ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI 45 - SEMESTRALE DI - Facoltà Teologica dell'Italia ...
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ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI S E M E S T R A L E D I L E T T U R E a cura della F ACOLTÀ T EOLOGICA DELL' I TALIA S ETTENTRIONALE 45 Via dei Cavalieri del S. Sepolcro, 3 - 20121 Milano Tel. 02.86.31.81 - Fax 02.72.00.31.62 2015 www.teologiamilano.it - info@ftis.it
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 45/2015 SOMMARIO Orientamenti bibliografici n. 45 (Macchi Silvano) p. 3 PERSONAGGI DELL’A.T.: ABRAMO Donatella Scaiola p. 5 FILOSOFIA DELLA SCIENZA Paolo Musso p. 7 FEDE ED ESPERIENZA (SPIRITUALE) Giovanni Trabucco p. 14 POESIA ED ESPERIENZA SPIRITUALE Roberto Maier p. 23 IL TRATTATO SU DIO Giacomo Canobbio p. 27 CRISTOLOGIA Giovanni Cesare Pagazzi p. 33 SINODO PER LA FAMIGLIA: NODI TEOLOGICI Andrea Bozzolo p. 36 GESÙ CRISTO E IL “NUOVO UMANESIMO” Bruno Seveso p. 41 PEDAGOGIA ED EDUCAZIONE RELIGIOSA Giuseppe Mari p. 54 SOCIOLOGIA DELLA RELIGIONE Alessandro Beccati p. 57 NOVITÀ GLOSSA Macchi Silvano p. 61 1
I fascicoli arretrati di «Orientamenti Bibliografici» sono disponibili on-line all’indirizzo: www.teologiamilano.it In copertina: Veduta del chiostro grande della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale Il presente fascicolo è pubblicato con il sostegno dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 45/2015 ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI I l presente fascicolo di Orientamenti Biblio- grafici, in uscita a ridosso della pausa estiva, si presenta con diverse novità di rilievo. Accan- flessione critica sulla natura, le metodologie e le implicazioni culturali, politiche, morali, religio- se, ecc. delle diverse discipline scientifiche». La to alla ripresa di alcune voci tradizionali delle voce, puntuale, precisa e articolata si muove a discipline teologiche, vi sono infatti nuove voci procedere dalle opere classiche sull’argomento, che arricchiscono il complesso delle tematiche fino alle rassegne storiche e alle opere più teo- concernenti il discorso e la riflessione religiosa retiche. In una stagione nella quale “nasciamo a tutto campo. tutti scientifici”, piaccia o meno la cosa, la reli- Incominciamo con la prima voce, di sapore bi- gione è come obbligata a misurarsi con la men- blico, che punta l’attenzione su una figura capi- talità scientifica veicolata da questa disciplina. tale dell’Antico (come del Nuovo) Testamento: Anche la voce su Fede ed esperienza (spirituale) Abramo, nostro padre nella fede, secondo la mi- è in certo senso nuova, muovendosi sul crinale rabile pagina dell’apostolo Paolo (Rm 4,11-23). tra teologia fondamentale e teologia spirituale, Proprio Paolo sottolinea il primato di Abramo il cui nesso (o coincidenza?) è facilmente rinve- rispetto a Mosè. La figura di Mosè, associata a nibile. In particolare è sottolineata la figura di quella della Legge data sul Sinai, è per questo esperienza della fede; figura che fatica a trovare stesso motivo unita al regime di separazione un assetto teorico convincente e consensuale. che caratterizza i rapporti di Israele con tutti Ne fanno fede i molti contributi recensiti che ri- gli altri popoli della terra; la Legge, così come chiedono certo uno sforzo di lettura quanto al essa era intesa dal giudaismo, operava in effetti lessico molto tecnico e tuttavia fecondo di chia- come una specie di muro che separava i giudei rificazioni appaganti. dai gentili. La figura di Abramo, annessa invece Altra novità assoluta è la voce su Poesia ed espe- alla fede, è per ciò stesso riconosciuta da Paolo rienza spirituale. Che la poesia sia atto eminen- come la figura che realizza l’unità di tutti i po- temente spirituale e che la spiritualità si espri- poli della terra: in lui si diranno benedette tutte ma anche con modulazioni e movenze poetiche le nazioni della terra. Di questa figura centrale dovrebbe essere cosa nota, sia nella storia della vengono recensiti i più recenti contributi di ca- poesia (Dante e Petrarca, solo per fare due nomi rattere scientifico, spirituale, filosofico e di rap- sommi) che nella storia della spiritualità (basti porto con le altre religioni monoteistiche. pensare a S. Giovanni della Croce) e del sacro La voce di Filosofia della scienza costituisce in genere. Entrambe dicono ultimamente di Dio! invece una novità assoluta nella nostra infor- La rassegna muovendosi tra contributi classici mazione bibliografica. Come è noto, la Congre- sul tema e contributi più recenti propone un in- gazione per l’Educazione Cattolica con il suo telligente percorso nell’ambito dei rapporti tra Decreto di riforma degli studi ecclesiastici di fi- il “discorso” della teologia e la “parola” della losofia del 2011, ha rinforzato la presenza della poesia. Utile sia al teologo che voglia affacciar- filosofia nel piano degli studi delle Facoltà Teo si all’universo letterario uscendo dai ‘congela- logiche. Ne è testimonianza questa disciplina, ti e congelanti’ discorsi dogmatici, sia per tutti con la quale si indica comunemente «l’ambito coloro che vogliono scoprire l’affinità intrinseca della ricerca filosofica che ha per oggetto la ri- tra arte e teologia. 3
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI La quinta e sesta voce trattano di due temi fon- come dell’umano) e alla conseguente tristezza damentali della teologia: il mistero di Dio e dei tempi. Certo i due temi non debbono essere rispettivamente il mistero di Gesù Cristo. La- giustapposti: cura dell’umano e fede in Dio non sciando al lettore di inoltrarsi nella lettura della possono essere trattati separatamente. Dall’uno saggistica recensita basti qui ricordare la coale- dipende l’altro e viceversa. L’uno è la perfezione scenza dei due trattati. Per un verso “Dio nes- dell’altro e viceversa. Vale per la sfera ecclesia- suno l’ha mai visto” (Gv 1,18) tanto che la “ra- le come per la sfera civile e pubblica (almeno gione per cui il mondo non ci conosce è perché nelle sue voci più sensibili e meno superficiali). non ha conosciuto Dio” (1Gv 3,1) e per altro Questo è almeno l’auspicio anche per la prepa- verso “proprio il Figlio unigenito che è nel seno razione prossima al Convegno di Firenze. del Padre, lui lo ha rivelato” (Gv 1,18). La ri- Le ultime due voci tematiche rappresentano cerca incessante di Dio e del suo mistero è come anch’esse una novità della nostra raccolta bi- la condizione a priori per il riconoscimento del bliografica, in particolare la prima dedicata a Figlio e viceversa è attraverso l’accoglienza del Pedagogia ed educazione religiosa. La seconda Figlio che si conosce Dio (“Chi ha visto me ha tratta invece della Sociologia della religione. visto il Padre”, Gv 14,9). Quanto