Lavoro sportivo. serve una visione d'insieme - ASI Nazionale
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Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Roma Aut C/RM/08/2016 Anno XXII, n. 1 - Gennaio 2021 Lavoro sportivo. Serve una visione d’insieme
SOMMARIO Editoriale Periodico di Lavoro sportivo. ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE Anno XXII, n. 1 Gennaio 2021 Serve una visione Reg.ne Trib. Roma n. 634/97 Iscr. al Registro Nazionale della Stampa numero p.7650 d’insieme 3 Editoriale editore Claudio Barbaro Claudio Barbaro 6 Aria nuova sotto i cinque cerchi direttore Federico Pasquali Italo Cucci direttore responsabile 10 Zatopek, un campione vittima del regime Gianluca Montebelli Marco Cochi Lo sport è un settore coordinamento editoriale 14 Patrizio Oliva Annarita Borelli Sandro Giorgi caratterizzato capo redattore da una rilevante 18 ASI protagonista nel Terzo Settore Allo scopo di centrare subito il proble- Gianni Alemanno Fabio Argentini Claudio Barbaro specificità tale da ma, appare evidente che, regolamen- 20 Uno scacchista tra i Maori hanno collaborato Gianni Alemanno, Annarita Boelli, richiedere tare la figura del lavoratore sportivo Donatella Italia Fabiana Boiardi, Marco Cochi, Il decreto attuativo n. 230, che inter- un inquadramento equiparandola a quella di un dipen- Donatella Italia, Vanni Loriga, viene sul lavoro sportivo, tra i cinque dente, avrebbe l’effetto di generare 23 Pagine di sport Fabio Argentini Chiara Minelli, Federico Pasquali, che compongono il Testo Unico sulla ad hoc per chi vi lavora maggiori costi per il gestore, in un am- Umberto Silvestri Riforma dello Sport, nell’affrontare e che, pur garantendo le bito che, per sua natura, è non profit. 24 Oristano capitale dello sprint marketing l’annosa problematica legata alle tu- Molte associazioni sportive potrebbe- Vanni Loriga Achille Sette tele dei lavoratori del settore, rischia dovute tutele, consideri ro avere difficoltà a sobbarcarsi inso- 28 Domitilla Picozzi, capitano coraggioso direzione e amministrazione di generare più danni che vantaggi, la peculiarità stenibili aggravi imposti da norme che Fabiana Boiardi Via Piave, 8 - 00187 Roma Tel. 06 69920228 - fax 06 69920924 provocando effetti opposti a quelli e la funzione sociale appaiono emanate senza sufficiente 32 Animali e Covid: un anno tutto da dimenticare auspicati dall’intero comparto. consapevolezza di come sia struttura- Chiara Minelli del comparto to il vasto settore del lavoro sportivo. redazione primato@asinazionale.it È sicuramente affare ambizioso e at- Non è difficile immaginare una con- 34 Tuttonotizie teso quello di mettere mano alla que- salute dei mari, ignorando i proble- trazione del mercato del lavoro e il progetto grafico 39 Cinquant’anni e non sentirli Promedia Audiovisivi s.r.l. stione dei lavoratori sportivi, figure mi da risolvere sulle terre emerse o sorgere di conseguenze anche per i Fabio Argentini assai preziose per l’intero sistema. nell’atmosfera. cittadini, fruitori del servizio, sui quali impaginazione Sarebbe stato, però, altrettanto auspi- andrebbero naturalmente a ricadere, 42 Controcopertina Francesca Pagnani Umberto Silvestri cabile coinvolgere da subito tutto il Nel dettaglio. La riforma, applicabile del tutto o in parte, i maggiori oneri. stampa mondo dello sport per poter meglio dal primo settembre, istituisce una Stamperia Lampo - Roma comprendere, e conseguentemente serie di tutele per i lavoratori sportivi Questo, peraltro, in un momento sto- Chiuso in redazione: 28/1/2021 affrontare nel migliore dei modi, una equiparati a impiegati di altri compar- rico come quello che stiamo vivendo, tematica complessa e articolata che, ti, superando la Legge 342 del 2000, la caratterizzato da uno stato emergen- La Redazione di Primato rende noto che, per come sviluppata dal testo di riforma, quale, come noto, stabilisce che le in- ziale che ha precipitato il comparto in garantire la pluralità delle idee ed il libero con- offre soluzioni parziali e pasticciate. dennità, i rimborsi forfettari, i premi e una gravissima crisi, con la quasi tota- fronto, nel mensile compaiono e compariranno articoli di ‘opinione’ nei quali possono riscon- Quindi, rischiose. alcuni compensi rientrano tra i redditi lità dell’attività del settore ferma da trarsi contributi e posizioni non in linea con diversi e non concorrono a formare il mesi e con molte strutture sulle quali quelli del giornale. Gli autori dei pezzi si assu- Una palestra, un circolo sportivo, reddito per un importo non superiore incombe lo spettro della chiusura de- mono in toto la responsabilità di quanto scritto. anche un’associazione, sono un po’ complessivamente, nel periodo d’im- finitiva. come il nostro affaticato pianeta. posta, a 10mila euro. Sarebbe perfino superfluo sottolinea- Un sistema complesso (spingendoci, La rivisitazione della 342, operata dal re come eventuali maggiorazioni dei solo per un attimo, in un ardito ma Legislatore, evidenzia però aspetti costi del servizio vadano a dispetto immediato parallelismo) sul quale sa- problematici che contribuiscono a della primaria esigenza di stimolare rebbe difficile immaginare di interve- rendere disorganico lo scenario com- ogni singolo cittadino a fare attività fi- nire con profitto incidendo solo sulla plessivo. sica, visti gli effetti positivi dello sport. 2 3
Editoriale Con provate ricadute anche sul rispar- Lo sport è un settore caratterizzato da mio pubblico alla voce Sanità. una rilevante specificità tale da richie- Alternativa al rapporto subordi- dere e giustificare, invece, un inqua- nato, prevista dal legislatore, dramento ad hoc che, pur garantendo è quella di ricondurre il lavo- le dovute tutele al lavoratore, consi- ratore in un’area autonoma. deri la peculiarità del contesto e la Quella della Partita IVA è funzione sociale del comparto, come un’altra strada assai scivo- hanno concordato eminenti giuristi e losa, questa volta anche fiscalisti auditi dalla Settima Commis- per il lavoratore stesso. sione del Senato nel mese scorso. Qualsiasi soluzione deve tenere conto Inoltre, come se non ba- dei principi fondanti dell’associazio- stasse, il testo aggiunge nismo e del mondo non profit. Que- confusione, in un settore sti principi erano stati chiaramente già piuttosto nebuloso, delineati negli obiettivi della Legge con diverse difficoltà in- Delega: tuttavia il Governo non ne ha terpretative: l’introduzione tenuto conto, limitandosi a regolare della ‘prestazione amato- il rapporto di lavoro secondo le rego- riale’ che, secondo la riforma, le di diritto comune, inapplicabili al vorrebbe sostituire e azzerare comparto sportivo e insostenibili per l’attuale prestazione sportiva di- il sistema. lettantistica, è considerata solo residualmente e a determinate In conclusione, non è più procrastina- condizioni restrittive. Gli Amatori bile attivare tutele per figure insosti- sono definiti dalla riforma come tuibili che garantiscono la ricchezza Volontari, profilo già ampiamente del gestore