Scuola materna San Domenico - Scuola materna Malgesso

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Scuola materna San Domenico - Scuola materna Malgesso
Scuola materna
    San Domenico

Piano Triennale dell’offerta
         formativa

          2019 - 2020
          2020 - 2021
          2021 - 2022

   V   ia Varese,35
         Malgesso (Va)
      Tel/fax : 0332/706450
 Email:s.maternamalgesso@alice.it
PREMESSA.

                                          IL PTOF ?

La Legge 107 del 2015ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano
dell’offerta formativa che avrà una durata triennale, ma sarà rivedibile annualmente
entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico.
Cos’è il PTOF? E’ il Piano Triennale dell’offerta formativa.

Recita il testo di legge : “è il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano
nell'ambito della loro autonomia.

Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di
studi, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del
contesto culturale,sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della
programmazione territoriale dell'offerta formativa. “

 Nella nostra SCUOLA MATERNA SAN DOMENICO, scuola dell’infanzia
d’ispirazione cristiana, paritaria e parrocchiale, viene approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Scuola e viene lasciato in visione alle famiglie.

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INDICE

I. LA SCUOLA MATERNA SAN DOMENICO NEL TERRITORIO
Brevi accenni storici                                                                    4

II. Il PEI Piano educativo d’istituto

I principi fondamentali                                                                  5
Identità della nostra Scuola
Corresponsabilità educativa e comunità educante
Finalità educative

III.    L’OFFERTA FORMATIVA

  1)    IDENTITA’ della Scuola Materna San Domenico                                      9

  Finalità educative

  2)    PROGETTAZIONE EDUCATIVA . Il curricolo                                           9

        A. L’organizzazione del curricolo
        B. Programmazione curricolare
        C. Traguardi di sviluppo delle competenze al terminedella Scuola dell’Infanzia

   3) PROGETTI DI ARRICCHIMENTO E DI ROUTINE                                             13
   A. PROGETTI TEMATICI SPECIFICI
   B.   PROGETTO ACCOGLIENZA                                                             14
   obiettivi del percorso accoglienza
   strategie e metodi per raggiungere tali obiettivi
   attività
   organizzazione-tipo dei tempi dell’accoglienza
   C. PROGETTO INCLUSIONE e BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI                                   16
   soggetti
   finalità
   documenti d'integrazione per gli alunni con certificazione
   alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale
   alunni stranieri
   D. IRC: INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA                                        17
   finalità
   docente
   programma
   E. PROGETTO CONTINUITA’: IL RACCORDO CON LA SCUOLA PRIMARIA                           18
   finalità
   obiettivi specifici
   strumenti
   F. PROGETTO INGLESE
   Obiettivi del corso
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Contenuti/giochi/canzoni
   G. PROGETTO MUSICA
   obiettivi del progetto
   unità didattiche
   H. PROGETTO IGIENE E SALUTE                                                    21

 IV. ORGANIZZAZIONE METODOLOGICA

   PRINCIPI BASILARI PER LA REALIZZAZIONE                                         22
   DELLA PROPOSTA FORMATIVA

   ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
   1.Sezioni
   2.Tempi e ritmi d’apprendimento
   3. I luoghi e le attrezzature

   ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE
   l’organico
   I servizi amministrativi

   ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA                      Regolamento della scuola

   Strumenti/Organi collegiali
   Documentazione

   LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI

  V. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
     APERTURA AL TERRITORIO                                                  27
(famiglia –scuola primaria – AVASM/FISM –Associazioni ricreative
       del paese – piscine – mondo del bisogno – gite )

 VI. VALUTAZIONE                                                              28
Osservazione dei bambini
Valutazione della Scuola: RAV

VII. PIANO DI MIGLIORAMENTO                                                  29
Potenziamento dell’offerta formativa
Risorse materiali
Risorse umane e finanziarie
Criticità e prospettive

       ALLEGATI:
 1.    Progetti specifici (anno 2018/2019)
 2.    Progetto accoglienza (18/19)
 3.    Orario accoglienza (18/19)
 4.    PAI (18/19)
 5.    La routine
 6.    Regolamento
 7.    Regolamento pre e post
 8.    Autorizzazione all’uscita
 9.    Griglie di osservazione

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I.     LA SCUOLA MATERNA SAN DOMENICO NEL TERRITORIO
                                    BREVI ACCENNI STORICI

       Malgesso: 1320 abitanti dal censimento 2010, altitudine 291 m, superficie 278 ettari. Un
paese piccolo, diviso in due, Malgesso Superiore e Malgesso Inferiore, dalla ferrovia Luino-Milano
creata nel 1877 e una superstrada Vergiate-Besozzo nata negli anni sessanta. Un ambiente
verdeggiante dove predominano case singole (condomini rari e piccoli) con alcune ditte artigianali e
una sola industria di media dimensione (circa 300 dipendenti). Un centro commerciale con
supermercato ha fatto sparire gli ultimi piccoli commerci.

       Sono attive sul territorio alcune associazioni: una Pro Loco che, oltre ad organizzare
manifestazioni ricreative, gestisce il bel parco Din Don, curato da un’altra associazione di volontari
Mondo Verde che si occupa anche del verde e dei sentieri dei boschi del paese. Altre associazioni
sportive e ricreative sono la Sette laghi Runners per gli appassionati di podismo, l’oratorio
organizzato da volontari della Parrocchia così come il CSI, gruppo sportivo per adulti, ragazzi e
bambini che amano e praticano il calcio, sotto l’egida di volontari anche quelli della Parrocchia.

        Alla Chiesa si deve anche la nascita di una delle due scuole presenti sul territorio; infatti
esiste una Scuola primaria statale A. Manzoni che dipende dall’Istituto Comprensivo di Besozzo e
una scuola dell’infanzia che dipende dalla PARROCCHIA SAN MICHELE, unica Parrocchia di
Malgesso. La SCUOLA MATERNA SAN DOMENICO è una scuola dell’Infanzia parrocchiale,
d’ispirazione cattolica, di fondazione più che centenaria.La Scuola è paritaria (dal 2000/2001) e ha
conservato il nome di Scuola Materna San Domenico, ricordando con il nome un generoso
malgessese che ha donato il terreno sul quale l’edificio è stato costruito negli anni sessanta. Ma,
come scrive Don Narciso nel suo libro ”Malgesso tra storia e cronaca” , l’asilo risale almeno al 1882.
La sede non era quella di oggi, ma una casa in Malgesso superiore. La sede successiva è stata in
Viale Rimembranze nell’edificio che accoglie oggi l’ambulatorio e la farmacia. Oggi la SCUOLA
MATERNA è nello stesso edifico dell’oratorio costruito negli anni sessanta, ristrutturato più volte.

       Presidente e responsabile della Scuola Materna è il parroco, oggi Don Marco Longoni,
subentrato a Don Mario il 09/09/2014.

