MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
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di Antonio Cosentino In meno di 24 ore, sono due le navi della Marina, salpate rispettivamente da Brindisi e da Taranto, per portare un sostegno concreto alla popolazione libanese. La missione “Emergenza Cedri” nasce per rispondere a un evento che ha scosso tutta la comunità internazionale: l’esplosione che ha devastato Beirut. Gli italiani fanno da sempre della solidarietà un tratto caratteriale predominante ispirandosi, forse in maniera inconsapevole, al motto dannunziano citato dal comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio Paolo Treu, nel discorso tenuto in occasione della partenza di nave San Giusto “Io ho quel che ho donato”. Oltre l’unità anfibia, hanno preso parte alla missione Cedri anche nave Etna e assetti specializzati della Difesa. Una risposta interforze precisa “quale segno della forte e fraterna vicinanza dell’Italia” – come ha detto il ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini dal ponte di volo di nave San Giusto ormeggiata nello sconvolgente scenario del porto di Beirut. Una vicinanza e un impegno rimarcato anche nelle parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in occasione della visita internazionale in Libano. Tra gli aiuti inviati dall’Italia, anche quelli della Fondazione Francesca Rava che celebra i 20 anni dalla fondazione. In un’ampia intervista concessa in esclusiva al nostro giornale, Mariavittoria Rava, presidente della fondazione, ci racconta non solo i dieci anni trascorsi insieme alla Forza armata, ma ripercorre tutte le tappe della Onlus. Prosegue l’impegno della Marina nell’operazione Atalanta, con la fregata Luigi Rizzo che ha assunto il ruolo di flagship della European Union Naval Force Operation, e opera in una zona compresa tra il Mar Rosso meridionale, il Golfo di Aden e parte dell’Oceano Indiano. Intanto, l’equipaggio di nave San Giorgio incassa il BZ – Bravo Zulu – dall’Operation Commander della neo varata operazione navale Irini, che vede come teatro operativo il Me- diterraneo. L’operazione Irini, istituita lo scorso 31 marzo dall’Unione Europea, dovrà assicurare il rispetto delle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sull’embargo di armi da e per la Libia, la formazione della Marina e della Guardia Costiera Libica e inoltre, dovrà contribuire con l’ausilio dei solo mezzi aerei, allo smantellamento del business del traffico di essere umani. Force Commander e flagship dell’operazione Irini, saranno assicurate a rotazione dall’Italia e dalla Grecia. “Eadem mutata resurgo” – rinasco uguale ma diverso – è il motto scelto dagli allievi ufficiali del corso Esperia, protagonisti della campagna d’Istruzione a bordo di nave Vespucci. Una campagna destinata a rimanere nella storia per le modalità con cui si è svolta: navigazione prettamente a vela, ispirata dal vento, a circumnavigare l’Italia portando quel messaggio di speranza e senso di appartenenza nazionale che ha guidato tutti verso un nuovo inizio. Questa particolarissima Campagna d’istruzione verrà ricordata anche per l’entrata trionfale in mar Piccolo, a Taranto, di nave Vespucci, che ha attraversato il canale navigabile a vele spiegate al comando del capitano di vascello Bacchi. L’unico precedente risale al 1965. A di- mostrare questa perizia fu allora l’ammiraglio Straulino, ricordato proprio per le sue eccezionali qualità di velista. Passando ora alle attività concorsuali avviate dalla Marina ad agosto, ci spostiamo nelle acque antistanti l’isolotto di Cerboli, nell’arcipelago toscano, dove nel 2015 la motonave IVY riversò parte del proprio carico costituito da ecoballe. Da allora questa pericolosa bomba ambientale minaccia il locale ecosistema marino ed alla Marina è stato affidato il delicato compito di ricercare, localizzare, identificare e recuperare le ecoballe dal peso di 1,2 tonnellate ciascuna. Uomini specializzati operano con mezzi della Forza armata, con il coordinamento della Protezione Civile e la collaborazione di altri Enti dello Stato perseguendo un unico obiettivo: la tutela del mare e della collettività. I reparti speciali devono continuamente mantenere elevati gli standard di efficacia, per questo l’addestramento è un’attività continua e immancabile. In questo numero vi raccontiamo di un workshop sanitario al quale hanno preso parte gli uomini del G.O.I. – Gruppo Operativo Incursori. Invece, a Napoli, presso il Quartier Generale Marina del Comando Logistico, tutti i reparti di eccellenza della Forza armata, si sono incontrati in una conferenza di orientamento a favore degli allievi della scuola militare Nunziatella. Prosegue il nostro viaggio tra i fari della penisola. Questa volta approdiamo sull’isola di San Paolo, nelle acque della rada di Taranto. Tutto questo e tant’altro ancora, vi aspetta nelle pagine del Notiziario, buona lettura. 1
Il Notiziario della Marina è una testata giornalistica mensile fondata nel 1954 SOMMARIO Registrazione: Tribunale di Roma n.396/1985 settembre 2020 dell’ 8 agosto 1985 Proprietà Ministero della Difesa Editore Ministro della Difesa Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione DIRETTORE RESPONSABILE Antonio COSENTINO REDAZIONE Luciano REGINA, Pasquale PRINZIVALLI, Emanuele SCIGLIUZZO 1 L’editoriale D IREZIONE E R EDAZIONE di Antonio Cosentino Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione Notiziario della Marina - piazza 4 Emergenza Cedri della Marina, 4 - 00196 Roma - tel. 06.3680.5556 di Osvaldo Marchese mail: notiziario.marina@gmail.com segreteria e abbonamenti tel. 06.36806318 12 Operazione Atalanta: nave Rizzo flagship partita iva: 02135411003 N ORME PER LA COLLABORAZIONE 16 EUNAVFOR MED Irini di Alessandro Testa La collaborazione è aperta a tutti, gli elaborati, inediti ed esenti da vincoli editoriali, esprimono le opinioni personali dell’autore, che ne assume la responsabilità. 18 Arremba San Zorzo! La Direzione si riserva il diritto di dare agli articoli il di Alessandro Testa taglio editoriale ritenuto più opportuno. Gli articoli, concordati con il Direttore, dovranno es- sere corredati di foto (formato .tif o .jpg, di dimen- 20 A vele spiegate rientrano i cadetti sioni minime 18 x 13 cm, con risoluzione a 300 dpi) di Giuseppe Lucafò e didascalie esplicative; gli elaborati dovranno essere redatti evitando l’uso di acronimi, che eventualmente 28 Operazione Cerboli pulita vanno esplicitati. L’accoglimento degli articoli o pro- poste di collaborazione non impegnano la Direzione di Giampaolo Trucco alla pubblicazione nè alla retribuzione. 