FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO I - PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA A.S. 2013-2014

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FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO I - PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA A.S. 2013-2014
Fondazione Giovanni Paolo I - Scuola San Pio X

 FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO I

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
        A.S. 2013-2014
FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO I - PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA A.S. 2013-2014
Fondazione Giovanni Paolo I - Scuola San Pio X

IL SENSO DELL’OFFERTA FORMATIVA

         “(…) educare non è un mestiere, ma un
         atteggiamento, un modo di essere; per
         educare bisogna uscire da se stessi e stare in
         mezzo ai giovani, accompagnarli nelle tappe
         della loro crescita mettendosi al loro fianco.
         Donate loro speranza, ottimismo per il loro
         cammino nel mondo. Insegnate a vedere la
         bellezza e la bontà della creazione e
         dell’uomo, che conserva sempre l’impronta
         del Creatore. Ma soprattutto siate testimoni
         con la vostra vita di quello che comunicate.
         Un educatore (…,) l’insegnante, (…) il genitore
         trasmette conoscenze, valori con le sue
         parole ma sarà incisivo sui ragazzi se
         accompagnerà le parole con la sua
         testimonianza, con la sua coerenza di vita
         (…). Tutti siete educatori (…)”

                          (Papa Francesco, 7 giugno 2013)
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                      IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA1

E’ la carta d’identità della scuola. Il documento fondamentale che la
identifica dal punto di vista culturale e progettuale.

Risponde ai bisogni di:
     Trasparenza;
     Unitarietà della progettazione;
     Collaborazione scuola-famiglia.

Nasce dal lavoro del Collegio Docenti, coerente con gli obiettivi generali
nazionali.
Esso fa proprie le direzioni programmatiche delle Indicazioni nazionali del
2012 a norma dell’articolo 1, comma 4, del Decreto del Presidente della
Repubblica, 20 marzo 2009, n°89.

1
    DPR 275/1999, Art. 3, com. 1.
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                     FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO I
                          SCUOLA SAN PIO X

Appartengono alla Fondazione Giovanni Paolo I che raccoglie un percorso
di studi che va dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di primo
grado:

       San Pio X - sede di Mira: Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria.

       San Domenico Savio - sede di Oriago: Scuola Primaria e Secondaria
        di primo grado.

Le scuole sono inserite organicamente nelle attività promosse dallo
Studium Generale Marcianum, un polo pedagogico universitario che
esprime una proposta organizzativa pluriforme, onnicomprensiva e
profondamente unitaria, dalla Scuola dell’Infanzia alla ricerca specialistica
post-grado.

Siamo una scuola paritaria: secondo la Legge 10 marzo 2000, n. 62 art. 1, si
definiscono “scuole paritarie” le istituzioni scolastiche non statali che, a
partire dalla Scuola dell’Infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali
dell’istruzione e sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie.
Alle scuole paritarie è assicurata piena libertà per quanto concerne
l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico-didattico.

                            L’UNITA’ DEI DOCENTI

I docenti dell’Istituto Giovanni Paolo I vengono considerati una comunità
educante per l’unitarietà nell’attenzione continua e progressiva
dell’apprendimento e della programmazione, che esige un esercizio
continuo di confronto, di integrazione e scambio, in modo tale che gli
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obiettivi educativi e didattici costituiscano un percorso coerente2. Inoltre è
essenziale che l’alunno impari a cogliere la positività del reale, dando
giudizio ai contenuti culturali e ai valori e sapendo rielaborare in modo
personale quanto appreso.
Il ruolo dell’insegnante è quello di attuare le finalità educative della scuola,
l’insegnante, in quanto mediatore e promotore di contesti relazionali ed
educativi, segue una condotta caratterizzata da questi comportamenti ed
atteggiamenti:

        Trasmissione di valori etico-religiosi;
        Ascolto;
        Attenzione;
        Autorevolezza;
        Coerenza;
        Responsabilità;
        Spirito di collaborazione;
        Disponibilità alla sperimentazione e alla verifica;
        Dialogo costruttivo con le famiglie.

2 “L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è
centrato sull’autonomia funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole sono
chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva
dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini
pari condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce
le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o
paritarie. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del
processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle
competenze degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli
standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del
servizio stesso”.
Cfr., Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
di istruzione, 2012, p. 13.
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Obiettivo dell’insegnante, inoltre, è di favorire un clima di benessere che
stimoli le relazioni positive fra gli alunni, la motivazione all’apprendimento
e la valorizzazione delle capacità individuali.

