Rassegna stampa 07 novembre 2016 - Anica

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Rassegna stampa 07 novembre 2016 - Anica
Rassegna stampa
   07 novembre 2016

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INDICE

ANICA - ANICA CITAZIONI
   04/11/2016 Key4Biz                                                                  7
   Cinema, ANICA: 'Bene la nuova legge. Adesso le norme attuative'

   03/11/2016 www.key4biz.it 15:50                                                     9
   Approvata la nuova Legge Cinema e Audiovisivo. FAPAV: 'Una grande opportunità
   per il settore'

   04/11/2016 www.key4biz.it 09:48                                                     10
   Cinema, ANICA: 'Bene la nuova legge. Adesso le norme attuative'

   04/11/2016 unita.tv 11:52                                                           11
   Il cinema ha una legge nuova

   05/11/2016 easynewsweb.com 17:50                                                    13
   La nuova legge cinema e audiovisivo, una necessità per il settore, un'opportunità
   per il Paese

   05/11/2016 ilprofumodelladolcevita.com 12:37                                        15
   La Legge per il Cinema: la soddisfazione di Francesco Rutelli

   05/11/2016 huffingtonpost.it 18:02                                                  16
   La nuova legge cinema e audiovisivo, una necessità per il settore, un'opportunità
   per il Paese

ANICA - ANICA SCENARIO
   07/11/2016 Il Sole 24 Ore                                                           19
   L'AGENDA DEL PARLAMENTO

   07/11/2016 Corriere della Sera - Nazionale                                          20
   «Io, Nanni Moretti»: la prima retrospettiva a Mosca del regista

   06/11/2016 Corriere della Sera - Nazionale                                          21
   Inseguendo la normalità

   06/11/2016 Il Messaggero - Nazionale                                                23
   Natale al cinema la risata è servita in arrivo quattro cinepanettoni

   06/11/2016 Corriere della Sera - La Lettura                                         25
   «Ho battuto chi nega la Shoah Ora il film su di me serve a tutti»
07/11/2016 Corriere della Sera                                                       27
Dal turismo alla medicina: rivoluzione virtuale

07/11/2016 Corriere della Sera                                                       29
«Sono Yuri e ho 17 anni Il mio video è così avanti che pochi lo vedranno»

07/11/2016 Corriere della Sera                                                       31
Il ciak è interattivo

06/11/2016 Corriere della Sera - La Lettura                                          33
Cinquanta sfumature di Ross Poldark

06/11/2016 Corriere della Sera - La Lettura                                          35
L'ultimo scatto del mito

06/11/2016 La Repubblica - Nazionale                                                 36
Abbiamo rimosso il cuore selvaggio

06/11/2016 La Repubblica - Nazionale                                                 38
Nell'era delle Super Donne

06/11/2016 La Repubblica - Nazionale                                                 40
Le serie tv ci fanno scoprire il mondo

05/11/2016 La Repubblica - Nazionale                                                 42
"Ho vinto con un sorriso"

05/11/2016 La Repubblica - Nazionale                                                 44
Ecco Fabio Volo tra fiction e realtà "Anche Tarantino nella mia serie tv"

05/11/2016 La Stampa - Nazionale                                                     45
Spietate, ma vulnerabili all'amore Il fascino delle spie conquista la tv

06/11/2016 Il Messaggero - Nazionale                                                 47
Mastandrea a Tokyo premia l'amore

06/11/2016 Il Messaggero - Metropolitana                                             48
Su il sipario al Festival delle Cerase

05/11/2016 Il Messaggero - Nazionale                                                 49
Quando il sesso finisce sui social Leo racconta la mania del web

05/11/2016 Il Messaggero - Nazionale                                                 50
Marco Bocci, "Solo" contro la 'ndrangheta «Un infiltrato nel cuore della malavita»

06/11/2016 Il Fatto Quotidiano                                                       51
" Quando Sordi voleva sedurre la mia babysitter "
07/11/2016 Il Tempo - Nazionale                                      55
  «Kubo e la spada magica» La sfida nel segno dei samurai

  07/11/2016 Il Tempo - Nazionale                                      56
  Con Sky Cinema Una prima visione ogni giorno

  07/11/2016 Il Tempo - Nazionale                                      57
  Omaggio a Virna Lisi L'ultima stella del cinema

  06/11/2016 La Gazzetta dello Sport - Nazionale                       58
  Leo, se lo scandalo è 2.0 «I social ci distruggono»

  05/11/2016 Sport Week                                                59
  bei sogni granata

  05/11/2016 Corriere della Sera - Nazionale                           60
  L'uomo del t-commerce

ANICA WEB - ANICA WEB
  06/11/2016 Il Secolo XIX - La Spezia                                 63
  APPUNTAMENTI

  05/11/2016 www.adnkronos.com 11:00                                   64
  Torna il cinema a 2 euro, ecco la data da segnare

  05/11/2016 Corriere Adriatico - Ascoli                               65
  «Affascinati da Cimetta»

  06/11/2016 www.ansa.it_trentino 14:30                                66
  Cinema: Trentino Alto Adige, in sala a 2 euro con cinema2day

  07/11/2016 L' Adige                                                  67
  IN BREVE

  05/11/2016 www.abruzzo24ore.tv 11:41                                 68
  Cinema a Due Euro, Ecco la Prossima Data da Segnare

  07/11/2016 La Gazzetta di Parma                                      69
  Torna il «cinema2day»: il biglietto costa 2 euro

  06/11/2016 www.arezzoweb.it 04:56                                    70
  Cinema, mercoledì prossimo torna cinema2day, in sala a soli 2 euro

  07/11/2016 La Nuova Ferrara                                          71
  Uci apre anche al mattino
06/11/2016 La Nuova Venezia                                            72
La felicità secondo Yogananda e un solo biglietto per tanti film

05/11/2016 Il Quotidiano del Sud - Basilicata                          73
Cinema, la voce di Scamarcio per lo spot del biglietto a 2 euro

07/11/2016 www.agoramagazine.it                                        74
Torna il cinema a 2 euro, ecco la data da segnare

05/11/2016 Il Quotidiano del Sud - Calabria - Catanzaro                75
Cinema, la voce di Scamarcio per lo spot del biglietto a 2 euro

06/11/2016 www.sardegnaoggi.it 20:06                                   76
Cinema 2 euro, in Sardegna tantissime sale aderiscono all'iniziativa

05/11/2016 Il Quotidiano del Sud - Irpinia                             77
Cinema, la voce di Scamarcio per lo spot del biglietto a 2 euro

07/11/2016 La voce di Rovigo                                           78
Al cinema con due euro

06/11/2016 www.novaratoday.it 16:16                                    79
Cinema 2 day: mercoledì tornano i film a 2 euro

04/11/2016 thefilmseeker.it 21:12                                      80
Giornate Professionali del Cinema: a Sorrento dal 28 novembre

05/11/2016 askanews.it 17:02                                           81
Mibac: Mercoledì prossimo torna Cinema2day: in sala con 2 euro

06/11/2016 spettacoli.tiscali.it 14:30                                 82
Trentino Alto Adige, in sala a 2 euro con cinema2day
ANICA - ANICA CITAZIONI