alla Pedagogia in rapporto alla edu- La settima voce riprende l’interesse mostrato di cazione religiosa non si può non notare nell’at- recente da queste pagine in vista del prossimo tuale pubblicistica la rimozione del ruolo della Sinodo generale dei Vescovi fissato per il 4-25 famiglia. A concorrere all’educazione religiosa ottobre 2015 a Roma su La vocazione e la mis- sono richiamati a vario titolo la cultura, la filo- sione della famiglia nella chiesa e nel mondo sofia, la psicologia, la chiesa, il senso, l’essere contemporaneo. Un’assemblea questa, alme- e così via. Contributi certo apprezzabili, ma che no tale è l’impressione, che si sta preparando richiederebbero un più radicale ripensamento cautamente all’evento senza aver bene in mente teoretico su cos’è educazione. Quanto alla So- cosa dire e cosa fare, anche a seguito del Sinodo ciologia i contributi segnalati convergono in straordinario che l’ha preceduto e che ha creato massima parte a mettere a punto come la lettura non poche divisioni. Nell’attesa, la voce Sinodo di secolarizzazione e di secolarismo non rende per la famiglia: nodi teologici offre spunti di ri- effettivamente giustizia alla permanenza del re- flessione e di discussione volti a pensare e istrui ligioso (o meglio del pluralismo religioso) e del re la questione. sacro nelle società contemporanee. Di cui è effi- Anche l’ottava voce riflette l’interesse e il ser- cace e plastica rappresentazione il fenomeno dei vizio che la teologia offre ad un altro appunta- nuovi movimenti religiosi nati nell’ambito della mento di rilievo, questa volta della chiesa ita- modernità. Fenomeno complesso che richiede liana. Ci riferiamo a Gesù Cristo e il “Nuovo di essere analizzato in tutti i suoi aspetti come Umanesimo” tema sul quale a Firenze dal 9 al tentato da molti ricercatori sociologi. 13 novembre 2015 si terrà il 5° Convegno Ec- Conclude il presente numero di Orientamenti clesiale Nazionale. La voce ricchissima di riferi- bibliografici la consueta rassegna delle ultime menti intra e extra ecclesiali riferisce dell’ampia novità pubblicate dalla casa editrice Glossa; e molteplice ricerca in atto per rapporto alla co- novità frutto della ricerca e dell’insegnamento siddetta “questione antropologica”. L’assunto è prodotto dalla Facoltà di Teologia di Milano e che dopo la “morte di Dio” (Etsi Deus non dare- dalle istituzioni culturali ad essa collegate. tur) oggi si assista e si vada incontro alla “mor- te dell’uomo” (Etsi homo non daretur). Condi- Don Silvano Macchi zioni queste che espongono ogni cosa al limite Segretario della Facoltà Teologica del naufragio e della liquidazione (del divino dell’Italia Settentrionale 4
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 45/2015 PERSONAGGI DELL’A.T.: ABRAMO L a figura di Abramo ha sempre suscitato gran- de interesse a livello teologico, esegetico, sto- rico e spirituale, come si può facilmente immagi- XLII Settimana Biblica Nazionale, che ogni due anni si celebra a Roma, presso il Pontificio Istituto Biblico, un evento di spicco per i biblisti italiani nare, data la rilevanza del personaggio. Gli studi (e non solo), che, data la coincidenza con l’anno recenti dedicati al patriarca sono pertanto nume- della fede, è stata dedicata al tema «Abramo tra rosi e differenziati nell’approccio che adottano: storia e fede». Il volume raccoglie venti contribu- accanto a contributi di carattere scientifico, se ne ti, preceduti da un’ampia Introduzione redatta dai trovano molti altri di taglio spirituale e/o di alta due curatori, A. Passaro e A. Pitta, che, partendo divulgazione. Va inoltre aggiunto che non tutto il da Genesi e arrivando fino alle prime tradizioni ciclo di Abramo (Gen 12,1–25,18), ma alcuni epi- cristiane, si sono sforzati di cogliere gli aspetti più sodi al suo interno (ad esempio, il racconto della rilevanti della figura di Abramo, “nostro padre vocazione del patriarca o quello culminante del nella fede”. Diversi ritratti di Abramo vengono cosiddetto sacrificio di Isacco) hanno maggior- presi in esame: narrativo, protologico, profetico, mente suscitato l’inte- sapienziale, sacerdota- resse degli autori. le, cultuale, aretalogico, Data la natura variegata escatologico e antropo- della letteratura dedicata logico. I differenti ritratti a questo personaggio, sono stati “schizzati” dai non perseguiremo l’o- vari autori utilizzando biettivo, per certi aspetti diverse metodologie di impossibile e forse an- analisi storico-esegeti- che non necessario, di che. Dalla lettura dei vari presentare tutto ciò che contributi raccolti nel è stato pubblicato negli volume, sembra di po- ultimi anni in lingua ita- ter dire che nell’Antico liana, ma abbiamo inve- Testamento e nella let- ce scelto di concentrare teratura giudaica, Abra- l’attenzione su alcuni testi a nostro avviso rappre- mo è un personaggio continuamente sottoposto sentativi di una tendenza, limitandoci ad indicar- a rielaborazioni diverse, che rendono il patriarca ne altri che appartengono al medesimo ambito. una figura molteplice, in grado di spiegare dina- miche religiose, sociali e teologiche complesse. 1. Testi di carattere scientifico Contrariamente a quello che generalmente si cre- de, dunque, Abramo non è una figura che si possa Cominciamo dal testo più recente e probabil- ridurre ad un solo ritratto, pur se fondamentale, mente più completo apparso in lingua italiana: come quello della fede o della fedeltà all’alleanza A. Passaro - A. Pitta (ed.), Abramo tra storia con Dio. Al contrario si tratta di un personaggio e fede. XLII Settimana Nazionale (Roma, 10-14 complesso, di un uomo di molteplici relazioni Settembre 2012), «Ricerche Storico Bibliche» che intesse sia con Dio che con gli uomini: Sara 1-2 (2014), pp. 471, € 60,00. Come si evince e Agar, Isacco e Ismaele, i suoi discendenti e gli dal sottotitolo, il volume raccoglie gli Atti della stranieri, e che dialoga anche con le prime comu- 5
