PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI

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PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
PAROLE DI CARTA
GIORNALINO SCOLASTICO DELL’I.C. BUONARROTI
          Via IV Novembre, 38 - 20094 Corsico (MI)
                www.icbuonarroticorsico.edu.it

                                                       NUMERO 2
                                                     A.S. 2021/2022
PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
INCONTRO CON ROSA PALONE
Il giorno 9 maggio le classi   volontariato nel carcere mi-     ha ideato ed emendato una
seconde hanno avuto il         norile di Milano. Lì ha co-      legge anti-mafia che è la
piacere di incontrare online   nosciuto un ragazzo e via        più avanzata rispetto a tutti
l’assessora al welfare e al-   via ha scoperto la sua pro-      gli altri stati. La legge 646
la cultura antimafia del co-   venienza: si trattava di un      dell’82 (o meglio conosciu-
mune di Buccinasco, Rosa       membro di una famiglia           ta come “Rognoni-La Tor-
Palone.                        mafiosa residente a Bucci-       re”) stabilisce la confisca
                               nasco.                           dei beni ai mafiosi.
                               Negli anni successivi, Rosa      Negli ultimi anni la mafia
                               Palone si è impegnata pro-       ha potuto arricchirsi con
                               prio per contrastare la ma-      denaro, soprattutto attra-
                               fia presente nel sud-ovest       verso la vendita di sostan-
          2B
                               milanese, precisamente a         ze stupefacenti e “il pizzo”,
                               Buccinasco. Uno dei suoi         la richiesta di soldi a nego-
                               primi interventi è stato         zianti     in     cambio    di
                               quello di organizzare “La        “protezione”. Questi sono
                               biciclettata dei beni confi-     solo due esempi dell’arric-
          2A                   scati” che consisteva nella      chimento delle organizza-
                               visita dall’esterno agli im-     zioni mafiose. Quello più
                               mobili confiscati alle asso-     recente è costituito dalla
                               ciazioni criminali, raccon-      partecipazione delle stesse
                               tando la storia e fornendo       a concorsi per vincere gli
                               le informazioni sui proprie-     appalti pubblici. Queste
          2C
                               tari mafiosi.                    aziende hanno a capo un
                               Ovviamente questi immobi-        “prestanome”, una persona
                               li, dopo essere stati espro-     incensurata (“pulita”) che a
                               priati, sono stati donati alle   sua volta è “guidata” da un
L’incontro ha avuto inizio     associazioni di volontariato     boss mafioso.
con una breve presentazio-     che operavano sul territorio     Le tre classi hanno colto
ne dell’assessora e con        per il bene pubblico.            l’occasione per porre delle
l’introduzione alla tematica   “L’Italia”, ci racconta la       domande a Rosa Palone.
delle associazioni per de-     dott.ssa Palone, “è nota         Alcune di queste sono sta-
linquere, che nel tempo si     per la consistente presen-       te:
sono diffuse sempre più        za mafiosa, il che ovvia-
nel sud-ovest milanese.        mente rappresenta un lato        Ha mai assistito ad un
Una delle sue prime espe-      negativo, ma vi è anche un       omicidio commesso dalla
rienze con la mafia è avve-    risvolto positivo, ossia che     mafia?
nuta mentre si occupava di     proprio per questo l’Italia      “Non nel momento del de-

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NUMERO                                                                         PAROLE DIPagina
                                                                                         CARTA 2
A.S. 2021/2022
PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
litto, ma appena dopo l’o-        che se aveva provenienze         La modalità per spiegare la
micidio di un pregiudicato        mafiose, per tutta la sua        mafia, inoltre, varia in base
di 63 anni, vicino ad un          vita portò avanti la lotta al-   alla fascia d’età, ad esem-
parco di Buccinasco”.             la mafia. Purtroppo venne        pio ai bambini dovrà esse-
                                  ucciso dalla mafia nel           re spiegata in un modo più
Se sei figlio di un mafio-        1978.”                           appropriato a loro.
so, porterai avanti l’ere-        Abbiamo trovato molto in-
dità?                             teressante questo argo-          Articolo  realizzato da
“Molto spesso succede che         mento e abbiamo scoperto         Thomas A., Paolo K. e
l’eredità continui di padre       anche che la mafia non è         David M., 2B - Seconda-
in figlio, ma ricordiamo          solo un fenomeno del sud         ria
molti casi eccezionali, tra       Italia, ma si estende anche
cui Peppino Impastato: an-        al nord.

L’IMPORTANZA DELLA LEGALITÀ
Domenica 15 maggio, alle
ore 10:30, abbiamo parte-
cipato ad una “camminata
della legalità” organizzata
dal Comune di Corsico. Ci
siamo riuniti in via Fratelli
Rosselli, successivamente
ci siamo spostati fino ad
arrivare in via Cavour da-
vanti alla Fontana dell’in-
contro. In classe, insieme
alle professoresse, abbia-        ni della scuola primaria sia     canzone “Pensa” di Fabri-
mo stabilito i ruoli che          ragazzi delle medie e adul-      zio Moro.
avremmo dovuto coprire:           ti. Dopo essere giunti al        Questa iniziativa è stata
chi avrebbe letto temi e          punto d’incontro, siamo          realizzata per una ricorren-
poesie sulla legalità e chi       stati accolti dal saluto delle   za specifica: il trentennale
avrebbe allestito con questi      istituzioni e successiva-        della morte di Giovanni
pensieri gli alberelli di ulivo   mente abbiamo letto ciò          Falcone, giudice antimafia
donati alle scuole dal Co-        che avevamo realizzato in        ucciso nella strage di Ca-
mune. Vi era anche chi            classe. La partecipazione        paci.
reggeva i cartelloni realiz-      all’evento è stata molto         Ancora una volta l’intento
zati dal nostro istituto com-     sentita, anche da parte del-     era denunciare i crimini
prensivo.                         le altre scuole di Corsico.      della mafia e ricordare co-
Quando ci siamo ritrovati         Quindi, abbiamo letto le         loro che hanno sacrificato
davanti a scuola, nel luogo       nostre riflessioni sul tema      la propria vita per combat-
stabilito, non ce lo aspetta-     della legalità (alcune delle     terla, pur di garantire la
vamo, ma eravamo davve-           quali condividiamo qui sot-      giustizia.
ro tanti! C’erano sia bambi-      to) e abbiamo cantato la         Questa non è stata la sola

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PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
attività organizzata dalla       strato dei cartelloni su cui     mente arricchito     rispetto a
scuola per trattare la tema-     erano stampate delle pagi-       questa tematica.     Vi lascia-
tica: nel mese di maggio         ne di alcuni fumetti con gli     mo alla lettura      di alcune
abbiamo anche partecipato        avvenimenti più importanti       nostre riflessioni   sulla ma-
ad una breve uscita didatti-     della vita di coloro che         fia.
ca per visionare una mo-         hanno lottato contro la ma-
stra del fumetto al “Bem         fia. La loro storia e le loro    Articolo realizzato da Ja-
viver”, associazione cultu-      gesta sono state particolar-     copo L., Lara M. e Chri-
rale sul territorio di Corsi-    mente interessanti e i rac-      stian S., 3C - Secondaria
co. Ci hanno accolto dei         conti molto dettagliati.
volontari che ci hanno illu-     L’esperienza ci ha certa-

RIFLESSIONI SULLA MAFIA

La mafia a volte ci si chiede cosa sia. La mafia a volte è un nemico invisibile, imper-
cettibile; a volte si trova a cento passi da noi, ma a volte non riusciamo a capirlo.
Non bisognerebbe aver paura di parlare, andrebbe invece spiegata la mafia e ciò che
commette, andrebbe spiegata soprattutto ai ragazzi, sia ai più piccoli che ai più gran-
di. Il libro che abbiamo letto in classe spiega i riti di affiliazione alla mafia, gli atti ille-
gali che commette, quali sono le principali organizzazioni criminali e molto altro. Tutto
ciò che abbiamo affrontato a scuola sul tema fa riflettere molto.
La mafia è sbagliata, va sconfitta e per farlo bisogna farsi “sentire”, collaborare con la
giustizia, non cedere alle minacce e non farsi sottomettere da chi vuole il “pizzo”, ma
denunciare ciò alla polizia.
di Lara M., 3C - Secondaria

