Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.

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Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
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                                  Prossimità
                                         Alla ricerca di una
                                      medicina più vicina e
                                       pronta a rispondere
                                       alle esigenze, le più
                                         distanti e diverse.

         Il Pensiero
         Scientifico
         Editore
Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
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    In questo numero

                       4/5       La prossimità secondo Papa Francesco:
                                 MIGUEL GOTOR, GIANLUCA BICCINI                             8       Le tappe verso la sanità
                                                                                                    di prossimità: LA TIMELINE

                  Avvicinarsi al prossimo
               12/14             Dalle centrali operative alle aree remote:
                                 FRANCESCO ENRICHENS, FRANCESCO MONACO              16/17                Le reti oncologiche e i punti nascita:
                                                                                                         TIZIANA GAMUCCI, SERENA DONATI

         I mattoni per una sanità
                 26       La pianura di Marco Belpoliti:
                          CRISTINA DA ROLD                 28       Un’idea di periferia diversa:
                                                                    TOMMASO GIAGNI                    30        Prendersi cura della cronicità:
                                                                                                                VIVIANA RUGGIERI

                       I luoghi e la vicinanza
       34/35           I chiaroscuri della medicina digitale: ENRICO CAIANI,
                       GIAMPAOLO COLLECCHIA, RICCARDO DE GOBBI                 36/37           La telemedicina in pediatria e in psichiatria:
                                                                                               PAOLO BECHERUCCI, NORINA DI BLASIO

     Accorciare le distanze con
                        40      Cosa chiedono le associazioni dei pazienti:
                                 ANNALISA SCOPINARO, SILVIA TONOLO              42       Dalla contenzione alla vicinanza per comunicare:
                                                                                         PAOLO MILONE, NICOLÒ SAVERIO CENTEMERO

                Migliorare la relazione
Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
www.forward.recentiprogressi.it — forward #22                                                                                                 3

                                                                                             Avanti il prossimo
10   Vicinanza, ascolto, comunità:
     NERINA DIRINDIN

e ai bisogni
                                                                                             In questo nuovo numero di Forward ritroverete
                                                                                             alcuni temi che avevamo già cominciato ad
                                                                                             affrontare negli approfondimenti dedicati
                                                                                             a dove la medicina del futuro si collocava in
                                                                                             termini di tempi e spazi. Abbiamo approfittato
                                                                                             di quella che ormai è una cifra distintiva del
                                                                                             nostro gruppo di lavoro: immaginare futuri
                                                                                             interventi sanitari mescolando punti di vista
                                                                                             differenti in modo da offrire scenari che siano

20    La rivoluzione copernicana
      e il medico di base: FILIPPO ANELLI        22/23       L’infermiere e il farmacista:
                                                             LUISA SAIANI, PAOLO ZANINI
                                                                                             non troppo lontani dai pazienti né inutilmente
                                                                                             vicini.

di prossimità                                                                                In questo senso, l’esercizio necessario per
                                                                                             definire una posizione “prossima” alla medicina
                                                                                             del futuro l’abbiamo scoperta non solo nelle
                                                                                             innovazioni che permettono di portare la cura
                                                                                             più facilmente e velocemente a distanza.
                                                                                             Si tratta anche dello sforzo di ragionare con
                                                                                             gli occhi del destinatario finale e della scelta
                                                                                             di ascoltare i suoi bisogni di salute. I contenuti
                                                                                             della medicina di prossimità non possono essere

31    Territorio, rischi ambientali, disuguaglianze:
      CHIARA BADALONI, MATTEO RENZI
                                                                                             risolti solo con tecnicismi “tele-qualcosa”.
                                                                                             Altrimenti la costruzione di reti o di procedure

nel quotidiano
                                                                                             di intervento sanitario rischia di produrre
                                                                                             assistenza solo sulla carta. A prescindere dalla
                                                                                             volontà di facilitare l’accesso alle cure, il punto
                                                                                             di partenza dovrà essere necessariamente
                                                                                             l’ascolto. In pratica, non possiamo fidarci solo
                                                                                             delle nuove tecnologie per pensare di ridurre le
                                                                                             distanze da chi ha bisogno di una medicina più
                                                                                             vicina e pronta a rispondere alle esigenze,
                                                                                             le più distanti e diverse.

39   Best practice in emergenza: ANTONIO MASTROMATTEI,
     TIZIANA CHIRIACO, FRANCESCA DE DONATO
                                                                                             Ancora una volta le parole di Forward lanciano

il digitale
                                                                                             una sfida sui contenuti all’ultimo slogan del
                                                                                             momento. Sarà interessante verificare nel
                                                                                             prossimo futuro se “prossimità” è solo una
                                                                                             nuova parola chiave utile a riempire i titoli di
                                                                                             tante conferenze o avvierà effettivamente una
                                                                                             nuova stagione dove la medicina si apre ad una
                                                                                             nuova prospettiva.

                                                                                             Antonio Addis

44/45            La comunicazione più vicina ai cittadini:
                 ROBERTA VILLA, ANDREA CAPOCCI               46     Mai senza Speranza       Dipartimento di epidemiologia
                                                                                             Servizio sanitario regionale del Lazio,

con i cittadini
                                                                                             Asl Roma 1
Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
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I confini dell’umanità                                             Toccare gli estremi per tornare vicini