grazie a un lavoro quali- regolamentato dal Codice del Ter- ficato. Ma, con lungimirante visione zo Settore, presentandoli come d’insieme, lo Stato deve ragionare su “Tutti coloro che mettono a dispo- come aiutare il sistema sportivo a sop- sizione il proprio tempo per pro- portarne gli accresciuti costi. muovere lo sport in modo perso- Il traguardo, proprio per la sua com- nale, spontaneo e gratuito, senza plessità e ambizione, necessiterebbe, fine di lucro, ma esclusivamente per restare nella metafora sportiva, per finalità amatoriali a favore di di un gioco di squadra, per arrivare al Federazioni sportive, Enti di pro- 90’ con un risultato pieno. Per questo, mozione sportiva, Discipline spor- come si diceva, occorre una qualificata tive associate nonché associazioni concertazione con tutti gli interessati. e società sportive dilettantistiche”. Questa è sicuramente strada obbliga- In concreto, risulterà comun- ta per il legislatore. que estremamente difficile distinguere una pre- Speriamo che la lunga notte che stia- stazione lavorativa da mo attraversando porti consiglio, in una prestazione ama- questi pochi giorni che ancora manca- toriale. no all’approvazione del testo. 4
L’inchiesta Aria nuova sotto Federico Pasquali i Cinque Cerchi S iamo a pochi mesi dai Gio- chi olimpici di Tokyo dove, oltre alle discipline presenti storicamente nella rassegna a cinque cerchi, ne vedremo alcune nuove, come accadrà anche all’Olimpiade di Parigi del 2024 che, forse, riserverà una sorpresa molto attesa soprattutto dai giovanissimi: quella dell’ingresso degli eSports. SURF E’ una delle prime novi- tà tanto attese ai Giochi olimpici. Sport prettamen- sulle difficoltà delle manovre eseguite, nuovi spettatori, o meglio telespettatori te giovanile, nato in Cali- valutandone velocità, potenza e flusso per in quanto ad oggi non c’è garanzia di fornia e ormai praticato in tutto il mondo, ciascuna manovra. presenza del pubblico durante le gare il surf non è mai stato preso in conside- olimpiche. Certo, nella scelta qualche razione per l’Olimpiade nonostante gli SKATEBOARDING rimostranza è lecita, perché tra gli sport sport acquatici e velici siano sempre stati L’altra disciplina molto rotellistici avrebbe sicuramente meritato presenti. Tokyo farà da apripista, poi è già amata dai giovanissimi, di più l’ingresso del pattinaggio di velo- stato confermato che il surf rimarrà nel nata sempre in Califor- cità, sia per tradizione che per numero di programma dei Giochi di Parigi 2024 e nia, è lo skateboarding praticanti. Fatto sta che a Tokyo e anche Los Angeles 2028. Per la gara si utilizze- che approderà ai Giochi di Tokyo. Un a Parigi si assisterà alle funamboliche ranno le tavole shortboard, e il punteggio altro ingresso che “svecchierà” il pro- esibizioni dei migliori skaters al mon- assegnato ai rider da una giuria si baserà gramma olimpico, puntando ad attirare do. Le specialità scelte per il program- A Tokyo, al fianco delle discipline tradizionali, entrano sport emergenti. Tanta curiosità per vedere all’opera gli assi del Surf, dello Skateboarding, dell’Arrampicata sportiva, del Karate, del Baseball e Softball e della Breakdance. Ma l’esordio più atteso è quello degli eSports, per calamitare l’attenzione dei più giovani 6 7
L’inchiesta ma olimpico il park e lo street. Il park è perché l’arrampicata sportiva su simile al tradizionale halfpipe ma con la parete artificiale è praticamente presenza di diverse strutture paraboliche. da moltissimi giovani. E anche Nello street gli atleti dovranno svilup- in questo caso saranno loro i pare i trick utilizzando, come superfici protagonisti, andando incontro per le evoluzioni, ringhiere, scale, tavoli, all’idea di “svecchiare” la rassegna panche, etc. a cinque cerchi. ARRAMPICATA KARATE SPORTIVA Come poteva l’antica Lead, boulder e speed arte marziale nipponica sono tre termini che impa- non essere presente ai reremo a conoscere bene Giochi di Tokyo? E in- tra qualche mese. Sono le tre specialità fatti, con la certezza nemmeno troppo con le quali si confronteranno i climber scontata che i giapponesi faranno incetta ai Giochi di Tokyo e anche a Parigi. Lead di medaglie, il karate ci sarà. Ma solo a e boulder, almeno a Tokyo, saranno una Tokyo, perchè Parigi ha già annunciato prova unica combinata, mentre lo speed, che non lo inserirà nel programma olim- la specialità più spettacolare si affronterà pico. Le gare prevedono sia il kumite che come prova singola. Anche se il richiamo il kata e ci saranno diverse categorie di alla montagna sembra scontato, quindi si peso maschili e femminili. La spettaco- potrà pensare ad una scelta fatta per con- larità delle forme e dei combattimenti, BASEBALL sentire ai più grandi di età di partecipare comunque, garantiranno anche in questo E SOFTBALL ad una Olimpiade, in realtà non è così, caso una buon audience giovanile. Dopo l’ingresso nel pro- gramma olimpico a Bar- squadra più quotata, visti i precedenti olim- più rapida crescita a livello mondiale, atti- settore sportivo di ASI ed ente riconosciuto cellona 1992 e l’uscita pici che l’hanno vista 3 volte su 5 conquista- rando ogni anno milioni e milioni di nuovi dal CONI, a occuparsi della regolamenta- dallo stesso dopo Pechino 2008, baseball e re l’oro e nelle altre due occasioni finire con giocatori. Prettamente giovanissimi, ma non zione degli sport elettronici riguardo l’or- softball tornano a Tokyo. Si pensa sempre l’argento in tasca. solo. Già da quale anno sono stati presi in ganizzazione di tornei e l’assistenza alle che siano discipline praticate e amate sol- considerazione dal CIO per valutarne l’inse- Associazioni Sportive Dilettantistiche. tanto negli Stati Uniti, mentre lo sono altret- BREAKDANCE rimento, inizialmente a scopo dimostrativo, Il primo campionato italiano organizza- tanto nei Paesi asiatici. Basti pensare che a A Parigi 2024 ci sarà la più all’interno del programma olimpico. E quale to da GEC, una gara di League of Le- Taiwan, l’effige della Nazionale di baseball grande novità delle ultime migliore occasione se non farli en- gends, si è svolto nel 2016. campione del mondo è stampata da anni sul- edizioni olimpiche. Si trat- trare a Tokyo, capitale della pa- la banconota da 200 dollari taiwanesi. Anche ta della danza che entra nel tria del videogaming con Nin- in Corea del Sud è uno sport molto popolare programma con la specialità della breakdan- tendo, Sony (playstation) e fino quanto in Giappone. Quindi era scontato che ce, il “ballo” nato alla fine degli Anni ‘70 nel a qualche anno fa Sega, padroni sarebbe tornato nell’edizione di Tokyo, dove Bronx, New York e praticato da sempre dai del mondo delle consolle e dei vide- in realtà però sarà la nazionale cubana la giovani che fanno del freestyle quasi una ra- ogiochi. Ma il dibattito, seppur vivo e gione di vita. Anche qui, ovviamente, la scel- d’interesse strategico, sia per la forte attrat- ta è dovuta alla possibilità di coinvolgimento tività giovanile sia per i potenziali sponsor di un pubblico molto giovane. La breakdan- tecnologici, è ancora acceso, quindi a Tokyo ce farà la sua apparizione solo a Parigi. non sono stati ammessi nel programma. Ma due indizi fanno capire che presto potreb- ESPORTS bero essere inseriti ai Giochi olimpici. E arriviamo all’ultima par- Alla vigilia degli ultimi Giochi inver- te delle nuove discipline nali (2018) di PyeongChang, Corea sportive che approdano ai del Sud, si svolse in streaming uno degli Giochi olimpici. Anche se, eventi più importanti di eSports: gli Intel Ex- in questo caso, si tratta ancora di un’ipote- treme Masters di StarCraft 2. si. Parliamo degli eSports, ovvero quella A Tokyo 2021, invece, è in programma l’In- categoria di videogames che rappresentano tel World Open, uno dei grandi eventi che giochi sportivi o comunque che impegnano anticiperanno l’inizio ufficiale delle Olim- il giocatore in un’attività fisica rilevante. Il piadi, stavolta con le gare dal vivo. mondo degli eSports è uno die fenomeni in Dal 2014 è Giochi Elettronici Competitivi, 8 9
