PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
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PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL’I.C. BUONARROTI Via IV Novembre, 38 - 20094 Corsico (MI) www.icbuonarroticorsico.edu.it NUMERO 2 A.S. 2021/2022
INCONTRO CON ROSA PALONE Il giorno 9 maggio le classi volontariato nel carcere mi- ha ideato ed emendato una seconde hanno avuto il norile di Milano. Lì ha co- legge anti-mafia che è la piacere di incontrare online nosciuto un ragazzo e via più avanzata rispetto a tutti l’assessora al welfare e al- via ha scoperto la sua pro- gli altri stati. La legge 646 la cultura antimafia del co- venienza: si trattava di un dell’82 (o meglio conosciu- mune di Buccinasco, Rosa membro di una famiglia ta come “Rognoni-La Tor- Palone. mafiosa residente a Bucci- re”) stabilisce la confisca nasco. dei beni ai mafiosi. Negli anni successivi, Rosa Negli ultimi anni la mafia Palone si è impegnata pro- ha potuto arricchirsi con prio per contrastare la ma- denaro, soprattutto attra- fia presente nel sud-ovest verso la vendita di sostan- 2B milanese, precisamente a ze stupefacenti e “il pizzo”, Buccinasco. Uno dei suoi la richiesta di soldi a nego- primi interventi è stato zianti in cambio di quello di organizzare “La “protezione”. Questi sono biciclettata dei beni confi- solo due esempi dell’arric- 2A scati” che consisteva nella chimento delle organizza- visita dall’esterno agli im- zioni mafiose. Quello più mobili confiscati alle asso- recente è costituito dalla ciazioni criminali, raccon- partecipazione delle stesse tando la storia e fornendo a concorsi per vincere gli le informazioni sui proprie- appalti pubblici. Queste 2C tari mafiosi. aziende hanno a capo un Ovviamente questi immobi- “prestanome”, una persona li, dopo essere stati espro- incensurata (“pulita”) che a priati, sono stati donati alle sua volta è “guidata” da un L’incontro ha avuto inizio associazioni di volontariato boss mafioso. con una breve presentazio- che operavano sul territorio Le tre classi hanno colto ne dell’assessora e con per il bene pubblico. l’occasione per porre delle l’introduzione alla tematica “L’Italia”, ci racconta la domande a Rosa Palone. delle associazioni per de- dott.ssa Palone, “è nota Alcune di queste sono sta- linquere, che nel tempo si per la consistente presen- te: sono diffuse sempre più za mafiosa, il che ovvia- nel sud-ovest milanese. mente rappresenta un lato Ha mai assistito ad un Una delle sue prime espe- negativo, ma vi è anche un omicidio commesso dalla rienze con la mafia è avve- risvolto positivo, ossia che mafia? nuta mentre si occupava di proprio per questo l’Italia “Non nel momento del de- Pagina 2 2 NUMERO PAROLE DIPagina CARTA 2 A.S. 2021/2022
litto, ma appena dopo l’o- che se aveva provenienze La modalità per spiegare la micidio di un pregiudicato mafiose, per tutta la sua mafia, inoltre, varia in base di 63 anni, vicino ad un vita portò avanti la lotta al- alla fascia d’età, ad esem- parco di Buccinasco”. la mafia. Purtroppo venne pio ai bambini dovrà esse- ucciso dalla mafia nel re spiegata in un modo più Se sei figlio di un mafio- 1978.” appropriato a loro. so, porterai avanti l’ere- Abbiamo trovato molto in- dità? teressante questo argo- Articolo realizzato da “Molto spesso succede che mento e abbiamo scoperto Thomas A., Paolo K. e l’eredità continui di padre anche che la mafia non è David M., 2B - Seconda- in figlio, ma ricordiamo solo un fenomeno del sud ria molti casi eccezionali, tra Italia, ma si estende anche cui Peppino Impastato: an- al nord. L’IMPORTANZA DELLA LEGALITÀ Domenica 15 maggio, alle ore 10:30, abbiamo parte- cipato ad una “camminata della legalità” organizzata dal Comune di Corsico. Ci siamo riuniti in via Fratelli Rosselli, successivamente ci siamo spostati fino ad arrivare in via Cavour da- vanti alla Fontana dell’in- contro. In classe, insieme alle professoresse, abbia- ni della scuola primaria sia canzone “Pensa” di Fabri- mo stabilito i ruoli che ragazzi delle medie e adul- zio Moro. avremmo dovuto coprire: ti. Dopo essere giunti al Questa iniziativa è stata chi avrebbe letto temi e punto d’incontro, siamo realizzata per una ricorren- poesie sulla legalità e chi stati accolti dal saluto delle za specifica: il trentennale avrebbe allestito con questi istituzioni e successiva- della morte di Giovanni pensieri gli alberelli di ulivo mente abbiamo letto ciò Falcone, giudice antimafia donati alle scuole dal Co- che avevamo realizzato in ucciso nella strage di Ca- mune. Vi era anche chi classe. La partecipazione paci. reggeva i cartelloni realiz- all’evento è stata molto Ancora una volta l’intento zati dal nostro istituto com- sentita, anche da parte del- era denunciare i crimini prensivo. le altre scuole di Corsico. della mafia e ricordare co- Quando ci siamo ritrovati Quindi, abbiamo letto le loro che hanno sacrificato davanti a scuola, nel luogo nostre riflessioni sul tema la propria vita per combat- stabilito, non ce lo aspetta- della legalità (alcune delle terla, pur di garantire la vamo, ma eravamo davve- quali condividiamo qui sot- giustizia. ro tanti! C’erano sia bambi- to) e abbiamo cantato la Questa non è stata la sola Pagina 3 PAROLE DI CARTA
attività organizzata dalla strato dei cartelloni su cui mente arricchito rispetto a scuola per trattare la tema- erano stampate delle pagi- questa tematica. Vi lascia- tica: nel mese di maggio ne di alcuni fumetti con gli mo alla lettura di alcune abbiamo anche partecipato avvenimenti più importanti nostre riflessioni sulla ma- ad una breve uscita didatti- della vita di coloro che fia. ca per visionare una mo- hanno lottato contro la ma- stra del fumetto al “Bem fia. La loro storia e le loro Articolo realizzato da Ja- viver”, associazione cultu- gesta sono state particolar- copo L., Lara M. e Chri- rale sul territorio di Corsi- mente interessanti e i rac- stian S., 3C - Secondaria co. Ci hanno accolto dei conti molto dettagliati. volontari che ci hanno illu- L’esperienza ci ha certa- RIFLESSIONI SULLA MAFIA La mafia a volte ci si chiede cosa sia. La mafia a volte è un nemico invisibile, imper- cettibile; a volte si trova a cento passi da noi, ma a volte non riusciamo a capirlo. Non bisognerebbe aver paura di parlare, andrebbe invece spiegata la mafia e ciò che commette, andrebbe spiegata soprattutto ai ragazzi, sia ai più piccoli che ai più gran- di. Il libro che abbiamo letto in classe spiega i riti di affiliazione alla mafia, gli atti ille- gali che commette, quali sono le principali organizzazioni criminali e molto altro. Tutto ciò che abbiamo affrontato a scuola sul tema fa riflettere molto. La mafia è sbagliata, va sconfitta e per farlo bisogna farsi “sentire”, collaborare con la giustizia, non cedere alle minacce e non farsi sottomettere da chi vuole il “pizzo”, ma denunciare ciò alla polizia. di Lara M., 3C - Secondaria Volume 41, Numero 1 Pagina PAROLE DIPagina CARTA 4