Volume 41, Numero 1
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                                                                                            CARTA 4
PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
Sicuramente nascere in una famiglia mafiosa non deve essere facile, soprattutto se
non sei d’accordo con le loro idee. È quello che è successo a Peppino Impastato. Se
fossi stato in lui, se fossi nato in una famiglia mafiosa, avrei provato a farli ragionare,
mi sarei battuto come ha fatto Peppino per far capire, almeno ai miei familiari, che non
avrebbero dovuto farlo, che è sbagliato.
Però, per agire come ha fatto Peppino, per mettersi contro la mafia, ci vuole molto più
del coraggio. Non so se avrei avuto lo stesso coraggio, ma so che ho la sua stessa
idea: la mafia deve sparire!
Se fossi in una famiglia succube della mafia, mi sentirei accerchiato e difeso da perso-
ne che non vorrei avere vicino, avrei paura di cosa potrebbero farmi. Nella mafia en-
trano persone che vogliono solo soldi e che non hanno un cuore, uccidono senza pie-
tà.
Il problema è che se entri non ne esci più, perché far cambiare idea a un mafioso non
è facile, o forse c’è qualche speranza?
                                                         di Jacopo L., 3C - Secondaria

                                                      La mafia finge di renderti invincibi-
                                                      le ed è in grado di fare ogni cosa.
                                                      Ma poi inizia a ritorcersi contro di
                                                      te ammazzandoti piano piano. È
                                                      come la morfina o qualsiasi altra
                                                      sostanza oppioide. Quando l’effet-
                                                      to è attivo, ti senti un dio invincibi-
                                                      le. Poi, quando l'effetto svanisce,
                                                      ti senti vulnerabile e senti di aver-
                                                      ne ancora bisogno. La mafia usa i
suoi affiliati come pedine che poi butta via. Quando ne entri a far parte, il tuo destino è
segnato per sempre. Penso che la mafia sia un tumore della società e dell ’umanità. È
un mostro che agisce nelle tenebre di cui non sappiamo nulla. Chi prova a sfidarla
perde la vita, perché la mafia uccide le persone, anche poveri innocenti, senza scru-
poli. La mafia non si fa problemi a spararti un bossolo dritto in mezzo agli occhi. Non
si fa problemi a sciogliere un povero pargolo solo perché è figlio di un agente delle
forze dell’ordine. Non si fa problemi a far saltare in aria un ’autovettura con all’interno
un poliziotto o un giudice. E la cosa che più alimenta la mafia è la paura e l ’omertà. La
mafia si nutre e si potenzia grazie alla nostra paura, al menefreghismo e all ’omertà.
Pensiamo sempre che basti starne fuori per essere salvi, ma non è così. Per debellare
la mafia e sradicare una volta per tutte questo tumore, bisogna informare le persone.
Per esempio attraverso i libri, come “La mafia spiegata ai ragazzi”, oppure attraverso
le testimonianze e i racconti. Dobbiamo aiutare specialmente i bambini. Le nuove ge-
nerazioni devono capire che la mafia è ingiusta e rivoltante. Dobbiamo impedire ai gio-
vani di commettere gli stessi errori che hanno commesso i nostri antenati in passato.
Solo così potremo sconfiggere la mafia.
                                                       di Christian S., 3C - Secondaria

Pagina 5                                                                      PAROLE DI CARTA
PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
La guerra scoppiata in Ucraina ci turba e rende spettatori
  impotenti. Quali sono i tuoi pensieri a riguardo? Quali le tue
 paure? Se tu avessi la possibilità di suggerire ai paesi coinvolti
             cosa fare, quali suggerimenti daresti?

Io ritengo che la situazione
in Ucraina sia molto grave.
La guerra è scoppiata il 25
febbraio 2022, e tuttora
continua, a causa dell’inva-
sione dell’esercito russo.
“La storia si studia per non
commettere gli stessi errori
del passato”, questa frase
mi piace molto e cerco di
tenerla bene a mente, ma
penso che, se fosse così,
non si dovrebbero più com-
mettere gli stessi errori. Al-   profughi, costretti a lascia-   tissime vittime, insomma
lora perché Putin sta bom-       re la propria terra per poi     tanta gente che ha soffer-
bardando l’Ucraina, rovi-        arrivare in un altro paese      to, soffre e che continuerà
nando la tranquillità di         del quale non conoscono la      a soffrire.
quelle persone? Non ha           lingua, non dev'essere fa-      Se io avessi la possibilità
senso. Mi chiedo anche se,       cile!                           di dare un consiglio, direi a
prima di attaccare, lui ab-      Le mie paure più grandi so-     Putin di smetterla con que-
bia anche solo minimamen-        no che scoppi la terza          ste continue minacce e di
te pensato alle sofferenze       guerra mondiale, che si ar-     fermare la guerra, che non
che avrebbe causato alla         rivi alle armi nucleari, ed     porta a nulla di buono, se
popolazione. Secondo me          io dovrò tornare a El Salva-    non alla sofferenza e ad
no, se ci avesse veramente       dor; inoltre temo che Putin     inutili spargimenti di san-
pensato, non l’avrebbe fat-      riesca, Dio non voglia, ad      gue ovunque. E di arren-
to, perché, in fondo, quello     uccidere Zelensky e a vin-      dersi, sì, gli suggerirei
che sta facendo è causa di       cere questa guerra, ma in-      questo e di pagare per le
sofferenza per donne, uo-        tanto ci saranno state tan-     sofferenze che ha causato,
mini e bambini, alcuni dei
quali lasciano l’Ucraina
sotto le bombe, senza i lo-
ro genitori.
Non voglio nemmeno im-
maginare come si sentano i

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                                                                                  TitoloDI
                                                                                         notiziario
                                                                                           CARTA
PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
che non sono neanche po-        dare tutto il mio sostegno     questo sono molto felice,
che. Per me sarebbe anco-       morale e fare le mie con-      perché potrò aiutare un
ra in tempo per fare la co-     doglianze a chi perde i pro-   bambino che si trova in dif-
sa giusta.                      pri cari.                      ficoltà.
Io vorrei davvero aiutare       Ma se potrò aiutare anche
tutte quelle persone coin-      solo una persona, lo farò          Articolo realizzato da
volte ma, a differenza dei      volentieri; molto probabil-               Alessia M., 2B
politici che possono intera-    mente, la mia famiglia                        Secondaria
gire e prendere decisioni,      prenderà un minore ucrai-
io non posso fare altro che     no in affidamento, e per

In occasione della Giornata della Memoria gli alunni della classe
3A (Secondaria) hanno letto l ’intervista comparata alla senatrice
  Liliana Segre e a Patrick Zaki sul giornale “La Lettura”; dopo
 aver analizzato l’articolo e riflettuto sulle loro parole, sono nate
queste lettere che gli alunni hanno immaginato di scrivere ai due
                             intervistati.
Cara Liliana Segre,             che, dopo tutto quello è ac-   L’indifferenza va combattu-
Le scrivo dopo aver letto       caduto, continuano a nega-     ta; le persone che prendo-
un articolo con una sua in-     re l'esistenza della Shoah     no alla leggera questa
tervista insieme a Patrick      e dei suoi orrori. L’anno      giornata, non capendone
Zaki. Voglio innanzitutto       scorso insieme alla nostra     l’importanza, o che si vol-
manifestarle la mia stima e     insegnante abbiamo letto       tano dall’altra parte davanti
la mia ammirazione. Non         alcuni passi del suo libro     alle discriminazioni presen-
oso immaginare l’inferno        “Ho scelto la vita”, che mi    ti ancora oggi dovrebbero
che ha vissuto e il dolore      hanno colpito molto.           riflettere e capire che ne-
che prova nel ricordare         Ho tredici anni, la stessa     gare la storia è molto peri-
quei terribili momenti che      età che aveva lei quando è     coloso per tutti.
sono ancora così vivi nella     stata deportata ad Ausch-      Le sono vicina, come tanti
sua memoria. Condivido          witz, era così giovane e ha    milioni di persone, perché
tutte le sue opinioni riguar-   avuto la forza e la capacità   sono in tantissimi quelli
do questa giornata molto        di “guardare il cielo, anzi-   che scelgono di ricordare
importante, che non deve        ché la terra” come lei stes-   ogni giorno.
essere assolutamente di-        sa ha affermato. Condivido
menticata.                      pienamente il suo pensiero
Per me lei è una fonte di       sulla necessità di ricordare   La saluto con molto affetto,
profonda ispirazione; anco-     questi eventi non solo oggi,   Naike B.
ra non riesco a capacitarmi     ma sempre, affinché la sto-
che ci siano delle persone      ria non si ripeta mai più.

