito che il presidente del Consiglio
Giuseppe Conte sarà sentito nella prossima udienza fissata per
il 20 novembre nell’aula bunker del carcere di Bicocca. Nella
stessa data saranno sentiti anche gli ex ministri Toninelli e
Trenta. Il gup di Catania ha disposto l’audizione per il
prossimo 4 dicembre dei ministri Di Maio e Lamorgese e
dell’ambasciatore Maurizio Messari. Il gup ha anche disposto
l’acquisizione di documenti sugli altri sbarchi avvenuti nello
stesso periodo.

“Era la mia prima volta in tribunale da potenziale colpevole e
imputato, sono assolutamente soddisfatto di aver sentito da
parte di un giudice che quello che si è fatto non l’ho fatto
da solo. Era parte di una procedura”. L’ha detto il leader
della Lega Matteo Salvini nella conferenza stampa a Catania,
dopo l’udienza preliminare sul caso Gregoretti.

“Mi sono rifiutato di dire ‘sono colpevoli anche loro’ (Conte
e gli altri ministri, ndr). La mia tesi è che sono innocenti
anche loro. Avrei potuto dire il contrario per spirito di
vendetta. E invece io spero che vengano qua per mezz’ora e poi
si occupino di altro”. L’ha detto il leader della Lega Matteo
Salvini rispondendo a una domanda se avesse pensato di
chiedere la convocazione di Conte e dei suoi ministri da parte
del tribunale di Catania, nella conferenza stampa a Catania,
dopo l’udienza preliminare sul caso Gregoretti. E ha ribadito:
“In questo momento da italiano vorrei che il premier e i
ministri si occupassero h24 della situazione economica del
Paese e non dovessero andare in tribunale a raccontare quello
che tutti sanno”.

La Procura di Catania ha nuovamente richiesto, come aveva
fatto nella prima fase del procedimento, l’archiviazione di
Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona per la
gestione dello sbarco di 131 migranti dalla nave Gregoretti.
In aula, per l’accusa, è presente il sostituto procuratore
Andreas Bonomo. L’udienza davanti al gup Nunzio Sarpietro sta
proseguendo con l’intervento dell’avvocato Giulia Bongiorno
per la difesa.

Come riferiscono fonti della Lega, la difesa di Matteo Salvini
ha chiesto il non luogo a procedere perché il fatto non
sussiste sul caso Gregoretti e un’eventuale audizione
dell’attuale ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. La
richiesta di audizione del ministro è stata avanzata per
sollecitare un approfondimento probatorio da parte del giudice
per accertare se le procedure di sbarco indicate nel capo di
imputazione sono le stesse seguite tuttora dal governo Conte.

“Grazie davvero a Giorgia Meloni e ad Antonio Tajani che
questa mattina a Catania, prima dell’udienza in tribunale, mi
hanno portato la loro solidarietà e il sostegno delle comunità
politiche che rappresentano”. L’ha scritto il leader della
Lega Matteo Salvini in un tweet mostrando anche la foto dei
tre insieme, stamattina per un caffè sul lungomare di Catania.

È   cominciata    a   Catania    la   manifestazione     anti
Salvini organizzata dal coordinamento mai con Salvini Sicilia.
In piazza Trento ci sono circa 500 persone non lontano da
piazza Verga, dove c’è il tribunale in cui si sta svolgendo
l’udienza preliminare per il caso Gregoretti. Ad aprire il
corteo è un furgone con uno striscione con la scritta abbiamo
già la sentenza: Salvini m….! A fianco alcuni ragazzi spingono
due carrelli del supermercato pieni di rotoli di carta
igienica con la faccia del leader della lega. Ad aprire il
corteo uno striscione con la scritta mai con Salvini, la
giùstizia non la fa un tribunale.

Caffè a 3 fra i big del centrodestra prima dell’udienza
preliminare prevista nel tribunale di Catania nei confronti di
Matteo Salvini per il caso dei migranti della nave Gregoretti.
Il leghista, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani
e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si sono
incontrati per una breve colazione in un hotel sul lungomare
della città siciliana.

Il caffè insieme tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio
Tajani a Catania, prima dell’udienza sul caso Gregoretti, è
segno dell’unità del centrodestra? “Sono contenta che qualcuno
lo dica – ha risposto ai cronisti la leader di Fratelli
d’Italia Giorgia Meloni a margine di un flash mob a Catania –
perché io leggo solo di presunte divaricazioni, competizioni,
uno contro l’altro. Capisco che compatti facciamo paura, ma
nelle questioni fondamentali abbiamo sempre dimostrato di
esserci”.

Precedentemente un incontro fra i tre era stato previsto in
piazza Duomo, poi rinviato per motivi di sicurezza. Obiettivo,
esprimere il sostegno degli alleati del centrodestra al
segretario della Lega.

