METANO MOTORI - NGV Italy

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           LO/0267/2008
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                             METANO
                                &MOTORI

                                     TRASPORTI, ENERGIA E AMBIENTE

        Anno 12 - n. 1 - GIUGNO 2011            >> >> >> >> >> >> >> >> >>
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M
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    Metano & Motori
                                                SOMMARIO
    Trasporti, energia e ambiente

    Milano, giugno 2011
    Anno 12 - numero 1
    Periodico semestrale
    Reg. Tribunale Milano nº 416
    del 9 giugno 2000
    Registro operatori di
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    Alfredo Zaino
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    In copertina:
    Citelis Iveco

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ILTRENO DELLA STORIA
              NON POTREBBE ANDARE A METANO?

                                      A volte non riusciamo a prendere il treno della sto-      E qui rischia di passare inutilmente il treno del
                                      ria perché siamo arrivati in stazione troppo presto       cambiamento se il settore del metano per i tra-
                                      o troppo tardi oppure perché non ci accorgiamo            sporti non trova al suo interno una unità di obiet-
                                      che sta passando.                                         tivi e la consapevolezza del proprio ruolo per la
                                      Metano & Motori racconta nelle pagine che se-             sicurezza energetica del Paese.
                                      guono, la storia vera di un uomo, Abraham Sch-
                                      reiner, che nel 1853 distillò e vendette il primo pe-     Il metano è l’unica opzione disponibile nel breve
                                      trolio raffinato di tutti i tempi, ben sei anni prima     e medio periodo per diminuire in modo signifi-
 EDITORIALE

                                      della data comunemente fissata dai libri di storia        cativo la pericolosa monodipendenza dalle fonti
                                      come quella ufficiale della nascita dell’industria        petrolifere di un settore vitale per l’economia e la
                                      petrolifera.                                              vita stessa degli italiani quale è quello dei trasporti.
                                      Ma il povero Schreiner morì povero perché il treno        Se si aggiunge che il metano è anche una fonte
                                      dello sviluppo industriale basato sul petrolio non        intrinsecamente più pulita e disponibile in quantità
                                      passava dalle sue parti e nel suo tempo.                  molto maggiore del petrolio e in aree molto più
2                                     Oggi, in Italia, sta passando il treno della rivoluzio-   diffuse sul pianeta, non si capisce perché ancora
                                      ne dei trasporti, ma pochi sembrano accorgersene.         oggi il suo impiego sia marginale rispetto alle po-
                                      Il settore del metano per auto, in particolare, nato      tenzialità.
                                      per necessità in tempi di guerra, nei passati decen-
                                      ni è stato coltivato con lungimiranza da persone          La politica deve sicuramente porsi prima o poi il
                                      ostinate e generose, dell’ENI soprattutto e delle         problema della sicurezza energetica nel nostro pa-
                                      associazioni di categoria che hanno permesso di           ese creando le condizioni perché il metano diventi
                                      avere oggi a disposizione l’unica alternativa reale       un carburante di sistema per la mobilità; ma altret-
                                      ai carburanti derivati dal petrolio.                      tanto sicuramente anche il settore industriale del
                                                                                                metano per i trasporti deve sapersi imporre come
                                      Ammodernare il settore dei trasporti in Italia vuol       interlocutore affidabile, adeguato e autorevole per
                                      dire sicuramente sviluppare alternative più effi-         contribuire a tale obiettivo.
                                      cienti al trasporto stradale in un sistema coordi-
                                      nato che da la risposta più efficiente alle diverse       E questo è possibile solo se si lavora tutti assie-
                                      esigenze di mobilità delle persone delle merci. Mi        me sull’obiettivo comune dello sviluppo dell’NGV
                                      riferisco ai trasporti ferroviari e marittimi ma an-      italiano ed a questo scopo Metano & Motori sta
                                      che ai trasporti pubblici e alla ciclabilità nelle aree   dedicando tutte le sue energie.
                                      urbane così come l’uso non privatistico dei mezzi
                                      di trasporto individuali (car sharing, car pooling,       Perché il rumore di un treno che si allontana vuoto
                                      ecc.).                                                    non si debba mai sentire.
                                      Ma c’è anche un problema di diversificazione delle
                                      fonti di energia impiegate nel settore dei trasporti
                                      che vede oggi una dipendenza pressoché totale
                                      dai derivati del petrolio (benzina, gasolio, GPL).                                                Alfredo Zaino

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METANO MOTORI - NGV Italy
EDITORIALE
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METANO MOTORI - NGV Italy
Il presentedi Padova sperimenta
                       un futuro ciclabile

                                      In linea con le innovazioni in materia di ciclabilità
                                      perseguite in Veneto da molte città di pianura (tra
                                      le quali abbiamo visto – su queste pagine – il caso
                                      di Mestre), Padova ha presentato, di recente, il
 I TREND DEL SETTORE

                                      proprio Bici Masterplan 2010-2015.
                                      Si tratta di un documento (piano di settore) che in
                                      Italia è certamente all’avanguardia e che impegna
                                      l’amministrazione a realizzare interventi consistenti
                                      finalizzati a creare condizioni favorevoli all’uso
                                      massiccio della bicicletta: il piano individua gli in-
                                      terventi fattibili entro il 2015 ma contiene anche
                                      previsioni di lungo periodo e potrà essere aggior-         lo scopo di dimostrare che la strada è di tutti ed è
                                      nato nel corso del tempo, seguendo gli orienta-            per tutti.»
                                      menti cangianti dell’amministrazione comunale e i
4                                     suggerimenti di cittadini e associazioni.                  Obiettivi
                                      Scrive in proposito il vice sindaco Ivo Rossi a fine       A Padova si calcola che gli spostamenti in biciclet-
                                      2009: «Un Piano della ciclabilità ha il compito di         ta siano circa il 17%, e si punta a raggiungere il
                                      riportare i pedoni e le biciclette sulla strada, di rie-   25% entro il 2015. Per fare ciò vi sono da una
                                      quilibrare lo spazio tra chi ha bisogno di ridurre le      parte gli interventi infrastrutturali tipici, quali le
                                      distanze e chi non ha bisogno di aumentarle. Ha            piste ciclabili, e dall’altra gli interventi diffusi di
                                                                                                 moderazione del traffico che accrescano il senso di
                                                                                                 sicurezza dei cittadini (oltre che la sicurezza reale),
                                                                                                 rendendo questi ultimi più disponibili ad utilizzare
                                                                                                 abitualmente la bicicletta e invogliandoli a muo-
                                                                                                 versi più frequentemente a piedi.
                                                                                                 È previsto che la rete si estenda a 250 chilometri di
                                                                                                 piste ciclabili e facilitazioni di varia natura, dall’ac-
                                                                                                 cesso dei ciclisti nelle corsie riservate dei mezzi
                                                                                                 pubblici, dal transito di biciclette in due sensi di
                                                                                                 marcia su strade a senso unico per gli altri veicoli,
                                                                                                 dall’istituzione di zone a velocità limitata e zone
                                                                                                 residenziali.

