PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - 2016/19 Aggiornato a.s. 2018/19 - Istituto Comprensivo ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Scuola dell’ Infanzia - Primaria - Secondaria di I grado Comuni : Borca di Cadore - Cibiana di Cadore - Cortina d’Ampezzo San Vito di Cadore - Vodo di Cadore Codice fiscale: 81002110252 Codice meccanografico: blic81800l Codice per la fatturazione elettronica: UF7P72 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/19 Aggiornato a.s. 2018/19 Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'Istituto, l'ispirazione culturale, pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle attività, che traggono origine dall'atto di indirizzo del Dirigente Scolastico e vengono declinate dal Collegio dei Docenti, dal Consiglio di Istituto, dai Consigli di classe, interclasse ed intersezione. 1 1
VISION DELL’ISTITUTO: “ E’ meglio una testa ben fatta, che una testa ben piena”. (Michel Eyquem de Montaigne/Edgard Morin) MISSION DELL’ISTITUTO: Favorire lo sviluppo di “teste ben fatte”, lavorando attraverso lo sviluppo delle competenze di cittadinanza europee, il potenziamento del pensiero divergente e il raggiungimento dell’autonomia personale 2 2
INDICE INDICE 3 OGGETTO: ATTO D'INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 3 ATTO DI INDIRIZZO AL DSGA 7 FINALITA’ DELL’AZIONE EDUCATIVA 10 ANALISI DEL TERRITORIO 11 LE SCUOLE DELL’ISTITUTO 12 SCUOLA DELL’INFANZIA 13 SCUOLA PRIMARIA 16 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 18 SITUAZIONE DEI PLESSI E DELLE CLASSI 20 PERSONALE IN SERVIZIO 21 SOLUZIONI ORGANIZZATIVE 24 ORGANIGRAMMA a.s. 2018/19 26 PIANO DI MIGLIORAMENTO DI ISTITUTO ( P.D.M.) 34 FABBISOGNO DI RISORSE UMANE, INFRASTRUTTURE E MATERIALI 35 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE P.N.S.D. (commi 56-59) 36 PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE 38 ACCOGLIENZA E CONTINUITA’ 40 ORIENTAMENTO 41 SCELTE FORMATIVE E CURRICOLO DI ISTITUTO 42 LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO 43 INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 44 ALUNNI STRANIERI 48 VALUTAZIONE 49 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA E ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’ I.R.C. 53 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 54 AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA 58 ESAMI DI STATO 59 PROVE INVALSI 61 VALUTAZIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 62 RACCORDO CON LE FAMIGLIE 65 PROGETTUALITA’ DI ISTITUTO 66 INTEGRAZIONE TRA SCUOLA E TERRITORIO 69 MACRO AREE PROGETTUALI 71 ELENCO ATTIVITA’/PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA /PRIMARIA/ SECONDARIA 72 OGGETTO: ATTO D'INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO AL CDU PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA EX ART. 1, C. 14, LEGGE N. 107/2015. 3 3
IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il D. Lgs. n. 297/1994 "Testo Unico" delle disposizioni legislative in materia di Istruzione; VISTO art. 21 della L. n. 59/1997 che ha introdotto l'autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; VISTO il D.P.R. n. 275/1999; Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 VISTO l'art. 25 del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3 "Norme generali sull'Ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche" che attribuisce al Dirigente Scolastico quale garante del successo formativo degli alunni autonomi poteri di direzione di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l'esercizio della libertà di insegnamento intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni VISTO il Decreto Legge 25 GIUGNO 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2009, n. 133 recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria VISTO CCNL Comparto Scuola; VISTO il D.RR. n. 89/2010 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma deN'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. VISTO il D.M. 7 Ottobre 2010, n. 211 Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.». VISTA la Legge n. 107 del 13.07.2015, recante la "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti" che attribuisce al Dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola. CONSIDERATO che le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla valorizzazione dell'autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del Piano dell'offerta formativa triennale; PRESO ATTO che l'art. 1 della predetta Legge, ai commi 12-17, prevede che: - il Piano triennale dell'Offerta Formativa venga predisposto dalle istituzioni scolastiche, entro il mese diottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico; - il Piano deve essere elaborato dal Collegio dei docenti - il Piano è approvato dal Consiglio d'istituto; - il Piano viene sottoposto alla verifica dell'USR per accertarne la compatibilità con i limiti d'organico assegnato e, all'esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; - il Piano è rivedibile annualmente; - una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. TENUTO CONTO - delle risultanze del processo di autovalutazione e delle criticità emerse nel Rapporto di Autovalutazione (RAV); - delle riflessioni emerse sui risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale; TENUTO CONTO, altresì, - in un'ottica di gestione condivisa, di dialogo e confronto sereno con tutte le componenti coinvolte - dei criteri formulati negli anni precedenti dal Consiglio d'istituto CONSIDERATE le iniziative promosse negli anni per l'innovazione metodologico-didattica e per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento relativamente all'utilizzo della LIM nella didattica, le iniziative promosse in tema di Disturbi specìfici dell'Apprendimento, Bisogni educativi speciali; EMANA il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti. Il PTOF, documento con cui l'istituzione scolastica dichiara all'esterno la propria identità, dovrà contenere il curricolo, le attività, l'organizzazione, l'impostazione metodologico- didattica, l'utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui si intendono realizzare gli obiettivi da perseguire. Il coinvolgimento e la collaborazione delle risorse umane di cui dispone l'istituto, la motivazione, il sistema organizzativo e il clima relazionale, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, la messa in atto di un modello operativo improntato al miglioramento continuo, chiamano in causa tutti, quali espressione della vera professionalità che va oltre l'esecuzione di compiti ordinari. Essi sono elementi indispensabili alla costruzione e implementazione di un Piano che non sia solo adempimento burocratico, ma reale strumento di lavoro in grado di valorizzare le risorse umane e strutturali, di dare senso ed indicazioni chiare ai singoli e all'istituzione nel suo complesso. 4 4