La Lega si stringe attorno al suo “capitano” a poche ore
dall’udienza preliminare sul caso Gregoretti, ma la cosiddetta
Pontida catanese non riesce. Il piazzale del porto, dove è
stato allestito il palco con la gigantografia ‘Processate
anche me!’, non si riempie. Ufficialmente è l’emergenza Covid
a imporre numeri ristretti per evitare le folle tipiche del
partito. Di fatto ad ascoltare il loro leader, intervistato
sul palco da Maria Giovanna Maglie, ci sono parlamentari,
amministratori, attivisti. Sventolano bandiere azzurre con la
scritta ‘Processate anche me!’ e il tricolore. Di certo domani
Salvini si gioca tanto: l’ex ministro dell’Interno rischia
fino a un massimo di 15 anni per sequestro di persona nei
confronti dei 131 migranti che rimasero quatto giorni sulla
nave militare italiana Gregoretti, prima di poter sbarcare il
31 luglio 2019. Ma rispetto all’ipotesi di chiedere il
giudizio abbreviato, nega categoricamente e anzi, a margine
del palco, sentenzia: “Non ci sarà proprio un processo”.
Durante l’intervista ripete ostinatamente il mantra della
tranquillità: “Stanotte dormirò sereno, c’è qui la mia
compagna. Il rosario ce l’ho in tasca, ma lo tengo per me”.

Ammette che “questo 3 ottobre me lo ricorderò comunque vada”,
ma insiste: “Sarei preoccupato se avessi la coscienza sporca,
ma ho fatto solo il mio dovere”. Ma la posta in gioco è alta e
infatti rimane ancora avvolta nel mistero la linea che Salvini
terrà domani nell’udienza di Catania, città peraltro che si
presenterà blindata. “Non parlerò’ davanti al Gup. Io sono
tranquillo e penso di avere fatto il mio dovere, ho totale
fiducia nella giustizia italiana”, afferma poco prima di
salire sul palco. Parole che necessitano però di una
precisazione serale attraverso il suo staff: “solo domani
Matteo Salvini deciderà se e quando parlare davanti al giudice
e maturerà le proprie decisioni riguardo l’udienza
preliminare”, puntualizzano fonti della Lega. Nello stesso
giorno in cui Lampedusa ricorderà le 368 persone affondate nel
Mediterraneo nel più tragico naufragio del 2013, a Catania il
giudice per le indagini preliminari dovrà decidere se
prosciogliere o rinviare a giudizio l’ex vicepremier per
un’accusa che la procura catanese ha chiesto di archiviare ma
che il tribunale dei ministri ha sostenuto. Fino al sigillo
finale messo dal Senato il 12 febbraio scorso, chiedendo che
il ‘capitano’ della Lega andasse a processo. Gli viene
contestata la gestione degli sbarchi dalla Gregoretti a una
ventina di giorni dai “pieni poteri” chiesti agli italiani
come uno tsunami, la sera del 9 agosto. Salvini sottolinea
anche che la sua vicenda potrebbe essere un brutto precedente:
“Non so se è la prima volta che in Europa che un ex ministro è
processo non per reati economici, ma per un’azione di
governo”. Invoca quindi “una riflessione su qual è il confine
tra l’azione di governo e quella della magistratura. Domani
potrebbe andare a processo il ministro della Scuola, dei
Trasporti o del Lavoro”, osserva. Di certo non dimentica il
‘tradimento’ degli ex alleati 5 Stelle che un anno prima, per
il caso simile dei migranti a bordo della nave Diciotti, lo
‘salvarono’ in Senato negando l’autorizzazione a procedere.
“Gli altri cambiano idea nel nome della poltrona? Peggio per
loro”, taglia corto. Differenze soprattutto con il resto del
centrodestra che ha espresso apertamente il sostegno a
Salvini. In effetti la leader di Fratelli d’Italia Giorgia
Meloni e il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani
vengono a Catania ma non in piazza. Entrambi saranno vicini a
Matteo ma nessun intervento dal palco al porto, dove dalle 10
è prevista una maratona oratoria prima e dopo l’udienza clou.
“E’ un nostro solido alleato – ribadisce Meloni da Agrigento –
Ma ci siamo anche e soprattutto per difendere un principio
sacrosanto: un ministro che fa quello che la maggioranza degli
italiani gli ha chiesto di fare, non può essere processato per
questo”. Il leghista non fa alcun accenno agli alleati e
denuncia invece la contromanifestazione organizzata domani, a
poca distanza dal tribunale, da centri sociali e a cui ha
aderito il Pd. Quindi rivolgendosi ai giornalisti ricorda:
“Domani la Lega non ha organizzato nessuna manifestazione
davanti al tribunale, mai mi sarei permesso di andare a
occupare il libero e legittimo lavoro della magistratura e mi
spiace che lì ci sia un partito che di democratico ha solo il
nome e va in piazza augurando galere”.
Roma, 15mila studenti di 640
classi per Restart Europe
Si è svolta oggi a Roma Restart Europe, una corsa a cronometro
individuale di 1 km con partenze scaglionate ogni 30 secondi,
organizzata dalla Rappresentanza in Italia della Commissione
Europea e dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera
(FIDAL) nell’ambito della Settimana europea dello sport.
Restart Europe ha voluto lanciare un messaggio positivo di
ripartenza malgrado l’emergenza COVID-19, invitando tutti a
rimanere fisicamente attivi e ad abbracciare stili di vita
sani.
Ad aggiudicarsi la prima posizione è statol’atleta Chris Della
Fiorentina (Esercito Sport e Giovani) con il tempo di 2’39‘’4,
seguito da Paolo Incelli (Atletica Tiburtina) con 2’42’’ e da
Lorenzo Dentale (IC Guicciardini) che ha tagliato il traguardo
in terza posizione completando la gara in 3’03’’. È stata
invece Agnese Lo Bosco (Acsi Italia Atletica) con il tempo
3’01’’ a pari merito con Anna Maria Norante (Esercito Sport e
Giovani) a conquistare la prima posizione nella gara
femminile, seguite da Giulia Riccardi che ha completato la
gara in 3’30’’9.