Sicuramente nascere in una famiglia mafiosa non deve essere facile, soprattutto se non sei d’accordo con le loro idee. È quello che è successo a Peppino Impastato. Se fossi stato in lui, se fossi nato in una famiglia mafiosa, avrei provato a farli ragionare, mi sarei battuto come ha fatto Peppino per far capire, almeno ai miei familiari, che non avrebbero dovuto farlo, che è sbagliato. Però, per agire come ha fatto Peppino, per mettersi contro la mafia, ci vuole molto più del coraggio. Non so se avrei avuto lo stesso coraggio, ma so che ho la sua stessa idea: la mafia deve sparire! Se fossi in una famiglia succube della mafia, mi sentirei accerchiato e difeso da perso- ne che non vorrei avere vicino, avrei paura di cosa potrebbero farmi. Nella mafia en- trano persone che vogliono solo soldi e che non hanno un cuore, uccidono senza pie- tà. Il problema è che se entri non ne esci più, perché far cambiare idea a un mafioso non è facile, o forse c’è qualche speranza? di Jacopo L., 3C - Secondaria La mafia finge di renderti invincibi- le ed è in grado di fare ogni cosa. Ma poi inizia a ritorcersi contro di te ammazzandoti piano piano. È come la morfina o qualsiasi altra sostanza oppioide. Quando l’effet- to è attivo, ti senti un dio invincibi- le. Poi, quando l'effetto svanisce, ti senti vulnerabile e senti di aver- ne ancora bisogno. La mafia usa i suoi affiliati come pedine che poi butta via. Quando ne entri a far parte, il tuo destino è segnato per sempre. Penso che la mafia sia un tumore della società e dell ’umanità. È un mostro che agisce nelle tenebre di cui non sappiamo nulla. Chi prova a sfidarla perde la vita, perché la mafia uccide le persone, anche poveri innocenti, senza scru- poli. La mafia non si fa problemi a spararti un bossolo dritto in mezzo agli occhi. Non si fa problemi a sciogliere un povero pargolo solo perché è figlio di un agente delle forze dell’ordine. Non si fa problemi a far saltare in aria un ’autovettura con all’interno un poliziotto o un giudice. E la cosa che più alimenta la mafia è la paura e l ’omertà. La mafia si nutre e si potenzia grazie alla nostra paura, al menefreghismo e all ’omertà. Pensiamo sempre che basti starne fuori per essere salvi, ma non è così. Per debellare la mafia e sradicare una volta per tutte questo tumore, bisogna informare le persone. Per esempio attraverso i libri, come “La mafia spiegata ai ragazzi”, oppure attraverso le testimonianze e i racconti. Dobbiamo aiutare specialmente i bambini. Le nuove ge- nerazioni devono capire che la mafia è ingiusta e rivoltante. Dobbiamo impedire ai gio- vani di commettere gli stessi errori che hanno commesso i nostri antenati in passato. Solo così potremo sconfiggere la mafia. di Christian S., 3C - Secondaria Pagina 5 PAROLE DI CARTA
La guerra scoppiata in Ucraina ci turba e rende spettatori impotenti. Quali sono i tuoi pensieri a riguardo? Quali le tue paure? Se tu avessi la possibilità di suggerire ai paesi coinvolti cosa fare, quali suggerimenti daresti? Io ritengo che la situazione in Ucraina sia molto grave. La guerra è scoppiata il 25 febbraio 2022, e tuttora continua, a causa dell’inva- sione dell’esercito russo. “La storia si studia per non commettere gli stessi errori del passato”, questa frase mi piace molto e cerco di tenerla bene a mente, ma penso che, se fosse così, non si dovrebbero più com- mettere gli stessi errori. Al- profughi, costretti a lascia- tissime vittime, insomma lora perché Putin sta bom- re la propria terra per poi tanta gente che ha soffer- bardando l’Ucraina, rovi- arrivare in un altro paese to, soffre e che continuerà nando la tranquillità di del quale non conoscono la a soffrire. quelle persone? Non ha lingua, non dev'essere fa- Se io avessi la possibilità senso. Mi chiedo anche se, cile! di dare un consiglio, direi a prima di attaccare, lui ab- Le mie paure più grandi so- Putin di smetterla con que- bia anche solo minimamen- no che scoppi la terza ste continue minacce e di te pensato alle sofferenze guerra mondiale, che si ar- fermare la guerra, che non che avrebbe causato alla rivi alle armi nucleari, ed porta a nulla di buono, se popolazione. Secondo me io dovrò tornare a El Salva- non alla sofferenza e ad no, se ci avesse veramente dor; inoltre temo che Putin inutili spargimenti di san- pensato, non l’avrebbe fat- riesca, Dio non voglia, ad gue ovunque. E di arren- to, perché, in fondo, quello uccidere Zelensky e a vin- dersi, sì, gli suggerirei che sta facendo è causa di cere questa guerra, ma in- questo e di pagare per le sofferenza per donne, uo- tanto ci saranno state tan- sofferenze che ha causato, mini e bambini, alcuni dei quali lasciano l’Ucraina sotto le bombe, senza i lo- ro genitori. Non voglio nemmeno im- maginare come si sentano i Pagina 6 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
che non sono neanche po- dare tutto il mio sostegno questo sono molto felice, che. Per me sarebbe anco- morale e fare le mie con- perché potrò aiutare un ra in tempo per fare la co- doglianze a chi perde i pro- bambino che si trova in dif- sa giusta. pri cari. ficoltà. Io vorrei davvero aiutare Ma se potrò aiutare anche tutte quelle persone coin- solo una persona, lo farò Articolo realizzato da volte ma, a differenza dei volentieri; molto probabil- Alessia M., 2B politici che possono intera- mente, la mia famiglia Secondaria gire e prendere decisioni, prenderà un minore ucrai- io non posso fare altro che no in affidamento, e per In occasione della Giornata della Memoria gli alunni della classe 3A (Secondaria) hanno letto l ’intervista comparata alla senatrice Liliana Segre e a Patrick Zaki sul giornale “La Lettura”; dopo aver analizzato l’articolo e riflettuto sulle loro parole, sono nate queste lettere che gli alunni hanno immaginato di scrivere ai due intervistati. Cara Liliana Segre, che, dopo tutto quello è ac- L’indifferenza va combattu- Le scrivo dopo aver letto caduto, continuano a nega- ta; le persone che prendo- un articolo con una sua in- re l'esistenza della Shoah no alla leggera questa tervista insieme a Patrick e dei suoi orrori. L’anno giornata, non capendone Zaki. Voglio innanzitutto scorso insieme alla nostra l’importanza, o che si vol- manifestarle la mia stima e insegnante abbiamo letto tano dall’altra parte davanti la mia ammirazione. Non alcuni passi del suo libro alle discriminazioni presen- oso immaginare l’inferno “Ho scelto la vita”, che mi ti ancora oggi dovrebbero che ha vissuto e il dolore hanno colpito molto. riflettere e capire che ne- che prova nel ricordare Ho tredici anni, la stessa gare la storia è molto peri- quei terribili momenti che età che aveva lei quando è coloso per tutti. sono ancora così vivi nella stata deportata ad Ausch- Le sono vicina, come tanti sua memoria. Condivido witz, era così giovane e ha milioni di persone, perché tutte le sue opinioni riguar- avuto la forza e la capacità sono in tantissimi quelli do questa giornata molto di “guardare il cielo, anzi- che scelgono di ricordare importante, che non deve ché la terra” come lei stes- ogni giorno. essere assolutamente di- sa ha affermato. Condivido menticata. pienamente il suo pensiero Per me lei è una fonte di sulla necessità di ricordare La saluto con molto affetto, profonda ispirazione; anco- questi eventi non solo oggi, Naike B. ra non riesco a capacitarmi ma sempre, affinché la sto- che ci siano delle persone ria non si ripeta mai più. Pagina 7 PAROLE DI CARTA