      I
          l prossimo è per definizione vicino, ma                               ne metta) oppure no? Insomma: dobbiamo fare di tutto per salvarli, il
          è spesso separato da noi da un confine.                               che significa mettere ulteriormente mano al portafoglio perché le po-
          Lei ha parlato di Papa Francesco come                                 litiche di intervento costano, oppure non ci conviene farlo perché più
      di un militante capace di trasformare i                                   muoiono e più diminuisce il numero di quanti, una volta sbarcati, ci
      confini in frontiere: ma come superare                                    ruberanno il lavoro e ridurranno la sicurezza delle nostre strade e dei
      questo limite?                                                            nostri figli? E se optiamo, legittimamente, per la seconda scelta, ma-
                                                                                gari senza ammetterlo a gran voce, ma soltanto voltandoci dall’altra
        Il confine è un limite che può trasformarsi                             parte, possiamo continuare a dirci cristiani o semplicemente umani?
    in una frontiera di scambio e di ricerca gra-            Intervista a       Soltanto rispondendo a queste domande in un modo o nell’altro e
    zie alla buona volontà degli uomini e dei go-          Miguel Gotor         adottando comportamenti di governo conseguenti, la politica può
    verni. Mi pare particolarmente significativo         Professore di storia   essere in grado di recuperare un senso e una capacità di azione.
                                                              moderna
    affrontare questo tema nelle ore della crisi         Università di Torino
    di Ceuta in cui viene utilizzato l’esercito per
    evitare lo sbarco dei migranti e un agente                                    Se il dialogo e il confronto sono strumenti non rinunciabili per
    della Guardia civil salva un neonato dalle                                    avvicinare il prossimo, che spazio ha il conflitto nella riflessione di
    onde del mare. Uno dei messaggi più potenti                                   Papa Francesco?
    del Vangelo è proprio questo: la parabola del
    compelli entrare ricorda anzitutto che esistono                                 Premesso che non sono un esperto né, ovviamente, un interprete
    i ricchi e i poveri. Non a caso il padrone di                               del pensiero di Papa Francesco, che, sulla scorta della lettura del bel
    casa ordina al suo servo di invitare gli ulti-                              libro del professor Massimo Borghesi, mi pare avere uno spessore teo-
    mi, “i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”,                           logico e delle implicazioni dottrinarie che sarebbe sbagliato sottova-
    ossia fuor di metafora che esiste una grande        L’ecatombe di           lutare, credo di avere compreso che per Bergoglio la realtà del conflitto
    questione sociale legata al tema della povertà                              non può essere rimossa, ma l’impegno deve essere quello di ricercare
    e al rapporto tra povertà e immigrazione nei
                                                        morti senza nome        sempre un’unità tra gli opposti. Si tratta di un
    cosiddetti “continenti della fame”, in partico-     e senza volto tra       pensiero forte, basato sulla consapevolezza
    lare l’Africa della fascia subsahariana. L’eca-                             della drammaticità della storia e della natu-
    tombe di morti senza nome e senza volto tra         le due sponde del       ra paradossale del cristianesimo, in cui il fi-
    le due sponde del Mediterraneo e nelle diver-       Mediterraneo è          glio di Dio è anche integralmente uomo, che
    se frontiere del mondo (per esempio, quella                                 muore nella disperata e creaturale consapevo-
    che separa il Messico dagli Stati Uniti) è una      una delle pagine        lezza di essere stato abbandonato dal Padre.
    delle pagine più feroci e rimosse del nostro                                    La sintesi finale spetterà a Dio, ma intan-
                                                        più feroci e rimosse
    tempo. D’altra parte, l’accoglienza illimitata                              to, nella vita di quaggiù, bisogna abbraccia-
    non è possibile e trova un limite nelle capaci-     del nostro tempo.       re un pensiero polare ottimistico, che cerca
    tà di integrazione degli stranieri.                                         di valorizzare gli elementi di unità e non
        Invece di riaccendere il dibattito sull’im-                             quelli di divisione. Questa dottrina dell’uni-
    migrazione, per spegnerlo subito dopo in                                    tà degli opposti si trova già negli scritti del
    attesa della prossima ecatombe, sarebbe op-                                 fondatore dei gesuiti Ignazio di Loyola, per-
    portuno provare a rispondere a una sempli-                                  corsi come sono da una continua polarità tra
    ce domanda: i governi nazionali ed europei                                  la grazia divina e la libertà dell’uomo, ed è
    devono o no fare il massimo per evitare la                                  stata riproposta nel corso del Novecento da
    morte seriale di questi uomini-pesce, non-                                  due teologi molto importanti nella formazio-
    persone, corpi del reato, disperati senza spe-                              ne di Bergoglio, il francese Henri de Lubac e
    ranza? Dobbiamo impegnarci per davvero,                                     l’italo-tedesco Romano Guardini, al cui stu-
    soprattutto dal punto di vista economico, o                                 dio del pensiero il futuro pontefice pensò di
    possiamo continuare a indignarci un tanto                                   dedicare la sua tesi di dottorato in teologia.
    al chilo, scrivendo articolesse “buoniste” o                                Per raggiungere questo obiettivo è necessaria
    “cattiviste”, ma sempre uguali a sé stesse per-                             la predisposizione al dialogo in cui emerge
    ché sclerotizzate nell’ideologia di argomenti                               la formazione e l’identità gesuita di questo
    ormai tutti usurati, e poi voltarci dall’altra      L’impegno deve          Papa. Per un gesuita la propria identità non
    parte sino alla prossima volta? E ancora: il        essere quello di        è una fortezza da difendere, ma un ponte
    modo con il quale ci relazioniamo a queste                                  verso gli altri, che sono tanto più interessan-
    stragi silenziose è misura del grado della no-      ricercare sempre        ti quanto da lui distanti. In questa visione il
    stra civiltà (italiana, europea, occidentale,                               dialogo diventa un metodo che si fa sostanza:
    globalizzata, cristiana, secolarizzata, post-
                                                        un’unità tra gli        non significa, ovviamente, rinunciare ai pro-
    moderna, multiculturale e chi più ne ha più         opposti.                pri convincimenti, ma pensare che una verità
Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
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figlia del confronto con l’altro sia più larga e            tutto è superiore alle singole parti e ciò obbli-       politica, secondo una linea plurisecolare che
inclusiva e, quindi, maggiormente fondata.                  ga a includere i marginali e le periferie “per-         da Caterina da Siena passa per Teresa d’Avila
In un gesuita l’identità e il dialogo non sono              ché nessuno è inutile, nessuno è superfluo”.            e arriva sino a Teresa di Lisieux, attraversan-
mai dimensioni contrapposte perché la verità                                                                        do i molteplici fenomeni di “sante vive”, do-
non è un ciondolo da esibire, ma il prodotto                                                                        tate di poteri carismatici e profetici; dall’altra,
di una ricerca che si arricchisce mediante la                  Se il prossimo è una donna, può nascere              “l’inferno monacale” delle suore “con gli oc-
ricerca stessa. Questa inclinazione al dialogo                 qualche problema in ambienti della Chiesa.           chi bassi”, rinchiuse nei recinti claustrali dei
deriva dalla natura missionaria ed esplorati-                  Anche a questo riguardo Papa Francesco sta           monasteri, isolate dal mondo e sottomesse ai
va dei gesuiti, un abito mentale che li ha fatti               suggerendo una nuova direzione. È così?              poteri maschili del sacerdote confessore. In
diventare degli specialisti delle terre vergini,                                                                    mezzo a questi due indicativi estremi abbia-
che fossero i continenti sconosciuti da cristia-                Con la necessaria prudenza, mi pare di sì.          mo un mondo fluttuante, in cui il ruolo della
nizzare, i territori interiori di un fanciullo da           Per esempio, recentemente Papa Francesco ha             donna nella Chiesa e secondo la Chiesa nella
educare o la coscienza di una persona da pe-                istituzionalizzato con un motu proprio la pre-          società ha seguito, spesso in contrasto e, nei
netrare con la confessione.                                 senza delle donne sull’altare durante la messa,         migliori dei casi, arrancando, la storia dell’e-
   Nella sua ultima enciclica “Fratelli tutti”,             nella lettura dei testi sacri e come dispensatri-       mancipazione femminile, a sua volta collegata
Papa Francesco illustra bene questa attitudine              ci dell’eucarestia. Il rapporto tra le donne e la       ai processi di secolarizzazione in atto. Nel sol-
curiosa proprio nel paragrafo dedicato al dia-              Chiesa cattolica è sempre stato all’insegna del-        co del richiamo al Concilio Vaticano II, Papa
logo e all’amicizia sociale, quello in cui spiega           la contraddittorietà, dentro un campo di ten-           Bergoglio sembra indicare, prudentemente,
una semplice verità, ossia che “la vita è l’arte            sioni calato in contesti storici assai mutevoli.        una prospettiva. Intanto, con la sua decisione,
dell’incontro, anche se tanti scontri ci sono               Tradizionalmente la donna ha occupato lo                la presenza della donna si istituzionalizza in-
nella vita”, riprendendo un verso del poeta                 spazio di una doppia polarità: da una parte, il         sediandosi nello spazio dell’altare, ma spette-
e cantautore brasiliano Vinícius de Moraes.                 misticismo, grazie al quale si è fatta portatrice       rà al tempo fare il resto perché lo spazio del
L’esistenza – aggiunge – è un poliedro dove il              di esigenze di riforma ecclesiastica, ma anche          potere è sempre più il tempo della donna. F

Annullare le distanze
                                                                                                                                       o alla decisione di donare dosi di vaccino agli indigenti
                                                                                                                                       assistiti dall’elemosineria apostolica per sostenere la
                                                                                                                                       campagna di immunizzazione. “In questo tempo in cui
                                                                                                                                       tutti siamo chiamati a combattere la pandemia –
La prossimità nel magistero di Papa Francesco                                                                                          ha detto a Pasqua nel messaggio urbi et orbi – i vaccini
                                                                                                                                       costituiscono uno strumento essenziale per questa lotta.
                                                                                                                                       Nello spirito di un internazionalismo dei vaccini, esorto

