MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa

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MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
M ARINA
  N O T I Z I A R I O d el l a

          A N N O LXV I - S E T T E M B R E 2 0 2 0 - € 2 , 00
MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
di Antonio Cosentino

In meno di 24 ore, sono due le navi della Marina, salpate rispettivamente da Brindisi e da
Taranto, per portare un sostegno concreto alla popolazione libanese. La missione “Emergenza
Cedri” nasce per rispondere a un evento che ha scosso tutta la comunità internazionale:
l’esplosione che ha devastato Beirut. Gli italiani fanno da sempre della solidarietà un tratto
caratteriale predominante ispirandosi, forse in maniera inconsapevole, al motto dannunziano
citato dal comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio Paolo Treu, nel discorso
tenuto in occasione della partenza di nave San Giusto “Io ho quel che ho donato”. Oltre
l’unità anfibia, hanno preso parte alla missione Cedri anche nave Etna e assetti specializzati
della Difesa. Una risposta interforze precisa “quale segno della forte e fraterna vicinanza
dell’Italia” – come ha detto il ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini dal ponte di volo di
nave San Giusto ormeggiata nello sconvolgente scenario del porto di Beirut. Una vicinanza
e un impegno rimarcato anche nelle parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte,
in occasione della visita internazionale in Libano. Tra gli aiuti inviati dall’Italia, anche quelli
della Fondazione Francesca Rava che celebra i 20 anni dalla fondazione. In un’ampia
intervista concessa in esclusiva al nostro giornale, Mariavittoria Rava, presidente della
fondazione, ci racconta non solo i dieci anni trascorsi insieme alla Forza armata, ma
ripercorre tutte le tappe della Onlus.
Prosegue l’impegno della Marina nell’operazione Atalanta, con la fregata Luigi Rizzo che ha
assunto il ruolo di flagship della European Union Naval Force Operation, e opera in una zona
compresa tra il Mar Rosso meridionale, il Golfo di Aden e parte dell’Oceano Indiano.
Intanto, l’equipaggio di nave San Giorgio incassa il BZ – Bravo Zulu – dall’Operation
Commander della neo varata operazione navale Irini, che vede come teatro operativo il Me-
diterraneo. L’operazione Irini, istituita lo scorso 31 marzo dall’Unione Europea, dovrà
assicurare il rispetto delle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sull’embargo di
armi da e per la Libia, la formazione della Marina e della Guardia Costiera Libica e inoltre,
dovrà contribuire con l’ausilio dei solo mezzi aerei, allo smantellamento del business del
traffico di essere umani. Force Commander e flagship dell’operazione Irini, saranno assicurate
a rotazione dall’Italia e dalla Grecia.
“Eadem mutata resurgo” – rinasco uguale ma diverso – è il motto scelto dagli allievi ufficiali
del corso Esperia, protagonisti della campagna d’Istruzione a bordo di nave Vespucci. Una
campagna destinata a rimanere nella storia per le modalità con cui si è svolta: navigazione
prettamente a vela, ispirata dal vento, a circumnavigare l’Italia portando quel messaggio di
speranza e senso di appartenenza nazionale che ha guidato tutti verso un nuovo inizio.
Questa particolarissima Campagna d’istruzione verrà ricordata anche per l’entrata trionfale
in mar Piccolo, a Taranto, di nave Vespucci, che ha attraversato il canale navigabile a vele
spiegate al comando del capitano di vascello Bacchi. L’unico precedente risale al 1965. A di-
mostrare questa perizia fu allora l’ammiraglio Straulino, ricordato proprio per le sue
eccezionali qualità di velista.
Passando ora alle attività concorsuali avviate dalla Marina ad agosto, ci spostiamo nelle
acque antistanti l’isolotto di Cerboli, nell’arcipelago toscano, dove nel 2015 la motonave
IVY riversò parte del proprio carico costituito da ecoballe. Da allora questa pericolosa
bomba ambientale minaccia il locale ecosistema marino ed alla Marina è stato affidato il
delicato compito di ricercare, localizzare, identificare e recuperare le ecoballe dal peso di
1,2 tonnellate ciascuna. Uomini specializzati operano con mezzi della Forza armata, con il
coordinamento della Protezione Civile e la collaborazione di altri Enti dello Stato
perseguendo un unico obiettivo: la tutela del mare e della collettività.
I reparti speciali devono continuamente mantenere elevati gli standard di efficacia, per
questo l’addestramento è un’attività continua e immancabile. In questo numero vi
raccontiamo di un workshop sanitario al quale hanno preso parte gli uomini del G.O.I. –
Gruppo Operativo Incursori. Invece, a Napoli, presso il Quartier Generale Marina del
Comando Logistico, tutti i reparti di eccellenza della Forza armata, si sono incontrati in una
conferenza di orientamento a favore degli allievi della scuola militare Nunziatella.
Prosegue il nostro viaggio tra i fari della penisola. Questa volta approdiamo sull’isola di San
Paolo, nelle acque della rada di Taranto.

Tutto questo e tant’altro ancora, vi aspetta nelle pagine del Notiziario, buona lettura.

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MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
Il Notiziario della Marina è una testata
giornalistica mensile fondata nel 1954                                                    SOMMARIO
Registrazione: Tribunale di Roma n.396/1985                                               settembre 2020
dell’ 8 agosto 1985

Proprietà Ministero della Difesa
Editore Ministro della Difesa
Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e
Comunicazione

DIRETTORE RESPONSABILE
Antonio COSENTINO

REDAZIONE
Luciano REGINA, Pasquale PRINZIVALLI,
Emanuele SCIGLIUZZO
                                                              1    L’editoriale
             D IREZIONE E R EDAZIONE                               di Antonio Cosentino
Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e
Comunicazione Notiziario della Marina - piazza                4    Emergenza Cedri
della Marina, 4 - 00196 Roma - tel. 06.3680.5556
                                                                   di Osvaldo Marchese
mail: notiziario.marina@gmail.com
segreteria e abbonamenti tel. 06.36806318                     12   Operazione Atalanta: nave Rizzo flagship
partita iva: 02135411003

       N ORME    PER LA COLLABORAZIONE
                                                              16   EUNAVFOR MED Irini
                                                                   di Alessandro Testa
La collaborazione è aperta a tutti, gli elaborati, inediti
ed esenti da vincoli editoriali, esprimono le opinioni
personali dell’autore, che ne assume la responsabilità.       18   Arremba San Zorzo!
La Direzione si riserva il diritto di dare agli articoli il        di Alessandro Testa
taglio editoriale ritenuto più opportuno.
Gli articoli, concordati con il Direttore, dovranno es-
sere corredati di foto (formato .tif o .jpg, di dimen-        20   A vele spiegate rientrano i cadetti
sioni minime 18 x 13 cm, con risoluzione a 300 dpi)                di Giuseppe Lucafò
e didascalie esplicative; gli elaborati dovranno essere
redatti evitando l’uso di acronimi, che eventualmente         28   Operazione Cerboli pulita
vanno esplicitati. L’accoglimento degli articoli o pro-
poste di collaborazione non impegnano la Direzione                 di Giampaolo Trucco
alla pubblicazione nè alla retribuzione.
                                                              34   Addestramento sanitario per gli incursori del GOI
© Tutti i diritti sono riservati.Testi e foto non possono
essere riprodotti senza l’autorizzazione del Direttore.            di Gianluca Degani

                                                              36   In ricordo dei marinai scomparsi in mare
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                                                              46   Isola di San Paolo, fanale laterale sinistro
Stampa: Fotolito Moggio srl,
Villa Adriana - Tivoli                                             di Fabio Dal Cin

Concessionaria di pubblicità:
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amministrazione@necmedia.eu

chiuso in redazione il
22 settembre 2020

                                                                                                                    3
MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
L’Italia in prima linea a sostegno del Libano

    Emergenza Cedri                                      L’arrivo a Beirut della Marina Militare apre
                                                     la strada all’operazione umanitaria coordinata
    di Osvaldo Marchese, foto di Andrea Brai            dal Comando Operativo di Vertice Interforze
                                                                         dello Stato Maggiore Difesa