7 articoli
04/11/2016
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 Cinema, ANICA : 'Bene la nuova legge. Adesso le norme attuative'

 Momento importante per l'industria cinematografica italiana che ha la possibilità di guardare al futuro con
 più serenità dopo l'approvazione definitiva della nuova Legge su Cinema e audiovisivo, passata alla
 Camera con 281 voti a favore, 97 no e 17 astenuti. Contrari Sel e M5S, Fdi e Lega si sono astenuti.Il
 Ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha ringraziato i deputati per aver "consentito un esame celere
 di questo testo che sarà in vigore già da gennaio 2017"."Si tratta di una legge - ha spiegato Franceschini -
 che mette a disposizione più risorse al settore in maniera automatica e pone fine alla discrezionalità". "Una
 riforma storica, attesa da 40 anni", l'ha definita la deputata del Pd Lorenza Bonaccorsi, relatrice in Aula del
 Ddl, sottolineando come metta "il nostro Paese tra le realtà internazionali più avanzate in questo settore". "I
 fondi per il cinema passano a 400 milioni all'anno, con un aumento del 60% rispetto a prima. Il sistema
 cinematografico avrà finalmente certezza delle risorse, automatismi nei finanziamenti che chiudono la
 stagione della discrezionalità di assegnazione, oltre alle agevolazioni per gli investimenti in cinema e sale
 storiche", ha specificato, aggiungendo come un occhio di riguardo sarà riservato ai "nuovi talenti, ai giovani
 autori, alle startup, alle opere prime e seconde" e alle scuole, alle quali sarà destinata una parte del fondo.
 Grande la soddisfazione del presidente dell'ANICA, Francesco Rutelli, che ha dichiarato: "Il Governo e il
 Parlamento hanno mantenuto i loro impegni, e meritano il plauso di tutti coloro che credono nel cinema e
 nell'audiovisivo come forze trainanti della creatività e delle capacità produttive nazionali"."La legge - ha
 proseguito Rutelli -, fortemente voluta dal Ministro Franceschini e su cui si è impegnato personalmente il
 Premier Renzi, è la prima 'legge di sistema', attesa da decenni. Si conclude oggi il primo tempo di questa
 partita; da domani, inizia il secondo tempo: quello delle norme attuative, perché tutto il sistema funzioni con
 efficienza e trasparenza. Obiettivo è di rendere la legge pienamente operativa con l'inizio del nuovo anno".
 Francesca Cima, presidente dei produttori ANICA, ha osservato: "Siamo grati a questo Governo e al
 Parlamento per aver creduto nell'industria creativa dell'audiovisivo, approvando una legge molto innovativa
 che esce definitivamente dalla logica assistenziale e si rivolge invece a un'industria dinamica e matura,
 mettendo in atto un vero e proprio investimento strategico per il paese. Noi produttori siamo pronti ad
 assumerci le responsabilità che richiede la legge stessa, con i suoi sistemi automatici e virtuosi di sostegno,
 per gestire al meglio le risorse disponibili anche e soprattutto in un'ottica di sviluppo europeo e
 internazionale." Per Andrea Occhipinti, presidente dei distributori ANICA, "è un evento importantissimo per
 il settore e per il paese. L'audiovisivo raccoglie al suo interno l'industria, l'artigianato e la cultura. Questa
 legge può essere una svolta per la produzione nazionale e per la sua affermazione e crescita in Italia e nel
 mondo. A nome dei distributori, un grazie al Governo e al Parlamento per aver sostenuto con convinzione
 l'industria creativa italiana". Ranieri de' Cinque, presidente delle Industrie Tecniche dell'ANICA, ha
 concluso, commentando: "Siamo molto contenti per i nuovi strumenti che la legge definisce a sostegno
 delle industrie tecniche. L'introduzione del tax credit per le tecniche e i contributi per la digitalizzazione sono
 motori importanti per la reindustrializzazione del comparto". "Grande apprezzamento" anche da parte di Rai
 Cinema. "Si tratta di una legge organica e di sistema", ha detto l'ad Paolo Del Brocco, "che promuove lo
 sviluppo industriale di tutte le componenti del comparto. Una legge attesa da molti anni, che è strategica e
 funzionale alla crescita della produzione culturale del Paese".Soddisfazione per l'approvazione della legge
 sul cinema anche da parte degli esercenti, con i presidenti di Anec, Luigi Cuciniello, e di Anem, Carlo
 Bernaschi, che in una nota hanno espresso "forte apprezzamento per il lavoro svolto dal governo, il
 ministro Franceschini su tutti, dalle relatrici Di Giorgi e Bonaccorsi e dalla Direzione Generale Cinema per
 dare a tutto il sistema una legge nel più rapido tempo possibile"."Ci fa piacere anche notare che il Cinema è

ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 07/11/2016 - 07/11/2016                                                      7
04/11/2016
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 davvero un settore che unisce le forze politiche: in entrambe le votazioni, le opposizioni hanno - per la
 maggior parte - votato insieme alla maggioranza. Adesso ci attende il lavoro sui decreti attuativi per
 costruire nuovi e più efficaci strumenti con i quali contribuire a dare una svolta, creando prospettive di nuovi
 investimenti per lo sviluppo dell'offerta di cinema in Italia".La legge - ricordano Anec e Anem - prevede tra
 l'altro "un piano straordinario, nei prossimi cinque anni, per il potenziamento dell'esercizio cinematografico
 e per la costruzione di nuove sale, che si confermano vero e proprio luogo di aggregazione e rivalutazione
 delle città italiane. Con questa legge, di ampio respiro, si prevede anche un cambiamento nel
 funzionamento del tax credit, collegandolo a criteri premiali". Secondo Carlo Fontana, presidente dell'Agis,
 l'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, la rapida approvazione "permetterà inoltre l'entrata in
 vigore dei decreti attuativi in tempi rapidi". Adesso partono i lavori per i decreti attuativi in modo da rendere
 operativa la nuova legge dall'inizio del 2017.