                              T
                                                                                                                                       l’intera comunità internazionale a un impegno condiviso
                                         ra i temi ricorrenti nel    ogni condizione, e offrendo come modello da imitare               per superare i ritardi nella loro distribuzione e favorirne la
                                         magistero di Papa           la figura evangelica del buon samaritano, che con                 condivisione, specialmente con i Paesi più poveri”.
                                         Francesco c’è senza         compassione si è fatto vicino a ogni individuo. Soprattutto
                              dubbio quello della prossimità:        in questo periodo segnato da covid-19 in cui la parola
                              un concetto che ritorna spesso         d’ordine è, al contrario, distanziamento. “La pandemia –          È necessario farsi prossimi agli altri:
                              nelle sue parole e che trova           ha scritto nel messaggio per la Giornata mondiale del
                              applicazione concreta nei              malato 2021 – ha messo in risalto la dedizione e la               non solo a quanti sono naturalmente vicini,
                              suoi gesti. Partendo dall’idea         generosità di operatori sanitari, volontari, lavoratori           ma anche a coloro che sono lontani.
                              di un Dio vicino, il pontefice         e lavoratrici, sacerdoti, religiosi e religiose, che con
   Gianluca Biccini
                              gesuita richiama di continuo           professionalità, abnegazione, senso di responsabilità e
      L’Osservatore                                                                                                                    Non solo, nell’America Latina ferita dal coronavirus – dove
         Romano               la necessità di farsi prossimi         amore per il prossimo hanno aiutato, curato, confortato e
                                                                                                                                       nei giorni scorsi si è superata la quota dei settecentomila
                              agli altri: non solo a quanti          servito tanti malati e i loro familiari. Una schiera silenziosa
                                                                                                                                       morti – attraverso la nunziatura apostolica a Bogotá, ha
                              sono naturalmente vicini come          di uomini e donne che hanno scelto di guardare quei
                                                                                                                                       fatto giungere in Colombia materiale medico e chirurgico
familiari o connazionali, ma anche a coloro che sono                 volti, facendosi carico delle ferite di pazienti che sentivano
                                                                                                                                       per la cura dei pazienti contagiati: quattro respiratori
lontani. È, il suo, un appello costante a mettersi al servizio       prossimi in virtù della comune appartenenza alla famiglia
                                                                                                                                       polmonari, diverse mascherine e circa duecento occhiali
della gente che normalmente viene dimenticata, lasciata              umana”.
                                                                                                                                       di protezione. Naturalmente non è stata la prima volta:
ai margini, perché considerata distante: in particolare i
                                                                     Un atteggiamento, dunque, che si articola nelle tre               un anno fa, in pieno lockdown, nel giorno del suo
migranti – estranei, stranieri per antonomasia – i malati,
                                                                     modalità “vicinanza, compassione e tenerezza”, come ha            onomastico (san Giorgio, il 23 aprile) aveva inviato
gli anziani, i poveri, insomma tutta quella che Bergoglio
                                                                     ripetuto in un angelus e un’udienza generale a febbraio e         dispositivi sanitari, tra cui tute per le terapie intensive, a
definisce l’umanità scartata.
                                                                     marzo scorsi. Questa prossimità il vescovo di Roma non la         ospedali di Italia, Spagna e Romania. Poi, ad agosto, aveva
La vicinanza è lo stile di Dio, ha detto ripetutamente il            predica soltanto, ma la pone in essere in prima persona.          fatto recapitare diciotto ventilatori e sei ecografi portatili
Papa argentino, invitando a testimoniare tale prossimità             Basti pensare alla recente visita nel martoriato Iraq,            in Brasile, dove a essere maggiormente colpiti erano e
con l’amore fraterno che supera ogni barriera e raggiunge            fortemente voluta e compiuta nonostante tutto e tutti;            sono tuttora gli indigeni dell’Amazzonia. F
Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
6   forward #22 — PROSSIMITÀ — 2 / 2021
Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
www.forward.recentiprogressi.it — forward #22                                                                                                                                            7

Prossimità: in che senso?                                                                        Per la presa in carico dei pazienti cronici nel seguire l’aderenza terapeutica
                                                                                                 andrebbe potenziata la figura del…

                                        Rispondono i lettori di Forward
                                                                                                               6%
                                                                                                    ... farmacista                                                     64%
               L   a strada per una sanità di prossimità è fatta di collaborazione mul-
                   tidisciplinare tra professionisti diversi, attivi in un sistema a rete
               che metta in collegamento l’ospedale e il territorio. Questo sembra
                                                                                                             30%
                                                                                                       ... medico
                                                                                                     di medicina
                                                                                                                                                                       ... infermiere
                                                                                                                                                                       di comunità
                                                                                                                                                                       o di famiglia
                                                                                                        generale
               essere il punto di vista prevalente dei lettori di Forward così come è
               stato espresso nelle risposte alla survey proposta dal nostro progetto e
               pubblicata online.

               Come rendere il Ssn più vicino ai cittadini?
                                             25%
                                             Migliorando la continuità
                                             ospedale-territorio                                 Sorprende la scarsa coerenza tra le risposte sull’assistenza domicilia-
                            6%                                                                   re, ultima tra i mezzi per rendere il servizio sanitario più vicino ai
                    Garantendo                                                                   cittadini ma seconda tra gli “agenti” utili ad una maggiore prossimità.
              le visite mediche                                              21%                 Il terreno che costituisce la sfida più difficile sembra siano le periferie
                      domiciliari                                            Costruendo una      delle grandi città, più delle aree interne di cui peraltro sono spesso
                            6%                                               rete di servizi
                                                                                                 giustamente segnalate le criticità.
                  Sviluppando                                                11%
                   le comunità                                               Coniugando
                  professionali                                              il sociale          Dove risiedono maggiormente i gruppi “difficili da raggiungere”
                            6%                                               al sanitario        (hard-to-reach) o “invisibili” (hidden population)?
                Coinvolgendo                                                 10%
               di più i cittadini                                            Riducendo
                            7%                                               la distanza
                         Dando                                               tra i cittadini
                    più tempo                                                e i servizi
                     al medico               8%
                                             Rivalutando il ruolo sociale                                    19%
                  per stare con                                                                      Nei paesini
                    il paziente              dei professionisti sanitari                                                                                                56%
                                                                                                   di montagna
                                                                                                                                                                        Nelle
                                                                                                             25%                                                        periferie
                                                                                                    Nelle grandi
                                                                                                            città
                Quali sono gli attori determinanti di una sanità più vicina alla popolazione?

                            2%
                       Autorità                                              48%
                      comunali                                               Équipe di
                                                                             professionisti      Se, come dicevamo, la “soluzione” è in una presa in carico integrata
                            9%                                               sanitari            tra diversi attori, la possibilità di affidare competenze del medico ad
                       Ospedali                                              (mmg, pediatri      altri professionisti è un motivo di disaccordo e i nostri lettori si divi-
                   di comunità                                               di libera scelta,
                                                                             specialisti)        dono quasi a metà. La conferma viene anche dal riconoscimento non
                           19%                                                                   unanime della centralità della medicina generale. È un punto critico
                       Centrali                                              22%
                     operative                                               Cure                e serve dialogo e anche molta attenzione alle esigenze dei cittadini e
                     territoriali                                            domiciliari         dei pazienti.
                                                                                                 Infine, la telemedicina: può migliorare la qualità e la tempestività del-
                                                                                                 le cure, ridurre i costi del sistema sanitario molto più che aumentarli.
                                                                                                 Tutto bene? Forse: resta l’incognita dell’equità di una sanità digitale
               Medici di medicina generale e infermieri sono gli attori principali del-          che potrebbe rivelarsi impotente nel raggiungere quella parte della
               la continuità assistenziale, con i secondi in primo piano per miglio-             popolazione “hard-to-reach” non solo, o non tanto, per la sua posi-
               rare l’aderenza alle cure e alle prescrizioni da parte dei pazienti che           zione geografica, quanto per la posizione sociale o il reddito.
               soffrono di patologie croniche.
                                                                                                 La medicina digitale potrebbe...
               Per rispondere ai bisogni di continuità assistenziale andrebbe potenziata                                                        1%
                                                                                                                                                ... aumentare
               la figura del…                                                                                                                   i costi in sanità
                                                                                                               7%                                                       17%
                                                                                                      ... ridurre le                                                    ... ottimizzare
                                                                                                   liste di attesa                                                      i tempi dei medici
                                                                                                                                                                        e dei pazienti
                                                                             51%                               8%
                                                                             ... medico              ... ridurre le                                                     15%
                                                                             di medicina         disuguaglianze                                                         ridurre gli accessi
                                                                             generale                                                                                   in ospedale
                                                                                                               8%
                            3%                                               46%                   ... aumentare                                                        12%
                  ... farmacista                                             ... infermiere            la distanza                                                      ... ridurre i costi
                                                                             di comunità               tra medico                                                       della sanità
                                                                             o di famiglia              e paziente
                                                                                                                                                                        12%
                                                                                                               9%                                                       ... favorire una
                                                                                                    ... aumentare                                                       comunicazione
                                                                                                  l’engagement                                                          più vicina
                                                                                                      dei cittadini                    11%                              al paziente
                                                                                                                                       ... inasprire
                                                                                                                                       le disuguaglianze