Il Collegio Docenti, pertanto, è chiamato ad elaborare ed aggiornare il Piano per il triennio. Ai fini dell'elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le seguenti indicazioni: • L'elaborazione del PTOF dovrà tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell'utenza. • L'Offerta Formativa dovrà articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle indicazioni nazionali, ma anche della visione e missione condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l'immagine del nostro istituto. Si ritiene necessario pertanto: • individuare i processi di costruzione del curricolo d'istituto verticale; • strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai livelliche obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell'esercizio del diritto-dovere all'istruzione. Da ciò la necessità di: 1. migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio; 2. superare la dimensione trasmissiva deN'insegnamento e modificare l'impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l'azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea; 3. evitare una gestione individualistica dell'insegnamento sfociante in un'autoreferenzialità che mal si concilia con le esigenze di trasparenza e di rendicontabilità cui le istituzioni scolastiche autonome sono chiamate. 4. monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali favorendone l'inclusione e il successo formativo; 5. individuare i criteri e i parametri al fine di uniformare le modalità di valutazione; 6. individuare modalità di monitoraggio delle fasi di realizzazione e di valutazione dei risultati dei progetti di ampliamento dell'offerta formativa; 7. coordinare le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; coordinare le attività delle Funzioni Strumentali al POF; 8. migliorare il sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie rispetto agli obiettivi perseguiti, alle modalità di gestione, ai risultati conseguiti; 9. promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all'interno dell'istituzione; 10. generalizzare l'uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; □migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; 11. migliorare l'ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); 12. sostenere formazione ed auto-aggiornamento per la diffusione dell'innovazione metodologico-didattica; 13. implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; 14. coordinare le diverse forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti; 15. operare per il miglioramento del sistema organizzativo e di comunicazione sia interna che verso l’esterno 16. promuovere lo sviluppo di un clima relazionale che miri ad ottimizzare il benessere psicofisico del personale docente e non docente 17. favorire la promozione delle competenze individuali specifiche del personale scolastico docente e non docente, motivandolo a implementare i propri personali “talenti nascosti”. L'offerta formativa sarà monitorata e rivista annualmente sulla base delle esigenze sopravvenute nel territorio. Il Piano dovrà pertanto includere: • l'offerta formativa; • il curricolo verticale; • i regolamenti e quanto previsto dalla Legge n. 107/2015 al comma 7 relativamente alle priorità e ai traguardi che l'Istituto delineerà come caratterizzanti la propria identità, nonché le iniziative di formazione per gli studenti (Legge n. 107/15 comma 16) e le attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12); • la definizione delle risorse occorrenti per l'attuazione del PTOF; • i percorsi formativi e le iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29); • le azioni per difficoltà e problematiche relative all'integrazione degli alunni stranieri e con italiano come L2; • le azioni specifiche per alunni adottati; • le azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale; • le azioni e le attività poste in essere con gli enti territoriali. 5 5
Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare: • gli indirizzi del Dirigente Scolastico e le priorità del RAV; • il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell'offerta formativa; • il fabbisogno di personale ATA ; • il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali; • il piano di miglioramento (riferito al RAV); • la pubblicazione e la diffusione dei risultati raggiunti. L'atto di indirizzo fa espresso riferimento ai commi della legge 107/2015 che si riferiscono al Piano Triennale dell'Offerta Formativa e che individuano anche il quadro e le priorità ineludibili. Il PTOF dovrà essere predisposto entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento e potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione annuale entro il mese di ottobre. Il Dirigente Scolastico ringrazia per la fattiva collaborazione che il Collegio vorrà esprimere nell'auspicio di un progressivo miglioramento della nostra scuola. 6 6
ATTO DI INDIRIZZO AL DSGA IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 ; VISTO il D.M. 6 aprile 1995, n. 190; VISTO l'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59; VISTO il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275; VISTO il D.lgs. 30 luglio 1999, n. 286; VISTO l'art. 19 del Decreto Interministeriale 1° febbraio 2001, n. 44; VISTO l'art. 25, comma 5, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 VISTA la Tab. A allegata al CCNL - Comparto scuola 2006-2009; RITENUTO necessario impartire al Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi le direttive di massima previste dal citato comma 5 dell'art. 25 del D.Lgs. 165/2001, al fine di porlo in condizioni di sovrintendere efficacemente, nell'ambito delle stesse, ai servizi generali e amministrativi di questa istituzione EMANA la seguente DIRETTIVA DI MASSIMA SUI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI PER L'ANNO SCOLASTICO 2017/18 Art. 1 - Ambiti di applicazione Le direttive di massima contenute nel presente atto si applicano esclusivamente alle attività di natura discrezionale svolte dal Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA) per organizzare i servizi generali e amministrativi di questa istituzione scolastica durante l'anno scolastico 2017/18. Esse costituiscono linee di guida, di condotta e di orientamento preventivo allo svolgimento di tali attività. Art. 2 - Organizzazione generale dell'istituzione scolastica L'istituzione scolastica