Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese - Roma 7 Agosto 2014
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Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Roma 7 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Sommario QUADRO NORMATIVO E LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO ....................................................................................... 1 1. Oggetto della diagnosi energetica.......................................................................................................................... 6 1.1. Schema della procedura adottata ...................................................................................................................... 6 2. L’audit energetico ................................................................................................................................................... 8 3. Il benessere termo igrometrico............................................................................................................................. 10 4. Gli interventi di efficienza energetica per il Comune di Termini Imerese ............................................................. 12 4.1. Riduzione dei carichi termici ............................................................................................................................ 12 4.2. Ottimizzazione dell’impianto termico ............................................................................................................... 14 4.3. Ottimizzazione dei consumi elettrici per l’illuminazione ................................................................................... 15 4.4. Uso efficiente degli apparecchi elettronici ....................................................................................................... 16 5. Gli edifici analizzati .............................................................................................................................................. 19 6. CONCLUSIONI .................................................................................................................................................... 23 Bibliografia .................................................................................................................................................................... 25 Glossario....................................................................................................................................................................... 26 ALLEGATO - QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO DI RIFERIMENTO ............................................................... 27 i
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese QUADRO NORMATIVO E LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO La diagnosi energetica deve essere eseguita rispettando la legislazione vigente, la quale risulta essere molto articolata e vasta. Nel D.Lgs. 115/08 vengono toccati vari aspetti concernenti la diagnosi energetica. All’art. 13 è previsto l’obbligo di diagnosi energetiche degli edifici pubblici o ad uso pubblico, in caso di interventi di ristrutturazione degli impianti termici o di ristrutturazioni edilizie che riguardino almeno il 15% della superficie esterna dell'involucro edilizio che racchiude il volume lordo riscaldato. All’art. 16 è prevista l’approvazione con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico, a seguito dell'adozione di apposita norma tecnica da parte dell'UNI-CEI, di una procedura (di certificazione) per le diagnosi energetiche. All’articolo 18 vengono previste una serie di misure che riguardano: la definizione da parte dell’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica (funzione svolta dall’ENEA) delle modalità con cui assicurare la disponibilità di sistemi di diagnosi energetica efficaci e di alta qualità destinati a individuare eventuali misure; il miglioramento dell'efficienza energetica per tutti i consumatori finali, prevedendo accordi volontari con associazioni di soggetti interessati (comma 1); la predisposizione, da parte dell’Agenzia, di altre misure – quali i questionari e programmi informatici disponibili su internet o inviati per posta – per i segmenti del mercato aventi costi di transazione più elevati e per strutture non complesse, garantendo comunque la disponibilità delle diagnosi energetiche per i segmenti di mercato in cui esse non sono commercializzate (comma 2). Sempre nello stesso articolo (comma 3) viene stabilita l’equivalenza tra certificazione energetica (D.Lgs. 192/05) e diagnosi energetica rispondente a requisiti indicati. Nell’Allegato 3 vengono indicate le norme tecniche da adottare per le metodologie di calcolo per l’esecuzione delle diagnosi energetiche degli edifici “Metodologie di calcolo della prestazione energetica degli edifici e degli impianti”: UNI/TS 11300-1 “Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale” UNI/TS 11300-2 “Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria” UNI/TS 11300-4 “Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria” Data Report di diagnosi Pagina 1 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Nel D.P.R. 59/09, “Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del D.Lgs. 19/08/2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia”, viene confermato, per potenze nominali al focolare ≥ 100 kW e in caso di: nuova installazione di impianti termici; ristrutturazione integrale di impianti termici; sostituzioni di generatori di calore; l’obbligo di allegare alla relazione tecnica una diagnosi energetica dell’edificio e dell'impianto. In tale diagnosi vanno individuati gli interventi di riduzione della spesa energetica con i relativi tempi di ritorno degli investimenti, e i possibili miglioramenti di classe dell'edificio. Nel D.M. 26/06/2009 “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”, all’articolo 8 dell’Allegato A viene riportata la procedura di certificazione energetica degli edifici che comprende il complesso di operazioni svolte dai Soggetti certificatori quali: l’esecuzione di una diagnosi, o di una verifica di progetto; la classificazione dell’edificio in funzione degli indici di prestazione energetica; il rilascio dell’attestato di certificazione energetica. La diagnosi viene finalizzata alla determinazione della prestazione energetica dell’immobile e all’individuazione degli interventi