Atletica Leggera Zatopek, Marco Cochi un campione I l primo e unico atleta a vincere i 5mila, i 10mila metri e la Maratona in una singola Olimpiade è stato il corridore ceco Emil vittima del regime Zatopek, che suggellò la memorabile impre- sa nell’ultima decade di luglio del 1952 nel corso dei Giochi di Helsinki. Tre ori e tre re- cord in soli sette giorni nelle due distanze in pista e nella maratona, un’impresa ai confini Campione assoluto, ca- delle possibilità umane che molto probabil- mente non verrà mai eguagliata. Ma per il pace di vincere 5mila, grande campione ceco nulla era impossibile, 10mila e Maratona come dimostra la sua vita, cominciata il 19 ottobre 1922 a Koprinivince, in quella che nella stessa Olimpiade, allora si chiamava Cecoslovacchia. fu vessato in patria Il giovane Emil incominciò a correre all’età stretto a iscriversi alla corsa dal suo datore Zatopek con la moglie Dana Ingrova, per le sue idee. di 16 anni, quando lavorava nella fabbrica di lavoro. Arrivò secondo e come ha scritto medaglia d’oro a Helsinki nel lancio del di scarpe Buta, che nel 1941 sponsorizzò nel suo libro “The Masters of the Mara- giavellotto Dissidente, dopo una gara aziendale per le strade della città thon”, il giornalista ed ex fondista america- l’invasione sovietica di Zlin. Zatopek non aveva mai gareggiato no Richard Stephen Benyo, «quella volta te, ma non sembrava appassionato alla corsa. prima e non voleva partecipare, ma fu co- Zapotek non tagliò per primo il traguardo Tuttavia, i preparatori lo segnalarono come del 1968, pagò a caro perché non era motivato dal desiderio di un giovane corridore di talento e nella sua prezzo il suo impegno La corsa, la fatica in volto, brillare nell’evento». prima gara ufficiale, sulla distanza dei 3mila politico tanto che fu la volata verso la vittoria Emil corse qualche altra gara l’anno seguen- metri, arrivò secondo dietro al suo allenatore. cacciato dall’esercito e, alla fine, costretto a vivere in una roulotte 10 11
Atletica Leggera paesi dei blocchi contrapposti deviarono il dal tedesco Schade per i primi 4 chilometri, orribile con la testa piegata all’indietro, i go- confinato tra le montagne della sua terra loro antagonismo nell’agone olimpico, seb- quando Zatopek prende il comando poco miti vicini al corpo e una smorfia di sofferen- d’origine, dove sopravvisse lavorando come bene gli atleti occidentali e quelli provenien- prima del suono della campana dell’ultimo za stampata sul viso. Come scrisse Charlie addetto ad una stazione di servizio. Poi, ven- ti da oltre la cortina di ferro stettero insieme giro. Lovett nel suo libro “Olympic Marathon: A ne mandato nelle miniere di uranio di Jachy- pacificamente, invitandosi a vicenda nei loro Il suo allungo, però, ebbe solo il vantaggio Centennial History of the Games’ Most Sto- mov, alla frontiera tedesca, dove visse per alloggi e gareggiando con onore. di fiaccare il gruppo dei concorrenti, senza ried Race”, «ogni passo per il corridore ceco sei anni in un magazzino. Zatopek, che alle precedenti Olimpiadi di distanziare Mimoun, Schade e Chataway sembrava essere l’ultimo. Il suo volto era co- Verso la metà degli Anni Settanta, lo ri- Londra nel 1948 aveva vinto una medaglia che invece risposero all’attacco, tallonando stantemente contorto come se stesse soffren- mandano a Praga a vivere in una roulotte, d’oro nei 10mila metri e una medaglia d’ar- il ceco e superandolo all’ingresso dell’ultima do terribilmente, la testa rotolava selvaggia- in condizioni economiche molto difficili. gento nei 5mila, fu la star assoluta di Helsin- curva. All’improvviso Zatopek vide svanire mente e le braccia erano tenute alte, come La giunta comunista del generale Svobo- ki. Tuttavia, la sua memorabile affermazione le sue speranze di un secondo oro, ma rac- per stringere il cuore. Chi guardava Zatopek da voleva umiliarlo e lo mise a lavorare era prevedibile perché già due anni prima dei colte le ultime energie e approfittando anche correre per qualche metro, pensava che fos- come spazzino, ma non ci riuscì perché Giochi Olimpici del 1952, aveva demolito il di una caduta di Chataway, inciampato sul se sul punto di crollare. E chiunque avesse quando Zapotek percorreva le strade della record mondiale del finlandese Viljo Heino cordolo, si produsse in un’impressionante corso una maratona sapeva che un tale sti- città dietro il cassone con la sua scopa, la sulla distanza dei 10mila metri (29’27”2) progressione all’esterno che lasciò senza le sprecava energie preziose e non avrebbe popolazione lo riconosceva subito e tutti si fermando il cronometro a 29’02”6 nello scampo i rivali. Terminò la gara in 14’06”6 portato al completamento della gara, tanto affacciavano alle finestre per applaudirlo e stadio Turku, sempre in Finlandia. E aveva seguito a otto decimi da Mimoun e dal te- meno alla vittoria. Zatopek, tuttavia, era al acclamarlo. I colleghi non gli permisero mai ribadito la sua splendida forma ai campionati desco Schade, che conquistò la medaglia di di sopra di ogni convenzione umana». di raccogliere la spazzatura, così si limitò a europei di Bruxelles del 1950, dove riuscì a bronzo a due secondi esatti di distanza. Il fondista ceco fu anche precursore del co- correre a brevi falcate dietro il camion, men- cogliere l’accoppiata vincente 5mila/10mila. siddetto interval-training, che consiste nella tre tutti lo incitavano come una volta. E ogni La prima prova olimpica sul mezzofondo, Dopo il doppio trionfo sulla pista, Zatopek ripetuta serie di 400 metri, interrotti da 200 mattina, vedendolo passare, gli abitanti del quella sulla carta più agevole, è costituita dai doveva affrontare anche la Maratona, in metri di recupero. Talvolta in gara applicava quartiere cui era assegnata la sua squadra 10mila che si disputarono il 20 luglio 1952. programma solo tre giorni dopo. Alla vigi- la stessa tattica piazzando continui cambi di scendevano sul marciapiede e vuotavano da Zatopek era ben consapevole del fatto che lia non era dato tra i possibili