Oltre l'ufficio stampa. Strategie e strumenti delle relazioni con i media - COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D'IMPRESA Prof.ssa V. Martino, dott ...
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Oltre l’ufficio stampa. Strategie e strumenti delle relazioni con i media COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D’IMPRESA (Prof.ssa V. Martino, dott. A. Cerase)
La scaletta dell’incontro • Dall’ufficio stampa alle «Media Relations» – Il cambiamento di prospettiva: dai media come terreno di conquista ai media come partner in una relazione • Cos’è e come lavora un ufficio stampa – L’organizzazione dell’ufficio stampa – Le sue interazioni con i professionisti dell’informazione • Strumenti e tecniche delle relazioni con i media – I principali strumenti: dal comunicato stampa al VPO • Esercitazione: dal comunicato alla copertura stampa 21/03/2016
Dall’ufficio stampa alle «Media Relations»
Relazioni con i media, relazioni con l’ambiente • Coltivare relazioni di qualità con il sistema dei media è un obiettivo vitale per le organizzazioni contemporanee, in momenti di routine e di crisi • I media costituiscono uno fra i più importanti canali per coltivare le relazioni con l’ambiente (sociale e di mercato): giornalisti e newsmakers sono opinion leaders in grado di influenzare direttamente i pubblici strategici o indirettamente altri opinion leaders, che a loro volta influenzano i pubblici chiave dell’impresa 21/03/2016 Pagina 4
Il ruolo strategico delle Media Relations Le organizzazioni si interfacciano con i media mediante una struttura/attività di ufficio stampa, la quale tende oggi a evolvere verso una più ampia funzione di Media Relations L’ufficio stampa: da «cuscinetto» a «ponte», volto a esercitare una costante mediazione fra l’organizzazione, i mezzi di informazione (vecchi e nuovi) e l’opinione pubblica Lo spazio di visibilità nei media è, per definizione, limitato: le organizzazioni devono competere per aggiudicarselo! 21/03/2016 Pagina 5
L’attività di Media Relations Compito quotidiano dell’ufficio stampa è organizzare i flussi informativi: – dall’impresa ―› al sistema dei media (locali, nazionali, internazionali) – dal sistema dei media (locali, nazionali, internazionali) ―› all’impresa Pagati per essere di parte: il ruolo dell’ufficio stampa è supportare l’impresa, in stretta connessione con i suoi vertici, attraverso la diffusione di notizie vere, rilevanti, di pubblico interesse 21/03/2016 Pagina 6
Gli obiettivi delle Media Relations • (output) Coltivare relazioni di qualità con il sistema dei media, i suoi professionisti e operatori, e dunque una notiziabilità qualificata per l’impresa • (outcome) Favorire il raggiungimento della mission e degli obiettivi strategici dell’impresa, migliorandone la visibilità e la reputazione attraverso l’informazione che il sistema dei media diffonde ai pubblici strategici 21/03/2016 Pagina 7
Il risultato delle Media Relations Publicity = il complesso delle attività di comunicazione e RP volte a “far parlare di sé” nell’arena pubblica: attraverso la veicolazione dei messaggi chiave dell’organizzazione, sotto forma di informazioni e notizie (in genere) diffusi non a pagamento, bensì con un apporto attivo e spontaneo dei media mirati a specifici target group e, a un tempo, in grado di raggiungere un pubblico potenzialmente vasto a un basso costo-contatto 21/03/2016 Pagina 8
«Coltivare» le relazioni con i media • Non relazioni “usa e getta”: non serve usare strumentalmente i giornalisti, corteggiandoli quando serve visibilità • Viceversa, la relazione con i media dovrebbe essere duratura, simmetrica, orientata al “bene comune”: un servizio reso all’impresa, al giornalista, e soprattutto al pubblico! • La comunicazione ai media deve essere pertanto improntata a criteri di: – continuità – rilevanza per il pubblico – credibilità (consonanza ai valori e alla mission dell’impresa) – professionalità (basata sul rispetto dei reciproci ruoli e prerogative) – trasparenza (rispetto della verità sostanziale dei fatti) 21/03/2016 Pagina 9