di riqualificazione energetica che risultano economicamente convenienti e si sviluppa attraverso: il reperimento dei dati d’ingresso, relativamente alle caratteristiche climatiche della località, alle caratteristiche dell’utenza, all’uso energetico dell’edificio e alle specifiche caratteristiche dell’edificio e degli impianti, avvalendosi, in primo luogo dell’attestato di qualificazione energetica; la determinazione della prestazione energetica mediante applicazione di appropriata metodologia, relativamente a tutti gli usi energetici, espressi in base agli indici di prestazione energetica EP totale e parziali; l’individuazione delle opportunità d’intervento per il miglioramento della prestazione energetica in relazione alle soluzioni tecniche proponibili, ai rapporti costi-benefici e ai tempi di ritorno degli investimenti necessari a realizzarle. Al comma 3 dello stesso articolo viene specificato che le modalità esecutive della diagnosi energetica possono essere diverse e commisurate al livello di complessità della metodologia di calcolo utilizzata per la valutazione della prestazione energetica; viene altresì aggiunto che il soggetto certificatore, nell’ambito della sua attività di diagnosi, verifica o controllo, può procedere alle ispezioni e al collaudo energetico delle opere, avvalendosi, ove necessario, di tecniche strumentali. Data Report di diagnosi Pagina 2 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Dal quadro legislativo descritto emerge come la diagnosi energetica sia lo strumento necessario alla certificazione energetica per individuare gli interventi più significativi ed economicamente convenienti per il miglioramento della prestazione energetica del sistema fabbricato-impianto. Si cita in conclusione il Decreto 28/12/2012 “Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni” il quale si stabilisce che, ai fini della richiesta di incentivo, per gli interventi individuati dal decreto stesso, è obbligatoria la redazione della diagnosi energetica precedente l’intervento e della certificazione energetica successiva. Anche dal punto di vista normativo, bisogna fare riferimento ad una molteplicità di norme, alcune delle quali vengono riportate di seguito, con i relativi titoli. UNI/TS 11300-1:2008 + EC1:2010 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale UNI/TS 11300-2:2008 + EC1:2010 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria UNI/TS 11300-3:2010 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva UNI/TS 11300-4:2012 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria Completa la serie delle UNI/TS 11300 la Raccomandazione tecnica CTI 14:2013. Raccomandazione - CTI:14 Prestazioni energetiche degli edifici – Determinazione della prestazione energetica per la classificazione dell’edifici UNI EN 15193:2008 + EC1:2011 Prestazione energetica degli edifici - Requisiti energetici per illuminazione Nel presente documento si fa altresì riferimento alle seguenti norme: UNI EN 15603 Prestazione energetica degli edifici - Consumo energetico globale e definizione dei metodi di valutazione energetica UNI EN ISO 13790:2008 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento UNI EN ISO 13791:2012 Prestazione termica degli edifici - Calcolo della temperatura interna estiva di un locale in assenza di impianti di climatizzazione – Criteri generali e procedure di validazione UNI EN ISO 6946:2008 Componenti ed elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo UNI EN 12207:2000+ EC1:2007 Finestre e porte - Permeabilità all’aria – Classificazione Data Report di diagnosi Pagina 3 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese UNI EN 15242:2008 Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo per la determinazione delle portate d aria negli edifici, comprese le infiltrazioni UNI 10349:1994+EC2:2012 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici UNI EN ISO 7730:2006 Ergonomia degli ambienti termici - Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locali UNI EN ISO 14683:2001 Ponti termici in edilizia - Coefficiente di trasmissione termica lineica - Metodi semplificati e valori di riferimento UNI EN 15316-2-3:2007 Impianti di riscaldamento degli edifici - Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell’impianto - Parte 2-3: Sistemi di distribuzione del calore negli ambienti UNI EN 15316-3-1:2008 Impianti di riscaldamento degli edifici - Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell’impianto - Parte 3-1: Impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, caratterizzazione dei fabbisogni (fabbisogni di erogazione) UNI EN 15316-4-2:2008 Impianti di riscaldamento degli edifici - Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell’impianto - Parte 4-2: Sistemi di generazione per il riscaldamento degli ambienti, pompe di calore UNI EN 15316-4-3:2008 Impianti di riscaldamento degli edifici - Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell’impianto - Parte 4-3: Sistemi di generazione del calore, sistemi solari termici UNI EN 15316-4-6:2008 Impianti di riscaldamento degli edifici - Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell’impianto - Parte 4-6: Sistemi di generazione del calore, sistemi fotovoltaici UNI EN 15316-4-7:2009 Impianti di riscaldamento degli edifici - Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell’impianto - Parte 4-7: Sistemi di generazione per il riscaldamento degli ambienti, sistemi di combustione a biomassa UNI EN 13203-2:2007 Apparecchi a gas domestici per la produzione di acqua calda - Apparecchi di portata termica nominale non maggiore di 70 kW e capacità di accumulo di acqua non maggiore di 300 l - Parte 2: Valutazione del consumo di energia UNI EN ISO 13370:2008 Prestazione termica degli edifici - Trasferimento di calore attraverso il terreno Metodi di calcolo UNI EN 15450:2008 Impianti di riscaldamento negli edifici - Progettazione degli impianti di 9 riscaldamento a pompa di calore UNI EN 12309-2:2002 Apparecchi di climatizzazione e/o pompe di calore ad assorbimento e adsorbimento, funzionanti a gas, con portata termica nominale non maggiore di 70 kW - Utilizzazione razionale dell’energia UNI 12464-1:2004 Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni Data Report di diagnosi Pagina 4 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese UNI/TR 11328-1:2009 Energia solare - Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia - Parte 1: Valutazione dell’energia raggiante ricevuta UNI EN 13229:2006+EC1:2009 Inserti e caminetti aperti alimentati a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova UNI EN 13240:2006 Stufe a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova UNI EN 12815:2006+EC1+EC2 Termocucine a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova UNI EN ISO 7726:2002 Ergonomia degli ambienti termici - Strumenti per la misurazione delle grandezze fisiche UNI EN ISO 7730:2006 Ergonomia degli ambienti termici - Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale UNI EN 15251:2008 Criteri per la progettazione dell’ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell’aria interna, all’ambiente termico, all’illuminazione e all’acustica UNI EN 15265:2008 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti mediante metodi dinamici - Criteri generali e procedimenti di validazione. Per un elenco più esauriente delle leggi e delle norme che regolano la diagnosi energetica, si invita a fare riferimento all’ALLEGATO - QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO DI RIFERIMENTO del presente documento. Data Report di diagnosi Pagina 5 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese 1. Oggetto della diagnosi energetica La diagnosi energetica è stata eseguita su alcuni edifici di competenza del Comune di Termini Imerese, cioè su degli immobili le cui fatture energetiche gravano sul bilancio dell’Amministrazione. Sono stati analizzati gli aspetti energetici più significativi, quali la tipologia di struttura degli edifici, i tipi di serramenti, le tipologie di impianti e di utenze presenti, sia elettriche che termiche, andando a valutare le prestazioni sugli sui finali dell’energia. Sono state effettuati sopralluoghi in tutti gli immobili ed impianti e sono state fatte delle interviste alle persone che occupano abitualmente i locali per capire la percezione del benessere termo igrometrico degli ambienti e le modalità di uso degli stessi. 1.1. Schema della procedura adottata La procedura per lo svolgimento delle diagnosi energetiche relative agli edifici di competenza del Comune di Termini Imerese è stata strutturata nelle seguenti fasi: Fase 1) Acquisizione dei dati documentali La prima fase ha riguardato l’acquisizione dei dati per ogni singolo edificio. Il Comune di Termini Imerese ha fornito i dati inerenti ai consumi termici ed elettrici dal 2011 al 2013, oltre alle planimetrie degli edifici esaminati. In particolare sono stati forniti per ogni edificio i seguenti dati: Caratteristiche degli impianti termici e libretti di centrale; Caratteristiche dei “point of delivery” (POD); Indicazioni generali sul contratto di fornitura di energia elettrica. Si precisa che in alcuni casi sono stati forniti soltanto dati parziali, con i quali non è stato possibile effettuare un’analisi dettagliate degli andamenti dei consumi energetici mensili a causa sia della struttura delle fatture di fornitura dell’energia elettrica, sia per problemi oggettivi nell’interpretazione del dato. Fase 2) Programmazione audit energetici È stata effettuata una programmazione degli audit energetici in collaborazione con il Settore Politiche Ambientali del Comune di Termini Imerese per eseguire i sopralluoghi dei singoli edifici da analizzare. Fase 3) Acquisizione dati nei sopralluoghi In questa fase sono stati effettuati sopralluoghi in ogni singola struttura in cui sono stati raccolti dati mediante la compilazione di check-list predisposte da E-Cube srl, esami strumentali, interviste al personale presente negli edifici. Data Report di diagnosi Pagina 6 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Fase 4) Elaborazione dati Sono stati elaborati i dati raccolti durante i sopralluoghi mediante la costruzione di un database e la mappatura dei consumi energetici degli edifici. In particolare, nel database figurano per ogni edificio: Dati geografici e climatici della zona di ubicazione; Informazioni inerenti all’involucro edilizio e alla destinazione d’uso; Caratteristiche degli impianti di climatizzazione e dei sistemi di regolazione; Informazioni sulla fornitura elettrica; Informazioni sulle utenze elettriche; Consumi termici ed elettrici annuali; Consumi elettrici mensili; Consumi energetici annuali totali. Fase 5) Report generale e dettagliato L’ultima fase ha riguardato la stesura del report generale della diagnosi energetica effettuata sugli edifici del Comune di Termini Imerese, comprese le relazioni tecniche dettagliate per ogni edificio, in cui sono stati elaborati tutti i dati raccolti, analizzati i consumi energetici e individuati dei possibili interventi di uso razionale dell’energia per ogni sistema edificio- impianto suggeriti al committente. Data Report di diagnosi Pagina 7 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese 2. L’audit energetico La diagnosi energetica, o audit energetico, è una procedura sistematica volta a fornire una conoscenza del profilo di consumo energetico di un sistema edificio-impianti al fine di individuare e quantificare le opportunità di risparmio e di incremento dell’efficienza, sia sotto il profilo energetico che sotto quello del rapporto costi-benefici. L’attuale modello di sviluppo, di certo non-sostenibile nel lungo periodo, porta a valutare la possibilità di adottare misure alternative per contrastare l’impatto ambientale e la futura scarsità di risorse, alla quale è collegata anche la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Attraverso l’audit energetico, è possibile trovare soluzioni ai problemi citati, in quanto tale esame permette di individuare gli sprechi di risorse ed energia, consentendo di utilizzare soluzioni più efficienti e di valutare la possibilità di avvalersi di risorse meno inquinanti. La diagnosi energetica, in quanto procedura sistematica, deve possedere i seguenti requisiti: Completezza: definizione del sistema energetico; Attendibilità: acquisizione di dati reali in numero e qualità, necessari per lo sviluppo dell’intervento energetico in maniera verificabile; Tracciabilità: identificazione e utilizzo di un inventario energetico, includendo le ipotesi di lavoro eventualmente assunte; Utilità: valutazione sotto il profilo costi-benefici degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica; Verificabilità: identificazione degli elementi che consentono al committente la verifica del conseguimento dei miglioramenti di efficienza