costituisce una singola unità organizzativa, responsabile dei procedimenti amministrativi ad essa attribuita dalle norme vigenti. Le relative attività amministrative devono essere organizzate in tre aree operative: didattica, personale, affari generali. I servizi amministrativi devono essere organizzati in modo da eseguire entro i dovuti termini, senza necessità di ulteriori sollecitazioni, le attività previste dalla vigente normativa. A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, si richiamano qui il controllo quotidiano della casella di posta elettronica istituzionale e quella della PEC, l'invio delle visite mediche di controllo, la denuncia entro due giorni all'INAIL e alla P.S. di infortuni occorsi a dipendenti e alunni con prognosi superiore a tre giorni, la comunicazione telematica obbligatoria (COL) dell'instaurazione, trasformazione e cessazione di ogni rapporto di lavoro autonomo e subordinato, la predisposizione degli ordinativi di pagamento entro i termini stabiliti per non incorrere in more o penali di alcun genere. IL DSGA è individuato quale responsabile dell'istruttoria inerente ogni singolo procedimento amministrativo, ai sensi dell'art. 5, c. 1, della legge 241/1990, nonché dell'art. 10, c. 1, del D.M. 190/1995. 7 7
Il DSGA provvede a svolgere funzioni di coordinamento e promozione delle attività di competenza del personale ATA, nonché di verifica dei risultati conseguiti, nel rispetto delle direttive impartite e degli obiettivi assegnati. Il DSGA vigila costantemente sul regolare svolgimento delle funzioni e attività svolte dal personale ATA, al fine di assicurare l'unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza e in funzione delle finalità e degli obiettivi dell'istituzione scolastica, in particolare del POF. Deve riferire tempestivamente al Dirigente ogni fatto che possa configurare irregolarità, illecito o infrazione disciplinare. Art. 3 - Assegnazione degli obiettivi Ogni attività di pertinenza del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, deve essere svolta in piena aderenza alle attività previste nel POF, coerentemente alle finalità istituzionali della scuola, alle esigenze degli studenti, ai principi regolatori dell'autonomia scolastica. In particolare, sono obiettivi da conseguire: a) La funzionale organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale ATA. Tale obiettivo deve essere perseguito attraverso la redazione e la successiva attuazione del Piano delle attività, predisposto dal DSGA nel rispetto delle finalità e obiettivi della scuola contenuti nel POF e successivamente adottato dal Dirigente scolastico previa contrattazione integrativa di istituto ai sensi dell'art. 6, lett. i, del vigente CCNL. In tale piano devono essere analiticamente riportati i compiti assegnati ai singoli dipendenti e definita la distinzione tra attività di lavoro ordinario e di lavoro straordinario. L'organizzazione del lavoro dovrà tener conto delle esigenze dei diversi plessi, garantendo in ogni ora il controllo degli accessi all'edificio scolastico; la vigilanza sugli studenti nei corridoi e nei servizi igienici; lapulizia in tutti i corridoi, reparti, aule, palestre e laboratori; l' efficace svolgimento di tutte le attività amministrative; b) La razionale divisione del lavoro in base al profilo professionale dei dipendenti. La divisione del lavoro ai fini del perseguimento dell'efficacia, dell'efficienza e dell'economicità della gestione va effettuata attraverso la determinazione di carichi di lavoro aventi carattere di omogeneità Nella divisione del lavoro va tenuto conto dei profili di area del personale ATA (Tab. A del vigente CCNL scuola e dei diversi livelli di professionalità all'interno di ciascun profilo, pur nella previsione di un processo di omogeneizzazione e di accrescimento della professionalità, attraverso i previsti canali della formazione e dell'aggiornamento. L'attribuzione dei compiti operativi previsti dai diversi profili va condotta tenendo conto, per quanto possibile e ragionevole, sia dei desiderata dei dipendenti che di eventuali limitazioni nelle mansioni relative al profilo derivanti da certificazione rilasciata da Collegi sanitari dell'ASL competente per territorio. c) Il controllo costante delle attività svolte e dei carichi di lavoro, prevedendo la possibilità di rinforzare le varie aree operative con unità di personale prelevate da altre aree, sulla base del maggior carico di lavoro che può venirsi a creare in ogni area nei vari periodi dell'anno. 8 8
d) La verifica periodica dei risultati conseguiti, con l'adozione eventuale di provvedimenti correttivi in caso di scostamento od esiti negativi, ove di propria competenza. Se la competenza a provvedere è del dirigente scolastico, il DSGA formula allo stesso le necessarie proposte. e) Il costante monitoraggio dei procedimenti amministrativi, con specifico riferimento al profilo di regolarità amministrativo- contabile. I risultati degli obiettivi di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e) costituiscono elementi di valutazione ai fini del controllo di regolarità amministrativa e contabile e del controllo di gestione, ai sensi degli artt. 2 e 4 del D.lgs. 30 luglio 1999, n. 286. Art. 4 - Concessione ferie, permessi, congedi Al fine di assicurare il pieno e regolare svolgimento del servizio, in ciascun settore di competenza, il DSGA predispone per tempo un piano organico delle ferie del personale ATA, in rapporto alle esigenze di servizio, assicurando le necessarie presenze nei vari settori, rispetto alla tempistica degli adempimenti e nel rispetto della normativa contrattuale in materia. Per la concessione dei permessi giornalieri, o brevi (permessi orario), il Dirigente Scolastico adotta i relativi provvedimenti, sentito il DSGA per quanto riguarda le compatibilità del servizio. Art. 5 - Svolgimento attività aggiuntive e straordinario Il lavoro straordinario del personale ATA viene autorizzato dal Dirigente scolastico sulla base delle esigenze accertate dal Dirigente medesimo o dal DSGA. Nel caso di richiesta di lavoro straordinario da parte del personale ATA, il DSGA cura che essa venga previamente sottoposta all'approvazione del Dirigente con adeguata motivazione. Art. 6 - Incarichi specifici del personale ATA Gli incarichi specifici dei diversi profili professionali sono assegnati dal Dirigente scolastico, su proposta del DSGA, in base alle effettive esigenze organizzative e funzionali dell'istituzione scolastica. Spetta al DSGA, attraverso periodici incontri con il personale ATA, vigilare sull'effettivo svolgimento degli incarichi specifici. In caso di rilevate inadempienze, il DSGA riferisce sollecitamente al Dirigente scolastico per gli eventuali provvedimenti di competenza. 9 9