La corsa a cronometro non è stata l’unico appuntamento di
sabato 3 ottobre. Sempre al Pincio sono state organizzate per
i partecipanti una serie di lezioni di fitness (tonificazione,
funzionale, difesa personale femminile, aerobica, Zumba e
discipline olistiche).

Restart Europe si inserisce nell’ambito della Settimana
europea dello sport, l’iniziativa lanciata nel 2015 dalla
Commissione europea con l’hashtag #BeActive, che anche
quest’anno ha coinvolto l’Italia insieme a 42 Paesi UE ed
extra UE.

Nel nostro Paese, Rappresentanza e FIDAL hanno organizzato 5
webinar tematici, rivolti ai ragazzi delle scuole primarie e
secondarie di tutta Italia, ispirati alle lettere della parola
“SPORT”: Salute, Perseveranza, Obiettivi, Resilienza, Tenacia.
Inoltre, il 30 settembre un sesto webinar ha consentito ai
bambini delle scuole primarie di sperimentare una sessione di
training online, diretta dal tecnico federale FIDAL Giorgio
Ripamonti.

In totale hanno partecipato oltre 15mila studenti di 640
classi. I webinar hanno visto la partecipazione di
rappresentanti delle istituzioni europee, delle federazioni
sportive e di grandi campioni olimpici, tecnici ed esperti del
mondo dello sport come Andrew Howe, Fabrizio Donato, Davide
Re, Margherita Granbassi, Andrea Lucchetta e Mauro Berruto,
che hannoportato le loro testimonianze con l’obiettivo di
sensibilizzare i ragazzi sull’importanza e sui benefici
dell’attività fisica e dello sport per il benessere
psicofisico e per la crescita personale.

Bracciano,                  lungolago.                   E’
svolta   per   le  attività
ricettive:   una   variante
urbanistica per nuove aree
BRACCIANO (RM) – L’Amministrazione di Bracciano guidata dal
Sindaco Armando Tondinelli ha intrapreso l’iter di
riqualificazione urbanistica sul lungolago individuando nuove
aree destinate alle strutture ricettive al fine di valorizzare
e qualificare l’offerta turistica.

Una vera e propria rivoluzione per il lungolago che negli anni
è diventato meta di abusivismo incontrollato che un reale
progetto di valorizzazione del territorio e tutela
del’ambiente.

Il primo atto d’indirizzo politico è
stato già fatto

Si tratta di una delibera propedeutica all’approvazione di una
variante urbanistica per l’individuazione di nuove aree da
destinare a strutture ricettive. È stato dato mandato al capo
area Lavori Pubblici Urbanistica Edilizia Ambiente e
Territorio di espletare tutti gli atti necessari per poter
approvare in tempi brevi questa variante, compresa la nomina
di un tecnico qualificato dedicato al completamento dell’iter
amministrativo.