risultanti dall’applicazione degli interventi proposti. Nella diagnosi energetica, si è seguito i seguenti step: Stabilire il livello di consumo di energia della struttura esaminata; Fare una stima delle prospettive di risparmio; Identificare le aree principali di intervento; Identificare gli interventi immediati; Impostare un punto di riferimento; Identificare le aree che necessitano studi più approfonditi. La strumentazione utilizzata per effettuare le misure sul campo è stata la seguente: Luxmetro; Anemometro; Data Report di diagnosi Pagina 8 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Gps; Termometro; Fotocamera; Data Report di diagnosi Pagina 9 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese 3. Il benessere termo igrometrico La condizione di benessere termo igrometrico è definita come quello stato psicofisico in cui il soggetto esprime soddisfazione nei riguardi del microclima. Questa definizione coincide con il concetto di uno stato termo- igrometricamente neutro, in cui il soggetto esaminato non percepisce sensazioni di freddo o di caldo. Esso è definito da due tipi di variabili: Variabili soggettive (sono relative all'attività che l'individuo svolge all'interno dell'ambiente); Variabili ambientali (temperatura dell’aria, umidità relativa dell’aria interna, temperatura media radiante, velocità del flusso d’aria in ambiente). Evidentemente, in quanto parametro soggettivo, non esistono delle condizioni ambientali che soddisfino tutti gli occupanti i locali, ma esistono delle condizioni ottimali tali da soddisfare il maggior numero di essi. Attraverso accurate analisi sperimentali, è stato possibile stabilire le combinazioni dei parametri che determinano le proprietà termo igrometriche di un ambiente e determinare quali possono essere i loro valori ottimali, in relazione alla destinazione d’uso dei locali. Le grandezze che determinano queste condizioni sono: Temperatura di bulbo secco; Umidità relativa; Temperatura media radiante; Velocità dell’aria. Temperatura di bulbo secco: è l'effettiva temperatura dell'aria, misurata con un termometro normale, indipendente dal livello di umidità. Umidità relativa: L’umidità relativa rappresenta la percentuale di vapore contenuto nell’aria in rapporto alla massima quantità in essa contenibile alla data temperatura. Infatti, una massa nota di aria secca può contenere, in funzione della sua temperatura, una quantità massima di vapore acqueo. Oltre la quantità massima, ricavabile dalla lettura del diagramma psicometrico, l’ulteriore vapore acqueo aggiunto condensa sotto forma di goccioline (effetto nebbia). Temperatura media radiante: si calcola come media delle temperature delle pareti interne all'ambiente, compresi soffitto e pavimento. Velocità dell’aria: intesa come velocità dell’aria calda o fredda in uscita dai terminali dell’impianto di climatizzazione, è un parametro fondamentale per definire le condizioni di confort all’interno di un ambiente chiuso. Una velocità eccessiva crea delle condizioni non confortevoli sia fisiche che psicologiche. Data Report di diagnosi Pagina 10 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese I criteri di calcolo per garantire il livello di confort in un dato ambiente sono espressi nella norma UNI EN ISO 7730:2006 “Ergonomia degli ambienti termici - Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV1 e PPD2 e dei criteri di benessere termico locale” .I valori da prendere in considerazione sono riferiti alla tipologia di utilizzo degli edifici: SCUOLE ED UFFICI Condizioni termiche e igrometriche invernali Condizioni termiche e igrometriche Estive Temperatura bulbo secco (Tbs) 18-22° C Temperatura bulbo secco 24-26° C Umidità relativa compresa tra il 40 e il 60% Umidità relativa compresa tra il 40 e il 60% Temperatura media radiante ± 4°C di Tbs Temperatura media radiante ± 4°C di Tbs V aria (scuole materne/elementari) ≤ 0,10 m/s V aria (scuole materne/elementari) ≤ 0,10 m/s V aria (scuole medie ) da 0,05 a 0,15 m/s V aria (scuole medie ) da 0,05 a 0,15 m/s Tabella 1 - Condizioni ottimali per il benessere termo igrometrico. Fonte: UNI 10339 (Impianti aeraulici al fini di benessere) 1 Il PREDICTED MEAN VALUE (PMV) è un indice di “carenza di confort” globale e permette di prevedere il dato espresso da un gruppo di occupanti un dato ambiente, agendo sulle variabili che lo compongono. Dal punto di vista numerico si ha -3 ≤ PMV ≤ 3 2 Il PREDICTED PERCETAGE OF DISSATISFIED (PPD) prevede la percentuale di insoddisfatti, note le caratteristiche dell’ambiente esaminato. Se il 90% delle persone risulta soddisfatto, il 10% (PPD) non lo sarà. L’obiettivo di un sistema di climatizzazione è PPD ≤ 20% con -0,8 ≤ PMV ≤ 0,8. Data Report di diagnosi Pagina 11 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese 4. Gli interventi di efficienza energetica per il Comune di Termini Imerese L’analisi dei consumi energetici all’interno di un edificio deve concludersi con l’individuazione di soluzioni di efficienza energetica che vadano a ridurre i consumi energetici mantenendo inalterato il benessere termo igrometrico delle persone che occupano i locali. Le soluzioni di efficienza energetica possono essere individuate in funzione delle utenze che richiedono risorse energetiche, nel senso che tipologia di utenza e tecnologia devono andare di pari passo. Seguendo questo approccio, in linea generale gli interventi da eseguire sugli edifici oggetto di questo studio riguardano: Riduzione dei carichi termici; Ottimizzazione degli impianti termici; Ottimizzazione dei consumi elettrici per l’illuminazione; Uso finale efficiente dell’energia negli apparecchi elettrici ed elettronici. 