34 Addestramento sanitario per gli incursori del GOI © Tutti i diritti sono riservati.Testi e foto non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione del Direttore. di Gianluca Degani 36 In ricordo dei marinai scomparsi in mare COME ABBONARSI di Stefano Febbraro Le modalità di sottoscrizione sono: - versamento di € 20,00 con bollettino postale 38 160 allievi della scuola militare Nunziatella CCP 001028881603 oppure - bonifico bancario - codice IBAN incontrano i reparti d’eccellenza della Marina IT26G0760103200001028881603 di Fabio Dal Cin intestati a Difesa Servizi s.p.a. con la causale: abbonamento al Notiziario della Marina. 42 Fondazione Rava e Marina Militare, Effettuato il pagamento è necessario inviare copia via mail a: notiziario.marina@gmail.com dieci anni insieme oppure per fax al numero 06.36803396, con i dati di Antonio Cosentino completi (nome, cognome, indirizzo, telefono, co- dice fiscale e mail). 46 Isola di San Paolo, fanale laterale sinistro Stampa: Fotolito Moggio srl, Villa Adriana - Tivoli di Fabio Dal Cin Concessionaria di pubblicità: N&C Media srl tel 03311783010 amministrazione@necmedia.eu chiuso in redazione il 22 settembre 2020 3
L’Italia in prima linea a sostegno del Libano Emergenza Cedri L’arrivo a Beirut della Marina Militare apre la strada all’operazione umanitaria coordinata di Osvaldo Marchese, foto di Andrea Brai dal Comando Operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore Difesa ’enorme silos sventrato, simbolo della tragedia che ha L colpito il cuore economico della città di Beirut, ha fatto da sfondo - la notte dello scorso 22 agosto - all’arrivo in porto di nave San Giusto con a bordo un carico di aiuti umanitari. In 38 anni di presenza militare, la Marina è tornata nel Paese dei Cedri, dando il via ad un’operazione interforze della Difesa a supporto della popolazione libanese. “Emergenza Cedri”: questo il nome della missione che ha visto il suo prologo la sera del 18 agosto, quando dalla banchina Garibaldi dell’Arsenale Navale militare di Brindisi l’unità anfibia della Marina Militare è salpata con a bordo 235 militari di equipaggio tra ufficiali, sottufficiali e marinai. Affidati alle elevate capacità logistiche della nave anfibia San Giusto anche un contingente di 35 militari dell’Esercito Italiano e 39 tra mezzi e materiali, di cui container militari e moduli sanitari per l’allestimento di un ospedale da campo provvisto di sala operatoria, terapia intensiva e radiologia, oltre a mezzi per la rimozione e abbattimento di macerie. Diverse anche le componenti specialistiche della Marina militare assegnate alla missione umanitaria e imbarcate sul San Giusto, a dimostrazione della multidimensionalità e capacità abilitante ad ampio spettro che da sempre contrad- distinguono lo strumento marittimo. Insieme al personale dell’Esercito, infatti, l’Unità navale ha imbarcato un elicottero MH-101 e il personale elicotterista proveniente dal 1° Gruppo Elicotteri di Luni-Sarzana con al seguito una barella di biocontenimento; un team di force protection della Brigata Marina San Marco, con 4 Lince, 2 battelli pneumatici, 2 mezzi navali GIS adibiti al trasporto e allo sbarco di mezzi, oltre ad alcuni automezzi per il supporto logistico; un team di Nave San Giusto ormeggiata nel porto di Beirut (Libano) per la missione “Emergenza Cedri”. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 5
“ L’approccio con cui dobbiamo affrontare la missione Emergenza Cedri deve essere lo stesso che ci ha animati in occasione di altri due importanti interventi in Libano, associando a eccellenti professionalità qualità umane di primissimo ordine, esprimendo le migliori qualità del popolo italiano NAVE SAN GIUSTO ” protezione portuale di palombari del Gruppo Operativo Su- bacquei del Comando Subacqueo ed Incursori (Comsubin) per l’individuazione e l’eventuale bonifica di ordigni esplosivi; infine, un team di idrografi per supporto sia al personale di Secondo le denominazioni standard della NATO bordo che al personale libanese in porto. Pochi giorni dopo l’unità è definita una LPD (Landing Platform Dock), il tragico evento di Beirut, la Difesa aveva immediatamente cioè una nave da trasporto anfibio dotata di un messo a disposizione della Protezione Civile, con il coordi- bacino allagabile, designata per sbarcare truppe di namento del Comando Operativo di Vertice Interforze dello assalto anfibio in operazioni di proiezione di Stato Maggiore Difesa, nave San Giusto, nave Etna e assetti potenza dal mare. Queste elevate capacità di specializzati della Difesa per la missione di supporto umanitario trasporto rendono l'unità anche molto versatile per e medico. operazioni di assistenza umanitaria, La risposta della Marina militare è stata pressoché immediata. protezione civile, intervento in caso di calamità Già il giorno successivo alle esplosioni, gli assetti navali erano naturali nelle quali è stata più volte impiegata. pronti per mollare gli ormeggi. Durante la sua permanenza in In particolare, la nave può essere facilmente Libano, inoltre, il San Giusto ha rappresentato un vero e adattata per compiti del tipo: assistenza sanitaria proprio centro di Comando e Controllo, costituendo di (medico e logistico) in seguito a calamità naturali; fatto un punto di riferimento per il contingente italiano ri- trasporto di veicoli speciali; schierato a terra nelle fasi di raggiungimento della piena au- evacuazione della popolazione civile tonomia logistico-operativa.Versatilità e proiettabilità. Aspetti via mare e via elicotteri. questi rimarcati anche dal comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Paolo Treu, durante la sua visita a bordo, avvenuta prima della partenza del San Giusto. Nel suo intervento, l’ammiraglio ha voluto rievocare la portata del motto dannunziano “io ho quel che ho donato”, nell’esortare i marinai ad offrire generosamente il calore del Nella pagina a destra: il Comandante in Capo della Squadra proprio cuore, l’ingegno della propria mente e le forze delle Navale, ammiraglio di squadra Paolo Treu, saluta l’equipaggio di nave San Giusto in partenza per Beirut. proprie braccia, “perché - ha detto l’ammiraglio - noi non N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 7