                                                          ’enorme silos sventrato, simbolo della tragedia che ha

                                                    L     colpito il cuore economico della città di Beirut, ha fatto
                                                          da sfondo - la notte dello scorso 22 agosto - all’arrivo
                                                    in porto di nave San Giusto con a bordo un carico di aiuti
                                                    umanitari. In 38 anni di presenza militare, la Marina è tornata
                                                    nel Paese dei Cedri, dando il via ad un’operazione interforze
                                                    della Difesa a supporto della popolazione libanese.
                                                    “Emergenza Cedri”: questo il nome della missione che ha
                                                    visto il suo prologo la sera del 18 agosto, quando dalla
                                                    banchina Garibaldi dell’Arsenale Navale militare di Brindisi
                                                    l’unità anfibia della Marina Militare è salpata con a bordo 235
                                                    militari di equipaggio tra ufficiali, sottufficiali e marinai.
                                                    Affidati alle elevate capacità logistiche della nave anfibia San
                                                    Giusto anche un contingente di 35 militari dell’Esercito
                                                    Italiano e 39 tra mezzi e materiali, di cui container militari e
                                                    moduli sanitari per l’allestimento di un ospedale da campo
                                                    provvisto di sala operatoria, terapia intensiva e radiologia,
                                                    oltre a mezzi per la rimozione e abbattimento di macerie.
                                                    Diverse anche le componenti specialistiche della Marina
                                                    militare assegnate alla missione umanitaria e imbarcate sul
                                                    San Giusto, a dimostrazione della multidimensionalità e
                                                    capacità abilitante ad ampio spettro che da sempre contrad-
                                                    distinguono lo strumento marittimo. Insieme al personale
                                                    dell’Esercito, infatti, l’Unità navale ha imbarcato un elicottero
                                                    MH-101 e il personale elicotterista proveniente dal 1°
                                                    Gruppo Elicotteri di Luni-Sarzana con al seguito una barella
                                                    di biocontenimento; un team di force protection della Brigata
                                                    Marina San Marco, con 4 Lince, 2 battelli pneumatici, 2 mezzi
                                                    navali GIS adibiti al trasporto e allo sbarco di mezzi, oltre ad
                                                    alcuni automezzi per il supporto logistico; un team di
                                                                                  Nave San Giusto ormeggiata nel porto di
                                                                       Beirut (Libano) per la missione “Emergenza Cedri”.

N OT I Z I A R I O    D E L L A     M A R I N A
                                                                                                                   5
MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
“ L’approccio con cui dobbiamo affrontare la
                                                                      missione Emergenza Cedri deve essere lo
                                                                     stesso che ci ha animati in occasione di altri
                                                                    due importanti interventi in Libano, associando
                                                                     a eccellenti professionalità qualità umane di
                                                                       primissimo ordine, esprimendo le migliori
                                                                               qualità del popolo italiano

                       NAVE SAN GIUSTO
                                                                                                                         ”
                                                                    protezione portuale di palombari del Gruppo Operativo Su-
                                                                    bacquei del Comando Subacqueo ed Incursori (Comsubin)
                                                                    per l’individuazione e l’eventuale bonifica di ordigni esplosivi;
                                                                    infine, un team di idrografi per supporto sia al personale di
      Secondo le denominazioni standard della NATO                  bordo che al personale libanese in porto. Pochi giorni dopo
     l’unità è definita una LPD (Landing Platform Dock),            il tragico evento di Beirut, la Difesa aveva immediatamente
        cioè una nave da trasporto anfibio dotata di un             messo a disposizione della Protezione Civile, con il coordi-
     bacino allagabile, designata per sbarcare truppe di            namento del Comando Operativo di Vertice Interforze dello
           assalto anfibio in operazioni di proiezione di           Stato Maggiore Difesa, nave San Giusto, nave Etna e assetti
           potenza dal mare. Queste elevate capacità di             specializzati della Difesa per la missione di supporto umanitario
  trasporto rendono l'unità anche molto versatile per               e medico.
                      operazioni di assistenza umanitaria,          La risposta della Marina militare è stata pressoché immediata.
        protezione civile, intervento in caso di calamità           Già il giorno successivo alle esplosioni, gli assetti navali erano
          naturali nelle quali è stata più volte impiegata.         pronti per mollare gli ormeggi. Durante la sua permanenza in
            In particolare, la nave può essere facilmente           Libano, inoltre, il San Giusto ha rappresentato un vero e
      adattata per compiti del tipo: assistenza sanitaria           proprio centro di Comando e Controllo, costituendo di
     (medico e logistico) in seguito a calamità naturali;           fatto un punto di riferimento per il contingente italiano ri-
                              trasporto di veicoli speciali;        schierato a terra nelle fasi di raggiungimento della piena au-
                     evacuazione della popolazione civile           tonomia logistico-operativa.Versatilità e proiettabilità. Aspetti
                                  via mare e via elicotteri.        questi rimarcati anche dal comandante in Capo della Squadra
                                                                    Navale, ammiraglio di squadra Paolo Treu, durante la sua
                                                                    visita a bordo, avvenuta prima della partenza del San Giusto.
                                                                    Nel suo intervento, l’ammiraglio ha voluto rievocare la
                                                                    portata del motto dannunziano “io ho quel che ho donato”,
                                                                    nell’esortare i marinai ad offrire generosamente il calore del
   Nella pagina a destra: il Comandante in Capo della Squadra
                                                                    proprio cuore, l’ingegno della propria mente e le forze delle
 Navale, ammiraglio di squadra Paolo Treu, saluta l’equipaggio di
                        nave San Giusto in partenza per Beirut.     proprie braccia, “perché - ha detto l’ammiraglio - noi non

N OT I Z I A R I O         D E L L A      M A R I N A
                                                                                                                                7
MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
“   Il Governo e il popolo italiano sono vicini al
                                                                                    Libano in questo difficile momento dopo il
                                                                                      grave incidente che ha colpito il Paese

                                               NAVE ETNA                       siamo ciò che teniamo egoisticamente per noi stessi, ma
                                                                                                                                          ”
                                                                               siamo ciò che doniamo agli altri”. Al comandante di nave San
                                                                               Giusto, capitano di vascello Aniello Cuciniello, ci sono voluti
                                                                               4 giorni di navigazione ad un’andatura di circa 12 nodi per
  Unità rifornitrice di squadra per il trasporto e rifornimen-                 raggiungere dopo oltre 1000 miglia nautiche la banchina 11
     to in mare di combustibili, lubrificanti, munizionamento,                 del porto di Beirut, dove ad attenderlo - insieme a tutto il
   viveri, medicinali ed altri materiali di supporto, assicurato               suo equipaggio - c’era uno scenario straziante: navi ribaltate,
         da 5 stazioni di rifornimento (quattro laterali ed una                container e auto accartocciati, palazzi distrutti e l’imponente
         poppiera) e dal ponte di volo capace di operare con                   struttura, un tempo adibita al centro di stoccaggio del grano,
                             elicotteri medio–pesanti e leggeri.               erosa dall’onda d’urto delle esplosioni del 4 agosto. “L’arrivo
               Dotata di tre officine (elicotteristica, meccanica,             di nave San Giusto a Beirut dà il via all'operazione interforze
   elettro-meccanica), che consentono un’ottima capacità di                    Emergenza Cedri nell’ambito dell’impegno umanitario nazionale,
             intervento tecnico a favore di altre unità in mare,               ulteriore segno della forte e fraterna vicinanza dell’Italia e
        sia per riparazioni sullo scafo e apparati motore e sia                della Difesa alla popolazione libanese in un momento così
  quelle sugli equipaggiamenti del sistema di combattimento.                   difficile per il Paese”. Così il ministro della Difesa, onorevole
  E’ una unità di supporto sanitario, con un’area ospedaliera                  Lorenzo Guerini, nell’annunciare al mondo l’intervento
    attrezzabile fino alla classificazione NATO di livello Role                dell’Italia a favore del Libano. La prima componente a toccare
                          2+, ovvero la possibilità di effettuare:             suolo libanese è stata il team di force protection della Brigata
         visite mediche e terapie ambulatorie e d’emergenza;                   Marina San Marco con 2 VTLM Lince seguiti dai mezzi del-
     terapie odontoiatriche d’urgenza; esami radiologici e di                  l’Esercito. Le operazioni di sbarco sono poi proseguite la
        laboratorio; interventi chirurgici salvavita e salva arti;             mattina successiva, quando l’ospedale da campo del 3°
                                   terapia precoce delle ustioni.              Reparto di Sanità di Bellinzago Novarese e il personale del
                                                                               Policlinico Celio di Roma si sono aggiunti alle macchine ope-
                                                                               ratrici del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma. Meno di
                                                                               24 ore dopo anche nave Etna, salpata sempre da Brindisi, ha
                                                                               raggiunto il porto di Beirut con ulteriori aiuti umanitari. In
                                                                               particolare, apparecchiature elettromedicali, tra cui due
                                                                               ecografi donati da General Electric Healthcare, materiale sa-
                            Nella pagina a destra: il ministro della Difesa,
                                                                               nitario come mascherine e camici per il personale, oltre a
                                      onorevole Lorenzo Guerini, durante       derrate alimentari. Il tutto donato dalla Fondazione Francesca
  l’intervento a bordo di nave San Giusto ormeggiata nel porto di Beirut.      Rava – NPH Italia Onlus. “Il Governo e il popolo italiano

