Un Giubileo per la Terra - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
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L’Osservatore il Settimanale Romano Città del Vaticano, giovedì 3 settembre 2020 anno LXXIII, numero 36 (4.060) Un Giubileo per la Terra
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 3 settembre 2020 #editoriale 2 Incontrare il popolo: Francesco e le udienze generali C entottantanove. Tanti sono i giorni che separa- no l’ultima udienza generale con i fedeli in Piazza San Pietro, il 26 febbraio scorso, da quella che si è svolta il 2 settembre nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico. Un tempo lungo, sembrato perfino più lungo, per- ché le udienze generali grazie alle catechesi e forse ancora di più ai gesti e ai “fuori pro- gramma” di Francesco sono diventate un ap- puntamento atteso e seguito non solo dai fe- deli cattolici, ma pure da tanti che, anche se lontani dalla Chiesa, si sono messi in ascolto del Papa. Come nel caso delle Messe mattutine a Ca- Altrettanto significativo è il linguaggio uti- sa Santa Marta, anche le udienze generali — lizzato nelle udienze del mercoledì, in sintonia oltre trecento ormai — si caratterizzano innan- con quanto accade nelle omelie di Santa Mar- zitutto per l’incontro con il Popolo di Dio. ta. Il Papa si sofferma infatti sui temi centrali Quello è il cuore. Tanto sono brevi le omelie, della vita cristiana ricorrendo sempre a un lin- guaggio semplice e comprensibile a tutti che Dopo il “digiuno” pronunciate nelle Messe del mattino, quanto brevi sono le catechesi delle udienze generali coglie l’essenziale della fede in Gesù Cristo. In di sei mesi dovuto spesso arricchite da aggiunte a braccio e non un tempo segnato dall’analfabetismo religioso, di rado da dialoghi con l’uditorio presente. il Papa si fa “catechista” e spiega in modo di- alla pandemia «Se si legge — ha del resto affermato una volta retto, senza subordinate concettuali, perché — non si può guardare la gente negli occhi». l’incontro con il Signore cambia la vita e ci apre ad una speranza che non muore mai. In Francesco dedica invece un tempo lungo, a questi sette anni e mezzo, d’altro canto, i cicli volte sorprendentemente lungo, all’incontro delle sue catechesi hanno abbracciato uno spa- con le persone e in particolare con i più debo- zio molto ampio: dai Sacramenti alla Miseri- li, i malati, i sofferenti. Gli ultimi diventano i cordia, dall’Eucaristia ai Comandamenti, e primi. Alcuni di questi incontri, per il messag- Francesco non ha mancato di offrire le sue gio che ne è scaturito, hanno travalicato la sfe- meditazioni anche su questioni fondamentali L’OSSERVATORE ROMANO ra della relazione individuale per assumere un del vissuto quotidiano: dalla famiglia alla pa- valore universale. È il caso dell’abbraccio del ce, dal richiamo ad un’economia giusta e soli- Unicuique suum Non praevalebunt Papa a Vinicio, un uomo sfigurato da una ter- dale all’ultimo ciclo di catechesi, iniziato il 5 ribile malattia, la neurofibromatosi, al termine agosto scorso, incentrato sul tema «Guarire il Edizione settimanale in lingua italiana dell’udienza generale del 6 novembre 2013. Le mondo». Città del Vaticano immagini di quel momento in Piazza San Pie- ornet@ossrom.va Il Papa sa che la Chiesa non ha “ricette” www.osservatoreromano.va tro hanno fatto il giro del mondo testimonian- pronte per uscire dalla crisi, ma — con queste do, più di mille parole, cosa intenda Francesco ultime riflessioni — vuole condividere con tutte ANDREA MONDA D irettore quando chiede a tutti i cristiani, nessuno le persone di buona volontà uno sguardo cri- escluso, di toccare in chi soffre le piaghe di GIANLUCA BICCINI stiano per affrontare le questioni che la pande- Coordinatore Cristo. Nelle udienze generali non si può in mia ha messo in rilievo, soprattutto le “malat- PIERO DI D OMENICANTONIO effetti separare la parola dal gesto del Papa per- tie sociali”, un virus perfino più arduo da Progetto grafico ché la prima è la premessa del secondo che, a sconfiggere del covid-19. Sicuramente, seppur sua volta, la rafforza e la rende tangibile. Così in un contesto e con modalità inedite, l’incon- Redazione via del Pellegrino, 00120 Città del Vaticano di ALESSANDRO come nel vedere il Pastore con le sue pecore, tro con la gente, con il Popolo di Dio di cui, fax +39 06 6988 3675 GISOTTI quasi un tutt’uno con il suo gregge, si com- tante volte ha confidato, sente di aver bisogno prende che non si può separare il singolo fede- lo aiuterà a donarci una prospettiva di speran- Servizio fotografico telefono 06 6988 4797 fax 06 6988 4998 le dalla comunità ecclesiale. «Nella Chiesa — za, di guarigione e rinnovamento. Una pro- photo@ossrom.va www.photo.va sottolinea Francesco proprio in una udienza spettiva che muove dalla convinzione, espressa TIPO GRAFIA VATICANA EDITRICE generale, quella del 25 giugno 2014 — non esi- nella Statio Orbis del 27 marzo scorso, che L’OSSERVATORE ROMANO ste il fai da te, non esistono battitori liberi», «nessuno si salva da solo» e che dunque solo Abbonamenti perché «essere cristiano significa appartenenza camminando insieme, solo sentendosi gli uni Italia, Vaticano: € 58,00 (6 mesi € 29,00). alla Chiesa. Il nome è cristiano, il cognome è fratelli degli altri, potremo uscire migliori da telefono 06 6989 9480 fax 06 6988 5164 appartenenza alla Chiesa». questo tempo di prova. info@ossrom.va
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 3 settembre 2020 #udienzagenerale 3 Annunciata dal Pontefice alla ripresa degli incontri con i fedeli dopo la lunga parentesi “a porte chiuse” Una giornata di preghiera e di digiuno per il Libano «Desidero invitare tutti a vivere una giornata universale di preghiera e digiuno per il Libano, venerdì prossimo, 4 settembre». Dal Cortile di San Damaso del Palazzo apostolico vaticano, dove mercoledì 2 sono riprese le udienze generali con la presenza finalmente dei fedeli, Papa Francesco ha annunciato l’iniziativa a un mese dalle esplosioni che a Beirut causarono numerose vittime. Nel salutare i vari gruppi linguistici di persone tornate a incontrarlo “faccia a faccia”, dopo sei mesi di catechesi in streaming a causa del covid-19, il Pontefice ha chiamato accanto a sé il sacerdote maronita Georges Breidi — che sventolava la bandiera del Paese mediorientale — e ha lanciato l’appello che pubblichiamo integralmente in questa pagina, rendendo nota anche l’intenzione di inviare per la circostanza il cardinale segretario di Stato nella capitale libanese. C ari fratelli e sorelle, a un mese dalla tra- dine» (Lettera apostolica a tutti i Vescovi gedia che ha colpito la città di Beirut, il della Chiesa cattolica sulla situazione nel mio pensiero va ancora al caro Libano e Libano, 7 settembre 1989). alla sua popolazione particolarmente Per oltre cento anni, il Libano è stato provata. E questo sacerdote che è qui, un Paese di speranza. Anche durante i ha portato la bandiera del Libano a que- periodi più bui della sua storia, i libane- sta udienza. si hanno conservato la loro fede in Dio Come San Giovanni Paolo II disse e dimostrato la capacità di fare della lo- trent’anni fa in un momento cruciale ro terra un luogo di