                                                                                                 L’indagine preliminare
                                                                                                 Nel corso del 2009 il Comune condusse alcuni ri-
                                                                                                 lievi dei transiti di biciclette sulle principali direttrici
                                                                                                 stradali, con il fine di avviare il monitoraggio dei
                                                                                                 flussi e assumere dati utili a conoscere l’uso della
                                                                                                 bicicletta e a orientare la stesura del piano: dai
                                                                                                 conteggi e dalle interviste emerse che le vie radiali
                                                                                                 di accesso dalla periferia al centro storico erano le
                                                                                                 più frequentate, in linea con quanto avviene nella
                                                                                                 gran parte delle città europee dove la bicicletta è
                                                                                                 usata diffusamente per gli spostamenti casa-lavoro
                                                                                                 e casa-scuola.
                                                                                                 Dalle interviste risultò che la ragione principale
                                                                                                 dell’uso della bicicletta è nell’immediatezza degli
                                                                                                 spostamenti nel traffico, nella praticità e nella li-
                                                                                                 bertà di movimento, nell’economicità.
                                                                                                 Il tema della sicurezza, invece, resta certamente il
                                                                                                 più critico: la maggioranza degli intervistati segna-
                                                                                                 lava la paura di un investimento e il timore del fur-
                                                                                                 to, elementi che scoraggiano parecchio i cittadini

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I TREND DEL SETTORE
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                                                                       sione di continuità del tracciato, aspetto impor-
                                                                       tante della pianificazione.
                                                                       L’obiettivo di rendere ciclabili le strade esistenti è             5
                                                                       fondamentale per tentare di avvicinare l’utenza alla
                                                                       bicicletta in modo diffuso, in particolare in quelle
                                                                       aree della città dove la costruzione delle piste ci-
                                                                       clabili è onerosa nei tempi, nei costi e nell’impatto
                                                                       sullo spazio esistente; lo spazio, infatti, è da condi-
                                                                       videre con altre esigenze degli stessi residenti, quali
                                                                       il pacheggio dell’automobile. Le piste ciclabili, poi,
                                                                       percorrono le stesse strade destinate alle linee del
                                                                       trasporto pubblico di superficie, che ha bisogno di
                                                                       spazio per le fermate e corsie riservate per diven-
                                                                       tare competitivo rispetto ai mezzi privati a motore
             a restare utenti abituali della bici.                     (a proposito, Padova ha realizzato una tranvia di
             Le proposte dei ciclisti si sono concentrate sulla        ultima generazione rimodellando gli spazi urbani
             protezione dei percorsi ciclabili, sottolineando il       attraversati e riqualficandoli, offrendo un servizio di
             bisogno della separazione dai flussi degli altri vei-     qualità elevata ai cittadini di tutte le età).
             coli, rispetto ai quali si attende la limitazione della   La sicurezza dei ciclisti, nella promiscuità con gli
             velocità.                                                 altri veicoli e con i pedoni, è un elemento non
                                                                       ancora ben maturato a livello nazionale e nor-
             Gli interventi                                            mativo, tanto che anche il comune di Padova sta
             L’amministrazione spinge quindi la propria azione         sperimentando soluzioni parzialmente contrastan-
             su più fronti, l’insieme dei quali è il corretto mix      ti con le norme del codice della strada. Questa
             di strumenti per raggiungere gli obiettivi, dando         via, che pare obbligata agli occhi dei sostenitori
             soddisfazione a diverse tipologie di utenti (dai con-     della mobilità ciclistica, è irta di ostacoli e rischi,
             tinuativi ai timorosi e agli sporadici).                  sia per chi si assume responsabilità decisionali e
             Per quanto riguarda le piste ciclabili, queste ven-       progettuali, sia per gli utenti i quali potrebbero
             gono realizzate sia in sede propria sia in corsia         non essere tutelati fino in fondo in caso di sinistri.
             riservata ricavata dalla carreggiata; il comune ha        Un intervento del legislatore in materia, dando vo-
             sperimentato anche alcune ipotesi innovative e            ce e analizzando con attenzione le proposte che
             sperimentali rispetto a quanto previsto dalla nor-        provengono dal territorio, è ormai improrogabile.
             mativa.
             Tra gli esempi più rilevanti emerge senz’altro un         La pianificazione di un servizio di bike sharing
             itinerario che dalla periferia est della città conduce    completa infine il piano, ispirandosi al modello
             fino al centro: questo si sviluppa con interventi a       delle migliori esperienze italiane ed estere (Milano,
             costo relativamente moderato (le corsie ciclabili in      Parigi, Lione, Barcellona).
             carreggiata) e interventi più onerosi (rotatorie agli
             incroci, piste ciclabili contigue ai marciapiedi, im-
             pianti semaforici, interventi di moderazione della
             velocità con incroci rialzati).                                                                Lorenzo Giorgio

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Curitiba, la creatività vale più
                       del denaro

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                                      parlando di Curitiba, la capitale del Paranà, Stato         gico in grado di prevenire le continue inondazioni al
                                      meridionale del Brasile. Una città povera del terzo         territorio. Oltre alla creazione di canali di drenaggio
                                      mondo che in piena dittatura militare sovverte il           e di aree di esondazione naturali, il primo cittadino
 I TREND DEL SETTORE

                                      pensiero dominante avviando una rivoluzione che             interviene combattendo l’abusivismo e lo sviluppo
                                      decenni più tardi salirà alle cronache mondiali come        caotico delle edificazioni. E con la “progettazione
                                      buona pratica da replicare.                                 con la natura” che favorisce lo sviluppo del verde
                                                                                                  urbano e la conversione delle aree lacustri in parchi
                                      La fiaba ha origine negli anni Sessanta, quando la          cittadini. Un’idea che consentirà a Curitiba di passa-
                                      forte immigrazione dall’Europa e dalle campagne             re nel corso dei decenni da 0,5 a 51,5 mq di verde
                                      rischia di mandare la località nel caos urbanistico e       pro capite, un dato equivalente al 18% del territorio
                                      sociale. Il pericolo della crescita esponenziale della      comunale e superiore di tre volte quello consigliato
                                      popolazione (allora 300.000 abitanti, oggi 1,8 mi-          dall’Organizzazione mondiale della sanità (16 mq).
                                      lioni, 3,2 considerando l’area metropolitana) e del
6                                     repentino passaggio da centro agricolo a polo in-           Nasce la prima isola pedonale al mondo
                                      dustriale e commerciale si chiamano alta disoccupa-         Il vero “shock” urbanistico Lerner lo attua nel 1972
                                      zione, criminalità, traffico incontrollabile e scempio      imponendo la prima isola pedonale al mondo. La
                                      ambientale. Per scongiurare il degrado l’ammini-            leggenda narra che l’opera sia stata realizzata in una
                                      strazione crea l’Istituto di pianificazione e di ricerche   notte. Narrazione non troppo lontana dalla realtà.
                                      urbane e affida a un gruppo di giovani architetti           Consapevole dell’avversione al progetto di automo-
                                      l’elaborazione di un piano di sviluppo della città. Tre     bilisti, commercianti e di buona parte dei cittadini
                                      anni più tardi, nel 1968, il progetto del gruppo è          e temendo il blocco dell’iniziativa da un esposto al
                                      approvato. È il “Curitiba Master Plan”.                     tribunale, il sindaco decide di rimuovere l’asfalto e
                                                                                                  sostituirlo con panchine, aiuole, fioriere e alberi nel
                                      Rigore urbanistico e spazio al verde                        corso di un fine settimana. Quando il tribunale è
                                      Come tutte le novelle, anche questa ha un “eroe”,           chiuso. Il blitz ha successo, malgrado i furti di fiori e i
                                      Jaime Lerner, uno dei giovani architetti che ha idea-       cortei di protesta in auto. Il merito è dei bambini che
                                      to il piano che rovescia i canoni progettuali dell’epo-     invadono la nuova “isola” per disegnare sui fogli
                                      ca. Alle elezioni del 1971, poco più che trentenne,         bianchi che ricoprono parte della pavimentazione,
                                      Lerner è eletto sindaco (sarà rieletto altre due volte      di fatto, difendendola. La fiaba vuole che l’allegra
                                      e in seguito diverrà governatore della regione) e           tradizione si ripete ancora oggi ogni sabato. Con il
                                      può attuare in prima persona quanto concepito.              benestare dei negozianti che hanno visto incremen-
                                      Il cardine del “Master Plan” è l’istituzione dell’Ur-       tare i propri affari.
                                      ban Planning Department, ufficio indipendente
                                      che monitora la corretta attuazione del progetto e          Una città a misura d’uomo
                                      introduce l’obbligo di valutazione di impatto sulle         Un capitolo di rilievo della novella Curitiba riguarda
                                      infrastrutture nel rilascio di ogni nuova licenza. Un       la mobilità. Avendo risorse economiche scarse, il

