Michael Kors: i momenti salienti dei suoi straordinari 40 anni nella moda - GLOBElife

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Michael Kors: i momenti salienti dei suoi straordinari 40 anni nella
moda
“Se devo essere sincero, mi ancora sembra di sognare”. Così dice Michael Kors dei suoi 40 anni nella moda, che festeggia con
il lancio di una super collezione, l'autunno inverno 2021. Con l’ entusiasmo che gli è consueto, aggiunge “Mi emoziona
ancora vedere le persone per la strada indossare quello che creo”. Il suo calice trabocca, come si suol dire: Michael Kors è
amato in tutto il mondo.

Quello che attira la clientela di Kors, al di là dei capi in cashmere 10 fili e un logo super-riconoscibile, è il sogno, il sogno di una
vita da jet-set. La filosofia ‘sun and fun’ è da sempre uno dei capisaldi del brand, che si tratti del bagliore di acque cristalline, lo
scintillio della neve immacolata, il lampo di un flash. Celebrities come Zendaya, Viola Davis, e Nicole Kidman accorrono in
massa dal designer, non per trasformarsi completamente, come una Cenerentola qualsiasi, ma per i suoi look da red carpet,
scintillanti sì, ma senza eccessi.

Kors è l’epitome del newyorchese doc. “Siamo la città in cui si vive alla velocità della luce”, dice. “Penso velocemente, mi
muovo velocemente, parlo velocemente. La nostra filosofia di vita si basa sull’idea di una vita dinamica e sul piacere. C’è
quindi l’idea del comfort, di cui hai bisogno se vuoi andar veloce, insieme all’idea che gran parte delle persone qui hanno un
istinto particolare: vogliono godersi la vita. Quando ordiniamo un’insalata, in realtà tutti sogniamo una mousse al cioccolato”.

Il segreto del successo di Kors, nella vita personale e nella professione, si basa sull’equilibrio fra opposti. Da quando ne ha
memoria, sottolinea lo stilista, “c’è una parte di me che è molto pragmatica, ma ho anche un lato un po’ sciocco e indulgente”.
Sono elementi contrastanti che si ritrovano anche nelle sue creazioni, al tempo stesso attuali e senza tempo, di lusso ma
democratiche. A proposito di questo processo creativo, Kors spiega che quando crea silhouette più teatrali sceglie tonalità
neutre, e invece tende verso colori o stampe più “stravaganti” quando lavora con linee più semplici. “Sono user friendly? Sì, lo
sono”, afferma.

Nel corso di quattro decenni, il designer ha assistito alla globalizzazione della moda e della comunicazione, e la velocità del
cambiamento crescere in modo esponenziale. “Il mondo di sicuro va molto più veloce di quando ho iniziato. Per anni abbiamo
parlato (noi del settore, NdR) delle regole che sono cambiate, ma credo parlassimo solo a noi stessi. Dicevamo cose come,
‘Ah, certo, non esistono più le stagioni, e nemmeno i momenti diversi della giornata. Puoi mettere le paillettes per andare in
ufficio, le sneakers quando esci la sera, gli stivali d’estate, i sandali in inverno. E credo che per tanto tempo noi del settore
avremmo potuto vivere le cose così, ma il pubblico non aveva nemmeno iniziato a pensare in questo modo. E adesso non ci
sono più regole. Non ci sono stagioni, non ci sono confini. Il concetto di moda americana in opposizione a quella British o quella
giapponese o francese, non credo nulla di tutto questo abbia più importanza, perché siamo tutto connessi alle stesse cose, le
informazioni sono alla portata di tutti e impariamo gli uni dagli altri e ci rubiamo le idee. Le cose sono diventate molto più
democratiche, e, credo, più interessanti”. Sicuramente più interessanti per quanto riguarda Kors. Abbiamo passato in rassegna
i momenti salienti dei suoi straordinari 40 anni nella moda.

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Un bozzetto di Michael Kors
Illustration: Courtesy of Michael Kors

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Un bozzetto di Michael Kors
Illustration: Courtesy of Michael Kors 1959

Karl Anderson Jr. nasce a Long Island, New York.