tolleranza, di rispet- della storia del Paese, anche io quest’og- to, di convivenza unico nella regione. È gi ripeto: «Di fronte ai ripetuti drammi, profondamente vera l’affermazione che il che ciascuno degli abitanti di questa ter- Libano rappresenta qualcosa di più di ra conosce, noi prendiamo coscienza uno Stato: il Libano «è un messaggio di dell’estremo pericolo che minaccia l’esi- libertà, è un esempio di pluralismo tanto stenza stessa del Paese. Il Libano non per l’Oriente quanto per l’O ccidente» può essere abbandonato nella sua solitu- (ibid.). Per il bene stesso del Paese, ma anche del mondo, non possiamo per- mettere che questo patrimonio vada di- sperso. Incoraggio tutti i libanesi a continua- rola tanto cara a San Francesco: fratel- re a sperare e a ritrovare le forze e le lanza. Che questa concordia sia un rin- energie necessarie per ripartire. Doman- novamento nell’interesse comune. Su Il sacerdote do ai politici e ai leader religiosi di im- pegnarsi con sincerità e trasparenza nell’opera di ricostruzione, lasciando ca- questo fondamento si potrà assicurare la continuità della presenza cristiana e il vostro inestimabile contributo al Paese, e la bandiera dere gli interessi di parte e guardando al bene comune e al futuro della nazione. Rinnovo altresì l’invito alla Comunità al mondo arabo e a tutta la regione, in uno spirito di fratellanza fra tutte le tra- dizioni religiose che ci sono nel Libano. internazionale a sostenere il Paese per È per questa ragione che desidero in- aiutarlo ad uscire dalla grave crisi, senza vitare tutti a vivere una giornata univer- di GIAMPAOLO MATTEI Padre Breidi è rimasto «scosso» — sale di preghiera e digiuno per il Libano, «come sicuramente tutti i libanesi» — essere coinvolto nelle tensioni regionali. Con la bandiera del suo Libano e un dall’annuncio della Giornata universale venerdì prossimo, 4 settembre. Io ho l’in- In modo particolare mi rivolgo agli tenzione di inviare un mio rappresentan- piccolo crocifisso tra le mani, padre di preghiera e digiuno per il Libano Georges Breidi, religioso maronita abitanti di Beirut, duramente provati te quel giorno in Libano per accompa- indetta dal Pontefice per venerdì 4 originario di Faytroun, un villaggio settembre, a un mese dall’esplosione dall’esplosione: riprendete coraggio, gnare la popolazione: andrà il Segreta- vicino Beirut, è entrato “a colpo sicuro” che a Beirut provocò numerose vittime. fratelli! La fede e la preghiera siano la rio di Stato a nome mio, per esprimere nel cortile San Damaso del Palazzo «La ringrazio, Santità» ha detto il vostra forza. Non abbandonate le vo- la mia vicinanza e solidarietà. Offriamo apostolico, già alle 7.30 di mercoledì 2 sacerdote al Papa, aggiungendo: stre case e la vostra eredità, non fate ca- la nostra preghiera per tutto il Libano e settembre, due ore prima dell’udienza «Abbiamo molto bisogno del suo dere il sogno di quelli che hanno credu- per Beirut. Siamo vicini anche con l’im- generale: finalmente, dal 26 febbraio, sostegno e del sostegno della Chiesa to nell’avvenire di un Paese bello e pro- pegno concreto della carità, come in al- «faccia a faccia» e «non schermo a universale per dire: “Non possiamo sp ero. schermo» come ha detto Francesco. continuare a vivere così in Libano”. tre occasioni simili. Invito anche i fratel- «So che il Papa ha a cuore il popolo Fino a ora più di trecentomila cristiani Cari pastori, vescovi, sacerdoti, consa- li e le sorelle di altre confessioni e tradi- libanese, così come tutti coloro che hanno presentato i loro documenti per crati, consacrate, laici, continuate ad ac- zioni religiose ad associarsi a questa ini- soffrono, per questo stamani sono l’emigrazione. Abbiamo bisogno della compagnare i vostri fedeli. E a voi, ve- ziativa nelle modalità che riterranno più venuto qui per pregare insieme a lui, sua preghiera, del suo sostegno e del scovi e sacerdoti, chiedo zelo apostolico; opportune, ma tutti insieme. con la bandiera che ci rappresenta e suo amore fraterno. E la aspettiamo per vi chiedo povertà, niente lusso, povertà E adesso vi chiedo di affidare a Ma- alcuni confratelli del mio Paese» benedire la nostra amata terra. Grazie con il vostro povero popolo che sta sof- ria, Nostra Signora di Harissa, le nostre confida. Ma «certo — aggiunge — non Santità. Grazie mille». frendo. Date voi l’esempio di povertà e angosce e speranze. Sia Lei a sostenere avrei mai immaginato che il Papa, Un “particolare” ha profondamente di umiltà. Aiutate i vostri fedeli e il vo- quanti piangono i loro cari e infondere appena entrato nel cortile, prima colpito padre Breidi: «Mentre gli ero accanto, il Papa teneva stretto con la stro popolo a rialzarsi ed essere protago- coraggio a tutti quelli che hanno perso benedicesse e baciasse la “mia” bandiera, e poi alla fine mi chiamasse mano un lembo della bandiera...». La nisti di una nuova rinascita. Siate tutti le loro case e con esse parte della loro addirittura accanto a sé, alla sua pandemia prevede distanziamenti tra le operatori di concordia e rinnovamento vita. Che interceda presso il Signore Ge- cattedra, per pregare e lanciare insieme persone, ma con questo gesto umile e nel nome dell’interesse comune, di una sù, affinché la Terra dei Cedri rifiorisca un appello per la pace e per la giustizia vera cultura dell’incontro, del vivere in- ed effonda il profumo del vivere insieme a favore della mia gente». CONTINUA A PAGINA 4 sieme nella pace, di fratellanza. Una pa- in tutta la Regione del Medio Oriente.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 3 settembre 2020 #udienzagenerale 4 Solo insieme si esce dalle crisi La solidarietà e la virtù della fede: è questo il tema della quinta catechesi dedicata da Papa Francesco alla necessità di guarire il mondo in tempo di pandemia. Riprendendo le udienze generali del mercoledì con la presenza effettiva di fedeli, il Pontefice ha accolto nella mattina del 2 settembre centinaia di persone nel cortile di San Damaso del Palazzo apostolico vaticano, dopo mesi di incontri “a porte chiuse” tenutisi nella Biblioteca privata, a causa delle indicazioni sanitarie delle autorità volte a contrastare il contagio da covid-19. C ari fratelli e sorelle, buongiorno! sto, la nostra interdipendenza diventa dipendenza Dopo tanti mesi riprendiamo il nostro incon- di alcuni da altri — perdiamo questa armonia tro faccia a faccia e non schermo a schermo. dell’interdipendenza nella solidarietà —, au- Faccia a faccia. Questo è bello! L’attuale pan- mentando la disuguaglianza e l’emarginazione; Quinta catechesi demia ha evidenziato la nostra interdipenden- si indebolisce il tessuto sociale e si deteriora za: siamo tutti legati, gli uni agli altri, sia nel l’ambiente. È sempre lo stesso di agire. sulla necessità male che nel bene. Perciò, per uscire migliori Pertanto, il principio di solidarietà è oggi più da questa crisi, dobbiamo farlo insieme. Insie- che mai necessario, come ha insegnato San di guarire me, non da soli, insieme. Da soli no, perché non si può! O si fa insieme o non si fa. Dob- Giovanni Paolo II (cfr Enc. Sollicitudo rei socia- lis, 38-40). In un mondo interconnesso, speri- il mondo in tempo biamo farlo insieme, tutti quanti, nella