PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)

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PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
87. Giugno 2018
                                                                                                                      Poste Italiane s.p.a. -
                                                                                                                      Spedizione in Abbonamento
                                                                                                                      Postale - D.L. 353/2003
                                                                                                                      (convertito in Legge 27/02/2004
                                                                                                                      n°46) art. 1, comma 1, LO/MI

PER OGNI ESSERE UMANO
GINO STRADA

Una nave carica di 629 persone è rimasta intrappolata 9             Emergency è nata quasi 25 anni fa per curare le vittime della
giorni nel Mediterraneo prima di poter attraccare in un porto       guerra e della povertà, bene e gratuitamente.
spagnolo. Due barche sono affondate in pochi giorni al largo        L’abbiamo fatto sempre, senza nessuna discriminazione,
delle coste libiche. Tre bambini vestiti di rosso hanno trovato i   perché crediamo in un’idea semplice: che essere curati sia un
soccorritori sul bagnasciuga quando ormai era troppo tardi.         diritto umano fondamentale e che, come tale, debba essere
Sono immagini delle scorse settimane. In un Paese civile,           riconosciuto a ogni individuo.
avrebbero generato un’inquietudine profonda; in realtà, si          “Ogni individuo”: non importa chi sia e da dove venga.
sono perse in un clima di indifferenza, se non di ostilità.         Per questo curiamo persone nell’Afghanistan e nell’Iraq
                                                                    devastati dalla guerra, e in Africa, dove la povertà è una
Ogni due ore una persona affoga nel Mediterraneo mentre             minaccia quotidiana. E - per inciso - anche in Italia, nei luoghi
tenta di raggiungere l’Europa.                                      del terremoto come nelle campagne calabresi.
Con il blocco dei flussi legali di entrata, mettersi in mano ai     Non le “portiamo in Italia”: le curiamo a casa loro.
trafficanti è diventato l’unico modo di scappare dalla guerra       Ma se cercassero un modo di venire in Europa, non le
o dall’incubo di non avere da mangiare. Mentre scriviamo,           respingeremmo perché crediamo che chiunque abbia il
chi si imbarca trova i porti chiusi, con l’alternativa di morire    diritto di sperare che i propri figli sopravvivano alle bombe,
in mare o tornare in Libia nelle carceri delle torture.             che abbiano da mangiare tutti i giorni, che possano lavorare
Che cosa sta spingendo molti italiani a credere che la morte        senza essere schiavi.
in mare (o nei campi di concentramento in Libia) di persone
esattamente come noi – bambini compresi – sia un’opzione            In un mondo sempre più interconnesso, pensare di
accettabile?                                                        trincerarci dietro a muri e confini è anacronistico, ed è già
È in corso una guerra ai migranti, ai poveri, ai più deboli e ai    costato milioni di vite. Dobbiamo riuscire a vivere con gli altri
diversi, basata su una propaganda fascista e razzista.              “in spirito di fratellanza”, non possiamo ignorare le sofferenze
                                                                    dei più deboli e dei più poveri. Non è negando diritti ad altre
“C’è un obbligo verso ogni essere umano per il solo fatto che       persone che riusciremo a difendere i nostri.
è un essere umano”, scriveva Simone Weil ne La prima radice.
Condividiamo lo stesso sentire di fronte a questo scempio di
diritti e umanità.
PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
Rivista trimestrale
                                dell’associazione EMERGENCY
                                                                                 EMERGENCY RINGRAZIA

                                                                                 Per il Compleanno di EMERGENCY
                                                                                                                                    AIUTACI CON

                                                                                                                                    — Carta di credito                                                                              IN QUESTO
                                                                                                                                                                                                                                     NUMERO
                                                                                 Matteo Caccia, Marta Serafini, Beatrice            chiamando il numero verde
                                                                                 Kabutakapua, The Beat Barons, Tournèe
                                DIRETTORE RESPONSABILE                                                                              800 66 77 88
                                                                                 da bar e Banda Osiris.
                                Roberto Satolli
EMERGENCY                       DIRETTORE
                                                                                 Per il workshop "Il Design contro
                                                                                                                                    — Versamento su conto corrente
w w w. e m e r g e n c y. i t                                                    la guerra": Massimo Randone, Biba
                                Gino Strada                                      Acquati, Lucio Lazzara, Nicolas Baudin,            intestato a EMERGENCY Ong
                                                                                 Roberta Conditi, Fabio My, Irina Suteu,            Onlus
                                REDAZIONE
                                Simonetta Gola                                   Pietro Urbani, Gabriele Rabaiotti,                 c/c postale n. 28426203
                                                                                 Francesco Zurlo, Silvia Botti, Enrico              IBAN IT 37 Z 07601 01600
                                HANNO COLLABORATO                                Vianello, Giulio Iacchetti.                        000028426203
                                                                                                                                                                                                            UNO PSICOLOGO IN BANCHINA
                                Marco Latrecchina, Caterina Levagnini,                                                                                                                                                                                                                                                                                         HANNO
                                Rossella Palma, Marta Serafini, Laura                                                                                                                                                PAG. 4-5
                                Serri, Giovanna Bianco, Fabio Rossi                                                                 — c/c bancario presso
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              SCRITTO:
                                                                                 EMERGENCY è un’organizzazione
                                FOTOGRAFIE                                                                                          Banca Popolare dell’Emilia Romagna                               IL SUCCO AMARO DEL LAVORO NERO
                                                                                 umanitaria senza fini di lucro, sorta per
                                Archivio Emergency, Maya Art, Victor                                                                IBAN IT 41 V 05387 01600
                                                                                 iniziativa di medici, infermieri e tecnici
                                                                                                                                    000000713558                                                                 PAG. 6-7                                                                                                                                          GINO
                                Blue, Pieter Ten Hoopen, Giulio                  con esperienza di lavoro umanitario in
                                Piscitelli, Francesco Pistilli, David Llyod                                                                                                                                                                                                                                                                                      STRADA
                                                                                 zone di guerra.
                                Webber, Matteo Zanga                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Fondatore di
                                                                                 Gli obiettivi di Emergency sono:                   — c/c bancario presso                                                               DAL CENTRO ITALIA                                                                    LA GUERRA A KABUL                                  Emergency
                                PROGETTO GRAFICO                                 — offrire cure medico chirurgiche                  Banca Etica, Filiale di Milano                                                           PAG. 8                                                                              PAG. 10-12                                      Copertina
                                Francesco Franchi, Davide Mottes                 gratuite e di elevata qualità alle vittime         IBAN IT 02 X 05018 01600
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 LAURA
                                GRAFICA                                          delle mine antiuomo, della guerra e                000000130130                                                                                                                                                            BENVENUTI AL MONDO
                                                                                 della povertà;                                                                                                                         PROGETTO SISMA                                                                                                                            SERRI
                                Angela Fittipaldi                                                                                                                                                                                                                                                                PAG. 13-15                                     Psicologa
                                                                                 — promuovere una cultura di pace,                                                                                                          PAG. 9                                                                                                                               Pag. 4-5
                                STAMPA                                           solidarietà e rispetto dei diritti umani.          Bonifico a scadenza regolare con
                                Stampa Roto3 Industria Grafica,
                                                                                 www.emergency.it                                   addebito automatico (SDD), con il                                                                                                                                                                                          ROSSELLA
                                Registrazione Tribunale di Milano al n°
                                                                                                                                    modulo allegato a questo giornale.                                                                                                                                                                                            PALMA
                                701 del 31.12.1994
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Ufficio stampa
                                TIRATURA                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Pag. 6-7/10-12
                                279.000 copie, 226.100 delle quali                                                                                                                                         75                             75                         75                                               75
                                spedite ai sostenitori                                                                                                                                                                                                                                                                                                            FABIO
                                                                                                                                    Codice fiscale 97147110155
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  ROSSI
                                REDAZIONE
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Psicologo-
                                via Santa Croce 19                                                                                                                                        60                                                         60 60                                                                                   60
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              psicoterapeuta
                                20122 Milano
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Pag. 8
                                T +39 02 881 881
                                F +39 02 863 163 36                                                                                                                                  45                                                                                                                                                                  45    GIOVANNA
                                info@emergency.it                                                                                                                                                                                                                    Italia                         Afghanistan                                                  BIANCO
                                www.emergency.it
                                                                                                                                                                                     30                                                                                                                                                                  30     Psicologa-
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              psicoterapeuta
                                                                                                                                                                                     15                                                                                                                                                                  15
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Pag. 9
                                                                                                                                                                                                                                                           Repubblica
                                CONTATTI                                                                                                                                                                                                                   Centrafricana                                                                                        MARTA

                                                                                                                                                                                               165

                                                                                                                                                                                                     150

                                                                                                                                                                                                            135

                                                                                                                                                                                                                  120

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           120

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 135

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       150

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              165
                                                                                                                                                                                                                         105

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  105
                                                                                                                                                                                                                               90

                                                                                                                                                                                                                                    75

                                                                                                                                                                                                                                         60

                                                                                                                                                                                                                                                45

                                                                                                                                                                                                                                                      30

                                                                                                                                                                                                                                                                                    30

                                                                                                                                                                                                                                                                                         45

                                                                                                                                                                                                                                                                                               60

                                                                                                                                                                                                                                                                                                     75

                                                                                                                                                                                                                                                                                                            90
                                                                                                                                                                                     0

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                                                                                                                                                                                                                                                                               15
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         0

                                                                                                                                                                                                                                                                      0
                                via Santa Croce 19 - 20122 Milano — T +39 02 881881 - F +39 02 86316336                                                                                                                                                                                                                                                        SERAFINI
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Giornalista
                                via dell’Arco del Monte 99/A - 00186 Roma — T +39 06 688151 - F +39 06 68815230                                                                      15                                                                                                                                                                  15
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Pag. 13-15
                                Isola della Giudecca 212 - 30133 Venezia — T +39 041 877931 - F +39 041 8872362
                                                                                                                                                                                     30                                                                                                                                                                  30
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 MARCO
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              LATRECCHINA
                                Informativa ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679 (GDPR): EMERGENCY ONG ONLUS, Via Santa Croce 19 - 20122                                                                                                                                                                                                                Grants
                                                                                                                                                                                     45                                                                                                                                                                  45
                                Milano, Titolare del trattamento, in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore, informa che i dati anagrafici e bancari
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Management
                                raccolti a seguito della donazione saranno trattati, in forma cartacea ed elettronica, per le seguenti finalità: a) espletamento di tutte le
                                fasi connesse alla donazione e/o all’adesione ai progetti e appelli specifici promossi dal Titolare, ivi comprese attività strumentali (es.                                                                                                                                                                                     Pag. 16-20
                                comunicazioni sui versamenti, riepiloghi di donazione e rendicontazione); b) rispetto di procedure amministrative interne e adempimento                   60                                                               60   60                                  60 60                                           60
                                di obblighi di legge o regolamenti vigenti in Italia (es. comunicazione all’Agenzia delle Entrate – per la predisposizione delle dichiarazioni
                                dei redditi precompilate – dei dati anagrafici e relativi alle donazioni effettuate, ai sensi del D.M. Economia e Finanze 30.01.2018); c) l’invio
                                di comunicazioni di natura informativa, promozionale e di raccolta fondi relative alle attività e iniziative di EMERGENCY, con opportuna
                                personalizzazione in funzione degli interessi e preferenze manifestate partecipando alle nostre iniziative. Il conferimento dei dati per le                                75                                  75                         75                  75                 75                          75
                                finalità di cui al punto a) e b) sono necessari per garantire rispettivamente l’esecuzione dei rapporti contrattuali e il rispetto di procedure
                                amministrative interne, adempimento di obblighi di legge o regolamenti vigenti in Italia. I trattamenti “personalizzati” di cui alla lettera
                                c), cioè quelli relativi all’invio di comunicazioni di natura informativa, promozionale e di raccolta fondi relative alle attività e iniziative di
                                EMERGENCY, saranno effettuati sulla base del legittimo interesse di EMERGENCY.