                                                                                                                   Leggi tutti i risultati della survey su: www.forward.recentiprogressi.it
Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
8                                                                                                     forward #22 — PROSSIMITÀ — 2 / 2021

                                                           1978
                                                           La legge 180, nota anche
                                                                                                  1998
                                                                                                  Nasce la Rete oncologica
                                                           come legge Basaglia,                   del Piemonte che a distanza
                                                           apre le porte degli ospedali           di quattro anni si estende
                                                           psichiatrici in Italia.                anche alla Valle d’Aosta.

                         1975
                         Nascono i consultori
                                                           La legge 833 istituisce
                                                           il Servizio sanitario nazionale
                                                           e sancisce il concetto di salute
                         familiari che, nell’ambito        inteso come “fondamentale
                         della promozione della            diritto dell’individuo
                         procreazione consapevole          e interesse della
                         e responsabile, hanno             collettività”.
                         contribuito a ridurre le
                         interruzioni volontarie di
                         gravidanza di oltre il 65 per
                         cento nell’arco di 35 anni.

    Sempre più vicini.
    Storia di un progressivo avvicinamento
                Vorrei che la parola chiave, la parola madre, del piano di investimenti sul recovery
                fund, fosse la parola ‘prossimità’ cioè ricominciare a pensare un Servizio sanitario
    nazionale prossimo, vicino, nell’immediatezza delle esigenze del cittadino                           , aveva
    dichiarato il ministro Roberto Speranza. Negli ultimi quarant’anni quello del Servizio              sanitario
    nazionale è stato un movimento teso a raggiungere i territori e la comunità. Questi alcuni dei momenti
    più significativi.

                                                                 2026
                                                                 Nell’arco di cinque anni

                                                                                                        2021
                                                                 è prevista la costruzione di
                                                                 1288 case della comunità e
                                                                 7620 ospedali di comunità
                                                                 con i fondi del Recovery plan.         Pnnr per la riforma sanitaria:
                                                                                                        la missione 6 per la
                                                                                                        salute si focalizza su due
                                                                                                        obiettivi: il rafforzamento
                                                                                                        della rete territoriale e
                                                                                                        l’ammodernamento delle
                                                                                                        dotazioni tecnologiche del
                                                                                                        Servizio sanitario nazionale.
Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
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      2001
      La legge 317 modifica la
                                                2007
                                                La ministra della salute
                                                                                   2010
                                                                                   Approvati i decreti
      denominazione da Ministero                Livia Turco avvia il progetto      ministeriali sull’erogazione
      della sanità a Ministero della            “Case della salute”                di servizi e prestazioni
      salute, riflettendone il ruolo            per riorganizzare le cure          professionali ai cittadini
      di promotore della salute                 primarie sul territorio            anche da parte
      della persona nella sua                   e superare una                     delle farmacie.
      interezza e complessità.                  organizzazione
                                                ospedalocentrica.

                                                                                             2012
                                                                                             L’Italia introduce il
                                                                                             fascicolo sanitario
                                                                                             elettronico e la cartella
                                                                                             clinica elettronica.

                                                                                                                  2015
                                                                                                                  Il dm 70 avvia il processo
                                                                                                                  di riassetto strutturale e
                                                                                                                  di qualificazione della rete
                                                                                                                  assistenziale ospedaliera.

            2020
            Per ridurre la diffusione
                                                         2019
                                                         L’Osservatorio per
                                                                                                2016
                                                                                                La ricetta elettronica
            di covid-19 viene firmata                    il monitoraggio e la                   sostituisce quella cartacea
            l’ordinanza che permette                     valutazione delle reti                 per la prescrizione
            ai cittadini di ricevere,                    oncologiche regionali                  dei farmaci in classe A.
            tramite mail o sms, il numero                di Agenas sottolinea la
            della ricetta elettronica                    necessità di individuare i             La Toscana istituisce le
            rilasciata dal medico di base.               punti di accesso oncologici.           agenzie di continuità
                                                                                                ospedale territorio per
            Vengono attivate le Usca,                    La legge di bilancio 2020              garantire la continuità
            unità speciali di continuità                 prevede uno stanziamento               assistenziale durante le
            assistenziale, per la gestione               di 200 milioni di euro per             dimissioni dall’ospedale.
            domiciliare dei pazienti                     la Strategia nazionale
            affetti da covid-19 che                      per le aree interne per il             Nel Piano nazionale
            non necessitano                              triennio 2021-23.                      della cronicità vengono
            di ricovero ospedaliero.                                                            riconosciuti istituzionalmente
                                                         Tutte le Regioni italiane              i Pdta, percorsi diagnostico
            Raggiunta in Conferenza                      si sono agganciate                     terapeutico assistenziali.
            Stato-Regioni l’intesa                       all’infrastruttura nazionale
            sulla nascita dell’ospedale                  che abilita l’utilizzo del
            di comunità, prevista già dal                fascicolo sanitario
            regolamento sugli standard                   elettronico.
            ospedalieri, dal Patto per la
            salute 2014-2016 e dal Piano
            nazionale della cronicità.

            Con il decreto Rilancio
            del 19 maggio, l’infermiere
            di famiglia o di comunità
            è legge.
Prossimità Alla ricerca di una medicina più vicina e pronta a rispondere alle esigenze, le più distanti e diverse.
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  Vicinanza, ascolto, comunità
  Gli ingredienti giusti per una sanità attenta ai bisogni dei cittadini

 I
      n politica si dà molto valore alla
      vicinanza tra il candidato e il “proprio”
      elettorato, il “proprio” collegio:
      quanto conta questa prossimità?