N OT I Z I A R I O         D E L L A       M A R I N A
                                                                                                                                          9
MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
“    Esprimo il sincero cordoglio del Governo
                                                                                                                                                                                         italiano e di tutta la comunità nazionale
                                                                                                                                                                                       italiana per un evento che ha scosso anche
                                                                                                                                                                                              tutta la comunità internazionale

                                               sono vicini al Libano in questo difficile momento dopo il
                                               grave incidente che ha colpito il Paese - ha dichiarato Il
                                               ministro della Difesa, onorevole Lorenzo Guerini, durante la
                                                                                                                  legame tra Italia e Libano e della fraterna vicinanza al popolo
                                                                                                                  libanese provato da questa grande sofferenza”. “Ho visto una
                                                                                                                  città duramente provata dall’esplosione del 4 agosto – ha di-
                                                                                                                                                                                    sono state completamente distrutte e molte delle case nelle
                                                                                                                                                                                                                                                ”
                                                                                                                                                                                    dove praticamente la quasi totalità delle infrastrutture portuali

                                                                                                                                                                                    aree limitrofe sono state sventrate dall’onda d’urto. Ho però
                                               sua visita a bordo di nave San Giusto -. L'operazione umanitaria   chiarato il brigadier generale Giovanni Di Blasi, comandante      anche visto una popolazione orgogliosa, con una grande
                                               della Difesa Emergenza Cedri è un ulteriore segno del forte        della task force Cedri –. In particolare nell’area del porto,     volontà di contrarre la durata di questa fase emergenziale”.
                                                                                                                                                                                    “Esprimo il sincero cordoglio del Governo italiano e di tutta
                                                                                                                                                                                    la comunità nazionale italiana per un evento che ha scosso
                                                                                                                                                                                    anche tutta la comunità internazionale. […] L’italia è stata
                                                                                                                                                                                    subito in prima linea e continuerà a essere in prima linea per
                                                                                                                                                                                    rispondere a questa fase di emergenza e anche a quella,
                                                                                                                                                                                    ancor più complessa, della prima ricostruzione”. Queste
                                                                                                                                                                                    sono le parole del presidente del Consiglio dei Ministri, Giu-
                                                                                                                                                                                    seppe Conte dopo l’incontro con il presidente della Repubblica
                                                                                                                                                                                    Libanese Michel Aoun durante la sua visita a Beirut dello
                                                                                                                                                                                    scorso 8 settembre. La visita è stata l’occasione per portare
                                                                                                                                                                                    il saluto del Governo ai militari italiani che operano in libano,
                                                                                                                                                                                    a bordo di nave San Giusto.
                                                                                                                                                                                    Con la missione umanitaria “Emergenza Cedri” la Marina
                                                                                                                                                                                    conferma ancora una volta la sua innata caratteristica expe-
                                                                                                                                                                                    ditionary, dimostrando la rapida proiezione di capacità lontano
                                                                                                                                                                                    dalla madrepatria, siano esse di Forza armata od interforze, e
                                                                                                                                                                                    il ruolo nativo di “base operativa viaggiante” svolto dalle navi
                                                                                                                                                                                    militari. La nave anfibia San Giusto, in particolare, ha dato ga-
                                                                                                                                                                                    ranzia di essere un’unità estremamente flessibile e di adattarsi
                                                                                                                                                                                    con facilità a seconda di quelle che sono le esigenze in teatro
                                                                                                                                                                                    operativo: una volta a Beirut sono stati ospitati a bordo oltre
                                                                                                                                                                                    400 militari, assicurando quotidianamente l’approvvigionamento
                                                                                                                                                                                    di generi di prima necessità. La nave si è distinta inoltre per
                                                                                                                                                                                    la sua elevata capacità di approntamento. Il San Giusto, già al
                                                                                                                                                                                    momento della sua partenza, grazie soprattutto alla rapidità
                                                                                                                                                                                    d’impiego del suo equipaggio, è stato infatti in grado di ricon-
                                                                                                                                                                                    figurarsi garantendo durante tutta la sua attività sicurezza sul
                                                                                                                                                                                    mare, dal mare e nelle aree a terra poste in prossimità
                                                                                                                                                                                    dell’unità stessa.
                                                                                                                                                                                    Uomini e mezzi impiegati per la missione umanitaria “Emergenza Cedri”;
                                                                                                                                                                                    in alto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a bordo di
                                                                                                                                                                                    nave San Giusto; in basso al centro l’immagine della tragedia che ha
                                                                                                                                                                                    colpito il cuore della città di Beirut.

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                                                                                                                                                                                                                                                  11
MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
Operazione Atalanta:
                             nave Rizzo flagship

    Prosegue l’impegno del nostro Paese in ambito europeo
    ed internazionale per il contrasto del fenomeno
    della pirateria nel Corno d’Africa

   l 27 agosto la fregata europea multi        Corno d’Africa che continuano a rap-

I  missione (Fremm) Luigi Rizzo ha as-
   sunto il ruolo di flagship della Euro-
pean Union Naval Force Operation -
                                               presentare una minaccia latente per la
                                               libertà di navigazione del traffico mer-
                                               cantile e in particolare per il trasporto
Somalia denominata Atalanta. L’opera-          degli aiuti umanitari del World Food Pro-
zione Atalanta, decisa dal Consiglio Eu-       gramme (WFP) in Somalia e in Yemen.
ropeo nel novembre del 2008, a                 A bordo della fregata, il contrammiraglio
carattere marittimo a guida europea, è         Riccardo Marchiò ha sostituito al co-
nata con l’obiettivo di prevenire e re-        mando dell'operazione il contrammi-
primere gli atti di pirateria nell’area del    raglio Ignacio Villanueva Serrano della

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                                                                                           13
MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
Marina spagnola. Sotto il suo comando,
                                                                   la Task Force aeronavale assicurerà il
                                                                   pattugliamento nelle aree di interesse
                                                                   e nei corridoi di transito delle unità
                                                                   mercantili e la lotta alla pirateria, in
                                                                   collaborazione con le altre forze ma-
                                                                   rittime presenti nell'area.
                                                                   Nave Luigi Rizzo, al comando del capi-

                                     “
    Dopo aver attraversato per la prima volta il Canale di Suez,
      la FREMM della Marina Militare ha assunto il ruolo di
                                                                   tano di fregata Dario Castelli, partecipa
                                                                   per la prima volta a questa missione,
                                                                   in un’area che ha visto negli ultimi
                                                                   mesi l'impegno di nave Carlo Bergamini.
                                                                   Nel corso dell’operazione l’equipaggio
                                                                   di nave Rizzo sarà anche impegnato in
     flagship della European Union Naval Force Operation –         attività di Civilian and Military Cooperation
              Somalia denominata Atalanta, missione                (CiMiC), allo scopo di fornire supporto
                                                                   e beni di prima necessità alle popola-
        navale dell'Unione Europea che opera in una zona           zioni locali rispettando le restrizioni
     compresa tra il Mar Rosso meridionale, il Golfo di Aden e     sanitarie in vigore.
                                                                   Durante il trasferimento verso il canale
                     parte dell'Oceano Indiano                     di Suez è stato effettuato un riforni-
                                                                   mento in mare con nave Etna, occasione

                                    ”
                                                                   per un momento addestrativo sia per
                                                                   gli equipaggi delle due unità, sia per gli
                                                                   allievi marescialli della scuola sottufficiali
                                                                   di Taranto che, a bordo dell'Etna, hanno
                                                                   potuto prendere parte all'attività.