“ Il Governo e il popolo italiano sono vicini al Libano in questo difficile momento dopo il grave incidente che ha colpito il Paese NAVE ETNA siamo ciò che teniamo egoisticamente per noi stessi, ma ” siamo ciò che doniamo agli altri”. Al comandante di nave San Giusto, capitano di vascello Aniello Cuciniello, ci sono voluti 4 giorni di navigazione ad un’andatura di circa 12 nodi per Unità rifornitrice di squadra per il trasporto e rifornimen- raggiungere dopo oltre 1000 miglia nautiche la banchina 11 to in mare di combustibili, lubrificanti, munizionamento, del porto di Beirut, dove ad attenderlo - insieme a tutto il viveri, medicinali ed altri materiali di supporto, assicurato suo equipaggio - c’era uno scenario straziante: navi ribaltate, da 5 stazioni di rifornimento (quattro laterali ed una container e auto accartocciati, palazzi distrutti e l’imponente poppiera) e dal ponte di volo capace di operare con struttura, un tempo adibita al centro di stoccaggio del grano, elicotteri medio–pesanti e leggeri. erosa dall’onda d’urto delle esplosioni del 4 agosto. “L’arrivo Dotata di tre officine (elicotteristica, meccanica, di nave San Giusto a Beirut dà il via all'operazione interforze elettro-meccanica), che consentono un’ottima capacità di Emergenza Cedri nell’ambito dell’impegno umanitario nazionale, intervento tecnico a favore di altre unità in mare, ulteriore segno della forte e fraterna vicinanza dell’Italia e sia per riparazioni sullo scafo e apparati motore e sia della Difesa alla popolazione libanese in un momento così quelle sugli equipaggiamenti del sistema di combattimento. difficile per il Paese”. Così il ministro della Difesa, onorevole E’ una unità di supporto sanitario, con un’area ospedaliera Lorenzo Guerini, nell’annunciare al mondo l’intervento attrezzabile fino alla classificazione NATO di livello Role dell’Italia a favore del Libano. La prima componente a toccare 2+, ovvero la possibilità di effettuare: suolo libanese è stata il team di force protection della Brigata visite mediche e terapie ambulatorie e d’emergenza; Marina San Marco con 2 VTLM Lince seguiti dai mezzi del- terapie odontoiatriche d’urgenza; esami radiologici e di l’Esercito. Le operazioni di sbarco sono poi proseguite la laboratorio; interventi chirurgici salvavita e salva arti; mattina successiva, quando l’ospedale da campo del 3° terapia precoce delle ustioni. Reparto di Sanità di Bellinzago Novarese e il personale del Policlinico Celio di Roma si sono aggiunti alle macchine ope- ratrici del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma. Meno di 24 ore dopo anche nave Etna, salpata sempre da Brindisi, ha raggiunto il porto di Beirut con ulteriori aiuti umanitari. In particolare, apparecchiature elettromedicali, tra cui due ecografi donati da General Electric Healthcare, materiale sa- Nella pagina a destra: il ministro della Difesa, nitario come mascherine e camici per il personale, oltre a onorevole Lorenzo Guerini, durante derrate alimentari. Il tutto donato dalla Fondazione Francesca l’intervento a bordo di nave San Giusto ormeggiata nel porto di Beirut. Rava – NPH Italia Onlus. “Il Governo e il popolo italiano N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 9
“ Esprimo il sincero cordoglio del Governo italiano e di tutta la comunità nazionale italiana per un evento che ha scosso anche tutta la comunità internazionale sono vicini al Libano in questo difficile momento dopo il grave incidente che ha colpito il Paese - ha dichiarato Il ministro della Difesa, onorevole Lorenzo Guerini, durante la legame tra Italia e Libano e della fraterna vicinanza al popolo libanese provato da questa grande sofferenza”. “Ho visto una città duramente provata dall’esplosione del 4 agosto – ha di- sono state completamente distrutte e molte delle case nelle ” dove praticamente la quasi totalità delle infrastrutture portuali aree limitrofe sono state sventrate dall’onda d’urto. Ho però sua visita a bordo di nave San Giusto -. L'operazione umanitaria chiarato il brigadier generale Giovanni Di Blasi, comandante anche visto una popolazione orgogliosa, con una grande della Difesa Emergenza Cedri è un ulteriore segno del forte della task force Cedri –. In particolare nell’area del porto, volontà di contrarre la durata di questa fase emergenziale”. “Esprimo il sincero cordoglio del Governo italiano e di tutta la comunità nazionale italiana per un evento che ha scosso anche tutta la comunità internazionale. […] L’italia è stata subito in prima linea e continuerà a essere in prima linea per rispondere a questa fase di emergenza e anche a quella, ancor più complessa, della prima ricostruzione”. Queste sono le parole del presidente del Consiglio dei Ministri, Giu- seppe Conte dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Libanese Michel Aoun durante la sua visita a Beirut dello scorso 8 settembre. La visita è stata l’occasione per portare il saluto del Governo ai militari italiani che operano in libano, a bordo di nave San Giusto. Con la missione umanitaria “Emergenza Cedri” la Marina conferma ancora una volta la sua innata caratteristica expe- ditionary, dimostrando la rapida proiezione di capacità lontano dalla madrepatria, siano esse di Forza armata od interforze, e il ruolo nativo di “base operativa viaggiante” svolto dalle navi militari. La nave anfibia San Giusto, in particolare, ha dato ga- ranzia di essere un’unità estremamente flessibile e di adattarsi con facilità a seconda di quelle che sono le esigenze in teatro operativo: una volta a Beirut sono stati ospitati a bordo oltre 400 militari, assicurando quotidianamente l’approvvigionamento di generi di prima necessità. La nave si è distinta inoltre per la sua elevata capacità di approntamento. Il San Giusto, già al momento della sua partenza, grazie soprattutto alla rapidità d’impiego del suo equipaggio, è stato infatti in grado di ricon- figurarsi garantendo durante tutta la sua attività sicurezza sul mare, dal mare e nelle aree a terra poste in prossimità dell’unità stessa. Uomini e mezzi impiegati per la missione umanitaria “Emergenza Cedri”; in alto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a bordo di nave San Giusto; in basso al centro l’immagine della tragedia che ha colpito il cuore della città di Beirut. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 11
Operazione Atalanta: nave Rizzo flagship Prosegue l’impegno del nostro Paese in ambito europeo ed internazionale per il contrasto del fenomeno della pirateria nel Corno d’Africa l 27 agosto la fregata europea multi Corno d’Africa che continuano a rap- I missione (Fremm) Luigi Rizzo ha as- sunto il ruolo di flagship della Euro- pean Union Naval Force Operation - presentare una minaccia latente per la libertà di navigazione del traffico mer- cantile e in particolare per il trasporto Somalia denominata Atalanta. L’opera- degli aiuti umanitari del World Food Pro- zione Atalanta, decisa dal Consiglio Eu- gramme (WFP) in Somalia e in Yemen. ropeo nel novembre del 2008, a A bordo della fregata, il contrammiraglio carattere marittimo a guida europea, è Riccardo Marchiò ha sostituito al co- nata con l’obiettivo di prevenire e re- mando dell'operazione il contrammi- primere gli atti di pirateria nell’area del raglio Ignacio Villanueva Serrano della N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 13
