Nicolini, Confetra: "Pronti a partire"

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Nicolini, Confetra: "Pronti a partire"
9 Settembre 2021 -

Nicolini, Confetra: “Pronti a partire”

ROMA – “Siamo pronti a partire” ha dichiarato il presidente di Confetra Guido
Nicolini, dopo aver comunicato al Ministro le designazioni per i Tavoli
tecnici attuativi del Pnrr.
“Assiterminal, Assologistica, Federagenti e Fedepiloti per il Tavolo porti e
mare, Assoferr, Fercargo, Assologistica e UIR per quello su infrastrutture
ferroviarie ed intermodalità, Fedespedi seguirà digitalizzazione e
semplificazioni” spiega.

L’annuncio alla giunta Confetra alla quale ha preso parte Giuseppe Catalano,

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responsabile della
Struttura tecnica di missione del Ministero che ha esposto i prossimi step
della fase realizzativa della Missione 3 del Pnrr, soffermandosi in
particolare sulle misure volte a sostenere la transizione digitale e
green della logistica italiana.

Nella seconda parte dei lavori, via alla programmazione delle attività 2021,
illustrate dal direttore generale Ivano Russo: “Insediamo oggi una Task force
Infrastrutture che avrà il compito di monitorare lo stato di avanzamento
delle principali opere strumentali al decollo del trasporto merci, stiamo
completando un Position Paper sulla storia delle politiche industriali per il
settore ed un Instant book sul tema dell’Ex Works.
A giorni lanceremo un Progetto speciale di comunicazione ed animazione
attorno ai temi ed agli obiettivi della Missione mobilità del Pnrr. Il 5
Luglio saremo con Assoferr a Pietrarsa ed il 12 e 13 agli Stati Generali
della Logistica meridionale promossi da Confetra Mezzogiorno.
Infine, in collaborazione con IPSOS e SOS-Logistica, si sta lavorando ad un
grande evento su sostenibilità, percezioni dell’opinione pubblica e
contributo che la Logistica può offrire al Green New Deal europeo.
Le nostre attività di advocacy, dai controlli radiometrici al ristoro per i
concessionari terminalisti portuali passando per la ripresa del Tavolo al
Mims per il rilancio del Cargo aereo, non arretrano di un millimetro -ha
evidenziato Russo- ma in questa fase storica tutti dobbiamo fare uno sforzo
in più per offrire a Governo e Parlamento un contributo strategico e di
vision che vada oltre il solito elenco di nodi irrisolti. Continueremo ad
aggredirli tutti, sia chiaro, ma questo è il momento che il nostro quotidiano
lavoro di rappresentanza si ponga l’obiettivo di contribuire con
autorevolezza al ridisegno economico produttivo del Paese.
Quel salto di qualità, che invochiamo per la politica, continuiamo intanto a
farlo lanciando una ricca serie di attività di monitoraggio, studio, ricerca,
comunicazione e animazione indispensabili a dare struttura e robustezza alle
nostre analisi ed alle nostre richieste verso le Istituzioni”.

La Confederazione quest’anno festeggia 75 anni di attività con una serie di
iniziative tra cui quella che riunirà gli ex ministri dei trasporti.

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Fedepiloti annuncia rinnovo tariffario

ROMA – Fedepiloti annuncia un rinnovo tariffario. In una nota, la Federazione
Italiana Piloti dei Porti, precisa che dopo un lungo percorso, noto a tutti,
il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha reso note
le proprie determinazioni in merito ai criteri e meccanismi da utilizzare per
il rinnovo tariffario in linea con i parametri richiesti dal regolamento
Europeo 352/2017, confermando la validità della formula tariffaria.
Un risultato importante, per niente scontato, che ha richiesto – si legge
ancora nel comunicato dei Piloti – duro impegno caratterizzato anche da
momenti di aspri confronti interni. Sinteticamente i punti fondamentali sono