Il sistema dei media e i suoi professionisti • Compito dei giornalisti è selezionare, interpretare e raccontare gli avvenimenti che ritengono di interesse per i propri pubblici, trasformandoli in «notizie» • Non per forza interessati alle notizie veicolate dall’organizzazione, specie se prive di rilevanza giornalistica o percepite come pubblicità occulta • Oggi tuttavia moltiplicati rispetto al passato e sempre più dipendenti dalle fonti istituzionali per via di una crescente deskizzazione dell’attività giornalistica 21/03/2016 Pagina 10
Cos’è e come lavora un ufficio stampa
L’organizzazione dell’ufficio stampa • Lo staff: capo ufficio stampa, addetti stampa, eventuale personale di supporto (segreteria, archivio etc.) • Il capo ufficio stampa: giornalista o manager? • Strumentazione minima: un telefono, un computer connesso a Internet, un fax, una stampante • Affidato interamente ad agenzie di RP o comunicazione in outsourcing, o esternalizzato solo per alcuni servizi specialistici (grafica, rassegna stampa, corriere, riprese fotografiche etc.) 21/03/2016 Pagina 12
La media logic Gestire un ufficio stampa significa conoscere bene i criteri di notiziabilità e le routines professionali dei diversi media: • Stili e linguaggi: linguaggio agile, chiaro, stile giornalistico sono sempre preferibili. Evitare un linguaggio burocratico o pubblicitario! • Formati: adattare i contenuti alle necessità dei singoli media • Tempo e gerarchie: tener conto della scansione degli orari di lavoro in una redazione, nonché delle specializzazioni tematiche dei giornalisti 21/03/2016 Pagina 13
Ufficio stampa 2.0 • In molte organizzazioni, l’ufficio stampa e gli specialisti di social media lavorano in sinergia (in-line media relations) • Nel web 2.0, più che mai l’impresa non può solo pretendere di parlare ed essere ascoltata, ma deve potenziare la propria capacità di ascolto dell’ambiente • Nei social network i processi di diffusione delle notizie avvengono “per contagio”, in modo rapido e virale, accelerando il tradizionale processo di inter-media agenda setting (Mathes & Pfetsch, 1991) • Qualsiasi cosa vada storto nella comunicazione, prima o poi l’ufficio stampa sarà chiamato a intervenire! 21/03/2016 Pagina 14
Strumenti e tecniche dell’ufficio stampa
Principali strumenti di Media Relations • Comunicato stampa • Database e contact-list • Dichiarazioni e interviste • Conferenza stampa • Cartella stampa • Recall • Virtual Press Office • Blog e profili social • Rassegna stampa 21/03/2016 Pagina 16
Il comunicato stampa: dov’è la notizia? • Le intestazioni: marchio istituzionale, titolo e contatti aziendali • La piramide rovesciata: prima le notizie più importanti e i fatti («5 W»), poi le informazioni specifiche e di approfondimento • Il lead: il primo paragrafo è fondamentale per capire di cosa si stia parlando, a chi la notizia possa essere utile e perché • La lunghezza: preferibilmente entro una pagina / 30 righe • Ready to use: il comunicato va pensato e scritto nella forma più possibile vicina a un articolo, meglio ancora se nello stile della testata cui è destinato • I formati: *.doc e *.pdf ,
I database e la contact-list • Gli indirizzari includono sia le informazioni sui giornalisti e i loro recapiti telefonici (cellulare, fisso, redazione etc.), sia i contatti dei newsmakers • Preferibilmente suddivisi per: testata di appartenenza; settore redazionale (economia, lavoro, cultura); specializzazione tematica (telefonia, hi-tech etc.) • Vanno costantemente aggiornati: in particolare, dopo ogni conferenza stampa o evento organizzato dall’azienda • Vanno alimentati: partecipare alle conferenze stampa dei soggetti influenti nel settore d’attività dell’azienda per stringere relazioni con i giornalisti di settore • Nelle e-mail collettive, MAI rendere trasparente la lista dei contatti nel campo destinatario! 21/03/2016 Pagina 18
Dichiarazioni e interviste: la “voice” organizzativa • Compito dell’ufficio stampa è sollecitare, organizzare o negare interviste o dichiarazioni da parte dei vertici ed esponenti aziendali • Chi parla in rappresentanza di un’organizzazione dovrebbe sempre prepararsi e agire in maniera coordinata con l’ufficio stampa • Il portavoce: in genere, delegato dai vertici per rappresentare l’azienda ed evitare a essi i disagi legati alla sovraesposizione mediatica • Compito dell’ufficio stampa è supportare il giornalista prima e dopo un’intervista (materiali, logistica etc.) • Se i temi sono delicati e/o controversi, l’ufficio stampa può chiedere di conoscere le domande in anticipo e/o rivedere l’articolo prima della pubblicazione (in particolare, i virgolettati) 21/03/2016 Pagina 19