        La Scuola è iscritta alla AVASM - FISM (Associazione provinciale Varesine Scuole Materne
- Federazione Italiana Scuole Materne). Il 28 febbraio 2001 ha ottenuto dal Ministero della Pubblica
istruzione la parità.

        La Scuola accoglie in media una quarantina di bambini, provenienti anche dai paesi limitrofi e
in particolare dai paesi che compongono l’unità pastorale Malgesso- Bregano-Bardello. Funzionano
due sezioni, leprotti e orsetti, con anche un servizio di pre asilo e uno di post asilo.

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II .   Il P.E.I Piano educativo d’Istituto

I PRINCIPI FONDAMENTALI

Il Progetto Educativo d’Istituto nasce come risposta ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie e ai
fini dell’educazione. È lo strumento che definisce l’orientamento culturale e la proposta pedagogica e
didattica della scuola nella sua identità fondata su valori umani, cristiani e costituzionali.

 Il PEI si ispira ai documenti del Magistero della Chiesa riguardanti l’azione educativa. Papa
 Benedetto XVI nel discorso per il convegno della Chiesa di Roma del giugno 2007 ha detto: “
 Nell’educazione alla fede un compito molto importante è affidato alla scuola cattolica. Essa infatti
 adempie alla propria missione basandosi su un progetto educativo che pone al centro il Vangelo e lo
 tiene come decisivo punto di riferimento per la formazione della persona e per tutta la proposta
 culturale. In convinta sinergia con le famiglie e con la comunità ecclesiale, la scuola cattolica cerca
 dunque di promuovere quell’unità tra la fede, la cultura e la vita che è obiettivo fondamentale
 dell’educazione cristiana. “ (nota di Mons .M. Pennisi in”La Chiesa e l’educazione della persona:
 considerazioni teologiche e prospettive pastorali”)

 Il PEI si basa sui principi fondamentali contenuti negli articoli 3, 30, 33 e 34 della Costituzione
  Italiana. Nell’art 3 della Costituzione si legge che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e
  sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione,
  opinione politica, condizioni personali e sociali”
La Scuola dell’infanzia San Domenicovuole sviluppare nei bambini il senso di
cittadinanza, le qualità necessarie per accogliere l’altro e far riconoscere i diritti e i doveri di
ciascuno.
L’art 30 recitache“tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Ogni individuo, bambino oadulto chesia, è libero di esprimere se stesso attraverso diversi linguaggi.
Infine l’articolo 33descrive la libertà d’insegnamento garantita dallo Stato che “detta le norme
generalisull’istruzioneeistituiscescuolestatali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il
dirittodiistituirescuoleedistituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e
gliobblighidelle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e
ailoro alunni un trattamento scolastico equivalente a quello degli alunni di scuole statali.”
Non ultimo per importanza, nell’articolo 34 troviamo il principio di uguaglianza che lo Stato
garantisce a tutti “anche se privi di mezzi”. La nostra Scuola si pone come principio guida
l’uguaglianza per garantire a tutti pari opportunità di crescita.

       Il PEI accoglie le Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative e le
 Nuove Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’Infanziadel Ministero.
“[la scuola] si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,
della competenza e li avvia alla cittadinanza.
            - Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io,
 stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un
 ambiente sociale allargato.
            - Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare
 soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione
 elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni;
            - Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare,
 imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra
 proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi,
 raccontare

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- Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire
 progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di
 stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità
 dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo
 riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un
 comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.”

    Il PEI mette in luce l’azione educativa che i docenti e non docenti svolgono in un clima di
 famiglia, di rispetto e di collaborazione, per raggiungere gli obiettivi che la scuola si prefigge
 emette in risalto il ruolo della famiglia e la corresponsabilità educativa di tutta la comunità
 educante: alunni, docenti, genitori, personale non docente, comunità pastorale.

IDENTITA’ DELLA SCUOLA

La Scuola dell’infanzia San Domenico, che conserva ai fini amministrativi la denominazione Scuola
materna, è scuola paritaria, cattolica, parrocchiale.

E’ una scuola paritaria (legge 10/03/2000 n° 62) in quanto nell’ambito del sistema scolastico
nazionale concorre, nella sua specificità e autonomia, a realizzare l’offerta formativa del territorio, è
coerente con la domanda formativa della famiglia ed è caratterizzata da requisiti di qualità fissati
dalla legge medesima.

E’ una scuola cattolica, perciò imposta la sua attività su una visione dell'uomo, del mondo
e della storia ispirati al Vangelo.

E’ una scuola parrocchiale : promossa dalla comunità parrocchiale, come luogo di formazione
umana e cristiana per i propri bambini, offre a tutte le famiglie un inserimento pieno e
dinamico nella vita e nella tradizione del territorio. Gestita dal Parroco pro tempore, è la scuola della
comunità cristiana, ponte tra la famiglia e comunità parrocchiale.

CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA E COMUNITA’ EDUCANTE

La vera formazione si realizza solo attraverso la corresponsabilità che vede protagonisti l'istituzione
scolastica, l’alunno e la famiglia. Solo una fattiva collaborazione fra le componenti scolastiche nel
rispetto delle regole e dei ruoli reciproci favorisce il raggiungimento degli obiettivi comuni.

La Scuola dell’Infanzia San Domenico si impegna ad essere il canale di trasmissione di quei valori
umani, morali, religiosi, sociali e culturali che permettono alla persona un’armonica realizzazione.
Ritiene di primaria importanza il dialogo aperto fra le varie componenti della comunità educante: il
Parroco, i docenti, il personale non docente (ausiliari, Consiglio amministrativo),i genitori, i bambini,
la comunità pastorale.

    Il Parroco – Presidente e il Consiglio della Scuola materna sono i responsabili ultimi
     dell’opera, sia sotto l’aspetto educativo che gestionale. Con la loro azione rendono presente e
     attuale l’ideale educativo e la passione civile che ha animato i fondatori all’origine.
    I docenti traducono, con competenza professionale e maturità umana, l’ideale educativo in
     percorsi formativi e didattici. Accettano, condividono e sostengono i principi ispiratori del
     PEI.Essi s’impegnano :
                 o a prepararsi diligentemente in modo da comunicare i contenuti con una
     didattica accurata e serena;

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o ad attuare la collaborazione tra educatori in spirito di fraternità e verità;
                   o ad accogliere e valorizzare ogni alunno rispettandone i ritmi di maturazione;
                   o a tenere incontri periodici per la preparazione, la programmazione, la verifica
       degli obiettivi educativo-didattici
                   o a partecipare ai momenti proposti di animazione spirituale

    Il personale di cucina e ausiliario rende possibile lo sviluppo ordinato e funzionale della vita
     scolastica. Con il loro lavoro e la loro testimonianza di vita contribuiscono a rendere
     educativo l’ambiente.
    I genitori, aderendo alla proposta educativa della scuola, sperimentano una condivisione
     della loro primaria responsabilità in ordine alla crescita dei loro figli. Assumono l’impegno :
                  o di condividere il Progetto Educativo della scuola con unità d’intenti e chiarezza
     di messaggi;
                  o di collaborare alla vita della scuola con proposte, iniziative, suggerimenti;
                  o di favorire gli impegni scolastici dei figli e di partecipare il più possibile alle
     iniziative della Scuola (celebrazioni, feste, ecc. );
                  o di instaurare il dialogo con i docenti in un clima di rispetto e di stima;
                  o di prendere coscienza della opportunità di un inserimento nella vita della
     propria parrocchia, intesa come momento fondamentale di formazione nella crescita della
     fede;
                  o di partecipare agli incontri informativi e formativi che la scuola promuove e
     organizza per una crescita umana cristiana e culturale.

