Anita: divieto Austria contro libero scambio - Messaggero Marittimo
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15 Febbraio 2020 - Anita: divieto Austria contro libero scambio ROMA – La commissaria ai Trasporti Valean incontrerà domani a Bolzano la ministra Paola De Micheli sul divieto imposto dall’Austria sul transito dei mezzi pesanti. Anita ha inviato un documento relativo agli impatti economici che le misure limitative al traffico pesante sull’asse del Brennero, introdotte dall’Austria, hanno sul comparto dell’autotrasporto nazionale. Di seguito il testo integrale del documento: Il divieto settoriale austriaco, esteso dal primo Gennaio 2020 ad altre tipologie merceologiche e limitato nella deroga ai veicoli Euro VI immatricolati dopo il 31 Agosto 2018, assieme agli impedimenti precedenti, https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - produce inevitabilmente gravi conseguenze economiche non soltanto alle imprese di autotrasporto interessate da tale provvedimento, ma anche e soprattutto a tutto il comparto industriale e commerciale dell’export italiano. Di questo è convinta l’Anita (Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici), infatti dalle rilevazioni condotte sulle imprese che transitano dal Brennero e ubicate sull’intero territorio nazionale, risulta quanto segue: Composizione flotta A livello nazionale, i veicoli Euro VI immatricolati prima del 31/08/2018 sono circa 71.000 e rappresentano circa l’80% del totale dei veicoli Euro VI che fino al 31/12/2019 potevano circolare liberamente su strada attraverso il Brennero trasportando le merci rientranti nel divieto settoriale. I veicoli Gnl che pure sono esentati dal divieto settoriale, sono irrilevanti dal punto di vista percentuale. Offerta ferroviaria – Rola Nel 2019 sulla Rola Woergl – Brennero sono transitati 151.000 complessi veicolari a fronte di una disponibilità di 200.000 posti (75% di saturazione media). Dal 1° Gennaio 2020 l’Austria ha promesso di portare a 400.000 la capacità ferroviaria della Rola, con un potenziale spostamento di ulteriori 149.000 complessi veicolari dalla strada alla ferrovia, considerando lo stesso grado di saturazione media del 75%. Per aumentare la disponibilità di posti a 400.000 occorrerebbero altri 9.524 treni all’anno ossia 198 treni in più la settimana (43 settimane/anno). Attualmente l’offerta Rola è molto minore e rimane il dubbio se la tracce ferroviarie disponibili permetteranno l’incremento promesso. La consultazione dei posti liberi del giorno 11 Febbraio 2020, ore 13:59, dava per occupati già tutti i treni da Brennero a Woergl fino alle ore 21:20 di sera e quindi con tempi di attesa di oltre 7 ore. Maggiore offerta di Rola porterebbe il rischio che vengano tolte tracce al traffico combinato non accompagnato. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Impatto economico Maggiori costi – Il maggior costo sopportato dalle imprese di autotrasporto per l’utilizzo della Rola Woergl – Brennero, risultante dalla nostra rilevazione, è di circa 250 euro per singola tratta. Tale importo è calcolato al netto dei costi di gasolio e pedaggi riferiti al tutto-strada su tale tratta e dei maggiori tempi di attraversamento in ragione di 4 – 5 ore (arrivo al terminal ferroviario, imbarco sul treno, tragitto, sbarco, messa a disposizione del veicolo). Su tale tratta, pertanto, il maggior costo per le imprese del settore ammonta a 80,81 milioni di euro. Sulla tratta ROLA Trento-Woergl, invece, il maggior costo è pari a circa 150 euro per singola tratta ed il maggior costo complessivo è pari a 7,5 milioni di euro. In totale, il maggior costo che le imprese devono assorbire è di oltre 88 milioni di euro. Ulteriori considerazioni Il divieto settoriale non vale per le merci di origine o destino del Tirolo, nonostante ci sarebbero le possibilità di trasferimento sulla ferrovia, disponendo il Tirolo di un efficiente terminale ferroviario a Hall vicino ad Innsbruck. Per i vettori dell’Austria dividendo un viaggio di transito in due tratte distinte, possono