Marina spagnola. Sotto il suo comando, la Task Force aeronavale assicurerà il pattugliamento nelle aree di interesse e nei corridoi di transito delle unità mercantili e la lotta alla pirateria, in collaborazione con le altre forze ma- rittime presenti nell'area. Nave Luigi Rizzo, al comando del capi- “ Dopo aver attraversato per la prima volta il Canale di Suez, la FREMM della Marina Militare ha assunto il ruolo di tano di fregata Dario Castelli, partecipa per la prima volta a questa missione, in un’area che ha visto negli ultimi mesi l'impegno di nave Carlo Bergamini. Nel corso dell’operazione l’equipaggio di nave Rizzo sarà anche impegnato in flagship della European Union Naval Force Operation – attività di Civilian and Military Cooperation Somalia denominata Atalanta, missione (CiMiC), allo scopo di fornire supporto e beni di prima necessità alle popola- navale dell'Unione Europea che opera in una zona zioni locali rispettando le restrizioni compresa tra il Mar Rosso meridionale, il Golfo di Aden e sanitarie in vigore. Durante il trasferimento verso il canale parte dell'Oceano Indiano di Suez è stato effettuato un riforni- mento in mare con nave Etna, occasione ” per un momento addestrativo sia per gli equipaggi delle due unità, sia per gli allievi marescialli della scuola sottufficiali di Taranto che, a bordo dell'Etna, hanno potuto prendere parte all'attività. Alcune immagini della missione dell’unità: in alto a sinistra un operatore della Brigata Marina San Marco in supporto ad una imbarcazione locale; al centro manovre cinematiche con nave Etna; in alto a destra il momento del passaggio di consegne tra il contrammiraglio Riccardo Mar- chiò (accettante) ed il contrammiraglio Ignacio Villanueva Serrano (cedente). N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 15
Al servizio della pace nel Mediterraneo: i primi sei mesi di verificare che non costituisca un fattore di attrazione (pull da Italia e Grecia: la prima alternanza è prevista il 19 ottobre. Le factor) nei confronti delle imbarcazioni usate per il traffico di operazioni in mare hanno preso il via il 4 maggio: ad oggi, anche migranti. La prima verifica è stata superata il 23 luglio, con la grazie alle immagini satellitari di SATCEN, EUNAVFOR MED EUNAVFOR MED Irini conseguente conferma del mandato fino al 30 novembre. Ad eccezione della Danimarca, che in base ai Trattati non aderisce alla CSDP, tutti gli altri 26 stati-membri forniscono controlla oltre dieci porti e 25 aeroporti. Sono state effettuate 12 visite a bordo (friendly approach) e interrogati oltre 700 mer- cantili (hailing), monitorando 80 voli sospetti da e per la Libia. di Alessandro Testa assetti, personale oppure un finanziamento. In particolare, le Al di là dei pur rilevanti risultati militari, il vero obiettivo navi e gli aerei di Irini sono stati messi a disposizione da Francia, politico dell’Unione europea – di cui Irini è un fondamentale Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Germania e Polonia strumento di politica estera e di sicurezza – è quello di favorire mentre sono 22 i paesi che hanno inviato proprio personale al- le condizioni per un accordo di pace che metta fine agli scontri UNAVFOR MED Irini è la più importante delle Operazioni porto di mercantili sospetti per ispezionarne ed E della politica di Sicurezza e Difesa comune (CSDP) del- l’Unione europea. È stata istituita lo scorso 31 marzo dalla Decisione numero 2020/472 del Consiglio dell’UE, al posto della eventualmente sequestrarne il carico. Compiti secondari sono il monitoraggio del traffico illecito di petrolio (per il quale Irini non ha un l’OHQ e/o al comando tattico imbarcato (FHQ). Il Force Com- mander e la nave ammiraglia (flagship) sono espressi a rotazione armati in Libia, ostacolando le forniture di armi alle due parti in conflitto: il governo internazionalmente riconosciuto di Tripoli e la complessa entità politico-militare della Cirenaica. Per questo EUNAVFOR MED monitora in maniera bilanciata le loro attività precedente Operazione Sophia. La stessa Decisione ha nominato mandato operativo), la formazione della sul campo e ha già inviato 14 Special Report al Panel of Experts for comandante dell’Operazione l’ammiraglio Fabio Agostini, indi- Marina e della Guardia costiera libiche e un Libya dell’ONU, segnalando presunti illeciti commessi da entrambi. cando Roma come sede del quartier generale (OHQ), che si contributo – unicamente tramite mezzi Nave Margottini flagship nell’operazione Come sostiene l’Alto Rappresentante dell’Unione europea per trova presso l’aeroporto militare di Centocelle. aerei – allo smantellamento del business Eunavfor Med Irini, in sostituzione dell’unità la politica estera e di difesa comune, Josep Borrell, «Irini non è Il suo compito principale è quello di assicurare il rispetto delle dei trafficanti di esseri umani. anfibia San Giorgio. la soluzione, ma è parte della soluzione». Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che impongono L’Operazione ha un mandato iniziale di l’embargo sulle armi da e per la Libia fin dal 2011, con la un anno, fino al 31 marzo 2021, ma è possibilità di effettuare abbordaggi in mare e dirottamenti in soggetta a verifiche quadrimestrali per N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 17
Arremba San Zorzo! di Alessandro Testa issione compiuta per nave San Giorgio, prima flagship Durante il proprio servizio nave San Giorgio ha percorso M di EUNAVFOR MED Irini, rientrata alla base navale di Brindisi dopo aver preso servizio il 16 luglio, il giorno stesso in cui il Parlamento ha approvato la partecipazione na- 6.397 miglia, trascorrendo 38 giorni nell’Area di Operazioni, durante i quali ha effettuato un friendly approach e 129 hailing, di cui oltre due terzi relativi al compito principale dell’operazione, zionale all’operazione militare dell’Unione europea. il contrasto al traffico di armi da e per la Libia, ed i rimanenti Il valore e lo spirito di sacrificio del capitano di vascello Rigel nell’ambito del monitoraggio del traffico illegale di petrolio Pollicita e del suo equipaggio sono stati riconosciuti ed elogiati libico. «Questi preziosi risultati – ha ricordato l’ammiraglio compiere il proprio dovere, spesso purtroppo a costo di 7 settembre nave San Giorgio è stata sostituita nel ruolo di dall’ammiraglio Fabio Agostini, comandante dell’Operazione, Agostini, che proprio sul San Giorgio ha effettuato il suo rilevanti sacrifici personali e familiari – ha aggiunto l’Op. Com- flagship dalla fregata antisommergibile Carlo Margottini, nuova che il 2 settembre ha consegnato loro le medaglie commemo- primo imbarco come giovane guardiamarina – hanno mostrato mander – In questo anno così difficile il vostro servizio al- sede del Force Commander, il contrammiraglio Ettore Socci, rative e l’attestato firmato dall’Alto Rappresentante dell’Unione ancora una volta al