4.1. Riduzione dei carichi termici Il carico termico quantifica l’energia necessaria per climatizzare un ambiente affinché al suo interno siano verificate le condizioni di benessere termo igrometrico. E’ evidente che il quantitativo di energia dipende dalle condizioni ambientali che si vogliono creare, il che dipende dalle attività che si svolgono all’interno degli ambienti considerati, ma soprattutto dalla capacità dell’edificio di non disperdere l’energia immessa al suo interno sotto forma di calore/freddo. Coibentazione dell’edificio Un edificio ben coibentato disperde verso l’esterno meno calore di un edificio senza isolamento termico. Cappotto termico. L’isolamento termico dei fabbricati dall’esterno, comunemente detto “a cappotto”, costituisce uno dei sistemi di isolamento più efficaci sia per interventi sul nuovo che sull’esistente. E’ un sistema che può essere utilizzato per tutti i tipi di pareti. Dal punto di vista tecnologico, esso comporta l’applicazione di un rivestimento isolante sulla parte esterna delle pareti dell’edificio, così da correggere i ponti termici e ridurre gli effetti indotti nelle strutture e nei paramenti murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura esterna. Il sistema consente di mantenere le pareti d’ambito a temperatura più elevata, evitando fenomeni di condensa e aumentando il confort abitativo. Inoltre, comportando un intervento dall’esterno, esso evita disagi agli occupanti degli edifici stessi in cui è richiesto l’intervento. Nel Data Report di diagnosi Pagina 12 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese dettaglio, la tecnica consiste nella preparazione preventiva delle superfici esterne dei manufatti, nell’applicazione su di esse tramite incollaggio, dei pannelli isolanti di natura, consistenza e spessore ritenuti più idonei, nella rifinitura con intonaco rasante a due strati da applicare “bagnato su bagnato” o in tempi immediatamente successivi l’uno dall’altro, con interposta rete in fibra di vetro di vario tipo, ed infine con trattamento superficiale di finitura. Il sistema consente di resistere ad urti anche di una certa intensità (prova al perfotest), e di intervenire facilmente, qualora si verificassero danni che vanno ad interessare anche il coibente (mediante massellatura e ripristino dell’intonaco esterno). Un buon “cappotto termico” permette di ridurre di circa il 40% il fabbisogno energetico necessario per riscaldare e raffreddare gli edifici. Il costo di questo tipo d’intervento si aggira intorno ai 30-60 €/m2 ma in base al tipo di isolante impiegato per il cappotto e in base al tipo di combustibile utilizzato per il riscaldamento del fabbricato, con l’isolamento termico si possono risparmiare tra i 10 e i 20 € per m3 annui. Un altro elemento che disperde calore verso l’esterno in inverno e che lo fa penetrare all’interno in estate è il serramento. Il serramento è costituito da un telaio, che può essere di diverso materiale e struttura, e una superficie vetrata, la quale, nel corso degli anni, è stata sempre più ingegnerizzata ed oggi il livello tecnologico raggiunto permette di ottenere performance di isolamento termico paragonabili a quelli degli isolanti opachi. Sostituzione infissi. Essendo le finestre un punto di discontinuità dell’involucro e presentando una superficie vetrata, la loro sostituzione con tipologie più efficienti dal punto di vista energetico impediscono dispersioni termiche invernali e il surriscaldamento estivo. In sostituzione ai vetri tradizionali, le più moderne vetrocamere garantiscono prestazioni migliori. Le vetrocamere generalmente dispongono di un’intercapedine tra i due strati di vetro contenente aria secca; alcuni sono rivestiti di fili metallici, per diminuire ancor più la dispersione di calore. Se si inserisce del gas nell’intercapedine, le proprietà termiche vengono ulteriormente potenziate. Per conseguire un buon isolamento termico, occorre prendere in considerazione anche il telaio che può essere realizzato in legno, PVC o alluminio. Gli infissi in PVC sono capaci di garantire livelli di isolamento termico più elevati rispetto a quelli in legno ed in alluminio. La sostituzione degli infissi può portare ad un risparmio di 0,28 €/KWh. Come soluzione temporanea si potrebbe applicare un film trasparente termoisolante alle finestre che consente di ridurre la dispersione di calore dalle finestre applicando un rivestimento adesivo trasparente sul vetro ma risulta meno efficace del doppio infisso nel trattenere il calore. Il controllo delle infiltrazioni permette un risparmio energetico intorno al 10-15% (Fonte ENEA). Data Report di diagnosi Pagina 13 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Un ulteriore elemento che spesso accompagna i serramenti è il cassonetto degli avvolgibili, il quale rappresenta un elemento di discontinuità importante. È consigliato coibentare il cassonetto degli avvolgibili riducendo così sia gli spifferi e sia gli sprechi di energia avendo un risparmio energetico intorno al 5-10% (Fonte ENEA). 4.2. Ottimizzazione dell’impianto termico A volte l’impianto termico, anche se performante perché di elevata qualità, non viene utilizzato in maniera opportuna, andando quindi ad annullare i benefici dovuti alla presenza di un sistema impiantistico efficiente. La riduzione di un solo grado della temperatura negli ambienti comporta un risparmio energetico di circa il 6%, per questo è consigliabile che la temperatura all’interno degli edifici non oltrepassi mai i 20 °C. Il sistema di gestione dell’impianto termico deve essere ottimizzato. Ciò può essere effettuato installando sull’impianto una centralina di termoregolazione della temperatura interna, in modo tale da automatizzare le fasi di spegnimento e di accensione della caldaia soltanto in determinati orari ed entro una temperatura ambiente massima. Sui singoli caloriferi bisognerebbe applicare le valvole termostatiche che permettono di diversificarne la temperatura in ogni stanza, in base all'uso e all'esposizione e permettendo di escludere il radiatore dall'impianto non appena viene raggiunta la temperatura desiderata. Le valvole termostatiche consentono di ottenere un risparmio fino al 20% sul consumo energetico (Fonte ENEA). Ogni calorifico non deve essere coperto con pannelli o tende, il calore, infatti, deve poter circolare liberamente negli ambienti. Ovviamente è bene riscaldare solo le stanze di cui si fa uso. Importante è la manutenzione dell’ impianto termico, la buona norma del controllo periodico degli impianti migliora il loro rendimento contenendo i consumi. La manutenzione e la pulizia regolare della caldaia, effettuata da tecnici specializzati, permette di avere il riscaldamento in piena efficienza e ridurre gli sprechi nel consumo di combustibile durante la stagione fredda. Sfiatare i caloriferi all'inizio della stagione fredda per impedire che l’acqua depositata all'interno dei radiatori impedisca la circolazione dell'acqua calda, mantenendo parzialmente freddi i termosifoni anche con la caldaia accesa. Inserire pannelli isolanti e termo riflettenti dietro ai termosifoni collocati sulle pareti per convogliare il calore