                                I dati personali trattati saranno conosciuti solo da personale specificamente incaricato delle operazioni di trattamento e potranno essere
                                comunicati: a) alle banche per la gestione dei mezzi di pagamento e, ove richiesto, all’Agenzia delle Entrate per la predisposizione delle
                                dichiarazioni dei redditi precompilate; b) a terzi per comunicazioni e altre attività di trattamento (per es. anagrafiche comunicate a
                                fornitori terzi per l’invio della rivista o altro materiale cartaceo, per la gestione di telefonate, email o SMS), per ottemperare a norme di
                                legge o regolamenti (adempimenti amministrativi), ovvero per particolari iniziative volte a far conoscere le attività dell’associazione. I
                                dati personali non saranno diffusi.

                                Per esercitare i diritti di cui all’art. 15 GDPR, scrivi al Responsabile del trattamento – Alessandro Bertani, EMERGENCY ONG ONLUS,
                                Via Santa Croce, 19 – 20122 Milano, o a privacy@emergency.it. Per opporti alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati per la
                                predisposizione delle dichiarazioni dei redditi precompilate scrivi a opposizioneutilizzoerogazioniliberali@agenziaentrate.it o via fax al
                                numero 06 50762650, oppure a privacy@emergency.it. Responsabile per la protezione dei dati personali è Concetto Signorino, che puoi
                                                                                                                                                                                                                QUELLO CHE ABBIAMO SEMINATO
                                contattare a dpo@emergency.it oppure all’indirizzo della sede di EMERGENCY sopra indicata. Consulta l’informativa completa sul nostro                                             AL COMPLEXE PÉDIATRIQUE
                                sito: www.emergency.it/privacy/.                                                                                                                                                         PAG.16-20

                                IMMAGINE DI COPERTINA: "Mediterranean migration" - ©Mathieu Willcocks

                                                                                                                                                                                                                                                           Giugno 2018 — 3
PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
UNO PSICOLOGO                                                                              permette di attivare percorsi di tutela “sanitaria”
                                                                                                                         a largo spettro, collaborando con le istituzioni
                                                                                                                                                                                 dalla Prefettura locale di sostenere un minore
                                                                                                                                                                                 superstite vittima di naufragio, che durante il

                               IN BANCHINA
                                                                                                                         presenti al molo e, dove possibile, monitorando         viaggio aveva visto annegare diversi membri
                                                                                                                         i ragazzi e la loro effettiva presa in carico nel       della sua famiglia L’Unità psicologica ha fatto in
                                                                                                                         centro di accoglienza in cui verranno trasferiti        modo che il riconoscimento dei corpi avvenisse
                                                                                                                         una volta usciti dal porto.                             con tutte le cautele, sostenendo fisicamente
 ITALIA                        Un intervento psicologico per rispondere a un malessere                                   L’intervento dello psicologo è normalmente              il minore durante e dopo il riconoscimento e
 Nei porti                   che va oltre le ferite e i segni degli abusi e dei maltrattamenti.                          richiesto dal medico del team; in alcuni casi           chiedendo agli operatori che il riconoscimento
di Augusta                                                                                                               come l’arrivo in banchina di sopravvissuti a un         delle salme avvenisse solo attraverso oggetti
e Pozzallo
                                                                                                                         naufragio o se ci sono vittime, l’Unità psicologica     appartenuti alle vittime.
                                                          LAURA SERRI                                                    si presenta al triage e rimane a disposizione
                                                                                                                         dello staff, intervenendo su richiesta del medico       È oramai riconosciuto dalla letteratura
                                                                                                                         interno e delle autorità presenti sul molo.             internazionale che le manifestazioni cliniche
                                                                                                                                                                                 dei disturbi post-traumatici complessi (di cui
                                                                                                                         A oggi abbiamo fatto 800 colloqui, di cui 315 agli      i migranti sono i principali portatori) oltre ad
                                                                                                                         sbarchi, 303 nei Centri di accoglienza straordinari     essere multiformi e insidiose e difficilmente
                                                                                                                         (CAS) dove opera Emergency e 182 di follow up.          rilevabili, se non trattate e riconosciute possono
                                                                                                                         I pazienti riportano soprattutto disturbi correlati a   essere alla base dei numerosi fallimenti nel
                                                                                                                         eventi traumatici e stressanti (circa 54%), disturbi    processo di integrazione e di autonomizzazione
                                                                                                                         d'ansia acuta (circa 19%) e del tono dell’umore         del migrante.
                                                                                                                         (19%). Anche nei centri di accoglienza dove i           La tempestività nel riconoscere e trattare
                                                                                                                         migranti soggiornano molti mesi in attesa del           soggetti che presentano tali traumi - ripetuti e
                                                                                                                         completamento delle procedure amministrative,           disumanizzanti - si pone come primo fattore
                                                                                                                         si riscontrano disturbi derivanti dallo stress          di protezione, che seppur limitato può fare la
                                                                                                                         subito durante il viaggio per arrivare in Europa        differenza per il futuro del soggetto e per il suo
                                                                                                                         e, sempre più legati alla lunga attesa per avere la     adattamento.
                                                                                                                         risposta sulla condizione amministrativa.
                                                                                                                         Nel corso di questi due anni ci è stato richiesto       01   Pazienti in attesa

                                                                                                                            L'INFERNO DELLA LIBIA
                                                                                                                            Mentre io e Alessandro stavamo rivedendo le procedure interne da adottare nel progetto,
                                                                                                                            veniamo chiamati dal medico che ci chiede di procedere a un approfondimento sullo stato
                                                                                                                            di salute psichica di una donna da lui appena visitata.
                                                                                                                            Il disagio emotivo manifestato durante la visita di medicina generale lo aveva
                                                                                                                            particolarmente allertato.                                                                                 L’ETÀ DELLA
                                                                                                                            La donna ha venti, trent’anni, proviene dall’Africa sub-sahariana. Inizialmente sembra                    POPOLAZIONE
                                                                                                                                                                                                                                        IN ARRIVO
                                                                                                                            spaventata, poi si tranquillizza. È appena approdata al porto dopo un viaggio in barca                     È PER IL 35%
                                                                                                                            estenuante: è sola, visibilmente stanca e in stato di gravidanza, la pancia si inizia a                     INFERIORE
                                                                                                                            intravedere dai vestiti.                                                                                    AI 18 ANNI
                                                                                                                            La storia che racconta è una storia triste, dolorosa, emotivamente devastante.
                                                                                                                            La donna aveva deciso di scappare dal suo Paese insieme a una cugina, a causa di una
    01
                                                                                                                            violenza sessuale subita e dalla reazione che la sua famiglia avrebbe potuto avere nei
             Emergency lavora nei principali porti di arrivo      vissuto esperienze di tortura, violenza fisica,           suoi confronti alla notizia dell’accaduto. Le due donne restano a Sabratah circa quattro
             dei migranti dal 2015. Al team di medici,            psichica e sessuale. La sofferenza causata                settimane, in uno dei luoghi di detenzione così diffusi in Libia, prima di imbarcarsi per
             infermieri e mediatori, dal 2016 si sono aggiunti    dai maltrattamenti subiti e dalle condizioni              l’Italia e di arrivare al Porto di Augusta.
             anche gli psicologi.                                 del viaggio si sommava a una sofferenza                   Durante il viaggio la donna finisce i soldi e non può chiederli alla famiglia. Dice che in
             La necessità dell’aiuto psicologico si era           apparentemente invisibile che si attivava al              Libia un uomo l’ha obbligata ad avere rapporti sessuali con lui, poi fortunatamente è
             manifestata negli anni precedenti, quando            ricordo delle condizioni disumane e “indicibili”          riuscita a scappare.
             abbiamo capito che chi arrivava da noi riportava     vissute nei Paesi di origine e di transito.               È angosciata, racconta pochi particolari di quanto le è accaduto e quando parla si copre
             spesso un malessere invisibile, ma che era                                                                     il volto con le mani. Si vergogna della sua gravidanza e piange quando racconta di non
             possibile affrontare.                                L’intervento psicologico che offriamo nei porti e         riuscire a pensare a un figlio frutto dell’orrore vissuto.
             Oltre ai traumi fisici legati alle condizioni del    nei centri di accoglienza della Sicilia orientale ha      La lasciamo piangere, cercando di riportarla alla realtà di questo momento: ormai è qui,
             viaggio nel Mediterraneo e alle condizioni di        due obiettivi principali: offrire un primo aiuto e        ed è salva.
             vita dei mesi precedenti, sempre più le persone      identificare precocemente i casi più vulnerabili:         La donna viene presto trasferita in una città italiana, dove ci siamo assicurati che venisse
             arrivavano con disturbi di natura psichica causati   donne vittime di tratta, persone che hanno subito         ascoltata con le dovute attenzioni e aiutata a superare il momento estremamente critico
             da esperienze traumatiche.                           tortura/violenze in Libia, superstiti di naufragi,        in cui si trovava.
             Di fronte alle domande poste dal medico,             minori stranieri non accompagnati...
             i pazienti iniziavano a raccontare di aver           L’individuazione dei minori, ad esempio, ci

                                                            4 — N° 87                                                                                                   Giugno 2018 — 5
PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
IL SUCCO AMARO
                            DEL LAVORO NERO
  ITALIA                              A Rosarno e dintorni tra le baracche dei braccianti.
Da Polistena                             E la totale assenza di diritti per i lavoratori.