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la rideterminazione della spesa ammessa per una migliore uniformità di
trattamento tra Corporazioni nell’ottica di una maggiore trasparenza e il
riconoscimento dei cosiddetti “grandi tonnellaggi”, atteso da molto tempo.
Inoltre, a seguito di un articolo apparso sulla stampa, smentiamo,
inequivocabilmente, qualsiasi voce e/o interpretazione circa la volontà di
questa Federazione che vedrebbe in discussione la “personalità giuridica
pubblica” del sistema di pilotaggio italiano.
I Piloti dei Porti, in piena sinergia e comunità d’intenti con l’Autorità
marittima, proseguono con orgoglio e grande impegno, ad operare al servizio
della sicurezza per garantire la continuità dei traffici marittimi nazionali.

Un pilotaggio più forte e moderno

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ROMA – Al lavoro per un pilotaggio più forte e moderno è il filo conduttore
della 74ª Assemblea nazionale della Federazione Italiana dei Piloti dei
Porti, intitolata “Professione pilota: passato, presente e opportunità
future”, che si è svolta ieri.

Fedepiloti intende ringraziare tutti i partecipanti e coloro che hanno
seguito i lavori sulle piattaforme social della Federazione, “ma ancor più
riconoscenti siamo verso i colleghi che hanno voluto dare un contributo di
pensiero al nostro dibattito interno, in linea o meno con la posizione
espressa dalla Federazione”, si9 legge in una nota.
“La dialettica ed il confronto sono degli straordinari esercizi di
democrazia, che alimentano il pensiero critico e aiutano il processo

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decisionale. Ci auguriamo che sia questa la strada da percorrere per arrivare
agli ‘Stati generali del pilotaggio’, dove proprio il confronto, anche aspro,
dovrà portare alla sintesi condivisa delle posizioni di tutti.
Nella consapevolezza che l’obiettivo primario è di mantenere un sistema di
pilotaggio di eccellenza per il Paese, che continui a salvaguardare e
proteggere il lavoro e la figura professionale del pilota.
Uniti. Sempre.

“La ripartenza passerà dai porti”

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ROMA – “Credo fermamente che la ripartenza passerà in maniera consistente dai
porti e dobbiamo ripartire velocemente, come purtroppo velocemente ci siamo
fermati”.
A dirlo è la viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili
Teresa Bellanova intervenuta alla 74° Assemblea nazionale della Federazione
Italiana piloti dei porti.

“Non a caso -ha proseguito- proprio ai porti è destinata una parte importante
di risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza: ci sono misure per
accrescere l’intermodalità dei nostri sistemi di trasporto, per migliorare le
connessioni di ultimo miglio, le opere di accessibilità marittima,
l’efficientamento energetico dei porti, la digitalizzazione per velocizzare

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il transito delle merci. I piloti devono continuare a rappresentare il punto
di equilibrio tra il nuovo dinamismo commerciale che vogliamo dare ai nostri
porti e la salvaguardia primaria della sicurezza delle operazioni portuali”.

L’assemblea, dedicata al tema “Professione Pilota: passato, presente e
opportunità future”, è iniziata con l’intervento del presidente Fedepiloti,
Luigi Mennella, che ha ricordato le vittime del tragico incidente del 7
Maggio 2013 alla Torre piloti di Genova in cui persero la vita 9 giovani
piloti.
La viceministra Bellanova si è quindi soffermata sull’importanza del servizio
di pilotaggio, per la sicurezza del Paese, sottolineando come tale rilevanza
sia emersa con forza proprio nei drammatici mesi della pandemia.

“Il sistema portuale italiano è un attore essenziale della catena logistica e
del trasporto e se molte attività produttive si sono dovute fermare durante
il periodo del lockdown -ha detto ancora- non è stato così per l’operatività
dei nostri porti, dai quali hanno continuato a transitare le merci che hanno
approvvigionato l’Italia. La recente vicenda della nave Ever Given bloccata
nel Canale di Suez ha evidenziato come l’economia del mare sia una materia
poco conosciuta e molto sottovalutata nel nostro Paese: via mare transita il
57% delle nostre importazioni ed il 44% dell’export: circa 480 milioni di
tonnellate di merci movimentate nei nostri porti ogni anno. Nell’interscambio
con l’estero, il vettore marittimo è il principale strumento, seguito dal
quello stradale e ferroviario. Ancora oggi il 90% delle merci mondiali
viaggia via mare e il nostro Mediterraneo, pur essendo solo l’1% dell’oceano
mondo, vede passare per le sue acque il 20% degli scambi mondiali”.