FINALITA’ DELL’AZIONE EDUCATIVA L’istituzione scolastica si propone di formare un cittadino responsabile, rispettoso, consapevole e capace di gestire relazioni complesse. La finalità è quella di un apprendimento che si estenda per tutto l’arco della vita, mediante lo sviluppo di autonomia, competenze e relazioni. Nel contesto normativo vigente (Linee guida, Indicazioni nazionali) e tenendo presente le priorità previste nella legge 107, in particolare al comma 7, l'Istituto si propone di: a) riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza; b) trasformare il modello trasmissivo della scuola per “realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva”, che accompagni gli apprendimenti ( legge 107/2015); c) promuovere l'innovazione perché sia efficace, sostenibile e trasferibile; d) sfruttare le opportunità offerte dalle TIC e dai linguaggi digitali per supportare nuovi metodi di insegnare, apprendere e valutare; e) creare nuovi spazi, diversamente strutturati, per un apprendimento sempre meno frontale; f) riorganizzare il tempo del “fare scuola”; g) investire sul “capitale umano” ripensando ai rapporti dentro/fuori la scuola, (docenti/esperti, …), alle relazioni di apprendimento lezione frontale/peer tutoring, prove individuali/problem-solving cooperativo. 10 10
ANALISI DEL TERRITORIO Il territorio su cui opera l'Istituto, situato in area montana lungo l’alta Valle del Boite, è caratterizzato da un’economia basata essenzialmente sul turismo, sul commercio e sui vari settori dell’edilizia e dell’artigianato, con una popolazione di ceto medio o medio-alto, ma che si va sempre più differenziando per motivazioni derivanti dall’ immigrazione interna ed esterna. Molti alunni, per esigenze sportive, turistiche o di salute, frequentano le scuole dell'Istituto solo per una parte dell'anno scolastico, rendendo necessaria una doppia attenzione, sia in entrata che in uscita. La scuola valorizza la realtà di cui fa parte attraverso numerosi progetti annuali e coinvolgendo persone esperte, e porta avanti progetti per la tutela delle minoranze linguistiche. Di particolare pregio e rilievo è l’offerta connessa all’ambiente naturale: escursioni, visite guidate, attività sportive sia invernali che estive, che nel tempo sono andate aumentando di numero e raffinandosi. Come pure l’offerta culturale, ricca in particolare di progetti e laboratori collaterali alla didattica con particolare attenzione alla formazione musicale, grazie all’istituzione dei corsi ad indirizzo musicale (D.M. 201/1999), con gli insegnamenti strumentali di chitarra e pianoforte. 11 11
LE SCUOLE DELL’ISTITUTO L’Istituto Comprensivo di Cortina d’Ampezzo, nato nell’anno scolastico 1999/2000, è costituito da otto plessi scolastici ed è esteso ai Comuni di Borca di Cadore – Cibiana di Cadore – Cortina d’Ampezzo – S. Vito di Cadore – Vodo di Cadore. SEDE UFFICI SEGRETERIA E PRESIDENZA: Via del Parco, 13 - 32043 CORTINA D’AMPEZZO (BL) Tel. 0436/863755 Fax 0436/878009 E-mail: blic80081l@istruzione.it PEC: blic80081l@pec.istruzione.it SCUOLA INFANZIA CIBIANA DI CADORE BLAA81801D - “Ca’ Gioiosa” -Via Masariè tel. 043574297 SCUOLA PRIMARIA CIBIANA DI CADORE BLEE81801P - Via Masariè tel. 043574297 SCUOLA PRIMARIA CORTINA D'AMPEZZO BLEE81804T - “Duca d’Aosta”-Via del Parco, 9 tel. 04362648 SCUOLA INFANZIA SAN VITO DI CADORE BLAA81802E- "Papa Luciani"- Via Pelmo, 2/A tel. 04369277 SCUOLA PRIMARIA SAN VITO DI CADORE BLEE81803R-“ R.Pampanini”- Via della Difesa, 110 tel. 04369254 SCUOLA PRIMARIA VODO DI CADORE BLEE81802Q- “ Primaria di Vodo- Borca” - Via Gian Pietro Talamini tel. 0435489315 SCUOLA SECONDARIA I° GRADO CORTINA D'AMPEZZO BLMM81801N- “ Zardini”- Via del Parco,13 tel. 0436863755 SCUOLA SECONDARIA I° GRADO SAN VITO DI CADORE BLMM81802P- "P.F.Calvi"- Via della Difesa,38 tel. 04369378 12 12
SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia, non obbligatoria, concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini, promuovendo le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento e assicurando un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative. Nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza il profilo educativo e la continuità educativa con il complesso dei servizi all’infanzia e con la scuola primaria. Orario di funzionamento Le Scuole dell'Infanzia funzionano dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.00 alle ore 16.00. I docenti iniziano il servizio alle ore 08.00 (ma sono presenti a Scuola cinque minuti prima) e terminano con l’uscita degli alunni dalle pertinenze scolastiche. I bambini sono accolti fino alle ore 9,00 sia a San Vito che a Cibiana di Cadore. Si richiede ai genitori di rispettare gli orari in modo da consentire agli insegnanti di seguire tutti i bambini e garantire il corretto svolgimento delle attività, evitando infruttuose interruzioni che creano disagio agli alunni. Il funzionamento della Scuola, l’organizzazione e la scansione delle attività sono illustrate dagli insegnanti nel corso dell’Assemblea che si tiene di consuetudine a inizio anno. Le attività prevedono: accoglienza, giochi liberi e guidati, canzoni, merenda (a metà mattina), attività di routine e strutturate, pulizia personale e preparazione per il pranzo, pranzo, gioco libero in salone o all'aperto (quando il tempo è bello), riposo per i bambini più piccoli, attività guidate e merenda (pomeridiana). Prima uscita: dopo la consumazione del pasto: dalle ore 12,40 alle ore 13,30 a San Vito dalle ore 13,00 alle ore 13,30 a Cibiana Seconda ed ultima uscita (pomeridiana): dalle ore 15,20 alle ore 16,00 a San Vito. dalle ore 15,30 alle ore 16,00 a Cibiana. Uscita I bambini possono essere affidati solo ai genitori o a persone maggiorenni munite di delega scritta, comunicata all’inizio dell’anno scolastico su apposito modulo. In caso di eventuali ritardi nel ritiro dei propri figli, si invitano i genitori ad avvisare telefonicamente il personale della scuola. Al 3° ritardo, complessivo sia in entrata che in uscita, l’insegnante fiduciario avviserà il Dirigente Scolastico, che contatterà telefonicamente i genitori. Uscita da scuola durante l’orario scolastico e/o anticipata In caso di bisogno e/o per particolari motivi occasionali, l’alunno può essere ritirato in anticipo rispetto all’ordinario orario, previa richiesta di permesso scritta e motivata da presentare al Docente di sezione tramite il modulo distribuito a Scuola. Assenze E’ auspicabile che le assenze dei bambini siano preventivamente comunicate agli insegnanti, sia che si tratti di motivi personali che di motivi di salute. Per le assenze dovute a malattia di durata superiore ai 5 giorni (compresi sabato, domenica, festività e vacanze) la riammissione del bambino a Scuola è subordinata alla presentazione del certificato medico. Nel caso di malattia infettiva o pediculosi si raccomanda di avvisare con sollecitudine. Valutare scrupolosamente lo stato di salute del figlio prima di portarlo a Scuola. 13 13