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I TREND DEL SETTORE
             nostro “eroe” pensa di disegnare una città a mi-            za e un numero di passeggeri/ora triplicato. In prati-
             sura d’uomo utilizzando l’ingegno. L’idea di base è         ca con un investimento inferiore di oltre 200 volte a
             ridurre gli spostamenti e privilegiare quelli alternativi   quello necessario per realizzare la metropolitana di
             all’auto. La soluzione è realizzare quartieri che me-       Rio de Janeiro si trasportano il quadruplo dei pas-
             scolano servizi con luoghi di lavoro, di residenza e        seggeri. E con costi di gestione modesti, tanto che
             di divertimento. Un espediente che anticipa di un           bastano un’amministrazione oculata e il prezzo del
             ventennio la teoria del Nuovo Urbanesimo e che,             biglietto per ammortizzare le spese e dare utili alle
             limitando i trasferimenti d’obbligo, di fatto riduce        imprese di gestione del servizio, remunerate in base
             il traffico. Il piano è perfezionato con la creazione       ai chilometri percorsi e non al numero di passeggeri
             di nuove aree pedonali e con la costruzione di una          trasportati per incoraggiare la più ampia copertura
             fitta rete di vie ciclabili (160 km), molte della quali     delle rete.                                                         7
             integrate nelle aree verdi e alla rete di trasporto pub-
             blico in modo da incentivare intermodalità.                 Una rete di “corridoi” e “circolari”
                                                                         Gli effetti dell’inaugurazione del primo “corridoio”
             La “metropolitana” che non c’è                              sono positivi: molti cittadini rinunciarono al pos-
             Per completare il piano di mobilità sostenibile non         sesso dell’auto e buona parte di quelli che l’hanno
             resta che potenziare il trasporto pubblico. Il pro-         preferisce comunque muoversi con i mezzi pubbli-
             blema, come detto, è che i soldi sono pochi. Ma             ci, più comodi e rapidi. Secondo le statistiche del
             la creatività è tanta. Lerner si inventa una sorta di       1974, il traffico lungo la direttrice cala del 30% e
             metropolitana di superficie in grado di trasportare         gli spostamenti tramite mezzi pubblici sono quasi il
             le persone in modo rapido dalla periferia al centro         70% del totale. Altri pregi sono un taglio drastico di
             e viceversa. È il BRT, Bus Rapid Trasport. In contro-       emissioni nocive e gas serra e un risparmio stimato
             tendenza a quanto accade in Europa in quegli anni,          di 7 milioni di litri di carburante all’anno. Risultati
             a Curitiba si toglie spazio alla mobilità privata per       che incitano a affinare e ampliare il piano. Nei de-
             creare corsie preferenziali per quella pubblica. Su         cenni seguenti i “corridoi” che attraversano la città
             queste si mettono autobus a tre moduli capaci di            diventano cinque. A questi si aggiungono altret-
             ospitare numerosi passeggeri. Non solo. Si devono           tante “circolari” inter-quartiere che consentono di
             velocizzare le fasi di salita e discesa per non perdere     viaggiare tra le diverse parti della città senza passare
             tempo prezioso alla fermate. Come fare? La solu-            dal centro. Nascono altre linee che partono dai prin-
             zione è di abolite il bigliettaio a bordo e creare delle    cipali punti di snodo per ramificarsi all’interno dei
             lunghe banchine rialzate proprio all’altezza delle          rioni. Una rete con 2.000 autobus che percorre circa
             grandi porte degli autobus in modo da facilitare            480.000 km nelle 24 ore, trasporta più di 2,3 milio-
             l’accesso dei passeggeri, disabili compresi.                ni di passeggeri/giorno e soddisfa quasi il 50% della
             A incrementare l’efficienza del sistema sono l’inten-       domanda di spostamento degli abitanti.
             sificazione della frequenza delle corse (anche ogni
             30 secondi nelle ore di punta e nelle linee più affol-      Autobus diversi, purché a basso impatto
             late) e l’allungamento dell’orario alle 24 ore. Interes-    Grande attenzione è dedicata ai mezzi. I nove mo-
             sante pure la costituzione di servizi differenziati per     delli in gamma, dai piccoli autobus con 30 posti ai
             andare incontro alle diverse esigenze di spostamen-         grandi da 270 passeggeri, sono impiegati in base
             to. Si creano così sulla stessa direttrice linee dirette    alla domanda di trasporto nelle diverse tratte. La
             periferia-centro, tratte veloci con fermate intermedie      vita media è di 6 anni per mantenere elevata l’effi-
             e altre locali pensate per la mobilità all’interno dei      cienza, compresa quella ambientale, del parco. Una
             quartieri.                                                  strategia che ha consentito una riduzione media
                                                                         dell’11% della CO2 emessa ogni anno nell’ultimo
             Triplicati i passeggeri trasportati                         ventennio. Un calo che, nel solo 2008, ha evitato di
             Il sistema ideato da Lerner diventa operativo nel           rilasciare in atmosfera 761 tonnellate di gas serra,
             1974 con la realizzazione della prima “metro” che           cifra al quale si aggiungono altre 22 tonnellate/
             taglia in due Curitiba da Nord a Sud. I risultati sono      mese con le novità tecnologiche introdotte in gam-
             ottimi: riduzione di un terzo dei tempi di percorren-       ma nel 2009. Tra queste il debutto dei primi mezzi

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METANO MOTORI - NGV Italy
M
                       &M   Curitiba, la creatività vale più del denaro
                                                                                                 “R”, Ridurre, Riusare e Riciclare, volta non solo alla
                                                                                                 sostenibilità ecologica, ma anche a migliorare la vita
                                                                                                 delle persone, in particolare delle più povere.

                                                                                                 Rifiuti in cambio di cibo
                                                                                                 Inserire cassonetti per la raccolta differenziata e
                                                                                                 rendere riconoscibili e “simpatici” i cestini lungo le
                                                                                                 strade sono soluzioni troppo facili per una novella.
                                                                                                 L’idea del nostro “eroe” è di coinvolgere la popo-
                                                                                                 lazione nel progetto. Con il programma “Cambio
                                                                                                 verde” propone lo scambio di una quantità di rifiuti
                                                                                                 differenziati con verdure fresche, biglietti del bus o
 I TREND DEL SETTORE