prodotto dal radiatore verso la parte centrale della stanza e ridurre la dispersione del calore con il muro. Questo intervento è particolarmente utile se i radiatori sono installati su una parete che dà all'esterno. Inoltre è consigliabile abbassare gli avvolgibili delle finestre appena fa buio per impedire la dispersione del calore interno attraverso i vetri delle finestre e guarnire le porte con materiale isolante. Data Report di diagnosi Pagina 14 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Split. Utilizzato generalmente per il raffrescamento nelle giornate più calde, è importante, come per tutti gli elettrodomestici, che sia di classe energetica A. Sono preferibili dispositivi con funzionamento del compressore a velocità variabile, in modo da regolare il funzionamento in base alla temperatura raggiunta dal locale. Indicativamente, per un miglior confort, si consiglia di non scendere mai sotto i 26°C. Il condizionatore, di fatto, funzionando come un frigorifero, prende calore da un ambiente più freddo e lo cede ad un ambiente più caldo, è importante che intorno abbia dello spazio libero. La parte collocata all’esterno dell’edificio (motore) dovrebbe essere protetta il più possibile dalla radiazione solare. Anche la manutenzione è importante: il filtro andrebbe pulito ogni 2 mesi circa per migliorare la qualità dell’aria e diminuire i consumi. Boiler elettrico. In un ufficio, generalmente, il boiler elettrico viene utilizzato per scaldare l’acqua necessaria per il lavaggio delle mani e pulizia degli ambienti. I piccoli scaldacqua per il lavaggio delle mani hanno tempi di riscaldamento brevi, quindi possono essere spenti al termine dell’attività lavorativa e riaccesi al mattino, o almeno per la durata dei fine settimana o delle chiusure. Alcuni accorgimenti possono far ridurre il consumo di energia elettrica richiesta da un boiler elettrico. Sostituire il boiler. Dal punto di vista dei costi energetici è conveniente l’utilizzo di impianti a gas piuttosto che elettrici, prevedendo magari anche l’integrazione solare. Fondamentalmente la scelta di un boiler elettrico rispetto ad uno a gas può convenire per situazioni che ne prevedono un uso saltuario, oppure per modelli di ridotte dimensioni (es. quelli concepiti per il solo lavaggio delle mani negli uffici, attorno ai 12 litri di capienza, che scaldano tutta l’acqua in circa 15 minuti). In tutti gli altri casi è conveniente utilizzare un boiler alimentato con combustibili fossili possibilmente con integrazione solare. Usare meno acqua. È inoltre possibile introdurre rompi getto aerati (che riducono i consumi di acqua quando utilizzata a flusso corrente, soprattutto nelle strutture sportive). Nei rubinetti dove non sono presenti riduttori le portate tipiche sono tra i 15 e i 25 litri al minuto, dopo l’installazione la portata si riduce a 5-10 litri al minuto. I risparmi d’acqua e di acqua calda ottenibili variano quindi tra il 40 e l’80% per l’acqua utilizzata in maniera fluente dai rubinetti. Tale fatto comporta anche dei risparmi di energia sull’acqua calda sanitaria. 4.3. Ottimizzazione dei consumi elettrici per l’illuminazione L’illuminazione degli ambienti è una delle principali voci di consumo di energia elettrica. Nel corso degli anni si è assistito ad un’evoluzione tecnologica del settore, permettendo di ridurre i consumi energetici. Ma spesso, l’illuminazione nei locali è eccessiva, anche considerando la loro destinazione d’uso. Inoltre, la disposizione dei punti luce all’interno dei locali non è ottimale. Data Report di diagnosi Pagina 15 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Lampade. I consumi associati all’illuminazione degli ambienti possono essere ridotti fino al 20% semplicemente usando lampade più efficienti e distribuendo meglio le sorgenti luminose, consumi che possono essere diminuiti ulteriormente utilizzando fotosensori di presenza. È buona regola distribuire il numero di lampade (se ≥ 4) per l’illuminazione di locali comuni e/o molto ampi su più interruttori per consentire la manovra separata delle stesse e la zonazione dell'illuminazione del locale illuminato. Favorire, ove possibile, le condizioni naturali di illuminazione (tramite apertura di tendaggi, avvolgibili, veneziane, persiane ed altro tipo di oscuranti) per limitare le accensioni ai periodo di effettiva necessità di illuminazione artificiale. Utilizzare sensori crepuscolari, sensori di presenza e di temporizzatori programmabili limita le accensioni dei corpi lampada ai periodi di effettivo utilizzo con un conseguente beneficio sulla qualità complessiva dell’illuminazione (automatismo delle accensioni e degli spegnimenti) e con un significativo risparmio energetico dell’utenza. Negli edifici sottoposti ad analisi energetica si è evinto che per l’illuminazione sono utilizzati in misura maggiore faretti alogeni e neon lunghi e corti. In un’ottica di efficienza energetica, si consiglia la sostituzione delle lampade ad incandescenza o con lampade fluorescenti compatte (CFL) che permettono di conseguire un risparmio sulla bolletta di circa il 70-75%, oppure con lampade a LED con un risparmio fino all’80-90% e ormai con costi di investimento competitivi se si considera inoltre la vita utile considerevolmente superiore. Basti pensare che sostituire il classico tubo al neon con uno a LED comporta un risparmio in termini economici di più del 50%. Inoltre, in ogni stanza di una certa grandezza le lampade dovrebbero essere installate in modo da essere comandate da più interruttori, per poterne parzializzare l’accensione in funzione del bisogno. Particolare attenzione è da riservare ai bagni, dove magari le luci vengono dimenticate accese per ore senza che nessuno utilizzi il locale. In questi locali possono essere installati dei sensori di presenza che permettano che le luci si accendano solo in presenza di persone. 