Somministrazione di farmaci Gli insegnanti sono tenuti a somministrare medicinali salvavita solo ed esclusivamente se sono in possesso di un certificato medico che indichi le modalità esatte di somministrazione: come e quando. Uscite didattico-ricreative Durante l’anno scolastico possono essere effettuate uscite didattico - ricreative sotto forma di passeggiate all’interno del Comune o di visite guidate. Le uscite al di fuori del Comune vengono concesse in casi straordinari dal Dirigente scolastico, dopo aver acquisito il parere favorevole del Consiglio di Istituto. Assicurazione È prevista per ogni bambino un’assicurazione specifica tramite l’adesione ad una polizza che copre i rischi relativi ad ogni attività della Scuola. La quota del premio e le modalità di pagamento sono comunicate all’inizio dell’anno scolastico. Servizio di trasporto A San Vito il servizio di trasporto è gestito dal Comune e la vigilanza a bordo dello Scuolabus è garantita da un adulto accompagnatore. L’Amministrazione Comunale raccomanda ai genitori di rispettare gli orari prestabiliti sia all’andata che al ritorno. Il Comune di Cibiana non effettua il trasporto scolastico. Alimentazione A scuola vengono consumati uno spuntino a base di frutta a metà mattina, il pranzo e la merenda del pomeriggio, uguali per tutti. Si ricorda di non consegnare ai bambini dolciumi/alimenti in genere prima dell’entrata a Scuola. La presenza nel menù di cibi non idonei, perché causa di allergie o di altre disfunzioni fisiche, va comunicata tempestivamente e con certificato medico; in tal caso sarà previsto un menù alternativo. I genitori che, per motivi religiosi, ritengono opportuno non somministrare alcuni alimenti ai propri figli devono comunicarlo per iscritto agli insegnanti, elencando gli alimenti stessi. Riposo Il ritmo della giornata scolastica è determinato in modo da salvaguardare il benessere psico-fisico dei bambini. In entrambe le scuole è previsto il riposo pomeridiano per tutti i bambini che in corso d’anno compiono 3 e 4 anni. Gli altri, tenuto conto degli spazi a disposizione, possono riposare se richiesto dai genitori. Qualora non sia garantito un rapporto numerico equilibrato tra gli alunni che si avvalgono del riposo pomeridiano, gli alunni che rimangono alzati ed il personale docente, atto a garantire un’adeguata sorveglianza, gli insegnanti avranno la facoltà di decidere diversamente in base alle norme appena esposte e di informare preventivamente i genitori. Incontri con le famiglie Le date degli incontri per i Colloqui individuali con i genitori, per le Assemblee e per i Consigli di Intersezione sono comunicate di volta in volta per iscritto. Ai Consigli d’Intersezione partecipano solo i rappresentanti dei genitori (eletti uno per sezione). Le famiglie sono invitate a far riferimento ai rappresentanti eletti per eventuali esigenze inerenti alla vita scolastica. Si ricorda che l’eventuale presenza di bambini durante le riunioni scuola-famiglia è esclusiva responsabilità del genitore. 14 14
Corredo e organizzazione scolastica giornaliera I bambini dovranno essere muniti di un corredo il cui elenco è consegnato dagli insegnanti all’inizio di ogni nuovo anno. E' raccomandabile contrassegnare il grembiule, le pantofole e gli indumenti personali. E’ consigliabile vestire i bambini con indumenti pratici e comodi per poter favorire l’autonomia di ogni singolo e la libera partecipazione alle attività. Vaccinazioni Gli utenti sono interessati agli adempimenti della legge 31 luglio 2017 n.119 “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”. 15 15
SCUOLA PRIMARIA Il servizio dei docenti inizia cinque minuti prima dell’orario delle lezioni e termina all’uscita degli alunni dalle pertinenze scolastiche, per l'attività di sorveglianza. Ritardi Gli alunni in ritardo dovranno portare una giustificazione firmata da un genitore o da chi ne fa le veci. Uscita anticipata I genitori (o chi ne fa le veci) che hanno esigenza che il proprio figlio lasci la classe prima del normale termine dell’orario scolastico devono richiedere anticipatamente l’autorizzazione per iscritto sul diario che viene vistato dall’insegnante, prelevare personalmente il figlio o delegare per iscritto altra persona maggiorenne conosciuta dalle insegnanti e firmare il modulo predisposto, depositando copia del documento di identità in segreteria. Abbigliamento. Durante la permanenza a scuola si indossano le pantofole e il grembiule (si consiglia di contrassegnarli). E’ necessario avere una tuta ed un paio di scarpe da ginnastica da usare solo in palestra nel giorno di educazione motoria. Biblioteca I libri della biblioteca scolastica che i bambini portano a casa vanno tenuti con cura, (possibilmente foderati con carta trasparente) per una migliore conservazione del bene comune. Assenze Gli alunni che si assentano dalle lezioni devono presentare sul diario una giustificazione firmata da un genitore o da chi ne fa le veci. Per le assenze dovute a malattia di durata superiore ai 5 giorni, quindi dal sesto giorno in poi, la riammissione in classe avviene con la presentazione di certificato medico. Colloqui Durante il corso dell’anno la scuola organizza incontri collettivi e individuali con i genitori. Anche i genitori a loro volta possono chiedere colloqui con i docenti mediante una comunicazione scritta sul diario. Uscita al termine delle lezioni Gli alunni possono essere affidati ai genitori o unicamente a persone maggiorenni con delega scritta firmata da entrambi i genitori e copia del documento di identità depositati a scuola a inizio anno scolastico, oppure usufruire della modalità dell’uscita autonoma ai sensi dell’art. 19 bis della L. 172 del 04.12.2017 . Vaccinazioni Gli utenti sono interessati agli adempimenti della legge 31 luglio 2017 n.119 “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”. 16 16