    Spesso i politici pensano che sia importan-
te essere vicini all’elettorato per acquisirne
il consenso. In realtà il politico, poiché deve
rappresentare l’interesse del Paese, deve co-
noscere ciò che al Paese interessa. Per questo
deve mettersi in una posizione di reale ascol-
to dei bisogni delle persone. Da un politico
ci si aspetta anche la capacità di fare sintesi,
di raccogliere ciò che è emerso dall’ascolto e
di concorrere quindi a determinare scelte di interesse generale. Sicu-                              oltre un milione di abitanti conoscere in modo
ramente, però, la posizione di ascolto è poco praticata, salvo quando                               adeguato la realtà cui si rivolge, la specificità
volta a far affiorare sentimenti di rabbia funzionali ad alimentare il                              dei singoli territori, le complessità del lavoro
malcontento rispetto alla maggioranza di turno. Bisogna, invece, pen-                               nei diversi centri di salute mentale, le esigenze
sare a una politica più vicina alle persone perché capace di ascoltare,                             prevalenti nei differenti contesti socio-econo-
di immedesimarsi nei loro problemi e di affrontarli, senza finalità                                 mici? Un’impresa ardua anche per il miglior
strumentali al mero consenso.                                                                       dirigente, soprattutto in assenza di professio-
    Personalmente, ho avuto l’opportunità di fare una grande espe-                                  nisti con specifici ruoli intermedi. L’unica so-
                                                                                   Intervista a
rienza di ascolto in Sardegna, in occasione della partecipazione alla                               luzione è l’adozione di modelli teorici, spesso
Giunta Soru. Ricordo ancora con emozione quelle lunghe e intense                Nerina Dirindin     proposti a prescindere dalle situazioni concre-
                                                                                  Associazione
giornate di visite nei territori, da cui ho tratto molto più di quanto ho         Salute Diritto    te e dalle dinamiche locali. E così la popola-
dato. Un ascolto che le comunità avevano riconosciuto come franco                Fondamentale       zione percepisce una lontananza delle istitu-
e concreto, e che ancora oggi molti ricordano. A me era servito per                                 zioni e si sente spesso abbandonata, mentre
comprendere la situazione del sistema sanitario, il punto di vista dei                              i professionisti avvertono un distacco da chi
professionisti e quello dei cittadini, insomma quello che c’era e quello                            prende le decisioni su aspetti che conoscono
che mancava.                                                                                        troppo vagamente e si sentono demotivati. La
                                                                                                    vicinanza va intesa non solo in senso fisico
                                                                                                    ma anche emozionale: le persone devono po-
  Allo stesso tempo, però, si ritiene che una certa distanza possa                                  ter percepire l’attenzione delle istituzioni. La
  almeno in certa misura proteggere, per esempio dalla tentazione                                   sensibilità nei confronti dei timori e delle sof-
  di comportamenti illeciti. Qual è il giusto equilibrio?                                           ferenze dei cittadini, e delle comunità di cui
                                                                                                    fanno parte, di fronte a problemi che riguar-
    Quello che conta è il sistema di valori cui una persona si ispira,                              dano la salute è fondamentale per rafforzare
che non dovremmo mai sacrificare. Vicinanza e integrità non sono                                    la fiducia verso la medicina, la sanità pubblica
a mio avviso in contrapposizione. La vicinanza alle condizioni delle                                e le istituzioni, oltre che per garantire percorsi
persone – di quelle che ci vivono vicino o che incontriamo per motivi                               assistenziali efficaci.
professionali – è sempre importante. Poi bisogna saper riconoscere il         Bisogna pensare           Il secondo concetto che vorrei associare alla
momento in cui possono sorgere conflitti di interesse o addirittura           a una politica più    parola prossimità è ascolto. Ascoltare significa
condizionamenti reali. Dobbiamo recuperare i fondamenti etici del                                   accettare e riconoscere l’altro come persona,
comportamento di ogni persona, soprattutto quando svolge un ruolo             vicina alle persone   persona con dignità e diritti. Il servizio sanita-
istituzionale, principi contenuti nei codici deontologici di ogni profes-                           rio deve dimostrarsi in grado di ascoltare i cit-
                                                                              perché capace
sione e che andrebbero sempre praticati e non solo enunciati. Non si                                tadini e gli operatori, di comprendere le loro
dovrebbe mai rinunciare alla prossimità e all’ascolto, né si dovrebbe         di ascoltare.         esigenze, di affrontare i problemi dopo un
perdere la propria indipendenza di giudizio.                                                        confronto costruttivo: l’ascolto genera fiducia,
                                                                                                    alimenta relazioni positive, produce parteci-
                                                                                                    pazione. Ascoltare non vuol dire ovviamente
  Il ministro Speranza ha fatto della prossimità la parola chiave del                               accogliere acriticamente ogni segnalazione,
  prossimo servizio sanitario: quali contenuti possono riempirla di                                 ma avere elementi per decidere in modo infor-
  senso in direzione di un cambiamento?                                                             mato avendo ponderati i pro e i contro.
                                                                                                        Il terzo concetto associato alla parola pros-
   Proviamo a riempire di senso la parola prossimità. Il primo concet-                              simità è comunità. Le comunità sono oggi
to è vicinanza. Innanzitutto dal punto di vista fisico. Essere vicini alle                          spesso lontane le une dalle altre, organizzate
persone, cittadini o operatori, è fondamentale per comprenderne i bi-                               in modo formale/burocratico, con regole di
sogni, le apprensioni e le difficoltà. Ciò vale sia per i singoli individui                         funzionamento che guardano solo al proprio
sia per le istituzioni. La lontananza dei vertici decisionali da chi deve                           interno, dove i riferimenti valoriali sono sfuo-
mettere in pratica le decisioni e, soprattutto, da chi ne può beneficia-                            cati, gli operatori sono demotivati e la fiducia
re è deleteria per tutti. La tendenza del Servizio sanitario nazionale                              dei cittadini è indebolita. E così si diffonde
ad accorpare le aziende sanitarie e i dipartimenti aziendali, facendoli                             l’idea che siano i cittadini ad aver bisogno
diventare sempre più grandi, ha allontanato i decisori dagli operatori                              delle istituzioni e non invece che siano le isti-
della sanità e ancora di più dalle persone assistite. Come può, ad esem-                            tuzioni ad essere “al servizio” dei cittadini e
pio, un dipartimento di salute mentale cui afferisce una popolazione di                             delle comunità. Al contempo c’è una crescente
www.forward.recentiprogressi.it — forward #22                                                                                                                               11

                        richiesta di istituzioni più prossime ai bisogni delle comunità, c’è una        La vicinanza          zione. Eppure ci sono esperienze importanti,
                        domanda di salute che va oltre la sanità e coinvolge altri settori di inter-                          ancorché di nicchia, di percorsi di cambia-
                        vento, in una logica di comunità che chiama in causa tutti noi e ci chie-
                                                                                                        va intesa non         mento in grado di evitare l’isolamento degli
                        de di ricomporre i diversi frammenti che possono contribuire al benes-          solo in senso         anziani e garantire loro vicinanza, dignità e
                        sere delle persone. La prossimità evoca la necessità di pensare, vivere,                              diritti.
                        agire in gruppo, all’interno delle comunità, rafforzando sentimenti di
                                                                                                        fisico ma anche          Una grande opportunità è costituita oggi
                        reciprocità e di solidarietà spesso trascurati per inseguire l’efficienza, il   emozionale.           dal Piano nazionale per la ripresa e la resilien-
                        risparmio, la managerialità.                                                                          za (Pnrr), con una dotazione di risorse del tut-
                                                                                                                              to straordinaria che potrebbe essere destinata
                                                                                                                              a ridurre le disuguaglianze. Ma in assenza
                           In questo approfondimento di Forward abbiamo provato a riflettere                                  di un rinnovamento culturale, rischiamo di
                           su un parallelismo tra la prossimità auspicata dal ministro e                                      uscire dal Pnrr con più disuguaglianze di pri-
                           quella sollecitata da Papa Francesco. Quali provvedimenti politici                                 ma. Perché i territori più maturi, dal punto di
                           potrebbero dare concretezza all’attenzione verso gli “ultimi”                                      vista tecnico e politico, sapranno cogliere l’op-
                           al centro del pensiero di Bergoglio?                                                               portunità offerta dai finanziamenti europei,
                                                                                                        La prossimità         mentre i territori meno attrezzati saranno più
                           In questo periodo, Papa Francesco è un punto di riferimento fon-                                   lenti, soggetti alle forze di pressione e meno
                        damentale per molti di noi. La sua denuncia della cultura dello scarto,
                                                                                                        evoca la necessità    efficaci. Per questo è necessario un forte im-
                        distante dai fratelli scomodi, non può che costituire un forte impulso          di pensare, vivere,   pegno della società civile, oltre che delle isti-
                        a un sistema sanitario di prossimità, concentrato in primo luogo sul-                                 tuzioni deputate, per un attento monitoraggio
                        le persone più svantaggiate. Si pensi al caso degli anziani. Nel tem-
                                                                                                        agire in gruppo,      dell’attuazione dei programmi e per un soste-
                        po, abbiamo imparato ad accettare l’idea che un anziano, soprattutto            rafforzando           gno a favore delle realtà più deboli. Come ha
                        quando non più autosufficiente, possa essere separato dalla famiglia,                                 affermato Papa Francesco, peggio di questa
                        allontanato dalla comunità di appartenenza, sistemato in strutture re-
                                                                                                        sentimenti            pandemia, c’è solo il rischio di sprecarla.
                        sidenziali dove perde legami, identità e possibilità di autodetermina-          di solidarietà.                              A cura di Rebecca De Fiore
12                                                                                                                                       forward #22 — PROSSIMITÀ — 2 / 2021

È
                                                                                I P IL AST RI di
      opinione comune che il riordino della sanità passi attraverso la ri-

      organizzazione della rete territoriale. La pandemia covid-19 lo ha

reso ancor più evidente, specie durante la prima fase acutissima: laddo-

ve la rete territoriale, al di là delle affermazioni teoriche, ha potuto con-

tare su una realtà consolidata e coordinata la risposta è stata più efficace.