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Michael Kors con la madre Joan
Photo: Courtesy of Michael KorsCirca 1964

Cambia il nome quando la madre si sposa con Bill Kors. “Mia madre mi dice, ‘Hai un cognome nuovo, perché non cambi anche
il nome’? Fa il modello per alcune pubblicità di cereali e prodotti per la casa. Vede il suo primo musical, Annie Get Your Gun,
con Ethel Merman.

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Michael Kors con la madre Joan
Photo: Courtesy of Michael Kors

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Michael Kors
Photo: Courtesy of Michael Kors1971

Apre la sua prima boutique, Iron Butterfly. “Ero davvero bravo con i lavori manuali. Avevo messo su il mio negozietto in cantina
dove vendevo le cose che facevo. Avevo 12 anni”.

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Michael Kors e i suoi tipici occhiali
Photo: Courtesy of Michael Kors1973

Inizia a passare il tempo nei centri commerciali. “Sono un ragazzino di periferia che si esalta a entrare nei centri commerciali”,
ha detto una volta a Vogue. “Mi ricordo, avevo 14 anni e mettevo da parte i soldi per comprare qualcosa: adoravo la carta
velina, la busta, tutto quanto”.

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Michael Kors pronto a scendere in pista
Photo: Courtesy of Michael Kors1975

“All’improvviso è arrivata la musica disco. Avevo 16 anni, c’erano le zeppe, i jeans di Fiorucci. Uscivo tutte le sere”.

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Bianca Jagger e Victor Hugo alla festa del suo compleanno allo Studio 54, nel 1977
Photo: Robin Platzer / Twin Images / & Online USA
1977

Salta il ballo di fino anno a scuola per scatenarsi tutta la notte allo Studio 54, indossando, come ha detto una volta, “un pezzo di
jersey in seta grezza avvolta intorno al corpo, tipo harem pants”. Si iscrive al Fashion Institute of Technology e lavora part time
da Lothar’s, boutique di cui avrebbe poi detto: “è come Gap, ma per i Guinness”. È allo Studio 54 la famosa sera in cui Bianca
Jagger entra nel locale su un cavallo bianco. Non serve dire che il giorno dopo arriva tardi a lezione. “Ho su un paio di occhiali
da sole Porsche, l’insegnante dice: ‘Grazie mille per essersi unito a noi, eh’. Ovviamente, con l’arroganza dei miei diciotto
anni, faccio: “Mi scusi tanto, ma ero alla festa di compleanno di Bianca’. E tutti i ragazzini in classe mi hanno guardato, come a
dire, “Che gran cafone”.

1978

Lascia la scuola e va a lavorare a tempo pieno da Lothar’s come designer e capo vetrinista. Il FIT “era l’unico posto in cui
volevo davvero andare, ma sono durato solo un semestre e mezzo. Sinceramente, scalpitavo per lavorare. E poi volevo uscire
la sera”, ha dichiarato in seguito lo stilista. “Facevamo cose semplici, i pantaloni che si allacciano sul davanti che metteva
sempre Jackie O., in tutti i colori”, ricorda. “Era la prima volta che vendevamo jeans firmati e camicette in seta. Era la prima
volta che le donne ricche indossavano capi casual”.

1981

Lancia il suo brand a maggio. Fa vedere la sua piccola collezione di capi coordinati, realizzati con l’aiuto di un sarto, a Dawn
Mello, che a quel tempo era da Bergdorf Goodman. Mello mette i capi, che Kors aveva consegnato personalmente andando sul
posto con la Mercedes di sua zia, in vetrina: un colpaccio. “Avevo 22 anni, non mi ero ancora reso conto quanto era importante
essere in vetrina da Bergdorf Goodman con la mia primissima collezione. Quando ci ripenso, mi dico, Wow, è l’unico negozio
importante che abbiamo solo qui a New York, e in nessun altro posto nel mondo, un modo fantastico di lanciare il mio brand”.
Dicembre: Vogue scrive del designer. “A soli 22 anni, Kors crede fermamente che le donne americane vogliano vestiti per tutti i
giorni, comodi, ma con un tocco grintoso. E per lui è importante eliminare qualunque dettaglio che fa solo scena”, si osservava
nell’articolo. “Voglio fare vestiti che non invecchino mai”, affermava lo stilista.

