PASQUA 2019 N.4 - PARROCCHIE SAN LEOPOLDO MANDIC E SAN SILVESTRO PAPA
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INDICE p.1 EDITORIALE: Pasqua del Cristiano e Atelier della Famiglia (don Mario) p.3 TESTIMONI: Voci di uomini e donne responsabili (Giuseppe) p.6 I NOSTRI CONCERTI Musica: Incontro di persone e di popoli (Vania) p.7 VOCI DAL MONDO: Con S. Bakhita la musica di ieri e di oggi (Monica) p.9 ADORAZIONE: Entrò per rimanere con loro (don Mario) p.10 GIUBILEO: 25 anni della Chiesa San Leopoldo Mandic (Sara) p.12 ARTE: Il Crocifisso di Venturino Venturi (Sara) p.14 #GNF19 Giornata Nazionale del Farmaco (Cristina) p.15 CARITA’ E MISSIONI: Con le mani aperte al mondo (Monica) p.16 CARNEVALE Un, due, tre… (Vania e Margherita) p.18 CRESIMANDI: Va e ripara la mia casa (Margherita e don Mario) Immagine di copertina: p.20 NATURA: Centro Didattico Valpore… cos’è? “La Vie” (olio su tela, 4 metri x3, 1964) (Tommaso e Marianna) Autore: p.22 MSAC Giovani che vogliono fare la propria Marc Chagall (1887-1985) parte Luogo: p.24 EUROPA, S. LEOPOLDO Uniti nella diversità Fondation Marguerite et Aimé Maeght (don Mario) di Saint-Paul-de-Vence p.26 IL LIBRO A casa nostra. I nuovi ragazzi della famiglia Calò. p.27 BILANCIO S. Leopoldo e S. Silvestro p.28 AGENDA
1 EDITORIALE Pasqua del Cristiano e Atelier della Famiglia F esta e gioia esplodono nella maestosa opera di M. Chagall “La Vie”. L’immagine di copertina di questo numero bene ci introduce nell’orizzonte della Pasqua. La Vita, che è arte e amore, trionfa sul tragico e sul male. Non è volontà di potenza, ma dono e comunione. Ai progrom antisemiti e al naufragio della nave Struma, con i suoi quasi 800 ebrei morti nel viaggio verso una patria dove abitare, l’artista contrappone la luce ed i colori della giostra che gira. Animali d’ogni sorta e pagine dell’Alleanza tra Dio e l’uomo ci rivelano la creatività del Principio e la fecondità delle relazioni. Giocolieri e musicisti ci rimandano alla bellezza dell’esistenza che è movimento ed energia. I cristiani, che nel tempo della Quaresima allenano i sensi del corpo e dello spirito alla lotta contro il male e all’intelligenza del desiderio, trovano nella Pasqua la sorgente profonda, la bussola sicura, la forza originante ogni scelta veramente ispirata. La scala di Giobbe incontra il pesce, che è figura di Cristo. Per noi discepoli del Risorto questo è il manifestarsi della destinazione in Cristo di ogni creatura. Possiamo salire, possiamo accogliere la nostra Croce e giungere ad essere partecipi della Salvezza, che il Signore Gesù ci offre dalla sua Croce. Scrive H. Bergson: “Il vero mistico è eccezionale. Ma quando parla vi è in fondo alla maggior parte degli uomini, qualche cosa che gli fa impercettibilmente eco”. Lasciamoci allora toccare da questi colori e dalla loro dinamicità. Lasciamoci persuadere dall’annuncio pasquale: “È risorto!”. La terra ha sete, il mondo ha fame della Luce, della Vita senza tramonto, dell’Amore che salva dal rigore della legge, guarisce le ferite del cuore e sana gli orrori dell’animo corrotto. La coppia che emerge come Vangelo primordiale ed ultimo parla di noi, di Dio e dell’uomo, della famiglia umana e di ciascuna famiglia. In quella comunione
2 originaria, in quel dono stupendo e radicalmente esigente è nascosto il sogno di Dio. Ecco allora che la Parrocchia, “briciola” della Comunità della Nuova Alleanza, è chiamata a farsi “Atelier della Famiglia”. Accogliere la vocazione sponsale e la sfida della generatività è infatti un’arte. Dal gruppo giovani coppie “Vivere Insieme” allo spazio famiglia “Il Mandorlo”, dalla Catechesi Battesimale all’itinerario che accompagna l’Iniziaziazione Cristiana di bambini e ragazzi, dal “Progetto Genitori e Scuole per l’lnfanzia” della Rete delle Scuole Parrocchiali in collaborazione con l’Ufficio Diocesano della Famiglia al “Cantiere Famiglia” in collaborazione con il Centro della Famiglia di Treviso, fino all’impresa di offire luoghi e relazioni aperti all’incontro fraterno e alla cultura, le nostre Parrocchie stanno intraprendendo percorsi ed avviando processi che diano vita a questo “Atelier della Famiglia”. Preghiamo lo Spirito Santo, perchè ci converta alla Vita, all’Amore, e donandoci forza e fantasia creativa possiamo prendere il largo sulla via della Chiesa in uscita, cioè della missione sempre nuova e attuale di immergere la storia nel Fonte della Pasqua e farvi così emergere la Creazione nuova. Tutti siamo chiamati a conversione, specialmente dall’isolamento lamentoso e dolente del disperato alla speranza ed al genoroso impegno del vero credente. Danza Chiesa del Risorto! Suona e canta con le tue famiglie le note della Vita! Riempiti dei colori che la vera Luce ti fa riconoscere, interpretare e scegliere nell’arte speciale del discernimento! Libera dalle costrizioni e dai dogmi della tecnica e della moda guida i tuoi giovani a trasformare la città con la potenza che sprigiona la loro primavera non più piegata solo sugli schermi seducenti dei media, ma con lo sguardo solidale e amico rivolto ai poveri e ai deboli! Buona Pasqua a tutti voi! Don Mario
3 GIUSEPPE TESTIMONI Voci di uomini e donne responsabili N ella seconda metà di gennaio si sono concentrate una serie di ricorrenze di una notevole importanza culturale che, come spesso accade per scadenze di questo tipo in questo nostro mondo pieno di frastuono e di superficialità, sono passate quasi del tutto ignorate. Sono evidentemente contento di aver potuto scrivere “quasi ignorate” e non semplicemente e sbrigativamente “ignorate”. Perché in una piccola realtà parrocchiale di Mirano, nella bella chiesa di S. Leopoldo, quelle date invece sono state ricordate e sottolineate con degli eventi forse anche modesti ma significativi e del tutto appropriati. Vado con ordine. - Il 17 gennaio era la XXX Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei. Promossi dall’Ufficio CEI per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso in questi ultimi anni ci sono stati diversi incontri volti alla conoscenza reciproca e alla collaborazione tra cattolici ed ebrei in Italia. Si va consolidando un legame sempre più profondo e unico tra ebrei e cristiani e una reciproca conoscenza, esperienze preziose in un tempo in cui sembrano acuirsi le contrapposizioni, il dialogo risulta più faticoso, antisemitismo e razzismo sembrano prendere piede pericolosamente. Il dialogo è l’unica via alla pace. - dal 18 al 25 gennaio 2019 l’annuale “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani” ha visto Papa Francesco presenziare alla cerimonia di avvio nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Qualche giorno prima si era espresso così: “Anche quest’anno siamo chiamati a pregare, affinché tutti i cristiani tornino ad
4 essere un’unica famiglia, coerenti con la volontà divina che vuole «che tutti siano una sola cosa». Ha poi insistito sulla necessità di “maturare una comune e concorde testimonianza nell’affermazione della vera giustizia e nel sostegno dei più deboli, mediante risposte concrete, appropriate ed efficaci”. Il motto infatti della settimana di quest’anno era “Cercate di essere veramente giusti” (cf. Deuteronomio 16, 18-20). - il 27 gennaio era infine la “Giornata della Memoria”. Come tutti sanno proprio il 27 gennaio è l’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e questa data è stata scelta nel mondo per ricordare l’assurdo sterminio di 6 milioni di ebrei. Quest’anno ricorrono anche gli 80 anni della promulgazione in Italia delle leggi razziali. Qualcuno potrebbe chiedersi cosa hanno a che fare le prime due scadenze, eminentemente religiose, con questa terza, decisamente più laica e civile. La domanda è sensata. Ognuno si fermi un attimo, rifletta e formuli un suo pensiero. Da parte mia esprimo il mio: in tutte queste ricorrenze emerge prepotente il bisogno di un Dio che sia veramente di tutti, capace di renderci davvero tutti fratelli, dando un senso a questo nostro stare sulla terra che è sempre più complicato e difficile da vivere. Come ha sottolineato queste scadenze la parrocchia di San Leopoldo? Con un programma di tre serate di incontri al quale ha voluto dare questo titolo: VOCI DI UOMINI E DONNE RESPONSABILI. È stata un’occasione per ricordare al pubblico tre figure molto diverse per cultura, per scelte personali, per situazioni esistenziali individuali e storiche. Eppure tutte e tre sono in grado di essere d’esempio a tutti noi per come si sono comportate e per quello che hanno scritto e fatto.