4.4. Uso efficiente degli apparecchi elettronici I consumi di energia elettrica sono dovuti ovviamente all’utilizzo di utenze da essa alimentate, quali computer, stampanti, fotocopiatrici ed apparecchiature di altro genere. Riuscire a gestire in maniera appropriata l’utilizzo di tali apparecchiature permette di ridurre, anche di molto, i consumi energetici. Computer. Il consumo dei computer è legato a diversi fattori, tra cui le caratteristiche dell’hardware, il monitor abbinato, il fatto di essere portatili o meno, l’essere collegati ad un gruppo di continuità, ecc. Non basta spegnere il computer con la classica procedura per annullarne i consumi. Infatti, molti di essi, anche se apparentemente spenti, continuano a consumare energia elettrica perché se sono collegati alla linea elettrica mantengono i propri alimentatori e alcuni circuiti interni in tensione, apportando consumi energetici che non forniscono alcun servizio all’utente finale. Ci sono tre modi possibili per essere certi di annullare i consumi di un computer che è stato spento: Staccare fisicamente la spina dalla presa elettrica a cui è collegato; Data Report di diagnosi Pagina 16 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Collegare il computer ad una presa elettrica multipla detta anche “ciabatta” dotata di interruttore e spegnere l’interruttore a computer spento; Per i modelli in cui è presente, disattivare l’interruttore posto sul retro. Inoltre, è possibile ricorrere a diversi stati di attesa, come lo stand-by, dove il PC si mette in semplice pausa ed è in grado di riprendere molto velocemente a funzionare. Una ulteriore modalità che è possibile adoperare per ridurre i consumi energetici è l’utilizzo di software specifici che vanno ad ottimizzare le prestazioni dei computer, gestendo automaticamente gli stati di stand-by e risparmio energetico anche da remoto. Stampante - Plotter. Si distinguono le stampanti in modelli a getto d’inchiostro e stampanti laser. I modelli a getto d’inchiostro contengono spesso un trasformatore che rimane collegato alla rete (e continua a consumare energia elettrica) anche quando questo è apparentemente spento. Si raccomanda di staccare sempre la spina delle stampanti a getto d’inchiostro che non si stanno utilizzando. I modelli laser sono sicuramente più dispendiosi durante il loro funzionamento ma sono solitamente dotati, sul fianco o sul retro, di un interruttore dell’alimentazione, che una volta staccato annulla il consumo della macchina. Una volta accese, le stampanti laser effettuano un preriscaldamento iniziale, con picchi di potenza anche notevoli. Alcune stampanti prevedono la funzione di stand-by, cioè si mantengono pronte per la stampa, magari effettuando riscaldamenti periodici. In base a come sono collegate nella rete informatica, le stampanti possono essere “locali” o “di rete”: una stampante locale è collegata ad un solo PC che quindi, una volta spento, consentirà di spegnere senza problemi anche la stampante associata; una stampante di rete è disponibile per tutti i computer collegati a quella rete, per cui si può disattivare solo quando tutti gli utenti non necessitano di stampare. Una soluzione possibile è di collegare la stampante di rete, ed il router associato, direttamente alla presa di corrente e tutte le utenze locali (PC, monitor, ecc.) ad un’unica “ciabatta” con interruttore, cosicché ogni lavoratore potrà disattivare la propria postazione lasciando la stampante di rete disponibile. Fotocopiatrice. I modelli di fotocopiatrice presenti in un ufficio possono essere molto differenti tra loro, in base alla potenzialità richiesta. Ad esempio, da qualche anno ci sono modelli che oltre alle fotocopie consentono di essere messe in rete e utilizzate anche come stampanti. Al momento dell’accensione con il classico interruttore I/O c’è una fase di preriscaldamento dove si hanno dei notevoli picchi di potenza richiesta, anche oltre 1200 W. Al termine del riscaldamento la fotocopiatrice è pronta per l’uso; se Data Report di diagnosi Pagina 17 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese viene lasciata in questo stato per un determinato periodo di tempo normalmente torna automaticamente nello stato di stand-by, spesso spegnendo il display o riportando un messaggio del tipo “modalità a basso consumo”. Ovviamente la strategia da adottare deve tener conto della frequenza di utilizzo della macchina: se viene usata sporadicamente, magari solo come fotocopiatrice, può convenire spegnerla del tutto e riavviarla ad ogni utilizzo; al contrario, se funziona da stampante di rete o comunque è usata frequentemente, si può sfruttare la funzione automatica di basso consumo, avendo comunque l’attenzione di spegnerla a fine giornata lavorativa. Data Report di diagnosi Pagina 18 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese 5. Gli edifici analizzati Lo studio è stato incentrato sulla diagnosi energetica di 7 edifici, per i quali il Comune di Termini Imerese ha competenza sulle spese per la gestione e i relativi consumi di energia elettrica ed i consumi di combustibili per i servizi calore. Gli edifici analizzati, fanno parte di quattro categorie: - Uffici comunali; - Edifici scolastici; - Uffici giudiziari. Il patrimonio edilizio del Comune di Termini Imerese comprende complessivamente 45 edifici; si riportano, in particolare, in Tabella 2, i fabbricati di proprietà comunale registrati al 31 Dicembre 2013: Numero edifici Descrizione utenza 7 Uffici comunali 6 Uffici giudiziari 1 Polizia municipale 10 Scuole 1 Asilo nido 1 Museo civico 1 Biblioteca 4 Impianti sportivi 9 Servizi turistici 3 Servizi sociali 1 Servizio smaltimento rifiuti (autoparco) 1 Servizio cimiteriale 45 Totale edifici comunali Tabella 2 Inventario fabbricati di proprietà del Comune di Termini Imerese al 2013 Fonte: Comune di Termini Imerese Gli impianti termici gestiti in totale sono 13, tutti alimentati a metano; la potenza totale delle caldaie è 2795,6 kW. Relativamente all’energia elettrica invece, l’Amministrazione comunale ha scelto di aderire ad un’offerta di Enel Energia sia per quanto riguarda le forniture delle utenze in BT per illuminazione pubblica ed altri usi, che per la fornitura delle utenze in MT. Di seguito si riportano i dati di consumo degli edifici del patrimonio comunale per i diversi vettori energetici, a livello di singola tipologia di utenza, per evidenziare la disaggregazione dei consumi nei vari tipi di fornitura energetica: Data Report di diagnosi Pagina 19 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Figura 1 - Consumi termici degli edifici del patrimonio comunale [MWh] (Fonte: Comune di Termini Imerese) Si può notare dalla Figura 1 come la maggior parte dei consumi di metano in capo all’Amministrazione comunale nel 2011 siano stati associati all’utilizzo di scuole (42% dei consumi complessivi) e di uffici giudiziari (33% dei consumi complessivi). Data Report di diagnosi Pagina 20 