solida- rietà. Questa parola oggi vorrei sottolinearla: mentiamo che cosa significa vivere nello stesso di pandemia “villaggio globale”. È bella questa espressione: solidarietà. il grande mondo non è altra cosa che un vil- Come famiglia umana abbiamo l’origine co- laggio globale, perché tutto è interconnesso. mune in Dio; abitiamo in una casa comune, il Però non sempre trasformiamo questa interdi- pianeta-giardino, la terra in cui Dio ci ha po- pendenza in solidarietà. C’è un lungo cammino sto; e abbiamo una destinazione comune in Cristo. Ma quando dimentichiamo tutto que- CONTINUA A PAGINA 11 Il sacerdote e la bandiera CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 3 con accanto il Crocifisso — allestita sotto la piccolo per gli ottomila fedeli» spiega il pensilina della Scala nobile. E lungo il breve vescovo monsignor Luigi Mansi. forte il Pontefice ha davvero stretto a sé percorso Francesco ha scambiato, per oltre A portare al Papa la “prima pietra” — che donne e uomini, giovani e anziani di diverse dieci minuti, parole di saluto con i pellegrini. sarà posta il prossimo 13 settembre e sulla confessioni religiose che stanno insieme Lo stesso ha fatto anche al termine quale è scolpita anche l’immagine della collaborando per la rinascita del Libano. dell’udienza prima di lasciare il cortile, Madonna della Fiducia — sono venuti in A Roma per perfezionare i suoi studi in salutando con particolare affetto alcune udienza anche il parroco, don Adriano teologia spirituale alla Pontificia università coppie di sposi novelli e diverse persone con Caricati, con alcuni sacerdoti e laici Gregoriana, padre Breidi tornerà disabilità: tra queste, in particolare una impegnati nella vita parrocchiale: in definitivamente in Libano tra due anni. bambina che gli ha teneramente regalato due caramelle. particolare l’Azione cattolica, tiene a far «Sono pronto a mettermi a servizio del mio Nel rivolgersi alle persone dietro alle notare il sacerdote, «è rappresentata da un popolo — dice — e l’attenzione del Papa, che oggi ha posto, ancora una volta con un gesto transenne, il Pontefice ha risposto, con ragazzo e da un anziano per rilanciare un benedetto, il Libano nel cuore della Chiesa attenzione, alle parole di saluto di ciascuno. patto tra le generazioni». universale, è un incoraggiamento E se un vivace gruppo di spagnoli ha fatto Con apprensione ma anche «con fiducia» il straordinario di speranza per non rassegnarci sentire tutto l’affetto possibile e alcuni vescovo ausiliare di Lisbona, monsignor alla violenze e per impegnarci a costruire un vietnamiti gli hanno regalato un ventaglio, Américo Manuel Alves Aguiar, ha presentato domani di pace e di riconciliazione». con un giovane ha scambiato un sorridente al Papa il punto della situazione sulla I gesti del Papa — il bacio alla bandiera e saluto con il tocco tra i gomiti. prossima Giornata mondiale della gioventù, l’appello per il Libano lanciato con accanto Poi ha incoraggiato suor Geneviève prevista nel 2022. La pandemia, confida, il giovane sacerdote maronita — hanno Jeanningros, religiosa dell piccole sorelle di rende tutto il cammino di preparazione segnato l’udienza generale nel suggestivo padre Foucauld, nel suo servizio tra i giostrai spirituale e anche logistico complicato e scenario del cortile San Damaso, certamente e gli emarginati sul litorale di Ostia. incerto. Per la solennità di Cristo Re, il 22 non nuovo ad appuntamenti di questo Particolarmente scherzoso, inoltre, il dialogo novembre, dovrebbe avvenire lo scambio di spessore. con alcuni pellegrini venuti da Altamura passaggio della croce e dell’icona mariana tra Francesco vi è giunto in auto, alle 9.20 circa. sulle bellezze della terra pugliese e i giovani di Panamá e quelli di Lisbona. Ma, Ad attenderlo circa 750 persone — 500 sedute soprattutto sul mare. e 250 in piedi — che hanno raggiunto San Al termine dell’udienza, il Pontefice ha fa presente il vescovo portoghese, «è questo Damaso attraverso il Portone di Bronzo. benedetto la “prima pietra” per la nuova il momento di confrontarsi con speranza — Mascherine e precauzioni non hanno chiesa parrocchiale del Sacro Cuore ad insieme anche con il Dicastero per i laici, la impedito che si creasse un clima di incontro Andria, che sarà pronta tra un anno e mezzo. famiglia e la vita — per aiutare i giovani a e di preghiera. «La parrocchia sta per compiere settant’anni vivere questa esperienza ecclesiale di A piedi il Papa ha attraversato il “corridoio” ma il quartiere periferico di cui è riferimento comunione in una circostanza così centrale per prendere posto alla cattedra — sta crescendo e oggi l’edificio risulta troppo particolare».
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 3 settembre 2020 #7giorniconilpapa 5 Mettere il Mistero pasquale al centro della vita significa sentire compassione per le piaghe di Cristo crocifisso ” presenti nelle tante vittime innocenti delle guerre, della violenza, dei soprusi contro la vita, dei disastri ambientali, della povertà. @Pontifex, 29 agosto GIOVEDÌ 27 AGOSTO 1983. «Il libro del Messale — ha spiegato il cardinale Bassetti — non è soltanto uno stru- Ricevuta Sua Eccellenza la signora Chiara mento liturgico, ma un riferimento puntuale e Porro, nuovo Ambasciatore di Australia, in oc- normativo che custodisce la ricchezza della casione della presentazione delle Lettere con tradizione vivente della Chiesa, il suo deside- cui è stata accreditata presso la Santa Sede. rio di entrare nel mistero pasquale, di attuarlo nella celebrazione e di tradurlo nella vita». VENERDÌ 28 Accolta in udienza Sua Eccellenza la signora Juvita Rodrigues Barreto De Ataíde Gonçalves, nuovo ambasciatore di Timor Orientale, in occasione della presentazione delle lettere credenziali. Nello stesso giorno il Pontefice ha ringraziato per il dono della pri- ma copia del nuovo Messale della Conferenza episcopale italiana (Cei) — presentatogli da una delegazione che ha lavorato alla pubblica- zione del volume — sottolineando l’importanza del lavoro svolto e la continuità nell’applica- zione del concilio Vaticano II. Ne ha dato no- tizia un comunicato della Cei, riferendo che a guidare il gruppo era il cardinale presidente Gualtiero Bassetti. Salutando Papa Francesco, il porporato ha ricordato l’impegno per mi- gliorare il testo sotto il profilo teologico, pa- storale e stilistico. Il Messale verrà consegnato nelle prossime settimane ai vescovi italiani e alle parrocchie. Potrà essere usato appena pubblicato e diventerà obbligatorio dalla pros- sima domenica di Pasqua (4 aprile 2021). L’edizione è stata approvata secondo le delibe- re dell’episcopato e ha ricevuto l’approvazione del Papa il 16 maggio 2019. Oltre alle variazio- ni e agli arricchimenti della terza edizione tipi- ca latina, propone altri testi facoltativi di nuo- SABATO 29 L’udienza di venerdì 28 agosto per la presentazione a Papa va composizione, maggiormente rispondenti al Ricevuto Sua Eccellenza il signor Seiji Oka- Francesco del nuovo Messale linguaggio e alle situazioni pastorali delle co- da, nuovo ambasciatore del Giappone, in oc- della Conferenza episcopale munità e in gran parte già utilizzati a partire casione della presentazione