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Susan Hess in un cappotto in jersey di lana, camicia di lino e gonna in crepe di lana di Michael Kors
Photographed by Arthur Elgort, Vogue, August 19821982

Poco dopo esce una recensione sul New York Magazine. “Michael Kors, 22 anni, crede che la moda debba evolvere, non
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rivoluzionare”, scriveva Anna Wintour. “Vuole continuare a fare e collezioni piccole e intercambiabili, e sottolinea con forza
l’idea di un lusso essenziale”.

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Designer Michael Kors in Manhattan, 1983
Michael Kors, 1983
Photo: Alan Raia / Newsday RM via Getty Images1984

Debutta in passerella con l’ AI1984, alla Tower Gallery di New York, e c’è anche Iman a sfilare. “Michael Kors è un uomo con
un punto di vista minimalista, e sa bene come esprimerlo”, riporta WWD. “Ho aspettato, e per quasi quattro anni non ho fatto
sfilate. Sinceramente non credevo che nessuno sarebbe mai venuto a una mia sfilata”, ha dichiarato il designer in un’intervista
nel 2021. “Mi dicevo, perché dovrebbero venire a vedermi? Sono nuovo, e non sono importante, nessuno mi conosce. Si parla
di me, sì, ma non sono un nome noto. E ricordo che alla fine della sfilata, quando sono uscito a salutare, sono rimasto
scioccato, non solo era andata bene, ma c’era un vero pubblico entusiasta che era venuto a vedere cosa avevo fatto”.

1987

“Le mie clienti sono donne sicure di sé che si piacciono davvero. Vogliono lasciare il segno sugli abiti, e non viceversa”,
dichiara Kors nello “Special Report in Who’s Who in American Style” di Vogue.

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Michael Kors collezione autunno 1998
Photo: © Maria Chandoha Valentino / Courtesy of Michael Kors

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Michael Kors collezione autunno 1998
Photo: © Maria Chandoha Valentino / Courtesy of Michael Kors

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Michael Kors collezione autunno 1998
Photo: © Maria Chandoha Valentino / Courtesy of Michael Kors1988

“Alla fine degli anni 80 la moda ha cominciato davvero a cambiare, abbiamo assistito alla nascita delle supermodelle, con
Linda, Cindy, Christy, Naomi. È stato un momento straordinario per la moda americana. Quando sono arrivate loro sulla scena,
finalmente abbiamo cominciato a vedere in passerella cose come personalità, diversità e varietà. Illuminavano una stanza con
la loro sola presenza”, ha scritto Kors. Per la collezione AI 1998, indossata proprio da quelle modelle, esplora in profondità il
concetto di couture. Tutti i look autunno inverno 1988.

1989

Kors inizia a collaborare con God’s Love We Deliver, un impegno che durerà a lungo e che nasce quando lo stilista va a
trovare un’amica malata di AIDS al Beth Israel e nota che nessuno va mai a trovare la paziente che divide la stanza con
l’amica. “La caposala mi disse che quando la sua famiglia aveva scoperto che aveva contratto l’AIDS aveva troncato ogni
rapporto con lei. Quello che mi piace molto di God’s Love è che si tratta di un progetto molto concreto: sedersi, mangiare,
sentirsi nutriti, ha detto il designer. “È una cosa facile, ti rimbocchi le maniche e la fai”.

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Vogue February 01, 1990 Fashion Feature
Nadège du Bospertus in a gingham look by Michael Kors, 1990.
Photographed by Arthur Elgort, Vogue, February 19901990

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Va in bancarotta, si riprende, a settembre lancia KORS, la linea Michael Kors a prezzi più accessibili.

Michael Kors autunno 1991

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Photo: © Niall McInerney / Bloomsbury Publishing Plc.

Michael Kors autunno 1991
Photo: © Niall McInerney / Bloomsbury Publishing Plc.

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Michael Kors autunno 1991
Photo: © Niall McInerney / Bloomsbury Publishing Plc.1991

Durante la sfilata per l’AI 1991, in un loft a Chelsea, un pezzo di soffitto si stacca e cade in testa a Suzy Menkes, che per
fortuna non si fa male. L’incidente velocizza la creazione di una New York Fashion Week centralizzata.

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Vogue July 01, 1992 Fashion Feature
Claudia Schiffer con una tuta di pelle nera e una gonna midi di Michael Kors
Photographed by Arthur Elgort Vogue, July 19921992
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Lancia Michael Kors Men’s con una sfilata alla Grand Central Station.