Si tratta di una delibera di estrema importanza perché diretta
alla promozione dello sviluppo delle attività turistiche e
ricettive valorizzando e rendendo maggiormente fruibili le
aree del territorio comunale lungo le coste del lago:
“Quest’azione – ha detto il Sindaco di Bracciano Armando
Tondinelli – è tesa a tutelare e garantire i principi del
recupero, riqualificazione e valorizzazione del paesaggio,
anche al fine di recuperare le aree compromesse ma dotate di
vocazione turistica. Solo attraverso una riqualificazione
urbanistica si potrà riordinare un ambiente dove attualmente
ci sono poche e confuse regole che frenano un turismo di
qualità. Finora, le amministrazioni che ci hanno preceduto
hanno soltanto chiacchierato e affossato il lungolago, noi
abbiamo virato per invertire questo modus agendi della vecchia
politica e anche in questo caso puntiamo a Bracciano e ad una
riqualificazione concreta del turismo. Grazie a questa
variante riusciremo a dare una risposta ai residenti,
visitatori e turisti e ai gestori delle strutture ricettive
che da troppi anni attendono che un’amministrazione comunale
li accompagni in maniera ordinata e tesa alla tutela e giusto
sviluppo del territorio verso quel salto qualitativo turistico
necessario per una città come Bracciano”.
Simeone    (FI):   “Chiusura
notturna   dei   pat  scelta
ingiustificata.   Presenterò
interrogazione a Zingaretti:
bisogna     aumentare     il
personale, non sguarnire i
servizi sui territori”
“Trovo ingiustificata e priva di buon senso l’ordinanza
dell’Asl di Latina che dispone la chiusura dei punti di
assistenza territoriale (ex PPI) nelle ore notturne. Per
questa ragione presenterò già nei prossimi giorni
un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti e
all’assessore D’Amato. La scelta del manager Casati va nella
direzione opposta rispetto a quella necessaria. L’obiettivo
dovrebbe essere quello di aumentare l’offerta sanitaria
territoriale, a cominciare dal potenziamento del personale
nelle nostre strutture. La fase emergenziale che stiamo
vivendo dovrebbe indurre i vertici dell’azienda sanitaria a
chiedere un incremento di medici ed infermieri nelle strutture
ospedaliere e territoriali, invece con questa disposizione di
fatto la prima conseguenza sarà quella di sguarnire i
servizi. La chiusura dei Pat nelle ore notturne peraltro ha
provocato un’inevitabile dura reazione da parte dei sindaci di
Cori, Sezze, Sabaudia, Gaeta e Minturno che hanno chiesto al
direttore generale dell’Asl di rivedere la propria posizione.
Concordo con i sindaci di queste realtà soprattutto sulla
necessità di impiegare le risorse sull’aumento di personale e
posti letto per migliorare l’offerta sanitaria. Salvaguardare
servizi e prestazioni indispensabili a garantire il rispetto
del diritto alla cura per i nostri cittadini è un obiettivo
che deve vederci tutti sullo stesso fronte. Su questo punto
non ci possono essere divisioni o differenze di colore
politico”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone,
capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e
presidente della commissione Sanità, politiche sociali,
integrazione sociosanitaria e welfare
Usa, ricoverato Donald Trump:
positivo al Covid-19
Donald Trump in ospedale respira senza bisogno dell’ossigeno e
viene curato con il remdesivir, un farmaco anti-virale che è
stato usato con successo contro il virus Ebola: lo rende noto
il medico personale del presidente americano, Sean Conley in
un breve ‘memorandum’ per la stampa.

“Sta andando bene, credo. Grazie a voi tutti, CON
AFFETTO!!!”: è il tweet del presidente Usa Donald Trump
dall’ospedale Watter Reed, dov’è ricoverato.

Twitter ha annunciato che rimuoverà i tweet che “desiderano o
augurano la morte, gravi lesioni fisiche o malattie letali a
chicchessia“, dopo l’ondata di cinquettii ‘funebri’ contro il
presidente Usa Donald Trump, ora che è ricoverato in ospedale
per il Covid-19. Gli autori dei post che violano la policy
della piattaforma social non saranno tuttavia sospesi.

Il   presidente     ha   lasciato    la   Casa    Bianca    in
elicottero, camminando da solo, senza alcuna assistenza, e
indossando la mascherina. Ha salutato i reporter ma senza
rispondere ad alcuna domanda prima di salire sull’elicottero .
La First Lady Melania rimane in quarantena, ha tosse e mal di
testa. Cancellata la tappa elettorale in Florida, gli altri
eventi rinviati o virtuali.