Numero massimo di assenze Il team dei docenti verifica periodicamente il numero delle ore di assenza di ogni studente in modo da consentire la tempestiva e periodica informazione preventiva ai genitori in caso di accumulo di assenze. La deroga al limite minimo di frequenza posto dall’art. 5 del D. Lgs. N. 62 del 13 aprile 2017(tre quarti del monte ore annual personalizzato) è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione che, a giudizio del Consiglio di classe, esse non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione dell’alunno e ricorrano quindi le condizioni per procedere alla fase valutativa con un numero sufficiente di elementi di valutazione. Il Collegio dei docenti definisce i criteri di deroga del numero di assenze per la validità dell’anno scolastico,tenuto conto che essa va verificata in relazione al monte ore annuale delle singole discipline; i criteri deliberati sono i seguenti: • assenze per competizioni ed attività sportive, certificate dalla Federazione Sportiva di appartenenza • frequenza all'estero • gravi esigenze familiari • malattie e ricoveri • rimodulazione del tempo scuola in relazione al PEI per alunni in situazione di disabilità 17 17
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ll servizio dei docenti inizia cinque minuti prima dell’entrata degli studenti e termina all’uscita degli alunni dall’edificio scolastico. L’insegnante, all’orario di inizio delle lezioni, non ha obblighi di vigilare gli studenti nelle pertinenze della scuola: cortile, campetto etc., ma la sua responsabilità civile è riferita all’ambiente classe, a cui è stato assegnato dall’orario settimanale di servizio ed agli spazi all’interno dell’edificio scolastico . Al cambio d’ora l’insegnante non deve allontanarsi per andare nell’altra classe, anche in caso di ritardo prolungato dell’insegnante a cui dovrebbe passare in consegna gli alunni (in caso di ritardo prolungato è possibile chiamare il collaboratore scolastico). Al termine dell’ orario delle lezioni, gli insegnanti dell’ultima ora assistono gli alunni durante il cambio di scarpe e li assistono all’uscita, controllando che escano in modo ordinato e disciplinato. I docenti sono responsabili degli alunni se è stato consentito loro l’ingresso anticipato o la sosta successiva; lo sono, inoltre, durante la ricreazione (solo coloro i quali risultano essere di sorveglianza), durante lo spostamento da un locale all’altro della scuola, durante la pausa pranzo e i le uscite/visite didattiche e i viaggi di istruzione. Ritardi Gli alunni in ritardo dovranno portare idonea giustificazione firmata da un genitore o da chi ne fa le veci. Uscita anticipata I genitori (o chi ne fa le veci) che hanno esigenza che il proprio figlio lasci la classe prima del normale termine dell’orario scolastico devono richiedere anticipatamente l’autorizzazione sul libretto personale. Se il minore dovesse essere affidato a terzi, la famiglia avrà cura di delegare una persona di fiducia , depositando copia del documento di identità in segreteria. Assenze Gli alunni che si assentano dalle lezioni devono presentare giustificazione firmata da un genitore (o da chi ne fa le veci) sul libretto personale. Per le assenze dovute a malattia di durata superiore a 5 giorni (quindi dal sesto giorno in poi), la riammissione in classe avviene previa presentazione di certificato medico che attesti la possibilità di frequenza. Abbigliamento Durante la permanenza a scuola si indossano le pantofole; è , inoltre, obbligatorio per tutti l’uso di tuta e scarpe da ginnastica in palestra per le lezioni di Educazione Fisica. Colloqui Durante il corso dell’anno sono previsti incontri collettivi ed individuali degli insegnanti con i genitori. Si invitano i singoli genitori ad utilizzare, per i colloqui individuali, anche le ore messe a disposizione dei docenti in orario antimeridiano previa comunicazione tramite il libretto scolastico. I colloqui avranno luogo in ambienti riservati, appositamente predisposti . Uscita al termine delle lezioni Gli alunni possono essere affidati ai genitori o unicamente a persone maggiorenni con delega scritta firmata da entrambi i genitori e copia del documento di identità depositati a scuola a inizio anno scolastico, oppure usufruire della modalità dell’uscita autonoma ai sensi dell’art. 19 bis della L. 172 del 04.12.2017 . 18 18
Vaccinazioni Gli utenti sono interessati agli adempimenti della legge 31 luglio 2017 n.119 “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”. Numero massimo di assenze Il team dei docenti verifica periodicamente il numero delle ore di assenza di ogni studente in modo da consentire la tempestiva e periodica informazione preventiva ai genitori in caso di accumulo di assenze. La deroga al limite minimo di frequenza posto dall’art. 5 del D. Lgs. N. 62 del 13 aprile 2017(tre quarti del monte ore annual personalizzato) è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione che, a giudizio del Consiglio di classe, esse non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione dell’alunno e ricorrano quindi le condizioni per procedere alla fase valutativa con un numero sufficiente di elementi di valutazione. Il Collegio dei docenti definisce i criteri di deroga del numero di assenze per la validità dell’anno scolastico,tenuto conto che essa va verificata in relazione al monte ore annuale delle singole discipline; i criteri deliberati sono i seguenti: • assenze per competizioni ed attività sportive, certificate dalla Federazione Sportiva di appartenenza • frequenza all'estero • gravi esigenze familiari • malattie e ricoveri • rimodulazione del tempo scuola in relazione al PEI per alunni in situazione di disabilità 19 19
SITUAZIONE DEI PLESSI E DELLE CLASSI L’Istituto si compone di 3 sezioni di scuola dell’Infanzia, 18 classi (20 attivate) + 2 pluriclassi di scuola Primaria, 11 classi di scuola Secondaria di primo grado, così distribuite: Plesso Grado scolastico Numero sezioni/classi Cibiana di Cadore Scuola dell'infanzia 1 sezione Cibiana di Cadore Scuola primaria 1 pluriclasse Cortina d'Ampezzo Scuola primaria 10 classi (12 attivate) Cortina d'Ampezzo Scuola secondaria di primo grado 6 classi San Vito di Cadore Scuola dell'infanzia 3 sezioni San Vito di Cadore Scuola primaria 5 classi (6 attivate) San Vito di Cadore Scuola secondaria di primo grado 5 classi Scuola primaria Vodo di Cadore 3 classi e 1 pluriclasse 20 20