facilmente bypassare il divieto. La misura è quindi anche discriminatoria e configura una situazione di concorrenza sleale. Le imprese che utilizzano la Rola, riferiscono che è più difficoltoso trovare posto sul treno in direzione Woergl-Brennero che non nella tratta verso la Germania. La limitazione della deroga comporta anche un aumento dei viaggi a vuoto per coloro che non avendo il veicolo idoneo, non possono bilanciare il viaggio caricando merci incluse nel divieto settoriale. Ciò impatta su efficienza e sostenibilità ambientale, producendo un effetto paradossale rispetto alle motivazioni austriache che hanno imposto tale divieto. Ancora sotto il profilo ambientale e dell’efficienza, il potenziamento della Rola toglie spazio al trasporto combinato non accompagnato, che al contrario, rappresenta la vera e più efficace alternativa al tutto-strada. La Rola è la modalità del combinato terrestre di gran lunga meno efficiente, molto più costosa e possibile soltanto su brevi tratte. Se viene incentivata di più del trasporto combinato non accompagnato toglie traffico a https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - quest’ultimo che invece riesce a trasferire dalla strada alla ferrovia le merci su lunghe distanze con evidenti maggiori benefici ambientali. La Rola inoltre ha il tasso di inquinamento acustico più elevato ed infine, è gestita dalla ferrovia austriaca, che non avendo in gestione il trasporto combinato non accompagnato, non ha alcun interesse a sviluppare il vero trasporto combinato terrestre. Altri impedimenti Divieto di transito di sabato mattina: – Comporta grosse difficoltà per le imprese a far di rientrare in sede gli autisti che in questo modo devono trascorrere il fine settimana all’estero. – Fa aumentare il traffico il venerdì pomeriggio e lunedì mattina, con ripercussioni anche sulla sicurezza stradale. – Comporta elevati costi per i vettori italiani. – E’ una misura discriminatoria, in quanto non vale per i vettori austriaci. Divieto di transito notturno per veicoli ante Euro6 e pedaggio notturno triplo sull’autostrada A12 dal Brennero a Innsbruck: – Fa aumentare il traffico diurno, con una particolare concentrazione nelle ore della mattina, accentuando i picchi in concomitanza del traffico pendolare nel Trentino Alto Adige. – La misura non riduce in nessun modo l’impatto ambientale, ma aumenta il rischio di incidentalità stradale in quanto il traffico si concentra sulle ore diurne. – L’importo del pedaggio notturno non risponde alle regole europee sui pedaggi autostradali. Divieto di rifornimento gasolio in Austria (divieto di uscire dall’autostrada): – Misura iniqua e discriminatoria in quanto di fatto non applicato ai vettori austriaci, che pertanto godono di rifornimenti di gasolio a costi inferiori. Sistema di dosaggio: – Misura che fa aumentare l’impatto ambientale in quanto il traffico viene spostato su altre ore del giorno con incolonnamenti e traffico “stop and go”, più inquinante di un traffico fluido. – Critica la situazione socio-sanitaria per gli autisti, che a bordo dei veicoli devono sostare in autostrada per diverse ore. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Secondo le statistiche, tutte le misure restrittive attuate hanno favorito i vettori austrici del Tirolo, i quali, contrariamente a quanto successo negli ultimi anni nel Trentino Alto Adige, sono aumentati. Soluzioni Secondo l’Anita, quindi l’’unica soluzione percorribile appare quella del ricorso da parte del Governo Italiano alla Corte di giustizia Ue sui tre provvedimenti che sono in palese contrasto con le regole comunitarie: – divieto settoriale, in quanto sproporzionato e discriminatorio; – pedaggio autostradale notturno da Innsbruck al Brennero, in quanto superiore ai limiti massimi consentiti dall’Europa; – divieti di transito notturni, divieti di sabato mattina e sistemi di dosaggio, in quanto contrari alla libera circolazione e non funzionali al perseguimento di finalità ambientali. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Liguria e cantieri autostradali: tavolo di confronto mensile GENOVA – Avrà cadenza mensile il tavolo di confronto sui cantieri autostradali istituito tra Regione Liguria, Aspi, Confindustria, Autorità di Sistema portuale del mar Ligure occidentale, imprenditori e associazioni di categoria degli autotrasportatori. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - È la decisione presa al termine dell’incontro tenutosi in Regione per limitare i disagi causati ai trasporti eccezionali dal piano di cantierizzazioni che Aspi ha attivato per le verifiche tecniche sulle tratte di competenza. “L’obiettivo -commenta l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti– è quello di riuscire a fronteggiare al meglio le difficoltà logistiche regionali, per alleviare i riflessi economici che l’imprevedibilità dei cantieri autostradali sta già oggi creando e per garantire una migliore gestione del traffico in città e del flusso riguardante gli accessi ai porti”. Aspi si è, da parte sua, impegnata su tre fronti: il primo riguarda l’applicazione, ogni volta che sia possibile, di misure gestionali, quali per esempio by pass, scambi di carreggiata, chiusure notturne ad hoc e posticipazione di cantieri, per agevolare il transito di trasporti eccezionali. Il secondo relativo all’assistenza, con l’aumento del personale dedicato ai trasporti eccezionali per velocizzare e migliorare sia il servizio di call- center, sia il rilascio delle pratiche autorizzative. Per queste ultime in particolare, la Direzione di Tronco di Genova ha dato rassicurazioni circa la riduzione delle tempistiche di rilascio, fissandole a due settimane per le pratiche normali e a tre per quelle che necessitano di analisi specifiche. Nonostante ci si renda conto del grande lavoro che Autostrade per l’Italia è chiamata a fare per recuperare il tempo perduto e le occasioni sprecate, questo, sottolinea l’assessore, “non può andare a discapito di una filiera economica che da più di un anno è messa sotto pressione dalla difficoltà, se non impossibilità, di attivare la catena logistica”. “Oltre a ciò, per gestire ancor meglio la prima fase di verifiche a tappeto di Aspi, Confindustria si è offerta come snodo operativo di allineamento tra le esigenze delle imprese della filiera e le problematiche tecniche che dovessero via via sorgere nelle autostrade liguri”. L’auspicio è che questa prima fase duri il meno possibile e si possa così passare a una pianificazione più strutturale. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Uggè: bene Conte su blocchi dei Tir ROMA – “Bene le dichiarazioni del premier Conte sui blocchi dell’Austria al Brennero”. Così il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè su quanto affermato ieri dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito alla violazione da parte dell’Austria del principio della libera circolazione delle merci in Unione europea. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - “Quanto sottolineato dalla massima espressione del governo ci trova pienamente d’accordo: i blocchi dei Tir al Brennero non sono solo questione che riguarda i trasporti, ma tutto il sistema economico del nostro Paese e, di conseguenza, la sua competitività – spiega Uggè – Il Governo italiano non accetti ulteriori dilazioni, ma adotti misure identiche a quelle del Tirolo. Riteniamo infatti che, nonostante gli interventi dei governi italiani, la Commissione europea stia traccheggiando da ormai troppo tempo”. Prosegue quindi la disputa tra Italia ed Auistria, dopo gli ulteriori divieti di transito ai Tir, di cui Conftrasporto ed altre associazioni di categoria aveva annunciato ad inizio anno. Ricordiamo, infine, che a Gennaio, secondo i dati forniti dal governo tirolese, sulla tratta del Brennero nel Tirolo austriaco sono transitati circa 4.300 Tir in meno a seguito dei divieti. Si tratta di un calo del 2% dei transiti complessivi. Parallelamente, sono aumentati i passaggi dei Tir sulla ferrovia con il servizio “Ro.La”, Sempre a Gennaio le ferrovie austriache Öbb hanno contato 13.187 mezzi pesanti, a fronte dei 10.000 del 2019. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Noli marittimi: dal Mit 12 milioni in più per il mare bonus ROMA – Nuovo incontro a Roma tra il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Giancarlo Cancelleri e i rappresentanti delle categorie degli autotrasportatori per fare il punto sull’adeguamento dei noli marittimi. Dopo l’ultimo appuntamento del 7 Gennaio scorso, per fare il punto sulla https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - problematica nata con l’aumento del costo del combustibile, secondo la direttiva comunitaria IMO 2020, gli autotrasportatori avevano chiesto soluzioni per rispondere agli armatori che hanno dovuto aumentare i loro investimenti che ha determinato l’aumento dei noli marittimi. “In questi ultimi 20 giorni abbiamo studiato, con la ministra Paola De Micheli e gli Uffici del Ministero di competenza, le misure più efficaci per garantire un equilibro nell’interesse delle parti e, fra i primi risultati, abbiamo raggiunto un accordo molto importante fra armatori e autotrasportatori. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti infatti stanzierà 12 milioni di euro in più per il mare bonus che andranno al 100% agli autotrasportatori. Una buona notizia per tutto il comparto”. Il tavolo si è aggiornato per un prossimo incontro nel quale verrà affrontato il tema più specifico che riguarda la Sardegna e la continuità territoriale relativamente al settore dell’autotrasporto. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Porto di Salerno: l’ad di Smet sul https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - traffico ro-ro SALERNO – Dai dati pubblicati dall’Autorità di Sistema portuale del mar Tirreno centrale, si registra, per il porto di Salerno, un 2019 chiuso con una sostanziale stabilità del traffico ro-ro. Lo scalo campano ha infatti registrato un leggero incremento, pari all’1,59% rispetto ai risultati raggiunti nel 2018: alla fine del mese di Dicembre erano state infatti movimentate 8.095.864 unità tra mezzi pesanti e automobili contro le 7.969.207 unità del 2018. A commentare questi dati è Domenico De Rosa, amministratore delegato del Gruppo SMET, fondato proprio a Salerno 70 anni fa ed oggi operatore logistico intermodale leader a livello europeo. “Nel 2019 -spiega- il traffico dei rotabili nel nostro scalo si è mantenuto sostanzialmente stabile. L’anno si è chiuso con un leggero incremento in termini di veicoli movimentati: ritengo che sia un segnale estremamente positivo, che preannuncia senz’altro un 2020 di ulteriore sviluppo per i traffici ro-ro e per l’intermodalità, che garantisce un trasporto realmente sostenibile”. “La vera svolta per il porto di Salerno -aggiunge- coinciderà con la conclusione degli interventi di dragaggio e con l’arrivo delle nuove navi da 500 trailer del Gruppo Grimaldi, che saranno operative entro la fine dell’anno”. Domenico De Rosa ricorda inoltre l’importanza della rete di Autostrade del Mare, la cui efficienza è strategica nell’ottica dello sviluppo di modalità di trasporto sempre più sostenibili: “È fondamentale che la rete di Autostrade del Mare sia sempre più collegata alle infrastrutture ferroviarie. Questo consentirà agli operatori intermodali di fornire con continuità servizi sempre più efficienti e sempre più sostenibili”. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Carta di qualificazione del conducente: esteso l’obbligo ROMA – Una nota di Confartigianato Trasporti informa che il Consiglio dei ministri ha adottato lo schema di decreto legislativo che introduce novità in tema di formazione dei conducenti che operano nel trasporto merci, in particolare per quanto riguarda la carta di qualificazione del conducente (Cqc). Approvato in esame preliminare, il provvedimento amplia gli obblighi di qualificazione, prima previsti solo per i conducenti che effettuavano https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - professionalmente trasporto di persone e di cose su veicoli per la cui guida è