                                                                   Alcune immagini della missione dell’unità:
                                                                   in alto a sinistra un operatore della
                                                                   Brigata Marina San Marco in supporto ad
                                                                   una imbarcazione locale;
                                                                   al centro manovre cinematiche con nave Etna;
                                                                   in alto a destra il momento del passaggio di
                                                                   consegne tra il contrammiraglio Riccardo Mar-
                                                                   chiò (accettante) ed il contrammiraglio Ignacio
                                                                   Villanueva Serrano (cedente).

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                                                                                                          15
MARINA ANNO LXVI - SETTEMBRE 2020 - € 2,00 - Ministero della Difesa
Al servizio della pace nel Mediterraneo: i primi sei mesi di                                 verificare che non costituisca un fattore di attrazione (pull                da Italia e Grecia: la prima alternanza è prevista il 19 ottobre. Le
                                                                                                                          factor) nei confronti delle imbarcazioni usate per il traffico di            operazioni in mare hanno preso il via il 4 maggio: ad oggi, anche
                                                                                                                          migranti. La prima verifica è stata superata il 23 luglio, con la            grazie alle immagini satellitari di SATCEN, EUNAVFOR MED
                             EUNAVFOR MED Irini                                                                           conseguente conferma del mandato fino al 30 novembre.
                                                                                                                          Ad eccezione della Danimarca, che in base ai Trattati non
                                                                                                                          aderisce alla CSDP, tutti gli altri 26 stati-membri forniscono
                                                                                                                                                                                                       controlla oltre dieci porti e 25 aeroporti. Sono state effettuate
                                                                                                                                                                                                       12 visite a bordo (friendly approach) e interrogati oltre 700 mer-
                                                                                                                                                                                                       cantili (hailing), monitorando 80 voli sospetti da e per la Libia.
                             di Alessandro Testa
                                                                                                                          assetti, personale oppure un finanziamento. In particolare, le               Al di là dei pur rilevanti risultati militari, il vero obiettivo
                                                                                                                          navi e gli aerei di Irini sono stati messi a disposizione da Francia,        politico dell’Unione europea – di cui Irini è un fondamentale
                                                                                                                          Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Germania e Polonia                    strumento di politica estera e di sicurezza – è quello di favorire
                                                                                                                          mentre sono 22 i paesi che hanno inviato proprio personale al-               le condizioni per un accordo di pace che metta fine agli scontri
      UNAVFOR MED Irini è la più importante delle Operazioni         porto di mercantili sospetti per ispezionarne ed

E     della politica di Sicurezza e Difesa comune (CSDP) del-
      l’Unione europea. È stata istituita lo scorso 31 marzo dalla
Decisione numero 2020/472 del Consiglio dell’UE, al posto della
                                                                     eventualmente sequestrarne il carico. Compiti
                                                                     secondari sono il monitoraggio del traffico
                                                                     illecito di petrolio (per il quale Irini non ha un
                                                                                                                          l’OHQ e/o al comando tattico imbarcato (FHQ). Il Force Com-
                                                                                                                          mander e la nave ammiraglia (flagship) sono espressi a rotazione
                                                                                                                                                                                                       armati in Libia, ostacolando le forniture di armi alle due parti in
                                                                                                                                                                                                       conflitto: il governo internazionalmente riconosciuto di Tripoli e
                                                                                                                                                                                                       la complessa entità politico-militare della Cirenaica. Per questo
                                                                                                                                                                                                       EUNAVFOR MED monitora in maniera bilanciata le loro attività
precedente Operazione Sophia. La stessa Decisione ha nominato        mandato operativo), la formazione della                                                                                           sul campo e ha già inviato 14 Special Report al Panel of Experts for
comandante dell’Operazione l’ammiraglio Fabio Agostini, indi-        Marina e della Guardia costiera libiche e un                                                                                      Libya dell’ONU, segnalando presunti illeciti commessi da entrambi.
cando Roma come sede del quartier generale (OHQ), che si             contributo – unicamente tramite mezzi                                              Nave Margottini flagship nell’operazione       Come sostiene l’Alto Rappresentante dell’Unione europea per
trova presso l’aeroporto militare di Centocelle.                     aerei – allo smantellamento del business                                         Eunavfor Med Irini, in sostituzione dell’unità   la politica estera e di difesa comune, Josep Borrell, «Irini non è
Il suo compito principale è quello di assicurare il rispetto delle   dei trafficanti di esseri umani.                                                                          anfibia San Giorgio.    la soluzione, ma è parte della soluzione».
Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che impongono        L’Operazione ha un mandato iniziale di
l’embargo sulle armi da e per la Libia fin dal 2011, con la          un anno, fino al 31 marzo 2021, ma è
possibilità di effettuare abbordaggi in mare e dirottamenti in       soggetta a verifiche quadrimestrali per

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                                                                                                                                                                                                                                                                   17
Arremba San Zorzo!
                             di Alessandro Testa

          issione compiuta per nave San Giorgio, prima flagship       Durante il proprio servizio nave San Giorgio ha percorso

M         di EUNAVFOR MED Irini, rientrata alla base navale di
          Brindisi dopo aver preso servizio il 16 luglio, il giorno
stesso in cui il Parlamento ha approvato la partecipazione na-
                                                                      6.397 miglia, trascorrendo 38 giorni nell’Area di Operazioni,
                                                                      durante i quali ha effettuato un friendly approach e 129 hailing,
                                                                      di cui oltre due terzi relativi al compito principale dell’operazione,
zionale all’operazione militare dell’Unione europea.                  il contrasto al traffico di armi da e per la Libia, ed i rimanenti
Il valore e lo spirito di sacrificio del capitano di vascello Rigel   nell’ambito del monitoraggio del traffico illegale di petrolio
Pollicita e del suo equipaggio sono stati riconosciuti ed elogiati    libico. «Questi preziosi risultati – ha ricordato l’ammiraglio           compiere il proprio dovere, spesso purtroppo a costo di              7 settembre nave San Giorgio è stata sostituita nel ruolo di
dall’ammiraglio Fabio Agostini, comandante dell’Operazione,           Agostini, che proprio sul San Giorgio ha effettuato il suo               rilevanti sacrifici personali e familiari – ha aggiunto l’Op. Com-   flagship dalla fregata antisommergibile Carlo Margottini, nuova
che il 2 settembre ha consegnato loro le medaglie commemo-            primo imbarco come giovane guardiamarina – hanno mostrato                mander – In questo anno così difficile il vostro servizio al-        sede del Force Commander, il contrammiraglio Ettore Socci,
rative e l’attestato firmato dall’Alto Rappresentante dell’Unione     ancora una volta al mondo la dedizione alla causa della pace             l’Operazione IRINI è stato reso ancora più impegnativo dalla         che fino al 18 ottobre continuerà a coordinare a livello tattico
europea per la politica di Sicurezza e Difesa comune, Josep           dell’Unione europea, e in particolare il valore e l’impegno              pandemia di coronavirus, che vi ha costretto ad un lungo iso-        insieme al suo staff (FHQ) gli assetti navali ed aerei a
Borrell, del quale ha riportato l’apprezzamento, insieme a            degli equipaggi della Marina Militare italiana».                         lamento precauzionale, iniziato ancor prima di assumere lo           disposizione di EUNAVFOR MED, prima di essere rilevato dal
quello del chairman del Comitato militare dell’Unione europea,        «So per lunga esperienza diretta quanta fatica e quanta abne-            status di flagship, e a non poter uscire in franchigia durante le    commodoro greco Theodoros Mikropoulos, attuale chief of
il generale Claudio Graziano.                                         gazione siano necessarie ogni giorno a bordo per poter                   soste in porto. Anche per questo, Bravo Zulu!». A partire dal        staff dell’Operation Headquarters in Roma.