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03/11/2016 15:50
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  Approvata la nuova Legge Cinema e Audiovisivo. FAPAV: 'Una grande
  opportunità per il settore'
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  Francesco Rutelli, Presidente ANICA: "Si tratta della la prima 'legge di sistema', attesa da decenni"
  di Redazione | @Key4biz | 3 novembre 2016, ore 15:50
  Federico Bagnoli Rossi
  È stata approvata definitivamente dalla Camera dei Deputati la nuova Legge Cinema e Audiovisivo, dopo il
  passaggio al Senato.
  "L'approvazione della nuova Legge, dopo oltre 12 anni dall'ultimo intervento, conferma l'importanza e la
  centralità del settore audiovisivo quale motore per la crescita economica del Paese" - dichiara Federico
  Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV.
  "Tra le varie novità apportate dalla Legge Cinema e Audiovisivo voglio sottolineare il riconoscimento
  dell'importanza della formazione e dell'educazione alle arti cinematografiche nei percorsi scolastici.
  L'aspetto educativo, infatti, costituisce uno dei principali cardini di una efficace lotta alla pirateria
  audiovisiva. Educare il pubblico alla visione e far comprendere l'enorme lavoro realizzativo dietro un film è
  determinante per formare il pubblico di domani".
  "Grazie pertanto al Ministro Franceschini, al Parlamento, alle relatrici Rosa Maria Di Giorgi e Lorenza
  Bonaccorsi, e alla Direzione Generale Cinema, per avere riconsegnato centralità all'aspetto educativo".
  "Il Governo e il Parlamento hanno mantenuto i loro impegni, e meritano il plauso di tutti coloro che credono
  nel cinema e nell'audiovisivo come forze trainanti della creatività e delle capacità produttive nazionali". Così
  ha dichiarato il presidente dell'ANICA Francesco Rutelli dopo l'approvazione alla Camera del DDL Cinema
  e audiovisivo. "La legge -ha proseguito Rutelli-, fortemente voluta dal Ministro Franceschini e su cui si è
  impegnato personalmente il Premier Renzi, è la prima 'legge di sistema', attesa da decenni. Si conclude
  oggi il primo tempo di questa partita; da domani, inizia il secondo tempo: quello delle norme attuative,
  perché tutto il sistema funzioni con efficienza e trasparenza. Obiettivo è di rendere la legge pienamente
  operativa con l'inizio del nuovo anno".
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ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 07/11/2016 - 07/11/2016                                                    9
04/11/2016 09:48
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  Cinema, ANICA : 'Bene la nuova legge. Adesso le norme attuative'
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  Il commento
  Francesco Rutelli, Presidente di ANICA, ricorda che l'obiettivo è di rendere la legge pienamente operativa
  con l'inizio del nuovo anno.
  di Raffaella Natale | @RaffaNatale | 4 novembre 2016, ore 09:43
  Francesco Rutelli
  Momento importante per l'industria cinematografica italiana che ha la possibilità di guardare al futuro con
  più serenità dopo l'approvazione definitiva della nuova Legge su Cinema e audiovisivo.
  Grande la soddisfazione del presidente dell'ANICA, Francesco Rutelli, che ha dichiarato: "Il Governo e il
  Parlamento hanno mantenuto i loro impegni, e meritano il plauso di tutti coloro che credono nel cinema e
  nell'audiovisivo come forze trainanti della creatività e delle capacità produttive nazionali".
  "La legge - ha proseguito Rutelli -, fortemente voluta dal Ministro Franceschini e su cui si è impegnato
  personalmente il Premier Renzi, è la prima 'legge di sistema', attesa da decenni. Si conclude oggi il primo
  tempo di questa partita; da domani, inizia il secondo tempo: quello delle norme attuative, perché tutto il
  sistema funzioni con efficienza e trasparenza. Obiettivo è di rendere la legge pienamente operativa con
  l'inizio del nuovo anno".
  Francesca Cima, presidente dei produttori ANICA, ha osservato: "Siamo grati a questo Governo e al
  Parlamento per aver creduto nell'industria creativa dell'audiovisivo, approvando una legge molto innovativa
  che esce definitivamente dalla logica assistenziale e si rivolge invece a un'industria dinamica e matura,
  mettendo in atto un vero e proprio investimento strategico per il paese. Noi produttori siamo pronti ad
  assumerci le responsabilità che richiede la legge stessa, con i suoi sistemi automatici e virtuosi di sostegno,
  per gestire al meglio le risorse disponibili anche e soprattutto in un'ottica di sviluppo europeo e
  internazionale."
  Per Andrea Occhipinti, presidente dei distributori ANICA, "è un evento importantissimo per il settore e per il
  paese. L'audiovisivo raccoglie al suo interno l'industria, l'artigianato e la cultura. Questa legge può essere
  una svolta per la produzione nazionale e per la sua affermazione e crescita in Italia e nel mondo. A nome
  dei distributori, un grazie al Governo e al Parlamento per aver sostenuto con convinzione l'industria creativa
  italiana".
  Ranieri de' Cinque, presidente delle Industrie Tecniche dell'ANICA, ha concluso, commentando: "Siamo
  molto contenti per i nuovi strumenti che la legge definisce a sostegno delle industrie tecniche.
  L'introduzione del tax credit per le tecniche e i contributi per la digitalizzazione sono motori importanti per la
  reindustrializzazione del comparto".
  Adesso partono i lavori sulle norme attuative in modo da rendere operativa la nuova legge dall'inizio del
  2017.
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  Il cinema ha una legge nuova

  Cinema
  cinema
  Finanziamenti aumentati del 60%, criteri selettivi più efficienti, credito d'imposta potenziato, incentivi per chi
  investe e per le nuove sale. E addio alla censura
  Si stenta a crederlo, eppure in Italia esisteva ancora la censura di Stato. Fino a ieri. A 103 anni dal
  provvedimento monarchico che la introduceva e a 54 da quello repubblicano finora in vigore, la censura è
  stata cancellata dall'ordinamento con la nuova legge sul cinema e l'audiovisivo, regole attese da decenni
  che hanno avuto il via libera definitivo dalla Camera dei deputati. Si tratta di una riforma vera e propria che
  non solo archivia anacronistici retaggi, ma restituisce al settore, per anni traino dell'industria culturale
  italiana, nuovi strumenti per tornare a esserlo.
  La legge dispone l'aumento delle risorse con l'istituzione di un fondo specifico che non potrà mai scendere
  sotto i 400 milioni di dotazione; potenzia il credito di imposta; introduce incentivi per chi investe e un piano
  straordinario per la realizzazione di nuove sale cinematografiche. Questi in sintesi alcuni punti che il
  ministero dei Beni culturali presenta in slide accompagnate da immagini. Scorrono fotogrammi della Dolce
  vita, di Nuovo cinema paradiso, La grande bellezza, L'ultimo imperatore, La vita è bella, Fuocoammare.
  È il cinema a cui si guarda, qualità e industria. E una grande storia che deve continuare. «Altra promessa
  mantenuta», twitta sulla legge il premier Matteo Renzi. Un traguardo raggiunto con una certa celerità, 281 i
  voti a favore, 17 astenuti (Lega e Fdi) e peccato per i voti contrari di Sel e M5S. Il testo «sarà in vigore già
  da gennaio 2017», annuncia il ministro della Cultura Dario Franceschini cui si deve il forte impulso dato al
  provvedimento. Il tempo necessario per le norme attuative. «È una riforma attesa da decenni -aggiunge il
  ministro- mette a disposizione più risorse al settore in maniera automatica e pone fine alla discrezionalità».
  Le associazioni di settore applaudono, dai produttori dell'Anica, con il neo presidente Francesco Rutelli che
  parla di «prima legge di sistema», agli esercenti di Anec e Anem che sottolineano come la legge permetterà
  neiprossimi anni di potenziarei circuiti delle sale.E se Lorenza Bonaccorsi, relatrice alla Camera del
  provvedimento, sottolinea la «promessa mantenuta», la relatrice al Senato Rosa Maria Di Giorgi parla di
  «conquista che dà coraggio e nuovi entusiasmi per le sfide future». Dalle istituzioni, al mondo del cinema:
  l'associazione 100 Autori affida a un comunicato il proprio apprezzamento in cui si sottolinea il «moderno
  sistema di finanziamento e di rilancio di tutto il settore». Vediamo cosa cambia. Nasce il "Fondo per lo
  sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo".
  Sosterrà interventi per il settore attraverso incentivi fiscali e contributi automatici che unificano le attuali
  risorse del Fus Cinema e del Tax Credit. La sua dotazione non potrà mai scendere sotto i 400 milioni annui
  (a fronte degli attuali circa 200 allocati su diversi fondi). Dal 2017 il complessivo livello di finanziamento del
  fondo sarà commisurato annualmente all'11% delle entrate Ires e Iva del settore. Sono abolite le
  commissioni ministeriali per i finanziamenti e sostituite con un sistema di incentivi automatici per le opere
  italiane. I contributi verranno quantificati in base a parametri oggettivi che tengono conto dei risultati
  economici, artistici e di diffusione: dai premi ricevuti al successo in sala. Una quota del fondo (trail15
  eil18%) servirà a sostenere opere prime e seconde, giovani autori, start up, piccole sale, festival e
  rassegne di qualità, contributi per Biennale di Venezia, Istituto Luce Cinecittà e Centro sperimentale
  Cinematografia.
  Potenziato il credito d'imposta per gli investimenti di imprese di produzione, distribuzione, post-produzione;
  per i distributori che programmano il cinema italiano; per le imprese italiane che lavorano per produzioni
  straniere e per quelle esterne al settore che investono nel cinema italiano. Potranno beneficiarne anche gli
  esercenti che gestiscono le sale. Il Tax Credit aumenta fino al 40% per i produttori indipendenti che