Ciao Patrick, durante la Giornata della Memoria, a scuola, ho letto la tua intervista con la senatrice Liliana Segre e sono rimasta molto colpita dal modo in cui hai raccontato la tua esperienza, dal tuo coraggio, dalla tua tenacia e determinazione, ma soprattutto dal fatto che hai affermato di aver colto un'occasione di crescita personale dalla terribile vicenda che hai vissuto. Quello che ti è accaduto ha dimostrato quanto al giorno d ’oggi la possi- bilità di esprimere la propria opinione non sia ancora un diritto rispetta- to ovunque. Per me e per molti ragazzi sei un esempio da seguire; an- che grazie a te mi impegnerò a far sentire la mia voce e nel mio piccolo aiuterò, affinché ingiustizie del genere non avvengano più. Non dimen- ticherò mai la sua storia, perché so che l’indifferenza e l’ignoranza non fanno che favorire questi terribili eventi e cercherò di convincere tutti i miei conoscenti, soprattutto i miei coetanei, ad inseguire i loro ideali con la consapevolezza che ognuno di noi può aiutare il Mondo. Ti saluto con molto affetto, Sofia F. Giornata della memoria Pagina 8 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
HO CURA DI TE: programmazione della scuola dell’Infanzia Munari Abbiamo intervistato l’inse- gnante Cristina Garzella che insegna da trentadue anni alla scuola dell'Infan- zia. Il suo percorso lavora- tivo le ha permesso di ve- dere molte realtà scolasti- che finché non è arrivata alla scuola Salma dove la- vora attualmente. Con que- sta intervista abbiamo avu- to occasione di parlare del- la programmazione didatti- ca che ha ideato con la collaborazione di alcune sue colleghe. La programmazione didatti- lavoro. Si tratta più che al- programmazione di que- ca è un documento che tro di un’area progettuale st’anno si intitola “Ho cura viene ideato a giugno e di- in base alla quale ogni do- di te” e parte dalla lettura scusso a settembre e serve cente articola le attività, in dell’omonimo albo illustrato a dare le linee generali a base all’osservazione e al- e dall’ascolto della canzo- partire dalla quale ogni do- la risposta della classe. Si ne “Custodi del mondo”. cente costruisce il proprio tiene conto, infatti, dell'in- La scelta di usare libri di teresse e dei bisogni dei qualità, come gli albi, è im- bambini in modo che l’atti- portante perché, accostan- vità non sia solo un'esecu- do alle parole le immagini, zione di un compito, ma aiuta la comprensione del un’occasione di esperienza testo, suggerisce ad ogni e apprendimento. Conside- lettura significati sempre rata l’età dei bambini, si più profondi, stimola l’im- propongono infatti espe- maginazione e la fantasia rienze manuali e giocose dei bambini e permette loro che permettano la parteci- di esprimere la loro indivi- pazione di tutti i fanciulli, e dualità. La canzone che siano adatte alle diver- “Custodi del mondo”, inve- se fasce di età, dato che ce, ha come protagonisti ogni classe è di bi-età. La bambini con grandi sogni Pagina 9 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
che cercano di guidare gli Questa intervista ha susci- adulti ai valori profondi e tato in noi riflessioni im- Articolo realizzato da alla custodia del mondo: portanti anche sul valore Luca D. B., c’è quindi un ribaltamento della fiducia da cui parte Miriam N. e dei ruoli che mostra quanto un progetto educativo che Jessica V. 1D, i bambini possano inse- mette al centro i bambini Secondaria gnare valori importanti che come protagonisti della lo- rendano il mondo migliore. ro crescita. LA PHILOSOPHY FOR CHILDREN ALLA SCUOLA PRIMARIA Nell’ambito della Philoso- phy For Children, gli alunni della classe IC primaria “Salma” hanno affrontato due temi interessanti, quel- lo della Giornata della Me- moria, attraverso la storia di Otto, e quella dei calzini spaiati, con la storia di Pe- dro. Abbiamo richiesto loro un’intervista e, insieme alla maestra Rosa Bertino, han- no risposto alle nostre do- mande. Cos’è la Philosophy for Children? La Philosophy for Children è la strada da percorrere per avviarsi al dialogo. Molto spesso i bambini, quando arrivano alla prima- ria, si sentono insicuri e quindi temono di prendere la parola. Bisogna far loro capire che si deve interve- nire senza aver paura del giudizio altrui. La Philoso- phy ci apre agli altri; il giu- esprimere le proprie idee Molto spesso dopo una let- dizio degli altri non può perché le mie valgono tura di un libro o la visione bloccarci e ognuno deve quanto quelle degli altri. di un video sono tanti gli Pagina 10 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
interrogativi che ci vengo- no in mente e sono tante le domande che ci dovremmo fare. Quale modalità didattica ha usato per coinvolgere dei bambini così piccoli in questi temi? Siamo partiti dalla visione di un filmato che parla del- la storia di Otto e poi un altro, quello di Pedro, che riguarda la giornata dei calzini spaiati. Da questi video poi abbiamo cercato di trattare l’argomento. Le storie sono state racconta- te comunque più volte in classe. Bambini, vi è piaciuta la storia di Otto? La storia di Otto ci è pia- ciuta tanto anche se non a tutti, ma noi accettiamo tut- te le risposte. Com’era la vita di Oscar e David prima che David appreso da questa sto- gliamo loro lo stesso be- partisse? ria? ne. La vita di Oscar e David Da questa storia abbiamo prima che David partisse appreso che dobbiamo es- La giornata dei calzini era tranquilla. sere sempre amici e l’ami- spaiati si celebra il primo cizia non può mai finire. venerdì di febbraio e Come termina questo vuole lanciarci un mes- racconto? È giusto avere un com- saggio per farci capire Il racconto termina con Da- portamento diverso con che non siamo tutti vid e Oscar che si ritrova- persone di altre religio- uguali e la diversità si no. Erano diventati anziani ni? deve considerare vantag- ma erano ancora amici. Ec- Con le persone che prati- giosa. Siamo tutti diffe- co perché l’amicizia è bella cano un’altra religione non renti e, per ricordarlo, in e dura per sempre. bisogna avere un compor- quella giornata si devono tamento differente perché li indossare due calzini di- Quali insegnamenti avete vediamo diversi ma noi vo- versi. Volume 11 Pagina 1, Numero 1 PAROLE DI Pagina CARTA11