                     CONTESTO SOCIALE E CULTURALE

La scuola si trova nella Riviera del Brenta, sulla direttrice di traffico
Venezia-Padova, in una zona che può essere considerata area urbana di
Mestre, soggetta ad espansione abitativa. L’area ha mantenuto
caratteristiche ancora paesane, dai servizi alle strutture, alla viabilità, ai
punti di aggregazione. Tale processo non ha alterato molti elementi
peculiari dell’ambiente, sia naturali che architettonici e storici, i quali
possono fungere da “occasioni educanti”.
L’edificio è costituito da un’antica villa, immersa in un ampio giardino con
alberi secolari. Le aule didattiche, spaziose e luminose, sono distribuite su
due piani. La presenza di un ascensore consente l’accesso anche ad alunni
disabili.

                     FINALITÀ EDUCATIVE GENERALI3

Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona,
la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della
persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della
tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel
rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il
coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.
La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione
pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione
di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i
cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati
ora a dieci. Contribuisce a rimuovere «gli ostacoli di ordine economico e
sociale,che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva
3
    Ibidem.
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partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,economica e
sociale del Paese» (articolo 3).
L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia
(articolo 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi,
nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di
ciascuno (articolo 2).

                       RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Il Piano dell’Offerta Formativa, sia per la Scuola dell’Infanzia sia per la
Scuola Primaria, riflette le esigenze culturali, sociali ed economiche della
realtà locale ed è espressione della domanda formativa rispetto a cui la
scuola è chiamata a fare le sue scelte. Una importante risorsa per
l’arricchimento dell’offerta formativa è rappresentata dagli enti locali e
dalle agenzie culturali presenti nel territorio, che sono:

    -   Comune;
    -   Parrocchia;
    -   Teatro;
    -   Biblioteca;
    -   Planetario;
    -   Piscina;
    -   Impianti sportivi;
    -   Centro Studi Riviera del Brenta;
    -   ULSS 13;
    -   Associazioni culturali e di volontariato.

Queste agenzie presentano alla scuola delle proposte che vengono
selezionate in relazione ai bisogni dei bambini e alle scelte educative della
scuola.
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                       ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

                                          “La scuola affianca         al compito
                                          dell’insegnare ad apprendere, quello
                                                                   4
                                          dell’insegnare ad essere” .

“Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola
secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata alla qualità
dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e
necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta
collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e
i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra
loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e
frammentati in nozioni da memorizzare”5.
La scuola primaria San Pio X, con un continuo dialogo con le famiglie,
mette il bambino al centro della didattica. Per questo a ciascuna classe
viene assegnato un insegnante prevalente, che sia la figura di riferimento
principale per il bambino e la sua famiglia.
La nostra scuola è organizzata a tempo pieno con settimana corta: sabato
a casa. Il tempo scuola è suddiviso in 30 ore curriculari più mensa e
ricreazione.
Le attività della scuola primaria si articolano attraverso tre grandi aree, con
specifiche discipline:
      Area linguistico-artistico-espressiva: italiano, inglese, arte e
         immagine, musica, scienze motorie e sportive;
       Area antropologica: storia, geografia e religione;
       Area logico-scientifica: matematica, tecnologia e informatica,
         scienze.
“Oggi le (…) fondamenta delle discipline sono caratterizzate da
un’intrinseca complessità e da vaste aree di connessione che rendono
improponibili rigide separazioni”.
4
    Ivi , p. 10.
5
    Ivi, p.17.
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In linea con quanto sostenuto nelle Nuove Indicazioni Nazionali si
concorda nell’affermare che “le discipline non sono aggregate in aree
precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad
altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e
assicurare l’unitarietà del loro insegnamento”6.

Imprescindibile è l’attenzione alla dimensione religiosa dell’esperienza
umana che ricopre un ruolo insostituibile per la formazione della persona.
A tal proposito le Indicazioni nazionali ribadiscono che: “L’insegnamento
della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interroghino sul
senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita,
che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo.
Vista la ripartizione delle discipline d’insegnamento in tre distinte aree
disciplinari, l’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’area
linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale
e interreligioso, l’alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti
di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande
religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato e
trovano espressione”7.