74ª Assemblea nazionale di Fedepiloti

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ROMA – La 74ª Assemblea nazionale di Fedepiloti si terrà il 28 Aprile. Vista
l’emergenza epidemiologica da Covid-19, l’evento sarà trasmesso in diretta
sui canali ufficiali Facebook e YouTube della Federazione Italiana Piloti dei
Porti con inizio previsto per le ore 10.00.
Per il secondo anno consecutivo l’Assemblea si svolgerà dalla sede del
Comando Generale, una scelta che testimonia la forte e continua
collaborazione tra i Piloti italiani e la Guardia Costiera, un legame
indissolubile dal 1947 ad oggi.
Il titolo di quest’anno sarà “Professione Pilota – passato, presente e
opportunità future”. Un tema scelto per rilanciare l’impegno di una categoria
che da 74 anni, pandemia compresa, non ha mai smesso di esercitare la propria
professione attendendo con impegno e competenza al suo ruolo di servizio
pubblico per il Paese. Anche i Piloti italiani, inevitabilmente, sono

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interessati dai grandi cambiamenti economici e strutturali che stanno
coinvolgendo tutto il comparto marittimo e che si ripercuotono anche
nell’organizzazione interna di Fedepiloti. È necessario un aggiornamento
normativo volto a tutelare e rafforzare
la cornice giuridica esistente e di cui si discuterà nella 74ª Assemblea
nazionale con un confronto pubblico insieme ai protagonisti della politica e
del cluster marittimo nazionale.
Il programma degli interventi durante il confronto pubblico vedrà l’apertura
dei lavori affidata al presidente di Fedepiloti com.te Luigi Mennella, che
esporrà alla platea la sua reazione annuale.
A seguire interverranno la viceministro del Ministero delle Infrastrutture e
della Mobilità Sostenibili, On. Teresa Bellanova, il Comandante Generale
Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, la presidente della commissione
Trasporti della Camera On. Raffaella Paita, il capogruppo Pd in commissione
Trasporti alla Camera, On. Davide Gariglio, il responsabile nazionale
Trasporti e Infrastrutture
della Lega On. Edoardo Rixi, la deputata del Movimento 5 Stelle On. Paola
Deiana, il presidente dell’IMPA (International Maritime Pilots’ Association)
Simon Pelletier e il presidente dell’EMPA (European Maritime Pilots’
Association) Stein Inge Dahn.
Un’assemblea che sarà diversa nella sua organizzazione ma che vedrà intatto
lo spirito di confronto pubblico e partecipazione democratica. La giornata di
lavori proseguirà poi in forma privata.

Servizio di pilotaggio nelle Bocche di
Bonifacio

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ROMA – La richiesta dell’Imo di un servizio di pilotaggio nello Stretto delle
Bocche di Bonifacio è al centro di un iter parlamentare. A tale proposito, la
Federazione Italiana Piloti dei Porti è stata invitata in audizione
informale, il 15 Aprile, presso una seduta congiunta della VIII e IX
Commissione (rispettivamente Ambiente e Trasporti) nell’ambito della
discussione delle risoluzioni recanti “iniziative di tutela ambientale e di
regolazione del transito marittimo nelle Bocche di Bonifacio” presentate dai
deputati on. Paola Deiana e on. Edoardo Rixi.
Sul tema è stato delegato, in rappresentanza di Fedepiloti, il già presidente
Francesco Bandiera, pilota del porto di Olbia, che è intervenuto in
videoconferenza portando i saluti dell’attuale Presidente Luigi Mennella. Il
collegamento si è svolto dalla Direzione Marittima del Nord Sardegna, alla

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presenza del Direttore C.V. Giovanni Canu. L’audizione ha visto la
partecipazione inoltre del Comando Generale delle Capitanerie di Porto
Guardia Costiera con il C.V. Claudio Manganiello (responsabile affari
internazionali), dei rappresentanti di Castalia consorzio stabile S.C.p.a,
dell’assessore della difesa dell’ambiente della Regione Sardegna Gianni
Lampis e del Presidente dell’Ente Parco della Maddalena Ing. Fabrizio
Fonnesu.