Che cosa ne pensate del- lato molto di questo argo- do ci si dovrebbe aiutare a la giornata dei calzini mento. vicenda. spaiati? I calzini rappresentano la Avete realizzato un bel Grazie per la condivisio- diversità come ci è stato cartellone con una fila- ne delle vostre esperien- dimostrato dalla storia di strocca che recita “La di- ze e per averci rilasciato Pedro. La diversità è una versità è una grande ric- le vostre riflessioni. grande ricchezza. chezza”. Noi pensiamo che, se fossimo tutti Intervista realizzata da Voi indossate calzini di- uguali, il mondo sarebbe Chiara P., Cinzia L. e versi in questa giornata? noioso. Lo pensate an- Hazem El S., 1B - Secon- Quest’anno non abbiamo che voi? daria messo i calzini spaiati, ma Anche secondo noi sareb- in compenso abbiamo par- be noioso e in questo mon- PROGETTO ERASMUS Italy hosted Bulgaria, Fran- from 21st to 24th February. we talked about ourselves: ce and Spain. On the first day we had an we introduced ourselves Our Erasmus project fini- opening ceremony presen- with our name and our shed in February. ting our school with a short hobbies and the other kids The Erasmus project con- powerpoint. did the same. To make a sists of mobility in a coun- After that, we talked about funniest activity, we played try abroad, but for the Co- our city by making known a game called “Guess vid-19 pandemic we did it some particularly famous Who”: this game consists only online and it lasted meeting places and then precisely of describing our- selves through photos and trying to match the studen- ts’ names to their hobbies. During the second day we talked about the local di- shes of the countries and the Italian team proposed three recipes: chocolate salami, pasta carbonara and Milanese rice. After watching these videos, we exchanged ideas and opi- nions with the other teams about these recipes and later we watched some vi- deos about their local reci- pes. Pagina 12 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
On the third day we carried out activities concerning the “Unplugged Day”: a day in the autumn when we did not use technology. To remember this event, we did an activity which consisted of writing an acronym on a platform pro- vided to us by the teachers. When students finished writing their acronym, teams from the other coun- ting it, the other countries it was a really nice and in- tries had to guess the exhibited their videos teresting experience and words that made up this about the local activities. we hope the students in acronym. After that we all played a our school will be able to During the fourth and last game called “kahoot”: this take part in other projects day, we had some really game is like a normal quiz like this one: good luck! nice activities. with questions, there are Bye We exhibited a meeting four answers and you have place in Corsico called to click on the right one “Buon Mercato”: “Buon among four possible an- Articolo realizzato da Mercato” is an organization swers. Adriana G., Manuel F., in our city that collectively The last thing we did du- Sara C. e Sofia D’E., 3B - takes care of bringing and ring this day was to make a Secondaria consuming products that “mentimeter” using the follow the rules of biodiver- words that reminded us of sity. this Erasmus experience. When we finished presen- Even if we couldn’t travel, CORSA CAMPESTRE Il giorno 12 aprile, come uguale per le prime, le se- miati con una medaglia, ogni anno, si è svolta la conde e le terze, è stato per ogni categoria, i primi corsa campestre alla scuo- tracciato dal professore Al- sei arrivati. I primi a partire la media Buonarroti. Si berto Marabini, che ha sono stati i ragazzi e le ra- tratta di una competizione ideato curve e slalom tra gazze di prima media, che tra gli alunni delle diverse gli alberi per raggiungere si sono recati, accompa- classi, che consiste nel la lunghezza di 1 km. La gnati dai loro professori, al percorrere 1000 metri partecipazione delle classi parco della Resistenza alle all’interno del parco della è avvenuta in modo sca- ore 10.00. Le classi, prima Resistenza. Il percorso, glionato e sono stati pre- di correre, hanno effettuato Volume 13 Pagina 1, Numero 1 PAROLE DI Pagina CARTA13
una corsa di riscaldamen- to. Sono partite le ragazze, tra le quali ha vinto Fatou C., alunna della classe 1B, seguita sul podio da Gior- gia A. e Iris g, rispettiva- mente al secondo e terzo posto. Tra i ragazzi ha trionfato Gioele L. della classe 1D, mentre al se- condo e terzo posto si so- no classificati Tomàs D. 1B e Derio C. 1C. La gara ha stata una tripletta da parte civile di Corsico ed il pron- riunito molti ragazzi di della classe 2B, che si è to soccorso ci hanno aiuta- classi diverse ed è stata aggiudicata il primo posto to a gestire la situazione, un’occasione per socializ- con David M., mentre con che fortunatamente non è zare all’aria aperta senza il Fredrico G. e con Lorenzo degenerata. Ringraziamo il fastidio delle mascherine. B. il secondo e il terzo po- professor Marabini per Purtroppo ci sono stati de- sto. averci dato l’occasione di gli imprevisti: alcune ra- Nella categoria femminile fare questa esperienza e gazze, forse perché non delle classi terze, sono sa- tutti gli alunni che hanno allenate a prove di resi- lite sul podio nell’ordine gareggiato mettendosi in stenza, si sono sentite po- Margherita M. di 3C, Tecla gioco e in competizione in co bene; fortunatamente, S. di 3A e Sofia P. di 3A, un clima positivo e diver- non si è trattato per nessu- mentre tra i ragazzi si sono tente. Ci vediamo l’anno na di qualcosa di troppo distinti in velocità Marco prossimo con la prossima grave, ma si è diffuso co- W. di 3A, Jacopo L. di 3C e edizione della corsa cam- munque tra loro un po’ Manuel F. di 3B. pestre! See you soon - :) spavento. In conclusione la gara è Per le classi seconde, ha stata divertente, ci siamo Articolo scritto da Fran- vinto nella categoria fem- confrontati con altri ragazzi cesco B. Derio C., Viola minile Gabriella L. D. L. in modo agonistico e con M. della classe 1C. della classe 2B, seguita da molto rispetto. Sicuramente Sofia M. 2C e Zoe F. 2A. non tutto è andato come Tra i maschi di seconda c’è doveva, ma la protezione Pagina 14 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
CLASSI PRIME FEMMINILE MASCHILE CLASSI SECONDE FEMMINILE Volume 15 Pagina 1, Numero 1 PAROLE DI Pagina CARTA15
CLASSI TERZE Pagina 16 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