vincitori, tra ritmo per stroncare gli avversari nel corso soli le loro pattumiere nel cassone. Perché l’unico avversario temibile era il franco-al- i quali figuravano il campione uscente, l’ar- della prova. Ancora oggi questo metodo è Emil Zapotek non era un uomo normale e gerino Alain Mimoun, che si era preparato gentino Delfo Cabrera, il finlandese Veikko alla base della preparazione atletica dei mez- fino al giorno della sua morte, avvenuta il 21 a lungo per primeggiare nella gara. Il corri- Karvonen e l’inglese Jim Peters, che proprio zofondisti. novembre 2000, resterà per sempre la Loco- dore ceco sapeva di avere nello spunto finale nel corso della stagione aveva battuto il re- motiva Umana. il suo tallone di Achille e così impose alla cord mondiale sulla distanza in 2h20’42”2. Per le sue vittorie verrà assurto ai massimi A Helsinki 1952 di guardia. Correva per chilometri nella neve gara un ritmo tendente a sfiancare, giro dopo Ed è sempre il fondista inglese che si por- onori dal Partito comunista in patria fino calzando i pesanti scarponi dell’esercito e di- giro, gli altri concorrenti. Il campione prese tò in testa nei primi chilometri imprimendo al 1968, quando sostenne la Primavera di Poi, quando la Russia invase la Cecoslovac- mostrando una capacità quasi sovrumana di saldamente la testa della corsa dopo il terzo l’andatura, ma Zatopek tenne il ritmo e ac- Praga, firmando il Manifesto delle Duemi- chia durante la Seconda Guerra Mondiale, si sopportare la fatica e il dolore. chilometro e la tattica si rivelò vincente, per- celerando progressivamente schiantò la resi- la Parole che aveva aperto la stagione di arruolò nell’esercito e continuò ad allenarsi ché solo Mimoun riuscì a tenere il passo. stenza di Peters costringendolo al ritiro. Tra Alexander Dubcek. Insieme a sua moglie di giorno e anche di notte dopo il servizio Il nome di Emil Zatopek si segnalò per la Perfettamente conscio che in caso di arrivo l’ovazione del pubblico dello Stadio Olimpi- Dana Ingrova, anch’essa medaglia d’oro a prima volta ai campionati europei di Oslo allo sprint il rivale franco-algerino avrebbe co di Helsinki, taglierà per primo il traguar- Helsinki nel lancio del giavellotto, divenne del 1946, nei quali ottenne il quinto posto avuto maggiori probabilità di vittoria, Zato- do con il numero 903 dietro la schiena e la una figura di spicco della dissidenza ceco- nella finale dei 5mila, poi nello stesso anno pek lanciò la volata coprendo l’ultimo giro maglietta arrotolata sino al petto. slovacca. vinse la gara dei 10.000, ai giochi interalleati in 64 secondi e conquistò l’oro in 29’17”0, Zatopek concluderà la prima maratona uf- Alle Olimpiadi di Città del Messico, quan- di Berlino. La sua leggenda però prese for- stroncando la strenua resistenza di Mimoun, ficiale della sua in carriera in 2h23’03”2 do i carri armati russi era ancora nelle stra- ma ai Giochi Olimpici di Helsinki, in Finlan- che giunse secondo in 29’32”8. conquistando il nuovo record olimpico, che de di Praga, dichiarò: “Abbiamo perso, dia, che alla vigilia furono oggetto di molte La finale dei 5mila era prevista per il 24 sarà superato solo da Abebe Bikila a Roma ma il modo in cui è stato stroncato il speculazioni perché gli atleti dell’Unione luglio e gli spettatori che assiepavano le tri- 1960. L’impresa fece il giro del mondo e da nostro tentativo appartiene alla barba- Sovietica e dei suoi paesi satellite vi avreb- bune dell’Olympiastadion di Helsinki sape- quel giorno Zapotek passerà alla storia dello rie. Però non ho paura, perché io sono bero partecipato per la prima volta dal 1917. vano che stavano per assistere a un grande sport con l’appellativo di Locomotiva Uma- Zatopek e non avranno il coraggio di Era il periodo della guerra fredda e la ten- evento. Zatopek era consapevole che stavol- na, come se invece di un essere vivente gli toccarmi”. Al ritorno in patria, in effetti, sione tra il blocco occidentale (gli Stati Uniti ta a contendergli l’oro non c’era solo Mi- avversari avessero avuto di fronte una mac- Emil e sua moglie non subirono immedia- d’America, gli alleati della NATO e i paesi moun, ma anche il tedesco Herbert Schade e china, fatta di ingranaggi e bulloni, di ferro te ripercussioni. amici) e il blocco comunista (l’Unione So- due mezzofondisti britannici, Gordon Pirie e e acciaio. Quattro anni più tardi, parteciperà La normalizzazione sovietica, però, arri- vietica, gli Stati satellite del Patto di Varsavia Christopher Chataway. anche alla maratona di Melbourne 1956, ar- vò di li a poco lì sommergendolo in oltre e i paesi amici) era costantemente elevata. I Saggiamente, Zatopek non si sfiancò tenen- rivando sesto nella gara vinta dal suo avver- venti anni di oblio, durante i quali Zatopek do la testa della corsa, sapendo che sulla sario di sempre Alain Mimoun. pagherà cara la propria indipendenza di pen- Una rivista celebre per l’epoca racconta mezza distanza sarebbero stati in molti a te- Tuttavia, Zapotek non era affatto un corrido- siero. Prima fu espulso dalle fila dell’eserci- le imprese di Zatopek nerne l’andatura, che invece venne scandita re armonioso ed era famoso per il suo stile to e costretto a lasciare la capitale per essere 12 13
I grandi dello sport Patrizio Oliva Annarita Borelli si racconta: I l suo nome è legato ad uno dei capitoli più memorabili della storia dello sport italiano, oro olimpico nel 1980 nella ca- tegoria Superleggeri, campione europeo nel “Lo Sport come titolo EBU, campione mondiale in quello WBA, è Patrizio Oliva, uno dei più grandi talenti che il ring ci abbia mai regalato. Sem- pre con i piedi per terra, oggi insegna boxe metafora di vita” nella palestra di Soccavo che gestisce con l’amico Diego Occhiuzzi. Lì lo sport è so- prattutto integrazione sociale, un luogo dove i ragazzi, tolti dalla strada, possono diventare persone migliori. Attore teatrale, motivatore, perché la sua storia è un esempio di vita, è un uomo impegnato a 360°, un uomo che ha fatto dello sport una “metafora di vita.” Patrizio, partiamo dalla realizzazione del tuo sogno, la vittoria dei Giochi nel 1980, sono passati quarant’anni da quell’evento, durante i quali di sogni ne hai realizzati tanti, quanto Il tuo nome è nella storia, ma oggi il Pugilato ginario collettivo, il pugilato è rappresenta- di quella vittoria ha contribuito a fare di te il italiano vive un momento di grande difficol- to da quello professionistico, per intenderci mito che sei? tà. Come vedi questa situazione e che rimedi dai quei pugili che combattono in televisione “Da bambino ho sempre sognato, mi met- ci possono essere per risalire la china? senza canottiera; i dilettanti, invece, in TV li tevo davanti allo specchio e mi proclamavo “Il pugilato professionistico dal 2001 è in campione olimpico e campione del Mondo. grande crisi a causa di una gestione federa- Sopra: Oliva sul ring Quel sogno si è realizzato: significa che se ci le che ha posto troppa attenzione al pugilato Sotto: L’attività di Oliva nel sociale. Oggi diamo un futuro motivante