richiesta la patente delle categorie C1, C, C1E, CE, D1, D, D1E, DE, eliminando il riferimento all’attività di guida professionale ed estendendo così gli obblighi di conseguimento della carta di qualificazione del conducente (Cqc) a tutti i conducenti di veicoli la cui guida richieda le patenti citate. Questo vuol dire che anche per alcune tipologie di conducenti, che pur avendo le patenti superiori usufruivano dell’esonero dalla Cqc alla guida di veicoli oltre 3,5 tonnellate, perché effettuata in modo sporadico (ad esempio i conducenti di aziende che effettuano trasporto in conto proprio), sorgerebbe l’obbligo di conseguire la carta di qualificazione del conducente. Il decreto prevede anche che gli Stati membri si scambino reciprocamente le informazioni in materia di qualificazione dei conducenti tramite specifica rete informatica determinando la cadenza periodica dei corsi di formazione necessari per mantenere le abilitazioni conseguite. Il provvedimento del Consiglio dei ministri, approvato su proposta del ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che recepisce la direttiva Ue 2018/645 di modifica della direttiva 2003/59/CE sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri e della direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida, passa ora all’esame delle Camere per poi essere adottato definitivamente. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Autotrasporto disseppellisce l’ascia di guerra ROMA – L’autotrasporto disseppellisce l’ascia di guerra. L’associazione Aitras, insieme con Trasportounito, infatti, oggi hanno avviato formalmente una class action contro il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anas. A motivare la decisione delle Associazioni: 44 km di strade di montagna, due paesi da attraversare, nella migliore delle ipotesi due ore di tempo perso in coda, con un costo che per ogni transito supera i 73 euro e rischi insostenibili alla sicurezza. Nel mirino la deviazione obbligata fra Resuttano e Ponte Cinque Archi, e l’obbligo, a carico dei mezzi pesanti, di affrontare uno scenario degno del Far West per aggirare il blocco dell’autostrada A19, più precisamente del viadotto Cannatello, ovvero del principale collegamento fra Catania e https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Palermo, nonché fra i due più importanti porti della Sicilia. Secondo gli autotrasportatori, all’origine di questa situazione ormai insostenibile non vi è nulla di casuale o inatteso: si tratta invece di precise responsabilità del concessionario dell’autostrada A19, nel caso la “pubblicissima” Anas, e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per non aver effettuato nei tempi e nei modi dovuti, gli interventi di manutenzione programmata indispensabili per garantire la funzionalità e la regolare viabilità. Secondo un primo calcolo messo a punto dalle due Associazioni dell’autotrasporto che chiedono l’immediato rimborso dei danni, il blocco dell’autostrada e le deviazioni in una situazione che in ogni momento può sfociare in incidenti, sino a oggi evitati solo grazie all’impegno e alla professionalità dei conducenti dei tir, ha comportato per l’autotrasporto dal 20 dicembre a oggi costi aggiuntivi pari a 1,4 milioni di euro. Chi paga? https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Giachino: il Cristo della Strada ci ha https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - protetto GENOVA – “C’è una bella chiesa dedicata al Cristo della Strada sull’autostrada del Brennero. Da sottosegretario ai Trasporti, scrive Mino Giachino, ho partecipato alla Messa organizzata dalle Associazioni dell’autotrasporto ogni Ottobre. Il Cristo della Strada ci ha protetto. A 17 mesi dalla tragica caduta del ponte Morandi si è speso più tempo in polemiche sulle concessioni che a pensare alla sicurezza delle infrastrutture. Governare vuol dire risolvere i problemi e garantire agli italiani la sicurezza sulla strada. Ma governare è difficile, esige grande competenza e conoscenza dei problemi. Gli attuali governanti, prosegue