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI nità cristiane. Abramo contro Ulisse. Un itinerario alla ricer Si tratta di un volume di carattere scientifico, che ca di Dio, Claudiana, Torino 20032, pp. 109, € richiede quindi un certo impegno, ma che consen- 10,00. L’autore confronta il viaggio di Abramo te di conoscere in maniera abbastanza esaustiva con quello di Ulisse, notando che mentre il primo (purtroppo manca, per ragioni contingenti, un ar- viaggia senza sapere dove ciò lo porterà, il secon- ticolo dedicato alla figura di Abramo nel Vangelo do invece viaggia per tornare a casa. Il viaggio di di Matteo) questa figura. Il testo si raccomanda Abramo, verso il quale l’autore propende, si con- anche per l’ampiezza di indicazioni bibliogra- figura come un percorso “di uscita dall’io verso fiche relative ai diversi aspetti affrontati nei vari l’altro”, senza sapere dove andare, spinto solo contributi. dalla consapevolezza di dover lasciare, coltivan- do comunque la consapevolezza che la salvezza 2. Contributi di natura spirituale non è “a casa”, ma “altrove”; essa non consiste dunque in un ritorno, ma in un’uscita. Sotto questa rubrica potrebbero essere menzio- J. Derrida, Abramo, l’altro, a cura di G. Leghis- nati numerosi testi, tra i quali noi prendiamo in sa - T. Silla, Cronopio, Napoli 2005, pp. 92, € considerazione solo un esempio: D. Candido, Le 10,00. Il volumetto presenta il testo della confe- sette obbedienze di Abramo, Edizioni San Paolo, renza di apertura, tenuta dallo stesso Derrida, ad Cinisello Balsamo (MI) 2009, pp. 77, € 8,00. In un convegno intitolato Judeites. Questions pour maniera agile, ma non banale, l’autore descrive Jacques Derrida, celebrato a Parigi dal 3 al 5 di- il cammino di obbedienza a Dio che Abramo ha cembre 2000. Il testo è impostato dall’inizio alla percorso. Candido utilizza una metodologia sin- fine su due registri: da una parte, la presenza di cronica, legge cioè il testo nella sua forma fina- un’identità inammissibile, dall’altra, la necessità le, servendosi però anche della sapienza ebraica di confrontarsi col proprio ebraismo, la propria contenuta nei racconti rabbinici. Nell’itinerario biografia, la propria storia. L’ampia introduzione proposto, l’autore esamina alcune tappe decisive redatta dai due curatori permette di contestualiz- nelle quali Abramo è chiamato ogni volta ad un zare il discorso sviluppato da Derrida, inserendo- nuovo atto di obbedienza: al padre, alla vocazio- lo anche nel suo percorso filosofico, e bio-biblio- ne, al paradosso, al negoziato, al dubbio, al dono, grafico. alla tomba, concludendo con alcune osservazioni in prospettiva attualizzante. 4. Abramo e le religioni monoteiste Altri testi simili, pur se non identici, naturalmente, sono: C.M. Martini, Abramo nostro padre nel Menzioniamo infine alcuni contributi dedicati la fede, Borla, Roma 20075, pp. 219, € 15,00; B. alle diverse rappresentazioni cui la figura di Abra- Costacurta, Abramo, Jaca Book, Milano 2001, mo viene sottoposta nelle tre religioni monotei- pp. 32, € 4,00; E. Jiménez Hernandez - J. Pons, ste. Questo ci pare essere infatti il filo che unifica Abramo il credente. Secondo la Scrittura e il Mi pubblicazioni che seguono approcci diversificati, drash, Chirico, Napoli 2007, pp. 272, € 11,00; sia esegetici, che filosofici che di natura teologica. A. Mello, Il Dio di Abramo. Riflessioni sulla Il noto esegeta J.-L. Ska, Abramo e i suoi ospiti. Genesi, Edizioni Terra Santa, Bari 2014, pp. 206, Il patriarca e i credenti nel Dio unico, EDB, Bo- € 16,90. logna 2003, pp. 160, € 15,00, presenta i diversi ritratti della figura di Abramo individuabili nelle 3. Interpretazioni filosofiche tre grandi religioni monoteiste, le quali si ispirano tutte all’Antico Testamento, ma poi elaborano in- Sotto questo titolo che può apparire improprio, terpretazioni diversificate del patriarca. Ad esem- menzioniamo due contributi: F. Gentiloni, pio, la tradizione ebraica rilegge Abramo per far 6
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 45/2015 fronte alle nuove sfide lanciate alla fede di Israele, ritrovare la speranza di una convivenza pacifica? mentre il Nuovo Testamento vede nel patriarca la Nel libro, scritto in maniera agile e pensato per un via aperta dall’annuncio del Vangelo che si rivol- pubblico ampio, l’autore affronta in sessanta bre- ge ad un mondo composto da ebrei e da gentili. vi capitoli queste e altre questioni, partendo dalla Infine l’Islam si autodefinisce, come è noto, la figura del patriarca Abramo. religione di Abramo. Analisi esegetica e dialogo Terminiamo infine questa panoramica con C. interreligioso si coniugano in questo libro, a parti- Monge, Stranieri con Dio. L’ospitalità nelle tra re dall’idea che sia importante riflettere sulla figu- dizioni dei tre monoteismi abramitici, Edizioni ra di Abramo per affrontare la domanda, quanto Terra Santa, Milano 2013, pp. 300, € 23,60. L’au- mai attuale, relativa alle possibilità di compren- tore affronta il tema sia in prospettiva teologica, sione e di scambio tra le tre fedi. che dal punto di vista dell’antropologia culturale. Un obiettivo analogo, affrontato però da un altro Il volume si articola in due parti: nella prima viene punto di vista, è perseguito anche da M. Giuliani, affrontato il tema dell’ospitalità nella tradizione Le tende di Abramo. Un’eredità comune, Il Mar- ebraica (biblica e rabbinica), nel mondo arabo e gine, Trento 2007, pp. 208, € 14,00. L’autore par- infine in quello cristiano. La seconda parte invece te infatti da alcuni interrogativi, tra i quali: quali è dedicata alla storia della ricezione e dell’inter- aspetti accomunano le tre grandi religioni, oltre ai pretazione del celebre testo di Gen 18, che ruota Dieci comandamenti, presenti anche nel Corano? appunto attorno al tema dell’ospitalità. Come si può interpretare l’eredità comune alle tre grandi religioni monoteiste? E soprattutto: come Prof.ssa Donatella Scaiola FILOSOFIA DELLA SCIENZA E ssendo la prima volta che si presenta questa voce su Orientamenti bibliografici, cercherò essenzialmente di fornire i punti di riferimento una posizione che ritengo condivisibile e capace di indicare linee di ricerca fruttuose e interessanti. Va inoltre precisato che in genere quando si parla indispensabili a chi si accosti per la prima volta di filosofia della scienza si fa riferimento soltanto alla disciplina, senza preoccuparmi troppo dell’at- alla disciplina specialistica così denominata, che tualità (a parte il fatto che di opere davvero signi- è nata nel 1922 con la fondazione del cosiddetto ficative ultimamente non ne sono uscite molte). Circolo di Vienna: qui mi adeguerò anch’io all’u- Anzitutto presenterò quindi alcuni “classici” che so (anche per ragioni di spazio) e dunque le mie chiunque deve conoscere, a prescindere da quan- indicazioni si riferiranno solo a questo arco tem- to le tesi in essi esposte siano o no condivisibili. porale. È tuttavia importante aver chiaro che la Quindi indicherò alcune delle non molte (anzi, riflessione filosofica sulla scienza è antica quan- decisamente poche) opere a carattere storico che to la scienza stessa e anzi è nata insieme ad essa, possono essere utili per consultazione ed even- soprattutto grazie alle riflessioni epistemologiche tualmente come manuali. Infine proverò a sugge- di Galileo Galilei, ed è poi proseguita ininterrotta- rire alcune opere teoretiche scelte tra quelle (ancor mente fino al Novecento, sia nelle riflessioni dei meno numerose delle precedenti) che presentano grandi scienziati che in quelle dei filosofi, che ne 7