1993

“Una delle cose che distinguono l’uomo che Iman definisce ‘lo stilista americano per antonomasia’ dagli altri designer della
sua generazione è che non ha nulla di triste”, scrive Jonathan Van Meter su Vogue nel 2015. “E confessa che l’ultima volta
che ha messo su qualcosa di ‘cupo’ era stato per la collezione AI 1993. ‘La musica era di Astor Piazzolla’, spiega Kors, ‘e le
ragazze erano tutte imbronciate, con i capelli raccolti in trecce, gli anfibi. Carla Bruni, la seconda uscita, è tornata dentro e mi fa,
‘Si stanno menando i fotografi!’ Ricordo di aver pensato, forse tutta questa rabbia, questa tristezza, non hanno nulla a che
vedere con Michael Kors’ ”.

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Vogue August 01, 1994 Fashion Feature
Shalom Harlow a New York con un cappotto cammello e un abito di velluto stampa leopardo di Michael Kors
Photographed by Arthur Elgort, Vogue, August 19941994
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Presenta la collezione autunnale e in seguito dirà che era tutta incentrata sulle “gambe, gambe, gambe e ancora gambe.”

1996

L’AI 1996 “è forse la sfilata più lussuosa che abbiamo fatto a quel tempo”, dice Kors ripensando al passato. “La prima sfilata in
cui ho presentato tutti quei capi cashmere double-face, quei cappotti così straordinariamente lussuosi, i maglioni, tutti in
cashmere 10 fili”.

Vogue August 01, 1997 Fashion
Kirsten Owen in Michael Kors
Photographed by Arthur Elgort, Vogue, August 19971997

Viene nominato direttore creativo della maison Celine a Parigi. “È l’unica maison del lusso francese conosciuta per i capi
sportswear”, dirà in seguito al Los Angeles Times. “Sono interessati ai vestiti veri, che siano pratici, comodi, concreti, si

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spingono oltre i limiti del lusso. È quello che faccio io”.

US-OSCARS-DION
Celine Dion agli Oscars in Celine by Michael Kors
Photo: Timothy A. Clary / AFP / Getty Images1998

Marzo: presenta la sua prima collezione per Celine, è l’autunno inverno 1998. “Ho sempre pensato di essere solo il classico
ragazzo di New York. Non avrei mai pensato, ma proprio mai, nemmeno in un milione o in un miliardo di anni, che avrei
disegnato e sfilato a Parigi” dice Kors, guardandosi indietro. “La mia prima stagione con Celine, nel 1998, con la sfilata a Parigi,
è stata un’esperienza pazzesca. Era come stare in un film, e io amo il cinema, all’improvviso mi sentivo come Kay Thompson
in Cenerentola a Parigi”. Sempre a marzo, Celine Dion canta “My Heart Will Go On” agli Oscar e sfoggia un abito Michael Kors
per Celine. Luglio: “Passo dal cappello da baseball al basco con grande nonchalance” dice Kors dei suoi impegni fra l’America
e l’Europa, e osserva che “Parigi è più morbida, New York più tagliente. Fare queste due collezioni per me è un bene, posso
esprimere i due lati della mia personalità”. Agosto: la modella Carolyn Murphy veste Michael Kors per Celine sulla copertina di
Vogue.

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THOMAS CROWN AFFAIR, Rene Russo, 1999
Rene Russo in L'affare Thomas Crown, 1999.
Photo: ©MGM / Courtesy Everett Collection1999

Marzo: Naomi Campbell indossa una mantella della collezione AI 1999 di Michael Kors che poi Joan Didion sfoggia in uno
scatto di Tina Barney. Giugno: riceve il CFDA Womenswear Designer of the Year Award dalle mani di Susan Lucci. Agosto:
crea i costumi di scena di Rene Russo per il remake di The Thomas Crown Affair – Gioco a due. Settembre: il tema della PE
2000 è “Palm Bitch”.