“Il presidente continuerà a lavorare dall’ospedale'”, ha
assicurato la portavoce Kaleygh McEnany. Il presidente “resta
affaticato ma di buon umore” ed è sottoposto ad una terapia
sperimentale di anticorpi sintetici ritenuta incoraggiante”,
ha reso noto il suo medico personale Sean Conley, mentre
alcuni media hanno riferito che ha la febbre. La first lady
invece ha “tosse leggera e mal di testa”. Era stato lo stesso
Trump giovedì in tarda serata ad informare via Twitter il
mondo del suo contagio, un paio d’ore dopo aver annunciato di
essersi sottoposto al test insieme a Melania e di essere in
quarantena in attesa dei risultati del tampone. Un controllo
deciso dopo il contagio contratto molto probabilmente da Hope
Hicks, la fedelissima consigliera che segue come un’ombra il
presidente, in questi ultimi giorni ovunque, anche a bordo
dell’Air Force One. A un mese dal voto per le presidenziali si
tratta di una notizia shock che scuote l’America e fa
immediatamente tremare i mercati, gettando un’ombra sulla
parte finale della campagna elettorale, ora seriamente a
rischio.

La campagna del candidato dem alla Casa Bianca Joe Biden sta
rimuovendo temporaneamente gli spot negativi sul presidente
Donald Trump dopo la diagnosi della positività al Covid-19. La
campagna del tycoon, però, non farà altrettanto. “Joe Biden –
ha spiegato il portavoce della campagna di Trump, Tim Murtaugh
– ha usato venerdì il suo comizio in Michigan per attaccare
ripetutamente il presidente sulla previdenza, sull’economia,
sull’occupazione ed ora vuole il merito di essere magnanimo?”.

Il presidente, 74 anni, “è in grado di continuare a portare
avanti i suoi compiti senza alcuna interruzione”, ha subito
fatto sapere il suo medico personale. “E’ al lavoro e resterà
al lavoro”, ha assicurato il capo dello staff della Casa
Bianca Mark Meadows. I suoi sintomi sono leggeri – il
messaggio fatto filtrare fin dall’inizio dall’entourage del
presidente – e lasciano sperare in una rapida ripresa. Ma nel
frattempo il vicepresidente Pence, a sua volta immediatamente
testato e risultato negativo, è stato messo in preallerta, nel
caso in cui la situazione dovesse improvvisamente precipitare.
Confermato per ora il suo primo ed unico duello tv con la
candidata vicepresidente Kamala Harris, mercoledi’ prossimo in
Utah. Inevitabilmente saltati per il momento tutti gli
appuntamenti elettorali delle prossime ore, quando il
presidente era atteso ad un evento al Trump Hotel di
Washington e poi nello Stato chiave della Florida. Di fatto
una sospensione della campagna per la rielezione che a questo
punto non si sa quando e se mai potrà riprendere normalmente,
a partire dalla partecipazione ai prossimi dibattiti
presidenziali del 15 ottobre a Miami e del 22 ottobre a
Nashville. Con il leader dei senatori repubblicani, Mitch
McConnell, che ha avanzato l’ipotesi di dibatti presidenziali
da remoto.

Intanto alla Casa Bianca quella tra giovedì e venerdì è
stata una notte di angoscia e di paura, nel timore di scoprire
un vero e proprio focolaio al suo interno. Ma con il passare
delle ore la preoccupazione si è attenuata, con i test
risultati negativi per tutti quelli che in questi ultimi
giorni sono stati vicini a Hope Hicks e alla coppia
presidenziale: non solo il vicepresidente Pence e la moglie,
ma anche Ivanka Trump e il marito Jared Kushner, e i ministri
della Giustizia William Barr e del Tesoro Steve
Mnuchin. Negativo anche Barron, il figlio quattordicenne di
Donald e Melania che vive con loro nella East Wing della
residenza presidenziale. Positivo solo un reportet e un membro
dello staff che appartiene alla parte più bassa dell’area
media. Ma ad essere controllato è stato anche Joe Biden, che
martedì sera ha condiviso lo stesso palco col presidente nel
primo duello tv in Ohio: il candidato democratico, 77 anni, è
risultato negativo, così come sua moglie Jill e la sua running
mate Kamala Harris. Biden, che dopo gli insulti di martedì
sera ha inviato gli auguri di pronta guarigione a Trump, può
quindi proseguire tranquillamente la sua campagna elettorale,
che lo vede impegnato in Stati chiave e in bilico come il
Michigan. “Con il virus non bisogna fare i duri ma portare la
mascherina e seguire tutte le altre raccomandazioni delle
autorità sanitarie”, ha detto aprendo un comizio a Gran
Rapids. La positività di Trump, ha aggiunto, è un “monito
corroborante a tutti noi che dobbiamo prendere il virus
seriamente”.