Giachino, sono in genere contro le infrastrutture e non dividono la questione in due parti: quella delle responsabilità da attribuire alla Magistratura e alla Avvocatura di Stato e prendersi invece a carico la sicurezza di autostrade, viadotti, ponti e gallerie. Toninelli, ma non solo lui, scelse quella più facile, la polemica sulle responsabilità mentre evidentemente non sapeva (grave per un ministro dei Trasporti) che la maggioranza delle nostre infrastrutture è stata costruita negli stessi anni in cui venne costruito il Morandi e quindi potenzialmente a rischio usura. Così, scrive Giachino avviandosi alla conclusione, dopo aver visto cadere un viadotto sulla A6, dopo aver visto aprirsi una voragine sulla A21, constatato il pericolo su alcuni viadotti della A26, la caduta del soffitto nella galleria di Masone e la pericolosità dei viadotti sulla A14 e sulla E45, l’altro ieri, il responsabile nominato dal nuovo Governo, in carica dal 4 Settembre scorso, ha verificato la pericolosità del viadotto Rovena sulla A 12 e ieri la pericolosità del viadotto sempre sulla A 12, Genova est. Per 17 mesi autotrasportatori e cittadini hanno viaggiato al buio su viadotti pericolosi. E’ possibile nel 2020? In un Paese che vede la sua economia funzionare grazie al trasporto su strada? Un Paese che deve il 10% del suo Pil ai trasporti e alla logistica?. Non riesco a capacitarmi di questa https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - insensibilità e di questa incompetenza. Non resta che continuare a pregare il Cristo della Strada”. L’intermodalità nel trasporto merci nel 2019 resta un’illusione ROMA – Un 2019 in frenata per il trasporto merci, una lieve crescita per quello passeggeri. Questi in sintesi i principali risultati che emergono dall’Osservatorio https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - Congiunturale Trasporti dell’Ufficio studi di Confcommercio, realizzato in collaborazione con Conftrasporto. L’Indicatore trasporti confcommercio (Itc) registra, infatti, un aumento della mobilità dei passeggeri, spinta dal turismo del 2,5% sebbene a ritmi più lenti rispetto al recente passato (3,4% in media nel triennio 2016-2018). Anche l’intermodalità sembra funzionare, con l’aumento degli spostamenti su treno e nave, mentre appare più problematico lo scenario sul trasporto merci, che riflette il ciclo economico poco favorevole, con una crescita complessiva solo dello 0,5% nel 2019, trainata dal trasporto su gomma. Contrariamente ai passeggeri, l’intermodalità nelle merci resta, dunque, un’illusione. Con la strada che, nonostante il contesto macroeconomico strutturalmente depresso, non mostra mai variazioni negative negli ultimi quattro anni a differenza delle altre modalità di trasporto. Per il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto, Paolo Uggè, “dal rapporto emergono due indicazioni principali. La prima è la capacità del trasporto stradale di rispondere rapidamente alle esigenze del sistema distributivo italiano. Il tanto vituperato autotrasporto, che peraltro ha fortemente ridotto l’impatto ambientale, è l’unico segmento nelle merci che tiene, mentre, nonostante gli incentivi, le altre modalità segnano purtroppo il passo. In secondo luogo, prosegue nella gomma il processo di ristrutturazione del settore, con la crescita delle imprese strutturate più in grado di cogliere le opportunità dell’integrazione modale, per meglio competere sui mercati nazionali e internazionali”. Anche le percezioni degli operatori sono in linea con le dinamiche descritte. Nell’ambito dell’autotrasporto sono al livello più basso degli ultimi quattro anni, con un significativo peggioramento nel 2019. Infine, anche se lentamente, prosegue con tenacia e costanza il percorso verso una maggiore efficienza e una migliore governance dell’autotrasporto italiano. Dentro la crisi, che riduce il numero di imprese attive, le società di capitali dell’autotrasporto di merci continuano a crescere, contando oggi per il 24,2% del totale. Dinamiche analoghe si riscontrano, con riferimento al medio periodo, anche per la logistica e l’autotrasporto in generale. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - La precarietà della rete stradale italiana ROMA – Le associazioni del mondo dei trasporti prendono posizione contro il cattivo stato della rete stradale, autostradale e ferroviaria. “La priorità è salvare la vita delle persone che ogni giorno guidano sulle strade italiane” dichiara il presidente di Assotrasporti, Secondo Sandiano che avanza una proposta precisa al governo. “Va dichiarato lo stato di emergenza nazionale. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - La rete di comunicazione stradale, autostradale e ferroviaria non è sicura. I monitoraggi non sono efficaci e le promesse fatte dalle istituzioni dopo il crollo del ponte Morandi non sono state mantenute”. Secondo il Consiglio superiore dei Lavori pubblici, un organo tecnico del Mit, i tunnel a rischio sono circa 200. Dopo il cedimento del ponte Morandi nel 2018 era stato annunciato dal governo un più incisivo sistema di controlli con la nascita dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa). Ma la situazione non è affatto migliorata. “Ci hanno messo quasi un anno per nominare i vertici. Poi è caduto il governo. Quanti ministri e presidenti del consiglio dovranno cambiare prima che si faccia davvero qualcosa di concreto?” si domanda il presidente di Assotrasporti. “L’incolumità degli autotrasportatori e degli automobilisti al momento non è garantita – continua Sandiano – e non vogliamo essere complici della paralisi generale. Accanto alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale serve un altro provvedimento. Tutti i tecnici che già lavorano per i vari enti pubblici, dai comuni al genio militare, devono essere coinvolti nell’attività di monitoraggio. Hanno le competenze e sono già stipendiati. È una cosa che si può fare subito e a costo zero”. Federazione Autonoleggiatori Italiani Trasporto Persone Mentre il presidente della Federazione Autonoleggiatori Italiani Trasporto Persone, Alfonso Riva, precisa: “Siamo lavoratori della strada e chiediamo che il nostro posto di lavoro sia reso conforme alle regole di sicurezza che lo Stato pretende alle imprese. Siamo costretti ogni anno a sostenere la revisione dei veicoli ma forse sarebbe il caso di revisionare le strade. C’è un evidente mancanza di simmetria che, ancora una volta, è tutta a sfavore delle aziende. È inutile avere i mezzi e le rimesse a norma quando la maggior parte delle strade sono a rischio”. Fai Trasporto Persone La Fai Trasporto Persone aderisce alla confederazione nazionale Sistema Impresa. Il presidente Berlino Tazza denuncia i continui disservizi dovuti ai sequestri, ai cantieri infiniti e ai rallentamenti che provocano ritardi nelle consegne. Tutti aspetti che stanno pesando sui bilanci aziendali. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
15 Febbraio 2020 - “Il nostro è un sindacato intersettoriale con 167mila imprese – spiega Tazza – e registriamo proteste quotidiane sullo stato delle vie di comunicazione. Il trasporto è una componente importante nel calcolo dei costi e del prezzo finale delle merci. Fermo restando che la priorità più urgente è mettere in sicurezza le tratte, non si può non prestare attenzione al dato economico. Complessivamente il settore, in un anno, ha perso il 6% dei ricavi e il 20% delle commesse. Bisogna risarcire gli operatori penalizzati dalle politiche nazionali ed europee che privilegiano i grandi gruppi a discapito delle Mpmi. In presenza di disservizi così diffusi e prolungati la libertà d’impresa non può essere esercitata. Lo Stato deve intervenire e azzerare i pedaggi”. Nella foto da sinistra: Fabrizio Civallero, segretario nazionale Assotrasporti, Gabriella Tomani, tesoriere Assotrasporti, Berlino Tazza, presidente Sistema Impresa e Secondo Sandiano, presidente Assotrasporti e vicepresidente vicario Eumove. https://www.messaggeromarittimo.it/category/autotrasporto/ | 15 Febbraio 2020 -
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