La Federazione, negli atti depositati, ha sottolineato alle due commissioni
come “il progetto del Servizio di Pilotaggio nello Stretto delle Bocche di
Bonifacio nasca a seguito di una specifica risoluzione dell’IMO (organo
tecnico delle Nazioni Unite – International Maritime Organization) quale
condizione sinequa non per la determinazione in via definitiva dell’unica
Area Marina Particolarmente Sensibile
(PSSA – Particulary Sensitive Sea Area) del Mediterraneo. La seconda al mondo
(dopo Torres Strait in Australia/Papa Nuova Guinea) per caratteristiche
ambientali, sociali, politiche ed economiche”.

Sempre l’Imo ha inserito il pilotaggio ad integrazione di quelle che
definisce Misure Associate di Protezione Ambientale (APM – Associated
Protective Measure), ovvero un “pacchetto” di misure intese a raggiungere il
massimo livello di prevenzione, protezione e sicurezza marittima e ambientale
possibili, dai pericoli del cd traffico marittimo internazionale, che sono:
schema di rotte raccomandate,
servizio VTS (Vessel Traffic Service) con rapportazione via radio e Servizio
di Pilotaggio raccomandato.
“È bene evidenziare” – ha ricordato il com.te Bandiera – “che dal 1° Luglio
2014, sempre nell’ottica di contribuire attivamente alla tutela delle Bocche
di Bonifacio, i piloti del Porto di Olbia e Porto Torres (come richiesto
dall’Amministrazione centrale del MIMS) garantiscono insieme ai Piloti
francesi (quest’ultimi dal 7 novembre 2014) un turno di guardia regolare di
prontezza operativa ed invio di informazioni di servizio su richiesta dei
comandanti delle navi, senza alcun costo riconosciuto. Il gruppo di
pilotaggio internazionale, istituito e coordinato su base volontaria, ha
sempre dovuto far fronte alle non poche difficoltà logistiche ed operative in
solitudine, consentendo così, di fatto, l’applicazione delle misure disposte
dall’Imo. Tutto ciò avviene da ormai quasi sette anni di una prima fase di
sperimentazione, durante i quali solamente 36 navi hanno rispettato la
raccomandazione del pilota a bordo, a fronte delle oltre 20.000 unità

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transitate.”
Riconoscendo paradossale che il pieno svolgimento di un progetto di rilevanza
internazionale si basi, di fatto, sull’opera volontaria dei pochi piloti
coinvolti e constatato il fallimento di questi primi sette anni di
sperimentazione per come venne impostata, la Fedepiloti suggerisce
l’individuazione di un soggetto pubblico che possa gestire un serio
avviamento operativo di una postazione avanzata a La
Maddalena e/o Santa Teresa. Al momento infatti, quando chiamati, i piloti
devono partire dalle loro sedi di Olbia o Porto Torres, con costi e tempi
d’intervento insostenibili.
Preso atto delle due Risoluzioni proposte, il cui iter potrebbe durare molto
tempo e sul cui esito non vi è certezza, principalmente per le condizioni
giuridiche dello Stretto internazionale delle Bocche, una giusta informazione
alle navi in transito circa la disponibilità del servizio di pilotaggio,
potrebbe essere un giusto compromesso iniziale. Questo creerebbe una
coscienza collettiva sulla fragilità e delicatezza, oltre che pericolosità di
questo tratto di mare e raggiungerebbe l’obiettivo di avere un certo numero
di navi che utilizzerebbe tutte le misure associate, ivi il pilotaggio, dando
la possibilità di inserire il servizio in pianta stabile all’interno del
sistema di pilotaggio tradizionalmente conosciuto in Italia.