mondo la dedizione alla causa della pace l’Operazione IRINI è stato reso ancora più impegnativo dalla che fino al 18 ottobre continuerà a coordinare a livello tattico europea per la politica di Sicurezza e Difesa comune, Josep dell’Unione europea, e in particolare il valore e l’impegno pandemia di coronavirus, che vi ha costretto ad un lungo iso- insieme al suo staff (FHQ) gli assetti navali ed aerei a Borrell, del quale ha riportato l’apprezzamento, insieme a degli equipaggi della Marina Militare italiana». lamento precauzionale, iniziato ancor prima di assumere lo disposizione di EUNAVFOR MED, prima di essere rilevato dal quello del chairman del Comitato militare dell’Unione europea, «So per lunga esperienza diretta quanta fatica e quanta abne- status di flagship, e a non poter uscire in franchigia durante le commodoro greco Theodoros Mikropoulos, attuale chief of il generale Claudio Graziano. gazione siano necessarie ogni giorno a bordo per poter soste in porto. Anche per questo, Bravo Zulu!». A partire dal staff dell’Operation Headquarters in Roma. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 19
periodo di difficoltà. Un messaggio che, A vele spiegate di Giuseppe Lucafò a nave scuola Amerigo Vespucci al durante i successivi due mesi di attività, svolta prevalentemente in navigazione, polo italiano di rialzarsi con tenacia di fronte alle difficoltà, proprio come av- venuto nella ricostruzione del Ponte rientrano i cadetti L comando del capitano di vascello Gianfranco Bacchi, aveva mollato gli ormeggi dal porto di Livorno a fine ha suscitato nel personale di bordo e nei frequentatori dell’Accademia na- vale, profondi sentimenti di attacca- San Giorgio, inaugurato ad inizio ago- sto alla presenza di nave Vespucci. Il ca- poluogo ligure è stato solo uno dei giugno con l’obiettivo di formare i gio- mento al Paese, come testimoniato numerosi luoghi della costa nazionale vani allievi ufficiali della Marina, facen- anche dalla nascita del nuovo corso dove gli italiani hanno potuto ammirare Con l’attraversamento a vela del canale navigabile dosi guidare dal vento, portando in giro battezzato “Esperia” dagli stessi allievi la “signora dei mari” veleggiare nel termina l’attività professionale svolta dagli Allievi della prima classe per l’Italia il messaggio di unità nazio- ufficiali. Nel proprio motto recitano corso della Campagna d’istruzione. nale, speranza e rinascita, dopo il lungo “Eadem mutata resurgo”, ovvero “Rina- Momenti indimenticabili grazie anche dell’Accademia navale a bordo di nave Vespucci sco uguale ma diverso, più forte di alla straordinaria vista del tricolore il- prima”, un messaggio forte, dritto a luminato sull’alberatura: gli zampilli marcare quella che è la capacità del po- della sciara di fuoco dello Stromboli N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A
“ Una giornata particolare per il Vespucci ma credo anche per sotto il cielo stellato, il saluto del sole a Taormina accompagnato dalle note del maestro Morricone, l’arrivederci alla città di Siracusa al tramonto e, non dello storico veliero per l’occasione: in precedenza era infatti successo solo una volta nella storia del Vespucci nel maggio del 1965 con l’ammiraglio Strau- nautiche nei mari italiani”, ha aggiunto il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone rivolgendosi ad allievi ed equi- per ultimo, lo storico ingresso a vela lino. paggio del Vespucci poco dopo l’or- Taranto perchè è un qualcosa nel Mar Piccolo di Taranto attraverso il “Di fatto una esperienza entusiasmante meggio a Taranto. Durante i 56 giorni che non avveniva da un certo canale navigabile del Ponte girevole, ed unica nel suo genere quella trascorsa sono solo alcuni di questi. quest’anno dagli allievi dell’Accademia na- Taranto, il capo di Stato Maggiore della Ma- numero di anni, 14 maggio 1965 “Il transito effettuato ha avuto la sugge- vale sul Vespucci, in linea con il motto rina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e il stione di un ingresso tanto atteso dalla della nave scuola, Non chi comincia ma Comandante in Capo della Squadra navale, ” popolazione, affacciata sul canale navigabile quel che persevera, ed affrontata con co- ammiraglio Paolo Treu; a sinistra: l’ammiraglio Treu a bordo di nave Vespucci con il coman- per salutare la nave e gli allievi dell’Acca- stanza e dedizione che hanno consentito dante dell’unità Gianfranco Bacchi; sopra: il Il capo di Stato Maggiore della Marina demia navale”, queste le parole emo- loro di vivere intensamente la prima espe- comandante alla 1^ classe, Giuseppe Lucafò e ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone zionate espresse dal Comandante in rienza di imbarco su una unità della gli allievi ufficiali del corso Esperia, schierati in Capo della Squadra Navale, ammiraglio Marina Militare, navigando prevalentemente occasione del discorso del CSMM al termine di squadra Paolo Treu, salito a bordo a vela per percorrere circa 3.500 miglia della Campagna d’istruzione. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 23
“ La Campagna 2020 del Vespucci è dedicata a tutti gli italiani che hanno vissuto momenti particolarmente difficili negli ultimi mesi, cogliendo ogni possibile opportunità di passaggio ravvicinato del veliero lungo le coste, per salutare con il nostro Tricolore la popolazione locale ” passati sul Vespucci gli allievi sono stati infatti messi duramente alla prova per imparare a conoscere e superare i pro- pri limiti, gestire gli elementi naturali ed incrementare il proprio bagaglio professionale, facendo sì che in essi si infondesse quello spirito di equipaggio oltre ai valori di fedeltà, disciplina e senso del dovere che, ieri come oggi, hanno contraddistinto ogni marinaio NAVE VESPUCCI nell’assolvimento dei compiti della forza armata. “Porterò per sempre con me una Nave Scuola Amerigo Vespucci, l'unità più anziana in servizio nella Marina Mili- delle esperienze più belle che potessi tare interamente costruita e allestita presso il Regio Cantiere Navale di Ca- vivere e che sicuramente mi accompa- stellamare di Stabia. Impostato lo scafo il 12 maggio 1930, è stata varata il 22 gneranno nel corso della mia futura febbraio 1931; madrina del varo è stata la signora Elena Cerio. Consegnata alla carriera. Salire inoltre sui pennoni e veder Regia Marina il 26 maggio 1931, entrò in servizio come nave Scuola il successi- sventolare su in cima la bandiera del mio vo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo, di tre anni più an- corso durante l’arrivo a Taranto di fronte ziana, costituendo con essa la "Divisione Navi Scuola" al comando dell'ammi- a migliaia di persone è stata un’emozione raglio Cavagnari. Al rientro dalla prima Campagna di istruzione, il 15 ottobre unica, difficile