                                                                                                 per attività culturali. E se a consegnare gli scarti sono
                                                                                                 i bambini, questi hanno diritti a quaderni, libri scola-
                                                                                                 stici o…cioccolata.
                                                                                                 L’esito è che molti poveri raccolgono rifiuti per stra-
                                                                                                 da per ricevere i buoni per il cibo (prodotto dai con-
                                                                                                 tadini locali per sostenere l’economia della interna),
                                                                                                 la città è pulita e si risparmia denaro per costruire
                                                                                                 e gestire discariche. Non solo. La parte umida è
                                                                                                 impiegata per la produzione di energia, in modo da
                                                                                                 ridurre ulteriormente i costi e migliorare la qualità
8                                     alimentati al 100% con biocarburanti (B100) che            ambientale. Del progetto fa parte anche il “Telefono
                                      abbassano l’impatto degli inquinanti: -25% di par-         della solidarietà” che raccoglie elettrodomestici e
                                      ticolato, -30% di monossido di carbonio e -19%             mobili usati per rivenderli a basso prezzo o regalarli
                                      del biossido di azoto. Un ulteriore miglioria che ha       ai più bisognosi una volta sistemati da artigiani ap-
                                      contribuito a Curitiba di aggiudicarsi il Sustainable      prendisti.
                                      Transport Award nel 2010.
                                                                                                 La più sostenibile al mondo
                                      Le tre “R”: Ridurre, Riusare e Riciclare.                  Come le migliori fiabe, la nostra storia di Curitiba si
                                      Se quanto scritto finora è già ragguardevole, a ren-       conclude con il lieto fine, grazie anche all’ultimo dei
                                      dere una favola l’esperienza di Curitiba è la filosofia    progetti promossi dall’amministrazione, la “Biocittà”
                                      che considera la città suo complesso e non come            a difesa della biodiversità. E l’happy end è l’assegna-
                                      un’insieme di più componenti distinti tra loro. Ne         zione nell’aprile 2010 di Globe Award Sustainable
                                      deriva che per ogni iniziativa si cercano possibili        City, il riconoscimento che premia la città del mondo
                                      ripercussioni positive in altri ambiti in modo da mas-     con i migliori parametri su ambiente, efficienza del
                                      simizzare gli investimenti e il benessere collettivo.      trasporto pubblico, innovazione dei programmi
                                      Un buon esempio di questo approccio è costituito           ecologici, attività culturale e gestione finanziaria
                                      dalla dismissione degli autobus. Anziché demolirli,        dell’amministrazione. In una frase, la più elevata
                                      l’amministrazione li trasforma in centri culturali, aule   qualità della vita.
                                      scolastiche o biblioteche per le favelas. Un’idea che
                                      si inserisce in un contesto più ampio, quello delle tre                                           Stefano Panzeri

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I TREND DEL SETTORE
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I compressori Greengas
                di G.I. & E. S.p.A

                                      La G.I. & E. S.p.A., Ghergo Industry & Enginee-        la compressione del metano per autotrazione.
                                      ring, si compone di divisioni specializzate, com-      A seconda delle configurazioni, il compressore
                                      plementari e sinergiche che condividono la stessa      “GREENGAS” può eseguire da 1 fino a 4 stadi.
                                      vision aziendale. Dinamismo, energia, velocità e       La sua struttura permette una drastica riduzione
                                      innovazione rappresentano l’anima dell’azienda         delle vibrazioni rispetto ai prodotti tradizionali, a
                                      dove le forti radici famigliari sono state un pa-      vantaggio dell’affidabilità e delle emissioni acu-
                                      trimonio di conoscenza e forza per disegnare i         stiche anche in condizioni gravose (>1000 rpm).
 IL MONDO NGV

                                      futuri scenari di crescita.                            Questo modulo è stato concepito con lo scopo di
                                      Nata nel 1974 come piccola azienda di impianti         affiancare l’efficienza energetica e la semplicità di
                                      elettrici, la G.I.&E. ha acquisito nel 2002 lo sta-    realizzazione con bassi costi di esercizio e manu-
                                      bilimento del Nuovo Pignone di Porto Recanati          tenzione. Può essere inoltre azionato da motore
                                      ed oggi l’azienda impiega circa 350 dipendenti         a gas attraverso l’utilizzo di trasmissione idrau-
                                      ed ha 2 sedi operative in Italia e un laboratorio di   lica, con la possibilità di localizzare il motore in
                                      ricerca in Svezia.                                     zona sicura. Questa soluzione permette al GRE-
10                                    Lo sviluppo dell’azienda nel settore Oil & Gas         ENGAS di lavorare nella configurazione “stand
                                      ha portato la G.I.& E. S.p.A. a diventare uno dei      alone”, utile in zone dove la presenza di energia
                                      leader internazionali nella produzione di parti        elettrica è scarsa o non è assicurata.
                                      calde per turbine a gas, compressori alternativi       Lo scorso mese di giugno la G.I.&E. ha parteci-
                                      CNG per trasmissione gas nelle pipelines e per         pato alla fiera “NGV 2010 Roma”. L’evento ha
                                      autotrazione, garantendo servizi di manutenzio-        dato modo alla società di proporsi direttamente
                                      ne ed assistenza. La G.I.&E. è presente nel campo      ai suoi clienti proponendo tutta la sua gamma di
                                      dei Compressori Gas Metano per autotrazione            compressori. Per l’occasione, insieme ai “License
                                      con l’offerta che spazia dalla semplice fornitura      Agreements” con Nuovo Pignone e GE Oil &
                                      di moduli di compressione fino all’installazione       Gas, la G.I.&E. ha presentato una versione oriz-
                                      “chiavi in mano” di stazioni di servizio com-          zontale del suo compressore alternativo. I van-
                                      plete, con portate erogate comprese tra 120 e          taggi principali della versione orizzontale sono
                                      1800sm3/h.                                             una riduzione delle vibrazioni, con conseguente
                                      Dal 1984 G.I.&E. collabora con GE Oil & Gas e          possibilità di operare ad un elevato numero di
                                      Nuovo Pignone per la realizzazione e packagiz-         giri, e la possibilità di installazione di cilindri a
                                      zazione di compressori alternativi. Nello stabi-       grande alesaggio per basse pressioni.
                                      limento produttivo di G.I.&E. di Porto Recanati        Ampliando la sua offerta, G.I.&E. si propone “So-
                                      (MC) sono stati prodotti più di 1000 compressori,      lution Maker” per rispondere ad ogni richiesta
                                      installati in tutto il mondo. Recentemente la          del cliente.
                                      società è diventata licenziataria per la produzio-     La G.I.&E. collabora inoltre con l’Università Po-
                                      ne, vendita e servizi post vendita di compressori      litecnica delle Marche nello sviluppo di progetti
                                      Nuovo Pignone serie “AVTN” e “BVTN” e per la           innovativi nel settore dell’autotrazione. Nello spe-
                                      packagizzazione, vendita e servizi post vendita di     cifico è stato realizzato un impianto di liquefa-
                                      compressori GE Oil and Gas “HSR”.                      zione gas naturale di piccola taglia e sono in via
                                      La G.I.&E. ha sviluppato il modulo “GREENGAS”,         di studio sistemi per migliorare l’efficienza delle
                                      costituito da un compressore verticale, alternati-     stazioni di rifornimento di gas naturale.
                                      vo e bicilindrico a doppio effetto, progettato per

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METANO PER AUTO
                LA CONSAPEVOLEZZA DI UN RUOLO

                                      E’ stato offerto ad Assogasmetano uno spazio                do onnivoro di petrolio e di energia. Questo mondo
                                      su questa importante rivista, che sentiamo più              ha tremato ed è ancora in costante attenzione e
                                      “nostra” di altre. Invece di approfittare per parlare       fibrillazione. Prezzi alle stelle, in un mese il petrolio
                                      della Associazione, che pur essendo una realtà gio-         salito del 40%, rifornimenti petroliferi sotto minac-
                                      vane in tre anni si è imposta per la qualità del pro-       cia, Unità di crisi, ecc. per portare nuova e maggiore
                                      prio lavoro (sappiamo che molti ci leggono e seguo-         attenzione ai vantaggi che un impiego più diffuso
                                      no con attenzione e perciò ci basta così), preferiamo       del metano per auto potrebbe dare al nostro paese
 IL MONDO NGV