PERSONALE IN SERVIZIO Istituto Comprensivo DIRIGENTE SCOLASTICO 1 Docenti lingua inglese Cortina San Vito Scuola secondaria di primo grado 3 docenti Cortina San Vito Vodo Cibiana Scuola primaria 5 docenti Docenti di sostegno Cortina San Vito Vodo Cibiana Scuola primaria 6 docenti Cortina San Vito Scuola secondaria di primo grado 1 docente Insegnanti posto comune Cibiana di Cadore Scuola dell'infanzia 2 docenti Scuola primaria 1 docente + 1 docente 9 ore Cortina d'Ampezzo Scuola primaria 17 docenti Scuola secondaria di primo grado 13 docenti San Vito di Cadore Scuola dell'infanzia 6 docenti Scuola primaria 6 docenti Scuola secondaria di primo grado 16 docenti Vodo di Cadore Scuola primaria 4+1 docente 13 ore Docenti specialisti IRC San Vito Cibiana Scuola dell'infanzia 2 docenti Cortina SanVito Vodo Cibiana Scuola primaria 3 docenti Cortina SanVito Vodo Cibiana Scuola secondaria di primo grado 2 docenti Potenziamento 22 ore flessibili a seconda delle necessità didattiche e/o organizzative Cortina SanVito Vodo Cibiana Scuola primaria 3 cattedre Altre ore vincolate ai plessi e/o alle classi Cortina Scuola secondaria di primo grado 1 docente 8 ore San Vito Scuola secondaria di primo grado 1 docente 8 ore 21 21
22 22
Collaboratori scolastici Cibiana di Cadore Scuola dell'infanzia 1 collaboratore scolastico Scuola primaria Cortina d'Ampezzo Scuola primaria 3 collaboratori scolastici+ 1 a 18 ore Scuola secondaria di primo grado 3 collaboratori scolastici Scuola dell'infanzia 2 collaboratori scolastici San Vito di Cadore Scuola primaria 1 collaboratore scolastico + 1 a 11ore Scuola secondaria di primo grado 1 collaboratore scolastico+1 a 25 ore Vodo di Cadore Scuola primaria 1 collaboratore scolastico Segreteria Sede in Cortina d’ Ampezzo Per tutte le scuole 1 DSGA 3 Assistenti amministrativi + 1 a 12 ore 23 23
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE L’Istituto adotta soluzioni per ridurre il numero degli alunni per classe (comma 84): sono state sdoppiate le 2 classi prime e le 2 classi quarte del plesso scuola primaria di Cortina d'Ampezzo attivando così 3 classi prime e 3 classi quarte;è stata sdoppiata la classe seconda del plesso scuola primaria di San Vito di Cadore,attivando così 2 classi seconde; è stato attribuito un insegnante aggiuntivo per 8 ore settimanali al plesso di Cibiana per operare nella pluriclasse unica. Sono state assegnate 13 ore settimanali di docente aggiuntivo al plesso di Vodo di Cadore per permettere lo sdoppiamento della pluriclasse 1^ 2^ durante gli insegnamenti di italiano , matematica e storia. L’Istituto utilizzerà la flessibilità oraria prevista dall’autonomia; compatibilmente con le esigenze progettuali e considerando la sicurezza degli alunni una priorità assoluta, coprirà le supplenze temporanee fino a 10 dieci giorni, eventualmente anche mediante l’utilizzazione del personale docente in gradi di istruzione inferiore (comma 85). Potenziamento In linea con le indicazioni del CCNL 2016/18 e nel rispetto della normativa vigente che garantisce la tutela e la garanzia dell’offerta formativa, il CDU programma, all’interno del proprio PTOF, l’utilizzazione delle ore di potenziamento concesse all’istituto comprensivo come ore di attività prettamente didattica con fini educativi, formativi e disciplinari, per favorire lo sviluppo pisco- fisico e la maturazione delle competenze globali e disciplinari degli alunni, al solo vantaggio dei bambini e dei ragazzi. I docenti ritengono priorità assoluta la garanzia e la tutela dell’offerta formativa di Istituto, stabiliscono perciò che le ore di potenziamento non destinate a scopi organizzativi, siano programmate e destinate a progetti di potenziamento, recupero, approfondimento, sostegno, tutela delle diversità e dei bisogni speciali, anche degli alunni gifted, ad attività a classi o gruppi aperti con scadenze temporali di durata variabile secondo le esigenze contingenti degli alunni e delle classi e non destinate alle supplenze brevi. Solo in caso di assenze plurime di più docenti nello stesso plesso, che possano compromettere la sicurezza degli alunni minori, si utilizzeranno le risorse di personale eventualmente disponibile per gestire le supplenze. L’assegnazione dei docenti ai vari progetti di potenziamento viene fatta in considerazione delle competenze professionali, dell’anzianità di servizio, del rispetto della sede di titolarità degli insegnanti, come da criteri stabiliti dalla contrattazione di Istituto. Ore di esonero referenti di sede Le ore di esonero dalla docenza, concesse ai referenti di sede dal DS ma non programmate dal piano dell’offerta formativa deliberato dal collegio dei Docenti, saranno utilizzate per la gestione amministrativa della sede, il coordinamento dei rapporti con l’esterno, espletamento di pratiche di ordinaria amministrazione, eventule copertura delle supplenze brevi. Articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi Per favorire la modalità laboratoriale e l'apprendimento fra pari, l'istituto promuove e favorisce il lavoro in gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o da classi diverse, sia in orario antimeridiano che, soprattutto, durante i rientri pomeridiani, pensati per andare oltre l'insegnamento trasmissivo e per potenziare la capacità di imparare a imparare. Il lavoro in gruppo mira ad evitare la disaffezione alle pratiche scolastiche, che spesso conduce all'abbandono scolastico o all'errata percezione del sé come incapace di.., non competente in..., non portato a.... . La scuola mira a sviluppare il senso critico e l'autonomia nelle scelte personali, per favorire l'indipendenza di pensiero dei singoli alunni che si concretizza, nei piccolissimi, nell'imparare a scegliere piccole situazioni favorevoli, utili o non pericolose per se stessi (contesto ludico o pragmatico) e per i grandi a riflettere, analizzare, discriminare contesti e situazioni anche lontane dal proprio vissuto personale, avviandosi a prendere posizioni personali critiche e razionali, superando la tendenza adolescenziale della facile scelta di gruppo. Gestione delle risorse professionali 24 24
La gestione delle risorse professionali viene finalizzata dall'I.C. allo sviluppo del servizio didattico e all’attuazione del PTOF , ora di durata triennale, e dipende direttamente dalle scelte didattico educative del Collegio Docenti ed dall'indirizzo dato all'Istituto dal D.S. Il D.S. assegna i docenti alle classi o ai gruppi classe,nel rispetto della professionalità dei singoli docenti e, per quanto possibile, della continuità didattica, secondo i criteri stabiliti dalla contrattazione di istituto come previsto dal CCNL 2016/18. L'anzianità di servizio e il punteggio nella graduatoria di Istituto sono criteri di priorità, nel rispetto dei vincoli normativi e dei criteri individuati dal Collegio dei Docenti. Anche l'assegnazione dei docenti alle cattedre di funzionamento su ore opzionali e aggiuntive viene fatta seguendo lo stesso criterio . Le cattedre di organico funzionale seguono assegnazioni specifiche. Nell'ambito della legge 107/2015, art. 1, comma 31 e 83, l'Istituto individua all'interno del nuovo organico dell'autonomia, docenti cui affidare il coordinamento delle attività di cui al comma 28, anche prevedendo un loro parziale distacco dalla docenza. Nella fattispecie al Collaboratore del Dirigente Scolastico ins. Irene Paoli sono state concesse 9 ore di distacco dall'insegnamento; sono utilizzate 8 ore di potenziamento dell’insegnante Enrico Lacedelli per Supporto alla Dirigenza-area gestionale. 25 25