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  distribuiscono il film in proprio e per le imprese esterne che investono in film che accedono ai contributi
  selettivi. Ancora: viene previsto un fondo di 5 milioni di euro l'a n n o, per piccole e medie imprese, a
  garanzia di operazioni di finanziamento finalizzate a prodotti audiovisivi e cinematografici. Via a un piano
  straordinario per riattivare le sale chiuse e aprirne di nuove: lo stanziamento è di 120 milioni in cinque anni.
  Sparisce la censura, il governo darà indicazioni a produttori e distributori perché si responsabilizzino. Gli
  abusi verranno sanzionati.

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  La nuova legge cinema e audiovisivo, una necessità per il settore,
  un'opportunità per il Paese
  pagerank: 3

  Ieri è stata una giornata importante per il settore audiovisivo italiano: la nuova legge è stata approvata in via
  definitiva dalla camera dei Deputati dopo il precedente passaggio al Senato.
  Dopo 12 anni il legislatore torna a occuparsi del settore dell'audiovisivo con una vera e propria legge di
  sistema che non solo riorganizza l'intervento pubblico nel settore ma assegna all'audiovisivo il compito di
  essere tra i "motori" della crescita economica del Paese.
  Sin dalle risorse assegnate si comprende bene il valore, soprattutto rispetto al passato, riconosciuto al
  settore: con la nuova legge viene istituito il "Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e
  nell'audiovisivo" che sarà attivo dal 2017 e che verrà finanziato con l'11% delle entrate dello Stato derivanti
  dal versamento dell'IRES e dell'IVA delle stesse imprese di settore (incluse le società di telecomunicazioni)
  per un ammontare annuo comunque mai inferiore ai 400 milioni di euro. A questo fondo si aggiunge, tra le
  misure di finanziamento e fiscalità, anche il rafforzamento degli incentivi fiscali derivanti dal credito
  d'imposta che così bene hanno funzionato a partire dalla loro introduzione nel 2008.
  Le nuove risorse, che sempre più risponderanno a criteri automatici, non saranno però destinate solo al
  finanziamento delle produzioni e al sostegno delle imprese ma anche, secondo precise direttrici, allo
  sviluppo di tutto il settore e del suo ruolo nel tessuto socio-culturale del Paese.
  Si pensi per esempio al piano straordinario per l'esercizio cinematografico (120 milioni in 5 anni) che affida
  al cinema il nobile compito di rivalutare e riqualificare le periferie urbane, intravedendo nella sala
  cinematografica un fattore di socializzazione e aggregazione culturale.
  Il legame tra l'audiovisivo e il territorio viene saldato attraverso anche il rafforzamento delle Film
  Commission che possono concepire l'opera audiovisiva come mezzo di promozione turistica coniugandola
  all'arte e al turismo. Questi stessi enti che lavorano da anni così bene sia per le produzioni italiane che per
  quelle straniere che sempre di più stanno tornando a lavorare nel nostro Paese.
  Proprio ora è in programmazione in sala Inferno di Ron Howard, uno splendido esempio di promozione del
  patrimonio italiano all'estero che vede Firenze quale scenario delle nuove avventure del Professor
  Langdon, mentre sugli schermi televisivi stiamo seguendo le vicissitudini del "giovane Papa" di Sorrentino
  in una Roma splendidamente ripresa dalla fotografia di Luca Bigazzi che a gennaio approderà anche sul
  canale americano HBO.
  Altro elemento su cui punta particolarmente la legge è la formazione, a riconoscimento dell'educazione alle
  arti cinematografiche e audiovisive nei percorsi scolastici. L'Italia, grazie al suo grande patrimonio
  cinematografico avvierà, con questa legge, il serio cammino di educazione alle opere audiovisive per
  "formare" il pubblico di domani.
  Su questi temi, proprio nelle ultime settimane, ha avuto una grande risonanza sui media la campagna di
  comunicazione "Io Faccio Film - Chi ama il cinema, non lo tradisce" promossa da Anica, Fapav, Mpa e
  Univideo. L'obiettivo di questo progetto, composto da diversi video e iniziative a essi collegate, è di
  mostrare sia al grande pubblico che alle nuove generazioni i professionisti e le maestranze che dietro la
  macchina da presa permettono la realizzazione di un'opera audiovisiva e che consentono alla nostra
  industria creativa di crescere e primeggiare a livello internazionale.
  Il riscontro a queste iniziative da parte dei giovani attraverso anche i canali social è stato eccezionale, a
  dimostrazione del bisogno di attività di sensibilizzazione di questo tipo e della necessità di percorsi di
  formazione al cinema e ai suoi mestieri.