Un’analisi del traffico degli ultimi dieci anni, sulla base di alcuni dati
ufficiali, rivela che lo Stretto di Bonifacio sia utilizzato in prevalenza da
navi straniere e la percentuale considerata ad alto/altissimo rischio
ambientale (secondo una tabella di classificazione dell’Imo), è sempre ben
oltre l’80% negli ultimi cinque anni. In chiusura d’intervento la Federazione
Italiana dei Piloti dei Porti si è dichiarata
disponibile a partecipare ad eventuali iniziative e tavoli corrispondenti sul
tema, per i quali manterrà sempre un atteggiamento propositivo nel pieno
rispetto dei ruoli, a tutela del pilotaggio italiano auspicando pertanto che
si possa dare inizio a quella che può essere definita la “fase 2” della
sperimentazione, con l’obiettivo di verificarne l’efficacia entro 24/36 mesi.
Un progetto di pilotaggio accomandato serio necessita di risorse immediate.
Cliccare qui per rivedere l’audizione completa.

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Contributo dei Piloti per la Darsena
Europa

LIVORNO – I Piloti del porto di Livorno hanno dato il loro contributo fattivo
alla realizzazione del progetto della Darsena Europa, del quale si discute da
svariati anni e che porterà all’espansione del porto, consentendo l’ormeggio
a navi di maggiori dimensioni.

Il porto toscano infatti, terzo in Italia per tonnellate di merci transitate

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annualmente, non può accogliere le moderne navi portacontainer di grande
tonnellaggio, quelle per intenderci superiori ai 350 metri di lunghezza e da
oltre 20.000 teu.

Le difficoltà maggiori riguardano l’imboccatura, i canali di accesso, non
sufficientemente larghi e soprattutto la profondità massima delle acque che
attualmente è di 12 metri e non adeguata ai pescaggi delle grandi navi. Per
fare un esempio, la Ever Given, la nave incagliata nelle scorse settimane nel
Canale di Suez, è di 14,5 metri.

Gli ultimi lavori di ampliamento del porto di Livorno risalgono al 1981.
L’inizio dei lavori per la nuova Darsena Europa (per una spesa che passa i
500 milioni di euro) sono previsti per l’inizio del 2022 e si presume che in
cinque anni possano terminare e consegnare a Livorno, dopo circa 44 anni di
attesa, un porto più moderno e funzionale che consentirebbe di gestire in un
anno, secondo le stime, oltre un milione e mezzo di teu.

I Piloti del Porto di Livorno sono una delle realtà più interessate da questo
nuovo progetto. Nei prossimi anni saranno loro a gestire le manovre nella
nuova Darsena e fino all’ultimo, sia con il vecchio presidente dell’Autorità
di Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, Stefano Corsini che
adesso con l’attuale, Luciano Guerrieri, hanno prestato il loro contributo
tecnico nella stesura del progetto finale della Darsena Europa, ottenendo
alcune importanti modifiche rispetto al disegno iniziale.

Per comprendere meglio queste modifiche e cosa cambierà, lavorativamente
parlando, per i Piloti del Porto, Fedepiloti ha chiesto al Capo Pilota della
corporazione labronica, il com.te Simone Maggiani, di spiegare meglio in cosa
consiste questa storica “rivoluzione” che interesserà il porto, la città, la
regione e l’Italia intera.

Che contributo hanno dato i Piloti del Porto alla Darsena Europa?