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PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
Ciao Patrick,
 durante la Giornata della Memoria, a scuola, ho letto la tua intervista
 con la senatrice Liliana Segre e sono rimasta molto colpita dal modo in
 cui hai raccontato la tua esperienza, dal tuo coraggio, dalla tua tenacia
 e determinazione, ma soprattutto dal fatto che hai affermato di aver
 colto un'occasione di crescita personale dalla terribile vicenda che hai
 vissuto.
 Quello che ti è accaduto ha dimostrato quanto al giorno d ’oggi la possi-
 bilità di esprimere la propria opinione non sia ancora un diritto rispetta-
 to ovunque. Per me e per molti ragazzi sei un esempio da seguire; an-
 che grazie a te mi impegnerò a far sentire la mia voce e nel mio piccolo
 aiuterò, affinché ingiustizie del genere non avvengano più. Non dimen-
 ticherò mai la sua storia, perché so che l’indifferenza e l’ignoranza non
 fanno che favorire questi terribili eventi e cercherò di convincere tutti i
 miei conoscenti, soprattutto i miei coetanei, ad inseguire i loro ideali
 con la consapevolezza che ognuno di noi può aiutare il Mondo.

 Ti saluto con molto affetto,
 Sofia F.

     Giornata della memoria

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                                                                           notiziario
                                                                             CARTA
PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
HO CURA DI TE: programmazione della scuola
           dell’Infanzia Munari
Abbiamo intervistato l’inse-
gnante Cristina Garzella
che insegna da trentadue
anni alla scuola dell'Infan-
zia. Il suo percorso lavora-
tivo le ha permesso di ve-
dere molte realtà scolasti-
che finché non è arrivata
alla scuola Salma dove la-
vora attualmente. Con que-
sta intervista abbiamo avu-
to occasione di parlare del-
la programmazione didatti-
ca che ha ideato con la
collaborazione di alcune
sue colleghe.
La programmazione didatti-     lavoro. Si tratta più che al-     programmazione di que-
ca è un documento che          tro di un’area progettuale        st’anno si intitola “Ho cura
viene ideato a giugno e di-    in base alla quale ogni do-       di te” e parte dalla lettura
scusso a settembre e serve     cente articola le attività, in    dell’omonimo albo illustrato
a dare le linee generali a     base all’osservazione e al-       e dall’ascolto della canzo-
partire dalla quale ogni do-   la risposta della classe. Si      ne “Custodi del mondo”.
cente costruisce il proprio    tiene conto, infatti, dell'in-    La scelta di usare libri di
                               teresse e dei bisogni dei         qualità, come gli albi, è im-
                               bambini in modo che l’atti-       portante perché, accostan-
                               vità non sia solo un'esecu-       do alle parole le immagini,
                               zione di un compito, ma           aiuta la comprensione del
                               un’occasione di esperienza        testo, suggerisce ad ogni
                               e apprendimento. Conside-         lettura significati sempre
                               rata l’età dei bambini, si        più profondi, stimola l’im-
                               propongono infatti espe-          maginazione e la fantasia
                               rienze manuali e giocose          dei bambini e permette loro
                               che permettano la parteci-        di esprimere la loro indivi-
                               pazione di tutti i fanciulli, e   dualità.    La       canzone
                               che siano adatte alle diver-      “Custodi del mondo”, inve-
                               se fasce di età, dato che         ce, ha come protagonisti
                               ogni classe è di bi-età. La       bambini con grandi sogni

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                                                                                  TitoloDI
                                                                                         notiziario
                                                                                           CARTA
PAROLE DI CARTA GIORNALINO SCOLASTICO DELL'I.C. BUONARROTI
che cercano di guidare gli        Questa intervista ha susci-
adulti ai valori profondi e       tato in noi riflessioni im-       Articolo realizzato da
alla custodia del mondo:          portanti anche sul valore                    Luca D. B.,
c’è quindi un ribaltamento        della fiducia da cui parte                   Miriam N. e
dei ruoli che mostra quanto       un progetto educativo che                Jessica V. 1D,
i bambini possano inse-           mette al centro i bambini                    Secondaria
gnare valori importanti che       come protagonisti della lo-
rendano il mondo migliore.        ro crescita.

    LA PHILOSOPHY FOR CHILDREN ALLA SCUOLA
                   PRIMARIA
Nell’ambito della Philoso-
phy For Children, gli alunni
della classe IC primaria
“Salma” hanno affrontato
due temi interessanti, quel-
lo della Giornata della Me-
moria, attraverso la storia
di Otto, e quella dei calzini
spaiati, con la storia di Pe-
dro. Abbiamo richiesto loro
un’intervista e, insieme alla
maestra Rosa Bertino, han-
no risposto alle nostre do-
mande.

Cos’è la Philosophy for
Children?
La Philosophy for Children
è la strada da percorrere
per avviarsi al dialogo.
Molto spesso i bambini,
quando arrivano alla prima-
ria, si sentono insicuri e
quindi temono di prendere
la parola. Bisogna far loro
capire che si deve interve-
nire senza aver paura del
giudizio altrui. La Philoso-
phy ci apre agli altri; il giu-
                                  esprimere le proprie idee     Molto spesso dopo una let-
dizio degli altri non può
                                  perché le mie valgono         tura di un libro o la visione
bloccarci e ognuno deve
                                  quanto quelle degli altri.    di un video sono tanti gli

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                                                                                        notiziario
                                                                                          CARTA
interrogativi che ci vengo-
no in mente e sono tante le
domande che ci dovremmo
fare.

Quale modalità didattica
ha usato per coinvolgere
dei bambini così piccoli
in questi temi?
Siamo partiti dalla visione
di un filmato che parla del-
la storia di Otto e poi un
altro, quello di Pedro, che
riguarda la giornata dei
calzini spaiati. Da questi
video poi abbiamo cercato
di trattare l’argomento. Le
storie sono state racconta-
te comunque più volte in
classe.
Bambini, vi è piaciuta la
storia di Otto?
La storia di Otto ci è pia-
ciuta tanto anche se non a
tutti, ma noi accettiamo tut-
te le risposte.

Com’era la vita di Oscar
e David prima che David         appreso da questa sto-         gliamo   loro lo stesso be-
partisse?                       ria?                           ne.
La vita di Oscar e David        Da questa storia abbiamo
prima che David partisse        appreso che dobbiamo es-       La giornata dei calzini
era tranquilla.                 sere sempre amici e l’ami-     spaiati si celebra il primo
                                cizia non può mai finire.      venerdì di febbraio e
Come      termina    questo                                    vuole lanciarci un mes-
racconto?                       È giusto avere un com-         saggio per farci capire
Il racconto termina con Da-     portamento diverso con         che    non    siamo tutti
vid e Oscar che si ritrova-     persone di altre religio-      uguali e la diversità si
no. Erano diventati anziani     ni?                            deve considerare vantag-
ma erano ancora amici. Ec-      Con le persone che prati-      giosa. Siamo tutti diffe-
co perché l’amicizia è bella    cano un’altra religione non    renti e, per ricordarlo, in
e dura per sempre.              bisogna avere un compor-       quella giornata si devono
                                tamento differente perché li   indossare due calzini di-
Quali insegnamenti avete        vediamo diversi ma noi vo-     versi.