                                      utilizzare questa opportunità per svolgere alcune           creando le condizioni per incrementare notevolmen-
                                      riflessioni, peraltro coerenti con la linea “politica” di   te l’uso di questo carburante.
                                      Assogasmetano.                                              Non dimentichiamo che a consumi di metano
                                      Ogni volta che ci si incontra fra gli operatori del set-    complessivi del 2010 di circa 80 miliardi di metri
                                      tore metano per i trasporti, tutti i comparti nessuno       cubi, quello destinati all’autotrazione sono attorno
                                      escluso, distributori, industria e commercio, si torna      all’1%.
                                      sempre a parlare della poca consapevolezza nell’opi-        Queste situazioni dovrebbero suggerire all’industria
12                                    nione pubblica, nei media e negli interlocutori poli-       automobilistica di credere di più in questo carbu-
                                      tici di quanto attiene al metano come carburante.           rante come vero alternativo a quelli di derivazio-
                                      Eppure di questo carburante il nostro paese ne fa           ne petrolifera e conseguentemente realizzare una
                                      utilizzo fin dagli anni trenta, cioè da settantenni.        “linea metano” non spot per cavalcare situazioni
                                      Eppure c’è ancora (roba di qualche anno fa, sentita         contingenti (crisi delle vendite auto, mi butto sul
                                      in Rai) chi fa riferimento “all’intercambio” delle          metano e vendo le auto grazie agli incentivi perché
                                      bombole sui mezzi trasporto privati o pubblici quale        senza quelli, poiché l’auto costerebbe di più di quel-
                                      forma di rifornimento. E via di questo passo anche          le a benzina, non ne venderei).
                                      se con esempi meno eclatanti e paradossali.                 Se ciò si verificasse (vasta gamma auto metano) si
                                      Allora ci si chiede. Abbiamo sbagliato noi (il settore)     avrebbero più consumi (di metano) e conseguente-
                                      nel comunicare ovvero nel fare entrare nella testa          mente più rete distributiva (di metano).
                                      dei ricettori della nostra comunicazione una “certa”        La prova? Se negli ultimi tre anni il circolante a
                                      idea del metano?                                            metano è cresciuto del 46% grazie alla vendita di
                                      Si è, giustamente, enfatizzato l’aspetto ambientale         veicoli a metano, se i consumi sono aumentati del
                                      che la gente coglie, non tanto per una “coscienza”          44% nonostante il prezzo alla colonnina in certi
                                      ecologica, ma solo per una ragione di “opportuni-           seppure brevi periodi sia salito in modo significativo
                                      tà” (compro l’auto con l’incentivo e posso circolare        (settembre 2008/marzo 2009), e la rete ha superato
                                      anche in presenza di divieti e poi risparmio). Oppure,      gli 800 impianti e ce ne sono altri 250 circa fra quelli
                                      che si ha qualche disagio, ma in compenso ti fa             in progetto e in costruzione, perché non crederci
                                      risparmiare sul prezzo del carburante (messaggio            con ancora più convinzione?
                                      immediato ma che potrebbe essere temporaneo).               Perché non muoverci tutti in questa direzione con
                                      Piuttosto invece che si sta usando un prodotto che          la consapevolezza dell’importante e duraturo ruo-
                                      ti fa fare più chilometri (risultato duraturo), che nelle   lo che il metano può giocare a vantaggio non solo
                                      dinamiche del suo prezzo di vendita (che nella sua          degli automobilisti, dell’ambiente, delle questioni
                                      storia, tranne particolari periodi) rispetto a quello       energetiche, ma anche per tutta la filiera e dell’in-
                                      degli altri carburanti è il più lineare (quindi più fun-    dotto che compone il settore, distribuzione, indu-
                                      zionale per l’economia di esercizio del veicolo), che       stria e commercio. Per questo abbiamo accolto
                                      ha alle spalle una disponibilità di prodotto immedia-       con entusiasmo l’idea di tenere entro il 2011 “gli
                                      ta e futura, sia a livello nazionale che internazionale,    stati generali” per confrontarci e mettere a punto
                                      che i carburanti liquidi non garantiscono (quindi più       una strategia tesa a cogliere questo importante
                                      affidabile).                                                obiettivo.
                                      Basterebbe, con i tempi che corrono, dare rilievo a
                                      quest’ultimo aspetto. Anche i fatti recenti dell’Africa                                              Paolo Vettori
                                      o passati del Medio Oriente, tengono all’erta il mon-                              (Presidente di Assogasmetano)

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STRANO CASO   LO
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             Da qualche tempo c’è uno strano movimento di           dedicato alla decapi-
             bombole DGM ormai fuori scadenza che chiedono          tazione delle bombole
             di diventare nuove.                                    che, pur rinforzato nei
             La Servizi Fondo Bombole Metano dell’ENI, braccio      turni, stenta a comple-
             operativo del Comitato Fondo Bombole Metano,           tare il giusto sterminio.
             assicura da sempre che le bombole per il metano        Fa impressione pensare
             compresso a bordo dei veicoli sono perfettamente       che sino a poche setti-

                                                                                                                                     IL MONDO NGV
             in grado di svolgere il loro compito con margini di    mane or sono, le bom-
             rischio pari a zero.                                   bole scartate per vec-
             È un lavoro paziente e metodico con procedure          chiaia non superavano
             certe e inderogabili che portano alla decapitazione    il 3% annuale.
             delle bombole che non posseggono più i requisiti       Difficile dire quali siano i motivi di questo feno-
             massimi di efficienza. Non è una esagerazione. Le      meno anche perché nessuno conosce il numero e
             bombole scartate vengono letteralmente segate          l’anzianità del parco bombole ancora in circolazio-
             per evitare che per errore o per dolo possano esse-    ne. Si può forse arrischiare l’ipotesi di una specula-           13
             re rimesse in circolazione.                            zione che consegna ferro vecchio di minimo valore
             Le bombole infatti possono essere scartate perché,     e riceve bombole in perfetta efficienza con un alto
             pur essendo ancora perfette, hanno raggiunto i         valore di mercato (magari da esportare all’estero?).
             40 anni di vita dalla data della prima omologazio-     Da una parte è buona cosa che le bombole ormai
             ne oppure perché, durante i controlli e le verifiche   inservibili vengano decapitate ma, d’altra parte, il
             tecniche, evidenziano anomalie anche minime.           fenomeno potrebbe raggiungere dimensioni eco-
             Il sistema ha sempre svolto senza particolari pro-     nomicamente insostenibili per il sistema.
             blemi il suo compito di garantire la sicurezza a       Fermo restando che la sicurezza delle bombole in
             bordo dei veicoli. Da qualche tempo però, si sta       circolazione sui veicoli è totale oggi e lo sarà an-
             verificando uno strano fenomeno che non pregiu-        che domani perché non c’è una sola bombola in
             dica la sicurezza delle bombole in circolazione ma     circolazione che non sia stata testata e certificata,
             potrebbe creare alla lunga qualche problema alla       occorre definire una strategia per mettere sotto
             gestione del sistema.                                  controllo l’andamento anomalo delle revisioni di
             Si tratta di un improvviso impennarsi del numero       questi ultimi tempi.
             di bombole del vecchio tipo DGM che vengono            Gli uomini di Servizi Fondo Bombole Metano sono
             presentate per l’interscambio con bombole R110         abituati a risolvere problemi anche più complessi
             ad omologazione europea (scadenza 20 anni)             del caso delle bombole risorte per cui si può stare
             nuove o revisionate. Nulla da eccepire se non fos-     tranquilli che tutto sarà risolto anche questa volta.
             se che le bombole presentate per lo scambio han-       Una considerazione va però fatta sulla disonestà di
             no tutte ormai superato i 35 anni di vita e quindi     chi approfitta del senso di responsabilità di chi de-
             non sono più revisionabili perché la durata residua    ve garantire la sicurezza delle persone per lucrare
             supererebbe i 40 anni.                                 facili guadagni ai danni della collettività.
             I piazzali degli stabilimenti di Jesi e Bologna sono
             letteralmente sommersi da montagne di bombole          Speriamo che chi ne ha la competenza, accerti gli
             vicine al mezzo secolo di età.                         autori di queste azioni e ne verifichi le eventuali
             È così che il 90% delle bombole DGM in arrivo,         responsabilità.
             viene scaricato direttamente davanti al settore                                             Alfredo Zaino