delle Lettere con italiana dalla seconda edizione in lingua italiana del cui è stato accreditato presso la Santa Sede. La Lev pubblica il libro «Mettersi in gioco» patrocinato da Athletica Vaticana Un manuale per gli sportivi firmato Francesco Un “manuale” che suggerisce la possibilità di vivere lo sport — ma anche la vita stessa — secondo le indicazioni concrete di un coach d’eccezione: Papa Francesco. Ecco il senso e il valore del nuovo volume Mettersi in gioco. Pensieri sullo sport, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, con il patrocinio di Athletica Vaticana. Il libro raccoglie i pensieri del Pontefice tratti dai suoi discorsi più significativi agli sportivi: grandi campioni, donne e uomini con disabilità fisica o intellettiva, ma anche bambini e giovani delle periferie della vita. Le frasi del Papa — proposte in un formato tascabile e accessibile a tutti — sono la base per un allenamento spirituale e una vera e propria bussola per tutti coloro che intendono orientarsi nella ricerca delle motivazioni più autentiche della propria passione. Lo confermano le tre testimonianze, che fanno da prefazioni alle parole del Santo Padre, firmate da Francesco Totti, dalla ex maratoneta kenyana Tegla Loroupe (responsabile del Team dei rifugiati del Comitato olimpico internazionale) e da Alex Zanardi che ha inviato il suo contributo poco prima del grave incidente.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 3 settembre 2020 #copertina 6/7 Un Giubileo per la Terra: progetti e iniziative Francesco rinnova il suo appello Il messaggio di Papa a «cancellare il debito dei Paesi più fragili Francesco sulla Giornata alla luce dei gravi impatti delle crisi mondiale di preghiera per la sanitarie, sociali ed economiche che devono cura del creato è un evento affrontare a seguito del Covid-19». di apertura del “Tempo del Si tratta di un gesto di «giustizia creato”, una celebrazione riparativa», spiega il Pontefice ecumenica annuale di in un messaggio diffuso nella mattina preghiera e azione per la di martedì 1° settembre, data in cui “casa comune”. Nel 2019 Papa Francesco ha si è celebrata l’annuale Giornata mondiale diffuso il suo primo di preghiera per la cura del creato. messaggio su questo tempo. E quest’anno monsignor Bruno-Marie Duffé, segretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, ha redatto una lettera nella quale invita tutti i cattolici, e in particolare i vescovi, a partecipare al “Tempo del creato” come parte dell’anno speciale promosso nel quinto anniversario dell’enciclica Laudato si’. In particolare, dieci conferenze episcopali — tra «Dichiarerete santo il cinquantesimo anno le quali quelle di Asia, e proclamerete la liberazione nella terra Africa orientale, Europa, per tutti i suoi abitanti. Irlanda, Italia e Filippine — hanno già sostenuto questo Sarà per voi un giubileo» particolare tempo attraverso (Lv 25, 10) alcune dichiarazioni. Cancellare il debito dei Paesi più fragili Il tema suggerito per la celebrazione di quest’anno è «Giubileo per la Terra». In C ari fratelli e sorelle, questo contesto i cristiani Ogni anno, particolarmente dalla sono invitati a sviluppare pubblicazione della Lettera enciclica modi radicalmente nuovi di colpiti dalla pandemia Laudato si’ (LS, 24 maggio 2015), il pri- vivere con il creato. E così mo giorno di settembre segna per la fa- centinaia di eventi si miglia cristiana la Giornata Mondiale di svolgeranno durante il Preghiera per la Cura del Creato, con la periodo che va dal 1° settembre al 4 ottobre, festa quale inizia il Tempo del Creato, che si di san Francesco. conclude il 4 ottobre, nel ricordo di san Oltre agli eventi locali, Francesco di Assisi. In questo periodo, i anche una serie di cristiani rinnovano in tutto il mondo la appuntamenti online unisce anche tra noi, con tenero affetto, Il Giubileo ci invita a pensare nuova- pi delle varie forme di schiavitù moder- ginoso aumento dei disastri climatici, il mari diventano acidi e le tempeste si in- fede nel Dio creatore e si uniscono in aiuteranno a riflettere sui al fratello sole, alla sorella luna, al fratel- mente agli altri, specialmente ai poveri e na, tra cui la tratta delle persone e il la- diseguale impatto della pandemia in at- tensificano: la creazione geme! modo speciale nella preghiera e temi centrali dell’iniziativa e lo fiume e alla madre terra» (LS, 92). ai più vulnerabili. Siamo chiamati ad ac- voro minorile. to sui più poveri e fragili sono campa- Durante il Giubileo, il Popolo di Dio nell’azione per la salvaguardia della casa sulla loro relazione con le Il Giubileo, pertanto, è un tempo per cogliere nuovamente il progetto origina- Abbiamo bisogno di ritornare, inoltre, nelli d’allarme di fronte all’avidità sfre- era invitato a riposare dai lavori consue- comune. crisi odierne. il ricordo, dove custodire la memoria del rio e amorevole di Dio sul creato come nata dei consumi. A fare da bussola spirituale Sono lieto che il tema scelto dalla fa- ad ascoltare la terra, indicata nella Scrit- ti, a lasciare, grazie al calo dei consumi nostro esistere inter-relazionale. Abbia- un’eredità comune, un banchetto da Particolarmente durante questo Tem- c’è sicuramente l’intenzione miglia ecumenica per la celebrazione del condividere con tutti i fratelli e le sorelle tura come adamah, luogo dal quale l’uo- abituali, che la terra si rigenerasse e il mo costantemente bisogno di ricordare po del Creato, ascoltiamo il battito della di preghiera di Papa Tempo del Creato 2020 sia “Giubileo per in spirito di convivialità; non in una mo, Adam, è stato tratto. Oggi la voce mondo si risistemasse. Ci occorre oggi che «tutto è in relazione, e che la cura creazione. Essa, infatti, è stata data alla Francesco per il mese di la Terra”, proprio nell’anno in cui ricorre competizione scomposta, ma in una co- del creato ci esorta, allarmata, a ritorna- trovare stili equi e sostenibili di vita, che settembre e per il “Tempo il cinquantesimo anniversario del Giorno autentica della nostra stessa vita e delle re al giusto posto nell’ordine naturale, a luce per manifestare e comunicare la munione gioiosa, dove ci si sostiene e ci restituiscano alla Terra il riposo che le del creato”: «Le risorse del della Terra. nostre relazioni con la natura è insepara- ricordare che siamo parte, non padroni, gloria di Dio, per aiutarci a trovare nella pianeta non saranno si tutela a vicenda. Il Giubileo è un spetta, vie di sostentamento sufficienti bile dalla fraternità, dalla giustizia e dal- sua bellezza il Signore di tutte le cose e saccheggiate, ma condivise Nella Sacra Scrittura, il Giubileo è un tempo per dare libertà agli oppressi e a della rete interconnessa della vita. La di- per tutti, senza distruggere gli ecosiste- la fedeltà nei confronti degli altri» (LS, ritornare a Lui (cfr SAN BONAVENTURA, in modo giusto e tempo sacro per ricordare, ritornare, ri- tutti coloro che sono incatenati nei cep- sintegrazione della biodiversità, il verti- mi che ci mantengono. 70). In II Sent., I,2,2, q. 1, concl; Brevil., rispettoso». posare, riparare e rallegrarsi. II,5.11). La terra dalla quale siamo stati L’attuale pandemia ci ha portati in Il Movimeno cattolico qualche modo a riscoprire stili di vita mondiale per il clima ha In occasione tratti è dunque luogo di preghiera e di meditazione: «Risvegliamo il senso este- più semplici e sostenibili. La crisi, in un messo a punto un 1. 