                                                         ROSSELLA PALMA

                                                                                                                                                                                                                                        02

                                                                                                                        Ferdinando, nei container di Rosarno o in altri       Italia regolarmente da diversi anni – che però
                                                                                                                        insediamenti dove mancano acqua pulita ed             non vengono rispettati né in termini di salari né
                                                                                                                        elettricità e l’accesso alle cure è reso ancora       di ore di lavoro.
                                                                                                                        più difficile dall’isolamento. Viveva qui anche       Mentre la “questione Rosarno” viene quasi
                                                                                                                        Soumaila Sacko, il sindacalista ucciso a colpi        sempre affrontata come un problema legato
                                                                                                                        di fucile mentre si procurava delle lamiere per       esclusivamente all’immigrazione, il vero
                                                                                                                        costruirsi un riparo.                                 problema è lo sfruttamento lavorativo e
                                                                                                                        La loro vita scorre in una zona separata dal          l’inesistente rispetto dei diritti dei lavoratori.
                                                                                                                        resto della città, area di capannoni industriali,
       01                                                                                                               quella che avrebbe dovuto essere la “zona             “Soffrono di dolori muscolo-scheletrici,
               “C'è odore di menta, staranno facendo il tè”.        di Emergency a Polistena. Emergency, infatti,       di sviluppo” del porto di Gioia Tauro e che           dermatiti e patologie gastrointestinali, patologie
               Passiamo davanti a una delle catapecchie della       ha predisposto un servizio navetta che dal          invece, da decenni, è in abbandono. Si dorme          dovute alle difficili condizioni di vita e di lavoro.
               baraccopoli di San Ferdinando, costruita con         lunedì al venerdì, tre volte al giorno, effettua    su brande e materassi, al freddo o al caldo,          Ma non tutti vengono in ambulatorio perché
               materiali di scarto e sistemata alla meno peggio     diverse fermate e consente alle persone che         ben lontani da sistemi di accoglienza che             sono malati. Molte di queste persone hanno
               a mo' di ritrovo. È vero, sono tutti riuniti lì a    vivono negli insediamenti abusivi di ricevere       servirebbero.                                         bisogno di parlare, di condividere”, mi racconta
               bere il tè, ma io l'odore di menta proprio non lo    l’assistenza medica di cui hanno bisogno.           “Come sei finito qui?". “Ormai non lo so più          Ousmane: “Hanno storie difficili, quelle che
               sento.                                               La baraccopoli è uno dei più grandi ghetti          e, soprattutto, non so più come migliorare la         hanno vissuto prima del loro arrivo in Italia,
               Ousmane, mediatore culturale di Emergency,           d’Italia, nel quale un numero indefinito di         mia situazione” racconta A. che ha 28 anni e          e una volta arrivati qui per molti di loro non è
               scende dalla macchina. In wolof, lingua parlata      persone, più di 2.500, vivono in condizioni         viene dal Mali. “Continuo a lavorare a queste         andata molto meglio, pur di lavorare vivono in
               in Senegal, saluta i ragazzi che si affacciano       spaventose. Ogni anno si ritrovano nella Piana      condizioni perché è l’unico modo per lavorare.        condizioni che non avrebbero mai immaginato.
               dalle baracche ed escono per andare a riempire,      di Gioia Tauro migliaia di braccianti impegnati     Sono angosciato perché il lavoro non mi               Circa il 17% dei pazienti di Emergency, lo
               con pazienza, bottiglie di plastica che serviranno   nei campi di arance, kiwi, mandarini, a lavorare    permette di vivere, di aiutare la mia famiglia, né    scorso anno, proveniva dal Senegal, come
               a lavarsi e fare il bucato.                          per circa 2,5 euro l’ora, pagati a cottimo o alla   di avere una casa vera”.                              me. Il mio lavoro da mediatore culturale non
               All’ingresso della baracca, a servire da porta,      giornata. E, di fatto, lavorano per 9 o 10 ore.     In Calabria ci sono 480 mila appartamenti             è semplicemente quello di tradurre da una
               c’è un telo colorato, una stampa di origini          Emergency ha iniziato a intervenire in Calabria     vuoti, nell’area di Rosarno sono oltre 35 mila. Il    lingua ad un'altra, ma prevede una funzione
               africane che raffigura un albero, vigoroso, con      nel 2011 con un ambulatorio mobile che              rapporto tra abitazioni non utilizzate e abitanti è   di orientamento culturale, amministrativo,
               la chioma azzurra. Tra una struttura e l’altra ci    prestava assistenza a chi ne aveva bisogno          il più alto d’Italia.                                 sanitario. Vivere qui, nella baraccopoli, ti fa
               sono delle corde con i panni stesi, spicchi di       proprio seguendo il flusso ciclico dei braccianti                                                         sentire un essere umano di “serie b”, è quello il
               arance dappertutto e un tappeto di copertoni         che si spostano nelle campagne italiane in cerca    Secondo i sindacati è molto diffuso il fenomeno       problema più grande da affrontare per queste
               di biciclette, ormai rotti. Qui non si sa come       di impieghi stagionali.                             delle “buste paga false”: per tenersi a riparo        persone”.
               smaltire i rifiuti.                                  Ancora oggi la maggior parte dei pazienti del       dai controlli molto spesso i datori di lavoro,
               Ousmane ha riaccompagnato “a casa” alcuni            Poliambulatorio di Polistena sono braccianti        i “caporali”, stipulano dei contratti veri ai         01   La baraccopoli di San Ferdinando
               dei pazienti che oggi erano al Poliambulatorio       agricoli che vivono nella baraccopoli di San        braccianti – la maggior parte dei quali vive in       02   La sala d'aspetto del Poliambulatorio di Polistena

                                                              6 — N° 87                                                                                              Giugno 2018 — 7
PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
DAL CENTRO ITALIA                                                                                               PROGETTO SISMA
                          Dopo più di 2 anni dalla prima scossa di terremoto che ha colpito la provincia di Teramo,                          Nei territori colpiti dal sisma ansia, depressione e difficoltà all’adattamento
     ITALIA                 lo sciame sismico continua a tenere la popolazione in uno stato di allerta costante.                                     sono i principali disturbi che riscontriamo nei nostri pazienti.                                        ITALIA
 Dal teramano                                                                                                                                                                                                                                            Dal maceratese

                                                                      FABIO ROSSI                                                                                               GIOVANNA BIANCO

                                                                              mostro ha colpito da lontano, ha fatto sentire       Dopo il progetto avviato nella provincia di
                                                                              il suo boato, ha ferito ma non ha ucciso.            Teramo in seguito al terremoto dell’agosto
                                                                              Come sette anni fa sono tanti coloro che sono        del 2016, abbiamo deciso di ampliare il nostro
                                                                              scappati fuori dalle case, si sono radunati e        “Progetto Sisma” anche nelle Marche, una delle
                                                                              contati. ”Siamo tutti? Stiamo bene?”. Le case        quattro regioni colpite dalle scosse di terremoto
                                                                              che nel 2009 avevano già dei danni lievi ora         che continuano a far tremare la terra. Sono
                                                                              sono completamente inagibili, per questo             passati due anni ma le necessità di chi abita nelle
                                                                              molte persone sono tornate nei Moduli Abitativi      zone colpite dal sisma restano ancora enormi.
                                                                              Provvisori (MAP) o si sono spostate ancora
                                                                              una volta sulla costa. La sicurezza della frase      Secondo l’Istituto Nazionale Geologia e
                                                                              “Ormai non farà più il terremoto” è vaporizzata,     Vulcanologia (INGV) da agosto 2016 sono state
                                                                              soppiantata dall’ansiosa attesa espressa dalle       oltre 80.000 le scosse registrate in Italia centrale.
                                                                              domande: “E se fa ancora? E se ora arriva la         Nelle Marche la popolazione totale assistita è
                                                                              botta forte?”.                                       di circa 30 mila persone, di cui oltre 20 mila
                                                                              Dopo soli due mesi, il 18 gennaio 2017, l’inverno    maceratesi. I dati della Protezione Civile Marche
                                                                              arriva più prepotente del solito. La neve            dichiarano che ad oggi il sisma ha causato 104
                                                                              scende per diversi giorni, fino a raggiungere        mila edifici danneggiati, 54 mila edifici evacuati,
                                                                              i 4 metri. Le comunicazioni si interrompono          32.700 sfollati, di cui 27.800 nei Contributi di
                                                                              così come le forniture di gas ed energia             Autonoma Sistemazione (CAS), 2.600 nelle                                                                                   01
                                                                              elettrica. In questa “prigione bianca” arrivano      Soluzioni Abitative di Emergenza (SAE), 1.800            di emozioni; di pioggia di lacrime e poi di verde
                                                                              4 scosse di terremoto di magnitudo prossima          in Hotel e 500 in container o in altre strutture         smeraldo dei Monti Sibillini.
         01
                                                                              a 5.0. In tanti cercano di fuggire ma la neve        similari.                                                Giorni di case dichiarate in parte o del tutto
                        Dall’agosto del 2016 l’aria che si respira nel        lo impedisce. Si può solo rimanere in casa ad                                                                 inagibili poi di SAE; di fasce e di impalcature
                        territorio della provincia di Teramo è quella         ascoltare il boato che fa tremare case e cuori. La   L’8 marzo 2018, a seguito dell’autorizzazione            dentro che tirano, reggono, sostengono; di
                                                                                                                                                                                                                                                        80 mila scosse
                        dell’attesa. Attesa per un terremoto che finora       sequenza sismica e l’abbondante nevicata, pur        del protocollo d’intesa con l’Azienda Sanitaria          specchi alle pareti che rimandano immagini di               di terremoto hanno
            1.177       ha colpito di striscio, lasciando le persone con      avendo provocato un numero limitato di crolli,       Regionale (ASUR), abbiamo avviato un                     un dentro che non si riconosce più.                         colpito l’Italia
     prestazioni        la paura che torni alla carica, più cattivo e più     avevano causato quasi 4.700 sfollati e il 42% di     intervento di supporto psicologico e di                                                                              centrale da agosto
          fornite                                                                                                                                                                                                                                       2016 a oggi
                        violento di prima.                                    inagibilità delle abitazioni esaminate.              assistenza infermieristica alla popolazione              In Giappone esiste un’antica pratica di
dall’inizio delle
         attività       La storia sismica di questi luoghi inizia qualche     Il 16 febbraio 2017, abbiamo deciso di               colpita dal terremoto nella provincia di Macerata:       riparazione di oggetti in ceramica, detta del
                        anno prima, nel 2009, con il terremoto che            intervenire nel teramano con un progetto di          a Camerino, vicino all’ospedale, negli ambulatori        kintsugi. Consiste nell'utilizzo di oro liquido per
689 prestazioni         ha raso al suolo L’Aquila, le cui conseguenze         assistenza psicologica e infermieristica.            medici di Pieve Torina, Muccia, Visso e presso il        saldare assieme i frammenti: questo evidenzia
  psicologiche
                        hanno colpito anche il teramano creando crolli,       Nei mesi scorsi abbiamo incontrato I. che si         consultorio e l’Area Container di Tolentino.             ed impreziosisce le fratture, crea opere d’arte             104 mila edifici
 488 prestazioni        sfollati e soprattutto tanta paura. Dopo quella       definisce una “zingara del terremoto”, perché        Le principali difficoltà riguardano l’area dei           sempre diverse, uniche ed insostituibili, proprio           danneggiati
infermieristiche                                                                                                                                                                                                                                        nelle Marche
                        notte molte persone sono state dislocate negli        dal 2009 è passata da una sistemazione               disturbi ansioso-depressivi e dell’adattamento           grazie all’unicità delle crepe che si rivelano
                        alberghi o in strutture provvisorie.                  provvisoria all’altra. Ora si trova in un albergo    a lungo termine. A livello di coppia e familiare         quando l’oggetto si rompe, come fossero le
                        Dal 2009 sono trascorsi 7 anni di relativa            del paese e tutte le sere si affaccia dalla sua      si osserva il nascere o riacutizzarsi di difficoltà      ferite che lasciano tracce diverse su ognuno di
                        tranquillità. Le scosse non si sentivano quasi        stanza “stabilmente provvisoria”, da cui riesce      relazionali. La percezione della fragilità della rete    noi.
  4.700 sfollati
  nella provincia di    più e si stava ristabilendo un nuovo equilibrio.      a vedere la sua vecchia abitazione. Col cuore        di sostegno sociale e della mancanza di luoghi di        Ecco, il lavoro del Progetto Sisma di Emergency
            Teramo      Tutti erano riusciti a mettere sotto il tappeto la    stretto manda le sue preghiere alle mura e           aggregazione o di riconoscimento comunitario             è provare a portare dell'oro fra le fratture. E
                        polvere della propria paura. “Tanto ormai non         alle finestre della casa, sperando di riuscire ad    è molto diffusa fra le persone che abbiamo               riscoprire, come pazienti restauratori, l'oro
              42%
    delle abitazioni    fa più il terremoto!” dicevano.                       entrarci di nuovo, ma con la paura di non vivere     incontrato.                                              prezioso di questa gente.
 dichiarate inagibili   Il 24 agosto e il 30 ottobre di due anni fa nuove     abbastanza per farlo.
                        scosse sismiche hanno distrutto Amatrice e                                                                 Al momento in cui scriviamo, sono passati molti
                                                                                                                                                                                            01 Nel centro storico di Visso (Macerata) totalmente
                        Norcia, provocando gravi conseguenze per              01 Il nostro team incontra la popolazione colpita
                                                                                                                                   giorni trascorsi in zone rosse: di scosse e di           inagibile. La zona rossa è presidiata da Polizia e Vigili
                        molti territori circostanti. Anche questa volta il    dal terremoto                                        strette forti di mani; di sciame sismico e di piena      del fuoco