è più facile che dilettantistico, dimenticando che nell’imma- insegna Boxe in una palestra di Soccavo le cose accadano. La letteratura classica lo conferma, Virgilio diceva “Possono perché credono di potere”. La vittoria olimpica ha contribuito a farmi diventare famoso, perché quella vittoria è arrivata dopo una sconfitta immeritata, subita in finale ai campionati europei di Colonia nel 1979, contro un pu- gile dell’Unione Sovietica, Serik Konakbaev. Dopo lo scandaloso verdetto, nel palazzetto dello sport, ci fu il putiferio, il pubblico pro- testò, l’inno sovietico neppure si sentì per i Uno dei più grandi fischi, e il giorno dopo, tutti i giornali spor- pugili italiani di sempre tivi non parlarono d’altro. Un anno e mez- si racconta andando zo dopo, in finale, alle Olimpiadi di Mosca, ritrovai nuovamente Konakbaev, ma questa a ricordare quelle che volta, l’impresa sarebbe stata più ardua per sono state le sue imprese me, lo affrontavo in casa sua, tuttavia la mia bravura e la grande forza di volontà ebbe- sportive ma parlando anche ro la meglio, vinsi la medaglia d’oro e fui del suo attuale impegno premiato anche come il miglior pugile del- sociale e dell’attività le Olimpiadi. Sicuramente quella vittoria è stata il trampolino di lancio di tutta la mia teatrale carriera”. 14 15
I grandi dello sport “Stiamo lottando da un anno con una pan- demia mondiale che facendo migliaia di vittime. Quasi tutte le attività sono ferme e stanno subendo danni economici, io capisco che la situazione è grave, ma vedo anche mille contraddizioni, per citarne alcune: bisogna mettere la mascherina e rispetta- re il distanziamento di un metro, poi vai in un supermercato e sono uno sull’’altro; in aereo i posti sono distanziati, io addirittura indosso due mascherine, esco dall’aereo, vado nella navetta e sono tutti ammassati. Dove è il controllo? Palestre e teatri, in- vece, luoghi sicuri, dove c’è sempre stato l’interesse degli operatori nel far rispettare il distanziamento, restano chiusi. Lo sport e la cultura sono necessari, io e Diego fac- ciamo da sempre un lavoro sociale con la nostra palestra Milleculure, facciamo fare sport a tutti, soprattutto ai bambini che appartengono a famiglie bisognose, alle- nandoli senza farli pagare. Purtroppo, i bambini sono i più traumatizzati di questa pandemia, i genitori vorrebbero portarceli, miglioramento della salute, in grado di Con il tuo impegno nel mondo del teatro Il campione ha portato a teatro la sua vita a ma molto spesso, proprio i bambini, hanno prevenire e curare le patologie? sei passato dal ring al palco, rimanendo Napoli. Il ‘protagonista’ assimila il palco a un paura di venire. Le istituzioni, dovrebbero “L’errore che si commette da sempre è sempre alla stessa altezza, cioè “al di so- ring, metafora delle tante volte in cui la vita dare maggiore fiducia agli operatori dello quello di non considerare lo sport un pila- pra di chi ti guarda”. Per te, lo sport è una ha provato, talvolta riuscendoci, a prendere a pugni Patrizio, emblema dei tempi d’oro sport, perché ai bambini lo sport fa bene e stro importante della nostra società, basta metafora di vita? della boxe, con le sue 155 vittorie su 160 li aiuta a farli distrarre dalla preoccupazio- guardare alla scuola e alla considerazio- “Lo sport è una metafora di vita, le sue incontri disputati ne della pandemia”. ne data alla attività fisica all’interno della discipline sono le sue allegorie. Nel Pu- stessa, sole due di insegnamento settima- gilato, quando il pugile va al tappeto cer- oltre, significa migliorarsi nella vita, ecco La pandemia ha messo in luce quanto il no- nale; io ho girato il mondo, e posso dire ca di rialzarsi aggrappandosi alle corde, perché anche ora che sto facendo l’attore Oliva e i vecchi guantoni scandali arbitrali. Se le Olimpiadi di Tokyo stro sistema ospedaliero pubblico sia stato che nelle scuole di altri paesi, allo sport è quella è l’immagine dell’uomo che nella teatrale, lo faccio con la stessa disciplina si fossero disputate nel 2020, l’AIBA sa- maltrattato negli ultimi anni, quanto sia stato data una importanza diversa. Lo sport non vita lotta per non arrendersi mai. Nel sal- che ho avuto nella boxe, con la massima vediamo solo una volta ogni quattro anni, in rebbe rimasta esclusa. Sono vent’anni che svuotato da privatizzazioni e tagli. Quella deve essere visto solo come momento ago- to in alto, superare l’asticella centimetro serietà e soprattutto con grande rispetto occasione delle Olimpiadi. commette errori e scelte sbagliate (vedi il che stiamo attraversando, infatti, non è una nistico ma come strumento sociale, e per dopo centimetro, significa andare sempre verso ciò che sto facendo”. Purtroppo, i pugili dilettanti bravi, quelli disastro con il professionismo di casa e le crisi sanitaria ma una crisi del sistema sani- questo che andrebbe sviluppato nelle aree che avrebbero dovuto portare nuova linfa al WSB), dimostrando di essere guidata con tario. Tuttavia, anziché ripotenziare la sanità disagiate, perché lo sport è uno strumento pugilato professionistico, creando interes- improvvisazione. Ora è stato eletto un nuo- e l’attività sportiva di base, una delle prime educativo e formativo, dove si apprendo- sare mediatico e negli sponsor, sono rima- vo Presidente e ci sarà un nuovo Consiglio opzioni messe in campo dal Governo nazio- no valori importanti, come il rispetto delle sti dilettanti per entrare nei centri sportivi Federale, speriamo bene”. nale e regionale è stata quella di chiudere regole, lo spirito di gruppo, il senso di ap- militari, hanno puntato allo stipendio e alla l’attività sportiva dilettantistica. Questo ha partenenza, la solidarietà, la tolleranza, pensione, rinunciando al sogno di diventare Veniamo al tuo impegno nel sociale: da significato la sospensione delle attività per il rispetto dell’avversario, che tradotti in campioni”. anni alleni i ragazzi tenendoli lontani le società, che da sempre costituiscono un senso civico, non sono altro che il rispetto dalla strada. Uno degli ultimi decreti del importante strumento di prevenzione e man- delle leggi, dell’ambiente e della persona Ai Giochi di Tokyo 2021 il pugilato, per la Governo Conte, ha messo ancora una tenimento della salute dei loro atleti tramite in generale. Un buon sportivo sarà anche prima volta nella sua lunga storia, partecipa volta a dura prova gli sport da contatto. screening periodici della medicina sportiva. un ottimo cittadino. Nello sport c’è un ge- sotto l’egida del CIO. Sarà solo un fatto epi- E’ possibile continuare le attività solo sto importantissimo, che è quello, a fine sodico? Cosa sta cambiando a livello inter- con gli agonisti di interesse nazionale e Come è possibile che grandi traguardi gara, di abbracciarsi in segno di pace, nazionale? internazionale, le cui percentuali sono dello sport italiano e internazionale, non fratellanza ed amicizia. In ambito medico, “L’AIBA, la federazione mondiale del bassissime? Quali saranno le conseguen- siano riusciti a creare una cultura dello lo sport previene diverse patologie medi- Pugilato dilettantistico è da molto tempo ze di questo stop alle attività di base? sport e dell’attività fisica in Italia? Perché che, soprattutto le patologie della sindro- sotto serrato controllo da parte del CIO, Quali le conseguenze nel sociale? Sarà lo sport viene ancora visto come una at- me metabolica (diabete, ipertensione etc) per ammanchi milionari nelle casse e per possibile rialzarsi senza danni? tività secondaria, che non contribuisce al e dell’apparato cardiocircolatorio”. 16 17