Si cerca ora di ricostruire come siano andate le cose. Secondo
quanto riportano alcuni media, citando fonti vicine alla
campagna elettorale di Trump, la Casa Bianca sapeva della
positività di Hicks già da mercoledì sera, tanto che quel
giorno di ritorno da un comizio in Minnesota la consigliera
avrebbe viaggiato in una cabina separata dell’Air Force One,
uscendo poi dalla parte posteriore dell’aereo una volta
arrivati alla base di Andrews. Nonostante ciò Trump non si è
messo subito in quarantena, ma è volato il giorno dopo in New
Jersey per partecipare a un evento per la raccolta fondi. E’
lì che avrebbe accusato i primi sintomi, con raffreddore e
qualche colpo di tosse. La decisione di sottoporsi al test,
quindi, solo dopo il rientro in tarda serata alla Casa Bianca.
Certo, non era questa la ‘October surprise’ in cui sperava il
presidente americano per imprimere una svolta alla sua
campagna durante il rush finale verso il 3 novembre. Saranno i
prossimi giorni a dire se The Donald riuscirà ancora una volta
a riemergere da una situazione da incubo.

“Lockdown Italia – visto
dalla stampa estera”: la
prima sintesi visiva del
blocco per pandemia
ROMA – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e la
sindaca di Roma, Virginia Raggi, sono intervenuti ad una
anticipazione della mostra fotografica “Lockdown Italia –visto
dalla stampa estera”, in visione parziale, come ”un omaggio
dalla stampa estera al popolo italiano che ha affrontato la
crisi da Covid-19 con grande coraggio e senso di solidarietà”
come ha dichiarato la presidente dell’Associazione della
Stampa estera in Italia, la statunitense Patricia Thomas.

La presidente ha espresso apprezzamento e lodi per gli
italiani che, quasi tutti, hanno saputo rispettare regole e
prescrizioni, che hanno subito danni, lutti e contagio con
dignità ed abnegazione, costituendo quasi un esempio per tanti
altri paesi.

Proseguendo, la Thomas ha ringraziato la sindaca Raggi per
aver promosso la disponibilità dei Musei Capitolini ad
ospitare la mostra, costituita da 80 foto di 30 fotografi di
11 Paesi, a partire dall’8 ottobre fino al 1° novembre,,
ringraziando Conte per il suo intervento anche come autore
della prefazione al catalogo della mostra stessa. A sua volta,
il Presidente Conte ha espresso parole di ringraziamento e
plauso “anche per aver offerto la disponibilità di questa
testimonianza con un lavoro accurato ed anche rischioso perché
mi rendo conto che alcune di queste fotografie testimoniano la
presenza sui luoghi dove c’era un elevato rischio di contagio.
Si tratta di una preziosa testimonianza per noi italiani, ed
anche per il mondo, di quel che abbiamo vissuto perché è una
mostra che, come è stato ricordato, ha anche la peculiarità di
essere la prima nel mondo su questa pandemia e quindi
occasione per ripercorrere con il colore ed il chiaro nitore
delle immagini quel che è stato e quel che abbiamo fatto per
avere sempre maggiore consapevolezza di quello che abbiamo
realizzato pur se ancora abbiamo molto da fare; siamo ancora
nel vivo di una pandemia e   non si deve abbassare la guardia”.

Conte ha sottolineato che le sfide non sono affatto finite   ed
è “ veramente dal dopoguerra ad oggi la sfida più grande che
ci riguarda, che ci tocca e ci coinvolge in tutti gli aspetti
della vita sociale, economica e culturale però io credo che
questa pandemia, nonostante il dolore e le drammatiche
conseguenze, ci impone adesso di perseguire una ripresa
sociale ed economica e di migliorare quelle che sono state le
condizioni di vita perché questa è l’occasione per
interrogarsi, reinventarsi, e per cercare di farlo nel modo
migliore”. Ha infine ringraziato per questa occasione
“illuminando con queste ‘luci’ un periodo buio e drammatico
della vita italiana “.

La sindaca Raggi, firmando il libro degli ospiti, ha
commentato essersi trattato di un “anno inimmaginabile,
emozioni, dolori, predite, drammi ma…una umanità che resiste e
rinasce”. E ha ringraziato i corrispondenti dei media esteri
“per esser stati in prima linea ed aver fermato gli istanti
che rimarranno indelebili nella nostra memoria e monito per il
futuro”.
Poste Italiane: aperto a Roma
il      primo      sportello
sperimentale per persone con
disabilità uditiva
E’ operativo da oggi, presso l’ufficio postale Roma 70 in via
Collatina 73/77, il primo sportello sperimentale dedicato alle
persone con disabilità uditiva operativo sul territorio della
Capitale.
La sperimentazione del progetto prevede l’utilizzo di
personale in grado di esprimersi nella lingua italiana dei
segni sia per tutte le attività di sportello, come il
pagamento dei bollettini e l’invio di corrispondenza e pacchi,
sia per quelle della sala di consulenza.