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                                                                                                                                                                                                                                                                             19
periodo di difficoltà. Un messaggio che,
   A vele spiegate                                                            di Giuseppe Lucafò

                                                                                    a nave scuola Amerigo Vespucci al
                                                                                                                            durante i successivi due mesi di attività,
                                                                                                                            svolta prevalentemente in navigazione,
                                                                                                                                                                         polo italiano di rialzarsi con tenacia di
                                                                                                                                                                         fronte alle difficoltà, proprio come av-
                                                                                                                                                                         venuto nella ricostruzione del Ponte

   rientrano i cadetti                                                        L     comando del capitano di vascello
                                                                                    Gianfranco Bacchi, aveva mollato
                                                                              gli ormeggi dal porto di Livorno a fine
                                                                                                                            ha suscitato nel personale di bordo e
                                                                                                                            nei frequentatori dell’Accademia na-
                                                                                                                            vale, profondi sentimenti di attacca-
                                                                                                                                                                         San Giorgio, inaugurato ad inizio ago-
                                                                                                                                                                         sto alla presenza di nave Vespucci. Il ca-
                                                                                                                                                                         poluogo ligure è stato solo uno dei
                                                                              giugno con l’obiettivo di formare i gio-      mento al Paese, come testimoniato            numerosi luoghi della costa nazionale
                                                                              vani allievi ufficiali della Marina, facen-   anche dalla nascita del nuovo corso          dove gli italiani hanno potuto ammirare
   Con l’attraversamento a vela del canale navigabile                         dosi guidare dal vento, portando in giro      battezzato “Esperia” dagli stessi allievi    la “signora dei mari” veleggiare nel
   termina l’attività professionale svolta dagli Allievi della prima classe   per l’Italia il messaggio di unità nazio-     ufficiali. Nel proprio motto recitano        corso della Campagna d’istruzione.
                                                                              nale, speranza e rinascita, dopo il lungo     “Eadem mutata resurgo”, ovvero “Rina-        Momenti indimenticabili grazie anche
   dell’Accademia navale a bordo di nave Vespucci                                                                           sco uguale ma diverso, più forte di          alla straordinaria vista del tricolore il-
                                                                                                                            prima”, un messaggio forte, dritto a         luminato sull’alberatura: gli zampilli
                                                                                                                            marcare quella che è la capacità del po-     della sciara di fuoco dello Stromboli

N OT I Z I A R I O   D E L L A   M A R I N A
“
                                                Una giornata particolare per il
                                                 Vespucci ma credo anche per
                                                                                         sotto il cielo stellato, il saluto del sole
                                                                                         a Taormina accompagnato dalle note
                                                                                         del maestro Morricone, l’arrivederci
                                                                                         alla città di Siracusa al tramonto e, non
                                                                                                                                         dello storico veliero per l’occasione:
                                                                                                                                         in precedenza era infatti successo solo
                                                                                                                                         una volta nella storia del Vespucci nel
                                                                                                                                         maggio del 1965 con l’ammiraglio Strau-
                                                                                                                                                                                       nautiche nei mari italiani”, ha aggiunto il
                                                                                                                                                                                       capo di Stato Maggiore della Marina,
                                                                                                                                                                                       ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo
                                                                                                                                                                                       Dragone rivolgendosi ad allievi ed equi-
                                                                                         per ultimo, lo storico ingresso a vela          lino.                                         paggio del Vespucci poco dopo l’or-
                                                Taranto perchè è un qualcosa             nel Mar Piccolo di Taranto attraverso il        “Di fatto una esperienza entusiasmante        meggio a Taranto. Durante i 56 giorni
                                                che non avveniva da un certo             canale navigabile del Ponte girevole,           ed unica nel suo genere quella trascorsa
                                                                                         sono solo alcuni di questi.                     quest’anno dagli allievi dell’Accademia na-   Taranto, il capo di Stato Maggiore della Ma-
                                               numero di anni, 14 maggio 1965            “Il transito effettuato ha avuto la sugge-      vale sul Vespucci, in linea con il motto      rina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e il
                                                                                         stione di un ingresso tanto atteso dalla        della nave scuola, Non chi comincia ma        Comandante in Capo della Squadra navale,

                                                                 ”                       popolazione, affacciata sul canale navigabile   quel che persevera, ed affrontata con co-     ammiraglio Paolo Treu; a sinistra: l’ammiraglio
                                                                                                                                                                                       Treu a bordo di nave Vespucci con il coman-
                                                                                         per salutare la nave e gli allievi dell’Acca-   stanza e dedizione che hanno consentito       dante dell’unità Gianfranco Bacchi; sopra: il
                                                Il capo di Stato Maggiore della Marina   demia navale”, queste le parole emo-            loro di vivere intensamente la prima espe-    comandante alla 1^ classe, Giuseppe Lucafò e
                                                  ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone       zionate espresse dal Comandante in              rienza di imbarco su una unità della          gli allievi ufficiali del corso Esperia, schierati in
                                                                                         Capo della Squadra Navale, ammiraglio           Marina Militare, navigando prevalentemente    occasione del discorso del CSMM al termine
                                                                                         di squadra Paolo Treu, salito a bordo           a vela per percorrere circa 3.500 miglia      della Campagna d’istruzione.

N OT I Z I A R I O   D E L L A   M A R I N A
                                                                                                                                                                                                                                   23
“
                                                                                                La Campagna 2020 del
                                                                                             Vespucci è dedicata a tutti gli
                                                                                               italiani che hanno vissuto
                                                                                               momenti particolarmente
                                                                                                difficili negli ultimi mesi,
                                                                                                 cogliendo ogni possibile
                                                                                                        opportunità
                                                                                                 di passaggio ravvicinato
                                                                                               del veliero lungo le coste,
                                                                                               per salutare con il nostro
                                                                                                          Tricolore
                                                                                                  la popolazione locale

                                                                                                                   ”
                                                                                             passati sul Vespucci gli allievi sono stati
                                                                                             infatti messi duramente alla prova per
                                                                                             imparare a conoscere e superare i pro-
                                                                                             pri limiti, gestire gli elementi naturali
                                                                                             ed incrementare il proprio bagaglio
                                                                                             professionale, facendo sì che in essi si
                                                                                             infondesse quello spirito di equipaggio
                                                                                             oltre ai valori di fedeltà, disciplina e
                                                                                             senso del dovere che, ieri come oggi,
                                                                                             hanno contraddistinto ogni marinaio
                                                         NAVE VESPUCCI                       nell’assolvimento dei compiti della forza
                                                                                             armata. “Porterò per sempre con me una
   Nave Scuola Amerigo Vespucci, l'unità più anziana in servizio nella Marina Mili-          delle esperienze più belle che potessi
     tare interamente costruita e allestita presso il Regio Cantiere Navale di Ca-           vivere e che sicuramente mi accompa-
    stellamare di Stabia. Impostato lo scafo il 12 maggio 1930, è stata varata il 22         gneranno nel corso della mia futura
  febbraio 1931; madrina del varo è stata la signora Elena Cerio. Consegnata alla            carriera. Salire inoltre sui pennoni e veder
  Regia Marina il 26 maggio 1931, entrò in servizio come nave Scuola il successi-            sventolare su in cima la bandiera del mio
  vo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo, di tre anni più an-            corso durante l’arrivo a Taranto di fronte
    ziana, costituendo con essa la "Divisione Navi Scuola" al comando dell'ammi-             a migliaia di persone è stata un’emozione
    raglio Cavagnari. Al rientro dalla prima Campagna di istruzione, il 15 ottobre           unica, difficile da descrivere e da trasmettere
                            1931 ricevette a Genova la Bandiera di Combattimento,            e che auguro a tutti i giovani come me di
  offerta dal locale Gruppo UNUCI. Il motto della nave è "Non chi comincia ma                poter ripetere in futuro”, queste le parole
    quel che persevera", assegnato nel 1978; originariamente il motto era "Per la            dell’allievo prima classe Marco Mada-
   Patria e per il Re", già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito           ghiele prima di sbarcare dal Vespucci
    una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con "Saldi nella furia dei          per proseguire il percorso formativo
     venti e degli eventi", infine con quello attuale. Dal punto di vista tecnico-co-        professionale offerto dall’Accademia
    struttivo l'Amerigo Vespucci è una nave a vela con motore; dal punto di vista            navale di Livorno e vivere nuove espe-
     dell'attrezzatura velica è "armata a nave", quindi con tre alberi verticali, trin-      rienze presso i reparti della Marina
     chetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bom-           Militare.
                       presso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero.
    L'unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il
            trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana,
                                      e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.