5 GIOVEDÌ 17 GENNAIO, è stata ricordata Etty Hillesum (1914-1943) giovane ragazza olandese ebrea che, pur potendo fuggire, sceglie di restare accanto al suo popolo ripetendo fino all’ultimo: la vita è bella. Sarà inevitabilmente deportata ad Auschwitz-Birkenau come tutti, sopravviverà nel campo per 83 giorni per poi essere mandata come tutti alla camera a gas e al forno crematorio. Scrisse poco prima di partire per Auschwitz: “Non si tratta infatti di conservare questa vita ad ogni costo, ma di come la si conserva. […] Se noi abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare – se non li ospitiamo nelle nostre teste e nei nostri cuori, per farli decantare e divenire fattori di crescita e di comprensione – allora non siamo una generazione vitale.” Testo del dott. Giuseppe Bovo, letture di Laura Favaretto. LUNEDÌ 21 GENNAIO è stata presentata la figura di Romano Guardini (1885-1968) pensatore e profeta europeo, purtroppo del tutto sconosciuto al grande pubblico eppure una figura di sacerdote e studioso di altissimo livello culturale. Di origini venete, ha vissuto interamente in Germania dove come docente universitario ha insegnato a molti intellettuali tedeschi compreso il Joseph Ratzinger che diventerà poi papa Benedetto XVI, ma ha anche formato migliaia di giovani negli anni della resistenza cristiana al nazionalsocialismo. La sua visione cristiana del mondo, laica e religiosa insieme, è attualissima. Definito il “Padre della Chiesa del XX secolo” ha lavorato perché si realizzasse in concreto “l’incontro continuo, per così dire metodico, tra la fede e il mondo” mentre si poneva poi questo illuminante obiettivo: “Vorrei aiutare gli altri a vedere con occhi nuovi”. Presentazione del dott. Leopoldo Sandonà. VENERDÌ 25 GENNAIO è stata poi la volta di Dietrich Bonhoeffer (1906-1945) pastore luterano, brillante teologo, pacifista, dall’America torna nella sua Germania per senso di responsabilità e per combattere Hitler e il regime nazista con ogni mezzo. Imprigionato nel 1943, per aver partecipato alla congiura contro Hitler e il regime nazista sarà impiccato pochi giorni prima della fine della guerra. Convinto che i cristiani debbano essere cittadini presenti e responsabili scrisse: “Io temo che i cristiani che stanno sulla terra con un solo piede, staranno con un solo piede anche in paradiso.” Testo del dott. Giuseppe Bovo, letture di Davide Meggiato. Un’ottima occasione per rinfrescare la memoria di queste figure eroiche e un invito per approfondirne il pensiero e l’esempio per chi non le conoscesse.
6 VANIA I nostri Concerti MUSICA: INCONTRO DI PERSONE E DI POPOLI Le nostre parrocchie di San “Magnificat” e della Corale “San Leopoldo e San Silvestro sono state Sebastiano” in una rassegna di nei mesi scorsi protagoniste di una musica natalizia con brani solo serie di concerti di diverso genere strumentali per violino ed organo che hanno arricchito le giornate di eseguiti magistralmente da festa del periodo Natalizio e d’inizio Marianna Bolzonella e Giovanni anno 2019. Feltrin. Domenica 10 febbraio, ultimo Il giorno dell’Immacolata Concezione in ordine di tempo, in occasione della Beata Vergine Maria, l’8 della ricorrenza di Santa Bakita dicembre 2018, in occasione del (memoria liturgica 8 febbraio), Giubileo della Dedicazione della nella chiesa di San Leopoldo si è Chiesa Parrocchiale di San Leopoldo esibito il Coro “Voci dal Mondo”. Il la Filarmonica di Mirano ha concerto ha visto il susseguirsi di contribuito a rendere più solenni musiche di provenienza dei paesi le celebrazioni con un concerto di dei componenti del coro (Africa, musiche natalizie e non solo. Asia, Europa dell’Est) e di canti di Il Concerto di Natale del 22 dicembre quando coloro che migravano erano a San Leopoldo ci ha introdotti al gli italiani. Il concerto è stato anche clima di letizia della nascita di Gesù finalizzato alla raccolta fondi per con la “Venice Chamber Orchestra”, sostenere le iniziative del CUAMM il Coro “Bicinum” di Saccolongo ed Medici con l’Africa. il Coro “Voci di festa” di Perarolo di Vigonza. Tutti i concerti hanno visto una Il 6 gennaio 2019 la proposta di partecipazione numerosa e sono canto corale “Vetrego Incanto” - stati occasione di incontro tra le Concerto dell’Epifania - ha visto la persone e con la musica nelle sue partecipazione del Coro Femminile varie forme.