Lo sportellista a disposizione della clientela con disabilità
uditiva presso l’ufficio di via Collatina è Luigi Musacchio:
28 anni, laureato in Scienze Motorie allo IUSM, assunto a 25
anni in Poste Italiane come operatore di sportello. Luigi
Musacchio è molto attivo e protagonista anche nella sua vita
privata: attualmente è un atleta della Nazionale italiana
Federazione Sport Sordi di beach volley e ha partecipato a
eventi sportivi importanti come le Deaflympics (Olimpiadi dei
Sordi). Prima di entrare in Poste Italiane è stato per cinque
anni anche allenatore di squadre giovanili di pallavolo.

“Sono sordo dalla nascita ma avendo seguito l’approccio
“oralista” – precisa Luigi – ho imparato a parlare e riesco a
comprendere le persone attraverso la loro espressione verbale
e dalla lettura delle labbra. Per questo motivo, in questi tre
anni di servizio a sportello non ho mai avuto nessuna
difficoltà a relazionarmi e a svolgere normalmente il mio
lavoro. L’unica piccola richiesta, che in questo particolare
periodo di emergenza Covid è quello di segnalare ai clienti
che non mi conoscono, è di abbassare la mascherina per
consentirmi di leggere il labiale. Le protezioni in plexiglass
che l’Azienda ha installato in tutti gli uffici, consentono di
praticare tale soluzione in sicurezza, limitandola al solo
tempo necessario per comprendere le richieste del cliente.
Possiedo comunque anche una buona conoscenza della Lingua dei
Segni che mi è molto utile per comunicare con la clientela che
utilizza questo tipo di comunicazione visivo-gestuale.”

Oltre a questo primo sperimentale sportello dedicato agli
audiolesi, Poste Italiane ha dimostrato con una molteplicità
di iniziative di essere sensibile ai temi e alle persone con
disabilità, come la progettazione e la realizzazione degli
uffici postali di nuova generazione dove non solo si è operato
per eliminare le barriere architettoniche ma si è fatto
ricorso a tecnologie e sistemi capaci di offrire pari
opportunità di accesso anche alle diverse abilità.

“Sono veramente soddisfatto di essere stato scelto per questa
iniziativa – ha aggiunto Luigi – e ho dato già notizia a molti
miei amici e soprattutto a chi è nella condizione di aver
bisogno di un interlocutore che comprenda e parli la Lingua
dei Segni. Nella mia esperienza triennale in questo ufficio,
ho servito molti clienti con problemi di udito i quali mi
hanno raccontato in diverse occasioni le loro difficoltà:
hanno bisogno di qualcuno che dia loro le informazioni con i
giusti mezzi per poterle comprendere pienamente. La comunità
degli audiolesi è veramente vasta e sicuramente questo tipo di
risposte sono dei segnali importanti che vengono accolti
sempre in modo positivo.”
Gestione Salone del Libro di
Torino:    Piero     Fassino
rinviato a giudizio
L’ex sindaco di Torino Piero Fassino è tra i rinviati a
giudizio nel procedimento sulla vecchia gestione del Salone
del Libro. Il processo si aprirà il 17 maggio 2021. L’udienza
preliminare, che riguardava in tutto 29 imputati, è terminata
ieri.
Sono 17, con Piero Fassino, le persone rinviate a giudizio dal
Gup Ersilia Palmieri al termine dell’udienza preliminare del
procedimento sulla vecchia gestione del salone del libro di
Torino. La decisione del giudice riguarda, fra gli altri anche
l’ex assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi e l’ex
patron della kermesse Rolando Picchioni. Rispetto
all’impostazione della procura ci sono stati dei
proscioglimenti su alcuni capi d’accusa.

Venezia, pericolo acqua alta:
si alzano le barriere del
Mose
Il Mose si è alzato stamane per la prima volta per proteggere
Venezia dall’acqua alta, prevista con un picco di 125-130
centimetri Le operazioni sono iniziate al primo mattino, con
la laguna chiusa al traffico marittimo, Le barriere sono
emerse regolarmente dall’acqua, e ora stanno ‘sbarrando’ alle
tre bocche di porto il flusso tra il mare e la laguna. Su
Venezia le condizioni meteo marine sono in peggioramento, e
soffia un vento di scirocco tra 30-40 km/h.
Regione Lazio, l’ex M5s Marco
Cacciatore aderisce a Europa
Verde: “il movimento non
esiste più”
«Sono fuoriuscito dal M5S perché portavo avanti un programma
che nei contenuti somigliava alle istanze ecologiste da sempre
portate sostenute dai Verdi ma hanno prevalso i bastoni tra le
ruote che mi sono stati messi, specie nel rapporto con Roma
Capitale». A parlare è Marco Cacciatore, Presidente della
Commissioni regionale Rifiuti, Urbanistica e Politiche
abitative. Si scrolla di dosso l’identità grillina, ormai
consunta, ed entra in Europa Verde.