    I bambini : sono i soggetti titolari del diritto all’educazione e all’istruzione e sono pertanto
     portatori di domande e di esperienze che la scuola deve prendere in considerazione e
     valorizzare. Essendo soggetti in età evolutiva, con personalità in via di strutturazione, essi
     hanno diritto ad essere rispettati nel loro processo di maturazione e portati all’acquisizione di
     competenze.
    La comunità pastorale è di per sé educante per il clima di preghiera, di comunione, di
     collaborazione. Sostiene la scuola d’infanzia parrocchiale ed offre il proprio contributo per il
     raggiungimento delle mete delineate dal Progetto Educativo.

   La scuola, inoltre, vive dentro un riferimento, operativo ed ideale, più grande : la Federazione
   italiana scuole materne. Quest’ultima non costituisce un soggetto direttamente implicato nel far
   scuola, ma contribuisce a sostenere, a potenziare e a qualificare l’azione delle diverse autonome
   istituzioni, salvaguardandone la presenza e la libertà. L’AVASM-FISM varesina rappresenta un
   fattore di costruzione di solidarietà tra le scuole, in termini di coordinamento dell’azione
   gestionale ed educativa e di aiuto reciproco. Il principio di sussidiarietà determina i rapporti tra i
   soggetti dentro la scuola e i rapporti tra la scuola, le altre scuole e la FISM provinciale.

FINALITA’ EDUCATIVE

Nel PEI la Scuola materna San Domenico esplicita i valori evangelici ed educativi ai quali si ispira,
così come i principi pedagogici, didattici e di apprendimento nel rispetto degli Ordinamenti
Ministeriali.

La Scuola si propone l’obiettivo di promuovere la crescita armonica e serena del
bambino, sia nella sfera affettiva che sociale e intellettuale. Assume come propri i valori condivisi da
tutte le insegnanti, quali il rispetto dell’individuo e la valorizzazione della differenza, prevedendo
percorsi comuni di accoglienza ed integrazione di bambini in situazioni di svantaggio o stranieri.
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La nostra Scuola, nella sua visione cattolica, si impegna ad agire seguendo una pedagogia attiva che
si caratterizza
   -   per il saper ascoltare;
   -   il comprendere ilvalore della vita come dono gratuito di Dio Padre e quindi vivere nel rispetto
       profondo di ogni essere umano e di tutto il Creato;
   -    l’accettarsi così come si è per cominciare a costruirsi una personalità equilibrata libera da
       paure ed insicurezze;
   -   l’accogliere il sapere come fonte di arricchimento personale ed anche come bene prezioso da
       offrire alla comunità intera
   -   il realizzare un’apertura solidale nei confronti di varie culture e orientamenti religiosi, pur
       conservando la propria fede e le proprie tradizioni.
L’opera educativa della Scuola San Domenico tiene presenti i seguenti principi:
  la centralità della persona umana;
   l’educazione alla fede intesa come formazione religiosa e come ispirazione dei comportamenti
quotidiani;
  l’amore infinito di Dio creatore e redentore;
  il cuore sempre pronto al perdono;
  la promozione di un clima di famiglia;
  il senso del dovere; l’educazione alla responsabilità e all’ordine.

Nell’ottica della formazione integrale della persona, si ispira ai criteri di libertà, uguaglianza e
solidarietà sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Cerca di educare l’alunno perché diventi:
   consapevole di sé;
   affettivamente maturo;
   capace di un rapporto sereno di dialogo e di collaborazione con gli altri;
   abituato a porsi delle domande e a ricercare risposte;
   solidale e aperto a chi è diverso per razza, religione, cultura, stato sociale, condizioni fisiche;
   capace di impegno in una società pluralistica e in trasformazione.

La Scuola così diventa luogo nel quale ogni bambino apprende a conoscere se stesso e gli altri
attraverso l’ascolto di sé e di chi gli sta vicino; impara a conoscere le proprie emozioni ed i propri
sentimenti ascoltandoli ed esprimendoli; riesce a fare esperienze cariche di significato e di messaggi
educativi, libero di fare da sé e riuscendo a modulare, in modo armonico, la sua crescita

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III . L’OFFERTA FORMATIVA

   1) IDENTITA’ DELLA SCUOLA MATERNA SAN DOMENICO

Il POF è il documento che manifesta la fisionomia della scuola dell’Infanzia San Domenico, derivato
dal Progetto Educativo d’Istituto al quale si rimanda (I parte del presente PTOF) per un maggior
approfondimento sull’identità paritaria, parrocchiale e cattolica della scuola, così come per un
approfondimento sui principi fondamentali (civili, religiosi, didattici) che animano la nostra Scuola.

   FINALITA’ EDUCATIVE

La nostra scuola ha come punto di riferimento le Indicazioni nazionali per il curricolo
dellascuola dell’infanzia che recita : “la scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le
bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura,
in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della
Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti
dell’Unione Europea.
   Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e li avvia alla cittadinanza.”
- Conquista dell’autonomia: intesa come capacità di orientarsi e compiere scelte autonome in contesti
relazionali e normativi diversi, elaborando uno stile personale di esprimersi nel giocare e nel
rapportarsi con gli altri;
- Sviluppo delle competenze: linguistiche, intellettive, motorie, sensoriali, percettive da impegnare
nell’esposizione e rielaborazione della realtà, nella produzione e interpretazione di messaggi.
- Maturazione dell’identità: sotto il profilo corporeo, psicodinamico, intellettuale, sollecitando e
radicando atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, fiducia nelle proprie capacità, motivazione alla
curiosità e stimolando a vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi.