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Vogue October 01, 1976 Fashion Feature
Lisa Taylor
Photographed by Arthur Elgort, Vogue, October 1976
2000

Maggio: Scrive “Nostalgia”, un articolo per Vogue sulla fotografia di Arthur Elgort del 1976 che ritrae la modella Lisa Taylor al
volante. “Credo sia giusto dire che forse non ti lasci mai alle spalle l’epoca in cui sei diventato grande”, scriveva. “Quando è
uscita quella foto, era un momento storico improntato alla serietà, contro la moda, contro l’affettazione, un momento in cui ci si
vestiva in jeans e maglietta. Ancora oggi i miei capi preferiti sono jeans, maglietta e maglione. Adoro i maglioni, i pullover da
uomo. Ma al tempo stesso non voglio rinunciare a quel tipo di piacere, a quell’innocenza, forse, che provavo prima di rendermi
conto (ed è stata per me una sorta di disillusione) che lo stile è più di ogni altra cosa l’espressione di chi indossa i vestiti.
Questa è la domanda che faccio a una persona da jeans e maglietta come me: come si fa a non perdere quel tipo di piacere? È
un dubbio che ho sempre avuto in testa, è come un tiro alla fune, avanti e indietro fra l’impulso di lasciare che chi indossa i
vestiti li trasformi e viceversa. Quando la tensione fra questi due impulsi è costante, è lì che la moda funziona davvero”.
Settembre: apre un flagship store su Madison Avenue a New York.

2001

Lancia la linea di accessori Michael Kors Collection.

2003

Gennaio: Silas Chou e Lawrence Stroll, attraverso la Sportswear Holdings, investono nel brand Michael Kors. Giugno: riceve il
CFDA Menswear Designer of the Year Award.

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Project Runway - Season 1
Project Runway ospita Heidi Klum e Michael Kors
Photo: Nick Ruedel / Bravo /NBCU Photo Bank / NBCUniversal via Getty Images2004
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Marzo: presenta la collezione finale per Celine, con una serie di abiti che, si legge nel programma, hanno “la semplicità sportiva
americana di C.Z. Guest e Carolyn Bessette Kennedy mixata con la fresca raffinatezza europea di Leslie Caron, Jean Seberg e
Audrey Hepburn”. Dicembre: è uno dei giudici di Project Runway, il reality premiato agli Emmy.

2005

“Ancora una volta, il designer si ispira agli spazi aperti in America”, osserva Nicole Phelps su Vogue nella sua recensione della
primavera estate 2006 di Kors.

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Michael Kors collezione autunno 2006
Photo: Marcio Madeira2006

Jay Gatsby e Ali McGraw di Love Story sono la doppia ispirazione per l’autunno inverno 2006.
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2008

Riceve la quinta nomination consecutiva al CFDA Womenswear Designer of the Year Award. Febbraio: presenta quella che
Vogue definisce una collazione “super raffinata”, ispirata a Mad Men.

Official portrait of First Lady Michelle Obama (1964-). An American lawyer and writer. Photographed by Joyce N. Boghosian.
Dated 2009
Il ritratto ufficiale della First Lady Michelle Obama in Michael Kors
Photo: Joyce N. Boghosian / World History Archive / Alamy Stock Photo2009

Veste la First Lady Michelle Obama per il ritratto ufficiale alla Casa Bianca. “Avevamo creato l’abito per lei, ma non avevo idea
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per quale occasione l’avrebbe indossato. Non solo mi sono sentito estremamente orgoglioso nel vedere una First Lady così
moderna, così libera, una First Lady in un ritratto ufficiale che indossa un abito in jersey nero, senza maniche, non il classico
tailleur colorato con una spilla. Ero davvero emozionato di far parte di un momento che, lo sentivo, avrebbe segnato una svolta.
Una svolta enorme, non solo per me come designer o come americano, ma per il mondo intero”, avrebbe detto Kors in seguito.

2010

Giugno: è il vincitore più giovane della storia del CFDA Geoffrey Beene Lifetime Achievement Award, consegnatogli da Anna
Wintour. “Faccio parte del consiglio di amministrazione del CFDA. Ricordo che una volta a una riunione Diane von Furstenberg
mi guarda e mi dice, ‘Bene, adesso parleremo del Lifetime Achievement award (il premio alla carriera NdR)’. E io le dico,
‘Credo ci siano moltissimi candidati fantastici’. E lei mi fa ‘Be’, tesoro, ce n’è uno su cui siamo tutti d’accordo’. E io: ‘E chi
è’? e lei mi dice: ‘ Sei tu’. La guardo e le dico: ‘Ma no, è impossibile, sono troppo giovane’, e lei: ‘Qui si tratta del tuo lavoro,
non della tua età’”. Settembre: Nicole Phelps scrive che l’azienda di Kors sta per “battere il record di vendite con un miliardo di
dollari quest’anno”.