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  In questo senso ritengo quindi strategica anche l'attenzione che il legislatore ha dimostrato verso le attività
  di formazione in quanto espressione di un progetto che pensa al futuro non solo di questo settore ma
  anche a quello delle nuove generazioni affinché l'audiovisivo possa diventare definitivamente "motore" dello
  sviluppo del nostro Paese.
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  Fonte: Italy - L'Huffington Post

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  La Legge per il Cinema: la soddisfazione di Francesco Rutelli

  La "Disciplina del cinema e dell'audiovisivo", che entrerà in vigore da gennaio 2017, è il risultato di un
  lavoro fatto a stretto contatto con chi il cinema lo fa, sono stati chiamati a consulto i più grandi registi, da
  Bertolucci, a Tornatore a Sorrentino, insomma una legge da Oscar, che vedrà il rilancio dell"audiovisivo
  attraverso lo snellimento delle procedure di finanziamento, che premierà i registi "virtuosi" (ovvero quelli
  che riceveranno premi e avranno successo di pubblico), senza dimenticare i giovani a cui una quota parte
  del gettito verrà riservato. Il gettito complessivo, secondo le stime del governo non dovrebbe mai scendere
  al di sotto dei 400 milioni di euro. Altra novità di rilievo è da segnalare l'abolizione della "censura di Stato".
  Grande soddisfazione è stata espressa da tutti gli organi competenti, in primis dal neo presidente Anica,
  francesco Rutelli, dai produttori e distributori che riceveranno il sostegno per incentivare l'attività produttiva.
  "Il Governo e il Parlamento hanno mantenuto i loro impegni, e meritano il plauso di tutti coloro che credono
  nel cinema e nell'audiovisivo come forze trainanti della creatività e delle capacità produttive nazionali". Così
  ha dichiarato il presidente dell'ANICA, Francesco Rutelli, dopo l'approvazione alla Camera del DDL Cinema
  e audiovisivo. "La legge -ha proseguito Rutelli-, fortemente voluta dal Ministro Franceschini e su cui si è
  impegnato personalmente il Premier Renzi, è la prima 'legge di sistema', attesa da decenni. Si conclude
  oggi il primo tempo di questa partita; da domani, inizia il secondo tempo: quello delle norme attuative,
  perché tutto il sistema funzioni con efficienza e trasparenza. Obiettivo è di rendere la legge pienamente
  operativa con l'inizio del nuovo anno".
  "Siamo grati a questo Governo e al Parlamento per aver creduto nell'industria creativa dell'audiovisivo", -
  ha dichiarato la presidente dei produttori ANICA , Francesca Cima - "approvando una legge molto
  innovativa che esce definitivamente dalla logica assistenziale e si rivolge invece a un'industria dinamica e
  matura, mettendo in atto un vero e proprio investimento strategico per il paese. Noi produttori siamo pronti
  ad assumerci le responsabilità che richiede la legge stessa, con i suoi sistemi automatici e virtuosi di
  sostegno, per gestire al meglio le risorse disponibili anche e soprattutto in un'ottica di sviluppo europeo e
  internazionale."
  "È un evento importantissimo per il settore e per il paese", ha dichiarato il presidente dei distributori ANICA
  , Andrea Occhipinti. "L'audiovisivo raccoglie al suo interno l'industria, l'artigianato e la cultura. Questa legge
  può essere una svolta per la produzione nazionale e per la sua affermazione e crescita in Italia e nel
  mondo. A nome dei distributori, un grazie al Governo e al Parlamento per aver sostenuto con convinzione
  l'industria creativa italiana".
  "Siamo molto contenti per i nuovi strumenti che la legge definisce a sostegno delle industrie tecniche", ha
  infine dichiarato Ranieri de' Cinque, presidente delle Industrie Tecniche dell'ANICA. "L'introduzione del tax
  credit per le tecniche e i contributi per la digitalizzazione sono motori importanti per la reindustrializzazione
  del comparto. Ringraziamo Governo e Parlamento per la decisione con cui hanno fatto diventare legge una
  riforma di sistema che rinnova profondamente il settore cinema e audiovisivo".

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  La nuova legge cinema e audiovisivo, una necessità per il settore,
  un'opportunità per il Paese
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  CINEMA
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  Ieri è stata una giornata importante per il settore audiovisivo italiano: la nuova legge è stata approvata in via
  definitiva dalla camera dei Deputati dopo il precedente passaggio al Senato.
  Dopo 12 anni il legislatore torna a occuparsi del settore dell'audiovisivo con una vera e propria legge di
  sistema che non solo riorganizza l'intervento pubblico nel settore ma assegna all'audiovisivo il compito di
  essere tra i "motori" della crescita economica del Paese.
  Sin dalle risorse assegnate si comprende bene il valore, soprattutto rispetto al passato, riconosciuto al
  settore: con la nuova legge viene istituito il "Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e
  nell'audiovisivo" che sarà attivo dal 2017 e che verrà finanziato con l'11% delle entrate dello Stato derivanti
  dal versamento dell'IRES e dell'IVA delle stesse imprese di settore (incluse le società di telecomunicazioni)
  per un ammontare annuo comunque mai inferiore ai 400 milioni di euro. A questo fondo si aggiunge, tra le
  misure di finanziamento e fiscalità, anche il rafforzamento degli incentivi fiscali derivanti dal credito
  d'imposta che così bene hanno funzionato a partire dalla loro introduzione nel 2008.
  Le nuove risorse, che sempre più risponderanno a criteri automatici, non saranno però destinate solo al
  finanziamento delle produzioni e al sostegno delle imprese ma anche, secondo precise direttrici, allo
  sviluppo di tutto il settore e del suo ruolo nel tessuto socio-culturale del Paese.
  Si pensi per esempio al piano straordinario per l'esercizio cinematografico (120 milioni in 5 anni) che affida
  al cinema il nobile compito di rivalutare e riqualificare le periferie urbane, intravedendo nella sala
  cinematografica un fattore di socializzazione e aggregazione culturale.
  Il legame tra l'audiovisivo e il territorio viene saldato attraverso anche il rafforzamento delle Film
  Commission che possono concepire l'opera audiovisiva come mezzo di promozione turistica coniugandola
  all'arte e al turismo. Questi stessi enti che lavorano da anni così bene sia per le produzioni italiane che per
  quelle straniere che sempre di più stanno tornando a lavorare nel nostro Paese.
  Proprio ora è in programmazione in sala Inferno di Ron Howard, uno splendido esempio di promozione del
  patrimonio italiano all'estero che vede Firenze quale scenario delle nuove avventure del Professor
  Langdon, mentre sugli schermi televisivi stiamo seguendo le vicissitudini del "giovane Papa" di Sorrentino
  in una Roma splendidamente ripresa dalla fotografia di Luca Bigazzi che a gennaio approderà anche sul
  canale americano HBO.
  Altro elemento su cui punta particolarmente la legge è la formazione, a riconoscimento dell'educazione alle
  arti cinematografiche e audiovisive nei percorsi scolastici. L'Italia, grazie al suo grande patrimonio
  cinematografico avvierà, con questa legge, il serio cammino di educazione alle opere audiovisive per
  "formare" il pubblico di domani.
  Su questi temi, proprio nelle ultime settimane, ha avuto una grande risonanza sui media la campagna di
  comunicazione "Io Faccio Film - Chi ama il cinema, non lo tradisce" promossa da Anica, Fapav, Mpa e
  Univideo. L'obiettivo di questo progetto, composto da diversi video e iniziative a essi collegate, è di
  mostrare sia al grande pubblico che alle nuove generazioni i professionisti e le maestranze che dietro la
  macchina da presa permettono la realizzazione di un'opera audiovisiva e che consentono alla nostra
  industria creativa di crescere e primeggiare a livello internazionale.
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05/11/2016 18:02
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  formazione al cinema e ai suoi mestieri.
  In questo senso ritengo quindi strategica anche l'attenzione che il legislatore ha dimostrato verso le attività
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  anche a quello delle nuove generazioni affinché l'audiovisivo possa diventare definitivamente "motore" dello
  sviluppo del nostro Paese.