7 MONICA VOCI DAL MONDO Con S. Bakhita la musica di ieri e di oggi I l 10 febbraio scorso abbiamo ospitato in chiesa il concerto del Coro Voci dal Mondo diretto da Giuseppina Casarin, un evento atteso ed apprezzato da molti a giudicare dal successo di pubblico. Il vasto repertorio ha proposto musiche tradizionali di vari paesi, canti religiosi e spirituali, dolci melodie balcaniche, canti che esprimono la nostalgia per la propria terra e per il distacco dagli affetti più cari, che uniti a ritmi e balli incalzanti africani hanno evocato tante emozioni. Si canta anche: “Il forestiero dorme stanotte sull’aia, dorme sull’aia alla frescura”... Il forestiero di oggi forse dorme nelle stazioni, nei centri accoglienza sovraffollati o nelle baracche di lamiere a Casal di Principe... L’ascolto dei “nostri” canti della migrazione, attraverso le voci dei nuovi migranti, rende vivi e attuali i testi cantati dai nostri nonni e ci restituisce sentimenti profondi di compassione e il ricordo di un passato che non deve essere dimenticato. La storia del coro è singolare e merita di essere raccontata: il coro è composto da persone di svariate nazionalità ed è nato nel 2008 da un progetto dei Servizi Sociali del Comune di Venezia per dare un’opportunità di conoscenza e integrazione attraverso la musica tra persone con provenienze culturali, linguistiche e religiose diverse. E’ nato in risposta alle problematiche dovute al progressivo cambiamento della zona di via Piave a Mestre, con l’aumentata presenza di gruppi etnici stranieri e con l’impegno e la collaborazione di alcuni residenti che si sono resi disponibili ad un percorso di cura dei luoghi e delle relazioni umane. Il progetto affidato alla maestra Casarin è divenuto il luogo dove il canto rende protagonisti i partecipanti, non solo nell’interpretazione ma anche nella proposta delle musiche tradizionali del proprio paese. Il concerto è stato volutamente organizzato a pochi giorni dall’8 febbraio, giorno in cui si ricorda Santa Bakhita, la prima santa africana costretta a una “migrazione” forzata, la cui storia è profondamente legata al territorio miranese, e per questo merita di essere brevemente raccontata.
8 Santa Bakhita è nata nel 1869 nel Darfur in Sudan, all’età di circa 9 anni viene rapita ed in seguito venduta più volte dai trafficanti di schiavi. Subisce per lunghi anni sevizie e maltrattamenti. Rischia la morte durante la pratica cruenta di 114 incisioni cutanee su tutto il corpo, strofinate con il sale per provocare delle cicatrici ornamentali solo per soddisfare il desiderio della sua padrona. A causa dei traumi subiti la bambina non ricorderà mai più il suo nome né quello dei genitori e dei fratelli. I suoi rapitori la chiameranno Bakhita, che vuol dire fortunata. Conosce finalmente tranquillità e rispetto solo quando viene acquistata dal Console italiano Callisto Legnani; da lui verrà affidata alla famiglia Michieli che la porterà in Italia, a Zianigo per fare da bambinaia. Impara la nostra lingua, o meglio il dialetto veneto, e riceve un’educazione religiosa presso le suore Canossiane di Venezia. Quando Bakhita capisce che in Italia non esiste la schiavitù, rivendica con fermezza il diritto di essere libera, che ottiene dopo un apposito processo. Sceglierà poi la vita religiosa, affascinata da quel Gesù che, come dirà, ha sofferto tanto come lei e per lei. Professa i voti perpetui di Canossiana proprio nella cappella dell’Istituto delle suore Canossiane di Mirano. Vivrà poi nella Casa Madre di Schio conducendo una vita umile di servizio e testimonianza, dove morirà l’8 febbraio 1947. Viene canonizzata da papa Giovanni Paolo II il 1 ottobre 2000.
9 DON MARIO ADORAZIONE Entrò per rimanere con loro D a giovedì 7 marzo le nostre parrocchie di San Leopoldo e San Silvestro vivono un ulteriore dimensione di comunione. Nella chiesa dedicata al santo della riconciliazione e dell’ecumenismo spirituale a Mirano, in via E. Wolf Ferrari, dalle 9.00 alle 18.00 senza interruzione, ogni giovedì viene esposto il Santissimo Sacramento e questo avviene già da tempo nella chiesa parrocchiale di Vetrego sempre al giovedì dalle 20.45 alle 21.45. L’evangelista Luca narra al capitolo 24 che due discepoli, andandosene dei credenti delle nostre comunità da Gerusalemme amareggiati e e di chi passa tra noi, si presenta discutendo animatamente tra loro, come un dono grande, una proposta furono raggiunti ed accompagnati di riscoperta della fede pasquale. per un po’ di strada da un viandante, Specialmente perché da questo curioso sui fatti di cui parlavano e che incontro, secondo il racconto di San tanto preoccupavano i loro cuori… Luca, sprigionano due reazioni: 1. La Mentre avanzava la sera i due invitano consapevolezza della vita e dell’amore il forestiero, che nel frattempo li aveva che sgorgano dalla Parola del Signore rincuorati e confortati con parole (“Non ci ardeva forse il cuore nel petto sapienti ed illuminanti su quanto mentre conversava con noi lungo avvenuto. “Entrò per rimanere con il cammino, quando ci spiegava le loro”, annota l’evangelista. Una volta Scritture?”) 2. La scelta missionaria ed a tavola, al momento di spezzare il ecclesiale (“e partirono senza indugio pane, i discepoli riconoscono nei gesti e fecero ritorno a Gerusalemme, dove il loro Maestro… ma Gesù sparisce trovarono riuniti gli Undici e gli altri alla loro vista. che erano con loro.”). Questo evento tra quelli che raccontano L’invito per tutti dunque a cogliere l’incontro del Risorto con i suoi è l’occasione e sostare in silenzio, quello che trasmette una forza ed una leggendo una pagina di Vangelo, vicinanza del Signore davvero unici. mettendosi in ascolto del Signore Nel sostare in preghiera davanti Risorto e contemplando nel Pane Santo all’Eucaristia noi cristiani siamo la sua presenza che ama, consola, chiamati a tornare a quella pagina del guarisce ed invia ad essergli testimoni Vangelo, entrare in quella esperienza nella vita quotidiana. Spegniamo il come realtà presente, viva, per noi, cellulare, lasciamoci accendere il oggi. cuore. Ogni giovedì dalle 9.00 alle Il tempo così abbondante di Adorazione 18.15 (S. Leopoldo, Mirano), dalle Eucaristica, che ora è offerto alla libertà 20.45 alle 21.45 (S. Silvestro, Vetrego).
10 SARA GIUBILEO 25 ANNI DELLA CHIESA SAN LEOPOLDO MANDIC L’8 dicembre 2018 è stato un sabato da ricordare per la parrocchia San Leopoldo Mandic in Mirano: 25 anni prima, nel 1993, veniva celebrata la Dedicazione della nuova chiesa nella solenne liturgia presieduta dal Vescovo Mons. Paolo Magnani. Una giornata davvero ricca di proposte, un quarto di secolo dopo, iniziata già venerdì sera con la rappresentazione “La tenerezza di Dio” sulla vita di San Leopoldo. Breve proposta in parole e musica dei momenti salienti della sua storia di “piccolo” frate, la cui missione è stata ogni anima che aveva il desiderio di riconciliarsi con Dio. Nella sua semplicità la rappresentazione realizzata dalle persone della parrocchia ha colto nel segno emozionando i presenti. Sabato mattina il nostro Vescovo Gianfranco Agostino Gardin ha presieduto la concelebrazione eucaristica, alla quale hanno partecipato don Egidio Baldassa, parroco dal 1990 al 2015, don Mario Da Ros, attuale parroco, e don Artemio Favaro, Vicario Foraneo. Il Vescovo nella sua omelia, sentita molto familiare e partecipe della festa, ha ricordato tra l’altro come Leopoldo Mandic sia stato un grande confessore, tanto che anche i Vescovi del Triveneto di allora chiedevano di essere confessati da lui. Per l’occasione la comunità ha voluto affidare alle intenzioni del Vescovo una significativa offerta per opere
11 di carità (riportiamo in foto il messaggio di ringraziamento di mons. Gardin). La giornata è continuata con il pranzo comunitario nella grande sala della comunità, dove è stata allestita la mostra fotografica “Immagini: tracce di un cammino”, che ripercorre la breve storia della parrocchia, a partire dalle prime Ss. Messe celebrate in spazi di fortuna, tra cui la palestra della scuola media Leonardo Da Vinci, la posa della prima pietra, la costruzione del porticato e dell’oratorio, con le iniziative più belle di questo primo quarto di secolo della sua esistenza. Nel pomeriggio la Filarmonica del Comune di Mirano ha concluso la giornata, con il tradizionale Concerto dell’Immacolata, proponendo musiche piene di vita ed energia, anche a tema natalizio.