                                                                        8 — N° 87                                                                                                  Giugno 2018 — 9
PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
LA GUERRA A KABUL
                     L’ennesimo attentato in città, altri morti e feriti trasferiti nell’ospedale di Kabul,
AFGHANISTAN      dove nei primi quattro mesi del 2018 i ricoveri sono aumentati del 20% rispetto al 2017.
  Dal Centro
  chirurgico
   di Kabul
                                                         ROSSELLA PALMA

               Il vento, ormai, si è calmato.     combattimenti. Quest’anno,          in bicicletta, nonostante i                                Nell’ospedale di
                                                                                                                                                 Kabul, nei primi
               Ha smesso anche di piovere         invece, anche a gennaio il          rischi che si corrono per le                               4 mesi del 2018
               a Kabul. Il giardino del Centro    flusso dei pazienti è stato         strade di questa città” mi                                 i ricoveri sono
               chirurgico di Emergency, dove      altissimo. Tutti in Afghanistan     dice Hedayat mentre mi                                     aumentati
                                                                                                                                                 del 20%
               solitamente si intrattengono i     hanno perso qualcosa: un            mostra l’enorme magazzino.                                 rispetto al 2017
               pazienti, stasera è vuoto. Non     figlio, un familiare, un braccio.   “Non mi preoccupo per me,
               è stata una bella giornata.        Il paradigma della guerra è         sono preoccupato per la mia                                1.151 le vittime
                                                                                                                                                 di guerra ammesse
               Questa mattina due bombe,          sempre lo stesso: brutalità         famiglia. Due giorni fa ci siamo                           all’ospedale
               una dopo l’altra, hanno colpito    e disumanità” spiega Dejan,         svegliati nel bel mezzo della                              di Kabul
               la capitale afgana, provocando     Programme Coordinator di            notte a causa di uno scontro                               da gennaio
                                                                                                                                                 a aprile 2018
               26 morti e 47 feriti, tra cui      Emergency in Afghanistan.           da arma da fuoco. Mia figlia,
               molti giornalisti e bambini.                                           di 6 anni, mi ha detto: ‘Papà                              A maggio 2018
               17 pazienti sono arrivati          Nonostante le continue              stanno combattendo’. Mi rende                              l’ospedale
                                                                                                                                                 ha ammesso
               all’ospedale di Emergency.         violenze che ormai fanno parte      molto triste che questo faccia                             421 pazienti,
               Erano 5 morti all’arrivo.          della vita di Kabul, Hedayat        parte della sua quotidianità”.                             di cui 409 vittime
               Una giornata dura, segnata         arriva in ospedale in bicicletta,                                                              di guerra, il
                                                                                                                                                 numero più alto
               dall’inarrestabile lavoro dello    ogni giorno.                        È vero. La guerra fa parte della                           di sempre
               staff e dalla paura che di nuovo    “Se mi sento sicuro a Kabul?”      quotidianità.
               ritorna sui volti dei pazienti     esita prima di rispondere alla      “Che cosa è successo al
               ricoverati in corsia già da        domanda che gli ho fatto, ma        bambino? Credi che il padre
               diversi giorni, vittime della      poi sorride, come per dire "No,     ce lo racconterebbe?” mi
               stessa guerra.                     certo che no...ma è casa mia, ci    rivolgo a Yossouf, infermiere,
               Nella saletta dove si ritrovano    provo a stare qui”.                 che è in piedi accanto a
               medici e infermieri c’è            La sua risposta non mi              me nel reparto di terapia
               silenzio. Dietro i divani dove     sorprende. Chi vive in zone         intensiva. L’immagine di
               ci si riposa per qualche           colpite da guerre e dalle           un papà disperato accanto
               minuto condividendo un tè,         conseguenze dei conflitti, non      al letto del figlio forse ha
               campeggia il grosso schema         ha molta scelta: fuggire o          commosso anche lui, che
               della mass casualty: chi fa        rimanere e cercare di vivere        ha una bambina piccola.
               cosa, come e dove nelle            alla meno peggio.                   Traducendo dall’inglese le
               situazioni di afflusso massiccio   Hedayat lavora al Centro            mie parole, Youssouf chiede
               di feriti.                         chirurgico di Emergency di          al papà del bambino se gli va
               L’incessante attività di           Kabul fin dalla sua apertura,       di raccontarci cosa è successo
               Emergency a Kabul è un chiaro      nel 2001. Ha iniziato subito        al figlio. “Nessun problema”
               segnale di quanto la situazione    dopo la laurea in farmacia          risponde.
               del Paese stia peggiorando.        all’Università di Kabul. È          Il piccolo si chiama Ansarullah,
               Nei primi 4 mesi del 2018 le       responsabile della gestione         ha due anni ed è arrivato al
               vittime di guerra accolte al       della farmacia che fornisce         Centro chirurgico di Kabul
               Centro chirurgico di Kabul         farmaci e attrezzature a tutti i    l’altro ieri. Il cartello "Sips
               sono state oltre 1.100, cioè,      Centri sanitari di Emergency in     of water" sopra il suo letto
               220 in più rispetto allo stesso    Afghanistan.                        indica che può alimentarsi
               periodo dell’anno precedente.      “Provo a vivere una vita            esclusivamente con piccoli
               “Prima c’erano delle pause         normale, perché Kabul è la          sorsi d’acqua. Stava giocando
               stagionali: in inverno, ad         mia casa, ho il diritto di farlo.   nella sua stanza col cuginetto
                                                  Vengo ogni giorno in ospedale       mentre i combattimenti si                             01
               esempio, c’erano meno

                                                              10 — N° 87                                                 Giugno 2018 — 11
PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
BENVENUTI AL MONDO
                                                                                                                                           Una giornalista de Il Corriere della sera
                                                                                                                               racconta le sue impressioni sul Centro di maternità di Anabah.                         AFGHANISTAN
                                                                                                                                                                                                                        Dal Centro
                                                                                                                                                                                                                       di maternità
                                                                                                                                                                                                                        di Anabah