“Purtroppo, dopo un primo coinvolgimento iniziale, per alcuni anni non siamo
stati molto considerati” racconta Maggiani. Poi quando nel 2019 la AdSp AT è
arrivata alla presentazione ufficiale del progetto siamo stati interpellati
sempre tramite la Capitaneria e allora abbiamo detto la nostra considerando
il fatto che quando i tempi di un progetto si allungano si rischia di
partorire un opera già sorpassata. Ci siamo pronunciati in maniera decisa
sull’argomento ed abbiamo innanzitutto chiesto di ridefinire la nave di

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progetto. In sintesi, da una prima contrapposizione iniziale si è in seguito
instaurato un positivo rapporto di collaborazione con tutte le parti
interessate e con il supporto costante dell’Ammiraglio Tarzia, allora
Comandante del Porto di Livorno e la disponibilità dell’ing. Pribaz di AdSp
siamo riusciti ad ottenere un ridimensionamento sostanziale di tutti gli
spazi destinati all’evoluzione e all’ormeggio delle navi dentro quest’ opera
cosiddetta “light”.
Abbiamo anche attenuto l’ottimizzazione dell’ormeggio destinato al terminal
contenitori definendo le migliore disposizione delle due grandi unità che
possono essere li accomodate.
Tutto questo grazie alla nostra esperienza sul campo oltre ad utili
suggerimenti del collega Donato di Gioia Tauro dove già manovrano queste
classi di navi. Il nostro contributo, lo dico con soddisfazione è stato
riscontrato nelle sessioni di sperimentazione in real time effettuate al
Cetena di Genova che come sai si avvale della supervisione del C.te Lettich
ex Capopilota, altro collega con il quale ci siamo trovati in sintonia in
tutte le delicate definizioni tecniche nautiche. Come, puoi comprendere, alla
fine, è stato un gran gioco di squadra tra Piloti di lunga esperienza
professionisti degli altri servizi tecnici (Rimorchiatori ed Ormeggiatori) e
ovviamente le due autorità coinvolte Autorità Marittima e AdSp AT.

Perchè opera Light?

“Il progetto ha subito negli anni diversi “ridimensionamenti” rispetto
all’opera iniziale sia come investimento economico ma soprattutto come
ampiezza dei terrapieni e piazzali delle aree a terra.
Le cause delle revisioni sono state molteplici e sinceramente fuori dalle mie
competenze, siamo stati testimoni passivi di tutte le rivisitazioni, nel
frattempo le dimensioni di ogni genere di navi incrementava anno dopo anno,
quindi avevamo già l’impressione che poi una volta definite le dighe esterne,
gli spazi acquei avrebbero dovuto essere rivisti e dimensionati per
accogliere delle navi di grandezze significativamente incrementate rispetto a
quelle di riferimento all’inizio del progetto nel 2012, vedi negli ultimi 10
anni la ormai famosa “economia di scala” ha fatto sì che i principali
carriers si sfidassero al primato di teu trasportati, passando velocemente
da navi di 330 X42 (8000 teu) a navi di 399×62 (24000 teu).
Il “restyling” del layout finale della DE è stato necessario proprio per
adeguarsi ai tempi e soprattutto risultare in conformità con le linee guida
di riferimento in termini di sicurezza della navigazione.

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Il progetto adesso è terminato?

“Possiamo dire con ragionevole certezza, anche alla luce delle ultime
sessioni di simulazione e conseguenti variazioni di layout, che quello della
Darsena Europa è un progetto moderno pressoché terminato e pronto a partire
nella sua attuazione per accogliere prima possibile le navi di attuale
utilizzo nel trasporto del contenitore, ovvero le navi portacontainer
attualmente più grandi al mondo. Siamo molto soddisfatti del lavoro portato
avanti fino ad oggi ed aver raggiunto questo ragguardevole risultato per
niente scontato. Ora speriamo soltanto di non dover attendere 10 anni per la
realizzazione…

Nell’attesa della realizzazione della nuova Darsena, ci sono altre opere che
aspettate da tempo per il miglioramento del Porto e di conseguenza della
vostra attività?