                                                                                             Suggestive immagini della nave scuola
                                                                                             Vespucci che ha omaggiato le coste italiane
                                                                                             mostrando il tricolore con passaggi ravvicinati.

N OT I Z I A R I O       D E L L A     M A R I N A
                                                                                                                                     25
“
  Durante i 56 giorni passati sul Vespucci gli allievi sono stati
infatti messi duramente alla prova per imparare a conoscere e
      superare i propri limiti, gestire gli elementi naturali ed
     incrementare il proprio bagaglio professionale, facendo
  sì che in essi si infondesse quello spirito di equipaggio oltre
       ai valori di fedeltà, disciplina e senso del dovere che,
       ieri come oggi, hanno contraddistinto ogni marinaio
         nell’assolvimento dei compiti della Forza armata

                              ”
Operazione Cerboli
                                            pulita
                                               di Giampolo Trucco, foto di Massimo Stotani

                                           l 23 luglio 2015 la motonave IVY, in              ecc.. Negli anni sono stati recuperati 16    secondario ancora presenti su quei fon-

                                        I  navigazione dal porto di Piombino
                                           con destinazione Varna (Bulgaria), ri-
                                        versava in mare parte del proprio carico
                                                                                             di questi ammassi di rifiuti, rinvenuti
                                                                                             lungo la costa o all’interno delle reti a
                                                                                             strascico dei pescherecci locali. Per ten-
                                                                                                                                          dali.
                                                                                                                                          Il 22 luglio 2020 il Governo deliberava,
                                                                                                                                          per la prima volta, lo stato di emergenza
                                        al traverso dell’isolotto di Cerboli (ar-            tare di risolvere il problema, lo scorso     per tale criticità ambientale, nominando
                                        cipelago toscano). Di fronte al golfo di             anno è stato nominato dal ministro           il Capo del Dipartimento della Protezione
                                        Follonica vennero perse, verosimil-                  dell’Ambiente un Commissario Straor-         Civile, dottor Angelo Borrelli, coordi-
                                        mente, 56 ecoballe di combustibile so-               dinario che diede mandato ai sommoz-         natore degli interventi di recupero delle
                                        lido secondario, dal peso di 1,2                     zatori della Capitaneria di Porto di         ecoballe ancora presenti sui fondali del-
                                        tonnellate ciascuna, ottenute dalla com-             effettuare una ricerca nell’area interes-
                                        ponente secca di rifiuti non pericolosi,             sata per identificare gli eventuali agglo-   Il cacciamine Rimini durante le fasi di ricerca
                                        come plastica, carta, fibre tessili, legno,          merati     di    combustibile       solido   delle ecoballe sui fondali del golfo di Follonica.

                                        La task force della Marina si è immediatamente attivata per
                                        condurre l’operazione “Cerboli pulita”, attraverso gli assetti
                                        operativi del Comando in Capo della Squadra navale e del
                                        Comando Subacquei e Incorsori

N OT I Z I A R I O   D E L L A   M A R I N A
                                                                                                                                                                                               29
l’arcipelago toscano. Questa novità nel
                                               panorama delle attività emergenziali se-
                                               guite dalla Protezione Civile ha, di fatto,
                                               sbloccato l’impasse venutasi a creare,
                                               favorendo la celere soluzione di questa
                                                                                                                 ”
                                                                                                alla Marina militare è stata
                                                                                                    affidata la missione di
                                               delicata situazione. Infatti, soltanto due
                                               giorni dopo, con l’ordinanza n. 685 del          ricercare, localizzare, identifi-
                                               24 luglio 2020 il dottor Borrelli ha indi-       care e recuperare le ecoballe
                                               viduato quali soggetti attuatori di tale
                                               attività la Regione Toscana, l’Autorità di       di combustibile solido secon-
                                               sistema portuale del Mar Tirreno Set-             dario disperse in mare nelle
                                               tentrionale e la Marina militare a cui è
                                               stata affidata la missione di “ricercare,          acque ancora presenti sui
                                               localizzare, identificare e recuperare le       fondali prospicienti Follonica e
                                               ecoballe di combustibile solido secon-
                                               dario disperse in mare nelle acque                          Piombino
                                               ancora presenti sui fondali prospicienti

                                                                                                                 “
                                               Follonica e Piombino”.
                                               La task force della Marina si è immedia-
                                               tamente attivata per condurre l’opera-
                                               zione “Cerboli pulita”, attraverso gli as-
                                               setti operativi del Comando in Capo             fornendo agli operatori del GOS i punti
                                               della Squadra navale (nave Rimini e nave        precisi delle ecoballe che giacevano ad
                                               Caprera) e del Comando Subacquei e              una profondità compresa tra i 40 e 60
                                               Incursori (nave Cabrini ed una squadra          metri. Per mezzo del sonar imbarcato,
                                               del Gruppo Operativo Subacquei, GOS)            del AUV Remus 100 (Autonomous Un-
                                               che, dal 3 agosto 2020, sono stati dislocati    derwater Vehicles) ed dei ROV Pluto
                                               nel porto di Piombino per mettersi a            Gigas e Pluto Plus (Remotely Operated
                                               disposizione del Centro Operativo Avan-         Vehicles) l’Unità navale di Maricodrag è
                                               zato (COA) del Dipartimento della Pro-          riuscita a mappare dettagliatamente un
                                               tezione Civile. Nell’ambito del COA,            area di 21 Kmq, 3 volte superiore a
                                               costituitosi per coordinare l’insieme           quelle delle micro aree indicate dalla
                                               delle attività di recupero, hanno colla-        Guardia Costiera e dal Commissario
                                               borato, inoltre, il Ministero dell’Ambiente,    Straordinario, per un complessivo di 51
                                               l’Istituto Superiore per la ricerca am-         contatti investigati di cui 33 sono risultati
                                               bientale e l’Agenzia regionale per la           essere delle rocce emergenti dal fondale,
                                               protezione ambientale della Toscana col         5 altri manufatti e 13 le ecoballe che
                                               compito di garantire il controllo e il          erano presenti ancora nell’area.
                                               monitoraggio ambientale durante tutte           Gli uomini de Comando Subacquei ed
                                               le fasi delle attività.                         Incursori, intervenuti con un team di 14
                                               Lo scenario operativo nel quale ha do-          palombari ed uno staff sanitario, sono
                                               vuto operare la Forza armata, ha visto          stati coadiuvati da nave Tedeschi del
                                               un periodo inziale di condizioni meteo          Gruppo Navale Speciale che, per l’oc-
                                               marine non permissive ed una costante           casione, ha imbarcato una camera di
                                               intensa corrente marina che hanno reso          decompressione per consentire lo svol-
                                               molto impegnative le operazioni subac-          gimento delle immersioni con la tecnica
                                               quee condotte dai veicoli filoguidati del       di decompressione col salto. Grazie a
                                               Comando delle Forze di Contromisure             questi assetti, supportati da un Side Scan
                                               Mine, sia dai palombari del Comando             Sonar e dai ROV Perseo e Sirio in dota-
                                               Subacquei ed Incursori. Grazie all’im-          zione al Reparto Pronto Impiego, il GOS
                                               piego delle grandi capacità di scoperta         ha condotto 51 immersioni in coppia in
                                               subacquea del cacciamine Rimini è stato         una complessa situazione operativa, dove
                                               possibile discriminare i diversi contatti       la scarsa visibilità subacquea e le forti
                                               presenti sul fondo del golfo di Follonica,      correnti non hanno impedito di recu-

                                               Un'immagine scattata da nave Caprera, du-        La squadra del Gruppo Operativo Subacquei
                                               rante la fase finale del recupero di una eco-            di Comsubin durante la conduzione
                                               balla, inserita dai palombari di Comsubin in             di una delle tante immersioni svolte
                                               una rete per contenerne la dispersione di                        per imbragare e recuperare
                                               inquinanti in ambiente.                                                          le ecoballe.