da descrivere e da trasmettere 1931 ricevette a Genova la Bandiera di Combattimento, e che auguro a tutti i giovani come me di offerta dal locale Gruppo UNUCI. Il motto della nave è "Non chi comincia ma poter ripetere in futuro”, queste le parole quel che persevera", assegnato nel 1978; originariamente il motto era "Per la dell’allievo prima classe Marco Mada- Patria e per il Re", già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito ghiele prima di sbarcare dal Vespucci una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con "Saldi nella furia dei per proseguire il percorso formativo venti e degli eventi", infine con quello attuale. Dal punto di vista tecnico-co- professionale offerto dall’Accademia struttivo l'Amerigo Vespucci è una nave a vela con motore; dal punto di vista navale di Livorno e vivere nuove espe- dell'attrezzatura velica è "armata a nave", quindi con tre alberi verticali, trin- rienze presso i reparti della Marina chetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bom- Militare. presso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L'unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana. Suggestive immagini della nave scuola Vespucci che ha omaggiato le coste italiane mostrando il tricolore con passaggi ravvicinati. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 25
“ Durante i 56 giorni passati sul Vespucci gli allievi sono stati infatti messi duramente alla prova per imparare a conoscere e superare i propri limiti, gestire gli elementi naturali ed incrementare il proprio bagaglio professionale, facendo sì che in essi si infondesse quello spirito di equipaggio oltre ai valori di fedeltà, disciplina e senso del dovere che, ieri come oggi, hanno contraddistinto ogni marinaio nell’assolvimento dei compiti della Forza armata ”
Operazione Cerboli pulita di Giampolo Trucco, foto di Massimo Stotani l 23 luglio 2015 la motonave IVY, in ecc.. Negli anni sono stati recuperati 16 secondario ancora presenti su quei fon- I navigazione dal porto di Piombino con destinazione Varna (Bulgaria), ri- versava in mare parte del proprio carico di questi ammassi di rifiuti, rinvenuti lungo la costa o all’interno delle reti a strascico dei pescherecci locali. Per ten- dali. Il 22 luglio 2020 il Governo deliberava, per la prima volta, lo stato di emergenza al traverso dell’isolotto di Cerboli (ar- tare di risolvere il problema, lo scorso per tale criticità ambientale, nominando cipelago toscano). Di fronte al golfo di anno è stato nominato dal ministro il Capo del Dipartimento della Protezione Follonica vennero perse, verosimil- dell’Ambiente un Commissario Straor- Civile, dottor Angelo Borrelli, coordi- mente, 56 ecoballe di combustibile so- dinario che diede mandato ai sommoz- natore degli interventi di recupero delle lido secondario, dal peso di 1,2 zatori della Capitaneria di Porto di ecoballe ancora presenti sui fondali del- tonnellate ciascuna, ottenute dalla com- effettuare una ricerca nell’area interes- ponente secca di rifiuti non pericolosi, sata per identificare gli eventuali agglo- Il cacciamine Rimini durante le fasi di ricerca come plastica, carta, fibre tessili, legno, merati di combustibile solido delle ecoballe sui fondali del golfo di Follonica. La task force della Marina si è immediatamente attivata per condurre l’operazione “Cerboli pulita”, attraverso gli assetti operativi del Comando in Capo della Squadra navale e del Comando Subacquei e Incorsori N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 29
l’arcipelago toscano. Questa novità nel panorama delle attività emergenziali se- guite dalla Protezione Civile ha, di fatto, sbloccato l’impasse venutasi a creare, favorendo la celere soluzione di questa ” alla Marina militare è stata affidata la missione di delicata situazione. Infatti, soltanto due giorni dopo, con l’ordinanza n. 685 del ricercare, localizzare, identifi- 24 luglio 2020 il dottor Borrelli ha indi- care e recuperare le ecoballe viduato quali soggetti attuatori di tale attività la Regione Toscana, l’Autorità di di combustibile solido secon- sistema portuale del Mar Tirreno Set- dario disperse in mare nelle tentrionale e la Marina militare a cui è stata affidata la missione di “ricercare, acque ancora presenti sui localizzare, identificare e recuperare le fondali prospicienti Follonica e ecoballe di combustibile solido secon- dario disperse in mare nelle acque Piombino ancora presenti sui fondali prospicienti “ Follonica e Piombino”. La task force della Marina si è immedia- tamente attivata per condurre l’opera- zione “Cerboli pulita”, attraverso gli as- setti operativi del Comando in Capo fornendo agli operatori del GOS i punti della Squadra navale (nave Rimini e nave precisi delle ecoballe che giacevano ad Caprera) e del Comando Subacquei e una profondità compresa tra i 40 e 60 Incursori (nave Cabrini ed una squadra metri. Per mezzo del sonar imbarcato, del Gruppo Operativo Subacquei, GOS) del AUV Remus 100 (Autonomous Un- che, dal 3 agosto 2020, sono stati dislocati derwater Vehicles) ed dei ROV Pluto nel porto di Piombino per mettersi a Gigas e Pluto Plus (Remotely Operated disposizione del Centro Operativo Avan- Vehicles) l’Unità navale di Maricodrag è zato (COA) del Dipartimento della Pro- riuscita a mappare dettagliatamente un tezione Civile. Nell’ambito del COA, area di 21 Kmq, 3 volte superiore a costituitosi per coordinare l’insieme quelle delle micro aree indicate dalla delle attività di recupero, hanno colla- Guardia Costiera e dal Commissario borato, inoltre, il Ministero dell’Ambiente, Straordinario, per un complessivo di 51 l’Istituto Superiore per la ricerca am- contatti investigati di cui 33 sono risultati bientale e l’Agenzia regionale per la essere delle rocce emergenti dal fondale, protezione ambientale della Toscana col 5 altri manufatti e 13 le ecoballe che compito di garantire il controllo e il erano presenti ancora nell’area. monitoraggio ambientale durante tutte Gli uomini de Comando Subacquei ed le fasi delle attività. Incursori, intervenuti con un team di 14 Lo scenario operativo nel quale ha do- palombari ed uno staff sanitario, sono vuto operare la Forza armata, ha visto stati coadiuvati da nave Tedeschi del un periodo inziale di condizioni meteo Gruppo Navale Speciale che, per l’oc- marine non permissive ed una costante casione, ha imbarcato una camera di intensa corrente marina che hanno reso decompressione per consentire lo svol- molto impegnative le operazioni subac- gimento delle immersioni con la tecnica quee condotte dai veicoli filoguidati del di decompressione col salto. Grazie a Comando delle Forze di Contromisure questi assetti, supportati da un Side Scan Mine, sia dai palombari del Comando Sonar e dai ROV Perseo e Sirio in dota- Subacquei ed Incursori. Grazie all’im- zione al Reparto Pronto Impiego, il GOS piego delle grandi capacità di scoperta ha condotto 51 immersioni in coppia in subacquea del cacciamine Rimini è stato una complessa situazione operativa, dove possibile discriminare i diversi contatti la scarsa visibilità subacquea e le forti presenti sul fondo del golfo di Follonica, correnti non hanno impedito di recu- Un'immagine scattata da nave Caprera, du- La squadra del Gruppo Operativo Subacquei rante la fase finale del recupero di una eco- di Comsubin durante la conduzione balla, inserita dai palombari di Comsubin in di una delle tante immersioni svolte una rete per contenerne la dispersione di per imbragare e recuperare inquinanti in ambiente. le ecoballe. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 31