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI parlavano nell’ambito della gnoseologia genera- costretti man mano che fatalmente emergevano le, della filosofia della natura o addirittura della le conseguenze delle contraddizioni presenti fin metafisica. Pertanto chiunque voglia riflettere se- dall’origine nel loro approccio, in parte a causa di riamente su questi temi non può accontentarsi di una spontanea evoluzione interna e in parte a cau- quanto detto negli ultimi cento anni (il che è uno sa delle critiche del loro più celebre oppositore, degli errori capitali della gran parte dell’epistemo- Karl Raimund Popper. logia contemporanea), ma deve anche studiare le E proprio di quest’ultimo è il secondo “classico” opere dei grandi del passato, e non solo quelle dei che non si può non leggere, ovvero K.R. Popper, filosofi, ma anche degli scienziati, prime fra tutte Logica della scoperta scientifica, Einaudi, To- quelle di Galileo e Einstein: comunque, anche se rino 2010, pp. XLVIII-50, € 29,00 (traduzione non ne parlerò direttamente, indicazioni dettaglia- peraltro imprecisa del titolo originale, Logik der te al riguardo si possono trovare nelle bibliografie Forschung, che in realtà significa Logica della di molte delle opere che andrò qui a suggerire. ricerca, giacché per Popper, propriamente parlan- do, non si dà mai vera scoperta), opera del 1934 1. Classici che ha segnato un vero punto di svolta nell’episte- mologia del Novecento, contribuendo in maniera Come detto, la moderna filosofia della scienza decisiva alla definitiva messa in crisi del neopo- nacque nel 1922 con la fondazione del Circolo di sitivismo. Nonostante la lunghezza, il vero corpo Vienna e la nascita del neopositivismo, detto an- dell’opera è costituito da poco più di un centinaio che positivismo logico o empirismo logico a cau- di pagine, il resto essendo composto da una serie sa del massiccio uso (e spesso abuso) della logica di appendici piuttosto eterogenee. Oltre che per la matematica da parte dei suoi esponenti, che tenta- sua rilevanza storica, la lettura diretta della Logica vano in tal modo di dare una patina di “scientifici- della scoperta si raccomanda in modo particolare tà” al loro materialismo in realtà piuttosto datato e paradossalmente per il fatto che tutti credono di privo di autentiche novità rispetto al vecchio em- sapere, almeno grosso modo, cosa dice, spesso pirismo humeano o comtiano. Proprio per questa illudendosi (purtroppo anche nel mondo cattoli- ragione, le loro opere da un lato hanno quasi sem- co) che rappresenti un accettabile punto di equili- pre un carattere iper-tecnico e dall’altro sono in brio tra gli eccessi opposti dello scientismo e del gran parte superate, dati i progressi compiuti dalla relativismo. Invece se la si legge con attenzione logica matematica nel corso di quasi un secolo. risulta del tutto evidente che in essa si sommano i Inoltre anche le opere a carattere introduttivo sono difetti di entrambi, giacché da un lato Popper con- in genere segnate da una forte pregiudiziale ideo divide con i neopositivisti la riduzione integrale logica che le rende scarsamente obiettive e in- della ragione alla logica e dall’altra il suo falsifi- trinsecamente “vecchie”: per questo è veramente cazionismo finisce per autoconfutarsi (come egli difficile trovare un testo dell’epoca che sia “leg- stesso sostanzialmente riconosce, anche se non lo gibile” anche per un non esperto e al contempo ammetterà mai apertamente), aprendo oggettiva- sufficientemente obiettivo. L’unico che a mio av- mente la strada, benché contro le sue intenzioni, viso presenta tali caratteristiche è J.R. Weinberg, alla svolta relativista degli anni Sessanta. Introduzione al positivismo logico, Einaudi, To- Su quest’ultima, che determina ancor oggi la tem- rino 1975, pp. 364, € 9,30, un testo pubblicato nel perie culturale della quasi totalità dell’epistemo- 1936, verso la fine della parabola ascendente del logia mondiale, consiglio di leggere innanzitutto neopositivismo, che oltre a riassumere in modo I. Lakatos - A. Musgrave (ed.), Critica e crescita completo e accessibile tutta la vicenda presenta della conoscenza, Feltrinelli, Milano 1976, pp. anche con grande onestà intellettuale la spietata 428 (esaurito, reperibile solo su Internet), notevo- autocritica a cui gli stessi neopositivisti si videro le anche per il fatto che è forse l’unica opera col- 8
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 45/2015 lettanea che possa essere considerata un “classi- ne sia sostanzialmente idealistica, pretendendo di co” della filosofia. Si tratta in effetti degli Atti del riassorbire integralmente l’aspetto sperimentale celeberrimo Colloquio internazionale di filosofia della scienza in quello teorico: cosa paradossale della scienza tenutosi nel 1965 al Bedford Colle- quanto inevitabile, se si vuole tener fermo che la ge di Londra, durante il quale avvenne la “resa dei verità è sempre e solo relativa a un paradigma e di conti” tra kuhniani e popperiani. Il libro tuttavia conseguenza la discussione razionale tra seguaci non ha solo un’importanza storica, ma anche teo di paradigmi diversi è impossibile. Nel Poscritto retica, giacché contiene due testi fondamentali: aggiunto alla ristampa del 1969 e da allora sem- La falsificazione e la metodologia dei program- pre pubblicato insieme all’opera originale si vede mi di ricerca scientifici (164-276), l’opera più inoltre come Kuhn abbia accolto gran parte delle celebre di Imre Lakatos, il più brillante allievo di osservazioni critiche della Masterman, ma non Popper, che tentò di salvare il falsificazionismo quella più importante, relativa all’idea analogica dalle obiezioni di quanti lo accusavano (a ragio- di ragione, che gli avrebbe consentito di tener ne) di non tener conto alcuno della storia della ferma gran parte della parte descrittiva della sua scienza, fornendone una versione “liberalizzata”, opera (che presenta diversi elementi di indubbio che però di fatto finì per convergere con le tesi interesse) risolvendo al tempo stesso il problema dei relativisti; e poi la “grande occasione manca- della comunicazione interparadigmatica ed evi- ta”, ovvero La natura di un paradigma (129-163) tando così di ridurre la scienza a un’impresa ulti- di Margaret Masterman, che dopo aver svolto mamente irrazionale: circostanza, questa, quanto un’accuratissima analisi del fondamentale con- mai significativa, perché dimostra come per lui cetto di paradigma nell’opera di Thomas Kuhn evidentemente questo non fosse affatto un inci- indicò anche l’accettazione di un’idea analogica dente di percorso o comunque un problema da di ragione come possibile via d’uscita dalle con- risolvere, bensì un punto qualificante e irrinuncia- traddizioni altrimenti insolubili in cui questi