12 SARA ARTE IL CRISTO CROCIFISSO DI VENTURINO VENTURI U n discusso Crocifisso è appeso alla parete del presbiterio della nostra chiesa. Piace ad alcuni, ad altri meno. Ma al di là dell’aspetto estetico e del commento che suscita, chi ne è l’autore e come è arrivato nella nostra chiesa? L’opera è di un conosciuto artista italiano, Venturino Venturi, scultore, ma anche pittore, mosaicista, insegnante, artista eclettico. Nasce a Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo, il 6 aprile del 1918. In giovane età si trasferisce con la famiglia prima in Francia e poi in Lussemburgo. Fin da piccolo segue le orme del padre Attilio, scalpellino, e inizia a lavorare la pietra. Il padre nel trasferimento porta con sé poche cose, ma non rinuncia ad una copia della Divina Commedia e a Le avventure di Pinocchio; saranno i libri sui quali i figli impareranno la lingua italiana e che ritorneranno nelle opere dell’artista (famosa è la piazzetta dedicata a Pinocchio, realizzata a Collodi). Finite le scuole tecniche (1934) Venturino torna in Italia e studia prima presso l’Istituto d’Arte di Porta Romana e poi all’Accademia delle Belle Arti a Firenze.
13 Nel 1940 viene chiamato alle armi: “Labores” di Padova (professionisti questa esperienza lo toccherà molto, Valeria Saccarola e Biagio Restano), unico sopravvissuto ad un attacco che ha ripulito e risolto alcuni difetti nemico, molte opere saranno dedicate e danni dovuti al tempo, ma anche a alla guerra. Nel 1947, lascia Firenze per interventi precedenti un po’ grossolani. Milano ed inizia a lavorare a diverse commissioni sia in Italia che in Europa. La scultura sembra essere stata Partecipa alle principali rassegne realizzata mediante assemblaggio di artistiche italiane quali la Biennale di due parti: il fronte e il retro della figura. Venezia del 1952, diverse edizioni delle Si nota, infatti, una linea di giunzione quadriennali di Roma (1956, 1960, 1973), che corre lungo tutti i fianchi laterali alla Biennale di Scultura a Carrara del corpo del Cristo (gambe, busto, (1962, 1965) e alla Mostra Internazionale braccia, testa), da cui spuntano tracce della Nuova Figurazione. Muore a Loro di fibre tessili di un tessuto grezzo a Ciuffenna nel 2002. trama larga (forse canapa), utilizzata molto probabilmente per rinforzare Opere di Venturino Venturi sono la giuntura e tenere unite le parti. Si presenti in importanti musei in Italia e presume sia stato utilizzato un calco all’estero: al Palazzo Vescovile di Prato in negativo per realizzare il fronte e il e al Museo dell’Opera del Duomo, ad retro, poi uniti. esempio, sono esposte 44 formelle in gesso e polvere di marmo dipinte a olio, La superficie è molto scabrosa e che raccontano la vita di Gesù e 15 lamine irregolare, intenzionalmente non in alluminio a sbalzo che rappresentano rifinita, tanto da sembrare quasi la Via Crucis. Tra le opere più famose la appena abbozzata in alcuni punti, Pietà di Micciano, scolpita nel 1997 in sgrossata con scalpelli, spatole e marmo, l’opera fu commissionata dalle gradine che hanno lasciato segni netti e figlie del senatore Giuseppe Bartolomei, profondi. La scultura racchiude alcuni che la destinarono alla pieve di Santa elementi classici dell’arte di Venturi Maria a Micciano (vicino ad Anghiari, che fa dell’amore per la matericità e Arezzo) in memoria dei genitori. per la riduzione del segno due costanti maturate con l’esperienza quotidiana Il “nostro” Crocifisso è del 1968. E’ una della pratica scultorea. scultura in gesso, alta 170 cm, larga 140, ancorato ad una croce in legno chiaro. E’ lo stampo utilizzato per realizzare l’originale in bronzo, che si trova a Pietrasanta. Lo scorso anno ha subito un restauro commissionato alla ditta
14 CRISTINA #GNF19 Giornata Nazionale del Farmaco Banco Farmaceutico raccoglie e recupera farmaci da donatori e aziende per distribuirli a oltre 1700 enti assistenziali che si prendono cura di chi vive in condizioni di povertà. Dal 2000 ha istituito come iniziativa nazionale La Giornata di Raccolta del Farmaco (GRF) che permette la partecipazione di tutti i cittadini volenterosi alla raccolta di farmaci da distribuire a chi ne ha bisogno e non ha la possibilità economica di comprarli. Partecipando alla GRF, facendo il volontario o donando un farmaco, non si ha certo la pretesa di trovare una soluzione alla crisi economica o al dramma dell’esistenza. Lo scopo è quello di costruire una rete di solidarietà costituita dagli enti assistenziali promotori di condizioni per il cambiamento della società. Potevamo noi Caritas Mirano, a fronte di tutte le persone bisognose che si rivolgono al Centro di Distribuzione e al Centro d’Ascolto, non partecipare come volontari? Sabato 9 febbraio presso la farmacia Elena Volpato in via Gramsci a Mirano: Cristina, Maria Teresa, Sara, Anna, Mauro, Emanuela, Elisabetta, Ermanno hanno donato due ore del loro tempo per spiegare il significato della GRF e raccogliere i farmaci da banco che altre persone generose come loro hanno voluto donare a chi ha bisogno. 130 sono stati i farmaci raccolti e che verranno distribuiti al bisogno alle 50 famiglie che la nostra Caritas segue. Il Banco Farmaceutico ringrazia tutti i volontari (circa 20.000 in Italia) e i donatori, le farmacie e i farmacisti, senza di loro la GRF non sarebbe possibile. La raccolta di quest’anno ha registrato sul territorio nazionale un aumento del 10,2%, 420.000 confezioni di farmaci da banco donati che aiuteranno più di 539.000 persone povere di cui si prendono cura 1818 enti assistenziali convenzionati. Per noi volontari Caritas è ogni anno un’esperienza che ci fa riflettere e ci permette di essere con entusiasmo vicini agli altri, sperando che molti sentano il bisogno di donare il loro tempo per un’iniziativa così lodevole e che realizza l’affermazione del beato don Luigi Monza “Il bene va fatto bene”.