IMPRESSIONI E INTERVISTE Io sono una ragazza della 2°C e questo tipo di espe- rienza così entusiasmante l’ho vissuta per la prima volta con la corsa campe- stre. Quando sono arrivata al parco ci hanno fatto in- dossare dei cartellini con su scritto il nostro nome, cognome e classe per far sì che, quando avessimo raggiunto il traguardo, il professore ci riconoscesse per poi verificare la posi- pevolezza di avercela mes- dei danni in generale dovu- zione in classifica. Delle sa tutta. ti allo stare fermi davanti classi seconde hanno ga- Interviste: ad un computer senza fare reggiato prima le ragazze Ho voluto intervistare un attività fisica. Ma posso di- (e, devo ammettere, all’ini- alunno di 2°B (Filippo D.) e re che, nonostante ciò, è zio avevo un po’ di ansia, il prof Alberto Marabini stata comunque un’espe- anche quando prima di co- chiedendo loro come aves- rienza favorevole per tutti, minciare la gara abbiamo sero vissuto questa gara.. per dare a ognuno l’occa- fatto degli esercizi per ri- Filippo D.: “Ero consape- sione di muoversi e di met- scaldarci). Dopo il via del vole del fatto che non sarei tersi in gioco. La scuola ha prof, ho iniziato a correre arrivato tra i primi posti, come compito di far cono- non troppo velocemente comunque durante la corsa scere gli sport a tutti! Ho per non sprecare subito le mi sono impegnato molto, visto che diversi alunni mie energie, ma dal secon- nonostante io non riuscissi hanno svolto una buona do giro in poi ho aumentato a respirare bene per il raf- prova nella corsa e potreb- la velocità. Da lì ho rallen- freddore. Quando hanno bero diventare dei futuri tato il mio passo un paio di gareggiato le ragazze sa- talenti. Ovviamente, il ta- volte per respirare un po’, pevo che dopo sarebbe lento va coltivato. Alla fine ma ho cercato di riprender- toccato a noi ragazzi, ave- posso affermare che sono mi in fretta per ricominciare vo un po’ di ansia ma mi soddisfatto e spero che il a correre. Dopo la gara sentivo molto carico. È sta- prossimo anno ci sia più avevo giustamente il fiato- ta una bella esperienza libertà d’azione!” ne, ma non è durato molto, perché tutti gli alunni han- fortunatamente! A me piac- no avuto modo di incontrar- ciono queste esperienze si e di testare la loro velo- Articolo realizzato da Ali- dove ci si mette in gioco, cità”. sea T., 2C - Secondaria perché per me è anche una Alberto Marabini: “Ho no- questione di fierezza nei tato che la didattica a di- propri confronti e di consa- stanza purtroppo ha creato Volume 17 Pagina 1, Numero 1 PAROLE DI Pagina CARTA17
CAMPIONATI STUDENTESCHI I campionati studenteschi che avrebbero dovuto ga- casione di partecipare ai si sono svolti il giorno reggiare si dedicavano ad campionati studenteschi 21/04/2022 per le classi un breve riscaldamento. non l'avevo mai vissuta, seconde e terze, il Piano piano assistevo allo però devo dire che mi è 22/04/2022 per le prime. svolgimento della gara di piaciuta! C'erano persone Alcuni alunni della scuola tutti i miei compagni. Alcu- che non conoscevo, ma si sono diretti al centro ne gare avvenivano in con- che erano molto forti negli sportivo di Cinisello Balsa- temporanea, quindi giravo sport che praticavano, ma mo per svolgere le gare, dappertutto… Avvertivo un sono comunque fiero di hanno fatto gareggiare se- po’ di tensione tra tutti pri- me. Ho partecipato ai 600 paratamente ragazzi e ra- ma della partenza, avevo metri, al salto in lungo e gazze. Prima dei campio- ansia per loro! Ho visto alla staffetta. Nei 600 metri nati, alcuni si sono sotto- qualcuno che non è riuscito sono arrivato 3°, ovvia- posti ad una prova al cen- a superare la sua gara e mente avevo un po' d'ansia tro sportivo Cereda per de- quindi ci è rimasto male, da prestazione prima di co- terminare chi dovesse par- ma l’importante è averci minciare e durante la corsa tecipare alle gare. I cam- messo tutto l’impegno pos- sono stato superato più pionati studenteschi preve- sibile e averci provato. Ov- volte, ma alla fine ce l'ho devano diverse discipline: viamente ci sono stati an- messa tutta (anche se ero corsa ad ostacoli, salto in che dei momenti di risate, stanco) e sono riuscito a alto, lancio del vortex, sal- come quando per due volte salire sul podio. Nel salto to in lungo, staffetta, 1.000 alla staffetta delle ragazze in lungo ho gareggiato le metri e 80 metri. In tutto hanno detto: “Ferme, fer- semifinali e le finali, solo hanno aderito 24 scuole e me… non è partito il tem- che ho fatto 3 nulli e mi so- la nostra si è aggiudicata il po!” Insomma, alla fine è no sentito scoraggiato, ma 15⁰ posto i maschi e il 18⁰ stata una bella esperienza dopo aver finito tutto ero le femmine delle seconde e anche per me che non ho comunque fiero di me per- terze, le prime sono arriva- gareggiato, ero fiera dei ché ce l'avevo messa tutta. te settime. miei compagni anche se Nella staffetta siamo arri- Ci siamo recati a scuola non erano saliti sul podio! vati 7°!” alle 7:45 e poi siamo anda- Ho visto delle vere compe- Emma J.: “Aver vissuto ti con il pullman al centro tizioni e devo dire che nes- questa esperienza è stato sportivo. Una volta giunti, suno si è comportato in ineguagliabile, in ogni mo- ci siamo collocati sulle tri- modo antisportivo nei con- mento abbiamo esultato bune e abbiamo aspettato fronti degli altri! per noi stessi e per i nostri fino alla prima gara, la cor- INTERVISTE compagni. Quando siamo sa ad ostacoli. Io mi sono Ho intervistato una ragazza entrati l'orgoglio di essere avvicinata al campo per di 2A (Emma J.) e un ra- lì aumentava. Appena un realizzare delle foto e per gazzo di 1B (Tomàs D. B.) piede entrava in campo l'a- osservare l’andamento dei per conoscere anche i loro drenalina saliva, mentre campionati. Prima di qual- punti di vista: l'ansia svaniva grazie agli siasi competizione, coloro Tomàs D. B.: "Questa oc- incoraggiamenti di tutti. Pagina 18 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
Quando vedevo gareggiare gli altri, temevo di non po- tercela fare, ma continuavo a ripetermi che invece po- tevo. Comunque in ogni ca- so è stata una bella espe- rienza che vorrei ripetere.” Articolo scritto da Alisea T., 2C - Secondaria Immagine in alto: Tommaso C. mentre effettua un salto in lungo Immagine a sinistra: Davide M. durante la corsa ad ostacoli IN VOLO… VERSO LA SCUOLA SECONDARIA! INTERVISTA A ROSI PRATTICÒ Il progetto Raccordo, inter- za, il passaggio va reso più ché, facendo parte dell’Isti- no all’istituto, ha lo scopo fluido possibile, perché tuto a vari livelli, l’inse- di rendere più semplice il permette di creare un rap- gnante comunica e colla- passaggio degli alunni tra i porto tra le varie scuole, bora con i docenti e i vari diversi ordini di studio. Se- mettendo al centro il bam- organi dell’Istituto per se- condo la maestra Rosi, che bino nel suo percorso di guire e accompagnare lo abbiamo intervistato, il va- crescita e di apprendimen- svolgimento dei progetti. lore di questo progetto to. Abbiamo cercato quindi di all’interno di un istituto La maestra Rosi della capire quali siano le mate- comprensivo è molto gran- scuola Salma è coinvolta in rie coinvolte nel progetto, de. Il primo ciclo di istru- queste attività per vari mo- ma ci ha spiegato che alla zione è infatti il percorso tivi: innanzitutto perché è scuola primaria non c’è più lungo del ciclo scolasti- l’insegnante di una quinta una vera e propria distin- co in quanto si va dai 3 an- della scuola primaria e, di zione tra le materie, quindi ni, quando si entra alla conseguenza, i suoi alunni il progetto prevede il coin- scuola dell’infanzia, fino ai sono coloro che devono ef- volgimento di tutti i docenti 14, quando si esce dalla fettuare il passaggio tra or- delle diverse discipline. secondaria; di conseguen- dini di studio; inoltre, per- Il passaggio alla seconda- Pagina 19 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