Il passaggio ufficiale giovedì mattina, 1 ottobre, nella
conferenza stampa indetta di fronte all’Hotel Nazionale in
Piazza Montecitorio. «La riuscita di molte delle mie
iniziative», ha dichiarato Cacciatore, «è dovuta anche al
lavoro svolto dai Verdi in passato. Continuerò a portare in
Regione Lazio il colore verde, i temi della giustizia
ambientale e della giustizia sociale benché la mia
collocazione non cambi».

Lo strappo lo scorso giugno, «il MoVimento non esiste più»,
aveva tuonato anche ai microfoni de L’Osservatore d’Italia,
«la deriva è iniziata con l’elezione di Virginia Raggi.
Rispetto al programma con cui si è presentata agli elettori,
questi anni in Campidoglio sono stati un fallimento. Non solo
non sono riusciti a portare a termine gli obiettivi, ma in
molti casi – su tutti i rifiuti – non ci hanno neanche provato
e non hanno mai dato ascolto né alla base né, ancor più grave,
ai loro stessi Municipi». Una bordata micidiale. «La raccolta
differenziata, secondo il programma, doveva essere al 70%
entro il 2021, al momento siamo al 47% per i più ottimisti. Il
quasi-fallimento di AMA, che avrebbe aperto, anzi continua a
poter aprire le porte ad Acea, con ingenti partecipazioni
private».

Poi la storia della discarica di Monte Carnevale, la goccia
che ha fatto traboccare il vaso. «Sono passati a “mai più
discariche a Malagrotta” alla scelta di quel sito, sul quale
dopo aver depositato un esposto a tutela della cittadinanza,
che sollevava perplessità per atti tanto comunali quanti
regionali, manifestando preoccupazione sul fatto che
casualmente il sito fosse divenuto di proprietà di uno dei più
grandi monopolisti privati nel settore delle discariche, il
sottoscritto è stato sospeso dal M5S». E, infine,
l’emendamento sull’ATO a sé stante di Roma, anch’esso
fortemente osteggiato dal M5S – e non se ne capiscono le
ragioni -, ripreso dall’assessore Valeriani e approvato
insieme al “Piano Rifiuti” dal Consiglio regionale agli inizi
di agosto.

L’adesione ai Verdi rappresenta un passaggio naturale,
l’incontro tra esperienze diverse ma con lo stesso comune
denominatore, «che può e deve proiettarsi dal livello locale e
regionale a quello nazionale ed europeo», ha proseguito
Cacciatore nella conferenza stampa, «serviva in Consiglio un
soggetto ecologista, che rappresenta la continuazione della
mia traiettoria». Dal palco invita la base ambientalista del
MoVimento «a guardare all’alternativa che Europa Verde saprà
costruire nel panorama politico nazionale», e chiarisce che
non sosterrà automaticamente la maggioranza di centrosinistra
in Consiglio regionale: «sono sempre stato disponibile al
dialogo e continuerò ad esserlo su temi e obiettivi per il
territorio. Non sarò disponibile a votare atti che cedono
troppo spazio a logiche di profitto».

«Do il benvenuto a Marco Cacciatore», sono state le parole di
Angelo Bonelli, Coordinatore dell’esecutivo nazionale dei
Verdi, «la sua adesione testimonia una volta di più come, nel
M5S, la stella dell’ambiente sia ormai spenta. La sua è
un’entrata dal valore altamente simbolico dal punto di vista
politico: attraverso la sua scelta, facciamo appello alle
elettrici e agli elettori del M5S affinché possano trovare in
Europa Verde una casa comune». «In questi anni, Cacciatore è
stato punto di riferimento per tante battagli ambientaliste»,
ha aggiunto Filippo Zaratti, Coordinatore nazionale di Europa
Verde, «dall’ampliamento del Parco dell’Appia Antica che i
Verdi avevano promosso, alla questione della discarica di
Monte Carnevale, su cui è stato inflessibile. Oggi si apre una
fase importante nella costruzione di una forza ecologista
aperta, radicata nel territorio e punto di riferimento per
uomini e donne che vogliono prendersi cura dell’ambiente nella
nostra regione. L’adesione di Marco Cacciatore rafforzerà
queste istanze anche in un rapporto dialettico con la Giunta
Regionale». Per il portavoce dei Verdi nel Lazio Nando
Bonessio, «le azioni già svolte da Marco Cacciatore in
Consiglio Regionale del Lazio sono ottimi biglietti da visita,
ma, con l’arrivo dei fondi europei per la ripresa, ci saranno
tanti progetti da sostenere per puntare sulla conversione
ecologica dei modelli economici e produttivi: in questo,
l’attuale maggioranza regionale, non potrà fare a meno
dell’esperienza di Marco».
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