15 MONICA Carità e Missioni CON LE MANI APERTE AL MONDO D urante l’avvento si avviamento professionale Hospital di Betlemme, sono moltiplicate sorti nell’area di San Paolo unico ospedale pediatrico nelle parrocchie e Peruibe in Brasile, dove specializzato in Palestina di San Leopoldo si offre gratuitamente ai aperto a tutti, ebrei e e San Silvestro le iniziative bambini e ragazzi ospitalità palestinesi, in particolare per dare continuità e ed assistenza nei periodi alla popolazione più sostegno ai progetti della giornata in cui non bisognosa e fragile. missionari condivisi dalle sono a scuola, sottraendoli A questo ospedale due parrocchie. alle situazioni di rischio dedichiamo ogni anno le Con i proventi dei mercatini della strada. Accoglie offerte durante la festa del libro, le bancarelle dei quotidianamente oltre dell’Epifania in Parrocchia prodotti del commercio 1500 giovani. Adottare a San Leopoldo. equo, la vendita di dolci distanza un bambino per del gruppo missionario, un anno costa 312 euro, Ringraziamo tutti i un generoso contributo nel nostro caso le offerte volontari per il tempo e di Caritas e le raccolte di libere vengono utilizzate le energie dedicate alle offerte durante le Ss. Messe per finanziare la struttura, iniziative, e un grazie di abbiamo potuto aiutare gli stipendi del personale e cuore ai benefattori che molti dei progetti che ci le spese correnti. con generosità continuano stanno a cuore: e sostenerci e senza i quali Abbiamo infine devoluto non potremmo fare nulla. Con 1200 euro abbiamo 500 euro a Caritas Baby garantito l’adozione a distanza annuale a 5 ragazzi ospitati nei centri “Esperança” e “Kukula”, progetti promossi da Cesvitem che ospitano bambini del Mozambico vittime dell’Aids o figli di genitori sieropositivi. L’adozione garantirà per un anno cibo, cure sanitarie, istruzione per favorire la loro crescita e integrazione sociale, cose di cui ogni bambino ha diritto fin dalla nascita. Abbiamo raccolto 800 euro per Colonia Venezia e Centri per la Gioventù, luoghi di accoglienza, ricreazione e
16 VANIA E MARGHERITA CARNEVALE Un, due, tre... Dalla Parrocchia al Quartiere Come ogni anno la parrocchia di San Leopoldo in collaborazione con il quartiere Aldo Moro ha festeggiato il Carnevale, sabato 23 febbraio. Quest’anno avevamo un tema ben preciso: “Il carnevale di Pulcinella”. Si potrebbe definire un evento culturale, visto che il pulcinella era quello del Tiepolo. Per addobbare gli striscioni ci siamo ispirati ai suoi disegni e bozzetti. Li abbiamo abilmente riprodotti anche con l’aiuto dei bambini del laboratorio di maschere. La giornata soleggiata ha permesso ai bambini con le famiglie di arrivare numerosi. La Banda Musicale ci ha accompagnati fino in piazza Aldo Moro, poi sono iniziati i giochi animati dal Gruppo Giovani di san Leopoldo. I volontari del quartiere hanno preparato delle squisite frittelle, che sono andate a ruba! Un grazie va a tutti quelli che hanno collaborato per la riuscita della festa, ma anche alle giovani famiglie che hanno accompagnato i loro figli, perché la festa era soprattutto per loro. Tra i bimbi della scuola dell’infanzia e del nido integrato La festa di Carnevale presso il patronato di Vetrego il pomeriggio di sabato 23 febbraio è stata un successo e l’occasione per le famiglie della parrocchia e non solo di passare del tempo assieme condividendo momenti di gioia e spensieratezza
17 Hanno partecipato ben 120 persone tra bimbi e genitori tutti vestiti in maschera con vestiti dai colori sgargianti La festa si è aperta con delle attività per i più piccoli… ovvero costruire delle sagome tra le più divertenti ed originali con le quali fare delle foto Non è mancato un piccolo angolo tutto dedicato al gioco per i bimbi del nido… Grandi e piccini sono stati coinvolti in giochi musicali divertenti e scatenati nella baby dance. Le mamme hanno preparato galani, frittelle e stuzzichini per allietare la festa il cui ricavato è stato devoluto alla scuola dell’infanzia di Vetrego. Alla fine a tutti i bambini sono state regalate delle mascherine… ciascuno ha scelto la propria e portata a casa in ricordo del bel pomeriggio trascorso in allegria Con bambini e ragazzi dell’ACR La festa di Carnevale dei bambini e ragazzi ACR si è svolta domenica 24 febbraio nel pomeriggio in patronato a Vetrego ed ha ripreso il tema dell’anno delle attività dell’ACR che è “Ci prendo gusto”. E’ stato proiettato un video con un mistero da risolvere dal titolo “Hanno rubato i simboli del Carnevale”. Con una serie di giochi i ragazzi dovevano ritrovare questi simboli… che si rivelarono essere i galani e le frittelle. Tutti erano vestiti in maschera e coinvolti in queste attività si sono divertiti tantissimo.
18 MARGHERITA - DON MARIO CRESIMANDI VA E RIPARA LA MIA CASA U n pullman verde metallizzato, con disegnati degli angeli, che corre verso Assisi, con 30 persone a bordo ricche di entusiasmo. Musica rap che fa cantare tutti insieme. giovane sognatore ad amare realmente la Chiesa. Dopo aver pregato nel luogo dov’è risuonata la chiamata: “Va’ e ripara la mia casa” e visitato il convento di Santa Chiara e delle sue sorelle, Il 2 marzo cresimandi e catechisti una foto ricordo ha concluso l’inizio hanno lasciato Mirano e Vetrego per un di una giornata piena di sole e di vita. viaggio alla scoperta dell’azione dello Nel pomeriggio la conoscenza del più Spirito nella vita di San Francesco. recente santuario francescano ad Al santuario de La Verna, memoria Assisi, sorto per volontà del Vescovo delle Stigmate ricevute dal Santo Domenico per ricordare la spogliazione di Assisi, i ragazzi hanno ascoltano del giovane figlio del mercante di stoffe frate Giuseppe raccontare la storia di Pietro di Bernardone… suor Francesca Francesco. Nei loro occhi la curiosità di ha accompagnato i cresimandi fin nella vedere il letto dove dormiva… in mezzo cripta di quella fu la prima cattedrale alle rocce! L’Eucaristia celebrata nella della città, dove un pozzo accoglie cappella S. Lorenzo ha subito indicato le preghiere dei pellegrini… di cosa nella presenza del Signore il cuore spogliarci anche noi, perché il Signore dell’itinerario in preparazione della S. possa abitare la nostra casa? Cresima. Il 4 marzo è stato il giorno della salita. Nella casa della parrocchia di Costano i Innanzitutto alle due basiliche del nostri cuochi Franca e Gabriele hanno grande complesso del Sacro Convento accolto tutti con una cena davvero e la preghiera alla tomba di san appetitosa. Francesco, accompagnati da fra’ Simone Il 3 marzo nella chiesa di San Damiano negli affreschi di Giotto si è cominciato tutti insieme abbiamo ascoltato un a respirare aria nuova, attirati dalla giovane novizio di nome Francesco vita del Santo e dalle storie di Gesù e presentarci l’esperienza straordinaria dell’Antico Testamento fin a scorgere del Santo davanti al famoso crocefisso… la mano del Padre che guida la storia e l’incontro con lo sguardo aperto e dona la sua benedizione a tutti, come vivo del Signore Risorto che chiama il recita il saluto “Pace e bene”.