Volume 11
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                                                                                     Pagina
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Che cosa ne pensate del-       lato molto di questo argo-     do ci si dovrebbe aiutare a
la giornata dei calzini        mento.                         vicenda.
spaiati?
I calzini rappresentano la     Avete realizzato un bel        Grazie per la condivisio-
diversità come ci è stato      cartellone con una fila-       ne delle vostre esperien-
dimostrato dalla storia di     strocca che recita “La di-     ze e per averci rilasciato
Pedro. La diversità è una      versità è una grande ric-      le vostre riflessioni.
grande ricchezza.              chezza”. Noi pensiamo
                               che, se fossimo tutti          Intervista realizzata da
Voi indossate calzini di-      uguali, il mondo sarebbe       Chiara P., Cinzia L. e
versi in questa giornata?      noioso. Lo pensate an-         Hazem El S., 1B - Secon-
Quest’anno non abbiamo         che voi?                       daria
messo i calzini spaiati, ma    Anche secondo noi sareb-
in compenso abbiamo par-       be noioso e in questo mon-

PROGETTO ERASMUS
Italy hosted Bulgaria, Fran-   from 21st to 24th February.    we talked about ourselves:
ce and Spain.                  On the first day we had an     we introduced ourselves
Our Erasmus project fini-      opening ceremony presen-       with our name and our
shed in February.              ting our school with a short   hobbies and the other kids
The Erasmus project con-       powerpoint.                    did the same. To make a
sists of mobility in a coun-   After that, we talked about    funniest activity, we played
try abroad, but for the Co-    our city by making known       a game called “Guess
vid-19 pandemic we did it      some particularly famous       Who”: this game consists
only online and it lasted      meeting places and then        precisely of describing our-
                                                              selves through photos and
                                                              trying to match the studen-
                                                              ts’ names to their hobbies.
                                                              During the second day we
                                                              talked about the local di-
                                                              shes of the countries and
                                                              the Italian team proposed
                                                              three recipes: chocolate
                                                              salami, pasta carbonara
                                                              and Milanese rice. After
                                                              watching these videos, we
                                                              exchanged ideas and opi-
                                                              nions with the other teams
                                                              about these recipes and
                                                              later we watched some vi-
                                                              deos about their local reci-
                                                              pes.

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                                                                               TitoloDI
                                                                                      notiziario
                                                                                        CARTA
On the third day we carried
out activities concerning
the “Unplugged Day”: a day
in the autumn when we did
not use technology.
To remember this event,
we did an activity which
consisted of writing an
acronym on a platform pro-
vided    to    us   by    the
teachers.
When students finished
writing    their    acronym,
teams from the other coun-      ting it, the other countries    it was a really nice and in-
tries had to guess the          exhibited     their    videos   teresting experience and
words that made up this         about the local activities.     we hope the students in
acronym.                        After that we all played a      our school will be able to
During the fourth and last      game called “kahoot”: this      take part in other projects
day, we had some really         game is like a normal quiz      like this one: good luck!
nice activities.                with questions, there are       Bye
We exhibited a meeting          four answers and you have
place in Corsico called         to click on the right one
“Buon     Mercato”:    “Buon    among four possible an-         Articolo  realizzato   da
Mercato” is an organization     swers.                          Adriana G., Manuel F.,
in our city that collectively   The last thing we did du-       Sara C. e Sofia D’E., 3B -
takes care of bringing and      ring this day was to make a     Secondaria
consuming products that         “mentimeter”     using    the
follow the rules of biodiver-   words that reminded us of
sity.                           this Erasmus experience.
When we finished presen-        Even if we couldn’t travel,

CORSA CAMPESTRE
Il giorno 12 aprile, come       uguale per le prime, le se-     miati con una medaglia,
ogni anno, si è svolta la       conde e le terze, è stato       per ogni categoria, i primi
corsa campestre alla scuo-      tracciato dal professore Al-    sei arrivati. I primi a partire
la media Buonarroti. Si         berto Marabini, che ha          sono stati i ragazzi e le ra-
tratta di una competizione      ideato curve e slalom tra       gazze di prima media, che
tra gli alunni delle diverse    gli alberi per raggiungere      si sono recati, accompa-
classi, che consiste nel        la lunghezza di 1 km. La        gnati dai loro professori, al
percorrere     1000    metri    partecipazione delle classi     parco della Resistenza alle
all’interno del parco della     è avvenuta in modo sca-         ore 10.00. Le classi, prima
Resistenza. Il percorso,        glionato e sono stati pre-      di correre, hanno effettuato

Volume 13
Pagina  1, Numero 1                                                            PAROLE DI
                                                                                       Pagina
                                                                                         CARTA13
una corsa di riscaldamen-
to. Sono partite le ragazze,
tra le quali ha vinto Fatou
C., alunna della classe 1B,
seguita sul podio da Gior-
gia A. e Iris g, rispettiva-
mente al secondo e terzo
posto. Tra i ragazzi ha
trionfato Gioele L. della
classe 1D, mentre al se-
condo e terzo posto si so-
no classificati Tomàs D. 1B
e Derio C. 1C. La gara ha
                                stata una tripletta da parte    civile di Corsico ed il pron-
riunito molti ragazzi di
                                della classe 2B, che si è       to soccorso ci hanno aiuta-
classi diverse ed è stata
                                aggiudicata il primo posto      to a gestire la situazione,
un’occasione per socializ-
                                con David M., mentre con        che fortunatamente non è
zare all’aria aperta senza il
                                Fredrico G. e con Lorenzo       degenerata. Ringraziamo il
fastidio delle mascherine.
                                B. il secondo e il terzo po-    professor    Marabini     per
Purtroppo ci sono stati de-
                                sto.                            averci dato l’occasione di
gli imprevisti: alcune ra-
                                Nella categoria femminile       fare questa esperienza e
gazze, forse perché non
                                delle classi terze, sono sa-    tutti gli alunni che hanno
allenate a prove di resi-
                                lite sul podio nell’ordine      gareggiato mettendosi in
stenza, si sono sentite po-
                                Margherita M. di 3C, Tecla      gioco e in competizione in
co bene; fortunatamente,
                                S. di 3A e Sofia P. di 3A,      un clima positivo e diver-
non si è trattato per nessu-
                                mentre tra i ragazzi si sono    tente. Ci vediamo l’anno
na di qualcosa di troppo
                                distinti in velocità Marco      prossimo con la prossima
grave, ma si è diffuso co-
                                W. di 3A, Jacopo L. di 3C e     edizione della corsa cam-
munque tra loro un po’
                                Manuel F. di 3B.                pestre! See you soon - :)
spavento.
                                In conclusione la gara è
Per le classi seconde, ha
                                stata divertente, ci siamo      Articolo scritto da Fran-
vinto nella categoria fem-
                                confrontati con altri ragazzi   cesco B. Derio C., Viola
minile Gabriella L. D. L.
                                in modo agonistico e con        M. della classe 1C.
della classe 2B, seguita da
                                molto rispetto. Sicuramente
Sofia M. 2C e Zoe F. 2A.
                                non tutto è andato come
Tra i maschi di seconda c’è
                                doveva, ma la protezione

Pagina 14                                                                     PAROLE
                                                                                 TitoloDI
                                                                                        notiziario
                                                                                          CARTA
CLASSI PRIME

                         FEMMINILE

MASCHILE
CLASSI SECONDE

                      FEMMINILE
Volume 15
Pagina  1, Numero 1         PAROLE DI
                                    Pagina
                                      CARTA15
CLASSI TERZE