2. Un tempo per ritornare programma denso di della Giornata Un tempo per ricordare tico e contemplativo che Dio ha posto certo senso, ci ha dato la possibilità di appuntamento. Il 1° Siamo invitati a ricordare soprattutto Il Giubileo è un tempo per tornare in noi» (Esort. ap. Querida Amazonia, sviluppare nuovi modi di vivere. È stato settembre si è svolto un mondiale che il destino ultimo del creato è entrare indietro e ravvedersi. Abbiamo spezzato 56). La capacità di meravigliarci e di possibile constatare come la Terra riesca incontro ecumenico di nel “sabato eterno” di Dio. È un viaggio i legami che ci univano al Creatore, agli contemplare è qualcosa che possiamo a recuperare se le permettiamo di ripo- preghiera online, guidato da di preghiera che ha luogo nel tempo, abbracciando il altri esseri umani e al resto del creato. imparare specialmente dai fratelli e dalle sare: l’aria è diventata più pulita, le ac- giovani che hanno esortato ritmo dei sette giorni della settimana, il Abbiamo bisogno di risanare queste re- sorelle indigeni, che vivono in armonia gli adulti ad agire adesso per la cura ciclo dei sette anni e il grande Anno lazioni danneggiate, che sono essenziali con la terra e con le sue molteplici for- que più trasparenti, le specie animali so- per il bene della casa no ritornate in molti luoghi dai quali comune. Per il 2 settembre, per sostenere noi stessi e l’intero tessuto me di vita. del creato giubilare che giunge alla conclusione di sette anni sabbatici. della vita. erano scomparse. La pandemia ci ha invece, il tema è stato «una condotti a un bivio. Dobbiamo sfruttare giusta transizione per l’Asia il Papa rinnova Il Giubileo è anche un tempo di gra- Il Giubileo è un tempo di ritorno a questo momento decisivo per porre ter- del Pacifico e l’Oceania». Il zia per fare memoria della vocazione Dio, nostro amorevole creatore. Non si 3. Un tempo per riposare mine ad attività e finalità superflue e di- 10 settembre si parlerà di il suo appello originaria della creato ad essere e pro- può vivere in armonia con il creato sen- struttive, e coltivare valori, legami e pro- «rifornire l’Africa attraverso sperare come comunità d’amore. Esistia- za essere in pace col Creatore, fonte e Nella sua sapienza, Dio ha riservato il investimenti etici». Quindi origine di tutte le cose. Come ha osser- giorno di sabato perché la terra e i suoi getti generativi. Dobbiamo esaminare le il 17 e 18 settembre sarà la mo solo attraverso le relazioni: con Dio creatore, con i fratelli e le sorelle in vato Papa Benedetto, «il consumo bru- abitanti potessero riposare e rinfrancarsi. nostre abitudini nell’uso dell’energia, nei volta di una riflessione sulla tale della creazione inizia dove non c’è Oggi, tuttavia, i nostri stili di vita spin- consumi, nei trasporti e nell’alimentazio- «giusta transizione per quanto membri di una famiglia comune, Dio, dove la materia è ormai soltanto gono il pianeta oltre i suoi limiti. La ne. Dobbiamo togliere dalle nostre eco- l’America latina, il e con tutte le creature che abitano la no- continente della speranza». stra stessa casa. «Tutto è in relazione, e materiale per noi, dove noi stessi siamo continua domanda di crescita e l’inces- nomie aspetti non essenziali e nocivi, e Seguirà, il 24 settembre, una tutti noi esseri umani siamo uniti come le ultime istanze, dove l’insieme è sem- sante ciclo della produzione e dei consu- dare vita a modalità fruttuose di com- riflessione sulla fratelli e sorelle in un meraviglioso pel- plicemente proprietà nostra» (Incontro mi stanno estenuando l’ambiente. Le fo- mercio, produzione e trasporto dei beni. «responsabilità delle nazioni legrinaggio, legati dall’amore che Dio ha con il Clero della Diocesi di Bolzano-Bres- reste si dissolvono, il suolo è eroso, i europee verso i loro per ciascuna delle sue creature e che ci sanone, 6 agosto 2008). campi spariscono, i deserti avanzano, i CONTINUA A PAGINA 8 cittadini e verso il mondo».
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 3 settembre 2020 #copertina 8 CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 6 Cina, costituisca un punto di svolta verso il ri- stabilimento della Terra come casa dove la vita 4. Un tempo per riparare sia abbondante, secondo la volontà del Crea- tore. Il Giubileo è un tempo per riparare l’armo- nia originaria della creazione e per risanare Siamo tenuti a riparare secondo giustizia, rapporti umani compromessi. assicurando che quanti hanno abitato una ter- ra per generazioni possano riacquistarne pie- Esso invita a ristabilire relazioni sociali namente l’utilizzo. Occorre proteggere le co- L’intenzione eque, restituendo a ciascuno la propria libertà munità indigene da compagnie, in particolare del Pontefice e i propri beni, e condonando i debiti altrui. multinazionali, che, attraverso la deleteria Non dovremmo perciò dimenticare la storia di estrazione di combustibili fossili, minerali, le- per il mese gname e prodotti agroindustriali, «fanno nei di settembre Paesi meno sviluppati ciò che non possono fa- re nei Paesi che apportano loro capitale» (LS, «No al saccheggio, sì alla 51). Questa cattiva condotta aziendale rappre- condivisione». È il forte senta un «un nuovo tipo di colonialismo» invito di Francesco in (SAN GIOVANNI PAOLO II, Discorso alla Pontifi- occasione della Giornata cia Accademia delle Scienze Sociali, 27 aprile mondiale di preghiera per la 2001, cit. in Querida Amazonia, 14), che sfrutta cura del creato e a cinque anni dalla pubblicazione vergognosamente comunità e Paesi più poveri della Laudato sì’. Nel video alla disperata ricerca di uno sviluppo economi- della Rete mondiale di co. È necessario consolidare le legislazioni na- preghiera del Papa dedicato zionali e internazionali, affinché regolino le at- all’intenzione per mese di tività delle compagnie di estrazione e garanti- settembre — sul tema scano l’accesso alla giustizia a quanti sono «Rispetto per le risorse del danneggiati. pianeta» — il Pontefice esorta appunto a pregare affinché «le risorse del pianeta non vengano 5. Un tempo per rallegrarsi saccheggiate, ma condivise in modo equo e rispettoso». Nella tradizione biblica, il Giubileo rappre- Nel breve filmato — diffuso senta un evento gioioso, inaugurato da un lunedì pomeriggio, 31 suono di tromba che risuona per tutta la terra. agosto — scorrono le Sappiamo che il grido della Terra e dei poveri immagini che illustrano è divenuto, negli scorsi anni, persino più ru- situazioni di sfruttamento moroso. Al contempo, siamo testimoni di co- intensivo delle risorse me lo Spirito Santo stia ispirando ovunque in- naturali, a cominciare da quelle del sottosuolo e da dividui e comunità a unirsi per ricostruire la quelle forestali. Immediato è casa comune e difendere i più vulnerabili. As- il rimando all’Amazzonia e sfruttamento del Sud del pianeta, che ha pro- sistiamo al graduale emergere di una grande a tutto il suo indotto. Si vocato un enorme debito ecologico, dovuto mobilitazione di persone, che dal basso e