ORGANIGRAMMA a.s. 2018/19 L'Istituto organizza il lavoro attribuendo ruoli , funzioni e incarichi al personale in servizio L’art. 25/5 del D.Lgs. 165/2001 prevede che “Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti”. L'art. 1 comma 83, LEGGE 107/2015 prevede che “Il dirigente scolastico puo' individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attivita' di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica ”. 1. Collaborare con il D.S. e con il D.S.G.A nell'organizzazione e nella risoluzione di problematiche dell'istituto Comprensivo. 2. Sostituire il D.S. in sua assenza e su indicazione dello stesso. 3. Gestire i permessi del personale docente della scuola dell'Infanzia e Primaria e del recupero ore di servizio . 4. Organizzare il lavoro dei collaboratori scolastici dell'Istituto, gestire permessi e recupero ore di servizio degli stessi. 5. Collaborare con il D.S.e con la Commissione specifica alla revisione ed all'aggiornamento del PdM, del RAV, del PTOF e di tutti i documenti che identificano l'Istituto. 6. Collaborare con il D.S. nel mantenere contatti e relazioni con gli Collaboratore Enti Locali e gli Stakeholders. del 7. Curare i rapporti con le famiglie e i soggetti territoriali. Dirigente Scolastico 8. Presiedere il CDU in collaborazione con il D.S. Funzione vicaria IRENE PAOLI (distacco dall'insegnamento 9. Partecipare agli incontri dello staff del D.S. di 9 ore, legge 107/2015, art. 1 10. Fungere da portavoce delle istanze dei docenti. comma 83) 11. Raccogliere proposte di acquisto. 12. Organizzazione e gestione delle eventuali ore di attività alternativa all’IRC, contatti con le famiglie interessate per una condivisione reale degli intenti. 13. Collaborazione con il DS per l’assegnazione delle classi e degli ambiti, per la definizione del piano annuale degli impegni aggiuntivi all’insegnamento, per la stesura degli orari dei plessi e dei docenti, per la valutazione dei bisogni dell’istituto per formulare la richiesta di organico di diritto e di fatto. 14. Organizzazione e gestione dei corsi di recupero secondo le indicazioni del CDU ed in linea con la contrattazione di Istituto 2018/19. MONICA DALUS fino al 18 ottobre 2018 1. Organizzazione, gestione e monitoraggio del potenziamento SARA CATAUDELLA nell’Istituto Comprensivo SUPPORTO ORGANIZZATIVO Dal 27 ottobre al 30 2. Supporto alla Dirigenza per attività progettuali ALLA DIRIGENZA AREA novembre 2018 3. Supporto alla Dirigenza per attività di carattere PROGETTAZIONE Dal 1 dicembre 2018 metodologico,pedagogico e formativo. l’incarico viene assunto 4. Gestione dell’ampliamento dell'offerta formativa e dalla presidenza e formazione in servizio. vicepresidenza. 1. Gestione delle supplenze 2. Gestione/valorizzazione della biblioteca e mediateca SUPPORTO ALLA 3. Collaborazione con il DS e referente di sede DIRIGENZA 4. Rapporti con enti e associazioni locali AREA 5. Referente Invalsi terze scuola secondarie dell’I.C. ENRICO LACEDELLI GESTIONALE 6. Attività di supporto all’innovazione digitale non comprese nei (attivita comprese nell’esonero compiti dell’AD dalla docenza) 26 26
REFERENTI DI PLESSO infanzia Cibiana FABIANA CAVALLO 1. Organizzare, gestire , controllare e,in assenza del DS , anche PAOLA DE NARDO rappresentare il plesso di competenza. infanzia San Vito 2. Partecipare agli incontri dello staff del D.S. primaria Cortina BARBARA MOSCHETTI 3. Organizzare la sostituzione dei colleghi assenti. primaria San Vito MARIA LUISA BELLI 4. Curare relazioni e comunicazioni con docenti del plesso e segreteria. Gestire le comunicazioni dall'Ufficio e per l' Ufficio ELISABETTA TABACCHI mediante informazione delle delibere degli OO.CC. ( albo) , primaria Vodo verificare la lettura delle circolari e il rispetto delle scadenze, MONICA BOFFULA pubblicizzare la posta ricevuta, agire da promemoria per i colleghi primaria Cibiana per adempimenti, compilazione modulistica, verificare la presa CATERINA FONTANA visione delle comunicazioni rivolte agli alunni, supportare i docenti secondaria SanVito neo-assunti (comunicare loro orari, calendario riunioni, informazioni L626/94, DLSS 81/08, privacy 196/03, dare informazioni sugli alunni diversamente abili, ...). 5. Curare continuità ed orientamento, in relazione con gli altri ordini di scuola, programmando incontri con docenti e genitori. Presentare gli alunni alla scuola successiva. 6. Gestire la procedura di adozione dei libri di testo. 7. Proporre acquisto di materiali e sussidi. 8. Concedere permessi di uscita anticipata e giustificare ritardi degli alunni. 9. Presiedere il collegio di sezione in collaborazione con il ds. 10. Collaborare con il ds nel mantenere i contatti con gli Enti Locali. Per la sicurezza 1. curare la documentazione DVR e Piani di Evacuazione del plesso. 2. organizzare ed effettuare prove di evacuazione , con trasmissione del verbale e delle schede all'RSPP. 3. formare/ informare gli alunni. 4. segnalare situazioni e comportamenti a rischio 5. individuare personale da formare. 6. rivedere e migliorare il piano di evacuazione. 7. diffondere e conservare il Piano di Emergenza e il DVR. 8. partecipare agli incontri della commissione sicurezza. 1. rappresentare il plesso in assenza del d.s. 2. curare relazioni e comunicazioni con docenti del plesso e segreteria 3. collaborare con la segreteria per la procedura adozioni libri di testo 4. gestire le comunicazioni rivolte alle famiglie. 5. presiedere il collegio di sezione in collaborazione con il ds. 6. collaborare con il ds nel mantenere i contatti con gli Enti Locali Per la sicurezza secondaria Cortina FRANCESCA BAROZZI 1. curare la documentazione DVR e Piani di Evacuazione del plesso. 2. organizzare ed effettuare prove di evacuazione , con trasmissione del verbale e delle schede all'RSPP. 3. formare/ informare gli alunni. 4. segnalare situazioni e comportamenti a rischio 5. individuare personale da formare 6. rivedere e migliorare il piano di evacuazione. 7. diffondere e conservare il Piano di Emergenza e il DVR. 8. partecipare agli incontri della commissione sicurezza 27 27
Puoi anche leggere