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Figura 2 - Consumi elettrici delle utenze Comunali (esclusa illuminazione pubblica) [MWh] Fonte: Comune di Termini Imerese I consumi elettrici riportati in Figura 12 includono anche le utenze non propriamente riferite ad edifici (irrigazione campi agricoli, parchi e giardini comunali e servizio di smaltimento rifiuti). E’ visibile dalla Figura 2 come la maggior parte dei consumi di energia elettrica in capo all’Amministrazione comunale nel 2011 siano stati associati all’utilizzo di uffici giudiziari (48% dei consumi complessivi) e di uffici comunali (18% dei consumi complessivi). Data Report di diagnosi Pagina 21 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Procedendo ad un confronto dei consumi energetici, legati all’utilizzo del gas naturale e dell’energia elettrica, negli anni dal 2011 (scelto come riferimento per il calcolo dell’IBE) al 2013 (ultimo anno per il quale si hanno a disposizione consumi completi dei vettori energetici presi in esame), è possibile riportare i seguenti grafici relativi ai bilanci energetici comunali: Figura 3 - Consumi termici degli edifici del patrimonio comunale (2011-2013) [MWh] Fonte: Comune di Termini Imerese Figura 4 - Consumi elettrici delle utenze comunali, esclusa illuminazione pubblica (2011-2013) [MWhel] Fonte: Comune di Termini Imerese Data Report di diagnosi Pagina 22 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese 6. CONCLUSIONI L'efficienza energetica è un settore in grande evoluzione in Europa: grazie alla Direttiva Europea 2012/27/UE del 25/10/2012 Direttiva sull’Efficienza Energetica (Energy Efficiency Directive – EED) essa è diventata centrale per le politiche energetiche e di sviluppo sostenibile. In Italia, in assenza di fonti energetiche fossili, vi è sempre stata una grande attenzione ai temi dell’uso razionale dell’energia; inoltre, la crisi economica di questi anni ha spinto ad ulteriori risparmi, innescando atteggiamenti virtuosi. Infine, gli obiettivi europei del 20-20-20 da centrare al 2020 e lo sviluppo del post protocollo di Kyoto, impongono alla collettività un’attenzione all'ambiente e spingono a sviluppare tecnologie innovative in ambito di misure e monitoraggi dei consumi, mettendo a disposizione dei vari attori informazioni necessarie ad un efficace controllo della spesa. Il risparmio energetico è “la prima fonte di energia alternativa e rappresenta senza dubbio il mezzo più rapido, efficace ed efficiente in termini di costi, per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra”: così si esprimeva la Commissione Europea nel documento “Fare di più con meno - Libro Verde sull’efficienza energetica” del 2005, tappa importante per lo sviluppo della politica energetica dell’Unione Europea, dei suoi Stati membri, delle Regioni fino ad arrivare ai Comuni, per promuovere comportamenti virtuosi in campo energetico ed ambientale. Per il presente lavoro sì è dunque partiti dalla diagnosi energetica e dalla revisione dei contratti di fornitura dell’energia elettrica. Lo studio è stato incentrato sulla diagnosi energetica di 7 edifici, per i quali il Comune di Termini Imerese ha competenza sulle spese per la gestione e i relativi consumi di energia elettrica ed i consumi di combustibili per i servizi calore. Gli edifici analizzati, fanno parte di tre categorie: uffici comunali, edifici scolastici, uffici giudiziari. La formazione dei dipendenti per promuovere un uso razionale dell’energia è spesso uno dei primi interventi efficaci e a basso costo che consentono alle Pubbliche Amministrazioni di ridurre facilmente ed in modo significativo i consumi, migliorando anche le condizioni di lavoro e il confort termo-igrometrico negli ambienti di lavoro. Con tale attività si potrebbero coinvolgere i dipendenti del Comune di Termini Imerese in training sul campo o corsi di formazione, coaching ed esperienze di “outdoor” per sensibilizzarli sull’uso razionale dell’energia. Potrebbero anche essere programmati corsi avanzati ai responsabili delle manutenzioni per fornire le conoscenze tecniche economiche e manageriali di base. Le singole schede di “impronta energetica” di ogni edificio, allegate al presente documento, forniranno una matrice di valutazione con cui poter organizzare un piano ottimale degli interventi, coerente anche con tutti gli strumenti pianificatori quali ad esempio, tra l’altro, il PAES. Completata la diagnosi energetica di dettaglio sui sistemi edificio-impianto, sarà rilasciato l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per quegli edifici per i quali l’Amministrazione comunale farà richiesta, conformemente alle vigenti norme, individuando gli “Energy Performance Indicators”, caratteristici del patrimonio immobiliare e degli impianti di Data Report di diagnosi Pagina 23 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese competenza dell’Amministrazione; questi ultimi consentiranno di monitorare e migliorare costantemente le prestazioni energetiche di ogni singola utenza, concorrendo all’uso razionale dell’energia a Termini Imerese. Data Report di diagnosi Pagina 24 Agosto 2014
Comune di Termini Imerese Report di audit energetico su edifici di competenza del Comune di Termini Imerese Bibliografia Commissione Europea, "Direttiva 2012/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio" sul l'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga la Direttiva 2004/8/CE e 2006/32/CE, Bruxelles, 25 ottobre 2012. Comune di Termini Imerese, 2° Settore Territorio, Ambiente, Attività Produttive, PAES, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. Termini Imerese. Consip, Ministero dell'Economia e Finanze, "Guida alla Convenzione Energia Elettrica 10 - Lotto n.3 e Lotto n.4. European Commission Directorate General JRC " The European GreenBuilding Programme - Energy Audit Guidelines", Ispra, Italia, settembre 2005. P. Conti, D. Della Vista, F. Fantozzi, G. Fasano, W.Grassi, R. Manetti, E. Menchetti, E. Schito,P. Signoretti, D. Testi; ENEA, Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile. Definizione di una metodologia per l’audit energetico negli edifici ad uso residenziale e terziario.. Siti di riferimento MSE www.sviluppoeconomico.gov.it ENEA www.enea.it ISPRA www.isprambiente.gov.it TERNA www.terna.it GSE www.gse.it AEEG www.autorita.energia.it FIRE www.fire.it Data Report di diagnosi Pagina 25 Agosto 2014
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