“Ci sono degli adeguamenti che attendiamo in porto da circa 20 anni, non
pochi, parlo della strettoia del canale che porta al bacino di evoluzione
legata alla realizzazione di un micro tunnel per far transitare l’oleodotto
fino alla raffineria. È stato bloccato 3 anni fa per un problema tecnico ad
uno dei pozzi di partenza del tunnel che ne ha ritardato il completamento, ma
adesso i lavori sono ripresi e dovrebbe concludersi nel 2022 riuscendo così
ad eliminare la strettoia (75 metri navigabili) e permettere di transitare
più agevolmente con le classi di portacontenitori di dimensioni più grandi
oltre a poter omogenizzare il pescaggio massimo consentito -12. Un’altra
opera da noi sollecitata, già presa in considerazione da entrambe le
Autorità, che condiziona ogni ipotesi di ulteriore aumento dimensionale
delle navi è la parziale resecazione della diga Vegliaia la cui lunghezza
attuale rende difficoltosa l’imboccatura per navi di LOA > 330 metri.

Scendendo maggiormente nel tecnico, che tipologia di navi potrà accogliere la
Darsena Europa?

“La Darsena Europa è stata originalmente impostata per accogliere diverse
tipologie di navi, vado a memoria: cisterne, contenitori, RoRo e rinfuse.
Invariate le dimensioni delle dighe esterne ed avendo poi incrementato i
bacini acquei interni i programmi di utilizzo saranno probabilmente rivisti,
sicuramente si realizzerà il terminal contenitori, che permetterà di
ospitare due navi Neopanamax,(M-NPX) navi di 366 metri di lunghezza per 52 di
larghezza (la massima classe che può transitare attualmente il Canale di

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Panama) ed anche Megamax 24 (MGX24). Queste sono le due classi che ci
auguriamo di poter avere a Livorno per intercettare tutti i traffici maggiori
ma soprattutto quelli per gli USA storicamente il mercato più interessante
per i nostri terminalisti.

 Questi enormi cambiamenti modificheranno inevitabilmente anche l’attività
lavorativa dei Piloti del Porto. Come vede la sua corporazione nei prossimi
10 anni?

 “Questi cambiamenti sicuramente porteranno altro lavoro. La DE in
particolare, ci vedrà impegnati con unità di dimensioni ed inerzie a cui non
siamo abituati, sarà un lavoro diverso dall’attuale sicuramente molto
impegnativo, soprattutto i primi tempi richiederà un approccio molto
conservativo e una adeguata fase di sperimentazione prima di definire i
reali limiti operativi in ogni condizione. Sarà un momento di apprendimento
importante che interesserà tutti i Piloti di questo porto da qui ai prossimi
10-20 anni. Dal punto di vista organico ci sarà da valutare un incremento
della forza lavoro della Corporazione. Si parla infatti di una infrastruttura
parallela a quella già esistente che porterà il porto di Livorno ad
avvicinarsi a realtà già multiscalo come quella di Genova, sarà inevitabile
dover avere a disposizione più personale dei servizi tecnici in generale e
probabilmente anche mezzi, mi riferisco alle nostre pilotine ma anche ai
rimorchiatori…
Inoltre, e concludo, diventerà veramente necessaria la costruzione di una
Torre Servizi di altezza adeguata, al pari dei porti maggiori in Italia e nel
mondo, da cui si possa gestire entrambe le infrastrutture, abbiamo già un bel
progetto nostro, ora si tratta di trovare le finanze, ma questa è un’altra
storia… .

Incontro al Mit con Fedepiloti

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ROMA – Questa mattina il presidente di Fedepiloti, la Federazione Italiana
Piloti dei Porti Luigi Mennella accompagnato dall’avvocato professor
Francesco Munari, ha incontrato il sottosegretario al
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Traversi e la
dott.ssa Maria Teresa Di Matteo, direttore generale per i trasporti, la
navigazione e gli affari generali e del personale al Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti.
Durante l’incontro si sono discusse tematiche riguardanti il rinnovo
tariffario, l’età per accedere alla professione e adeguamenti normativi per
la categoria. Infine, la Federazione ha rinnovato la sua disponibilità alla
soluzione di tutte le problematiche inerenti la categoria cosi come avviene
ormai da 73 anni.