Pagina 16      PAROLE
                  TitoloDI
                         notiziario
                           CARTA
IMPRESSIONI E INTERVISTE
Io sono una ragazza della
2°C e questo tipo di espe-
rienza così entusiasmante
l’ho vissuta per la prima
volta con la corsa campe-
stre. Quando sono arrivata
al parco ci hanno fatto in-
dossare dei cartellini con
su scritto il nostro nome,
cognome e classe per far
sì che, quando avessimo
raggiunto il traguardo, il
professore ci riconoscesse
per poi verificare la posi-     pevolezza di avercela mes-      dei danni in generale dovu-
zione in classifica. Delle      sa tutta.                       ti allo stare fermi davanti
classi seconde hanno ga-        Interviste:                     ad un computer senza fare
reggiato prima le ragazze       Ho voluto intervistare un       attività fisica. Ma posso di-
(e, devo ammettere, all’ini-    alunno di 2°B (Filippo D.) e    re che, nonostante ciò, è
zio avevo un po’ di ansia,      il prof Alberto Marabini        stata comunque un’espe-
anche quando prima di co-       chiedendo loro come aves-       rienza favorevole per tutti,
minciare la gara abbiamo        sero vissuto questa gara..      per dare a ognuno l’occa-
fatto degli esercizi per ri-    Filippo D.: “Ero consape-       sione di muoversi e di met-
scaldarci). Dopo il via del     vole del fatto che non sarei    tersi in gioco. La scuola ha
prof, ho iniziato a correre     arrivato tra i primi posti,     come compito di far cono-
non troppo velocemente          comunque durante la corsa       scere gli sport a tutti! Ho
per non sprecare subito le      mi sono impegnato molto,        visto che diversi alunni
mie energie, ma dal secon-      nonostante io non riuscissi     hanno svolto una buona
do giro in poi ho aumentato     a respirare bene per il raf-    prova nella corsa e potreb-
la velocità. Da lì ho rallen-   freddore. Quando hanno          bero diventare dei futuri
tato il mio passo un paio di    gareggiato le ragazze sa-       talenti. Ovviamente, il ta-
volte per respirare un po’,     pevo che dopo sarebbe           lento va coltivato. Alla fine
ma ho cercato di riprender-     toccato a noi ragazzi, ave-     posso affermare che sono
mi in fretta per ricominciare   vo un po’ di ansia ma mi        soddisfatto e spero che il
a correre. Dopo la gara         sentivo molto carico. È sta-    prossimo anno ci sia più
avevo giustamente il fiato-     ta una bella esperienza         libertà d’azione!”
ne, ma non è durato molto,      perché tutti gli alunni han-
fortunatamente! A me piac-      no avuto modo di incontrar-
ciono queste esperienze         si e di testare la loro velo-   Articolo realizzato da Ali-
dove ci si mette in gioco,      cità”.                          sea T., 2C - Secondaria
perché per me è anche una       Alberto Marabini: “Ho no-
questione di fierezza nei       tato che la didattica a di-
propri confronti e di consa-    stanza purtroppo ha creato

Volume 17
Pagina  1, Numero 1                                                           PAROLE DI
                                                                                      Pagina
                                                                                        CARTA17
CAMPIONATI STUDENTESCHI
I campionati studenteschi        che avrebbero dovuto ga-         casione di partecipare ai
si sono svolti il giorno         reggiare si dedicavano ad        campionati       studenteschi
21/04/2022 per le classi         un breve riscaldamento.          non l'avevo mai vissuta,
seconde      e    terze,    il   Piano piano assistevo allo       però devo dire che mi è
22/04/2022 per le prime.         svolgimento della gara di        piaciuta! C'erano persone
Alcuni alunni della scuola       tutti i miei compagni. Alcu-     che non conoscevo, ma
si sono diretti al centro        ne gare avvenivano in con-       che erano molto forti negli
sportivo di Cinisello Balsa-     temporanea, quindi giravo        sport che praticavano, ma
mo per svolgere le gare,         dappertutto… Avvertivo un        sono comunque fiero di
hanno fatto gareggiare se-       po’ di tensione tra tutti pri-   me. Ho partecipato ai 600
paratamente ragazzi e ra-        ma della partenza, avevo         metri, al salto in lungo e
gazze. Prima dei campio-         ansia per loro! Ho visto         alla staffetta. Nei 600 metri
nati, alcuni si sono sotto-      qualcuno che non è riuscito      sono arrivato 3°, ovvia-
posti ad una prova al cen-       a superare la sua gara e         mente avevo un po' d'ansia
tro sportivo Cereda per de-      quindi ci è rimasto male,        da prestazione prima di co-
terminare chi dovesse par-       ma l’importante è averci         minciare e durante la corsa
tecipare alle gare. I cam-       messo tutto l’impegno pos-       sono stato superato più
pionati studenteschi preve-      sibile e averci provato. Ov-     volte, ma alla fine ce l'ho
devano diverse discipline:       viamente ci sono stati an-       messa tutta (anche se ero
corsa ad ostacoli, salto in      che dei momenti di risate,       stanco) e sono riuscito a
alto, lancio del vortex, sal-    come quando per due volte        salire sul podio. Nel salto
to in lungo, staffetta, 1.000    alla staffetta delle ragazze     in lungo ho gareggiato le
metri e 80 metri. In tutto       hanno detto: “Ferme, fer-        semifinali e le finali, solo
hanno aderito 24 scuole e        me… non è partito il tem-        che ho fatto 3 nulli e mi so-
la nostra si è aggiudicata il    po!” Insomma, alla fine è        no sentito scoraggiato, ma
15⁰ posto i maschi e il 18⁰      stata una bella esperienza       dopo aver finito tutto ero
le femmine delle seconde e       anche per me che non ho          comunque fiero di me per-
terze, le prime sono arriva-     gareggiato, ero fiera dei        ché ce l'avevo messa tutta.
te settime.                      miei compagni anche se           Nella staffetta siamo arri-
Ci siamo recati a scuola         non erano saliti sul podio!      vati 7°!”
alle 7:45 e poi siamo anda-      Ho visto delle vere compe-       Emma J.: “Aver vissuto
ti con il pullman al centro      tizioni e devo dire che nes-     questa esperienza è stato
sportivo. Una volta giunti,      suno si è comportato in          ineguagliabile, in ogni mo-
ci siamo collocati sulle tri-    modo antisportivo nei con-       mento abbiamo esultato
bune e abbiamo aspettato         fronti degli altri!              per noi stessi e per i nostri
fino alla prima gara, la cor-    INTERVISTE                       compagni. Quando siamo
sa ad ostacoli. Io mi sono       Ho intervistato una ragazza      entrati l'orgoglio di essere
avvicinata al campo per          di 2A (Emma J.) e un ra-         lì aumentava. Appena un
realizzare delle foto e per      gazzo di 1B (Tomàs D. B.)        piede entrava in campo l'a-
osservare l’andamento dei        per conoscere anche i loro       drenalina saliva, mentre
campionati. Prima di qual-       punti di vista:                  l'ansia svaniva grazie agli
siasi competizione, coloro       Tomàs D. B.: "Questa oc-         incoraggiamenti di tutti.

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                                                                                   TitoloDI
                                                                                          notiziario
                                                                                            CARTA
Quando vedevo gareggiare
gli altri, temevo di non po-
tercela fare, ma continuavo
a ripetermi che invece po-
tevo. Comunque in ogni ca-
so è stata una bella espe-
rienza che vorrei ripetere.”

Articolo scritto da Alisea
T., 2C - Secondaria

                                Immagine in alto: Tommaso C. mentre effettua un salto in lungo

                                Immagine a sinistra: Davide M. durante la corsa ad ostacoli

IN VOLO… VERSO LA SCUOLA SECONDARIA!
INTERVISTA A ROSI PRATTICÒ
Il progetto Raccordo, inter-    za, il passaggio va reso più            ché, facendo parte dell’Isti-
no all’istituto, ha lo scopo    fluido possibile, perché                tuto a vari livelli, l’inse-
di rendere più semplice il      permette di creare un rap-              gnante comunica e colla-
passaggio degli alunni tra i    porto tra le varie scuole,              bora con i docenti e i vari
diversi ordini di studio. Se-   mettendo al centro il bam-              organi dell’Istituto per se-
condo la maestra Rosi, che      bino nel suo percorso di                guire e accompagnare lo
abbiamo intervistato, il va-    crescita e di apprendimen-              svolgimento dei progetti.
lore di questo progetto         to.                                     Abbiamo cercato quindi di
all’interno di un istituto      La maestra Rosi della                   capire quali siano le mate-
comprensivo è molto gran-       scuola Salma è coinvolta in             rie coinvolte nel progetto,
de. Il primo ciclo di istru-    queste attività per vari mo-            ma ci ha spiegato che alla
zione è infatti il percorso     tivi: innanzitutto perché è             scuola primaria non c’è
più lungo del ciclo scolasti-   l’insegnante di una quinta              una vera e propria distin-
co in quanto si va dai 3 an-    della scuola primaria e, di             zione tra le materie, quindi
ni, quando si entra alla        conseguenza, i suoi alunni              il progetto prevede il coin-
scuola dell’infanzia, fino ai   sono coloro che devono ef-              volgimento di tutti i docenti
14, quando si esce dalla        fettuare il passaggio tra or-           delle diverse discipline.
secondaria; di conseguen-       dini di studio; inoltre, per-           Il passaggio alla seconda-