19 Un picnic davanti alla Porta Nuova sotto il convento e la chiesa di santa Chiara ha dato la carica per il cammino a piedi sui 4 km che portano all’Eremo delle Carceri… fatica affrontata con determinazione e meta raggiunta! Guardandosi intorno i ragazzi scoprono tutte le bellezze di cui parla Francesco e l’amore per il suo Creatore: “Laudato sì, mio Signore!”. Al termine della terza giornata, tornati in città, seduti sui gradini davanti alla Basilica di Santa Chiara con il proprio libretto spirituale in mano, si preparano ad uno dei momenti più forti: la preghiera davanti al Crocefisso che in San Damiano parlò a Francesco… cosa avrà detto ai nostri ragazzi quel Gesù in croce ma vivente per sempre? Alla sera ragazzi ed adulti intorno a un grande tavolo rotondo gustano una buona pizza… volti arrossati dal vento, ma sempre allegri e pieni di gioia! Martedì 5 marzo sulle note di “Conte partirò” la comitiva si risveglia per l’ultima tappa del viaggio prima del ritorno a casa: Santa Maria degli Angeli. Ancora un breve momento di forte spiritualità. Frate Mimmo ci presenta lo “scrigno” che racchiude la Porziuncola e una preghiera silenziosa nella piccola chiesa tanto cara a San Francesco e a tutti i suoi figli sparsi nel mondo. La S. Messa con don Mario nella cappellina di S. Chiara sottolinea l’esperienza a tutti noi proposta da Gesù e raccontata dall’evangelista Luca nell’episodio dei discepoli di Emmaus: “Gesù entrò per rimanere con loro”. Tra non molti giorni questi ragazzi riceveranno il dono dello Spirito e saranno chiamati a riconoscere Gesù presente nell’Eucaristia e nella vita di ogni giorno con un cuore riacceso di vita e di forza, di coraggio e di amore. Un’atmosfera di amicizia colma di vitalità ha accompagnato tutto il nostro viaggio. Quasi senza aver toccato il cellulare ci siamo guardati negli occhi, parlati, abbiamo giocato e pregato insieme liberi davvero d’essere semplicemente noi. Nel giorno della loro Cresima questi giorni con le loro emozioni e suggestioni, aiuteranno i nostri ragazzi ad aprire il cuore all’incontro con il Signore vivo ed innamorato della loro vita. Che meraviglia cercare nei loro sguardi e nelle loro voci i sogni e le grandi scelte di Francesco e dei discepoli del Signore! Che gioia vederli salire, cantare, abbracciarsi, raccontarsi liberamente, solo per un invito ad andare, a partire! Buon viaggio ragazzi, lo Spirito del Signore vi condurrà alla vera gioia!
20 TOMMASO E MARIANNA NATURA CENTRO DIDATTICO VALPORE… COS’È? State pensando a una vacanza verde, tra pascoli e boschi, tutta natura e storia, in gruppo, con famiglie o amici che amano le escursioni, alla scoperta di sentieri e paesaggi, tradizioni e sapori o per vedere da vicino un gregge e la produzione dei formaggi? Questo e altro ancora offre il Centro Didattico Valpore, a 1276 m.s.l.m, nel territorio di Seren del Grappa (BL) in una struttura comoda e caratteristica; ci si può arrivare in auto o in pullman. Ma sentiamo Tommaso e Marianna, due giovani che abitano a Vetrego (!), che gestiscono Valpore, aperto da maggio a ottobre. Voi chiamate Valpore un’aula verde, quasi una scuola dove si vive e si impara la natura. La struttura come si presenta? Il Centro Valpore è composto un edificio principale, il più grande, per l’alloggio e le attività dei gruppi, dove abbiamo un’aula didattica con proiettore digitale, binocoli e monocolo per l’osservazione della natura, una piccola biblioteca con volumi di montagna, storia, ecologia. Accanto c’è la casa dei custodi, dove stiamo noi sempre presenti e disponibili a dare supporto alle attività, per sfruttare al meglio la struttura e l’ambiente. In alto poi, vicino al bosco, si trova il fojarol: antica abitazione tradizionale con la tipica copertura realizzata con ramaglia di faggio, che dà l’opportunità di stare in un ambiente con atmosfera e odori davvero unici.
21 Quante persone può ospitare? Valpore ospita gruppi di circa 30 persone: per il pernottamento sono disponibili tre camerate con letti a castello e brandine mobili. Con spirito di adattamento il centro può ospitare fino a 40 persone. Ci sono la sala da pranzo e la stanza polivalente, una cucina professionale attrezzata, bagni con docce. Ho capito che a Valpore si possono fare molte cose, elencatene alcune per i nostri lettori. Valpore offre tante opportunità, sia di svago che di formazione. Può essere punto di partenza per numerose escursioni: formidabile dal punto di vista paesaggistico e storico l’”Alta Via degli Eroi” (n°156 del CAI); poi siamo all’interno dell’“Anello Naturalistico del Grappa”, interessante dal punto di vista botanico, faunistico, antropologico e storico (ancora oggi visibilissimi i segni della I° Guerra Mondiale). Ci sono diversi sentieri che raggiungono le malghe nei dintorni, testimonianza dell’attività di allevamento e pastorizia di ieri e di oggi. Facilmente raggiungibili poi sono la Valle delle Bocchette e Cima Grappa alla quale si arriva in meno di due ore. Per chi volesse una permanenza più impegnata, si possono organizzare incontri didattici con operatori esperti, su temi di storia, geologia, speleologia, fauna e flora, falconeria, o corsi di orienteering, trekking, primo soccorso in montagna, fotografia. A Valpore non ci si annoia mai! Bene Tommaso e Marianna, complimenti allora per la vostra attività. Buon lavoro e … a presto. Per saperne di più c’è il sito https://valpore.org/ e un telefono 340.6996889.