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SETTORE OFFICINE E IL RINNOVATO
                IL
                IMPEGNO DI FEDERMETANO

                                      Gli impianti storici per la distribuzione del metano per       “monocarburante”. Poiché allora non erano presenti,
                                      auto, per la maggior parte associati a Federmetano,            sul mercato delle automobili, veicoli alimentati di
                                      nacquero come distributori “monocarburante”.                   serie a gas naturale, era quindi inevitabile, per poter
                                      Poiché allora non erano presenti, sul mercato delle            aumentare la propria clientela, adoperarsi con una
                                      automobili, veicoli alimentati di serie a gas naturale,        officina propria per trasformare i veicoli con impianti a
                                      era quindi inevitabile, per poter aumentare la                 metano, o collaborare con le officine limitrofe affinché
                                      propria clientela, adoperarsi con una officina propria         si dedicassero a tale tipo di attività. Per la sinergia
 IL MONDO NGV

                                      per trasformare i veicoli con impianti a metano,               creatasi tra il distributore di metano e l’officina, negli
                                      o collaborare con le officine limitrofe affinché si            anni è dunque andata crescendo negli operatori e in
                                      dedicassero a tale tipo di attività. Per la sinergia           Federmetano una notevole esperienza in tutto ciò che
                                      creatasi tra il distributore di metano e l’officina, negli     riguarda le tecniche e le normative sulle trasformazioni
                                      anni è dunque andata crescendo negli operatori e in            delle vetture ed in particolare, in questi ultimi anni,
                                      Federmetano una notevole esperienza in tutto ciò che           sulla manutenzione dei veicoli di serie. L’attività svolta
                                      riguarda le tecniche e le normative sulle trasformazioni       dagli associati spazia infatti dal controllo tecnico dei
14                                    delle vetture ed in particolare, in questi ultimi anni,        serbatoi installati sui veicoli, alla promozione con
                                      sulla manutenzione dei veicoli di serie. L’attività svolta     contratti commerciali particolari come la “cessione in
                                      dagli associati spazia infatti dal controllo tecnico dei       uso gratuito” al fine di sviluppare la propria attività.
                                      serbatoi installati sui veicoli, alla promozione con           Fondamentali sono poi tutte le altre attività a tutela
                                      contratti commerciali particolari come la “cessione in         dell’utente per garantire sempre e comunque la
                                      uso gratuito” al fine di sviluppare la propria attività.       massima sicurezza sia nelle fasi di rifornimento che
                                      Fondamentali sono poi tutte le altre attività a tutela         in quelle di utilizzo del metano come carburante su
                                      dell’utente per garantire sempre e comunque la                 una vettura, cercando per i propri clienti la migliore
                                      massima sicurezza sia nelle fasi di rifornimento che           efficienza possibile dell’impianto installato. Non sono
                                      in quelle di utilizzo del metano come carburante su            inoltre da dimenticare tutte quelle azioni informative
                                      una vettura, cercando per i propri clienti la migliore         indispensabili per promuovere un sempre più massiccio
                                      efficienza possibile dell’impianto installato. Non sono        sviluppo nell’utilizzo del metano come carburante.
                                      inoltre da dimenticare tutte quelle azioni informative         Non è un caso che la storia del settore del metano per
                                      indispensabili per promuovere un sempre più massiccio          auto, che si sviluppa in modo concreto nell’immediato
                                      sviluppo nell’utilizzo del metano come carburante.             dopoguerra, vedeva fino a pochi anni fa, solo e quasi
                                      Non è un caso che la storia del settore del metano per         esclusivamente operatori privati pronti ad investire
                                      auto, che si sviluppa in modo concreto nell’immediato          in questo settore, mentre le compagnie petrolifere
                                      dopoguerra, vedeva fino a pochi anni fa, solo e quasi          non mostravano alcun interesse evidente. Questi
                                      esclusivamente operatori privati pronti ad investire           imprenditori svilupparono quella attività del “fare” -
                                      in questo settore, mentre le compagnie petrolifere             che si è poi rivelata fondamentale per incrementare
                                      non mostravano alcun interesse evidente. Questi                il numero di veicoli alimentati a gas naturale –
                                      imprenditori svilupparono quella attività del “fare” -         esplicata attraverso contatti costanti con i principali
                                      che si è poi rivelata fondamentale per incrementare            costruttori di veicoli e con i principali costruttori di kit
                                      il numero di veicoli alimentati a gas naturale –               e/o accessori di installazione, attraverso incontri con i
                                      esplicata attraverso contatti costanti con i principali        responsabili del Ministero dei Trasporti e del Ministero
                                      costruttori di veicoli e con i principali costruttori di kit   dello Sviluppo Economico, attraverso i continui studi e
                                      e/o accessori di installazione, attraverso incontri con i      verifiche delle norme e dei regolamenti internazionali
                                      responsabili del Ministero dei Trasporti e del Ministero       sui temi specifici e quant’altro utile alla causa, che una
                                      dello Sviluppo Economico, attraverso i continui studi e        volta “sposata” difficilmente si abbandona. Tutto ciò
                                      verifiche delle norme e dei regolamenti internazionali         ha portato, ad oggi, ad una evoluzione significativa
                                      sui temi specifici e quant’altro utile alla causa, che una     del settore, con la presenza sul mercato di numerosi
                                      volta “sposata” difficilmente si abbandona. Tutto ciò          veicoli trasformati e a metano di serie, e con l’entrata
                                      ha portato, ad oggi, ad una evoluzione significativa           nel mercato della distribuzione delle grosse compagnie
                                      del settore, con la presenza sul mercato di numerosi           petrolifere.
                                      veicoli trasformati e a metano di serie, e con l’entrata       La storia di Federmetano è stata dunque
                                      nel mercato della distribuzione delle grosse compagnie         accompagnata, negli oltre sessant’anni dalla sua
                                      petrolifere. Gli impianti storici per la distribuzione         costituzione, dall’attività delle officine che svolgono,
                                      del metano per auto, per la maggior parte associati            per il settore, un lavoro fondamentale: - per
                                      a Federmetano, nacquero come distributori                      incrementare l’utenza; - per garantire l’opportunità

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di scelta: infatti non tutti i veicoli presenti sul mercato   problematiche tecniche e normative che possono
             escono già dotati di alimentazione a metano; - per            scaturire dall’attività quotidiana, e fornendo una serie
             mantenere una “possibilità” alternativa di utilizzare         di servizi utili allo svolgimento della propria attività, di
             il metano come carburante, non potendo conoscere              cui riportiamo i principali: - invio periodico di circolari
             quali saranno, in futuro, le strategie dei costruttori        informative sulle novità specifiche del settore, in
             di auto; - per garantire un servizio professionale e          particolare sulle trasformazioni e manutenzioni degli
             qualificato per la manutenzione dei veicoli alimentati        impianti a gas metano/gpl, sulle norme vigenti e sulla
             a gas metano trasformati e di serie, in particolare           riqualificazione dell’intercambio e della revisione delle
             per la revisione dei serbatoi metano; - per garantire         bombole metano per auto; - una pagina - sul sito
             la maggiore sicurezza possibile, fiore all’occhiello del      internet di Federmetano - dedicata ad ogni officina
             metano utilizzato nell’autotrazione.                          affiliata, che può così pubblicizzare gratuitamente, con
                                                                           foto e notizie utili, la propria attività; - approntamento
             Nell’intento di mantenere alto il livello di sicurezza e di   ed esecuzione pratica dei sopralluoghi per l’esecuzione
             professionalità del patrimonio tecnico rappresentato          della prova idraulica alle officine che ne fanno richiesta.