ria, infatti, parte da un per- corso psicologico che ac- I VOSTRI FIGLI compagna i ragazzini, gui- I vostri figli non sono figli vostri. dandoli al cambiamento. È Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa. necessario tranquillizzarli Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi. riguardo al mondo della se- E sebbene stiano con voi, non vi appartengono. condaria, organizzando va- Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri. ri incontri con gli insegnan- Perché essi hanno i propri pensieri. ti o gli alunni delle medie: Potete offrire dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime. questo confronto permette Perché le loro anime abitano la casa del domani, loro di capire come funzio- che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni. na la scuola che andranno Potete sforzarvi di essere simili a loro, a frequentare e a ridurre la ma non cercare di renderli simili a voi. paura dell’ignoto che li por- Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri. Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, ta a immaginare un mondo sono scoccati. “spaventoso e difficile”. L’Arciere vede il bersaglio sul percorso dell’infinito, e con la Sua Si è pensato, proprio per forza vi piega affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane. agevolare il passaggio, di Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell’Arciere. svolgere attività che possa- Poiché così come ama la freccia che scocca, così Egli ama anche no aiutare i ragazzi durante l’arco che rimane saldo. l’inizio della prima media, Khalil Gibran in modo che possano “presentarsi alla scuola” nella migliore maniera pos- sibile. Lo stesso discorso vale per tutte le classi di passaggio, espressa nella poesia “I questo passaggio i bambi- infatti, anche i bambini di 5 vostri figli” di Gibran: la fa- ni: in loro prevale la curio- anni sono coinvolti in attivi- miglia, come la scuola, ten- sità di entrare in questo tà che li guidino per rende- de l’arco dei propri figli nuovo mondo e di diventa- re meno faticoso possibile verso il sentiero infinito re più autonomi, ma c’è an- il passaggio alla scuola pri- della vita e loro, come frec- che la paura di non riuscire maria. ce, volano veloce e lonta- a legare con i loro futuri Abbiamo domandato alla no. I ragazzi, infatti, cre- professori. Le maestre, in- maestra anche cosa si pro- scono e spiccano il loro vo- vece, sperano che i bambi- vi a lasciar andare i propri lo iniziando una nuova av- ni si portino dietro la con- ragazzi verso la scuola se- ventura con un nuovo grup- sapevolezza di dover stu- condaria. Lei ci ha risposto po di amici e di insegnanti. diare per poter costruire il che si prova un po’ di ma- Come per loro, inoltre, an- proprio futuro e avere la linconia, ma che prevale che per le insegnanti inizia possibilità di fare scelte l’orgoglio perché li ha visti una nuova avventura, con consapevoli nella vita; so- crescere e adesso li vedrà altri bambini. prattutto, ci ha colpito la spiccare il volo, come nella La maestra Rosi ci ha spie- speranza delle maestre metafora dell’arciere gato anche come vivono perché si portino dietro il Volume 20 Pagina 1, Numero 1 PAROLE DI Pagina CARTA20
desiderio di approfondire. modo da passare spensie- lo che ci portiamo con noi Da questa sua speranza è ratamente i tre anni della nel nostro nuovo viaggio nata una riflessione condi- scuola secondaria, proprio verso le scuole superiori, visa sul percorso che an- come è stato per noi che consapevoli di essere che noi ragazzi di terza nel gruppo abbiamo cerca- pronti per spiccare nuova- della secondaria stiamo to di essere sempre solidali mente il volo. per compiere. La maestra gli uni con gli altri per non Rosi ci ha suggerito di di- creare problemi alle altre Intervista fatta da vertirci a scuola e di parte- persone della classe. Inol- Martina I. e Lorenzo P. di cipare alla vita scolastica, tre, in questi tre anni ab- 3A - Secondaria cercando di fare nuove biamo imparato che lo stu- amicizie in un contesto co- dio è più facile se si sta at- munque diverso, senza tenti in classe. Questo ba- Articolo scritto da aver paura di essere gaglio maturato nel nostro Sofia P. e Lorenzo P. di esclusi. In risposta abbia- percorso scolastico è quel- 3A - Secondaria mo colto l’occasione per lo che consegniamo ai dare noi dei consigli ai bambini pronti a prendere il bambini che arriveranno nostro posto nelle aule del- alla scuola secondaria il la Buonarroti, perché ab- prossimo anno. biano gli strumenti per af- Secondo noi, è importante frontare i tre anni della se- fare gruppo con gli altri, in condaria, ma è anche quel- PROGETTO ORTO Abbiamo intervistato la classe IV A di Battisti sul “Progetto orto” che coinvol- ge l’intero istituto dal 2016 anche se per 2 anni è stato interrotto a causa del Co- vid. In quel periodo si sono presi cura dell’orto i signori Janni e Massimo che quoti- dianamente si occupano da sempre di annaffiarlo. Il progetto è nato con lo scopo di migliorare il lega- me tra i bambini e la natura e imparare il ciclo naturale ficate per le fasce d’età dei zia a preparare il terreno, a delle stagioni attraverso bambini e seguono i perio- fine autunno c’è la raccolta l’osservazione e l’esperien- di dell’anno: intorno a set- delle foglie e la pulizia del za. Le attività sono diversi- tembre, per esempio, si ini- vialetto, in seguito la semi- Pagina 21 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
na, il trapianto delle pianti- ne e la raccolta dei primi frutti. I bambini della IV A raccontano, infatti, di aver portato a casa prodotti co- me per esempio i ravanelli e il prezzemolo. Come ha spiegato la maestra, que- sto tipo di attività li ha aiu- tati a sperimentare ciò che avevano studiato durante le ore di scienze e loro si sono appassionati a tutte le fasi del lavoro, come la pulizia e la cura dello spa- zio e la predisposizione delle canne per il sostegno delle piante. Tra i vari prodotti i bambini ci hanno spiegato che ven- gono coltivate, soprattutto erbe aromatiche, come er- ba cipollina, rosmarino, salvia, prezzemolo, alcuni frutti come le fragole o ver- dure come i fagiolini, ecc. Ci ha molto colpito come la descrizione di queste attivi- tà sia diventata un’occasio- ne per esprimere riflessioni profonde sull’importanza di preservare e prendersi cu- biente. Per noi è stato daria Buonarroti, dove è ra della natura se si vuole emozionante fare questa stato accantonato per via rispettarne la bellezza. intervista e confrontarci della pandemia. Secondo noi, questo pro- con gli sguardi intimiditi dei getto orto sarebbe molto bambini, con la loro voglia utile sin dall’infanzia e do- di raccontare le loro attività Articolo realizzato da vrebbe essere diffuso in e di riflettere con noi sull’a- Diego L., Sofian M., Lau- tutte le scuole, perché l’e- more per la natura. Ci sia- ra R. di 1A - Secondaria ducazione e il rispetto della mo molto appassionati all’i- natura sono fondamentali dea di questo progetto e per sviluppare valori più speriamo che possa riparti- profondi come la sostenibi- re anche alla scuola secon- lità e il rispetto dell’am- Volume 22 Pagina 1, Numero 1 PAROLE DI Pagina CARTA22