si era bile della sua filosofia. invischiato. Altra opera classicissima è W. Van Orman Qui- Il libro a cui si riferiva la Masterman era T.S. ne, Il problema del significato, Ubaldini, Roma Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche, 1966, pp. 176, € 8,26, in particolare il famosissi- Einaudi, Torino 2009, pp. 252, € 22,00 l’opera mo saggio Due dogmi dell’empirismo (20-44), in più celebre e influente del relativismo epistemolo- cui Quine, da molti ritenuto il più influente filo- gico contemporaneo, originariamente pubblicata sofo americano del Novecento, da un lato demo- nel 1962 e che da allora ha ampiamente debordato lisce (giustamente) la distinzione kantiana tra co- dal suo ambito originario, finendo per diventare noscenza a priori e a posteriori e quella positivista la base concettuale di tutto l’odierno relativismo tra termini osservativi e teorici (i due dogmi di cui culturale, a cui ha anche fornito il vocabolario, sopra), ma dall’altro utilizza tali risultati per so- grazie ad una fortunata terminologia coniata dallo stenere una visione assai simile a quella di Kuhn e stesso Kuhn: concetti come quelli di scienza nor- anzi perfino più estrema, giacché si spinge a nega- male, rivoluzione scientifica, paradigma, cambio re non solo la comparabilità di differenti schemi di paradigma, incommensurabilità e simili sono concettuali, ma addirittura (con sovrano sprezzo ormai entrati nell’uso comune e vengono utiliz- dell’esperienza, che attesta invece il contrario) la zati anche da molte persone che nemmeno sanno loro reciproca traducibilità. che Kuhn sia mai esistito. Qui se ne può vedere L’ultimo classico che suggerisco è P.K. Feyera- la genesi, ma soprattutto, come già per Popper, bend, Contro il metodo. Abbozzo di una teoria le conseguenze, che spesso vengono presentate anarchica della conoscenza, Feltrinelli, Milano in modo eccessivamente edulcorato, mentre qui 2013, pp. VIII-262, € 12,00 all’epoca un vero e si vede molto chiaramente come la sua posizio- proprio best-seller, in cui viene esposto per la pri- 9
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI ma volta in maniera sistematica (almeno fino al 14,00 manuale molto minuzioso e completo, sia punto in cui tale parola ha senso in Feyerabend) il dal punto di vista storico che bibliografico, che suo celebre anarchismo metodologico, che da un però presenta più di un difetto, giacché della filo- punto di vista oggettivo può esser visto (benché la sofia della scienza contemporanea considera solo sua genesi storica sia diversa) come un kuhniane- quella di impostazione analitica, ha una marcata simo senza scienza normale, per cui ciascuna sco- caratterizzazione in senso empirista e relativista, perta scientifica costituisce una rivoluzione e si talora è piuttosto superficiale e sbrigativo nei giu- crea il suo proprio paradigma, secondo il celebre dizi e infine è piuttosto datato, poiché arriva solo motto feyerabendiano «Anything goes» («Qual- al 1986. In ogni caso, fino a tale data e posto che siasi cosa va bene»), sicché tutta la scienza si con- non si cerchino giudizi particolarmente profondi verte in un’impresa irrazionale e sostanzialmente ma soltanto informazioni storiche e indicazioni opportunistica, in cui ciò che in un dato momento bibliografiche, è sicuramente uno strumento pre- storico viene considerato “verità scientifica” è ul- zioso, soprattutto per la completezza, dato che no- timamente determinato non dalla realtà attraverso mina moltissimi autori di secondo piano che non il verdetto sperimentale, bensì da chi detiene il po- vengono quasi mai presi in considerazione. tere. Bisognerebbe tuttavia aggiungere (cosa che Per andare oltre, e per un’interpretazione un po’ invece nessuno fa mai) che nella seconda metà più affidabile, consiglio P. Musso, Forme dell’e della sua vita Feyerabend cominciò a sostenere pistemologia contemporanea, Urbaniana Uni- che in realtà non aveva mai inteso essere un rela- versity Press, Città del Vaticano 2004, pp. 272, tivista e un irrazionalista e che la sua opera voleva € 14,00 e M. Buzzoni, Filosofia della scienza, invece mostrare che la scienza, che in se stessa La Scuola, Brescia 2008, pp. 352, € 26,00 due non è affatto irrazionale, appare tale se giudica- testi assai simili come impostazione di fondo (en- ta con i criteri del razionalismo, soprattutto (ma trambi gli autori sono allievi di Evandro Agazzi) non solo) di quello popperiano, concludendo che che si differenziano però per il taglio scelto. Il te- occorreva pertanto cercare una diversa idea di ra- sto di Musso è infatti più teoretico e meno com- gione, più ampia e flessibile di quella proposta dai pleto, intendendo presentare non tanto la storia razionalisti. Questo “secondo” Feyerebend, assai dell’epistemologia del Novecento in tutti i suoi meno celebre ma molto più interessante di quello aspetti, ma piuttosto il quadro generale della sua noto a tutti, comincia a prender forma con la pub- evoluzione concettuale, attraverso l’analisi di al- blicazione di Id., Addio alla ragione, Armando, cune figure paradigmatiche che esemplificano Roma 2004, pp. 336, € 19,00 e prosegue poi, con per l’appunto le diverse forme da essa assunte, alti e bassi quanto alla chiarezza e alla lucidità, ma prendendo in considerazione anche autori come sempre con intatta carica provocatoria, in diversi Bachelard, Fritjof Capra, l’epistemologia di ispi- saggi successivi, che gli interessati possono repe- razione tommasiana e, in fondo, lo stesso Agazzi rire nelle bibliografie delle opere a carattere stori- che per non essere di scuola analitica vengono co che andrò ora a presentare. tradizionalmente ignorati in questo tipo di sag- gi, a dispetto della loro oggettiva importanza. Il 2. Rassegne storiche testo inoltre propone come chiave interpretativa della paradossale vicenda dell’epistemologia con- Come già anticipato, non ci sono molte opere temporanea, che ha condotto in pochi decenni da sulla storia della filosofia della scienza: cionondi- un’esagerata esaltazione della scienza a una non meno, cercando bene è possibile trovare quanto meno esagerata sua svalutazione, l’idea di ragio- basta per orientarsi. Cominciamo dunque con il ne propria dei diversi autori, un approccio insolito classico D. Oldroyd, Storia della filosofia della e fortemente innovativo, dato che nella filosofia scienza, Il Saggiatore, Milano 2002, pp. 540, € moderna in generale e in quella della scienza in 10