   2) PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA il curricolo

La programmazione dei percorsi educativi prenderà in considerazione questi criteri :
    osservazione del bambino
    costruzione della relazione come primo contenuto d’apprendimento
    organizzazione di spazi e tempi
    ruolo dell'adulto come co-protagonista dell'esperienza, capace di sostenere, lasciare
       benevolmente in pace il bambino e stimolarlo a proseguire il cammino

La costruzione del curricolo punta all’innovazione educativa elaborando un profilo educativo e
culturale del bambino articolato secondo le seguenti linee:
  sviluppo dell’identità personale dei bambini;
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progressiva conquista dell'autonomia;
  orientamento come sviluppo di motivazione e autostima;
  convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili;
  competenze e strumenti culturali per leggere e governare l'esperienza.

   a. L’ORGANIZZAZIONE del CURRICOLO

I contenuti, gli obiettivi, gli strumenti del percorso formativo sono stabiliti nella programmazione
didattica che le due insegnanti preparano sulla base delle Indicazioni Nazionali per i Piani
personalizzati delle Attività educative nelle Scuole dell’Infanzia (riforma Moratti) e delle
“Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”, pubblicate nel
luglio 2007 (ministro della Pubblica Istruzione, Fioroni). Si è tenuto conto anche della revisione
eseguita secondo i criteri della C.M. n°31 del 18 aprile 2012 (Ministro dell’Istruzione F. Profumo).
Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza:
             il sé e l’altro
             il corpo e il movimento
             linguaggi, creatività, espressione, gestualità, arte e teatro
             i discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)
             la conoscenza del mondo (spazio, tempo, natura)

I progetti educativi della nostra scuola terranno conto , ancor più che nel passato, degli obiettivi che
la legge individua come prioritari       (art.1 – comma 7 della Legge 107 del 2015). Molti di questi
obiettivi si rivolgono alla scuola primaria e alla scuola secondaria. Tuttavia è possibile vedere in essi
alcune richieste che la scuola dell’infanzia può esaudire nell’ottica della continuità tra la scuola
dell’infanzia e la primaria. In particolare possiamo sintetizzare alcune obiettivi che ci riguardano, già
in atto nella nostra scuola, ma che dovranno essere potenziati:

   a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
      all'italiano nonché alla lingua inglese
   b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
   c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte
   d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
      valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il
      dialogo tra le culture,
   e) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
      sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica(psicomotricità),
   f) prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione e del bullismo; potenziamento
      dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
      attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione
      dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
      l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati,
      emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
   g) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
      sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
      organizzazioni del terzo settore e le imprese.

                                                   10
b. PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE

 I CAMPI DI               PROGETTI E                             ATTIVITA' VARIE
ESPERIENZA               LABORATORI                                PROGETTI
                                                                   FESTIVITA'
Il sé e l'altro (le    Progetto accoglienza            Giochi di benvenuto e bentornato a scuola.
grandi domande,         (rinnovata ogni anno            Disegni spontanei e guidati sull'amicizia.
il senso morale, il     nelle attività)                 Elaborati personali riguardanti i laboratori
vivere insieme).       Progetti specifici:             Cartellone delle buone regole: in classe, in
                        Goccioline / Storie per          salone, a tavola.
                        fantasticare …                  Pitture, collage, ascolto di canzoni e
                       La famiglia – Feste              musiche, poesie.
                        Nonni, Mamma e Papà             Progetto sull'identità personale (grande
                       Festa di Natale - Pasqua         albero con tutti i bambini intorno – foto
                       Festa dell'amicizia -            inclusa).
                        Carnevale                       Girotondo intorno al mondo ( uguaglianze
                       Educazione religiosa e           e differenze fra le diverse culture).
                        morale                          Feste: amicizia, Natale, Carnevale,
                       Educazione sanitaria             Primavera, papà, mamma.
                                                        Festa degli alberi

Il corpo e il          Progetto psicomotricità       Giochi semplici abbinati a canzoncine ed
movimento.             Il corpo e il gioco            imitazioni.
                        (percorsi motori, gare di     Percorsi ad ostacoli.
                        competizione, andature        Gare di competizione (nel salone e in
                        di animali, cosa so            giardino).
                        fare,giochi all’aperto in     Giochi con teli colorati.
                        giardino …).                  Giochi con le sagome del corpo umano

Linguaggi,             Teatro.                         Realizzazione di sagome di alberi e fiori.
creatività,            Balletti.                       Cartelloni riguardanti alberi colorati.
espressione,           Laboratori: il corpo e          Pitture, collage con materiale riciclato.
gestualità, arte e      l’alimentazione, la
                                                        Racconti, racconti inventati, filastrocche e
teatro.                 fattoria e la natura, la
                                                         canzoni.
                        famiglia.
                                                        Ascolto di musiche.
                       Feste: amicizia, ,
                                                        Balletti, teatrini e imitazioni.
                        Natale, Carnevale,
                        Primavera, papà,                Manipolazioni con DAS , pongo e didò.
                        mamma.                          Lavori manuali sul tema dei mestieri.
                       Laboratorio: artisti in
                        erba (festa della scuola).
                       Schede rielaborate di
                        pre-scrittura e pre-
                        lettura (per mezzani e
                        grandi)
                       Progetto Musica

I discorsi e le                                    Disegni, pitture, elaborati personali con
                       Laboratorio dell'amicizia   uso di pennarelli, pastelli a cera, pitture.
                                                     11
parole                 (amici vecchi e nuovi).      Ascolto di storie e rielaborazione di
(comunicazione,       Laboratorio di storie,        racconti.
lingua, cultura).      filastrocche, racconti       Drammatizzazione dei racconti o delle
                       (classiche, inventate e       fiabe
                       rielaborate).                Giochi: è arrivato un bastimento carico
                      Ascolto di fiabe              di...
                       mitologiche.                 Gioco delle scatoline…
                      Laboratorio delle            Gioco degli alberi (gioco delle foglie e gioco
                       letterine e dei numeri.       “indovina a quale albero appartiene”)
                                                    Gioco dei numeri e delle lettere…

                   Laboratorio dei numeri          Uscite sul territorio.
La conoscenza del  I giorni della settimana.
mondo (spazio,                                      Osservazioni e commenti sui laboratori
                   L'orologio del tempo che         che si svolgeranno durante l’anno
tempo e natura).
                    fa.                             I giorni della settimana (racconti)
                   Laboratorio degli artisti       Il giorno e la notte.
                    (le stagioni, la nostra         Giochi sulla fattoria e sulla natura.
                    amica terra, la semina).        Giochi sul corpo e l’alimentazione.
                   Laboratorio delle forme,        Giochiamo con i numeri e le forme
                    delle lettere.                   geometriche.
                   Osservazione della              Esploriamo il nostro giardino
                    natura
                   Angolo giardinaggio

    c. TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
       DELL’INFANZIA

Il sé e l’altro Il bambino:
 dimostra di aver sviluppato un'identità personale.
 Si riconosce appartenente in un gruppo.
 Instaura e vive una relazione positiva e di fiducia coi coetanei e gli adulti.
 Condivide e rispetta le regole concordate.
 Riconosce ed esprime sentimenti ed emozioni utilizzando linguaggi verbali e non.
 Ascolta e comprende confrontando le proprie idee con quelle delgl'altri.
 È capace di collaborare con gl'altri per un fine comune.
 Riconosce l'esistenza di altre realtà socio-culturali.
 Riflette sulle esperienze e ne trae dei significati.