dalle vedono trattori e mezzi principalmente al depredamento delle risorse e periferie si stanno generosamente adoperando pesanti che prelevano forse all’uso eccessivo dello spazio ambientale co- per la protezione della terra e dei poveri. Dà metalli da inviare mune per lo smaltimento dei rifiuti. È il tem- gioia vedere tanti giovani e comunità, in parti- all’industria dei Paesi po di una giustizia riparativa. A tale proposi- colare indigene, in prima linea nel rispondere sviluppati. La voce del Papa to, rinnovo il mio appello a cancellare il debi- alla crisi ecologica. Stanno facendo appello si leva chiara e vigorosa: to dei Paesi più fragili alla luce dei gravi im- «Stiamo spremendo i beni per un Giubileo della Terra e per un nuovo del pianeta. Spremendoli, patti delle crisi sanitarie, sociali ed economiche inizio, nella consapevolezza che «le cose pos- come se si trattasse di che devono affrontare a seguito del Covid-19. sono cambiare» (LS, 13). un’arancia». Infatti, «Paesi e Occorre pure assicurare che gli incentivi per la C’è pure da rallegrarsi nel constatare come imprese del Nord si sono ripresa, in corso di elaborazione e di attuazio- l’Anno speciale di anniversario della Laudato arricchiti sfruttando doni ne a livello mondiale, regionale e nazionale, si’ stia ispirando numerose iniziative a livello naturali del Sud, generando siano effettivamente efficaci, con politiche, le- un “debito ecologico”». Un locale e globale per la cura della casa comune gislazioni e investimenti incentrati sul bene co- interrogativo nasce e dei poveri. Questo anno dovrebbe portare a mune e con la garanzia che gli obiettivi sociali spontaneo: «Chi pagherà piani operativi a lungo termine, per giungere a questo debito?». e ambientali globali vengano conseguiti. praticare un’ecologia integrale nelle famiglie, Le parole del Pontefice È altresì necessario riparare la terra. Il ripri- nelle parrocchie, nelle diocesi, negli Ordini re- suscitano poi un’altra stino di un equilibrio climatico è di estrema ligiosi, nelle scuole, nelle università, nell’assi- riflessione: «Il “debito importanza, dal momento che ci troviamo nel stenza sanitaria, nelle imprese, nelle aziende ecologico” — ricorda — mezzo di un’emergenza. Stiamo per esaurire il agricole e in molti altri ambiti. aumenta quando le tempo, come i nostri figli e i giovani ci ricor- multinazionali fanno fuori dano. Occorre fare tutto il possibile per limita- Ci rallegriamo anche che le comunità cre- dal loro Paese quello che re la crescita della temperatura media globale denti stiano convergendo per dare vita a un nel proprio non è permesso. sotto la soglia di 1,5 gradi centigradi, come mondo più giusto, pacifico e sostenibile. È Fa indignare». Per questo sancito nell’Accordo di Parigi sul Clima: anda- motivo di particolare gioia che il Tempo del Francesco invita ad agire re oltre si rivelerà catastrofico, soprattutto per Creato stia diventando un’iniziativa davvero prima che sia troppo tardi: le comunità più povere in tutto il mondo. In ecumenica. Continuiamo a crescere nella con- «Oggi, non domani, oggi, questo momento critico è necessario promuo- sapevolezza che tutti noi abitiamo una casa dobbiamo prenderci cura comune in quanto membri della stessa fami- del Creato con vere una solidarietà intra-generazionale e inter- glia! responsabilità». generazionale. In preparazione all’importante Scorrono ancora nel video Summit sul Clima di Glasgow, nel Regno Uni- Rallegriamoci perché, nel suo amore, il le immagini di ciminiere che to (COP 26), invito ciascun Paese ad adottare Creatore sostiene i nostri umili sforzi per la con i loro fumi neri traguardi nazionali più ambiziosi per ridurre le Terra. Essa è anche la casa di Dio, dove la sua avvelenano l’aria. E si emissioni. Parola «si fece carne e venne ad abitare in vedono baraccopoli che i Il ripristino della biodiversità è altrettanto mezzo a noi» (Gv 1, 14), il luogo che l’effusio- cambiamenti climatici cruciale nel contesto di una scomparsa delle ne dello Spirito Santo costantemente rinnova. rendono ogni giorno più specie e di un degrado degli ecosistemi senza fragili e precarie per chi è “Manda il tuo Spirito, Signore, e rinnova la costretto a viverci. Il filmato precedenti. È necessario sostenere l’appello faccia della terra” (cfr Sal 104,30). termina con la sigla di un delle Nazioni Unite a salvaguardare il 30% accordo tra un uomo Roma, San Giovanni in Laterano, della Terra come habitat protetto entro il 2030, d’affari e un rappresentante 1° settembre 2020 al fine di arginare l’allarmante tasso di perdita di un popolo del Sud della biodiversità. Esorto la Comunità interna- America. Questa volta il zionale a collaborare per garantire che il Sum- contratto per l’utilizzo delle mit sulla Biodiversità (COP 15) di Kunming, in risorse è equo e solidale.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 3 settembre 2020 #angelus 9 Papa Francesco fa appello «al dialogo costruttivo e al rispetto della legalità internazionale» per garantire la pace dei popoli del Mediterraneo orientale. Al termine dell’Angelus recitato il 30 agosto con i fedeli radunati in piazza San Pietro — nel rispetto delle misure di sicurezza in vigore per contenere i contagi da coronavirus — e con quanti in ogni parte del mondo lo hanno seguito attraverso i media, il Pontefice ha espresso preoccupazione per le crescenti tensioni nell’area, auspicando la fine dei conflitti. In precedenza il Pontefice aveva dedicato la riflessione introduttiva al brano evangelico della liturgia domenicale (Matteo 16, 21-27), nel quale Gesù indica ai discepoli la via della croce. C ari fratelli e sorelle, buongiorno! sua Chiesa, il fondamento; dieci minuti dopo L’odierno brano evangelico (cfr Mt 16, 21-27) è gli dice “Satana”. Come mai si capisce questo? collegato a quello di domenica scorsa (cfr Mt Succede a tutti noi! Nei momenti di devozio- 16, 13-20). Dopo che Pietro, a nome anche de- ne, di fervore, di buona volontà, di vicinanza gli altri discepoli, ha professato la fede in Ge- al prossimo, guardiamo Gesù e andiamo avan- sù come Messia e Figlio di Dio, Gesù stesso ti; ma nei momenti in cui viene incontro la incomincia a parlare loro della sua passione. croce, fuggiamo. Il diavolo, Satana — come di- Lungo il cammino verso Gerusalemme, spiega ce Gesù a Pietro — ci tenta. È proprio del cat- apertamente ai suoi amici ciò che lo attende tivo spirito, è proprio del diavolo allontanarci alla fine nella città santa: preannuncia il suo dalla croce, dalla croce di Gesù. mistero di morte e di risurrezione, di umilia- Rivolgendosi poi a tutti, Gesù aggiunge: zione e di gloria. Dice che dovrà «soffrire «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinne- molto da parte degli anziani, dei capi dei sa- ghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua» cerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorge- (v. 24). In questo modo Egli indica la via del re il terzo giorno» (Mt 16, 21). Ma le sue paro- vero discepolo, mostrando due atteggiamenti. le non sono comprese, perché i discepoli han- Il primo è «rinunciare a sé stessi», che non si- Il Papa parla no una fede ancora immatura e troppo legata alla mentalità di questo mondo (cfr Rm 12, 2). gnifica un cambiamento superficiale, ma una conversione, un capovolgimento di mentalità e anche del disastro Loro pensano a una vittoria troppo terrena, e di valori. L’altro atteggiamento è quello di ambientale per questo non capiscono il linguaggio della prendere la propria croce. Non si tratta solo di croce. sopportare con pazienza le tribolazioni quoti- a Mauritius Di fronte alla prospettiva che Gesù possa diane, ma di portare con fede e responsabilità fallire e morire in croce, lo stesso Pietro si ri- quella parte di fatica, quella parte di sofferen- bella e gli dice: «Dio non voglia, Signore; za che la lotta contro il male comporta. La vi- questo non ti accadrà mai!» (v. 22). Crede in ta dei cristiani è sempre una lotta. La Bibbia Gesù — Pietro è così —, ha fede, crede in Ge- dice che la vita del credente è una milizia: lot- sù, crede; lo vuole seguire, ma non accetta che tare contro il cattivo spirito, lottare contro il la sua gloria passi attraverso la passione. Per Male. Pietro e gli altri discepoli — ma anche per noi! Così l’impegno di “prendere la croce” di- — la croce è una cosa scomoda, la croce è uno venta partecipazione con Cristo alla salvezza “scandalo”, mentre Gesù considera “scandalo” del mondo. Pensando a questo, facciamo in il fuggire dalla croce, che vorrebbe dire sot- modo che la croce appesa alla parete di casa, trarsi alla volontà del Padre, alla missione che o quella piccola che portiamo al collo, sia se- Lui gli ha affidato per la nostra salvezza. Per gno del nostro desiderio di unirci a Cristo nel questo Gesù risponde a Pietro: «Va’ dietro a servire con amore i fratelli, specialmente i più me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non piccoli e fragili. La croce è segno santo pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!» dell’Amore di Dio, è segno del Sacrificio di (v. 23). Dieci minuti prima, Gesù ha lodato Gesù, e non va ridotta a oggetto scaramantico Pietro, gli ha promesso di essere la base della oppure a monile ornamentale. Ogni volta che Dialogo e legalità per risolvere i conflitti nel Mediterraneo orientale fissiamo lo sguardo sull’immagine di Cristo La Vergine Maria, unita al suo Figlio fino al crocifisso, pensiamo che Lui, come vero Servo calvario, ci aiuti a non indietreggiare di fronte del Signore, ha realizzato la sua missione dan- alle prove e alle sofferenze che la testimonian- do la vita, versando il suo sangue per la remis- za del Vangelo comporta per tutti noi. sione dei peccati. E non lasciamoci portare dall’altra parte, nella tentazione del Maligno. Al termine dell’Angelus il Pontefice ha ricordato Di conseguenza, se vogliamo essere suoi disce- la Giornata mondiale di preghiera per la cura poli, siamo chiamati a imitarlo, spendendo del creato — che il 1° settembre ha poi inaugurato senza riserve la nostra vita per amore di Dio e del prossimo. CONTINUA A PAGINA 10
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 3 settembre 2020 #angelus 10 CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 9 dove purtroppo si è verificato recentemente un disastro ambientale. il “Giubileo della Terra” celebrato da Chiese e Seguo con preoccupazione le tensioni nella comunità cristiane fino al 4 ottobre — e ha fatto zona del Mediterraneo orientale, insidiata da riferimento al disastro ambientale avvenuto vari focolai di instabilità. Per favore, faccio ap- nei giorni precedenti al largo della costa orientale pello al dialogo costruttivo e al rispetto della delle isole Mauritius. Quindi ha lanciato l’appello legalità internazionale per risolvere i conflitti per la fine delle tensioni nel Mediterraneo che minacciano la pace dei popoli di quella re- orientale e ha salutato alcuni gruppi di fedeli gione. presenti in piazza. E saluto tutti voi qui convenuti oggi da Ro- Cari fratelli e sorelle, ma, dall’Italia e da diversi Paesi. Vedo le ban- dopodomani, primo settembre, ricorre la Gior- diere lì, e saluto la Comunità Religiosa di Ti- nata Mondiale di Preghiera per la Cura del mor Est in Italia. Bravi, con le bandiere! I pel- Creato. Da questa data, fino al 4 ottobre, cele- legrini di Londrina e Formosa, in Brasile; e i breremo con i nostri fratelli cristiani di varie giovani di Grantorto, diocesi di Vicenza. Ben- Chiese e tradizioni il “Giubileo della Terra”, venuti! Vedo anche bandiere polacche, saluto i per ricordare l’istituzione, 50 anni fa, della polacchi; bandiere argentine, anche gli argenti- Giornata della Terra. Saluto le diverse iniziati- ni. Benvenuti tutti! ve promosse in ogni parte del mondo e, tra A tutti auguro una buona domenica. Per fa- queste, il Concerto che si svolge oggi nella vore, non dimenticatevi di pregare per me. cattedrale di Port-Louis, capitale di Mauritius, Buon pranzo e arrivederci! La testimonianza del cardinale vescovo di Port Louis I mauriziani non si arrendono «Siamo molto riconoscenti al Papa di aver parlato attesa, e qui molte famiglie dipendono da questi dell’isola di Mauritius e del grande disastro settori. È davvero una grande prova per il Paese e ecologico che si è verificato in una delle più belle per molte famiglie di questa parte dell'isola». La lagune nella zona sud a causa dello sversamento di voce del cardinale, dunque, torna a farsi sentire, petrolio della nave che si è arenata sulla barriera rilanciando l’appello del Papa all’Angelus, dopo che corallina». Lo afferma il cardinale Maurice Piat, nella giornata di sabato 29 migliaia di persone sono vescovo di Port-Louis, in un’intervista rilasciata a scese in strada nella capitale dell’isola per protestare Gabriella Ceraso per Vatican News. «I mauriziani si contro la gestione del disastro ambientale da parte sono impegnati tantissimo, volontariamente e con delle autorità governative. Il porporato conferma generosità, per cercare di ripulire l’area — spiega il che soprattutto i giovani sono impegnati in una cardinale — ma sfortunatamente sono stati fatti grande mobilitazione proprio in risposta alla grandi danni e la vita dei pescatori che abitano sulla sollecitazione di Francesco. «Vorrei dire — conclude costa è completamente sconvolta». E poi, aggiunge, — che oggi, ovunque nel mondo, abbiamo la grande «anche la vita delle persone che vivono sull’isola è sconvolta. Siamo molto tristi e molte persone sono responsabilità davanti a Dio, come dice lo stesso arrabbiate perché è stato permesso alla nave di Papa, di ascoltare il grido della terra e il grido dei avvicinarsi tanto e nessuno ha reagito subito». Alla poveri. Qui, la nostra laguna, la nostra terra, il festa patronale sull’isola «c'è stato un momento di nostro mare, ha gridato quando c’è stata quella preghiera comune per quanto accaduto e di fuoriuscita di petrolio che ha danneggiato gran affidamento per invocare la protezione del nostro parte del territorio. Facciamo quindi un grande Paese» fa presente il porporato, secondo il quale «la appello affinché, ovunque ci troviamo, cambiamo il pesca e il turismo riprenderanno, ma solo tra 4 o 5 nostro modo di agire e di pensare e di essere attenti anni che ci vorranno per rigenerare la terra e, a questo grande dono di Dio che è la nostra casa intanto, l’industria del turismo e della pesca sono in comune».