                                                                                                                                                          MARTA SERAFINI

                                                                                                              "Zurgu, zurgu, spingi, spingi".
                                                                                                              Mahvash ha gli occhi e i capelli
                                                                                                              chiari, è entrata in travaglio da
                                                                                                              due ore. È il suo primo parto,
                                                                                                              ha fianchi stretti di bambina,
                                                                                                              avrà sì e no 16 anni. Ha l’aria
                                                                                                              spaventata e ogni tanto si
                                                                                                              lamenta, a bassa voce.
                                                                                                              Il tempo si ferma. Potrebbero
                                                                                                              essere minuti, ore, anni. E fuori
                                                                                                              il sole inizia a scendere sulla
                                                                                                              valle del Panshir. Mahvash è
                                                                                                              arrivata qua dalle campagne.
                                                                                                              È da sola, come la maggior
                                                                                                              parte delle donne. I mariti
                                                                                                              non assistono ai parti. Nel
                                                                                                              Panshir non ci sono attacchi
                                                                                                              da quattro anni. Arrivando da
                                                                                                              Kabul si entra nella gola del
                                                                                                              fiume: è la porta della valle.
                                                                                                              Un ingresso angusto, tra due
                                                                                                              alte pareti di roccia frastagliata
                                                                                                              che scendono a picco verso
                                                                                                              il letto tortuoso del fiume
                                                                                                              e che rendono la regione
                                                                                                                                                                                                                           01
                                                                                                              inaccessibile ai talebani. Si ha
                                                                                                              la sensazione di essere in un        il fiume.                        Intorno a Mahvash ci sono
                                                                                                              altro Paese, le bombe della          Ma essere donna non è facile     Keren Picucci e Jenni Mates,
                                                                                                              capitale sono lontane.               nemmeno in Panshir. Anche        ginecologa e ostetrica del
                                                                                                                                                   qui, ancora oggi, le donne non   Centro di maternità di Anabah
                                                                                                              A pochi metri dalla tomba di         possono fare niente senza il     di Emergency. Sanno cosa
02                                                                                                                                                 permesso degli uomini.           fare. Sanno quando dire
                                                                                                              Massoud, il Leone del Panshir
     avvicinavano sempre più alla       Non ho visto molto di Kabul,       Allora vado su Google e digito     tradito e ucciso due giorni                                           "zurgu" e quando dire aspetta,
     sua casa. Un proiettile lo ha      le regole di sicurezza ci          "Kabul today": sangue, auto        prima dell’attacco alle Torri        Si vede la testa. Mahvash        con quella autorevolezza che
     colpito all’addome, alla gamba     impongono dei limiti, ma mi        esplose, fiamme, militari. La      gemelle nel 2001, i carri armati     è dilatata a 9 centimetri, il    solo l’esperienza di centinaia
     e gli ha staccato un pezzo di      vengono in mente delle foto        guerra. Oggi a Kabul si vede       sovietici cimeli di una guerra       massimo. Sto appiattita contro   di parti può dare. Mahvash
     braccio. Quando è successo         che ho visto qualche anno          solo guerra.                       passata se ne stanno lì come         il muro, respiro piano per       non potrebbe essere in mani
     suo padre stava lavorando          fa, scattate da un professore                                         guardiani della valle. Poco più      non dare fastidio cercando       migliori. La paziente è stanca,
     in un campo vicino a casa.         americano che alla fine degli                                         in là un gruppo di bambini           di non svenire. Mi sento (e      non riesce più a spingere.
     Ha raccontato che suo figlio,      anni ‘60 insegnò in questa città                                      corre dietro le madri verso          sono) perfettamente inutile      Ma il bambino sta bene, le
     appena è stato ferito, ha          per due anni. Quelle immagini                                         il fiume. Sembra di stare in         ma ho chiesto Mahvash se         ostetriche le concedono un
     iniziato a correre nel corridoio   mostravano un Paese vivo,                                             paradiso, la luce è così bella       potevo assistere al suo parto    attimo. "È una femmina,
     di casa gridando "Mamma". Il       come era probabilmente                                                da lasciare senza fiato, la neve     e lei ha fatto sì con il capo.   vedrai. Le femmine sono più
     suo braccio destro non c’era       l’Afghanistan prima di questa                                         dalle cime delle montagne si         Ci siamo sorrise. "Tashakor",    forti", dice Jenni.
     già più.                           guerra che dura da decenni.        01-02 Corsia pediatrica di Kabul   scioglie andando a ingrossare        grazie, le ho detto piano.       Al Centro di maternità di

                                                   12 — N° 87                                                                                              Giugno 2018 — 13
PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
02                                                                                                                                                                                                                         03

     Anabah aperto da Emergency         25 anni, ha lavorato in Africa,    pericoloso ma in questo caso         ha in braccio il suo ultimo        la mancanza di educazione          troppo". La mortalità infantile
     nel 2003 in un ex caserma          in India. E poi è arrivata in      era obbligatorio, c’è stato          di 12 figli. La pelle è arsa       alimentare sono un grosso          è ancora una piaga enorme
     le donne sono il fulcro di         Afghanistan con Emergency.         un prolasso del cordone". La         dal sole, ha 38 anni, ma ne        problema. Le madri usano           in Afghanistan. Ogni mille
     tutto. Afgane, internazionali,     "Sto qua in inverno, in            media è di 5/6 figli a testa.        dimostra almeno dieci di più.      molto il latte in polvere perché   feti nati vivi, 112 non ce la
     italiane. "Questo è un             primavera me ne torno al                                                Per l’intervento ha dovuto         lo considerano uno status          fanno. "E la maggior parte
     ospedale per le donne, gestito     mio orto in Toscana. Sono la       Ma le cose stanno cambiando          chiedere il permesso al marito.    symbol. Ma lo diluiscono           delle donne partorisce ancora
     da donne. Quando è stato           mamma e la nonna di tutte",        nella valle delle madri.             "È interessante osservare          con il tè e non bollono            in casa". Tante ancora non si
     aperto non è stato facile farlo    scherza. Jenni insegna alle        "Iniziano a fare family              questo cambiamento. Prima          l’acqua, causando problemi ai      disperano troppo se un figlio
     accettare alla popolazione.        operatrici locali: dal falegname   planning, soprattutto tra un         era inconcepibile parlare di       bambini", spiega Gabriella.        muore. "Cosa ci posso fare?",
     Ma è stata una scommessa           del paese ha fatto fare una        figlio e l’altro. Chiedono la        anticoncezionali. Ora sono         Intanto Mahvash è diventata        dicono guardando verso il
     che abbiamo vinto. Oggi,           tavolozza con dei fori. "La uso    pillola, la spirale, l’iniezione",   le famiglie che prendono in        mamma di una neonata di 3          cielo.
     vengono a partorire qui da         per spiegare alle ragazze la       mi dice Mahbina, durante la          considerazione questa opzione      chili. Jenni e Keren provano
     tutto l’Afghanistan", spiega       dilatazione", mi dice.             pausa pranzo. Mahbina, 37            e anche gli uomini spesso          a convincerla a mettersi la        Ma qui nella valle delle madri
     orgogliosa Eleonora Bruni,         Al Centro di Anabah non ci         anni, è single, sta studiando        sono d’accordo".                   bambina sulla pelle vicino al      non succede quasi più.
     Coordinatrice medica della         si ferma mai, sette giorni         per diventare ostetrica, ogni                                           seno. "Fino a qualche anno
     clinica femminile, vicino          su sette. Ventiquattro ore al      giorno fa lezione di inglese.        Dall’altra parte Gabriella         fa le donne si coprivano
     alla targa che ricorda Valeria     giorno, le radio del personale     La sua famiglia è scappata in        Rivera, Coordinatrice della        immediatamente, non hanno
     Solesin, la giovane dottoranda     medico sono sempre accese.         Pakistan durante l’occupazione       parte pediatrica e chirurgica      la consapevolezza piena
     italiana uccisa nell’attacco del   In sala operatoria Laura           dei talebani e lì ha potuto          dell’ospedale sta facendo          del loro corpo", raccontano
     Bataclan nel 2015.                 Lamparelli sta praticando un       andare a scuola. "Se un giorno       il giro delle visite. Prima        ancora. Come vuoi chiamare
                                        cesareo d’urgenza, si muove        avrò una figlia voglio che si        dell’Afghanistan è stata in        tua figlia, chiedo alla
     Quasi settecento parti al mese.    veloce mentre Jenni spinge         laurei come me".                     Sierra Leone, in Libia. Un         neomamma. "Non lo so
     "Solo l’altro ieri ne abbiamo      l’utero da sotto. "Cerchiamo                                            padre si stringe il bambino        ancora". Quasi sempre è
     avuti 37 in un giorno, è stato     di fare pochi cesarei, perché      In sala d’aspetto, Shamina è         vicino, gli ha dato un pacchetto   così: "Non danno un nome           01-03 Neonati nell'ospedale
                                                                                                                                                                                      di maternità di Anabah
     incredibile", dice Jenni. Jenni    le donne normalmente               venuta a chiedere di legare          di patatine per tenerlo            ai bambini prima di non            02 Esterno del Centro di maternità
     ha vissuto in Sudafrica fino a     fanno molti figli e diventa        le tube. È una contadina,            buono. "La malnutrizione e         mese per non affezionarsi          di Anabah

                                                   14 — N° 87                                                                                               Giugno 2018 — 15
PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
QUELLO
                           CHE ABBIAMO
   REPUBBLICA               SEMINATO AL
                        COMPLEXE PÉDIATRIQUE
CENTRAFRICANA
   Dal Complexe
Pédiatrique di Bangui

                                                   Dopo 5 anni concludiamo il nostro lavoro
                                                  nell'ospedale pediatrico pubblico di Bangui.