Il corpo e il movimento Il bambino:
 Dimostra autonomia nella cura di se, nel movimento e nell'orientamento negli spazi.
 Riconosce i segnali del corpo e gli stati di malessere e benessere.
 Partecipa a giochi individuali e di gruppo.
 Effettua esperienze di movimento nello spazio della scuola (al chiuso e all'aperto).
 Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo.
 Conosce le diverse parti del corpo e le rappresenta.
 Controlla e coordina i movimenti nelle situazioni di gioco motorio e nelle attività manuali.

                                                   12
Linguaggio, creatività, espressione, arte e teatro Il bambino:
 Si esprime attraverso il disegno, la pittura ed altre attività manipolative e sa usare diverse tecniche
  espressive.
 Esplora i materiali che ha a disposizione e li usa con creatività.
 Partecipa con piacere ad attività di ascolto usando voce, corpo, oggetti semplici e strumenti
  musicali.
 Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale.
 Si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione.
 Lavora con precisione e concentrazione, si appassiona e porta a termine il proprio lavoro.
 Usa strategia d'azione da solo o in gruppo scegliendo materiali e strumenti adeguati al progetto da
  realizzare.

I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura) Il bambino:
 Usa il linguaggio verbale per esprimersi, comunicare, porre    domande, chiedere chiarimenti e
  chiedere aiuto.
 Usa il linguaggio verbale in modo pertinente e appropriato.
 Dimostra di aver fiducia nel suo modo d'esprimersi.
 Dimostra di essere motivato nell'ascolto di racconti e poesie.
 Racconta, spiega, inventa, ascolta e comprende narrazioni.
 In situazioni di conversazioni e dialogo comprende le regole, partecipa alla discussione e
  interagisce con gli altri.
 Sa usare un linguaggio poetico.
 Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la
  scrittura.

La conoscenza del mondo (spazio, tempo e natura) Il bambino:
 interpreta la realtà e interagisce con essa: confronta e valuta quantità, riflette sulla misura,
    sull'ordine e sulle relazioni.
 Riconosce ed usa il linguaggio matematico dei segni e dei codici, nei loro diversi significati.
 Organizza la sua dimensione spaziale in modo autonomo, creativo e critico: colloca elementi nello
    spazio, individua variabili e punti di vista.
 Manifesta curiosità, sensibilità ed interesse verso il contesto didattico, prontezza nell'agire con gli
    altri.
   Pone domande, si confronta, discute, formula ipotesi e previsioni, inventa spiegazioni e soluzioni.
   Stabilisce connessioni logiche, temporali e spaziali.
   Manipola e trasforma materiali.
   Rielabora l'esperienza usando diversi linguaggi e diverse modalità di rappresentazioni.
   Verifica, riflette, rielabora e comunica esperienze e vissuti.
   Adotta atteggiamenti di salvaguardia e cura nei confronti del proprio paese e della natura.
   Matura rispetto e senso di responsabilità nei confronti dell'ambiente e degli altri.

     3) PROGETTI EDUCATIVI DI ARRICHIMENTO E DI ROUTINE

    A. PROGETTI DIDATTICI TEMATICI SPECIFICI

Annualmente le docenti integrano i percorsi curricolari con due progetti di approfondimento
tematico che coinvolgono i campi dell’esperienza (in parte o tutti). Questi progetti vengono rinnovati
ogni anno e approvati all’inizio dell’anno nel primo incontro collegiale. Pertanto non possono
trovare posto in un PTOF triennale. Questi progetti, così come altri documenti di programmazione
che variano ogni anno, si trovano in uno speciale raccoglitore che contiene tutti gli allegati nuovi.

                                                    13
A titolo esemplificativo alleghiamo i progetti del 2018/2019 : Goccioline e Storie per fantasticare
(allegato 1).

   B. PROGETTO ACCOGLIENZA

        Ogni bambino al momento dell’ingresso nella scuola dell’infanzia ha vissuto esperienze
diverse. La frequenza o meno al nido, l’ambiente socio-culturale di appartenenza, l’insieme delle
relazioni vissute con le figure parentali, il materiale di gioco a disposizione e altri fattori hanno
predisposto un bagaglio di linguaggi verbali e non verbali diverso da bambino a bambino.
        Per questo le insegnanti, tenendo conto di queste differenze, cercano di valorizzare e
incoraggiare le potenzialità di ogni bambino. Il PROGETTO propone le finalità e i metodi per
raggiungere gli obiettivi di un inserimento sereno e flessibile. Esso riguarda i bambini che affrontano
per la prima volta la scuola dell’infanzia , ma anche quelli di 4 o 5 anni che tornano dopo un periodo
di vacanza

OBIETTIVI DEL PERCORSO ACCOGLIENZA :

      Accogliere la scuola come luogo importante per la propria vita sociale;
      Scoprire e condividere le regole ed i modi per stare bene insieme;
      Riallaciare i rapporti di amicizia;
      Acquisire consapevolezza della propria personalità sviluppando l’ autonomia “aiutami a fare
       da solo”;
      Imparare a lavorare autonomamente e in gruppo;
      Comprendere la scansione temporale;
      Sviluppare la conoscenza del corpo e delle sue esigenze;
      Ascoltare e comprendere storie, racconti e narrazioni;
      Riflettere sugli affetti e sul proprio vissuto;
      Sperimentare varie tecniche espressive;
      Educare ad una sana e corretta alimentazione;
      Educare al rispetto ambientale;
      Comunicare pensieri, idee e notizie per conoscere e conoscersi.

Questi obiettivi tengono conto delle indicazioni nazionali, in particolare per quanto riguarda:

      L’evoluzione dell’autonomia (intesa come apertura alle relazioni);
      Lo sviluppo dell’identità (immagine positiva di sé);
      La competenza (conoscere, progettare, inventare);
      La consapevolezza della cittadinanza (scoprire gli altri, saper gestire i contrasti con regole
       condivise, aprirsi al futuro rispettando il mondo e la natura).