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ANICA - ANICA SCENARIO

27 articoli
07/11/2016                                                                                           diffusione:103971
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 L'AGENDA DEL PARLAMENTO
 Roberto Turno

 Comincia in commissione alla Camera la corsa contro il tempo della legge di Bilancio 2017, sulla quale in
 questi giorni saranno concluse le audizioni istituzionali, per dare poi l'avvio all'esame veroe proprio in sede
 referente: il testo dovrà arrivare in aula tra soli 17 giorni. Intanto vanno avantii decreti legge: alla Camera il
 Dl 193 fiscale collegato su rottamazione dei ruolie abolizione di Equitalia,a palazzo Madama il Dl 189 sul
 terremoto di agosto. La legislazione ordinaria si ferma,o quasi, alla Camera, mentre il Senato deciderà
 domani il calendario: in lista d'attesa la legge sulla concorrenzae la riforma di processo penale-prescrizione.
 •Novità rispetto alla puntata precedente dell'Agenda del Parlamento Provvedimento Misure urgenti in
 materia di giustizia ed età pensionabile dei magistrati Misure urgenti in favore delle aree colpite dal
 terremoto del 24 agosto Abolizione di Equitalia e rottamazione dei ruoli Misure per i territori colpiti dal
 terremoto di ottobre Misure sanitarie omnibus - Ddl Lorenzin (Marazziti, Sd) Delega al Governo per la
 riforma processo civile coll. manovra 2015 Legge annuale concorrenza- coll. manovra 2015 (Marino, Ap;
 Tomaselli, Pd) Responsabilità professionale operatori sanitari (Bianco, Pd) Riforma del processo penale
 (Cucca e Casson, Pd) Contrasto alla povertà - coll. manovra 2016 Legge di Bilancio 2017 Legge
 sull'editoria (Rampi Pd) DECRETI LEGGE Disciplina cinema e spettacolo- coll. manovra 2016 (Di Giorgi,
 Pd) Lavoro autonomo coll.manovra 2016 (Sacconi, Ap-Ncd) N. 168 189 193 _ S 2284 S 2085 S 2224 S
 2067 S 2494 C4127 C3317B C4080 S 2233 N. atto Scad. Stato dell'iter S2551 30 ott S 2567 17 dic S 4110
 23 dic _ DISEGNI DI LEGGE C 3868 _ •Legge n.197 pubblicata sulla Gazz. Ufficiale del 29 ottobre
 All'esame della commissione Bilancio del Senato All'esame commissioni Bilancioe Finanza della Camera
 •Approvato dal Consiglio dei ministri del4 novembre Approvato dal Senato - All'esame della commissione
 Affari sociali della Camera presentato da 989 giorni Approvato dalla Camera. All'esame dell'assemblea del
 Senato - 606 giorni Approvato dalla Camera. La commissione Industria del Senato ne ha concluso l'esame -
 594 giorni Approvato dalla Camera. All'esame della commissione Igiene e sanità ne ha concluso l'esame
 del Senato - 1.151 giorni Approvato dalla Camera. All'esame dell'assemblea del Senato - 694 giorni
 Approvato dalla Camera. Assegnato in II lettura alla commissione Lavoro del Senato - 272 giorni
 •Assegnato alla commissione Bilancio della Camera- 9gg •Legge n.198 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
 del 31 ottobre •Approvato definitivamente (dopo 217 giorni dalla presentazione) •Approvato dal Senato- 265
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ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 07/11/2016 - 07/11/2016                                                    19
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 L'omaggio
 «Io, Nanni Moretti»: la prima retrospettiva a Mosca del regista

 Da domani al 17 novembre, il cinema di Nanni Moretti (foto) sbarca in Russia: al Pioner di Mosca si terrà la
 prima retrospettiva del regista italiano. La rassegna «Io, Nanni Moretti» è stata organizzata dall'Istituto
 Italiano di Cultura con il cinema Pioner di Mosca. L'evento sarà inaugurato da Nanni Moretti stesso, che
 presenterà il pluripremiato Caro diario, del 1993. Il programma prevede poi la proiezione di altri 11 film:
 «Moretti è l'unico regista italiano contemporaneo - ha detto il curatore della rassegna Giovanni Spagnoletti -
 che può concedersi il lusso di fare i film che vuole, investendo sulla credibilità della storia e sul suo carisma
 personale».

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 L'intervista In arrivo diversi film dell' attrice . In «Lion» (da una storia vera) è la madre adottiva di un bimbo
 indiano
 Inseguendo la normalità
 Kidman: «Basta con i ruoli glamour Oggi voglio dare un senso alle rughe così interpreto personaggi più
 veri» Oltre la bellezza Nicole: «Mi stimola trasformarmi e imbruttirmi come era capitato in The Hours »
 Giovanna Grassi

 LOS ANGELES L'elegante bionda del cinema per antonomasia, Nicole Kidman, 49 anni, è super
 impegnata e dice: «Non ero glamour nei film che mi hanno dato premi e massime soddisfazioni. E non
 penso solo all'Oscar per The Hours . Con il passare del tempo spero di conquistare ruoli in cui la bellezza o
 il glamour avranno pesi decisamente minori. Mi stimola sempre più trasformarmi, imbruttirmi, dare significati
 alle rughe e ai segni che il tempo porta. Ad esempio: la mia madre di un figlio adottato in Lion nulla ha a
 che fare con l'immagine patinata che per anni mi ha accompagnato. Ho i capelli castani, un volto segnato, il
 corpo non filiforme di una donna matura e mi è tanto piaciuto avere come figliolo Dev Patel, l'ex ragazzino
 di The Millionaire . Gli anni non ti rubano solo personaggi, te ne regalano altri, più autentici e reali».
 Non la spaventa affatto l'idea che nel 2017 compirà 50 anni. Anzi. Bandite le iniezioni di Botox che avevano
 pietrificato i suoi lineamenti, si sente pronta per nuovi ruoli: «Mi piace l'impegno di produttrice e conto di
 dare molto in questo campo in futuro. Sono tra i produttori della serie tv Big Little Lies dal libro di Liane
 Moriarty, un'autrice australiana che ho sempre letto».
 Osserva: «Il mio ritorno alla televisione, perché la mia carriera d'attrice è iniziata proprio sul piccolo
 schermo, mi ha riempita di prospettive. E poi nel cast ci sono colleghe di diverse generazioni che apprezzo,
 come Reese Witherspoon e Shailene Woodley: la storia di un gruppo di mamme, che vivono esperienze
 disparate affrontando i problemi scolastici e il bullismo dei gruppi di coetanei dei loro ragazzi mi ha
 coinvolta e il regista si è appassionato all'intreccio che affronta problemi sociali di oggi».
 Con vari film in uscita diversissimi tra loro, oltre a Lion la vedremo in Genius con Colin Firth e Jude Law nei
 panni della costumista Aline Bernstein (1880-1955) e in How to Talk to Girls at Parties . «Quest'ultimo - ride
 - è il film più "pazzo" della mia carriera e ci siamo divertiti tutti sul set. Sono una punk con capelli ispidi,
 catene e giubbotti di pelle, uno spasso. La vicenda mescola gli alieni alle bande di un agitato quartiere di
 Londra, Croydon, considerato un distretto dormitorio. Ruth Wilson, Elle Fanning, Jessica Plummer sono
 alcune delle attrici che, come me, si sono impegnate in una sorta di bizzarra graphic novel da un racconto
 breve di Neil Gaiman. Divertirà il pubblico più giovane, a me ha fatto pensare alla "swinging London", che
 vagheggiavo di fare mia quando vivevo in Australia».
 Ha accompagnato ai Festival di Toronto e di Londra Lion , un film al quale si sente particolarmente legata
 «perché approfondisco sempre le problematiche dell'adozione, dei figli che, pur crescendo in una famiglia
 che loro dà tutto, avvertono, con il passare degli anni, il bisogno profondo di conoscere anche i veri genitori
 che li hanno messi al mondo. Ho vissuto come donna e madre questo, diciamo, "passaggio" di emozioni ed
 esigenze. Conosco bene le tante domande nella crescita dei ragazzi adottati».
 Riprende: «C'è una scena che ho molto amato in Lion ed è quella dell'incontro tra la madre vera del
 ragazzo cresciuto in Australia. A 5 anni si era perso nelle strade di Calcutta finendo in tanti orfanotrofi sino
 all'adozione».
 In barba alle voci che danno in crisi il suo matrimonio con il musicista country Keith Urban, con una forma di
 timida ritrosia che si avverte sempre quando parla del privato, confessa: «Sono serena a Nashville e non
 ho mai nostalgia di Los Angeles e Hollywood, ma sono contenta quando devo ritornare per sostenere un
 film nei luoghi dove sono diventata una donna e una madre. Un giorno, come tutti, farò fare alle mie due
 figlie, Sunday Rose di 8 anni e Faith Margaret di 6, il giro degli studios. Ero davvero molto giovane quando
 sono arrivata a Hollywood e tutto mi pareva "cool"».