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 45/2015 particolare si tende a dare per scontato che esista tà e ai quanti, Bollati Boringhieri, Torino 2011, una sola idea di ragione compatibile con la scien- pp. 279, € 12,00 che resta ancor oggi, a dispetto za, quella propria del razionalismo, mentre è vero dell’età (fu pubblicato nel 1938) la miglior storia esattamente il contrario. Buzzoni segue invece un della fisica in circolazione, tranne – ovviamente – approccio di tipo più marcatamente storico, che si che per quanto si riferisce gli sviluppi più recenti, traduce in una maggiore completezza, includendo che tuttavia, con l’unica eccezione della scienza anche le novità teoriche proposte negli ultimi anni del caos e della complessità, non sono molto inte- (peraltro piuttosto limitate e di fatto riducibili al ressanti per la filosofia, perché pur avendo portato cosiddetto “new experimentalism”, dato che l’e- un’enorme quantità di nuove scoperte non hanno pistemologia femminista, pur omaggiata di un in- aggiunto molto di nuovo dal punto di vista con- tero capitolo a sé, altro non è che l’ennesima for- cettuale. Ma a mio parere questo libro dovrebbe ma di relativismo sociologico in salsa politically essere una lettura obbligatoria per chiunque vo- correct). In compenso il testo risulta invece un po’ glia occuparsi di filosofia della scienza anche a meno incisivo dal punto di prescindere dal fatto che vista del giudizio teoreti- sia interessato alla fisica, co, anche se Buzzoni non per il modo sublime in rinuncia a evidenziare gli cui Einstein (che, pur con aspetti più criticabili degli tutto il rispetto per i meri- autori presentati, basando- tori sforzi del buon Infeld, si su un approccio che egli ne è il vero autore, come definisce kantiano, ma che dimostra lo stile inconfon- di Kant in realtà, come egli dibile con cui è scritto) ha stesso riconosce, mantiene saputo unire la profondità in buona sostanza soltanto alla semplicità, mostrando l’esigenza del trascenden- nella maniera più chiara tale e nulla più, finendo possibile come funziona spesso per ricordare assai più Aristotele e San il ragionamento scientifico e come la sua vera Tommaso che non il filosofo di Königsberg. natura sia molto diversa da come viene in genere Infine va segnalato N. Vassallo (ed.), Filosofie presentata dai filosofi (e anche da molti scienziati della scienza, Einaudi, Torino 2003, pp. XX-440, che si improvvisano filosofi). € 23,00 altra rassegna storica suddivisa però per Sempre nella stessa logica raccomando poi cal- aree tematiche (filosofia della biologia, dell’eco- damente M. Bersanelli - M. Gargantini (ed.), nomia, della fisica, ecc.), ciascuna con relativa Solo lo stupore conosce. L’avventura della ricer bibliografia ragionata, più un’altra generale posta ca scientifica, Rizzoli, Milano 2003, pp. XV-389, a fine volume. È certamente uno strumento molto € 10,00 antologia di passi scelti dei più grandi utile, soprattutto per la sua particolare impostazio- scienziati della storia suddivisi per aree temati- ne, anche se va segnalato che soffre di un certo che, molti dei quali costituiscono vere e proprie ri- pregiudizio scientista di fondo, che influisce non flessioni epistemologiche, ma anche quando non solo sui giudizi, ma a volte anche sulla scelta delle giungono a questo livello di approfondimento e opere consigliate, tendendo a penalizzare o addi- sistematicità ci permettono comunque di vedere rittura escludere gli autori meno “allineati”. come la scienza sia percepita dai suoi protagoni- Passando dal pensiero dei filosofi a quello degli sti, il che, oltre a rappresentare una preziosa fonte scienziati, anzitutto va ricordato lo storico A. Ein- di informazioni per qualsiasi seria riflessione in stein - L. Infeld, L’evoluzione della fisica. Svi materia, riserva anche molte sorprese rispetto al luppo delle idee dai concetti iniziali alla relativi modo in cui essa viene in genere presentata dagli 11
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI epistemologi e anche – ahimè – da certe opere di Comincio con un testo purtroppo esaurito da lun- divulgazione, spesso scritte da scienziati più sti- go tempo e oggi reperibile solo nelle biblioteche mati dai mass-media che non dai loro stessi col- (e anche qui con difficoltà), ma che non mi sento leghi. di tralasciare per la sua straordinaria importanza, Concludiamo con una preziosissima opera di con- sia storica che teoretica. Si tratta di E. Agazzi, sultazione, divenuta ormai un punto di riferimen- Introduzione ai problemi dell’assiomatica, Vita to imprescindibile per chiunque operi in questo e Pensiero, Milano 1961, pp. XV-262, che oltre campo, vale a dire il monumentale G. Tanzella- a rappresentare ancor oggi il miglior commento Nitti - A. Strumia (ed.), Dizionario interdisci al tanto celebre quanto perlopiù frainteso Teore- plinare di scienza e fede, Urbaniana University ma di Gödel (di cui ha fornito la prima traduzio- Press, Città del Vaticano 2002, pp. 2344 (2 voll.), ne italiana) mostra anche con estrema chiarezza € 170,00 che tra l’altro è anche collegato a un l’insufficienza dell’approccio logicista che dal attivissimo portale Internet (www.disf.org) dove neopositivismo in poi ha condizionato in maniera si possono trovare continui aggiornamenti e in- pesantissima tutta la riflessione epistemologica tegrazioni, insieme a moltissime utili notizie su mondiale. In particolare, Agazzi mostra qui con seminari, conferenze, congressi e simili. A dispet- grande chiarezza come la riduzione della ragione to del nome, che potrebbe far pensare a un taglio alla logica fallisce proprio e innanzitutto sul terre- esclusivamente teologico, si tratta di un’opera no della logica stessa, che, come risulta evidente ad alto contenuto filosofico, anche se con una da una corretta lettura dei risultati di Gödel, non costante attenzione alle tematiche metafisiche e può fare a meno di utilizzare anche l’aspetto in- teologiche, il che peraltro anche dal punto di vi- tenzionale-intuitivo della ragione, accanto a quel- sta del filosofo costituisce solo un arricchimento. lo logico-deduttivo. Vi sono contenute un centinaio di voci, curate dai In ogni caso una sintesi dell’intero pensiero agaz- migliori esperti del mondo, dedicate alle temati- ziano, in cui il tema dell’intenzionalità ha sempre che più importanti e ai personaggi principali sia un ruolo centrale, si può trovare in E. Agazzi, del mondo filosofico che di quello scientifico, cia- Scientific objectivity and its contexts, Springer, scuna con annessa bibliografia ragionata, per la Cham - Heidelberg - New York - Dordrecht - quale si è scelto in genere di privilegiare la qualità London 2014, pp. 400, € 139,09, di prossima sulla quantità: non vi si troverà dunque un elenco pubblicazione anche in traduzione italiana per completo delle opere relative (limite a cui peraltro Franco Angeli, frutto di ben trent’anni di lavoro in genere suppliscono le bibliografie contenute in e apparso proprio in occasione del suo ottante- molte delle opere consigliate), ma in compenso si simo compleanno. Si