   Con il dm 70 del 2015 era stata riordinata la rete ospedaliera, azio-                              ristica. Oltre a svolgere una funzione di filtro
ne che, dove applicata, si è rivelata indispensabile per poter sostenere                              rispetto all’acuzie ospedaliera sono anche un
l’impatto su pronto soccorso e ospedali. Ancorché gli elementi nor-                                   elemento di continuità ospedale-territorio per
mativi e i riferimenti non mancassero, non era stata posta altrettan-                                 garantire il più possibile le cure a livello do-
ta enfasi a una concomitante riorganizzazione della rete territoriale.                                miciliare e fornire uno scudo rispetto a situa-
Questo, unitamente alla sua applicazione incompleta e sporadica, è il                                 zioni di cronicità che si acutizzano o che sono
solo difetto del dm 70.                                                                               di difficile gestione assistenziale a domicilio.

   I primi mattoni in emergenza                                                                          Il valore delle centrali operative

    Il decreto legge 34 del 19 maggio 2020 ha definito misure urgenti in                                  Il pilastro organizzativo della rete territo-
ambito sanitario con l’articolo 1 in materia di riordino e potenziamen-                               riale e della sua interconnessione con le altre
to della assistenza territoriale, e con l’articolo 2 per il potenziamento e                           reti è rappresentato dalle centrali operative
miglioramento della rete ospedaliera che ha avuto il pregio di definire                               territoriali, con funzione di coordinamento e
una riorganizzazione della rete dei letti di terapia intensiva e introdur-                            raccordo tra i diversi servizi e soggetti coinvol-
re il concetto di area semintensiva.                                                                  ti nel processo assistenziale, dalle case della
    L’articolo 1 ha indicato due elementi strutturali importanti per una                              comunità e gli ospedali di comunità, ai centri
riforma della assistenza e del coordinamento territoriale: il primo con                               di assistenza domiciliare e centri per la pre-
l’introduzione di 9600 infermieri di famiglia o di comunità al fine di          Francesco Enrichens   venzione, ai centri di salute mentale, consul-
                                                                                  Project manager
garantire la massima presa in carico dei pazienti e la continuità assi-           PonGov Cronicità    tori e centri veterinari. L’obiettivo è quello di
stenziale; il secondo con l’attivazione di centrali operative che svolgo-              Agenas         assicurare continuità, accessibilità e integra-
no le funzioni di raccordo con tutti i servizi del territorio e con quelli                            zione dell’assistenza, attraverso un servizio
di emergenza-urgenza e ospedalieri, favorendo finalmente il dialogo                                   rivolto primariamente ad operatori sanitari e
tra tutti gli attori della organizzazione sociosanitaria. Di fatto, sono                              sociosanitari del distretto, da cui dipende.
queste centrali operative ad avere determinato la differenza nella ge-                                    Il Pnrr prevede 602 centrali operative ter-
stione dell’emergenza covid-19 in quelle regioni, come Veneto, Lazio                                  ritoriali, una ogni 100.000 abitanti. La rea-
ed Emilia-Romagna per esempio, che, utilizzando centrali già esistenti                                lizzazione dovrà avvenire in coerenza con un
o creandone di nuove a livello di distretto, di azienda sanitaria locale                              modello organizzativo che tenga conto anche
o regionale ed efficientando l’uso di sistemi di monitoraggio a partire                               di quanto già previsto dall’Accordo Stato-Re-
dalla telemedicina, hanno realizzato in tempi rapidissimi un sistema                                  gioni del 2016, nonché con gli ulteriori impe-
di coordinamento di tutti i vari servizi di prevenzione e di assistenza                               gni europei per l’attivazione del numero uni-
domiciliare e sorveglianza dei malati covid-19 affidati alle unità spe-                               co europeo per le cure mediche non urgenti
ciali di continuità assistenziale.                                                                    116117.
    Dunque tutti questi elementi che vedono già delineate le idee di                                      La centrale operativa regionale 116117 co-
fondo nel decreto legge 34, insieme alla straordinaria spinta alla co-                                stituisce un punto di riferimento con bacino di
operazione multidisciplinare e multiprofessionale che la esperienza                                   utenza da 1 a 2 milioni di abitanti, o comun-
covid-19 ha innescato, sono stati utile linfa alla definizione sia per il                             que a valenza regionale, in grado di garantire
Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – la cui parte sanitaria è                             al cittadino informazioni sull’offerta dei servi-
stata coordinata dal capo della Segreteria tecnica del Ministro della sa-
                                                                                L’obiettivo           zi territoriali nonché sulle modalità di accesso
lute – sia per la definizione dei requisiti minimi dell’offerta territoriale    è quello di           ad essi. Questa sarà a sua volta in contatto con
che verranno descritti nel cosiddetto dm 71 (come in gergo, sin dalla                                 le centrali operative territoriali di competen-
pubblicazione del dm 70, noi addetti ai lavori definimmo la necessità           assicurare            za, con la rete ospedaliera e, soprattutto, con la
di un decreto gemello del dm 70, questa volta per la rete territoriale).        continuità,           rete dell’emergenza-urgenza. Le sue funzioni
    Ora il gruppo di lavoro del Ministero della salute, coordinato dal                                non si sovrappongono a quelle delle centrali
direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regio-         accessibilità         operative territoriali ma potenziano i nodi di
nali (Agenas), che ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione                                   coordinamento per saper rispondere pronta-
                                                                                e integrazione
del Pnrr fornendo tra l’altro elementi indispensabili provenienti dalle                               mente e in modo affidabile anche ai bisogni
buone pratiche delle regioni, produrrà il documento sul riordino e la           dell’assistenza.      informativi dell’utenza.
definizione degli standard per il territorio.

                                                                                                         Coniugare il sanitario con il sociale
   Una rete per un’assistenza capillare
                                                                                                          Risulta sempre più evidente come la presa
   Il Pnrr prevede la costruzione e implementazione con i fondi eu-                                   in carico della salute e dei bisogni sociosanita-
ropei di una fitta rete territoriale capillare formata da 1288 case di                                ri della persona necessiti di un approccio glo-
comunità, 375 ospedali di comunità e incrementando di 7500 i 1200                                     bale, più vicino alle famiglie e alle comunità,
posti letto già esistenti, 602 centrali operative territoriali. Le case di                            che si avvalga di tecnologie moderne e di facile
comunità riuniscono, in un’unica struttura multidisciplinare, medici                                  utilizzo e di informazioni largamente condi-
di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri, assistenti so-                           vise e accessibili agli operatori, fino a giungere
ciali e altre figure, in collegamento reale e telematico con diversi spe-                             a strumenti di gestione molto avanzati come
cialisti e con tutti i servizi di eventuale utilità grazie al coordinamento                           l’intelligenza artificiale. Diventa pertanto
organizzativo delle centrali operative. Il piano prevede una casa di co-                              imperativo l’abbattimento di divisioni e bar-
munità ogni 20-25.000 abitanti collegata a presidi periferici collocati                               riere, anche culturali, superando per esempio
nei territori più disagiati e montani, anche qui secondo il modello hub                               concetti come i Pdta, utili per gestire patologie
& spoke.                                                                                              ma non persone, introducendo strumenti di
   A un livello intermedio tra l’assistenza a domicilio e quella in ospe-                             stratificazione e di presa in carico affinando
dale ci sono gli ospedali di comunità, per ricoveri brevi a bassa inten-                              ed evolvendo per esempio i piani assistenziali
sità di cura, con una gestione assistenziale prevalentemente infermie-                                individualizzati in favore di una presa in cari-
www.forward.recentiprogressi.it — forward #22                                                                                                                                             13