STRATEGIE E METODI PER RAGGIUNGERE TALI OBIETTIVI

        Ogni insegnante accoglierà i propri alunni nella classe di appartenenza, in modo da
rassicurare, incoraggiare e conoscere bene ogni bambino. E’ fondamentale per ogni bambino sentire
intorno a sé persone che non pensano solo ad assisterlo dal punto di vista dell’alimentazione e
dell’igiene, ma pronte a prendere a cuore i suoi interessi, sentimenti ed emozioni.
        Ci saranno spazi adeguati dove il bambino potrà giocare, ascoltare, disegnare e pitturare
relazionandosi serenamente con gli altri e l’ambiente.
        Sempre al fine di favorire un buon inserimento ed una positiva e proficua collaborazione
inviteremo i bambini, dopo il gioco del mattino, a sedersi nello spazio “dialogo-ascolto” per fare
l’appello, per dare ad ognuno la possibilità di parlare e comunicare, per gustare una piccola merenda

                                                  14
(biscotto o frutto) ed infine per affidare loro gli incarichi della giornata (chi darà la merendina, chi
distribuirà i fogli, chi farà il cameriere, ecc.)
        3 ANNI
Il bambino piccolo si sente protetto e procede con maggiore sicurezza alla scoperta del nuovo
ambiente scolastico acquisendo sempre più autonomia.
Osservando i bambini grandi impara a rispettare le regole della vita comunitaria.
        4-5 ANNI
il bambino impara a mettersi a disposizione degli altri, si fa più responsabile e collaborativo, capace
di rispettare le regole. Il bambino grande riceve dall’insegnante un incarico importante che rafforza la
sua autostima e la fiducia in se stesso.
        Attraverso proposte di esercizi-gioco si favorirà lo sviluppo delle competenze necessarie ad
un approccio alle attività logico-matematiche ed a quelle della prelettura e prescrittura (nel corso
dell’intero anno scolastico).

ATTIVITA’
Le attività proposte per il raggiungimento degli obiettivi cambiano ogni anno. Le maestre le
inseriscono nella loro programmazione annuale. (vedi allegato n° 2). L’organizzazione, abbastanza
flessibile, dell’accoglienza è progettata per tenere conto delle difficoltà incontrate da tutti i bambini,
dai piccoli ai grandi e dai… loro genitori. (vedi allegato n°3)

ORGANIZZAZIONE- tipo dei tempi DELL’ ACCOGLIENZA
Il calendario e gli orari qui sotto elencati sono stati pensati per realizzare un progetto d’accoglienza
flessibile, tale da favorire l’inserimento gradevole e il più possibile sereno dei nuovi bambini,
prevenendo o attenuando l’insorgere di possibili condizioni traumatiche.
Tuttavia, tenendo presente che ogni bambino segue ritmi propri diadattamento, le insegnanti si
riservano di consigliare ai genitori eventuali varianti sull’orario di permanenza del bambino a scuola.
   o per i bambini nuovi
Primo giorno di scuola ( inizio settembre): i bambini nuovi rimarranno a scuola dalle ore 9.30 alle ore
10.00 con i genitori.
Giorno successivo: i bambini nuovi rimarranno a scuola dalle ore 9.30 alle ore 10.00 senza la
presenza dei genitori.
Da lunedì ….. a venerdì ……. settembre : il bambino frequenterà la scuola dalle ore 9.30 alle ore
10.30/11.00 senza la presenza dei genitori.
Da lunedì …. a venerdì …. settembre : dalle ore 9.00 alle 13.00 (il bambino pranzerà a scuola)
Da lunedì …. a venerdì … settembre : frequenza dalle ore 9.00 alle ore 15.30.
Ultima settimana di settembre: orario completo con pre e post asilo per chi lo ha richiesto:
Pre asilo : 7.30 /9.00 Ingresso: 9.00 -9.30Uscita:      15.30/15.45Post asilo : 15.45 – 17.30
   o per i bambini che già frequentano la scuola
Primi giorni di scuola :       ingresso ore 10.30 – 11.00 uscita e post asilo regolari
Dalla prima settimana completa di settembre : frequenza con orario normale.

                                                   15
C. PROGETTO INCLUSIONE e BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

I SOGGETTI
Nella nostra piccola SCUOLA MATERNA si presentano pochi casi di alunni con le problematiche
individuate dalle varie circolari ministeriali come alunni che necessitano di particolari progetti per la
loro inclusione nell’ambiente scolastico. Riassumendo possiamo individuare :
    a) Alunni con disabilità
    b) Alunni con disturbi evolutivi specifici
    c) Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale

 Non si può parlare in maniera sistematica di Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI), viste le
dimensioni della scuola, ma ogni qualvolta se ne presenta la necessità si compone effettivamente un
gruppo, composto dai genitori, dalla maestra coordinatrice, dalla maestra di sezione e dagli eventuali
professionisti (ASL, assistenti sociali, insegnante o volontari di sostegno, psicologi….) che seguono
il bambino.

FINALITÀ
      La scuola garantisce ad ogni individuo spazi di socializzazione e occasioni per sviluppare le
proprie potenzialità, in termini di apprendimenti, ma anche di autonomia, comunicazione e relazione.
      La scuola si impegna affinché l'incontro con compagni con disabilità divenga un importante
momento di crescita personale ed umana per tutti gli alunni, chiamati a percorrere insieme un
itinerario di accettazione e valorizzazione della diversità.
     
DOCUMENTI D'INTEGRAZIONE PER GLI ALUNNI CON CERTIFICAZIONE (a e b )
Per garantire agli alunni con disabilità un percorso adeguato e rispettoso delle loro potenzialità, il
docente predispone un Piano Educativo Individualizzato (PEI) e il Profilo Dinamico Funzionale
(PDF). I docenti redigono i documenti tenendo conto anche delle indicazioni dei genitori e dei diversi
operatori (referenti del caso, terapisti...) che intervengono sull'alunno.
Il PEI viene approvato all'inizio dell'anno e valutato al termine dell'anno scolastico. Il PDF viene
steso nell'anno in cui viene redatta la certificazione e aggiornato alla fine della scuola dell'infanzia.
Al passaggio ad un altro ordine di scuola o in caso di trasferimento, la famiglia firma il consenso al
trasferimento dei documenti d'integrazione e dei documenti diagnostici del proprio figlio.

ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE

La scuola si attiva per identificare e sostenere gli alunni che, anche in assenza di una specifica
certificazione, necessitano di BES, bisogni educativi speciali. Sono alunni che presentano una
richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni”(Dir. MIUR 22/12/2012). Citiamo solo
alcuni esempi:
    o Svantaggio sociale e culturale
    o Disturbi specifici di apprendimento
    o Disturbi evolutivi specifici
    o Deficit del linguaggio
    o Deficit delle abilità non verbali
    o Deficit della coordinazione motoria
    o Deficit dell’attenzione e dell’iperattività
    o Appartenenza a culture diverse
    o Alunni con competenze intellettive elevate
    o Alunni con Deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività
                                                   16
o  Disturbo oppositivo provocatorio
    o  Alunni con forme di autismo lieve
       Per riuscire nel progetto di aiutare questi bambini, dopo la rilevazione delle problematiche, le maestre
stendono unPAI PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE.(allegato n° 4)
       Al fine di un’integrazione scolastica e sociale ottimale degli alunni con Bisogni Educativi
Speciali, la nostra SCUOLA DELL’INFANZIA intende raggiungere le seguenti finalità: ;
●favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso
percorsi comuni, individualizzati o personalizzati che fanno coesistere socializzazione ed
apprendimento; ;
●informare adeguatamente il personale coinvolto;
●favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi;
●incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il
percorso di istruzione e di formazione; ;

ALUNNI STRANIERI
Un accenno particolare ai piccoli alunni stranieri (il più delle volte uno solo) che di solito, senza
nessun ausilio speciale, ma , attraverso il gioco, il contatto con i nuovi amici, il nuovo ambiente, il
personale attento e accogliente riesce in pochi mesi (settembre - dicembre) ad imparare elementi
essenziali della lingua per farsi capire.

   D. IRC: INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
FINALITÀ
L’insegnamento della religione Cattolica, IRC, nella scuola dell’Infanzia paritaria, ha come finalità
quella di promuovere la maturazione dell’identità nella dimensione religiosa, valorizzando le
esperienze personali e ambientali, orientando i bambini a cogliere i segni della religione cristiana
cattolica.
Dall’insegnamento della religione cattolica, i bimbi, acquisiscono i primi strumenti necessari a
cogliere i segni della vita cristiana, ad intuire i significati, ad esprimere e comunicare parole, gesti,
simboli ed i segni della loro esperienza religiosa.
Tre sono gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) della religione cattolica, definiti come livelli
essenziali di prestazione inseriti nel contesto educativo della scuola dell’infanzia:
    -   Osservare il mondo come dono di Dio Creatore a tutti gli uomini
    -   Scoprire la figura di Gesù di Nazareth attraverso i Vangeli e le celebrazioni delle feste
        cristiane
    - Scoprire la Chiesa come luogo d’incontro della comunità cristiana e conoscere le figure che
        hanno testimoniato il comando evangelico dell’Amore.
Nella nostra scuola l’insegnamento della religione cattolica è parte integrante della programmazione
didattica, concorre al raggiungimento delle finalità educative della scuola dell’Infanzia che intende
formare la personalità del bambino nella sua totalità.
DOCENTE
La maestra coordinatrice, opportunamente formata e dotata di idoneità dall’Ordinario diocesano,
forma il gruppo in base all’argomento affrontato: bambini divisi per età, per classe etc …

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PROGRAMMA

OBIETTIVI              CONTENUTI ESPERIENZE                                METODI, MEZZI,               VERIFICA E
FORMATIVI                                                                  ATTIVITA’                    VALUTAZIONE

Sviluppare             Mi chiamo…                                          Racconti/Drammatizzazi       VERIFICA
sentimenti di                                                              oni.
stupore e              L’amicizia
meraviglia di fronte   La vita è un dono: così l’ha vissuta Gesù                                        Osservazione della
alla bellezza del                                                          Poesie/Canzoni.              capacità di attenzione.
Creato.                La Creazione: Dio dipinge i colori della vita nel                                Schede da completare.
                       cielo, nel mare, sulla terra.                                                    Disegni.
                       Gli Angeli- l’Angelo Custode.                       Giochi.                      Conversazioni.
Scoprire i segni di
festa nell’ambiente.   San Francesco.
Comprendere                                                                                             VALUTAZIONE
                       San Martino.                                        Visite alla Chiesa.
l’importanza di
vivere in pace.        L’Annunciazione.

                       La nascita di Gesù.                                 Incontri con il parroco.     La valutazione in
                                                                                                        itinere, oltre che degli
                       I simboli del Natale.                                                            apprendimenti, terrà
Riconoscere la                                                                                          conto anche del
                       Natale insieme.                                     Conversazioni sui temi
Chiesa come                                                                                             comportamento e della
                                                                           trattati.
edificio e come        Gesù un bambino come noi.                                                        capacità di attenzione
comunità dei                                                                                            dell’alunno.
                       Gesù parla alla gente.
credenti.
                                                                           Attività pratiche,
                       Gesù con i bambini.                                 pittoriche e manipolative.
                       Gesù compie i miracoli.

                       Pasqua: Gesù soffre e prega Dio.                    Osservazione di quadri e
                       Gesù muore sulla croce.                             pitture inerenti ai temi
                                                                           trattati.
                       Gesù risorge.

                       Gesù insegna il Padre Nostro.
                                                                           Schede operative sugli
                       Una Chiesa per tutti:                               argomenti trattati.
                       Papa Francesco

                       Festa della famiglia (fine anno scolastico).

     E. PROGETTO CONTINUITA’: IL RACCORDO CON LA SCUOLA PRIMARIA
       La Scuola Materna San Domenico prepara i bambini che andranno per la maggior parte alla
  SCUOLA PRIMARIA A.MANZONI di Malgesso. Alcuni , residenti a Bregano e Bardello, vanno
  alla scuola primaria di Bardello. Viene lasciata la scelta ai genitori che possono anche, invece di
  seguire il progetto specifico nostro, portare il bambino nella scuola di loro scelta per le attività di
  raccordo.

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FINALITA’:
     Assicurare la continuità tra i due ordini di scuola
     Favorire un passaggio sereno alla scuola Primaria
     Saper ascoltare e comprendere ciò che ci viene raccontato.
Le insegnanti della materna e della primaria , nel rispetto della tematica proposta dalla commissione
“raccordo”, decidono di programmare di solito 3 incontri alla Scuola Primaria per svolgere attività
creative per la realizzazione del progetto.

OBIETTIVI SPECIFICI:
   Il piacere dell’ascolto e della collaborazione
   Riflessione sulla storia ascoltata e quindi sull’ambiente
   Comunicazione giocosa e proficua
   Accettazione e condivisione di culture diverse

STRUMENTI:
   Scelta del testo in accordo con le insegnanti dell’Istituto Comprensivo
   Lettura del racconto
   Drammatizzazione della storia
   Realizzazione di un grande cartellone riguardante la storia
   Lavori di pittura/coloritura/ritaglio/punteggio/incollaggio

Le attività possono variare di anno in anno: la maestra coinvolta nel raccordo scrive una breve
relazione che viene allegata annualmente nel raccoglitore dei documenti variabili.