tratta di una vera e propria avrà un prezioso aiuto per orientarsi nel mare ma- “summa” del pensiero di uno dei più importanti gnum di pubblicazioni in circolazione, tra le quali filosofi del nostro tempo, dove vengono ripresi e quelle davvero utili per una riflessione seria sono aggiornati (benché, per forza di cose, in maniera purtroppo una piccola minoranza. più sintetica) tutti i suoi contributi più importanti, compresi quelli ormai introvabili, la cui importan- 3. Opere teoretiche za va molto al di là della sola filosofia della scien- za, spaziando dalla logica all’etica, dalla filosofia Infine passo a segnalare alcune opere teoretiche della natura a quella della religione, fino alla me- che, pur non godendo di grande fama, a causa del tafisica in senso stretto. Tuttavia più ancora che dominio quasi incontrastato dell’epistemologia di nella sua ampiezza l’interesse principale dell’ope- impostazione analitica, contengono giudizi a mio ra di Agazzi sta a mio avviso nella sua unitarietà, avviso molto più fondati e profondi e indicano per cui i diversi aspetti non sono mai giustapposti, una direzione molto più promettente. ma si sviluppano naturalmente e coerentemente 12
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 45/2015 l’uno dall’altro. larsi ostili anche alla scienza, come in effetti la Il tema dell’intenzionalità, qui interpretata in sen- storia è lì a dimostrare. so integralmente e dichiaratamente tommasiano In P. Musso, La scienza e l’idea di ragione. (che comunque non è poi molto lontano da quello Scienza, filosofia e religione da Galileo ai buchi agazziano), è centrale anche in G. Basti, Filoso neri e oltre, Mimesis, Milano - Udine 2011, pp. fia della natura e della scienza – 1: i fondamenti, 620, € 36,00 convergono in una sintesi originale Lateran University Press, Città del Vaticano 2001, molti dei motivi delle opere precedenti, in un am- pp. 526, € 30,00 del quale purtroppo manca an- bizioso tentativo di interpretazione globale non cora, a distanza di 14 anni, il seguito, più volte solo della scienza e della filosofia moderna, ma annunciato ma mai (fin qui) realizzato. Comun- della modernità in quanto tale. La chiave di lettura que anche così si tratta di un’opera ricchissima adottata è quella dell’idea di ragione già utilizza- di spunti (per certi versi addirittura troppo, visto ta in Forme dell’epistemologia contemporanea e che se c’è un rischio è quello di perdersi), in cui qui generalizzata. All’origine dei problemi tanto Basti rilegge l’intera storia della filosofia e della della filosofia della scienza contemporanea quan- scienza (pur concentrandosi essenzialmente su to, più in generale, della filosofia moderna e della quella dell’ultimo secolo) alla luce della teoria mentalità che essa ha generato c’è la frattura tra dei sistemi dinamici non lineari, nel cui campo ha ragione ed esperienza introdotta da Cartesio e di- lavorato per molti anni insieme al grande fisico ventata nel tempo il vero «dogma centrale della Tito Arecchi e che viene qui fatta convergere con modernità» per il quale «la ragione non può mai la teoria della conoscenza di San Tommaso per incontrare la verità dentro l’esperienza» (197- proporre una concezione della scienza come si- 198), l’unico punto che nessuno che si ritenga stema dinamico “aperto” che deve continuamente “moderno” accetta mai di mettere in discussione. modificarsi per adeguarsi alla realtà. Da questo punto di vista razionalismo e relativi- Altro testo fondamentale è S. Jáki, La strada del smo appaiono come due facce della stessa me- la scienza e le vie verso Dio, Jaca Book, Milano daglia: entrambi infatti condividono il dogma di 1994, pp. 496, € 25,31, in cui l’autore, monaco cui sopra, con la sola differenza che il razionalista benedettino, fisico, teologo, storico e filosofo pensa che la ragione possa arrivare alla verità a della scienza, rilegge in venti densi capitoli, cor- prescindere dall’esperienza mentre il relativista rispondenti ad altrettante conferenze tenute tra il no. Tale frattura tra ragione ed esperienza si tra- 1975 e il 1976 a Edimburgo come Gifford Lectu- duce in termini filosofici esattamente nel rifiuto res, la storia della civiltà occidentale dalla Grecia dell’aspetto intenzionale-intuitivo della ragione e antica fino ai giorni nostri secondo un’originale nella sua riduzione al solo aspetto logico-dedutti- quanto illuminante chiave di lettura: quella per cui vo, con il conseguente passaggio ad una concezio- il fattore decisivo per la nascita della scienza spe- ne della verità intesa come mera coerenza formale rimentale è stata la fede cristiana nella creazione, e quindi, ultimamente, come corrispondenza a re- che implica la credenza nella razionalità del mon- gole anziché alla realtà, mentre in termini sociali do ma anche nella sua contingenza, il che vanifica ed esistenziali tutto ciò si traduce nella crescente alla radice la pretesa greca di sviluppare la scienza tendenza a rifiutare il rischio e a voler regolamen- in maniera deduttiva, analogamente alla geome- tare tutto, cioè nel dominio della burocrazia, che tria, alla logica e alla metafisica, che possono in- rischia ormai di trasformarsi in un vero e proprio vece procedere così proprio perché si occupano di totalitarismo. La cosa più interessante, tuttavia, è aspetti della realtà non contingenti ma necessari. che tale idea di ragione chiusa su se stessa non è Ne segue che tutte le filosofie ostili all’idea di un affatto quella propria della scienza, il cui metodo, Dio creatore di natura personale, sia materialiste definito da Galileo e che Cartesio invece non solo che panteiste, finiscono inevitabilmente per rive- non ha mai capito, ma ha esplicitamente rifiutato, 13
ORIENTAMENTI BIBLIOGRAFICI è basato sulla stretta collaborazione tra l’esperien- ultimi anni nel panorama in verità piuttosto asfitti- za e la ragione, che è costitutivamente aperta alla co e ripetitivo dell’epistemologia contemporanea, realtà, all’imprevisto e al mistero, come dimostra del quale Buzzoni è uno dei maggiori esponenti, la storia della scienza. Per questo la scienza, se ma anche dei più severi critici. Infatti, come egli ben compresa, non solo non è affatto ostile alla mostra in modo tanto chiaro quanto documentato, fede, ma è anzi la sua migliore alleata, giacché questo movimento, nato con la lodevole intenzio- è l’unico ambito della cultura moderna che non ne di rimettere al centro l’aspetto sperimentale ha ancora ceduto alla “dittatura del relativismo” della scienza, incredibilmente quasi del tutto obli- e che difende ancora una corretta idea di ragio- terato dalla riflessione epistemologica contem- ne, perfino contro le personali convinzioni degli poranea, ha poi finito per ricadere nei medesimi scienziati, dato che essa è