N OT I Z I A R I O   D E L L A   M A R I N A
                                                                                                                                               31
perare 12 ecoballe dalle acque dell’arci-
pelago toscano. Dopo 92 ore d’immer-
sione, ciascun assemblato di combustibile
solido secondario è stato inserito in
una rete a maglia fine allo scopo di
evitare alcun versamento di materiali
inquinanti nell’ambiente circostante.
Le operazioni di forza per il sollevamento
dal fondo, il confezionamento di ciascuna
ecoballa e la custodia delle stesse fino
alla consegna alla ditta individuata dalla
Regione Toscana per il relativo smalti-
mento, è stato effettuato da nave Caprera,
un’unità della Squadra navale di enorme
versatilità di impiego che, grazie alle ca-
pacità di trasporto ed alla agile mano-
vrabilità, ha supportato brillantemente i
palombari della Marina.
Al fine di raggiungere il miglior risultato
possibile, il Comitato d’Indirizzo, costi-
tuitosi in seno al dipartimento della
Protezione Civile per tale attività, ha
deciso di avviare un’attività di rilievo
batimetrico utile all’orografia della zona
circostante l’isola di Cerboli, area in cui
potrebbero essere rinvenute ulteriori
ecoballe.
A seguire riprenderanno le operazioni
della Marina militare, quando verrà re-
cuperata l’ultima agglomerato di com-
bustibile secondario individuato nell’area
investigata che, a causa del suo particolare
infangamento, necessiterà il supporto
di nave Anteo e di una Unità Cacciamine
per essere rimosso dal fondo.
L’Anteo, in particolare, consentirà di
condurre immersioni lavorative in alto
fondale attraverso le diverse apparec-
chiature subacquee imbarcate, come
l’impianto integrato per immersioni pro-
fonde.
La grande sinergia e professionalità degli
assetti della Forza armata hanno così
permesso di cooperare efficacemente
con i diversi Enti dello Stato in favore
del Dipartimento della Protezione Civile,
apportando un grande contributo alla
collettività teso a ripristinare gli equilibri
ambientali dei fondali del golfo di Follo-
nica.

Dall’alto a sinistra in senso orario, il momento
dello sbarco delle ecoballe da nave Caprera
alla ditta incaricata per il loro smaltimento; un
palombaro del GOS al termine di un'immer-
sione durante la risalita dal fondo; fase finale
del recupero di una ecoballa condotto da
nave Caprera; un palombaro durante la fase
di vestizione pre immersione; il confeziona-
mento di una ecoballa una volta imbarcata su
nave Caprera ripresa da un drone nell'ultima
immagine.

                                         33
le più recenti missioni militari interna-      dedicata alle simulazioni di mass ca-
                                                                                                                                                                           zionali come Iraq e Afghanistan.               sualty, il dott. Andreotti, medico ane-
                                                                                                                                                                           Sono state svolte lezioni teoriche e           stesista rianimatore del Centro di For-
                                                                                                                                                                           pratiche sulle più innovative procedure        mazione Avanzata e Simulazione Medica
                                                                                                                                                                           di intervento, volte a controllare e ge-       della Facoltà di Medicina e Chirurgia
                                                                                                                                                                           stire nel tempo una o più ferite carat-        di Modena, il quale ha istruito i discenti
                                                                                                                                                                           terizzate da sanguinamento massivo,            con l’ausilio di un simulatore di ultima
                                                                                                                                                                           gestire le vie aeree, valutare, riconoscere    generazione fornito dall’azienda Accu-
                                                                                                                                                                           e trattare un pneumotorace aperto              rate, in grado di riprodurre emergenze
                                                                                                                                                                           ed iperteso, reperire accessi venosi           mediche estreme.
                                                                                                                                                                           periferici e intraossei, valutare i segni      La presenza di medici specialisti civili
                                                                                                                                                                           di trauma cranico, gestire l’ipotermia         provenienti da diverse realtà, ha favorito
                                                                                                                                                                           ed eventuali ustioni.                          il confronto e l’approfondimento sulle
                                                                                                                                                                           Al termine di queste intense giornate          differenti procedure utilizzate in ambito
                                                                                                                                                                           di formazione, il personale ha dovuto          militare rispetto al mondo civile con-
                                                                                                                                                                           affrontare due diverse simulazioni di          sentendo un arricchimento reciproco
                                                                                                                                                                           intervento in una condizione definita          nel complesso settore della medicina
                                                                                                                                                                           come mass casualty.                            d’urgenza in combattimento.
                                                                                                                                                                           Gli operatori Incursori hanno messo
                                                                                                                                                                           alla prova le loro capacità di intervento
                                                                                                                                                                           su più feriti politraumatizzati, dimo-
                                                                                                                                                                           strando capacità di gestione dei me-
                                                                                                                                                                           desimi fino alla realizzazione dello
                                                                                                                                                                           sgombero sanitario tramite medevac
                                                                                                                                                                           (medical evacuation).
                                                                                                                                                                           Durante il corso, oltre alla presenza
                                                                                                                                                                           militare, vi è stata una cospicua parte-
                                                                                                                                                                           cipazione anche di personale medico
                                                                                                                                                                           e infermieristico proveniente dal mondo
                                                                                                                                                                           civile, con esperienza nel campo della
                                                                                                                                                                           medicina d’urgenza.
                                                                                                                                                                           Tra questi vi erano il dott. Brambati e
                                                                                                                                                                           il dott. Colturi, della società Medicina
                                                                                                                                                                           Tattica Italia e il dott. Notari, infermiere
                                                                                                                                                                           operante nel 118 ed emergenza terri-           Alcune delle immagini dell’attività svolte
                                                                                                                                                                           toriale della Regione Liguria.                 durante il workshop sanitario a favore degli
                                                                                                                                                                           Ha partecipato, inoltre, nella giornata        operatori del Gruppo Operativo Incursori.

                                                                                                                               ambito si colloca il workshop svolto
      Addestramento sanitario per gli                                                                                          presso Comsubin.
                                                                                                                               Tali attività si compongono sia di eventi
                                                                                                                               pratici che di attività teoriche nel

           incursori del G.O.I.                                                                                                campo del Tactical Combat Casuality
                                                                                                                               Care (TCCC), in aderenza allo standard
                                                                                                                               di operatività della medicina tattica
                                                                                                                               militare approvato dall’American Col-
                                                                                                                               lege of Surgeons Committee on Trauma
                                                                                                                               (ASC-COT) e dalla National Association
                                                                                                                               of Emergency Medical Technicians (NA-
                                                                                                                               EMT).
  Concluso il workshop                   di Gianluca Degani,                       soccorso alle vittime in combatti-          L’importanza del soccorso, delle pro-
                                         foto di Gianluigi Angiulli                mento. Gli incursori della Marina ope-      cedure di recupero dell’incidentato e
  sanitario che ha avuto                                                           rano in scenari internazionali              del trattamento dello stesso hanno
  l’obiettivo di addestrare gli                                                    caratterizzati da un’elevata minaccia       reso questo corso, condotto dal tenente
                                                                                   terroristica, nei quali non sempre è        di vascello (San/Par) Gianluca Degani,
  operatori del Gruppo                                                             possibile assicurare assistenza sanitaria   medico del Gruppo Operativo Incur-
  Operativo Incursori                          resso il Raggruppamento Subac-
  all’utilizzo di tecniche e
  procedure di soccorso
                                        P      quei ed Incursori “Teseo Tesei”
                                               della Marina Militare si è svolto
                                        un workshop sanitario con l’obiettivo
                                                                                   diretta da parte di personale medico
                                                                                   o infermieristico.
                                                                                   Il G.O.I. ha da sempre incrementato il
                                                                                   livello addestrativo individuale dei
                                                                                                                               sori, e da un operatore incursore con
                                                                                                                               alle spalle una lunga formazione come
                                                                                                                               combat medic, una valida opportunità
                                                                                                                               di miglioramento delle capacità di in-
                                        principale di addestrare gli operatori     propri operatori con attività specifiche    tervento del personale addetto.
  alle vittime in                       del Gruppo Operativo Incursori al-         condotte sia in Italia che all’estero per   Il TCCC e le sue casistiche sono frutto
  combattimento                         l’utilizzo di tecniche e procedure di      affinare tecniche di soccorso e in tale     di osservazioni reali acquisite durante