                                                               MARCO LATRECCHINA

                                                                                                                                                                                                                                                02

                                                                                                                                sistema integrato ospedali-        Paese in grado di raccogliere e   per cucinare i pasti. Per
                                                                                                                                università - impediva              analizzare il sangue.             poter dare una risposta alle
                                                                                                                                la formazione di nuovi                                               vittime coinvolte negli scontri
                                                                                                                                professionisti; la debolezza       Il colpo di stato del 2013        abbiamo subito ristrutturato il
                                                                                                                                delle capacità gestionali          e i successivi disordini          blocco operatorio.
                                                                                                                                                                                                                                         Il 50% degli
                                                                                                                                all’interno delle strutture        hanno devastato il Paese,         Sono stati mesi difficili per il    abitanti in
                                                                                                                                ospedaliere ostacolava una         provocando cicatrici profonde.    nostro staff, con ritmi di lavoro   Repubblica
                                                                                                                                                                   Povertà, conseguenze socio-       molto intensi.                      Centrafricana
                                                                                                                                risposta efficace ai bisogni.
                                                                                                                                                                                                                                         ha meno di
                                                                                                                                                                   economiche, perdita di risorse                                        18 anni
                                                                                                                                In un contesto in costante         umane e strutturali hanno         Una volta terminati i
                                                                                                                                emergenza e sempre sull’orlo       indebolito il Sistema sanitario   combattimenti, l’ospedale è
                                                                                                                                                                                                                                         1 persona su
                                                                                                                                di una guerra civile ci siamo      già estremamente fragile e        stato preso d’assalto dalla         2 in Repubblica
                                                                                                                                impegnati per rispondere           creato una forte dipendenza       popolazione che chiedeva cure       Centrafricana
                                                                                                                                                                   della Repubblica Centrafricana    per i bambini. Per questo, dal      necessita di
                                                                                                                                ai bisogni sanitari e, allo
                                                                                                                                                                                                                                         assistenza
                                                                                                                                stesso tempo, per stimolare        dagli aiuti umanitari.            2015, abbiamo aumentato             umanitaria
          01                                                                                                                                                                                         il nostro supporto al CPB.
                                                                                                                                la crescita e il miglioramento                                                                           immediata
                        La Repubblica Centrafricana       340 le strutture sanitarie         versa in queste condizioni: nel    del funzionamento dell’intero      Subito dopo l’inizio dei          Con il sostegno dell’Agenzia
                        è uno dei Paesi più poveri al     funzionanti nel Paese: circa       2009, quando siamo arrivati        Sistema sanitario nazionale.       combattimenti, abbiamo dato       Italiana per la Cooperazione
                        mondo. Dal 2017, secondo          il 34% di quelle esistenti con     in Repubblica Centrafricana,       Il Centro pediatrico che           avvio a un nuovo intervento:      allo Sviluppo (AICS), abbiamo
                        le Nazioni Unite, occupa          una media di una clinica ogni      ci siamo trovati di fronte a un    aprimmo allora - era marzo         su richiesta del ministero        preso in carico buona parte
                        l’ultimo posto della classifica   1.832 km. Più della metà dello     Paese schiacciato da bisogni       2009 - per offrire cure ai         dell’Interno e del direttore      dell’ospedale: i servizi
     Il Complexe
      Pédiatrique       dell’Indice di sviluppo           staff sanitario che lavora         enormi, soprattutto tra i gruppi   bambini fino ai 14 anni è          dell’ospedale abbiamo iniziato    logistici, le lavanderie e
          è stato       umano e più della metà della      all’interno di queste strutture    più vulnerabili come donne e       diventata oggi l’unica clinica     a collaborare con il Complexe     poco dopo anche il Pronto
    co-finanziato       popolazione - circa 2,5 milioni   non ha alcuna qualifica. E         bambini.                           specializzata nel trattamento      Pédiatrique de Bangui (CPB),      soccorso, la terapia intensiva
               da
                        di persone - necessita oggi       sono solo 250 i medici, tra        La difficoltà di accesso alle      delle malattie croniche            l’unica struttura pediatrica      e sub intensiva, le corsie del
                        di assistenza umanitaria          cui un chirurgo pediatrico e       cure per mancanza di strutture     pediatriche e la collaborazione    pubblica del Paese.               padiglione medico e chirurgico
                        immediata.                        tre pediatri, in un Paese in cui   e di una rete di riferimento       con la Banca Nazionale del         L’ospedale era in condizioni      e il laboratorio. Nel 2017
                                                          circa il 50% degli abitanti ha     sanitario per i pazienti era       Sangue (Centre Nationale           pietose: la sala operatoria era   sono passate sotto la nostra
                        La situazione del Sistema         meno di 18 anni.                   allarmante; l’assenza di           de Transfusion Sanguine –          anche adibita a parcheggio        gestione tutte le altre corsie.
                        sanitario nazionale è molto                                          personale sanitario qualificato    CNTS), iniziata nel 2014, ha       per le motociclette; l’area       Le visite in Pronto soccorso
                        critica. Ufficialmente sono       Sono quasi 10 anni che il Paese    - dovuta alla mancanza di un       riattivato la sola struttura nel   di sterilizzazione serviva        sono passate da 10 mila

                                                                      16 — N° 87                                                                                           Giugno 2018 — 17
PER OGNI ESSERE UMANO - GINO STRADA - numero 87 (giugno 2018)
03                                                                                                                                                                                                                                   04

                    all’anno nel 2013 a oltre          organizzato un sistema di          dal febbraio 2016, ogni mese       locali sono aumentate e              entrambi consapevoli che il      autonomamente l’ospedale.
                    67 mila nel 2017, e gli            riferimento per i pazienti dalle   90 studenti in infermieristica e   migliorate, creando un nuovo         nostro supporto non fosse        Abbiamo anche garantito
                    interventi chirurgici sono più     strutture sanitarie provinciali.   oltre 70 in medicina sono stati    coordinamento all’interno            più indispensabile. Il CPB ha    che i fondi promessi dai
                    che triplicati. Nel frattempo                                         formati per avviare la nascita     dell’ospedale. Il direttore          sicuramente ancora bisogno       donatori istituzionali per la
                    la mortalità post operatoria è     Il CPB è diventato l’ospedale      di una nuova classe dirigente      ospedaliero è diventato il           di supporto economico ma         gestione del CPB nei prossimi
                    diminuita di 5 volte, arrivando    di riferimento per i pazienti      sanitaria. È un risultato che ci   centro di tutti i flussi di lavoro   ancora di più ha bisogno di      3 anni fossero mantenuti a
Dal 2013 a oggi     all’1,6% e la mortalità in         pediatrici dell’intero Paese,      rende molto orgogliosi.            dell’ospedale.                       crescere nell’autonomia delle    disposizione del CPB anche          Le visite
    la mortalità    terapia intensiva è passata        garantendo finalmente alti                                            Anche le risorse economiche          scelte: in un ospedale ci deve   in assenza di Emergency,            in Pronto
post operatoria     dal 27% al 10%.                    standard qualitativi delle cure    L’intervento al CPB è stato        che il CPB riceve oggi sono          essere una sola direzione        assicurando la sostenibilità        soccorso
          al CPB                                                                                                                                                                                                                       al CPB
     è diminuita                                       e la gratuità totale per tutti     complesso, ricco di sfide          frutto di rapporti di fiducia che    sanitaria e in un ospedale       economica dell’ospedale.            sono passate
      di 5 volte,   Insieme allo staff locale          i pazienti trattati, laddove in    nuove per Emergency, prima         negli anni abbiamo costruito         pubblico è auspicabile che sia                                       da 10 mila
       arrivando    abbiamo promosso un nuovo          passato anche i trattamenti        fra tutte la co-gestione di un     fra l’ospedale, il ministero         quella nazionale. Per questo     I segnali di apprezzamento          nel 2013
        all’1,6%                                                                                                                                                                                                                       a oltre 67 mila
                    sistema amministrativo e           “salva-vita” avevano un costo      ospedale pubblico fulcro di        della Sanità e, soprattutto, la      abbiamo concordato insieme       e stima sono arrivati da più        nel 2017
                    di gestione dell’ospedale,         per la popolazione.                un intero Sistema sanitario.       comunità internazionale.             un passaggio di consegne         fronti. Dal ministro della Sanità
Dal 2013 a oggi     introducendo protocolli di                                            Oltre a tutti i pazienti curati,                                        graduale e definitivo.           prima di tutto, che ci ha chiesto
    la mortalità
       in terapia   cura dei pazienti, gestendo        Come facciamo sempre,              la condivisione di un metodo       Oggi che il CPB ha acquisito         Nei mesi scorsi abbiamo          di raccontare ai rappresentanti
        intensiva   il servizio diagnostico, la        abbiamo lavorato per formare       di lavoro orientato a dare         autonomia sia sulla parte            avviato il processo di           della comunità internazionale
           al CPB   pulizia e l’igienizzazione degli   medici e infermieri seguendo       una prospettiva pluriennale e      gestionale che sulla parte           transizione e, grazie al         il nostro operato, perché
       è passata
dal 27% al 10%      ambienti, la manutenzione dei      standard internazionali e          sostenibile è ciò che ci rende     clinica, abbiamo concordato          supporto dell’AICS, stiamo       possa essere portato come
                    locali ospedalieri, l’ordine e     creando un nuovo sistema           più soddisfatti.                   che fosse arrivato il momento        lavorando per trasferire alla    esempio di best practice e
                    distribuzione dei medicinali.      integrato università-ospedale.     Il nuovo sistema di                per l’ospedale di entrare in una     controparte locale tutte le      di virtuosa collaborazione
                    Di fronte all’assenza di una       Abbiamo formato 14                 governance e il rafforzamento      nuova fase. L’indipendenza nei       competenze di cui hanno          tra una Ong internazionale
                    rete sanitaria reale abbiamo       specializzandi in pediatria e      delle capacità gestionali          processi decisionali ha reso         bisogno per poter gestire        e un’amministrazione

                                                                   18 — N° 87                                                                                             Giugno 2018 — 19
Per avere maggiori informazioni sulle nostre attività e per conoscere le modalità di destinazione di un lascito a EMERGENCY compila questo coupon e
                                                                                                                                      spediscilo via fax allo 06/68815230 o in busta chiusa a EMERGENCY - UFFICIO LASCITI:

                                                                                                                                      via dell'Arco del Monte 99/A — 00186 Roma - T +39 06 688151 - F +39 06 68815230                                                                            Codice lotto numero 18.LST.ADV.TRI.N87
                                                                                                                                      email: lasciti@emergency.it

                                                                                                                                      NOME                                                                                                 COGNOME
                                                                                                                                      INDIRIZZO

       05                                                                                                                             CITTÀ                                                                                                 CAP                                          PROVINCIA