22 MSAC GIOVANI CHE VOGLIONO FARE LA PROPRIA PARTE S i è svolta Montesilvano (Pescara) la VII edizione della Scuola di Formazione per Studenti, a lanciati ieri mattina da Adelaide Iacobelli Lorenzo Zardi, segretari nazionali del Msac, che hanno ripercorso i temi e a partire da quello con i compagni di scuola. Rispetto all’interrogativo posto da Marie Terese Mukamitsindo - «Chi è il mio “Bella Domanda!”, un affrontati nella tre giorni, prossimo?» - «dobbiamo evento nazionale rivolto a partire dalle domande avere la consapevolezza a tutti i giovanissimi lasciate dagli ospiti della - hanno sottolineato i d’Italia. Dall’8 al 10 tavola rotonda di sabato. segretari nazionali - che marzo 1800 partecipanti «Prodi ci ha chiesto ‘Vuoi il nostro prossimo sarà hanno riempito di vita essere cittadino europeo quella persona che saprà e di curiosità il Centro o italiano?’», hanno metterci in discussione, Congressi “Pala Dean ricordato, sottolineando che ha bisogno di noi, che Martin”. Tra loro anche che «si tratta di una ci fa pensare. Il prossimo una bella delegazione domanda politica», che ci aiuta a capire quali sono della nostra Diocesi di «riguarda chi vuole essere i nostri lati migliori e quelli Treviso, in particolare del l’Italia, se una nazione peggiori». Vicariato di Noale, che ha fondata sulla forza, che Alla domanda proposta saputo cogliere la grande sbatte i pugni sul tavolo o da Roberto Battiston - opportunità di queste che invece cerca e sviluppa «Che cosa posso fare io?» giornate. la solidarietà». Ma - hanno - la risposta suggerita da «Accettiamo le sfide», «non proseguito - «la domanda Iacobelli e Zardi è «posso ci abitueremo mai alle che ci interpella è: chi fare la mia parte». «Il cose che non funzionano». volgiamo essere noi? Come nostro Msac - l’auspicio Per questo «vogliamo affermiamo noi stessi?». espresso dai segretari fare la nostra parte». «Vogliamo rispondere con nazionali - diventi Sono i messaggi conclusivi il confronto, con il dialogo» l’occasione per togliere
23 la nebbia dalla realtà italiani fanno il tifo per luoghi che abitiamo». per farla risplendere». voi», ha affermato ieri «Voi - il tributo del «Non abituiamoci ad una mattina mons. Stefano segretario generale della normalità al di sotto di Russo, segretario generale Cei - mostrate il giovane e quello che realmente deve della Cei, nell’omelia bello di un’Azione Cattolica essere. Non abituiamoci della Messa che ha aperto che può essere capace a ciò che non funziona, a Montesilvano (Pe) la attraverso ognuno di voi di alle scuole fatiscenti, alle giornata conclusiva. Mons. rinnovare il mondo, la città, ragazze schiavizzate sulle Russo ha osservato che il paese nel quale abita». strade delle nostre citta». «avete scelto di andare in «Noi vescovi italiani - ha E allora «prendiamoci profondità». Per questo, assicurato mons. Russo - l’impegno, canalizziamo al termine di questa tre vogliamo sognare con voi, l’entusiasmo di questi giorni, «non fermatevi, con coraggio, vogliamo giorni al servizio delle non fate finire qui questa vincere la paura. E così nostre scuole» perché «il esperienza. Portate nelle essere insieme lievito Msac è bello quando è vostre diocesi, parrocchie, buono in questa storia, in a servizio delle nostre scuole e, perché no, questa nostra bella terra, scuole». nelle piazze dei vostri vogliamo portare una «Provate a portare paesi e città il coraggio buona notizia per le strade impresso nel vostro cuore di riflette insieme, di delle nostre città. Se lo l’‘I care’ di don Lorenzo discutere, magari anche di facciamo insieme questo Milani. Non ci vogliamo confrontarsi aspramente sogno può diventare rassegnare ad un’Italia ma di tenere vivo il dialogo, realtà». ripiegata su se stessa, il confronto, l’ascolto. vogliamo portare il nostro Risvegliate in ogni angolo (da “ToscanaOggi.it”) ‘I care’ in ogni angolo una vera passione per la del Paese. Tutti i vescovi storia che viviamo e per i
24 DON MARIO EUROPA, S. LEOPOLDO Uniti nella diversità D Due avvenimenti si passano il testimone nel prossimo mese di maggio; apparentemente diversi hanno in se stessi un nucleo di profonda connessione: la Festa nessun paese sarebbe stato in grado di combattere una guerra. Schuman informò del piano il cancelliere tedesco Adenauer, che riconobbe immediatamente l’opportunità di dell’Europa il 9 maggio e la Festa di San un’Europa in pace e diede il suo assenso. Leopoldo il 12 maggio. Poco dopo, risposero anche i governi Dall’anno scorso in collaborazione di Italia, Belgio, Lussemburgo e Paesi con l’Istituto Comprensivo Statale “G. Bassi. Le sei nazioni firmarono l’accordo Gabrieli” di Mirano, la parrocchia San per la Comunità europea del carbone e Leopoldo Mandic organizza un momento dell’acciaio a Parigi nell’aprile del 1951. Si commemorativo in piazza Aldo Moro. può quindi dire che l’Europa prese corpo Nel 2018 l’evento è nato su sollecitazione come iniziativa di pace. dell’anniversario dell’onorevole Aldo “Unita nella diversità” (“In varietate Moro, cui la piazza è appunto dedicata. Ma concordia”) è il motto dell’Unione quest’anno si cercherà di valorizzare un europea usato per la prima volta nel altro tema molto importante che questa 2000. Il motto sta ad indicare come, data richiama: la Festa dell’Europa. attraverso l’UE, gli europei siano riusciti Lo statista Robert Schuman, avvocato e ad operare insieme a favore della pace e ministro degli Esteri francese tra il 1948 e della prosperità, mantenendo al tempo il 1952, uno dei padri fondatori dell’unità stesso la ricchezza delle diverse culture, europea, si convinse che per gettare tradizioni e lingue del continente. le basi di un’Europa unita bisognava Se il nostro pensiero allora passa al giungere ad una riconciliazione duratura ricordo di Leopoldo Mandic, santo con la Germania. Insieme a Jean Monnet della riconciliazione dell’ecumenismo elaborò il Piano Schuman, noto a livello spirituale, ci si accorge subito di come internazionale, che rese pubblico il 9 questi valori e questa tensione alla maggio 1950, la data che oggi segna la data comunione tra le genti siano altrettanto di nascita dell’Unione europea. Propose presenti nella ricorrenza del 12 maggio. il controllo congiunto della produzione Generalmente i santi vengono celebrati del carbone e dell’acciaio, i principali nel giorno della loro morte (30 luglio in materiali per l’industria bellica. L’idea di questo caso), per Leopoldo invece si è fondo era che, non avendo il controllo chiesta la data della nascita. Potremmo sulla produzione di carbone e ferro, dire che così facendo la sua festa è una
25 lode al Signore per quella piccola vita nata i ponti con i cristiani d’oriente, mentre in uno sperduto angolo di mondo divenuta Schuman pensò anche alla vita monastica grande nella sua storia e feconda nel secondo la regola benedettina! ministero di frate cappuccino e sacerdote. Veramente un legame spirituale profondo Se il padre dell’Europa non percorse la unisce queste due imprese umane dello via del sacerdozio, ma da ministro della statista Schuman e di padre Leopoldo, Repubblica Francese mai dimenticò che il canale profondo della missione per “La Messa è la vetta della vita cristiana”, la pace e l’unità della famiglia umana, a il frate venuto dalla sponda orientale partire da questa porzione di mondo che dell’Adriatico fece di tutto per portare la è l’Europa. Alla memoria sorgiva di queste pace di Cristo nell’anima dei fedeli che si due vite e delle loro vocazioni, politica per accostavano a lui, una pace che volesse dire l’uno e religiosa per l’altro, sono indirizzate anche unità, unità tra i cristiani ed unità le iniziative che si svolgeranno in piazza tra i popoli. E pensare che avrebbe voluto A. Moro il 9 maggio e in parrocchia S. andare ad est, a edificare lui direttamente Leopoldo dal 12 al 19 maggio prossimi. 31 A 16-17-18-19 maggio 2019
26 IL LIBRO “A casa nostra. I nuovi ragazzi della famiglia Calò.” Edizioni: EMI Autore: Ferrara Nicoletta Prefazione di: Alex Zanotelli Anno: 2019 «Basta, stanno morendo tutti, non si può continuare così, dobbiamo fare qualcosa. Non abbiamo niente, ma possiamo aprire la nostra casa». E così avvenne: l’8 giugno 2015, la famiglia di Antonio Calò e Nicoletta Ferrara si è aperta, anzi spalancata. Oltre ai 4 figli avuti in 30 anni di matrimonio, ecco entrare nella casa di questi insegnanti trevigiani 6 nuovi figli: Ibrahim, Tidjane, Sahiou, Mohamed, Saeed, Siaka. Giovani musulmani provenienti da Gambia, Guinea-Bissau, Ghana, Costa d’Avorio, sbarcati in Italia alla ricerca di un futuro migliore di quello lasciato alle spalle: povertà, persecuzioni e miseria in patria, violenze e torture in Libia, il rischio di un naufragio sui barconi del Mediterraneo. Nicoletta Ferrara, la mamma, ci racconta giorno per giorno il formarsi di questa inedita famiglia: 12 persone tra cucina e soggiorno; le lingue wolof, mandingo e fula mescolate all’italiano come la pastasciutta e i cibi africani; le regole di casa: scuola e lavoro. E poi le lungaggini della burocrazia, ma anche il sostegno di tanti amici. E il bene che si fa contagio intorno. «La nostra casa non è più nostra. È casa per chi non ha casa», scrive Ferrara spiegando il perché di una scelta radicata in una visione cristiana delle cose. Una decisione profetica, che brilla in queste pagine intense e appassionanti. Antonio Calò ha vinto il «Premio del cittadino europeo 2018». «Un’esperienza straordinaria che merita di essere condivisa perché diventi bene comune» commenta padre Alex Zanotelli. Venerdì 3 maggio alle ore 20.45 presso la parrocchia S. Leopoldo Mandic avrà luogo la presentazione del libro con l’autrice.