N OT I Z I A R I O   D E L L A   M A R I N A
                                                                                                                                                                                                                                                                 35
In ricordo dei Marinai
                                                   scomparsi in mare
                                                                                 di Stefano Febbraro

                                                                     ercoledì 9 settembre, è stata ce-

                                                           M         lebrata a Brindisi la “Giornata
                                                                     della Memoria dei marinai
                                                           scomparsi in mare”. Davanti al monu-
                                                           mento nazionale è stata accesa la fiamma
                                                           dell’ara votiva ed è stata deposta una co-
                                                           rona, all’interno del sacrario, per com-
                                                           memorare e celebrare “tutti i marinai, non
                                                           soltanto quelli deceduti in mare, ma tutti i
                                                           marinai civili e militari che ogni giorno svol-
                                                           gono questa importante attività faticosa,
                                                           stressante e impegnativa, spinta da un
                                                           grande amore per il mare. Oggi ci rivolgiamo
                                                           a loro per celebrare quelli che non sono più
                                                           con noi, senza distinzione di grado, di status,
                                                           di gesta fatte, di epoche vissute.Tutti coloro
                                                           che con il loro esempio hanno costituito i no-
                                                           stri punti cardine e che oggi trovano degna
                                                           sepoltura nei nostri mari”. Così il capo di
                                                           Stato Maggiore della Marina, ammiraglio
                                                           Giuseppe Cavo Dragone, ha voluto ri-
                                                           cordare i marinai caduti in mare.
                                                           La commemorazione, giunta al 77° anni-
                                                           versario, si svolge ogni anno il 9 settembre
                                                           a Brindisi, in una data che ha un significato
                                                           storico, affettivo e simbolico, legato al-
                                                           l’affondamento della Corazzata Roma,
                                                           dei Cacciatorpediniere Vivaldi e Da Noli
                                                           e agli oltre 1700 marinai deceduti in
                                                           quei tragici eventi bellici. Alla cerimonia
                                                           presente il sottosegretario di Stato alla
                                                           Difesa con delega per la Marina, onorevole
                                                           Giulio Calvisi, che nel suo discorso ha
                                                           ricordato “tutti i marinai militari e civili
                                                           scomparsi in mare, nel corso di azioni
                                                           belliche, di azioni umanitarie, ma anche
                                                           quelli scomparsi nell’assolvimento del loro
                                                           dovere quotidiano. Rivolgo un pensiero di
                                                           sentita vicinanza a tutti i loro familiari ed ai
                                                           colleghi in servizio ed in congedo.”

                                                           Brindisi, 9 settembre 2020. Il suggestivo
                                                           momento dell’accensione dell’ara votiva.
                                                           A fianco, il sottosegretario di Stato alla Difesa,
                                                           on. Giulio Calvisi, e il capo di Stato Maggiore
                                                           della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo
                                                           Dragone passano in rassegna
                                                           lo schieramento.

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                                                                                                     37
ei giorni 2 e 3 settembre 2020,

                                                                      N         presso la storica Sala Carac-
                                                                                ciolo del Quartier Generale
                                                                      Marina (Q.G.M.) del Comando Logi-
                                                                      stico di Napoli, 160 allievi appartenenti
                                                                      al 231° e 232° corso della scuola mili-
                                                                      tare “Nunziatella”, hanno partecipato a
                                                                      conferenze di orientamento tenute da
                                                                      personale specialistico della Marina Mi-
                                                                      litare.
                                                                      A curare l’evento, illustrare la scaletta
                                                                      degli interventi e presentare il personale
                                                                      conferenziere, è stato lo staff del Q.G.M.
                                                                      Napoli.
                                                                      La scuola Militare Nunziatella, fondata
                                                                      a Napoli – sulla collina di Pizzofalcone
                                                                      – nel 1787, per iniziativa del re Ferdi-
                                                                      nando IV di Borbone, svolge attività di
                                                                      addestramento finalizzata al consegui-
                                                                      mento da parte di tutti gli allievi di una
                                                                      formazione militare di base indipen-
                                                                      dentemente dalle scelte future. Proprio
                                                                      in ottica “scelte future”, al giovane udi-
                                                                      torio sono stati presentati tre Reparti
                                                                      d’eccellenza – operanti presso il Co-
                                                                      mando Logistico – della Marina Militare:
                                                                      il nucleo Sminamento Difesa Anti-mezzi
                                                                      Insidiosi (S.D.A.I.) del Gruppo Operativo
                                                                      Subacquei (G.O.S.), la Direzione Fari e
                                                                      Segnalamenti Marittimi e la Brigata Ma-
                                                                      rina San Marco.
                                                                      In particolare, attraverso le testimo-
                                                                      nianze del personale specialistico con-
                                                                      ferenziere, sono stati approfonditi ar-
                                                                      gomenti riguardanti: le operazioni su-
                                                                      bacquee, attraverso la conoscenza della
                                                                      storia e dei compiti del Gruppo Ope-
                                                                      rativo Subacquei (GOS), eccellenza ita-
                                                                      liana nell’ambito delle immersioni mili-
                                                                      tari, degli assetti grazie ai quali la Marina
                                                                      Militare può condurre un’operazione

                                                160 allievi della scuola militare
                                               Nunziatella incontrano i reparti
                                                     d’eccellenza della Marina
                                                                                             di Fabio Dal Cin

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                                                                                                           39
Nella pagina precedente: allievi della scuola
                                                                                          militare Nunziatella; sopra Quartier Generale
                                                                                          Marina, Napoli.

                                                                                          alle navi nelle operazioni di interdizione
                                                                                          marittima e antipirateria, e di difesa
                                                                                          delle installazioni nazionali, compiti af-
                                                                                          fidati alla Brigata Marina San Marco,
                                                                                          Reparto dotato di alta flessibilità, altis-
                                                                                          sima prontezza operativa, pienamente
                                                                                          integrato in ambito multinazionale e
                                                                                          proiettabile in quei teatri operativi
                                                                                          dove è possibile impiegare un’unità na-
                                                                                          vale.
                                                                                          La scuola militare Nunziatella di Napoli,
                                                                                          il Gruppo Operativo Subacquei della
                                                                                          Marina Militare, la Direzione Fari e Se-
                                                                                          gnalamenti del Comando Logistico e
                                                                                          la Brigata Marina San Marco, rappre-
                                                                                          sentano, con la loro storia e le loro
                                                                                          tradizioni, delle eccellenze italiane di
                                                                                          cui andare fieri: questo è stato il mes-
                                                                                          saggio più importante “inviato” ai giovani
                                                                                          allievi al termine dei due giorni dedicati
                                                                                          alle conferenze.
subacquea, ovvero operatori subacquei,        la sicurezza della navigazione, in virtù    A tutti loro, infine, l’augurio da parte
apparecchiature presso-resistenti, sistemi    del ruolo assegnato alla Marina Militare    del Quartier Generale Marina di Napoli,
robotici filoguidati e autonomi, delle        di assicurare – ex lege – dal 1911 l’es-    di un futuro ricco di soddisfazioni al
tecnologie grazie alle quali oggi è pos-      senziale servizio pubblico dei Fari e       servizio del Paese.
sibile raggiugere la quota operativa dei      dei Segnalamenti, compito svolto at-
300 metri per l’immersione umana ed           traverso la Direzione Fari e Segnalamenti
i 1.500 metri per quella effettuata con       del Comando Logistico, la quale, uni-
i veicoli filoguidati, delle missioni asse-   tamente ai 6 Comandi zona Fari, è re-       (*) Inutilizzazione: termine che indica tutte le
gnate di soccorso ai sommergibili, di                                                     attività necessarie a rendere permanente-
                                              sponsabile dell’efficienza di circa 860     mente inoffensivo un ordigno esplosivo. In re-
inutilizzazione(*) degli ordigni esplosivi,   segnalamenti marittimi, di cui 147 fari,    lazione alla situazione operativa in atto ed al
di svolgimento di lavori subacquei e di       distribuiti lungo i quasi 8.000 km di       grado di pericolosità dell’ordigno si procede
concorso in operazioni a favore della         coste italiane, isole comprese; le pro-     con procedure tese alla sua distruzione, neu-
collettività in caso di pubbliche calamità;   iezioni di forza dal mare, di supporto      tralizzazione o disattivazione.

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