6
    Ibidem.
7
    Ivi, p. 84.
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Le attività didattiche vengono organizzate in un monte ore settimanale,
così articolato:

DISCIPLINA                       CLASSI 1° E 2°               CLASSI 3°, 4° E 5°
Italiano                              8                               8
Inglese                               2                               3
Matematica                            6                               6
Storia                                2                               2
Geografia                             2                               2
Scienze                               2                               2
Arte e immagine                       2                               2
Musica                                1                               1
Scienze motorie                       2                               2
Religione                             2                               2
Tecnologia                            1                       1-in compresenza

Tutte le attrezzature utilizzate fornite dall’Istituto sono conformi alla
vigente normativa in materia di sicurezza e igiene. Tutte le attività di
laboratorio proposte nel presente POF saranno svolte sotto la vigile
sorveglianza dell’insegnante proposto.

                                   PROGETTI

“A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di
apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le
strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla
loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento
dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni
scolastiche”8.
8
    Ivi, p. 17.
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Oltre alle attività curricolari, che fanno riferimento agli Obiettivi Generali e
Specifici, previsti dalle Indicazioni Nazionali, vengono approfonditi alcuni
ambiti disciplinari ed educativi, con progetti specifici.

PROGETTO LETTURA-BIBLIOTECA
Si attuano percorsi educativi alla lettura, che hanno la finalità di sviluppare
il gusto di ascoltare e il piacere di leggere, affinché bambini e bambine
scoprano il fascino e le emozioni che un libro può offrire. A tal fine
vengono proposte le seguenti attività:
 Momenti di lettura presso la biblioteca della scuola;
 Uscite didattiche e laboratori nella Biblioteca Comunale;
 Letture animate in occasione della Settimana della lettura;
Come evidenziato nelle Indicazioni Nazionali “particolare importanza
assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale,da
intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una
pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e
l’apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio”9.

PROGETTO MUSICALE E TEATRALE: CORO DI NATALE E RECITA DI FINE
ANNO

“La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza
umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di
processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di
conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo
sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione
fra culture diverse”10.
L’esperienza del canto e della recitazione hanno un ruolo fondamentale
per i bambini, in particolare per il processo di socializzazione, l’acquisizione
di strumenti, la valorizzazione della creatività e la partecipazione allo
sviluppo del senso di appartenenza ad una comunità. Il progetto “Coro di

9
    Ivi, p. 34.
10
     Ivi, p. 71.
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Natale” è, inoltre, finalizzato alla preparazione di un momento di
condivisione, in occasione del Santo Natale, tra la scuola e le famiglie. Allo
stesso modo il progetto teatro ha come obiettivo finale la messa in scena
di una rappresentazione teatrale in occasione della Festa della Famiglia.

PROGETTO CONTINUITA’ INFANZIA-PRIMARIA E PRIMARIA-SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
Gli alunni della scuola avranno l’opportunità di entrare in contatto con le
tre diverse realtà della Fondazione Giovanni Paolo I - Scuola dell’infanzia,
Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado San Domenico Savio di
Oriago – attraverso momenti di incontro e lezioni frontali con gli insegnanti
dei tre diversi gradi di scuola allo scopo di favorire il passaggio all’ordine di
scuola superiore.

PROGETTI SPORTIVI

“L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e
condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. I docenti
sono impegnati a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una
cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di
senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell’aggressività, di
negazione di qualunque forma di violenza”11. Su questa linea la nostra
scuola dà dunque particolare importanza all’attività motoria, per
contribuire alla maturazione globale del bambino. Si articola in:
 Progetto acquaticità (classe 2°);
 Cross dell’amicizia e Miniolimpiadi (con il coinvolgimento del plesso di
    Oriago);
 Più Sport @ Scuola (classi 4° e 5°).

11
     Ivi, p. 76.
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PROGETTI CIVICI

“Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la
costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della
responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo
consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere
azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a
partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in
routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei
luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la
documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le
piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc. (…)Parte
integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola
(articolo 21) il cui esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato ed
incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno, avendo
particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta.
È attraverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano
reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati condivisi e si opera
per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e
dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i
conflitti”12.
Mediante la stretta collaborazione con gli Enti Locali (Comune di Mira),
ogni anno viene data la possibilità agli alunni di quinta di vivere alcune
esperienze di crescita e di responsabilizzazione nei confronti delle realtà
che ci circondano:
 Consegna della Costituzione in presenza del Sindaco;
 Partecipazione alla “Giornata della memoria”.

IL GIOCO DEGLI SCACCHI
La pratica di questa disciplina fa acquisire una più profonda capacità di
concentrazione e potenzia le abilità di problem solving e l’apprendimento

12
     Ivi, p. 33.
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delle materie scolastiche. Agisce, inoltre, positivamente sulle capacità di
immaginazione, previsione, memorizzazione e capacità decisionale.

PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE
L’alimentazione a scuola rappresenta un vero e proprio veicolo per
acquisire modelli culturali e comportamentali nei riguardi di una corretta
nutrizione. Gli insegnanti pranzano con i bambini per arricchire i rapporti
interpersonali in modo da favorire un clima sereno. Anche il momento
dell’intervallo mattutino diventa un’occasione fondamentale per abituare
i bambini a gustare frutta di stagione, yogurt o merende genuine.

LABORATORIO DI INFORMATICA
“Lo studio e l’esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la generale
attitudine umana a porre e a trattare problemi, facendo dialogare e
collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e sociale. È
importante che la cultura tecnica faccia maturare negli allievi una pratica
tecnologica etica e responsabile, lontana da inopportuni riduzionismi o
specialismi e attenta alla condizione umana nella sua interezza e
complessità”13.
Sin dal secondo quadrimestre della prima classe della scuola primaria, gli
alunni partecipano a lezioni di introduzione all’uso del pc e dei principali
programmi informatici di scrittura e disegno, quali Word, Excel, Power
Point e Paint. I bambini hanno, inoltre, la possibilità di essere guidati nella
navigazione in Internet e di conoscere i principali browser di accesso alla
rete e utili programmi di didattica on-line.

PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
Il percorso formativo dal titolo L’isola dei tesori di acqua e rifiuti,
organizzato da Veritas e rivolto alle scuole del proprio territorio, si pone
come finalità tre obiettivi principali:

13
     Ivi, p. 79.
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    -   fornire e diffondere una corretta informazione tecnica, scientifica e
        tecnologica che aiuti a sviluppare scelte consapevoli volte alla
        salvaguardia dell’ambiente;
    -   favorire la comprensione dell’importanza di una corretta gestione
        delle risorse ambientali;
    -   far conoscere il sistema Veritas.

PROGETTO “RISPETTO E DIRITTI DEGLI ANIMALI”
In collaborazione con la “Associazione Qua la zampa”, la scuola parteciperà
ad un progetto multidisciplinare teso a sensibilizzare gli alunni al rispetto
degli animali.

PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE
Durante l’anno scolastico sarà proposta una lezione teorica-pratica tenuta
da un esperto in materia in cui gli alunni della scuola primaria saranno
coinvolti in percorsi pedonali esemplificativi all’interno del giardino della
scuola e del territorio comunale. Tale percorso didattico si propone di
favorire la conoscenza da parte dei bambini delle norme basilari che
garantiscono la sicurezza stradale.

MERCATINO DI NATALE
A partire dal mese di novembre, è prevista la realizzazione di laboratori
creativi nei quali gli insegnanti, assieme ai bambini, creeranno oggetti e
decorazioni natalizie.

PARTECIPAZIONE AL CONCORSO GRAFICO-PITTORICO SAN NICOLO’
DELLA PARROCCHIA
“La disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare
nell’alunno le capacità di esprimersi e comunicare in modo creativo e
personale, di osservare per leggere e comprendere le immagini e le diverse
creazioni artistiche, di acquisire una personale sensibilità estetica e un
atteggiamento di consapevole attenzione verso il patrimonio artistico. (…)
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Con l’educazione all’arte e all’immagine, caratterizzata da un approccio di
tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa le capacità di osservare e descrivere, di
leggere e comprendere criticamente le opere d’arte”14.
Al riconoscimento dell’importanza di quanto qui sottolineato si aggiunge
una proposta che la nostra scuola promuove per favorire il sano e attivo
protagonismo dei bambini: tutti gli alunni di tutte le classi partecipano ad
un concorso grafico promosso dalla parrocchia. La realizzazione dei disegni
è finalizzata alla promozione dei valori dell’amicizia, della solidarietà e
della condivisione.

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le visite e i viaggi di istruzione sono progettati in funzione della
programmazione annuale, del presente POF e del regolamento d’Istituto
che disciplina la pianificazione e l’attuazione di ogni singola uscita.
Attraverso gli itinerari proposti è possibile conseguire sia obiettivi
disciplinari che interdisciplinari finalizzati alla conoscenza di aspetti
significativi del territorio; si sviluppa inoltre la capacità di osservazione e
interpretazione critica del passato e del presente.