Mondo ASI ASI protagonista Gianni Alemanno un attimo a ricordarcelo, perché si chiama così? Perché rappresenta tutta quella parte Responsabile Nazionale del Terzo Settore della società che non è diretta espressione e delle Aree Extrasportive di ASI delle Istituzioni pubbliche (primo settore) e nel Terzo Settore D a quasi un anno ASI, su indicazione delle dinamiche del Mercato (secondo set- del suo Presidente Claudio Barba- tore). Quindi una realtà destinata a crescere ro, sta rafforzando e strutturando la in termini di valore morale e anche di valore sua presenza nel Terzo Settore. È una scelta economico (le ultime stime ufficiali sul peso strategica che corre in parallelo con la rifor- economico del Terzo Settore parlano di cir- Da circa un anno l’Ente sta strutturando la propria presenza ma organica che, non senza fatica, sta dando ca 80 miliardi di euro, pari al 5% del PIL), a mo constatato che senza i volontari e le nell’associazionismo di promozione sociale, del volontariato nuove regole a questa importante compo- fronte della crisi di istituzioni pubbliche ap- associazioni la situazione negli ospedali e nente della società italiana. pesantite dalla burocrazia, e delle contraddi- nei quartieri sarebbe diventata ancora più e dell’impresa sociale. Una realtà destinata a crescere Ormai sappiamo tutti che il Terzo Settore zioni di un mercato globale che, nonostante insostenibile. Senza i pacchi viveri porta- nel valore morale ed economico raggruppa i “mondi vitali” dell’associazio- le promesse, sta impoverendo sempre più ti casa per casadalle associazioni, senza le nismo di promozione sociale, del volonta- larghi strati di popolazione. autombulanze guidate (e spesso pagate) dai riato e dell’impresa sociale. Ma, proviamo Anche in questi mesi di pandemia, abbia- volontari, senza la protezione civile a garan- tire il distanziamento sociale nei contesti più difficili, dove saremmo arrivati? Quindi l’ASI (acronimo che, ricordiamo an- che questo, significa “Associazioni Sportive e Sociali Italiane) non poteva non compiere questa scelta. Non per tradire o ridimensio- nale la sua vocazione sportiva, ma per inte- grarla e renderla ancora più forte e credibile. Sport e solidarietà sociale sono due realtà distinte e diverse, ma che possono cresce- re insieme, superando le contraddizioni che oggi esistono tra legislazione sportiva e Co- dice del Terzo Settore. Cosa distingue e caratterizza l’ASI su que- sta frontiera? Cerchiamo di spiegarlo nel Manifesto “ASI e Terzo Settore: promotori di Italianità, Movimento di comunità” che pubblichiamo in allegato in questo nume- ro di “Primato”. Valorizziamo, ancora una volta, l’identità nazionale del nostro popolo, che ha sempre trovato nell’associazionismo una sua potente forma di espressione, e i valori comunitari che sono alla base del- la nostra cultura. Non vogliamo imporre egemonie, vogliamo solo evitare che altri ambienti tentino di perpetuare rendite di po- sizione e discriminazioni ideologiche, che non mai avuto ragione di essere. L’entrata del nostro Ente nel Forum del Terzo Settore (la più importante organizzazione di rappre- sentanza di questo comparto) è una prima dimostrazione di questa volontà e di questa disponibilità. Siamo convinti che su questa strada incon- treremo tanti nuovi amici che credono nei nostri stessi valori e che avremo nuovi stru- menti per continuare a costruire un’Italia migliore. 18 19
Cinematografia sportiva a cura di Donatella Italia UNO SCACCHISTA TRA I MAORI The Dark Horse, diretto dal neozelandese James Napier Robertson, ci presenta la vita di Genesis Wayne Potini, campione di scacchi affetto da bipolarismo. Pellicola di carattere neorealista, racconta, forse in modo un po’ romanzato, una bella storia. Un lungometraggio che assolutamente G val la pena vedere, razie anche al recente successo di nostro, ormai ex campione, scopre che suo loso mondo, il nostro eroe cerca un appiglio, anche solo per scoprire The Queen Gambit (in italiano La fratello Mutt è parte di una gang di criminali uno spiraglio, e lo trova nell’annuncio di un Regina degli Scacchi), serie Netflix composta principalmente da membri Ma- gruppo scacchistico: The Eastern Knights, nuovi mondi con la giovane Anya Taylor-Joy, gli scacchi ori, e che anche il figlio Mana, ovvero suo i Cavalieri d’Oriente. Pur scoprendo che si vivono una nuova primavera nel campo del- nipote, presto ne diventerà un membro. Gli tratta di un club composto unicamente da le arti visive. amici di Mutt sono molto poco raccoman- bambini e ragazzi, Genesis vi prende parte A tal proposito recuperiamo una pellicola dabili, vivono principalmente di espedienti e con grande entusiasmo e insegna ai giovani del 2014 The Dark Horse, diretta dal neo- traffico di droga: non il miglior posto per una membri le regole e le tecniche da tempo se- zelandese James Napier Robertson sulla vita persona bisognosa di equilibrio e sicurezza polte nella sua mente instabile. Gli scacchi, del suo conterraneo Genesis Wayne Potini, come Genesis. così, diventano un approdo anche per i suoi campione di scacchi affetto da bipolarismo. In questo nuovo, e un po’ caotico e perico- nuovi giovani amici, tutti provenienti dalle Genesis cresce in una famiglia disagiata a Gisborne assieme al fratello Mutt, ed è pro- prio lui a insegnargli il gioco degli scacchi, spiegandogli la sottile logica che sta dietro alla superficie visibile della scacchiera: tutti i pezzi sono guerrieri, alcuni più forti, altri più deboli, ma tutti sono pronti a combatte- re. Una logica molto forte, ma che riflette la cultura di base Maori, etnia alla quale Mutt e Genesis appartengono. All’inizio del film, Robertson ci mostra Ge- nesis in procinto di uscire dal centro in cui è in degenza per il suo bipolarismo; viene dato in custodia a Mutt con la raccomandazione che il fratello prenda costantemente le medi- cine e trovi un obiettivo, uno stimolo positi- vo per riuscire a mantenere un equilibrio. Il 20 21