PRENDIAMOCI CURA DEL NOSTRO GIARDINO Ogni volta che la porta si apre l’odo- re d’orgoglio si fa sentire… Ricordo le mani sporche di terra secca, il rastrello che frantuma le foglie cadute dall’albero, i nuovi germogli che fuoriescono dalla terra e l’impegno che ognuno ci ha messo per dar spazio alla ma- gia della natura. Emma J., 2A - Secondaria Ci siamo sentiti felici, liberi, orgo- gliosi, produttivi. Abbiamo imparato ad aiutarci a vi- cenda, a collaborare, a piantare le piante. Ci siamo presi cura del nostro giar- dino: lo abbiamo reso pulito, unico, magnifico, stupendo. Un posto gradevole. Il nostro motto: “Prendiamoci cura della natura e del pianeta, noi siamo il futuro!” Elisa A., 2A - Secondaria Questo giardino è stato importante, fin dal primo giorno in cui l’abbiamo visto è stato uno dei posti più rilassanti della scuola. Dopo averlo pulito abbiamo dato spazio alla primavera! Armando I., 2A - Secondaria Volume 23 Pagina 1, Numero 1 PAROLE DI Pagina CARTA23
IL VIAGGIO DELLA SOLIDARIETÀ. INTERVISTA A MARIA ROSARIA Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Maria Rosa- ria, una signora italiana che ha intrapreso un viag- gio verso la Polonia con lo scopo umanitario di portare beni ai profughi ucraini e accompagnarne in Italia alcuni. Maria Rosaria è una donna in pensione, che ha lavora- to in un negozio di ottica e che, negli ultimi anni, viag- gia spesso per il mondo a bordo del suo furgone per partecipare a mostre cinofi- le, avendo una vera pas- no arrivati sabato mattina a scaricare i furgoni. Maria sione per i cani. Medyka al confine tra Polo- Rosaria ci ha raccontato di Non le è sembrata dunque nia e Ucraina. Ci ha colpito aver preferito non entrare un’impresa così impossibi- sentire le parole di Maria all’interno del campo dopo le quella che le ha propo- Rosaria che raccontava il aver visto uscire i suoi col- sto il suo amico Francesco, suo viaggio come un’espe- laboratori commossi e aver con il quale condivide la rienza tranquilla che, a suo appreso le difficili condizio- passione per le mostre ci- avviso, non ha richiesto ni in cui vivevano tutte nofile. Insieme infatti sono grande coraggio poiché i quelle persone che improv- partiti dal Salento con due profughi erano fuori dal ter- visamente si erano ritrova- furgoni carichi di viveri di ritorio ucraino, quindi la lo- te senza una casa. prima necessità e di abbi- ro esperienza non è stata Dopo questa prima tappa, gliamento, destinati ai un confronto con una situa- ci ha raccontato di essersi campi profughi allestiti in zione di guerra. A colpire spostata per incontrare territorio polacco per i pro- Maria Rosaria e i suoi com- una signora con sua figlia fughi ucraini. La partenza è pagni sono state piuttosto che era stata tutta la notte avvenuta giovedì 3 marzo. le condizioni in cui viveva- in fila al freddo per uscire I due, che si sono uniti ad no le persone all’interno dal confine. una carovana di quindici del campo profughi dove Dei suoi racconti ci ha col- furgoni lungo la strada, so- hanno aspettato per poter pito come le donne madri Pagina 24 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
ucraine abbiano cercato di no una parte della loro vita, ma le loro comunicazioni mettere in salvo i loro figli ma dall’altro era ormai sono semplici e brevi, e le e la descrizione degli zai- chiaro tra loro che fosse è difficile capire quello che netti che portavano con lo- necessario costruire una provino veramente. ro, all’interno dei quali cu- nuova vita in un altro pae- Ogni viaggio è una scoper- stodivano tutta la loro vita. se. ta che ci apre a qualcosa Per Maria Rosaria non è Di questa esperienza, che di nuovo, che ci permette stato difficile scegliere chi a noi è sembrata straordi- una crescita interiore e, portare in Italia perché naria, Maria Rosaria rac- anche se la realtà vissuta aveva già dei contatti che conta di non aver fatto un da questo viaggio non si è le erano stati dati da per- granché, ma di aver segui- discostata dalle aspettative sone di nazionalità ucraina to il suo istinto che la spin- realistiche di una donna che conosceva in Italia. geva a partire visto che era adulta come Maria Rosa- Ci ha raccontato che le nelle condizioni di poterlo ria, è nella commozione condizioni dei profughi fare; inoltre, ritiene che la delle sue parole che abbia- ucraini erano precarie più solidarietà sia fatta di tanti mo riconosciuto quello che per le situazioni in cui si piccoli gesti quotidiani e l’ha colpita: un forte coin- trovavano, dovendo stare non solo di grandi imprese volgimento emotivo che ha seduti e dormire a terra o e che si può fare tanto an- segnato questa sua espe- in brandine improvvisate che facendo quello che può rienza e la consapevolezza che per la mancanza di ci- sembrare poco. di essere fortunata ad ave- bo, dato che i viveri erano Ci ha raccontato, poi, dei re un letto e un tetto dove distribuiti per tutti grazie profughi che hanno accom- trovare riposo, aspetti che agli aiuti e alle donazioni pagnato in Italia, che stan- noi spesso, e forse per for- costanti. no bene: i ragazzi vanno a tuna, siamo abituati a dare Maria Rosaria ha condiviso scuola, mentre gli adulti per scontati. con noi, inoltre, le sue ri- stanno cercando lavoro. flessioni sul significato che Lei comunica con loro gra- Articolo scritto da Bene- aveva per i profughi ucraini zie ad un’amica interprete detta O., Sara C, Riccar- lasciare la propria terra, che ha origini ucraine e al- do M., 2C - Secondaria perché da un lato perdeva- le applicazioni di Google, Pagina 25 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