14
     Ivi, p. 73.
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                                 LA VALUTAZIONE
La valenza educativa della valutazione deve contribuire al successo
formativo di ogni singolo alunno. Un insegnamento non produce
apprendimento se non è motivante, gratificante, socializzante                    e
coinvolgente.
 “Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere
coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati
nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi
curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate,
promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una
preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”15.
I momenti di verifica e di valutazione sono parte integrante del processo
formativo, del quale anche i bambini fanno parte, essendo spesso invitati a
riflettere sul percorso seguito (autovalutazione).
Tutti i percorsi sono valutati in tre fasi:
 Iniziale, per poter definire gli obiettivi e i tempi in base alle risorse
     umane;
 In itinere, per verificare eventuali difficoltà d’apprendimento e
     rivedere la didattica, i tempi previsti, gli obiettivi finali, per verificare
     gli obiettivi previsti per ciascun individuo;
 Finale.
Agli alunni vengono fatti osservare prima gli aspetti positivi e poi quelli
negativi, facendo notare il perché degli errori e come porvi rimedio. Avere
a cuore il percorso di apprendimento dei nostri ragazzi fa sì che loro
acquisiscano più fiducia e che siano più disposti ad ascoltarci; si cerca di
aumentare l’autostima e gratificare i progressi.
Le prove di verifica utilizzate consistono in:
 Conversazioni e discussioni;
 Verifiche grafiche, giochi strutturati, motori e mimico-gestuali;

15
     Ivi, p. 19.
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 Osservazioni sistematiche;
 Prove di verifica strutturate e semi-strutturate.
In occasione della valutazione quadrimestrale sono consegnate alle
famiglie le schede di valutazione.

                          DAI BISOGNI ALLE SCELTE
Il Progetto educativo risponde ai bisogni degli alunni, attraverso processi
formativi tesi ad utilizzare il sapere (le conoscenze) e il fare (le abilità) per
trasformarli in competenze.
Gli obiettivi che la comunità educante intende proporsi sono
essenzialmente:
      Infondere fiducia;
      Educare ad una visione realistica di sé e del mondo;
      Formare l’interiorità, attraverso l’educazione ai valori;
      Trasmettere la fede;
      Portare all’autonomia e al rispetto di sé e dell’altro.

“Dunque il «fare scuola» oggi significa mettere in relazione la complessità
di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di
guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale.
Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di
base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l’uso
consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva
ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita. (…)impegnandosi
a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire «il pieno
sviluppo della persona umana». (…) Particolare cura è necessario dedicare
alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami
cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti
indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo
accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono,
infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al
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fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli
adolescenti a un progetto educativo condiviso.”16.
La comunità educante si propone di stimolare gli alunni e interagire con le
famiglie attraverso esperienze significative dal punto di vista culturale e
valoriale, anche comuni a più ambiti disciplinari.

     RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA E CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
“Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso. (…)La scuola
è perciò investita da una domanda che comprende, insieme,
l’apprendimento e «il saper stare al mondo». E per potere assolvere al
meglio alle sue funzioni istituzionali, la scuola è da tempo chiamata a
occuparsi anche di altre delicate dimensioni dell’educazione. L’intesa tra
adulti non è più scontata e implica la faticosa costruzione di un’interazione
tra le famiglie e la scuola, cui tocca, ciascuna con il proprio ruolo,
esplicitare e condividere i comuni intenti educativi. (…)Alla scuola spetta il
compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi
un’identità consapevole e aperta”17.
Per la nostra scuola l’educazione dei bambini non è un fatto privato, ma
coinvolge tutta la comunità educante, con ruoli distinti. La famiglia è
riconosciuta nel suo ruolo primario di educazione dei figli e per questo la
scuola cerca di mantenere con essa un continuo dialogo, per uno scambio
costruttivo di contributi. Il progetto educativo deve essere condiviso e
reciproco, in modo corresponsabile, e deve basarsi su aspetti non teorici,
ma reali e tangibili.

Nel corso dell’anno gli incontri formali e informali sono:
     Colloqui di iscrizione, per un primo incontro con la scuola;
     Assemblee di classe, incontri collettivi tra insegnanti e genitori;
     Consiglio di interclasse, incontri tra Collegio Docenti e
        rappresentanti di classe;

16
     Ivi, pp. 8-9.
17
     Ivi, p.7.
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   Colloqui individuali con gli insegnanti, incontri programmati e/o
    su appuntamento;
   Consiglio di Istituto, incontri riservati ai rappresentanti dei
    genitori, degli insegnanti e della Presidenza dei tre plessi;
   Castagnata;
   Settimana della lettura e Open Day;
   Festa della famiglia.
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                              ORGANIGRAMMA

“La gestione unitaria delle due scuole ha formato un unico istituto
comprensivo e, di conseguenza, si serve di un organigramma in cui le
funzioni direttive e amministrative sono assegnate in modo da mantenere
conduzione unitaria e articolazioni specifiche.”