perare 12 ecoballe dalle acque dell’arci- pelago toscano. Dopo 92 ore d’immer- sione, ciascun assemblato di combustibile solido secondario è stato inserito in una rete a maglia fine allo scopo di evitare alcun versamento di materiali inquinanti nell’ambiente circostante. Le operazioni di forza per il sollevamento dal fondo, il confezionamento di ciascuna ecoballa e la custodia delle stesse fino alla consegna alla ditta individuata dalla Regione Toscana per il relativo smalti- mento, è stato effettuato da nave Caprera, un’unità della Squadra navale di enorme versatilità di impiego che, grazie alle ca- pacità di trasporto ed alla agile mano- vrabilità, ha supportato brillantemente i palombari della Marina. Al fine di raggiungere il miglior risultato possibile, il Comitato d’Indirizzo, costi- tuitosi in seno al dipartimento della Protezione Civile per tale attività, ha deciso di avviare un’attività di rilievo batimetrico utile all’orografia della zona circostante l’isola di Cerboli, area in cui potrebbero essere rinvenute ulteriori ecoballe. A seguire riprenderanno le operazioni della Marina militare, quando verrà re- cuperata l’ultima agglomerato di com- bustibile secondario individuato nell’area investigata che, a causa del suo particolare infangamento, necessiterà il supporto di nave Anteo e di una Unità Cacciamine per essere rimosso dal fondo. L’Anteo, in particolare, consentirà di condurre immersioni lavorative in alto fondale attraverso le diverse apparec- chiature subacquee imbarcate, come l’impianto integrato per immersioni pro- fonde. La grande sinergia e professionalità degli assetti della Forza armata hanno così permesso di cooperare efficacemente con i diversi Enti dello Stato in favore del Dipartimento della Protezione Civile, apportando un grande contributo alla collettività teso a ripristinare gli equilibri ambientali dei fondali del golfo di Follo- nica. Dall’alto a sinistra in senso orario, il momento dello sbarco delle ecoballe da nave Caprera alla ditta incaricata per il loro smaltimento; un palombaro del GOS al termine di un'immer- sione durante la risalita dal fondo; fase finale del recupero di una ecoballa condotto da nave Caprera; un palombaro durante la fase di vestizione pre immersione; il confeziona- mento di una ecoballa una volta imbarcata su nave Caprera ripresa da un drone nell'ultima immagine. 33
le più recenti missioni militari interna- dedicata alle simulazioni di mass ca- zionali come Iraq e Afghanistan. sualty, il dott. Andreotti, medico ane- Sono state svolte lezioni teoriche e stesista rianimatore del Centro di For- pratiche sulle più innovative procedure mazione Avanzata e Simulazione Medica di intervento, volte a controllare e ge- della Facoltà di Medicina e Chirurgia stire nel tempo una o più ferite carat- di Modena, il quale ha istruito i discenti terizzate da sanguinamento massivo, con l’ausilio di un simulatore di ultima gestire le vie aeree, valutare, riconoscere generazione fornito dall’azienda Accu- e trattare un pneumotorace aperto rate, in grado di riprodurre emergenze ed iperteso, reperire accessi venosi mediche estreme. periferici e intraossei, valutare i segni La presenza di medici specialisti civili di trauma cranico, gestire l’ipotermia provenienti da diverse realtà, ha favorito ed eventuali ustioni. il confronto e l’approfondimento sulle Al termine di queste intense giornate differenti procedure utilizzate in ambito di formazione, il personale ha dovuto militare rispetto al mondo civile con- affrontare due diverse simulazioni di sentendo un arricchimento reciproco intervento in una condizione definita nel complesso settore della medicina come mass casualty. d’urgenza in combattimento. Gli operatori Incursori hanno messo alla prova le loro capacità di intervento su più feriti politraumatizzati, dimo- strando capacità di gestione dei me- desimi fino alla realizzazione dello sgombero sanitario tramite medevac (medical evacuation). Durante il corso, oltre alla presenza militare, vi è stata una cospicua parte- cipazione anche di personale medico e infermieristico proveniente dal mondo civile, con esperienza nel campo della medicina d’urgenza. Tra questi vi erano il dott. Brambati e il dott. Colturi, della società Medicina Tattica Italia e il dott. Notari, infermiere operante nel 118 ed emergenza terri- Alcune delle immagini dell’attività svolte toriale della Regione Liguria. durante il workshop sanitario a favore degli Ha partecipato, inoltre, nella giornata operatori del Gruppo Operativo Incursori. ambito si colloca il workshop svolto Addestramento sanitario per gli presso Comsubin. Tali attività si compongono sia di eventi pratici che di attività teoriche nel incursori del G.O.I. campo del Tactical Combat Casuality Care (TCCC), in aderenza allo standard di operatività della medicina tattica militare approvato dall’American Col- lege of Surgeons Committee on Trauma (ASC-COT) e dalla National Association of Emergency Medical Technicians (NA- EMT). Concluso il workshop di Gianluca Degani, soccorso alle vittime in combatti- L’importanza del soccorso, delle pro- foto di Gianluigi Angiulli mento. Gli incursori della Marina ope- cedure di recupero dell’incidentato e sanitario che ha avuto rano in scenari internazionali del trattamento dello stesso hanno l’obiettivo di addestrare gli caratterizzati da un’elevata minaccia reso questo corso, condotto dal tenente terroristica, nei quali non sempre è di vascello (San/Par) Gianluca Degani, operatori del Gruppo possibile assicurare assistenza sanitaria medico del Gruppo Operativo Incur- Operativo Incursori resso il Raggruppamento Subac- all’utilizzo di tecniche e procedure di soccorso P quei ed Incursori “Teseo Tesei” della Marina Militare si è svolto un workshop sanitario con l’obiettivo diretta da parte di personale medico o infermieristico. Il G.O.I. ha da sempre incrementato il livello addestrativo individuale dei sori, e da un operatore incursore con alle spalle una lunga formazione come combat medic, una valida opportunità di miglioramento delle capacità di in- principale di addestrare gli operatori propri operatori con attività specifiche tervento del personale addetto. alle vittime in del Gruppo Operativo Incursori al- condotte sia in Italia che all’estero per Il TCCC e le sue casistiche sono frutto combattimento l’utilizzo di tecniche e procedure di affinare tecniche di soccorso e in tale di osservazioni reali acquisite durante N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 35