per così dire “incarnata” errori che intendeva combattere, ancora una volta nel suo stesso metodo. essenzialmente a causa dell’incapacità di conce- Infine, per chi volesse concentrarsi sull’attualità, pire in maniera corretta il rapporto tra ragione e segnalo M. Buzzoni, Esperimento ed esperi realtà, questione che Buzzoni affronta, come già mento mentale, Franco Angeli, Milano 2004, pp. accennato, in termini formalmente kantiani, ma 304, € 33,50, libro dedicato a un argomento cru- che nella sostanza ricordano assai più Aristotele e ciale e affascinante come quello dell’esperimento San Tommaso, nonché, ovviamente, Agazzi. mentale, ma presenta anche un confronto a tutto campo con il già citato “new experimentalism”, l’unica novità di un certo interesse comparsa negli Prof. Paolo Musso FEDE ED ESPERIENZA (SPIRITUALE) I l tema – cioè la categoria e la questione – dell’esperienza continua a fare problema, o, perlomeno, appare a qualcuno problematico, 2010, pp. 195, € 14,00. Al contrario, un altro autore che si occupa al- trettanto sistematicamente della cosa ritiene che anche o soprattutto nel suo utilizzo in teologia essa sia dirimente per chiarire ciò di cui si tratta e in specie da parte della teologia spirituale; an- nella realtà e nella disciplina della spiritualità: S. che recentemente, il testo di uno dei cultori della Ros García, Nel mezzo del cammino l’espe materia esprime al riguardo tutti i suoi dubbi e rienza di Dio, EDB, Bologna 2011, pp. 248, € le sue riserve o, almeno, mostra che la categoria 22,80. Il testo, diviso in tre primi capitoli mag- interviene a livelli semantici differenti, difficil- giormente teorici e tre successivi dedicati a fi- mente riconducibili ad un modello unitario che gure determinate, come quella di Teresa d’Avila ne sfrutti la specificità in ordine all’avanzamento e di Giovanni della Croce, trattate con singola- della riflessione circa lo statuto teorico e l’effetti- re competenza, sottolinea il carattere decisivo vità della spiritualità. Ci riferiamo a R. Zas Friz dell’esperienza, intesa come evento in cui si De Col, Teologia della vita cristiana. Contem scopre l’effettività di qualche cosa già presente plazione, vissuto teologale e trasformazione prima in forma nascosta e non ancora tematizza- interiore, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) ta, che acquista o rivela un significato nuovo ed 14
FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE - 45/2015 esibisce ora un senso compiuto. È evidente ed generale e insieme più generico dell’esistenza. esplicitato formalmente il debito con la prospet- Proprio tenendo conto di queste difficoltà e in- tiva rahneriana, così come l’intento di mostra- tendendo precisare pertinenza e limiti nell’uso re che l’esperienza spirituale rimane, seppure a della categoria, nel settembre 2013 a Padova i livelli e in forme differenti, accessibile a tutti e docenti di teologia spirituale della Facoltà Teo- quindi, almeno in linea di principio, universal- logica dell’Italia Settentrionale e della Facoltà mente argomentabile, anche nel contesto cultu- Teologica del Triveneto vi hanno consacrato rale e religioso contemporaneo. insieme il loro incontro annuale, facendone l’og- Questi due primi riferimenti, che rappresentano getto della comune riflessione, interrogando al nondimeno un buon ingresso per il lettore che riguardo un filosofo (Roberto Tommasi) e un voglia introdursi alla questione, ci servono so- teologo (Giovanni Trabucco). Gli intervenuti si lamente per indicare la problematicità e l’inde- ripromettono di pubblicare i lavori; per cui pos- terminatezza del riferimento all’esperienza, che siamo rimandare anche a quel testo, che si spera ciò nonostante rimane diffuso e che proprio così di prossima pubblicazione, per un inquadramen- concorre ad aggravarne il carattere spesso sola- to fondamentale del problema. mente allusivo; tanto che si potrebbe pensare che al termine esperienza, data la sua polisemicità e 1. Quando – come si deve fare anche in questa la sua curvatura, per un lato sperimentalista in breve rassegna bibliografica – ci si occupa dell’e- senso soggettivistico, ovvero, per un altro lato, sperienza per rapporto alla fede, alla spiritualità razionalista in direzione oggettivista, si potrebbe e alla teologia, si considera l’attitudine della ca- semplicemente preferire quello di esistenza; non tegoria a valere come capace di designare ciò di fosse che anche la categoria di esistenza apre più cui si tratta nella conoscenza e nella relazione problemi di quanti ne risolva se riferita all’effet- con Dio, cioè nella fede e in particolare nella mi- tività della fede, che è quanto si cerca di restitui stica, in rapporto al significato più generale o tra- re nel momento in cui ci si interroga sulla vita scendentale di ciò che si intende comunemente spirituale. con esperienza in un’epoca e una cultura come la In questo senso, stupisce, ma per un altro verso contemporanea, che assegna molta importanza non stupisce, che testi che si occupano esplicita- al “vissuto”, per un lato, e all’esperimento, per mente della fede, in prospettiva storico-teologi- un altro, quale criteri veritativi della conoscenza ca, come V. Di Pilato, Fede, Cittadella, Assisi dell’uomo. È la linea in cui si muove, per esem- 2012, pp. 148, € 11,80, o anche in un’ottica de- pio, l’articolo di P. Barrajón, The “experience” cisamente pratica, che auspica un superamento of God, «Alpha Omega» 15 (2012) 189-211. della figura intellettualistica della fede in dire- L’approccio è spesso etnografico e/o religioni- zione del primato dell’agire e dell’attenzione alle stico, vagamente iscrivibile nell’ambito, peral- evidenze della coscienza e alle forme del vivere, tro molto indeterminato, della fenomenologia come G. Angelini, La fede. Una forma per la della religione: M.T. Moscato - R. Gatti - M. vita, Glossa, Milano 2014, pp. 297, € 25,00, ma Caputo, Crescere tra vecchi e nuovi dei. L’e anche saggi di teologia fondamentale, come B. sperienza religiosa in prospettiva multidiscipli Maggioni - E. Prato, Il Dio capovolto. La no nare, Armando, Roma 2012, pp. 352, € 25,00, vità cristiana: percorso di teologia fondamen in prospettiva multiculturale avanza la tesi che tale, Cittadella, Assisi 2014, pp. 318, € 22,80, solamente la considerazione e la comprensione non si occupino esplicitamente o affatto dell’e- di che cosa sia la religiosità in quanto tale possa sperienza e non vi dedichino una trattazione spe- consentire poi una comprensione adeguata an- cifica, al limite preferendovi, come nel caso di che delle religioni altre rispetto alla propria, a quest’ultimo (268-290), il tema e il lessico, più procedere – appunto – dal carattere esperienziale 15
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