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  © RIPRODUZIONE RISERVATA
 La carriera
 Nicole Kidman, 49 anni, è nata da genitori australiani a Honolulu, alle Hawaii. Dal 1990 al 2001 è stata
 sposata con Tom Cruise In carriera ha girato oltre 50 film: oltre al premio Oscar per «The Hours», ha
 ottenuto
 la nomination anche
 per «Moulin Rouge!» (2001) e «Rabbit
 Hole» (2010)
 Foto: Con Jude Law
 Kidman insieme
 a Jude Law
 in una scena
 di «Genius»
 di Michael Grandage: l'attrice vive una storia d'amore con lo sconosciuto
 ma presto noto scrittore Thomas Wolfe
 Foto: Da Oscar Kidman nei panni di Virginia Woolf in «The Hours», con cui nel 2003 ha vinto il premio
 Oscar
 Foto: Abbraccio
 Il suo ultimo film è «Lion»
 di Garth Davis: Kidman affronta le problemati-che legate all'adozione
 dei figli. Il film uscirà in Italia
 il 22 dicembre

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 I film delle Feste
 Natale al cinema la risata è servita in arrivo quattro cinepanettoni
 Gloria Satta

 Satta a pag. 24 ome cambierà il cinema italiano grazie alla riforma appena approvata? E' presto per dirlo, la
 legge entrerà in vigore a gennaio e a contare saranno i decreti attuativi. Non resta, per ora, che ancorarsi
 alle certezze. E la più granitica, un autentico dogma, è: a Natale si ride. Succeda quel che succeda, dal
 terremoto al referendum. Cinepanettoni veri e cinepanettoni apocrifi torneranno dunque ad affrontarsi
 proprio durante le feste. Ma mai come quest'anno si sono contate tante commedie made in Italy - quattro,
 per la precisione - pronte a darsi battaglia sotto l'albero. Senza esclusione di colpi. Lillo e Greg, mattatori di
 "Natale a Londra - Dio salvi la regina" contro De Sica e Brignano protagonisti di "Poveri ma ricchi", gli
 inossidabili Aldo Giovanni e Giacomo eroi di "Fuga da Reuma Park" all'attacco della coppia Bisio-Gassman
 in "Non c'è più religione": saranno questi pezzi da novanta a contendersi la torta dei 30 milioni d'incasso
 stimati per i film italiani. Una torta troppo piccola se va divisa in quattro. Senza contare che il 1° gennaio,
 una data di uscita sempre più contesa perché ingrassa il botteghino forse più del Natale, scenderà in
 campo Alessandro Siani con il suo Mister Felicità. E allora si salvi chi può. LA GARA Ma i comici di casa
 nostra si troveranno a combattere non solo tra di loro ma anche con altri sfidanti particolarmente agguerriti.
 Come l'immancabile cartoon Disney: "Oceania", realizzato da Ron Clements e John Musker, quelli della
 "Sirenetta" e di "Aladdin", e dotato di una protagonista femminile, una giovane esploratrice nei mari del
 Sud. Sul fronte dell'animazione, arrivano anche i cuccioli coraggiosi di Paw Patrol e, dalla Francia, "Luise
 en hiver". Ma il pubblico di Natale avrà a disposizione anche una ricca scelta di cinema d'autore,
 spettacolare o popolare e perfino lo spin-off della saga più redditizia della storia del cinema: "Rogue One: A
 Star Wars Story". In tutto, tra dicembre e i primi di gennaio, usciranno una quarantina di film: forse troppi
 per un mercato di appena 3500 sale, abituato a lavorare nove mesi su dodici perché d'estate, da noi, anche
 il cinema va in ferie e non c'è verso di ribaltare la tradizione. Ma vediamo, nel dettaglio, i film pronti ad
 invadere le sale nelle feste. Nel cinepanettone doc firmato Filmauro "Natale a Londra Dio salvi la regina",
 regia di Volfango De Biasi, Lillo e Greg devono vedersela con il furto degli adorati cani Welsh Corgi
 Penbroke di Elisabetta II. Ci sono di mezzo una banda scalcinata e un boss chiamato "Er Duca"
 interpretato da Ninetto Davoli. Fausto Brizzi ha invece messo insieme le superstar Christian De Sica e
 Enrico Brignano per raccontare la storia di una famiglia "burina" diventata milionaria grazie alla lotteria:
 "Poveri ma ricchi" è una commedia che descrive gli effetti "nefasti" ed esilaranti dell'improvviso benessere,
 e magari uno esce dal cinema pensando che è meglio non avere troppi soldi. Di altro tenore "Fuga da
 Reuma Park", il film che festeggia i 25 anni di carriera di Aldo Giovanni e Giacomo: ritroviamo i tre comici,
 messi male in quanto a salute, ospiti di una casa di riposo allestita in un luna park, dove ne succederanno
 di tutti i colori. E' invece una commedia a sfondo sociale, sull'Italia di oggi multietnica e senza figli, "Non c'è
 più religione" di Luca Miniero: il regista ha immaginato, protagonisti Alessandro Gassman e Claudio Bisio,
 un presepe vivente in cui il bue è rimpiazzato da un lama e i Re Magi da tre amici in guerra fra loro. ALTRE
 USCITE A sfidare i mattatori della risata made in Italy saranno Meryl Streep, irresistibile cantante stonata in
 "Florence" di Steven Frears, Eva Green nel film di Tim Burton "Miss Peregrine - la casa dei ragazzi
 speciali", Viggo Mortensen magnifico "Captain Fantastic" (è il film che ha trionfato alla Festa di Roma). A
 dicembre escono anche "E' solo la fine del mondo", la nuova regia premiata a Cannes dell'enfant prodige
 Xavier Dolan, l'israeliano "Appuntamento per la sposa", il poetico "Paterson" di Jim Jarmusch, lo struggente
 Lion con Nicole Kidman. E il 1° gennaio tocca a "GGG", il nuovo film di Steven Spielberg con Mark Rylance
 nei panni di un gigante gentile. Chi ama la commedia Usa, potrà godersi "Mozart, un cane per due" sulle
 peripezie di una coppia di divorziati (Alicia Silverstone e Ryan Kwanten) impegnati a litigarsi l'affidamento
 del quattrozampe. In "Una vita da gatto", invece, l'immenso Kevin Spacey si trova intrappolato nel corpo di