                                                                                                                                                  IL MONDO NGV
             dalle officine, dal 2009 Federmetano, per la prima            - corsi di qualificazione officine, secondo la tabella
             volta nella sua storia, ha creato uno specifico               CUNA NC 120-01.
             Comparto che tratta i problemi e la visibilità delle
             officine di trasformazione delle vetture a gas metano/        Inoltre l’associazione si rapporta direttamente: - con
             gpl. L’attività consiste fondamentalmente nel creare          Gestione Fondo Bombole Metano; - con i costruttori
             un rapporto diretto tra l’officina ed il Responsabile         di veicoli alimentati di serie a gas naturale; - con i
             Tecnico che possa interloquire con la stessa nelle            competenti uffici del Ministero dei Trasporti e del
                                                                           Ministero dello Sviluppo Economico; - con i costruttori                15
                                                                           di kit e/o accessori per l’utilizzo del gas metano
                                                                           nell’autotrazione.

                                                                           Con riferimento ai corsi di qualificazione per le
                                                                           officine, va ricordato che Federmetano è stata la prima
                                                                           associazione ad organizzare i corsi di qualificazione
                                                                           per Responsabili Tecnici di Officine, fin dal 2000,
                                                                           ed oggi propone nuovi corsi innovativi, aggiornati
                                                                           e moderni, svolti in collaborazione con azienda
                                                                           accreditata per la formazione, che utilizza anche una
                                                                           efficace piattaforma on-line. Qualunque officina può
                                                                           affiliarsi a Federmetano. Per maggiori informazioni
                                                                           sulle modalità di affiliazione e sui corsi è possibile
                                                                           contattare gli uffici di Segreteria di Federmetano.

                                                                                                                        Dante Natali
                                                                                                         Presidente di Federmetano

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Ilfuturo dell’NGV in Italia:
                                    le opinioni dei leader a confronto
 LE PAGINE DELL’NGV SYSTEM ITALIA

                                    Il settore automobilistico assicura un contributo fondamentale allo               dimensioni, obiettivi, competenze e filosofie imprenditoriali.
                                    sviluppo economico dell’Europa.                                                   NGV System Italia ha chiesto loro, attraverso un botta e risposta,
                                    L’industria dell’auto impiega (direttamente e non) 12 milioni di                  di esprimere le valutazioni e le aspettative che nascono dalle
                                    persone in Europa, ove avviene circa il 40% della produzione                      loro realtà imprenditoriali. Una prima evidenza delle risposte è la
                                    mondiale di vetture ed il 32% di veicoli commerciali. Il settore è                grande aspettativa di tutte le componenti dell’NGV italiano nei
                                    leader negli investimenti in R&D (20 miliardi di euro/anno), cui                  confronti della autorità politica con cui il Consorzio si confronta
                                    contribuisce con il 4% del suo fatturato (ed il 20% del totale UE),               tutti i giorni. Una forte esigenza di disporre di normative moderne
                                    e genera nell’UE entrate fiscali per più di 400 miliardi di euro,                 in linea con l’evoluzione tecnologica è la richiesta sempre più
                                    pari all’8% del totale. Nell’ambito di questo scenario la filiera del             pressante che tutti gli operatori rivolgono alle istituzioni per avere
                                    metano per l’autotrazione rappresenta un elemento positivo di                     concrete possibilità di operare con la ragionevole certezza del
                                    costante e progressivo sviluppo per il tessuto economico del Paese.               ritorno degli investimenti.
                                    L’industria italiana del metano per auto e’ leader nel mondo in                   Altra valutazione condivisa è la consapevolezza delle grandi
                                    ricerca, sviluppo e produzione di sistemi per la realizzazione di                 potenzialità del settore del metano per auto sia in Italia che
                                    una mobilità a (bio)metano e crediamo che ci siano le condizioni                  all’estero.
16                                  che per diversi decenni a venire il metano, anche nella sua                       L’animo di queste riflessioni è di convogliarle poi in una posizione
                                    declinazione rinnovabile (biometano)[1] e liquida (GNL), giocherà                 condivisa per stimolare la (ri)apertura di un dibattito su ciò che è
                                    un ruolo determinante nelle future politiche energetiche e dei                    necessario fare per far si che le potenzialità dell’industria italiana
                                    trasporti, in Europa e nei nuovi Paesi emergenti.                                 dell’NGV diventino realtà.
                                    Il consorzio NGV System Italia è composto da tante realtà che
                                    hanno per elemento unificante il mercato del metano per                                                                                     Vanni Cappellato
                                    i trasporti ma sono tra loro estremamente eterogenee per                                                                         Presidente NGV System Italia

                                      LE DOMANDE RIVOLTE AGLI ASSOCIATI
                                      1 M
                                         i può fare un esempio di cosa manca o cosa ostacola, in Italia, per dare slancio al metano nell’ambito politico e in quello
                                        regolatorio?

                                      2 Il tema dello sviluppo rete è molto controverso. C’è chi dice che è adeguata perché è cresciuta moltissimo e chi dice che è
                                         ancora largamente insufficiente. A suo avviso, questa rete c'è o non c'è?

                                      3 A
                                         volte, il fatto che l' Italia è la 'patria' del metano è motivo di orgoglio ma anche la sua maledizione: regolamenti vecchi
                                        ed immutabili sembrano farci retrocedere rispetto ai Paesi 'nuovi' entranti nel mondo del metano. Come liberarci da questi
                                        freni?

                                      4 N
                                         el settore dell’NGV, l' industria italiana è leader nel mondo per la sua capacità di innovare. Cosa bolle in pentola nel suo
                                        ambito specifico?

                                                          ALPENGAS
                                                          Prima di dire cosa manca è necessario riassumere la situazione nazionale dell’industria metano auto e del ruolo dei distributori. Il metano per
                                                          auto è nato nel nostro paese e per molti anni l’Italia vantava tutti i primati nel settore NGV:numero di distributori, numero di veicoli circolanti,
                                                          addetti al settore industriale ecc ecc.
                                                          La mancanza di programmi e la mancata condivisione di uno sviluppo reale, temuto e combattuto duramente soprattutto dai distributori
                                                          monocarburante e dalle sue associazioni, hanno immobilizzato il nostro paese, facendolo retrocedere non solo nelle classifiche dei numeri di
                                                          impianti ma hanno soprattutto fatto mancare quell’humus all’industria che come si sa, se non è forte nel proprio paese…fa fatica ad esportare.
                                                          Per quanto riguarda le opportunità di ripresa si può affermare che la più grande opportunità del metano per i trasporti, oggi, è legata alla sua
                                                          parentela con il biometano.
                                                          Grazie al biometano si potrebbe sostenere con forza la tesi dell’abbattimento delle emissioni inquinanti rispetto a tutti gli altri carburanti, liquidi
                                                          e gassosi che siano.
                                                          Questa realtà potrebbe costituire la base di una politica seria, condivisa e duratura sul programma di sviluppo che coinvolgerebbe non solo
                                                          l’industria NGV che conosciamo oggi, ma anche molti altri operatori.
                                                          Rimarrebbero “nel circuito” del nostro paese ingenti somme di denaro tradizionalmente destinate a far sbilanciare i rapporti economici con i
                                                          paesi produttori di petrolio.