27 BILANCI PARROCCHIA SAN LEOPOLDO MANDIC PARROCCHIA SAN SILVESTRO PAPA PARROCCHIA SAN SILVESTRO PAPA RIEPILOGO SINTETICO 2018 RIEPILOGO SINTETICO 2018 RIEPILOGO SINTETICO 2018 Situazione di cassa al 31/12/17 37.356,22 PARROCCHIA SAN SILVESTRO PAPA Situazione di cassa al 31/12/17 34.408,84 Deposito Caritas presso c.c. Parrocchia al 31/12/17 10.992,16 Situazione Entrate anno di cassa al 31/12/17 34.408,84 36.360,99 Entrate anno 176.753,09 Entrate annoRIEPILOGO SINTETICO 2018 36.360,99 Uscite anno 23.994,05 Uscite anno 159.222,96 Uscite annodi cassa al 31/12/18 Situazione 23.994,05 46.775,78 Situazione di cassa al 31/12/18 54.886,35 Situazione di Situazione di cassa cassa alal 31/12/18 31/12/17 34.408,84 46.775,78 Mutuo ancora pendente al 31/12/18 40.097,87 Entrate anno 36.360,99 Uscite anno 23.994,05 Situazione di cassa al 31/12/18 46.775,78 DETTAGLIO DELLE ENTRATE DETTAGLIO DELLE ENTRATE DETTAGLIO ENTRATE TOTALI DELLE ENTRATE 36.360,99 ENTRATE TOTALI 176.753,09 ENTRATE TOTALI Offerte in chiesa 36.360,99 13.159,54 Offerte in chiesa 36.722,40 Offerte Candele in votive chiesa 13.159,54 397,50 Candele votive 4.673,00 DETTAGLIO Candele votive DELLE ENTRATE 397,50 Buste (Natale) 815,00 Buste (Natale, Pasqua) 2.125,00 ENTRATE Buste TOTALI (Natale) 36.360,99 815,00 Intenzioni Ss. Messe 2.950,00 Offerte in chiesa Intenzioni 13.159,54 Intenzioni Ss. Messe 5.315,00 Contributi Ss. Messe gruppi e altre offerte da privati, 2.950,00 10.356,00 Contributi da privati, gruppi e altre offerte 43.462,35 Candele Entrate per Contributi votive daraccolte (Missioni, privati, gruppi e altre offerte 397,50 10.356,00 Festa S. Leopoldo 66.055,00 Adozioni, Buste Entrate perCaritas (Natale) Diocesana) raccolte (Missioni, 3.239,75 815,00 Adozioni, Caritas Affitti da immobili Intenzioni Ss. Messe Diocesana) 3.239,75 5.443,20 2.950,00 Deposito Caritas 13.000,00 Entrate per raccolte (Baby Affitti da immobili Contributi da privati, gruppi e altre offerte 5.443,20 10.356,00 Hospital, Missioni, Caritas Entrate DETTAGLIO per raccolte DELLE(Missioni, USCITE Diocesana) 1.995,00 Adozioni, Caritas DETTAGLIO DELLEDiocesana) USCITE 3.239,75 USCITE TOTALI 23.994,05 Contributo dal Comune 3.405,34 Affitti da immobili USCITE TOTALI 5.443,20 23.994,05 Spese per il culto 333,00 Spese per Spese varieil culto 333,00 DETTAGLIO DELLE USCITE (cancelleria, DETTAGLIO Spese varie fotocopiatrice, DELLE USCITE pulizie) 1.611,89 USCITE TOTALI 159.222,96 Spese per (cancelleria, USCITE utente TOTALIfotocopiatrice, pulizie) 1.611,89 23.994,05 (Luce, per Spese Acqua, utenteGas, Telefono) 14.269,65 Spese per il culto 8.381,77 Spese per il culto 333,00 (Luce, Acqua, e Assicurazioni Gas, Telefono) imposte 14.269,65 2.419,37 Spese straordinarie 51.395,18 Spese varie Assicurazioni Interessi Bancari (cancelleria, e imposte fotocopiatrice, pulizie) 2.419,37 158,95 1.611,89 Spese varie (cancelleria, fotocopiatrice, pulizie) 6.243,79 Spese Interessi per Manutenzioni utente Bancari ordinarie 158,95 1.631,19 Spese per utente (Luce, Uscite Acqua, Gas, (Missioni, per raccolte Manutenzioni Telefono) ordinarie 14.269,65 1.631,19 (Luce, Acqua, Gas, Telefono) e imposte 23.528,60 Caritasper Uscite Diocesana) Assicurazioni e imposte raccolte (Missioni, 3.250,00 2.419,37 Assicurazioni 3.783,45 Caritas Intenzioni Interessi Diocesana) Ss. Messe Bancari 3.250,00 320,00 158,95 Attività Parrocchiali (catechesi, Intenzioni Manutenzioni Ss. ordinarie Messe 320,00 1.631,19 stampa, abbonamenti, Uscite per raccolte (Missioni, oratorio,...) 7.670,40 Caritas Diocesana) 3.250,00 Giornate collette imperate e Intenzioni Ss. Messe 320,00 carità (Missioni, Carità del Papa, …) 5.300,00 Rimborso finanziamenti ed Interessi Bancari 9.600,73 Manutenzioni ordinarie 3.524,05 Spese Festa S. Leopoldo 34.006,43 Uscite per raccolte (Baby Hospital, Missioni, Caritas Diocesana) 1.200,00 Spese Caritas (affitto negozio, utenze, servizi) 448,56 Intenzioni Ss. Messe 4.140,00
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