Cinematografia sportiva Pagine di sport a cura di Fabio Argentini Cercalo su ebay In libreria Zauli secondo Colasante Le storie degli uomini - e delle loro istituzioni - restano un continuo divenire: una sequela ininterrotta di capitoli, l’ultimo dei quali viene sempre influenzato da quelli che l’hanno pre- ceduto. Ecco perchè non si può pensare alla candidatura di Roma ai Gio- chi Olimpici 2024 senza rileggere come lo Sport Italiano abbia saputo ottenere e celebrare - negli anni della ricostruzione e con pochissimi mezzi - due Olimpiadi Il Vigorelli e il suo Re in cinque anni e, soprattutto, allestire i fasti di Roma ‘60. Nella storia del clismo: Mazzinghi si laurea Campione Figura centrale di quel doppio progetto ciclismo su pista del Mondo, nel 1965 vi ebbero luogo olimpico - costruito nei quarant’anni a italiano c’è un due concerti dei Beatles e nel 1971 la cavallo della guerra - resta Bruno Zauli, binomio che sarà tristemente nota serata dei Led Zeppe- medesime situazioni di disagio vissute da raggiano a vicenda, scoprendo nell’altro un ria di Genesis Potini, scacchista neozelan- secondo Gianni Brera: “Il più colto uomo sempre nel cuore lin caratterizzata da scontri tra pubbli- Genesis stesso durante l’infanzia. pari. Tuttavia giocare a scacchi – gli scac- dese specializzato nelle partite lampo, uno di sport; era fra i più colti ch’io avessi degli sportivi ita- co e polizia che causarono la fine dello A questa nuova avventura si avvicina anche chisti professionisti ben lo sanno – è anche speed chess player come viene definito in mai conosciuto, e in campo sportivo non liani: è quello tra spettacolo dopo solo pochi minuti e la Mana, il nipote, curioso di capire come il esperienza e sangue freddo e Mana viene gergo tecnico, affetto veramente da bipo- aveva eguali al mondo. Giudicava assai Antonio Maspes, sette volte Campione totale distruzione del palco e della stru- lucidamente il fenomeno sportivo e come del Mondo e il velodromo Vigorelli, mentazione della band. E poi, Football suo bizzarro zio trascorra le giornate. Affa- eliminato al secondo turno. Tutti i Cavalieri larismo e soprannominato Dark Horse, pochi possedeva la facoltà di comparar- tempio del ciclismo dell’epoca. Stefa- Americano, Hockey su Prato e tanto scinato da questa nuova disciplina e al tempo quindi si stringono intorno a Michael, soste- letteralmente “Il Cavallo Scuro”, ma an- lo sul piano critico universale. A lui si no Piva dedica al campione e alla “sua” altro. stesso desideroso di trovare una via d’uscita nendolo e incoraggiandolo come se fosse il che nel significato gergale de “Il Perden- deve se lo sport italiano è sopravvissuto pista un libro straordinario per il carico Alla scomparsa del campione Antonio al futuro poco roseo che avrebbe nella ban- re della loro personale scacchiera. te”. Interpretato magistralmente da Cliff alla guerra: a Zauli più che ad ogni altro di ricordi che porta in dote. Maspes (19 ottobre del 2000) l’Ammi- da, Mana impara a giocare a scacchi ed en- Alla fine, inaspettata ma meritata, arriverà la Curtis, caratterista visto in varie pellicole dobbiamo riconoscere questo merito”. Maspes, nasce nel 1932 a Cesano Ma- nistrazione comunale decise di dedicar- tra anch’egli nel gruppo dei Cavalieri che a vittoria per Michael e i suoi Cavalieri. americane tra cui Lezioni di piano, Rapa Una biografia che è soprattutto un grande derno, ha 14 anni e, assistendo alle gare gli il velodromo che da allora si chiama breve avrebbero partecipato a un torneo gio- Ma per Genesis resta una battaglia, ancora Nui e Die Hard, che qui si imbruttisce e romanzo di sport. La scrive Gianfranco del velodromo milanese, si innamora di velodromo Maspes-Vigorelli. vanile di livello nazionale in programma ad più importante, da affrontare: quella con rende ai massimi livelli i picchi di gioia e Colasante, per oltre quarant’anni nella questa disciplina. Nel 2006 venne concessa l’utilizzazio- Auckland. Mutt, il quale si scopre essere gravemente di disperazione che puntellano le giornate Comunicazione del CONI. Scrittore, Il Vigorelli ha visto, il 7 novembre del ne del velodromo per la realizzazione Oltre a Mana, tra i Cavalieri vi è anche un al- malato e prossimo alla morte. Il fratello si di Potini, Dark Horse pecca forse di tempi collezionista, ha raccontato molto sulla 1942 anche il primato mondiale dell’o- di alcune scene della fiction su Bartali. tro giovane, Michael. Vincitore del torneo di considera tradito per la fuga del figlio e si un po’ lunghi e molti silenzi da parte dei storia dello sport. ra di Coppi: 45,798 km. La pista fu Bruno Zauli. Il più colto uomo di sport. distrutta durante i bombardamenti con Il re del Vigorelli. Antonio Maspes. Di scacchi della scuola, dopo la vittoria aveva presenta ad Auckland per riprendere Mana e personaggi. Ma agli occhi di noi Europei Garage Group. Gianfranco Colasante. bombe incendiarie della Seconda Guer- Stefano Piva. Bolis Edizioni. 127 pagi- dato fuoco all’edificio scolastico: anche qui completare il suo ingresso nella gang. Gene- Robertson riesce a dipingere un quadro 480 pagine. 20 euro ra e ricostruita nel 1946. Non solo ci- ne. 16 euro. talento e pazzia vanno a braccetto. sis però non si arrende: conscio di quello che dell’Australia più nascosta, del mondo dei Tra allenamenti e raccolte fondi improvvisa- il giovane potrebbe affrontare, cerca di recu- Maori lontano da quello folcloristico delle te per racimolare i soldi per il viaggio, per i Cavalieri arriva la mattina della partenza per perare il nipote sotto lo sguardo incattivito degli altri (numerosi) criminali, ma prima tribù ai piedi dell’Ayers Rock, ma assai dif- fuso nelle città, assimilabile per certi versi Il Cricket italiano e la sua storia Auckland. Recuperando all’ultimo Mana, che gli eventi prendano una pessima piega, alle condizioni dei Nativi Americani negli che sfida le ire paterne fuggendo a un futuro Mutt riconosce il buon cuore del fratello e USA. Altra particolarità, il racconto di uno Simone Gambino, giornalista poliedrico che scrive gione, definita dallo stesso autore ‘Gli anni Clandestini’ in un libro segnato già in partenza, il nostro sgangherato accetta pubblicamente che sia lui a prendersi sportivo maori che non si lega al rugby (i di storia e di ciclismo, presidente onorario della Fe- nel quale si raccontano personaggi, storie, eventi che hanno portato derazione Cricket, è stato certamente un precursore. alla crescita del cricket nazionale. Sullo sfondo le un’Italia in evolu- gruppo di scacchisti arriva al torneo. cura del figlio. famosissimi All Blacks) ma a uno sport as- Fu lui tra i primi a credere che il cricket, disciplina zione, trasformatasi in poco più di 40 anni da Paese d’emigrazione Nonostante gli insegnamenti e gli incorag- È difficile che in Italia arrivino molti film re- solutamente non fisico e molto cerebrale. tra le più diffuse e giocate del pianeta, potesse attec- in destinazione per immigrati. Testimone di questa metamorfosi, giamenti di Genesis e degli altri genitori alizzati dall’altra parte del mondo (in questo Un lungometraggio a sè insomma, che as- chire anche in Italia. Nei primissimi Anni Ottanta il cricket traccia, in questo primo volume, l’inizio della sua storia, accompagnatori, quasi tutti i Cavalieri per- caso letteralmente), ma Dark Horse è una solutamente val la pena vedere, anche solo Simone ha fatto si che lo sport, che comunità stra- quella degli anni in cui la sua pratica rasentava la clandestinità. dono al primo turno, tranne Mana e Michael, bella eccezione. per scoprire nuovi mondi perché, come di- niere giocavano amatorialmente, diventasse una di- Gli anni clandestini. Il cricket italiano dalla nascita fino al ricono- ovvero il novizio e il campione. Pellicola di carattere neorealista, racconta ceva lo stesso Potini: “Ogni giorno è un sciplina sportiva con tanto di campionati e una Federazione che ne scimento da parte del CONI. Simone Gambino. Fuorilinea collana Il giorno successivo, i due ragazzi si inco- – forse in modo un po’ romanzato – la sto- buon giorno per imparare”. regolasse l’attività. Lo stesso Gambino ha rammentato quella sta- Segnavento. 296 pagine. 19,00 euro. 22 23