                   ospedaliera locale.                 importante, emozionante per         presenti in Repubblica                     email*                                                                     TEL.
     Abbiamo                                           molti di noi che su questo          Centrafricana con il nostro                *Il tuo indirizzo email ci permetterà di inviarti informazioni più velocemente e di risparmiare i costi di carta, stampa e spedizione.
   formato 14      Il 29 giugno è avvenuto             progetto hanno speso tanta          Centro pediatrico e il progetto
specializzandi
  in pediatria     il passaggio definitivo             fatica ed energia: in particolare   alla Banca Nazionale del
                                                                                                                                      FIRMA (per presa visione e accettazione dell’informativa sotto riportata)
                   del testimone al direttore          lo staff espatriato, che ha         Sangue. Rimaniamo sempre
                   dell’ospedale e alle autorità       lavorato sotto pressione e          a disposizione del popolo                  Informativa ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679 (GDPR): EMERGENCY ONG ONLUS, Via Santa Croce 19 - 20122 Milano, Titolare del trattamento, in persona del Presidente e legale rappresentante
  Dal febbraio                                                                                                                        pro tempore, informa che i dati anagrafici e bancari raccolti a seguito della donazione saranno trattati, in forma cartacea ed elettronica, per le seguenti finalità: a) espletamento di tutte le fasi connesse
           2016,   sanitarie locali. Tra gli alti      in condizioni difficili sempre      centrafricano.                             alla donazione e/o all’adesione ai progetti e appelli specifici promossi dal Titolare, ivi comprese attività strumentali (es. comunicazioni sui versamenti, riepiloghi di donazione e rendicontazione); b) rispetto
     ogni mese     rappresentanti del Governo,         convinti di non volere                                                         di procedure amministrative interne e adempimento di obblighi di legge o regolamenti vigenti in Italia (es. comunicazione all’Agenzia delle Entrate – per la predisposizione delle dichiarazioni dei redditi
       abbiamo                                                                                                                        precompilate – dei dati anagrafici e relativi alle donazioni effettuate, ai sensi del D.M. Economia e Finanze 30.01.2018); c) l’invio di comunicazioni di natura informativa, promozionale e di raccolta fondi relative
                   il ministro della Salute, i         abbandonare il Paese,                                                          alle attività e iniziative di EMERGENCY, con opportuna personalizzazione in funzione degli interessi e preferenze manifestate partecipando alle nostre iniziative. Il conferimento dei dati per le finalità di cui al
        formato
                   funzionari della Cooperazione       nemmeno durante il colpo                                                       punto a) e b) sono necessari per garantire rispettivamente l’esecuzione dei rapporti contrattuali e il rispetto di procedure amministrative interne, adempimento di obblighi di legge o regolamenti vigenti in Italia.
 90 studenti in                                                                                                                       I trattamenti “personalizzati” di cui alla lettera c), cioè quelli relativi all’invio di comunicazioni di natura informativa, promozionale e di raccolta fondi relative alle attività e iniziative di EMERGENCY, saranno
infermieristica    Italiana, l'ambasciatore            di Stato, quando tanti altri                                                   effettuati sulla base del legittimo interesse di EMERGENCY.
   e oltre 70 in   dell’Unione Europea, c’erano i      avevano scelto di ritirarsi.        01   L'ingresso del Complexe Pédiatrique   I dati personali trattati saranno conosciuti solo da personale specificamente incaricato delle operazioni di trattamento e potranno essere comunicati: a) alle banche per la gestione dei mezzi di pagamento e,
      medicina                                                                             02   Chirurghi in sala operatoria          ove richiesto, all’Agenzia delle Entrate per la predisposizione delle dichiarazioni dei redditi precompilate; b) a terzi per comunicazioni e altre attività di trattamento (per es. anagrafiche comunicate a fornitori
                   nostri piccoli pazienti e le loro
                                                                                           03   Mamme in attesa al Triage             terzi per l’invio della rivista o altro materiale cartaceo, per la gestione di telefonate, email o SMS), per ottemperare a norme di legge o regolamenti (adempimenti amministrativi), ovvero per particolari iniziative
                   mamme.                                                                  04   Un'infermiera in corsia               volte a far conoscere le attività dell’associazione. I dati personali non saranno diffusi.
                   È stato un momento                  Continuiamo a essere                05   Staff nazionale in sala operatoria    Per esercitare i diritti di cui all’art. 15 GDPR, scrivi al Responsabile del trattamento – Alessandro Bertani, EMERGENCY ONG ONLUS, Via Santa Croce, 19 – 20122 Milano, o a privacy@emergency.it. Per opporti alla
                                                                                                                                      trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati per la predisposizione delle dichiarazioni dei redditi precompilate scrivi a opposizioneutilizzoerogazioniliberali@agenziaentrate.it o via fax al numero 06 50762650,
                                                                                                                                      oppure a privacy@emergency.it. Responsabile per la protezione dei dati personali è Concetto Signorino, che puoi contattare a dpo@emergency.it oppure all’indirizzo della sede di EMERGENCY sopra indicata.
                                                                   20 — N° 87                                                         Consulta l’informativa completa sul nostro sito: www.emergency.it/privacy/.
GRUPPI
                                                                                                                                                                          Gruppo di Jesi (AN)                  Gruppo di Foggia                         Gruppo Maremma                           VALLE D’AOSTA
                                                                                                                                                                          349 49 44 690 / 0731 208 635         340 83 45 082                            340 10 18 499
                                                                                                                                                                          jesi@volontari.emergency.it          foggia@volontari.emergency.it            maremma@volontari.emergency.it           Gruppo di Aosta