Il consiglio di presidenza dell’Istituto è formato da:
• Legale rappresentante dell’Istituto: Dott. Marco Agostini, presidente
della Fondazione;
• Preside: Prof. Pietro Pagan;
• Segretaria Generale: sig.ra Gabriella Perini.

Nel plesso di Mira, così come negli altri plessi, viene costituito lo staff del
dirigente, nominando i coordinatori o responsabili di sede, e lo staff della
segreteria generale, formato dal personale assunto per le singole
segreterie.
• Segretaria: Sig.ra Tiziana Ongarato
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             ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI

Per le pratiche di segreteria
Da Lunedì a venerdì dalle 9:30 alle 12:30

Acquisto buoni pasto
Lunedì-mercoledì-venerdì dalle 8:00 alle 8:45
Lunedì-mercoledì dalle 15:45 alle 16:15

Ufficio presidenza
Il Dirigente scolastico e la coordinatrice di norma ricevono in orario di
ufficio previo appuntamento.

        Riviera S. Trentin,
         26 – 30034 Mira
               (VE)
Fondazione Giovanni Paolo I - Scuola San Pio X

                         LE RISORSE DELLA SCUOLA

La scuola ha le strutture e i servizi adeguati per realizzare una didattica
innovativa:
     tre aule per l’infanzia;
     il salone nella scuola dell’infanzia;
     cinque aule di classe per la scuola primaria;
     la palestra;
     il laboratorio di informatica dotato di tredici postazioni
        multimediali in rete;
     l’aula multidisciplinare adibita a biblioteca;
     l’aula insegnanti;
     la segreteria;
     il cortile attrezzato con giochi;
     il giardino;
     il campo da calcio e il campo polifunzionale (parrocchiali);
     l’ ufficio del dirigente;
     la sala mensa;
     una cappella per i momenti di preghiera.
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                CALENDARIO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il calendario scolastico per l’a.s. 2013-2014, così come disposto dalla
Giunta regionale, è il seguente:

INIZIO ATTIVITA’ DIDATTICA giovedi’ 12 settembre 2013

FESTIVITA’ OBBLIGATORIE
Tutte le domeniche
1° novembre, festa di tutti i Santi
6 dicembre, la festa del Santo Patrono.
8 dicembre, Immacolata Concezione (nel 2013 coincidente con la domenica)
25 dicembre, S. Natale
26 dicembre, S. Stefano
1° gennaio, Capodanno
6 gennaio, Epifania
Lunedì dell’Angelo
25 aprile, anniversario della Liberazione
1° maggio, festa del Lavoro
2 giugno, festa nazionale della Repubblica

VACANZE SCOLASTICHE
da venerdì 1 novembre a domenica 3 novembre 2013 (ponte di Ognissanti)
da domenica 22 dicembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014 (vacanze natalizie)
da domenica 2 a mercoledì 5 marzo 2014 compreso (carnevale e mercoledì delle
Ceneri)
da giovedì 17, compreso, a lunedi 21 aprile 2014 (vacanze pasquali)
da venerdi 25 a domenica 27 aprile 2014 (ponte del XXV aprile)
il lunedì dopo la Festa della Famiglia (maggio)

FINE ATTIVITA’ DIDATTICA venerdì 6 giugno 2014
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                                         “Dite,
                         è faticoso frequentare i bambini.
                                    Avete ragione.
                                   Poi aggiungete:
                          bisogna mettersi al loro livello,
                                abbassarsi, inclinarsi,
                                curvarsi, farsi piccoli.
                                   Ora avete torto.
                           Non è questo che più stanca.
                E’ piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi
                        Fino all’altezza dei loro sentimenti.
                  Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
                                  Per non ferirli.”18
                                    Januz korczak

18
     J. Korczak, Come amare il bambino, Milano, Luni, 1990.
Fondazione Giovanni Paolo I - Scuola San Pio X

             Istituto Paritario Giovanni Paolo I
 Scuola dell’Infanzia e Scuola primaria paritaria San Pio X
         Riviera S. Trentin, 26 – 30034 Mira (VE)
Telefono e fax 041-420193scuolaspiox.mira@marcianum.it
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