   F. PROGETTO INGLESE

 La scelta di affrontare l’insegnamento dell’inglese è stata fatta a condizione:
     o che il bambino non presenti problematiche nella lingua italiana
     o che l’insegnante garantisca una perfetta pronuncia (preferibilmente insegnante di lingua
    madre)
     o che l’insegnante abbia una specifica formazione per affrontare un approccio ludico della
    lingua
Il corso d’Inglese è destinato per i bambini mezzani e grandi. Si è deciso non fare iniziare inglese ai
piccoli per rafforzare la corretta pronuncia della lingua madre e non aggiungere ulteriori emozioni ai
bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia e dunque un ambiente nuovo per la prima volta.
Obiettivi del corso
      Destare l’interesse e la motivazione all’apprendimento della lingua straniera
      Avviare al processo di comprensione della lingua parlata
      Abituare al suono e all’intonazione della lingua
      Avviare una prima familiarizzazione solo passiva alle strutture della lingua, perché il bambino
         possa cominciare a formare una propria competenza linguistica
      Costruire una prima base lessicale, passiva e attiva
      In particolare il corso si pone come obiettivo non la produzione di sequenze grammaticali da
         parte del bambino, ma solo la capacità di comprendere semplici enunciati in contesti chiari e
         di rispondere a stimoli verbali con azioni o con strutture di una o due parole, secondo i ritmi
         naturali dell’apprendimento.

Metodologia
    Il corso prevede il raggiungimento di questi obiettivi attraverso diverse attività che sfruttano
      le diverse capacità di apprendimento dei bambini quindi l’ascolto con sussidio visivo
                                                  19
(flashcards), il canto, e la manipolazione di materiali ed oggetti. Il modo caratteristico di
      apprendere per il bambino è attraverso il gioco quindi questo avrà una funzione prioritaria.
     La lezione inizia con “circle time”: bambini in cerchio per apprendere a presentarsi e salutarsi
      : i bambini ripetono le parole dell’insegnante per apprendere i vocaboli e poi produrre
      frasi.(my name is…. , I’m a boy…; I’m 3,4….)
     Si procede con attività centrale della settimana (vedi contenuti)
     Si conclude nuovamente con “circle time”
Strumenti
     Libro di testo “Primarycolours” con CD e Cookie and Friends
     Pupazzi vari, poster, flashcards,
     Colori, colla etc…
Contenuti
        i saluti       gli oggetti usati a scuola (bag,        i giocattoli
        i numeri         pencil, rubber…)                       i componenti della famiglia
        i colori        la festa di compleanno

       con la storia di VeryHungry Caterpillar      con Brown Bear : animali e colori
        : numeri, colori, frutti, giorni della       l’omino di Pan di Zenzero per le parti del
        settimana                                     corpo
       con la storia di Dear Zoo: animali dello     Canzoni di Natale
        zoo                                          Con un puzzle: animali della fattoria

giochi
       What’s the time Mr Wolf (numeri)                 Equivalente di “bandiera” per numeri e
       Robot Man (dare istruzioni: sit down,             colori
        walk etc…                                        Trovare l’oggetto mancante
       Spoon/Fork/Plate (assumere posizioni             ChineseWhispers (telefono senza filo)
        diverse)                                          per verificare l’apprendimento dei
                                                          vocaboli
Le canzoni
   Head Shoulders knees and toes     Petssong                         TwinkleTwinklelittle
   The body song                     Oh Christmas tree                 star
   Stop and go                       We wish you a merry              Here we go round the
   If you are happy and you know      Christmas                         mulberry bush/Christmas
    it                                                                   tree

    G. PROGETTO MUSICA

OBIETTIVI DEL PROGETTO (dell’Accademia musicale Sant’Agostino)

        Le attività musicali vengono proposte da un operatore con l'ausilio dello strumentario Orff
(se presente) o eventualmente auto-costruito (con oggetti di uso comune e con materiale di recupero)
e vedranno i bambini coinvolti in maniera attiva, quindi essenzialmente pratica, in giochi di

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sonorizzazione di situazioni, eventi, luoghi e stati d'animo, di arrangiamento di canzoni popolari e
infantili, di drammatizzazione di fiabe sonore, di semplici coreografie.
Avranno quindi spazio interventi atti a sviluppare le capacità percettive del bambino finalizzate
all'apprendimento dei fondamenti del linguaggio musicale che offrano al bambino strumenti più
efficaci per un controllo e uno sviluppo della creatività individuale e di gruppo

UNITÀ DIDATTICHE

1) Suoni e Rumori
        Dall’ascolto dei suoni e rumori del mondo circostante alla scoperta dei suoni prodotti dagli
oggetti di uso comune; la scoperta del timbro attraverso l’esplorazione dei suoni prodotti da materiali
differenti (carta, plastica, legno, metallo, stoffa, ecc.); in quante maniere possiamo produrre suoni e
rumori (battere, graffiare, percuotere, ecc.); suoni e rumori prodotti dal nostro corpo; i suoni forti e
piano, lunghi e corti, alti e bassi; utilizzazione degli oggetti e dei materiali di uso comune per la
sonorizzazione di ambienti e storie (anche d’invenzione).
2) Ritmo e Movimento
        I ritmi del tempo: il giorno e la notte, le stagioni e gli anni; i ritmi del nostro corpo: alla
scoperta della pulsazione; i movimenti del nostro corpo: i movimenti del nostro viso, delle mani delle
gambe; inventiamo una sequenza di movimenti ed eseguiamola sotto la guida di un direttore
(bambino); impariamo a muoverci al ritmo di una canzone; creiamo e eseguiamo una coreografia
sulla musica di una canzone.
3) La Voce e il Canto
        Esplorazione dei suoni della nostra voce: suoni forti e piano, lunghi e corti, acuti e gravi;
giochi di intonazione; impariamo una canzone.
4) Gli Strumenti della Musica
        Impariamo a conoscere gli strumenti musicali della tradizione attraverso disegni, foto e
ascolto musicale; impariamo a riconoscere gli strumenti in base al loro timbro (ascolto musicale);
costruzione di semplici strumenti musicali utilizzando materiali di recupero; lo strumentario Orff:
esplorazione, conoscenza, utilizzazione; sonorizzazione di ambienti o storie con l’utilizzazione dello
strumentario Orff e autocostruito.
5) La Scrittura Musicale
        Accenni
6) Esecuzione e Improvvisazione
        Dalla partitura all’esecuzione: inventiamo una canzone, creiamo la nostra partitura e
eseguiamo la canzone con l’accompagnamento dello strumentario Orff.

        Le attività fin qui elencate potranno, nel caso di interventi su più sezioni, essere coordinate
per la realizzazione di un piccolo spettacolo finale dove canto, danza e musica faranno da contorno
ad una storia realizzata insieme ai bambini.

     H. PROGETTO IGIENE E SALUTE

    CAMPI DI ESPERIENZA                       OBIETTIVI                         ATTIVITA’ E
                                                                               METODOLOGIA

   Il sé e l’altro (il vivere        Riflettere sull’importanza        Storie, racconti inerenti alla
    insieme e le domande dei           della pulizia                      tematica
                                                     21
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