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                                                                                                 TitoloDI
                                                                                                        notiziario
                                                                                                          CARTA
ria, infatti, parte da un per-
corso psicologico che ac-
                                                                 I VOSTRI FIGLI
compagna i ragazzini, gui-
                                                        I vostri figli non sono figli vostri.
dandoli al cambiamento. È
                                         Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa.
necessario tranquillizzarli                     Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi.
riguardo al mondo della se-                      E sebbene stiano con voi, non vi appartengono.
condaria, organizzando va-               Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri.
ri incontri con gli insegnan-                          Perché essi hanno i propri pensieri.
ti o gli alunni delle medie:               Potete offrire dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime.
questo confronto permette                        Perché le loro anime abitano la casa del domani,
loro di capire come funzio-                   che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni.
na la scuola che andranno                            Potete sforzarvi di essere simili a loro,
a frequentare e a ridurre la                          ma non cercare di renderli simili a voi.

paura dell’ignoto che li por-                Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.
                                          Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi,
ta a immaginare un mondo
                                                                   sono scoccati.
“spaventoso e difficile”.
                                        L’Arciere vede il bersaglio sul percorso dell’infinito, e con la Sua
Si è pensato, proprio per
                                         forza vi piega affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.
agevolare il passaggio, di
                                               Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell’Arciere.
svolgere attività che possa-
                                        Poiché così come ama la freccia che scocca, così Egli ama anche
no aiutare i ragazzi durante                                  l’arco che rimane saldo.
l’inizio della prima media,                                        Khalil Gibran
in modo che possano
“presentarsi alla scuola”
nella migliore maniera pos-
sibile.
Lo stesso discorso vale per
tutte le classi di passaggio,     espressa nella poesia “I                 questo passaggio i bambi-
infatti, anche i bambini di 5     vostri figli” di Gibran: la fa-          ni: in loro prevale la curio-
anni sono coinvolti in attivi-    miglia, come la scuola, ten-             sità di entrare in questo
tà che li guidino per rende-      de l’arco dei propri figli               nuovo mondo e di diventa-
re meno faticoso possibile        verso il sentiero infinito               re più autonomi, ma c’è an-
il passaggio alla scuola pri-     della vita e loro, come frec-            che la paura di non riuscire
maria.                            ce, volano veloce e lonta-               a legare con i loro futuri
Abbiamo domandato alla            no. I ragazzi, infatti, cre-             professori. Le maestre, in-
maestra anche cosa si pro-        scono e spiccano il loro vo-             vece, sperano che i bambi-
vi a lasciar andare i propri      lo iniziando una nuova av-               ni si portino dietro la con-
ragazzi verso la scuola se-       ventura con un nuovo grup-               sapevolezza di dover stu-
condaria. Lei ci ha risposto      po di amici e di insegnanti.             diare per poter costruire il
che si prova un po’ di ma-        Come per loro, inoltre, an-              proprio futuro e avere la
linconia, ma che prevale          che per le insegnanti inizia             possibilità di fare scelte
l’orgoglio perché li ha visti     una nuova avventura, con                 consapevoli nella vita; so-
crescere e adesso li vedrà        altri bambini.                           prattutto, ci ha colpito la
spiccare il volo, come nella      La maestra Rosi ci ha spie-              speranza delle maestre
metafora           dell’arciere   gato anche come vivono                   perché si portino dietro il

Volume 20
Pagina  1, Numero 1                                                                              PAROLE DI
                                                                                                         Pagina
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desiderio di approfondire.       modo da passare spensie-         lo che ci portiamo con noi
Da questa sua speranza è         ratamente i tre anni della       nel nostro nuovo viaggio
nata una riflessione condi-      scuola secondaria, proprio       verso le scuole superiori,
visa sul percorso che an-        come è stato per noi che         consapevoli     di  essere
che noi ragazzi di terza         nel gruppo abbiamo cerca-        pronti per spiccare nuova-
della secondaria stiamo          to di essere sempre solidali     mente il volo.
per compiere. La maestra         gli uni con gli altri per non
Rosi ci ha suggerito di di-      creare problemi alle altre       Intervista fatta da
vertirci a scuola e di parte-    persone della classe. Inol-      Martina I. e Lorenzo P. di
cipare alla vita scolastica,     tre, in questi tre anni ab-      3A - Secondaria
cercando di fare nuove           biamo imparato che lo stu-
amicizie in un contesto co-      dio è più facile se si sta at-
munque diverso, senza            tenti in classe. Questo ba-      Articolo scritto da
aver paura di essere             gaglio maturato nel nostro       Sofia P. e Lorenzo P. di
esclusi. In risposta abbia-      percorso scolastico è quel-      3A - Secondaria
mo colto l’occasione per         lo che consegniamo ai
dare noi dei consigli ai         bambini pronti a prendere il
bambini che arriveranno          nostro posto nelle aule del-
alla scuola secondaria il        la Buonarroti, perché ab-
prossimo anno.                   biano gli strumenti per af-
Secondo noi, è importante        frontare i tre anni della se-
fare gruppo con gli altri, in    condaria, ma è anche quel-

PROGETTO ORTO
Abbiamo      intervistato   la
classe IV A di Battisti sul
“Progetto orto” che coinvol-
ge l’intero istituto dal 2016
anche se per 2 anni è stato
interrotto a causa del Co-
vid. In quel periodo si sono
presi cura dell’orto i signori
Janni e Massimo che quoti-
dianamente si occupano da
sempre di annaffiarlo.
Il progetto è nato con lo
scopo di migliorare il lega-
me tra i bambini e la natura
e imparare il ciclo naturale     ficate per le fasce d’età dei    zia a preparare il terreno, a
delle stagioni attraverso        bambini e seguono i perio-       fine autunno c’è la raccolta
l’osservazione e l’esperien-     di dell’anno: intorno a set-     delle foglie e la pulizia del
za. Le attività sono diversi-    tembre, per esempio, si ini-     vialetto, in seguito la semi-

Pagina 21                                                                       PAROLE
                                                                                   TitoloDI
                                                                                          notiziario
                                                                                            CARTA
na, il trapianto delle pianti-
ne e la raccolta dei primi
frutti. I bambini della IV A
raccontano, infatti, di aver
portato a casa prodotti co-
me per esempio i ravanelli
e il prezzemolo. Come ha
spiegato la maestra, que-
sto tipo di attività li ha aiu-
tati a sperimentare ciò che
avevano studiato durante
le ore di scienze e loro si
sono appassionati a tutte
le fasi del lavoro, come la
pulizia e la cura dello spa-
zio e la predisposizione
delle canne per il sostegno
delle piante.
Tra i vari prodotti i bambini
ci hanno spiegato che ven-
gono coltivate, soprattutto
erbe aromatiche, come er-
ba cipollina, rosmarino,
salvia, prezzemolo, alcuni
frutti come le fragole o ver-
dure come i fagiolini, ecc.
Ci ha molto colpito come la
descrizione di queste attivi-
tà sia diventata un’occasio-
ne per esprimere riflessioni
profonde sull’importanza di
preservare e prendersi cu-
                                  biente. Per noi è stato           daria Buonarroti, dove è
ra della natura se si vuole
                                  emozionante fare questa           stato accantonato per via
rispettarne la bellezza.
                                  intervista e confrontarci         della pandemia.
Secondo noi, questo pro-
                                  con gli sguardi intimiditi dei
getto orto sarebbe molto
                                  bambini, con la loro voglia
utile sin dall’infanzia e do-
                                  di raccontare le loro attività    Articolo   realizzato   da
vrebbe essere diffuso in
                                  e di riflettere con noi sull’a-   Diego L., Sofian M., Lau-
tutte le scuole, perché l’e-
                                  more per la natura. Ci sia-       ra R. di 1A - Secondaria
ducazione e il rispetto della
                                  mo molto appassionati all’i-
natura sono fondamentali
                                  dea di questo progetto e
per sviluppare valori più
                                  speriamo che possa riparti-
profondi come la sostenibi-
                                  re anche alla scuola secon-
lità e il rispetto dell’am-