                                                                                                                                       to informatico e telematico insieme ai percor-

una nuova rete territoriale
                                                                                                                                       si per la cronicità e alle buone pratiche, che
                                                                                                                                       sono il cuore del progetto europeo, affidato al
                                                                                                                                       Ministero della salute, PonGov (Programma
                                                                                                                                       operativo nazionale governance) Cronicità –
                                                                                                                                       Sostenere la sfida alla cronicità con il suppor-
                                                                                                                                       to dell’Ict, diretto e coordinato da Agenas.
                                                                                                                                          L’urgenza e la necessità di migliorare l’assi-
                                                                                                                                       stenza territoriale per far fronte alla pandemia
 co globale per livelli di complessità, conside-                                  popolate ma con difficoltà all’assistenza sani-      ha accelerato un processo di cui si sentiva già il
 rando il servizio sanitario come un insieme di                                   taria e ad altri servizi essenziali, e che hanno     bisogno. Gli articoli 1 e 2 del decreto legge 34,
 servizi coordinati e dialoganti tra loro.                                        più probabilità di ammalarsi.                        alla cui costruzione ho avuto l’onore di poter
     Attraverso una rete territoriale capillare                                                                                        partecipare, sono stati il fondamento di que-
 strutturalmente ben organizzata e con un ade-                                                                                         sta calamita che ha portato tutti gli attori del
 guato personale sanitario sarà possibile, con il                                    Soluzioni che resteranno                          sistema a incontrarsi e a cercare una strada co-
 supporto della telemedicina e delle tecnologie                                                                                        mune da percorrere per arrivare a un Accordo
 avanzate, raggiungere facilmente anche gli an-                                      In passato, in alcune regioni e aziende sa-       Stato-Regioni che definisca i parametri della
 goli più remoti del territorio. Il problema oro-                                 nitarie locali, abbiamo assistito a delle spinte     riorganizzazione dell’assistenza territoriale.
 geografico non rappresenterà più un ostacolo                                     virtuose per creare una rete territoriale. Co-       Questo ha comportato il recupero di parte di
 o un impedimento per fornire un servizio sa-                                     vid-19 ha creato quelle condizioni favorevoli        quanto era già stato previsto prima della pan-
 nitario in ogni dove.                                                            per una riforma. Come scriveva Giovanbatti-          demia, a partire dall’accordo Stato-Regioni
     Abbiamo diversi strumenti a disposizione.                                    sta Vico “sembravano traversie e eran in fatti       del 7 febbraio 2013 con le linee guida di in-
 Ma ciò che più conta è il presidio del territorio                                opportunità”. Covid-19 ci ha costretti a dia-        dirizzo per la riorganizzazione del sistema
 e la presa in carico della singola persona e del-                                logare e a trovare un senso di solidarietà. Co-      di emergenza-urgenza in rapporto alla con-
 le comunità, compresi anche i gruppi “difficili                                  vid-19 ha permesso una progettualità comune          tinuità assistenziale, con la definizione delle
 da raggiungere” (hard-to-reach) e “invisibili”                                   e attiva sul campo. Si è iniziato per esempio        prime centrali operative di coordinamento
 (hidden population) per ragioni legate il più del-         La sfida maggiore     con la centrale operativa di Roma, con il servi-     con piattaforme tecnologiche condivise, fino
 le volte alla situazione sociale ed economica                                    zio del numero verde 800.118.800, che rispon-        all’Accordo Stato-Regioni del 24 novembre
                                                            sarà coniugare
 in cui si trovano a vivere. Paradossalmente è                                    de alle richieste di informazioni e che telefona     2016 con l’attivazione del numero unico eu-
 più facile intercettare un novantenne che vive             il sanitario          proattivamente a casa dei pazienti: una presa        ropeo 116117.
 solo in una piccola comunità montana, che                                        in carico della singola persona intesa come             In questo percorso, Agenas riveste un im-
 curare una persona difficilmente raggiungi-
                                                            con il sociale,       domiciliarità e come comunità. Covid-19 ci ha        portante ruolo coordinandone il tavolo che
 bile e individuabile in una grande città, come             in particolare        inoltre costretti a sperimentare la telemedici-      produrrà il documento da sottoporre alla ca-
 Roma, Milano e Torino, e che quando precipi-                                     na per rispondere alle necessità dei pazienti e      bina di regia del Ministero della salute e alla
 ta in una situazione da acuzie giunge in pron-             per raggiungere       per gestire l’emergenza.                             conferenza Stato-Regioni. Il progetto PonGov
 to soccorso senza una storia personale.                    quei gruppi              Nel complesso covid-19 ha accelerato un ri-       Cronicità ne è il substrato facilitatore con l’o-
     Dunque, forse, la sfida maggiore sarà co-                                    ordino delle cure territoriali, non solo a livello   biettivo di creare una comunità di professio-
 niugare il sanitario con il sociale, in partico-           socialmente           normativo ma anche operativo con l’attivazio-        nisti e attori istituzionali, mettendo a fattor
 lare per raggiungere quei gruppi socialmente                                     ne di modelli organizzativi e l’utilizzo dell’Ict.   comune le migliori esperienze e le buone pra-
                                                            svantaggiati
 svantaggiati delle grandi città, che spesso si                                   Quello che potrebbe fare la differenza oggi          tiche condivisibili tra le Regioni, le asl, i di-
 trovano a vivere in aree molto densamente                  delle grandi città.   rispetto al passato è proprio il coordinamen-        stretti e tra tutti i soggetti attuatori. F

 Un modello di centrale operativa territoriale

                                                                 118                          Telemedicina
                                                                                                                    Servizi di
                 Cittadini
                     e                                                                                             continuità
                 caregiver                                                                                        assistenziale
                                                                                                                    Guardia
                                                                                                                     medica
                                                                                                                    turistica
                                                              116117
                                                                                                                                                    Servizi sociali
                                                                                                                                                    Dipartimento di prevenzione
                                                                                                                                                    Case della comunità
              Professionisti
               della salute                                                                                                                         Ospedali di comunità
                                                               Centrale
                    e                                          operativa                                                                            Cure domiciliari
              Professionisti                                  24h / 365gg
               del settore                                                                                                                          Residenze
                 sociale
                                                                                                                                                    Cure palliative
                                                                                                                                                    Centri diurni
                                                                                                                                                    Consultori
                                                                                                                                                    Centri di salute mentale
 D Rete dell’emergenza-urgenza D Rete territoriale                                                               Telemedicina
 D Area dell’assistenza primaria D Long term care D Servizi comunali e locali
                                                                                                                                                               Fonte: Agenas, Monitor 45, 2021.
14                                                                                                                                                        forward #22 — PROSSIMITÀ — 2 / 2021

Verso un nuovo modello di medicina
                          territoriale                                                                              Nell’esperienza della Strategia nazionale per le aree
                                                                                                                    interne la chiave per una sanità di prossimità