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 3 settembre 2020 #spuntidiriflessione 11 Perdonare fa bene al cuore di LEONARD O * Confessione di una donna: suo padre aveva donare fa bene al cuore, la pressione arteriosa SAPIENZA abusato di lei quando era bambina. Solo ora, subisce una notevole riduzione... Si tratta del dopo anni, riusciva a parlare. Scoppiò in lacri- perdono, che vuol dire riuscire a superare me: «La Chiesa mi dice che devo perdonare. quello stato di rabbia e di tensione solitamente diretto verso persone che hanno generato una 13 settembre Non è possibile! Non ce la faccio!». * Una suora racconta: «Sono venuta al condizione di sofferenza». domenica XXIV mondo indesiderata. Sono stata rifiutata già Abbiamo tutti bisogno di praticare la pagi- nel ventre materno. E dopo, mia madre non na odierna di Vangelo. Perché la vita vera è del Tempo proprio la circolazione di perdono ricevuto e mi ha voluta con sé. Come posso andare avan- ti con questo peso?». dato. Il perdono è la vittoria costante ordinario dell’amore. E un amore che non perdona, non * Molte volte, in confessione, si incontra è amore! Sir 27, 30 - 28, 7 gente che viene a chiedere perdono, ma con poco o nessun rimorso o pentimento. Come noi chiediamo perdono a Dio, così Sal 102 dobbiamo essere disposti a dare perdono agli Davvero: la pratica del perdono — come ci altri. Ricordiamoci che il peccato dei peccati è Rm 14, 7-9 insegna Gesù nel Vangelo — è un evento uma- il non perdono. no difficile, che può realizzarsi soltanto passo Impariamo a volere sempre e solo il bene, e Mt 18, 21-35 dopo passo, e con tanta pazienza. mai il male. Impariamo a guardare gli altri È stato detto che «perdonare è un miracolo non solo con i nostri occhi, ma con lo sguardo più grande che risuscitare un morto!». Eppu- di Dio, che è sguardo di amore e di misericor- re, lo dice anche una ricerca scientifica: «Per- dia. Solo così la vita diventa bella! La catechesi del mercoledì CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 4 mento] è rovinare la terra, non avere solidarietà con Con la Pentecoste, Dio si fa presente e ispira la la terra che è un dono e l’equilibrio ecologico. fede della comunità unita nella diversità e nella soli- fra l’interdipendenza e la solidarietà. Gli egoismi — Ricordo un racconto medievale che descrive que- darietà. Diversità e solidarietà unite in armonia, individuali, nazionali e dei gruppi di potere — e le sta “sindrome di Babele”, che è quando non c’è so- questa è la strada. Una diversità solidale possiede rigidità ideologiche alimentano al contrario «strut- lidarietà. Questo racconto medievale dice che, du- gli “anticorpi” affinché la singolarità di ciascuno — ture di peccato» (ibid., 36). rante la costruzione della torre, quando un uomo che è un dono, unico e irripetibile — non si ammali «La parola “solidarietà” si è un po’ logorata e a cadeva — erano schiavi — e moriva nessuno diceva di individualismo, di egoismo. La diversità solidale volte la si interpreta male, ma indica molto di più nulla, al massimo: “Poveretto, ha sbagliato ed è ca- possiede anche gli anticorpi per guarire strutture e di qualche atto sporadico di generosità. È di più! duto”. Invece, se cadeva un mattone, tutti si lamen- processi sociali che sono degenerati in sistemi di in- Richiede di creare una nuova mentalità che pensi in tavano. E se qualcuno era il colpevole, era punito! giustizia, in sistemi di oppressione (cfr Compendio termini di comunità, di priorità della vita di tutti ri- Perché? Perché un mattone era costoso da fare, da della dottrina sociale della Chiesa, 192). Quindi, la spetto all’appropriazione dei beni da parte di alcu- preparare, da cuocere. C’era bisogno di tempo e di solidarietà oggi è la strada da percorrere verso un ni» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 188). Questo si- lavoro per fare un mattone. Un mattone valeva di mondo post-pandemia, verso la guarigione delle gnifica solidarietà. Non è solo questione di aiutare più della vita umana. Ognuno di noi pensi cosa nostre malattie interpersonali e sociali. Non ce n’è gli altri — questo è bene farlo, ma è di più —: si succede oggi. Purtroppo anche oggi può succedere un’altra. O andiamo avanti con la strada della soli- tratta di giustizia (cfr Catechismo della Chiesa Catto- qualcosa del genere. Cade qualche quota del merca- darietà o le cose saranno peggiori. Voglio ripeterlo: lica, 1938-1940). L’interdipendenza, per essere soli- da una crisi non si esce uguali a prima. La pande- to finanziario — lo abbiamo visto sui giornali in dale e portare frutti, ha bisogno di forti radici mia è una crisi. Da una crisi si esce o migliori o questi giorni — e la notizia è in tutte le agenzie. Ca- nell’umano e nella natura creata da Dio, ha bisogno peggiori. Dobbiamo scegliere noi. E la solidarietà è dono migliaia di persone a causa della fame, della di rispetto dei volti e della terra. proprio una strada per uscire dalla crisi migliori, miseria e nessuno ne parla. La Bibbia, fin dall’inizio, ci avverte. Pensiamo al non con cambiamenti superficiali, con una vernicia- racconto della Torre di Babele (cfr Gen 11, 1-9) che Diametralmente opposta a Babele è la Penteco- ta così e tutto è apposto. No. Migliori! descrive ciò che accade quando cerchiamo di arriva- ste, lo abbiamo sentito all’inizio dell’udienza (cfr At 2, 1-3). Lo Spirito Santo, scendendo dall’alto come Nel mezzo della crisi, una solidarietà guidata dal- re al cielo — la nostra meta — ignorando il legame la fede ci permette di tradurre l’amore di Dio nella con l’umano, con il creato e con il Creatore. È un vento e fuoco, investe la comunità chiusa nel cena- colo, le infonde la forza di Dio, la spinge a uscire, nostra cultura globalizzata, non costruendo torri o modo di dire: questo accade ogni volta che uno muri — e quanti muri si stanno costruendo oggi — vuole salire, salire, senza tenere conto degli altri. Io ad annunciare a tutti Gesù Signore. Lo Spirito crea l’unità nella diversità, crea l’armonia. Nel racconto che dividono, ma poi crollano, ma tessendo comu- solo! Pensiamo alla torre. Costruiamo torri e gratta- della Torre di Babele non c’era l’armonia; c’era nità e sostenendo processi di crescita veramente cieli, ma distruggiamo la comunità. Unifichiamo quell’andare avanti per guadagnare. Lì, l’uomo era umana e solida. E per questo aiuta la solidarietà. edifici e lingue, ma mortifichiamo la ricchezza cul- turale. Vogliamo essere padroni della Terra, ma ro- un mero strumento, mera “forza-lavoro”, ma qui, Faccio una domanda: io penso ai bisogni degli al- viniamo la biodiversità e l’equilibrio ecologico. Vi nella Pentecoste, ognuno di noi è uno strumento, tri? Ognuno si risponda nel suo cuore. ho raccontato in qualche altra udienza di quei pe- ma uno strumento comunitario che partecipa con Nel mezzo di crisi e tempeste, il Signore ci inter- scatori di San Benedetto del Tronto che sono venuti tutto sé stesso all’edificazione della comunità. San pella e ci invita a risvegliare e attivare questa solida- quest’anno e quest’anno e mi hanno detto: “Abbia- Francesco d’Assisi lo sapeva bene, e animato dallo rietà capace di dare solidità, sostegno e un senso a mo tolto dal mare 24 tonnellate di rifiuti, dei quali Spirito dava a tutte le persone, anzi, alle creature, il queste ore in cui tutto sembra naufragare. Possa la la metà era plastica”. Pensate! Questi hanno lo spi- nome di fratello o sorella (cfr LS, 11; cfr San Bona- creatività dello Spirito Santo incoraggiarci a genera- rito di prendere i pesci, sì, ma anche i rifiuti e por- ventura, Legenda maior, VIII, 6: FF 1145). Anche il re nuove forme di familiare ospitalità, di feconda tarli fuori per pulire il mare. Ma questo [inquina- fratello lupo, ricordiamo. fraternità e di universale solidarietà. Grazie.
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