Volume 22
Pagina  1, Numero 1                                                              PAROLE DI
                                                                                         Pagina
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PRENDIAMOCI CURA DEL NOSTRO GIARDINO
Ogni volta che la porta si apre l’odo-
re d’orgoglio si fa sentire…
Ricordo le mani sporche di terra
secca, il rastrello che frantuma le
foglie cadute dall’albero,
i nuovi germogli che fuoriescono
dalla terra e l’impegno che ognuno
ci ha messo per dar spazio alla ma-
gia della natura.
Emma J., 2A - Secondaria

Ci siamo sentiti felici, liberi, orgo-
gliosi, produttivi.
Abbiamo imparato ad aiutarci a vi-
cenda, a collaborare, a piantare le
piante.
Ci siamo presi cura del nostro giar-
dino: lo abbiamo reso pulito, unico,
magnifico, stupendo.
Un posto gradevole.
Il nostro motto:
“Prendiamoci cura della natura e del
pianeta, noi siamo il futuro!”
Elisa A., 2A - Secondaria                Questo giardino è stato importante,
                                         fin dal primo giorno in cui l’abbiamo visto è
                                         stato uno dei posti più rilassanti della scuola.
                                         Dopo averlo pulito abbiamo dato spazio alla
                                         primavera!
                                         Armando I., 2A - Secondaria

Volume 23
Pagina  1, Numero 1                                                        PAROLE DI
                                                                                   Pagina
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IL VIAGGIO DELLA SOLIDARIETÀ. INTERVISTA
                            A MARIA ROSARIA
Abbiamo avuto l’occasione
di intervistare Maria Rosa-
ria, una signora italiana
che ha intrapreso un viag-
gio verso la Polonia con lo
scopo umanitario di portare
beni ai profughi ucraini e
accompagnarne in Italia
alcuni.
Maria Rosaria è una donna
in pensione, che ha lavora-
to in un negozio di ottica e
che, negli ultimi anni, viag-
gia spesso per il mondo a
bordo del suo furgone per
partecipare a mostre cinofi-
le, avendo una vera pas-        no arrivati sabato mattina a     scaricare i furgoni. Maria
sione per i cani.               Medyka al confine tra Polo-      Rosaria ci ha raccontato di
Non le è sembrata dunque        nia e Ucraina. Ci ha colpito     aver preferito non entrare
un’impresa così impossibi-      sentire le parole di Maria       all’interno del campo dopo
le quella che le ha propo-      Rosaria che raccontava il        aver visto uscire i suoi col-
sto il suo amico Francesco,     suo viaggio come un’espe-        laboratori commossi e aver
con il quale condivide la       rienza tranquilla che, a suo     appreso le difficili condizio-
passione per le mostre ci-      avviso, non ha richiesto         ni in cui vivevano tutte
nofile. Insieme infatti sono    grande coraggio poiché i         quelle persone che improv-
partiti dal Salento con due     profughi erano fuori dal ter-    visamente si erano ritrova-
furgoni carichi di viveri di    ritorio ucraino, quindi la lo-   te senza una casa.
prima necessità e di abbi-      ro esperienza non è stata        Dopo questa prima tappa,
gliamento,     destinati   ai   un confronto con una situa-      ci ha raccontato di essersi
campi profughi allestiti in     zione di guerra. A colpire       spostata per incontrare
territorio polacco per i pro-   Maria Rosaria e i suoi com-      una signora con sua figlia
fughi ucraini. La partenza è    pagni sono state piuttosto       che era stata tutta la notte
avvenuta giovedì 3 marzo.       le condizioni in cui viveva-     in fila al freddo per uscire
I due, che si sono uniti ad     no le persone all’interno        dal confine.
una carovana di quindici        del campo profughi dove          Dei suoi racconti ci ha col-
furgoni lungo la strada, so-    hanno aspettato per poter        pito come le donne madri

Pagina 24                                                                       PAROLE
                                                                                   TitoloDI
                                                                                          notiziario
                                                                                            CARTA
ucraine abbiano cercato di      no una parte della loro vita,    ma le loro comunicazioni
mettere in salvo i loro figli   ma dall’altro era ormai          sono semplici e brevi, e le
e la descrizione degli zai-     chiaro tra loro che fosse        è difficile capire quello che
netti che portavano con lo-     necessario costruire una         provino veramente.
ro, all’interno dei quali cu-   nuova vita in un altro pae-      Ogni viaggio è una scoper-
stodivano tutta la loro vita.   se.                              ta che ci apre a qualcosa
Per Maria Rosaria non è         Di questa esperienza, che        di nuovo, che ci permette
stato difficile scegliere chi   a noi è sembrata straordi-       una crescita interiore e,
portare in Italia perché        naria, Maria Rosaria rac-        anche se la realtà vissuta
aveva già dei contatti che      conta di non aver fatto un       da questo viaggio non si è
le erano stati dati da per-     granché, ma di aver segui-       discostata dalle aspettative
sone di nazionalità ucraina     to il suo istinto che la spin-   realistiche di una donna
che conosceva in Italia.        geva a partire visto che era     adulta come Maria Rosa-
Ci ha raccontato che le         nelle condizioni di poterlo      ria, è nella commozione
condizioni     dei   profughi   fare; inoltre, ritiene che la    delle sue parole che abbia-
ucraini erano precarie più      solidarietà sia fatta di tanti   mo riconosciuto quello che
per le situazioni in cui si     piccoli gesti quotidiani e       l’ha colpita: un forte coin-
trovavano, dovendo stare        non solo di grandi imprese       volgimento emotivo che ha
seduti e dormire a terra o      e che si può fare tanto an-      segnato questa sua espe-
in brandine improvvisate        che facendo quello che può       rienza e la consapevolezza
che per la mancanza di ci-      sembrare poco.                   di essere fortunata ad ave-
bo, dato che i viveri erano     Ci ha raccontato, poi, dei       re un letto e un tetto dove
distribuiti per tutti grazie    profughi che hanno accom-        trovare riposo, aspetti che
agli aiuti e alle donazioni     pagnato in Italia, che stan-     noi spesso, e forse per for-
costanti.                       no bene: i ragazzi vanno a       tuna, siamo abituati a dare
Maria Rosaria ha condiviso      scuola, mentre gli adulti        per scontati.
con noi, inoltre, le sue ri-    stanno cercando lavoro.
flessioni sul significato che   Lei comunica con loro gra-       Articolo scritto da Bene-
aveva per i profughi ucraini    zie ad un’amica interprete
                                                                 detta O., Sara C, Riccar-
lasciare la propria terra,      che ha origini ucraine e al-
                                                                 do M., 2C - Secondaria
perché da un lato perdeva-      le applicazioni di Google,