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Fiat Group Automobiles
                            1 Bisogna riconoscere che l’attenzione politica sul metano sia in Europa che in Italia è cresciuta notevolmente negli ultimi anni per il contributo
                              che può dare oggi per una mobilità sostenibile accessibili e quindi diffusa; un esempio fra tutti, il Decreto di recepimento italiano della
                              Direttiva 2009/28/EC sulle Fonti Rinnovabili, riconosce il ruolo strategico del metano nel predisporre le basi per lo sviluppo e la diffusione di
                              una soluzione ancora più ecologicamente sostenibile, ovvero il biometano[2] che potrà aiutare l’Italia a rispondere alle richieste comunitarie

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                              (ndr obbligo di raggiungere un target del 10% nel settore trasporti nel contesto degli obiettivi del 20% di Fonti Rinnovabili di energia entro il
                              2020). In campo regolatorio invece oggi ci vuole più coraggio e meno resistenza al cambiamento. Occorre considerare che la tecnologia si è
                              evoluta moltissimo (e peraltro la filiera italiana del metano è leader nel mondo ed i vincoli che esistevano giustamente 20 anni fa non hanno
                              più senso di esistere oggi: un esempio fra tutti, nelle installazioni delle stazioni di servizio. Infatti quando l’apparato regolatorio non va di pari
                              passo con l’innovazione lo spirito imprenditoriale si inibisce e viene meno la ‘voglia’ d innovare. Uno strumento legislativo straordinario che
                              va proprio nella direzione di svecchiare una parte della regolamentazione che governa il mondo del metano per autotrazione è la proposta
                              di legge dell’Onorevole Sottosegretario Saglia, peraltro supportata in maniera bipartisan nelle commissioni di competenza della Camera, che
                              speriamo trovi presto la via per essere licenziata.

                            2 L a rete di distribuzione e sicuramente migliorata in questi ultimi anni, ma ancora ulteriori passi devono essere fatti perché possa essere
                              considerata una buona rete di distribuzione. La necessità dei clienti è quella di poter disporre di una rete proporzionata in termini di densità
                              e di distribuzione nel territorio. In sostanza alcune aree sono ben servite mentre altre sono ancora scarsamente servite e questo genera delle
                              limitazioni alla mobilità a metano. Ad esempio in Emilia-Romagna sono presenti sul territorio 136 distributori, mentre in Friuli solo 3. Questo
                              problema rappresenta la ragione principale per cui Fiat ha sviluppato una gamma di veicoli bi-fuel metano-benzina. La risposta finale che le
                              do però è che in Italia non c’è una rete adeguata ma in molte regioni di Italia si’… Ancora una volta il Disegno di legge citato prima darebbe
                              un impulso allo sviluppo della rete. Inoltre le piccole stazioni ad hoc per le flotte, pubbliche e private, può rappresentare un salto di qualità
                              dell’approccio all’acquisto di un veicolo a metano.

                            3 C
                               ontinuare a creare dei confronti con l’Amministrazione che affronta continuamente una enormità di problemi e temi diversi con grande                           17
                              professionalità e competenza tecnica. E’ anche nostro compito evidenziare le criticità e lavorare insieme per superarle.

                            4 S ul fronte dei combustibili alternativi Fiat è da oltre dieci anni leader europeo nel campo delle vetture a metano (CNG). Nel periodo 1997-
                              2006 Fiat ha commercializzato circa 106.000 veicoli a metano, mentre nel periodo 2007-2010 ha commercializzato 334.000 veicoli. Questi
                              dati rendono l’idea dell’importanza per Fiat dell’alimentazione a metano. Attualmente Fiat propone, nella sua linea ecologica Natural Power,
                              la più ampia gamma di veicoli a doppia alimentazione (metano-benzina): in tutto 10 modelli, che rispondono alle esigenze di diverse tipologie
                              di clienti, comprese quelle del settore professionale. Fiat quindi crede fortemente nella potenzialità del metano come alimentazione chiave
                              per la mobilità sostenibile. Prova ne sono gli ultimi lanci: il Nuovo Doblò con motore 1.4 Turbo e la Panda 1.4 Natural Power. Naturalmente
                              Fiat continua a investire impegno e risorse nello sviluppo di soluzioni per ridurre il proprio impatto ambientale e tra queste un posto di
                              riguardo è riservato ai propulsori a metano. Ad esempio, è allo studio la versione metanizzata della nuova famiglia di motori “TwinAir”:
                              nuovo gioiello tecnologico di Fiat. Questo perché la propulsione a metano è la scelta tecnologica più efficace e disponibile nell’immediato per
                              risolvere i problemi di inquinamento delle aree urbane e per ridurre le emissioni di CO2. Il metano, oltre a garantire minime emissioni nocive,
                              ha un elevato potenziale come fonte rinnovabile, attraverso il biometano. Il biometano, prodotto a partire da biomasse, è una prospettiva
                              interessante per la mobilità sostenibile già nel breve-medio termine. In un’ottica well-to-wheel (dal pozzo alla ruota) infatti, un veicolo
                              alimentato a biometano avrebbe emissioni di CO2 paragonabili a quelle di un veicolo elettrico alimentato con fonti rinnovabili. Tutti i motori
                              Fiat a metano sono compatibili fin da subito con il biometano, ovvero il biogas opportunamente depurato.

                              Gas natural
                              1 I processi amministrativi e autorizzativi richiedono in questo momento un coordinamento più efficiente, questo contribuirebbe
                                 maggiormente allo sviluppo delle stazioni di servizio che distribuiscono il gas metano per autotrazione nel nostro Paese. Attualmente alla
                                 Camera è in discussione un disegno di legge che, se approvato, agevolerà lo sviluppo del metano come carburante, sbloccando un gran
                                 numero di progetti e snellendo la procedura per gli investimenti futuri nel nostro Paese.

                              2 La rete sicuramente è cresciuta, e sono i numeri a dirlo: nel 1997 l’Italia contava meno di 300 distributori di metano per auto e oggi ne
                                  conta quasi 800, con un incremento di più del 250% in 14 anni. Ciò che manca, però, è uno sviluppo strutturato e omogeneo. I punti di
                                  vendita e distribuzione, infatti, sono maggiormente concentrati in alcune aree del Paese e risultano quasi assenti in altre: pensiamo a Val
                                  d’Aosta, Friuli, Liguria, Molise, Basilicata, Sicilia, e Calabria, dove i distributori di metano sono come oasi nel deserto; di opposta tendenza
                                  Emilia Romana, Veneto e Lombardia, dove si trovano molti distributori a distanze minime. La speranza è che nei prossimi anni l’impianto
                                  normativo aiuti lo sviluppo omogeneo dei punti di distribuzione, permettendo un più facile accesso ai consumatori di tutte le regioni italiane.

                              3 I paesi “emergenti”, in forte sviluppo anche perché new entry del settore, hanno il vantaggio di godere di un impianto normativo più snello
                                 e aderente agli sviluppi della tecnologia. Ciò non significa che il mercato italiano stia regredendo, ma solo che risulta ancora molto ancorato
                                 a vincoli più stringenti. Certamente non esiste una formula magica per cambiare da un giorno all’altro la situazione, ciò che ci auspichiamo
                                 è che tutto ciò possa servire come stimolo per lo sviluppo di una strategia ben definita, che riporti l’Italia alla posizione di leadership nel
                                 settore.

                              4 Gas Natural Fenosa - multinazionale con sede in Spagna di cui Gas Natural Vendita Italia fa parte - è un player importante nel settore del
                                 metano per autotrazione. Gli sforzi del Gruppo in questo momento sono fortemente rivolti al nostro Paese, ne è un esempio il progetto del
                                 rigassificatore che ci auspichiamo possa servire a dare un forte impulso a tutta la filiera nazionale del gas, compresa la costruzione delle
                                 infrastrutture necessarie. Abbiamo tanti progetti che “bollono in pentola”, non ci resta che attendere ciò che accadrà nei prossimi mesi.

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