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Fedepiloti favorevole a ripartenza
crociere

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ROMA – La Federazione Italiana Piloti dei Porti guarda con estrema attenzione
alla ripartenza del traffico crocieristico all’interno del territorio
nazionale.

Il neo presidente di Fedepiloti, Luigi Mennella (nella foto) insieme al
direttore Giacomo Scarpati, in una lettera inviata in redazione, sostengono
che “la ripresa di questa attività, che in Europa vale 50 miliardi di euro
del quale l’Italia rappresenta il 25% e che nel 2019 ha visto muovere la
cifra record di 13 milioni di croceristi, significa ridare linfa vitale ai
porti italiani e in generale al tutto il cluster marittimo che nel nostro
Paese rappresenta un milione di addetti e tre punti di Pil nazionale”.
“Come parte integrante di questo sistema, Fedepiloti si augura vivamente che
il prossimo Consiglio dei Ministri del 31 Luglio 2020, possa autorizzare la
ripartenza delle crociere nelle date indicate più volte dalle compagnie di
navigazione e dalle Associazioni armatoriali. Le stesse compagnie che dal
primo giorno di emergenza
Covid-19, hanno lavorato senza sosta per lo sviluppo di un nuovo protocollo
operativo per la salute e la sicurezza da attuare alla ripresa delle
attività”.
“Tornare a navigare – proseguono Mennella e Scarpati – sarebbe un segnale
forte e di responsabilità che tutto il settore marittimo attende da tempo per
contribuire alla propria rinascita dopo la profonda crisi economica e
lavorativa derivata dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
Un volano che riporterebbe in attività anche tanti lavoratori marittimi,
circa 1200 addetti ad imbarcazione, che stabilmente prestano servizio sulle
navi da crociera italiane e internazionali”.

“Fedepiloti – conclude la nota – continuerà ad offrire il proprio servizio di
alto livello garantendo il rispetto massimo delle misure di sicurezza
previste nell’ultimo Dcpm e contribuendo, come ha sempre continuato a fare
anche durante il lockdown, al normale svolgimento
dell’attività portuale”.

  https://www.messaggeromarittimo.it/tag/fedepiloti/ | 9 Settembre 2021 -
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Luigi Mennella nuovo presidente
Fedepiloti

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ROMA – Il comandante Luigi Mennella è il nuovo presidente della Federazione
Italiana Piloti dei Porti.
Il cinquantenne pilota del porto dell’Estuario veneto, pilota effettivo in
laguna dal 2002, è stato eletto all’unanimità dal nuovo Consiglio direttivo
di Fedepiloti costituito ieri, 23 Giugno 2020,
durante la 73ª Assemblea Nazionale di Fedepiloti, trasmessa in diretta sul
canale ufficiale facebook di Fedepiloti, dalla sala riunioni “Ammiraglio
Francese” del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia
Costiera,

Luigi Mennella, originario di Casamicciola Terme (NA), è il primo presidente
della storia di Fedepiloti proveniente dalla corporazione di Venezia e negli
ultimi due anni ha ricoperto il ruolo di vice presidente al fianco del
presidente uscente comandante Francesco Bandiera, pilota del porto della
corporazione di Olbia.
Un ruolo di vice presidenza che per i prossimi due anni sarà ricoperto dal
com.te Massimiliano Fabricatore Irace, capo pilota della corporazione dei
piloti di Salerno, eletto anche lui dal nuovo Consiglio direttivo e che per
la prima volta in carriera ricoprirà un ruolo dirigenziale all’interno della
Federazione.

A completare il quadro di comando ci sarà ancora il com.te Giacomo Scarpati
che prosegue il suo mandato come direttore di Fedepiloti. Il nuovo presidente
è atteso subito da importanti sfide per rilanciare una categoria duramente
colpita durante l’emergenza da Covid-19. Queste le sue prime parole
ufficiali: “Ringrazio la categoria dei Piloti e il Consiglio direttivo per la
fiducia riposta in me onorandomi di questo prestigioso incarico. Mi auguro di
poter adempiere nel miglior modo possibile il mio mandato”.

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