                                         TERRITORIALI
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 339 45 19 810
                                                                                                                                                                          Gruppo di Fermo                      Gruppo del Salento (LE)                  Gruppo di Livorno                        aosta@volontari.emergency.it
                                                                                                                                                                          328 40 50 710                        320 64 86 660                            340 10 18 499
                                                                                                                                                                          fermo@volontari.emergency.it         salento@volontari.emergency.it           livorno@volontari.emergency.it           VENETO
                                                                                                                                                                          Gruppo di Macerata                   Gruppo della Valle d’Itria (TA)          Gruppo di Costa degli Etruschi           Gruppo di Venezia
                                                                                                                                                                          338 65 77 818                        338 50 28 652                            340 71 23 665                            349 42 10 105
                                                                                                                                                                          macerata@volontari.emergency.it      valleditria@volontari.emergency.it       costadeglietruschi@volontari.            venezia@volontari.emergency.it
                                                                                                                                                                                                                                                        emergency.it
                                                                                                                                                                          Gruppo di Fano (PU)                  SARDEGNA                                                                          Gruppo del Miranese (VE)
Il volontariato è una componente fondamentale                                           promozionali, organizzazione di iniziative locali,                                340 53 29 677                                                                 Gruppo di Lucca                          333 27 37 789
                                                                                                                                                                          fano@volontari.emergency.it          Gruppo di Cagliari                       328 06 56 258 / 346 21 05 986            miranese@volontari.emergency.it
dell’attività di Emergency. Sul territorio italiano                                     presentazione di progetti specifici agli enti                                                                          347 87 32 616                            lucca@volontari.emergency.it
sono attivi circa 3.500 volontari, divisi in 170                                        locali, sviluppo sul territorio delle campagne                                    MOLISE                               cagliari@volontari.emergency.it                                                   Gruppo di Riviera del Brenta (VE)
                                                                                                                                                                                                                                                        Gruppo della Versilia (LU)               320 08 03 267
Gruppi. I volontari contribuiscono a informare e                                        promosse dall’associazione…).                                                     Gruppo di Isernia                    Gruppo di Budoni (NU)                    328 20 62 473                            rivieradelbrenta@volontari.emergency.it
                                                                                                                                                                          347 12 61 466                        329 42 11 744 / 340 33 96 803            versilia@volontari.emergency.it
sensibilizzare l’opinione pubblica, a diffondere                                        I volontari offrono anche un supporto prezioso                                    isernia@volontari.emergency.it       budoni@volontari.emergency.it                                                     Gruppo del Veneto Orientale (VE)
una cultura di pace (attraverso la partecipazione                                       alle attività degli uffici delle sedi di Milano e                                                                      Gruppo della Maddalena (OT)
                                                                                                                                                                                                                                                        Gruppo di Massa Carrara
                                                                                                                                                                                                                                                        320 06 61 420
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 335 72 77 849 / fax 0421 560 994
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 venetorientale@volontari.emergency.it
                                                                                                                                                                          PIEMONTE
a conferenze, incontri nelle scuole e nei luoghi                                        Roma. Per ulteriori informazioni:                                                                                      349 22 45 867                            massacarrara@volontari.emergency.it
                                                                                                                                                                          Gruppo di Torino                     lamaddalena@volontari.emergency.it                                                Gruppo di Belluno
di lavoro…) e a raccogliere fondi (banchetti                                            volontariato@emergency.it                                                         340 97 25 387                                                                 Gruppo di Pisa                           335 80 14 325
                                                                                                                                                                          torino@volontari.emergency.it        Gruppo di Sassari                        345 77 68 041                            belluno@volontari.emergency.it
                                                                                                                                                                                                               079 251 630 / 339 32 12 345              pisa@volontari.emergency.it
                                                                                                                                                                          Gruppo del Canavese (TO)             sassari@volontari.emergency.it                                                    Gruppo di Padova
                                                                                                                                                                          380 32 34 359                                                                 Gruppo di Volterra (PI)                  340 39 49 797 / 349 12 66 562
                                                                                                                                                                          canavese@volontari.emergency.it      Gruppo di Alghero (SS)                   349 88 21 421                            padova@volontari.emergency.it
ABRUZZO                                     EMILIA ROMAGNA                              Gruppo di Frosinone                        Gruppo di Brescia                                                           340 10 18 499                            volterra@volontari.emergency.it
                                                                                        348 59 13 736                              335 17 67 627 / 333 32 89 937          Gruppo di Pinerolo (TO)              alghero@volontari.emergency.it                                                    Gruppo di Rovigo
Gruppo de L’Aquila                          Gruppo di Bologna                           frosinone@volontari.emergency.it           brescia@volontari.emergency.it         340 34 45 431                                                                 Gruppo di Pistoia                        331 11 24 828
349 25 07 878 / 333 41 85 801               333 13 33 849                                                                                                                 pinerolo@volontari.emergency.it      Gruppo di Serrenti (VS)                  347 48 60 690                            rovigo@volontari.emergency.it
laquila@volontari.emergency.it              bologna@volontari.emergency.it              Gruppo di Cassino (FR)                     Gruppo della Valle Camonica (BS)                                            328 67 64 872                            pistoia@volontari.emergency.it
                                                                                        331 24 35 830 / 333 67 38 041              347 78 19 984 / 339 82 63 272          Gruppo di Santena (TO)               serrenti@volontari.emergency.it                                                   Gruppo di Treviso
Gruppo di Pescara                           Gruppo di Imola (BO)                        cassino@volontari.emergency.it             vallecamonica@volontari.emergency.it   349 58 73 401 / 347 22 83 350                                                 Gruppo di Prato                          320 76 37 965
328 08 94 451                               0546 656 433 / 338 28 91 027                                                                                                  santena@volontari.emergency.it       SICILIA                                  347 62 68 785                            treviso@volontari.emergency.it
pescara@volontari.emergency.it              imola@volontari.emergency.it                Gruppo di Cisterna (LT)                    Gruppo di Como                                                                                                       prato@volontari.emergency.it
                                                                                        335 58 63 135                              329 12 33 675                          Gruppo di Alessandria                Gruppo di Agrigento                                                               Gruppo di Verona
Gruppo di Roseto Pineto                     Gruppo di Ferrara                           cisterna@volontari.emergency.it            como@volontari.emergency.it            338 71 19 315                        349 71 96 468                            Gruppo di Siena                          349 68 93 334
329 57 35 892                               333 99 40 136                                                                                                                 alessandria@volontari.emergency.it   agrigento@volontari.emergency.it         370 35 39 612                            verona@volontari.emergency.it
roseto-pineto@volontari.emergency.it        ferrara@volontari.emergency.it              Gruppo di Latina                           Gruppo di Crema e Cremona                                                                                            siena@volontari.emergency.it
                                                                                        320 74 13 285                              331 13 88 298                          Gruppo di Biella                     Gruppo di Palermo                                                                 Gruppo di Vicenza
Gruppo di Teramo                            Gruppo di Forlì Cesena                      latina@volontari.emergency.it              crema-cremona@volontari.emergency.it   339 41 00 351                        331 33 82 057 / 328 69 50 895            Gruppo di Monteamiata                    348 72 04 865
349 80 11 706                               335 58 69 825 / 338 44 24 283                                                                                                 biella@volontari.emergency.it        palermo@volontari.emergency.it           348 42 10 872                            vicenza@volontari.emergency.it
teramo@volontari.emergency.it               forli-cesena@volontari.emergency.it         Gruppo della Tuscia (VT)                   Gruppo di Lecco e Merate                                                                                             monteamiata@volontari.emergency.it
                                                                                        340 78 12 437                              329 02 11 011 / 348 58 60 883          Gruppo di Cuneo                      Gruppo di Caltanissetta                                                           Gruppo di Thiene e Schio (VI)
BASILICATA                                  Gruppo di Modena                            tuscia@volontari.emergency.it              lecco-merate@volontari.emergency.it    393 37 27 184                        380 31 19 338                            Gruppo della Lunigiana (MS)              349 15 43 529
                                            347 64 11 699                                                                                                                 cuneo@volontari.emergency.it         caltanissetta@volontari.emergency.it     345 34 46 302                            thiene-schio@volontari.emergency.it
Gruppo di Potenza                           modena@volontari.emergency.it               LIGURIA                                    Gruppo di Lodi                                                                                                       lunigiana@volontari.emergency.it
347 84 67 282                                                                                                                      335 80 48 178                          Gruppo di Alba (CN)                  Gruppo di Catania                                                                 SVIZZERA
potenza@volontari.emergency.it              Gruppo di Parma                             Gruppo di Genova                           lodi@volontari.emergency.it            339 65 30 243                        340 83 88 764 / 346 12 88 951            TRENTINO ALTO ADIGE
                                            348 44 46 120 / fax 0524 680 212            010 36 24 485                                                                     alba@volontari.emergency.it          catania@volontari.emergency.it                                                    Gruppo del Canton Ticino
Gruppo del Lagonegrese (PZ)                 parma@volontari.emergency.it                genova@volontari.emergency.it              Gruppo di Mantova                                                                                                    Gruppo di Trento                         0041 787 122 941
339 29 55 200                                                                                                                      328 20 12 380                          Gruppo di Novara                     Gruppo di Enna                           339 77 13 051                            0041 786 051 131
lagonegrese@volontari.emergency.it          Gruppo di Piacenza                          Gruppo della Valpolcevera (GE)             mantova@volontari.emergency.it         347 14 31 790                        328 83 64 244                            trento@volontari.emergency.it            emergency-ticino@bluewin.ch
                                            335 10 25 263 / 392 54 16 955               339 35 82 558                                                                     novara@volontari.emergency.it        enna@volontari.emergency.it
Gruppo di Matera                            piacenza@volontari.emergency.it             valpolcevera@volontari.emergency.it        Gruppo di Monza e Brianza                                                                                            Gruppo dell’Alto Garda (TN)
329 59 21 341                                                                                                                      335 30 49 02                           Gruppo di Arona (NO)                 Gruppo di Piazza Armerina                347 77 28 054
matera@volontari.emergency.it               Gruppo di Ravenna                           Gruppo di La Spezia                        monza-brianza@volontari.emergency.it   338 34 72 829                        333 99 98 642                            altogarda@volontari.emergency.it
                                            338 69 77 693                               328 21 20 050                                                                     arona@volontari.emergency.it         piazzarmerina@volontari.emergency.it
CALABRIA                                    ravenna@volontari.emergency.it              laspezia@volontari.emergency.it            Gruppo di Usmate Velate (MB)                                                                                         Gruppo di Fiemme e Fassa (TN)
                                                                                                                                   039 673 324 / 039 672 090              Gruppo di Verbania                   Gruppo di Messina                        349 80 42 968
Gruppo di Reggio Calabria                   Gruppo di Faenza (RA)                       Gruppo di Savona                           usmatevelate@volontari.emergency.it    348 72 66 991                        340 55 64 124                            fiemme-fassa@volontari.emergency.it
340 30 42 340                               327 18 27 439                               349 81 27 861                                                                     verbania@volontari.emergency.it      messina@volontari.emergency.it
reggiocalabria@volontari.emergency.it       faenza@volontari.emergency.it               savona@volontari.emergency.it              Gruppo di Pavia                                                                                                      Gruppo delle Giudicarie (TN)
                                                                                                                                   333 44 23 542                          Gruppo di Lago D’Orta (VB)           Gruppo di Vittoria (RG)                  328 40 25 330
Gruppo di Catanzaro                         Gruppo di Reggio Emilia                     Gruppo di Ventimiglia                      pavia@volontari.emergency.it           349 76 31 718                        338 13 03 373                            giudicarie@volontari.emergency.it
345 87 04 829                               347 41 84 461                               346 58 54 949                                                                     lagodorta@volontari.emergency.it     vittoria@volontari.emergency.it
catanzaro@volontari.emergency.it            reggioemilia@volontari.emergency.it         ventimiglia@volontari.emergency.it         Gruppo della Valchiavenna (SO)                                                                                       Gruppo di Rovereto (TN)
                                                                                                                                   348 91 34 577 / 348 98 16 053          Gruppo dell’Ossola (VB)              Gruppo di Siracusa                       339 12 42 484
Gruppo di Cosenza                           Gruppo di Rimini e San Marino               LOMBARDIA                                  valchiavenna@volontari.emergency.it    340 91 59 363                        349 05 87 122                            rovereto@volontari.emergency.it
349 35 34 098                               335 73 31 386                                                                                                                 ossola@volontari.emergency.it        siracusa@volontari.emergency.it
cosenza@volontari.emergency.it              rimini-sanmarino@volontari.emergency.it     Gruppo di Cinisello B. e Cusano Mi. (MI)   Gruppo della Valtellina (SO)                                                                                         Gruppo di Bolzano
                                                                                        348 04 13 702 / 349 85 85 127              347 72 03 955 / 339 56 77 424          Gruppo di Vercelli                   Gruppo di Trapani                        339 69 36 469
Gruppo di Piana e Polistena (RC)            FRIULI VENEZIA GIULIA                       cinisello-cusano@volontari.emergency.it    valtellina@volontari.emergency.it      347 96 04 409                        0923 53 91 24 / 347 99 60 368            bolzano@volontari.emergency.it
348 58 36 778                                                                                                                                                             vercelli@volontari.emergency.it      trapani@volontari.emergency.it
polistena-piana@volontari.emergency.it      Gruppo di Trieste                           Gruppo di San Vittore Olona (MI)           Gruppo di Varese                                                                                                     UMBRIA
                                            347 29 63 852                               0331 516 626                               340 52 62 608                          PUGLIA                               Gruppo di Pozzallo
CAMPANIA                                    trieste@volontari.emergency.it              sanvittoreolona@volontari.emergency.it     varese@volontari.emergency.it                                               366 26 17 964 / 339 41 03 473            Gruppo di Perugia
                                                                                                                                                                          Gruppo di Bari                       pozzallo@volontari.emergency.it          329 97 85 186
Gruppo di Napoli                            Gruppo di Gorizia e Monfalcone              Gruppo di Sesto San Giovanni (MI)          Gruppo di Busto Arsizio (VA)           340 10 18 499                                                                 perugia@volontari.emergency.it
338 99 90 787                               342 60 60 007                               335 12 30 864 / 347 24 81 347              0331 341 424 / 333 91 34 636           bari@volontari.emergency.it          TOSCANA
napoli@volontari.emergency.it               gorizia-monfalcone@volontari.emergency.it   sestosangiovanni@volontari.emergency.it    bustoarsizio@volontari.emergency.it                                                                                  Gruppo di Città di Castello (PG)
                                                                                                                                                                          Gruppo di Molfetta (BA)              Gruppo di Firenze                        347 12 19 021
Gruppo di Avellino Benevento                Gruppo di Pordenone                         Gruppo di Settimo Milanese (MI)            Gruppo di Saronno (VA)                 340 83 01 344                        333 49 65 491                            cittadicastello@volontari.emergency.it   EMERGENCY interviene nelle scuole
347 40 00 567 / 349 37 29 700               389 91 47 244                               335 54 54 619 / 333 82 52 545              339 76 70 908                          molfetta@volontari.emergency.it      firenze@volontari.emergency.it                                                    con progetti di informazione e sensibilizzazione
avellino-benevento@volontari.emergency.it   pordenone@volontari.emergency.it            settimomilanese@volontari.emergency.it     saronno@volontari.emergency.it                                                                                       Gruppo di Foligno (PG)                   basati sulla sua esperienza umanitaria.
                                                                                                                                                                          Gruppo di Monopoli (BA)              Gruppo di Empoli (FI)                    347 69 33 216 / 340 23 41 989
Gruppo di Caserta                           Gruppo di Udine                             Gruppo di Carugate (MI)                    MARCHE                                 333 97 55 441 / 339 89 81 503        338 75 89 872                            foligno@volontari.emergency.it           Per informazioni e prenotazioni scrivi a
333 73 70 000                               0432 580 894 / 339 82 68 067                338 16 91 905                                                                     monopoli@volontari.emergency.it      empoli@volontari.emergency.it                                                     scuola@emergency.it o contatta
caserta@volontari.emergency.it              udine@volontari.emergency.it                carugate@volontari.emergency.it            Gruppo di Ancona                                                                                                     Gruppo di Terni                          il gruppo territoriale più vicino.
                                                                                                                                   327 85 30 577                          Gruppo di BAT                        Gruppo di Sesto F.no e Calenzano (FI)    339 76 44 365
Gruppo del Cilento (SA)                     LAZIO                                       Gruppo di Bergamo                          ancona@volontari.emergency.it          347 23 28 063                        328 48 96 382                            terni@volontari.emergency.it
339 12 22 497 / 339 45 67 945                                                           339 20 93 716                                                                     bat@volontari.emergency.it           sestofiorentino@volontari.emergency.it
cilento@volontari.emergency.it              Gruppo di Colleferro (RM)                   bergamo@volontari.emergency.it             Gruppo di Fabriano (AN)                                                                                                                                       CORDINAMENTO VOLONTARI MILANO
                                            335 65 45 313                                                                          339 58 60 696                          Gruppo di Pr. Brindisi (BR)          Gruppo di Arezzo                                                                  T 02 881 881 - volontari.milano@emergency.it
Gruppo del Salerno                          colleferro@volontari.emergency.it           Gruppo dell’Isola Bergamasca (BG)          fabriano@volontari.emergency.it        329 44 77 143                        340 10 18 499
329 18 29 392 / 348 86 05 868                                                           389 21 53 125                                                                     brindisi@volontari.emergency.it      arezzo@volontari.emergency.it                                                     CORDINAMENTO VOLONTARI ROMA
salerno@volontari.emergency.it                                                          isolabergamasca@volontari.emergency.it                                                                                                                                                                   T 06 688 151 - volontari.roma@emergency.it

                                                                                22 — N° 87                                                                                                                                                     Giugno 2018 — 23
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