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Michael Kors e Lance LePere nel giorno delle loro nozze
Photo: Courtesy of the photographer2011
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Febbraio: “Il designer celebra 30 anni di carriera” scrive Phelps nella recensione della collezione AI 2011 di Kors. “È vero, ha
iniziato da giovane, a 19 anni. Questa sera festeggia nel raffinato Bemelmans Bar al Carlyle.... Il mese prossimo sarà
nientedimeno che l’ambasciatore americano in Francia a dargli il benvenuto a Parigi e celebrarlo con una cena. Kors apre una
boutique su Rue Saint-Honoré, e in questo momento vengono dati i tocchi finali al flagship di Madison Avenue che viene
rinnovato. In altre parole, lo stilista festeggia il suo anniversario alla grande”. Agosto: sposa il compagno di una vita, Lance
LePere, vice presidente di Michael Kors Women’s Design. Dicembre: Michael Kors Holdings Limited sbarca a Wall street con
una delle IPO di maggior successo della storia della moda. “Non avrei mai immaginato una cosa del genere”, ha detto in
un’intervista del 2021. “È stato un po’ surreale suonare quella campanella (il rituale con cui si dà il benvenuto alle nuove
società in Borsa, NdR), e rendermi conto che il mio approccio alla moda, e in realtà anche le mie idee su come le persone
dovrebbero vestirsi, sarebbero esplosi per abbracciare un pubblico più vasto, in concomitanza con il lancio di Michael Michael
Kors, per vedere in ogni città in cui mi trovo una borsa, un orologio, un mio paio di scarpe”.

2013

Lancia la campagna “Watch Hunger Stop”in collaborazione con il World Food Programme (WFP) delle Nazioni Unite per
combattere la fame nel mondo.

The Michael Kors Jet Set Experience, Shanghai 2014 - Party
Michael Kors con la modella Karmen Pedaru a Shanghai
Photo: Kevin Lee / Getty Images for Michael Kors
2014

Febbraio: “Prima della sfilata di Michael Kors non si parlava d’altro: è notizia della scorsa settimana che, grazie al forte
aumento del prezzo delle sue azioni, lo stilista è diventato miliardario”, scrive Vogue. Maggio: apre un flagship store a
Shanghai, in Cina, e festeggia l’avvenimento con una sfilata che chiama “The Jet Set Experience”.

2015

Febbraio: Vogue scrive: “Con la sua nuova collezione autunnale Kors centra il punto e si esprime al meglio: lussuosa, e molto,
ma fedele a quello spirito ottimista, intrinsecamente americano e senza fronzoli che è alla base del brand”. In seguito riceve
una nomination per il CFDA Womenswear Designer of the Year Award. Giugno: God’s Love We Deliver come riconoscimento
per la generosità e impegno di Kors dedica al designer il proprio quartier generale. Ottobre: Esce un articolo su Vogue.
“Nessuno mi crede” dichiara, “ma in fondo al cuore sono un vero hippie. Scherzo sempre su questa cosa, siamo una vera
contraddizione: ci piace mangiare caviale con le patatine mentre ascoltiamo Joni Mitchell a Capri con le infradito ai piedi, e
indossando cashmere 10 fili. Le cose che amiamo sono casual, ma lussuose”.

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Michael Kors Collection, spring 2017 ready-to-wear
Photo: Alessandro Garofalo / Indigital.tv
2016

L’allora Vice Presidente USA Joseph R. Biden consegna a Kors il McGovern-Dole Leadership Award del World Food
Programme USA per il suo impegno a combattere la fame nel mondo.

Michael Kors Collection, spring 2018 ready-to-wear
Photo: Alessandro Garofalo / Indigital.tv
2017

“Kors è uno stilista che, quando sceglie di creare una felpa tie-dye, la fa in cashmere multifilo (con tanto di fodera in cotone), e
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per completare il tutto ci abbina una coperta in cashmere”, scrive Vogue.

                                   2018

                                   Michael Kors Holdings Limited cambia ufficialmente il nome in Capri Holdings Limited e finalizza l’acquisizione di Versace.

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