In ricordo dei Marinai scomparsi in mare di Stefano Febbraro ercoledì 9 settembre, è stata ce- M lebrata a Brindisi la “Giornata della Memoria dei marinai scomparsi in mare”. Davanti al monu- mento nazionale è stata accesa la fiamma dell’ara votiva ed è stata deposta una co- rona, all’interno del sacrario, per com- memorare e celebrare “tutti i marinai, non soltanto quelli deceduti in mare, ma tutti i marinai civili e militari che ogni giorno svol- gono questa importante attività faticosa, stressante e impegnativa, spinta da un grande amore per il mare. Oggi ci rivolgiamo a loro per celebrare quelli che non sono più con noi, senza distinzione di grado, di status, di gesta fatte, di epoche vissute.Tutti coloro che con il loro esempio hanno costituito i no- stri punti cardine e che oggi trovano degna sepoltura nei nostri mari”. Così il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha voluto ri- cordare i marinai caduti in mare. La commemorazione, giunta al 77° anni- versario, si svolge ogni anno il 9 settembre a Brindisi, in una data che ha un significato storico, affettivo e simbolico, legato al- l’affondamento della Corazzata Roma, dei Cacciatorpediniere Vivaldi e Da Noli e agli oltre 1700 marinai deceduti in quei tragici eventi bellici. Alla cerimonia presente il sottosegretario di Stato alla Difesa con delega per la Marina, onorevole Giulio Calvisi, che nel suo discorso ha ricordato “tutti i marinai militari e civili scomparsi in mare, nel corso di azioni belliche, di azioni umanitarie, ma anche quelli scomparsi nell’assolvimento del loro dovere quotidiano. Rivolgo un pensiero di sentita vicinanza a tutti i loro familiari ed ai colleghi in servizio ed in congedo.” Brindisi, 9 settembre 2020. Il suggestivo momento dell’accensione dell’ara votiva. A fianco, il sottosegretario di Stato alla Difesa, on. Giulio Calvisi, e il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone passano in rassegna lo schieramento. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 37
ei giorni 2 e 3 settembre 2020, N presso la storica Sala Carac- ciolo del Quartier Generale Marina (Q.G.M.) del Comando Logi- stico di Napoli, 160 allievi appartenenti al 231° e 232° corso della scuola mili- tare “Nunziatella”, hanno partecipato a conferenze di orientamento tenute da personale specialistico della Marina Mi- litare. A curare l’evento, illustrare la scaletta degli interventi e presentare il personale conferenziere, è stato lo staff del Q.G.M. Napoli. La scuola Militare Nunziatella, fondata a Napoli – sulla collina di Pizzofalcone – nel 1787, per iniziativa del re Ferdi- nando IV di Borbone, svolge attività di addestramento finalizzata al consegui- mento da parte di tutti gli allievi di una formazione militare di base indipen- dentemente dalle scelte future. Proprio in ottica “scelte future”, al giovane udi- torio sono stati presentati tre Reparti d’eccellenza – operanti presso il Co- mando Logistico – della Marina Militare: il nucleo Sminamento Difesa Anti-mezzi Insidiosi (S.D.A.I.) del Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.), la Direzione Fari e Segnalamenti Marittimi e la Brigata Ma- rina San Marco. In particolare, attraverso le testimo- nianze del personale specialistico con- ferenziere, sono stati approfonditi ar- gomenti riguardanti: le operazioni su- bacquee, attraverso la conoscenza della storia e dei compiti del Gruppo Ope- rativo Subacquei (GOS), eccellenza ita- liana nell’ambito delle immersioni mili- tari, degli assetti grazie ai quali la Marina Militare può condurre un’operazione 160 allievi della scuola militare Nunziatella incontrano i reparti d’eccellenza della Marina di Fabio Dal Cin N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 39
Nella pagina precedente: allievi della scuola militare Nunziatella; sopra Quartier Generale Marina, Napoli. alle navi nelle operazioni di interdizione marittima e antipirateria, e di difesa delle installazioni nazionali, compiti af- fidati alla Brigata Marina San Marco, Reparto dotato di alta flessibilità, altis- sima prontezza operativa, pienamente integrato in ambito multinazionale e proiettabile in quei teatri operativi dove è possibile impiegare un’unità na- vale. La scuola militare Nunziatella di Napoli, il Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare, la Direzione Fari e Se- gnalamenti del Comando Logistico e la Brigata Marina San Marco, rappre- sentano, con la loro storia e le loro tradizioni, delle eccellenze italiane di cui andare fieri: questo è stato il mes- saggio più importante “inviato” ai giovani allievi al termine dei due giorni dedicati alle conferenze. subacquea, ovvero operatori subacquei, la sicurezza della navigazione, in virtù A tutti loro, infine, l’augurio da parte apparecchiature presso-resistenti, sistemi del ruolo assegnato alla Marina Militare del Quartier Generale Marina di Napoli, robotici filoguidati e autonomi, delle di assicurare – ex lege – dal 1911 l’es- di un futuro ricco di soddisfazioni al tecnologie grazie alle quali oggi è pos- senziale servizio pubblico dei Fari e servizio del Paese. sibile raggiugere la quota operativa dei dei Segnalamenti, compito svolto at- 300 metri per l’immersione umana ed traverso la Direzione Fari e Segnalamenti i 1.500 metri per quella effettuata con del Comando Logistico, la quale, uni- i veicoli filoguidati, delle missioni asse- tamente ai 6 Comandi zona Fari, è re- (*) Inutilizzazione: termine che indica tutte le gnate di soccorso ai sommergibili, di attività necessarie a rendere permanente- sponsabile dell’efficienza di circa 860 mente inoffensivo un ordigno esplosivo. In re- inutilizzazione(*) degli ordigni esplosivi, segnalamenti marittimi, di cui 147 fari, lazione alla situazione operativa in atto ed al di svolgimento di lavori subacquei e di distribuiti lungo i quasi 8.000 km di grado di pericolosità dell’ordigno si procede concorso in operazioni a favore della coste italiane, isole comprese; le pro- con procedure tese alla sua distruzione, neu- collettività in caso di pubbliche calamità; iezioni di forza dal mare, di supporto tralizzazione o disattivazione. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A
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