Atletica Leggera Oristano capitale Vanni Loriga Le tante stelle dell’Atletica Oristano dello sprint O ristano Ritorniamo a parlare dell’or- mai fatidico “Trofeo Bravin”. Come ampiamente riportato dal ANNA RITA ANGOTZI - Olimpica a Seul nel 1988, sito Fidal-Sardegna, furono molti gli atleti nei 200 metri e nella staffetta, nel 1987 ancora 20 enne ha isolani a parteciparvi. Abbiamo già parlato partecipato ai mondiali di Roma come componente del- Dopo Dalia Kaddari, stella presentata lo scorso numero, di Dalia Kaddari ed ora diamo uno sguardo la staffetta 4x100. 11”36 e 23”32 i suoi primati personali parliamo stavolta di Lorenzo Patta un altro talento, che ha fatto faville in campo maschile segnaliamo fra gli altri nei 100 e nei 200, ha vinto diversi titoli di categoria ma non Oliver Comoli che tutt’ora si fa valere, al- quello assoluto dove si è classificata 2 volte seconda, sempre al Trofeo Bravin, della fucina del tecnico Francesco Garau lenato a Nuoro da Gabriella De Gortes, col giovanissima, trovando sulla sua strada la campionessa del mo- suo personale di 21”53 sui 200 e, soprattutto, mento, Marisa Masullo. E’ stata primatista italiana juniores dei 60 metri e Lorenzo Patta, ce lo presenta il suo allenato- assoluta delle 60yards con un eccellente 6”88. Un serio problema fisico le re Francesco Garau: “Lorenzo Patta, nato a ha impedito, purtroppo, giovanissima, di portare a termine una brillante Oristano il 23 maggio del 2000, si è avvici- carriera. nato all’atletica nell’estate del 2016 su se- gnalazione del mio amico e collega Marco Meletti, insegnate di Lorenzo al Liceo Scien- GIORGIO MARRAS - Olimpico ai giochi di Atlanta, tifico Mariano IV, calciatore si grande ta- 10”32 e 20”48 i suoi primati personali nei 100 e 200 e un lento, aveva rivelato le sue notevoli qualità ottimo 32”46 nei 300 metri è stato campione italiano junio- di velocista classificandosi secondo nella res dei 100 e campione italiano assoluto dei 200 consecu- finale dei 100 metri Allievi dei campionati tivamente nel 92-93-94, a cui si aggiunge un titolo italiano assoluto indoor nei 200 specialità che lo ha visto finalista agli europei di Genova del 92.Secondo nei 100 agli assoluti di Torino nel 91, medaglia di bronzo nella 4x100 agli Europei di Helsinki nel 94. Ha fat- Lorenzo Patta ieri e oggi. Con la maglia to parte della rappresentativa Europea nei 100 e nella 4x100 nella coppa del bianca e il logo ASI, nel corso del nostro Mondo nel 92 a Cuba. Cresciuto nell’Atletica Oristano ha vestito la maglia Trofeo Bravin, e con la canotta del delle Fiamme Oro di Padova . Gruppo Sportivo Fiamme Gialle a Grosseto per la finale dei 100m NICOLA ASUNI - 10”36 e 20”99 i suoi primati persona- li, cresciuto nell’Atletica Oristano, seguito da sempre a Ca- gliari da Franco Marcello, ha vestito la maglia azzurra nella staffetta 4x100, ha chiuso la carriera nel Gruppo Sportivo Carabinieri Di Bologna. LUCA LAI - Cresciuto nell’Atletica Oristano, si è trasferito a Pavia per motivi di studio e con la maglia della “100 Torri” ha vinto il titolo italiano dei 60 piani indoor nel 2019. Al presente il vivaio oristanese può contare nel settore velocità sui pro- gressi di Leonardo Porcu, Junior, secondo classificato nel 2020 nei 60 hs ai campionati Italiani indoor con il tempo di 7”97, ottimo ostacolista ma anche eccellente velocista, secondo classificato nei 100 m. ai Campionati Italiani di Grosseto lo scorso anno con il tempo di 10”68, è tra i convocati per la partecipazione ai prossimi Campionati Europei e Mondiali Junior. 24 25
Atletica Leggera nazionali studenteschi, vincendo lo stesso calcio, che ha continuato a praticare fino solo che l‘ATLETICA è la strada giusta. anno a Roma - come abbiamo già detto - la al 2017. Con due soli allenamenti settima- Nel 2019 si presenta vincendo il titolo ita- finale dei 100 al trofeo Bravin in un ottimo nali dedicati all’atletica, un allenamento di liano indoor dei 200 metri classificandosi 10” 95 . Senza nessuna pressione lo invitai calcio che svolgeva recandosi a Cagliari al primo posto sempre nei 200 nell’incontro a provare la nuova esperienza sportiva fre- una volta alla settimana e la partita dome- internazionale con la Francia, mentre nella quentando in estate la scuola dell’Atletica nicale, al secondo anno della categoria al- stagione all’aperto un fastidioso infortunio Oristano senza necessariamente lasciare il lievi, nella stagione indoor, ai Campionati nel periodo pre agonistico gli impedisce di Italiani Allievi, tra una partita e l’altra, si realizzare quanto di buono lasciavano pre- Giovanissimo, già vittorioso. classifica al secondo posto nei 60 piani in sagire gli allenamenti. Ai campionati Eu- Una promessa per la velocità italiana 6”91 e al terzo posto nei 200. Nella stagio- ropei Juniores di Boras, costretto a rinun- ne all’aperto, finito il campionato di calcio, ciare alle gare individuali per prudenza, vince il suo primo titolo italiano nei 200 al- vince la medaglia d’argento nella staffetta lievi con il tempo di 21”45, si classifica se- 4x100. Nel 2020, viene accolto nel grup- condo nei 100 metri con il tempo di 10”72 po sportivo delle Fiamme Gialle e vince e chiude la stagione correndo i 150 metri il titolo Italiano Promesse nei 100 con il in 15”95, miglior prestazione italiana Al- tempo di 10”31, realizzato dopo tre turni di lievi. Nel 2018, non ancora 18enne, corre gara ravvicinati, vincendo batterie e semi- i 60 piani indoor in un eccellente 6” 75 e finali (10”36 )” nella stagione all’aperto, al primo anno Giunti a questo punto dobbiamo spiegare chi di categoria, diventa Campione Italiano sia Francesco Garau. Docente di educazione sia nei 100 che nei 200 metri ad Agropoli fisica (frequentò l’Isef Statale di Roma), at- (21”11 nei 200 e 10”37 vento 2,3). Nei 200 leta polivalente fondò nel 1977 insieme alla si migliora ancora ai Mondiali di catego- consorte Luisa Corriga, ottima saltatrice in ria con 21”09 in semifinale. A fine stagione lungo, l’Atletica Oristano. Sarebbe difficile realizza la migliore prestazione italiana dei elencare tutti gli atleti di rilievo nati in que- 150 con un ottimo 15”72. Questi risultati sto sodalizio e considerato che parliamo di lo aiutano a scegliere tra il calcio e l’atle- velocità riportiamo i profili di alcuni di loro, tica e, senza nessuna forzatura, decide da fornitici dallo stesso Garau. 26 27
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