                           I
                                l tema della medicina territoriale è parte ri-                                         Due sono state le polarizzazioni in cui si è articolata all’epoca la
                                levante del Recovery and resilience facility                                       riflessione in materia: la costatazione di un mutato quadro epidemio-
                                (Rrf), lanciato dall’Unione europea, e si radi-                                    logico, in cui a prevalere erano malattie croniche che comportava-
                            ca con forza nelle strategie del Piano nazionale                                       no bisogni di assistenza diversi rispetto al passato, anche per effetto
                            di ripresa e resilienza (Pnrr) che l’Italia ha pre-                                    dell’invecchiamento della popolazione; la necessità di spostare risor-
                            disposto per fronteggiare la grave crisi sanitaria,                                    se finanziarie e umane dall’ospedale, che costa troppo e non sempre
                            economica e sociale innescata dalla pandemia                                           costituisce la risposta migliore per rispondere ai nuovi bisogni, ai pre-
                            di covid-19 a partire dai primi mesi del 20201.                                        sidi territoriali in cui occorreva modulare un’offerta più capillare e
                                Guardare al lavoro che le 72 aree pilota del-          Francesco Monaco            diffusa di servizi sociosanitari, verso un modello però ancora tutto da
                                                                                          Già coordinatore
                            la Strategia nazionale per le aree interne (Snai)           del comitato tecnico       definire4. Naturalmente le condizioni di perifericità e scarsa densità
                            hanno svolto nel campo della salute – uno dei                   “Aree interne”         abitativa, tipica della condizione in cui si trovavano (e si trovano) le
                            tre settori oggetto di interesse, insieme a istru-                 Ministero           aree interne del Paese, sono tutti elementi che spingevano nella dire-
                            zione e mobilità – può essere un modo per                    per il Mezzogiorno        zione di un peggioramento delle ragioni di equità del servizio sanita-
                            capire come rafforzare i profili attuativi di sud-               e la coesione         rio, laddove la conseguenza dell’azione in questione si traduceva mol-
                                                                                              territoriale
                            dette strategie, con particolare riguardo proprio                                      te volte nella soppressione di tanti plessi ospedalieri “minori”, ritenuti
                            alle missioni del Pnrr, direttamente o indiretta-                                      inefficienti e costosi, senza che il disegno di medicina territoriale, più
                            mente, dedicate al tema2.                                                              snello, flessibile e “personalizzato”, si fosse ancora definitivamente
                                Chiamiamo “interne” quelle aree significati-                                       compiuto.
                            vamente distanti dai centri di offerta di servizi                                          Dentro questo dilemma si mossero le iniziative promosse dalla
                            essenziali (istruzione, salute e mobilità), ricche                                     Snai che hanno puntato a concepire interventi capaci di offrire nuovi
                            di importanti risorse ambientali e culturali, e                                        modelli di medicina territoriale, complementari al ripensamento in
                            fortemente diversificate per natura e a seguito                                        corso della rete ospedaliera ma tenendo in debito conto la qualità dei
                            di secolari processi di antropizzazione. Vive in                                       servizi resi ai cittadini. Da qui l’attenzione al ruolo delle farmacie e
                            queste aree circa un quarto della popolazione                                          della rete dei medici di medicina generale (o pediatri di libera scelta)
                            italiana, in una porzione di territorio che supe-                                      nei piccoli comuni, la necessità di puntare su strutture e modelli in-
                            ra il 60 per cento di quello totale e che è orga-                                      novativi di organizzazione sociosanitaria (quali le case della salute),
                            nizzata in oltre quattromila comuni3.                                                  la nuova prospettiva affidata ai servizi sanitari mobili, la maggiore
                                Dall’esperienza Snai potrebbero venire al-                                         rilevanza assegnata all’assistenza domiciliare integrata e alla teleme-
                            cune utili lezioni per organizzare al meglio                                           dicina, l’importanza della medicina di iniziativa.
                            l’attuazione delle riforme e degli investimenti                                            Gli esempi di progetti coerenti con suddetti indirizzi, spulciando
                            previsti dal piano nazionale in materia di rior-                                       l’elenco dei tanti interventi inseriti nelle strategie d’area della Snai,
                            ganizzazione sanitaria.
                                                                                      La Strategia                 sono davvero tanti. Per restare a quelli segnalati nell’ultima relazione
                                                                                      nazionale per                che il Comitato tecnico aree interne (Ctai) ha consegnato al Cipe5, ne
                                                                                                                   cito tre: la centrale operativa di cure transazionali ubicata presso la
                                Nuovi modelli di medicina territoriale                le aree interne              sede del Patto territoriale Sangro-Aventino, che “diventa il centro ne-
                                                                                      ha puntato                   vralgico di tutto il sistema e dove avviene la presa in carico congiunta
                                La riorganizzazione in senso territoriale dei                                      della persona da assistere dopo la valutazione del bisogno” nell’area
                            servizi sanitari era ben presente nelle riflessio-        a concepire                  Basso Sangro Trigno (Abruzzo); la realizzazione dell’ospedale di co-
                            ni dei documenti preparatori della Snai. La                                            munità presso la Struttura polifunzionale sanitaria di Bisaccia non-
                                                                                      interventi
                            questione, com’è noto, è poi deflagrata in tutta                                       ché il progetto di teleradiologia per la realizzazione di una rete infor-
                            la sua potenza nel corso della pandemia. All’e-           capaci di offrire            matica ospedaliera tra il Presidio ospedaliero Criscuoli di S. Angelo
                            poca (siamo negli anni 2012-2013) era in pie-                                          dei Lombardi nell’area Alta Irpinia (Campania); infine, il punto unico
                            no dispiegamento un processo di “razionaliz-
                                                                                      nuovi modelli                di accesso per le cure palliative nel distretto di Castenuovo ne’ Monti,
                            zazione” del settore che, se da una parte veniva          di medicina                  con la disponibilità dei due posti letto ad alta intensità assistenziale
                            spinto dai vincoli stringenti di contenimento                                          e di spazi attrezzati anche per familiari previsti dal progetto, nonché
                            della spesa pubblica, tipici di quella fase po-           territoriale,                l’istituzione dell’infermiere di comunità, con contestuale apertura di
                            litica, dall’altro non poteva certo trascurare la         tenendo in conto             un centro che “opera in modo integrato con altri professionisti del
                            domanda di qualità e uguaglianza delle pre-                                            territorio e dell’ospedale” nell’area Appennino reggiano (Emilia-Ro-
                            stazioni, collegate al diritto costituzionalmen-          la qualità                   magna)6. Complessivamente, secondo una proiezione del dicembre
                            te protetto alla salute, che proveniva dalla                                           scorso del Ctai, le risorse convogliate su progetti di medicina territo-
                                                                                      dei servizi resi
                            popolazione, soprattutto da quella che viveva                                          riale del tipo suindicato rappresentano circa il 10 per cento del budget
                            nelle aree interne del Paese.                             ai cittadini.                messo a disposizione dalla Snai, pari a circa 1,2 miliardi di euro.

1. Le strategie di rafforzamento della medicina territoriale      2. L’esperienza della Snai, inserita come sperimentazione           3. È ampia ormai la letteratura in materia, la quale
   come risposta ai tanti problemi del Sistema sanitario             nell’Accordo di partenariato siglato fra Italia e Unione            va specializzandosi anche per singolo settore di
   nazionale provocati dalle due “ondate” virali che si sono         europea per programmare le risorse del ciclo di bilancio            intervento della Snai: mobilità, istruzione, salute. Per un
   abbattute sul nostro Paese, colpendo duramente le regioni         2021-2027 della politica di coesione europea, è raccontata          inquadramento generale si vedano i molti studi realizzati
   dove “apparentemente” il sistema appariva più forte, sono         con dovizia di particolari nel sito dell’Agenzia per la             dall’Unità degli investimenti pubblici presso la Presidenza
   illustrate nella missione 6 del Piano nazionale di ripresa e      coesione territoriale, alla pagine “Strategia nazionale             del Consiglio dei ministri e l’ampia documentazione tecnica
   resilienza descritto nel documento consegnato dall’Italia         aree interne”*, che raccoglie tutte le informazioni sia del         scaricabile dal sito istituzionale dell’Agenzia per la coesione
   alla Commissione europea a fine aprile 2021 e consultabile        processo istruttorio sia delle fasi attuative che ha coinvolto      territoriale*.
   sul sito del Governo italiano*. Il Pnrr mobilita circa 230        circa 1066 sindaci del nostro Paese.
   miliardi di euro per investimenti e riforme, di cui circa 20
   sono indirizzate a questo tema.
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