La conferenza stampa • E’ un evento con carattere di straordinarietà, che segna i momenti informativi più importanti per un’organizzazione (es.: bilancio, crisi etc.), in cui serve una presa di parola diretta e incisiva • Principali formule: news conference, press reception, photocall, press briefing/tour/tutorial, caratterizzate da differenti profili organizzativi e di “notiziabilità”; • Relatori: vertici dell’azienda, tecnici, esperti esterni etc. • Pubblico: generalmente giornalisti “esperti” nel settore d’attività dell’azienda e, a volte, agenzie fotografiche • Tempi: mai nel tardo pomeriggio, mai più di un’ora/un’ora e mezzo • Occorre avere notizie rilevanti da comunicare ed esser preparati a domande difficili. Avvantaggiare sempre e comunque i presenti! 21/03/2016 Pagina 20
La cartella stampa (press kit) • Distribuita nel corso di conferenze stampa ai giornalisti accreditati, contiene materiali illustrativi sull’incontro e, in generale, sull’azienda e la sua attività • Contenuti: comunicato stampa, comunicati precedenti, scheda dell’attività da presentare, profilo dell’azienda, eventuali sintesi statistiche e infografiche, blocco per appunti, recapiti dei responsabili dell’ufficio stampa e marchio dell’azienda in evidenza, allegati multimediali etc. • Può essere distribuita anche in formato elettronico e via web 21/03/2016 Pagina 21
Il Virtual Press Office (VPO) • E’ un archivio on line, in cui vengono depositati materiali informativi sull’azienda, scaricabili da chiunque o solo da giornalisti accreditati • In genere posizionato in un’apposita press area sul sito istituzionale, serve a facilitare il lavoro dei giornalisti anche nei momenti in cui non sia possibile un contatto diretto con l’ufficio stampa • Può contenere immagini ad alta risoluzione, file audio/video e multimediali, consentire l’invio di News Alert e feed RSS etc. 21/03/2016 Pagina 22
Il recall: non indisporre i giornalisti • Il recall: una telefonata, e-mail o altro tipo di messaggio che l’ufficio utilizza per ricontattare i giornalisti, per verificare se hanno ricevuto un comunicato o un invito a un evento, per ricordare di parteciparvi o di pubblicarlo • Meglio limitare i recall all’effettiva necessità, senza essere insistenti (molte affettuose Media Relations finiscono in questo modo…) • Porsi sempre il problema: in che modo si può essere utili al giornalista? Un espediente: l’aggiornamento di notizie 21/03/2016 Pagina 23
Blog aziendale e profili social: non solo un “must have” • Un blog aziendale (Corporate Blog, CEO’s blog etc.) è utile per pubblicare informazioni sull’azienda, i suoi prodotti e settori di attività; può facilitare la comunicazione con gli opinion leaders, e assicurare visibilità all’azienda anche nei motori di ricerca • I profili ufficiali sui diversi social network possono supportare i canali informativi tradizionali, producendo una digital activation in grado di favorire la condivisione in tempo reale di eventi/notizie aziendali • Content is the king: occorre pubblicare informazioni effettivamente utili, evitare un linguaggio auto-promozionale, porre attenzione ai commenti degli utenti, all’aggiornamento e alla qualità dei contenuti. 21/03/2016 Pagina 24
La rassegna stampa: la misurazione della redemption • La rassegna stampa (anche radio-televisiva e web) è un report che raccoglie e ordina tutti gli articoli/servizi che danno copertura a una notizia aziendale • E’ decisiva per capire quanto e come i giornalisti hanno scritto sull’organizzazione: – la redemption è data tradizionalmente dal rapporto quantitativo fra numero di comunicati inviati e ampiezza della copertura redazionale – la qualità dell’esposizione mediale dipende da ulteriori fattori: posizione degli articoli/servizi, qualità dei contenuti redazionali, prestigio delle firme, presenza di materiale iconografico, virgolettati etc. • Non solo rassegne stampa tradizionali, ma anche Google, Facebook, Youtube e dintorni 21/03/2016 Pagina 25
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