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 un felino: vedere per credere. "In Rogue One: A Star Wars Story", diretto da Gareth Edwards ("Godzilla",
 "Monsters") ha per protagonista Felicity Jones, l'attrice inglese attualmente più lanciata: a capo di un
 improbabile gruppo di eroi, deve sottrarre i piani dell'arma di distruzione di massa chiamata Morte Nera.
 L'ennesima protagonista femminile, ribelle e impavida, come vuole il nuovo trend di Hollywood. Gloria Satta
 Foto: LA COPPIA Christian De Sica ed Enrico Brignano "Poveri ma ricchi" FLORENCE Maryl Streep
 cantante OCEANIA Immancabile cartoon Disney con una protagonista femminile, una giovane esploratrice
 dei mari del Sud GUERRE STELLARI "Rogue One" lo spin-off della saga SFIDA DI COMICI ITALIANI DE
 SICA E BRIGNANO CONTRO LILLO & GREG IL TRIO ALDO, GIOVANNI E GIACOMO ALL'ATTACCO DI
 BISIO E GASSMAN

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Pag. 37 N.258 - 6 novembre 2016         Corriere della Sera - La Lettura

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  Cinema Deborah Lipstadt, ebrea americana, venne querelata da David Irving e lo sconfisse in tribunale.
  Quella storia è diventata un libro e una pellicola . E una lezione di civiltà
  «Ho battuto chi nega la Shoah Ora il film su di me serve a tutti»
  L'avanzata dell'estrema destra «Un verdetto non può cambiare le cose, però la sentenza ha contribuito a
  indebolire chi sostiene che l'Olocausto non sia mai avvenuto» Alla sbarra «Ero contraria all'incarcerazione
  di Irving. La storia non si discute in tribunale. Distruggere la casa di Hitler? Un errore»
  valerio cappelli

  Non è una memoria come un'altra. Ha paragonato Adolf Hitler a Giuseppe Garibaldi, ha sostenuto che le
  camere a gas fossero un'invenzione post-bellica dei vincitori. David Irving è lo storico inglese negazionista
  che nel 1996 portò in tribunale la scrittrice ebrea americana Deborah Lipstadt, citandola per diffamazione.
  Irving (Hutton, 24 marzo 1938) fu condannato a tre anni di carcere. La battaglia legale è diventata un film
  avvincente che, dopo l'anteprima alla Festa del cinema di Roma, Valerio De Paolis distribuirà da giovedì 17
  novembre, mentre due giorni prima uscirà il libro pubblicato da Mondadori. Il titolo è lo stesso: La verità
  negata . I tre protagonisti sono Rachel Weisz (interpreta Deborah Lipstadt), Timothy Spall (Irving) e Tom
  Wilkinson (è l'avvocato Richard Rampton che guidò il collegio difensivo della scrittrice, mentre David Irving
  si difese da solo).
  Signora Lipstadt, la condanna di Irving poteva essere un monito per l'avanzata dell'estrema destra in
  Europa?
  «Un verdetto non può cambiare le cose. Però la sentenza del giudice ha contribuito a indebolire ciò che io
  chiamo il negazionismo dell'Olocausto hardcore , quello duro e crudo, di coloro che dicono che non siano
  mai esistite le camere a gas, e che Hitler non voleva sterminare gli ebrei. Nel mondo occidentale ci sono
  anche persone perbene le quali non mettono in discussione il fatto che l'Olocausto sia avvenuto, ma poi
  dicono: siamo sicuri che fossero sei milioni gli ebrei uccisi? che il diario di Anna Frank ci racconta davvero
  come sono andate le cose? E via dicendo. Io la chiamo la sindrome del "sì ma"».
  Sono i seminatori del dubbio.
  «I negazionisti hardcore sono stati effettivamente decimati dal verdetto del giudice sul mio caso. Il sistema
  legale britannico prevede in questi casi che l'onere della prova spetti all'imputato. Toccò a noi provare che
  l'Olocausto non è un'invenzione. Ma la gente continua a negare fatti ed eventi storici. Michelle Obama
  riferendosi alla Casa Bianca ha detto: viviamo in un luogo costruito dagli schiavi. E le mie due figlie afro-
  americane nello stesso luogo giocano con il loro cane sul prato. Un opinionista conservatore ha replicato
  che in fondo gli schiavi in America non se la passavano così male, mangiavano tre volte al giorno, avevano
  un tetto sotto cui dormire. È una sorta di revisionismo sulla schiavitù».
  Si è mai domandata per quale ragione intellettuali di sinistra come Ralph Dahrendorf chiesero la
  scarcerazione di Irving dopo il processo?
  «Io stessa ero contraria alla sua incarcerazione. Non dev'essere la legislazione a stabilire che la negazione
  dell'Olocausto sia un reato. Sono a favore della libertà di espressione e sono contro il reato di
  negazionismo. Non si può discutere la storia in un'aula di tribunale. Se poi diventa un incitamento alla
  violenza e al razzismo è un'altra cosa. È stato Irving a denunciarmi per diffamazione, io non l'avrei mai
  fatto. Mi sono ritrovata in un processo a dimostrare che le cose che avevo dichiarato su di lui erano vere».
  Lei contestò la scelta del suo collegio difensivo di non far testimoniare i sopravvissuti ai Lager.
  «Ero contraria in una fase iniziale, ma presto, molto prima di quando si vede nel film, ho capito che la linea
  dei miei avvocati era giusta: chiamarli in aula avrebbe legittimato le affermazioni di Irving. I superstiti
  sarebbero stati controinterrogati da lui (che ha scelto di difendersi da solo), li avrebbe confusi, umiliati,
  avrebbe giocato l'emotività: si sarebbe parlato di un trauma che avevano realmente vissuto. Quello che
  abbiamo fatto è prendere le sue dichiarazioni sull'Olocausto, nazisti ed ebrei. E risalire alla fonte. I
  documenti che Irving citava a sostegno delle sue tesi erano falsi, distorti, manipolatori. Lui negava

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