UNA RIFLESSIONE SULLE MIGRAZIONI La migrazione è lo sposta- che si possano superare, paese e andarono negli mento di una o più persone basta solo impegnarsi un Stati Uniti, in Argentina e da un paese all’altro. Le po’. in Brasile per cercare lavo- principali cause della mi- Molte persone vedono la ro. grazione sono la guerra e migrazione solamente dal Secondo me, un modo per la povertà, ma anche le loro punto di vista, e non risolvere il problema delle forme di governo che non dal punto di vista dell’immi- migrazioni è cercare di fer- garantiscono i diritti umani. grato. Bisogna pensare che mare le guerre. Infatti, la Per esempio in alcuni pae- loro cercano solamente di maggior parte dei migranti si le donne non possono vivere una vita normale e proviene da paesi in cui ci andare a scuola, quando non vanno negli altri paesi sono questi conflitti. Per l’istruzione dovrebbe esse- per rubare il lavoro. Loro aiutare le popolazioni po- re un diritto. Le persone hanno lo stesso diritto alla vere, tutti i paesi più ricchi che emigrano partono prin- vita che abbiamo noi. dovrebbero investire sulla cipalmente dall’Africa e L’Italia è un paese in cui loro economia, per fare in dall’Asia e vanno in Euro- molte persone emigrano, modo che tutti possano pa, negli Stati Uniti e in perché si trova vicino a avere un lavoro. Come si è Australia. paesi poveri, dai quali que- visto con la crisi in Ucrai- La migrazione viene spes- sti individui se ne vogliono na, la problematica della so vista in modo negativo andare. Alcuni italiani si migrazione può essere ben ma, in realtà, è molto im- lamentano dei troppi immi- gestita, se tutti i paesi col- portante per la crescita grati, ma anche loro sono laborano. Se nessun paese dell’economia. Infatti, i mi- emigrati in passato. Infatti, avesse aiutato l’Ucraina granti fanno i lavori che le nel secondo Ottocento ci fu eccetto la Polonia, adesso persone originarie del pae- la “grande migrazione” nel- lì ci sarebbero un sacco di se ospitante tendono ad la quale circa 19 milioni di persone, e forse a un certo evitare. Per esempio, il italiani lasciarono il proprio punto avrebbero smesso di muratore, che è un lavoro faticoso e pagato poco, viene svolto più spesso da extracomunitari che nativi. Il razzismo può essere un problema per la migrazio- ne. Alcune persone fanno fatica ad accettare gli usi, i costumi e la religione degli altri. Anche la lingua può essere un problema, per- ché rende difficile la comu- nicazione. Io penso che tutte queste barriere non siano muri invalicabili, ma Volume 26 Pagina 1, Numero 1 PAROLE DI Pagina CARTA26
accogliere i profughi. Inve- rassero non ci sarebbe il qualunque persona in diffi- ce adesso gli ucraini si tro- problema dei troppi immi- coltà. vano in tutti i paesi euro- grati. Margherita M. 3C, pei, distribuiti abbastanza Lo spirito con cui dovrem- equamente. Se anche per i mo affrontare il tema Secondaria migranti provenienti da altri dell’immigrazione è quello posti tutti i paesi collabo- che ci porta ad aiutare USCITA DIDATTICA ALLA CASA DI PETRARCA zione e la cascina, la co- siddetta grangia. Un sim- bolo della casa è rappre- sentato da due colonne, costruite dopo il 1200, ma originali, e realizzate da alcuni confratelli il cui stemma si ritrova nel capi- tello, una croce con due F che significano ‘’fratres fe- cerunt'’ (i confratelli co- struirono). L’esterno è un misto tra arte gotica e ro- manica, stili artistici preva- lenti in quegli anni. Petrarca cominciò a vivere in questa cascina durante i suoi anni di lavoro a Mila- no, per conto dei Visconti, che inizialmente proposero al poeta un alloggio in cen- tro, ma quest’ultimo, non Dopo due anni di pande- le Cave, Cascina Linterno. riuscendo a lavorare, chie- mia, finalmente è di nuovo All’entrata ci hanno accolto se di poter abitare più a possibile organizzare delle due signori che ci hanno contatto con la natura, ver- uscite didattiche. La nostra raccontato la storia della so le campagne. scuola ne ha prevista una casa sin dal 1200, quando i La stanza nella quale ci alla casa di Petrarca. Gio- Templari la abitavano, ed hanno accolto, all’interno vedì 5 maggio alle 9:00 ab- inizialmente si chiamava della casa al primo piano, biamo preso l’autobus 321 Infernum. Ci hanno spiega- era una sala da pranzo do- dal parco di via Resistenza to che si trattava di un noto ve originariamente Petrar- e siamo scesi a Bisceglie, ordine religioso cavallere- ca invitava i suoi ospiti a da lì siamo saliti sul 78 e sco cristiano medievale e mangiare. I muri, così co- siamo arrivati al parco del- che possedevano l’abita- me il tetto e qualche altro Pagina 27 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
particolare, sono rimasti quelli originari, fatta ecce- zione per alcune opere di ristrutturazione. Prose- guendo troviamo altre stan- ze, tra cui il suo studio do- ve è presente un lucerna- rio, una nicchia nella quale si attaccava una lucerna per illuminare la stanza, si può addirittura vedere il segno che la stessa lucer- na ha lasciato. ‘’pezzo forte’’ della casa è sto. una parete del tutto origi- È stata un’esperienza uni- nale, decorata con alcuni ca in un luogo che consi- fiori (simbolo ricorrente ne- gliamo di visitare più spes- gli affreschi di questa casa so, meriterebbe infatti e delle altre in cui ha vis- maggiore visibilità e mag- suto l’autore) e tre corone, giore afflusso di turisti, poi- che rappresentano il suo ché quello che hanno fatto motto e il motto dell’asso- i membri della CSA Onlus, ciazione che si è presa cu- per rendere possibile a tut- ra di questa casa: “À bon te le persone di poter visi- droit’’, “a buon diritto”. tare un posto che ha un Prima di lasciare il posto valore storico immenso, è però, abbiamo visitato bre- un lavoro magnifico. vemente il parco delle Ca- Lucerna ve, o parco Petrarca, più precisamente la strada che Successivamente, abbiamo percorreva Francesco per Articolo realizzato da An- visitato la sua stanza da trovare ispirazione. Era un drea L., Christian I. e letto, dove si possono ve- luogo che adorava, infatti Tommaso C. di 2A - Se- dere due finestre del tutto ritroviamo spesso la natura condaria originali, presenti sin da come tematica al centro quando viveva Petrarca, di delle sue opere. Nelle let- cui una di esse si affaccia tere che scriveva ai suoi sull’Oratorio dedicato a amici raccontava spesso Maria Assunta. Ma il della bellezza di questo po- Pagina 28 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
USCITA DIDATTICA ALLA CENTRALE DELL’ACQUA DI MILANO Disegno: Mattia C., 1B Quest’anno noi studenti e indipendenti, poi guar- za dell’acqua, sono stati delle classi prime della se- dare al microscopio gli raffigurati, in modo astrat- condaria ci siamo recati al- animali è stata un'espe- to, pezzi di macchinari che la Centrale dell’Acqua a rienza unica, soprattutto trasformano l’acqua sporca Milano. Abbiamo raggiunto quando ci hanno fatto in- in potabile. la destinazione con vari dossare i visori per vedere di Hazem El S., Cinzia L. mezzi: autobus, metrò e il ciclo dell’acqua. In que- e Chiara P. , 1B tram. Già durante il percor- sto disegno, che vorrebbe Secondaria so ci siamo sentiti più liberi simboleggiare l’importan- Pagina 29 PAROLE TitoloDI notiziario CARTA
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