Pagina 25                                                                      PAROLE
                                                                                  TitoloDI
                                                                                         notiziario
                                                                                           CARTA
UNA RIFLESSIONE SULLE MIGRAZIONI
La migrazione è lo sposta-       che si possano superare,         paese e andarono negli
mento di una o più persone       basta solo impegnarsi un         Stati Uniti, in Argentina e
da un paese all’altro. Le        po’.                             in Brasile per cercare lavo-
principali cause della mi-       Molte persone vedono la          ro.
grazione sono la guerra e        migrazione solamente dal         Secondo me, un modo per
la povertà, ma anche le          loro punto di vista, e non       risolvere il problema delle
forme di governo che non         dal punto di vista dell’immi-    migrazioni è cercare di fer-
garantiscono i diritti umani.    grato. Bisogna pensare che       mare le guerre. Infatti, la
Per esempio in alcuni pae-       loro cercano solamente di        maggior parte dei migranti
si le donne non possono          vivere una vita normale e        proviene da paesi in cui ci
andare a scuola, quando          non vanno negli altri paesi      sono questi conflitti. Per
l’istruzione dovrebbe esse-      per rubare il lavoro. Loro       aiutare le popolazioni po-
re un diritto. Le persone        hanno lo stesso diritto alla     vere, tutti i paesi più ricchi
che emigrano partono prin-       vita che abbiamo noi.            dovrebbero investire sulla
cipalmente dall’Africa e         L’Italia è un paese in cui       loro economia, per fare in
dall’Asia e vanno in Euro-       molte persone emigrano,          modo che tutti possano
pa, negli Stati Uniti e in       perché si trova vicino a         avere un lavoro. Come si è
Australia.                       paesi poveri, dai quali que-     visto con la crisi in Ucrai-
La migrazione viene spes-        sti individui se ne vogliono     na, la problematica della
so vista in modo negativo        andare. Alcuni italiani si       migrazione può essere ben
ma, in realtà, è molto im-       lamentano dei troppi immi-       gestita, se tutti i paesi col-
portante per la crescita         grati, ma anche loro sono        laborano. Se nessun paese
dell’economia. Infatti, i mi-    emigrati in passato. Infatti,    avesse aiutato l’Ucraina
granti fanno i lavori che le     nel secondo Ottocento ci fu      eccetto la Polonia, adesso
persone originarie del pae-      la “grande migrazione” nel-      lì ci sarebbero un sacco di
se ospitante tendono ad          la quale circa 19 milioni di     persone, e forse a un certo
evitare. Per esempio, il         italiani lasciarono il proprio   punto avrebbero smesso di
muratore, che è un lavoro
faticoso e pagato poco,
viene svolto più spesso da
extracomunitari che nativi.
Il razzismo può essere un
problema per la migrazio-
ne. Alcune persone fanno
fatica ad accettare gli usi, i
costumi e la religione degli
altri. Anche la lingua può
essere un problema, per-
ché rende difficile la comu-
nicazione. Io penso che
tutte queste barriere non
siano muri invalicabili, ma

Volume 26
Pagina  1, Numero 1                                                              PAROLE DI
                                                                                         Pagina
                                                                                           CARTA26
accogliere i profughi. Inve-    rassero non ci sarebbe il       qualunque persona in diffi-
ce adesso gli ucraini si tro-   problema dei troppi immi-       coltà.
vano in tutti i paesi euro-     grati.
                                                                         Margherita M. 3C,
pei, distribuiti abbastanza     Lo spirito con cui dovrem-
equamente. Se anche per i       mo     affrontare il tema                        Secondaria
migranti provenienti da altri   dell’immigrazione è quello
posti tutti i paesi collabo-    che ci porta ad aiutare

USCITA DIDATTICA ALLA CASA DI PETRARCA
                                                                zione e la cascina, la co-
                                                                siddetta grangia. Un sim-
                                                                bolo della casa è rappre-
                                                                sentato da due colonne,
                                                                costruite dopo il 1200, ma
                                                                originali, e realizzate da
                                                                alcuni confratelli il cui
                                                                stemma si ritrova nel capi-
                                                                tello, una croce con due F
                                                                che significano ‘’fratres fe-
                                                                cerunt'’ (i confratelli co-
                                                                struirono). L’esterno è un
                                                                misto tra arte gotica e ro-
                                                                manica, stili artistici preva-
                                                                lenti in quegli anni.
                                                                Petrarca cominciò a vivere
                                                                in questa cascina durante i
                                                                suoi anni di lavoro a Mila-
                                                                no, per conto dei Visconti,
                                                                che inizialmente proposero
                                                                al poeta un alloggio in cen-
                                                                tro, ma quest’ultimo, non
Dopo due anni di pande-         le Cave, Cascina Linterno.      riuscendo a lavorare, chie-
mia, finalmente è di nuovo      All’entrata ci hanno accolto    se di poter abitare più a
possibile organizzare delle     due signori che ci hanno        contatto con la natura, ver-
uscite didattiche. La nostra    raccontato la storia della      so le campagne.
scuola ne ha prevista una       casa sin dal 1200, quando i     La stanza nella quale ci
alla casa di Petrarca. Gio-     Templari la abitavano, ed       hanno accolto, all’interno
vedì 5 maggio alle 9:00 ab-     inizialmente si chiamava        della casa al primo piano,
biamo preso l’autobus 321       Infernum. Ci hanno spiega-      era una sala da pranzo do-
dal parco di via Resistenza     to che si trattava di un noto   ve originariamente Petrar-
e siamo scesi a Bisceglie,      ordine religioso cavallere-     ca invitava i suoi ospiti a
da lì siamo saliti sul 78 e     sco cristiano medievale e       mangiare. I muri, così co-
siamo arrivati al parco del-    che possedevano l’abita-        me il tetto e qualche altro

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                                                                                  TitoloDI
                                                                                         notiziario
                                                                                           CARTA
particolare, sono rimasti
quelli originari, fatta ecce-
zione per alcune opere di
ristrutturazione.      Prose-
guendo troviamo altre stan-
ze, tra cui il suo studio do-
ve è presente un lucerna-
rio, una nicchia nella quale
si attaccava una lucerna
per illuminare la stanza, si
può addirittura vedere il
segno che la stessa lucer-
na ha lasciato.

                                ‘’pezzo forte’’ della casa è    sto.
                                una parete del tutto origi-     È stata un’esperienza uni-
                                nale, decorata con alcuni       ca in un luogo che consi-
                                fiori (simbolo ricorrente ne-   gliamo di visitare più spes-
                                gli affreschi di questa casa    so,    meriterebbe      infatti
                                e delle altre in cui ha vis-    maggiore visibilità e mag-
                                suto l’autore) e tre corone,    giore afflusso di turisti, poi-
                                che rappresentano il suo        ché quello che hanno fatto
                                motto e il motto dell’asso-     i membri della CSA Onlus,
                                ciazione che si è presa cu-     per rendere possibile a tut-
                                ra di questa casa: “À bon       te le persone di poter visi-
                                droit’’, “a buon diritto”.      tare un posto che ha un
                                Prima di lasciare il posto      valore storico immenso, è
                                però, abbiamo visitato bre-     un lavoro magnifico.
                                vemente il parco delle Ca-
            Lucerna             ve, o parco Petrarca, più
                                precisamente la strada che
Successivamente, abbiamo        percorreva Francesco per        Articolo realizzato da An-
visitato la sua stanza da       trovare ispirazione. Era un     drea L., Christian I. e
letto, dove si possono ve-      luogo che adorava, infatti      Tommaso C. di 2A - Se-
dere due finestre del tutto     ritroviamo spesso la natura     condaria
originali, presenti sin da      come tematica al centro
quando viveva Petrarca, di      delle sue opere. Nelle let-
cui una di esse si affaccia     tere che scriveva ai suoi
sull’Oratorio dedicato a        amici raccontava spesso
Maria     Assunta.  Ma    il    della bellezza di questo po-

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                                                                                  TitoloDI
                                                                                         notiziario
                                                                                           CARTA
USCITA     DIDATTICA                                   ALLA               CENTRALE
DELL’ACQUA DI MILANO

                                                                   Disegno: Mattia C., 1B

Quest’anno noi studenti          e indipendenti, poi guar-      za dell’acqua, sono stati
delle classi prime della se-     dare al microscopio gli        raffigurati, in modo astrat-
condaria ci siamo recati al-     animali è stata un'espe-       to, pezzi di macchinari che
la Centrale dell’Acqua a         rienza unica, soprattutto      trasformano l’acqua sporca
Milano. Abbiamo raggiunto        quando ci hanno fatto in-      in potabile.
la destinazione con vari         dossare i visori per vedere      di Hazem El S., Cinzia L.
mezzi: autobus, metrò e          il ciclo dell’acqua. In que-                e Chiara P. , 1B
tram. Già durante il percor-     sto disegno, che vorrebbe                       Secondaria
so ci siamo sentiti più liberi   simboleggiare l’importan-

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                                                                                  TitoloDI
                                                                                         notiziario
                                                                                           CARTA
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